Canon Eos 450D. Test MTF digitali

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1 Test MTF digitali Canon Eos 450D Risoluzione 12,2 MegaPixel Dimensioni sensore 22,2 x 14,8mm Fattore moltiplicativo della focale 1,6x Tipo sensore CMOS Sensibilità minima 100 ISO Velocità raffica 3,48 f/s Tempo di otturazione minimo 1/4000s Con il passaggio dalle schede di memoria CF a quelle SD, la Canon Eos 450D guadagna in termini di minor peso. Nuovo è anche il Live View, con un controllo completo della ripresa a monitor. I Megapixel sono ora 12, una risoluzione che mette alla frusta le prestazioni degli obiettivi. La Eos 450D è l ennesima evoluzione del primo modello delle reflex base di casa Canon, quella Eos 300D che cambiò radicalmente il mercato delle reflex digitali grazie ad un prezzo a quei tempi inimmaginabile. Poi abbiamo visto aumentare via via la risoluzione e le funzioni disponibili, c è stata l introduzione del sistema automatico di pulizia del sensore ed ora del Live View, il controllo della ripresa a monitor. E questa infatti la novità più appariscente del nuovo modello, che si aggiunge al monitor da ben 3 pollici e alla maggiore risoluzione del sensore, che arriva ora a 12,2 Mpixel. Inoltre, preso direttamente dalla Eos 40D, vi è il sistema di elaborazione dell Digic III che fa compiere alla fotocamera un netto balzo in avanti nelle prestazioni, sia per quanto riguarda l acquisizione delle immagini, che avviene ora a 14 bit, sia in termini di velocità di registrazione, con una raffica sensibilmente più veloce. Da non trascurare infine la presenza di una nuova e più potente batteria e, per la prima volta da parte di Canon, l utilizzo delle piccole schede di memorie SD che facilitano la riduzione del peso del corpo macchina; quest ultimo infatti è più leggero del 10% rispetto a quello del modello precedente. Live View Il sistema di controllo della ripresa a monitor adottato da Canon appare estremamente completo: consente la messa a fuoco manuale, la modalità autofocus veloce (che interrompe la visualizzazione a monitor ed opera la messa a fuoco automatica in modo tradizionale, a rilevamento di fase) ed infine la messa a fuoco automatica a rilevazione di contrasto che, pur essendo più lenta e meno precisa, consente di mantenere l a monitor, esattamente come succede con le compatte digitali. E possibile il controllo della profondità di campo, utilizzando l apposito pulsante che consente la chiusura del diaframma all apertura di lavoro. Abbiamo poi anche un controllo dell esposizione che utilizza lo 36

2 L impugnatura ospita il vano per le schede di memoria e la batteria. L ampio monitor Lcd ha obbligato a rivedere la disposizione dei comandi. Confronto tra le fotocamere Canon EOS 450D e Canon EOS 400D

3 Le trasparenze permettono di vedere la struttura interna della macchina. La Eos 450D misura 129x98x62mm. Il sensore è passato ad una risoluzione di 12Mpxl. Il processore Digic III, che garantisce l elaborazione a 14 bit, e il modulo AF a 9 punti, come si può vedere dal disegno del mirino a destra. 38

4 Esploso della Eos 450D: pur essendo costruita in plastica leggera, per la scatola dello specchio viene usato del materiale plastico ad alta resistenza (parti rosse) fissato a parti in metallo (parti blu). stesso sensore ; la sensibilità del sistema esposimetrico va in questo caso da 0 a 20 EV. Durante l inquadratura sul monitor viene simulato il risultato che si potrà ottenere con le stesse impostazioni di apertura e tempo di esposizione. L può essere ingrandita a monitor di 5x o 10x per controllare la precisione della messa a fuoco e l entità della profondità di campo; come aiuto all inquadratura è anche possibile visualizzare una griglia. Il monitor non è orientabile, cosa che avrebbe potuto risultare utile per fotografare in Live View con la fotocamera appoggiata sul terreno o in alto sopra la testa; in parte il problema è ovviato dalla grande copertura angolare del display, 170 sia in verticale che in orizzontale. Se si connette la fotocamera ad un computer attraverso la porta USB è anche possibile il controllo in remoto sia dell inquadratura che dello scatto. Per l utilizzo del Live View valgono comunque le abituali indicazioni: dato che il sistema produce calore, possono aumentare i disturbi, specie alle alte sensibilità ISO. E dunque saggio tenere il sistema attivo solo per il tempo strettamente necessario alla ripresa. Sensore