5 M otivi per avere una buona riproduzione. Investi 5 per guadagnare 10. Dairy Cattle Reproduction Council.

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2 Investi 5 per guadagnare 10 5 M otivi per avere una buona riproduzione O ttenere e mantenere un buono stato riproduttivo nel nostro allevamento richiede che l allevatore faccia uno sforzo quotidiano grande e importante. Le variabili in causa sono numerose e sussistono vari fattori che possono ostacolare la nostra resa riproduttiva. Possiamo e sappiamo individuare correttamente i calori? Siamo efficienti nel nostro programma d inseminazione? Come incidono le patologie post-parto? E quelle podaliche? Riusciamo a tenere entrambe sotto controllo? Lo stress da calore? La condizione fisica? Il fabbisogno produttivo delle nostre vacche da latte comporta un equilibrio fragile e delicato per lo stato riproduttivo dell allevamento, che può essere mantenuto solo con uno sforzo all altezza della sfida produttiva che ci poniamo. Lo sforzo multidisciplinare richiesto per rendere compatibile la riproduzione con l elevata produzione può portare l allevatore a farsi domande sulla sua necessità o sulla sua importanza. Attenzione! è esattamente il contrario: è proprio ottimizzando la nostra resa riproduttiva che riusciremo ad ottimizzare la produttività delle nostre vacche. Così come non è vero che sia impossibile ottenere una buona riproduzione con un elevata produzione: si tratta di adeguare la nostra gestione da quintali di latte prodotto per vacca l anno alla gestione da 120 quintali Analizziamo ora cinque motivi fondamentali per avere un buono stato riproduttivo nel nostro allevamento. PRODUTTIVITÀ DEL BESTIAME In una situazione ideale, più ci avviciniamo all intervallo fra un parto e l altro di 365 giorni, più lavoreremo attorno a una media di giorni in latte per l allevamento. Di conseguenza, se semplifichiamo le cose, dobbiamo partire dall obiettivo di avvicinarsi il più possibile a un intervallo fra un parto e l altro di un anno. Perché? La produttività della mandaria viene ottimizzata in larga misura man mano che diminuisce il valore medio in giorni in latte al suo interno. In concreto, presentiamo i dati di un Azienda relativi agli ultimi quattro anni, in cui si può osservare chiaramente una correlazione inversamente proporzionale fra i giorni in latte e la produzione per vacca e al giorno: 2 LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio Dairy Cattle Reproduction Council.

3 Investi 5 per guadagnare 10 Questo modello tende a ripresentarsi sempre nello stesso modo in un allevamento, a seconda della concomitanza di altre variabili che lo possono modificare, come variazioni nell alimentazione, il passaggio da due a tre mungiture, una crisi di salute del bestiame Più bassa è la media dei giorni in latte nel nostro allevamento, più latte per vacca e al giorno produrrà il nostro bestiame e, cosa ancora più importante: a un prezzo di gran lunga inferiore, dato che la capacità di trasformazione degli alimenti in latte tende a essere massimizzata man mano che diminuiscono i giorni in latte. Sarà quasi impossibile ottenere conversioni target di 1,5 1,55 kg di latte per kg di materia secca consumato, a meno che non si stia al di sotto dei 200 giorni in latte. Come si riducono dunque i giorni in latte per avvicinarsi il più possibile a ? Questo è possibile soltanto in maniera efficiente, diminuendo i giorni aperti del nostro allevamento, ossia portando l intervallo parto concepimento delle nostre vacche a circa 100 giorni. In una situazione IDEALE, nello schema seguente si evidenziano gli intervalli target con cui dobbiamo cercare di lavorare nel nostro programma riproduttivo, per ottimizzare i giorni in latte del nostro allevamento. Più tardi otteniamo la gravidanza delle nostre vacche, maggiori saranno i giorni in latte nel nostro allevamento e minore la produzione media per vacca e al giorno. LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio

4 Investi 5 per guadagnare 10-5 M otivi per av ere una buona riproduzione 2 RIMONTA 3 INGRASSAMENTO ALLA FINE DELLA LATTAZIONE Molte Aziende vedono ogni anno compromettersi la disponibilità di manze da rimonta unica e questo avviene esclusivamente a causa di una resa riproduttiva carente delle vacche adulte. Questo obbliga a comprare animali da rimonta esternamente, il che implica una serie di gravi inconvenienti: Dipendenza dalla disponibilità, dal prezzo e dalla congiuntura del mercato delle manze e delle vacche adulte. Manze di tipo commerciale, non sempre adeguate, non sempre adatte alle nostre necessità, alla nostra genetica, al sistema di produzione, ai nostri gusti e preferenze. Elevato rischio sanitario a livello di sicurezza biologica: con quali garanzie sanitarie gli animali esterni da rimonta vengono inseriti nel nostro allevamento? L adeguamento del bestiame esterno è sempre più difficoltoso rispetto a quello della propria Azienda: a livello immunitario, l adeguamento al clima e all ambiente, al trattamento con gli addetti alla cura degli animali, al sistema di produzione Ovviamente, ci sono anche altre problematiche che condizionano la disponibilità di manze all interno dell allevamento, come la mortalità delle vitelle al parto e durante il periodo di accrescimento, nonché l età al primo parto. Al contrario, allevamenti con una buona resa riproduttiva, una percentuale controllata di perdita di manze e vitelle e un età media al primo parto inferiore ai 24 mesi, si possono permettere di effettuare una selezione dei migliori animali già durante l allevamento, scartando e vendendo da vita gli animali meno validi. Una resa produttiva carente comporta lattazioni lunghe, con una serie di lattazioni improduttive o periodi di asciutta molto lungui, al di là dei 65, 80 e persino 100 giorni o più. Tutto ciò comporta un eccessivo ingrassamento del bestiame, che non solo implica una perdita di denaro a livello di risorse alimentari, ma anche la tendenza a compromettere gravemente la salute del bestiame al parto e nella fase post-parto. I problemi post-parto: Ostacolano l avviamento della produzione nella lattazione appena iniziata. Aumentano i costi di produzione a livello di spese mediche e veterinarie. Incrementano la percentuale di rimonte forzate nell allevamento. Compromettono la resa riproduttiva nella lattazione in corso, chiudendo così un circolo vizioso. 4 ETÀ AL PRIMO PARTO NELLE MANZE L età al primo parto delle nostre manze dipende anche dalla resa riproduttiva (fertilità e individuazione di calori). Se l età al primo parto sale oltre i 24 mesi avremo i seguenti effetti negativi: Si allunga inutilmente una tappa improduttiva come quella dell allevamento delle manze da rimonta, ritar- 4 LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio 2011

