Deliberazione della Giunta. n. del. Mod. A - originale

Transcript

1 8^ legislatura Deliberazione della Giunta n. del Presidente V. Presidente Assessori Segretario Giancarlo Franco Renato Giancarlo Marialuisa Oscar Elena Massimo Renzo Sandro Vendemiano Flavio Stefano Antonio Galan Manzato Chisso Conta Coppola De Bona Donazzan Giorgetti Marangon Sandri Sartor Silvestrin Valdegamberi Menetto OGGETTO: Legge regionale 18 gennaio 1999, n. 1 Interventi regionali per agevolare l accesso al credito nel settore commercio. Direttive e criteri per l utilizzo del fondo di rotazione. Modifiche alla D.G.R. n del 1 agosto 2003 e successive modificazioni ed integrazioni. L Assessore alle Politiche dell Economia, dello Sviluppo, della Ricerca e dell Innovazione, Vendemiano Sartor, riferisce quanto segue: La legge regionale 18 gennaio 1999, n. 1 ha istituito presso Veneto Sviluppo Spa un fondo di rotazione per agevolare gli investimenti nel settore del commercio al fine di: a) favorire la razionale evoluzione dell apparato distributivo regionale; b) agevolare l ammodernamento delle strutture di somministrazione di alimenti e bevande; c) concorrere allo sviluppo delle imprese di servizi. La citata legge regionale prevede che la Giunta regionale determini i criteri di priorità, le modalità ed i tempi per la presentazione e l istruttoria delle domande. Gli attuali criteri per l utilizzo del fondo di rotazione sono stati adottati con provvedimento della Giunta regionale n del 1 agosto 2003, modificato da ultimo dalla D.G.R. n del 30 dicembre Nel periodo di utilizzo del fondo si sono riscontrate delle rigidità che rendono poco vantaggioso l accesso al finanziamento agevolato da parte delle P.M.I. commerciali e di servizi. In particolare, si è riscontrata la necessità di apportare ai criteri e alle direttive di cui alla D.G.R. n. 2339/03 alcune modifiche riguardanti l ammontare del tasso a carico del beneficiario, la durata del finanziamento, l ammontare massimo delle operazioni finanziabili, gli interventi finanziabili in caso di cessione d azienda. Inoltre, in seguito alla Direttiva 86/653/CEE del 18 dicembre 1986 del Consiglio della Comunità Europea, alcune camere di commercio hanno abolito il ruolo degli agenti e dei rappresentanti di commercio di cui all art. 2 della legge 3 maggio 1985, n E, quindi, opportuno prevedere che l agente di commercio possa essere individuato alternativamente con l iscrizione al suddetto ruolo, ove presente, oppure con l iscrizione al fondo di previdenza della Fondazione Enasarco. In effetti, con delibera n. 2/2000 detto Ente ha chiarito che l iscrizione obbligatoria al fondo di previdenza prescinde dall iscrizione al ruolo degli agenti di commercio. Le modifiche proposte sono frutto di un confronto con gli organismi di garanzia e Veneto Sviluppo spa che, da un lato, hanno segnalato la necessità di rendere più conveniente l accesso all agevolazione da parte delle piccole imprese commerciali e di servizi, dall altro, quella di non apportare modifiche che potrebbero ingessare troppo il fondo di rotazione. Mod. A - originale

