Reti di Calcolatori I - Domande di verifica - Lezioni 1-9

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Reti di Calcolatori I - Domande di verifica - Lezioni 1-9"

Transcript

1 Reti di Calcolatori I - Domande di verifica - Lezioni 1-9 Fornire una classificazione dei principali tipi di rete, descrivendo le caratteristiche principali. I principali tipi di reti di calcolatori risultano essere: Reti locali (o LAN, Local Area Network): è una rete condivisa tra tutte le stazioni che vi si collegano ed è caratterizzata da un'alta velocità trasmissiva (4 Mb/s 100 MB/s), da un basso tasso di errore ed è limitata in un preciso ambito locale (la distanza è dell'ordine dei 100 m 1 km). Una LAN non può attraversare suolo pubblico. Reti metropolitane (o MAN, Metropolitan Area Network): rappresenta l'estensione, in ambito urbano, della rete locale (la distanza è dell'ordine dei 10 km). Risulta veloce ed affidabile (2 Mb/s 140 Mb/s) in quanto fa uso di fibre ottiche. Reti geografiche (o WAN, Wide Area Network): è la rete che opera in ambito nazionale o internazionale e fa riferimento ai fornitori nazionali di telecomunicazioni. Fa un uso eterogeneo di qualsiasi mezzo trasmissivo e pertanto le velocità trasmissive possono variare da poche migliaia di bit al secondo ai centinaia di Mb al secondo. Elencare le principali motivazioni che hanno portato allo sviluppo delle reti di calcolatori. Le reti di calcolatori sono state realizzate per consentire ai loro utenti di condividere informazioni, risorse hardware e software indipendentemente dalla loro collocazione fisica. Lo sviluppo delle reti di calcolatori è dovuto ai seguenti motivi: alta affidabilità (possibilità di disporre risorse alternative a costo contenuto ed in breve tempo); risparmio (a parità di costi si ottiene un prodotto superiore rispetto ad un mainframe); gradualità della crescita (alla struttura originaria è possibile aggiungere nuove potenzialità in modo semplice e a basso costo). Elencare e descrivere brevemente i principali servizi offerti dalle reti di calcolatori. I principali servizi offerti dalle reti di calcolatori risultano essere: il terminale virtuale (è una connessione interattiva ad un elaboratore remoto); la posta elettronica (si invia, tramite rete, un messaggio indicante l'indirizzo del destinatario, il soggetto della lettera ed il testo da trasmettere); il trasferimento di file (tramite ftp); la condivisione di file e stampanti (utilizzo di risorse comuni); il bootstrap remoto di workstation diskless (il sistema operativo viene caricato tramite rete); sistemi operativi di rete; programmi vari (es. messaggi sui terminali, phone, ecc.). Che cosa si intende per architettura di rete a livelli? In una architettura di rete a livelli il sistema è suddiviso in un insieme ordinato di livelli. Questo tipo di architettura è caratterizzata dalla presenza di: livelli (layers); entità od operazioni specifiche di un livello (entities); punti di accesso al servizio (SAP, Service Access Points); connessioni (connections).

2 I livelli vengono rappresentati in pila; livelli adiacenti comunicano tramite la loro interfaccia (interface) che caratterizza le operazioni primitive che possono essere richieste al livello sottostante ed i servizi che possono essere offerti dal livello sottostante. Ogni livello è composto da una o più entità. Entità appartenenti allo stesso livello ma a sistemi diversi vengono dette peer-entities. Lo scopo di ciascun livello è quello di fornire servizi alle entità del livello superiore, nascondendo i dettagli sul come tali servizi siano implementati. Le entità usano e forniscono servizi tramite i SAP (Service Access Point), ossia tramite punti di accesso nei quali il livello (n+1) può accedere ai servizi di livello n. Cooperazione tra entità dello stesso livello sono realizzate da un insieme di protocolli; questi ultimi rappresentano un insieme di regole che governano il formato ed il significato delle informazioni (messaggi, frame, pacchetti) che le peer-entities si scambiano fra loro. Un aspetto molto importante è dunque il fatto che le peer-entities pensano concettualmente ad una comunicazione orizzontale fra loro, basata sul protocollo del proprio livello, mentre in realtà comunicano ciascuna con il livello sottostante attraverso l'interfaccia fra i due livelli. Descrivere il modello ISO/OSI e spiegare brevemente i compiti dei vari livelli. Sostanzialmente, il modello OSI (Open System Interconnection) è un modello di riferimento per l'interconnessione di sistemi aperti. I due suoi scopi principali sono quello di fornire una base comune su cui sviluppare standard per l'interconnessione di sistemi informatici e quello di fornire un modello rispetto a cui confrontare le architetture proprietarie. L'architettura del modello di riferimento OSI (è un'architettura a livelli) è stata progettata pensando a tre componenti: il processo applicativo che deve scambiare le informazioni; la connessione che permette lo scambio delle informazioni; i sistemi (intesi come insieme di uno o più elaboratori con il relativo software, periferiche, terminali, operatori umani, processi, ecc. che è in grado di elaborare dati). I 7 livelli del modello di riferimento ISO/OSI risultano essere: Livello 1: Fisico Il livello fisico si occupa della trasmissione dei singoli bit da un estremo all'altro dei vari mezzi di comunicazione che possono essere il doppino telefonico, il cavo coassiale, le fibre ottiche, le onde radio, i satelliti. Perché si possa avere una connessione tra PC è necessario dunque, ma non indispensabile, un supporto fisico, composto solitamente da un cavo e da interfacce di

3 comunicazione. La connessione tipica di una rete locale utilizza sistemi Ethernet. I cavi e le schede Ethernet appartengono a questo primo livello. Protocollo standard è il protocollo Ethernet. Livello 2: Data Link Il livello del collegamento dati riguarda i dispositivi che gestiscono il collegamento dati da un PC all'altro della stessa rete. Controlla la correttezza delle sequenze di bit trasmesse e ne richiede eventualmente la ritrasmissione. Provvede alla formattazione delle informazioni ed alla sincronizzazione dei frame, nonché alla correzione ed al recupero dei messaggi errati. Un frame contiene, a livello di collegamento dati, l'indirizzo di destinazione e, se richiesto da un livello superiore, anche l'indirizzo di origine, e un codice per la correzione e rilevazione degli errori. Il protocollo più utilizzato nel livello 2 è il protocollo X.25. Livello 3: Rete Nel livello di rete i messaggi vengono suddivisi in pacchetti che, una volta giunti a destinazione, vengono riassemblati nella loro forma originaria. Il livello di rete provvede inoltre a reinstradare tramite i router i pacchetti verso il PC di destinazione. Nel caso di una rete locale a banda larga con canali multipli ciò significa che è a questo livello che avviene lo smistamento dei pacchetti dati da e verso i rispettivi canali di origine o di destinazione. Il protocollo di rete più utilizzato nel livello 3 è il protocollo IP. Livello 4: Trasporto Il livello di trasporto gestisce la trasmissione dei pacchetti end-to-end. Ha il compito specifico di assicurare il trasferimento dei dati tra strati di sessione appartenenti a sistemi diversi, geograficamente separati, senza che sui dati vi siano errori o duplicazione. È in grado di identificare il destinatario, aprire o chiudere una connessione con il sistema corrispondente, suddividere o riassemblare un testo, controllare e recuperare gli errori, controllare la velocità con cui fluiscono le informazioni. A questo livello l'esistenza dei livelli inferiori è completamente ignorata e ciò porta ad identificarlo come il primo dei livelli che prescindono dal tipo e dalle caratteristiche della rete utilizzata. Il protocollo standard utilizzato nel livello 4 è il TCP. Livello 5: Sessione Il livello di sessione gestisce la corretta sincronizzazione della corrispondenza dei dati che verranno poi visualizzati. Instaura cioè una sessione, cioè un collegamento logico e diretto tra due interlocutori, organizzandone il dialogo. Per tipo di dialogo si intende la modalità full-duplex, ovvero in entrambe le applicazioni in trasmissione e ricezione contemporaneamente (tipo telefono), o in half-duplex, che equivale a dire che mentre una stazione trasmette l'altra riceve o viceversa (tipo radiotelefono), oppure in simplex, dove una stazione può sempre e solo trasmettere e l'altra sempre e solo ricevere (come nelle trasmissioni televisive). Per sincronizzazione s'intende invece la capacità di sapere sempre fino a che punto la comunicazione sia arrivata a buon fine. Livello 6: Presentazione Il livello di presentazione gestisce i formati di conversione dei dati, cioè effettua tutte le opportune conversioni in modo da compensare eventuali differenze di rappresentazione e di formato dei dati in arrivo e/o in partenza. Macchine diverse possono avere infatti rappresentazioni diverse. Ha anche il compito di assicurare l'opportuna compressione e/o la necessaria crittografia dei dati da scambiare. Livello 7: Applicazione