e risoluzione La Eos 450D dispone di un sensore con tecnologia CMOS da 22,2mm di base e 14,8mm di altezza, dotato di 12,4 MegaPixel, di cui 12,2 Mpixel effettivamente utilizzati. Il nuovo processore Digic III, che sostituisce il Digic II della 400D, contiene un convertitore A/D (analogico/digitale) non più a 12 bit, ma a ben 14 bit, il che porta alla produzione di file Raw da 4272x2848 pixel a 42 bit (14 per canale RGB). L può essere ovviamente registrata anche in Jpeg, a due livelli di compressione; sono poi presenti due risoluzioni più basse, 3088x2056, 2256x1504, per applicazioni con minori requisiti di qualità. E possibile registrare contemporaneamente un Raw ed una Jpeg (solo Large Fine). Il rapporto base/altezza è 3:2, e coincide con quello del formato 35mm. Il sensore ha una sensibilità equivalente di 100 ISO, che può venire aumentata manualmente fino a 1600 ISO nelle modalità P, Tv, Av, M e A-Dep; nelle modalità di esposizione semplificata la regolazione è invece automatica tra 100 e 800 ISO. Vista del mirino con tutte le informazioni. La pulizia del sensore Il sensore della Canon Eos 450D è dotato di 39

5 Il mirino ha un ingrandimenti pari a 0,87x con copertura del 95% e regolazione diottrica da -3 a +1 diottrie. un rivestimento antistatico che riduce l attrazione delle particelle di polvere; inoltre la macchina dispone di un sistema di vibrazioni ad ultrasuoni del filtro passa-basso anti-aliasing (LPF - Low Pass Filter) posto di fronte al sensore allo scopo di rimuovere l eventuale polvere. E possibile comandare manualmente un ciclo di pulizia, oppure fare in modo che l operazione avvenga automaticamente allo spegnimento e all accensione della fotocamera; in quest ultimo caso però la pressione del pulsante di scatto permette di sospendere l operazione in modo da rendere operativa immediatamente la fotocamera. I progettisti hanno anche cercato di ridurre la polvere prodotta dai meccanismi dell otturatore e di sollevamento dello specchio. La fotocamera consente il sollevamento dello specchio e l apertura dell otturatore per la pulizia manuale del sensore. Si tratta però di un operazione da eseguire con grande cautela e solo in caso di estrema necessità, quando non sia possibile recarsi presso un centro di assistenza, in quanto è molto facile danneggiare involontariamente il sensore. A queste operazioni che possiamo definire meccaniche, si aggiunge un utile soluzione software. E possibile acquisire un opportunamente sfuocata, tramite la quale la fotocamera identifica la posizione di eventuali granelli di polvere sul sensore; questo dato viene memorizzato dalla fotocamera e registrato nelle successive immagini (sia Raw che Jpeg) in modo da consentire al programma Digital Photo Professional, in fase di post-produzione, di escludere dall i pixel coperti dalla polvere sostituendoli tramite un interpolazione dei pixel circostanti. Se si intende utilizzare questa funzione è importante mantenere costantemente aggiornato il dato relativo alla posizione della polvere; i granelli infatti si possono spostare. Sotto il mirino trova posto il sensore di prossimità che spegne il monitor all avvicinarsi dell occhio. Il bilanciamento del bianco La regolazione del bilanciamento del bianco può avvenire manualmente, utilizzando un precedente scatto effettuato ad una superficie di colore neutro (possibilmente grigio), oppure in modo automatico utilizzando i dati acquisiti dal sensore, o infine utilizzando una serie di pre-set: per luce diurna, per le ombre, per cielo nuvoloso, per luce flash, per lampade ad incandescenza o per lampade fluorescenti. La Eos 450D dispone inoltre di una regolazione fine che consente di applicare leggere correzioni in +/- 9 passi, nelle coppie di colori blu-ambra e magenta-verde, per un totale di 360 combinazioni. E presente anche il bracketing sul bilanciamento del bianco, che consente 3 scatti con variazione cromatica d intensità regolabile in 3 passi, oppure nella gamma blu-ambra o in quella magenta-verde. Regolazioni e spazio colore Sono disponibili gli spazi colore srgb ed il più esteso AdobeRGB. I pre-set sono cinque: standard, ritratto, paesaggio, neutro e fedele, caratterizzati da diverse impostazioni di sharpening, contrasto, saturazione e tonalità del colore; è possibile anche la loro personalizzazione, con una regolazione in 8 passi per lo sharpening ed in 9 per le altre impostazioni. Inoltre sono