REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
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1 Allegato alla Delib.G.R. n. 41/22 del PIANO BIETICOLO-SACCARIFERO DELLA REGIONE SARDEGNA Regolamento CE n. 320/2006 articolo 6 Premessa Il settore bieticolo-saccarifero sardo è stato in Sardegna di notevole importanza sul piano economico-sociale sia per la parte agricola propriamente detta, che per l industria e il relativo indotto. La coltivazione della bietola interessava 85 comuni delle Province di Cagliari (49), Oristano (30) e Sassari (6), per un totale di circa aziende agricole e complessivi addetti diretti e circa 900 indiretti (contoterzisti, manutentori di impianti, trasportatori, ecc.); la lavorazione della totalità della produzione era affidata ad un unico zuccherificio ubicato a Villasor, in provincia di Cagliari, che ha operato fino al La riforma della PAC nel settore dello zucchero ha portato in Italia alla chiusura di 13 zuccherifici su 19, compreso lo zuccherificio presente in Sardegna che, come riferito, assorbiva totalmente la produzione regionale di barbabietola da zucchero e ha determinato la scomparsa della coltura. Lo stabilimento ha cessato totalmente la sua attività con la chiusura della campagna Il Regolamento (CE) 320/2006 del Consiglio ha attivato un fondo di ristrutturazione per le imprese produttrici di zucchero che hanno rinunciato alle quote di produzione, e un aiuto alla diversificazione per i bieticoltori che hanno dovuto, a seguito di questa riforma, abbandonare la coltura. Per la concessione di queste due tipologie di aiuto è stato elaborato un programma di ristrutturazione nazionale che, per la diversificazione, prevede un fondo di Le aziende agricole coinvolte nella coltivazione sono state nelle ultime campagne bieticole circa 1.500, con una superficie regionale investita che si è ridotta annualmente passando da circa 6400 ettari del 1999 ai 1780 ha del Il dato del 2005 è stato preso come annata di riferimento nel Piano nazionale di ristrutturazione che destina per la diversificazione in Sardegna , importo che condiziona fortemente l entità dell intervento. Si rende pertanto necessaria la programmazione di questo esiguo riparto regionale per contribuire alla riconversione delle aziende bieticole sarde verso altri ordinamenti produttivi (cerealicolo, foraggero, orticolo, proteoleaginoso, ecc.). Obiettivo specifico L obiettivo specifico è quello di favorire la riconversione delle aziende agricole che hanno abbandonato la coltura della barbabietola da zucchero a seguito della chiusura dello zuccherificio (Eridania SADAM S.p.A.) operante in Sardegna. Data l esiguità delle risorse finanziarie disponibili, il Piano prevede esclusivamente interventi di meccanizzazione delle imprese in riconversione, attraverso l adeguamento del parco macchine aziendale. 1/5
2 Beneficiari I beneficiari sono gli ex bieticoltori, definiti ai fini del presente atto come imprenditori agricoli che hanno sottoscritto contratti di fornitura di barbabietola in almeno una delle tre campagne di commercializzazione, , precedenti quella nella quale è avvenuta la rinuncia della quota da parte dell Eridania SADAM di Villasor (Anno 2006), e aver conferito le produzioni all impianto medesimo. I dati relativi ai potenziali beneficiari sono messi a disposizione dall organismo pagatore (AGEA). Per beneficiare dell aiuto il soggetto richiedente deve: 1) presentare una scheda tecnica contenente: le caratteristiche strutturali delle aziende sulle quali le macchine sono chiamate ad operare; la descrizione delle caratteristiche tecnologiche e tecniche delle macchine prescelte; la valutazione tecnica ed economica rispetto alle caratteristiche tecniche, tecnologiche ed operative delle macchine scelte; l analisi del grado di utilizzazione delle macchine. 