Piano Regionale di Consulenza alla Fertilizzazione Aziendale anno 2012

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1 Allegato A REGIONE CAMPANIA A.G.C. - SVILUPPO ATTIVITÀ SETTORE PRIMARIO Settore Sperimentazione, Informazione, Ricerca e Consulenza in Agricoltura (SeSIRCA) Piano Regionale di Consulenza alla Fertilizzazione Aziendale anno 2012 Il presente documento consta di n. 16 pagine inclusa la copertina 1

2 Sommario - Premessa - La Guida alla concimazione - PRCFA 2012 Azione 1 Servizi di consulenza Adesione delle aziende agricole al PRCFA 1) Modello Unico di adesione 2) Gli obblighi dell azienda aderente al PRCFA 3) Apertura dei termini di adesione 4) Adesione al PRCFA e alle misure Agroambientali del PSR ) Elenchi delle aziende ammesse e delle aziende non ammesse al PRCFA Azione 2 Monitoraggio delle aziende aderenti Azione 3 Sperimentazione e ricerca - Utilizzo dei concimi azotati e degli ammendanti organici di cui al DL.vo 75/2010 e ss.mm.ii nelle Zone Vulnerabili ai nitrati di origine agricola - Banca dati PRCFA - Fabbisogno finanziario 2

3 PREMESSA A partire dalla fine dagli anni novanta è attivo in Campania il Piano Regionale di Consulenza alla Fertilizzazione Aziendale (PRCFA). L obiettivo del Piano è la razionalizzazione dell uso dei concimi chimici da parte delle aziende agricole, nell ottica del mantenimento dei livelli di produzione delle colture e di tutela dell ambiente. È noto infatti che un uso indiscriminato dei concimi azotati determina l inquinamento idrico da nitrati, con notevole danno non soltanto per l ambiente, ma anche per la salute dell uomo. Ciò è quanto si è verificato anche in Campania dove, a partire dagli anni 80, si è registrato un progressivo aumento medio di concentrazione di nitrati nelle acque che ha determinato problemi di tipo ambientale, di salute pubblica e di tipo economico. Per salvaguardare la qualità delle acque dai nitrati di origine agricola, sulla base di quanto disposto dalla Direttiva 676/CE del 1991, comunemente denominata Direttiva nitrati, sono state emanate una serie di norme nazionali, in particolare disposizioni specifiche per le Zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola che ciascuna Regione ha individuato nel proprio territorio. In Campania, nelle Zone vulnerabili ai nitrati (individuate con DGR n. 700/2003), è obbligatorio per le aziende agricole l applicazione di un Programma d azione che prevede, tra l altro, che esse effettuino le concimazioni secondo il Piano di Concimazione Aziendale (PCA), elaborato in base a quanto previsto dalla Guida alla concimazione della Campania (Legge Regionale n. 14 del 22 novembre 2010). Inoltre seguire le indicazioni del Piano di Concimazione Aziendale costituisce da sempre un requisito indispensabile per le aziende che aderiscono alle Misure Agroambientali in Campania (Regolamento 2078/92, Misura F del PSR , Misure Agroambientali del PSR ). 3