5 Investi 5 per guadagnare 10 dando così il ritorno sull investimento iniziale per l allevamento. A pari condizioni, maggiore produzione vitalizia delle manze che partoriscono prima. Si stima che un giorno extra fino al primo parto costa 13 volte in più rispetto a un giorno aperto (Cady & Smith 1996). Il numero di manze da rimonta necessarie per mantenere le dimensioni dell allevamento aumenta quando si ritarda l età al primo parto, comportando così una potenziale carenza nel numero di animali disponibili, oppure un possibile problema a livello di strutture e comfort animale per affollamento. Per esempio, supponendo che il tasso di rimonta sia del 30%, un incremento dell età al primo parto da 24 a 28 mesi richiede un 11% in più di manze per mantenere le dimensioni dell allevamento (110 manze in più in un allevamento di animali da latte di vacche). Le manze che partoriscono tardi per motivi di natura riproduttiva tendono a farlo con un eccesso di condizione fisica, da cui deriva una maggior incidenza di problemi patologici al parto e nella fase post-parto. Per una corretta età media al primo parto (fra i 23 e i 24 mesi), non basta solo avere una buona resa riproduttiva, ma è anche FONDAMENTALE ottenere una crescita e sviluppo corretti: 665 kg di peso al parto e 150 cm di altezza. La tabella seguente mostra come possa aumentare in maniera evidente il numero di manze di cui abbiamo bisogno per coprire la nostra percentuale annua di rimonta, man mano che sale l età media al primo parto delle nostre manze, in un allevamento di 100 vacche: Effetto dellétà al primo parto e della percentuale di rimonta sui número di sostituzioni necessarie per mantenere le dimensioni di un allevamento di 100 vaccche Percentuale di Età al primo parto (mesi) rimonta (%) Fonte: Management Considerations in Holstein Heifer Development. College of Agriculture & Home Economics 5 RIPERCUSSIONI ECONOMICHE DELLA RIPRODUZIONE Quanto soprascritto costituisce una valutazione unica ed esclusivamente di natura tecnica, che ci permette di avere una serie di parametri corretti per mantenere un numero di giorni in latte che ottimizzino la produttività dell allevamento, controllando la percentuale di perdite per infertilità e con un periodo medio di asciutta che non superi i 60 giorni. In definitiva: come si traducono a livello economico le ripercussioni della nostra resa riproduttiva? In effetti non è facile portare a termine uno studio realistico sui proventi che comporta una buona riproduzione: quando la resa riproduttiva aumenta, si devono tenere in considerazione tutti i cambiamenti a livello di introiti derivanti dal miglioramento. È per questo motivo che per ottenere un analisi corretta, dobbiamo per lo meno includere stime realistiche sulle curve di lattazione, l ingestione di alimenti, il rischio di abbattimento involontario, i prezzi del latte, i vitelli, le manze da rimonta e gli animali al macello, nonché i costi della manodopera, il seme e i trattamenti riproduttivi. Per facilitare all allevatore e ai suoi tecnici il compito di portare a termine un analisi così complessa, la maggior parte degli studi presenti in letteratura di settore cerca di riassumere l impatto economico della riproduzione in una stima dei costi aggiuntivi per giorno aperto, espressi per vacca e per anno. Si lavora secondo il parametro condiviso di 8-10 per giorno aperto / vacca / anno oltre i 100 giorni come valore ideale, per valutare l impatto economico di una resa riproduttiva carente. In questo modo, in un allevamento di 100 vacche, con 116 giorni aperti, si avrebbero le seguenti perdite di reddito: 100 vacche * (116 dopn 100 dopn) * 8 = annui e solo a causa di carenze nella resa riproduttiva. Ciononostante, questa valutazione strettamente economica della riproduzione, che si basa sul calcolo del giorno aperto, resta un approssimazione di riferimento, per sicurezza in difetto: Come quantificare economicamente il rischio sanitario (fra gli altri rischi) in cui incorriamo se dobbiamo acquistare bestiame esterno a causa di un cattivo stato riproduttivo? Come quantificare i problemi post-parto dovuti all ingrassamento derivante da una gravidanza tardiva? Vi sono svariati esempi di variabili che non possono essere quantificate dal punto di vista economico, che possono essere alterate a causa di una resa riproduttiva carente e che a conti fatti, in un modo o nell altro, compromettono il risultato finale del bilancio del nostro allevamento di animali da latte. LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio

6 Investi 5 per guadagnare 10 Controllate la conta delle cellule somatiche nel vos tro allevamento seguendo procedure di gestione adeguate PO SSIA M O R IA SSUM ER E I PA R A M ETRI DI Q UA LITÀ SA N ITA R IA DEL LATTE IN QUESTO M O DO: Bernat Sales Nogueras. Veterinario del Gruppo Ahedo nel latte riduce drasticamente la resa tecnologica per il formaggio. Conta di Cellule Somatiche per millilitro. Conta di Unità Costitutive delle Colonie per millilitro. Presenza di Residui e Inibitori nel latte. L obiettivo di queste righe è quello di rivedere il concetto di Conta di Cellule Somatiche, sottolinearne l importanza, analizzare le cause di conte elevate e proporre idee sulle migliori strategie per limitare le suddette conte al minimo. Qualsiasi programma di controllo delle conte di cellule somatiche deve essere strutturato attorno a cinque punti critici fondamentali da tenere in considerazione. COSA È LA CONTA DI CELLULE SOM ATICHE? La conta di cellule somatiche è il numero di cellule della vacca presenti in un millilitro di un campione del suo latte. È costituita in gran parte da cellule di difesa ( globuli bianchi : leucociti e linfociti principalmente), per cui questo parametro costituisce un indice perfetto per quantificare lo stato di salute della mammella di un animale o del bestiame da latte, a seconda del campione. PER CHÉ ECCESSIV E CONTE DI CELLULE SO M ATICHE SO N O N EG ATIV E? Una ghiandola mammaria con CCS elevata sarà una mammella malata, che non produce latte in tutto il suo pieno potenziale. Il latte con CCS elevata continua a essere un latte alterato, a causa dell attività enzimatica delle cellule somatiche. Il latte, in questo senso, perde valore economico, nutritivo, organolettico (colore, odore, sapore) e il suo periodo di conservazione sul mercato è più breve. La conta di cellule somatiche nel nostro allevamento sarà direttamente proporzionale all incidenza di mastite clinica, il che aumenterà il numero di eliminazioni involontarie per questo motivo, limitando la produzione di latte, aumentando la spesa in farmaci e il rischio di presenza di residui e inibitori nel latte che consegniamo. L attività enzimatica delle cellule somatiche presenti COSA PR EV EDONO LE LEGG I IN V IG OR E PER QUA N TO R IG UA R DA LA CONTA DI C ELLULE SOM ATICHE? La Legge ritiene inadeguato al consumo umano il latte con oltre CCS / ml e impone che la media geometrica dei campioni di tutto il latte consegnato da ogni allevatore per tre mesi sia al di sotto di questa soglia. COSA PO SSIA M O FA R E PER LIM ITA R E LA CONTA DI CELLULE SOM ATICHE? In generale, tutte le misure destinate a mantenere la mammella in un ambiente il più pulito e meno aggressivo possibile contribuiscono positivamente alla riduzione e di conseguenza, al miglioramento, della Conta di Cellule Somatiche. Questo riveste particolare importanza al momento della Mungitura, dato che è il momento in cui si apre lo sfintere della punta del capezzolo per l eiezione del latte, attraverso cui possono accedere gli agenti patogeni di infezioni e di conseguenza della mastite. Segue una panoramica delle misure da tenere in considerazione per limitare la Conta di Cellule Somatiche: 1 R OUTIN E DI M UN GITUR A La routine ideale da progettarsi dipende, in ogni caso, dal tipo e dalle dimensioni della sala di mungitura, come anche da altre circostanze che sarebbe impossibile tenere in considerazione nel loro complesso: dimensioni dell allevamento (durata della mungitura), suddivisione degli animali, numero di computer per sessione, profilo del personale, tecnologia nella sala e annessi, salute e conformazione della mammella e dei capezzoli degli animali Tutti questi sono fattori che influiscono notevolmente sul protocollo di mungitura. In ogni caso, progettate una routine che rispetti i seguenti principi a livello di salute della mammella, illustratela e ricordatela a tutti coloro che prendono parte alle operazioni di mungitura e appendete uno schema della routine nella sala, in modo tale che sia visibile a chi è responsabile della mungitura. 6 LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio 2011

7 Investi 5 per guadagnare 10 LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio 2011 Utilizzo dei guanti da mungitura, puliti e integri. Si riducono così al minimo le possibilità di contaminazione. Applicazione di un prodotto di predipping : con un prodotto adeguato, su una percentuale minima del 75 % della superficie esterna della pelle del capezzolo e in maniera ottimale, lasciando agire il prodotto almeno un minuto (mai meno di 30 secondi!). Idealmente, un prodotto di predipping è un agente di pulizia e disinfezione che ridurrà le popolazioni di microbi presenti sulla pelle del capezzolo, che durante la mungitura potrebbero accedere all interno della mammella e provocare infezione e infiammazione. Corretta stimolazione: mediante la spinatura (estrazione manuale di due o tre getti di latte per quarto) e se non è possibile mediante un attenta pulizia con un panno / carta da mungitura. I gruppi di mungitura rimangono un elemento aggressivo per la salute della mammella in generale e del capezzolo in particolare. È dunque necessario lavorare per limitare al minimo il tempo in cui il gruppo rimane posizionato sulla mammella. È per questo che la soluzione ottimale è quella di posizionare il gruppo di mungitura esclusivamente quando la vacca si trova nella condizione migliore per eiettare il latte e ciò avviene solamente dopo una serie di stimoli tattili sulla pelle del capezzolo, soprattutto mediante la spinatura, ma anche pulendo il capezzolo. La mungitura extra, ossia il tempo in cui il gruppo rimane sulla mammella oltre lo stretto necessario, provoca l infiammazione del canale del capezzolo e l eversione dello sfintere e di conseguenza ostacola l azione di chiusura e perde efficacia mungitura dopo mungitura: gli agenti che provocano mastite hanno così via libera di accesso alla mammella. A parte tutto questo, una mungitura che preveda una stimolazione insufficiente aumenterà la quantità di latte residuo, che rimane nella mammella dopo la mungitura, il che sarà dunque un terreno di coltura per gli agenti che provocano mastite, che abbiano avuto accesso all interno della mammella. Rispetto degli int ervalli di preparazione della mamme lla Posizionamento del gruppo di mungitura: fra i 60 e i 90 secondi. Gli stimoli tattili sulla pelle del capezzolo provocano la secrezione dell oxitocina (ormone responsabile dell eiezione del latte) nel sistema nervoso centrale, che viene poi rilasciata nel sangue. I livelli massimi di oxitocina nella mammella si hanno attorno ai secondi dopo lo stimolo tattile, per cui sarà a questo punto che verrà posizionato il gruppo di mungitura. Pulizia del capezzolo con carta o con un panno da mungitura da usare una volta sola, pulito e asciutto. Non è importante solamente in termini di pulizia, ma anche di stimolazione tattile del capezzolo. Consigliamo di utilizzare i panni una sola volta, sempre puliti e asciutti, per i quali è dunque necessario un certo investimento e operatività, con l acquisto di una lavatrice e un asciugatrice. Ciò nonostante, la pulizia sarà molto più rapida, comoda ed efficace utilizzando panni di stoffa rispetto alla carta. 7

