I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E A l e s s a n d r o V O L T A

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1 I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E A l e s s a n d r o V O L T A Indirizzi: Elettronica ed Elettrotecnica, Meccanica Meccatronica ed Energia, Costruzioni Ambiente e Territorio, Informatica e Telecomunicazioni Prot. n. 3402/B10 Trieste, Circ. n. 10 p.c. Al Collegio dei Docenti All Albo dell Istituto Al Consiglio di Istituto OGGETTO: ATTO D INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO il D.P.R. n.297/1994 ; VISTO il D.P.R. n. 275/1999; VISTO il D.P.R. n.88/2010, recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n VISTI gli artt. 26, 27, 28 e 29 del vigente CCNL Comparto Scuola; VISTO l art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1, 2, 3; VISTA la Legge n. 107/2015; CONSIDERATE le LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO Primo biennio degli Istituti Tecnici (Direttiva MIUR n. 57 del 17 luglio 2010); CONSIDERATE le LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO Secondo biennio e quinto anno degli Istituti Tecnici (Direttiva MIUR n. 4 del 16 gennaio 2012) CONSIDERATE le indicazioni fornite dal Comitato Tecnico Scientifico; CONSIDERATE le linee d indirizzo fornite dal Consiglio d Istituto nei precedenti anni scolastici; CONSIDERATE le soluzioni educativo didattiche programmate dai Dipartimenti e dal Collegio dei Docenti nei precedenti anni scolastici nell'ambito del POF e del Piano Annuale per l Inclusività (Nota MIUR prot.1551 del 27 giugno 2013, Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e C.M. n.8 del 2013 prot.561) CONSIDERATE le risultanze del processo di autovalutazione dell Istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione approvato dal Collegio dei Docenti; PREMESSO - che la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge n.107/2015 ed è finalizzata ad indicare le scelte di gestione e di amministrazione per il triennio 2016/19;

2 - che il Piano Triennale dell'offerta Formativa (di seguito definito PTOF) deve essere deliberato, per il triennio 2016/17, entro il mese di ottobre 2015, e che lo stesso può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre; - che le competenze del Collegio dei Docenti, risultanti dal combinato disposto dell art. 7 del T.U. 297/74, di successivi provvedimenti normativi e delle disposizioni del CCNL si riferiscono a: elaborazione del Piano dell offerta formativa ai sensi dell art. 3 del D.P.R , n. 275 e della Legge di Riforma n. 107/2015 che introduce il PTOF (triennale) elaborato dal Collegio sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico; adeguamento dei programmi d insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2 lett. a T.U. 297/94 e D.P.R. n. 275/99); adozione delle iniziative per il sostegno di alunni handicappati e di figli di lavoratori stranieri (art. 7 comma 2 lett. m e n T.U.), adozione di iniziative secondo quanto indicato dalle Linee Guida sull integrazione degli alunni con disabilità 2009, dalla Legge n.170/2010, dalla Direttiva MIUR del sui B.E.S., dalle Linee Guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri 2014; studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7 comma 2 lett. o T.U.); identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL e art. 37 del CCNI ), con la definizione dei criteri d accesso, della durata, delle competenze richieste, dei parametri e delle cadenze temporali per la valutazione dei risultati attesi; deliberazione, nel quadro delle compatibilità con il P.T.O.F. e delle disponibilità finanziarie, delle attività aggiuntive di insegnamento e delle attività funzionali all insegnamento EMANA il seguente atto di indirizzo rivolto al Collegio dei Docenti Il Piano Triennale dell Offerta Formativa va inteso come documento costitutivo dell identità culturale dell' Istituzione Scolastica. A partire da una vision e da una mission condivise, deve esplicitare gli obiettivi che l'istituto intende perseguire e deve delineare, nella forma di un programma esaustivo e coerente, la struttura del curricolo, le attività proposte, la logistica organizzativa, l'impostazione metodologico-didattica, le modalità di valutazione, le forme di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane, le forme i modi e i tempi del rapporto con i genitori e il territorio, con particolare attenzione, data la peculiarità tecnica dei percorsi di studio di questo Istituto, al mondo del lavoro. La strutturazione dell Offerta Formativa non può prescindere dalla normativa citata in premessa, dalle priorità, dai traguardi e dagli obiettivi individuati nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), dal patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l immagine dell' Istituto. La strutturazione del PTOF non può inoltre prescindere dalla necessità di: 1) operare affinché l'ambiente risulti ben organizzato e il clima relazionale improntato al rispetto, alla condivisione delle regole di convivenza, all'onestà, alla solidarietà, al riconoscimento delle responsabilità ma anche dei meriti individuali; ricercare in tal senso un miglioramento continuo;