presenti ben 3 impostazioni personalizzate (Utente 1,2,3) regolabili in modo completo. Nella modalità di registrazione delle immagini in bianconero (con controllo del contrasto in 9 passi e dello sharpening in 8 passi) è possibile utilizzare i filtri colorati per la variazione del contrasto: si possono L impugnatura ospita anche il sensore IR per il comando a distanza e l illuminatore ausiliario per la messa a fuoco. così simulare i filtri giallo, arancio, rosso e verde. Si può anche scegliere di applicare i viraggi seppia, blu, viola o verde. Ottimizzazione automatica di luminosità e contrasto Se questa funzione viene attivata, dopo lo scatto, ma prima della registrazione in Jpeg, l viene regolata in luminosità e contrasto in modo da compensare eventuali errori di esposizione; questo intervento avviene sui dati a 14 bit per canale, e quindi è molto più preciso di quello eseguibile a posteriori in Photoshop su un Jpeg a 8 bit per canale. Questa funzione ovviamente non è applicabile alle immagini Raw, che contengono tutta l informazione a 14 bit. Priorità alle tonalità chiare Con questa funzione, abilitabile con la C.Fn 5 per le sensibilità da 200 a 1600 ISO, si ha un appiattimento della curva sensitometrica sulle alte luci, con un incremento della latitudine di posa di circa 1 EV. In questo modo, con soggetti che presentino contrasti molto evidenti, è possibile evitare la bruciatura delle zone più luminose. Gli effetti negativi sono un aumento del rumore nelle ombre ed una riduzione del contrasto nelle alte luci. Il controllo dell autenticità dell La Eos 450D, come i modelli Canon professionali, è in grado di registrare con l anche i dati che consentono di verificare la sua autenticità, ovvero che non sia stata manipolata dopo lo scatto; la verifi- 40

6 Tra la ghiera delle modalità di scatto e la ghiera di comando trova posto il nuovo pulsante dedicato alla regolazione della sensibilità Iso. ca avviene tramite l Original Data Security Kit OSK-E3. L innesto obiettivi La Eos 450D è compatibile sia con i normali obiettivi Canon EF per reflex a pieno formato, sia con gli EF-S, dotati di copertura limitata e specifici per le reflex digitali a sensore Aps, più piccolo del formato 24x36mm; il cosiddetto fattore moltiplicativo della focale è 1,6x. Sulla Eos 450D il diaframma è impostabile manualmente a passi di 1/3 EV, o di 1/2 EV; è presente il pulsante per il controllo della profondità di campo. L obiettivo presente nel kit standard è la versione stabilizzata del Canon EF 18-55mm (identificata dalla sigla IS). Mirino La Eos 450D utilizza come la Eos 400D un mirino a specchi (il così detto pentamirror), dotato però di un maggiore ingrandimento, 0,87x; ha una copertura del 95% e dispone di correzione diottrica (da -3 a +1 diottrie). Lo schermo di messa a fuoco non è intercambiabile; le informazioni presenti nel mirino sono estremamente complete. A corredo viene fornito un coperchietto che permette di chiudere l oculare durante le riprese con la fotocamera non accostata al viso; in questo modo si evita che la luce, entrando nel mirino, possa interferire con l esposizione. Monitor Il monitor ha una dimensione di 3 pollici con risoluzione punti ( pixel RGB); è possibile regolarne la luminosità in 7 passi, aiutandosi anche con una scala a 9 La riorganizzazione dei comandi dovuta alla presenza dell ampio display ha suggerito di spostare il comando Jump sulle frecce verticali. gradazioni di grigio. Subito dopo lo scatto, l anteprima è regolabile a 2, 4, 8 secondi; può anche essere sempre attiva. E possibile cancellare immediatamente le immagini visualizzate. L ingrandimento, che sulla Eos 400D è disponibile anche per l anteprima, è ora possibile solo nella riproduzione standard ed è particolarmente comodo; sono previsti due distinti pulsanti per ingrandire l (fino a 10x in 16 passi) e per ridurla, ed è possibile navigarla tramite i pulsanti di direzione ed un navigatore simile a quello di Photoshop. In anteprima si può scegliere se visualizzare l a pieno schermo, oppure con l istogramma della luminosità o per canale RGB, evidenziando le aree sovra-esposte tramite lampeggio; la scelta avviene direttamente durante la visualizzazione premendo il pulsante DISP e l impostazione rimane anche per gli scatti successivi. In riproduzione si può visualizzare un indice a 4 o 9 immagini, oppure muoversi velocemente tra quelle in memoria grazie alla funzione