8 Investi 5 per guadagnare 10 - Controllat e la cont a delle cellule somatiche nel vost ro allevamento seguendo procedure di gest ione adeguate La pulizia del capezzolo con panno deve essere svolta in tre passaggi: - Pulire i quattro capezzoli utilizzando solo uno dei due lati del panno, con un movimento a cavatappi. - Girare il panno. - Pulire nuovamente i quattro capezzoli utilizzando il lato pulito del panno, ma concentrandosi esclusivamente nella zona della punta. Posizionamento de l gruppo di mungit ura nel modo meno traumatico possibile, ossia senza far passare aria attraverso i prendicapezzoli, che possono, in minor o maggior misura, trascinare e trasmettere agenti patogeni della mastite (batteri) o impurità (polvere di paglia, particelle di sterco, terra ), che oltre a trasmettere infezioni, possono lesionare la punta e il canale del capezzolo. Assenza di sit uazioni di stress: qualsiasi situazione di stress per l animale durante la mungitura, come grida, rumori, colpi, dolore inibirà la sensibilità tattile della vacca, come anche la sintesi di oxitocina e l arrivo dell ormone alla mammella attraverso il sangue. Sigillat ura post- dipping : lo sfintere rimane aperto sulla punta del capezzolo per circa 30 minuti dopo che i gruppi di mungitura vengono staccati, per cui è fondamentale applicare un prodotto cosmetico, sigillante e disinfettante su almeno il 75% della superficie esterna del capezzolo, per limitare l accesso di agenti patogeni della mastite. Seguite attentamente quanto indicato dal produttore e dai suoi tecnici per quanto riguarda la qualità del latte e la salute della mammella, a tre livelli: Programma di ricambi: - Prendicapezzoli. - Elastici. - Strumentazione (pulsanti ) Programma di revisione: - Pulsazione. - Vuoto riserva. - Programma di pulizia. Programma di man uten zione: - Pulizia del circuito del vuoto. - Cambio dell olio nelle pompe vuoto. - Oliatura delle pompe vuoto. 2 COM FORT A NIM A LE Massimizzate la pulizia dei vostri animali e delle installazioni in cui si trovano, soprattutto per quanto riguarda la mammella o le zone a contatto con la stessa. Le vacche devono stare in un ambiente pulito, asciutto e confortevole. Pulizia e disinfezion e delle poste e della lettiera a caldo, soprattutto, nel caso delle poste, nel terzo distale. Pulizia dei corridoi e delle aree di ese rcizio, come l area antistante la sala e le aree di mungitura: gli animali trascinano meno sterco con le zampe e di conseguenza si sporcano meno la mammella, i gruppi di mungitura, i bracci compiuterizzati Pulizia dei gruppi di mungitura. Lavaggio del circuit o di mungitura secondo le raccomandazioni del produttore, per evitare la proliferazione di batteri nell attrezzatura. Bruciare i peli sulla mammella: vengono trascinate meno sporcizia e impurità. 3 M A CCHIN A R IO DI M UNG ITUR A Una politica di ricambi, revisione e manutenzione del macchinario di mungitura è fondamentale per minimizzare il suo impatto sull incidenza di mastite: si stima che quasi un quarto dei casi d insorgenza di mastite clinica è provocato dall attrezzatura utilizzata per la mungitura. 4 M ESSA IN A SCIUTTA DEGLI A N IM A LI Le operazioni di messa in asciutta delle vacche costituiscono un altro punto essenziale da tenere in considerazione per evitare la mastite in questa fase critica e di conseguenza livelli elevati di CCS nella lattazione seguente. Utilizzate una procedura chiara e rigorosa che preveda alcuni passaggi da seguire per mettere in asciutta gli animali, rispettando i punti seguenti: Animali appena munti. Ambiente pulito e tranquillo. Uso costante di guanti da mungitura puliti e integri. Disinfezion e della pelle del capezzolo mediante applicazione di un prodotto adeguato di predipping, lasciandolo agire per un minuto. Pulizia del capezzolo, con panno o carta, come descritto nel caso della mungitura. Pulizia e disinfezione specifica della punta del capezzolo mediante applicazione e sfregamento con un batuffolo di cotone intriso di alcol. In troduzion e minima della pun ta della cannula di applicazione dell ant ibiotico in sospensione intramammaria, per evitare lesioni e passaggio di sporcizia. Applicazione di un prodott o di sigillatura di post dipping. Ne esistono di specifici per le ope- 8 LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio 2011

9 Investi 5 per guadagnare 10 razioni di messa in asciutta, che creano una pellicola più consistente attorno alla pelle del capezzolo. Seguite e controllate gli animali la settimana dopo la me ssa in asciutta, verificando che le mammelle ritornino in posizione normale e riassorbano il latte correttamente. In questa fase potete creare procedure, come quella di applicare un prodotto disinfettante di sigillatura una volta al giorno. Trattamen to de gli animali infetti, sempre che ne valga la pena, dato che il successo in questi casi di solito è discreto, per cui si dovrebbero scegliere in maniera più attenta gli animali candidati al trattamento, considerando maggiormente quelli giovani, con una mammella ben conformata, un potenziale produttivo significativo Collaborate con i vostri tecnici o esperti per implementare la procedura di trattamento migliore in ogni caso. 5 CONTROLLO E DEBELLA M ENTO DI A G ENTI DI CONTA GIO CHE P R OV OCA N O M A STITE A livello epidemiologico, dobbiamo prima di tutto fare una distinzione fra due tipi di mastite: A mbient ale: provocata da germi presenti nell ambiente in cui vive la vacca. Sterco, acqua, lettiera, impianti, attrezzatura di mungitura L esempio più evidente di agenti che provocano mastite è quello degli enterobatteri (mastite colibacillare ). Cont agiosa: provocata da agenti che si adattano perfettamente alla vita nella mammella stessa dell animale, che ne costituisce così la principale fonte e serbatoio. Gli esempi più comuni sono lo Staph y lococcus a ure us e lo Stre p tococcus agalactiae. La maggior parte delle misure presentate sono volte sostanzialmente a prevenire la comparsa di mastite ambientale e in ogni caso a minimizzare il rischio di contagio di mastite contagiosa. Tuttavia, per eseguire il controllo e il debellamento di germi contagiosi nell allevamento, sarà necessario applicare una politica basata sui seguenti pilastri fondamentali: Rilevamento de gli animali portatori di ge rmi patogeni di mastite contagiosa, mediante un campionamento: - Diretto: individueremo periodicamente gli animali più colpiti a livello di salute della mammella, mediante la Conta Individuale delle Cellule Somatiche o Test California, per raccogliere campioni di latte e rilevare la presenza di germi contagiosi. - Sistematico: programma di campionamento di tutti gli animali, per esempio durante la seconda settimana dopo il parto, per individuare gli animali portatori di germi contagiosi. - Clinico: campionamento di tutti i casi di mastite clinica. Isolamento degli animali positivi in un passaggio destinato agli ultimi turni di mungitura, per evitare il contagio del resto del bestiame attraverso l attrezzatura di mungitura. Individuazione degli animali infettati da germi contagiosi, per implementare strategie differenziate di gestione, come procedure di trattamento, politiche di macello più aggressive, disinfezione dei gruppi di mungitura LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio 2011 CON CLUSION I: L obiettivo di tenere sotto controllo la Conta di Cellule Somatiche del vostro tank di latte rimane un punto fondamentale. La Conta di Cellule Somatiche è il numero di cellule della vacca presente in un millilitro di campione di latte. La maggior parte di queste è composta da cellule di difesa, per cui la CCS costituisce un indice perfetto dello stato di salute della mammella. Una CCS elevata comporta una perdita di potenziale produttivo in termini quantitativi. Il latte con CCS elevata sarà alterato a livello di colore, odore e persino sapore e la sua vita commerciale sarà ridotta. Una CCS elevata nell allevamento comporterà una maggior incidenza di mastite clinica, con il rischio conseguente di eliminazioni, presenza di residui e inibitori nel tank di latte e aumento delle spese per i farmaci. Per mantenere la CCS sotto controllo in allevamento, bisogna implementare procedure e politiche di lavoro chiare, rigorose ed efficaci a vari livelli: - Routine di mungitura. - Comfort animale: animali in ambiente pulito, asciutto e confortevole. - Procedure di manutenzione, ricambi e revisioni dell attrezzatura di mungitura. - Procedura di asciugatura. - Controllo e debellamento di agenti contagiosi che provocano mastite. 9