3 2) stimolare negli studenti un positivo senso di appartenenza al gruppo, il rispetto dei ruoli e dell' istituzione che devono sempre accompagnarsi alla capacità critica e alla possibilità di esercitare democraticamente i propri diritti; 3) programmare le attività del primo biennio curando con la massima attenzione l'integrazione del gruppo classe, lo sviluppo delle abilità metacognitive, la maturazione delle competenze necessarie ad un costruttivo approccio allo studio autonomo; 4) incardinare tra loro strettamente il primo e secondo biennio in modo tale che le competenze acquisite nei primi due anni di studio e la conoscenza di alcuni nuclei tematici fondanti possano positivamente supportare il primo approccio alle materie tecnico-scientifiche del secondo biennio; 5) rafforzare la costruzione del curricolo verticale e orizzontale d istituto, in modo tale che l'attenzione agli aspetti interdisciplinari e di correlazione tra diverse discipline dello stesso anno di corso e la linea di coerenza interna di una stessa disciplina in diverse annualità del percorso di studi, permettano la migliore realizzazione dei diversi profili in uscita in esito al quinto anno, con particolare attenzione alle discipline tecniche professionalizzanti rispetto alle singole articolazioni degli indirizzi di studio, 6) superare la dimensione trasmissiva dell insegnamento e modificare l impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave per l'apprendimento permanente (Raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente G. U. L 394 del , pag. 10); 7) operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà che di sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; monitorare e intervenire tempestivamente sulle situazioni a rischio; 8) rafforzare il ruolo dei Dipartimenti intesi quale luogo di confronto, di programmazione, di decisione collegiale e potenziare il ruolo delle Funzioni Strumentali; 9) valutare con attenzione il problema dell'insuccesso scolastico, soprattutto nel primo biennio e programmare iniziative che possano migliorarne l'esito, attivandosi, se necessario, anche per possibili passaggi ad altri percorsi di studio; implementare in tal senso la verifica dei risultati operando anche a distanza come strumento di revisione, correzione, miglioramento dell offerta formativa e del curricolo; 10) migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni, le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi attesi e conseguiti, alle modalità di gestione; 11) accrescere la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti, per migliorare vari aspetti dell'offerta educativa e formativa dell'istituto; 12) generalizzare l uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; 13) progettare un uso funzionale delle dotazioni tecnologiche dell'istituto, riconducendo le eventuali esigenze di rinnovo delle strumentazioni ad una progettazione condivisa e strettamente correlata alle scelte didattiche operate dai Dipartimenti; 14) sostenere la formazione e l'autoaggiornamento per la diffusione dell innovazione metodologico-didattica; 15) implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa; 16) monitorare con attenzione le esigenze e i suggerimenti espressi dal mondo del lavoro; ricercare con esso collaborazioni attive per quanto attiene alla necessità di organizzare iniziative