Jump che consente di spostarsi di 10 o di 100 immagini alla volta; si può anche saltare a tutte quelle eseguite in un certo giorno, funzione utilissima che supplisce in parte alla mancata gestione delle cartelle personalizzate. E presente un sensore che rileva l orientamento della fotocamera cosicché le immagini possono essere ruotate automaticamente sia durante la proiezione su un monitor esterno, come anche (se lo si desidera) su quello della fotocamera (solo in riproduzione, e non in anteprima). Anche la Eos 450D consente lo spegnimento automatico del monitor quando si accosta il Alla destra della baionetta vi è l immancabile comando di sblocco dell ottica, il pulsante per l apertura del lampeggiatore integrato ed il simulatore del diaframma. viso all oculare; questa funzione è comandata tramite un sistema di fotocellule poste appena sotto il mirino. La visualizzazione delle informazioni di ripresa è personalizzabile in quattro combinazioni di colori. La messa a fuoco La messa a fuoco avviene sul piano focale con un sensore CMOS dedicato, che può operare tra -0.5 EV e 18 EV; il sistema dispone di 9 punti di messa a fuoco a riconoscimento di fase, selezionabili manualmente o in automatico. Il punto centrale è a croce ed è in grado di sfruttare a pieno la luminosità anche di ottiche f/2.8; quelli periferici sono limitati a f/5.6. I punti attivi appaiono illuminati nel mirino (l illuminazione non è disabilitabile). Il punto di messa a fuoco attivo non è più indicato nella schermata standard delle informazioni sullo scatto, ma appare sia nel mirino che a monitor premendo il pulsante di selezione dell area AF. Il sistema di messa a fuoco dispone di tutte le classiche modalità AF: quella a scatto singolo (One-shot) e quella continua (AI servo), oltre a quella per l inseguimento del soggetto (AI focus). Come sulla Eos 400D è presente una luce ausiliaria per l autofocus (disabilitabile), fornita dal flash, con una portata di 4 metri al centro e di 3,5 metri sui sensori laterali. Se però si utilizza un flash esterno la portata aumenta proporzionalmente al numero guida di tale unità. Tramite le funzioni Custom è possibile abilitare al Focus Lock (blocco della messa a fuoco) il pulsante normalmente utilizzato 41

7 Il flash integrato NG13 compre fino alla focale di 17mm e si alza sufficientemente dal corpo per ridurre l effetto occhi rossi. Naturalmente non manca la slitta flash compatibile con il sistema Canon E-TTL II per l AE Lock (blocco dell esposizione). La misurazione esposimetrica La lettura esposimetrica può essere di tipo valutativo su 35 aree, media con prevalenza al centro, semispot sul 9% dell area totale ed ora anche spot sul 4%. Tramite le funzioni Custom è possibile associare la memorizzazione dell esposizione sia alla pressione parziale del pulsante di scatto, che al pulsante AE-Lock. L esposimetro lavora tra 1 e 20 EV (con obiettivo 50mm f/1.4, ISO 100). Otturatore L otturatore a tendina con scorrimento verticale consente tempi da 30 secondi a 1/4000 s, con la possibilità della posa B; i tempi possono essere regolati a passi di 1/3 o 1/2 EV. L autoscatto consente un ritardo di 10 secondi o 2 secondi. E stato inoltre introdotta la possibilità di uno scatto continuo con un ritardo di 10 secondi per un numero prefissato di scatti, da 2 a 10; ciò consente di eseguire più autoscatti di gruppo aumentando la probabilità di ottenere espressioni soddisfacenti da parte di tutti i soggetti. E possibile impostare il blocco dello specchio: in questo caso usando l autoscatto si ha l immediato sollevamento dello specchio per evitare che sui tempi lunghi le vibrazioni dello specchio provochino micromosso sulle immagini. Il tempo di sincro flash è di 1/200s. E possibile il controllo a distanza dello scatto sia via cavo (Remote Switch RS-60E3) che via infrarossi (Remote Controller RC- 5/RC-1). Esposizione avanzata Sono presenti tutte le classiche modalità di esposizione: program flessibile, priorità sui tempi, sui diaframmi ed esposizione manuale. E anche disponibile la priorità sulla profondità di campo. Tempi e diaframmi possono essere modificati a passi di 1/2 stop o di 1/3 stop. E possibile variare l esposizione scelta dalla fotocamera introducendo una correzione fino a +/- 2 EV in passi di 1/2 o1/3 EV. Tramite bracketing si può impostare una sequenza di 3 scatti con variazione dell esposizione fino a 2 EV, a passi di 1/3 o 1/2 EV; l ordine