BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO REPUBBLICA ITALIANA. Serie Ordinaria - Venerdì 29 maggio 2015 B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

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1 Anno XLV N. 138 Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, Milano Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi Redazione: tel. 02/6765 int ; burl@regione.lombardia.it 22 Serie Ordinaria - Venerdì 29 maggio 2015 BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA SOMMARIO B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Decreto Presidente Regione Lombardia 25 maggio n. 139 Costituzione della consulta regionale degli Ecomusei - X legislatura (art. 3, l.r. n. 13/2007) C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Delibera Giunta regionale 21 maggio n. X/3617 Fare impresa in franchising in Lombardia Progetto pilota per il sostegno e lo sviluppo dell imprenditorialità e l occupazione, la rigenerazione dell offerta commerciale nei centri urbani attraverso lo sviluppo di attività in franchising Delibera Giunta regionale 21 maggio n. X/3622 Determinazioni in merito al canone superficiario annuo delle concessioni di acque minerali naturali ad uso imbottigliamento e termale per il biennio 2015/2016 (art. 22, c. 2, l.r. n. 44/1980) D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale D.G. Famiglia, solidarietà sociale, volontariato e pari opportunità Decreto dirigente struttura 21 maggio n R.S.A. Boni 2, con sede in viale Cadorna 4, Suzzara (MN), gestita da fondazione Luigi Boni Onlus, con sede legale al medesimo indirizzo: accreditamento Decreto dirigente struttura 25 maggio n CSS casa di Gabri, con sede in via T. Buzzi 21, Rodero (CO) gestita da Agorà 97 società cooperativa sociale Onlus con sede legale in via Nino Bixio 5, Albiolo (CO): modifica dell accreditamento D.G. Culture, identità e autonomie Decreto direttore generale 21 maggio n Approvazione dell avviso unico 2015 «Interventi per attività culturali» - Anno finanziario 2015 Ll.rr. 9/1993, 81/1985, 39/1974, 21/ Decreto direttore generale 26 maggio n Approvazione dell avviso pubblico per la selezione di tre membri componenti la commissione artistica per la manifestazione denominata «Next Laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo lombardo Edizione 2015» Decreto dirigente struttura 21 maggio n Invito a presentare progetti di ricerca applicata per la valorizzazione del patrimonio culturale lombardo, rivolto alle università di Lombardia, anno Decreto dirigente struttura 25 maggio n Approvazione dell invito a presentare proposte di spettacolo per partecipare alla manifestazione denominata «Next Laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo lombardo Edizione 2015» D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Decreto dirigente struttura 15 maggio n Approvazione ai sensi del comma 3 dell art. 242 del d.lgs. 152/2006 dell integrazione al piano della caratterizzazione dell area di proprietà ARBO s.r.l., ricadente all interno dell ex polo SNIA di Varedo e Paderno Dugnano, e contestuale autorizzazione per la realizzazione degli interventi in esso previsti

2 2 Bollettino Ufficiale B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE D.p.g.r. 25 maggio n. 139 Costituzione della consulta regionale degli Ecomusei - X legislatura (art. 3, l.r. n. 13/2007) IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA Richiamata la l.r. n. 13/2007 «Riconoscimento degli Ecomusei per la valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali ai fini ambientali, paesaggistici, culturali, turistici ed economici», dove è previsto che la Regione promuova il riconoscimento e lo sviluppo degli Ecomusei nel proprio territorio, al fine di ricostruire, testimoniare, valorizzare e accompagnare nel loro sviluppo la memoria storica, la vita locale, la cultura materiale e immateriale e quella del paesaggio, le relazioni tra l ambiente naturale ed ambiente antropizzato, le tradizioni, la ricostruzione e la trasformazione degli ambienti di vita e di lavoro delle comunità locali; Richiamato, in particolare, l art. 3 della l.r. 13/2007 che prevede la costituzione mediante decreto del Presidente della Giunta Regionale, della Consulta Regionale degli Ecomusei, quale organismo consultivo e propositivo in tema di Ecomusei e di rete culturale degli Ecomusei, indicando anche la composizione e le modalità organizzative; Considerato: che con i d.p.g.r. n del 10 marzo 2011 e n del 9 luglio 2012, si è provveduto rispettivamente alla costituzione della Consulta Regionale degli Ecomusei relativa alla IX legislatura e all aggiornamento della sua composizione; Richiamate le: d.g.r. n. VIII/7873 del 30 luglio 2008 «Riconoscimento degli Ecomusei in Lombardia anno 2008» e la d.g.r. n. VIII/9745 del 30 giugno 2009 «Modalità per il riconoscimento e monitoraggio delle attività degli Ecomusei anno 2009» con le quali la Giunta regionale ha approvato gli elenchi degli Ecomusei riconosciuti e degli istituti ecomuseali non riconosciuti per l anno 2008 e 2009; d.g.r. n. IX/2507 del 16 novembre 2011 «Riconoscimento e monitoraggio degli Ecomusei in Lombardia anno 2011 l.r. n. 13/2007», pubblicata sul BURL S.O. n. 47 del 21 novembre 2011, nella quale si approva il terzo riconoscimento degli Ecomusei della Regione Lombardia anno nell allegato A) della suddetta d.g.r. e dalla quale si evince la variazione del numero degli Ecomusei riconosciuti; d.g.r. n. X/354 del 4 luglio 2013 «Quarto riconoscimento degli Ecomusei in Lombardia anno 2013 l.r. n. 13/2007», pubblicata sul BURL S.O. n. 28 del 9 luglio 2013, nella quale si approva il quarto riconoscimento degli Ecomusei della Regione Lombardia anno 2013 «Primo provvedimento»; d.g.r. n. X/1652 del 11 aprile 2013 «Quarto riconoscimento degli Ecomusei in Lombardia per il quinquennio l.r. 13/2007, pubblicata sul BURL S.O. n. 16 del 15 aprile 2014, nella quale si approva il quarto riconoscimento degli Ecomusei della Regione Lombardia «Secondo provvedimento» - e dalla quale si evince la variazione del numero degli Ecomusei riconosciuti giunti ad oggi a 44 (Allegato A); Preso atto che l art. 3 della l.r. 13/2007 indica quali componenti della Consulta Regionale degli Ecomusei i rappresentanti legali, o loro delegati, degli Ecomusei riconosciuti e il Direttore della Direzione Generale regionale competente in materia di cultura; Ritenuto di costituire la Consulta Regionale degli Ecomusei per la X legislatura, come indicato nell Allegato A), parte integrante e sostanziale del presente atto; Dato atto che, si sensi dell art. 3 della l.r. n. 13/2007: la Consulta Regionale degli Ecomusei resterà in carica per tutta la legislatura; Presidente e Vicepresidente dovranno essere scelti tra i rappresentanti legali degli ecomusei riconosciuti o loro delegati; Le funzioni di segreteria saranno svolte da un funzionario designato dalla Direzione Generale Culture, Identità e autonomie; La partecipazione alle sedute della Consulta Regionale degli Ecomusei è gratuita; La Consulta Regionale degli Ecomusei adotterà un regolamento per disciplinare il proprio funzionamento. DECRETA 1. di costituire, per tutto quanto indicato in premessa, la Consulta Regionale degli Ecomusei per la X legislatura, secondo la composizione riportata nell Allegato a), parte integrante e sostanziale del presente atto. 2. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il presidente: Roberto Maroni

3 Bollettino Ufficiale 3 ALLEGATO A COMPONENTI DELLA CONSULTA REGIONALE DEGLI ECOMUSEI - Direttore della Direzione Generale Cultura - Legali rappresentanti pro-tempore o loro delegati dei 44 Ecomusei riconosciuti al 2015: BG Ecomuseo delle Orobie - La Strada Verde - tra acqua ferro e legno BG Ecomuseo di Valtorta BG Ecomuseo Miniere di Gorno - Il viaggio dello zinco tra alpeggi e miniere BG Ecomuseo Val Borlezza BG Ecomuseo Val Taleggio BG Ecomuseo Valcalepio e basso Sebino BG Ecomuseo Valle Imagna BS Ecomuseo Concarena-Montagna di Luce BS Ecomuseo del Botticino BS Ecomuseo del Vaso Re e della Valle dei Magli BS Ecomuseo della Resistenza BS Ecomuseo della Valle delle Cartiere di Toscolano Maderno BS Ecomuseo della Valvestino BS Ecomuseo dell alta via dell Oglio BS Ecomuseo delle Limonaie del Garda Prà de la fam BS Ecomuseo di Valle Trompia la Montagna e l Industria BS Ecomuseo nel Bosco degli Alberi del Pane BS Ecomuseo Planum Aquae BS Ecomuseo Valle del Caffaro CO Ecomuseo della Val Sanagra LC Ecomuseo del Distretto dei Monti e dei Laghi Briantei LC Ecomuseo della Valvarrone LC Ecomuseo delle Grigne LC Ecomuseo Val San Martino MN Ecomuseo della risaia dei fiumi e del paesaggio rurale mantovano MN Ecomuseo Terre d Acqua fra Oglio e PO MN Ecomuseo tra il Chiese il Tartaro e l Osone: Terra dell agro centuriato della postumia MN Ecomuseo Valli Oglio Chiese MI Ecomuseo Adda di Leonardo MI Ecomuseo del Paesaggio di Parabiago MI Ecomuseo Urbano Metropolitano Milano Nord (EUMM) MB Ecomuseo del Territorio di Nova Milanese nel Parco Grugnotorto Villoresi PV Ecomuseo del Paesaggio lomellino PV Ecomuseo della prima collina PV Ecomuseo della vite e del vino dell Oltrepò Pavese orientale PV Ecomuseo dell Appennino Lombardo il Grano in Erba SO Ecomuseo Valle Spluga SO Ecomuseo della Valgerola SO Ecomuseo della Valmalenco SO Ecomuseo delle terrazze Retiche di Bianzone SO Ecomuseo Valli del Bitto di Albaredo VA Ecomuseo dei Laghi Varesini VA Ecomuseo del Campo dei Fiori

