1 Scopo: 2 Apparati In campo:

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1 Descrizione Protezione Siti Pannelli Fotovoltaici 1 Scopo: Realizzazione di una protezione perimetrale contro intrusioni, scavalcamento, sfondamento della recinzione di perimetro presso siti contenenti pannelli fotovoltaici. Tale realizzazione prevede apparati di videosorveglianza dotati di video analisi intelligente, atti a rilevare le infrazioni sopradescritte, inviare comunicazione di allarme e videoregistrare gli e- venti. Per la realizzazione del sistema verranno proposte alcune soluzioni, opzionabili per i supporti di registrazione e gli apparati in campo. 2 Apparati In campo: 2.1 Telecamere analogiche fisse Dinion XF LTC0498/11 Day/night in custodia da esterno IP66 termostatata e ventilata, obbiettivo varifocale autoiris mm alimentazione 24 Vac. Allo scopo di realizzare tale protezione, si propone un sistema composto da varie telecamere (il numero dipende delle dimensioni del perimetro del sito da proteggere) installate su pali ad altezza di circa 4 metri, lungo il perimetro della recinzione ad almeno 1,5 m di distanza dalla recinzione verso l interno, per evitare eventuali tentativi di sabotaggio effettuati dall esterno. Si precisa che anche nell eventualità che ciò non fosse consentito per problemi di spazio, sarà comunque possibile attivare la prestazione antimanomissione (oscuramento, spostamento, abbagliamento) presente negli apparati proposti. La distanza prevista tra una telecamera e la successiva sarà intorno ai 40 m, le telecamere dovranno essere installate a inseguimento, cioè guarderanno nella stessa direzione rispetto al lato da proteggere. Pagina 1 di 15

2 Tale impostazione è dettata dall utilizzo d illuminatori IR citati nel paragrafo 2.2 che potrebbero abbagliare eventuali telecamere poste frontalmente. La scelta di utilizzare telecamere analogiche e non IP native, deriva dal fatto che l installazione di telecamere IP native, comporterebbe la stesura di ulteriori cavi, perché le telecamere IP Native hanno i relè di allarme a bordo macchina, mentre le analogiche utilizzano i relè a bordo encoder per l analisi video. Inoltre, la stesura di un cavo coassiale, per mezzo della funzione di compensazione del cavo, permette di raggiungere una distanza nettamente superiore (600m/1Km con RG59/RG11), rispetto ad una soluzione IP che richiederebbe la stesura di cavi in fibra ottica. 2.2 Telecamere analogiche fisse Dinion LTC0465/11 Day/night in custodia da esterno IP66 termostatata e ventilata, obbiettivo varifocale autoiris mm alimentazione 24 Vac. In opzione alle telecamere LTC0498/11, si prendono ora in considerazione anche le telecamere LTC0465/11. L alternativa proposta, porta a fare delle considerazioni riguardo alle dimensioni del sito da proteggere, e di conseguenza il numero di telecamere da prevedere. Le considerazioni da fare per decidere se questa telecamera può essere proposta in alternativa alle LTC498, derivano dalle diverse prestazioni, che riducono il range di analisi video di circa 10m. Pagina 2 di 15

