IPOTERMIA IPOTERMIA. IPOTERMIA FATTORI PREDISPONENTI Temperatura della sala operatoria IPOTERMIA IPOTERMIA 01/12/2014

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1 Gli infermieri e la ricerca: esperienze e testimonianze da diverse realtà PREVENZIONE DELL PERIOPERATORIA F GIOSSI 1, C GIULIANI 1, M LOCATELLI 1, P CANU 2 1. INFERMIERE BLOCCO OPERATORIO AZIENDA OSPEDALIERA SANT ANNA COMO, PRESIDIO DI SAN FERMO DELLA BATTAGLIA 2. COORDINATRICE BLOCCO OPERATORIO AZIENDA OSPEDALIERA SANT ANNA COMO, PRESIDIO DI SAN FERMO DELLA BATTAGLIA DEFINIZIONE Condizione clinica in cui la temperatura corporea dell individuo scende al di sotto di 36 C. Viene classificata in: LIEVE: 34 C T.C. 36 C MODERATA: 30 C T.C. 34 C SEVERA: T.C. 30 C Linee Guida SIAARTI Consensus Conference sull ipotermia perioperatoria (2006) SEGNI E SINTOMI Brividi Difficoltà motoria Cute fredda Riduzione di F.C. e F.R. Sonnolenza Alterazione dello stato di coscienza Scott et al. (2006) FATTORI PREDISPONENTI Temperatura della sala operatoria Prolungata immobilità Esposizione degli organi all ambiente esterno Inibizione del centro di regolazione della T.C. Lavaggio intraperitoneale a basse temperature Hooper et al. (2009) RISCHI PERIOPERATORI RISCHI PERIOPERATORI Ipossia Alterazione del metabolismo delle proteine Lesioni da pressione Alterazione elettroliti ed enzimi della coagulazione Discomfort dei pazienti Brividi al momento del risveglio e nell immediato post operatorio con aumento del dolore Difficoltà a ristabilire la normotermia con prolungamento dei tempi di osservazione in Recovery Room 1

2 RISCHI PERIOPERATORI Infezioni del sito chirurgico Difficile gestione post-operatoria da parte dei colleghi dei reparti Wagner et al. (2006) BENEFICI DEL RISCALDAMENTO Comfort del paziente Assenza di tremori al risveglio Minor rischio di infezioni del sito chirurgico Minor dolore percepito Diminuzione dei tempi di osservazione in Recovery Room AORN JOURNAL (2007) Consuetudini perché si fa così?... perché si è sempre fatto così PREVENZIONE STRUMENTI E METODI Condivisione dell esperienza clinico/assistenziale Ricerca bibliografica utilizzando banche dati SBBL Studio dei vari presidi a disposizione Individuazione del problema Costituzione di un gruppo di lavoro PREVENZIONE DELL Individuato gli interventi chirurgici che aumentano il rischio di sviluppare ipotermia Selezionato le persone assistite soggette a maggior rischio di ipotermia Raccolta dati Questionario di gradimento 2

3 PREVENIRE L HOT LINE FLUID WARMER È un sistema di riscaldamento per via endovenosa. È composto da: -serbatoio -circuito infusionale PREVENIRE L MATERASSINO AD ACQUA RISCALDANTE ANTIDECUBITO E composto da un apposito gel con funzione antidecubito all interno del quale circola acqua calda. PREVENIRE L COPERTA ISOTERMICA (METALLINA) E composta da due lati: -Il lato argentato che rivolto verso il corpo protegge dal freddo -Il lato dorato che rivolto verso il corpo del paziente protegge dal calore. PREVENIRE L COPERTA TERMOATTIVA E composta da una coperta con delle tasche all interno delle quali sono collocati dei patch che si attivano attraverso un processo di ossidazione, producendo così calore. PREVENIRE L SISTEMA WARM TOUCH E composto da due parti: l air forced warming (comunemente chiamato soffione) e la coperta warm touch. PRESIDI PER RILEVARE LA TEMPERATURA CORPOREA SONDA VESCICALE: è una sonda termica posta all estremità distale di un catetere vescicale di tipo Foley. E considerato il presidio di prima scelta per la rilevazione della T.C. intraoperatoria in continuo, ad esclusione degli interventi pelvici. 3

4 PRESIDI PER RILEVARE LA TEMPERATURA CORPOREA SONDA ESOFAGEA: è una sonda termica inserita al quarto inferiore dell esofago attraverso la cavità nasale o orale. E considerata un presidio di seconda scelta per la rilevazione della T.C. intraoperatoria in continuo per la sua vicinanza con la trachea (TET). SCOPO ISTRUZIONE OPERATIVA ISTRUZIONE OPERATIVA Garantire il mantenimento della TC della persona assistita il più vicino possibile alla condizione di normotermia nel periodo intraoperatorio. Uniformare il comportamento degli infermieri di sala operatoria riguardo la prevenzione dell ipotermia intraoperatoria. Prevenire le complicanze correlate all ipotermia intraoperatoria. CAMPO DI APPLICAZIONE La IO si applica per tutte le persone assistite afferenti al BO sottoposte ai principali interventi condotti per via laparotomica/toracotomica: Gastrectomia Emicolectomia Epatectomia Pancreasectomia Prostatectomia Lobectomia polmonare ISTRUZIONE OPERATIVA Cistectomia Nefrectomia Isterectomia AAA Pneumectomia DCP RESPONSABILITA L infermiere è responsabile del: Corretto utilizzo e manutenzione dei presidi per il riscaldamento Monitoraggio della TC e rilevazione dei parametri vitali intraoperatori. L infermiere collabora con l equipe: Nell individuazione delle persone assistite che presentano fattori di rischio per lo sviluppo di ipotermia intraoperatoria; Nella scelta del presidio per il riscaldamento della persona assistita; Nel posizionamento della persona assistita. 4