degli scatti non è programmabile. Esposizione semplificata Varie sono le modalità di esposizione per consentire un agevole uso della fotocamera anche ad utenti poco esperti. Sono presenti una modalità completamente automatica, il modo ritratto (sfuoca lo sfondo utilizzando un diaframma aperto), il modo azione (imposta tempi di otturazione rapidi), il modo paesaggio (mette a fuoco anche i soggetti lontani utilizzando un diaframma chiuso), il modo ritratto notturno (illumina il soggetto in primo piano pur conservando lo sfondo, tramite il flash in slow sinc), la modalità macro ed una che esclude l uso del flash. Modo continuo Il modo continuo consente di eseguire 33 scatti alla massima risoluzione, alla cadenza nominale di 3,48 fotogrammi al secondo; in Raw il numero di fotogrammi si riduce a 6. Si tratta di una prestazione che, in termini di velocità, è nettamente superiore a quella della Eos 400D. Il bracketing è possibile anche con lo scatto continuo; in tal caso la sequenza si arresta dopo 3 scatti. Flash Il flash interno, una volta aperto, è alto sopra il pentaprisma, il che limita l effetto occhirossi; per ridurre ulteriormente questo fastidioso effetto è comunque possibile attivare una emissione di luce continua. Il sollevamento del flash è automatico nelle modalità di esposizione semplificate, mentre deve essere comandato dal fotografo in quelle avanzate. Il flash è in grado di coprire il campo di un 17mm con un numero guida 13 (ISO 100). E possibile la sincronizzazione sia sulla prima che sulla seconda tendina, ed è disponibile la compensazione manuale dell esposizione flash, con una staratura massima di +/-2 EV, a passi da 1/3 o 1/2 EV. L FE Lock permette di predefinire l esposizione anche in luce flash; non è invece possibile il bracketing con il flash interno. La Eos 450D supporta la modalità E-TTL II, che consente di eseguire un esposizione flash valutativa o media e può utilizzare flash esterni, collegabili tramite la slitta posta al di sopra del pentaprisma. Memorizzazione Le immagini vengono registrate su schede SD o SDHC, e non più su Compact Flash come fino alla Eos 400D. L informazione relativa all orientamento orizzontale o verticale della fotocamera viene registrata insieme all. E possibile scattare anche senza la scheda di memoria, registrando le immagini direttamente su PC; manca invece la gestione diretta delle cartelle. Riduzione del rumore E stato introdotto un filtro anti-rumore per le esposizioni a ISO elevati; si tratta di un innovazione indispensabile in quanto l aumento della risoluzione ha causato una diminuzione nelle dimensioni dei pixel, con un maggior rumore intrinseco. La fotocamera è anche in grado di effettuare una riduzione del rumore per esposizioni maggiori o uguali a un secondo; il sistema opera effettuando una seconda esposizione 42

8 Un importante cambiamento è il passaggio alle schede di memoria SD/SDHC. di pari durata, con l otturatore chiuso, per rilevare il rumore, che viene sottratto dalla prima ; ovviamente il tempo necessario all esecuzione dello scatto complessivo raddoppia. La funzione può essere utilizzata in automatico (ovvero interviene solo se viene identificata la presenza di rumore), in manuale o essere disabilitata. I comandi La Eos 450D dispone di un unica ghiera, che si comanda con l indice della mano destra. E una soluzione non particolarmente comoda nelle riprese in modalità manuale in quanto per variare l apertura del diaframma occorre premere contemporaneamente un apposito pulsante. E presente il multi-selettore a quattro direzioni, con un pulsante centrale. Ai pulsanti di destra e sinistra è assegnata rispettivamente la selezione del modo AF e della modalità di scatto; a quelli in alto ed in basso il tipo di lettura esposimetrica e la scelta dello stile di registrazione. Abbiamo poi due pulsanti dedicati per il bilanciamento del bianco e la sensibilità ISO; quest ultimo è particolarmente comodo perché molto vicino al pulsante di scatto. E poi possibile assegnare una funzione di uso frequente al pulsante centrale SET, scegliendo tra il formato di registrazione, la compensazione dell esposizione flash, il modo riproduzione o la visualizzazione dei menù. Stampa La fotocamera è compatibile con PictBridge ma non con i protocolli Canon per la stampa diretta delle immagini meno recenti (CP Direct, Bubble Jet Direct); le operazioni sono facilitate per la presenza di un