PROCEDURA Pag. 1 di 118. PRE Prescrizioni Integrative per la Prevenzione del Rischio Elettrico PRE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROCEDURA Pag. 1 di 118. PRE Prescrizioni Integrative per la Prevenzione del Rischio Elettrico PRE"

Transcript

1 PROCEDURA Pag. 1 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione SCRIZIONI INTEGRATIVE PER LA VENZIONE DEL RISCHIO ELETTRICO Revisione Natura la modifica 00 Prima emissione la procedura 01 Aggiornamento a seguito le modifiche organizzative intercorse 02 Parziale recepimento norme CEI EN ed.2 e CEI ed.3. In particolare: eliminate Dvv e Dvo dal testo e dalle tabelle, chiarito il concetto di distanza sicura, eliminati i riferimenti alla dg. Inoltre: eliminato l'obbligo di allegare le Schede Operative ai PdL/D/documenti di assegnazione, stralciato l Allegato A ed introdotto un rimando ad IST OP Recepimento norme CEI EN ed.2 e CEI ed.3 e revisione generale per adeguamento al nuovo assetto organizzativo. Riemissione documento come PSA 04 Adeguamento distanze di Prossimità dall allegato IX D Lgs 81/2008 e s.m.i. e revisione generale con recepimento osservazioni dopo tre anni di applicazione. Emissione Collaborazioni e verifiche Approvazione Stato Gruppo di Lavoro IR-QSA IR-QSA IR-QSA Firmato De Sanctis Marco Gianforte Antonio Gurisatti Dario Minoccari Severino Pirro Riccardo Vetrano Giovanni Quaranta Ercole Severino Nicola Brogi Anna

2 PROCEDURA Pag. 2 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione INDICE 1. SCOPO AMBITO DI APPLICAZIONE APPENDICI ED ALLEGATI DEFINIZIONI SCRIZIONI DI CARATTERE GENERALE INDIVIDUAZIONE DELLE UNITÀ COMPETENTI QUALIFICHE RICHIESTE AGLI OPERATORI ASPETTI OPERATIVI GENERALI INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA RI DESIGNATO INDIVIDUATO TRA IL PERSONALE D IMSA CONDIZIONI PER L ACCESSO AGLI IMPIANTI ELETTRICI E/O NELLE LORO VICINANZE PER LAVORI PROVE, VERIFICHE, MISURE MESSA IN SICUREZZA DI IMPIANTI ELETTRICI INTERFERENTI CON ALTRE ATTIVITÀ MODALITÀ DI SOSTITUZIONE DEGLI OPERATORI FONTI DI POSSIBILE ALIMENTAZIONE INDIVIDUAZIONE E DELIMITAZIONE DELLA ZONA DI LAVORO INDIVIDUAZIONE DELL ELEMENTO D IMPIANTO ELETTRICO CONFERMA DELLA CORRETTA INDIVIDUAZIONE DELL ELEMENTO D IMPIANTO ELETTRICO LAVORI IN CASO DI ATTRAVERSAMENTI DI LINEE AEREE IN CONDUTTORI NUDI IN TENSIONE LAVORI SU LINEE AEREE SOGGETTE A PARALLELISMI UTILIZZO DEI DPI NELLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA SU IMPIANTI ELETTRICI LAVORI IN BASSA TENSIONE GENERALITÀ COMPLESSITA DEGLI IMPIANTI INDIVIDUAZIONE DELLE FIGURE DEL RI DESIGNATO E DEL PL SCRIZIONI PER I LAVORI FUORI TENSIONE COMPITI DEL RESPONSABILE IMPIANTO DESIGNATO/ POSTO AI LAVORI NEL CASO DI LAVORI SVOLTI DA PERSONALE ENEL COMPITI DEL RESPONSABILE IMPIANTO DESIGNATO NEL CASO DI LAVORI SVOLTI DA PERSONALE DI IMSA ASPETTI OPERATIVI SPECIFICI SCRIZIONI PER I LAVORI SOTTO TENSIONE ATTIVITÀ LAVORATIVE ESEGUIBILI SOTTO TENSIONE ASPETTI OPERATIVI SPECIFICI LAVORI IN MEDIA ED IN ALTA TENSIONE GENERALITÀ COMPLESSITA DEGLI IMPIANTI INDIVIDUAZIONE DELLE FIGURE DEL RI DESIGNATO E DEL PL APPROVAZIONE DEI PIANI DI LAVORO E DELEGA ALLA CONDUZIONE COLLEGAMENTO DEI PIANI DI LAVORO ATTIVITÀ LAVORATIVE CHE COINVOLGONO IMPIANTI DI DIVERSE UNITÀ RESPONSABILI DELLA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI O UNITA ADDETTE ALLA CONDUZIONE IMPIANTI ELETTRICI MANOVRE PER LAVORI SU ELEMENTO D IMPIANTO INTERCONNESSO CON ELEMENTO D IMPIANTO DI ALTRA SOCIETÀ (CON LA QUALE È STATO STIPULATO APPOSITO PROTOCOLLO D INTESA) SCRIZIONI PER I LAVORI FUORI TENSIONE... 42