4 LA GUIDA ALLA CONCIMAZIONE La Guida alla concimazione intende fornire ai tecnici che operano nel campo della fertilizzazione indicazioni sui metodi, sulle procedure e sugli strumenti utili per impostare, in modo razionale, i Piani di Concimazione Aziendali. La Guida contiene infatti tutte le informazioni utili per eseguire correttamente il campionamento del terreno; le analisi necessarie per redigere un corretto piano di concimazione, le metodiche analitiche e la loro interpretazione, la valutazione agronomica dei dati analitici. Fornisce inoltre il supporto per l elaborazione delle dosi ottimali di elementi nutritivi da somministrare alle colture attraverso opportuni algoritmi e tabelle di calcolo. 1) La prima edizione della Guida alla concimazione (SeSIRCA, anno 2000) comprensiva di parte generale e schede colturali, ha costituito il riferimento per le aziende che hanno aderito al Reg. 2078/92, relativo a metodi di produzione agricola compatibili con le esigenze di protezione dell'ambiente e con la cura dello spazio naturale. La versione Guida alla concimazione 2000 è consultabile sul portale dell Assessorato Agricoltura alla Sezione Pubblicazioni e nella Sezione PRCFA. 2) La seconda edizione (approvata con DRD n. 252 del del Settore SIRCA) è una sintesi del primo documento ed è stata elaborata come strumento operativo di più facile fruizione per l adesione alle Misure Agroambientali del PSR Essa costituisce attualmente il riferimento tecnico ed amministrativo per l elaborazione del PCA a favore delle aziende agricole che aderiscono alle Misure Agroambientali del PSR La versione Guida alla concimazione anno 2003 è disponibile sul portale dell Assessorato Agricoltura alla Sezione Pubblicazioni e alla Sezione PRCFA. 3) L ultimo aggiornamento della Guida alla concimazione, elaborata a cura della Facoltà di Agraria dell Università degli Studi di Napoli Dipartimento di Ingegneria Agraria e Agronomia del Territorio, (approvata con DRD n. 204 del del Settore SIRCA) costituisce il riferimento per le modalità di ottenimento dei 4

5 prodotti da agricoltura integrata, in base ai principi generali stabiliti nelle Linee Guida Nazionali di Produzione Integrata approvate dal Comitato di Produzione Integrata (CPI) istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. La Guida alla concimazione anno 2011 è disponibile sul portale dell Assessorato Agricoltura alla Sezione Disciplinari di Produzione Integrata. 5) Nel corso del 2011 sono state apportate alla Guida di cui sopra alcune integrazioni a cura del SeSIRCA, dello STAPA CePICA di Salerno e del DiAAT della Facoltà di Agraria di Portici, anche in merito ai valori di alcune rese ed asportazioni delle colture che nelle precedenti edizioni non erano presenti (colture cosiddette di IV gamma, rese di alcune colture in ambiente protetto) che sono confluite nella Guida alla concimazione anno 2012, allegata al presente documento. ENTI ATTUATORI L attuazione del PRCFA prevede il coinvolgimento di diverse strutture regionali, a livello centrale e periferico, ciascuno con ruoli e compiti ben definiti: il Settore Sperimentazione, Informazione, Ricerca e Consulenza in Agricoltura (SeSIRCA), i Settori Tecnico Amministrativi Provinciali per l Agricoltura - Centri Provinciali Informazione e Consulenza in Agricoltura (STAPA - CePICA) ed i Centri di Sviluppo Agricolo (CeSA). Il SeSIRCA svolge funzione di programmazione delle attività del PRCFA sul territorio e di coordinamento delle attività svolte dagli STAPA CePICA; predispone gli atti amministrativi relativi al Piano, agli aggiornamenti della Guida alla concimazione e delle Norme tecniche per la produzione integrata che sono sottoposti, prima dell approvazione, al Comitato Produzione Integrata che esprime il parere di conformità alle Linee Guida Nazionali di Produzione Integrata. Il SeSIRCA gestisce inoltre la pagina web dell Assessorato all Agricoltura Regione Campania che dedica un apposita Sezione alla Concimazione e al PRCFA. In questa sezione, per quanto riguarda il Piano, è possibile consultare i progetti attuativi per l anno in corso, la Guida alla concimazione, il fac - simile 5

6 del Registro, scaricare il modello unico d adesione ai Piani e il modello di autocertificazione. Il SeSIRCA inoltre predispone gli atti amministrativi necessari per la realizzazione di attività di ricerca e sperimentazione nel campo della fertilizzazione. Agli STAPA CePICA è affidato il coordinamento a livello provinciale delle varie iniziative avviate annualmente con il PRCFA nei territori di propria competenza. Essi effettuano l istruttoria delle domande d adesione al PRCFA e l approvazione degli elenchi delle aziende ammesse e di quelle non ammesse al Piano, nonché la realizzazione in campo delle attività di monitoraggio. Gli STAPA CePICA e i Cesa elaborano i Piani di Concimazione Aziendali, organizzano incontri divulgativi e forniscono la consulenza nell ambito della fertilizzazione alle aziende agricole che ne facciano richiesta. PRCFA Il Piano Regionale di Consulenza alla Fertilizzazione Aziendale (PRCFA) è stato approvato con DGR n. 637 del ad oggetto Piano annuale degli interventi regionali in materia di sperimentazione, informazione e ricerca applicata in agricoltura per l anno Gli obiettivi del PRCFA per il si perseguono mediante la realizzazione delle seguenti Azioni: Azione 1 - Servizi di consulenza; Azione 2 Monitoraggio delle aziende aderenti; Azione 3 Attività di sperimentazione e ricerca. In seguito saranno esplicitate le disposizioni tecniche e amministrative per l attuazione del PRCFA per l anno Azione 1- Servizi di consulenza - Adesione delle aziende agricole al PRCFA 1) Modello Unico di adesione 6

