O P E R A Z I O N E M I R A C O L O

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1 Questura di Milano Squadra Mobile VII Sezione Antidroga O P E R A Z I O N E M I R A C O L O

2 Proc Pen /2017 RGNR - n RGIP P.M. Dr.ssa Bruna ALBERTINI Sost. Proc. D.D.A Dr.ssa Alessandra DOLCI- Proc. Agg. D.D.A. G.I.P - Dr.ssa Manuela CANNAVALE

3 La trascorsa giornata la Squadra Mobile ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. Dr.ssa Manuela CANNAVALE del Tribunale di Milano, a carico di 29 persone, prevalentemente italiane (due dimoranti a Barcellona), tre magrebine ed un albanese, tutte per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

4 Le indagini hanno interessato due diverse organizzazioni criminali composte per la gran parte da cittadini italiani. Il primo gruppo attivo prevalentemente nella commercializzazione al dettaglio in due diverse piazze di spaccio: la prima nel quartiere milanese di Bonola e la seconda nel comune di Robbio (PV). Il secondo gruppo, attivo nell importazione di ingenti quantitativi di cocaina direttamente dal Costa Rica, attraverso una ditta import-export di prodotti esotici con sede in Spagna, nonché una ditta di Livorno per lo sdoganamento della merce.

5 PRIMA ORGANIZZAZIONE ATTIVA A MILANO E ROBBIO A capo della prima organizzazione criminale vi erano i fratelli CILIONE, Pietro e Giuseppe, che nelle vesti di leader, avvalendosi della collaborazione di altri soggetti, hanno finanziato, organizzato e diretto un organizzazione criminale finalizzata all acquisto, custodia, lavorazione e successiva vendita al dettaglio di numerosi dosi di cocaina. Le indagini hanno consentito di riscontrare come il sodalizio aveva il totale «monopolio» in due piazze di spaccio: 1) quella di Milano Nord, in zona Bonola; 2) nel comune di Robbio (PV). L organizzazione ben articolata sul territorio, era strutturata con ruoli definiti, con vari «pusher» dislocati sul territorio per garantire agli acquirenti una presenza quotidiana, per almeno 15 ore (dalle ore 10:00 alle ore 01:00).

6 Il primo sodalizio criminale era già stato parzialmente smantellato durante il periodo d inchiesta da una serie di arresti in flagranza operati nei confronti di alcuni corrieri e pusher (9 arresti), nonché del principale fornitore dell organizzazione: un cittadino marocchino, residente in provincia di Bergamo. L associazione aveva la disponibilità di luoghi sicuri per l occultamento ed il confezionamento della sostanza stupefacente ed ha dimostrato una versatilità non comune nell alternanza di tali luoghi. Le indagini hanno consentito di riscontrare che tale organizzazione aveva il totale monopolio della vendita al dettaglio nel quartiere milanese di «Bonola», dislocando i vari pusher in sette diversi punti del citato quartiere.

7 I VARI LUOGHI DEL QUARTIERE «BONOLA» DOVE I CONSUMATORI DI COCAINA POTEVANO ACQUISTARE LE DOSI DI COCAINA, TUTTI I GIORNI FESTIVI COMPRESI DALLE ORE 10 A NOTTE INOLTRATA via Cilea nei pressi dell area cani Interno centro comm.le Bonola Bar/tabacchi via Quarenghi n. 34 via Cilea nei pressi dell accademia Inter Bar/Tabacchi via Uruguay n. 16 via Ugo Betti n. 34 presso il bar 3B Piscina Lampugnano

8 IL «TELEFONO DELLA DROGA» E LA PROMOZIONE «PAGHI UNO E PRENDI DUE»» L utilizzo di un telefono cellulare attraverso il quale i vari pusher al servizio dell organizzazione ricevevano gli ordini, pianificavano gli appuntamenti e quindi soddisfavano le richieste da parte di numerosi consumatori di cocaina sulla piazza milanese. Il c.d. «telefono della droga» era nella disponibilità del pusher di turno in quanto i vertici del sodalizio organizzavano con regolarità la rotazione giornaliera dei vari spacciatori che dovevano comunque sempre rispettare alla lettera le rigide disposizioni dei capi. Come già illustrato la vendita al dettaglio procedeva senza sosta tutti i giorni (festivi compresi); soltanto dopo l arresto di uno dei pusher e per un breve periodo l organizzazione ha deciso di sospendere momentaneamente lo spaccio ma quando ha ripreso l attività ha offerto a tutti i clienti, al pari di un esercizio commerciale, un incredibile promozione: «PAGHI UNO E PRENDI DUE»

9 IL GRUPPO CRIMINALE AVEVA NELLA PROPRIA DISPONIBILITA ANCHE ARMI E MUNIZIONI.

10 IL SECONDO GRUPPO E LE RAMIFICAZIONI INTERNAZIONALI Il vertice della seconda organizzazione era composto da un gruppo di soggetti italiani, promotori e finanziatori di un sodalizio criminale, operante in Costa Rica, Spagna e Italia che, avvalendosi della propria attività lecita di commercio internazionale di frutta tropicale, ha concretizzato direttamente dal Centro America (Costa Rica) l importazione in Italia di ingenti quantitativi di cocaina, occultati all interno di casse di ananas. I destinatari delle spedizioni di frutta erano società italiane completamente estranee all associazione criminale; infatti i carichi di cocaina venivano prelevati dall organizzazione immediatamente dopo l arrivo presso il porto di Livorno, attraverso la complicità di una ditta di sdoganamento con sede nella medesima città toscana.

11 LA COCAINA VENIVA OCCULTATA ALL INTERNO DI CONTAINER CONTENENTI ANANAS, IMBARCATI IN COSTA RICA E TRASPORTATI IN ITALIA, UTILIZZANDO DELLE NAVI CARGO.

12 PORTO DI LIVORNO SEQUESTRO DI 101 KG DI COCAINA.

13 PORTO DI LIVORNO SEQUESTRO DI 115 KG DI COCAINA.

14 Dettagli di alcuni panetti di cocaina sequestrati a Livorno La cocaina sequestrata era di altissima qualità. Le analisi hanno rilevato un principio attivo vicino all 80%

15 RISULTATI COMPLESSIVI Persone arrestate in flagranza: 9 Sequestri: 221 Kg di cocaina e 28 Kg di Hashish; 2 pistole semiautomatica con relativo munizionamento; 1 revover; Destinatari dell ordinanza sottoposti alla custodia cautelare in carcere: 29 Soggetti sottoposti a perquisizione: 8