3 PROCEDURA Pag. 3 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione COMPITI DEL RESPONSABILE IMPIANTO DESIGNATO COMPITI DEL POSTO AI LAVORI (PL) ENEL ASPETTI OPERATIVI SPECIFICI SCRIZIONI PER I LAVORI SOTTO TENSIONE ATTIVITÀ VISTE DA DECRETO MINISTERIALE LAVORI IN PROSSIMITÀ DI PARTI ATTIVE GENERALITÀ LAVORI IN PROSSIMITÀ DI LINEE ELETTRICHE IN CONDUTTORI NUDI LAVORI IN PROSSIMITÀ DI PARTI ATTIVE BT LAVORI IN PROSSIMITÀ DI PARTI ATTIVE MT O AT ALL INTERNO DI CABINE ASPETTI OPERATIVI SPECIFICI LAVORI IN VICINANZA DI PARTI ATTIVE GENERALITÀ LAVORI IN VICINANZA DI LINEE ELETTRICHE IN CONDUTTORI NUDI LAVORI IN VICINANZA DI PARTI ATTIVE MT O AT ALL INTERNO DI CABINE MODULI ELENCO DEI MODULI TABELLE DI SINTESI MODALITÀ DI TRASMISSIONE Tabella A - SINTESI DELLA MODULISTICA DI BASE (continua alla pagina seguente) Tabella A - SINTESI DELLA MODULISTICA DI BASE (Continuazione dalla pagina precedente) Tabella B - SINTESI DELLA MODULISTICA COMPLEMENTARE Tabella C1 - MODULISTICA SPECIFICA PER LA VALUTAZIONE E LA VENZIONE DEL RISCHIO ELETTRICO NEL CASO DI ESECUZIONE DELLE ATTIVITÀ A CARICO ENEL Tabella C2 - MODULISTICA SPECIFICA PER LA VALUTAZIONE E LA VENZIONE DEL RISCHIO ELETTRICO NEL CASO DI ESECUZIONE DELLE ATTIVITÀ A CARICO IMSA Tabella C3 - MODULISTICA SPECIFICA PER LA VALUTAZIONE E LA VENZIONE DEL RISCHIO ELETTRICO NEL CASO DI IMPIANTI DI TERZI INTERFERENTI CON ATTIVITÀ ENEL O DI IMPIANTI DI ENEL INTERFERENTI CON ATTIVITÀ DI TERZI DESCRIZIONE E MODALITÀ DI COMPILAZIONE DEI MODULI PIANO DI LAVORO (PdL) ALLEGATO SEZIONAMENTI AGGIUNTIVI (ASA) ALLEGATO LINEE AT (ALAT) PIANO DI INTERVENTO (PI) ALLEGATO PROGRAMMA PER PROVE (APP) PIANO PER CAMBIO FUSIBILI MT IN CS (CF) REGISTRO NOTIFICA MANOVRE (RM) REGISTRO MANOVRE LST (RM LST) NOTIFICA MANOVRE (NM) CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI) ALLEGATO SEZIONAMENTI AGGIUNTIVI ALLA CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (ASA-CI) INDIVIDUAZIONE E MESSA IN SICUREZZA IMPIANTO ELETTRICO (MS) INDIVIDUAZIONE E MESSA IN SICUREZZA IMPIANTO ELETTRICO DI TERZO (MS TERZO) DELEGA OPERATIVA PER L ESECUZIONE DI MANOVRE (DM)

4 PROCEDURA Pag. 4 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione 1. SCOPO Il presente documento fornisce le prescrizioni aziendali che integrano le vigenti normative europee e nazionali, con riferimento alle norme CEI EN e CEI EN (nel seguito indicate come Norme CEI EN 50110), come recepite in Italia dalle norme CEI 11-27, da osservarsi ai fini la prevenzione rischio elettrico nel corso di attività su impianti elettrici o in loro presenza. Le disposizioni aziendali per la prevenzione rischio elettrico sono, pertanto, costituite dalle norme citate, non contenute nel presente documento, a cui si affiancano le presenti prescrizioni integrative, e rappresentano le condizioni necessarie e sufficienti per garantire il controllo rischio elettrico nei luoghi di lavoro. Laddove, tuttavia, particolari e circoscritte situazioni impiantistiche ed ambientali lo richiedessero, possono essere emanate a cura Datore di Lavoro, in aggiunta, ulteriori provvedimenti per la maggiore tutela la salute e sicurezza dei lavoratori. L esigenza di dover integrare la normativa vigente in materia di controllo rischio elettrico nasce, nell ambito degli impianti di Enel Distribuzione, soprattutto per dover tenere conto sia l organizzazione con cui si esplicano i processi le attività lavorative, che le particolari situazioni impiantistiche presenti. Tutte le integrazioni sono apportate nel pieno rispetto dei principi generali di sicurezza le norme di riferimento. In particolare, in alcuni casi, la prevenzione rischio elettrico viene realizzata ponendo in essere prescrizioni di maggior rigore fra le modalità, pur ammesse, dalla normativa vigente. Per quanto attiene alle modalità operative con cui i lavori devono essere eseguiti, si rimanda alle disposizioni contenute nei metodi di lavoro unificati, nelle Istruzioni Operative e nei documenti tecnici, emessi dalla nostra azienda. 2. AMBITO DI APPLICAZIONE Le prescrizioni integrative contenute nel presente documento trovano applicazione in ambito di Enel Distribuzione per il personale aziendale, nell esecuzione di attività lavorative su impianti elettrici di distribuzione od in loro presenza. 3. APPENDICI ED ALLEGATI A completamento la documentazione con validità aziendale che è alla base la prevenzione rischio elettrico, trovano attuazione e sono indicati in qualità di Appendice, i seguenti ulteriori documenti, non qui contenuti e soggetti ciascuno ad eventuale autonoma revisione: a) NOTA TECNICA b) REGOLAMENTI DI ESERCIZIO c) PROTOCOLLI D INTESA

5 PROCEDURA Pag. 5 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione d) NORME PROCEDURALI PER L ESECUZIONE DELLE ATTIVITA SULLE LINEE AT E PER L ACCESSO ALLE STESSE IN SICUREZZA IN ATTUAZIONE DEL RELATIVO CONTRATTO DI SERVIZIO e) GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI ENEL DISTRIBUZIONE Il documento di cui alla lettera a) regolamenta i rapporti tra Enel Distribuzione ed Imprese, in merito alle attività lavorative su impianti elettrici od in loro presenza, ad esse affidate. Tale documento contiene le prescrizioni, che il personale l Impresa è chiamato a rispettare, e viene utilizzato quale documentazione integrativa allegata ai contratti d appalto, in applicazione dei disposti di legge vigenti in materia. I documenti citati alle lettere b) e c) sono costituiti dagli accordi nazionali o locali, già definiti o che saranno definiti in futuro, con altre società esercenti impianti elettrici (comprese quelle appartenenti al gruppo Enel) connessi o interferenti con quelli di Enel Distribuzione. Tali documenti sono disponibili localmente presso le specifiche unità competenti, deputate all esercizio la rete elettrica, e definiscono, tra l altro, le procedure da utilizzarsi per l esecuzione di attività lavorative su impianti elettrici nei punti di confine e di interferenza, di pertinenza le diverse società firmatarie. Il documento di cui alla lettera d) definisce le modalità procedurali per l esecuzione le attività sulle linee in AT di RFI o di Terzi nella disponibilità di Enel Distribuzione, nonché per l accesso alle stesse in sicurezza da parte l Impresa di manutenzione sulle linee AT, in coerenza con il contratto di servizio in essere. Il documento di cui alla lettera e) fornisce informazioni sulle misure di sicurezza da adottarsi per la connessione e l esecuzione di attività lavorative su impianti elettrici nei punti di confine e di interferenza con impianti di pertinenza di Clienti produttori e passivi. Di norma i documenti di cui alle lettere b), c), d) ed e) sono conformi alla presente procedura, ma, laddove, per particolari esigenze, vi fossero contrasti, le prescrizioni specifiche si devono considerare prevalenti su quelle generali contenute nel presente documento. Costituisce, inoltre, parte integrante presente documento l Allegato 1, denominato Allegato 1 - Prescrizioni integrative per la prevenzione rischio elettrico, soggetto anch esso a revisione autonoma, che riporta integralmente il documento organizzativo che individua in azienda gli organismi e le Unità a cui sono assegnati compiti e responsabilità in merito all attuazione le presenti procedure per la prevenzione rischio elettrico. Gli elementi di primo soccorso, portati a conoscenza personale nel corso dei periodici interventi di formazione, previsti dalla normativa in vigore, sono riportati nel documento aziendale La sicurezza in Enel, soggetto ad eventuale autonoma revisione, diffuso in azienda a tutto il personale.