7 - L adesione al PRCFA avviene mediante presentazione da parte dell azienda, allo STAPA CePICA competente per territorio, del Modello Unico di adesione al PRCFA e al PRLFI (approvato con DRD n. 31 del , modificato con DRD N. 88 del del Settore SIRCA). Al fine di ottemperare a quanto previsto dalla L.R 14/2010 ad oggetto Tutela delle acque dall inquinamento provocato da nitrati di origine agricola, il Modello unico di adesione al PRCFA- PRLFI è stato modificato, esclusivamente nella parte relativa all adesione al PRCFA, ed è allegato al presente documento. Al Modello unico di adesione dovranno essere obbligatoriamente allegati, pena la non ammissione: -- l autodichiarazione relativa all assunzione degli impegni a partire dal 1 gennaio dell anno in corso; - le analisi del terreno per ogni appezzamento omogeneo presente in azienda. Il Modello Unico ed il fac simile dell autocertificazione da allegare sono scaricabili dal portale dell Assessorato all Agricoltura all indirizzo alla pagina Concimazione-PRCFA. Il Modello unico prevede, per quanto riguarda il PRCFA, che l intestatario dell azienda o il suo legale rappresentante debba: - indicare chiaramente gli ordinamenti colturali praticati in azienda e le relative superfici; - indicare se intende ricevere il PCA dagli STAPA CePICA competenti per territorio o se intende utilizzare un PCA elaborato da un tecnico abilitato in materie agrarie iscritto all Albo o Collegio e redatto sulla base di quanto previsto dalla Guida alla concimazione. 2) Gli obblighi dell azienda aderente al PRCFA; Le aziende aderenti al PRCFA devono rispettare i seguenti obblighi: - comunicare entro 10 giorni allo STAPA - CePICA competente per territorio tutte le variazioni riguardanti quanto dichiarato in domanda, sia per quanto riguarda i cambi d intestatari ed i subentri, sia per quanto riguarda le superfici coltivate e l ordinamento colturale praticato. 7

8 - tenere regolarmente aggiornato e conservato il Registro cronologico delle concimazioni e dei trattamenti fitosanitari, stato di magazzino dei concimi, dei prodotti fitosanitari e coadiuvanti, preventivamente vidimato a cura dello STAPA-CePICA competente per territorio; - conservare, per la durata dell'adesione, ed esibire, su richiesta degli Uffici incaricati dei controlli, tutte le fatture d'acquisto dei mezzi tecnici; - accompagnare o far accompagnare da un proprio rappresentante gli incaricati dei controlli che saranno effettuati; - rispettare sulla superficie aziendale dichiarata in domanda le dosi di unità fertilizzanti contenute nel PCA redatto per l anno cui lo stesso si riferisce e le epoche di distribuzione dei concimi; 3) Apertura dei termini di adesione La data di apertura e chiusura dei termini per la presentazione delle domande di adesione viene stabilita annualmente con Decreto Dirigenziale del Settore SIRCA. Le domande di adesione ai Piani dovranno pervenire con raccomandata A/R, Assicurata Convenzionale, Agenzia di transito o consegnate direttamente presso le sedi dei Settori Tecnico Amministrativi Provinciali per l Agricoltura Centro provinciale per l Informazione, la Consulenza in Agricoltura (STAPA-CePICA) competenti per territorio, ai seguenti recapiti: - STAPA-CePICA di Avellino Centro direzionale, P.co Liguorini Is. C - C.da S. Tommaso AV; - STAPA-CePICA di Benevento via Trieste e Trento n BN; - STAPA-CePICA di Caserta Centro Direzionale Loc. San Benedetto CE; - STAPA-CePICA di Napoli Centro Direzionale Is.A/ NA; - STAPA-CePICA di Salerno Via Porto n. 4, SA. Per le domande consegnate direttamente allo STAPA CePICA il richiedente può richiedere sulla propria copia un timbro di accettazione con data. L Amministrazione non si assume responsabilità per le disfunzioni di comunicazioni dipendenti da inesatte indicazioni del recapito da parte del richiedente, oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento 8

