COMUNICATO STAMPA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO DI BRESCIA APPROVA LA RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE RIFERITA AL PRIMO SEMESTRE 2011

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1 COMUNICATO STAMPA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO DI BRESCIA APPROVA LA RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE RIFERITA AL PRIMO SEMESTRE 2011 Prosegue il trend di ripresa della redditività del Banco e la patrimonializzazione si mantiene eccellente. Utile netto: 47,7 milioni (+17,4% rispetto al primo semestre 2010) Raccolta diretta da clientela: milioni (+2,2% rispetto al 31 dicembre 2010) Raccolta indiretta da clientela: milioni (-4% rispetto al 31 dicembre 2010) Impieghi verso la clientela: milioni, in calo dello 0,3% rispetto al 31 dicembre Considerando i finanziamenti indirizzati a Centrobanca e Banca 24/7 si registra una crescita dello 0,4% Sofferenze nette/impieghi: 1,38% 1 (1,23% al 31 dicembre 2010) Costo del credito: 0,37% (0,54% al 30 giugno 2010) Cost/Income: 58,85% (60,72% al 30 giugno 2010) Tier 1 capital ratio: 13,37% e Total capital ratio: 13,84% Questi, in sintesi, i principali risultati al 30 giugno 2011 del Banco di Brescia (Gruppo UBI Banca) approvati oggi, 25 agosto, dal Consiglio di Amministrazione, presieduto da Franco Polotti. 1 Il rapporto Sofferenze nette/impieghi a livello Sistema nazionale è superiore al 2,5% 1

2 Aggregati patrimoniali Nel primo semestre del 2011 la consistenza della raccolta diretta complessiva del Banco di Brescia è stata pari a milioni, in crescita del 2,2% rispetto al valore registrato a fine All interno dell aggregato, i conti correnti ed i depositi liberi si sono mantenuti sullo stesso livello di fine 2010, mentre i pronti contro termine, che rappresentano la componente più volatile della provvista e, pertanto, anche la più costosa, sono diminuiti del 30,3%. La raccolta a medio e lungo termine, aumentata del 14,6%, ha beneficiato dell incoraggiante recupero osservato nella detenzione di obbligazioni bancarie da parte della clientela privata e della contestuale crescita della componente istituzionale. La raccolta indiretta totale, ai valori di mercato, è ammontata a milioni, in flessione del 3% rispetto alla consistenza di fine anno. Al suo interno, la componente relativa alla sola clientela privata ( milioni) ha registrato un calo del 4%, attribuibile, in massima parte, all effetto prezzo, mentre la componente relativa alla clientela istituzionale, che incide per il 30% del totale, è diminuita dello 0,4%. Un quadro di generale debolezza delle attività produttive, soprattutto nel secondo trimestre dell anno, ha influenzato l evoluzione degli impieghi della Banca, che si sono attestati a quota milioni, in lieve flessione (-0,3%) rispetto alla consistenza di fine Occorre, peraltro, osservare che se si tiene conto dei finanziamenti indirizzati nei primi sei mesi dell anno a Centrobanca ed a Banca 24-7 (entrambe società appartenenti al Gruppo UBI) la dinamica sarebbe invertita, con una crescita degli impieghi pari allo 0,4%. All interno dell aggregato, i prestiti alle famiglie e quelli alle piccole e medie imprese hanno confermato una espansione a tassi sostenuti, confermando il sostegno al territorio e la focalizzazione sulla clientela core della Banca, mentre si sono contratti i finanziamenti alle imprese large corporate. Le sofferenze nette, pari a 206,8 milioni, sono aumentate dell 11,8% rispetto al valore dell anno precedente ma il loro peso sul totale dei crediti si è mantenuto relativamente basso (1,38%), soprattutto se raffrontato a quello del Sistema nazionale (oltre il 2,50%). Il patrimonio, al netto dell utile di periodo, è risultato pari a 1.440,3 milioni, in crescita del 3,8% rispetto alla consistenza di fine La patrimonializzazione, espressa sia dal Tier 1 ratio (13,37%) che dal Total Capital ratio (13,84%), si è mantenuta molto elevata e ben oltre la soglia richiesta dalla Banca d Italia.

