INTEGRAZIONE AL REGOLAMENTO D ISTITUTO PREVENZIONE E CONTRASTO DEL BULLISMO E CYBERBULLISMO. I.C. A. Fogazzaro di Piovene Rocchette
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1 INTEGRAZIONE AL REGOLAMENTO D ISTITUTO PREVENZIONE E CONTRASTO DEL BULLISMO E CYBERBULLISMO I.C. A. Fogazzaro di Piovene Rocchette
2 INDICE Premessa p. 3 Integrazione e aggiornamento del Regolamento d'istituto p. 3 Responsabilità delle varie figure scolastiche p. 5 Provvedimenti disciplinari specifici (legati all'utilizzo del cellulare all'interno della scuola) p. 7 Allegati p. 8
3 PREMESSA Il bullismo è un comportamento aggressivo teso ad arrecare danno ad un altra persona; è rivolto ad uno stesso individuo, si ripete nel tempo e spesso la vittima non riesce a difendersi. E una violazione dei diritti umani, come sancito dalla Convenzione dei Diritti del Fanciullo (1989), incluso il diritto di un bambino o di un adolescente all educazione e a crescere in un ambiente sereno e sicuro (Greene, 2006) (Risoluzioni OMS e ONU). Il cyber-bullismo è un azione aggressiva e intenzionale, messa in atto da un individuo o da un gruppo di persone, utilizzando mezzi elettronici, nei confronti di una persona che non può difendersi facilmente. La scuola, quale luogo formativo ed educativo, teso a favorire un ambiente sereno per lo sviluppo della persona, ha il compito di prevenire e contrastare con ogni azione e mezzo a sua disposizione tutti quei comportamenti a rischio non ascrivibili esclusivamente al contesto educativo scolastico. Il nostro Istituto, visto il diffondersi di queste nuove forme di devianza adolescenziali, si pone come obiettivo, in collaborazione con le famiglie e le istituzioni, la prevenzione e la lotta al bullismo e al cyber-bullismo, che devono essere conosciuti e combattuti da tutti in tutte le forme, così come previsto: dagli artt della Costituzione Italiana; dalla Direttiva MIUR n.16 del 5 febbraio 2007 recante Linee di indirizzo generali e azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo ; dalla direttiva MPI n. 30 del 15 marzo 2007 recante Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti ; dalla direttiva MPI n. 104 del 30 novembre 2007 recante Linee di indirizzo e chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine alla normativa vigente posta a tutela della privacy con particolare riferimento all utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche allo scopo di acquisire e/o divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali ; dalla direttiva MIUR n.1455/06; dal D.P.R. 249/98 e 235/2007 recante Statuto delle studentesse e degli studenti ; dalle linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo, MIUR aprile 2015; dagli artt del Codice Penale; dagli artt Codice Civile. dalla Legge n.71/2017. INTEGRAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL REGOLAMENTO D'ISTITUTO Art. 1 Tutti gli alunni hanno diritto ad un sicuro ambiente di apprendimento, che ne garantisca il benessere e uno sviluppo armonioso e adeguato all'età. Art. 2 Un comportamento, caratterizzato da un abuso di potere e/o prepotenza nei confronti di qualcuno che si dimostra in una posizione di svantaggio, è da considerarsi bullismo quando sono presenti le seguenti condizioni: reiterazione nel tempo del comportamento; intenzionalità contesto che supporti questa dinamica di squilibrio di potere. Pertanto, gli attori coinvolti in episodi di bullismo sono quattro: bullo/a (colui/colei che compie azioni di sistematica prevaricazione e/o sopruso nei confronti di un soggetto più debole) vittima (colui/colei che subisce prevaricazioni e/o soprusi) gregari (coloro che supportano il/la bullo/a)
