Il passaggio alla scritto delle lingue romanze. Il primo testo romanzo: i Giuramenti di Strasburgo

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1 Il passaggio alla scritto delle lingue romanze Il primo testo romanzo: i Giuramenti di Strasburgo

2 Pro Deo amur et pro christian poblo et nostro commun salvament, d ist di in avant, in quant Deus savir et podir me dunat, si salvarai eo cist meon fradre Karlo et in aiudha et in cadhuna cosa, si cum om per dreit son fradra salvar dift, in o quid il mi altresi fazet; et ab Ludher nul plaid numquam prindrai qui, meon vol, cist meon fradre Karle in damno sit [Per l amore di Dio e per la salvezza del popolo cristiano e nostra comune, da oggi in avanti, in quanto sapere e potere Dio mi dà, così salverò io questo mio fratello Carlo e col (mio) aiuto e in ciascuna cosa, così come si deve giustamente salvare il proprio fratello, a condizione che a me faccia altrettanto; e con Lotario non prenderò mai nessun accordo che, per mia volontà, a questo mio fratello Carlo torni di danno]. Più breve la formula pronunciata dall esercito di Carlo: Si Lodhuvigs sagrament que son fradre Karlo iurat conservat, et Karlus, meos sendra, de suo part non los tanit, si io returnar non l int pois, ne io ne neuls cui eo returnar int pois, in nulla adiudha contra Lodhuvig li iu er [Se Ludovico mantiene il giuramento che suo fratello Carlo giura, e Carlo, mio signore, da parte sua non lo mantiene, se io non lo posso distogliere da questo, né io né alcuno che io possa distogliere da ciò gli saremo di aiuto contro Ludovico].

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4 Il passaggio alla scritto delle lingue romanze La Sequenza di sant'eulalia

5 Buona pulcella fut Eulalia, bel auret corps, bellezour anima. Voldrent la veintre li Deo inimi, voldrent la faire diaule servir. Elle no nt eskoltet les mals conselliers, qu elle Deo raneiet chi maent sus en ciel, ne por or ned argent ne paramenz, por manatce regiel ne preiement, niule cose non la pouret omque pleier le polle sempre non amast lo Deo menestier [Buona fanciulla fu Eulalia, / bello aveva il corpo, più bella l anima. / Vollero vincerla i nemici di Dio, / vollero farle servire il diavolo. / Lei non ascolta i cattivi consiglieri, / (in modo) che rinneghi Dio che sta su in cielo, / né per oro o argento o vesti preziose, / per minaccia di re o preghiera, / niente la poté mai piegare / (che) la fanciulla sempre non amasse il servizio di Dio].

6 Bibliothèque municipale de Valenciennes 150 (olim 143), cc.141v-142r

7 Bibliothèque municipale de Valenciennes 150 (olim 143), c.141v

8 I più antichi documenti del francese 2. La Vie sant Lethgier

9 Ed. J. Linskill, Paris 1937; traduzione nostra: 38 Li tres vindrent a sanct Lethgier, Jus se giterent a sos pez. De lor pechietz que aurent faiz 225 Il los absols et perdonét. Lo quarz, uns fel, nom a Vadart, Ab un inspieth lo decollat. 39 Et cum il l'aud tollut lo quev, Lo corps estera sobre ls piez. 230 Cio fud lonx dis que non cadit; Lai s'aprosmat que lui firid. Entro l talia los pez dejus, Lo corps estera sempre sus. I tre vennero da s. Leodegario si gettarono giù ai suoi piedi. Dei loro peccati che ebbero fatto li assolse e perdonò. Il quarto, un fellone, di nome Guadardo con una spada lo decapitò. E quando gli ebbe tolto il capo, il corpo era restato sui piedi. Per lungo tempo non cadde; là si avvicinò colui che lo ferì, fin che gli ebbe tagliato i piedi in basso il corpo era restato sempre su.

10 40 Del corps asaz l'avez audit 235 Et dels flaiels que granz sustint. L'anima reciut Domine Deus; Als altres sanz en vai en cel. Il nos aiud ob ciel Senior 240 Por cui sustinc tels passïons! Del corpo assai avete udito e dei tormenti grandi che sostenne. Il Signore Dio ricevette la sua anima; con gli altri santi se ne va in cielo. Ci aiuti presso il cielo del Signore per cui sostenne tali sofferenze!

