Stato civile CITTADINANZA DELLO STRANIERO NATO IN ITALIA: LE INNOVAZIONI DEL DECRETO DEL FARE. Renzo Calvigioni

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1 Stato civile CITTADINANZA DELLO STRANIERO NATO IN ITALIA: LE INNOVAZIONI DEL DECRETO DEL FARE Renzo Calvigioni

2 I principi normativi per l'acquisto di cittadinanza dello straniero nato in Italia Art. 4 c. 2 legge 91/1992 che prevedeva il principio dello ius soli, - recita testualmente Lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data

3 I principi normativi per l'acquisto di cittadinanza dello straniero nato in Italia La norma in questione è incentrata su alcuni elementi fondamentali: 1)l'evento nascita del cittadino straniero in Italia; 2)il permanere del requisito della residenza legale fino al raggiungimento del 18º anno di età, senza alcuna interruzione; 3)la manifestazione di volontà del cittadino straniero espressa in una dichiarazione volta ad acquistare la cittadinanza italiana; 4)il limite di un anno per rendere tale dichiarazione, decorrente dal 18 anno di età.

4 I principi normativi per l'acquisto di cittadinanza dello straniero nato in Italia Art. 1 c. 2 lett. a) del dpr 12/10/1993 n. 572 si considera legalmente residente nel territorio dello Stato chi vi risiede avendo soddisfatto le condizioni e gli adempimenti previsti dalle norme in materia d'ingresso e di soggiorno degli stranieri in Italia e da quelle in materia d'iscrizione anagrafica. Parere del Consiglio di Stato: "non possa dirsi legalmente residente in Italia lo straniero che, pur avendo qui residenza ai sensi dell'art. 43, codice civile, (con tutto ciò che ne consegue per ogni effetto giuridico diverso da quelli considerati), vi si trovi in violazione delle leggi concernenti l'ingresso ed il soggiorno nello Stato

5 I principi normativi per l'acquisto di cittadinanza dello straniero nato in Italia Orientamento conseguente: il cittadino straniero che era nato in Italia, per poter vantare diritto ad acquisire la cittadinanza italiana al compimento del 18º anno di età, doveva essere stato regolarmente iscritto in anagrafe fin dalla nascita e, per lo stesso periodo, essere sempre in regola con le norme in materia di ingresso e soggiorno degli stranieri. In sostanza, in possesso del permesso di soggiorno dalla nascita ed iscritto in anagrafe dalla nascita senza alcuna interruzione né per l'uno né per l'altro requisito.

6 I principi normativi per l'acquisto di cittadinanza dello straniero nato in Italia Criticità: procedura per l'acquisto della cittadinanza complessa e difficile, sia per il possesso dei requisiti richiesti dalla legge, che per la documentazione che doveva essere presentata a sostegno della richiesta; lacuna nella documentazione o nel possesso dei requisiti richiesti: provvedimento negativo che costringeva gli interessati al ricorso giurisdizionale, e spesso i giudici accoglievano le motivazioni di parte; Circolare Ministero Interno del 19/7/2003 non consentiva l'iscrizione del neonato straniero in anagrafe, anche se figlio di straniero regolarmente residente, fino al rilascio, allo stesso minore, del permesso di soggiorno da parte della competente Questura.

7 Situazione ed indirizzi fino al 21 giugno 2013 Circolare K.60.1 del 5/1/2007 Brevi periodi di allontanamento dal territorio nazionale per motivate ragioni quali, ad esempio, esigenze lavorativo, di studio o di semplice scambio culturale. Tali eventuali assenze temporanee non saranno pregiudizievoli all'acquisto della cittadinanza italiana quando risulti mantenuta in Italia la propria residenza legale (iscrizione anagrafica e titolo di soggiorno valido). Tali periodi, giustificati da studio, lavoro, assistenza alla famiglia di origine, cure mediche, dovranno essere comprovati da idonea documentazione che dovrà produrre l'interessato.

