Codice di Comportamento. dei dipendenti della. Multiservizi dei Castelli di Marino S.p.A. Disposizioni di carattere generale e ambito di applicazione

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1 Codice di Comportamento dei dipendenti della Multiservizi dei Castelli di Marino S.p.A. Visto il D.P.R 16 aprile 2013 n. 62 Viste le linee guida emanate dalla CIVIT con delibera n. 75/2013; Disposizioni di carattere generale e ambito di applicazione 1) Il presente codice di comportamento, di seguito denominato Codice, definisce, ai fini dell art. 54, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, le previsioni del codice di comportamento del personale dipendente, di seguito denominato Codice generale, approvato con D.P.R. n. 62 del 16 aprile 2013, che ha definito i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che il personale dipendente è tenuto ad osservare. 2) Il presente codice si applica a tutti dipendenti della Multiservizi dei Castelli di Marino, con particolare riguardo a quelli che svolgono attività di natura tecnico- professionale nelle aree ad elevato rischio di corruzione, come definite nell art. 1, comma 16 Legge 190/2012 e dal Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione. Norme particolari sono previste per tutti i dipendenti che svolgono attività a contatto diretto con gli utenti. 3) La Multiservizi dei Castelli di Marino estende, per quanto compatibili, gli obblighi di condotta previsti nel presente codice a tutti i collaboratori e consulenti, con qualsiasi tipologia di contratto o incarico e a qualsiasi titolo, ai titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione, e nei confronti di collaboratori di qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore della società. A tale fine, negli atti di incarico o nei contratti di acquisizioni delle collaborazioni, delle consulenze o dei servizi, sono inserite apposite disposizioni o clausole di risoluzione o decadenza del rapporto in caso di violazione degli obblighi derivanti dal presente codice. Ove compatibili le norme del presente Codice, trovano applicazione alle ditte titolari anche di appalti di lavoro, servizio e forniture ai titolari di un rapporto di collaborazione professionale a qualunque titolo. Copia del Codice è consegnata alla stipula del contratto. Art.1 Regali, compensi e altre utilità 1) Il dipendente non accetta, per se o per altri, regali o altre attività, salvo quelli d uso di modico valore effettuato occasionalmente nell ambito delle normali relazioni di cortesia e nell ambito delle consuetudini internazionali. 2) Ai fini del presente articolo, per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore non superiore a 100 euro nell arco di un anno.

2 3) Il dipendente non accetta incarichi di collaborazione da soggetti privati che abbiano, avuto nel triennio precedente appalti di beni o forniture. Tale circostanza viene autocertificata in sede di richiesta di autorizzazione ex art. 53 D.Lgs. N. 165/2001 e verificata d ufficio. 4) Al fine di preservare il prestigio e l imparzialità della società, ciascun responsabile dei vari servizi, vigila sulla corretta applicazione del presente articolo da parte del personale assegnato. Il Responsabile della prevenzione della corruzione vigila sulla corretta applicazione del presente articolo da parte dei responsabili di servizio. Art.2 Partecipazione ad associazioni e organizzazioni 1) Nel rispetto della disciplina vigente del diritto di associazione, il dipendente comunica tempestivamente al responsabile dell ufficio del personale la propria adesione o appartenenza ad associazioni o organizzazioni, a prescindere dal loro carattere riservato o meno, i cui ambiti di interessi possano interferire con lo svolgimento dell attività dell ufficio. Il presente comma non si applica all adesione a partiti politici a sindacati. Hai fini di cui al comma 1, gli interessi configgenti sono quelli che possono interagire con quelli dell attività di appartenenza. Art.3 Comunicazione degli interessi finanziari e conflitti d interesse 1) Fermi restando gli obblighi di trasparenza previsti da leggi o regolamenti, il dipendente, all atto dell assegnazione informa per iscritto il responsabile dell ufficio del personale tutti i rapporti diretti e indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia o abbia avuto negli ultimi tre anni, ove tali soggetti siano ancora titolari di appalti di lavori, servizi e forniture con la società o titolari di incarichi di collaborazione inerenti il settore di appartenenza, precisando: a) se in prima persona, o suoi parenti o affini entro il secondo grado, il coniuge o il convivente abbiano ancora rapporti finanziari con il soggetto con cui ha avuto i predetti rapporti di collaborazione; b) se tali rapporti siano intercorsi o intercorrono con soggetti che abbiano interessi in attività o decisioni inerenti al servizio di appartenenza, limitatamente alle pratiche a lui affidate, o alle sue attività lavorative svolte. 2) Il direttore generale valuta in merito la presenza o meno di conflitti d interesse, anche potenziali, e nel caso, invita il dipendente ad astenersi dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti le sue mansioni in situazioni di conflitto, anche potenziale con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini entro il secondo grado. 3) Le comunicazioni di cui il comma 1 devono essere aggiornate almeno una volta l anno.