4 Il livello di applicazione riguarda i cosiddetti programmi applicativi. Questo livello gestisce la visualizzazione dei dati: login remoto, file transfer, posta elettronica. Per la gestione dei PC, il problema si presenta quando due sistemi che vogliono comunicare possiedono video o tastiere diverse, e quindi non compatibili. Ad esempio, per spostare il cursore ad inizio linea o per cancellare lo schermo, ogni scheda ha i suoi comandi specifici: invece di dotare tutti i sistemi di opportuni traduttori per tutti i possibili interlocutori è evidentemente molto più semplice definire uno standard unico di un PC virtuale a cui tutti i corrispondenti dovranno adeguarsi per comunicare. Descrivere il meccanismo di interfacciamento tra due livelli del protocollo ISO/OSI. Nell'ambito del modello ISO/OSI (e di tutte le architetture di rete a livelli), l'interfaccia definisce le operazioni primitive che possono essere richieste al livello sottostante ed i servizi che possono essere offerti dal livello sottostante. I livelli adiacenti comunicano infatti tramite la loro interfaccia; più precisamente, un livello N fornisce servizi di livello N alle entità di livello N+1 ed entità di livello N per comunicare usano servizi di livello N- 1, eccetto il livello 1. Le entità usano e forniscono servizi tramite i Service Access Point: Le operazioni specifiche di un livello, cioè la cooperazione tra le entità appartenenti a quel livello, sono realizzate da un insieme di protocolli (protocol). Affinché due entità di livello N su sistemi diversi possano scambiarsi informazioni, una connessione deve essere stabilita nel livello N-1 usando un protocollo di livello N-1. Tale connessione di livello N-1 è stabilità tra due SAP di livello N-1. Che cosa si intende per: SAP, entità, SDU e PDU in ambito ISO/OSI? SAP (Service Access Points): sono i punti di accesso ai servizi tra entità di livello N ed entità di livello N-1, identificati univocamente da un indirizzo: entità: un insieme completo di entità compongono un livello; peer-entities (entità appartenenti allo stesso livello) consentono il passaggio di primitive di tra due sistemi distinti servizio tramite un protocollo, il cui scopo è quello di rappresentare

5 un insieme di regole che governano il formato ed il significato delle informazioni (messaggi, frame, pacchetti) che le peer-entities si scambiano fra loro: SDU (Service Data Unit): rappresenta la primitiva di servizio di un dato livello; PDU (Protocol Data Unit): rappresenta i dati generati da un protocollo di livello N; ogni livello N aggiunge infatti ai dati ricevuti dal livello superiore alcune informazioni di controllo del protocollo N ("busta di livello N"). Quando questi dati passano dal livello N al livello N-1, il PDU diventa la SDU di livello N-1; la PDU di livello N-1 si ottiene preponendo una PCI (Protocol Control Information) alla SDU di livello N-1. La PCI contiene informazioni di controllo del protocollo: Quali tipi di connessione sono previsti dallo standard ISO/OSI? Sono previsti due tipi di protocolli di connessione: Protocolli non connessi (datagram): un protocollo non connesso prevede un'unica fase di invio del pacchetto, quest'ultimo contenente l'indirizzo del destinatario. Non vi è riscontro diretto che il pacchetto giunga a destinazione ed inoltre una eventuale presenza di errori non ne comporta la correzione ma il semplice rilevamento, con la conseguente eliminazione di PDU errate. Ricapitolando: non vi è una fase di initial setup; l'indirizzo di destinazione è presente in ogni pacchetto; l'ordine dei pacchetti non è garantito; il controllo degli errori ed il loro trattamento è piuttosto blando; non vi è il controllo di flusso; non vi è una negoziazione di opzioni;

6 non vi è un identificatore di connessione. Protocolli connessi: vi è una prima fase di creazione della connessione (dove le peer-entities concordano il trasferimento di PDU), una seconda fase di trasferimento dei dati ed una finale di chiusura della connessione. L'indirizzo di destinazione viene deciso durante il setup ed è garantito l'ordine dei pacchetti, il controllo degli errori ed quello di flusso. Ricapitolando: vi è una fase di initial setup; l'indirizzo del destinatario viene deciso durante la fase di setup; l'ordine dei pacchetti è garantito; vi è un costante controllo degli errori e del flusso dei dati; vi è la negoziazione di opzioni; vi è un identificatore di connessione. Ad una prima vista, la modalità connessa parrebbe migliore; così non è perché l'uso pratico ha evidenziato un'efficienza superiore della modalità non connessa, specie per la trasmissione di piccole quantità di dati. Il fatto che però non possa garantire l'affidabilità in fase di trasmissione dei dati, impone la presenza di un protocollo di livello superiore di tipo connesso. Nel modello OSI, il livello 1 non può essere considerato né connesso né non connesso; i livelli 2,3 e 4 possono operare in entrambe le modalità e in tutte le possibili combinazioni. I livelli 5,6 e 7 devono comportarsi globalmente in modo connesso o non connesso. Quali tipi di mezzi trasmissivi possono essere utilizzati per costruire una rete? I mezzi trasmissivi possono essere: Elettrici cavo coassiale: è composto da un conduttore centrale e da una o più calze schermo che consentono maggiore schermatura dai disturbi esterni e minori interferenze; costi leggermente più elevati, maggiore difficoltà di installazione. È stato sostituito dalle fibre ottiche nella fascia ad alte prestazioni e dai doppini in quella a medie prestazioni, mentre continua ad essere utilizzato nelle reti geografiche; doppino non schermato: mezzo trasmissivo classico della telefonia, è composto da due fili di rame ritorti per ridurre le interferenze elettromagnetiche; costi ridotti e installazione semplice; Ottici fibra ottica: minuscolo e flessibile filo di vetro costituito da due parti, dette core e cladding, con indici di rifrazione diversi; raggi laser; Radio (wireless) ponti radio; satelliti; reti cellulari. Descrivere le principali caratteristiche del doppino e del cavo coassiale. Il cavo coassiale è composto da un conduttore centrale e da una o più calze schermo che consentono maggiore schermatura dai disturbi esterni e minori interferenze. Ha costi leggermente più elevati del doppino telefonico e maggiore difficoltà di installazione. È stato sostituito dalle fibre ottiche nella fascia ad alte prestazioni e dai doppini in quella a medie prestazioni, mentre continua ad essere utilizzato nelle reti geografiche.

7 Il doppino non schermato è il mezzo trasmissivo classico della telefonia ed è composto da due fili di rame ritorti per ridurre le interferenze elettromagnetiche. Ha costi ridotti e installazione semplice. Può competere nelle medie velocità e sulle brevi distanze con le fibre ottiche. Quali sono i principali parametri che caratterizzano un mezzo trasmissivo. Qualsiasi mezzo trasmissivo è caratterizzato da particolari fenomeni fisici; questi fenomeni possono essere pertanto considerati come dei veri e propri parametri di distinzione fra mezzo e mezzo. I principali risultano essere: attenuazione: rappresenta l'opposizione di un mezzo trasmissivo nei confronti del segnale (energia che codifica l'informazione) che lo attraversa. Questo tipo di fenomeno varia al variare della frequenza determinando, in tal modo, la banda passante del mezzo trasmissivo. Per banda passante si intende l'intervallo di frequenze che possono essere trasmesse senza che queste subiscano un'attenuazione eccessiva; distorsione: rappresenta l'alterazione dell'andamento nel tempo del segnale trasmesso. Ciò è sempre dovuto al comportamento variabile del mezzo trasmissivo nei confronti della frequenza del segnale; rumore: nell'ambito della compatibilità elettromagnetica, il rumore rappresenta un disturbo additivo che altera il segnale in ingresso al mezzo trasmissivo sovrapponendolo al segnale di energia proveniente da elementi esterni o interni al sistema trasmissivo (es. le linee di alimentazione elettrica, elementi di amplificazione ecc ); diafonia: è un particolare tipo di rumore causato dalla sovrapposizione del segnale che attraversa il mezzo trasmissivo con un segnale che attraversa un mezzo trasmissivo analogo ed in prossimità del primo. Un altro parametro, che però non rappresenta direttamente un fenomeno fisico, è il rapporto segnale rumore S/N db (signal/noise). Quest'ultimo tipo di parametro è di comune uso per gli amplificatori di segnale elettrico e rappresenta il rapporto tra il massimo valore del segnale ottenibile senza distorsione ed il valore della tensione del rumore generato dall'amplificatore stesso. Descrivere brevemente il principio di funzionamento della fibra ottica. Una fibra ottica è realizzata in vetro, silicio fuso o anche in plastica. La sua funzione è quella di trasportare energia luminosa in modo guidato. Una caratteristica, che deriva direttamente dalla sua natura, è l'immunità ai disturbi elettromagnetici; tale proprietà impedisce fenomeni di interferenza (diafonia), così come non permette di prelevare segnale dall'esterno (intercettazione). Le fibre ottiche sono prevalentemente usate per trasportare informazione di natura numerica secondo il seguente schema: dove la luce emessa da una sorgente è accesa o spenta e, una volta attraversata la fibra ottica, viene catturata da un fotorivelatore e successivamente elaborata tramite un campionatore ed un decisore. L'attitudine delle fibre ottiche di trasportare energia luminosa è dovuta a fenomeni di propagazione con rifrazione del "segnale luminoso". La fibra ottica è infatti costituita da un nucleo (core) centrale con indice di rifrazione n 1, circondato da un rivestimento (cladding) con indice n 2 <n 1 ed entrambi sono racchiusi in una guaina (jacket) di materiale opaco. Quando una sorgente luminosa è posta davanti

