COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO"

Transcript

1 COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, COM(2001) 326 definitivo COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO Ripopolamento degli stock di merluzzo e nasello nelle acque comunitarie e nelle acque limitrofe

2 SOMMARIO 1 Introduzione Obiettivi e finalità dei piani di ripopolamento Azioni già in essere Preparazione dei piani di ripopolamento completi Fissazione dei TAC Limitazione dello sforzo di pesca Necessità di limitare lo sforzo di pesca Alternative per la limitazione dello sforzo di pesca Misure tecniche Miglioramento della selettività degli attrezzi da pesca Zone vietate o controllate Potenziamento delle misure di controllo Mezzi di intervento rapido Misure di accompagnamento Promozione della ricerca in materia Informazioni sulla distribuzione degli stock, la composizione delle catture, le zone di riproduzione e di concentrazione del novellame Miglioramento della selettività degli attrezzi da pesca Definizione di riferimenti biologici per i piani di ripopolamento Misure di mercato Riconversione dei pescatori Prossime tappe

3 1 INTRODUZIONE In occasione del Consiglio "pesca" del 14 e 15 dicembre 2000, Consiglio e Commissione hanno espresso preoccupazione circa lo stato, giudicato molto critico, degli stock di nasello del Nord e di merluzzo del mare del Nord e delle acque occidentali della Scozia, convenendo che, oltre a ridurre i TAC (totali di cattura ammissibili) per il 2001, occorresse attuare quanto prima misure di conservazione di più ampio respiro, elaborate nell'ambito di piani di ripopolamento pluriennali con un orizzonte di almeno cinque anni. Il Consiglio, dunque, ha esortato la Commissione a presentare, entro metà maggio 2001, proposte per piani di ripopolamento pluriennali riguardanti gli stock in questione. La presente comunicazione illustra gli obiettivi e i principali strumenti utilizzabili nei piani di ripopolamento, sintetizza le misure di conservazione già in essere o che verranno introdotte a breve e delinea l'approccio che la Commissione intende seguire nell'elaborazione delle proposte formali che verranno presentate entro la fine del 2001, una volta ottenuti i pareri scientifici più aggiornati. La comunicazione fungerà da base per le consultazioni tecniche con gli Stati membri e il comparto della pesca che si terranno nei prossimi mesi. Le difficili decisioni che si dovranno prendere in materia sono un chiaro esempio dei problemi più generali che la PCP deve affrontare come indicato nel Libro verde della Commissione sul futuro della PCP 1 e il tipo di misure proposte per la ricostituzione degli stock di merluzzo e nasello possono essere considerate come un banco di prove per le opzioni illustrate nel Libro verde. Per molti anni, i TAC proposti dalla Commissione per ridurre il tasso di mortalità da pesca del merluzzo e del nasello non sono risultati accettabili per il Consiglio e sono state concordate soluzioni di compromesso che andavano al di là di quanto indicato nei pareri scientifici espressi in materia. In anni più recenti, per quanto riguarda specificamente il merluzzo, il Consiglio ha accettato TAC volti a ridurre il tasso di mortalità da pesca. Per il nasello, invece, l'accettazione di questi TAC ha incontrato una certa opposizione. Inoltre, durante la rielaborazione delle misure tecniche adottate dalla Comunità con il regolamento n. 850/98 2, non è stato possibile migliorare sufficientemente la selettività degli attrezzi da pesca utilizzati per le due specie. Gli Stati membri si sono mostrati riluttanti ad accettare una limitazione diretta dello sforzo di pesca nella misura chiesta per ottenere l'indispensabile riduzione della pressione di pesca (e segnatamente del tasso di mortalità da pesca). Vi è inoltre il sospetto che si verifichino ancora sbarchi di pesce nero 3. In poche parole, la pressione di pesca su questi stock e le catture di novellame di piccola taglia, spesso rigettato in mare, sono troppo elevate ed entrambi i fattori hanno portato ad un'erosione delle quantità di pesce adulto (biomassa dello stock riproduttivo), tanto che vi è una forte probabilità che questi stock non siano più in grado di ripopolarsi attraverso la riproduzione. Se non si dovesse porre freno alle ingenti catture di novellame e alla notevole pressione di pesca esercitata su queste specie, esse non saranno in grado di sopravvivere. Il loro stato è critico e occorrono urgenti piani di ripopolamento COM(2001) 135 def. ( ). GU L 125 del , pag. 1. Con l'espressione pesce nero si intendono sbarchi di pesce pescato in eccesso rispetto ai contingenti stabiliti. Questo pesce non viene affatto dichiarato, oppure viene dichiarato come sbarchi di uno stock e/o di una zona geografica che non sono quelli di provenienza. 3

