Olivicoltura. tecniche di coltivazione. Muggia, 2 maggio 2018
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- Nicolina Parente
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1 Olivicoltura tecniche di coltivazione Muggia, 2 maggio 2018
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3 CONFRONTO INNESTO - TALEA Aspetto agronomico Innesto Talea Vigoria Maggiori vigoria e sviluppo dati dal portinnesto Freddo Siccità In caso di gelate con morte della parte aerea le radici ricacciano il selvatico La radice fittonante nei primi anni va a cercare l acqua in profondità Piante più omogenee e con sviluppo più contenuto Il ricaccio dei polloni dopo danni da freddo è sempre della varietà coltivata L apparato radicale è più superficiale e le piante risentono maggiormente della carenza idrica
4 CONFRONTO INNESTO - TALEA Aspetto agronomico Innesto Talea Stabilità Con forti venti la radice fittonante ancora meglio la pianta L apparato radicale più superficiale determina minor ancoraggio nei primi anni Tempi di realizzo 4-5 anni a partire dalla semina del portinnesto 24 mesi complessivamente Costo Più elevato poiché richiede più operazioni manuali Leggermente più basso dell innesto
5 SCELTA DEL SESTO D IMPIANTO Con il termine sesto d impianto si definiscono le relazioni di distanza fra le piante all interno di un appezzamento. Il primo numero indica la distanza fra i filari, mentre il secondo quella fra le piante di ogni singolo filare. Tipo di terreno: in terreni molto poveri (p.es. suoli sassosi tipo le grave) si potrà adottare un sesto 5x4, mentre in terreni fertili ed organici non bisognerà scendere sotto il 6x5; Vigoria della pianta: cultivar vigorose (p.es. Bianchera e Leccino) hanno bisogno di più spazio per crescere; Pendolino, Maurino e Grignan presentano crescita e dimensioni finali più contenute : in zone collinari a forte pendenza il sesto d impianto andrà ristretto, poiché sono ridotti i problemi di ombreggiamento fra le piante;
6 SCELTA DEL SESTO D IMPIANTO in zone terrazzate il sesto d impianto sarà funzione della larghezza dei terrazzi; non piantare troppo vicino ai muri di sostegno, né al limite superiore degli stessi; Indicativamente le distanze non dovrebbero essere inferiori ai due metri e mezzo dai bordi del terrazzo. Dimensione delle piante: al momento della messa a dimora l appezzamento sembrerà vuoto e le piante troppo distanti; non stringere troppo le distanze, ma pensare a piante adulte Forma di allevamento: con piante allevate a monocono si possono prevedere sesti di 6x3 oppure 5x2,5, se non addirittura 4x2 con varietà deboli, terreni magri e forme di allevamento a siepone. Lungo il filare le piante possono toccarsi, fra le file vi deve essere sempre spazio per entrare con le macchine (lavorazioni, trattamenti)
7 Cos è la gestione agromonica? E l insieme di tutte le pratiche effettuate dall uomo per riuscire a coltivare in modo ottimale l oliveto; Il fine ultimo è quello di rendere massima la produzione (o meglio il reddito inteso come differenza fra ricavi e costi)
8 Problematiche generali 1) gestione del suolo 2) concimazione 3) irrigazione 4) difesa fitosanitaria
9 GESTIONE DEL SUOLO Distribuzione delle radici nei primi cm di profondità Il terreno può essere lavorato inerbito
10 LAVORAZIONE DEL TERRENO VANTAGGI SVANTAGGI combattere la concorrenza delle erbe infestanti incorporare i concimi rompere la crosta superficiale effettuare colture intercalari maggiori costi erosione negli oliveti in pendio non permette ingresso dopo le piogge
11 INERBIMENTO DEL TERRENO VANTAGGI SVANTAGGI minori costi di gestione protegge il suolo dall erosione permette ingresso delle macchine dopo le piogge concorrenza con le infestanti maggior richiesta di acqua ed elementi nutritivi necessita di adeguate concimazione di P e K all impianto
12 GESTIONE DEL SUOLO Nei primi cinque anni lavorare sempre sotto la proiezione della chioma (fresatura di 80 cm da ambo le parti lungo il filare o lavorazione localizzata) In zone con maggior problemi di carenza idrica (Trieste, Carso, Grave) lavorare anche a maturità dell impianto In zone più piovose (Collio, Colli Orientali, fascia pedemontana) lasciare inerbito anche sotto la chioma dopo il quinto anno
13 GESTIONE DEL SUOLO Periodi di lavorazione primavera (interramento concime) fine giugno (eliminazione infestanti) settembre (preparazione raccolta ev.solo sfalcio) In zone con pendenza del suolo accentuata prevedere sempre l inerbimento, con lavorazione localizzata nei primi anni Diserbo localizzato sotto la chioma
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21 Concimazione E l apporto di sostanze nutritive alla pianta al fine di determinare una crescita equilibrata che consenta un buon sviluppo vegetativo ed un buon risultato produttivo Legge del minimo: l elemento nutritivo presente in minor dose (in relazione alle esigenze della pianta) determina il ritmo di sviluppo della pianta.