8 Situazione ed indirizzi fino al 21 giugno 2013 Ancora Circolare K.60.1 del 5/1/2007 Tali indicazioni trovano applicazione nel caso del minore che ha soggiornato legalmente fin dalla nascita, ma si sia dovuto allontanare per brevi periodi per motivi di studio, di salute, di famiglia: in relazione ad eventuali spostamenti dall'italia, ai fini dell'acquisto della cittadinanza, si dovrà computare utilmente il periodo in questione nel requisito della residenza legale, ove vengano documentalmente dimostrare le motivazioni che hanno determinato l'allontanamento dal nostro territorio nazionale.

9 Situazione ed indirizzi fino al 21 giugno 2013 Circolare n. 22 del 7/11/2007 prot. K64.2/13... al fine di evitare che le omissioni o i ritardi relativi ai predetti adempimenti, spettanti ai soggetti esercenti la patria potestà e non imputabili al minore, possano arrecargli danno. L'iscrizione anagrafica tardiva del minore presso un Comune italiano, potrà considerarsi non pregiudizievole ai fini dell'acquisto della cittadinanza italiana, ai sensi dell' art. 4 comma 2 della legge 91/92, ove vi sia una documentazione atta a dimostrare l'effettiva presenza dello stesso nel nostro Paese nel periodo antecedente la regolarizzazione anagrafica (attestati di vaccinazione, certificati medici in generale etc).

10 Situazione ed indirizzi fino al 21 giugno 2013 Ancora Circolare 22/2007 L'iscrizione anagrafica dovrà comunque essere ragionevolmente ricollegabile al momento della nascita e quest'ultima dovrà essere stata regolarmente denunciata presso un Comune italiano da almeno uno dei genitori legalmente residente in Italia. Se risulti la presenza del minore in Italia, attraverso qualsiasi documentazione atta a dimostrarlo, tale documentazione sarà sufficiente a confermare la sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge, a condizione che almeno uno dei genitori, al momento della nascita del minore, risulti essere stato legalmente residente in Italia

11 Situazione ed indirizzi fino al 21 giugno 2013 Ancora Circolare 22/2007 Se in periodi successivi alla nascita si rilevassero brevi interruzioni nella titolarità del permesso di soggiorno, al fine di favorire la possibilità di dimostrare la permanenza continuativa sul territorio italiano, l'interessato potrà inoltre produrre documentazione integrativa quale certificazione scolastica, medica o altro, che attesti la presenza in Italia, come già richiamato nella citata circolare del gennaio Dal 2007 in poi, la procedura di accertamento dei requisiti di cui all'art. 4 c. 2 legge 91/1992 a cura dell'ufficiale dello stato civile ha assunto contorni meno rigidi, più favorevoli alla soluzione positiva anche delle ipotesi controverse

12 L art. 33 del d.l. 69/2013 e le modifiche introdotte dalla legge di conversione 98/2013 Il 22 giugno è entrato in vigore il D.L. n. 69 del 21/6/2013, il cui art. 33, così come modificato ed integrato dalla legge di conversione 9 agosto 2013 n. 98, prevede: (Semplificazione del procedimento per l'acquisto della cittadinanza per lo straniero nato in Italia) "1. Ai fini di cui all'articolo 4, comma 2, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, all'interessato non sono imputabili eventuali inadempimenti riconducibili ai genitori o agli uffici della Pubblica Amministrazione, ed egli può dimostrare il possesso dei requisiti con ogni idonea documentazione. 2. Gli Ufficiali di Stato Civile sono tenuti, nel corso dei sei mesi precedenti il compimento del diciottesimo anno di età, a comunicare all'interessato, nella sede di residenza quale risulta all'ufficio, la possibilità di esercitare il diritto di cui al comma 2 del citato articolo 4 della legge n. 91 del 1992 entro il compimento del diciannovesimo anno di età. In mancanza, il diritto può essere esercitato anche oltre tale data." 2-bis. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, gli uffici pubblici coinvolti nei procedimenti di rilascio della cittadinanza acquisiscono e trasmettono dati e documenti attraverso gli strumenti informatici