2 Con l occasione, si provvede, infine, all aggiornamento delle direttive e dei criteri con la nuova disciplina comunitaria del regime de minimis di cui ai Regolamenti (CE) n del 15/12/2006 e n. 875/2007 del 24/7/2007, pubblicati, rispettivamente, nella G.U.C.E. L 379/5 del 28/12/2006 e nella G.U.C.E. L 193/6 del 25 luglio Si propone, pertanto, di apportare alle direttive ed ai criteri approvati con la D.G.R. n del 1 agosto 2003, come modificata con il provvedimento n del 30 dicembre 2005, le seguenti modificazioni: all articolo 2 le parole Il tasso a carico del beneficiario non può superare il 60% del tasso EURIBOR a tre mesi media mese precedente a quello di erogazione del finanziamento, aumentato di un punto e mezzo sono sostituite dalle seguenti: Il tasso a carico del beneficiario non può superare il 50% del tasso EURIBOR a tre mesi media mese precedente a quello di erogazione del finanziamento, aumentato di max un punto e mezzo. Nel caso di finanziamento contratto per gli interventi di cui alla lettera a) del comma 1 dell articolo 9 della LR n. 1/99, il tasso a carico del beneficiario non può superare il 60% del tasso EURIBOR a tre mesi media mese precedente a quello di erogazione del finanziamento, aumentato di max un punto e mezzo. ; all articolo 3 le parole Il finanziamento di norma deve avere una durata compresa tra i tre e i cinque anni. Nel caso di acquisto di autovetture da parte di operatori con attività prevalente agenti di commercio la durata può essere ridotta a due, mentre può essere elevata a dieci nell ipotesi di mutuo ipotecario contratto per gli interventi di cui al comma 1, lett. a), dell art. 9 della l.r. n. 1/99. Tale durata è comprensiva anche dell eventuale periodo di preammortamento, che non deve comunque superare i 12 mesi. sono sostituite con le seguenti: Il finanziamento di norma deve avere una durata compresa tra i tre e i sette anni. Nel caso di acquisto di autovetture da parte di operatori con attività prevalente agente di commercio la durata può essere ridotta a due anni; mentre può essere elevata a dieci nell ipotesi di finanziamento contratto per gli interventi di cui alla lettera a) del comma 1 dell articolo 9 della LR n. 1/99. Tale durata è comprensiva anche dell eventuale periodo di preammortamento che non deve superare i 24 mesi. all articolo 4 le parole Le operazioni saranno di importo compreso tra ,00 e ,00 sono sostituite dalle seguenti: Le operazioni saranno di importo compreso tra ,00 e ,00. ; all articolo 4 le parole L erogazione del finanziamento dovrà rispettare i limiti imposti dalla regola de minimis, di cui al Regolamento CE 69/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001, il quale consente di ricevere aiuti pubblici entro il limite di ,00 in un periodo di tre anni. L agevolazione in esame non è cumulabile con altri benefici per il medesimo intervento previsti da norme statali, regionali o comunitarie, fatte salve eventuali agevolazioni di natura fiscale sono sostituite dalle seguenti: L erogazione del finanziamento dovrà rispettare i limiti imposti dalla regola de minimis, di cui ai Regolamenti (CE) n. 1998/2006 del 15/12/2006 e n. 875/2007 del 24/7/2007, i quali prevedono rispettivamente: quanto al Regolamento (CE) n. 1998/06, recante la disciplina degli aiuti alle imprese di qualsiasi settore con alcune eccezioni relative al settore primario e della pesca: l importo complessivo degli aiuti de minimis concessi ad una medesima impresa non deve superare i ,00 nell arco di tre esercizi finanziari, salvo si tratti di una impresa attiva nel settore del trasporto su strada, per la quale tale limite non deve superare i ,00 nell arco di tre esercizi finanziari; quanto al Regolamento (CE) n. 875/07, recante la disciplina degli aiuti alle imprese del settore della pesca: l importo complessivo degli aiuti de minimis concessi ad una medesima impresa non deve superare i ,00 nell arco di tre esercizi finanziari. Inoltre, gli aiuti de minimis non sono cumulabili con aiuti statali relativamente agli stessi costi ammissibili se un tale cumulo dà luogo a un intensità d aiuto superiore a quella fissata, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d esenzione per categoria o in una decisione della Commissione. Mod. A - originale pag. 2 Dgr n. del

3 all articolo 5 l inciso (ad eccezione dei beni immobili) è sostituito dal seguente: (ad eccezione dei beni immobili e dei beni strumentali nel caso di cessione d azienda) ; all articolo 5 dopo le parole territorialmente competente sono aggiunte le seguenti: o al fondo di previdenza della Fondazione Enasarco.. Con l occasione si è provveduto a predisporre il Testo Coordinato delle Direttive e dei criteri per l utilizzo del fondo di rotazione di cui alla l.r n. 1/99 (Allegato A) che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. Il relatore conclude la propria relazione e propone all approvazione della Giunta Regionale il seguente provvedimento LA GIUNTA REGIONALE Udito il relatore, incaricato dell istruzione dell argomento in questione ai sensi dell art. 33, secondo comma, dello Statuto, il quale dà atto che la Struttura competente ha attestato l avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale; Vista la legge regionale 18 gennaio 1999, n. 1 Interventi regionali per agevolare l accesso al credito nel settore commercio e successive modificazioni; Visto, in particolare, l art. 8 della citata legge regionale che prevede che la Giunta regionale determini le direttive ed i criteri a cui gli Organismi di garanzia e Veneto Sviluppo Spa devono attenersi per l istruttoria delle domande e la formazione delle graduatorie; Visti i Regolamenti Regolamenti (CE) n del 15/12/2006 e n. 875/2007 del 24/7/2007 in materia di aiuti de minimis ; Ravvisata la necessità di integrare e modificare il provvedimento della Giunta regionale n. 2339/03, come modificato dalla D.G.R. n. 4326/05; Sentite le Associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello regionale; DELIBERA 1. di approvare, per quanto illustrato in premessa, le modifiche all allegato della D.G.R. 1/8/2003 n. 2339, come modificata dalla D.G.R. 30/12/2005 n. 4326, contenente le direttive ed i criteri per l utilizzo del fondo di rotazione di cui alla l.r. n. 1/99, nei seguenti termini: all articolo 2 le parole Il tasso a carico del beneficiario non può superare il 60% del tasso EURIBOR a tre mesi media mese precedente a quello di erogazione del finanziamento, aumentato di un punto e mezzo sono sostituite dalle seguenti: Il tasso a carico del beneficiario non può superare il 50% del tasso EURIBOR a tre mesi media mese precedente a quello di erogazione del finanziamento, aumentato di max un punto e mezzo. Nel caso di finanziamento contratto per gli interventi di cui alla lettera a) del comma 1 dell articolo 9 della LR n. 1/99, il tasso a carico del beneficiario non può superare il 60% del tasso EURIBOR a tre mesi media mese precedente a quello di erogazione del finanziamento, aumentato di max un punto e mezzo. ; Mod. A - originale pag. 3 Dgr n. del

