MODELLI DI INTERVENTO PUBBLICO NEL SETTORE ARTISTICO - CULTURALE. Dott.ssa Teresa Fiorita teresa.fiorita@unisalento.it

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1 1 MODELLI DI INTERVENTO PUBBLICO NEL SETTORE ARTISTICO - CULTURALE Dott.ssa Teresa Fiorita teresa.fiorita@unisalento.it

2 L ANALISI COMPARATA DELLE POLITICHE CULTURALI NAZIONALI 1 APPROCCIO Cummings and Katz individuadono due modelli distinti: 1.un modello di intervento pubblico tipico di Stati evolutisi da monarchie assolutistiche (Austria e Francia); 2.un modello di intervento pubblico tipico di Stati evolutisi da regimi più plutocratici e mercantilisti (Inghilterra e Olanda). 2

3 L ANALISI COMPARATA DELLE POLITICHE CULTURALI NAZIONALI 2 APPROCCIO Lewis sulla base dell ampiezza ed estensione dell intervento dello Stato nel settore culturale individua due pattern: 1.il primo secondo il quale le amministrazioni pubbliche si astengono completamente dell intervenire lasciando che la dinamica fra domanda e offerta di mercato regoli lo sviluppo della vita culturale nazionale (Stati Uniti), 2.il secondo, invece, riguarda quegli Stati (Europa) nei quali le amministrazioni pubbliche intervengono direttamente nel settore artisticoculturale, soprattutto in quei comparti artistici «meritevoli» di protezione e supporto. 3

4 L ANALISI COMPARATA DELLE POLITICHE CULTURALI NAZIONALI 2 APPROCCIO Le origini del cosiddetto modello «liberista» di non intervento dello Stato vengono spesso ricondotte alle seguenti caratteristiche della tradizione e della cultura del popolo americano: 1.una forte tendenza ad incentivare l iniziativa e l azione individuale garantendo un assoluto rispetto della libertà di espressione, credo, associazione e opinione politica; 2.una certa indifferenza verso l arte e la cultura derivante da una mentalità puritana, utilitarista e pragmatica; 3.una certa preoccupazione riguardo alle possibili inefficienze nella fase di implementazione dei programmi pubblici; 4.una decisa frammentazione dell azione pubblica fra differenti istituzioni e a diversi livelli di potere (Governo Federale, Stato, Enti Locali). 4

5 L ANALISI COMPARATA DELLE POLITICHE CULTURALI NAZIONALI 3 APPROCCIO Schuster compara il livello di finanziamento pubblico di istituzioni culturali omologhe in otto Paesi diversi (Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Olanda, Francia, Germania; Svezia e Italia). La ricerca sottolinea come le istituzioni con il più basso livello di finanziamento pubblico sono nell ordine quelle statunitensi, canadesi e inglesi. 5

6 MODELLI DI INTERVENTO PUBBLICO NEL SETTORE ARTISTICO-CULTURALE Gli studi di politica comparata hanno focalizzato l attenzione su tre fattori che differenziano le modalità di intervento pubblico nel settore culturale: A.le caratteristiche del sistema istituzionale pubblico; B.il ruolo dell amministrazione pubblica; C.il sistema di finanziamento pubblico; 6

7 LE CARATTERISTICHE DEL SISTEMA ISTITUZIONALE PUBBLICO -1- L attenzione in tale ambito è posta su: a)organizzazione dell apparato statale responsabile della realizzazione e sviluppo delle politiche culturali pubbliche; b)e modalità di ripartizione delle diverse funzioni pubbliche in materia di arte e cultura fra centro e periferia (grado di decentramento). 7