3 Risultati economici Nel primo semestre del 2011 il Banco di Brescia ha mostrato livelli di redditività in deciso miglioramento. Tale risultato è stato conseguito attraverso una sostanziale tenuta dei ricavi, un attento controllo dei costi ed un deciso calo delle rettifiche su crediti. Nel dettaglio, i proventi operativi, pari a 268,8 milioni, si sono mantenuti sui livelli dell anno precedente (-0,3%). Alla lieve contrazione del margine di interesse (-2,8% rispetto al primo semestre 2010), hanno fatto riscontro una leggera crescita del flusso commissionale (+0,2%) ed un robusto incremento dei proventi di gestione (+25,4%). Sul versante dei costi, le spese per il personale, pari a 88 milioni, risultano in diminuzione rispetto agli 89,5 milioni del 2010, che peraltro includevano 3,9 milioni di oneri relativi al piano di incentivazione all esodo. I costi di gestione (64,9 milioni) e gli ammortamenti (5,2 milioni) hanno registrato un contenimento relativamente maggiore (-5,5% i primi e -6,2% i secondi). Complessivamente, pertanto, gli oneri operativi, pari a 158,2 milioni, hanno evidenziato un decremento del 3,4%. Il cost/income, calcolato rapportando i costi ai proventi operativi, si è fissato al 58,85%, contro il 60,72% dell anno precedente. A seguito delle suddette dinamiche, il risultato della gestione operativa ammonta a 110,6 milioni, in crescita del 4,4% rispetto al valore del primo semestre Il relativo miglioramento delle condizioni congiunturali ha contribuito ad abbassare il volume delle rettifiche su crediti da 41 a 27,5 milioni. Il costo del credito, già relativamente basso, è risultato così ancora più contenuto (0,37% del totale impieghi). In relazione agli andamenti sopra descritti, l utile netto di periodo si è fissato a 47,7 milioni, contro i 40,6 milioni del primo semestre 2010, con un incremento del 17,4 per cento Se la prima parte dell anno è stata fortemente condizionata dalle tensioni sui mercati finanziari, nei prossimi mesi è atteso un processo di normalizzazione, con una BCE impegnata a sostenere in misura decisa le economie dei Paesi in difficoltà. In questo contesto, il Banco di Brescia rimane focalizzato sul miglioramento dei livelli di redditività, sfruttando appieno il potenziale di diversificazione geografica e di business che lo contraddistingue.

4 A questo proposito, occorre ricordare che, a partire dal 1 agosto, in coerenza con quanto previsto dal Piano Industriale , sono stati realizzati i primi interventi di evoluzione del Nuovo Modello Distributivo Commerciale e Creditizio che ridefiniscono le strutture di Direzione e di Rete e prevedono l introduzione di nuovi processi organizzativi atti a consolidare il radicamento territoriale della Banca, attraverso un ulteriore snellimento dei processi commerciali e creditizi che consentiranno di migliorare i Servizi alla Clientela. In particolare il modello prevede l introduzione di sei Direzioni Territoriali che costituiscono i principali presidi della Banca sul territorio: - Direzione Territoriale Brescia Ovest, responsabile sig. Simonini Sergio; - Direzione Territoriale Brescia Città, responsabile sig. Bollani Piergiacomo; - Direzione Territoriale Brescia Est e Mantova, responsabile sig. Veggio Maurizio; - Direzione Territoriale Milano Lodi Cremona, responsabile sig. Premoli Alessandro; - Direzione Territoriale Triveneto, responsabile sig. Calvi Roberto; - Direzione Territoriale Lazio, responsabile sig. Silini Elio. In tale ambito è stato istituito il ruolo del Direttore Territoriale, punto di riferimento unico della Banca sul territorio. Presso la Direzione Generale sono state contestualmente dismesse le Direzioni Mercato Corporate, Private e Retail, ma rimane confermata la specializzazione per mercato e la suddivisione dell insieme delle Filiali in Capofila e Aggregate. Il Direttore Territoriale coordina le unità di rete dei tre mercati (Filiali, Corporate Banking Unit e Private Banking Unit) e riporta direttamente al Direttore Commerciale. Il modello che sarà completamente a regime entro gennaio 2012 prevede l introduzione di un nuovo processo creditizio di delibera che ne ottimizzerà i meccanismi di funzionamento, consentendo di migliorare sensibilmente i tempi di risposta alla Clientela. Con le modifiche introdotte, la Rete Commerciale, articolata sulle sei aree territoriali, conta: Filiali Retail di cui 71 Capofila e 5 Sedi Indipendenti e 15 Minisportelli per un totale di 364 Sportelli. A ciascuna Filiale Capofila è affidato il presidio delle Filiali Aggregate geograficamente contigue; - 13 Corporate Banking Unit (CBU), 7 Centri Estero; - 9 Private Banking Unit (PBU); - 6 Poli Delibera Periferici (PDP) Per ulteriori informazioni: UBI Banca Investor Relations tel (investor.relations@ubibanca.it) Copia del presente comunicato è disponibile sul sito