4 4 Bollettino Ufficiale C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI D.g.r. 21 maggio n. X/3617 Fare impresa in franchising in Lombardia Progetto pilota per il sostegno e lo sviluppo dell imprenditorialità e l occupazione, la rigenerazione dell offerta commerciale nei centri urbani attraverso lo sviluppo di attività in franchising LA GIUNTA REGIONALE Vista la l.r. 2 febbraio 2010 n. 6 «Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere» e s.m.i. e, in particolare, gli artt. 136 e 137 nei quali sono indicati gli «Interventi regionali per la qualificazione e lo sviluppo delle piccole e medie imprese commerciali» e le «aree di intervento» all interno delle quali si articolano le iniziative di promozione e sostegno all attività commerciale; Dato atto che la Direzione Generale Commercio, Turismo e Terziario, persegue la realizzazione di iniziative sperimentali finalizzate a sviluppare e favorire l incontro tra la domanda e l offerta commerciale da parte degli operatori di comparto, incrementando in particolare la qualità complessiva dell offerta commerciale e sostenendo lo sviluppo e la valorizzazione delle capacità imprenditoriali anche in start up, correlandole ad azioni di rilancio dei territori al fine anche di mitigare l effetto della desertificazione commerciale; Rilevato che alle aree di intervento di cui alla citata l.r. n. 6/2010 sono riconducibili progetti di assistenza tecnica, progettazione ed innovazione tecnologica e organizzativa nonché attività di formazione imprenditoriale e aggiornamento professionale in grado di attuare anche piani di penetrazione e presenza sui mercati esteri; Considerato che il franchising rappresenta una leva fondamentale di crescita economica e occupazionale per l imprenditoria lombarda in quanto raccoglie a livello nazionale imprese commerciali, marchi, occupati e ha segnato negli ultimi 3 anni un incremento medio del 5%, in controtendenza con tutti i dati macro-economici italiani, facendo registrare in Lombardia regione leader del franchising in Italia brand e punti vendita; Valutato che il progetto pilota «Fare impresa franchising in Lombardia» per il sostegno e lo sviluppo dell imprenditorialità e l occupazione, la rigenerazione dell offerta commerciale nei centri urbani, attraverso lo sviluppo di attività in franchising, corrisponde agli obiettivi di promozione dell offerta commerciale e dei principali fattori di attrattività del territorio lombardo anche in tema di potenziale incoming di operatori e di clienti/consumatori, interpretando adeguatamente l obiettivo di proporre nuove modalità e modelli di partenariato commerciale quale sostegno condiviso della rete distributiva lombarda e dei territori al fine anche di evitare l impoverimento della rete commerciale di prossimità; Dato atto del percorso di coinvolgimento delle Associazioni maggiormente rappresentative del franchising in Italia -emanazione di Confcommercio, Confesercenti e Confimprese-, sia in merito al progetto pilota che relativamente al loro coinvolgimento e partecipazione alle varie fasi di realizzazione del progetto stesso, come meglio specificato all allegato A del presente atto; Richiamato il Programma d azione 2015 dell Accordo di Programma per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo fra Regione Lombardia e Sistema Camerale di cui alla d.g.r. 30 dicembre 2009 n , nel quale, tra gli altri, vi è l obiettivo di sostenere l attrattività territoriale anche attraverso forme di addizionalità di risorse fra Regione Lombardia e Sistema Camerale; Preso atto altresì che il Salone del Franchising di Milano è la principale manifestazione di riferimento italiana per le attività di commercio e di servizi attraverso la formula del franchising: con circa 200 marchi presenti a ogni edizione, visitatori, 30 anni di storia e Fiera Milano nel board organizzativo, è il più importante e articolato evento italiano del settore (il secondo in Europa dopo Parigi), anche in grado di proporre strumenti e nuove modalità per l internazionalizzazione di impresa e la promozione della qualità dell offerta commerciale e della rete distributiva lombarda sul piano internazionale, come fattori costitutivi dell attrattività e della fruibilità dei nostri territori in termini anche di interscambio commerciale; Dato atto che gli oneri derivanti dalla presente deliberazione ammontano a complessivi ,00 e trovano la necessaria copertura a valere su residui relativi al bando sicurezza approvato con d.g.r. 7 ottobre 2014 n. 2458, già nelle disponibilità di Unioncamere Lombardia; Visti i «Criteri Attuativi» di cui all allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che individuano gli elementi essenziali alla realizzazione del progetto pilota di cui trattasi; Ritenuto di demandare al competente Dirigente dell U.O. Commercio, reti distributive e tutela dei consumatori l assunzione di tutti gli ulteriori atti conseguenti; Vista la l.r. n. 34/1978 «Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione» e successive modifiche e integrazioni, nonché il regolamento di contabilità regionale 2 aprile 2001 n. 1 e la legge di approvazione del bilancio di previsione dell anno in corso; Vista la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura; A voti unanimi resi nelle forme di legge; DELIBERA 1. di approvare per le motivazioni in premessa i contenuti e le finalità del progetto pilota denominato «Fare impresa franchising in Lombardia Progetto pilota per il sostegno e lo sviluppo dell imprenditorialità e l occupazione, la rigenerazione dell offerta commerciale nei centri urbani, attraverso lo sviluppo di attività in franchising», di cui all allegato A, parte integrante e sostanziale della presente delibera; 2. di dare atto che gli oneri derivanti dalla presente deliberazione ammontano a complessivi ,00 e trovano copertura a valere su residui relativi al bando sicurezza approvato con d.g.r. 7 ottobre 2014 n. 2458, già nelle disponibilità di Unioncamere; 3. di demandare al Dirigente dell U.O. Commercio, Reti Distributive e Tutela dei Consumatori l assunzione di tutti gli ulteriori atti conseguenti, ivi compresa l attuazione degli adempimenti di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013; 4. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. II segretario: Fabrizio De Vecchi

5 Bollettino Ufficiale 5 ALLEGATO A FARE IMPRESA IN FRANCHISING IN LOMBARDIA PROGETTO PILOTA PER IL SOSTEGNO E LO SVILUPPO DELL IMPRENDITORIALITÀ E L OCCUPAZIONE, LA RIGENERAZIONE DELL OFFERTA COMMERCIALE NEI CENTRI URBANI, ATTRAVERSO LO SVILUPPO DI ATTIVITÀ IN FRANCHISING - CRITERI ATTUATIVI PROGETTO PILOTA OGGETTO FINALITA BENEFICIARI FINALI PARTNER E BENEFICIARI INTERMEDI Fare impresa in franchising in Lombardia Azione incentivante di sostegno alle micro e piccole imprese commerciali, della ristorazione e dei servizi che aprono unità locali in franchising (franchisee) in aree urbane a rischio di indebolimento dell offerta commerciale, attraverso l azione congiunta di: Franchisor (sconti e condizioni di favore nel contratto di affiliazione); Regione Lombardia (incentivi economici); Comuni (esenzioni ed eventuali incentivi economici) L azione riguarda il mondo del Franchising lombardo che oggi raccoglie in Lombardia 240 brand (26% del totale italiano) e circa punti vendita (16% del totale italiano) per commercio e servizi, con un fatturato che pesa per circa l 1% del PIL regionale. L obiettivo è sfruttare le potenzialità del franchising quale modalità di organizzazione della distribuzione commerciale e dei servizi per conseguire alcuni obiettivi di interesse generale, quali: Sostegno all auto imprenditorialità e alla qualità dell impresa start-up oggi oggetto di forte mortalità e turn-over nei settori della distribuzione e dei servizi alla persona; Sostegno al consolidamento dell offerta commerciale costituita nei Distretti urbani del Commercio e contrasto ai rischi di desertificazione commerciale delle aree urbane; Aiuto all innovazione e alla riconversione di esercizi tradizionali esistenti Integrazione tra imprese in franchising e imprese tradizionali all interno dei DUC per formare una polarità commerciale più coesa e competitiva Franchisee ivi inclusi operatori indipendenti già esistenti che si collochino ex-novo in aree individuate dal bando (aree a rischio di indebolimento dell offerta commerciale, spazi commerciali sfitti da tempo); Franchisor lombardi che intendono aprire nuovi punti vendita nelle aree individuate dal bando Il progetto pilota è realizzato nell ambito dell Accordo di programma Regione Lombardia-Unioncamere e si avvale del supporto tecnico del Salone Italiano del Franchising di Milano e delle Associazioni maggiormente rappresentative del Franchising in Italia (Confcommercio, Confesercenti, Confimprese). Con il supporto dei partner indicati, si definiranno i criteri di selezione e si raccoglieranno le manifestazioni d interesse dei franchisor che formuleranno proposte contrattuali di favore per i potenziali franchisee interessati a collocarsi nelle location che i franchisor stessi, in dialogo con i Comuni, individueranno. Successivamente, con apposita procedura di selezione, saranno puntualmente individuate le imprese franchisee beneficiarie che percepiranno il contributo attraverso il Sistema camerale ma in quanto aderenti alla proposta progettuale presentata dal partenariato. TERRITORI INTERESSATI DURATA ENTITA RISORSE ED ARTICOLAZIONE FINANZIARIA DEL PROGETTO INDICATORI NORME AIUTI DI STATO Il progetto pilota avrà un momento di visibilità e di presentazione in occasione dell edizione 2015 del Salone del Franchising di Milano (23-26 ottobre) e un momento conclusivo nell edizione di fine L iniziativa potrà svilupparsi sperimentalmente sul territorio dei Distretti urbani del Commercio riconosciuti in 53 Comuni lombardi, da individuarsi in base all effettivo interesse degli operatori e dei Comuni. Progetto pilota da realizzare in collaborazione con il Sistema camerale lombardo e con il Salone del Franchising, della durata di 18 mesi (maggio 2015-novembre 2016) La dotazione finanziaria è pari a Euro ,00. aperture di nuovi punti vendita in franchising coerenti con le tipologie richieste a completamento dell offerta in aree con processi di impoverimento dell offerta commerciale; tasso di aperture di attività commerciali e durata media delle attività stesse nelle vie oggetto di insediamento. Aiuti d importanza minore (de minimis)