4 Da un punto di vista prettamente biologico, il metodo ottimale per ottenere il ripopolamento più rapido del merluzzo e del nasello consiste nel sospendere completamente, e forse per diversi anni, tutti i tipi di pesca che potrebbero dar luogo alla cattura di individui degli stock in questione. Tuttavia, merluzzo e nasello vengono pescati nell'ambito di attività di pesca mista che, ad ogni calata delle reti, portano contemporaneamente alla cattura di molte altre specie. Sospendere la pesca del merluzzo e/o del nasello significherebbe sospendere la pesca di molte altre specie tra cui l'eglefino, il merlano, lo scampo, la passera, la sogliola, la rana pescatrice, il rombo, ecc. Questa soluzione comporterebbe gravi conseguenze a livello economico e sociale ed occorre pertanto trovare delle alternative per ridurre la pressione di pesca sul merluzzo e il nasello, pur consentendo, per quanto possibile, la pesca di altre specie. Qualsiasi alternativa, va detto con chiarezza, sarebbe tutt'altro che perfetta, nel senso che comunque consentirebbe di proseguire le catture di specie che, sul piano teorico, dovrebbero beneficiare di una protezione assoluta e, pertanto, richiederebbe un tempo di ripopolamento superiore a quello che sarebbe necessario con un sistema biologicamente ottimale. Accettando questo approccio, siamo dunque consapevoli del fatto di accettare un rischio maggiore per gli stock di merluzzo e nasello pur di consentire le catture delle altre specie. I piani di ripopolamento dovranno tener conto della necessità di un approccio compatibile con l'ecosistema, come indicato nella Comunicazione al Consiglio e al Parlamento europeo - Elementi di una strategia di integrazione delle esigenze connesse alla tutela dell'ambiente nella politica comune della pesca (COM(2001)143). Ad esempio la riduzione dello sforzo di pesca e l'istituzione di zone vietate contribuirà a ridurre l'impatto della pesca sulle specie non bersaglio e sull'ambiente marino. I piani di ripopolamento dovranno inoltre rispettare gli impegni internazionali della Comunità e, in special modo, saranno conformi al codice di condotta della FAO per una pesca responsabile e alle conclusioni della riunione ministeriale intermedia del 1997 relativa alla Conferenza del mare del Nord, inclusa l'applicazione del principio precauzionale. 2 OBIETTIVI E FINALITÀ DEI PIANI DI RIPOPOLAMENTO L'obiettivo dei piani di ripopolamento è di riportare la biomassa dello stock riproduttivo a livelli che la scienza ritiene idonei per assicurare un'alta probabilità che il ripopolamento degli stock non sia messo a repentaglio. Le misure completate nei piani di ripopolamento del merluzzo e del nasello devono fondarsi su criteri concreti. L'unica via praticabile per realizzare questo obiettivo è quella di limitare le attività dei pescatori in modo che il tasso di mortalità da pesca del merluzzo e/o del nasello sia notevolmente ridotto. Per la durata dei piani di ripopolamento, la mortalità da pesca del pesce adulto dovrà essere portata ad un livello decisamente inferiore rispetto ai tassi elevati di mortalità correnti. Poiché la biomassa del pesce adulto è attualmente scarsa, ciò significherà inevitabilmente che, per alcuni anni, i TAC per il merluzzo e il nasello dovranno essere bassi. Inoltre, non è possibile ottenere una riduzione del tasso di mortalità da pesca del merluzzo e del nasello se non si accetta contestualmente una riduzione del tasso di mortalità da pesca per le specie catturate assieme al merluzzo/nasello come, ad esempio, l'eglefino, il merlano, la passera, la sogliola, lo scampo, la rana pescatrice e il rombo. Se si dovesse cercare di mantenere l'attuale pressione di pesca su questi stock, risulterebbe necessariamente vano il tentativo di ridurre la pressione di pesca sul merluzzo e il nasello. La condizione di diversi 4

5 stock tra quelli prima citati è critica o sta diventando critica e sarebbe comunque necessario ridurre considerevolmente la mortalità da pesca di queste specie. È dunque prevedibile che, sulla scorta dell'esigenza di ridurre la pressione di pesca, come raccomandato dagli ambienti scientifici, la Commissione proponga TAC anche per queste specie. Tuttavia, a causa della scarsa selettività, anche TAC ridotti continueranno a generare ingenti catture di novellame, novellame da cui dipende, in ultima istanza, un'inversione di tendenza del ripopolamento. Oltre alla riduzione generalizzata della mortalità da pesca, bisogna quindi migliorare il tasso di sopravvivenza aumentando la selettività. Se si ottenesse questo risultato, da un anno all'altro sopravviverebbe più novellame di quanto ne sopravviverebbe nell'ipotesi contraria e l'accumulo di un maggior numero, e dunque di un maggior peso, di sopravvissuti durante l'attuazione del piano di ripopolamento incrementerebbe la biomassa, compresa quella dello stock riproduttivo, portandola ai livelli richiesti. Da ciò ne consegue che occorre definire una biomassa riproduttiva in grado di assicurare un'elevata probabilità che il ripopolamento degli stock non sia messo a repentaglio. Attualmente, il CIEM ha formulato proposte in merito a livelli di riferimento precauzionali per molti stock ittici, tra cui merluzzo e nasello. Per il merluzzo del mare del Nord, la Comunità e la Norvegia hanno implicitamente convenuto con le proposte del CIEM. Per il merluzzo di altre acque e per il nasello, la Commissione, elaborando le proposte sui TAC e i contingenti degli ultimi anni, ha seguito il parere del CIEM ed i valori proposti dal CIEM per le biomasse precauzionali (Bpa) potrebbero essere adottati come obiettivo dei piani di ripopolamento. Tali valori sono: Merluzzo del mare del Nord tonnellate (valore citato anche nell'accordo della Comunità con la Norvegia) Merluzzo delle acque occidentali della Scozia tonnellate Merluzzo del mare d'irlanda tonnellate Nasello del Nord tonnellate La riduzione correlata della mortalità da pesca necessaria per ripopolare gli stock dipende dalle caratteristiche biologiche della specie, nonché dalla rapidità e dalla certezza del ripopolamento. A giudizio della Commissione, per ottenere un'alta probabilità di riuscita del ripopolamento entro un tempo ragionevole, i tassi di mortalità da pesca dovrebbero essere notevolmente inferiori a quelli proposte dal CIEM come valori sostenibili a lungo termine. Le informazioni sul merluzzo del mare del Nord messe a disposizione dal CIEM indicano che, se il tasso di mortalità da pesca si riducesse del 50% rispetto al suo livello del e rimanesse a tale livello per cinque anni, molto probabilmente mentre la biomassa dello stock riproduttivo raggiungerebbe tonnellate o più entro la fine di tale periodo. 5