3 La riduzione del range di analisi video, comporta l utilizzo di un numero superiore di telecamere, ed in ogni caso si dovrà tenere presente le seguenti limitazioni: (si veda anche Par.3) - LTC0465 non supporta la compensazione del cavo, la distanza massima raggiungile col segnale video sarà quindi 300m. - Elaborazione dell immagine, DSP 15bit, che ne riduce la sensibilità. - LTC0465 non supporta le funzioni 2X Dynamic e Smart BLC, riducendo così la resa dei dettagli e la compensazione automatica dell immagine, in condizioni di forti contrasti di luce. In ogni caso si potrà prendere in considerazione un impianto misto, con entrambe le telecamere presenti, suddivise secondo la lunghezza di perimetro da proteggere. 2.3 Illuminatori IR copertura 30 fino a 100m. Considerato che tali siti sono posizionati solitamente lontano da centri abitati, e non sono quasi mai dotati di illuminazione artificiale adeguata, saranno previsti degli illuminatori IR che consentiranno la visione notturna delle telecamere, ma soprattutto renderanno possibile la corretta a- nalisi video anche durante le ore di buio. Come anticipato al punto 2.1, gli illuminatori dovranno seguire l orientamento ad inseguimento delle telecamere, in maniera tale da evitare abbagliamenti alle telecamere circostanti. L installazione degli illuminatori è prevista su palo a circa 80 cm sotto la telecamera, si consiglia di rispettare questa distanza per evitare che gli insetti attirati dal calore e dalla luce IR possano addensarsi davanti all obbiettivo della telecamera, causando disturbo all inquadratura e quindi all analisi video intelligente. 2.4 Alimentatori da esterno IP66 230Vca/24Vca 100W. Gli alimentatori vengono montati direttamente sui pali delle telecamere allo scopo di alimentare sia le custodie (riscaldatori), sia le telecamere che gli illuminatori IR. Pagina 3 di 15

4 2.5 Encoder 4 ingressi video, tri-streaming H264/MPEG-4/M-JPEG famiglia Video Jet da 1, 2 o 4 ingressi CVBS. La funzione principale degli encoder, è di raccogliere i segnali video analogici CVBS provenienti dalle telecamere sul campo, per digitalizzarli, comprimerli e renderli così disponibili per la rete e per l analisi video intelligente. Gli encoder mettono a disposizione tre streaming video, 2 streaming configurati MPEG-4 a 25ips@4CIF o H264 a 25ips@4CIF ed un terzo streaming M-JPEG, per DSP. Ciascuno dei due streaming MPEG-4 ha due profili di configurazione distinti ed indipendenti, per consentire così una gestione più flessibile della registrazione e del Live e di conseguenza le risorse a disposizione. I vantaggi nell utilizzo di questo particolare modello, si traducono in ulteriori funzionalità che sono: - Gestione e configurazione dell analisi video intelligente, che risiede negli encoder stessi. - Gestione della registrazione, per ciascun encoder, mediante unità esterna HD 3 ½, USB 2.0, capacità 320 GB ed alimentatore indipendente. - Gestione degli allarmi tramite 4 uscite relè programmabili o tramite rete mediante script di comandi di allarme. Particolare attenzione deve essere fatta sulle risorse che tali encoder mettono a disposizione, soprattutto con la video analisi intelligente attivata come descritto nel prossimo paragrafo. 2.6 Base encoder con moduli H264 VIP-X1600-XF Gli encoder della famiglia VIP-X1600-XF, rappresentano una valida soluzione alternativa, per l utilizzo della video analisi intelligente con streaming video in H264. Tale soluzione è composta da una base per montaggio in armadio rack con alimentazione ridondata, e un certo numero di moduli encoder fino a un massimo di 4 per ogni base. I moduli supportano 4 telecamere ognuno, quindi ogni base supporterà un massimo di 16 telecamere. Pagina 4 di 15

5 L utilizzo di questa soluzione, non supporta la registrazione su dischi USB come visto in precedenza per gli encoder della famiglia Video Jet, si dovrà quindi optare per una soluzione di registrazione con iscsi e/o VRM. I moduli dispongono di una uscita relè, rete Ethernet ridondata, e slot per l alloggiamento di un modulo GBIC per la fibra ottica. Il vantaggio di principale derivante dall utilizzo di questi apparati, riguarda le risorse e la compressione H264, che permettono migliori prestazioni a parità di compressione generata per i codec, di Analisi Video Intelligente, e occupazione di banda e storage. 3 Caratteristiche e principi di funzionamento del sistema. Nei paragrafi precedenti si sono visti ed elencati, quelli che sono gli apparati posti in campo per la realizzazione del sistema. Ora si vuole vedere come tali apparati interagendo tra loro rendano possibile la protezione, con una forte immunità dai falsi allarmi. Partendo dalle telecamere, che sono chiaramente parte predominante del sistema, esse garantiscono attraverso prestazioni ad alto livello, un ottima qualità e nitidezza dell immagine anche in condizioni notturne (mediante gli illuminatori IR), indispensabile per un funzionamento ottimale degli algoritmi di video analisi intelligente. Tali telecamere hanno una risoluzione di 540 TVL, un DSP che lavora a 20 bit, ed una sensibilità pari a 0,15/0,060 lux (F1.2-30IRE) che diventa 0,015/0,0060 lux con funzione Sens UP 10x attivata. Anche se consentono ottimi risultati con le impostazioni di default, in alcuni casi è importante poter definire, attraverso la regolazione e attivazione di determinate funzioni e profili, le condizioni di particolare ripresa, come ad esempio: - Auto Black che consente mediante compensazione, di migliorare il contrasto in caso di bagliore, nebbia o foschia. - Shutter predefinito che consente all otturatore di lavorare in maniera automatica ad alta velocità, per catturare oggetti in movimento, sino a quando le condizioni di luce lo consentono. - Smart BLC che permette la compensazione del controluce in modo automatico, senza selezione dell area. Pagina 5 di 15