6 6 Bollettino Ufficiale D.g.r. 21 maggio n. X/3622 Determinazioni in merito al canone superficiario annuo delle concessioni di acque minerali naturali ad uso imbottigliamento e termale per il biennio 2015/2016 (art. 22, c. 2, l.r. n. 44/1980) LA GIUNTA REGIONALE Vista la l.r. 29 aprile 1980 n. 44 «Disciplina della ricerca, coltivazione e utilizzo delle acque minerali e termali» e successive modificazioni; Preso atto che il dirigente della Struttura competente per materia riferisce: che il comma 2 dell art. 22 della l.r. n. 44/1980, come sostituito dal comma 17, dell art. 2 della l.r. n. 2/1999, prevede «Il canone può essere adeguato ogni biennio con provvedimento della Giunta Regionale, tenuto conto degli indici nazionali del costo della vita pubblicati dall Istat e riferiti al 31 dicembre 1998»; che Regione Lombardia, per la materia acque minerali naturali di cui al titolo V della Costituzione, ha delegato le relative funzioni amministrative alle Amministrazioni provinciali con l.r. n. 1/2000 e attuate con dd.g.r. n. VII/9702/2002 e n. VII/11839/2002; che detta delega si è resa efficace dal 1 luglio 2003, a seguito della sottoscrizione del Protocollo di intesa tra la Regione e le Amministrazioni provinciali interessate e della conseguente adozione dei decreti esecutivi dei provvedimenti del paragrafo precedente; che, dall entrata in vigore della l.r. n. 44/1980 e successive modificazioni, ogni biennio si è provveduto all adeguamento del canone in argomento al costo della vita e che in particolare l ultimo adeguamento è stato adottato con d.g.r. n. X/176 del 24 maggio 2013 per il biennio 2013/2014; Considerato che il dirigente della Struttura riferisce che, utilizzando gli indici nazionali del costo della vita (prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, esclusi i tabacchi) pubblicati dall ISTAT assumendo come base 100 il 31 dicembre 2012, risulta applicabile la percentuale dello 0,000% di adeguamento del canone superficiario delle suddette concessioni; e che pertanto il canone superficiario risulta invariato rispetto al biennio precedente, corrispondente ad un aumento del 35,5% assumendo come base 100 il 31 dicembre 1998 (termine previsto dal citato art. 22, comma 2 della l.r. n. 44/1980); Vagliate e assunte come proprie le predette valutazioni e/o considerazioni; Vista la l.r. 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»; Visti: la d.g.r. X/3 del 20 marzo 2013 recante «Costituzione delle Direzioni Centrali e Generali, incarichi e altre disposizioni organizzative - I Provvedimento organizzativo - X Legislatura» con la quale è stato affidato all ing. Mario Nova l incarico di Direttore Generale della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile; il decreto n del 22 marzo 2013 recante «Rimodulazioni organizzative della Giunta Regionale a seguito del I Provvedimento Organizzativo di avvio della X legislatura» con il quale è stato approvato l elenco degli incarichi dirigenziali nonché l articolazione delle strutture e delle unità organizzative delle Direzioni Generali la cui decorrenza è stabilita dal 20 marzo 2013; Tutto ciò premesso, a voti unanimi resi nelle forme di legge; DELIBERA 1. di procedere, in applicazione dell art. 22, comma 2, della l.r. 29 aprile 1980, n. 44 come modificato dalle successive leggi regionali e per le motivazioni indicate in premessa, all adeguamento del canone annuo superficiario delle concessioni di acque minerali naturali per usi imbottigliamento e termale per il biennio 2015/2016; 2. di stabilire che, per il biennio 2015/2016, i canoni base di cui all art. 22, comma 1, della l.r. n. 44/1980 e successive modificazioni sono incrementati in misura pari al 0,00% rispetto al valore assunto al 31 dicembre 2012 corrispondente al 35,3% rispetto al valore assunto al , risultando pertanto il canone superficiario annuo invariato rispetto al biennio precedente; 3. di confermare che le somme derivanti dall applicazione del precedente punto 2 saranno richieste e introitate dalle Amministrazioni provinciali lombarde per le concessioni di propria competenza, come previsto dalla delega delle funzioni amministrative in materia di acque minerali e termali di cui alla l.r. n. 44/1980; 4. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e la trasmissione, a cura della D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile alle Amministrazioni provinciali interessate. Il segretario: Fabrizio De Vecchi

7 Bollettino Ufficiale 7 D) ATTI DIRIGENZIALI D.d.s. 21 maggio n R.S.A. Boni 2, con sede in viale Cadorna 4, Suzzara (MN), gestita da fondazione Luigi Boni Onlus, con sede legale al medesimo indirizzo: accreditamento Visti: Giunta regionale D.G. Famiglia, solidarietà sociale, volontariato e pari opportunità IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA REGOLAZIONE ACCREDITAMENTO E CONTRATTI il d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni; il d.p.r. 14 gennaio 1997, «Approvazione dell atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private»; i d.p.c.m. 14 febbraio 2001, «Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio sanitarie» e 29 novembre 2001, «Definizione dei livelli essenziali di assistenza»; la l.r. 12 marzo 2008, n. 3, «Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario»; la l.r. 30 dicembre 2009, n. 33, «Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità»; la d.c.r. 17 novembre 2010, n. 88, «Piano Socio Sanitario Regionale »; Richiamate le d.g.r.: 14 dicembre 2001, n. 7435, «Attuazione dell art. 12, commi 3 e 4 della l.r. 11 luglio 1997, n. 31: Requisiti per l autorizzazione al funzionamento e per l accreditamento delle Residenze Sanitario Assistenziali per Anziani (RSA)» 7 aprile 2003, n , «Definizione degli standard di personale per l autorizzazione al funzionamento e l accreditamento delle Residenze Sanitario Assistenziali per anziani (RSA) e prima revisione del sistema di remunerazione regionale (in attuazione della d.g.r. n del 14 dicembre 2001)» 31 ottobre 2014, n. 2569, «Revisione del sistema di esercizio e accreditamento delle unità di offerta sociosanitarie e linee operative per le attività di vigilanza e controllo»; 23 dicembre 2014, n. 2989, «Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l esercizio 2015»; Dato atto che l unità d offerta RSA Boni 2, con sede in viale Cadorna 4, Suzzara (MN), è abilitata all esercizio per effetto di SCIA del 4 giugno 2014 per 80 posti ; Rilevato che il soggetto gestore Fondazione Luigi Boni ON- LUS, con sede legale in viale Cadorna 4, Suzzara (MN), CF ha presentato istanza di accreditamento, pervenuta in data 3 febbraio 2015, prot. n. 1234, per l unità d offerta di cui sopra, per 80 posti; Visto il provvedimento della ASL Mantova del 15 maggio 2015, n. 156, pervenuto in data 18 maggio 2015, prot. n. 5379, inerente l attestazione del possesso dei requisiti di accreditamento; Ritenuto di accogliere la richiesta di accreditamento dell unità d offerta in oggetto, avendo verificato in fase istruttoria la conformità rispetto alla d.g.r. n. 2569/2014 e la completezza dell attestazione del possesso dei requisiti prodotta dalla ASL competente e, conseguentemente, di iscrivere la suddetta unità d offerta nel registro regionale delle unità d offerta sociosanitarie accreditate; Evidenziato che, in conformità alla d.g.r. n. 2569/2014, la ASL competente deve provvedere, entro 90 giorni dall approvazione del presente atto, all effettuazione di una visita di vigilanza, al fine della verifica del mantenimento dei requisiti di accreditamento; Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti dalla d.g.r. n. 2569/2014, con scadenza in data 18 giugno 2015; Dato atto che l adozione del presente provvedimento rientra tra le competenze della Struttura Regolazione accreditamento e contratti, individuate dalla d.g.r. 29 aprile 2013, n. 87, «II provvedimento organizzativo 2013»; Richiamata la l.r. 7 luglio 2008, n. 20, «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»; Richiamato altresì il decreto del Segretario generale 25 luglio 2013, n. 7110, «Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività della Giunta Regionale X Legislatura»; Ravvisata la necessità di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia; DECRETA 1. Di accreditare, con decorrenza dalla data di approvazione del presente atto, l unità d offerta sociosanitaria RSA Boni 2, con sede in viale Cadorna 4, Suzzara (MN), gestita da Fondazione Luigi Boni Onlus, con sede legale al medesimo indirizzo, CF , sulla base della verifica del possesso dei requisiti di accreditamento effettuata dalla ASL Mantova e attestata con il provvedimento n. 156 del 15 maggio 2015, per 80 posti; 2. Di iscrivere l unità d offerta di cui sopra nel registro regionale delle unità d offerta sociosanitarie accreditate; 3. Di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente Paolo Diana

8 8 Bollettino Ufficiale D.d.s. 25 maggio n CSS casa di Gabri, con sede in via T. Buzzi 21, Rodero (CO) gestita da Agorà 97 società cooperativa sociale Onlus con sede legale in via Nino Bixio 5, Albiolo (CO): modifica dell accreditamento Visti: IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA REGOLAZIONE ACCREDITAMENTO E CONTRATTI il d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni; il d.p.r. 14 gennaio 1997, «Approvazione dell atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private»; i d.p.c.m. 14 febbraio 2001, «Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio sanitarie» e 29 novembre 2001, «Definizione dei livelli essenziali di assistenza»; la l.r. 12 marzo 2008, n. 3, «Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario»; la l.r. 30 dicembre 2009, n. 33, «Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità»; la d.c.r. 17 novembre 2010, n. 88, «Piano Socio Sanitario Regionale »; Richiamate le d.g.r.: 23 luglio 2004, n , «Definizione della nuova unità di offerta Comunità alloggio Socio Sanitaria per persone con disabilità (CSS): requisiti per l accreditamento»; 31 ottobre 2014, n. 2569, «Revisione del sistema di esercizio e accreditamento delle unità di offerta sociosanitarie e linee operative per le attività di vigilanza e controllo»; 23 dicembre 2014, n. 2989, «Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l esercizio 2015»; Dato atto che l unità d offerta CSS Casa di Gabri, con sede in via T. Buzzi 21, Rodero (CO), codice struttura , è abilitata all esercizio per effetto di CPE del 24 novembre 2014 per complessivi 8 posti letto e accreditata con decreto n del 16 aprile 2013 per 7 posti letto; Rilevato che il soggetto gestore Agorà 97 Società Cooperativa Sociale Onlus, con sede legale in via Nino Bixio 5, Albiolo (CO), CF ha presentato istanza di modifica dell accreditamento per la suddetta unità d offerta da 7 a 8 posti letto, pervenuta in data 12 marzo 2015, prot. n. 2794; Visto il provvedimento della ASL Como del 22 aprile 2015 n. 21, pervenuto in data 23 aprile 2015, prot. n. 4299, inerente l attestazione del possesso dei requisiti di accreditamento; Ritenuto di accogliere la richiesta di modifica dell accreditamento della suddetta unità d offerta, avendo verificato in fase istruttoria la conformità rispetto alla d.g.r. n. 2569/2014 e la completezza dell attestazione del possesso dei requisiti prodotta dalla ASL competente e, conseguentemente, di iscrivere detta modifica nel registro regionale delle unità d offerta sociosanitarie accreditate; Evidenziato che, in conformità alla d.g.r. n. 2569/2014, la ASL competente deve provvedere, entro 90 giorni dall approvazione del presente atto, all effettuazione di una visita di vigilanza, al fine della verifica del mantenimento dei requisiti di accreditamento; Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti dalla d.g.r. n. 2569/2014, con scadenza in data 25 maggio 2015; Dato atto che l adozione del presente provvedimento rientra tra le competenze della Struttura Regolazione accreditamento e contratti, individuate dalla d.g.r. 29 aprile 2013, n. 87, «II provvedimento organizzativo 2013»; Richiamata la l.r. 7 luglio 2008, n. 20, «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»; Richiamato altresì il decreto del Segretario generale 25 luglio 2013, n. 7110, «Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività della Giunta Regionale X Legislatura»; Ravvisata la necessità di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia; DECRETA 1. Di modificare l accreditamento da 7 a 8 posti letto, con decorrenza dalla data di approvazione del presente atto, dell unità d offerta sociosanitaria CSS Casa di Gabri, con sede in via T. Buzzi 21, Rodero (CO), codice struttura , gestita da Agorà 97 Società Cooperativa Sociale Onlus, con sede legale in via Nino Bixio 5, Albiolo (CO), CF , sulla base della verifica del possesso dei requisiti di accreditamento effettuata dalla ASL Como e attestata con il provvedimento n. 21 del 22 aprile 2015; 2. Di iscrivere la modifica di cui sopra nel registro regionale delle unità di offerta sociosanitarie accreditate; 3. Di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente Paolo Diana