10 Genetica Noelidase Yannick Jordan MB -87 N 1 LPI Latte Kg Tipo +15 Apparato Mammario +15 Arti e Piedi +13 Cellule Somatiche 2,54 Facilità di parto 107 Longevità 111 N on è facile trovare un toro che in prima uscita si colloca al primo posto della classifica e solo quattro mesi dopo, superando le 200 figlie indicizzate, riconfermi la sua leadership indiscussa, evidenziando indici genetici molto equilibrati e senza punti deboli. Oltre al suo straordinario glpi di 2712, mette in risalto un indice latte di 1420 kg con indici per le percentuali di grasso e proteine molto positivi, un indice cellule somat iche superlativo ed un indice per la facilità al parto di 107 che lo rende il partner ideale per le manze. Ma non finisce qui se osserviamo l in dice longevità delle figlie che è tra i più alti in Canada con 111, il +15 per la morfologia, con 30 figlie classificate MB della prova di progenie, ossia quasi il 14%: in pochissime occasioni Semex ha avuto un toro come questo. Se a noi allevatori chiedono la descrizione della vacca ideale che ci permetta di produrre del reddito nel nostro allevamento, sicuramente risponderemo: una vacca con una buona produzione, dairy, di statura media, in modo tale da poterla gestire meglio in un ambiente con spazi limitati, equilibrata, affinché non abbia problemi, con buoni arti e piedi ed un sistema mammario ottimale perché duri a lungo, con poche cellule somatiche per evitare problemi di mastite. Se mbra la descrizione delle figlie di Jordan. Utilizzato in modo massiccio come padre di tori, Jordan è un toro molto complet o, che risponde esattamente a quanto noi allevatori richiediamo ad un toro per produrre vacche moderne e capaci di produrre reddito non solo con la produzione di latte. Le figlie di Jordan spiccano per la grande qualità che si evidenzia nello scheletro in generale ma anche nel tessuto della mammella, essenziale per la salute e per una lunga vita produttiva. Ci sono due punti chiave della morfologia per avere una lunga vita produttiva: uno è l attacco anteriore, +12 e l altro è la vista posteriore di arti e piedi, +11. In definitiva usate Jordan sulle vostre vacche e sulle vostre manze, al fine di avere delle vacche moderne ed in grado di conquistarvi con delle ottime performances produttive e funzionali giorno dopo giorno. Per ottenere i migliori risultati, utilizzate Jordan su vacche con una buona ampiezza scheletrica. 10 LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio 2011

11 Genetica Bur-Wall Buckeye Gigi figlie negli Stati Uniti Latte Lbs Tipo Apparato Mammario Arti e Piedi Facilità al parto 6% LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio 2011 I l nome di Buckeye suona ancora fra i più popolari de l momento e sebbene si utilizzi ormai da molti anni, la domanda continua ad essere così elevata che, nonostante sia un grande produttore di seme e abbia più di 1 milione di dosi vendute, la disponibilità continua a essere limitata. Negli Stati Uniti le sue prove includono oltre figlie e i suoi dati continuano a essere di alto livello: molto latte, in morfologia, per sistema mammario e +1, 35 per arti e piedi. Un toro di second crop è molto richiesto solo se i risultati delle sue figlie in produzione soddisfano gli allevatori confermando in stalla quanto detto dagli indici genetici. Buckeye pensiamo sia proprio questo tipo di toro visto che il suo seme prodotto è subito venduto. Questo figlio di BW Mashall x Rudolph, osservando come si sviluppano e crescono le sue figlie di lattazione in lattazione, rappresenta di più la linea materna di quella paterna e questo sembra ancora più evidente se si analizzano attentamente i suoi caratteri salute dove emerge chiaramente l influenza di Rudolph. Le Buckeye sono vacche da stalla, in grado di reggere la competizione nei grandi allevamenti, passando quasi inosservate, non le vedi mai, quasi non ti accorgi di averle, ma non danno problemi, producono straordinariamente, s ingravidano bene, hanno poche cellule somatiche e, in definitiva, sono molto reddit izie per gli allevatori. In Canada, con figlie, ha un indice di kg di latte e con quasi lo stesso numero di figlie per la morfologia, arriva al 61% di figlie valutate 80 punti o più. Buckeye ha 687 figlie classificate MB con 115, 14 quintali di latte in età adulta, dati realmente elevati. Le Buckeye sono vacche con molta qualità, produzione elevata, buoni caratteri di salute, molto corrette in generale e soprattutto con un eccellente tessuto e legamento della mammella. Utilizzatelo su vacche con una buona struttura e forza dell anteriore. Tutto questo rende Buckeye uno dei tori più sicuri e di facile utilizzo, ideale per i grandi allevamenti di tipo commerciali. 11

12 Genetica Cedarpark Alaska Bonnie B+ 82 2a Latte kg Grasso +52 kg, +0,14% Proteine +54 Kg, +0.17% Tipo +9 Legamento +12 Longevità 107 A laska è un toro, che giorno dopo giorno, continua ad acquistare più popolarità. Infatti da quando sono uscite le sue prime prove ad aprile dell anno scorso ha continuato a migliorarsi. Molto elevato per LPI, ha un pedigree diverso dai soliti ed ha dei dati per i caratteri salute non facili da trovare, tanto che renderlo un leader per fertilità delle figlie. La somma d queste importanti caratteristiche lo hanno fatto entrare nella ristretta cerchia dei padre di toro in molti programmi genetici e lo rendono un importan te alt ernativa per gli allevatori alle solite linee di sangue. Alaska è un figlio di Laudan, che proviene dalla stessa famiglia del famoso Canyon-Breeze Allen. Il suo pedigree presenta questa sequenza di tori: Laudan x BW Marshall (85) x Storm (90) x Emory (94) x Wister (93) x Chief Mark (91). Ha dati ecce llenti per i caratt e- ri produttivi, dove spiccano i suoi indici per la % di grasso e proteine, con +52 kg di grasso e +54 per proteine. Tutto questo, unito anche al fatto che è AB per i genotipo della k- caseina, lo rende un toro ideale per le zone in cui sono prodotti i tanti formaggi tipici italiani. Le sue figlie sono vacche di taglia media con buona capacità corporea, mammelle molto funzionali, in cui si deve mettere in evidenza soprattutto l ottimo attacco posteriore della mammella per altezza e larghezza a cui si aggiunge un legamento mediano molto forte e marcato. Gli ottimi indici per ce llule somat iche, lon gevit à e fert ilità delle figlie completano una serie di dati che non è facile fare passare inosservati. 12 LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio 2011