6 Un approccio analogo pare appropriato per tutti gli altri stock che sono soggetti a piani di ripopolamento. In questo caso, i corrispondenti tassi di mortalità da pesca per il piano di ripopolamento potrebbero essere: Merluzzo del mare del Nord: circa 0,45 rispetto allo 0,65 indicato nell'accordo della Comunità con la Norvegia Merluzzo delle acque occidentali della Scozia: Merluzzo del mare d'irlanda: circa 0,35 come indicato dal CIEM circa 0,50 come indicato dal CIEM Nasello del Nord: circa 0,15 Il CIEM, tuttavia, non ha fornito informazioni sufficientemente dettagliate su alcuni di questi stock e, al momento, non sono disponibili pareri scientifici sulle condizioni da rispettare nell'attuazione dei piani di ripopolamento. Nei prossimi mesi, la Commissione organizzerà apposite riunioni di esperti per acquisire tali pareri, sia attraverso il Consiglio internazionale per l'esplorazione del mare (CIEM) sia attraverso il suo Comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca (CSTEP). Per il merluzzo del mare del Nord è necessario concludere con la Norvegia un accordo sulle misure di ripopolamento. 3 AZIONI GIÀ IN ESSERE Nel dicembre 2000, il Consiglio ha accettato, per il 2001, TAC notevolmente più bassi per il merluzzo e riduzioni moderate per le specie associate. Ma, eccezion fatta per lo stock di merluzzo del mare del Nord, per il quale è stato concordato un TAC con la Norvegia, i TAC fissati sono stati superiori a quelli proposti dalla Commissione. La Commissione osserva che, anche in questa situazione di crisi, gli Stati membri non sono stati in grado di concordare misure più in linea con i pareri scientifici disponibili. Avvalendosi dei poteri speciali sanciti dai regolamenti (CE) nn. 3760/92 e 850/98 del Consiglio, la Commissione intraprenderà a breve ulteriori azioni volte a ripopolare gli stock di merluzzo e nasello. In sintesi, queste riguarderanno, tra l'altro, la definizione di zone vietate o controllate per proteggere il merluzzo adulto e il novellame di nasello, nonché il miglioramento della selettività degli attrezzi da pesca per quel che riguarda le due specie in questione. Nell'ambito della succitata normativa, sono state previste condizioni speciali per assicurare la continuità delle attività di pesca, soprattutto nei casi in cui vietare vari tipi di pesca provocherebbe ripercussioni economiche e sociali negative su vasta scala per le flotte che operano con piccoli pescherecci in un'area geografica limitata. Tuttavia, siffatte condizioni speciali ridurranno l'effetto delle azioni intraprese e ritarderanno il ripopolamento degli stock. Il Consiglio avrà l'opportunità di riesaminare e, ove lo ritenga necessario, di modificare le decisioni già prese in materia di condizioni speciali sulla base delle proposte della Commissione relative ai piani di ripopolamento completi. Laddove sono previste condizioni speciali per taluni tipi di pesca, occorre attuare programmi di osservazione per raccogliere dati sui quantitativi di merluzzo e nasello pescate dai pescherecci che ne beneficiano. 6