9 Bollettino Ufficiale 9 D.G. Culture, identità e autonomie D.d.g. 21 maggio n Approvazione dell avviso unico 2015 «Interventi per attività culturali» - Anno finanziario 2015 Ll.rr. 9/1993, 81/1985, 39/1974, 21/2008 Viste: II DIRETTORE GENERALE DELLA DIREZIONE CULTURE,IDENTITÀ E AUTONOMIE la l. r. 26 febbraio 1993, n. 9 «Interventi di promozione educativa e culturale»; la l.r. 14 dicembre 1985, n.81 «Norme in materia di biblioteche e archivi storici di enti locali o di interesse locale»; la l.r. 12 luglio 1974, n. 39 «Norme in materia di musei di enti locali o di interesse locale»; la l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 «Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia in attuazione del d. lgs. 112/19982, commi »; la l.r. 30 luglio 2008, n. 21 «Norme in materia di spettacolo»; Richiamati: il Programma Regionale di Sviluppo della X legislatura, approvato con Deliberazione del Consiglio regionale del 9 luglio 2013, n. 78; il regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato; la d.g.r. 27 marzo 2015 n. X/3322, avente ad oggetto «Determinazione in ordine a criteri e modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 651/2014 nell ambito dell assegnazione di contributi regionali in materia di cultura per il periodo 2015/2017»; le linee guida delle Regioni e delle Province autonome per l attuazione del regolamento (UE) n. 651/2014, e dell art. 53 dello stesso, approvate in Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, rispettivamente, in data 19 febbraio e 25 marzo 2015; la d.g.r. 10 aprile 2015 n. X/3386, avente ad oggetto «Interventi per attività culturali anno ll.rr. 9/1993, 81/1985, 39/1974, 21/2008» con la quale è stato definito l ammontare complessivo della dotazione finanziaria e la relativa ripartizione per il sostegno delle iniziative ed è stato approvato, tra l altro, il documento «Criteri e modalità di intervento per progetti in ambito culturale»; Preso atto che la predetta d.g.r. n. X/3386/2015 ha demandato al Direttore Generale Culture, Identità e Autonomie l approvazione e la pubblicazione di un Avviso Unico 2015 per la definizione delle modalità e dei termini di presentazione delle iniziative, dei requisiti di partecipazione, nonché delle modalità di erogazione dei contributi, di rendicontazione, verifica e decadenza dai benefici in ambito di promozione educativa e culturale, biblioteche e archivi storici, musei, promozione cineaudiovisuale, musicale e di danza, Circuiti Lombardia Spettacolo dal Vivo e produzione teatrale; Preso atto che i «Criteri e le modalità di intervento per progetti in ambito culturale» di cui alla citata deliberazione prevedono, per l attività di istruttoria e valutazione di merito, l istituzione di un apposito Nucleo di valutazione da nominare con decreto del Direttore Generale della D.G. Culture, Identità e Autonomie; Preso atto, altresì, che la predetta deliberazione ha previsto, tra l altro, che Regione Lombardia sostenga prioritariamente le iniziative che incentivino e supportino i giovani nell esercizio delle attività culturali, che sviluppino iniziative in occasione di Expo Milano 2015 «Nutrire il Pianeta Energia per la vita» e in occasione di particolari e significative ricorrenze culturali, con particolare riferimento ai territori lombardi e ai movimenti artistici e culturali; Visto l Avviso Unico «Interventi per attività culturali - Anno finanziario LL.RR. 9/1993, 81/1985, 39/1974, 21/2008», Allegato A), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, predisposto dalle Strutture competenti della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie che definisce le modalità e i termini di presentazione di iniziative in ambito culturale per l anno 2015 per la concessione di contributi a sostegno di: progetti di promozione educativa e culturale di rilevanza regionale di grande impatto sul territorio, di valorizzazione delle identità culturali locali e in ambito macroregionale, europeo e internazionale; progetti per la valorizzazione di biblioteche e archivi storici di enti locali o di interesse locale; progetti per la valorizzazione del patrimonio e dei servizi di musei di enti locali o di interesse locale, sistemi museali locali e reti regionali di musei; progetti di promozione e diffusione delle attività nei settori cineaudiovisuale, musicale e di danza; soggetti che realizzano festival di musica e danza di rilevanza regionale; enti capofila dei Circuiti Lombardia Spettacolo dal Vivo; soggetti che svolgono attività di produzione teatrale; Dato atto che il suddetto allegato si articola nelle seguenti sezioni: A1 Invito a presentare progetti di promozione educativa e culturale di preminente interesse regionale, suddiviso in tre linee come di seguito esplicitato; A2 Invito a presentare progetti per la valorizzazione di biblioteche e archivi storici di enti locali o di interesse locale; A3 Invito a presentare progetti per la valorizzazione del patrimonio e dei servizi di musei di enti locali o di interesse locale, sistemi museali locali e reti regionali di musei; A4 - Invito a presentare progetti di promozione della musica, della danza, della cultura cinematografica ed audiovisiva realizzati da soggetti pubblici e privati; invito per l individuazione dei soggetti con cui sottoscrivere convenzioni triennali per il sostegno all attività di festival di musica e danza di rilevanza regionale; A5 Invito per l individuazione degli enti capofila con cui sottoscrivere protocolli d intesa triennali 2015/2017 per il sostegno delle attività dei Circuiti Lombardia Spettacolo dal Vivo; A6 Invito per l individuazione dei soggetti con cui sottoscrivere convenzioni triennali 2015/2017 per il sostegno all attività di produzione teatrale; Considerato che le risorse per la concessione dei contributi in ambito culturale ammontano complessivamente a , trovano copertura per il 75% nel bilancio di esercizio dell anno 2015 e per il 25% sul bilancio di esercizio 2016 e risultano essere così suddivise: per la concessione dei contributi di promozione educativa e culturale sui capitoli per e per , in base a quanto specificato nell Allegato A1, così ripartiti: per progetti di rilevanza regionale di grande impatto sul territorio; per progetti di valorizzazione delle identità culturali locali e diffusione delle conoscenze delle tradizioni e della memoria riguardanti le comunità locali della Lombardia; per progetti in ambito macroregionale, europeo, internazionale; per la concessione di contributi a favore di biblioteche e archivi storici di enti locali o di interesse locale sui capitoli per , per , in base a quanto specificato nell Allegato A2; per la concessione di contributi a favore di musei di enti locali o di interesse locale, sistemi museali locali e reti regionali di musei sui capitoli per , per , in base a quanto specificato nell Allegato A3; per la concessione di contributi nell ambito dello spettacolo, sui capitoli per , per , per , in base a quanto specificato negli allegati A4, A5 e A6, così ripartiti: per la concessione di contributi per attività di promozione e diffusione della cultura musicale e della danza; per la concessione di contributi per attività di promozione della cultura cinematografica e audiovisiva; ai soggetti con cui sottoscrivere convenzioni triennali 2015/2017 per il sostegno all attività di festival di musica e danza di rilevanza regionale; agli enti capofila con cui sottoscrivere i pro-

