I doveri deontologici dell avvocato nel diritto di famiglia

Transcript

1 I doveri deontologici dell avvocato nel diritto di famiglia (dalla funzione sociale dell Avvocatura alla Giurisdizione Forense ) 1

2 TRIBUNALE MILANO, SEZ.IX, (ORD.) Est. Dott. Buffone (in Fam. e Dir. 12/2016) Caso: settimo procedimento e provvedimento dopo l udienza presidenziale nell arco di un anno solare (intervento Servizi Sociali e CTU in corso) minore tenera età affidata al Comune ex art 333 c.c. - ordinanza ex art. 708 c.p.c. dell con incarico valutazione collocazione protettiva in famiglia o comunità istanza urgente madre - Lite bagatellare patrocinio a Spese dello Stato Istanza assimilabile a procedura ex art. 709 ter c.p.c. inammissibile 709 ter c.p.c. riservato a controversie insuperabili con gravi ripercussioni sui minori per gli affari essenziali del minore (istruzione, salute, residenza, educazione) 2

3 Ruolo dell Avvocato nei processi che coinvolgono minori 1) dovere di conoscenza della legge: esiste legge ( n. 260 art. 2) calendario festività nazionali 2) ricorso al Giudice inammissibile se vi è legge e per micro conflittualità 3) ruolo protettivo del minore : servizio di pubblica necessità (art. 359 c.p.) e garanzia tutela interessi individuali e collettivi (art. 1 comma II lett. a) legge 247/2012 mandato dal genitore è contratto ad effetti protettivi verso terzi (il minore) avvocato difensore del genitore ANCHE difensore del minore 4) giurisdizione forense d.l. 132 del 2014 conv. In l. n. 162/2014 negoziazione assistita (Avvocato partecipa alla formazione di atti idonei a costituire giudicato e modificare status ) 3

4 Conflittualità patologica dei genitori: conseguenze possibili Astratta configurabilità reato maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) ai danni del minore (riserva comunicazione alla Procura) Se coltivata in processo le istanze sono inammissibili conseguenze sull ammissione al Patrocinio a Spese dello Stato 4

5 Nota avv. Remo Danovi (doveri deontologici nel diritto di famiglia) Cod. Deontologico 1997 poche regole deontologiche (divieto di assistere un coniuge contro l altro se assistiti in precedenza congiuntamente ; investigazioni difensive tutela del minore) ma norma di chiusura (art. 60) permetteva applicazione delle regole ai casi non previsti Nuovo Cod. Deontologico (in vigore dal ) : l. 247/2012 dispone la tipizzazione delle condotte deontologicamente rilevanti e espressa indicazione della sanzione minore elasticità e duttilità nell individuazione condotte in concreto, ma maggiore attenzione al diritto di famiglia 5

6 (segue) Codice Deontologico Art : divieto di assistere il coniuge o convivente sempre se in precedenza assistiti congiuntamente (sospensione da 2 a 6 mesi) Art e 57.2 : tutela anonimato del minore Art. 56: divieto di ogni forma di colloquio o contatto nelle controversie familiari o minorili, salvo ascolto col consenso degli esercenti la responsabilità oppure conflitto di interessi con gli stessi prescrizioni per i procedimenti penali (sospensione da sei mesi ad un anno) Art : divieto di assistere un genitore dopo aver assistito il minore (sospensione da uno a tre anni) 6

7 (segue) Codice Deontologico Limite cod. deont. : previsioni che regolano aspetti formali (l ascolto e la tutela dell anonimato) non danno sufficiente tutela del minore Avvocato dovrebbe difendere gli interessi inespressi del minore Proposta inserzione articolo che imponga l obbligo per l avvocato che assista un genitore di privilegiare le soluzioni il più possibile condivise nel rispetto dell interesse del minore È la strada che apre Trib. Milano cit. una nuova figura di avvocato del minore mandato congiunto dei due avvocati dei genitori per rappresentare il minore 7

8 (segue) Codice deontologico Dovere protettivo del minore consegue ai principi generali: avvocato non è una coscienza a noleggio del cliente autonomia della difesa dovere di verità dovere di non assecondare comportamenti illeciti o fraudolenti dovere di non consigliare azioni inutilmente gravose dovere di indipendenza e fedeltà verso la parte assistita e verso l ordinamento Etica deontologica = diritto degli altri a vedere rispettate le regole Funzione sociale dell avvocatura (richiami nella L. 247/2012) educazione alla legalità (progetti nelle scuole) Giustizia senza processo - partecipazione dell avvocato alla risoluzione dei conflitti con effetti di giudicato e costitutivi (L. 162/2014) 8