4 spettatori (coloro che assistono alle prevaricazioni e/o soprusi senza intervenire a favore della vittima). Possiamo distinguere tre tipi di bullismo: fisico verbale indiretto. Rientrano nel bullismo anche le azioni di prevaricazione legate al pregiudizio e a varie forme di discriminazione (razziale, omofobica, ecc...). Il bullismo ha come obiettivo quello di insultare, offendere, minacciare, diffamare e/o ferire. Qualsiasi atto di bullismo è ritenuto deprecabile e inaccettabile e viene sanzionato severamente. Art. 3 Il cyber-bullismo è una forma di abuso di potere e/o prepotenza virtuale attuata attraverso l'uso di internet e delle tecnologie digitali. Si realizza attraverso l'invio di messaggi verbali, foto e/o video tramite cellulare, smartphone, pc, tablet (su social network, siti web, blog, , gruppi on line, news group, chat). Ha gli stessi obiettivi del bullismo, ovvero insultare, offendere, minacciare, diffamare e/o ferire. Questa forma di violenza espone, inoltre, la vittima ai seguenti rischi: false identità; diffusione e facile riproducibilità di informazioni personali; furto di dati sensibili e informazioni personali. Rientrano, pertanto, nel Cyberbullismo: Flaming: litigi online nei quali si fa uso di un linguaggio violento e volgare; Harassment: molestie attuate attraverso l invio ripetuto di linguaggi offensivi; Cyberstalking: invio ripetuto di messaggi che includono esplicite minacce fisiche, al punto che la vittima arriva a temere per la propria incolumità; Denigrazione: pubblicazione all interno di comunità virtuali, quali newsgroup, blog, forum di discussione, messaggistica immediata, siti internet di pettegolezzi e commenti crudeli, calunniosi e denigratori; Outing estorto: registrazione delle confidenze raccolte all interno di un ambiente privato creando un clima di fiducia e poi inserite integralmente in un blog pubblico; Impersonificazione: insinuazione all interno dell account di un altra persona con l obiettivo di inviare dal medesimo messaggi ingiuriosi che screditino la vittima; Esclusione: estromissione intenzionale dall attività online; Sexting: invio di messaggi via smartphone ed Internet, corredati da immagini a sfondo sessuale. Qualsiasi atto di cyber-bullismo è ritenuto deprecabile e inaccettabile e viene sanzionato severamente. Art. 4 Gli alunni devono imparare le regole basilari del rispetto verso gli altri, sia in contesti reali (scuola, famiglia, ecc...) sia quando sono connessi alla rete. Gli studenti devono, inoltre, essere coscienti del disvalore della condotta del bullo/cyberbullo. Lo stesso disvalore viene attribuito a chi omertosamente mostra indifferenza o a chi, all'interno del gruppo, rafforza la condotta aggressiva. Specificatamente al contesto web, gli studenti si impegnano a contrastare l'hatespeech ( incitamento all odio ), adottando i comportamenti previsti nel Manifesto della comunicazione non ostile ; in linea con l'art. 13 comma 2 della Dichiarazione dei diritti in internet e con la campagna di sensibilizzazione No hatespeech movement del Consiglio d'europa, gli studenti si impegnano a combattere il razzismo e la discriminazione nelle loro espressioni on line, adottando comportamenti che contrastino messaggi discriminatori e ogni forma di violenza e di odio. Qualora le condotte di bullismo e/o cyber-bullismo, anche se poste in essere in altro luogo e in altro tempo rispetto all'edificio e all'orario scolastico, vengano conosciute dagli operatori scolastici (dirigente, docenti, ecc...) ed abbiano delle ripercussioni sul benessere degli alunni e/o sul rendimento scolastico, richiedono la comunicazione alle famiglie interessate, considerata la funzione educativa di quest'ultima e il patto di corresponsabilità con la famiglia.