8 LE CARATTERISTICHE DEL SISTEMA ISTITUZIONALE PUBBLICO -2- Per quanto riguarda il punto a), Cummings and Katz distinguono fra: 1.Paesi che hanno adottato un modello francese di organizzazione delle politiche culturali conferendo ad un unico soggetto forte (Ministero della Cultura) la responsabilità della maggior parte delle politiche culturali. 2.Paesi nei quali più strutture centrali (Ministeri) hanno la responsabilità di diversi programmi pubblici a favore dell arte e della cultura. 3.Paesi che hanno istituito agenzie o fondazioni quasi pubbliche per la gestione delle politiche culturali nazionali. 8

9 LE CARATTERISTICHE DEL SISTEMA ISTITUZIONALE PUBBLICO -3- Per ciò che concerne, invece, il punto b), Mulcahy distingue quattro differenti modelli di organizzazione delle politiche culturali pubbliche: 1.Assetti statalisti 2.Assetti localisti 3.Assetti consociativi 4.Assetti pluralisti 9

10 LE CARATTERISTICHE DEL SISTEMA ISTITUZIONALE PUBBLICO Assetti statalisti Assetti istituzionali che presentano un forte accentramento delle responsabilità sulle decisioni relative alla formulazione, sviluppo, finanziamento e implementazione delle politiche culturali nazionali e locali (Francia). 2. Assetti localisti Assetti che presentano un più elevato decentramento delle responsabilità sulle decisioni relative alle politiche culturali locali e nazionali (Norvegia). 10

11 LE CARATTERISTICHE DEL SISTEMA ISTITUZIONALE PUBBLICO Assetti consociativi Assetti in cui la responsabilità delle politiche culturali è distribuita quasi equamente fra il livello centrale e il livello locale (Canada). 4. Assetti pluralisti Assetti in cui non si ha solo un decentramento della responsabilità in materia di politiche culturali fra diversi livelli di governo, ma i principali attori che determinano e decidono le politiche culturali nazionali non sono pubblici, ma sono privati (Stati Uniti). 11

12 IL RUOLO DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA Hillman-Chartrand e McCaughey propongono un ulteriore classificazione dei modelli di intervento pubblico basati sul ruolo che l amministrazione pubblica può svolgere all interno del settore artistico culturale. Essi individuano i seguenti ruoli: 1.Facilitatore 2.Mecenate 3.Architetto 4.Ingegnere 12

13 IL RUOLO DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA - FACILITATORE Lo Stato ha come obiettivo il sostegno allo sviluppo della creatività artistica in generale Le fonti di finanziamento sono diversificate Lo status dell artista viene determinato dal botteghino e dal successo individuale Il tipo di supporto che lo Stato accorda è un sostegno indiretto attuato attraverso forme di esecuzione fiscale o garantendo una deducibilità delle donazioni di privati donatori 13

14 IL RUOLO DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA - MECENATE Lo Stato concede specifici e considerevoli finanziamenti diretti L intervento si concretizza nella definizione di alcuni standard artistici di qualità Lo status dell artista è individuato dal rispetto di determinati standard di eccellenza o qualità artistica identificati da esperti del settore e critici 14

15 IL RUOLO DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA - ARCHITETTO Lo Stato presenta una struttura amministrativa unica Lo Stato finanzia direttamente le istituzioni culturali ed artistiche sulla base delle decisioni politiche implementate da funzionari pubblici Lo status dell artista è determinato dal fatto di appartenere ad un sindacato o una comunità artistica riconosciuta dallo Stato. 15

16 IL RUOLO DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA INGEGNERE Lo Stato sviluppa le proprie politiche culturali a fini eminentemente politici o addirittura propagandistici Lo Stato è proprietario di tutti i mezzi di produzione artistica e sostiene completamente le istituzioni Lo status di artista è riconosciuto solo a chi è iscritto nella fila del Partito al governo o ad un sindacato riconosciuto dal potere politico 16

17 IL SISTEMA DI FINANZIAMENTO PUBBLICO Rispetto a questo parametro di comparazione occorre sottolineare come esso si possa declinare rispetto: 1.alla ripartizione delle risorse finanziarie pubbliche ai diversi sottocomparti; 2.alla ripartizione fra centro e periferia di fondi destinati al settore culturale; 3.alle modalità con le quali lo Stato finanzia il settore. 17