pulsante dedicato. È possibile registrare i comandi in formato DPOF 1.1 per la stampa diretta delle fotografie da stampanti capaci di leggere le schede di memoria della fotocamera. Personalizzazione Il funzionamento della fotocamera può essere personalizzato tramite 13 funzioni Custom con 34 impostazioni; sono facili da usare grazie alla presenza di chiari testi esplicativi. E comunque prevista la possibilità di cancellare in modo selettivo le impostazioni della fotocamera, o quelle delle funzioni Custom, in modo da tornare alle condizioni iniziali della fotocamera, evitando così che comandi inseriti accidentalmente possano compromettere la ripresa. Come già su fotocamere di classe superiore, anche sulla Eos 450D appare la voce My menù, all interno della quale è possibile inserire i comandi di uso più frequente. La Eos 450D utilizza la nuova batteria LP-ES che è dotata di una tensione inferiore a quella della Eos 400D, ma ha una potenza sensibilmente maggiore. Alimentazione La fotocamera utilizza la nuova batteria LP- ES (7,4 V 1080 mah), che è dotata di una tensione inferiore a quella della Eos 400D, ma comunque ha una potenza erogabile sensibilmente maggiore. Quando vi è la necessità di una grande autonomia è possibile utilizzare il battery grip opzionale BG-E5, che consente di montare due batterie LP-ES, o 6 batterie a stilo AA, alcaline o ricaricabili NiMH (utilizzando due diversi porta-batterie). Il battery grip dispone anche della duplicazione dei comandi per l uso della fotocamera in verticale. Si può usare la fotocamera alimentandola alla rete elettrica tramite il kit ACK-E5, che contiene un alimentatore ed un adattatore (DR-E5) da inserire nel vano batteria. E anche disponibile un carica-batterie collegabile alla batteria dell auto, compatibile sia con i 12 V che i 24 V. L auto-spegnimento della fotocamera può essere impostato a 30 secondi, oppure a 1, 2, 4, 8, 15 minuti. Le impostazioni permanenti vengono mantenute grazie ad una batteria CR2016. Varie La fotocamera può essere collegata al computer tramite una porta USB 2.0 ad alta velocità. L uscita video è commutabile dall utente tra gli standard PAL e NTSC. E possibile eseguire una proiezione temporizzata delle immagini contenute in memoria, con un intervallo (non regolabile) di circa 4 secondi. Il menù in italiano a 7 schermate è di facile consultazione grazie all intelligente uso dei colori, che identificano 4 diverse aree di impiego (ripresa, riproduzione, set-up, my menù). Le segnalazioni acustiche possono essere disattivate e il formato della data è personalizzabile. Manca qualsiasi supporto alle registrazioni audio. Le dimensioni del corpo macchina sono 97,5mm (A) x 128,8mm (L) x 61,9mm (P); il peso è di 475 grammi, senza batteria. Con l obiettivo EF-S 18-55mm f/ IS e la batteria si arriva a 730 grammi. Software Con la fotocamera è fornito il programma Digital Photo Professional, giunto alla versione 3.3; è ottimo per la gestione dei file Raw, con alcuni pratici controlli per regolare il bilanciamento del bianco e la luminosità e per impostare lo spazio colore. Il software Picture style editor consente di definire in modo estremamente completo i parametri di sviluppo in Jpeg, che possono essere successivamente applicati ad una qualsiasi Raw, ed anche importati sulla fotocamera. Completano il pacchetto Zoom Browser EX per Windows e ImageBrowser per Macintosh, che consentono il trasferimento e l organizzazione delle immagini, e PhotoStitch per la generazione di foto panoramiche. 43

9 Canon EOS 450D Misure eseguite presso il Centro Studi Progresso Fotografico IL GIUDIZIO: I 12,2 Mpixel della 450D consentono una risoluzione particolarmente elevata. Buona la raffica. L'autonomia è ottima in ripresa, mentre in riproduzione risulta limitata, per le presenza di un monitor molto grande. Utilizzando l'impostazione "priorità tonalità chiare" ("200 ISO t.c.") la curva sensitometrica appare fortemente appiattita sulle alte luci; ciò consente di evitare la saturazione nelle zone chiare dell'. Le diverse impostazioni di contrasto vengono applicate sia sulle luminosità medie che sulle alte luci. La sensibilità misurata è perfettamente aderente ai valori nominali a tutte le impostazioni. Lo sharpening applicato direttamente dalla fotocamera è molto marcato, quindi non conviene superare il valore 5. Nonostante le piccole dimensioni dei pixel, il rumore è sufficientemente contenuto. Le