5 Gli alunni potranno essere coinvolti nella progettazione e nella realizzazione di iniziative scolastiche volte a favorire un miglioramento del clima relazionale; in particolare, qualora la Scuola ritenga utile l'attuazione di modalità educative peer to peer, dopo opportuna formazione, gli alunni potranno operare come tutor per altri studenti. Art. 5 Non è consentito durante le lezioni, le attività didattiche, le visite guidate e i viaggi d'istruzione usare cellulari, smartphone, tablet, giochi elettronici e riproduttori di musica, né acquisire mediante cellulari o altri dispositivi elettronici, immagini, filmati o registrazioni vocali, se non per finalità didattiche, previa consenso della Scuola. Vedi allegati n 1, 2: PATTO ALUNNI per l'uso dei dispositivi elettronici (all. 1); PATTO GENITORI per l'uso dei dispositivi elettronici (all. 2). La divulgazione del materiale acquisito all'interno dell'istituto è utilizzabile solo per fini esclusivamente personali, di studio o documentazione, e comunque nel rispetto del diritto alla riservatezza di tutti, in conformità con quanto stabilito dalla Legge sulla privacy. Art. 6 Il possesso a scuola di telefono cellulare o altri dispositivi elettronici, al di fuori delle attività didattiche che ne prevedano l'uso, è sconsigliato. Qualora una famiglia decida di fornirne l'alunno, dovrà comunicarlo per iscritto ai docenti, compilando l'apposito modulo: PATTO GENITORI per il possesso dello smartphone a Scuola (all. 3). In questo caso, il dispositivo dovrà essere consegnato spento al docente della prima ora, che lo riporrà nell'apposito contenitore presente in classe. I docenti non potranno essere in alcun caso ritenuti responsabili per eventuali danni riscontrati sul dispositivo e/o furti del dispositivo stesso, in quanto si tratta di un oggetto non necessario al regolare svolgimento delle lezioni. Si ricorda, inoltre, che gli alunni possono usufruire gratuitamente degli apparecchi telefonici presenti nell'istituto per contattare le famiglie in caso di necessità. La scuola declina ogni responsabilità in caso di smarrimento, danneggiamento o furto. RESPONSABILITA' DELLE VARIE FIGURE SCOLASTICHE 1. IL DIRIGENTE SCOLASTICO individua, attraverso il Collegio dei Docenti, un referente del bullismo e cyberbullismo per la scuola primaria e la secondaria; istituisce un Team Antibullismo; coinvolge, nella prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e cyberbullismo, tutte le componenti della comunità scolastica; prevede all interno del PTOF corsi di aggiornamento e formazione in materia di prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, rivolti al personale docente ed ATA;. promuove sistematicamente azioni di sensibilizzazione dei fenomeni del bullismo e cyberbullismo nel territorio in rete con enti, associazioni, istituzioni locali ed altre scuole, coinvolgendo alunni, docenti, genitori ed esperti; favorisce la discussione all'interno della scuola, attraverso i vari organi collegiali, creando i presupposti di regole condivise di comportamento per il contrasto e prevenzione dei fenomeni del bullismo e cyberbullismo. 2. IL REFERENTE DEL BULLISMO E CYBERBULLISMO favorisce, indirizza e promuove la conoscenza e la consapevolezza del bullismo e del cyberbullismo, avvalendosi del Team Antibullismo, attraverso progetti d'istituto che coinvolgano genitori, studenti e tutto il personale. cura rapporti di rete fra scuole per eventuali convegni/seminari/corsi e per la giornata mondiale sulla Sicurezza in Internet la Safer Internet Day. coordina le attività di prevenzione ed informazione sulle sanzioni previste e sulle responsabilità di natura civile e penale, coinvolgendo anche le famiglie, eventualmente rivolgendosi anche a
6 partner esterni alla scuola, quali servizi sociali e sanitari, aziende del privato sociale, forze di polizia. 3. TEAM ANTIBULLISMO È un gruppo ristretto di operatori della scuola e/o esterni che: attua le azioni di prevenzione e sensibilizzazione da intraprendere al fine di promuovere il benessere scolastico di tutte le componenti; raccoglie le informazioni e conduce la valutazione dei casi di bullismo e cyberbullismo in modo da intraprendere le opportune azioni di supporto; sceglie l intervento da mettere in atto; gestisce il caso e monitora le azioni intraprese. Fanno parte del Team Antibullismo: o Dirigente scolastico; o referenti bullismo, uno per la primaria e uno per la secondaria; o una figura appartenente alla categoria del personale ATA; o figure professionali diverse che collaborano con la scuola (ad es. psicologo di Scuola Aperta.); o faranno temporaneamente parte del Team i docenti ed eventuali altre figure esterne direttamente coinvolti nella gestione dei singoli casi. 4. IL COLLEGIO DOCENTI promuove attività di formazione e scelte didattiche ed educative, anche in collaborazione con altre scuole in rete, per la prevenzione del fenomeno. 