13 L art. 33 del d.l. 69/2013 e le modifiche introdotte dalla legge di conversione 98/2013 Prima ancora di qualsiasi analisi del testo normativo, alcune riflessioni appaiono necessarie: Se il legislatore interviene in merito ad una disciplina già definita, il fine potrebbe essere di limitarla o di ampliarne l applicazione: in questo caso, si tratta sicuramente di un intervento più favorevole a chi intende acquistare la cittadinanza italiana; Questo significa che l interpretazione delle nuove norme deve superare i limiti residuali delle Circolari del 2007, altrimenti l art. 33 non avrebbe senso e sarebbe inutile; Questo, ovviamente, non significa che possa avere effetto retroattivo o riaprire termini già scaduti.

14 La documentazione idonea per dimostrare il possesso dei requisiti. Al riguardo, occorre riflettere che il legislatore, in sede di conversione del decreto legge, ha eliminato la parola altra che nel testo originario veniva riportata... con ogni altra idonea documentazione. : in questo modo, appare ancora più evidente l'intenzione di non porre limiti alla documentazione che possa servire allo scopo, purché idonea a dimostrare il possesso dei requisiti richiesti

15 La documentazione idonea per dimostrare il possesso dei requisiti. Sul significato di idonea pur in attesa di eventuali chiarimenti ministeriali, occorre considerare che si tratta di un concetto molto ampio, che non sembra limitato alla documentazione rilasciata da uffici pubblici e che quindi potrebbe contenere qualsiasi tipo di documento, anche rilasciato da privati, in grado di confermare la presenza del minore sul territorio: d altronde, l intenzione del legislatore è quella di riconoscere delle situazione di fatto, una realtà oggettiva esistente al momento, consentendo agli interessati di dimostrarla utilizzando la più ampia documentazione possibile.

16 La documentazione idonea per dimostrare il possesso dei requisiti. In pratica, si vuole affermare il principio che una situazione di fatto, quale la permanenza nel territorio dalla nascita fino al diciottesimo anno di età, possa essere dimostrata anche senza il rigido formalismo del dpr 572/1993, in base ad un documentazione variamente composita purché sufficiente per confermare i requisiti richiesti dalla legge. L art. 33 potrebbe consentire di risolvere quelle situazioni sulle quali si fermavano anche le circolari estensive del 2007

17 Le conseguenza degli inadempimenti dei genitori o della pubblica amministrazione Vengono presi in considerazione eventuali inadempimenti dei genitori dell'interessato o della pubblica amministrazione, che non possono essere imputabili all'interessato, per affermare che qualsiasi documentazione idonea a dimostrazione del possesso dei requisiti richiesti, possa essere validamente presentata. Viene spontaneo pensare all'iscrizione in ritardo per dimenticanza dei genitori, o al permesso di soggiorno pure posseduto ma non più reperibile negli archivi della Questura, o alle notifiche di cancellazione anagrafica per irreperibilità o per l'estero, ignorate dai genitori quando ancora potevano essere contestate: a queste, come a tante altre situazioni analoghe, si rivolge il legislatore con il decreto legge del 2013.

18 La comunicazione agli stranieri del diritto da esercitare Viene prevista la comunicazione obbligatoria agli interessati, da parte degli ufficiali di stato civile, entro i sei mesi antecedenti il compimento del diciottesimo anno di età, della possibilità di esercitare il diritto all acquisto della cittadinanza italiana entro il diciannovesimo anno di età, evidenziando che la mancata comunicazione da da parte dell'ufficiale di stato civile consente di esercitare il diritto anche dopo tale termine

19 La comunicazione agli stranieri del diritto da esercitare Non risulta che i cittadini stranieri interessati all acquisto della cittadinanza italiana, abbiano mai dimenticato di presentarsi per rendere la prescritta dichiarazione: al contrario, solitamente si presentano a chiedere informazioni in merito alla documentazione da presentare (non in merito all esistenza del diritto, del quale sono ampiamente a conoscenza), parecchio tempo prima del compimento del diciottesimo anno di età e, quindi, non esistono assolutamente rischi che il termine previsto possa decorrere inutilmente.