2) Garantire il rispetto delle norme comunitarie, nazionali e regionali vigenti in materia di: a. igiene e sicurezza dei lavoratori (D.P.R. 547/1955, D.P.R. 303/1956, D.Lgs. 626/1994); b. in materia di fitofarmaci (D.Lgs. 194/1995, DPR 290/2001); c. macchine, impianti e attrezzature (D.P.R. 459//1996); Criteri di valutazione delle domande Al fine della valutazione delle domande sono adottati i seguenti criteri di selezione: Tipologia punteggio Azienda singola condotta da giovani agricoltori 5 Azienda che ha già effettuato gli investimenti ai sensi del presente piano dal al Investimenti indirizzati ai comparti produttivi : cerealicolo, foraggero, leguminose da granella, orticolo 10 A parità di punteggio ulteriore priorità sarà riservata alla maggiore quantità di superficie dismessa precedentemente investita a barbabietola. Spese ammissibili e non ammissibili Sono ammissibili a sostegno gli investimenti materiali per l acquisto di macchine agricole ed attrezzature (nuove di fabbrica) per la razionalizzazione dei mezzi di produzione aziendale, la riduzione dei costi e il miglioramento della qualità delle produzioni, delle condizioni di lavoro e degli standard di sicurezza degli addetti. In linea generale sono ammissibili macchine ed attrezzature 2/5
3 quali trattrici, attrezzature per la semina, per la lavorazione del terreno, per la concimazione, per i trattamenti fitosanitari, per la raccolta, ecc. Sono ammissibili a sostegno investimenti immateriali per onorari di professionisti abilitati per il supporto tecnico all azienda per l espletamento della domanda di aiuto e per la predisposizione degli atti necessari. Le spese per investimenti immateriali non possono superare il 2% degli investimenti materiali. Per salvaguardare le finalità degli aiuti pubblici concessi, il beneficiario deve mantenere la destinazione d'uso dei beni mobili finanziati per cinque anni dalla decisione di erogazione dell intero finanziamento. In linea generale, per l ammissibilità delle spese si fa riferimento al documento nazionale linee guida sull ammissibilità delle spese relative allo sviluppo rurale ed interventi analoghi approvato dalla Conferenza Stato-Regioni del , salvo il periodo di eleggibilità delle spese che decorre dal Non sono ammissibili le spese definite nell art. 71 del Reg. CE n. 1698/2005 e le spese per l acquisto di macchine ed attrezzature usate. Demarcazione con altri strumenti di intervento Le azioni a favore dei beneficiari del presente Piano di riconversione saranno rivolte solo a coloro che hanno dismesso in via definitiva la produzione di bietola in seguito alla riforma del settore e che abbiano le finalità sopra descritte. I beneficiari non potranno avere accesso alla tipologia di investimento di cui alla lettera b della MIsura 121 del PSR della Regione Autonoma della Sardegna (acquisto di macchine agricole, mezzi di trasporto, macchinari, impianti tecnologici o attrezzature per razionalizzare i mezzi di produzione aziendale, ridurre i costi di produzione, migliorare la qualità delle produzioni, migliorare le condizioni di lavoro e gli standard di sicurezza). Il sostegno pubblico, qualora le risorse per le azioni ammissibili ai sensi del presente piano non fossero sufficienti a coprire le richieste provenenti dai potenziali beneficiari, potrà essere fornito dal PSR della Regione Autonoma della Sardegna. Per ulteriori criteri di demarcazione, anche rispetto agli altri strumenti finanziari comunitari, si fa riferimento a quanto previsto nel PSR della Regione Autonoma della Sardegna. Tipologia del sostegno Contributo in conto capitale. Intensità del sostegno 3/5
4 L intensità degli aiuti è espressa in percentuale del totale degli investimenti ammissibili. Per aiuto si intende il contributo pubblico sul costo totale complessivo. La differenziazione sarà basata sulla zonizzazione e sul dato anagrafico (zone svantaggiate e giovani agricoltori), secondo la seguente tabella: Zona non svantaggiata 40 % Zona svantaggiata 50 % Zona non svantaggiata giovani agricoltori 50 % Zona svantaggiata giovani agricoltori 60 % Dotazione finanziaria Le risorse finanziarie del Piano ammontano a complessivi Soggetto responsabile dell attuazione del Piano L intervento verrà attuato dall ARGEA Sardegna. Modalità di attuazione