5. IL CONSIGLIO DI CLASSE / EQUIPE PEDAGOGICA pianifica attività didattiche e/o integrative finalizzate al coinvolgimento attivo e collaborativo degli studenti e all'approfondimento di tematiche che favoriscano la riflessione e la presa di coscienza della necessità dei valori di convivenza civile; propone progetti di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva; favorisce un clima sereno e collaborativo all'interno della classe e nelle relazioni con le famiglie. 6. IL DOCENTE valorizza nell'attività didattica modalità di lavoro di tipo cooperativo e spazi di riflessione adeguati al livello di età degli alunni. 7. PERSONALE ATA vigila sui comportamenti degli alunni durante il tempo scuola e riferisce al team antibullismo eventuali comportamenti degni di nota. 8. I GENITORI partecipano attivamente alle azioni di formazione/informazione, istituite dalle scuole, sui comportamenti sintomatici del bullismo e del cyberbullismo; sono attenti ai comportamenti dei propri figli; vigilano sull uso delle tecnologie da parte dei ragazzi, con particolare attenzione ai tempi, alle modalità, agli atteggiamenti conseguenti (i genitori dovrebbero allertarsi se uno studente, dopo l uso di internet o del proprio telefonino, mostra stati depressivi, ansiosi o paura); conoscono le azioni messe in campo dalla scuola e collaborano secondo le modalità previste dal Patto di corresponsabilità; conoscono il codice di comportamento dello studente; conoscono le sanzioni previste dal regolamento d Istituto nei casi di bullismo, cyberbullismo e navigazione on-line a rischio. 9. GLI ALUNNI sono coinvolti nella progettazione e nella realizzazione delle iniziative scolastiche, al fine di favorire un miglioramento del clima relazionale, con un coinvolgimento particolare dei membri del CCR; imparano le regole basilari, per rispettare gli altri, quando comunicano attraverso i social network e tutte le altre forme di messaggistica anche solo con un commento; si impegnano a mantenere una condotta rispettosa nei confronti dei compagni e degli adulti, secondo quanto stabilito dal presente regolamento, anche nell uso dei dispositivi.
7 PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI SPECIFICI (LEGATI ALL'UTILIZZO DEL CELLULARE ALL'INTERNO DELLA SCUOLA) L Istituto adotta un Regolamento volto a sanzionare episodi di mancato rispetto delle regole nell ambito del bullismo e del cyberbullismo, prevedendo specifiche sanzioni disciplinari. È bene ricordare, tuttavia, che i provvedimenti disciplinari attuati dalla scuola hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale e in generale a vantaggio della comunità scolastica. (ex art 4 c 2 - Statuto delle studentesse e studenti D.P.R. 249/98 modificato dal D.P.R. 235/2007). Si ritiene che le sanzioni per avere efficacia educativa debbano essere irrogate tempestivamente: per tale ragione, i Consigli di classe nella loro funzione di Consigli di disciplina potranno essere legittimamente convocati anche con preavviso di 1 solo giorno. CONTRAVVENZIONI FREQUENZA PROVVEDIMENTO ORGANO COMPETENTE L alunno ha il cellulare acceso (riceve chiamate o notifica di messaggi) all'interno della scuola L alunno utilizza dispositivi elettronici per: 1) chiamate o messaggi o per altro uso non consentito (giochi, musica, chat, etc.) all'interno della scuola; 2) effettuare riprese audio, foto o video all'interno dell'ambiente scolastico; 3) diffondere a terzi, in modo non autorizzato, audio, foto o video in violazione delle norme sulla privacy, durante l'orario scolastico Se prima segnalazione Presa in custodia del cellulare e riconsegna all'alunno al termine delle lezioni; nota sul registro di classe (con comunicazione alla famiglia sul libretto) Uso reiterato Presa in custodia del cellulare e riconsegna all'alunno al termine delle lezioni; nota sul registro di classe; convocazione della famiglia e, in seguito, provvedimento disciplinare del CdC. Presa in custodia del cellulare e riconsegna all'alunno al termine delle lezioni; nota sul registro di classe (con comunicazione alla famiglia sul libretto) ed eventuale sanzione in base alla gravità del fatto compiuto o segnalazione alle autorità competenti Docente Coordinatore del CdC + DS/delegato + CdC Coordinatore del CdC + DS/delegato + CdC + Polizia di Stato + Procura