8 alla fibra, l'energia si propaga mediante diversi modi di propagazione. Il modo principale è quello che si propaga lungo l'asse rettilineo, mentre i modi secondari sono quelli con angolo < θ c (con θ c =arccos(n 2 /n 1 )), che si riflettono completamente al confine tra core e cladding. I modi associati ad angoli più elevati di θ c vengono progressivamente assorbiti dalla guaina e dunque non si propagano. Il valore medio di attenuazione di una fibra ottica risulta essere di 0.2 db/km. Descrivere le principali topologie di rete. La presenza di problematiche di instradamento dei messaggi sono la causa della diversità tra topologie di rete. I principali tipi di rete risultano essere: a stella: tale topologia implica la presenza di un centro stella che può divenire un punto critico per l'affidabilità della rete ma, nello stesso tempo, consente una facile esclusione di sistemi malfunzionanti. Nelle reti a stella l'instradamento è molto semplice poiché esiste un solo cammino che collega due sistemi (vengono infatti realizzate mediante due mezzi trasmissivi punto-punto per collegare ciascun sistema al centro-stella); a bus: richiede un mezzo trasmissivo intrinsecamente bidirezionale, cioè che ammetta la propagazione del segnale in entrambe le direzioni. Il bus è un mezzo trasmissivo broadcast (il pacchetto inviato da un nodo è ricevuto da tutti gli altri) in cui i sistemi collegati non devono occuparsi di effettuare ripetizione o instradamento. L'assenza di un elemento centrale garantisce un'elevata affidabilità intrinseca. Il bus è molto usato nelle LAN; ad anello: ogni sistema è collegato al successivo mediante un mezzo trasmissivo punto-punto, chiudendo l'ultimo sistema con il primo dell'anello. In tale topologia, ogni sistema ha il compito di ritrasmettere il messaggio finché quest'ultimo non giunge al sistema desiderato; compito del sistema ricevente è quello di comunicare l'avvenuta ricezione dopodiché sarà obbligo, per quello emittente, di eliminare il messaggio stesso. Per aumentare l'affidabilità della rete ad anello, si possono adottare le seguenti soluzioni: scegliere un cablaggio a stella ripiegando l'anello sui centri-stella ai quali affidare il compito di escludere i sistemi malfunzionanti mediante "by-pass"; scegliere un cablaggio a doppio anello controrotante, in cui si mantiene il cablaggio ad anello, ma si inserisce un secondo anello con funzionalità di backup in caso di guasto di un sistema; a maglia: i sistemi vengono interconnessi mediante canali trasmissivi punto-punto bidirezionali, formando uno o più anelli. Si parla di maglia completa quando ogni sistema è connesso con tutti gli altri (il numero dei canali trasmissivi cresce in modo quadratico al crescere del numero dei sistemi), di maglia incompleta (mesh) in caso diverso; la prima trova applicazione nelle reti piccole con affidabilità estremamente elevata mentre la seconda è tipica delle reti geografiche (rafforzate comunque da canali ridondanti). Che cosa si intende per commutazione di circuito e cosa per commutazione di pacchetto? Nella modalità di trasferimento delle informazioni in una rete, il principio di commutazione è definito in base a come sono realizzate le due funzioni di instradamento (come individuare un percorso della rete) e attraversamento (come permettere l'inoltro del messaggio). Nella commutazione di circuito l'instradamento avviene una volta per tutte prima della comunicazione, e l'attraversamento impegna in modo permanente le risorse fisiche dei nodi della rete. Il circuito temporaneo punto-punto così creato è caratterizzato da una

9 banda costante, da un basso ritardo e da un peggioramento della qualità del canale all'aumentare della distanza. Questo tipo di commutazione è stato concepito per la telefonia ed è applicato sia per la trasmissione numerica che per quella analogica. Nella commutazione di pacchetto l'instradamento avviene una volta per tutte prima della trasmissione, che prevede una prima fase di richiesta di connessione, durante la quale si determina appunto l'instradamento tra i nodi della rete. I pacchetti di uno stesso messaggio vengono instradati dagli IS (Intermediate System o Router, realizzano solo i primi tre livelli OSI) e seguono tutti lo stesso percorso fino a raggiungere gli ES (End System o Host o End Node, realizzano tutti i livelli OSI) che eseguiranno così le applicazioni. La trasmissione ha luogo dopo aver contrassegnato ogni pacchetto con un identificativo di connessione (IC) che identifica un canale virtuale (è come se i pacchetti di una stessa comunicazione seguissero un proprio canale indipendente dagli altri) tra coppie di nodi di rete, e che ne individua l'appartenenza ad uno dei collegamenti di transito. L'attraversamento avviene consultando apposite tabelle di routing generate nella fase di instradamento iniziale, in cui è indicato il ramo di uscita per tutti i pacchetti appartenenti ad uno stesso messaggio. Al termine della comunicazione, sul circuito virtuale viene inviato un apposito pacchetto di controllo, che provoca la rimozione del routing dalle tabelle. La struttura essenziale di un pacchetto risulta essere così costituita: La commutazione di pacchetto è stata concepita esclusivamente per la trasmissione dati e tra le sue caratteristiche principali si possono menzionare il miglior sfruttamento della capacità trasmissiva del canale e l'indipendenza della qualità della stessa trasmissione rispetto alla distanza percorsa. ES e IS sono gli elementi base per ottenere l'instradamento in qualsiasi architettura di rete. Descrivere le caratteristiche della commutazione di circuito. Nella commutazione di circuito l'instradamento avviene una volta per tutte prima della comunicazione, e l'attraversamento impegna in modo permanente le risorse fisiche dei nodi della rete. Il circuito temporaneo punto-punto così creato è caratterizzato da una banda costante, da un basso ritardo e da un peggioramento della qualità del canale all'aumentare della distanza. Questo tipo di commutazione è stato concepito per la telefonia ed è applicato sia per la trasmissione numerica che per quella analogica. ES e IS sono gli elementi base per ottenere l'instradamento in qualsiasi architettura di rete. Le caratteristiche principali della commutazione di circuiti possono essere riassunte come segue: è possibile una comunicazione in tempo reale o conversazionale per un tempo indeterminato una volta che si sia stabilito un canale tra il trasmettitore e il ricevitore;

10 si richiede un certo periodo di tempo per stabilire una comunicazione. Può non essere possibile stabilirlo nel caso che il destinatario sia occupato, o non si possa formare un canale completo fino ad esso. In questo caso la rete non dà generalmente indicazioni del momento in cui la comunicazione potrà essere stabilita; quando i terminali stabiliscono una comunicazione, i canali e le attrezzature che essi impiegano non sono disponibili per altre comunicazioni. Descrivere le caratteristiche della commutazione di pacchetto. Nella commutazione di pacchetto l'instradamento avviene una volta per tutte prima della trasmissione, che prevede una prima fase di richiesta di connessione, durante la quale si determina appunto l'instradamento tra i nodi della rete. I pacchetti di uno stesso messaggio vengono instradati dagli e seguono tutti lo stesso percorso fino a raggiungere gli ES che eseguiranno così le applicazioni. La trasmissione ha luogo dopo aver contrassegnato ogni pacchetto con un identificativo di connessione (IC) che identifica un canale virtuale (è come se i pacchetti di una stessa comunicazione seguissero un proprio canale indipendente dagli altri) tra coppie di nodi di rete, e che ne individua l'appartenenza ad uno dei collegamenti di transito. L'attraversamento avviene consultando apposite tabelle di routing generate nella fase di instradamento iniziale, in cui è indicato il ramo di uscita per tutti i pacchetti appartenenti ad uno stesso messaggio. Al termine della comunicazione, sul circuito virtuale viene inviato un apposito pacchetto di controllo, che provoca la rimozione del routing dalle tabelle. La struttura essenziale di un pacchetto risulta essere così costituita: La commutazione di pacchetto è stata concepita esclusivamente per la trasmissione dati e tra le sue caratteristiche principali si possono menzionare il miglior sfruttamento della capacità trasmissiva del canale e l'indipendenza della qualità della stessa trasmissione rispetto alla distanza percorsa. ES e IS sono gli elementi base per ottenere l'instradamento in qualsiasi architettura di rete. Le caratteristiche principali del sistema a commutazione di pacchetti possono essere così riassunte: il raggiungimento della destinazione da parte di pacchetti è sufficientemente veloce da permettere comunicazioni in tempo reale. La disponibilità di cammini alternativi assicura la possibilità di raggiungere qualsiasi destinazione; gli errori di trasmissione possono venire corretti realizzando un apposito protocollo. I pacchetti che non possono raggiungere il destinatario possono essere rinviati alla loro sorgente mediante un'opportuna indicazione. Si può fornire inoltre una certa protezione contro la perdita di pacchetti; la conversione di codice può essere eseguita direttamente nei centri di commutazione di pacchetti.