7 Durante l'intero processo, il comparto della pesca è stato consultato e la Commissione intende proseguire siffatte consultazioni durante l'ulteriore elaborazione dei piani di ripopolamento. Dato che le misure di emergenza scadono sei mesi dopo l'entrata in vigore, la Commissione le riesaminerà e proporrà un piano di ripopolamento a lungo termine. 4 PREPARAZIONE DEI PIANI DI RIPOPOLAMENTO COMPLETI Alla luce delle consultazioni che si terranno sulla scorta del presente documento e dei pareri scientifici più aggiornati sull'argomento, la Commissione intende presentare, entro fine anno, proposte riguardanti una serie di regolamenti del Consiglio su piani di ripopolamento completi per il merluzzo e il nasello. Il piano di ripopolamento completo dovrà fondarsi su un'ampia gamma di strumenti di gestione ricercando un equilibrio tra gli stessi. Si spera che queste proposte vengano adottate entro la primavera del 2002 per darne attuazione nell'estate del La Commissione ritiene che, al fine di ridurre la mortalità da pesca di tutte le fasce di età, occorra una combinazione di azioni di gestione: fissazione di TAC rigorosamente conformi ai tassi di mortalità da pesca definiti dal piano di ripopolamento, limitazioni dello sforzo di pesca, misure tecniche, maggior controllo e migliore attuazione. In base all'esperienza acquisita, la Commissione ritiene che le misure tecniche possano soltanto svolgere un ruolo secondario e l'abbassamento della mortalità da pesca dovrà essere ottenuto soprattutto riducendo i TAC e limitando lo sforzo di pesca. 4.1 Fissazione dei TAC Dall'approccio descritto nella precedente sezione 2 emerge implicitamente che, durante ogni anno del periodo di attuazione del piano di ripopolamento, occorrerà adottare TAC conformi a tassi di mortalità da pesca predefiniti. Non vi è alcuna garanzia che questi TAC possano essere mantenuti a livelli bassi, neppure ai livelli recentemente in vigore, così come non vi è alcuna garanzia che essi non oscilleranno, forse considerevolmente, di anno in anno in risposta ad un reclutamento variabile e imprevedibile. Il tentativo di ridurre le oscillazioni dei TAC da un anno all'altro inevitabilmente comporterà deviazioni rispetto al tasso di mortalità concordato. Se fosse adottato un TAC inferiore a quello applicabile in base al tasso di mortalità prestabilito, il processo di ripopolamento ne sarebbe accelerato. Fissare invece un TAC superiore ritarderebbe il ripopolamento. Va altresì sottolineato che non è possibile avere la certezza che l'applicazione di tassi di mortalità da pesca molto ridotti porti al ripopolamento degli stock nell'arco indicativo di un quinquennio. Se, per esempio, durante il periodo in questione, il reclutamento degli stock diminuisse, non sarebbe possibile ottenere il livello di ripopolamento stabilito e il periodo di ripopolamento dovrebbe essere esteso. 7

8 Da ciò ne consegue che l'attuale sforzo di pesca delle flotte per quel che riguarda merluzzo, nasello e specie associate non può essere mantenuto: occorrerà limitarlo notevolmente. 4.2 Limitazione dello sforzo di pesca Necessità di limitare lo sforzo di pesca Tre sono i motivi per introdurre la limitazione dello sforzo di pesca nei piani di ripopolamento di merluzzo e nasello. Il primo è molto semplice: in mare non vi è abbastanza pesce per sopportare l'attuale sforzo di pesca. La maggior parte degli stock demersali mostrano chiari segni di eccessivo sfruttamento e la situazione attuale non è sostenibile. Al momento, nel mare del Nord solo tre merluzzi su dieci raggiungono i 4 anni e ogni anno viene pescato circa il sessanta percento della biomassa. Qualsiasi spostamento dello sforzo di pesca indotto da riduzioni della pesca di merluzzo e nasello con tutta probabilità aggraverebbe la situazione di stock già minacciati. Recenti informazioni lasciano infatti supporre che diversi stock potrebbero trovarsi, in un prossimo futuro, nello stesso stato critico. In secondo luogo, come già ricordato, per parecchi anni occorrerà concordare tassi di mortalità da pesca molto inferiori per il merluzzo e il nasello (così come tassi di mortalità inferiori per molte altre specie). Ciò, a sua volta, porterà a TAC nettamente inferiori. Poiché TAC e contingenti sono strumenti tutt'altro che perfetti per garantire un determinato tasso di mortalità da pesca nel caso della pesca mista (essi limitano gli sbarchi più che le catture, non hanno alcun effetto sui rigetti in mare e, ad ogni modo, non sono sempre effettivamente controllati), lo sforzo di pesca delle flotte che pescano merluzzo, nasello e specie associate dovrà essere portato ad un livello molto più vicino a quello compatibile con il tasso prevedibile di sfruttamento degli stock interessati. Lasciare immutato lo sforzo di pesca significherebbe accettare la certezza quasi assoluta del fallimento dei piani di ripopolamento. In terzo luogo, occorrerà ridurre lo sforzo di pesca per compensare le lacune delle misure tecniche intese a migliorare la selettività o limitare in altro modo la pressione di pesca sugli stock in questione. Le misure tecniche da sole non bastano per ridurre la mortalità da pesca portandola ai livelli necessari per il ripopolamento degli stock di merluzzo e nasello. Indubbiamente, imporre ai pescatori di merluzzo e nasello l'uso di maglie di dimensioni molto grandi allo scopo di proteggere il novellame potrebbe assicurare il ripopolamento degli stock senza modificare gli attuali livelli dello sforzo di pesca, ma spazzerebbe anche via tutta una serie di attività di pesca che riguardano altre specie. Poiché nelle aree in cui sono presenti merluzzi e naselli vi è un'intensa attività di pesca mista e poiché l'impatto economico del calo delle catture dovuto a maglie di dimensioni più grandi sarebbe enorme, per il merluzzo e/o il nasello risulterà inevitabile adottare misure tecniche sub-ottimali. Così facendo, si renderà necessaria un'ulteriore limitazione dello sforzo di pesca e quanto maggiore sarà il divario rispetto alle misure tecniche ottimali, tanto più lo sforzo di pesca dovrà essere ridotto. 8