6 PROCEDURA Pag. 6 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione 4. DEFINIZIONI Si riportano di seguito le definizioni ritenute essenziali per la comprensione presente documento. Alcune di esse sono già presenti nelle Norme CEI EN e CEI 11-27, ed in tal caso, fra parentesi, ne è riportato il riferimento, con eventuali precisazioni aziendali riportate in corsivo. IMPIANTI 4.1. ALTA TENSIONE (rif. CEI ) L Alta Tensione (AT) è la tensione nominale di sistemi oltre 30 kv sia in corrente alternata, sia in corrente continua MEDIA TENSIONE (rif. CEI ) La Media Tensione (MT) è la tensione nominale di sistemi oltre 1 kv fino a 30 kv sia in corrente alternata, sia in corrente continua BASSA TENSIONE (rif. CEI ) La Bassa Tensione (BT) è la tensione nominale di sistemi fino a 1 kv sia in corrente alternata, sia in corrente continua IMPIANTO ELETTRICO (rif. CEI EN ) Comprende tutti i componenti elettrici atti alla produzione, alla trasmissione, alla conversione, alla distribuzione e all utilizzazione l energia elettrica. Esso comprende fonti di energia quali batterie, condensatori ed ogni altra fonte di energia elettrica immagazzinata CABINA Area elettrica chiusa contenente componenti l Impianto Elettrico, come apparecchiature e/o trasformatori in reti di trasmissione o di distribuzione. Tale area è correntemente denominata Cabina Primaria (intendendosi indicare con tale termine sia la cabina di trasformazione AT/AT ed AT/MT, sia il Centro Satellite, sia la Sezione MT di Centrale, sia l impianto di consegna AT, ecc.) o Cabina Secondaria (intendendosi indicare con tale termine sia la cabine di trasformazione MT/BT, sia la cabina di consegna, sia la cabina di sezionamento, ecc.), indicate anche rispettivamente con gli acronimi CP e CS. Il confine l'impianto elettrico di cabina rispetto alla linea è costituito dai codoli lato linea l apparecchiatura che realizza il sezionamento di linea, questi inclusi. Sono parte l'impianto elettrico di cabina le apparecchiature installate all'interno l'area o sul manufatto relativo alla cabina.

7 PROCEDURA Pag. 7 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione 4.6. LINEA Complesso di componenti l Impianto Elettrico destinato al trasporto e distribuzione l'energia elettrica. Una linea può essere costituita da uno o più sistemi di conduttori nudi o di cavi. Sono parte la linea tutti i componenti e le apparecchiature installati lungo di essa: in particolare, sono parte la linea i posti di trasformazione su palo, i condensatori su palo ed i sezionatori su palo. Il confine la linea rispetto all'impianto elettrico di cabina è costituito dai codoli lato linea l apparecchiatura che realizza il sezionamento di linea questi esclusi. Non sono parte la linea le apparecchiature ad essa collegate ed installate all'interno l'area o sul manufatto relativi alla cabina ELEMENTO D IMPIANTO ELETTRICO Parte di impianto elettrico funzionalmente inserita in una cabina o in una linea ed elettricamente separabile da esso IMPIANTO ELETTRICO INTERFERENTE Impianto elettrico o elemento di impianto elettrico non oggetto dei lavori che può dar luogo a rischio elettrico per chi esegua attività lavorative IMPIANTI ELETTRICI DI TERZI FONTE DI POSSIBILE ALIMENTAZIONE Impianti elettrici di Terzi connessi ad impianti elettrici di Enel Distribuzione costituiti da fonti di ogni natura come, ad esempio, gruppi elettrogeni, gruppi di continuità, ecc., che siano materialmente in grado di rimettere e mantenere in tensione l impianto Enel Distribuzione. (rif. CEI nota alla definizione 3.27). Sono costituiti da generatori o alimentazioni plurime, che risultano autorizzati al collegamento in parallelo all impianto elettrico oggetto le attività lavorative IMPIANTO E LAVORO COMPLESSO (rif. CEI ) Per impianto complesso, si intende un impianto o parti di impianto, ove si esegue l attività, i cui circuiti risultino fisicamente alquanto articolati o poco controllabili visivamente per la particolare disposizione dei componenti e dei circuiti in occasione dei lavori, o per il numero di possibili alimentazioni, o per la presenza di impianti di Alta o Media tensione (AT o MT). Un lavoro si intende complesso se viene svolto su un impianto complesso, ad esso connesso o vicino ad esso. Inoltre un lavoro può essere complesso per le particolari situazioni in cui si svolge. Nell ambito di applicazione presente documento, un impianto elettrico o elemento di impianto elettrico in Alta o Media tensione (AT o MT) deve essere sempre considerato impianto complesso.

8 PROCEDURA Pag. 8 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione ATTIVITÀ ATTIVITÀ LAVORATIVE (rif. CEI EN ) Qualsiasi genere di lavoro elettrico o non elettrico dove esista la possibilità di rischio elettrico. Tra queste devono intendersi comprese le misure, le prove, le ispezioni (queste ultime se svolte in presenza di rischio elettrico) e le manutenzioni che vanno ricondotte di volta in volta alle tipologie di lavori elettrici individuate dalle Norme CEI EN e CEI (lavoro fuori tensione, lavoro in Prossimità di parti attive e Lavoro Sotto Tensione) e dal presente documento (lavoro in Vicinanza di parti attive) ESERCIZIO (rif. CEI EN ) Tutte le attività lavorative necessarie per permettere il funzionamento di impianti elettrici. Tali attività comprendono sia le operazioni di manovra, di controllo, di monitoraggio e di manutenzione, sia i lavori elettrici sia quelli non elettrici MANOVRE DI ESERCIZIO (rif. CEI EN ) Le manovre di esercizio sono destinate a cambiare lo stato elettrico di un impianto. Tali manovre sono di due generi: - manovre intese a modificare lo stato elettrico di un impianto per mezzo di componenti o apparecchiature, collegamenti, scollegamenti per avviamento o arresto di apparecchi elettrici progettati per essere usati senza rischio per quanto tecnicamente possibile; - messa fuori servizio o in servizio per lavori su impianti. Le manovre di esercizio possono essere eseguite con comando locale o remoto. In ambito aziendale le Manovre di Esercizio si suddividono in Manovre di Rete e Manovre per Lavori, come di seguito definite MANOVRE DI RETE Sono quelle manovre di esercizio (Norme CEI EN 50110), necessarie per la modifica lo stato elettrico di un impianto, finalizzate alla ricerca di un guasto e/o per la modifica l assetto la rete MANOVRE PER LAVORI Sono quelle manovre di esercizio (Norme CEI EN 50110), strettamente necessarie per la messa fuori servizio o in servizio di impianti elettrici per l esecuzione di lavori fuori tensione su di essi o per interferenza di questi con altri lavori ZONA DI LAVORO (rif. CEI ) Zona all interno la quale devono essere compresi tutti i lavori elettrici e garantite le misure di prevenzione. Nessun estraneo deve entrarvi senza permesso e nessun operatore deve compiere attività lavorative fuori di essa.

