Pinze Lunghe in Legno Andrea Moia

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1 Pinze in Legno lunghe Dopo aver costruito le pinze lunghe con un tubicino di ferro, per lavorare all'interno della mia famosa bottiglia, ho avuto necessità di costruirmi un altro paio di pinze lunghe. Questa volta dovevano lavorare come una vera e propria pinzetta, con lo stesso principio; solo che dovevano essere abbastanza lunghe per poter essere introdotte nella bottiglia! Ricordandomi di un colloquio con il nostro amico Luciano Bragonzi ed uno dei suoi fantastici disegni, ho pensato di riprodurre l'artefatto adatto per il mio scopo. Sono partito dal suo progetto Vediamo quindi il materiale che ho utilizzato: n 2 quadrelli da 5 mm per lato lunghi 30 cm n 1 tondino da 4 mm di diametro (si può usare anche da 5 mm) n 2 pezzetti di compensato con misure 60x10x2 mm (LxAxP) n 1 elastico Pag. 1-9

2 I pezzi principali li ho ricavati da due quadrelli di noce da 5x5 mm lunghi circa 30 cm (di questa lunghezza mi servivano). A circa 1/3 della loro lunghezza ho segnato il punto che fungerà da leva ad attrezzo finito, in modo da avere un riferimento preciso su entrambi i quadrelli. Una volta segnato il punto del fulcro ho potuto iniziare le operazioni di levigatura su tre lati. Utilizzando un pialletto molto piccolo ho iniziato da circa metà del listello verso la futura punta a rastremare tre lati di esso. Il quarto lato sarà quello che formerà proprio il lato presa della pinza. Ho assottigliato i lati esterni e poi il lato superiore per fare in modo di ricavarne una punta sottile abbastanza per essere forte e robusta, ma anche piccola per poter lavorare decentemente con piccoli pezzi. Qui si deve fare attenzione a non intaccare minimamente il quarto lato, ovvero il lato pinza perchè questo dovrà aderire perfettamente con quello dell'altro listello, in modo da avere la superficie di presa ben liscia e aderente una con l'altra. Quella che vedete nella prossima pagina è la foto di un listello finito. Pag. 2-9

3 Qui invece è evidenziato il lato che non è stato toccato dal pialletto Pag. 3-9

4 Alla fine della lavorazione, dopo aver passato una bella mano di carta vetrata fine su entrambe i listelli (senza toccare le parti che aderiranno) la mia pinza iniziava ad avere questo aspetto: Pag. 4-9

5 Mantenendo ora i listelli perfettamente aderenti e bloccati con un morsetto, ho praticato un foro di 2 mm di diametro nel punto dell'ipotetico fulcro, forando i lati esterni dei listelli. Il foro è stato poi rifinito con una piccola lima tonda, in modo da creare l'incavo necessari per poter ricevere il tondino da 4 mm di diametro. Ho fatto in modo che questo foro potesse alloggiare anche un tondino da 5 mm di diametro. Logicamente più grande è il tondino che farà da leva, più le pinze avranno una maggiore apertura. Pag. 5-9

6 Appena eseguito il foro ho verificato la mia pinza, mettendo un piccolo elastico vicino al fulcro, verso la punta dei beccucci. Questo mi è servito per provare e verificare l'apertura della mia pinzetta e per controllare la tensione e la robustezza dell'elastico (in pratica volevo essere certo della tenuta e della forza dell'elastico: essendo un attrezzo comunque leggero ma che deve serrare molto bene dei pezzi piccoli all'interno di una bottiglia, la forza che bisogna imprimere per far aprire la pinza non deve essere troppo impegnativa altrimenti si rischia di muovere il pezzo preso e quindi lavorare non in condizioni ottimali) Ora si tratta di rendere ben fissa la pinzetta, in modo che i due becchi al momento che devono far presa, non si spostino lateralmente. Questo può succedere vista la lunghezza degli stessi: al momento della presa a causa anche della forza impressa dall'elastico, i due becchi potrebbero spostarsi lateralmente e quindi non aprirsi correttamente. Per risolvere questo possibile problema ho preso due pezzi di compensato delle misure adatte (60x10x2) ai quali ho fatto un foro dello stesso diametro del tondino utilizzato come fulcro (4mm) Ho tagliato a misura il mio tondino considerando lo spessore dei listelli dei becchi e lo spessore dei due pezzi di legno che fungeranno da fermo: quindi 9 mm Il risultato è il seguente: Pag. 6-9

7 Ora non resta che infilare il fulcro all'interno dei due listelli per provare la nuova pinza, ed ecco il nostro attrezzo finito! Pag. 7-9

8 Abbiate l'accortezza di mettere l'elastico il più vicino al fulcro in modo che faccia più resistenza e che tenga ben uniti i due beccucci. La prima prova sul campo è stata una piccola emozione: funzionava veramente!! Partendo da questo semplicissimo concetto si possono fare tutte le pinze che necessitano, ognuna dedicata al particolare lavoro che si deve fare... Pag. 8-9

9 e quindi andiamo avanti con il nostro fantastico hobby!! Un Abbraccione e buon Modellismo a tutti! Moia Andrea Pag. 9-9