4 all articolo 3 le parole Il finanziamento di norma deve avere una durata compresa tra i tre e i cinque anni. Nel caso di acquisto di autovetture da parte di operatori con attività prevalente agenti di commercio la durata può essere ridotta a due, mentre può essere elevata a dieci nell ipotesi di mutuo ipotecario contratto per gli interventi di cui al comma 1, lett. a), dell art. 9 della l.r. n. 1/99. Tale durata è comprensiva anche dell eventuale periodo di preammortamento, che non deve comunque superare i 12 mesi. sono sostituite con le seguenti: Il finanziamento di norma deve avere una durata compresa tra i tre e i sette anni. Nel caso di acquisto di autovetture da parte di operatori con attività prevalente agente di commercio la durata può essere ridotta a due anni; mentre può essere elevata a dieci nell ipotesi di finanziamento contratto per gli interventi di cui alla lettera a) del comma 1 dell articolo 9 della LR n. 1/99. Tale durata è comprensiva anche dell eventuale periodo di preammortamento che non deve superare i 24 mesi. ; all articolo 4 le parole Le operazioni saranno di importo compreso tra ,00 e ,00 sono sostituite dalle seguenti: Le operazioni saranno di importo compreso tra ,00 e ,00. ; all articolo 4 le parole L erogazione del finanziamento dovrà rispettare i limiti imposti dalla regola de minimis, di cui al Regolamento CE 69/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001, il quale consente di ricevere aiuti pubblici entro il limite di ,00 in un periodo di tre anni. L agevolazione in esame non è cumulabile con altri benefici per il medesimo intervento previsti da norme statali, regionali o comunitarie, fatte salve eventuali agevolazioni di natura fiscale sono sostituite dalle seguenti: L erogazione del finanziamento dovrà rispettare i limiti imposti dalla regola de minimis, di cui ai Regolamenti (CE) n. 1998/2006 del 15/12/2006 e n. 875/2007 del 24/7/2007, i quali prevedono rispettivamente: quanto al Regolamento (CE) n. 1998/06, recante la disciplina degli aiuti alle imprese di qualsiasi settore con alcune eccezioni relative al settore primario e della pesca: l importo complessivo degli aiuti de minimis concessi ad una medesima impresa non deve superare i ,00 nell arco di tre esercizi finanziari, salvo si tratti di una impresa attiva nel settore del trasporto su strada, per la quale tale limite non deve superare i ,00 nell arco di tre esercizi finanziari; quanto al Regolamento (CE) n. 875/07, recante la disciplina degli aiuti alle imprese del settore della pesca: l importo complessivo degli aiuti de minimis concessi ad una medesima impresa non deve superare i ,00 nell arco di tre esercizi finanziari. Inoltre, gli aiuti de minimis non sono cumulabili con aiuti statali relativamente agli stessi costi ammissibili se un tale cumulo dà luogo a un intensità d aiuto superiore a quella fissata, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d esenzione per categoria o in una decisione della Commissione. all articolo 5 l inciso (ad eccezione dei beni immobili) è sostituito dal seguente: (ad eccezione dei beni immobili e dei beni strumentali nel caso di cessione d azienda) ; all articolo 5 dopo le parole territorialmente competente sono aggiunte le seguenti: o al fondo di previdenza della Fondazione Enasarco.. 2. di approvare il testo coordinato delle Direttive e dei criteri per l utilizzo del fondo di rotazione di cui alla legge regionale n. 1/99 che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento (Allegato A); Mod. A - originale pag. 4 Dgr n. del

5 3. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto. Sottoposto a votazione, il provvedimento è approvato con voti unanimi e palesi. IL SEGRETARIO Dott. Antonio Menetto IL PRESIDENTE On. dott. Giancarlo Galan Mod. A - originale pag. 5 Dgr n. del