9 PROCEDURA Pag. 9 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione ZONA DI LAVORO SOTTO TENSIONE (rif. CEI ) La Zona di Lavoro Sotto Tensione è la zona all interno la quale non è ammessa la presenza di persone o di oggetti mobili estranei all impianto che siano collegati o accessibili a persone (ad es.: scale, attrezzi, veicoli, materiali vari) a meno che non siano adottate le misure per il Lavoro Sotto Tensione. La Zona di Lavoro Sotto Tensione può essere modificata dalla presenza di impedimenti fisici come involucri o protettori ZONA DI PROSSIMITÀ (O ZONA PROSSIMA) (rif. CEI ) Volume che circonda la Zona di Lavoro Sotto Tensione per uno spessore definito LAVORO SOTTO TENSIONE (rif. CEI ) Ogni attività in cui un operatore entra iberatamente nella Zona di Lavoro Sotto Tensione con qualsiasi parte corpo o con attrezzi/utensili, apparecchi o dispositivi da lui maneggiati LAVORO IN PROSSIMITA' (rif. CEI ) Si ha lavoro in Prossimità quando, per l esecuzione di un attività, è prevista la possibilità di invasione diretta od indiretta la Zona Prossima, con l esclusione la possibilità di invasione diretta od indiretta la Zona di Lavoro Sotto Tensione LAVORO IN VICINANZA Si ha lavoro in Vicinanza quando, per l esecuzione di un attività, non essendo prevista la possibilità di invasione diretta od indiretta la Zona Prossima di cui alla norma CEI 11-27, vengono effettuate attività a distanza dalle parti attive inferiore ai limiti di cui alla tabella 1 l'allegato IX D.Lgs, 81/08 e s.m.i LAVORO FUORI TENSIONE (rif. CEI EN ) Attività lavorativa su un impianto elettrico che non è attivo e non ha carica elettrica, eseguita dopo che sono state messe in atto tutte le misure per prevenire pericoli elettrici LAVORO ELETTRICO Ai fini presente documento per lavoro elettrico si deve intendere ogni intervento su impianti od apparecchi elettrici con accesso alle parti attive, sotto tensione o fuori tensione, nell ambito quale, se non si adottano misure di sicurezza, si è in presenza di rischio elettrico. Si ha accesso a parti attive, quando, nel corso lavoro, si deve operare su parti attive, o è possibile invadere la Zona di Lavoro Sotto Tensione di parti attive non protette. Non devono essere considerati lavori elettrici i lavori di tipo edile, meccanico, agrario, ecc., anche se eseguiti in Prossimità o in Vicinanza di parti attive. ORGANISMI E FIGURE I compiti e le responsabilità che la norma CEI (rif ) pone in capo alla persona preposta alla conduzione l impianto elettrico ed alla persona preposta alla conduzione l attività lavorativa, sono in Enel Distribuzione ripartiti a carico di organismi e figure come nel seguito definito.

10 PROCEDURA Pag. 10 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione ORGANISMO ADDETTO AL CONTROLLO DEL SISTEMA ELETTRICO AT Organismo che ha la responsabilità controllo sistema elettrico AT UNITÀ CONSEGNATARIA Unità che ha in consegna gli impianti elettrici e ne cura l esercizio UNITÀ RESPONSABILE DELLA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI Unità che ha la responsabilità di assicurare il mantenimento degli impianti elettrici in condizioni di sicurezza, ossia nelle condizioni previste dalle norme per garantire la sicurezza e l incolumità le persone durante il loro esercizio. Tale responsabilità viene assolta con l attuazione degli interventi pianificati e di quelli che si dovessero rendere necessari per la risoluzione di criticità non previste nei piani e rilevate tramite il presidio territorio UNITÀ ADDETTA ALLA CONDUZIONE DELL'IMPIANTO ELETTRICO Unità che ha la responsabilità le manovre di esercizio condotte sull'impianto elettrico. Approva i Piani di Lavoro, verificandone la compatibilità con l assetto di rete. A tale Unità compete, inoltre, l esecuzione le modifiche gestionali (modifica tarature, esclusione richiusure, ecc.), eseguite direttamente da remoto o fatte eseguire a cura di un Autorizzato in loco UNITÀ ADDETTA ALLA GESTIONE DELLE ATTIVITA' LAVORATIVE Ha la responsabilità la pianificazione e programmazione le attività lavorative e la stesura dei Piani di Lavoro. A tale Unità compete inoltre la programmazione le modifiche gestionali necessarie all esecuzione lavoro (esclusione richiusure) e la programmazione le manovre per lavori UNITÀ ADDETTA ALLA ESECUZIONE DELLE ATTIVITA' LAVORATIVE È l Unità che, in caso di attività eseguite da personale Enel Distribuzione, ha la responsabilità l organizzazione esecutiva le attività lavorative e la stesura Piano di Intervento IMSA Organismo esterno ad Enel Distribuzione a cui questa affida l esecuzione le attività lavorative TERZO Ogni soggetto esterno ad Enel Distribuzione e diverso dall Impresa. Tra i Terzi, sono da considerarsi, in particolare, ai fini presente documento, anche i Clienti distinti in: - Clienti passivi, quei soggetti che prelevano energia elettrica in un punto la rete di Enel Distribuzione e non sono autorizzati ad immettervene ( interconnessioni passive ); - Clienti Produttori, quei soggetti che prelevano energia elettrica in un punto la rete di