18 MODELLI DI INTERVENTO PUBBLICO NEL SETTORE ARTISTICO-CULTURALE: LE POLITICHE CULTURALI ITALIANE Aspetti da affrontare: 1.Evoluzione delle politiche culturali italiane 2.Caratteristiche del sistema istituzionale pubblico 3.Ruolo dell amministrazione pubblica italiana nel settore culturale 4.Tipo di sostegno finanziario assicurato 18

19 EVOLUZIONE DELLE POLITICHE CULTURALI ITALIANE L evoluzione delle politiche culturali nazionali si è caratterizzata per determinati fattori: a.un allargamento degli obiettivi di politica culturale perseguiti del Ministero; b.una spinta verso l aziendalizzazione delle istituzioni culturali nazionali; c.un nuovo protagonismo di Regioni ed Enti Locali; d.una maggiore importanza data all intervento del settore privato. 19

20 a. UN ALLARGAMENTO DEGLI OBIETTIVI DI POLITICA CULTURALE PERSEGUITI DEL MINISTERO Alla tradizionale attenzione alla tutela dei beni culturali si è affiancato un impegno sempre più marcato da parte del Ministero verso la valorizzazione e promozione delle attività culturali fra cui annoverare anche lo spettacolo e lo sport. A questo allargamento degli ambiti di intervento si è affiancata nel tempo anche una diversificazione delle finalità di intervento. 20

21 b. UNA SPINTA VERSO L AZIENDALIZZAZIONE DELLE ISTITUZIONI CULTURALI NAZIONALI Le amministrazioni pubbliche operanti nel settore culturale italiano hanno rinnovato le proprie modalità di gestione, adattando metodi e strumenti tipici di un azienda: maggiore autonomia organizzativa, finanziaria e decisionale; maggiore orientamento al cittadino e all utente 21

22 b. UNA SPINTA VERSO L AZIENDALIZZAZIONE DELLE ISTITUZIONI CULTURALI NAZIONALI Principali interventi legislativi volti ad orientare la gestione delle istituzioni culturali nazionali verso principi di economicità: 1.la possibilità di affidare in concessione a terzi i servizi aggiuntivi dei musei nazionali; 2.la possibilità da parte del Ministero di creare istituzioni e fondazioni per la gestione dei beni culturali e la trasformazione degli enti lirici e delle istituzioni concertistiche in fondazioni di diritto privato; 3.il conferimento di un autonomia speciale ad alcune Soprintendenze archeologiche e la creazione di quattro Soprintendenze speciali per la tutela e la valorizzazione dei cosiddetti Poli musicali. 4.la trasformazione di alcuni enti pubblici dello spettacolo in società per azioni o in fondazioni di diritto privato o la creazione di società private per la valorizzazione e al vendita del patrimonio dello Stato. 22

23 c. UN NUOVO PROTAGONISMO DI REGIONI ED ENTI LOCALI L importanza di Regioni ed Enti Locali è cresciuta anche nel comparto dei beni culturali e dello spettacolo dal vivo. Per quanto riguarda il settore dei beni culturali la legge nazionale: ha riservato allo Stato la maggior parte dei compiti amministrativi di tutela di beni culturali nazionali, ha lasciato la possibilità alle Regioni di concorrere con lo Stato nella definizione e sviluppo delle attività di conservazione e catalogazione dei beni e nell attività scientifica di restauro. 23

24 d. UNA MAGGIORE IMPORTANZA DATA ALL INTERVENTO DEL SETTORE PRIVATO Le politiche culturali italiane hanno visto l emergere di nuovi soggetti privati intenzionati ad intervenire, spesso per via finanziaria, all interno del settore artistico culturale. Due importanti categorie di questi soggetti sono: Le imprese Le organizzazioni non profit 24