immagini raw risultano leggermente più rumorose di quelle prodotte direttamente in Jpeg dalla fotocamera in quanto a quest'ultime viene sempre applicato un filtro antirumore. VELOCITÀ Giudizio Tempo di accensione: 0.45 s Ritardo nello scatto: s Tempo tra due scatti: 0.15 s con formato Jpeg Large Fine Raffica: 33 scatti a 3.48 fotogrammi/s con formato Jpeg Large Fine FORMATI Le dimensioni dei file in byte dipendono dalla compressione usata e dal contenuto di dettagli del soggetto. Per i formati di uso più frequente abbiamo eseguito un ritratto a mezzobusto su sfondo uniforme, un soggetto che consente un'elevata compressione. Denominazione Pixel Byte Compr. Raw 4272x kb 4,4:1 Jpeg Large Fine 4272x kb 7,3:1 Jpeg Large Normal 4272x kb 16:1 Jpeg Medium Fine 3088x kb 7:1 Jpeg Medium Normal 3088x kb 16:1 Jpeg Small Fine 2256x kb 6,3:1 Jpeg Small Normal 2256x kb 16:1 Luminosità registrata AUTONOMIA Giudizio Le curve sensitometriche mostrano come reagisce il sensore al variare della quantità di luce che lo raggiunge. La quantità di luce è data dal prodotto dell' intensità (Lux) per il tempo di esposizione (s). 100 % 100 % Luminosità registrata 80 % 60 % 40 % 20 % 80 % 60 % 40 % 20 % REC (senza monitor): 1139 scatti PLAY : 3 h 14 minuti CURVE SENSITOMETRICHE alle varie sensibilità ISO con contrasto 'normale' bassa Quantità di luce alta log (Lux. s) al variare del contrasto impostato con sensibilità 100 ISO bassa Quantità di luce alta log (Lux. s) SENSIBILITÀ ISO Sensibilità 100 ISO 200 ISO 400 ISO 800 ISO 1600 ISO Contrasto impostato sulla fotocamera normale ISO t.c. La sensibilità è misurata secondo la norma CIPA DC-004. Essa viene valutata tenendo conto dell'esposizione necessaria a produrre un grigio medio corrispondente al 46,1% del segnale massimo di registrazione (livello di saturazione). Valore nominale Valore misurato , , , ,4 44

10 Canon EOS 450D Misure eseguite presso il Centro Studi Progresso Fotografico MTF - SHARPENING Il grafico mostra come all'aumentare dello sharpening aumenti l'mtf. Per contro uno sharpening elevato può generare artefatti e rumore. Lo sharpening è definito in italiano come maschera di contrasto o di nitidezza. 160 Impostazioni dello 140 Sharpening 120 sulla fotocamera 100 Il grafico mostra il rapporto tra il segnale e il rumore. Quanto più alta è la colonna, tanto minore è il rumore presente nell'. Rapporto segnale / disturbo Trasferimento di modulazione % Formato Jpeg con le impostazioni standard della fotocamera Sensibilità ISO Linee in verticale RUMORE: SEGNALE / DISTURBO nessuno 1 basso 3 medio 5 m. alto 0 61, , , , con basso rumore con elevato rumore 1500 EV RISOLUZIONE La risoluzione è misurata con una mira a basso contrasto. Essa dipende dal numero di pixel del sensore e dalla nitidezza dell'obiettivo utilizzato. centro bordo bordo centro f/1, f/ f/2, f/ f/5, f/ Linee in verticale Viene misurata la gamma di luminosità registrabili dalla fotocamera. Il limite per le alte luci è il livello a cui si ha il segnale di registrazione massimo. Il limite per le basse luci è il livello a cui si ha segnale/disturbo = Formato Jpeg con le impostazioni standard della fotocamera Sensibilità ISO con Canon EF 35mm f/1.4 L USM f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 Diaframma LATITUDINE DI POSA 6, , , , tolleranza in alte luci grigio medio tolleranza in basse luci Rapporto segnale / disturbo Formato Raw con le impostazioni standard del programma di conversione con basso rumore 49, , , , , con elevato rumore EV Formato Raw con le impostazioni standard del programma di conversione 6, , , , tolleranza in alte luci grigio medio tolleranza in basse luci Sensibilità ISO * Metodologia: i dati sono misurati sul grigio medio secondo la norma ISO con la fotocamera priva dell'obiettivo, acquisendo in media 600 immagini raw valutate a 48 bit. Sensibilità ISO * Metodologia: Le misure sono effettuate secondo le norme ISO e CIPA DC