11 PROCEDURA Pag. 11 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione Enel Distribuzione e sono autorizzati ad immettervene ( interconnessioni attive ) RESPONSABILE DELLE MANOVRE REM È la persona designata alla conduzione l impianto elettrico appartenente all Unità Addetta alla Conduzione l'impianto Elettrico, che ha la diretta responsabilità le manovre di esercizio. Il Responsabile le Manovre (REM) può egare la conduzione di elementi di impianto elettrico, limitatamente alle manovre per lavori e per un tempo definito, al Responsabile Impianto Designato, perdendo la possibilità di condurre l impianto in tale periodo. Il REM può, inoltre, per esigenze particolari, egare ad altri la conduzione di una parte ben definita l impianto elettrico, per un tempo definito e limitatamente alle manovre di rete RESPONSABILE IMPIANTO DESIGNATO - RI Designato É la persona che ha parte le responsabilità previste dalle norme in capo al Responsabile Impianto (rif. CEI ). Più precisamente è la figura egata dal REM a condurre una parte ben definita l impianto elettrico, per un tempo definito e limitatamente alle Manovre per Lavori. Se individuato nell ambito personale di Enel Distribuzione, di norma appartiene all'unità Addetta all Esecuzione le Attività lavorative. Per lavori affidati ad Impresa e nel caso in cui Enel Distribuzione decida di farvi ricorso secondo condizioni contrattualmente definite, è la persona individuata tra il personale l Impresa. Al RI Designato competono le responsabilità indicate nel seguito documento. Qualora al RI Designato sia affidato anche il ruolo di Preposto ai Lavori (PL), ad esso fanno capo le competenze e le responsabilità proprie dei due ruoli di RI Designato e di PL POSTO AI LAVORI PL (rif. CEI ) È la persona designata alla conduzione l attività lavorativa. Appartiene all'unità Addetta all Esecuzione le Attività Lavorative per lavori affidati a personale Enel Distribuzione. Per lavori affidati all Impresa secondo condizioni contrattualmente definite, è la persona nominata a tale scopo dall Impresa stessa. Quando su un impianto elettrico si effettuano lavori di manutenzione, il Preposto ai Lavori assume anche le funzioni di Persona preposta all attività di manutenzione (punto CEI EN ). Qualora alla stessa figura sia affidato anche il ruolo di RI Designato, ad essa faranno capo le competenze e le responsabilità proprie dei due ruoli di RI Designato e di PL AUTORIZZATO Persona a cui il REM o l RI Designato, attraverso scambio di informazioni, assegna la responsabilità l esecuzione di specifiche Manovre di Esercizio, di modifiche gestionali e di attività ad esse strettamente connesse (apposizione cartelli monitori, adozione di misure contro la richiusura, ecc.).

12 PROCEDURA Pag. 12 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione ADDETTO Persona che esegue materialmente l attività lavorativa MONOPERATORE Persona che è incaricata di eseguire determinate attività lavorative e/o manovre di esercizio sugli impianti elettrici, senza l assistenza di una seconda persona. DOCUMENTI PIANO DI LAVORO (PdL) (rif. CEI ) Documento su cui sono riportate le modifiche da apportarsi all impianto per potersi eseguire i lavori e le altre informazioni riguardo all assetto che deve essere mantenuto durante i lavori PIANO DI INTERVENTO (PI) (rif. CEI ) Documento su cui sono riportate tutte le informazioni circa le misure di sicurezza e le modalità di intervento CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO (CI) Documento emesso per la consegna l impianto elettrico da parte RI Designato al Preposto ai Lavori (PL), e successiva restituzione da parte di quest'ultimo. Viene utilizzato, nei casi previsti, anche per chiedere al PL l Impresa di effettuare la messa a terra e in corto circuito, preceduta dalla verifica di assenza di tensione, ovvero la tranciatura cavo, ai fini la conferma la corretta individuazione l'impianto elettrico oggetto le attività lavorative. È inoltre utilizzato, nei casi particolari previsti, per la consegna e successiva restituzione di impianti elettrici in sicurezza a RI di Terzi REGISTRO NOTIFICA MANOVRE (RM) Documento utilizzato per registrare le comunicazioni tra l Autorizzato e il RI Designato o REM e/o viceversa quando si eseguono manovre per lavori. È utilizzato anche per registrare le comunicazioni per la consegna e successiva restituzione di impianti elettrici in sicurezza tra RI e REM appartenenti a società diverse INDIVIDUAZIONE E MESSA IN SICUREZZA IMPIANTO ELETTRICO (MS) Documento emesso da Enel Distribuzione, con valenza di dichiarazione di individuazione e messa in sicurezza proprio impianto elettrico interferente con attività di Terzo, a seguito di specifica richiesta scritta avanzata a tal riguardo dal Terzo.

13 PROCEDURA Pag. 13 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione INDIVIDUAZIONE E MESSA IN SICUREZZA IMPIANTO ELETTRICO DI TERZO (MS TERZO) Documento emesso da Terzi (in assenza di documento equivalente da questo previsto), con valenza di dichiarazione di individuazione e messa in sicurezza proprio impianto elettrico interferente con attività di Enel Distribuzione, a seguito di specifica richiesta scritta avanzata a tal riguardo da Enel Distribuzione DELEGA OPERATIVA PER L ESECUZIONE DI MANOVRE (DM) Documento utilizzato dal REM per l assegnazione, al RI Designato individuato tra il personale l Impresa, la ega alla conduzione di una parte ben definita l impianto elettrico, per un tempo definito e limitatamente alle Manovre per Lavori e relativa restituzione da parte RI Designato d Impresa al REM.

14 PROCEDURA Pag. 14 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione 5. SCRIZIONI DI CARATTERE GENERALE 5.1. INDIVIDUAZIONE DELLE UNITÀ COMPETENTI Per l individuazione le Unità competenti, si rimanda all Allegato QUALIFICHE RICHIESTE AGLI OPERATORI Si definiscono di seguito le qualifiche ai sensi la norma CEI richieste alle figure operative previste RESPONSABILE DELLE MANOVRE REM Il ruolo di REM deve essere ricoperto da operatore qualificato come Persona Esperta (PES) RESPONSABILE IMPIANTO DESIGNATO RI Designato Il ruolo di RI Designato deve essere ricoperto da operatore qualificato come Persona Esperta (PES) POSTO AI LAVORI (PL) Il ruolo di Preposto ai Lavori (PL) deve essere ricoperto da operatore qualificato come Persona Esperta (PES) ADDETTO Nel caso di lavori fuori tensione, il ruolo di Addetto viene ricoperto da Persona Esperta (PES), da Persona Avvertita (PAV) o anche da Persona Comune (PEC), purché sotto la sorveglianza di una PES. Nel caso di lavori sotto tensione, il ruolo di Addetto viene ricoperto da Persona Esperta (PES) o da Persona Avvertita (PAV), in possesso l attestato di idoneità e l autorizzazione espressamente rilasciati dal Datore di Lavoro, o suo egato, per le attività lavorative che sono chiamati ad eseguire. Nel caso di lavori in Prossimità, il ruolo di Addetto viene ricoperto da Persona Esperta (PES). Per attività eseguite in Prossimità di parti attive AT o MT all interno di Cabine Primarie o Secondarie, costruite rispettando le distanze di vincolo previste dalla Norma CEI 11-1, comportanti solo l uso di oggetti di dimensioni contenute e che non prevedano elevazioni dal suolo, il ruolo di Addetto viene ricoperto da Persona Esperta (PES), da Persona Avvertita (PAV) o anche da Persona Comune (PEC), purché sotto la sorveglianza di una PES.