13 Genetica Pine-Tree Finley Minnie EX-90 USA Madre de SID Tipo +19 Forza Produttiva +15 Apparato Mammario +17 Attacco anteriore mammella +16 Altezza Mammella Posteriore + 12 Qualità del Tessuto +16 Larghezza Groppa +12 Facilità di parto 102 Longevità 108 S enza dubbio uno dei migliori tori del momento, fra i più utilizzati, qualcuno potrebbe pensare che sia solo per la straordinaria conformazione, ma non è così: c è molto di più nelle sue prove, caratteristiche che hanno solo le vacche che possono vincere ben più di una sola mostra. Ha un pedigree molto diverso, Mr Sam x Finley (92) x Elton (90) x Mandingo (87), che si può utilizzare su una gran quantità di linee di sangue, con indici produttivi molt o equilibrati, dati sui caratteri salute estremame nte buoni con poche cellule somatiche, elevata vita produttiva, buona velocità di mungitura e buona facilità al parto. A questo aggiunge degli indici per tutti i caratteri morfologici straordinari, con dati fuori dal comune. Capita raramente che un toro in prima uscita abbia figlie che partecipano e vincono nelle mostre, alcune a Madison e altre alla Royal. Attualmente, con 87 figlie classificate, ha il 78% delle figlie con oltre 80 punti e di queste 9 sono MB, 2 hanno 88 punti e una 87. Le figlie di Sid si distinguono per la forza scheletrica, l angolosità, i forti carattere da latte, sono vacche alte, molto forti, con groppe molto ampie. La parte che più le contraddistingue è la mammella molto compatta e ben attaccata, con molta qualità nel tessuto, eccellenti attacchi, sia a livello di anteriore, che a livello di altezza dell attacco posteriore, con +12. Sid va usato su vacche con buoni arti e piedi, in particolare nell altezza del tallone. È un eccellente incrocio con le figlie di Goldwyn e la linea Mtoto. Non pe rdete l occasione di utilizzare uno dei migliori t ori del moment o. LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio

14 Informazione Tecnica A llevate bene le vostre manze. È molto redditizio A llevare bene le manze è il primo passo per un allevamento che voglia avere manze di primo parto sane e con un elevato livello di produzione. Per avere primipare in grado di partorire a 24 mesi di età e che arrivino alla sala di mungitura con tutte le garanzie di redditività, il lavoro comincia al momento della nascita della vitella. Ciascuno dei passaggi del processo, da quando nasce a quando partorisce, avrà un impatto diretto sulla produzione e, di conseguenza, sulla redditività dell allevamento. L età al parto di 24 mesi ha un impatto economico e produttivo molto importante in tutte le aziende. L impatto economico deriva da tutto ciò che riusciamo a risparmiare. In Canada si calcola che il costo di una manza che supera i 24 mesi è di 3$ dollari al giorno e senza dubbio il nostro bilancio ne risente, perché più manze partoriscono oltre i 24 mesi di età, più manze dobbiamo mantenere e alimentare. In un allevamento in cui partoriscono 50 manze all anno con una media di 27 mesi di età, con una spesa di 3$ al giorno, si potrebbero risparmiare $, se le stesse partorissero a 24 mesi. Mark Carson. Esperto in Riproduzione di Gencor. Canada. Si ottengono inoltre proventi a livello produttivo quando le manze partoriscono giovani all età di 24 mesi. I centri di controllo del latte del Canada pubblicano che le manze che partoriscono giovani all età di 24 mesi, hanno prodotto 15 quintali in più di latte nella loro vita produttiva, rispetto a quelle che hanno partorito a 28 mesi. Si parla quindi di 0,32, ossia 480, che perdiamo per ogni manza che partorisce 4 mesi oltre l obiettivo. Perché partoriscano a 24 mesi, dobbiamo inseminare le nostre manze per la prima volta all età di 13 mesi. Un allevamento con una fertilità media delle manze del 60% e un buon rilevamento dei calori, deve cominciare quando gli animali hanno 13 mesi, affinché a 15 mesi le manze siano gravide e pronte a partorire a 24 mesi. Perché le manze abbiano le condizioni, il peso e le misure ottimali per inseminare quando hanno 13 mesi, è fondamentale svolgere un lavoro molto professionale durante i primi 12 mesi di vita. Per inseminare a 13 mesi devono pesare 394 Kg ed essere alte 127 cm. Per ottenere i risultati attesi, le nostre manze devono partorire pesando 650 kg e con un altezza di 1,50 cm. Investire ne lle vostre manz e e assicuratevi re dditività. Con le manze c è molto de naro da guadagnare. In Italia l opport unità di miglioramento è enorme. L AIA pubblica che nel 2009 hanno partorito manze di 2 anni, 4 mesi e 27 giorni in media, ossia quasi 5 mesi oltre l obiettivo. Questo costituisce una grande opportunità di miglioramento a livello di redditività dell allevamento. Un azienda che in un anno ha 100 manze che partoriscono può risparmiare quasi , fra le perdite in latte e il denaro risparmiato in alimentazione. Secondo i dati dell AIA potrebbe essere ancora di più, perché le manze partoriscono quasi 5 mesi oltre la data ideale. Se consideriamo il dato di risparmio potenziale a livello delle manze dichiarate dall AIA, le cifre sarebbero astronomiche, arrivando a 298 milioni di euro, se si calcolano 5 mesi di ritardo. In molte occasioni, noi allevatori cerchiamo di risparmiare denaro tagliando qualche spesa qua e là ed è un nostro dovere. Tuttavia, è anche vero che abbiamo opportunità di risparmio molto più importanti di fronte a noi e a volte non riusciamo a vederle o non siamo in grado di cambiare le cose per ottenere risultati diversi. Poiché questi dati riguardano un solo anno, chi ha vacche per molti anni, deve moltiplicarli e i risultati saranno incredibilmente elevati. 14 LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio 2011