11 Le misure del Centro Studi Progresso Fotografico La risoluzione Il sensore della Eos 450D dispone di un numero di pixel superiore a quello della Eos 400D, ed il risultato si vede al centro dell, dove effettivamente la risoluzione appare superiore; non altrettanto ai bordi delle maggiori aperture, dove la resa è limitata dal pur ottimo obiettivo EF 35mm f/1,4. E importante notare quindi che per sfruttare a pieno un sensore da 12 Mpixel sul formato ridotto APS occorrono ottiche di altissima qualità, sicuramente più costose della fotocamera stessa. La velocità La velocità operativa è risultata sensibilmente superiore a quella della Eos 400D, grazie ad una velocità di raffica di 3,48 f/s. Il merito va al nuovo veloce processore Digic III. Il numero di scatti possibili senza rallentamenti è per contro leggermente inferiore: 33 Jpeg Large Fine. Dimezzato invece il numero di file Raw: 6. Anche gli altri parametri relativi alla rapidità d uso appaiono leggermente migliori: il ritardo di scatto scende a 0,078 secondi e l esecuzione di due scatti in successione a 0,15 secondi. Pressoché immutato infine il tempo di accensione: 0,45 secondi. L autonomia L autonomia appare ottima in ripresa, con un numero di scatti davvero considerevole, 1139; in riproduzione tuttavia la presenza di un monitor molto grande riduce il tempo di utilizzo ad appena 3 ore e 14 minuti. Funzioni Custom 1 - Incremento livelli di esposizione (1/2-1/3 EV) 2 - Tempo sincro in priorità di apertura (1/200 o auto) 3 - Riduzione rumore pose lunghe (on/off/ auto) 4 - Riduzione rumore ISO elevati (on/off/ auto) 5 - Priorità tonalità chiare (on /off) 6 - Ottimizzazione automatica della luce (on /off) 7 - Luce ausiliaria AF (sì, no, solo con flash esterno) Le curve sensitometriche Le curve sensitometriche mostrano solo un leggero appiattimento della curva nelle alte luci. Utilizzando invece l impostazione priorità tonalità chiare ( 200 ISO t.c. ) la curva appare fortemente appiattita; ciò consente di evitare la saturazione nelle zone chiare dell, anche se ovviamente comporta una forte riduzione del contrasto. Le altre curve mostrano il comportamento della fotocamera alle diverse impostazioni di contrasto: è possibile notare che il contrasto è costante sia sulle luminosità medie che sulle alte luci, quindi un aumento di contrasto provoca automaticamente anche una riduzione della latitudine di posa. La sensibilità ISO La sensibilità misurata è perfettamente aderente ai valori nominali a tutte le impostazioni. MTF - Sharpening Lo sharpening applicato direttamente dalla fotocamera è molto marcato, quindi non conviene superare il valore 5, per evitare la comparsa di fastidiosi artefatti. Il rumore e la latitudine di posa Nonostante le piccole dimensioni dei pixel, il rumore è sufficientemente contenuto. Le immagini Raw sviluppate con il programma Digital Photo Professional nelle sue impostazioni standard, risultano leggermente più rumorose di quelle prodotte direttamente in Jpeg dalla fotocamera; ciò avviene in quanto a queste ultime viene applicato un filtro antirumore, anche se da menù risultano disabilitati 8 - AF in Live view (off, veloce, Live) 9 - Blocco dello specchio (scatto con 2 pressioni del pulsante) 10 - Impostazioni del pulsante di scatto e AE Lock 11 - Funzione del pulsante SET (risoluzione e compressione, compensazione esposizione flash, riproduzione, richiama menù) 12 - Monitor acceso all accensione della fotocamera (si/no) 13 - Registra dati per verifica originalità dell (si/no) Pro e Contro Prezzi Canon Eos 450D: euro 784 Kit con 18-55mm IS: euro 885 Distribuzione: Canon Italia, Via Milano 8, San Donato Milanese (MI) Tel. 02/ Pro Alta risoluzione Live View Prezzo contenuto Contro Autonomia limitata in riproduzione Dispone di una sola ghiera di controllo sia il filtro per gli ISO elevati, che quello per le pose lunghe. Considerando che le immagini Jpeg prodotte dalla fotocamera appaiono più pulite a fronte di una minima perdita di definizione può essere una scelta condivisibile utilizzarle al posto di quelle Raw, senza contare che, grazie alla loro dimensione più contenuta, consentono una maggiore velocità di registrazione. Giudizio complessivo La Canon Eos 450D è una reflex che, grazie all introduzione del Live View, è completa nelle funzioni di ripresa; inoltre, con il suo monitor davvero ampio, è pratica da usare. Nonostante il gran numero di pixel, fin eccessivo per applicazioni amatoriali, la velocità risulta molto buona, con una raffica decisamente migliorata rispetto a quella della Eos 400D. L unica debolezza che abbiamo rilevato è nella minore autonomia in riproduzione, ed eventualmente nella ripresa Live View, in quanto il grande monitor ha un elevato assorbimento. Nel complesso è una fotocamera che, pur essendo proposta come modello entry level, mostra prestazioni di livello medio-alto. Sergio Namias Recensione basata sulla versione firmware