ITINERARIO N. 1 Da LURATE-Cimitero alla PIUGERA-Cappelletta (Gironico al Monte)

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1 ITINERARIO N. 1 Da LURATE-Cimitero alla PIUGERA-Cappelletta (Gironico al Monte) a cura di Marialuisa Tettamanzi La partenza è dall ampio parcheggio presso il cimitero di Lurate. A piedi saliamo lungo il marciapiede a sinistra della carreggiata. che, in salita, va verso Castello. Bastano 80 metri e ci troviamo in un piccolo spiazzo dopo la curva accanto a un prato. Sulla sinistra, cerchiamo la traccia di uno stretto sentiero nell erba e lo imbocchiamo. Dopo un breve tratto di bosco, il sentiero curva in discesa verso un altro piccolo prato e infine sbocca su una carrabile sterrata. Prendiamo a destra: è la via Lura che costeggia il torrente Lura. Una scogliera artificiale ha rimediato da pochi anni ai danni provocati dall alluvione del 2001.

2 Arriviamo alla frazione Tapella in 10 minuti. Fino agli anni sessanta qui funzionava un mulino ad acqua: la ruota di legno è rimasta solo nei ricordi degli anta e in qualche fotografia. Ora, al sig. Catelli che conduce un mulino elettrico, si possono chiedere informazioni sui prodotti macinati in loco. Per uscire dal piccolo abitato, si sale per una ventina di metri. Usciti dall abitato l itinerario prosegue a destra sulla via asfaltata per pochi metri. Prima però soffermiamoci un momento a guardare dal Ponte sul Lura le pozze e le cascatelle, la fitta vegetazione che cresce nella stretta gola. Milioni di anni fa, a monte di essa esisteva un grande lago che a un certo momento sfondò una diga naturale proprio qui E da allora che il torrente scorre a bagnare le terre di Lurate. A testimonianza del passato, sulla sinistra possiamo intravedere una ex-cava. Dopo appena una ventina di metri in salita verso Castello, entriamo nella prima stradina sterrata a sinistra. Ci troviamo completamente immersi nel verde. La Lura ci accompagna sempre sulla sinistra e possiamo avvicinarci alle sue rive seguendo un piccolo sentiero. La Lura forma una grande pozza piuttosto profonda, detta la CIÜSA dal Castell (la chiusa ). Per i ragazzi nati negli anni venti e trenta del secolo scorso, sguazzare qui era uno dei passatempi preferiti. Questa piscina naturale alimentata da acque pulite permetteva di imparare a nuotare anche a chi non avrebbe avuto le possibilità economiche per una vacanza al mare. Proseguiamo fin oltre la staccionata.

3 Al quadrivio, (25 minuti) vediamo sulla sinistra un ponticello sul torrente (si tratta del collettore dell AltoLuraDepur). Noi proseguiamo diritto per una cinquantina di metri, poi in corrispondenza di una deviazione che si nota poco, giriamo decisamente verso destra con ampia curva a gomito. Ora il sentiero pare diventare una pista da bob : una curva parabolica scavata nella terra caratterizza questo breve tratto. Ci troviamo di fronte a un cartello indicatore. Ignoriamo l indicazione verso destra CAMPO AMA e ci dirigiamo a sinistra verso PIUGERA- GIAZZERA. Proseguiamo nel bosco di pini e castagni. Alcune piante sono intagliate alla base, perché anticamente se ne estraeva resina. Un tempo si potevano raccogliere fragoline e mirtilli, ma ora non se ne trovano quasi più

4 Si sale dolcemente il colle fino ad un bivio poco riconoscibile: andiamo a destra e, subito dopo, vediamo il cartello PIUGERA. (60 minuti). Se si segue l indicazione, ci si arrampica su di un ripido sentiero di radici; meglio allora ignorare il cartello, proseguire verso sinistra e aggirare l erta. Ci si trova subito in un prato. Qui vale la pena fermarsi un attimo per ammirare il bel paesaggio collinare: nelle giornate serene lo sguardo arriva fino a Guanzate, Cantù e oltre Imbocchiamo il sentiero che, tenendo la destra, entra nel fitto bosco di castagni e pini dal tipico tronco rosso. Saliamo verso la sommità della PIUGERA, termine che deriva da POGGIO o piccola altura (dal latino PODIUM). La spianata sommitale (90 minuti) permette ancora oggi giochi di bambini. Qui la nevicata del gennaio 2006 ha provocato la caduta di diversi alberi. In inverno la si vede subito. In estate, se riusciamo a individuare il sentiero verso sud tra la folta vegetazione, troviamo

5 la Cappelletta. Si tratta di un mausoleo, tomba del marchese Raimondi. Egli la volle su questo poggio per poter continuare a controllare le sue terre anche nella vita ultraterrena A quel tempo infatti davanti alla cappella c erano ampie rive coltivate e non erano ancora cresciuti gli alberi che oggi ostruiscono la visuale sulla pianura briantea. Dal BALCONE, quale poteva essere definita quella posizione, la vista era eccezionale. In dialetto, un piccolo balcone era detto PUGIÖÖ (PIUGERA ha forse anche questo secondo significato). Scendendo lungo la scalinata posta a sud, recentemente riportata alla luce e ripulita da un appassionato volenteroso cittadino, voltiamoci indietro così possiamo ammirare il complesso sepolcrale in pietra, come era originariamente nel secolo scorso. Giunti all ultimo gradino, andiamo a sinistra e, in 30 metri su un sentiero imboscato, riprendiamo la via del ritorno. TEMPI DI PERCORRENZA: CIRCA UN ORA E MEZZA. DISLIVELLO: CIRCA 120 METRI Nel primo tratto si percorre una strada sterrata pianeggiante lungo il Lura, poi in salita un sentiero nel bosco.