4 che, dalla semplice visita in azienda, possano divenire uno stimolo alla realizzazione di progetti didattici e di esperienze di alternanza scuola lavoro o stage estivo; 17) dedicare particolare attenzione all'orientamento degli studenti in ingresso, in uscita e nel corso del secondo anno per la scelta dell'articolazione di studio, affinché le iscrizioni degli studenti rispondano alle loro potenziailtà e ai loro interessi; 18) consolidare il rapporto con l'università e l'istruzione Tecnica Superiore per trarne stimolo scientifico e didattico e per favorire l'orientamento degli studenti diplomati; 18) rafforzare la dimensione internazionale nell'ambito del corso di studi, favorendo in tal modo il potenziamento delle competenze comunicative in lingua inglese, senza trascurare la possibilità di offrire agli studenti occasioni di studio di altre lingue europee; 19) operare in modo da garantire tanto la sicurezza dei lavoratori e degli studenti ad essi equiparati, quanto la diffusione della cultura della sicurezza, assumendo la piena consapevolezza del ruolo di scuola capofila regionale per la sicurezza attribuito attualmente dall'ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia al nostro Istituto. In conformità con quanto sopra esposto e nell esercizio della propria discrezionalità tecnica il Collegio Docenti dovrà elaborare, entro il mese di ottobre 2015, il Piano dell Offerta Formativa per il triennio che decorre dall anno scolastico Il Piano dovrà includere: l'offerta formativa; il fabbisogno di posti comuni, di sostegno e per il potenziamento dell'offerta formativa destinato ad attività di insegnamento, potenziamento, sostegno, organizzazione, progettazione, coordinamento; l organigramma funzionale recante, per ogni struttura del nostro Istituto, l elenco delle funzioni di competenza; il fabbisogno di personale A.T.A. (D.P.R. 119/2009); la progettazione d istituto, suddivisa nei seguenti ambiti: educativo/didattico (valutazione alunni e competenze, continuità, orientamento, accoglienza alunni stranieri, attività di recupero/potenziamento; uscite didattiche, viaggi e visite di istruzione, attività sportive, modalità di alternanza scuola/lavoro, stage estivo, eventuale attività di impresa simulata, ecc.), organizzativo (funzionamento didattico, modalità di comunicazione alle famiglie, RAV, rapporti con EE.LL. e associazioni, calendario riunioni docenti e famiglie, orari e calendari segreteria e attività didattica, regolamenti, protocollo di accoglienza, patto di corresponsabilità, ecc.), extracurricolare (formazione/aggiornamento per docenti, ATA e genitori, manifestazioni, iniziative, ecc.) e quanto previsto dalla Legge n.107/2015 al comma 7 dalla lettera a) alla lettera s); le iniziative di formazione per gli studenti, comprese la conoscenza delle procedure di primo soccorso (Legge n. 107/15 comma 16) e la formazione in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro (Accordi Stato/Regioni dd ); - le modalità di attuazione dei seguenti principi: pari opportunità, parità dei sessi, lotta alla violenza di genere e alle discriminazioni (con specifico impegno alla realizzazione di attività di sensibilizzazione);

5 - i percorsi formativi e le iniziative diretti all'orientamento e alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti (Legge n. 107/15 comma 29) - le azioni atte a superare le difficoltà e le problematiche relative all integrazione degli alunni stranieri per i quali lo studio dell'italiano è proposto come come L2; - la descrizione dei rapporti con il territorio. Il Piano dovrà altresì includere ed esplicitare: - gli indirizzi del Dirigente Scolastico e le priorità del RAV; - il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali; - il piano di miglioramento (riferito al RAV); - la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti. Il presente Atto, costituisce, per norma, atto tipico della gestione dell'istituzione scolastica in regime di autonomia ed è: - acquisito agli atti della scuola, - affisso all albo dell Istituto; - reso noto ai competenti Organi collegiali. Ringrazio anticipatamente per il fattivo contributo di tutto il corpo docente alla realizzazione delle presenti linee di indirizzo. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Clementina Frescura Fabris DS:Comune ServerA2/preside/a.s.2015_16/linee di indirizzo

6 Si allega il testo della L. 107/ Comma 7, con evidenziazione dei passaggi più attinenti a quanto finora discusso nel corso delle riunioni di Dipartimento e di Collegio dei Docenti. Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e,comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica,individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilita', nonche' in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attivita' progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti: a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonche' alla lingua inglese e ad altre lingue dell'unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning; b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilita' nonche' della solidarieta' e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialita'; e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalita', della sostenibilita' ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attivita' culturali; f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attivita' sportiva agonistica;

7 h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonche' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; i) potenziamento delle metodologi laboratoriali e delle attivita' di laboratorio; l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca il 18 dicembre 2014; m) valorizzazione della scuola intesa come comunita' attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunita' locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89; o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione; p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialita' e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunita' di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali; s) definizione di un sistema di orientamento.