CITTA DI PIOVE DI SACCO

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1 CITTA DI PIOVE DI SACCO Provincia di Padova COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Reg. Delibere N. 44 Seduta del L' anno duemilanove il giorno trentuno del mese di marzo nella Residenza Comunale, alle ore 18:30, convocata nelle forme di legge, si è riunita la Giunta Comunale. Sono presenti i Signori: CROSTA MARIO SINDACO A BOVO GIORGIO VICE SINDACO P CONTRAN SERGIO ASSESSORE P MARITAN ALESSANDRO ASSESSORE P RANZATO MARCO ASSESSORE P RODELLA GIANSTEFANO ASSESSORE P ZATTA PAOLO ASSESSORE P Partecipa alla seduta il Sig. CALOGERO CONTINO, SEGRETARIO GENERALE. Il Signor BOVO GIORGIO nella sua qualità di VICE SINDACO assume la presidenza e riconosciuta la legalità dell adunanza, dichiara aperta la seduta ponendo in trattazione il seguente oggetto: DETERMINAZIONE DELLE CONDIZIONI E DELLE MODALITA' DI EROGAZIONE DEI SUPPORTI ECONOMICI ALLE FAMIGLIE AFFIDATARIE.

2 LA GIUNTA COMUNALE PREMESSA La Legge n. 184/1983 "Disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori", modificata dalla legge n. 149/2001, prevede il ricorso all affidamento familiare come risorsa elettiva per il minore allontanato dalla famiglia e, solo secondariamente, il ricorso ad inserimenti istituzionali. La Regione del Veneto negli ultimi anni ha promosso una politica di deistituzionalizzazione e di sviluppo dell affidamento familiare. In particolare con la DGR 2416/2008 è stato fissato quale obiettivo generale di programmazione regionale il raggiungimento entro il 2010 di una percentuale pari al 60% di minori in affidamento familiare sul totale dei minori fuori famiglia per provvedimenti di protezione e di tutela. Inoltre la medesima delibera regionale prevede che i minori di anni sei dovranno essere accolti esclusivamente in famiglie affidatarie o in comunità familiari dove è presente una famiglia residente. Infine la Regione Veneto, in occasione del riparto del Fondo regionale per le politiche sociali sostegno di iniziative a tutela dei minori L.R. 11/2001, art. 133, 3 comma, lett. I (D.G.R. n. 675/ ) ha scelto di attribuire la precedenza alla spesa per l affidamento familiare rispetto alla spesa per gli inserimenti in Comunità. Le forme di affidamento familiare previste sono tre: l affidamento residenziale; l affidamento diurno con una durata media di almeno 25 ore settimanali; l affidamento a tempo parziale con una permanenza media di almeno due giorni completi nell arco di una settimana. Gli affidamenti familiari residenziali, diurni e a tempo parziale vanno perfezionati con decreto dell Autorità Giudiziaria competente. Vengono presi in considerazione affidamenti familiari di ragazzi che sono stati affidati prima del compimento dei 18 anni di età fino alla data del compimento dei 21 anni. Il Comune di residenza del minore d età (oppure quello di presenza nel caso di minori stranieri non accompagnati) è tenuto, secondo la L.R. 11/2001 art. 130, nella generalità delle funzioni e dei compiti relativi all erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali, ad attivare interventi di protezione e cura esercitando tale funzione direttamente o tramite delega all A.Ulss. Il Comune di Piove di Sacco, come tutto il territorio afferente all Ulss 14, non ha delegato alcuna funzione in materia di tutela dei minori. Nelle situazioni familiari nelle quali si rende necessario attivare misure di protezione temporanea allontanando il minore dalla famiglia di origine, la famiglia affidataria rappresenta una risorsa e un contesto relazionale naturale e arricchente. Il Servizio Sociale Comunale in collaborazione con i Servizi territoriali e con il Centro per l Affido e la Solidarietà Familiare (CASF) elabora un progetto educativo volto al superamento delle difficoltà della famiglia di origine, al sostegno e alla tutela del minore e al supporto alla famiglia affidataria. La normativa e in particolare l art. 6 comma4 L. 328/2000 indica il Comune di residenza del minore come Ente tenuto ad assolvere le prestazioni obbligatorie di natura sociale a favore di cittadini in stato di bisogno ed inseriti presso strutture residenziali e tale obbligo, secondo l art. 13 bis della LR 5/1996, si applica anche in relazione ai ricoveri stabili presso i soggetti indicati all art. 2 della L. 184/1983 e quindi presso una famiglia affidataria. La stessa legge 184 prevede all art. 5 comma3 che l Ente locale intervenga con misure di sostegno e di aiuto economico in favore della famiglia affidataria. La Regione Veneto nelle Linee guida 2008 su L affido familiare in Veneto. Cultura, orientamenti, responsabilità e buone pratiche per la gestione dei processi di affidamento familiare ha dato indicazioni in merito al sostegno economico alla famiglia affidataria. E per favorire lo sviluppo dell affidamento familiare sostiene da anni una ripartizione economica ai Comuni sulla base della rendicontazione presentata dai Comuni stessi e