11 I più antichi documenti del francese 3. La Passion di Clermont-Ferrand

12 Edizione e traduzione di D.S. Avalle, Milano-Napoli, 1962 LXXIX Ad epsa nona cum perving, dunc escrided Jesús granz criz. Hebraice fortment lo dis: 315 «Helí, helí per que m gulpist?» LXXX Uns del felluns chi sta iki sus en la cruz li ten l azit. Jesús fortmen dunc recridet; le spiritus de lui anet. 320 LXXXI Cum de Jesu l anma n anet, tan durament terra crollet, roches fendient, chedent munt, sepulcra sanz obrirent mult. LXXXII Et mult corps sanz en sun exut 325 et inter omnes sunt vedud; qui in templum dei cortine pend, jusche la terra per mei fend. Quando fu proprio l ora nona, Gesù allora gridò con gran voce. Lo disse forte in ebraico: «Heli, Heli perché mi hai abbandonato?» Uno dei malvagi che si trova lì vicino, su sulla croce gli tende dell aceto. Gesù mandò allora di nuovo un gran grido; Il suo spirito se ne andò. Non appena l anima di Cristo se ne andò, la terra tremò così paurosamente che le pietre si spezzavano, i monti crollano, e molti sepolcri di santi si apersero. E molti corpi di santi se ne sono usciti e sono visti fra gli uomini; il velo che pende nel tempio di Dio, fino a terra si squarcia nel mezzo.

13 I più antichi documenti del francese 4. La Vie de saint Alexis

14 Ed. G. Paris, Paris 1872; tr. di A. Roncaglia (con qualche modifica): XI Quant li jorz passet ed il fut anoitiet, Ço dit li pedre: «Filz, quer t'en vai colchier Avoc ta spose, al comand Deu del ciel.» Ne volst li enfes son pedre corocier: Vint en la chambre od sa gentil muilier. 55 Quando il giorno trapassa e s'è fatta notte così disse il padre: «Figlio, va dunque a coricarti con la tua sposa, secondo la volontà di Dio». Non volle il giovane dar cruccio al padre: venne nella stanza con la sua nobile sposa. XII Com veit le lit, esguardat la pulcele, Quando vide il letto, guardò la fanciulla. Donc li remembret de son seignour celeste, Allora gli torna in mente il suo Signore celeste Que plus at chier que tote aveir terrestre: che ha più caro di qualsiasi cosa terrena: «E Deus, dist il, come forz pechiez m'apresset! «O Dio!», disse, «che grande peccato m incombe! S or ne m en fui, molt criem que ne t'en perde». 60 Se ora non fuggo ho gran tema di perderti». XIII Quant en la chambre furent tot sol remés, Danz Alexis la prist ad apeler: La mortel vide li prist molt a blasmer, De la celeste li mostret veritet; Mais lui ert tart qued il s en fust alez. 65 Quando nella camera furono rimasti tutti soli, il nobile Alessio le rivolse la parola: la vita terrena cominciò a biasimarle e le mostra il vero della vita celeste; ma gli tardava d essere lontano.

15 XIV «Oz mei, pulcele, Celui tien ad espous Qui nos redemst de son sanc precious. En icest siecle nen at parfite amour: La vide est fraiele, n'i at durable onour; Ceste ledece revert a grant tristour». 70 XV Quant sa raison li at tote mostrede, Donc li comandet les renges de sa spede Ed un anel dont il l'out esposede. Don en ist fors de la chambre son pedre: En mie nuit s'en fuit de la contrede. 75 «Ascoltami, fanciulla, Lui tieni per isposo che ci redense col suo sangue prezioso. In questo mondo non v ha perfetto amore: effimera è la vita, non v ha durevole possesso; questa letizia si risolve in gran tristezza». Quando il suo pensiero tutto le ha dichiarato, allora le consegna il cingolo della sua spada e l anello col quale l aveva sposata. Poi esce fuori dalla camera di suo padre: nel cuor della notte fugge da quella terra.