5 Principali dati e indicatori (importi in milioni di euro) 30/06/2011 Variazione % vs 31/12/2010 DATI PATRIMONIALI Crediti verso clientela ,3% Crediti verso clientela (comprese Centrobanca e Banca 24/7) ,4% Raccolta diretta da clientela (*) ,2% Raccolta indiretta da clientela compreso il risparmio assicurativo (al valore di mercato) ,0% Patrimonio Netto (escluso utile di esercizio) ,8% (importi in milioni di euro) 30/06/2011 Variazione % vs 30/6/2010 DATI ECONOMICI Proventi operativi 269-0,3% Proventi operativi (*) ,2% Oneri Operativi (158) -3,4% Risultato della gestione operativa ,4% Utile della operatività corrente al lordo delle imposte ,3% Utile dell'esercizio ,4% (importi in milioni di euro) 30/06/ /06/2010 INDICI COST/INCOME (oneri operativi/proventi operativi) 58,85% 60,72% Rettifiche nette su crediti/crediti verso clientela 0,37% 0,54% Sofferenze/crediti verso clientela 1,38% Patrimonio di base/attività di rischio ponderate 13,37% Patrimonio di vigilanza/attività di rischio ponderate 13,84% (*) variazioni percentuali calcolate al netto dell'operatività collegata alla filiale estera di Lussemburgo, conferita in UBI International S.A. con efficacia 10 dicembre 2010

6 COMMENTI DEL PRESIDENTE POLOTTI E DEL DIRETTORE GENERALE SONNINO A margine del Consiglio che ha approvato la Relazione semestrale 2011 del Banco di Brescia, il Presidente Franco Polotti ha dichiarato il contesto economico del primo semestre dell anno ha mostrato segnali di ripresa, accompagnata da un significativo recupero della produzione industriale. Il trend è stato sostenuto però più dalle esportazioni che non dalla domanda interna e, pertanto, la crescita non è generalizzabile al totale dei comparti produttivi. L industria bresciana sta recuperando i livelli di fatturato ante crisi (anche se con marginalità spesso inferiori) ed il Banco di Brescia, che ha sempre sostenuto le economie delle aree di propria pertinenza, ancor di più in questa pesante recessione, è fondatamente fiducioso che le imprese bresciane sapranno ritornare ai livelli di eccellenza sperimentati in passato. Il Direttore Generale Elvio Sonnino ha tenuto a sottolineare lo sforzo che il Banco di Brescia sta compiendo con l adozione, dal 1 agosto di quest anno, del Nuovo Modello Organizzativo che, attraverso la figura del Direttore Territoriale - unico punto di riferimento sul territorio e con ampie deleghe di decisione - rafforzerà il presidio dei mercati e migliorerà l efficacia e l efficienza commerciale e creditizia nei confronti della Clientela, che così potrà essere servita con maggiore professionalità e tempestività, ribadendo come il Banco voglia essere un istituto creditizio fortemente proiettato al futuro, ma all insegna della tradizione e della comprensione dei bisogni del territorio. E, ancora, il Direttore ha rimarcato come il personale della Banca sia quotidianamente impegnato per rafforzare la fiducia della clientela, messa a così dura prova in questa recessione, e per fornire un assistenza personalizzata e specializzata al fine di poter soddisfare tutte le esigenze finanziarie delle famiglie e delle imprese, in ogni momento del loro ciclo di vita e/o produttivo. Passando ai numeri, il Direttore Sonnino ha ricordato che il Banco dispone di 364 sportelli dislocati in Lombardia, Veneto, Friuli e Lazio ed è l istituto di riferimento del Gruppo UBI per le province di Brescia, Mantova, Cremona, Lodi e l intero Triveneto.