3 che tale ripartizione tiene conto, oltre che delle risorse finanziarie regionali, anche degli orientamenti dati dalle Linee guida e dalla DGR 675/2008. La Regione ha indicato il limite del contributo regionale calcolato con il criterio del proprio Regolamento n. 8/84 e consistente nell assegnazione alla famiglia affidataria di un contributo mensile per ogni minore affidato e per tutto il periodo dell affidamento pari: 1. in caso di affidamento residenziale, all ammontare della pensione minima INPS per lavoratori dipendenti; 2. in caso di affidamento diurno (minimo 25 ore alla settimana) o a tempo parziale (due giorni completi durante la settimana) a metà del limite di riferimento; 3. per particolari carichi educativo/assistenziali sostenuti dalla famiglia affidataria, l importo del contributo può essere raddoppiato, a seconda della tipologia di affidamento, nei seguenti casi particolari: a) affidamento di minori certificati L. 104/92 art. 3 (al netto di eventuali indennità percepite); b) affidamento di bambini che hanno meno di 2 anni; c) affidamento di ragazzi di minore età che hanno più di 16 anni. Oltre che con il contributo, la famiglia affidataria viene tutelata attraverso la stipula di polizza assicurativa che copre gli eventuali oneri (in particolare responsabilità civile e infortuni) a carico della famiglia affidataria e derivati dalla realizzazione del progetto di affidamento. In particolare la polizza assicurativa dovrà coprire i danni subiti (infortuni) o arrecati (responsabilità civile contro terzi) dal minore. La DGR 675/2008 prevede che per minori affidati prima del compimento dei 18 anni di età possa essere erogato un contributo fino alla data di compimento dei 21 anni. Le Linee guida indicano tra le varie forme di affido familiare, gli affidamenti intrafamiliari (a parenti entro il 4 grado) e gli affidamenti a tempo indeterminato come categorie di affido particolari, dove il pur auspicato ruolo dei Servizi per la valutazione e l accompagnamento nel percorso di affido non è considerato obbligatorio e in genere avviene su richiesta degli organi giudiziari. Inoltre recepiscono alcune forme di solidarietà tra famiglie distinguendo la vicinanza solidale, dal buon vicinato, dalla convivenza di sostegno: si tratta tuttavia di forme di solidarietà che non vanno considerate propriamente all interno della categoria dell affido, ma che sono naturalmente connesse ad esso avendo come finalità il sostegno al nucleo familiare e la prevenzione dell allontanamento del minore dalla famiglia di origine. Sulla scorta delle indicazioni regionali e delle Linee guida si rende necessario rideterminare gli importi dei contributi da assegnare alle famiglie affidatarie, prevedendo comunque da parte della famiglia d origine una partecipazione economica nei casi in cui questo sia possibile e di ciò si darà atto nell istruttoria a cura dei competenti uffici dei servizi sociali. VISTE - la L.184/1983, modificata dalla L.149/2001; - la L.328/2000; - L.R. 5/1996; - la L.R. 11/2001; - il Regolamento Regionale n. 8/2004; - la DGRV n.675 del ; - la DGRV n.2416 del ; VISTI i pareri di cui all art. 49 del D.Lgs n. 267/2000; AD UNANIMITA' di voti favorevoli, espressi in forma legale, D E L I B E R A