10 10 Bollettino Ufficiale tocolli d intesa triennali 2015/2017 per il sostegno ai Circuiti Lombardia Spettacolo dal Vivo; ai soggetti con cui sottoscrivere convenzioni triennali 2015/2017 per il sostegno all attività di produzione teatrale; Valutato, a seguito di specifico vaglio da parte degli uffici che gestiscono le misure di finanziamento, di inquadrare nella categoria dei non aiuti, in quanto di rilevanza non economica o che non incidono, nemmeno potenzialmente, sugli scambi degli Stati Membri, le attività sotto riportate e per le motivazioni indicate: sezione A1 Linea 2 «Iniziative di valorizzazione delle identità culturali locali e diffusione delle conoscenze delle tradizioni e della memoria riguardanti le comunità locali della Lombardia», in quanto le attività che saranno finanziate sono finalizzate a promuovere presso le comunità locali il recupero e la fruizione della memoria storica locale, delle tradizioni e degli avvenimenti storici; sezione A2 «Invito a presentare progetti per la valorizzazione di biblioteche e archivi storici di enti locali o di interesse locale», in quanto le attività che saranno finanziate sono inquadrate all interno della l.r. 81/1985 che promuove direttamente gli interventi concernenti le biblioteche di interesse locale e gli archivi storici di pertinenza degli enti locali, ; sezione A3 «Invito a presentare progetti per la valorizzazione del patrimonio e dei servizi di musei di enti locali o di interesse locale, sistemi museali locali e reti regionali di musei», in quanto le attività che saranno finanziate sono inquadrate all interno della l.r. 39/1974 che prevede che la Regione adotti tutte le iniziative e conceda i contributi per assicurare le funzioni di cui all art. 12 comma 2 lett. a) l); sezione A5 «Invito per l individuazione degli enti capofila con cui sottoscrivere protocolli d intesa triennali 2015/2017 per il sostegno delle attività dei Circuiti Lombardia Spettacolo dal Vivo», in quanto le attività che saranno finanziate, sono finalizzate a sostenere la fruizione e la partecipazione delle comunità locali e a favorire la promozione di territori svantaggiati sul versante dell offerta culturale; Considerato altresì che: nelle Linee 1 e 3 della sezione A1 «Invito a presentare progetti di promozione educativa e culturale di preminente interesse regionale»; nella sezione A4 «Invito a presentare progetti di promozione della musica, della danza, della cultura cinematografica ed audiovisiva realizzati da soggetti pubblici e privati; invito per l individuazione dei soggetti con cui sottoscrivere convenzioni triennali per il sostegno all attività di festival di musica e danza di rilevanza regionale»; nella sezione A6 «Invito per l individuazione dei soggetti con cui sottoscrivere convenzioni triennali 2015/2017 per il sostegno all attività di produzione teatrale»; la dimensione e la portata delle rispettive attività ed eventi previsti, unitamente alla loro localizzazione, presuppongono anche una capacità di richiamare un utenza non di prossimità e che pertanto i relativi aiuti dovranno essere adottati e attuati nel rispetto del Regolamento (UE) n. 651/2014 come aiuti in esenzione; Visto, a tale proposito, che: la comunicazione SANI 2 per i regimi in esenzione è già stata effettuata in data 2 aprile numero provvisorio: , con il seguente titolo di aiuto: «Determinazione in ordine a criteri e modalità di applicazione del Regolamento UE n. 651/2014 nell ambito dell assegnazione di contributi regionali in materia di cultura per il periodo », per un importo totale annuo della dotazione prevista del regime di ,00 di euro; Valutato, pertanto, che: gli aiuti in esenzione saranno concessi per le attività previste dall art. 53 par. 2 e nella forma di aiuti al funzionamento (par. 3 lett. b) dell art. 53) per le spese ammissibili dal paragrafo 5 lettere a), b), d), e), f) dello stesso art. 53 così come meglio declinati misura per misura; per le sezioni A1 linea 1 e linea 3, A4 ed A6, il metodo di calcolo dell aiuto in esenzione è stabilito all interno dei singoli inviti di cui in allegato, in una delle seguenti modalità: come previsto dal paragrafo 7 dell art. 53 del Regolamento n. 651/2014 e dalle diverse misure dell Avviso, il metodo di calcolo dovrà essere quello del «funding gap», in base al quale l importo dell aiuto non dovrà superare quanto necessario per coprire le perdite di esercizio e un utile ragionevole nel periodo in questione; come previsto dal paragrafo 8 dell art. 53 del Regolamento n. 651/2014 e dalle diverse misure dell Avviso, per gli aiuti inferiori ad 1 milione di euro, indipendentemente dal valore del progetto, l importo massimo dell aiuto potrà essere fissato, in alternativa al metodo del funding gap, all 80% dei costi ammissibili, con la precisazione che in tal caso il finanziamento pubblico totale (regionale e di eventuali altri soggetti pubblici) non potrà superare l 80% dei costi ammissibili; non saranno concessi aiuti alle imprese in difficoltà ai sensi dell art. 2 par. 1 punto 18 del regolamento (UE) n. 651/2014, in quanto applicabile, né alle imprese su cui pende un ordine di recupero di aiuto illegittimo dichiarato incompatibile da una precedente decisione della Commissione; è possibile cumulare gli aiuti in esenzione nel rispetto dell art. 8 del regolamento (UE) n. 651/2014; si dovrà provvedere a informare i beneficiari dell Avviso Unico 2015, delle determinazioni e dei rilievi che la Commissione Europea potrà formulare a seguito della comunicazione di cui all art. 11 del regolamento (UE) n. 651/2014; Ritenuto, di dover procedere, in attuazione della d.g.r. n. X/3386/2015, in ordine all approvazione dell Avviso Unico 2015 «Interventi per attività culturali - Anno finanziario ll.rr. 9/1993, 81/1985, 39/1974, 21/2008», Allegato A), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Dato atto che il presente provvedimento viene adottato nei termini previsti dall art. 2, co. 2 della l. 241/90; Vista la l.r. 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura, e in particolare la d.g.r. X/87 del 29 aprile 2013 (allegato A assetti organizzativi) e il d.s.g. n del 5 maggio 2015 (Aggiornamento al 1 maggio 2015 delle strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle seguenti Direzioni della Giunta Regionale: Presidenza D.c. Programmazione Integrata D.g. Agricoltura Dg Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile D.g. Attività Produttive, Ricerca e Innovazione D.g. Casa, Housing Sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione Delle Imprese D.g. Culture, Identità e Autonomie D.g. Famiglia, Solidarietà Sociale, Volontariato e Pari Opportunità D.g. Infrastrutture e Mobilità D.g. Istruzione, Formazione e Lavoro D.g. Salute); DECRETA 1. di approvare l Avviso Unico 2015 «Interventi per attività culturali Anno finanziario ll.rr. 9/1993, 81/1985, 39/1974, 21/2008» per la concessione di contributi destinati alla promozione educativa e culturale, alle biblioteche e agli archivi storici, ai musei, alla promozione e diffusione delle attività nei settori cineaudiovisuale, musicale e di danza, ai soggetti che realizzano festival di musica e danza di rilevanza regionale, agli enti capofila dei Circuiti Lombardia Spettacolo dal Vivo e ai soggetti che svolgono attività di produzione teatrale, Allegato A), parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. di dare atto che le risorse di cui al presente Avviso, che ammontano complessivamente a Euro ,00, trovano copertura per il 75% nel bilancio di esercizio dell anno 2015 e per il 25% nel bilancio di esercizio 2016; 3. che le misure dell Avviso Unico 2015 previste: nella sezione A1 «Invito a presentare progetti di promozione educativa e culturale di preminente interesse regionale»- linee 1 e 3; nella sezione A4 «Invito a presentare progetti annuali di promozione della musica, della danza, della cultura cinematografica ed audiovisiva realizzati da soggetti pubblici e privati; invito per l individuazione dei soggetti con cui sottoscrivere convenzioni triennali per il sostegno all attività di festival di musica e danza di rilevanza regionale»;

11 Bollettino Ufficiale 11 nella sezione A6 «Invito per l individuazione dei soggetti con cui sottoscrivere convenzioni triennali 2015/2017 per il sostegno all attività di produzione teatrale»; saranno adottate e attuate nel rispetto del Regolamento (UE) n. 651/2014 e della d.g.r. 27 marzo 2015 n. X/3322, avente ad oggetto «Determinazione in ordine a criteri e modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 651/2014 nell ambito dell assegnazione di contributi regionali in materia di cultura per il periodo 2015/2017»; 4. di attuare ogni misura necessaria, comunicandola per tempo ai beneficiari dell Avviso Unico 2015, in caso di comunicazione e/o rilievi da parte della Commissione Europea in merito all applicazione del regolamento citato; 5. di pubblicare il presente atto ai sensi del d.lgs 33/2013 sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul Portale Web regionale. Il direttore generale Sabrina Sammuri

12 12 Bollettino Ufficiale ALLEGATO A APPROVAZIONE DELL AVVISO UNICO 2015 INTERVENTI PER ATTIVITA CULTURALI - ANNO FINANZIARIO 2015 LL.RR. 9/1993, 81/1985, 39/1974, 21/2008 ALLEGATO A1 INVITO A PRESENTARE PROGETTI DI PROMOZIONE EDUCATIVA E CULTURALE -L.R.9/1993 ALLEGATO A2 INVITO A PRESENTARE PROGETTI PER LA VALORIZZAZIONE DI BIBLIOTECHE E ARCHIVI STORICI DI ENTI LOCALI O DI INTERESSE LOCALE - L.R. 81/85 ALLEGATO A3 INVITO A PRESENTARE PROGETTI PER LA VALORIZZAZIONE DI MUSEI DI ENTI LOCALI O DI INTERESSE LOCALE, SISTEMI MUSEALI LOCALI E RETI REGIONALI DI MUSEI -L.R. 39/74 E L.R. 1/2000 ALLEGATO A INVITO A PRESENTARE PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA MUSICA, DELLA DANZA, DELLA CULTURA CINEMATOGRAFICA ED AUDIOVISIVA REALIZZATI DA SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI AI SENSI DEGLI ATT. 9,11, 12 DELLA L.R. 21/ INVITO PER L INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON CUI SOTTOSCRIVERE CONVENZIONI TRIENNALI PER IL SOSTEGNO ALL ATTIVITÀ DI FESTIVAL DI MUSICA E DANZA DI RILEVANZA REGIONALE, AI SENSI DEGLI ARTT. 8,11,12 DELLA LR 21/2008 ALLEGATO A5 INVITO PER L INDIVIDUAZIONE DEGLI ENTI CAPOFILA CON CUI SOTTOSCRIVERE PROTOCOLLI D INTESA TRIENNALI 2015/2017 PER IL SOSTEGNO DELLE ATTIVITÀ DEI CIRCUITI LOMBARDIA SPETTACOLO DAL VIVO - L.R. 21/2008 ALLEGATO A6 INVITO PER L INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON CUI SOTTOSCRIVERE CONVENZIONI TRIENNALI 2015/2017 PER IL SOSTE- GNO ALL ATTIVITÀ DI PRODUZIONE TEATRALE - L.R. 21/2008 RIEPILOGO FASI E SCADENZE DEGLI INVITI APERTURA PROCEDURA: 11 GIUGNO 2015 CHIUSURA: 20 LUGLIO 2015 RENDICONTAZIONE (ESCLUSI PROTOCOLLI E CONVENZIONI): DAL 1 GENNAIO AL 1 MARZO 2016