6 Inoltre tramite Bilinx, con interfaccia VP-USB necessaria, è possibile la configurazione da remoto di tutte le funzioni sopra descritte attraverso cavo coassiale e software Bilinx Configuration Tool. Tali operazioni sono possibili a distanze di 600m con RG59 e 1000 m con RG11 tramite la funzione di compensazione automatica del cavo. Le immagini prodotte dalle telecamere, di conseguenza le inquadrature, saranno l oggetto della video analisi intelligente IVA, residente negli encoder con ingressi CVBS, quindi ogni encoder potrà gestire sino ad un massimo di 4 segnali video come nel caso dei VJT-X40 (ciascun segale può generare 2 codec) secondo i criteri qui di seguito descritti. Premettendo che ciascun encoder video a 4 ingressi ha a disposizione 2 DSP, quindi uno ogni due telecamere (2x2=4 codec MPG-4 e/o H264), considerando che ciascuno dei DSP ha a disposizione le risorse per gestire massimo 36ips@4CIF, e considerando che le risorse da riservare per un corretto funzionamento dell IVA possono arrivare sino al 50%, la conseguenza è che per ogni coppia di telecamere saranno disponibili 18ips@4CIF. Nella condizione in cui siano utilizzati tutti i 4 ingressi (4x2=8 codec MPG-4/H264) non sarà quindi possibile configurare frame rate e risoluzione oltre i 4.5ips@4CIF. Nel caso si abbia invece l esigenza di potenziare i codec, sarà possibile configurare solamente uno streaming per ogni ingresso, utilizzando lo stesso streaming sia per la visualizzazione che per la registrazione, o collegare due sole telecamere sull encoder (in1 e in3) per dedicare ciascun DSP ad una telecamera solamente, raddoppiando le risorse. Una volta che i codec saranno configurati in maniera opportuna, cioè lasceranno sufficienti risorse disponibili per il funzionamento dell IVA, si potrà iniziare a lavorare sugli algoritmi di video analisi con rispettive calibrazioni. La video analisi intelligente IVA permette la configurazione di una decina di algoritmi differenti, ma quelli interessanti per la protezione perimetrale sono fondamentalmente due : - Attraversamento linea che permette di individuare oggetti che attraversando una linea virtuale, oppure più linee in AND o in OR, generano un allarme. Questa linea virtuale segue il perimetro sopra la recinzione, per individuare tentativi di scavalcamento. - Oggetto nel campo che permette di avere un allarme nel momento in cui un oggetto entra nel campo definito. Questo campo è solitamente posizionato internamente all area da proteggere, e segue parallelamente la recinzione, con una larghezza di 2 o 4 metri (a seconda dello spazio disponibile), allo scopo di individuare intrusioni derivanti dal taglio o sfondamento della recinzione. Pagina 6 di 15