9 dell indirizzo indicato in domanda; né da eventuali disguidi postali o comunque dovuti a fatto di terzi, a casi fortuiti o di forza maggiore, né per mancata restituzione dell avviso di ricevimento della raccomandata. 4. Adesione al PRCFA e alle Misure Agroambientali del PSR L adesione al PRCFA, insieme a quella al Piano Regionale di Lotta Fitopatologica Integrata (PRLFI) costituisce un requisito indispensabile per le aziende agricole che intendono beneficiare dei contributi previsti dalle Misure Agroambientali del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Campania Per tutte le aziende che hanno già aderito al PRCFA, il Piano di Concimazione Aziendale sarà elaborato in base alla Guida alla concimazione approvata con DRD n. 252 del , integrata dalla Circolare esplicativa n del del Settore SIRCA, contenente, tra l altro, una tabella esplicativa delle rese delle colture nelle 7 macroaree individuate nel PSR e dalla Circolare n del ad oggetto Rese e asportazioni di alcune colture di IV gamma. Rese di alcune colture in ambiente protetto. Ciò al fine di ottenere un universo di aziende sul quale poter effettuare una valutazione omogenea dell impatto delle tecniche di concimazione basato sul bilancio dei nutritivi finora adottato. Esclusivamente per le aziende al primo anno di adesione al PRCFA, il Piano di concimazione sarà elaborato invece sulla base della Guida alla concimazione anno 2012, allegata al presente documento. Per tali aziende non costituisce un obbligo, tenuto conto di quanto richiesto nel precedente bilancio dei nutrienti, disporre dell analisi aggiuntiva del contenuto di nitrati delle acque, né indicare la coltura precedente a quella per la quale si elabora il Piano di concimazione, nei casi in cui tale dato non si evinca dal Piano colturale di cui al Modello Unico di adesione. Infatti, anche in mancanza di tali dati, il programma di calcolo delle unità fertilizzanti, disponibile sul portale dell Assessorato Agricoltura insieme alla Guida, consente comunque di elaborare il bilancio degli elementi nutritivi. In ogni caso le aziende sono tenute a non superare le dosi di unità fertilizzanti indicate nel PCA e a rispettare le relative epoche di distribuzione, mentre la 9

10 tipologia di concime indicata eventualmente nel PCA, rappresenta un consiglio e non un obbligo. Esclusivamente per la coltura del tabacco sono previsti i seguenti impegni aggiuntivi: in fase di pre-trapianto sono ammessi esclusivamente i concimi complessi e/o composti, anche a lento rilascio, così come riportati nella legislazione nazionale vigente (Dlgvo 75/2010 e ss.mm.ii) oppure i fertilizzanti idrosolubili nel caso si utilizzino tecniche fertirrigue; realizzare la concimazione di copertura frazionando le dosi in almeno tre passaggi; è consentito l uso delle tecniche fertirrigue con fertilizzanti idrosolubili laddove tecnicamente realizzabili; non superare le dosi massime di unità fertilizzanti, in valore assoluto, di 105 kg/ha di azoto per i tabacchi delle varietà appartenenti ai gruppi 01, 03 e 04, come di seguito riportati, di 140 kg/ha di azoto per i tabacchi delle varietà appartenenti al gruppo 02 e di 90 kg/ha di fosforo per tutti i gruppi varietali. Tabacco Gruppo 01 Tabacco Gruppo 02 Tabacco Gruppo 03 Tabacco Gruppo 04 Tabacco Flue air cured (es. Virginia Bright); Tabacco - Light air cured di qualità (es. Burley, Maryland) Tabacco - Dark air cured di qualità (es. F. Havanna, I.B. Gheudentertheimer, Paraguay) Tabacco - Fire cured (es. Kentucky) 5. Elenchi delle aziende ammesse e delle aziende non ammesse al PRCFA Gli STAPA CePICA effettuano l istruttoria delle domande di adesione al PRCFA ed approvano, con Decreto del Dirigente del Settore, l Elenco delle aziende ammesse al PRCFA e delle aziende ammesse al PRCFA con nota. Per aziende ammesse con nota si intendono le aziende per le quali sono state riscontrate inadempienze in merito ad uno o più impegni previsti dal PRCFA e, per ciascuna di esse, nel decreto dovrà essere esplicitato il tipo di inadempienza. 10