13 Bollettino Ufficiale 13 ALLEGATO A1 INVITO A PRESENTARE PROGETTI DI PROMOZIONE EDUCATIVA E CULTURALE -L.R.9/1993 INDICE 1. FINALITÀ 2. RIFERIMENTI NORMATIVI 3. OBIETTIVI 4. LINEE DI INTERVENTO 5. AIUTI DI STATO 6. PREMIALITÀ 7. RISORSE FINANZIARIE 8. TIPOLOGIE PROGETTUALI 9. SOGGETTI CHE POSSONO PRESENTARE LA DOMANDA 10. TEMPI DI REALIZZAZIONE DELLE INIZIATIVE 11. CONTENUTI DEL PROGETTO 12. PRECISAZIONI 13. COSTO MINIMO DEL PROGETTO E QUOTA DI CONTRIBUTO REGIONALE 14. SPESE AMMISSIBILI 15. MODALITÀ, TERMINI E ISTRUZIONI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE 16. ISTRUTTORIA E VALUTAZIONE DELLE DOMANDE 17. MODALITÀ DI EROGAZIONE E DI RENDICONTAZIONE 18. CONTROLLI E DECADENZA DAL CONTRIBUTO 19. MODALITÀ DI COMUNICAZIONE 20. ADESIONE A E015 DIGITAL ECOSYSTEM 21. INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI 1. FINALITÀ Regione Lombardia, nell intento d i promuovere iniziative che mirano a favorire il pieno sviluppo della personalità dei cittadini e il progresso civile e culturale della comunità lombarda, invita a presentare proposte relative a progetti di promozione educativa e culturale per l anno RIFERIMENTI NORMATIVI Legge regionale 26 febbraio 1993, n. 9 Interventi per attività di promozione educativa e culturale e successive modifiche intercorse; Delibera Triennale di Promozione Educativa e Culturale , ai sensi degli artt.5 e 6 della l.r. 26 febbraio 1993, n. 9 (d.g.r. 10 febbraio 2010, n.viii/11283) e aggiornamento annuale (d.g.r. 3 novembre 2010, n. IX/727); Delibera di proroga della Delibera triennale di promozione educativa e culturale e del Programma regionale triennale in materia di biblioteche e archivi storici di enti locali o di interesse locale Estensione al 31/12/2016 e integrazione delle tematiche prioritarie 2014/2016 (d.g.r. 28 febbraio 2014, n. X/1428); Delibera concernente Determinazioni in ordine a criteri e modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 651/2014 nell ambito dell assegnazione di contributi regionali in materia di cultura per il periodo 2015/2017 (d.g.r. 27 marzo 2015, n.x/3322); Delibera concernente Interventi per attività culturali anno ll.rr. 9/1993, 81/1985, 39/1974, 21/2008 (d.g.r. 10 aprile 2015, n. X/3386). 3. OBIETTIVI Potenziare i progetti integrati di promozione culturale e di valorizzazione delle arti e del patrimonio culturale; valorizzare il patrimonio culturale immateriale e le identità culturali locali; promuovere la creatività contemporanea, i nuovi linguaggi e le forme innovative di diffusione delle arti e della cultura che consentano una maggiore aggregazione sociale, che contribuiscano a rivitalizzare i territori e che rafforzino il senso di appartenenza dei cittadini alle proprie comunità; sostenere l accesso e la partecipazione dei cittadini alla cultura; incentivare attività di promozione e sperimentazione artistica e culturale proposte dalle nuove generazioni; favorire gli scambi tra operatori culturali e il processo di integrazione, rivolto ai giovani, al fine di favorire la conoscenza e la valorizzazione delle radici, della storia e delle identità culturali dei popoli europei. 4. LINEE DI INTERVENTO In relazione a quanto previsto dagli strumenti di programmazione triennale sono individuate le seguenti linee di intervento: Linea 1. Iniziative di rilevanza regionale di grande impatto sul territorio Iniziative che promuovano l attrattività del territorio lombardo, estendendo la fruizione culturale, valorizzando il patrimonio paesaggi-

14 14 Bollettino Ufficiale stico e culturale materiale e immateriale, promuovendo l accesso di nuovi pubblici e l integrazione di partner e risorse, anche con attenzione alla diffusione e alla conoscenza degli avvenimenti storici. Linea 2. Iniziative di valorizzazione delle identità culturali locali e diffusione delle conoscenze delle tradizioni e della memoria riguardanti le comunità locali della Lombardia Iniziative diffuse sul territorio, volte a promuovere presso le comunità locali il recupero e la fruizione della memoria storica locale, delle tradizioni e degli avvenimenti storici del territorio e ad approfondire tutti gli aspetti culturali finalizzati a valorizzare i caratteri delle comunità tradizionali e a mantenere gli stessi come perno fondante per la società presente e futura, promuovendo l attrattività del territorio e contribuendo alla: rivitalizzazione del tessuto sociale ed economico; implementazione dell offerta culturale per mezzo di una serie di iniziative che siano di richiamo anche per il pubblico non residente; promozione e valorizzazione della lingua lombarda e delle sue varianti. Linea 3. Iniziative a carattere macroregionale, europeo e internazionale Progetti e iniziative per la conoscenza, la diffusione del patrimonio d arte e di cultura e degli avvenimenti storici, con particolare riferimento alle specificità della Lombardia e, in particolare, alla realizzazione di: scambi e iniziative nell ambito dell Euroregione Alpina e della Macroregione del Nord (regioni confinanti o limitrofe rispetto alla Lombardia), attraverso la condivisione di progetti comuni di valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale; scambi e iniziative nell ambito dei Quattro Motori per l Europa; progetti culturali internazionali e iniziative di interscambio culturale in ambito europeo, al fine di favorire la conoscenza e la valorizzazione delle radici, della storia e delle identità culturali dei popoli europei. 5. AIUTI DI STATO I contributi di cui al presente invito sono concessi nel rispetto della normativa dell Unione Europea vigente relativa agli aiuti di Stato: Regolamento (UE) n. 651/2014, in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato Europeo. (Per eventuali approfondimenti i relativi estratti sono consultabili nella pagina del sito I criteri utilizzati, tra gli altri, per escludere la presenza di aiuto di Stato si riferiscono a contributi pubblici per iniziative culturali che siano destinate al mercato locale e abbiano incidenza su una zona geografica di attrazione limitata, incidendo pertanto solo marginalmente sui mercati e sulla concorrenza. Pertanto, si precisa che: i progetti relativi alla linea 2 non ricadono nella categoria degli aiuti di stato, in quanto le attività e gli eventi previsti, destinati alle comunità locali, non hanno rilevanza economica e/o non incidono sugli scambi degli Stati Membri; i progetti relativi alla linea 1 e alla linea 3 ricadono nella categoria degli aiuti di stato in quanto la dimensione, la localizzazione e la portata delle attività ed eventi previsti presuppongono la capacità di richiamare un utenza non di prossimità. I soggetti che presentano domanda di contributo sulla linea 1 e sulla linea 3 sono quindi tenuti a sottoscrivere apposita dichiarazione resa disponibile nella procedura SiAge Sistema Agevolazioni di cui al punto 15. Per quanto riguarda le suddette linee 1 e 3, ai fini dell attribuzione del contributo, sarà adottato il seguente metodo di calcolo: il finanziamento pubblico (regionale e di eventuali altri soggetti pubblici) non potrà superare l 80% dei costi ritenuti ammissibili (Regolamento (UE) n. 651/2014, articolo 53, comma 8). Sarà consentito il cumulo di contributi pubblici, purché i costi ammissibili siano individuabili. Il contributo pubblico cumulato può, pertanto, coprire sia costi differenti del progetto, sia gli stessi costi, a condizione che non superi il limite indicato su ogni singola voce di spesa e, conseguentemente, sul totale del costo ammissibile. 6. PREMIALITÀ Tenuto conto della qualità progettuale, sarà assegnata una premialità ai progetti che: 1. incentivino e supportino i giovani nell esercizio di attività culturali, stimolando lo sviluppo di nuove idee, sperimentazioni e forme di divulgazione, con l obiettivo di rendere la cultura uno strumento di aggregazione e di rivitalizzazione dei territori e delle comunità; 2. sviluppino iniziative in occasione di Expo Milano 2015 Nutrire il Pianeta, Energia per la vita, che dovranno: svolgersi durante il periodo di Expo (maggio-ottobre); rivolgersi anche ad un pubblico internazionale e prevedere strumenti di promozione, comunicazione e accoglienza anche in lingua inglese; 3. sviluppino iniziative in occasione di significative ricorrenze culturali, con particolare riferimento ai territori lombardi e ai movimenti artistici e culturali 4. Ai sensi dell art. 20, comma 4 della l.r. n.19 del 27 giugno 2008, nel caso di progetti presentati da comuni è prevista una misura premiale per quelli istituiti a seguito della fusione di due o più comuni contigui, secondo le procedure previste dalla legge regionale 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali) 7. RISORSE FINANZIARIE Per il 2015 le risorse finanziarie ammontano a Euro , salvo eventuale successiva integrazione di risorse nell ambito degli

15 Bollettino Ufficiale 15 stanziamenti di bilancio, a valere sui capitoli del Bilancio Attuazione delle iniziative di promozione educativa e culturale di interesse regionale da parte di amministrazioni locali e Attuazione delle iniziative di promozione educativa e culturale di interesse regionale da parte di istituzioni sociali private, così suddivise nelle tre linee d intervento: Euro per progetti di rilevanza regionale di grande impatto sul territorio; Euro per progetti di valorizzazione delle identità culturali locali e diffusione delle conoscenze delle tradizioni e della memoria riguardanti le comunità locali della Lombardia; Euro per progetti in ambito macro regionale, europeo e internazionale. Eventuali risorse residue assegnate alle linee sopra individuate e non utilizzate potranno essere destinate equamente alle altre, scorrendo le graduatorie dei progetti ammissibili non finanziati. Eventuali, ulteriori risorse che si renderanno disponibili saranno ripartite tra le tre linee di intervento, rispettando analoga proporzione. 8. TIPOLOGIE PROGETTUALI Mostre, rassegne e festival; iniziative didattiche e di educazione alla cultura; eventi divulgativi relativi a ricerche, studi e documentazione, seminari e convegni attinenti ai beni e alle attività culturali; progetti integrati, che combinino diverse tipologie, discipline e ambiti culturali. 9. SOGGETTI CHE POSSONO PRESENTARE LA DOMANDA Enti locali, università, soggetti pubblici e soggetti privati no profit con finalità statutarie coerenti con quelle della l.r. 9/93. Non possono presentare domanda i soggetti che hanno partecipato all invito ai sensi della l.r.9/93 - Anno 2014, ai quali è stato attribuito un contributo per il biennio 2014/ TEMPI DI REALIZZAZIONE DELLE INIZIATIVE I progetti devono realizzarsi nel corso del CONTENUTI DEL PROGETTO Nella procedura SiAge - di cui al punto il soggetto proponente dovrà illustrare: obiettivo generale e obiettivi specifici del progetto, azioni/attività con cronoprogramma delle fasi di realizzazione, risultati attesi, professionalità/artisti coinvolti, eventuale rete di collaborazione, articolazione del budget, target di riferimento, piano di comunicazione. 12. PRECISAZIONI Non è consentita la candidatura del medesimo progetto su più di una linea del presente invito. Lo stesso progetto non può essere finanziato da altre leggi regionali. Il contributo assegnato è relativo alla realizzazione di tutte le attività previste nel progetto. Ogni eventuale e giustificata variazione successiva all attribuzione del contributo regionale, sarà soggetta all autorizzazione della competente Struttura, a condizione che si tratti di modifica di lieve entità e che il progetto non sia alterato in maniera sostanziale. Nel caso di progetto realizzato in collaborazione, la domanda di contributo dovrà essere presentata dal soggetto individuato quale capofila, che sarà il beneficiario dell eventuale finanziamento e il responsabile nei confronti di Regione Lombardia dell attuazione e della rendicontazione del progetto. I soggetti partecipanti dovranno sottoscrivere un accordo di collaborazione, come da facsimile reso disponibile nella procedura SiAge. Le voci di spesa sostenute dai partner devono essere dettagliate nell accordo di collaborazione e successivamente devono essere esposte nella rendicontazione, in quanto concorrono alla determinazione del budget del progetto. Il progetto potrà essere inteso anche come iniziativa autonoma all interno di un programma articolato di eventi, a condizione che l iniziativa stessa si possa sviluppare tenendo conto di quanto indicato al precedente punto COSTO MINIMO DEL PROGETTO E QUOTA DI CONTRIBUTO REGIONALE Linea 1. Iniziative di rilevanza regionale di grande impatto sul territorio Costo minimo del progetto Contributo minimo Contributo massimo , , ,00 2. Iniziative di valorizzazione delle identità culturali locali , , ,00 3. Iniziative in ambito macroregionale, europeo, internazionale , , ,00 Il soggetto proponente dovrà garantire un cofinanziamento minimo pari al 50% del costo totale del progetto; il cofinanziamento potrà essere costituito da risorse proprie o da finanziamenti di soggetti terzi, pubblici e/o privati. Il contributo regionale assegnato potrà risultare inferiore a quanto richiesto e comunque non superiore al 50% del costo del progetto indicato nella domanda.