3 Art. 4 Obbligo di astensione 1) Il dipendente, se incaricato delle responsabilità di un settore / servizio, comunica per iscritto al direttore Generale, con congruo anticipo, la necessità di astenersi da partecipare all adozione di decisioni che possono coinvolgere interessi proprio ovvero di suoi parenti, a fini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi, oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale, ovvero, di soggetti o organizzazioni con cui egli o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o rapporti di credito o debito significativi, ovvero di soggetti o organizzazioni di cui sia tutore, curatore, procuratore o agente, ovvero di enti, associazioni anche non riconosciute, comitati, società o stabilimenti di cui sia amministratore o gerente o dirigente. Il dipendente si astiene in ogni altro caso in cui esistano gravi ragioni di convivenza. 2) Sull astensione del dipendente decide il responsabile del servizio di appartenenza. Art. 5 Prevenzione della corruzione 1) Il dipendente rispetta le misure necessarie alla prevenzione degli illeciti dell amministrazione. In particolare, il dipendente rispetta le prescrizioni contenute del Piano per la prevenzione e collabora attivamente con il proprio responsabile del servizio nella implementazione del Piano, e fermo restando l obbligo di denuncia all autorità giudiziaria, segnala al proprio superiore eventuali situazioni di illecito nell amministrazione di cui sia venuto a conoscenza. La Multiservizi dei Castelli di Marino garantisce ogni misura di riservatezza a tutela del dipendente che segnala illecito nella società. Art. 6 Trasparenza e tracciabilità 1) Il dipendete osserva le misure in materia di trasparenza e tracciabilità previste dalla legge e del piano triennale per la trasparenza e l integrità e dal Regolamento dei controlli interni. 2) Il direttore Generale, i responsabili di ciascun servizio assicurano l adempimento degli obblighi di trasparenza previsti dalla normativa vigente, prestando la massima collaborazione nell elaborazione, reperimento e comunicazione, in modo regolare e completo, delle informazioni e dei dati da pubblicare sul sito istituzionale. Art.7 Comportamento nei rapporti privati 1) Nei rapporti privati, comprese le relazioni extralavorative con pubblici ufficiali nell esercizio delle loro funzioni, il dipendente non sfrutta, né menziona la posizione che ricopre nella società per ottenere utilità che non gli spetti e non assume nessun altro comportamento che possa nuocere all immagine della società.