15 PROCEDURA Pag. 15 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione Nel caso di lavori in Vicinanza, il ruolo di Addetto viene ricoperto da Persona Esperta (PES) o da Persona Avvertita (PAV). Per attività che non prevedano elevazioni dal suolo ed eseguite in Vicinanza di parti attive AT o MT all interno di Cabine Primarie o Secondarie, costruite rispettando le distanze di vincolo previste dalla Norma CEI 11-1, comportanti solo l uso di oggetti di dimensioni tali che non possano invadere la Zona Prossima, il ruolo di Addetto può essere anche ricoperto da Persona Comune (PEC), purché sotto la sorveglianza di una PES. Per attività eseguite in Vicinanza di linee elettriche in conduttori nudi, costruite nel rispetto le distanze previste dalla Norma CEI 11-4, che prevedano solo lavori al suolo con l utilizzo di attrezzi od oggetti (tra cui rientrano, ad esempio, le piante di piccole dimensioni) o mezzi d opera (nelle condizioni di massima estensione), le cui dimensioni siano tali che non possa essere invasa la Zona Prossima, il ruolo di Addetto può essere anche ricoperto da Persona Comune (PEC), purché sotto la sorveglianza di una PES AUTORIZZATO Il ruolo di Autorizzato deve essere ricoperto da operatore qualificato come "Persona Esperta" (PES) MONOPERATORE Il ruolo di Monoperatore deve essere ricoperto da operatore qualificato come Persona Esperta (PES). In capo a tale figura, pur non configurandosi come Preposto, ricadono anche le responsabilità proprie PL ASPETTI OPERATIVI GENERALI INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA L Unità Responsabile la Sicurezza degli Impianti deve essere sempre a conoscenza le attività lavorative eseguite su impianti di sua competenza. Pertanto, qualora la suddetta Unità non coincida con l Unità Addetta alla Gestione le Attività lavorative, quest ultima dovrà comunque garantirle l informazione, operando d intesa con l Unità Responsabile la Sicurezza anche nella redazione degli eventuali Piani di Lavoro RI DESIGNATO INDIVIDUATO TRA IL PERSONALE D IMSA Qualora i lavori vengano affidati ad Impresa e sia contrattualmente previsto nella Lettera d ordine, su richiesta di Enel Distribuzione, la figura di RI Designato può essere individuata tra il personale d Impresa, secondo condizioni contrattualmente definite che trovano attuazione con le modalità stabilite nella NOTA TECNICA. Il relativo nominativo verrà inserito, in qualità di RI Designato, nel Piano di Lavoro predisposto dall Unità Addetta alla Gestione le Attività Lavorative. È possibile ricorrere al RI Designato individuato tra il personale d Impresa soltanto alle seguenti condizioni:

16 PROCEDURA Pag. 16 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione i lavori devono essere programmati e gestibili con un unico PdL; la figura di RI Designato deve obbligatoriamente coincidere con quella Preposto ai Lavori Impresa; le attività lavorative si devono svolgere unicamente: o su linee MT; o in cabina secondaria, solo nel caso in cui la CS sia completamente disalimentata lato MT dall esterno (cioè, tutte le linee MT afferenti alla CS, anche quelle non entranti nell impianto, devono essere messe fuori servizio ed in sicurezza); le manovre per lavori devono potersi effettuare esclusivamente: - in CS aventi le caratteristiche nel prosieguo specificate o su organi di manovra aerei su palo con comando rinviato; - su interruttori BT di linea di tipo magnetotermico montati su quadri con parti attive protette, installati in CS o PTP. Le tipologie di cabine secondarie sopra richiamate, nelle quali, al RI Designato individuato tra il personale d Impresa, è consentito effettuare le manovre per lavori, sono le seguenti: 1. cabine secondarie allestite con una le seguenti modalità: - quadri MT prefabbricati, - IMS a giorno e relativi sezionatori di terra interbloccati, con comando rinviato ad altezza d uomo, - IMS a giorno e relativi sezionatori di terra interbloccati, manovrabili da terra con fioretto isolato, installati al di sotto le sbarre o rinvio sotto le stesse, che comportino per la manovra l eventuale ingresso fioretto in Zone di Lavoro Sotto Tensione per la sola porzione terminale prevista a tale scopo e contrassegnata dal costruttore; 2. cabine secondarie che non presentano particolare complessità impiantistica (esempi di casi da escludere sono: presenza di doppia sbarra MT, di collegamenti di by-pass, più di sei IMS); 3. cabine secondarie allestite in modo tale da non presentare qualsivoglia rischio di contatti diretti con parti in tensione (ad es.: quadro BT con parti attive protette, trasformatore protetto con rete metallica); 4. cabine secondarie che non presentano installazioni provvisoriamente modificate rispetto al loro assetto normale di esercizio e generanti oggettive condizioni di pericolo CONDIZIONI PER L ACCESSO AGLI IMPIANTI ELETTRICI E/O NELLE LORO VICINANZE PER LAVORI E vietato a chiunque accedere ad impianti elettrici, o vicino ad essi, per l esecuzione di attività lavorative, senza aver ricevuto l ordine dal Preposto ai Lavori. Inoltre, nel caso di lavori fuori tensione, ogni operatore deve aver constatato: 1) per gli elementi di impianto in conduttori nudi a cui deve accedere, che siano state adottate sul posto di lavoro le misure di sicurezza per essi previste in funzione dei livelli di tensione e la tipologia l impianto stesso, che verranno illustrati in seguito e a cui si rimanda;