16 16 Bollettino Ufficiale 14. SPESE AMMISSIBILI Sono ammissibili le seguenti tipologie di spese: di allestimento, affitto sedi e attrezzature, assicurazione, trasporto, affitto apparecchiature per l interpretariato, catering, personale tecnico/di custodia, diritti vari, Siae di comunicazione, promozione e diffusione di viaggio, vitto e alloggio di professionisti esterni imputabili a spese generali (massimo 20% del costo complessivo del progetto), quali risorse umane interne impiegate nella realizzazione del progetto, utenze: luce, gas, telefono, internet, cancelleria, postali. Le spese devono essere: imputate al beneficiario ed effettivamente sostenute dallo stesso; imputate ai singoli partecipanti, per le parti di competenza, nel caso di progetto realizzato in collaborazione; comprensive o al netto di IVA in relazione al regime fiscale del beneficiario e di eventuali partner; strettamente correlate alla realizzazione del progetto e coerenti con le attività indicate; identificabili e verificabili da documenti originali conservati agli atti del soggetto beneficiario e dei singoli partner, nel caso di progetto realizzato in collaborazione; incluse nel piano finanziario presentato; ragionevoli e giustificate in accordo con i principi di economicità ed efficienza; conformi alla normativa fiscale. 15. MODALITÀ, TERMINI E ISTRUZIONI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE La domanda di contributo, corredata dai sotto elencati documenti, deve essere presentata dal soggetto proponente, obbligatoriamente in forma telematica, utilizzando la procedura SiAge Sistema Agevolazioni raggiungibile all indirizzo internet: nella sezione Servizio SiAge La domanda deve essere sottoscritta dal legale rappresentante o persona formalmente delegata, tramite firma elettronica con CRS/CNS o firma digitale. Nel caso il firmatario non disponga di firma elettronica o di firma digitale può rivolgersi, munito della propria Carta Regionale dei Servizi, agli Spazio Regione presenti in ogni provincia. Per indirizzi e orari di apertura consultare: dal menù Regione/ Spazioregione. La procedura SiAge Sistema Agevolazioni sarà disponibile (salvo eventuali modifiche di data che saranno tempestivamente comunicate attraverso il sito di Regione Lombardia e la stessa procedura SiAge), dalle ore 10:30 del giorno 11 giugno e fino alle ore 16:30 del giorno 20 luglio Tale termine è perentorio. Ai fini del rispetto del termine farà fede incontrovertibilmente la data e l ora di protocollazione informatica da parte del Sistema Informativo, che vengono rilasciate solo al completo caricamento dei dati e degli allegati relativi alla domanda di partecipazione, del modulo di adesione sottoscritto con firma digitale o elettronica e del pagamento del bollo, laddove dovuto. L assolvimento, in forma virtuale, degli obblighi di bollo per i non esenti (marca da bollo da Euro 16,00) deve essere effettuato con carta di credito dei circuiti autorizzati (VISA e Mastercard), accedendo all apposita sezione on-line della procedura SiAge. A conclusione della procedura informatica di invio della domanda, il sistema invierà una di conferma di partecipazione all Invito. La domanda di contributo dovrà essere corredata dai seguenti allegati, da caricare nella procedura in formato pdf e senza firma elettronica o digitale: 1. copia dell atto costitutivo e dello statuto vigenti, riportanti le firme dei sottoscrittori e il timbro di registrazione presso l Ufficio del Registro dell Agenzia delle Entrate(sono esclusi gli enti pubblici e gli enti riconosciuti come persone giuridiche a condizione che ne comunichino i relativi estremi); 2. eventuale accordo di collaborazione 3. eventuale delega o procura per firma (se non firma il legale rappresentante) Le domande trasmesse al di fuori dei termini o con modalità differenti rispetto a quanto stabilito nei precedenti paragrafi saranno considerate inammissibili. 16. ISTRUTTORIA E VALUTAZIONE DELLE DOMANDE L istruttoria di ammissibilità formale delle domande sarà effettuata dalla Struttura competente. L istruttoria e valutazione di merito delle proposte progettuali ritenute formalmente ammissibili sarà condotta da apposito Nucleo di Valutazione, nominato con decreto del Direttore Generale della Direzione Culture, Identità e Autonomie. I progetti ammessi saranno valutati dal Nucleo di Valutazione secondo i seguenti criteri:

17 Bollettino Ufficiale 17 Criterio di valutazione Rispondenza del progetto agli obiettivi generali e alle linee di intervento indicati ai punti 3. e 4. dell invito Qualità progettuale: chiarezza e capacità di sintesi nell esposizione dei contenuti del progetto, e nella predisposizione del budget, che deve essere coerente e congruente nei costi rilevanza delle professionalità e dei currucula degli artisti/ esperti coinvolti nel progetto composizione e qualità dell eventuale rete di partenariato, in considerazione di accordi formalizzati e di eventuali contributi pubblici/privati Qualità e articolazione del piano di promozione e comunicazione Bacino di utenza del progetto Percentuale di cofinanziamento Premialità Giovani Il progetto: è proposto da giovani UNDER 35 oppure incentiva e supporta i giovani nell esercizio di attività culturali Il punteggio sarà attribuito ai progetti con almeno una delle due caratteristiche e che abbiano conseguito almeno 20 punti per la Qualità progettuale Expo Milano 2015 Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita Il progetto: si svolge nel periodo di Expo è progettato per un pubblico internazionale prevede strumenti di comunicazione e promozione in lingua inglese Il punteggio sarà attribuito esclusivamente ai progetti con tutte le caratteristiche elencate e che abbiano conseguito almeno 20 punti per la Qualità progettuale Punteggio da 0 a 2 da 0 a 3 da 0 a 1 da 0 a 4 punti da 0 a 4 punti Punteggio 8 punti 8 punti Ricorrenze Il progetto è relativo a: significative ricorrenze culturali, con particolare riferimento ai territori lombardi e ai movimenti artistici e culturali Il punteggio sarà attribuito esclusivamente ai progetti che abbiano conseguito almeno 20 punti per la Qualità progettuale 8 punti Unioni di Comuni Ai sensi dell art. 20, comma 4 della l.r. n.19 del 27 giugno 2008, nel caso di progetti presentati da comuni è prevista una misura premiale pari a per quelli istituiti a seguito della fusione di due o più comuni contigui, secondo le procedure previste dalla legge regionale 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali) Punteggio totale massimo 100 punti Ammissibilità al contributo regionale L attribuzione dei punteggi produrrà la proposta di graduatoria dei progetti e del relativo contributo regionale, la cui entità sarà determinata in base al punteggio ottenuto in graduatoria, fino all esaurimento delle risorse disponibili. I progetti potranno, quindi, risultare: ammessi al contributo regionale, ammissibili, ma non finanziati per mancanza di risorse disponibili. In caso di rinuncia, pervenuta entro il 15 ottobre 2015, o di disponibilità di ulteriori risorse sarà prevista la possibilità di riassegnare le somme risultate disponibili ai soggetti ammissibili, ma non finanziati, secondo l ordine di graduatoria. Comunicazione dell esito L istruttoria delle domande pervenute sarà terminata entro 90 giorni dalla data di scadenza dell invito. Al termine dei lavori di valutazione delle domande, e a seguito di approvazione da parte della Giunta, saranno pubblicate le graduatorie dei progetti ammessi a contributo, dei progetti non finanziati per mancanza di risorse e dei progetti non ammessi a valutazione. L e graduatorie saranno pubblicate sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia (BURL) e sul sito web it/ - sezione Bandi. La pubblicazione ha valore di notifica per tutti gli interessati. 17. MODALITÀ DI EROGAZIONE E DI RENDICONTAZIONE Erogazione acconto, pari al 75% del contributo concesso, entro 60 giorni a decorrere dalla data di approvazione del provvedimento di assegnazione del contributo; saldo, pari al 25% del contributo concesso, entro 60 giorni dalla presentazione della rendicontazione e sua validazione da parte della Struttura competente.