7 Le immagini seguenti mostrano un esempio di oggetto nel campo. Perché la video analisi possa lavorare in modo corretto, cioè sia capace di individuare infrazioni ma allo stesso tempo sia il più possibile esente da falsi allarmi, sarà necessario eseguire la calibrazione delle immagini interessate. La calibrazione, consiste nel istruire il sistema a leggere l immagine proveniente dalle telecamere in maniera tridimensionale, cioè dando profondità di campo, e le giuste proporzioni agli oggetti, sia che si trovino a pochi metri dalla telecamera, sia che si trovino più distanti. Ciò avviene attraverso un semplice Wizard, che consente di inserire e posizionare nell immagine linee ed angoli, che avranno una determinata dimensione o ampiezza; in altre parole seguiranno le dimensioni e l angolazione degli oggetti di dimensioni note, visualizzati nell immagine. Qui di seguito un esempio di calibrazione con misure orizzontali e verticali. Potrebbe capitare di avere inquadrature senza oggetti di riferimento importanti, o comunque non sufficienti per una corretta calibrazione, in questi casi si sopperisce introducendo mo- Pagina 7 di 15

8 mentaneamente nell inquadratura riferimenti come verghe, pali o qualsiasi cosa abbia delle dimensioni conosciute. La bontà della calibrazione potrà essere provata sempre attraverso lo stesso wizard, semplicemente effettuando delle misure dimensionali di oggetti, verificandone la precisione; quanto più le misurazioni saranno precise in vari punti dell inquadratura, tanto più la calibrazione sarà precisa. Si sottolinea l importanza di eseguire in maniera più precisa possibile la calibrazione, in quanto da essa dipende il raggiungimento di un obbiettivo soddisfacente. Si potrebbe affermare che una calibrazione ben fatta possa essere sufficiente, in realtà sarà possibile affinare la rivelazione degli oggetti introducendo altri parametri come ad esempio le dimensioni massime o minime degli intrusi, la loro velocità, colore, rapporto dimensione/velocità, ecc.. Il funzionamento della Video Analisi Intelligente può essere subordinato anche a schedulazioni orarie, ciò significa che sarà permessa l attivazione o disattivazione dell IVA automatica su fasce orarie giornaliere, per ogni giorno della settimana. Volendo ricapitolare i punti fermi sin qui visti, saranno di fondamentale importanza per un sistema funzionale: - L uso di telecamere LTC0498 estremamente sensibili a 20bit e Bilinx (LTC0465 in alternativa). - L illuminazione IR notturna, con tecnologia Black Diamond e Constant Light. - La creazione di streaming video ottimali. - La scelta dei giusti algoritmi di analisi. - La calibrazione precisa dell Analisi Video Intelligente IVA. - Referenze in essere, con i medesimi prodotti, e quindi una maturata esperienza in ambienti di siti fotovoltaici. Pagina 8 di 15

9 4 Rete e trasmissione degli allarmi. Al fine di poter trasmettere gli allarmi generati dall analisi video si potranno considerare varie ipotesi, e si dovrà prevedere una RETE IP adeguata. La prima ipotesi consisterà nell invio degli allarmi attraverso ponte radio o combinatore telefonico (GSM), utilizzando i relè programmabili di allarme presenti sugli encoder, o sulle telecamere IP native. Gli allarmi potranno essere gestiti direttamente dagli encoder verso le periferiche di trasmissione, o potrà essere previsto un sistema gestito da una centrale antintrusione. Nel caso si abbia anche la necessità di visionare le immagini Live o registrate da remoto in seguito ad un allarme, si potrà scegliere se utilizzare un software remoto dedicato che è identificato come prodotto in VIDOS, che consente una gestione a mappe dell intero sito e/o di più siti diversi, oppure il browser di Internet Explorer, che consente invece la gestione dei singoli encoder. In ogni caso gli indirizzi degli encoder dovranno essere raggiungibili e quindi resi pubblici. Bisognerà porre particolare attenzione anche alla scelta della rete, e della banda garantita, cioè la struttura del mezzo trasmissivo e relativa occupazione di banda. Si tenga presente che per ogni telecamera che si vorrà visualizzare in remoto sarà necessario riservare una larghezza di banda ben precisa, derivante dai profili di video streaming scelti in precedenza. Ad esempio per un profilo DSL sono necessari 300 Kbits per ogni flusso video richiesto. La seconda ipotesi, consiste nell invio di allarmi attraverso la rete verso un software di gestione remoto. In questo caso è indispensabile l utilizzo di un software remoto dedicato come VIDOS, che oltre alla gestione delle mappe gestisce anche gli allarmi. La struttura di rete sarà dimensionata opportunamente e garantirà il collegamento tra la LAN locale ed il sito remoto per l invio degli script di allarme e degli streaming video. 5 Registrazione 5.1 Registrazione locale USB e iscsi La parte di registrazione sarà affidata a supporti di memorizzazione digitale installati localmente, essa potrà essere realizzata attraverso l impiego di due storage differenti. - Registrazione su dischi unità esterna HD 3 ½, USB 2.0, capacità 320 GB ed alimentatore indipendente, collegati ad ogni encoder. Pagina 9 di 15