9 Per esempio, l'introduzione di una maglia da 120 mm nella maggior parte degli attrezzi per la pesca di specie demersali nel mare del Nord, ferma restando una serie di deroghe fino al 31 dicembre 2002, che è la base delle attuali discussioni con la Norvegia, lascerebbe un vuoto pari circa all'80% nei benefici di conservazione da ottenere con l'abbassamento la mortalità da pesca per riportare lo stock entro limiti di sicurezza. In altre parole, l'apporto dato al ripopolamento dalle misure tecniche sarà relativamente modesto, quantomeno a breve termine, e il maggior contributo verrà dalla limitazione dello sforzo di pesca. Oltre all'aumento della dimensione delle maglie previsto per il merluzzo, potrebbe risultare necessaria una riduzione dello sforzo di pesca complessivo del 40-50% rispetto ai livelli correnti. E per il nasello potrebbe essere necessaria una riduzione grossomodo dello stesso ordine di grandezza Alternative per la limitazione dello sforzo di pesca Lo sforzo di pesca può essere ridotto in due modi: limitando il tempo di pesca della flotta esistente (attraverso un sistema giorni in mare ), oppure riducendo in modo permanente la capacità di pesca della flotta (disarmo definitivo). In pratica, servirà probabilmente una combinazione dei due metodi. I sistemi "giorni in mare" presentano alcuni svantaggi. In primo luogo, sono di difficile applicazione, soprattutto se interessano un numero elevato di pescherecci, e i pescatori non accolgono favorevolmente l'imposizione di restrizioni arbitrarie alla loro attività. Inoltre, se sostenuti da aiuti pubblici, questi sistemi tendono ad essere molto più costosi del disarmo definitivo 4. Ma, soprattutto, non offrono alcun apporto ad una riduzione permanente dello sforzo di pesca. Nei casi in cui il processo di ripopolamento è lento, e ciò vale per il merluzzo e il nasello, essi non rappresentano un'alternativa economica redditizia né per i pescatori, i cui beni non vengono interamente sfruttati, né per i governi, che potrebbero trovarsi a dover spendere notevoli importi di denaro in aiuti senza ottenere alcun risultato a lungo termine. Il disarmo definitivo, invece, attacca alla radice il problema dell'eccessivo sforzo di pesca, problema che comunque ad un certo punto va affrontato. Esso migliora in modo permanente la situazione dei restanti pescherecci della flotta e, rispetto al fermo, è più economico e più semplice da attuare e controllare. Secondo l'analisi della Commissione, la riduzione dello sforzo di pesca necessaria per ripopolare gli stock di merluzzo e nasello potrebbe essere cospicua e permanente. Stando così le cose, la strategia comunitaria per la limitazione dello sforzo di pesca dovrebbe dunque basarsi prevalentemente sul disarmo definitivo. Indubbiamente, potrebbe essere opportuno rendere più interessante il disarmo per gli armatori dei pescherecci. La Commissione sta infatti riesaminando le percentuali degli aiuti 4 Utilizzando come riferimento la compensazione versata ai pescatori spagnoli nel 2000 per risarcirli del mancato rinnovo dell'accordo di pesca con il Marocco, il costo della compensazione per la cessazione dell'attività ammonterebbe indicativamente a 1500 per peschereccio al giorno. Questo dato può essere raffrontato al costo per il disarmo definitivo di un peschereccio di dimensioni ed età medie, valori questi che, secondo le informazioni contenute nel registro delle flotte, corrisponderebbero grossomodo a 73 tonnellate di stazza lorda e 26 anni. Per il disarmo definitivo di tale peschereccio occorrerebbe un premio di circa , vale a dire l'equivalente di una compensazione per 213 giorni di inattività. Ipotizzando che i piani di ripopolamento prevedano una riduzione del 50% dell'attività e che il normale anno di pesca corrisponda indicativamente a 240 giorni, si otterrebbe una riduzione di 120 giorni di pesca per ciascun peschereccio. Il denaro che verrebbe speso per compensare tutti i pescherecci la cui attività, in un anno, venga ridotta del 50% sarebbe sufficiente per disarmare definitivamente il 50% di essi. 9

