GEMELLAGGIO CHIESA MARCHE CHIESA ABRUZZO GIUGNO 2010 NEWSLETTER 06 UN ANNO DI GEMELLAGGIO IN QUESTO NUMERO

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1 GEMELLAGGIO CHIESA MARCHE CHIESA ABRUZZO GIUGNO 2010 NEWSLETTER 06 I VOLTI, I LUOGHI, LE CELE- BRAZIONI, GLI INCONTRI, LE OCCASIONI, LE GIOIE, I CO- LORI, IL FREDDO, LE DIFFI- COLTA, L AMICIZIA: UN AN- NO DI GEMELLAGGIO TRA LE CHIESE MARCHIGIANE E LA CHIESA AQUILANA UN ANNO DI GEMELLAGGIO (GIUGNO 2009 GIUGNO 2010) IN QUESTO NUMERO 21 GIUGNO: LA MARCA NE- GLI ABRUZZI 21 GIUGNO: ACQUA A CATI- NELLE E FREDDO POLARE NON FERMANO LA VOGLIA DI INCONTRARE 2 4 FESTA A CAMPO S. GIOVANNI 5 L AGENDA DEL VOLONTA- RIO E S. GIOVANNI DI CAGNA- NO CE L HA FATTA! COLORIAMOCI: FESTA DI INCONTRO PER I GR.EST. DELL AQUILANO 6 8

2 21 GIUGNO: LA MARCA NEGLI ABRUZZI Giornata intensa quella del 21 giugno: la Delegazione Caritas Marche ed il gruppo anziani della Caritas parrocchiale di Morrovalle hanno fatto visita alla zona gemellata Pizzoli-Montereale. Una invasione pacifica! Si potrebbe descrivere in questo modo la giornata del 21 giugno che ha visto le Marche doppiamente presenti nel territorio a- quilano. Nello stesso giorno due comitive diverse hanno fatto visita alla terra e alle comunità gemellate con le Chiese marchigiane. Un gruppo, quello della delegazione Caritas Marche, è stato guidato da Mons. Montevecchi e ha visto tra le sue fila il Delegato regionale della Caritas, i direttori di alcune Caritas diocesane e diversi stretti collaboratori. L altro gruppo, proveniente dalla parrocchia S. Bartolomeo Ap. di Morrovalle, era costituito principalmente da anziani accompagnati dai volontari Caritas parrocchiali e dai due ragazzi del Servizio Civile che fanno parte del progetto Dalle radici alle ali. La mattinata è iniziata con la celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Molinari vescovo di L Aquila - e concelebrata, tra gli altri, da Mons. D Ercole - vescovo ausiliare di L Aquila, da Mons. Montevecchi -Vescovo di Ascoli Piceno e incaricato per la carità nella nostra regione -, da don Dionisio direttore della Caritas aquilana - e da don Claudio e don Martino. La Messa alla quale ha partecipato anche il gruppo di Morrovalle è stata celebrata nella bellissima Basilica di Collemaggio che, nonostante i gravi danni subìti in seguito al terremoto, continua ad essere il cuore pulsante della Chiesa Aquilana. Mons. Molinari ha salutato i presenti e ringraziato le Chiese Marchigiane per la presenza e la vicinanza dimostrata in questi mesi di gemellaggio. Terminata la celebrazione eucaristica, la Delegazione ha visitato le due comunità parrocchiali nelle quali in questi mesi si è lavorato maggiormente. Per questo motivo, il gruppo ha fatto un primo scalo ad Arischia (nella cui chiesetta si è svolto un incontro con il parroco, alcuni rappresentanti del Consiglio pastorale e dei parrocchiani) ed un secondo a Pizzoli dove, presso la casa S. Stefano, don Claudio e alcune volontarie della Caritas parrocchiale hanno accolto gli ospiti. I marchigiani si sono poi ritrovati per il pranzo a cui hanno preso parte anche i parroci della zona gemellata e durante il quale Mons. D Ercole ha fatto un rapido e inaspettato saluto. In seguito gli addetti ai lavori hanno incontrato don Dionisio che ha illustrato il lavoro svolto dalla Caritas in questo anno in cui 17 delegazioni regionali sono state permanentemente presenti sul territorio per collaborare con la Caritas diocesana di L Aquila in un percorso di vicinanza alle comunità parrocchiali colpite direttamente o indirettamente dal terremoto. 2