15 Informazione Tecnica Risparmio stimato per manze che partoriscono a 24 mesi rispetto ad altre che partoriscono a 28 mesi Numero di manze Costo Extra a 28 mesi Dollari Euro 1 $ $ $ $ $ $ $ $ Perdita stimata di produzion e per man ze di 24 mesi rispetto a quelle di 28 mesi Numero di manze Perdita Euro LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio

16 Rapporti Semex, la genetica vincente nel Confronto Europeo Come è possibile che Semex, provando il 10% de i tori che si provano in tutta Europa, abbia il 100% delle vittorie nelle gare? D a 4 anni a questa parte, le migliori vacche d Europa si danno appuntamento alla fine di ottobre nella storica città di Cremona. Migliaia di allevatori giunti da tutto il mondo possono godersi una fantastica gara, probabilmente il miglior Confronto Europeo a livello di bestiame, con una straordinaria organizzazione da parte di ANAFI. Un confronto fra Paesi va ben oltre un concorso, in quanto ci sono molte emozioni in gioco ed emergono chiaramente i Paesi che lavorano meglio e la genetica dominante. È stato chiaro a tutti coloro che hanno assistito al concorso, anche a chi non s intendeva molto di vacche, che c era un toro chiamato Goldwyn che dominava nelle sezioni individuali, vincendo 4 delle 8 categorie. È emerso inoltre chiaramente che gli svizzeri avevano molte vacche di qualità, ben preparate e gestite, quattro delle quali si sono piazzate nelle prime posizioni. Dal canto suo, l Italia ha presentato uno splendido gruppo che si è imposto in altre tre categorie e la Francia in una. Non vale la pena dilungarsi sui risultati, perché a questo punto sappiamo tutti che la Campionessa Assoluta è stata la svizzera Castel James Jolie, mentre le italiane Pess Farm Goldwyn Nevil ET e Medal Stormatic Ilma ET l hanno accompagnata nel Quadro d Onore del concorso come Campionessa delle Vacche Giovani e Campionessa delle Vacche Intermedie, rispettivamente. La Svizzera ha trionfato, seguita da Italia, Francia e Spagna, ecc. Riflettiamo più attentamente su due questioni: In primo luogo, la fiera premia logicamente le vacche con la miglior conformazione, ma le vacche con la miglior conformazione sono quelle che hanno possibilità di durare più a lungo in allevamento. Andiamo oltre lo stereotipo di vacca da gara, analizziamo la produzione di tutti questi animali, la loro capacità di sopportare numerosi parti e un elevata esigenza di produzione senza problemi: ci accorgeremo chiaramente che un a morfologia efficie nte è fondame ntale pe r raggiungere una lunga vit a produttiva e di conseguenza livelli ottimali di redditività. In secondo luogo, è interessante soffermarsi sulle genetiche presenti al concorso e sui risultati ottenuti da ciascuna di esse. Naturalmente, i lettori capiranno che siamo parte in causa, il che è evidente, ma lasciamo gli interessi da parte per concentrarci sull importanza inappellabile dei dati: senza dubbio alcuno, dati alla mano, la genetica ad aver trionfato nel Confronto è stata la genetica Semex. Vediamo perché: 1 48% di tutti gli animali presentati sul ring era costituito da figlie di tori Semex % delle gare per le figlie dei nostri tori: James, Goldwyn e Stormatic. 3 Dei cinque Paesi che si sono posizionati primi nelle gare, il 62% degli animali era costituito da figlie di tori Semex. In effetti non parliamo di un concorso del Canada, siamo in Europa e questo riguarda i migliori animali provenienti da 12 Paesi per competere fra di loro. Nella stragrande maggioranza di questi Paesi ci sono potenti programmi genetici e l utilizzo del seme Semex potrebbe arrivare solo al 15%, se sommiamo tutte le inseminazioni. La verità è che non saprei fornire un dato esatto, ma senza dubbio la fetta di mercato è piccola, se paragonata a quella relativa alle inseminazioni con tori nazionali di ogni Paese, fra tori in prova, provati e di altre società straniere. L Europa è in effetti il luogo in cui si provano più tori al mondo, con oltre tremila l anno: in Nord America si prova la metà dei tori e di questi, 300 sono Semex. La qualità dei tori Semex è più che dimostrata se si verifica che, provandone il 10% e utilizzando solo una piccola percentuale di questi, quasi il 50% di tutti gli animali presentati alla gara era costituito da figlie di tori Semex. Che ciascuno tragga le sue conclusioni. Potremmo parlare dei costi dei programmi, dell efficienza, di tante cose che dobbiamo analizzare, ma la realtà è che sono i fatti a contare. Approfittiamo di questa occasione per congratularci con tutti gli allevatori che hanno partecipato e per ringraziare i nostri clienti della fiducia che ripongono in noi. Alla Semex continueremo a lavorare per ottenere vacche che siano in grado di produrre molto latte, senza problemi e per molti anni. PERCENTUALI BASATE SUL NUMERO TOTALE DI GIOVANI TORI 16 LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio 2011

17 Rapporti Castel James Jolie, Campionessa assoluta del Confronto Europeo Gruppo italiano, secondo posto nel confronto per paesi: Bonnyfarm Veronique. Chiappini Alberto, Giovani e Mario S.S (BS), New Flowers Farm Gandy. Errera Holsteins di Davide Errera (MN), M.E. Dal Stormatic Ilma. M.E.Dal Farm Ladina S.S Dott. Azelio Marsicola (CR), Pess Farm Goldyn Nevil. Allevamento Beltramino S.S. (TO) LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio

18 Fra Amici A Z IEN DA A G R ICOLA PR EM I G. A. P: Focalizzare nella gestione A Castelverde, nella provincia di Cremona,troviamo l Azienda Agricola Premi. Ad accoglierci è Enrico,uno dei tre fratelli dell ultima generazione che insieme alla famiglia gestisce l azienda ed in particolare l allevamento di vacche da latte. D: Come si è sviluppata l azienda nel tempo? R: Con passione alleviamo vacche da tre generazioni, iniziando ai primi del 900 con poche decine alle attuali 310 in mungitura, con un totale di 850 capi. Lavoriamo 280 ettari di cui 2\3 di proprietà. Le culture principali sono mais, pomodoro,loietto e frumento insilato che usiamo principalmente d estate con ottimi risultati. D: Passare da 40 a 310 vacche in mungit ura e un cambio important e. Come fat e a gestire que sta mandria? R: Noi crediamo molto nei programmi di lavoro. Focalizzo tutte le mie attenzioni nella gestione della stalla per poter controllare tutti i processi e gli sviluppi. Come programma di gestione usiamo AFIMILK, non solo per la rilevazione dei calori a soprattutto per controllare continuamente la situazione della mandria,individuare i problemi e trattarli quanto prima,anticipando potenziali complicazioni. L affiatamento con l alimentarista e il veterinario e molto forte. Come programma riproduttivo partiamo con la prima inseminazione su calore naturale intorno ai 60gg dal parto,mentre per gli animali che non manifestano sincronizziamo con l OVI-SYNCH. I nostri principali dati sono: 105 ql/305gg Parto/conc. 125gg Tasso di grav.22% Tasso fert.34% Rilevazione calori 70-75% 3,80% di gr 3,40% di pd cellule Fecondazioni medie per grav. 2.5 per le primipare 2.9 per le pluripare e 1.5 per le manze. Il nostro veterinario,il dr.patelli utilizza l ecografo per le Da sinistra a destra, Horacio Larrea della Semex Alliance, Enrico Premi dell Azienda Agricola Premi e Daniele Cocchi della Semex Italia. diagnosi e con lui focalizziamo l attenzione sul pre e post parto per noi fondamentali. Le razioni sono cosi distinte: unica per tutte le vacche,una per le asciutte e manze pronte al parto,una per le manze e una per i vitelli. Cinque anni fa abbiamo costruito la nuova stalla delle vacche in latte investendo molto sul confort degli animali. Inoltre abbiamo una buona gestione de la rimonta, in fatti vendiamo circa 30 manze di media ogni anno. D: A livello genetico che programma di lavoro seguite? R: Da due anni e mezzo per il piano di accoppiamento ci affidiamo ad un tecnico SEMEX, Gigi Marinoni con l obbiettivo sempre chiaro di avere vacche sempre piu funzionali e longeve. I gruppi di figlie piu numerosi che abbiamo oggi in allevamento sono le figlie di Igniter, Allen, Shottle, Ashlar, Buckeye, Howie e Frosty. I principali tori che stiamo usando oggi sono Jerrick, Fever, Windbrook, Mr. Burns, Lightning e Baxter. D: Guardando al futuro, che aspetti vorre sti migliorare nella stalla? R: Inoltre sto lavorando per avere una famiglia di vacche importante attraverso flascing. L obiettivo e di aumentare le attuali 2.5 lattazioni per vacca attraverso gestione, confort e genetica sempre migliori. 18 LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio 2011

19 Panorama MAGGIORE PRODUZIONE, SOLTANTO SE ABBIAMO PIÙ VACCHE ADULTE. Quando visitiamo un allevamento, noi allevatori abbiamo l abitudine di fare ogni tipo di domanda, sulla riproduzione, l alimentazione, il comfort, la mungitura... Tuttavia, quando facciamo domande al produttore sul latte che vende per vacca ogni giorno, arriva il momento della verità: è il frutto di un buon lavoro in tutte le aree che abbiamo menzionato in precedenza. Le risposte sono diverse, a seconda che le mungiture siano due o tre, a seconda della filosofia di lavoro Ma un punto è insindacabilmente chiaro e applicabile alla maggior parte degli allevatori: paghiamo le bollette con il latte che vendiamo, per cui se produciamo molto, fatturiamo molto e se le vacche fanno poco latte, fatturiamo poco. Quando un allevatore ci risponde che ha una media straordinaria tutto l anno, significa che oltre ad avere una gestione estremamente efficiente, ha molte vacche con due, tre o quattro parti, perché quando la rimonta è molto elevata e si hanno numerose primipare, è molto più difficile raggiungere medie di produzione di alto livello. Quando le vacche non durano in un allevamento, significa che il programma riproduttivo non è ottimale, a causa di un eccesso di mastite, mancanza di comfort, mammelle poco buone e un numero insufficiente di vacche Trasferendo questo concetto al ring: in passato alla Royal in Canada, Semex si è guadagnata il 73% delle vittorie con vacche di più di cinque anni. Animali straordinari che chiunque vorrebbe avere nel suo allevamento, tutte con una produzione elevatissima: La foto mostra la sezione di vacche con Vita produttiva con oltre 500 quintali di latte. Sono tutte Semex. Da sinistra a destra: con due parti o più. Inoltre, non abbiamo latte: le primipare producono meno delle vacche di secondo o terzo parto. Mettere una manza in produzione all età di 24 mesi è un investimento notevole: dobbiamo fare in modo che il suo pote nziale genetico e il suo sviluppo corret to ci consentano di fatt urare a sufficienza per recuperare l in vestime nto e guadagnare de naro, oltre a lavorare bene affinché arrivino al secondo e terzo parto. Semex è nota per essere la società genetica che permette di vincere le gare: è chiaro che si tratta di una fama meritata, perché è la società che produce le migliori vacche. Allo stesso tempo però, alcuni vogliono attribuire alla nostra genetica l etichetta secondo cui non produce latte. Bisogna dunque chiedersi: come si possono produrre le migliori vacche e non avere latte? Le vacche buone hanno la possibilità di vivere più a lungo, di essere più efficienti e, in defin itiva, di fatt urare di più ed essere più redditizie. Se le nostre vacche non hanno la conformazione richiesta per essere efficienti, in grado di produrre per molti anni in modo redditizio, saranno l equivalente di una macchina difettosa che dà molti problemi e poca resa, come un trattore che non funziona correttamente sin dal primo giorno ed è sempre dal meccanico. Utilizzate tori che siano una garanzia per il futuro, perché otterrete una produzione elevata, solo se avete buone vacche che crescono sane fino a diventare adulte. 1.- Starbrite Lyster Lyndsay 2.- Quality-Ridge Stormi Hazel 3.- Maedow Grenn Jeany Outside 4.- Harvdale Lhreros Star 5.- Quality Carlton Pam Que ste vacche han no in media una classificazione di EX95 con 655, 35 quintali di latte. Una vera e propria dimostrazione di principio sulla classe delle vacche di qualità, efficient i e longeve, che costruisce la nostra genetica. LA GAZZETTA DI SEMEX Nº7 Febbraio

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