10 comunitari disponibili per il disarmo e li sta confrontando con i prezzi di mercato dei pescherecci usati. In più, per invogliare ad optare anticipatamente per il ritiro di una certa capacità potrebbe essere auspicabile offrire, nei limiti dei massimali di bilancio, un premio consistente per il disarmo anticipato (per esempio, aumentando indicativamente il prezzo del 30% nel primo anno del piano di ripopolamento e del 20% nel secondo). Tuttavia, anche con un'aliquota di aiuto superiore, per ottenere un effetto significativo, il disarmo volontario richiederà un certo tempo. Allo scopo di assicurare una riduzione immediata dello sforzo di pesca, sarà necessario limitare, in termini di giorni in mare, lo sforzo di pesca complessivo di ogni tipo di flotta di pescherecci che abbia una qualche influenza sugli stock di merluzzo e nasello. Il totale verrebbe distribuito tra le flotte nazionali interessate in funzione del loro contributo alla mortalità da pesca complessiva dello stock soggetto ad un piano di ripopolamento. Ogni peschereccio successivamente disarmato porterebbe ad un aumento del tempo di pesca assegnato alla flotta nazionale in questione. Gli Stati membri sarebbero liberi di decidere sia le modalità attuative del sistema "giorni in mare",sialadistribuzionedeigiornidipescatraipescherecci. Ovviamente, la precisione di un approccio basato sulla riduzione dello sforzo di pesca dipende dalla precisione dei dati sui livelli correnti dello sforzo di pesca sui quali esso si basa. La Commissione chiede pertanto agli Stati membri di metterle a disposizione tutti i dati pertinenti disponibili perché, in mancanza di dati affidabili, essa si vedrebbe costretta a ipotizzare in modo arbitrario il numero medio di giorni in mare delle flotte interessate. Spetterebbe ad ogni Stato membro decidere, nel rispetto delle norme comunitarie, se offrire aiuti alla sua flotta per compensarla del rispetto dei limiti imposti ai giorni in mare e in che misura. Come già ricordato in precedenza, visto il numero di pescherecci in questione, è probabile che questa risulti un'alternativa costosa. Tuttavia, considerata la necessità di ridurre in modo permanente lo sforzo di pesca nel caso delle flotte che contribuiscono alle catture di merluzzo e nasello, potrebbe essere opportuno fissare limiti di tempo più restrittivi di quelli attualmente previsti nell'articolo 16, paragrafo 1, lettera c) del regolamento n. 2792/99 del Consiglio per poter beneficiare dei contributi comunitari stanziati per tali aiuti. 4.3 Misure tecniche Sono stati compiuti alcuni progressi per migliorare le misure tecniche applicabili sia al merluzzo che al nasello e, quindi, in molti casi, a parecchie altre specie demersali. Tuttavia, dalle informazioni scientifiche attualmente disponibili emerge che, in condizioni ottimali, l'effetto delle misure tecniche nel caso del merluzzo del mare del Nord assicurerebbe grossomodo il 20% dell'obiettivo di miglioramento della conservazione. Il resto andrebbe garantito con una riduzione della mortalità da pesca. Nel caso del nasello, l'effetto delle misure tecniche non è ancora stato stimato, ma è probabile che, per tale specie, il contributo sarà persino inferiore. Sono auspicabili ulteriori misure tecniche per migliorare la selettività e siffatte misure verranno proposte alla luce di ulteriori pareri scientifici. 10

11 4.3.1 Miglioramento della selettività degli attrezzi da pesca Le condizioni già adottate (o che verranno adottate a breve) attraverso le misure della Commissione rispecchiano i limiti delle attuali conoscenze sulla selettività. In alcuni casi, tali condizioni devono essere ulteriormente confermate e potrebbero rendersi necessari ulteriori miglioramenti della selettività. È improbabile che l'impatto delle misure recentemente adottate sulla mortalità da pesca possa essere adeguatamente valutato prima che queste siano state collaudate sul campo per almeno due anni. La Commissione è altresì consapevole del fatto che le ricerche scientifiche sulla selettività degli attrezzi da pesca per il nasello sono attualmente in corso e vanno ulteriormente incoraggiate. Pertanto, alla luce di nuove informazioni scientifiche che dovranno essere acquisite durante il periodo di attuazione del piano di ripopolamento, essa intende formulare altre proposte per una migliore selettività di tutti gli attrezzi da pesca, proposte che potrebbero includere un ulteriore aumento della dimensione generale delle maglie delle reti rispetto ai 120 mm attualmente proposti per le reti a strascico a divergenti del mare del Nord. Le condizioni richieste per migliorare la selettività conformemente a pareri scientifici disponibili saranno definite e applicate a breve termine attraverso i regolamenti della Commissione basati sull'articolo 45 del regolamento n. 850/98. Nel formulare le proposte per il piano di ripopolamento completo, la Commissione proporrà anche di raggruppare in un regolamento del Consiglio le condizioni precedentemente stabilite, forse con modifiche e integrazioni alla luce dei nuovi pareri. Ciò, in particolare, consentirà al Consiglio di riesaminare la portata e la durata delle condizioni speciali da prevedere per specifiche attività di pesca Zone vietate o controllate La Commissione non esclude la possibilità di mantenere le zone definite con le misure di emergenza. L'area definita nel 2000 per tutelare il merluzzo nel mare d'irlanda è stata modificata e ampliata nel Se il novellame di nasello deve essere adeguatamente protetto, sembra inevitabile mantenere le zone attualmente stabilite, per quanto probabilmente modificate e/o estese sulla scorta dei risultati dei programmi di osservazione. Inoltre, occorrerebbe riflettere sull'opportunità di mantenere in essere le zone vietate per tutelare il merluzzo nel mare del Nord e nelle acque occidentali della Scozia, soprattutto se si dovessero ottenere informazioni sulle zone e le stagioni di riproduzione del merluzzo in queste aree. 4.4 Potenziamento delle misure di controllo Non sarà possibile garantire il successo dei piani di ripopolamento finché vi saranno sbarchi di pesce nero e si trascureranno le misure intese a migliorare la selettività. Se non si assicura il rispetto delle misure di conservazione volte a limitare le catture e a ridurre quelle di novellame, l'unica alternativa sarà l'introduzione di misure molto drastiche che possano essere controllate come, per esempio, la chiusura completa di ampiezonedimareoilfermodeipescherecciinporto. 11