10 - Registrazione su Disk Array unità iscsi, ipotesi che utilizzerà la tecnologia di registrazione Direct iscsi presente negli encoder, che consente la registrazione diretta dei codec su rete locale verso le unità iscsi. In entrambe le soluzioni, la gestione delle registrazioni è impostata direttamente negli encoder, senza la necessità di software aggiuntivi e quindi ulteriori Hardware. Come per la parte riguardante l analisi IVA anche per la registrazione, gli encoder sono in grado di gestire differenti profili di registrazione attraverso la schedulazione oraria (su calendario settimanale), gestire la registrazione continua e/o su allarme con cambio automatico del profilo. 5.2 Soluzione di registrazione locale con VRM Le ultime tecnologie per la registrazione video, proposte da Bosch, ma soprattutto i nuovi apparati di storage a costi contenuti, rendono possibile l impiego della registrazione VRM (Video Recording Manager) anche in sistemi con poche telecamere. La registrazione VRM, sfrutta sempre la tecnologia iscsi vista nel precedente capitolo, ma introduce un servizio di bilanciamento del carico denominato VRM. In questa situazione, la gestione della registrazione, non sarà più affidata ai singoli encoder, ma bensì ad un server VRM, fornito già dello storage necessario per l archiviazione. I server VRM saranno dimensionati sulla base della larghezza di banda e delle sessioni richieste, quindi dipendente dal numero delle telecamere, ad esempio fino a un massimo di 50 telecamere con 64 sessioni disponibili (n di telecamere= N di sessioni VRM 20%), il 20% è riservato per le sessioni di playback e configurazione. La soluzione VRM offre inoltre molteplici vantaggi: - Configurazione effettuata interamente dall interfaccia VRM. - Sarà sufficiente importare i codec e lo storage disponibile nel sistema. - Il servizio VRM permetterà di gestire anche gli accessi da parte degli utenti. - Partizionamento e assegnazione dei LUN totalmente automatica. - L aggiunta di nuove telecamere non comporta la perdita delle registrazioni. Pagina 10 di 15

11 5.3 Calcolo dello storage necessario alla registrazione Di seguito verrà descritto il metodo per calcolare lo spazio necessario per la registrazione di una telecamera per 24h, il risultato verrà poi moltiplicato per il numero delle telecamere previste e per i giorni necessari. Prima di tutto è indispensabile chiedersi quale compressione video sarà utilizzata, MPEG4 o H264, e sulla base di questo si farà riferimento alla seguente tabella. La tabella si riferisce all occupazione di banda espressa in Kbit/sec per la compressione MPEG-4, con risoluzione CIF e 4CIF, in condizioni di medio movimento. Mentre per la compressione H.264 è sufficiente ridurre del 30% il dato presente nella tabella. Si tenga presente che oltre al flusso video si vogliono registrare anche i metadati, contenenti le informazioni inerenti all Analisi Video Intelligente IVA, per tale ragione sarà necessario aggiungere 150Kb al valore di tabella. Esempio MPEG-4 3fps@CIF: - valore di tabella = 97,5 Kbit/sec - aggiungere 150 Kbit/sec per l IVA, si ottiene 247,5 Kbit/sec - pari a 30,94 Kbyte/sec (247,5:8) - corrispondente a 108,76 Mbyte/h ((30,94x3600):1024) - valore in Gbyte per le 24 ore sarà dato da: (108,76:1024)=1,106 GByte/h x 24h = 2,6 Gbyte al giorno per ogni telecamera. Ricapitolando la formula con R che rappresenta il valore di tabella e N il numero delle telecamere : GByte/giorno=((((((R+150):8)x3600):1024):1024)x24)xN Esempio MPEG-4 6fps@4CIF per 20 telecamere: GByte/giorno=((((((674,5+150):8)x3600):1024):1024)x24)x20 = 170 GByte Nota: facendo riferimento ad un valore medio non reale, è consigliato aggiungere un 25% di storage al valore ottenuto, così facendo i 170 GByte dell esempio di cui sopra diventano circa 213 GByte al giorno per 20 telecamere. Pagina 11 di 15