17 PROCEDURA Pag. 17 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione 2) per le linee in cavo oggetto dei lavori, l avvenuta individuazione sul posto di lavoro con le modalità nel seguito illustrate e a cui si rimanda. Prima di accedere agli impianti elettrici deve, inoltre, verificare che siano state rispettate tutte le prescrizioni relative alle proprie misure individuali di sicurezza. CASO DI ATTIVITÀ LAVORATIVE FUORI TENSIONE AFFIDATE AD IMSA A) RI DESIGNATO INDIVIDUATO TRA PERSONALE ENEL Il personale l Impresa non deve accedere ad elementi d impianto elettrico, prima che il RI Designato abbia formalizzato la relativa consegna con la sottoscrizione modulo CI. A tal riguardo, all Unità Addetta alla Gestione le Attività lavorative, in applicazione le disposizioni contenute nella Nota Tecnica, deve pervenire da parte l Impresa, unitamente alla richiesta la disponibilità degli elementi d impianto elettrico, una comunicazione scritta (documento previsto in Nota Tecnica) contenente le dichiarazioni, a firma Rappresentante l Impresa, con la quale quest ultimo attesta che il Preposto ai Lavori è stato reso edotto divieto di effettuare l accesso agli elementi d impianto elettrico prima di averne ricevuto la formale consegna, ed a firma Preposto ai Lavori, con la quale quest ultimo si impegna a non effettuare l accesso agli elementi d impianto elettrico, se prima non ne ha ricevuto la formale consegna. In mancanza la citata comunicazione, l Unità Addetta alla Gestione le Attività lavorative non deve dare seguito alla richiesta l Impresa. B) RI DESIGNATO INDIVIDUATO TRA PERSONALE D IMSA In questo caso, all Unità Addetta alla Gestione le Attività Lavorative, in applicazione le disposizioni contenute nella Nota Tecnica, deve pervenire da parte l Impresa, unitamente alla richiesta la disponibilità degli elementi d impianto elettrico, una comunicazione analoga a quella sopra illustrata, modificata per tener conto diverso ruolo personale d impresa. In mancanza di tale comunicazione, completo degli elementi richiesti, l Unità Addetta alla Gestione le Attività lavorative non deve dare seguito alla richiesta l Impresa PROVE, VERIFICHE, MISURE INTERVENTI SPECIALISTICI In caso di interventi specialistici (prove, misure, ecc.) su elementi d impianto complessi, che comportino, per la loro esecuzione, la rimozione le condizioni di sicurezza precedentemente realizzate per l accesso all impianto elettrico (per es. rimozione di dispositivi di messa in corto circuito ed a terra), e/o che possano comportare la rimessa in tensione l impianto elettrico, il PL deve sempre coincidere con il RI Designato, con l unica eccezione caso che viene riportato nel seguito; la sequenza le operazioni di prova deve essere dettagliata nell apposito molo APP allegato al PI. Qualora, per l esecuzione di tali interventi specialistici, ci si avvalga di personale di Impresa o di Terzi o di altro personale specialista di Enel Distribuzione, la responsabilità

18 PROCEDURA Pag. 18 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione coordinamento l attività lavorativa rimane in capo al RI Designato/PL, al quale competono: - l adozione le misure per il controllo rischio elettrico (definite nel prosieguo); - le attività lavorative di predisposizione per l esecuzione degli interventi specialistici; - l esecuzione le manovre che possono essere richieste nel corso di tali interventi; - le attività lavorative intermedie di predisposizione; - le attività lavorative di ripristino a fine intervento. Compete, invece, al personale specialista la responsabilità: - la conduzione degli interventi specialistici veri e propri; - mantenimento, per la durata degli interventi specialistici, le misure adottate dal RI Designato/PL per la prevenzione rischio elettrico. Il personale specialista mantiene, altresì, la responsabilità l adozione le misure di sicurezza individuali e l uso le apparecchiature utilizzate per la propria attività. CASO PARTICOLARE Per la prova degli impianti di terra di CP con utilizzo di linea MT disperdente effettuata da personale di Enel Distribuzione, non essendo richieste né attività lavorative di predisposizione intermedie per prove, né l esecuzione di manovre nel corso le prove vere e proprie, non è richiesta la coincidenza tra le figure di RI Designato e di PL. Il tal caso il PL, dopo aver ricevuto la consegna l impianto con il modulo CI dal RI Designato, esegue le attività di predisposizione per l esecuzione la prova e può trasferire il proprio ruolo di Preposto ai Lavori ad altra persona (specialista), compilando l idonea sezione Piano di Lavoro. Al termine le attività di prova, il Preposto (specialista) dovrà trasferire nuovamente il proprio ruolo di Preposto ad altro Preposto ai Lavori, avente i requisiti per l attività lavorative di ripristino a fine prove 1. VERIFICHE A TERMINE LAVORI Quando l esecuzione di lavori su un elemento di impianto preveda l elaborazione di un PdL ed, a conclusione, l esecuzione di prove, verifiche, misure, ecc., non specialistiche sotto tensione che richiedano, quindi, la rimozione le iniziali misure di sicurezza precedentemente adottate (ad es.: la verifica senso ciclico le fasi, la concordanza le fasi, le misure di tensione, ecc.), dal cui esito possa derivare la necessità l esecuzione sul citato elemento d impianto di ulteriori attività lavorative, occorre: 1. elaborare e far approvare due PdL tra loro collegati: il primo, relativo all esecuzione dei lavori; il secondo, relativo all eventuale esecuzione le ulteriori attività lavorative, qualora l esito le verifiche fosse negativo; 1 La registrazione trasferimento (data, ora, firme) deve essere riportata sul PdL a piè pagina.

19 PROCEDURA Pag. 19 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione 2. al termine dei lavori, ritenere concluse le iniziali attività lavorative e chiudere il relativo PdL, riconsegnando provvisoriamente al REM l impianto per l esecuzione le successive verifiche previste; 3. confermare al REM il buon esito le attività ed, in tal caso, l annullamento secondo PdL o dar seguito al secondo PdL per l esecuzione le ulteriori attività necessarie, qualora le verifiche effettuate le richiedessero MESSA IN SICUREZZA DI IMPIANTI ELETTRICI INTERFERENTI CON ALTRE ATTIVITÀ IMPIANTI ELETTRICI DI ENEL DISTRIBUZIONE INTERFERENTI CON ATTIVITÀ DI TERZI Nel caso di attività svolte da Terzi con le quali interferiscano impianti elettrici di Enel Distribuzione, interconnessi o non interconnessi con eventuali impianti elettrici di tali Terzi, qualora sia richiesta dal Terzo si deve procedere alla loro messa in sicurezza degli impianti di Enel Distribuzione con le modalità di seguito indicate. Terzo costituito da soggetto con il quale sia stato sottoscritto un Regolamento di Esercizio o Protocollo di Intesa (compreso Cliente Produttore) In tal caso, si procede alla messa in sicurezza l elemento di impianto a cura di personale di Enel Distribuzione come definito nei documenti sopra citati. Nel caso in cui essi non prevedano specifica documentazione, si utilizza il modulo MS, compilato nella parte specifica. Terzo costituito da Cliente MT passivo In tal caso, dopo aver ricevuto richiesta scritta dal Cliente con l indicazione indispensabile la persona avente il ruolo di Responsabile Impianto (RI) l impianto elettrico, incaricata dal Cliente stesso la ricezione e la restituzione sul posto la dichiarazione di messa in sicurezza, si procede alla messa in sicurezza l elemento di impianto a cura di personale di Enel Distribuzione ed allo scambio modulo MS, compilato nella parte specifica. Terzo diverso dai precedenti (ad esempio: Impresa di costruzione in un cantiere edile) In tal caso si procede alla messa in sicurezza l elemento di impianto a cura di personale di Enel Distribuzione ed alla consegna al Terzo modulo MS e successiva restituzione, compilato nella parte specifica, per la relativa dichiarazione. SCAVO IN TERRENO ESEGUITO DA IMSA PER RIPARAZIONE DI CAVO INTERRATO GUASTO In tutti i casi in cui Enel Distribuzione affidi ad Impresa l esecuzione di attività di scavo per la riparazione di un cavo guasto, tipicamente al termine le attività specialistiche di ricerca guasto, prima l inizio le attività di scavo dovrà essere accertato che il cavo guasto sia stato sezionato e messo a terra agli estremi.