11 Il decreto Elenco delle aziende ammesse al PRCFA e delle aziende ammesse al PRCFA con nota sarà inviato al Settore SIRCA e al Settore IPA per conoscenza. Gli STAPA CePICA approvano inoltre l Elenco delle aziende non ammesse al PRCFA. Rientrano in tale elenco esclusivamente le aziende che presentano domanda di adesione al PRCFA per la prima volta e che non hanno allegato al Modello unico di adesione le analisi del terreno di base, per ciascun corpo omogeneo presente in azienda ed indicato nel suddetto Modello, indispensabili per l elaborazione del Piano di Concimazione Aziendale. In merito all impegno obbligatorio della presentazione delle analisi del terreno di base allegate al Modello unico di adesione, fanno eccezione, esclusivamente: a) le aziende con superficie investita a castagneto da frutto tradizionale in produzione che, attraverso un apposita dichiarazione sostitutiva inoltrata allo STAPA CePICA competente, dichiarano di non effettuare alcun tipo di concimazione su tali superfici e si impegnano a non effettuare concimazioni su tali superfici per tutta la durata dell impegno, così come già disposto dalla nota SeSIRCA n del (emanata ai sensi del PRCFA, approvato con DGR n del ). Infatti in molte aree castanicole della Campania non è necessario l apporto di fertilizzanti minerali essendo il bilancio del castagneto in grado di assicurare alla coltura una sufficiente copertura delle esigenze nutrizionali. b) le aziende nelle quali sullo stesso corpo aziendale, o anche su corpi aziendali distinti, sia stato individuato un appezzamento omogeneo con superficie inferiore a m 2. In tal caso il Piano di concimazione sarà redatto esclusivamente in base alle asportazioni delle colture (Circolare n. 3 SeSIRCA protocollo n del emanata ai sensi del PRCFA approvato con DGR n del ). 6. Analisi del terreno Ogni due anni, a partire dalla data di esecuzione dell analisi del terreno di base, così come definite nelle diverse edizioni della Guida alla concimazione, e comunque entro e non oltre la fine del mese di febbraio, occorre eseguire 11

12 esclusivamente l analisi semplificata, così come definita nella Guida alla concimazione, ripetendo quindi solo quelle determinazioni analitiche che si modificano in modo apprezzabile nel tempo (sostanza organica, azoto totale, potassio scambiabile, fosforo assimilabile, basi di scambio). Qualora l azienda, passati i due anni dall esecuzione dell analisi di base, non presenti l analisi semplificata, sarà comunque inserita nell Elenco delle aziende ammesse al PRCFA con nota e tale inadempienza sarà opportunamente segnalata dal SeSIRCA e per conoscenza al Settore IPA. Per quelle proprietà del terreno che non si modificano sostanzialmente (tessitura, ph, calcare attivo e totale, CSC) non sono richieste nuove determinazioni, ancorché siano passati 5 o più anni dall esecuzione dell analisi di base. Gli STAPA CePICA e gli Uffici zonali, su richiesta dell azienda, così come previsto nel Modello Unico di adesione, elaborano i Piani di Concimazione Aziendale (PCA) utilizzando il modello predisposto dal Settore SIRCA e firmato esclusivamente dal tecnico che ha elaborato il PCA. Il Piano di Concimazione Aziendale sarà consegnato o trasmesso alle aziende con apposita comunicazione debitamente protocollata. Per le colture arboree in produzione il Piano di Concimazione Aziendale sarà consegnato alle aziende aderenti al primo anno e, per gli anni successivi, dopo la presentazione delle analisi semplificate. Azione 2. Monitoraggio delle aziende aderenti Ogni anno gli STAPA CePICA eseguono un monitoraggio a campione su almeno il 10% delle aziende aderenti al PRLFI e al PRCFA per il primo anno per verificare il rispetto degli impegni a partire dal 1 gennaio dell anno in corso. Nella composizione del campione gli STAPA CePICA devono escludere e provvedere a sostituire la aziende che già rientrano nel campione costituito per l espletamento dei controlli AGEA relativi alla Misura Pagamenti Agroambientali - del PSR , ove questi siano già disponibili. I criteri per l esecuzione del monitoraggio delle aziende aderenti al PRLFI ed al PRCFA sono stati approvati con DRD n. 12 dell ad oggetto: Criteri per 12