18 18 Bollettino Ufficiale Rendicontazione A conclusione del progetto, che dovrà essere realizzato nei modi e nei tempi stabiliti, dovrà essere presentata la rendicontazione, che deve comprendere una relazione dettagliata del progetto realizzato, un consuntivo delle spese sostenute entro il 2015 per la realizzazione del progetto e copia in formato digitale dei documenti di riferimento (fattura, ecc.) da allegare attraverso SiAge. Per le linee 1 e 3, nel consuntivo, dovranno anche essere riportati gli eventuali dati finanziari relativi ai contributi pubblici che ricadono sulle singole voci di spesa. Qualora il costo complessivo dell iniziativa risultasse inferiore fino a un massimo del 10% rispetto a quello preventivato, non sarà operata alcuna riduzione del contributo concesso; in caso diverso, il contributo sarà ridotto in misura proporzionale. E fatto comunque obbligo a tutti i soggetti ammessi a contributo, anche inferiore rispetto a quello richiesto, di realizzare le attività previste dal progetto così come valutate e approvate. La rendicontazione dovrà essere presentata dal 1 gennaio al 1 marzo 2016 esclusivamente per mezzo di SiAge dove sarà resa disponibile la modulistica necessaria. Documenti giustificativi di spesa I documenti di spesa presentati nella rendicontazione dovranno essere intestati al soggetto beneficiario del contributo, e ai partner se il progetto è realizzato in collaborazione, essere emessi e pagati nel 2015, essere fiscalmente validi (fatture, notule, ricevute fiscali, rimborsi spese documentati). Non sono ammissibili spese forfettarie. I pagamenti dovranno essere effettuati esclusivamente attraverso bonifico bancario o postale, assegno bancario o postale, bollettino postale, carta di credito, pagobancomat, al fine di garantire la piena tracciabilità delle operazioni. Non sono ammessi i pagamenti effettuati in contanti e/o tramite compensazione di qualsiasi genere tra il beneficiario e il fornitore (p.e. permuta con altri beni, lavori, forniture, servizi, etc.) e qualsiasi forma di autofatturazione. Il soggetto beneficiario, qualora sia esonerato per legge o per opzione alla tenuta della contabilità ordinaria, dovrà tenere una prima nota contabile da cui sia immediatamente riscontrabile ogni voce di spesa inerente il progetto, nonché i relativi pagamenti. Ad avvenuta rendicontazione, il soggetto beneficiario è tenuto a fornire due copie delle eventuali pubblicazioni solo opere di carattere scientifico o divulgativo - e del materiale pubblicitario o promozionale realizzato nell ambito dell intervento finanziato (dépliant, locandine, brochure, ecc.) 18. CONTROLLI E DECADENZA DAL CONTRIBUTO Regione Lombardia si riserva la facoltà di effettuare verifiche tecniche in corso d opera e/o a progetto ultimato. In caso di intervento non conforme a quanto indicato e autorizzato o in qualsiasi altro caso di inosservanza di quanto prescritto in sede regionale, il Dirigente della Struttura competente, con proprio decreto, accerta l inadempienza e stabilisce la decadenza totale o parziale del contributo. Regione Lombardia si riserva, inoltre, la facoltà di effettuare controlli in qualsiasi momento, su un campione dei progetti finanziati, anche mediante sopralluoghi finalizzati ad accertare la regolarità delle attività svolte e il rispetto degli obblighi previsti dal presente invito. A tale fine i soggetti beneficiari si impegnano a tenere a disposizione di Regione Lombardia in originale tutta la documentazione tecnica, amministrativa e contabile relativa al progetto cofinanziato per un periodo non inferiore a 10 (dieci) anni dalla data del provvedimento di erogazione del contributo. Sugli importi per i quali dovesse essere disposta la restituzione saranno applicati gli interessi legali decorrenti dalla data dell erogazione, salvo casi adeguatamente documentati e valutati. 19. MODALITÀ DI COMUNICAZIONE I soggetti ammessi al finanziamento regionale saranno tenuti, compatibilmente con i tempi di realizzazione del progetto, a: concordare i testi di informazione per la stampa e le bozze dei materiali di comunicazione, le modalità/tempi di comunicazione pubblica (conferenze stampa, inaugurazioni, presentazioni ecc.), per assicurare l eventuale presenza dell Assessore, o suo delegato, scrivendo all indirizzo e mail comunicazione_culture@regione.lombardia.it; riportare, con spazio adeguato, il marchio di Regione Lombardia preceduto dalla dicitura Con il contributo di, su tutti i materiali pubblicitari, promozionali e divulgativi (comunicati stampa, inserzioni pubblicitarie, inviti, pieghevoli, locandine, manifesti, cataloghi.) prodotti per il progetto; il marchio e il manuale d uso saranno inviati a tutti i beneficiari dell invito. Le bozze dei materiali promozionali e di comunicazione devono essere inviate per valutazione e approvazione, prima della stampa o pubblicazione, all indirizzo e mail comunicazione_culture@regione.lombardia.it Per gli eventi finanziati di particolare rilievo culturale e turistico e che si svolgeranno da aprile a dicembre 2015 sarà richiesto l utilizzo del logo Oltre Expo in abbinamento al marchio di Regione Lombardia. Il logo Oltre Expo contraddistingue gli eventi e le iniziative programmati nel periodo di Expo 2015 che sono promossi, sostenuti o patrocinati da Regione Lombardia; esso intende, da una parte, rimarcare il legame con Regione Lombardia, dall altra, sottolineare la valenza delle singole iniziative che vanno oltre l Expo, sia dal punto di vista territoriale, perché si svolgono al di fuori del perimetro della Manifestazione Universale, sia da quello temporale. 20. ADESIONE A E015 DIGITAL ECOSYSTEM Ai soggetti beneficiari di contributo sarà proposto di aderire a E015 Digital Ecosystem, ambiente digitale, che consente l interazione tra i sistemi informatici di attori pubblici e privati operanti sul territorio in molteplici settori. Chi aderisce a E015 sarà in grado di esporre i propri contenuti e servizi all interno del palinsesto di eventi culturali, creato da Regione Lombardia per aggregare le iniziative culturali. Il palinsesto avrà massima visibilità nei principali luoghi di passaggio dei visitatori e faciliterà la fruizione degli eventi. Come partecipare all ecosistema

19 Bollettino Ufficiale 19 Il sito dedicato fornisce tutte le informazioni di dettaglio per comprendere l iniziativa e consente di inoltrare da subito la propria richiesta gratuita di adesione al sistema. Eventuali spese di adeguamento del proprio sistema informatico agli standard tecnologici di E015 saranno a carico del soggetto aderente. 21. INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Ai sensi e per gli effetti dell art. 13 del D.lgs. 196/2003, si informa che: titolare del trattamento dei dati è la Giunta Regionale della Lombardia, nella persona del Presidente pro tempore della Giunta Piazza Città di L ombardia, Milano; responsabili del trattamento dei dati sono il Direttore Generale pro tempore della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Piazza Città di Lombardia, Milano e il legale rappresentante di Lombardia Informatica S.p.A. Via Don G. Minzoni, Milano. Il conferimento dei dati è obbligatorio ai fini dell erogazione dei contributi previsti dal presente Invito. L eventuale mancato conferimento comporta la decadenza del diritto al beneficio. I dati acquisiti verranno trattati con modalità manuale e informatica e saranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale gli stessi sono stati comunicati e per finalità statistiche e di studio, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Si informa, inoltre, che l interessato gode dei diritti di cui ai commi 1, 3 e 4 dell art. 7 del citato D.lgs. 196/2003, tra i quali figurano: il diritto di ottenere la conferma dell esistenza o meno di dati personali che lo riguardano; l aggiornamento, la rettifica, l integrazione dei dati; la cancellazione, la trasformazione in forma anonima dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti e successivamente trattati; il diritto all attestazione che le operazioni suddette sono state portate a conoscenza di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, nonché il diritto di opporsi per motivi legittimi al trattamento di dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta e di opporsi al trattamento di dati personali ai fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta, ecc. Per informazioni e chiarimenti: Per informazioni e approfondimenti si invita preferibilmente a scrivere all indirizzo e- mail: legge9@regione.lombardia.it oppure a contattare: Ombretta Giulivi , Daniela Protti , Antonella Zeni , Giusy Barbagallo Per informazioni sulla procedura SiAge n. verde assistenzaweb@regione.lombardia.it Referente invito: Daniela Protti Responsabile del procedimento: Luciano Famà

20 20 Bollettino Ufficiale ALLEGATO A2 INVITO A PRESENTARE PROGETTI PER LA VALORIZZAZIONE DI BIBLIOTECHE E ARCHIVI STORICI DI ENTI LOCALI O DI INTERESSE LOCALE - L.R. 81/85 Indice 1. INTRODUZIONE 2. RIFERIMENTI NORMATIVI 3. OBIETTIVI 4. RISORSE FINANZIARIE 5. SOGGETTI CHE POSSONO PRESENTARE DOMANDA 6. TIPOLOGIE PROGETTUALI 7. QUANTE DOMANDE POSSONO ESSERE PRESENTATE 8. TEMPI DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO 9. SOGLIE MINIME E MASSIME, QUOTA DI COFINANZIAMENTO 10. SPESE AMMISSIBILI 11. MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE 12. PROCEDURA CHE VERRÀ UTILIZZATA 13. CRITERI DI SELEZIONE E DI VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE 14. MODALITÀ DI EROGAZIONE E DI RENDICONTAZIONE 15. VARIANTI IN CORSO DI REALIZZAZIONE 16. CONTROLLI E DECADENZA DAL CONTRIBUTO 17. MODALITÀ DI COMUNICAZIONE 18. ADESIONE A E015 DIGITAL ECOSYSTEM 19. INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI 20. INFORMAZIONI 1. INTRODUZIONE Regione Lombardia intende sostenere per l anno 2015 progetti che promuovano il patrimonio documentario, la lettura e i servizi culturali offerti a tutti i cittadini lombardi da biblioteche e archivi storici di enti locali o di interesse locale. 2. RIFERIMENTI NORMATIVI Legge regionale 14 dicembre 1985, n. 81 Norme in materia di biblioteche e archivi storici di enti locali o di interesse locale e successive modifiche intercorse; Programma Regionale Triennale in materia di biblioteche e archivi storici di enti locali o di interesse locale ai sensi dell art. 22 della Legge regionale 14 dicembre 1985 n. 81 (d.g.r. 3 febbraio 2010, n ), prorogato al 31 dicembre 2016 con d.g.r. 28 febbraio 2014, n OBIETTIVI valorizzazione del patrimonio documentario di biblioteche e archivi storici; sviluppo della conoscenza del patrimonio documentario e incremento della sua fruizione attraverso il sostegno a progetti di catalogazione di fondi documentari e descrizione archivistica; promozione e potenziamento dei servizi di biblioteche e archivi al fine di rendere più facile e amichevole la fruizione delle raccolte documentarie nonché dei servizi culturali offerti. 4. RISORSE FINANZIARIE Per il 2015 le risorse finanziarie disponibili ammontano complessivamente a a valere sui capitoli di spesa 7806 e Nel caso di disponibilità sul bilancio 2015 di ulteriori risorse finanziarie sui capitoli sopra citati, si procederà secondo i criteri del presente allegato al finanziamento di interventi ritenuti ammissibili ma non finanziati per esaurimento delle risorse. 5. SOGGETTI CHE POSSONO PRESENTARE DOMANDA Biblioteche: enti pubblici e soggetti privati (che non agiscano in regime di impresa), proprietari o gestori di biblioteche di cui garantiscano l apertura al pubblico e che siano associate a un sistema bibliotecario istituito da Regione Lombardia o partecipino alla cooperazione SBN; province, comunità montane e sistemi bibliotecari. Archivi: enti pubblici e soggetti privati (che non agiscano in regime di impresa), proprietari o gestori di archivi storici di cui garantiscano l apertura al pubblico.

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