11 Quali sono i possibili tipi di comunicazione seriale? Esistono due tipi di trasmissione dati: trasmissione parallela: l'informazione viene trasferita in parallelo (tipicamente un byte alla volta) su un bus di comunicazione contenente segnali di dato e segnali di temporizzazione (clock); trasmissione seriale: l'informazione viene serializzata e quindi trasmessa un bit alla volta. Esistono meccanismi di sincronizzazione che evitano l'uso di segnali aggiuntivi di temporizzazione. Questo tipo di trasmissione può inoltre essere implementata nei seguenti diversi modi: trasmissione seriale asincrona: prevede la trasmissione di un byte alla volta, ossia ogni byte di informazione viene trasmesso in modo separato e indipendente dagli altri. Sono previsti dei di bit di start e di stop, da aggiungere all'informazione in trasmissione, che consentono sia di sincronizzare il ricevitore con il trasmettitore sia di separare la trasmissione di ciascun byte. In questo tipo di trasmissione, il clock di ricezione è solo nominalmente uguale a quello di trasmissione. Opera su circuiteria complessa ed ha un costo di trasmissione più alto rispetto al traffico dati sincrono; trasmissione seriale sincrona: i dati sono inviati mediante un flusso continuo di bit; in questo modo le informazioni da trasmettere vengono strutturate in trame. Il trasmettitore si sincronizza con il ricevitore prima della trasmissione preponendo uno o più caratteri di sincronismo ad ogni blocco dati; in questo modo rimangono sincronizzati per tutta la durata della trama. Ha il vantaggio di possedere un ricevitore meno costoso rispetto a quello della trasmissione asincrona. Descrivere le principali caratteristiche dello standard RS-232. L'RS-232 (o gli equivalenti CCITT V.24 e V.28) rappresenta lo standard per interfacce seriali, sia sincrone che asincrone, operanti a bassa velocità (siamo a b/s). Esiste comunque uno standard molto simile all'rs-232, il V.35, per velocità superiori a b/s. Il tipo di collegamento a cui si riferiscono gli standard RS-232 e V.24 è quello di un DTE (Data Terminal Equipment, termine usato negli standard CCITT per indicare un dispositivo di elaborazione, come un computer o un terminale) collegato mediante un cavo ad un DCE (Data Communication Equipment, termine usato negli standard CCITT per indicare i dispositivi che fungono da punti di accesso ad una rete pubblica; i DCE sono di solito dei modem). In questo tipo di standard si utilizzano connettori da 9 o 25 pin. Quale è la funzione principale di un modem? Il Modem (modulatore e demodulatore) viene utilizzato per effettuare trasmissioni seriali su rete pubblica ed il suo sostanziale compito è quello di trasformare i segnali ai suoi ingressi da digitali ad analogici, e viceversa, attraverso opportune tecniche di modulazione. I compiti del modem vengono in genere impartiti tramite semplici linguaggi di comandi, il più noto dei quali, tanto da essere considerato uno standard de facto, è il linguaggio Hayes (o linguaggio AT). Gli ultimi modelli di modem consentono di implementare algoritmi di rilevamento, di correzione degli errori e di compressione dei dati. Quali sono le principali tecniche di codifica dell'informazione? Per trasmettere le informazioni codificate in forma digitale è necessario associare ai bit determinati valori del fenomeno fisico scelto. La tecnica più banale associa solo due differenti valori per l'uno e per lo zero. Esistono inoltre delle tecniche più raffinate che

12 garantiscono una corretta sincronizzazione del ricevitore con il trasmettitore e che inoltre consentono di ridurre la banda necessaria alla trasmissione, determinando un'opportuna scelta del mezzo trasmissivo. Tecniche di codifica sofisticate utilizzate nell'ambito delle LAN sono: codifica NRZ (Non Return to Zero): si associa a ciascun bit un valore stabile per la sua intera durata. Il minimo numero di transizioni nell'unità di tempo determina la possibilità di sincronizzazione del ricevitore ma, in questo caso, ciò non è garantito. Per evitare questo problema, si ricodificano e si allungano le sequenze di bit da trasmettere. Per quanto riguarda la fondamentale approssimante il segnale trasmesso, che consente di calcolare la massima richiesta di banda, nella codifica NRZ è rappresenta da un segnale sinusoidale; la frequenza sarà dunque pari alla metà della frequenza di bit; codifica Manchester: ogni bit è codificato trasmettendo un ciclo del segnale di clock, invariato quando si trasmette lo zero, invertito quando si trasmette l'uno. Se si trasmettono sequenze di valori uguali si genera il massimo numero di transizioni possibili, pertanto la fondamentale ha frequenza pari alla frequenza di bit; codifica NRZI (Non Return to Zero Inverted on one): si ha una transizione (dall'alto al basso e viceversa) per i bit di valore 1 e nessuna transizione per i bit di valore 0. Similmente all'nrz, la frequenza della fondamentale risulta essere la metà della frequenza di bit; codifica MLT-3: è una codifica che utilizza non due livelli bensì tre. Prevede una transizione a metà dei bit a 1 e nessuna transizione per i bit a zero. La frequenza della fondamentale è solo un quarto della frequenza di bit.

Corso di Reti di Calcolatori

Corso di Reti di Calcolatori Politecnico di Torino Corso di Reti di Calcolatori Commutazione e trasmissione Indice degli argomenti... Architettura di una rete Nodi di una rete Canali locali e geografici Commutazione di circuito Commutazione

Dettagli

Corso di Reti di Calcolatori

Corso di Reti di Calcolatori Politecnico di Torino Corso di Reti di Calcolatori Indice degli argomenti Mezzi Trasmissivi Elettrici Mezzi Trasmissivi Ottici Esempi di Mezzi Trasmissivi Mezzi e canali trasmissivi Argomenti trattati

Dettagli

MEZZI TRASMISSIVI. I mezzi trasmissivi sono suddivisi in tre categorie:

MEZZI TRASMISSIVI. I mezzi trasmissivi sono suddivisi in tre categorie: MEZZI TRASMISSIVI Nelle reti l unità di misura della velocità di trasmissione è il bit per secondo (indicato con bps o con bit/s) e i suoi multipli (Kbps per migliaia, Mbps per milioni, Gbps per miliardi

Dettagli

MODELLI ISO/OSI e TCP/IP

MODELLI ISO/OSI e TCP/IP PARTE I - Reti di Calcolatori ed Internet MODELLI ISO/OSI e TCP/IP 2.1 Reti di Calcolatori Livelli e Servizi Il modello OSI Il modello TCP/IP Un confronto tra OSI e TCP/IP ARPANET Ethernet Reti ATM reti

Dettagli

Reti di calcolatori. Rete di calcolatori

Reti di calcolatori. Rete di calcolatori Operatore informatico giuridico Informatica Giuridica A.A 2006/2007 II Semestre Reti di calcolatori prof. Monica Palmirani Rete di calcolatori Le reti di calcolatori sono un insieme di dispositivi hardware

Dettagli

Modello OSI (Open System Interconnection) Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni

Modello OSI (Open System Interconnection) Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni Modello OSI (Open System Interconnection) Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni Il Modello ISO-OSI L ISO (International Standard Organization) ha proposto il modello di riferimento

Dettagli

Che cosa sono le reti e come funzionano

Che cosa sono le reti e come funzionano Che cosa sono le reti e come funzionano Argomenti Trattati Definizioni di reti Classificazione delle reti Apparecchiature di rete Mezzi trasmissivi Indirizzi IP http Html Le reti Una rete di computer è

Dettagli

Corso di Reti di Calcolatori

Corso di Reti di Calcolatori Politecnico di Torino Corso di Reti di Calcolatori Il modello ISO/OSI Indice degli argomenti... Il modello di riferimento ISO/OSI Sistemi, Applicazioni e Mezzi Trasmissivi Architettura a Livelli I Sette

Dettagli

molteplici problemi e la realizzazione di una gran quantità di servizi, da parte

molteplici problemi e la realizzazione di una gran quantità di servizi, da parte Il modello OSI. La comunicazione tra due utenti di una rete di computer implica la risoluzione di molteplici problemi e la realizzazione di una gran quantità di servizi, da parte d opportuni software ed