12 Esempio H.264 per 20 telecamere: 929 Kbit/s - 30% = 650 Kbit/sec GByte/giorno = (((((( ):8)x3600):1024):1024)x24)x20 = 165GByte + 25% = 206 GByte E il caso di notare che con la compressione H.264 ci permette di occupare la stessa capacità di disco ad un frame rate superiore. 6 Elenco materiali In questo paragrafo si vuole realizzare l elenco materiali per l installazione di un sistema di protezione con IVA. 6.1 Apparati montati sul singolo palo - n 1 LTC 0498/11 Telecamera Dinion 2X Day/Night meccanico con filtro correttivo, 20 bit High Performance, CCD 1/3", Wide Dynamic Range e Smart Back Ligt Compensation per la compensazione automatica del controluce, zone di mascheramento privacy, sensibilità 0,24/0,038 Lux Sens UP Off e 0,024/0,0038 Lux Sens UP On (F IRE), risoluzione 540 TVL, configurabile da remoto su cavo coassiale - Bilinx (obiettivo non incluso). Compensazione automatica del cavo fino a 600m - 1Km (RG59/RG11). Alimentazione 12VDC o 24VAC. - n 1 LTC 3664/40 Obiettivo 1/3" Varifocal 2,8 11 mm, DC IRIS a 4 pin, F Correzione IR. Attacco tipo CS, fuoco manuale. - n 1 UHO-HGS-10 Custodia in alluminio per gruppi camera fino a 262mm, grado di protezione IP66 e NEMA 4X. Dotata di: riscaldatore, tettuccio parasole, cablaggio passante (staffa non compresa). Alimentazione 24 VAC. - n 1 LTC 9215/00 Staffa da muro per custodie serie UHO/UHI, passaggio cavi all'interno. - n 1 LTC 9213/01 Accessorio per installazione a palo per le staffe LTC n 1 UFLED60-8BD Illuminatore AEGIS UFLED Intelligent-IR, 18 LED ad alta efficienza con tecnologia Black Diamond per una corretta esposizione dei soggetti nella scena e tecnologia Constant Light per compensare la naturale degradazione dei LED, copertura 60⁰ fino a 70m, 850nm, crepuscolare, staffa di fissaggio, anodizzato nero, grado di protezione IP67. Alimentazione 12-40VDC o 24VAC (alimentatore escluso), 45W max. Fornito con 5m di cavo e staffa di montaggio ad U. Pagina 12 di 15