9 Negoziazione Assistita.Degiurisdizionalizzazione (cit. contributo avv. Laura Hoesch di prossima pubblicazione su Il Familiarista) Il d.l. 132 del 2014 conv. In l. 162 del 2014 ha introdotto nuovo termine, sino ad ora ignorato daldizionario dellalingua italiana Applicato all ambito giudiziario apre ad un nuovo modo di litigare Il diverso modo istituzionale di risolvere il conflitto può contribuire, all origine, alla qualità del conflitto stesso che può nascere nella diversa dimensione della sua possibile soluzione amichevole anziché in quella contenziosa della vittoria o sconfitta lo Stato ha deciso di togliere la lite dal processo e affidarla all avvocato 9

10 (segue) Negoziazione assistita. Degiurisdizionalizzazione Una nuova opportunità alla classe forense, per ora non pare apprezzata Rivalutazione della professione forense, superamento della vecchia modalità litigiosa Cambiamento della professione conseguenza necessaria del cambiamento del mondo e della società Cambiamenti epocali della società e della famiglia, un tempo erano lenti e più facili da assimilare, oggi sono veloci, incertezza, contraddizioni, difficoltà a comprendere cosa è il valore e il disvalore, multiculturalità tra paesi, tra generazioni, tra aree sociali, modi di vivere diversissimi si incontrano e scontrano tra loro 10

11 (segue) Negoziazione assistita. Degiurisdizionalizzazione Matrimonio oggi. Disfacimento della tradizione istituzionale. Le norme violate potrebbero non rispondere più agli interessi delle parti, nel frattempo modificati e trasformati La famiglia oggi non ha più gerarchia né autorità. Cass. Civ n modello di famiglia/istituzione (incentrata sull autorità del pater familias prima (1942) e dei genitori dopo (1975), è stato superato da quello di famiglia/comunità, dove gli interessi sono quelli solidali dei componenti valorizzata la sfera individuale il singolo riceve tutela come persona ex art. 2 Costituzione 11

12 (segue) Negoziazione assistita. Degiurisdizionalizzazione Separazione: se discussa nel processo impedisce la reale comprensione dell accaduto che viene compresso e limitato nei confini della prova, che non è rappresentativa della verità. Alla base della composizione reale e duratura del conflitto deve esserci la verità, non quella processuale La lite deve essere decisa non più da un terzo ma proprio da coloro che rappresentano i litiganti : partecipazione attiva delle parti che vengono aiutate dai professionisti ad individuare i loro reali e concreti interessi e bisogni 12

13 (segue) Negoziazione Assistita. Degiurisdizionalizzazione Interventi legislativi già in tal senso: la proposta conciliativa giudiziale ex art. 185 bis c.p.c. La mediazione civile (d.lgs.28/2010) che ex art. 5 comma 2 può essere imposta dal giudice, e che è obbligatoria (nella prassi milanese) il rito partecipativo (nelle procedure ex art. 316 e 337 bis e segg. c.c., 337 quinquies e 710 c.p.c.) con l intervento nel collegio di un giudice onorario di formazione forense, specializzato nei conflitti familiari e nelle tecniche di mediazione (nella prassi milanese) il Coordinatore Genitoriale (Trib. Milano , Pres. Est. Laura Cosmai) 13

14 La Pratica Collaborativa Ulteriore alternativa nata nel 2010 per soli avvocati ed estesa poi ad altri professionisti (esperti di relazioni famigliari, facilitatori della comunicazione (coach), esperti finanziari AIADC Associazione Professionisti Collaborativi, che partecipa alla IACP (International Academy of Collaborative Professionals) Incentrato sul cliente, sulla specificità di ciascun caso, idoneo non per tutte le controversie familiari (no in caso di violenze, ad esempio, o alienazioni genitoriali ), un metodo preciso e studiato dove i professionisti coinvolti (due avvocati, uno per parte, formati alla pratica collaborativa, un esperto della comunicazione o facilitatore della comunicazione, a volta esperto finanziario) aiutano le parti a trovare una soluzione della crisi coniugale che sia corrispondente ai loro reali interessi e duratura nel tempo, soluzione alternativa alle vicende di separazioni e divorzi giudiziali 14

15 grazie per l attenzione 15