Dettagli

MODELLI ISO/OSI e TCP/IP

MODELLI ISO/OSI e TCP/IP PARTE I - Reti di Calcolatori ed Internet MODELLI ISO/OSI e TCP/IP Reti di Calcolatori Livelli e Servizi Il modello OSI Il modello TCP/IP Un confronto tra OSI e TCP/IP ARPANET Ethernet Reti ATM reti wireless

Dettagli

Le reti rete La telematica telematica tele matica Aspetti evolutivi delle reti Modello con mainframe terminali Definizione di rete di computer rete

Le reti rete La telematica telematica tele matica Aspetti evolutivi delle reti Modello con mainframe terminali Definizione di rete di computer rete Reti e comunicazione Le reti Con il termine rete si fa riferimento, in generale ai servizi che si ottengono dall integrazione tra tecnologie delle telecomunicazioni e le tecnologie dell informatica. La

Dettagli

Introduzione alle Reti di Calcolatori. Prof. Ing. Mario Catalano

Introduzione alle Reti di Calcolatori. Prof. Ing. Mario Catalano Introduzione alle Reti di Calcolatori Prof. Ing. Mario Catalano Computing centralizzato Caratteristiche del computing centralizzato: sistemi fortemente centralizzati grandi capacità di calcolo rete complessa

Dettagli

Le Reti di Computer. Liceo Scientifico Statale S. Cannizzaro Palermo Prof.re E. Modica LE RETI DI COMPUTER 1

Le Reti di Computer. Liceo Scientifico Statale S. Cannizzaro Palermo Prof.re E. Modica LE RETI DI COMPUTER 1 Le Reti di Computer Liceo Scientifico Statale S. Cannizzaro Palermo Prof.re E. Modica LE RETI DI COMPUTER 1 DEFINIZIONE DI RETE Una RETE è un insieme di due o più dispositivi (computer, smartphone, tablet,

Dettagli

Sistemi distribuiti e reti di calcolatori

Sistemi distribuiti e reti di calcolatori Sistemi distribuiti e reti di calcolatori 1 Indice Modulazione e trasmissione dei dati Reti di calcolatori Topologia Messaggi e protocolli ISO/OSI Ethernet Architettura client/server Telefonia mobile 2

Dettagli

MODELLO OSI. Caratteristiche generali

MODELLO OSI. Caratteristiche generali MODELLO OSI Caratteristiche generali Standard OSI Lo standard OSI definisce un modello di riferimento per lo scambio di informazioni tra due calcolatori. SISTEMA 1 SISTEMA 2 PRINCIPALI OBIETTIVI DEL MODELLO

Dettagli

Quanto sono i livelli OSI?

Quanto sono i livelli OSI? RETI DI CALCOLATORI Domande di riepilogo Prima Esercitazione Quanto sono i livelli OSI? Esistono 7 livelli OSI. 2 Sergio PORCU 1 Livello 1: Fisico Il livello fisico si occupa della trasmissione dei singoli

Dettagli

ISO OSI. International Standard Organization Open System Interconnection

ISO OSI. International Standard Organization Open System Interconnection ISO OSI International Standard Organization Open System Interconnection Open System Interconnection Verso gli anni '80 l'iso promuove un'azione volta alla definizione di un modello di riferimento a strati

Dettagli

INTRODUZIONE ALLE RETI. Tipologie di Rete. Perché una rete? Interconnessione di reti

INTRODUZIONE ALLE RETI. Tipologie di Rete. Perché una rete? Interconnessione di reti INTRODUZIONE ALLE RETI Tipologie di Rete Perché una rete? Condividere risorse utilizzo razionale di dispositivi costosi modularità della struttura affidabilità e disponibilità Comunicare tra utenti scambio

Dettagli

Le Reti Informatiche

Le Reti Informatiche Le Reti Informatiche modulo 5 Prof. Salvatore Rosta www.byteman.it s.rosta@byteman.it 1 Rete Ethernet di Prova: 1 Ogni computer inserito nella rete contiene almeno una scheda di interfaccia Ethernet. I

Dettagli

Le Reti Telematiche. Le reti telematiche. Le Reti Telematiche. Sistema di comunicazione

Le Reti Telematiche. Le reti telematiche. Le Reti Telematiche. Sistema di comunicazione Tra le tecnologie del XX secolo dominano l elaborazione e la distribuzione delle informazioni Nascono le reti di telecomunicazioni Si sviluppano le componenti h/w e s/w dei calcolatori A partire dagli

Dettagli

Reti di Calcolatori. Concetti introduttivi. Il modello ISO/OSI ed il protocollo TCP/IP

Reti di Calcolatori. Concetti introduttivi. Il modello ISO/OSI ed il protocollo TCP/IP Reti di Calcolatori Concetti introduttivi Introduzione alle reti di calcolatori; Concetti di topologie, instradamento, protocolli, interfacce; Architettura a livelli delle reti di calcolatori. Il modello

Dettagli

Lezione 5: Reti di calcolatori e Internet

Lezione 5: Reti di calcolatori e Internet Lezione 5: Reti di calcolatori e Internet Classificazione delle reti Lo scambio dei dati Internet e protocollo TCP/IP Applicazioni su Internet Argomenti della lezione Concetti introduttivi Topologie di

Dettagli

Sistemi di elaborazione delle informazioni

Sistemi di elaborazione delle informazioni Sistemi di elaborazione delle informazioni Univ. degli studi Federico II di Napoli Ing. Antonio Fratini Reti di Telecomunicazione Una Rete di Telecomunicazione può essere definita come un sistema distribuito

Dettagli

A cura di Valeria Valecchi

A cura di Valeria Valecchi A cura di Valeria Valecchi Libro di testo di riferimento: Cloud di Gallo e Sirsi Blocco tematico C: L azienda e le reti Unità di apprendimento 1 CHE COS E UNA RETE DI COMPUTER TELEMATICA= TELEcomunicazione+inforMATICA

Dettagli

C. De Cristofaro S. Di Bernardo P. Di Monaco M. Fabozzi

C. De Cristofaro S. Di Bernardo P. Di Monaco M. Fabozzi C. De Cristofaro S. Di Bernardo P. Di Monaco M. Fabozzi ARGOMENTI TRATTATI INDICE: Definizione di rete; Classificazione delle reti (LAN,MAN,WAN,CAN); Apparecchiature di rete; Mezzi trasmissivi; Indirizzi

Dettagli

Terminologia e concetti fondamentali La struttura di Internet (hardware e software):

Terminologia e concetti fondamentali La struttura di Internet (hardware e software): Introduzione Terminologia e concetti fondamentali La struttura di Internet (hardware e software): Accesso alla rete: end-systems, applicazioni, mezzi trasmissivi Nucleo: commutazione, struttura della rete,

Dettagli

UD 3 PROTOCOLLO ISO-OSI

UD 3 PROTOCOLLO ISO-OSI UD 3 PROTOCOLLO ISO-OSI IL PROTOCOLLO All inizio ogni azienda creava dispositivo hw e sw in grado solo di essere utilizzati e di comunicare con dispositivi dell azienda stessa Sistemi Chiusi Nel tempo

Dettagli

Page 1. Mezzi Trasmissivi. Doppino. Problemi di trasmissione. Cavo Coassiale. Doppino Vs. Cavo Coassiale. I Mezzi Trasmissivi

Page 1. Mezzi Trasmissivi. Doppino. Problemi di trasmissione. Cavo Coassiale. Doppino Vs. Cavo Coassiale. I Mezzi Trasmissivi Università degli Studi di Parma I Mezzi Trasmissivi Mezzi Trasmissivi Elettrici avo coassiale Doppino non schermato Ottici Fibra ottica Raggi Laser Radio Ponti radio Satelliti Reti cellulari Problemi di

Dettagli

Introduzione alle reti ed al TCP/IP

Introduzione alle reti ed al TCP/IP Introduzione alle reti ed al TCP/IP Il termine rete si riferisce idealmente a una maglia di collegamenti. In pratica indica un insieme di componenti collegati tra loro in qualche modo a formare un sistema.