12 In primo luogo, occorre garantire una corretta attuazione della normativa esistente. Il comparto della pesca e le autorità responsabili del controllo della pesca dovrebbero operare in stretta collaborazione per migliorare il rispetto delle misure di conservazione. Le autorità nazionali, prime responsabili dell'attuazione delle norme in materia di pesca, dovranno attribuire la priorità agli stock soggetti a programmi di ripopolamento e, poiché è fondamentale che le misure di ripopolamento vengano rigorosamente applicate in tutta la Comunità, la Commissione promuoverà la collaborazione tra tutte le autorità interessate. L'attuazione delle misure di emergenza nel mare del Nord costituisce un buon esempio. Le autorità responsabili del controllo delle misure per il merluzzo del mare del Nord hanno già operato in stretta collaborazione, in particolar modo condividendo mezzi di ispezione e sorveglianza e scambiandosi ispettori. Allo scopo di garantire l'attuazione trasparente dei programmi di ripopolamento, la Commissione intende adottare specifici programmi di controllo a norma dell'articolo 34c del regolamento (CE) n. 2847/93, i quali definiranno priorità e termini di raffronto per le attività di ispezione e sorveglianza svolte dalle autorità di controllo su tutte le attività interessate, commercializzazione e trasporto compresi. L'attuazione dei programmi di controllo specifici verrà monitorata da ispettori della Commissione e, tra l'altro, a garanzia di un'assoluta trasparenza, quest'ultima inviterà gli ispettori nazionali di altri Stati membri ad accompagnare i propri. Inoltre, la Commissione intende consultare il comparto della pesca in merito alla fattibilità del controllo di tali misure. Ogni misura da inserire nei programmi di ripopolamento dovrà essere valutata, per quel che concerne questo aspetto, in base alle disposizioni sul controllo attualmente in vigore e, ove necessario, si dovranno adottare ulteriori provvedimenti in tal senso. Nei programmi di ripopolamento occorrerà riprendere alcune disposizioni inserite nelle misure di emergenza per il nasello come quelle sui porti designati, la comunicazione anticipata dei quantitativi che si intendono sbarcare e del peso degli sbarchi. Quanto al merluzzo nel mare del Nord, gli Stati membri interessati si sono avvalsi della possibilità di adottare tali sistemi a livello nazionale. L'attuazione della limitazione dello sforzo di pesca può basarsi sulle misure di controllo esistenti come, ad esempio, i permessi di pesca speciali e il sistema di controllo dei pescherecci (SCP). A tal fine, il sistema SCP dovrà essere esteso ai pescherecci più piccoli. L'invio di osservatori a bordo di un numero minimo prestabilito di pescherecci che beneficiano di una deroga migliorerà la trasparenza dei controlli attraverso una fonte di informazioni indipendente. Le relazioni di valutazione che dovranno essere stilate in base alle informazioni ricevute dagli osservatori saranno ampiamente divulgate. La Commissione ha recentemente trasmesso al Consiglio una proposta che le conferisce la facoltà di sospendere tutte le attività di pesca che potrebbero comportare catture, anche accessorie, di merluzzo e nasello nel caso in cui il 12