20 PROCEDURA Pag. 20 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione IMPIANTI ELETTRICI DI TERZI INTERFERENTI CON ATTIVITÁ ENEL DISTRIBUZIONE Anche in occasione di attività lavorative svolte da personale di Enel Distribuzione presso impianti di Terzi, occorre attenersi ai principi generali di tutela previsti nel presente documento. Nel caso di attività svolte da Enel Distribuzione con le quali interferiscano impianti elettrici di Terzi, interconnessi o non interconnessi con impianti di Enel Distribuzione, si deve procedere, su richiesta di Enel Distribuzione, alla loro messa in sicurezza con le modalità di seguito indicate. Terzo costituito da soggetto con il quale sia stato sottoscritto un Regolamento di Esercizio o Protocollo di Intesa (compreso Cliente produttore) In tal caso si deve richiedere al Responsabile Impianto Terzo la messa in sicurezza l elemento d impianto interferente. La conferma la messa in sicurezza avviene con la consegna al personale di Enel Distribuzione la modulistica prevista nei citati documenti. Nel caso in cui essi non prevedano al riguardo una specifica documentazione, si può utilizzare il modulo MS TERZO, compilato nella parte specifica, o molo equivalente in uso da parte Terzo. Terzo costituito da Cliente MT passivo In tal caso si deve richiedere al Responsabile Impianto Terzo la messa in sicurezza l elemento di impianto interferente, che viene confermata con la consegna al personale di Enel Distribuzione modulo "MS TERZO" o modulo equivalente in uso da parte Terzo. Nell'impossibilità di ricevere la conferma di avvenuta messa in sicurezza dal Responsabile Impianto, l'intervento può essere effettuato a condizione che venga garantita lato Enel Distribuzione, per tutta la durata dei lavori, la messa in corto circuito ed a terra dei terminali cavo di connessione con l'impianto Terzo. Terzo diverso dai precedenti In tal caso si deve richiedere al Responsabile Impianto Terzo la messa in sicurezza l elemento di impianto interferente, che viene confermata mediante la consegna al personale di Enel Distribuzione e successiva restituzione modulo MS TERZO o modulo equivalente in uso da parte Terzo MODALITÀ DI SOSTITUZIONE DEGLI OPERATORI Le eventuali sostituzioni degli operatori sono possibili secondo le modalità di seguito riportate. In caso di attività di Impresa, le modalità di sostituzione sono specificate nell ambito la Nota Tecnica; la comunicazione a tutti gli organismi interessati sarà effettuata a cura l Unità Addetta alla Gestione le Attività lavorative.

21 PROCEDURA Pag. 21 di 118 Prescrizioni Integrative per la Prevenzione SOSTITUZIONE DEL POSTO AI LAVORI Il Preposto ai Lavori uscente comunica al Preposto ai Lavori subentrante le misure di sicurezza adottate per consentire l'accesso agli impianti elettrici oggetto le attività lavorative; illustra inoltre allo stesso lo stato di avanzamento dei lavori e le condizioni ambientali ed impiantistiche realizzate. Allo scopo consegna a mano sul posto di lavoro al Preposto ai Lavori subentrante tutta la documentazione di lavoro, in particolare l eventuale Piano di Lavoro (con relativo Piano di Intervento) ed eventuali altri allegati, unitamente ai moduli CI correlati. Tale consegna deve essere registrata dalla persona uscente e da quella subentrante sui sopra citati documenti, laddove previsto. La sostituzione deve essere comunicata verbalmente a tutti gli altri organismi e figure destinatari dei singoli documenti di lavoro, in particolare al RI Designato, a cura Preposto uscente. SOSTITUZIONE DEL RI DESIGNATO Il RI Designato uscente consegna a mano al RI Designato subentrante il Piano di Lavoro (con relativo Piano di Intervento, se trattasi di lavoro di Enel Distribuzione) ed eventuali altri allegati, unitamente ai moduli (CI, NM) allo stesso correlati. Tale consegna deve essere registrata sui sopra citati documenti, laddove previsto. La sostituzione deve essere comunicata verbalmente a tutti gli altri organismi e figure destinatari dei singoli documenti citati, in particolare al Preposto ai Lavori ed al REM, a cura RI Designato uscente. Nel caso in cui sorga l esigenza la sostituzione prima l inizio le attività previste dal PdL, tale sostituzione deve essere formalizzata al REM da parte tecnico che ha elaborato il PdL o da un tecnico l Unità di appartenenza RI Designato abilitato all elaborazione dei Piani di Lavoro. CASI DI FORZATA ASSENZA DEGLI OPERATORI Nel caso di forzata assenza di un operatore individuato nel Piano di Lavoro, le procedure di sostituzione saranno espletate da una persona di livello gerarchico superiore la rispettiva Unità di appartenenza CASI PARTICOLARI Qualora il Preposto ai Lavori coincida con il RI Designato, la sostituzione deve avvenire con un'unica persona che assolva anch'essa ambedue le funzioni; se ciò non può avvenire devono essere riformulati ex-novo il Piano di Lavoro e il Piano di Intervento, ove previsti. Nel caso in cui la sostituzione citata possa avvenire regolarmente con una nuova figura che assuma entrambi i ruoli, deve essere compilata la parte PdL relativa al trasferimento ad altro PL. Nel caso in cui occorra sostituire il PL per attività per le quali sia stato redatto il solo PI, si deve procedere alla stesura di un nuovo PI.