13 l esecuzione del monitoraggio delle aziende aderenti al Piano di Lotta Fitopatologica Integrata (PRLFI) ed al Piano Regionale di Consulenza alla Fertilizzazione Aziendale (PRCFA). Una volta completata l attività di monitoraggio, gli STAPA CePICA provvedono a trasmetterne i risultati al SeSIRCA. Nel caso in cui si rilevino delle inadempienze da parte di aziende che aderiscono anche alle Misure agroambientali del PSR (Reg. CE 1257/99 e Reg. CE 1698/2005), il SeSIRCA provvede a trasmettere i verbali di monitoraggio per conoscenza al Settore IPA. Azione 3 Sperimentazione e Ricerca Nell ambito delle attività di aggiornamento della Guida alla concimazione della Campania sono emerse delle criticità in merito alla fertilizzazione delle colture realizzate in ambiente protetto che rivestono una notevole rilevanza economica in alcuni ambiti regionali, quali ad esempio quelli della Piana del Sele e dell Agro Nocerino Sarnese, e per le quali si riscontrano differenze significative rispetto alla fertilizzazione delle colture ottenute in pieno campo; In particolare, di questa problematica così vasta, due aspetti fondamentali hanno suscitato maggiore attenzione, soprattutto in funzione delle ricadute economiche ed ambientali che essi rivestono. Il primo aspetto riguarda l indisponibilità di dati regionali di asportazione specifici per le colture condotte in ambiente protetto che, verosimilmente, potrebbero essere notevolmente differenti da quelli impiegati per le colture di pieno campo. Più specificamente, grosse carenze bibliografiche sono state evidenziate per le colture di IV gamma, che invece in diverse zone della Campania costituiscono ormai una delle principali fonti di reddito dell agricoltura in ambiente protetto. Il secondo aspetto riguarda, poi, la problematica della mineralizzazione della sostanza organica. Infatti il microclima specifico che caratterizza l ambiente serra sicuramente influenza, e non poco, la mineralizzazione della sostanza organica ed il relativo rilascio di nutrienti al terreno, diversificandola da quanto avviene in pieno campo. 13