13 contingente assegnato ad uno Stato membro per queste specie fosse esaurito 5. Attualmente, la Commissione può solo sospendere gli sbarchi delle specie in questione. L'esperienza dimostra, tuttavia, che le attività di pesca che comportano catture accessorie di merluzzo e nasello continueranno, ma le due specie verranno rigettate in mare. Pertanto, gli attuali fermi pesca hanno solo un effetto limitato sulla mortalità da pesca. La proposta della Commissione è intesa a garantire che tutte le attività di pesca in grado di mettere seriamente a repentaglio il merluzzo e il nasello vengano sospese nel momento in cui si esauriscono i contingenti previsti per tali specie. 4.4 Mezzi di intervento rapido Durante il periodo di ripopolamento, possono verificarsi circostanze che richiedano la rapida adozione di misure di carattere giuridico. Un esempio è rappresentato dall'emanazione di provvedimenti in merito alla chiusura temporanea in tempo reale di alcune zone per proteggere ingenti concentrazioni di novellame. È noto che procedere per il tramite di un regolamento del Consiglio richiede molto tempo. Prima che la Comunità decida di agire, l'emergenza è passata e il danno è fatto. Procedere per il tramite di un regolamento della Commissione è più rapido, ma può risultare comunque troppo lento. La Commissione sta esplorando possibilità per attuare procedure accelerate che consentano di prendere più velocemente decisioni a breve termine. 5 MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 5.1 Promozione della ricerca in materia Il processo di sviluppo delle prime fasi dei piani di ripopolamento ha messo in luce notevoli carenze in materia di informazioni necessarie, sottolineando l'esigenza di ulteriori ricerche in determinati campi Informazioni sulla distribuzione degli stock, la composizione delle catture, le zone di riproduzione e di concentrazione del novellame I programmi di osservazione proposti forniranno ulteriori informazioni sulla composizione delle catture per varie attività di pesca. Tali informazioni, come i dati raccolti durante le attività di sorveglianza e campionamento di routine, dovranno essere elaborate in un formato facilmente accessibile per agevolare l'ulteriore sviluppo dei piani di ripopolamento Miglioramento della selettività degli attrezzi da pesca La normativa recentemente promulgata impone l'inserimento di pannelli a maglie quadrate e/o a maglie romboidali di grandi dimensioni in diversi tipi di attrezzi da pesca. È noto che, in talune circostanze, l'inserimento di queste griglie di selezione negli attrezzi da pesca migliora la selettività. Inoltre, il sistema BACOMA sviluppato per il merluzzo nel mar Baltico sembra promettente. 5 COM(2001) 201 definitivo. 13

14 Queste possibilità, e forse altre, vanno ulteriormente sperimentate nelle acque comunitarie al di fuori del Baltico facendo specifico riferimento al merluzzo e al nasello, ma non necessariamente solo a queste specie. In particolare, occorrono ulteriori informazioni sul miglioramento della selettività del merluzzo e/o del nasello ottenuto grazie all'applicazione tali dispositivi, tenendo conto degli effetti associati sulle altre specie pescate con merluzzo e nasello. La Commissione intende costituire un gruppo di biologi, pescatori e tecnologi esperti in attrezzi (inclusi, se possibile, esponenti norvegesi) per elaborare un programma di lavoro e avviarlo quanto prima Definizione di riferimenti biologici per i piani di ripopolamento Come indicato nella sezione 2 del presente documento, si dovrebbe riesaminare il parere preliminare sul merluzzo del mare del Nord e acquisire un parere sul nasello e sul merluzzo del mare d'irlanda e delle acque occidentali della Scozia. 5.2 Misure di mercato La Commissione sta valutando l'opportunità di adeguare le norme comunitarie in materia di organizzazione del mercato comune per i prodotti della pesca per ottenere sostegno per i piani di ripopolamento. Ciò potrebbe avvenire, per esempio: chiedendo alle organizzazioni di produttori di elaborare piani di cattura per il merluzzo e il nasello, anche se queste specie rappresentano solo una parte ridotta dei loro sbarchi; sospendendo gli interventi a favore di specie soggette ad un piano di ripopolamento; chiedendo ai negozianti di esporre, presso il punto vendita, la taglia minima legale di qualsiasi specie soggetta ad un piano di ripopolamento. 5.3 Riconversione dei pescatori La Commissione è perfettamente consapevole delle gravi ripercussioni dei piani di ripopolamento degli stock sul comparto della pesca. Dimezzare lo sforzo di pesca in parecchi segmenti della flotta comunitaria inevitabilmente comporterà per molti la perdita del posto di lavoro. Per compensare chiunque si trovi in questa situazione, gli Stati membri possono beneficiare di fondi comunitari nell'ambito dello SFOP e la Commissione ritiene che, sulla scorta dei piani di ripopolamento del merluzzo e del nasello, gli Stati membri potrebbero dover rivedere le loro priorità nazionali sulla destinazione di tali fondi. In tutti in casi, in un prossimo futuro non si ipotizza l'introduzione di ulteriori fonti di finanziamento comunitario da destinare a tal fine. 6 PROSSIME TAPPE Entro novembre 2001, la Commissione intende presentare proposte legislative per una decisione del Consiglio su un piano di ripopolamento ben definito per il merluzzo e il nasello. Questo calendario consentirà di acquisire ulteriori pareri scientifici dal CIEM e dal CSTEP, 14

15 nonché di tener conto dei risultati delle sperimentazioni, attualmente in corso, sui dispositivi per migliorare la selettività di taluni attrezzi da pesca. Onde favorire un consenso quanto più ampio possibile sugli obiettivi da conseguire attraverso ciascuno strumento politico e sul metodo più pratico per attuare qualsiasi nuova norma, la Commissione intende organizzare consultazioni sull'approccio delineato nella presente comunicazione sia con gli Stati membri che con il settore della pesca. La Commissione chiede la piena cooperazione degli Stati membri nella raccolta dei dati pertinenti, compresi quelli socioeconomici, necessari allo svolgimento di questo esercizio e spera che, considerata la priorità di questo compito, tutti gli Stati membri siano anche disposti a collaborare per mobilitare competenze scientifiche nella fase di elaborazione delle proposte della Commissione. 15