20 La procedura e le conseguenze della mancata comunicazione In attesa di disposizioni in merito, è comunque chiara la necessità di individuare i soggetti destinatari della norma, tramite estrazione dati dall anagrafe della popolazione: a tal fine, si potrebbe suggerire di fare un'estrazione ogni sei mesi dei cittadini stranieri che compiranno il diciottesimo anno di età nel semestre successivo, alla stregua di quanto avviene nel servizio elettorale in occasione delle revisioni semestrali delle liste elettori dei cittadini italiani.

21 La procedura e le conseguenze della mancata comunicazione Una volta formato l'elenco in tal modo, si dovrà inviare loro una comunicazione, con la quale si annuncia che potranno esercitare il diritto di acquistare la cittadinanza italiana tra il diciottesimo ed il diciannovesimo anno di età, indicando le modalità operative ed avendo ben presente che una eventuale mancanza di tale comunicazione farebbe venire meno la decadenza del termine del diciannovesimo anno di età: dal senso della disposizione, appare ragionevole ipotizzare lo strumento della notifica, così da dare certezza giuridica dei termini, tenendo presente che si tratta di un procedimento con adempimenti ed oneri a carico della pubblica amministrazione, o meglio, a carico delle amministrazioni comunali

22 La procedura e le conseguenze della mancata comunicazione Se nessuna comunicazione fosse fatta, conseguenze? Il cittadino straniero potrebbe rendere la dichiarazione di voler acquistare la cittadinanza italiana senza decadenza di termini: in sostanza, anche ben oltre il 19esimo anno di età Nessuna sanzione per l eventuale inerzia dell ufficiale dello stato civile: la sua scarsa diligenza, si trasforma in una vantaggio per il cittadino straniero. Le stesse conseguenze anche nel caso in cui la comunicazione fosse stata effettuata, ma lo straniero dimostri di non averla ricevuta. Qualsiasi contenzioso al riguardo sarebbe sicuramente perdente.

23 L utilizzo degli strumenti informatici In sede di conversione del decreto legge, è stato inserito il comma 2-bis nel quale viene affermato che, entro tre mesi dall'entrata in vigore della legge, gli uffici pubblici coinvolti nel rilascio di cittadinanza, utilizzeranno gli strumenti informatici per lo scambio dei documenti: si tratta di un'aggiunta infelice anche nel testo (quali sono gli uffici che rilasciano la cittadinanza? Solitamente, gli uffici interessati istruiscono le procedere ed attestano l'acquisto o la concessione o il conferimento della cittadinanza), ma che non sembra aggiungere nulla, se non l'abbinamento tra norme di semplificazioni ed utilizzo delle procedure informatiche e della trasmissione telematica

24 Commento In ogni caso, l art. 33 esaminato, rappresenta sicuramente una normativa di grande rilievo: la sensazione è che, svuotando i contenuti del concetto di residenza legale, tramite la possibilità di dimostrarla con qualsiasi documentazione idonea, sia stata fatta una modifica sostanziale e quasi rivoluzionaria. Gli ufficiali di stato civile ed i sindaci, nell applicazione delle nuove norme, vedono sicuramente aumentato il proprio margine di discrezionalità nella valutazione degli elementi presentati dagli interessati Come al solito, occorrerà grande professionalità degli operatori, al fine di svolgere correttamente il proprio ruolo

25 GRAZIE Per la vostra attenzione!!! Arrivederci Ad un prossimo incontro