5 21 C 4 ORE n.100 DATI TEMPERATURA MEDIA SALA OPERATORIA DURATA MEDIA DEGLI INTERVENTI TOTALE INTERVENTI ANALIZZATI EMICOLECTOMIA SINISTRA T0 T1 T2 COPERTA TERMOATTIVA AIR FORCED WARMING METALLINA HOT LINE MATERASSINO LOBECTOMIA POLMONARE NEFROURETERECTOMIA T0 T1 T2 COPERTA TERMOATTIVA AIR FORCED WARMING METALLINA HOT LINE MATERASSINO T0 T1 T2 COPERTA TERMOATTIVA AIR FORCED WARMING METALLINA HOT LINE MATERASSINO 5

6 QUESTIONARIO DI GRADIMENTO 15% 5% 80% Soddisfatti Insoddisfatti Non valutabili CONCLUSIONI Presidio dedicato Mantenimento costante della temperatura T0 > e T2 > Facilità d uso Temperatura controllata: C T0 > e T2 > Basso costo Facilità d uso Complementarietà Basso costo Costo elevato Attenzione ai pad Disponibilità limitata Scarsa praticità d uso Potenziale vanificazione dei flussi laminari La prevenzione dell ipotermia intraoperatoria: due metodi a confronto Studio Osservazionale e Revisione della letteratura T0, T1 e T2 < > Rischio ipotermia Febbraio 2013-Febbraio

7 Obiettivo: Confrontare due metodi di riscaldamento Prevenire l ipotermia Passaggi dello studio: Formulazione del quesito di ricerca Ricerca Bibliografica: 38 pubblicazioni a partire dall anno Cochrane Handbook for Systematic Review of Interventions. Raccolta dati sul campo: 188 soggetti in partenza. Al termine: 142 soggetti Popolazione: -Pazienti con età superiore ai 18 anni (età media 67 anni), cute integra e peso corporeo maggiore ai 45 kg -Intervento programmato di chirurgia laparotomicae toracotomicasuperiore ai 90 minuti -G1 e G2 gruppi randomizzati (71 per gruppo) Gruppo 1 e Gruppo 2: G1:Hot-Line, materasso ad acqua, coperta isotermica e Air forced warming G2: Hot-line, materasso ad acqua e Easy Warm G1: 49 posizione supina e 22 ginecologica G2: 50 supina, 21 ginecologica Risultati: G1: la TC decresce in maniera costante fino ad arrivare a 35.5 C. G2: la TC è costante a 36 C A 2 ore dall intervento G1 <0.6 C, G2 <0.2 C A 5 ore dall intervento G1: 34.6 C, G2 36 C G2 (Easy Warm): a 6 ore >1.5 C Risultati2: Posizione supina: G1 TC media 35.8 C, G2 TC media 36.4 C Posizione ginecologica: G1 TC media 34.5 c, G2 TC media 36 C 7

8 Discussione: Non vi sono ancora in letteratura articoli che confrontino la coperta termoattiva in quanto presidio di ultima generazione Nessuno studio ha analizzato le differenze di posizionamento (implemento di variabile) Omissione da parte degli autori del confronto tra le misurazioni non cruente rispetto alle cruente (spesso non specificato lo strumento) No EGA Conclusioni dello studio: Easy Warm è più efficace nel mantenere la normotermia rispetto all Air Forced Warming AFW ha un efficacia inversamente proporzionale al passare del tempo ed è nettamente influenzata dalla posizione assunta dalla persona assistita sul lettino operatorio. BIBLIOGRAFIA Andrzejowski J., Hoyle J., Eapen G., Turnbull D. (2009) Effects of prewarming on patients undergoing general anesthesia. British Journal of Anesthesia 89(1): ; Burger L., Fitzpatrick J. (2009) Prevention of inadvertent perioperative hypothermia. British Journal of Nursing 18(18); Poveda V. de B., Martinez E. Z., Galvao C. M. (2012) Active cutaneous warming system to prevent intraoperative hypothermia: a systematic review. Rev Lat Am Enfermagem 20(1): ; Tramontini C.C., Graziano K.U. (2007) Hypothermia control in elderly surgical patient in the intraoperative period: evaluation of two nursing intervention. Rev Latino-am Enfermagem 15(4): ; Wong P.F., Kumar S., Bohra A., et al. (2007) Randomized clinical trail of perioperative systemic warming in major elective abdominal surgery. British Journal of Surg 94: ; GRAZIE PER L ATTENZIONE 8