13 - n 1 VG4-A-9541 Adattatore da palo, in aggiunta al pendente muro con codice VG4-A- PA0x (VG4-xxx-xxx0M) o codice VG4-A-PA2 (VG4-xxx-xxx2M). - n 1 VG4-A-PSU2 Alimentatore per esterno IP 66, 230VAC/24VAC 100W. In alternativa come descritto in precedenza è possibile prevedere la seguente telecama. - n 1 LTC 0465/11 Telecamera Dinion Day/Night con filtro correttivo, CCD 1/3", sensibilità 0,3/0,012 Lux (F IRE), risoluzione 540 TVL, configurabile da remoto su cavo coassiale - Bilinx (obiettivo non incluso). Alimentazione 12 VDC o 24 VAC. 7 Scripting Tutti gli encoder della Bosch, siano essi telecamere IP native, oppure encoder da 1, 2, 4 ingressi CVBS, supportano il linguaggio di IVA Script, RCP+. Tale prestazione che valorizza ulteriormente gli apparati sia in configurazioni Stand-Alone, sia in sistemi più complessi, permette agli operatori, programmatori, integratori di sistemi, di sfruttare a pieno le potenzialità del prodotto. Attraverso il linguaggio di script e comandi RCP+, è quindi possibile gestire scenari molto complessi e insidiosi, sia dal punto di vista della sicurezza, come anche per tutti gli eventi inaspettati e indesiderati, fonte di falsi allarmi. Qui di seguito vi è un esempio di IVA script che mette in relazione tra loro diversi Ruoli configurati anche su telecamere diverse, di encoder diversi, allo scopo di generare un allarme reale solo in determinate condizioni studiate in precedenza, e di richiamare il preset di una Autodome attraverso comandi RCP+. Pagina 13 di 15

14 Esempio di Script: // imposta i temporizzatori a zero TempState(1) := false; TempState(2) := false; TempState(3) := false; // imposta i temporizzatori a zero se la linea 4 è attraversata if(vcarule(1,4) ) then TempState(1) := false, TempState(2) := false, TempState(3) := false; // definisce i temporizzatori a 60 secondi OperationMode monostable := { High(600) }; TempState(1) := monostable; TempState(2) := monostable; TempState(3) := monostable; // imposta il relè uno a riposo Relay(1):=false; // definisce l'uscita relè 1 come monostabile della durata di 2 secondi OperationMode moderel1:={high(20)idle(open)}; Relay(1):=modeRel1; // definisce il preset 1 della autodome in rete RcpCommand s1 :={Command("rcp.xml?command=0x09A5&type=P_OCTET&direction=WRITE&num=1&payload=0x B ") IP(" ")}; // se il 1 ruolo è vero parte il temporizzatore 1 if(vcarule(1,1) ) then TempState(1):=true; // se il 2 ruolo è vero parte il temporizzatore 2 if(vcarule(1,2) ) then TempState(2):=true; // se il 3 ruolo è vero parte il temporizzatore 3 if(vcarule(1,3) ) then TempState(3):=true; // se i temporizzatoti 1,2,3 sono veri si attiva il relè 1 e richiama il preset 1 if(tempstate(1) and TempState(2) and TempState(3)) then Relay(1):=true, s1; 8 Conclusioni Il sistema proposto è una risposta molto efficace che Bosch Security Systems vuole rivolgere in particolare all esigenza di proteggere i siti con pannelli fotovoltaici, e in linea generale dove ci sia l esigenza di una protezione perimetrale unita alla video sorveglianza. I vantaggi che offre questo sistema sono molteplici, i principali sono i seguenti: - Pochi apparati in campo per una protezione completa ed affidabile; il sistema non necessita di hardware come personal computer installati in campo con rispettivi software, server di registrazione e quant altro richiesto solitamente in soluzioni di TVCC IP. - Un risparmio oggettivo di pezzi e di apparati da acquistare, ma anche da mantenere. - Un solo sistema TVCC si sostituisce efficacemente con notevole risparmio in termini di installazione, alla protezione classica antintrusione realizzata con barriere, cavi interrati, Pagina 14 di 15

15 cavi microfonici ecc, unendo allo stesso tempo tutte le prestazioni e funzionalità offerte da un impianto do di videosorveglianza. - Possibilità di eseguire controlli di ronda a distanza attraverso le telecamere installate. - Registrazione continua e su allarme delle telecamere. - Possibilità mediante la licenza forensic serach di individuare rapidamente gli allarmi, attraverso molteplici algoritmi di ricerca intelligente, impostabili anche a posteriori, e residenti nel Software Archive Player. 9 Limiti Il sistema IVA non ha particolari limitazioni di funzionamento se non quelle legate alle risorse Hardware menzionate nei capitoli precedenti, tuttavia potrebbe essere soggetto a limiti derivanti da condizioni ambientali esterne come nebbia e/o forte pioggia. Pagina 15 di 15