3 A sinistra e in basso: alcuni momenti della celebrazione eucaristica presieduta damons. Molinari nella Basilica di Collemaggio. A sinistra: la Delegazione ha visito la comunità di Arischia presso la sala comunitaria la cui costruzione è stata finanziata dalla Caritas. In basso: terza tappa della visita della delegazione è stata Pizzoli. Don Claudio ha incontrato il gruppo marchigiano presso i locali della casa S. Stefano, ristrutturata e prossima all inaugurazione. In basso: due momenti dell incontro che si è svolto dopo pranzo. La Delegazione ha incontrato don Dionisio, direttore della Caritas diocesana di L Aquila, il quale ha presentato la situazione della popolazione terremotata e gli interventi messi in atto dalla Caritas diocesana assieme alle delegazioni regionali. 3

4 21 GIUGNO: ACQUA A CATINELLE E FREDDO POLARE NON FERMANO LA VOGLIA DI INCONTRARE La testimonianza di Giuliana, responsabile della Caritas parrocchiale di Morrovalle Coraggiosi e puntuali alle 7 del mattino partiamo da Morrovalle: è la gita annuale dei nostri amici vecchietti della Parrocchia di San Bartolomeo apostolo; sono con noi Giacomo e Fabiana, i ragazzi del SCV. Nuvoloni neri e pioggia ci accompagneranno per tutta la giornata. Il desiderio di tornare nella terra d Abruzzo e di incontrare amici, già nostri ospiti, ci ha caricato di entusiasmo. Trovare la bellissima basilica di Santa Maria di Collemaggio, che ricordavamo maestosa e sempre baciata dal sole, mesta e un po triste con le sue vistose ferite, ci ha fatto sentire quanto la nostra vita sia appesa ad un filo Filo che, se legato alla Fede ed al nostro Dio, fa immergere immediatamente nella preghiera. Ed è proprio la Preghiera la prima tappa: siamo stati onorati di partecipare alla Celebrazione solenne per la festività di San Luigi Gonzaga presieduta dai vescovi dell Aquila e da Vescovi marchigiani in occasione della visita della delegazione regionale Caritas Marche ad alcune località dell Abruzzo. La prevista passeggiata a piedi per il centro dell Aquila è stata impedita dalla pioggia ma, dopo un percorso avventuroso con il pullman, arriviamo al ristorante. La convivialità è sempre momento festoso e piacevole anche perché condiviso con la delegazione ma soprattutto con le operatrici che operano nella zona Pizzoli-Montereale. Ma il momento sicuramente più forte è stato l incontro con gli amici di Pizzoli e qualche amico di Arischia conosciuto nel gemellaggio dello scorso aprile, i loro sorrisi, il loro calore... e tra una tombola ed un dolcetto è arrivato il momento dei saluti. In alto: foto di gruppo alla faccia dei nuvoloni che ci hanno fatto sempre compagnia! A destra: tavolata per la tombolata (gioco quanto mai adatto al clima del giorno) e poi c è bisogno di dirlo?!? Tutti a mangiare! 4

5 FESTA A CAMPO S. GIOVANNI Mettete un tardo pomeriggio d estate, un villaggio M.A.P. (moduli abitativi provvisori) e una comunità che si vuole ritrovare per stare insieme e dare il benvenuto ai nuovi residenti. Mescolate delicatamente il tutto e avrete come risultato finale la festa a Campo S. Giovanni. Il villaggio M.A.P. che si trova a Pizzoli è dedicato, appunto, a S. Giovanni. Quale occasione migliore se non il 24 giugno, giorno nel quale si festeggia questo Santo, per organizzare un momento di preghiera e convivialità che veda coinvolti tutti: società civile e comunità parrocchiale, vecchi e nuovi residenti? Il lavoro di preparazione della serata ha visto coinvolte tutte le associazioni presenti in paese, l amministrazione comunale e, naturalmente, la Parrocchia di S. Stefano affiancata dalla Caritas Marche. Alcune parrocchiane, assieme alle operatrici Caritas, hanno fatto un volantinaggio porta a porta presso i M.A.P. per invitare personalmente tutti i residenti. C è chi ha pensato alla logistica per la sistemazione dell altare, delle sedie e dei tavoli, chi ha organizzato i giochi per bambini e ragazzi, chi ha curato la preparazione del cibo che si è condiviso a cena e chi si è occupato dell animazione della serata. Tutti sono stati Dall alto in basso: il volantino invito della festa Tre momenti della celebrazione eucaristica che ha avuto luogo nel piccolo piazzale del villaggio 5