8 PATTO ALUNNI per l uso dei dispositivi elettronici All. 1 Carissimo/a, come studente/essa della classe. sez. dell Istituto Comprensivo A. Fogazzaro di Piovene Rocchette: scuola primaria centro Grumello scuola secondaria di I grado avrai la possibilità di poter portare da casa a scuola il tuo device (dispositivo elettronico) in occasione della seguente attività didattica (indicare tipo di attività, data e, nel caso specifico, ora): Poiché i tuoi insegnanti e i tuoi genitori hanno fiducia in te e ritengono che questa possa essere per te un'occasione importante per dimostrare il tuo senso di responsabilità, abbiamo pensato di darti questa opportunità per poter svolgere alcune specifiche attività organizzate dalla Scuola. Questa possibilità necessita, tuttavia, di alcune regole, per cui ti invitiamo a leggere bene il seguente contratto. I. Se il device che porti a Scuola appartiene ai tuoi genitori, ricorda che te lo stanno prestando solamente per attività concordate con la Scuola; di conseguenza, appena torni a casa consegna prontamente il tuo device a uno dei tuoi genitori. II. Anche se il device appartiene a te, ricorda che la sim contenuta al suo interno è intestata ai tuoi genitori, che risponderanno per qualsiasi cosa tu faccia con il device in tuo possesso dal momento che sei ancora minorenne. III. Il device verrà a Scuola con te solo quando te lo diranno i tuoi insegnanti e potrà essere utilizzato solamente nei tempi e nei modi indicati dall'insegnante responsabile dell'attività; IV. Se il device si rompe o svanisce nel nulla, sei tu il/la responsabile! Ricorda che la Scuola non è responsabile in casi di smarrimento, danneggiamento o furto. V. Quando sei in rete, cerca su internet contenuti di cui parleresti anche con i tuoi genitori e comunque inerenti all attività didattica che stai svolgendo. Se hai domande rispetto a qualsiasi cosa, chiedi a una persona adulta come mamma e papà e/o ai tuoi insegnanti. VI. Non scrivere qualcosa in rete che non diresti di persona. VII. Se leggi o vedi qualcosa che ti fa sentire a disagio o ti fa star male, parlane subito con mamma e papà e/o con i tuoi insegnanti. E ricorda sempre che non è consentito acquisire immagini o audio di altre persone e tantomeno divulgarli senza il loro consenso. Se sono minorenni, il consenso deve essere rilasciato dai genitori. Se lo userai impropriamente, verrà applicato il previsto Regolamento di disciplina con i relativi provvedimenti disciplinari. Le regole vanno rispettate, in quanto rappresentano per te un'opportunità di crescita e di responsabilità! Data: L'insegnante responsabile Firma dell alunno/a Firma del/i genitore/i
9 DICHIARAZIONE DEI GENITORI per l uso dei dispositivi elettronici All. 2 Il/La sottoscritto/a genitore dell alunno/a.. frequentante la classe. sez. dell Istituto Comprensivo A. Fogazzaro di Piovene Rocchette: scuola primaria centro Grumello scuola secondaria di I grado CONCEDE al/la proprio/a figlio/a di portare da casa a scuola un device (dispositivo elettronico) privato in occasione della seguente attività didattica prevista e richiesta dal docente (indicare tipo di attività, data e, nel caso specifico, ora): DICHIARA di essere al corrente del fatto che, se il device si rompe o svanisce nel nulla, la Scuola non è responsabile, in quanto il device è stato affidato alla responsabilità del/la figlio/a. SI IMPEGNA a collaborare con i docenti nel responsabilizzare il/la proprio/a figlio/a sulle modalità di utilizzo del device e sulle regole a cui attenersi. Data Firma del/i genitore/i
10 All. 3 PATTO GENITORI per il possesso di smartphone a Scuola Il / La sottoscritto/a genitore dell alunno/a... frequentante la classe. sez. dell Istituto Comprensivo A. Fogazzaro di Piovene Rocchette: scuola primaria centro Grumello scuola secondaria di I grado AUTORIZZA IL/LA PROPRIO/A FIGLIO/A a portare a scuola il proprio dispositivo (specificare marca e modello): SMARTPHONE (device). Il dispositivo dovrà essere consegnato spento al docente della prima ora, che lo riporrà nell'apposito contenitore presente in classe. DICHIARA che i docenti non potranno essere in alcun caso ritenuti responsabili per eventuali danni riscontrati sul dispositivo e/o furti del dispositivo stesso, in quanto si tratta di un oggetto non necessario al regolare svolgimento delle lezioni; di essere a conoscenza del fatto che gli alunni possono usufruire gratuitamente degli apparecchi telefonici presenti nell'istituto per contattare le famiglie in caso di necessità; di aver preso visione dei PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI SPECIFICI (LEGATI ALL'UTILIZZO DEL CELLULARE ALL'INTERNO DELLA SCUOLA), contenuti nell'integrazione AL REGOLAMENTO D ISTITUTO - PREVENZIONE E CONTRASTO DEL BULLISMO E CYBERBULLISMO. Data Firma del/i genitore/i
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