4 Art. 8 Comportamento in servizio e rapporti con il pubblico 1) Fermo restando il rispetto dei termini del procedimento amministrativo, il dipendente, salvo giustificato motivo, non ritarda né adotta comportamenti tali da far ricadere su altri dipendenti il compimento di attività o l adozione di decisioni di propria spettanza. 2) Il dipendente utilizza i permessi di astensione al lavoro, comunque compie regolarmente la timbratura d uscita ogni qual volta che si allontana dal posto di lavoro, anche per brevi periodi nel rispetto delle condizioni previste dalla legge, dai regolamenti e dai contratti collettivi. 3) Il dipendente utilizza il materiale o le attrezzature di cui dispone per ragioni di ufficio e i servizi telematici e telefonici dell ufficio nel rispetto dei vincoli posti dalla società. Il dipendente utilizza i mezzi di trasporto della società a sua disposizione soltanto per lo svolgimento dei compiti d ufficio astenendosi dal trasportare terzi, se non per motivi d ufficio. 4) Il dipendente in rapporto con il pubblico si fa riconoscere attraverso l esposizione in modo visibile del badge o altro supporto identificativo messo a disposizione dalla società, salvo diverse disposizioni di servizio, anche in considerazione della sicurezza dei dipendenti, opera con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità e, nel rispondere alla corrispondenza, a chiamate telefoniche e ai messaggi di posta elettronica, opera nella maniera più completa e accurata possibile. Qualora non sia competente per posizione rivestita o per materia, indirizza l interessato al funzionario o ufficio competente della medesima amministrazione, assicurandosi in anticipo ove possibile di acquisire le informazioni richieste al fine di dare risposte tempestive e dirette agli utenti. 5) Salvo il diritto di esprimere valutazioni e diffondere informazioni a tutela dei diritti sindacali, il dipendente si astiene da dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti della società. 6) Il dipendente che svolge la sua attività lavorativa che fornisce servizi al pubblico cura il rispetto degli standard di qualità e di quantità fissati dalla società, utilizza la posta elettronica certificata (PEC), obbligatoriamente nei casi indicati dalla legge e dei sistemi informatici di comunicazione, acquisisce gli atti di ufficio in base alla normativa vigente. Art. 9 Disposizioni particolari per il dirigente 1) Il dirigente svolge con diligenza le funzioni ad esso spettanti in base all atto di conferimento dell incarico, persegue gli obiettivi assegnati dalla società e adotta un comportamento organizzativo adeguato per l assolvimento dell incarico. 2) Il dirigente, prima di assumere le sue funzioni, comunica all amministrazione le partecipazioni azionarie e gli interessi finanziari che possono porlo in conflitto di interessi con la funzione pubblica che svolge e dichiara se ha parenti e affini entro il secondo grado, coniuge o convivente che esercitano attività politiche, professionali o economiche che li pongono in contatti frequenti con l ufficio che dovrà dirigere o che siano coinvolti nelle decisioni o nelle attività inerenti all ufficio. Il dirigente fornisce le informazioni sulla propria situazione patrimoniale e le dichiarazioni annuali dei redditi soggetti all imposta sui redditi delle persone fisiche previste dalla legge.

5 3) Il dirigente assume atteggiamenti leali e trasparenti e adotta un comportamento esemplare e imparziale nei rapporti con i collaboratori e i destinatari dell azione amministrativa; favorisce la collaborazione leale ed efficace con i responsabili dei vari servizi. Il dirigente cura, altresì, che le risorse assegnate agli uffici siano utilizzate per finalità esclusivamente istituzionale e, in nessun caso, per esigenze personali. 4) Il dirigente cura, compatibilmente con le risorse disponibili, il benessere organizzativo nella struttura, favorendo l instaurarsi di rapporti cordiali e rispettosi tra i collaboratori, assume iniziative finalizzate alla circolazione delle informazioni, alla formazione e all aggiornamento del personale, all inclusione e alla valorizzazione delle differenze di genere, di età e di condizioni personali. 5) Assicura quanto più possibile la flessibilità delle funzioni e delle attribuzioni tra i propri dipendenti. 6) Il dirigente assegna le varie pratiche ed i compiti sulla base di un equa ripartizione del lavoro, tenendo conto delle capacità, delle attitudini e della professionalità del personale a sua disposizione. Il dirigente affida gli incarichi aggiuntivi in base alla professionalità e, per quanto possibile, secondo criteri di rotazione. 7) Il dirigente svolge la valutazione del personale assegnato alla struttura cui è preposto con imparzialità e rispettando le indicazioni ed i tempi prescritti. 8) Il dirigente compie, nel rispetto delle norme vigenti, controlli sul rispetto da parte dei dipendenti delle norme di legge e contrattuali disciplinanti di lavoro e di servizi. Art. 10 Vigilanza, monitoraggio e attività formative 1) Ai sensi dell articolo 54, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, vigilano sull applicazione del presente Codice e dei codici di comportamento contrattuali e normativi vigenti, i responsabili di ciascun servizio, il responsabile dell ufficio Procedimenti disciplinari, il responsabile dell Anticorruzione e l O.I.V. 2) Le attività formative sono integrate con quelle previste nell ambito del Piano Anticorruzione. Il presente Codice è sottoposto al parere obbligatorio dell Organismo Interno di Valutazione. Firmato Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione Dott. Aldo Crisanti Marino, 25 marzo 2014

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