Dettagli

Introduzione. Obiettivo: Sommario: Introduzione alle reti di telecomunicazioni approccio:

Introduzione. Obiettivo: Sommario: Introduzione alle reti di telecomunicazioni approccio: Introduzione Obiettivo: Introduzione alle reti di telecomunicazioni approccio: descrittivo uso di Internet come esempio Sommario: Introduzione Cos è Internet Cos è un protocollo? network edge network core

Dettagli

Reti Locali LAN. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni

Reti Locali LAN. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni Reti Locali LAN Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni Caratteristiche delle reti LAN Nelle reti locali tutte le stazioni condividono lo stesso canale trasmissivo, generalmente

Dettagli

Le Reti Informatiche

Le Reti Informatiche Le Reti Informatiche modulo 2 Prof. Salvatore Rosta www.byteman.it s.rosta@byteman.it 1 Commutazione di Circuito Le reti telefoniche utilizzano la tecnica della commutazione di circuito. I commutatori

Dettagli

Reti. insieme di computer (host) interconnessi. Token evita conflitti di trasmissione Rete più o meno affidabile

Reti. insieme di computer (host) interconnessi. Token evita conflitti di trasmissione Rete più o meno affidabile Reti Rete insieme di computer (host) interconnessi Tipologie interconnessioni Ad anello (token ring). Token evita conflitti di trasmissione Rete più o meno affidabile i pacchetti di dati possono girare

Dettagli

Standard OSI MODELLO OSI. Caratteristiche generali PRINCIPALI OBIETTIVI DEL MODELLO OSI

Standard OSI MODELLO OSI. Caratteristiche generali PRINCIPALI OBIETTIVI DEL MODELLO OSI Standard OSI Lo standard OSI definisce un modello di riferimento per lo scambio di informazioni tra due calcolatori. MODELLO OSI SISTEMA 1 SISTEMA 2 Caratteristiche generali PRICIPALI OBIETTIVI DEL MODELLO

Dettagli

INTRODUZIONE A RETI E PROTOCOLLI

INTRODUZIONE A RETI E PROTOCOLLI PARTE 1 INTRODUZIONE A RETI E PROTOCOLLI Parte 1 Modulo 1: Introduzione alle reti 1 Perché le reti tra computer? Collegamenti remoti a mainframe (< anni 70) Informatica distribuita vs informatica monolitica

Dettagli

Politecnico di Milano Scuola di Ingegneria Industriale e dell Informazione. Modelli Funzionali

Politecnico di Milano Scuola di Ingegneria Industriale e dell Informazione. Modelli Funzionali Politecnico di Milano Scuola di Ingegneria Industriale e dell Informazione Modelli Funzionali 2 Il servizio di comunicazione o Date due o più entità remote o Possiamo descrivere il servizio di comunicazione

Dettagli

ISO- OSI e architetture Client-Server

ISO- OSI e architetture Client-Server LEZIONE 9 ISO- OSI e architetture Client-Server Proff. Giorgio Valle Raffaella Folgieri giorgio.valle@unimi.it folgieri@dico.unimi.it Lez 10 modello ISO-OSI e architettura client-server 1 Nelle scorse

Dettagli

Programma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori

Programma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Programma del corso Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Evoluzione dei sistemi informatici Cos è una rete? Insieme di

Dettagli

LE RETI INFORMATICHE. Parte seconda. Prof. Antonio Marrazzo Stage IeFP A.s Le reti Informatiche parte 2 Prof. Antonio Marrazzo 1

LE RETI INFORMATICHE. Parte seconda. Prof. Antonio Marrazzo Stage IeFP A.s Le reti Informatiche parte 2 Prof. Antonio Marrazzo 1 LE RETI INFORMATICHE Prof. Antonio Marrazzo Stage IeFP A.s. 2014-15 Parte seconda Le reti Informatiche parte 2 Prof. Antonio Marrazzo 1 Verso lo standard IEEE 802 A causa delle caratteristiche peculiari

Dettagli

Corso di Informatica. Reti di Calcolatori. Reti di Calcolatori. Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali

Corso di Informatica. Reti di Calcolatori. Reti di Calcolatori. Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali Corso di Informatica Gianluca Torta Dipartimento di Informatica Tel: 011 670 6782 Mail: torta@di.unito.it Reti di Calcolatori una rete di

Dettagli

RETI DI CALCOLATORI. Domande di riepilogo Seconda Esercitazione. Qual è la differenza tra canali punto-punto e canali multi-punto?

RETI DI CALCOLATORI. Domande di riepilogo Seconda Esercitazione. Qual è la differenza tra canali punto-punto e canali multi-punto? RETI DI CALCOLATORI Domande di riepilogo Seconda Esercitazione Qual è la differenza tra canali punto-punto e canali multi-punto? Nei canale punto-punto vi sono due soli nodi collegati agli estremi del

Dettagli

RETI INFORMATICHE PROF. MAURIZIO NALDI ABILITÀ INFORMATICHE

RETI INFORMATICHE PROF. MAURIZIO NALDI ABILITÀ INFORMATICHE RETI INFORMATICHE PROF. MAURIZIO NALDI ABILITÀ INFORMATICHE GESTIRE L INFORMAZIONE creare, acquisire IN elaborare archiviare comunicare presentare, attuare OUT PROCESS tradizionalmente l enfasi è stata

Dettagli

Una rete di computer e': Una rete di computer permette:

Una rete di computer e': Una rete di computer permette: Reti di calcolatori Le reti La nozione di rete e' un concetto molto diffuso. Una rete e' topologicamente senza gerarchia e senza centro. Si parla di rete stradale, rete elettrica, rete da pesca, rete del

Dettagli

Reti di calcolatori. Riferimenti: Curtin cap. 9

Reti di calcolatori. Riferimenti: Curtin cap. 9 Reti di calcolatori Riferimenti: Curtin cap. 9 Reti di calcolatori Una rete di calcolatori è costituita da due o più elaboratori collegati mediante un mezzo che permette di farli colloquiare il mezzo è

Dettagli

Le reti. Le reti del computer

Le reti. Le reti del computer Le reti del computer Le origini di internet risalgono agli anni 50 e 60 quando gli Stati Uniti d America diedero l avvio alla costituzione di un agenzia chiamata HARPA (Advanced Research projects agensy)

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica CdLS in Odontoiatria e Protesi Dentarie Corso di Informatica Prof. Crescenzio Gallo crescenzio.gallo@unifg.it Protocolli di trasmissione 2 Introduzione Un protocollo di trasmissione è un insieme di regole

Dettagli

Modi di Trasferimento

Modi di Trasferimento Modi di Trasferimento Mattia Natali 31 ottobre 2011 Indice 1 Servizi di trasferimento dell informazione 1 1.1 Tecniche di multiplazione.................................. 1 1.1.1 Tecniche di multiplazione:..............................

Dettagli

2. Il modello ISO/OSI

2. Il modello ISO/OSI 10 2. Il modello ISO/OSI Alla fine degli anni '70, l'iso sentì la necessità di proporre una serie di standard per le reti di calcolatori e avviò il Progetto OSI (Open System Interconnection), uno standard

Dettagli

Indice. Informatica: arte e mestiere 3/ed Dino Mandrioli, Stefano Ceri, Licia Sbattella, Paolo Cremonesi, Gianpaolo

Indice. Informatica: arte e mestiere 3/ed Dino Mandrioli, Stefano Ceri, Licia Sbattella, Paolo Cremonesi, Gianpaolo Indice Mezzi e tecniche di trasmissione dati Cavi in rame Fibre ottiche Onde radio e sistemi wireless Modulazione e demodulazione Reti di calcolatori Reti geografiche e locali Topologia delle reti Struttura

Dettagli

Laboratorio di Informatica

Laboratorio di Informatica per chimica industriale e chimica applicata e ambientale LEZIONE 7 Le reti telematiche 1 Le reti telematiche Tra le tecnologie del XX secolo dominano l elaborazione e la distribuzione delle informazioni

Dettagli

Definizione di rete; Classificazione delle reti (Lan, Man, Wan, Gan); Apparecchiature di rete; Mezzi trasmissivi; Indirizzi IPv4; HTTP; HTML.

Definizione di rete; Classificazione delle reti (Lan, Man, Wan, Gan); Apparecchiature di rete; Mezzi trasmissivi; Indirizzi IPv4; HTTP; HTML. Definizione di rete; Classificazione delle reti (Lan, Man, Wan, Gan); Apparecchiature di rete; Mezzi trasmissivi; Indirizzi IPv4; HTTP; HTML. Si definisce rete, un insieme di tre o più computer collegati

Dettagli

3. I mezzi trasmissivi

3. I mezzi trasmissivi 18 3. I mezzi trasmissivi Per realizzare le tipologie di rete precedendemente elencate (LAN, MAN e WAN) è necessario collegare fisicamente gli elaboratori e le apprecchiature di rete mediante opportuni

Dettagli

Le Reti Informatiche

Le Reti Informatiche Le Reti Informatiche Finalità delle Reti di calcolatori Un calcolatore isolato, anche se multiutente ha a disposizione solo le risorse locali potrà elaborare unicamente i dati dei propri utenti 2 / 27

Dettagli

Le motivazioni che hanno favorito la nascita e lo sviluppo delle reti di calcolatori sono molteplici:

Le motivazioni che hanno favorito la nascita e lo sviluppo delle reti di calcolatori sono molteplici: Reti di Calcolatori Definizione di rete di calcolatori Una rete di calcolatori è un insieme di dispositivi autonomi (in grado di eseguire autonomamente i processi di calcolo) interconnessi tra loro, in