22 Fattori influenti sulla concimazione Età della pianta Dotazione di elementi nutritivi del terreno Epoca di distribuzione Produzione delle piante Potatura Irrigazione / gestione del suolo
23 TIPOLOGIE DI CONCIMI ED EPOCHE DI CONCIMAZIONE Concimi organici Letame Pollina Compost 1-2% di N 3-4% di N Fine febbraio - metà marzo Concimi misto - organici Concimi chimici Vari nomi commerciali Urea Solfato ammonico Nitrato ammonico Micro Metà marzo metà aprile N= 46% N = 21% N = 26% Metà aprile fine maggio
24 Cosa succede se si usa un concime chimico a marzo? Cosa succede se si usa un concime organico a maggio? Cosa succede se si usa un concime organico in autunno?
25 Tipologie di concimazione Di impianto Di allevamento Di produzione
26 CONCIMAZIONE DI IMPIANTO Soprattutto Fosforo (P) e Potassio (K) Distribuzione a pieno campo Concimazione organica: q.li ad ettaro Concimazione chimica: kg perfosfato semplice (P = 19%) kg solfato potassico (K = 50%) Il concime deve essere interrato con l aratura
27 CONCIMAZIONE DI ALLEVAMENTO Concime Azoto- N Fosforo- P Potassio- K Epoca distribuzione Urea Metà aprile maggio Solfato ammonico Metà aprile maggio Nitrato ammonico Letame Metà aprile maggio Marzo Misto org Metà marzo aprile
28 CONCIMAZIONE DI ALLEVAMENTO Anno Azoto (N) gr/pianta Urea 46% Solfato ammonico Micro Numero distrib. 1 anno anno anno anno anno
29 Annotare sempre dosi e date di concimazione Eseguire concimazioni differenziate in funzione della crescita delle piante Dal 5-6 anno in poi concimare a pieno campo La lunghezza dei germogli fornisce indicazioni sull intensità della concimazione
30 CONCIMAZIONE DI PRODUZIONE Asportazioni (gr) Perdite e immobilizzazioni (gr) Totale (gr) Azoto (N) Fosforo (P) Potassio (K)
31 Perdite causate da dilavamento, crescita rami e foglie, radici, immobilizzazione nel suolo Concimazione con Fosforo e Potassio ogni 3-4 anni alla dose di 1 / 4 1 / 5 della concimazione iniziale
32 FERTIRRIGAZIONE Soprattutto Azoto, utilizzando urea al 2-3 / in giugno e luglio CONCIMAZIONE FOGLIARE Principalmente Boro con funzione allegante In pre e post fioritura alle dosi commerciali Altri elementi in caso di carenze accertate
33 L IRRIGAZIONE NELL OLIVETO L olivo tollera la carenza d acqua nel suolo: non muore ma non produce al massimo Perché irrigare? Incremento di produzione fra oliveti in asciutto e oliveti irrigui Fondamentale durante la fase di allevamento delle piante L olivo entra in stress idrico frequentemente nelle zone con piovosità minore di 800 mm annui (Trieste si, Istria si, nord Friuli no)
34 L IRRIGAZIONE NELL OLIVETO Tecniche di irrigazione A conche A scorrimento superficiale Aspersione a pioggia Microirrigazione
35 L IRRIGAZIONE NELL OLIVETO Perché la microirrigazione? Contiene le perdite per evaporazione Annulla le perdite per ruscellamento Risparmia notevoli volumi d acqua (anche 80%) Facilità di automazione Possibilità di fertirrigazione
36 L IRRIGAZIONE NELL OLIVETO Effetti dell irrigazione sulla qualità dell olio Con irrigazione Più aldeidi ed alcooli (fruttato erbaceo) Più esteri (sentore floreale) Meno fenoli In condizioni di aridità Più polifenoli (amaro e piccante) Meno fruttato e floreale
37 DIFESA FITOSANITARIA Problema grandissimo e fondamentale!! Una buona difesa fitosanitaria ha riflessi sia immediati che a lungo termine su: Salute e sviluppo della pianta Qualità dell olio
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