4 di confermare, per quanto espresso in permessa che fa parte integrante del presente dispositivo, familiare come risorsa adeguata per fronteggiare le situazioni di disagio minorile; di quantificare i contributi da assegnare alla famiglie affidatarie nel modo seguente: - affidamento residenziale: importo pari alla pensione minima INPS per lavoratori dipendenti (anno 2009: 458,20) - affidamento diurno o a tempo parziale: metà dell importo della pensione minima INPS per lavoratori dipendenti (anno 2009: 229,10); di prevedere un raddoppio del contributo alla famiglia affidataria nel caso di affidamento di minori certificati ai sensi della L.104/1992 art. 3, di minori fino ai 2 anni, di ragazzi minori d età dai 16 anni compiuti qualora il Servizio Sociale Comunale, in collaborazione con il Centro per l Affido e la Solidarietà Familiare, ravvisi la presenza di un carico assistenziale/educativo particolare; di confermare per ogni minore l attivazione di apposita polizza assicurativa con spesa a carico del Comune di Piove di Sacco; di stabilire che per casi di affidamento particolari citati in premessa alla presente deliberazione o per interventi ascrivibili alla categoria della solidarietà tra famiglie o prossimità familiare, sarà il Servizio Sociale in collaborazione con il Centro per l Affido e la Solidarietà Familiare, a valutare l opportunità di un contributo di sostegno alla famiglia affidataria tenuto conto dell obiettivo dell intervento; di stabilire che sarà cura dell ufficio di Servizio Sociale valutare la possibilità di contribuzione da parte della famiglia di origine dando atto che la quota dovrà essere versata al Comune di Piove di Sacco e non direttamente alla famiglia affidataria; di dare atto che il contributo da erogare alle famiglie affidatarie verrà definito di volta in volta con valutazione del Servizio Sociale nei limiti sopraesposti e assegnato con determinazione dirigenziale; di dare atto che per la erogazione dei contributi di cui sopra si attingerà ai fondi allocati al cap contributi per sostegno alla genitorialità, riportandoli nelle schede di rilevazione semestrale proposte dall Osservatorio Regionale Nuove Generazioni e Famiglia per la partecipazione al riparto dei fondi regionali in materia; di incaricare il Dirigente dell Area Servizi alla Persona ad assumere ogni atto di gestione connesso all applicazione del presente provvedimento, compreso l adeguamento annuale dei limiti dei contributi in parola sulla base delle corrispondenti variazioni delle pensioni minime INPS, nonché di ogni incombenza connessa alla partecipazione al riparto dei fondi stanziati dalla Regione del Veneto in materia; di dichiarare, con separata ed unanime votazione, il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi di Legge. Ordinamento delle Autonomie Locali Art. 49 D. Lgs 267/2000 Parere di regolarità tecnica: FAVOREVOLE Il Responsabile di Servizio Giovanni Pizzo Piove di Sacco, 31 marzo 2009 Parere di regolarità contabile: FAVOREVOLE Il Responsabile di Servizio Bruno Romagnosi Piove di Sacco, 31 marzo 2009

5 Del che si è redatto il presente verbale che, previa lettura e conferma, approvato e sottoscritto. ILVICE SINDACO F.to BOVO GIORGIO F.to CALOGERO CONTINO CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE N. Reg. Pubbl. Il sottoscritto Segretario Generale certifica, su conforme relazione del Messo Comunale, che copia del presente verbale è stata pubblicata all'albo Pretorio di questo Comune per 15 giorni interi e consecutivi dal Piove di Sacco, Il Messo Comunale SEGRETARIO GENERALE F.to CALOGERO CONTINO Copia conforme all originale ad uso amministrativo CALOGERO CONTINO CERTIFICATO DI ESECUTIVITA` La presente deliberazione, pubblicata a norma di legge, Piove di Sacco, E DIVENUTA ESECUTIVA Trasmissione uffici PM