Dettagli

LE RETI DI COMPUTER. Il modello ISO/OSI Prima parte

LE RETI DI COMPUTER. Il modello ISO/OSI Prima parte LE RETI DI COMPUTER Il modello ISO/OSI Prima parte I MODELLI PER LE RETI All i izio dell era i for ati a, la gestio e delle comunicazioni tra sistemi si era rilevata uno dei problemi più grandi, soprattutto

Dettagli

Mariarosaria Napolitano. Architettura TCP/IP. Corso di: Laboratorio di tecnologie informatiche e telematiche

Mariarosaria Napolitano. Architettura TCP/IP. Corso di: Laboratorio di tecnologie informatiche e telematiche Mariarosaria Napolitano Architettura TCP/IP Corso di: Laboratorio di tecnologie informatiche e telematiche Contesto e Prerequisiti Contesto E' rivolto agli studenti del V anno degli Istituti Tecnici Industriali

Dettagli

RETI TELEMATICHE / RETI DI CALCOLO Capitolo II Servizi di comunicazione geografici

RETI TELEMATICHE / RETI DI CALCOLO Capitolo II Servizi di comunicazione geografici Prof. Giuseppe F. Rossi E-mail: giuseppe.rossi@unipv.it Homepage: http://www.unipv.it/retical/home.html UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA Facoltà di Ingegneria - Sede distaccata di Mantova MASTER DI 1 LIVELLO

Dettagli

Comunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione

Comunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione I semestre 03/04 Comunicazione tra Computer Protocolli Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica 2

Dettagli

Introduzione alle reti informatiche. Note introduttive sulle reti Unità didattica 1.1

Introduzione alle reti informatiche. Note introduttive sulle reti Unità didattica 1.1 Introduzione alle reti informatiche Note introduttive sulle reti Unità didattica 1.1 Sommario Che cosa è una rete Come sono costituite le reti Topologie di rete L hardware e il software di una rete Che

Dettagli

Internet (- working). Le basi.

Internet (- working). Le basi. Internet (- working). Le basi. 1 GABRIELLA PAOLINI (GARR) 18 OTTOBRE 2011 Capire come funziona Internet 2 FACCIAMO UN PASSO INDIETRO Internet È un insieme di reti interconnesse fra di loro su tutto il

Dettagli

Cavi coassiali sottili (Thinnet)

Cavi coassiali sottili (Thinnet) Cavo Coassiale Il cavo coassiale è stato per molti anni il sistema di cablaggio più utilizzato per l implementazione di una rete, dato che combina costi relativamente limitati a caratteristiche di leggerezza

Dettagli

I sistemi distribuiti

I sistemi distribuiti I sistemi distribuiti Un sistema distribuito Motivazioni Condivisione di risorse Condivisione e stampa di file su sistemi remoti Elaborazione dell informazione in un database distribuito Utilizzo di particolari

Dettagli

Parte VIII Indice. Reti di calcolatori. Internet. topologie mezzi trasmissivi sistemi di trasmissione servizi sistemi client-server

Parte VIII Indice. Reti di calcolatori. Internet. topologie mezzi trasmissivi sistemi di trasmissione servizi sistemi client-server Parte VIII Indice Reti di calcolatori topologie mezzi trasmissivi sistemi di trasmissione servizi sistemi client-server Internet indirizzi Internet principali servizi VIII.1 Collegamenti tra più calcolatori

Dettagli

Architettura di rete. Modelli di Riferimento: TCP/IP e OSI. Modello di riferimento OSI. Modelli di riferimento. architettura di rete

Architettura di rete. Modelli di Riferimento: TCP/IP e OSI. Modello di riferimento OSI. Modelli di riferimento. architettura di rete I semestre 02/03 Modelli di Riferimento: TCP/IP e OSI Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/~auletta/ Architettura di rete architettura di rete insieme delle specifiche funzionali

Dettagli

Reti di calcolatori. Rete di calcolatori

Reti di calcolatori. Rete di calcolatori Operatore Informatico Giuridico Informatica Giuridica di Base A.A 2004/2005 I Semestre Reti di calcolatori prof. Monica Palmirani Rete di calcolatori Le reti di calcolatori sono un insieme di dispositivi

Dettagli

Reti di Calcolatori Servizi di Rete Laboratorio di Didattica in Rete

Reti di Calcolatori Servizi di Rete Laboratorio di Didattica in Rete Reti di Calcolatori Servizi di Rete Laboratorio di Didattica in Rete Reti di calcolatori Protocolli di Trasmissione: Il modello ISO/OSI L architettura TCP/IP Protocolli di trasmissione Un protocollo di

Dettagli

15: RETI / NETWORKING Parte I. Premessa: per questo scopi ci riferiamo alle reti fuori dal contesto di un collegamento alla rete Internet.

15: RETI / NETWORKING Parte I. Premessa: per questo scopi ci riferiamo alle reti fuori dal contesto di un collegamento alla rete Internet. Data: 13-10-2016 Pag: 6 15: RETI / NETWORKING Parte I Premessa: per questo scopi ci riferiamo alle reti fuori dal contesto di un collegamento alla rete Internet. 1. Motivi per avere una rete di computer:

Dettagli

Protocolli e Architetture. Dr. Greco Polito Silvana

Protocolli e Architetture. Dr. Greco Polito Silvana Protocolli e Architetture Cos è un protocollo? Insieme di regole che definiscono le modalità di interazione fra sistemi generalmente distanti Cos è un protocollo? Protocollo umano e protocollo di rete:

Dettagli

Problematiche Interfacciamento

Problematiche Interfacciamento Corso di Misure per la Automazione e la Produzione Industriale (Studenti Ingegneria Elettrica e Meccanica V anno Vecchio Ordinamento) Misure per la Automazione e la Qualità (Studenti Ingegneria Elettrica

Dettagli

Hardware per la connettività Strumenti hardware per la realizzazione di reti locali

Hardware per la connettività Strumenti hardware per la realizzazione di reti locali Pagina 1 di 5 Hardware per la connettività Strumenti hardware per la realizzazione di reti locali Per risolvere le problematiche di interconnessione delle reti è neccessario utilizzare appositi nodi di

Dettagli

Laboratorio di Informatica

Laboratorio di Informatica Laboratorio di Informatica RETI INFORMATICHE INTERNET Francesco Tura francesco.tura@unibo.it 1 Comunicazione tra computer Più computer possono essere collegati e quindi comunicare tra di loro al fine di:

Dettagli

Reti - Concetti di base

Reti - Concetti di base Reti - Concetti di Docenti: Dott. Stefano Bordoni Dott. Francesco Guerra Facoltà di Economia, Università di Modena e Reggio Emilia Reti - Concetti di Reti - concetti di Che cos'è una rete? una rete è un

Dettagli

2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota di copyright alla slide n. 2) 1

2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota di copyright alla slide n. 2) 1 RETI DI CALCOLATORI Prof. PIER LUCA MONTESSORO Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine 2 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) Nota di Copyright Questo insieme di trasparenze

Dettagli

Giselda De Vita

Giselda De Vita Giselda De Vita 2015 1 Ø Una RETE INFORMATICA è costituita da un insieme di computer collegati tra di loro ed in grado di condividere sia risorse hardware che risorse software. Giselda De Vita 2015 2 Ø

Dettagli

Il protocollo RS Introduzione. 1.2 Lo Standard RS-232

Il protocollo RS Introduzione. 1.2 Lo Standard RS-232 1 Il protocollo RS232 1.1 Introduzione Come noto un dispositivo di interfaccia permette la comunicazione tra la struttura hardware di un calcolatore e uno o più dispositivi esterni. Uno degli obiettivi

Dettagli

RETI DI CALCOLATORI. Prof. PIER LUCA MONTESSORO. Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine

RETI DI CALCOLATORI. Prof. PIER LUCA MONTESSORO. Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine RETI DI CALCOLATORI Prof. PIER LUCA MONTESSORO Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine 2001 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 1 Nota di Copyright Questo insieme di trasparenze

Dettagli

15: RETI / NETWORKING Parte I. Premessa: per questo scopi ci riferiamo alle reti fuori dal contesto di un collegamento alla rete Internet.