25 CARATTERISTICHE E RUOLO DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA NEL SETTORE CULTURALE IN ITALIA Nel delineare il nuovo assetto istituzionale e organizzativo delle politiche culturali italiane si farà riferimento ai principali soggetti pubblici operanti all interno di tale settore ad alle dinamiche che essi hanno conosciuto. In particolare: A.Il ruolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) B.Il ruolo delle Regioni e degli Enti Locali 25

26 A. IL RUOLO DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI (MIBAC) Funzioni ministeriali: tutela, gestione e valorizzazione dei beni culturali e dei beni ambientali; promozione delle attività culturali in tutte le loro manifestazioni; promozione del libro, della lettura e delle attività editoriali di elevato valore culturale; promozione della cultura urbanistica e architettonica; studio, ricerca, innovazione e alta formazione nelle materie di competenza, anche mediante sostegno delle attività degli istituti culturali; diffusione dell arte e della cultura italiana all estero, salve le attribuzioni del Ministero degli affari esteri e d intesa con lo stesso. 26

27 B. IL RUOLO DELLE REGIONI E DEGLI ENTI LOCALI Le Regioni svolgono un duplice ruolo nel settore dei beni culturali e dello spettacolo dal vivo: da un lato esse concorrono con lo Stato alla determinazione degli indirizzi legislativi limitatamente agli aspetti di gestione, valorizzazione e promozione dei beni e delle attività culturali; dall altra, assieme agli Enti Locali, possono essere titolari delle funzioni amministrative nelle materie a potestà legislativa concorrente. 27

28 B. IL RUOLO DELLE REGIONI E DEGLI ENTI LOCALI L azione di Comuni e Province all interno delle politiche culturali italiane si è esplicitata soprattutto per quanto concerne la gestione diretta dei musei di interesse locale, delle biblioteche civiche e dei teatri comunali, nonché relativamente alla realizzazione di manifestazioni, festival e attività culturali. Una delle spinte più forti alle quali sono stati soggetti questi Enti è stata la necessità di adottare logiche e criteri di azione aziendalistici (o manageriali), spesso portando tali Enti: alla creazione di forme di gestione autonoma per le attività culturali e del tempo libero; alla creazione di forme di gestione associata o forme di reti culturali fra Comuni. 28

29 TIPO DI SOSTEGNO FINANZIARIO ASSICURATO Le modalità e la dimensione del sostegno finanziario pubblico all arte e alla cultura qualifica il ruolo dei diversi livelli di governo nel settore culturale nonché il livello generale di intervento pubblico nel settore. Si evidenzia: difficoltà nella comparabilità e disponibilità dei dati; forte disparità geografica e tra livelli di governo; la spesa pubblica destinata al settore culturale risulta avere un percentuale molto bassa per un Paese avanzato come l Italia il sistema di finanziamento pubblico consiste prevalentemente in sussidi all offerta dimensionati, nella maggior parte dei casi, su base storica; molto rare sono le forme di finanziamento alla domanda nella forma di buoni, piuttosto che le forme di finanziamento indiretto attraverso agevolazioni ed esenzioni per le donazioni private. 29

30 CONCLUSIONI In sintesi, le politiche culturali italiane: risentono di una tradizione storica derivante dal periodo fascista; dal punto di vista degli assetti istituzionali pubblici, si sono avvicinate al modello francese con un Ministero della Cultura forte che interviene attraverso differenti modalità; l estensione dell intervento pubblico rimane mediamente alta soprattutto per quanto riguarda la regolazione del settore; in Italia non si può attribuire allo Stato un ruolo definito; dal punto di vista del sistema di finanziamento occorre sottolineare ancora una volta l importanza del finanziamento del governo locale, nella forma del finanziamento diretto all offerta (rare sono le forme di incentivazione della domanda di arte e di cultura a ancora meno frequenti gli incentivi ai donatori per il finanziamento del settore. 30