14 Al fine di realizzare la suddetta iniziativa, con DRD n. 525 del , è stato approvato il progetto La fertilizzazione in coltura protetta, affidandone la realizzazione al Dipartimento di Ingegneria Agraria e Agronomia del Territorio (DiAAT) della Facoltà di Agraria dell Università degli Studi di Napoli che ha già effettuato per conto dell Assessorato Agricoltura attività di sperimentazione e ricerca sui temi della concimazione. Saranno individuati a tale scopo, avvalendo anche della collaborazione degli STAPA CePICA, due areali tipici campani dell agricoltura campana dove sono presenti colture protette. Per la realizzazione dell Azione 4, è stato impegnato il fabbisogno finanziario pari ad ,00. Utilizzo dei concimi azotati e degli ammendanti organici di cui al al DL.vo 75/2010 e ss.mm.ii nelle Zone Vulnerabili ai Nitrati di origine agricola Si riportano qui di seguito sinteticamente le disposizioni inerenti l utilizzo dei concimi azotati e degli ammendanti organici di cui al DL.vo 75/2010 e ss.mm.ii nelle Zone Vulnerabili ai Nitrati di origine agricola (ZVN) (ai sensi del Programma d azione della Campania vigente e del DM 7 aprile 2006). 1. Le aziende che presentano più del 30% della superficie agricola utilizzabile ricadente in Zona Vulnerabile ai Nitrati di origine agricola devono effettuare la distribuzione in campo dei fertilizzanti secondo quanto indicato dal Piano di Concimazione Aziendale (PCA), redatto prima dell'avvio del ciclo colturale dai competenti uffici regionali ovvero da un tecnico abilitato in materia agraria iscritto all'ordine o al collegio professionale. 2. Sono esentate dal disporre del Piano di Concimazione Aziendale le aziende agricole che, pur ricadenti in zona vulnerabile ai nitrati di origine agricola, dispongono di una superficie aziendale complessiva inferiore a 0,30 ettari. 3. Non è consentito superare in ogni caso gli apporti massimi di azoto (kg/ha anno) indicati nel vigente Programma d azione in funzione di ciascuna coltura e 14

15 del Comune nel quale ricade la maggior parte della superficie agricola utilizzabile dell azienda. 4. L utilizzo dei concimi azotati e degli ammendanti organici è vietato dal 1 dicembre fino alla fine del mese di febbraio. 5. Per le colture ortofloricole e vivaistiche protette o in pieno campo che utilizzano l azoto in maniera significativa anche nel periodo invernale, i concimi azotati e gli ammendanti organici possono essere utilizzati anche dal 1 dicembre fino alla fine del mese di febbraio, non superando in tale periodo apporti di 50 kg/ha di azoto per intervento, fermo restando il quantitativo di azoto indicato nel PCA ed i quantitativi massimi di azoto per coltura e per Comune previsti nel vigente Programma d azione. 6. È vietato l'utilizzo dei concimi azotati e ammendanti organici sui terreni gelati, saturi d'acqua e/o innevati e nelle 24 ore precedenti l'intervento irriguo, nel caso di irrigazione a scorrimento, per i concimi non interrati. 7. Nel caso di terreno con pendenza media maggiore del 5% e qualora il suolo non sia coperto da vegetazione o da colture che assicurano la copertura completa del suolo, la distribuzione dei concimi azotati e degli ammendanti organici deve essere seguita dall interramento degli stessi entro 48 ore dalla somministrazione. 8. L utilizzo dei concimi azotati e ammendanti organici è consentito esclusivamente: a) in presenza della coltura; b) al momento della semina; c) per le colture arboree in fase di impianto, limitatamente agli ammendanti organici. d) nei seguenti casi di presemina: d.1. su colture annuali a ciclo primaverile estivo, riducendo al minimo il periodo intercorrente tra fertilizzazione e semina; d.2. con impiego di concimi contenenti più elementi nutritivi; in questi casi la somministrazione di azoto in presemina non può essere superiore a 30 kg. 15

16 9. Per le colture erbacee ed orticole non sono ammessi apporti in un unica soluzione superiori a 100 kg di azoto per ettaro 10. Per le colture arboree non sono ammessi apporti in un unica soluzione superiori a 60 kg di azoto di azoto per ettaro. Banca dati PRCFA Per il 2012 si prevede la raccolta informatica dei dati delle aziende aderenti al Piano Regionale alla Consulenza alla Fertilizzazione Aziendale, denominata Banca Dati PRCFA. Si ritiene infatti che tale Banca Dati possa costituire uno strumento essenziale per la raccolta dei dati aziendali, la loro memorizzazione, l aggiornamento e l elaborazione di quanto predisposto e previsto dal PRCFA. Essa inoltre permetterà di rapportare i dati raccolti a specifici ambiti territoriali, monitorare lo stato di fertilità e le qualità dei suoli campani, creare modelli per la stima delle produzioni FABBISOGNO FINANZIARIO La spesa complessiva prevista per la realizzazione del PRCFA per l anno 2012 è stata definita pari ad ,00 che sono stati impegnati sulla UPB , capitolo 3551 del Bilancio di previsione

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