Gli ex bieticoltori, così come definiti in precedenza, presentano domanda di accesso alla misura Ammodernamento delle aziende agricole del Programma nazionale di ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero (art. 6 Reg. CE 320/2006), attraverso apposito bando, predisposto dal Servizio Strutture dell Assessorato dell Agricoltura e Riforma Agro Pastorale; le domande, tramite ARGEA Sardegna che sarà l Ente gestore dell intervento, saranno passate al vaglio tramite il Sistema Informativo regionale e l anagrafe informatizzata delle aziende agricole e, dopo i dovuti ed opportuni riscontri, inserite in una graduatoria regionale. ARGEA Sardegna provvederà, in seguito, ad istruire le domande di cui alla graduatoria regionale, fino al completo esaurimento delle risorse disponibili; eventuali economie di spesa, accertate in fase istruttoria o di rendicontazione finale delle spese potranno essere utilizzate da ARGEA Sardegna per consentire il finanziamento di ulteriori domande presenti in graduatoria. Una volta raggiunto il completo utilizzo delle risorse, gli ex bieticoltori potranno accedere agli aiuti di cui alla Misura 121 Ammodernamento delle aziende agricole del PSR Sardegna, secondo le modalità ed alle condizioni da essa previste. La Regione Autonoma della Sardegna, in base a quanto previsto dal Programma nazionale di ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero (art. 6 Reg. CE 320/2006), garantirà l efficace, efficiente e corretta attuazione e gestione del presente Piano di azione regionale e, in particolare garantirà: che le operazioni da finanziare siano selezionate secondo i criteri corrispondenti a quelli adottati dal presente piano; 4/5
5 l esistenza di un efficace sistema di gestione e di controllo, nonché di un sistema informatico per la registrazione e la conservazione dei dati relativi all attuazione, adeguati alle finalità di sorveglianza; che i beneficiari e gli altri Organismi che partecipano all esecuzione delle operazioni: a) siano informati degli obblighi che a loro incombono in virtù dell aiuto loro concesso e adoperino un sistema contabile distinto o un apposito codice contabile per tutte le transazioni relative alle operazioni inerenti il programma; b) siano a conoscenza dei requisiti concernenti la trasmissione dei dati alla Regione e la registrazione dei prodotti e dei risultati; la stesura di una relazione annuale sullo stato di attuazione; che L Organismo Pagatore (AGEA e successivamente ARGEA Sardegna) sia debitamente informato delle procedure applicate e degli eventuali controlli effettuati sulle operazioni selezionate, prima che siano autorizzati i pagamenti. Pagamenti La Regione Sardegna designa in ARGEA Sardegna il proprio Ente attuatore ed AGEA quale Organismo Pagatore per l erogazione dei contributi ai beneficiari, in attesa che ARGEA Sardegna diventi esso stesso Organismo Pagatore regionale per la Sardegna. I pagamenti sono erogati ai beneficiari a fronte delle spese ammissibili effettivamente sostenute, documentate e verificate. Controlli Per quanto concerne i controlli, si farà riferimento alle specifiche modalità che saranno stabilite da AGEA Coordinamento e/o da ARGEA Sardegna e inserite nel bando. Monitoraggio degli interventi La Regione Sardegna inoltrerà al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, non oltre il 31 ottobre di ogni anno, una relazione sugli interventi attuati sul proprio territorio, che contenga gli elementi necessari per la presentazione, entro il 31 dicembre di ogni anno, della relazione alla Commissione europea, secondo quanto previsto dal Programma nazionale di ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero (art. 6 Reg. CE 320/2006). Disposizioni finali Ulteriori disposizioni necessarie per adeguare il Piano o per la sua attuazione potranno essere emanate con decreto dell Assessore dell Agricoltura e Riforma Agro Pastorale. 5/5
Disposizioni regionali per la presentazione delle domande di aiuto per la misura Investimenti.
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