6 coinvolti: residenti del villaggio e vecchi residenti pizzolani. La festa è iniziata alle ore con la celebrazione della S. Messa celebrata dal parroco don Claudio e concelebrata da don Luigino Marchionni (parroco nella Diocesi di Fermo, in visita alla delegazione Marche). Durante l omelia don Claudio ha sottolineato la volontà di far sentire accolti i nuovi arrivati e la speranza che da parte di tutti ci sia la voglia di conoscere e farsi conoscere. Anche il sindaco, al termine della celebrazione ha salutato tutti i partecipanti ed ha ricevuto in dono un crocifisso che sarà appeso presso la nuova sala consiliare. Sopra: i ragazzi hanno potuto giocare tra loro grazie alle attività preparate dalla cooperativa del paese che si occupa di animazione per i più piccoli. Pasta, panini, torte rustiche e per finire una mega torta per tutti! Dopo il ristoro dell anima il ristoro dello stomaco: cibo a volontà da condividere al tramonto, musica dal vivo in sottofondo e, per finire, falò di S. Giovanni secondo la tradizione del posto: le signore hanno raccontato dell usanza, nel passato, di fare dei piccoli falò nei vari spiazzi del paese e di girare per visitarli tutti, ballando davanti a ognuno di essi. -in alto: musica e ballo per tutti -a destra: il falò di S. Giovanni, momento conclusivo della serata. 6

7 GEMELLAGGIO CHIESA MARCHE - ABRUZZO Newsletter 05 Age L AGENDA DEL VOLONTARIO A sinistra: un momento della celebrazione eucaristica nella chiesa di S. Francesco in Pettino In basso: i primi volontari arrivati in chiesa Ogni mercoledì dalle ore alle 22.30: questo è l appuntamento fisso per tutti i volontari che prestano e presteranno servizio nella Diocesi di L Aquila con la Caritas durante l estate. Il programma prevede un incontro di preghiera e di confronto per i volontari che provengono da ogni regione d Italia e che hanno, in questo modo, la possibilità di trovarsi per condividere un momento spirituale organizzato appositamente per loro. E stato lo stesso Vescovo ausiliare Mons. D Ercole a esprimere la volontà di incontrare personalmente i ragazzi che cercano di affiancare le comunità locali. La celebrazione della S. Messa ha aperto il primo di questi incontri. I volontari erano ancora poco numerosi (le scuole erano appena terminate e le ferie ancora non iniziate) ma, già al secondo appuntamento, i banchi della chiesa si sono riempiti e si è così avviato un ciclo di brevi catechesi, guidate dal Vescovo, ispirate da alcune parabole del Vangelo: quella dei talenti, il buon samaritano, il Padre buono e il giovane ricco. Partendo dalla lettura e dal commento di ognuna di esse, i ragazzi hanno la possibilità di meditare sulla Parola per calarla nella propria vita e per condividere con gli altri quanto provato e vissuto. Un ulteriore aiuto alla riflessione viene offerto da alcune testimonianze. L ora trascorsa insieme diventa, in questo modo, un importante sosta per dare senso e comprendere ancor di più il significato del servizio che si sta svolgendo. 7

8 E San Giovanni di Cagnano ce l ha fatta! Nell ultima newsletter avevamo parlato delle Prime Comunioni che si erano celebrate a Pizzoli ed Arischia e incrociavamo le dita perché la chiesa in legno in costruzione a S. Giovanni di Cagnano Amiterno fosse pronta per la celebrazione delle prime comunioni del 6 giugno. Diciamo che, in qualche modo, ci si è riusciti: la chiesa in legno non è ancora completata ma, grazie all allestimento creato dai collaboratori parrocchiali, la struttura ha accolto i bambini e le loro famiglie per questa importante tappa. Durante la stessa S. Messa, don Artur ha salutato la sua comunità che può contare, da ora in poi, sulla guida di don Daniel, già parroco di Barete. Don Daniel e don Artur: il nuovo e il vecchio parroco di S. Giovanni di Cagnano Amiterno nel giorno delle Prime Comunioni COLORIAMOCI: FESTA DI INCONTRO PER I RAGAZZI DI TUTTI I GREST DELL AQUILANO Sono partiti in tutte le varie località della Diocesi i GrEst (gruppi estivi) ed i Centri Estivi organizzati da un tavolo unitario che vede collaborare Comune di L Aquila, CSV, Caritas e associazioni locali. In alcuni centri le richieste di iscrizione aumentano di giorno in giorno ma non sempre vi si può fare fronte. Lo scorso venerdì, 2 luglio, i ragazzi e gli animatori di tutti i vari GrEst si sono incontrati a Murata Gigotti (Coppito) per vivere insieme COLORIAMOCI: una giornata di festa, di incontro e di gioco. PER INFO: emergenze@caritasmarche.it - Tel. Abruzzo Tel. Marche