15: RETI / NETWORKING Parte I. Premessa: per questo scopi ci riferiamo alle reti fuori dal contesto di un collegamento alla rete Internet. Data: 12-10-2016 Pag: 6 15: RETI / NETWORKING Parte I Premessa: per questo scopi ci riferiamo alle reti fuori dal contesto di un collegamento alla rete Internet. 1. Motivi per avere una rete di computer:

Dettagli

Reti di elaboratori HW. Sezione 4 Unità 1

Reti di elaboratori HW. Sezione 4 Unità 1 Reti di elaboratori HW Sezione 4 Unità 1 1 Contenuto dell'unità Le basi delle reti Classificazione delle reti L'hardware delle reti I mezzi trasmissivi Cenni sulle reti e l'azienda 2 Reti di calcolatori

Dettagli

Reti, Web e comunicazione Parte prima

Reti, Web e comunicazione Parte prima Reti, Web e comunicazione Parte prima 1 Introduzione Un computer è una macchina in grado di manipolare informazione rappresentata in forma digitale. Durante il normale funzionamento, i bit viaggiano incessantemente

Dettagli

1: Generalità sulle reti di trasmissione numeriche

1: Generalità sulle reti di trasmissione numeriche 1 1 1: Generalità sulle reti di trasmissione numeriche Reti e sistemi distribuiti 2 Una rete di computer è un insieme di calcolatori interconnesso L accesso ad una risorsa remota presuppone la connessione

Dettagli

- Dispensa VI - RETI DI CALCOLATORI

- Dispensa VI - RETI DI CALCOLATORI Elementi di Informatica e Programmazione - Dispensa VI - RETI DI CALCOLATORI Alessandro Saetti (email: alessandro.saetti@unibs.it) Università degli Studi di Brescia 1 Classificazione delle Reti Modalità

Dettagli

Introduzione alla rete Internet

Introduzione alla rete Internet Introduzione alla rete Internet Gruppo Reti TLC nome.cognome@polito.it http://www.telematica.polito.it/ INTRODUZIONE A INTERNET - 1 Internet: nomenclatura Host: calcolatore collegato a Internet ogni host

Dettagli

Lab. Sistemi - Classe 5Bn A. S. 2000/2001 ITIS Primo Levi - Torino AA.AA. STANDARD SERIALE DI COMUNICAZIONE: RS232 Lo standard seriale di

Lab. Sistemi - Classe 5Bn A. S. 2000/2001 ITIS Primo Levi - Torino AA.AA. STANDARD SERIALE DI COMUNICAZIONE: RS232 Lo standard seriale di STANDARD SERIALE DI COMUNICAZIONE: RS232 Lo standard seriale di interfacciamento è stato introdotto al fine di collegare dispositivi remoti a bassa velocità con un calcolatore centrale. In questo genere

Dettagli

Capitolo 15 Reti di calcolatori e sistemi distribuiti

Capitolo 15 Reti di calcolatori e sistemi distribuiti Capitolo 15 Reti di calcolatori e sistemi distribuiti Mezzi e tecniche di trasmissione dati Trasmissione dei dati Consente di collegare calcolatori e periferiche Principali mezzi per la trasmissione dei

Dettagli

LE RETI GEOGRAFICHE. Prof. Enrico Terrone A. S: 2008/09. Reti geografiche

LE RETI GEOGRAFICHE. Prof. Enrico Terrone A. S: 2008/09. Reti geografiche LE RETI GEOGRAFICHE Prof. Enrico Terrone A. S: 2008/09 Reti geografiche Le reti geografiche (WAN) sono reti di reti, cioè sono fatte da reti locali (LAN) interconnesse. I livelli fondamentali delle reti

Dettagli

Tecnologia dell Informazione

Tecnologia dell Informazione Tecnologia dell Informazione Il Sistema Operativo Windows Materiale Didattico a cura di Marco Musolesi Università degli Studi di Bologna Sede di Ravenna Facoltà di Giurisprudenza Corso di Laurea in Operatore

Dettagli

Il livello fisico, responsabile della trasmissione del segnale nei diversi mezzi fisici:

Il livello fisico, responsabile della trasmissione del segnale nei diversi mezzi fisici: Il livello fisico, responsabile della trasmissione del segnale nei diversi mezzi fisici: -lo spettro elettromagnetico; -la modulazione - il teorema di Shannon -la trasmissione guidata Lo spettro elettromagnetico

Dettagli

Le Reti LAN: componenti attivi. Descrizione dei principali componenti attivi di rete: Livello 3: Router

Le Reti LAN: componenti attivi. Descrizione dei principali componenti attivi di rete: Livello 3: Router Le Reti LAN: componenti attivi Descrizione dei principali componenti attivi di rete: Livello 3: Router Componenti di una rete Nelle reti informatiche alcuni apparati hanno funzionalità esclusivamente orientate

Dettagli

Simplex unidirezionale es. Televisione, radio. Half duplex bidirezionale ma una direzione per volta es. Ricetrasmittenti

Simplex unidirezionale es. Televisione, radio. Half duplex bidirezionale ma una direzione per volta es. Ricetrasmittenti Tipi di collegamento 4 Trasmissione: diretta nessun dispositivo intermedio tranne ripetitore/amplificatore Prof. Roberto De Prisco TEORIA - Lezione 1 Trasmissione dati Università degli studi di Salerno

Dettagli

Le reti e Internet. Struttura e protocolli

Le reti e Internet. Struttura e protocolli Le reti e Internet Struttura e protocolli Informatica distribuita Modello centralizzato: più utenti utilizzano uno stesso calcolatore attraverso terminali. Modello distribuito: più calcolatori, di diverso

Dettagli

Lo strato di Trasporto

Lo strato di Trasporto Corso di Fondamenti di Reti di Telecomunicazioni LT - ELE / LM-TLC Reti di Telecomunicazioni a.a. 2016-2017 Lo strato di Trasporto Internet è composta da host connessi a reti a commutazione di pacchetto,

Dettagli

Dispositivi di Rete. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni

Dispositivi di Rete. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni Dispositivi di Rete Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni Strumenti hardware per la realizzazione di reti locali Per risolvere le problematiche di interconnessione delle reti

Dettagli

Reti di calcolatori. Concetti di base. Mario Baldi. Politecnico di Torino. mario.baldi[at]polito.it staff.polito.it/mario.baldi. M.

Reti di calcolatori. Concetti di base. Mario Baldi. Politecnico di Torino. mario.baldi[at]polito.it staff.polito.it/mario.baldi. M. Reti di calcolatori Concetti di base Mario Baldi Politecnico di Torino mario.baldi[at]polito.it staff.polito.it/mario.baldi Nota di Copyright Questo insieme di trasparenze (detto nel seguito slide) è protetto

Dettagli

RETI A COMMUTAZIONE DI PACCHETTO. Caratteristiche e principi di funzionamento

RETI A COMMUTAZIONE DI PACCHETTO. Caratteristiche e principi di funzionamento RETI A COMMUTAZIOE DI PACCETTO Caratteristiche e principi di funzionamento VARIABILITA DEL BIT RATE DI U SEGALE R (Bit-Rate) VALORE DI PICCO DEL BIT-RATE S VALORE MEDIO DEL BIT-RATE E tempo CARATTERISTICE

Dettagli

Introduzione all Informatica. Fabrizio Angiulli. Reti di Calcolatori

Introduzione all Informatica. Fabrizio Angiulli. Reti di Calcolatori Introduzione all Informatica Fabrizio Angiulli Reti di Calcolatori RETI DI CALCOLATORI Cos è una rete di calcolatori? Punto di vista logico sistema di dati ed utenti distribuito geograficamente Punto di

Dettagli

RETI DI CALCOLATORI. Domande di riepilogo Quarta Esercitazione. Quali sono le differenze tra Bridge, Router e Gateway?

RETI DI CALCOLATORI. Domande di riepilogo Quarta Esercitazione. Quali sono le differenze tra Bridge, Router e Gateway? RETI DI CALCOLATORI Domande di riepilogo Quarta Esercitazione Quali sono le differenze tra Bridge, Router e Gateway? Bridge, Router e Gateway servono ad interconnettere reti diverse (internetworking).

Dettagli

Trasmissione dati. Dati e segnali Rappresentazione dei dati con segnali elettromagnetici Analogico e digitale

Trasmissione dati. Dati e segnali Rappresentazione dei dati con segnali elettromagnetici Analogico e digitale Prof. Roberto De Prisco TEORIA - Lezione 1 Trasmissione dati Università degli studi di Salerno Laurea e Diploma in Informatica Sommario: parleremo di 2 Dati e segnali Rappresentazione dei dati con segnali

Dettagli

Reti. Fondamenti di informatica

Reti. Fondamenti di informatica Reti Fondamenti di informatica Reti Come si scambiano fisicamente i dati? Come faccio a raggiungere il dispositivo con cui voglio parlare? Come faccio a dare un comando all altro dispositivo? Livelli

Dettagli

Interazione tra processore, cache, memorie e dispositivi di I/O

Interazione tra processore, cache, memorie e dispositivi di I/O Interazione tra processore, cache, memorie e dispositivi di I/O PROCESSORE UC ALU CLOCK L1 HARD DISK MONITOR L2 %# # %# # BUS MEMORIA CENTRALE %# # LETTORE CD_ROM %# # TASTIERA 1 Memoria ROM Esiste una

Dettagli

Metodologie Informatiche Applicate al Turismo 5. Elementi di base di reti

Metodologie Informatiche Applicate al Turismo 5. Elementi di base di reti Metodologie Informatiche Applicate al Turismo 5. Elementi di base di reti Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica, Università di Pisa http://pages.di.unipi.it/milazzo/ milazzo di.unipi.it Corso di Laurea

Dettagli