Il sistema PosaClima Breve manuale di posa

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1 Il sistema PosaClima Breve manuale di posa Edizione 06/2012 1

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3 INDICE Pag. 4 Pag. 13 Pag. 24 Pag. 26 Pag. 27 Pag. 32 Pag. 34 CAPITOLO 1: LA SCELTA DEL CONTROTELAIO CAPITOLO 2: I MATERIALI PER LA POSA CAPITOLO 3: IL FISSAGGIO MECCANICO DEL CONTROTELAIO CAPITOLO 4: LA PROGETTAZIONE DEI NODI DI SIGILLATURA CAPITOLO 5: LA SIGILLATURA DEL CONTROTELAIO CAPITOLO 6: IL FISSAGGIO MECCANICO DEL TELAIO AL CONTROTELAIO CAPITOLO 7: LA SIGILLATURA DEL TELAIO Allegato 1: le tavole grafiche per la posa nelle situazioni più comuni 3

4 I CONTROTELAI Il moderno controtelaio per essere coerente con le prestazioni di una finestra a buona efficienza energetica deve avere al minimo, le seguenti caratteristiche: essere continuo su 4 lati, in modo che la traversa inferiore, oltre a mantenere una certa rigidità della struttura prima della sua posa, funga da taglio termico rispetto al davanzale della finestra o alla soglia della portafinestra ed indichi con precisione la quota alla quale questi elementi vanno posati non deve avere dei lati continui in metallo che mettano in contatto diretto l esterno con l interno per non creare un ponte termico deve avere una sufficiente resistenza meccanica per evitare la rottura delle spalle conseguente allo sforzo esercitato dal serramento in seguito alla pressione del vento sulla finestra chiusa o al peso delle ante aperte. deve essere costruito con materiali a bassa conducibilità termica per non peggiorare le prestazioni di isolamento delle pareti e del nuovo serramento. 1- Il Controtelaio Termoframe (cornice calda) E una evoluzione del tradizionale controtelaio in legno con forma ad Elle, che impiega materiali più performanti e più adatti per ottenere ottime prestazioni termoacustiche e meccaniche. Questo progetto ha infatti studiato e migliorato i tre elementi tipici che compongono il controtelaio : la spalla la battuta la traversa inferiore di seguito i dettagli de progetto. Le spalle del controtelaio Termoframe sono costruite a partire da materiali appositamente studiati per questo scopo dalla ditta Corà che ha messo a punto due diverse soluzioni: una spalla in OSB (Oriente Strand Bord) da 22 mm di spessore (Termoframe Confort) ed una spalla in Microlamellare di Betulla da 18 mm di spessore (Termoframe Plus). Le larghezze sono variabili in funzione dello spessore della finestra. In entrambi i casi il bordo esterno è rivestito con una speciale vernice Spalle in OSB e Microlamellare di impermeabilizzante che limita gli assorbimenti d acqua quando la spalla verrà betulla pronte per la lavorazione murata. La Spalla in OSB definita Termoframe Confort è costruita a partire da un pannello composto da molte piccole sfoglie di legno assemblate tra di loro con una particolare colla. Tenendo sempre come riferimento la tradizionale spalla in Abete, nella costruzione di questo prodotto si è cercato di: ridurre l assorbimento di umidità minimizzare i problemi di degrado da parte dei funghi della marcescenza aumentare la stabilità e la resistenza meccanica. 4

5 I risultati sono stati verificati (vedi le immagini sotto riportate) e si è controllato che fosse rispettato uno standard prestazionale minimo. In modo particolare per quanto riguarda l aspetto strutturale (elemento di grande debolezza nei controtelai termici) si è verificata la robustezza meccanica della spalla, applicando ad una vite infissa a 1,5 cm dal bordo un peso kg 200 senza che ci fossero rotture. Considerando che una finestra con altezza di 1 m. ha 3 viti in ogni spalla superare tale prova significa resistere ad una pressione di kg. Tale risultato garantisce che anche le finestre più grandi e pesanti non si staccheranno dal controtelaio nemmeno se sollecitate da una tromba d aria. Prova di assorbimento OSB contro abete Prova di rottura con carico 200Kg Prova di attacco da parte dei funghi della marcescenza La spalla in Microlamellare di Betulla definita Termoframe Plus è invece ricavata da un pannello costituito da 13 strati incrociati in 18 mm di spessore; le due facce sono rivestite da una carta impregnata, liscia sulla faccia interna e ruvida sul lato esterno. La sua robustezza ed il suo comportamento sono migliori rispetto alla spalla di OSB in tutte le situazioni: per questa ragione si utilizzerà questo prodotto nelle situazioni più gravose d impiego. Il bordo è sigillato con una resina che ne aumenta l impermeabilità. Le battute possono essere di due tipi: ricavate da un elemento piano in PVC antiurto (battuta teknica) provvisto di una piccola nervatura per il corretto allineamento. Questo materiale proviene dal riciclaggio del PVC, contribuisce all utilizzo cosciente delle risorse ed aiuta a risolvere il problema dei rifiuti: per questa ragione il suo impatto ambientale è contenuto. ricavate da un microlamellare in legno (battuta profile) costituito da 3 strati di legno di betulla filmato su entrambi i lati. Questo materiale è meno sensibile del PVC agli sbalzi di temperatura ed è più facile da fissare alla spalla. Entrambi i tipi di battuta offrono una perfetta battuta di appoggio al serramento. Inoltre essendo il loro spessore molto ridotto possono essere sigillate sul muro (o sul cappotto) tramite un profilo porta intonaco, senza bisogno di coprifili esterni. Battute in PVC (teknica) ed in lamellare di legno (Profile) Le lamine di battuta in PVC o micro lamellare di legno possono avere due larghezze: larghezza 85 mm che consente luce di appoggio da 65 mm in grado di nascondere quasi totalmente il telaio così come richiesto dalle moderne tendenze in architettura larghezza 45 mm che consente luce di appoggio da 25 mm in grado di lasciare scoperta una parte del telaio necessaria quando è richiesta questa caratteristica estetica oppure quando si vuole fissare il cardine dello schermo oscurante direttamente al telaio. la battuta del controtelaio Teknica può essere da 25 o da 65 mm a seconda delle esigenze estetiche del cliente. 5

6 Il fissaggio della battuta alla spalla del controtelaio si esegue agevolmente con l uso di graffe che vengono applicate con una pistola pneumatica. Si deve fare attenzione ai seguenti punti: la temperatura delle battute in PVC non deve essere inferiore a 15 C per evitare che con il colpo si rompano; con le battute di legno non c è questo problema. l interasse tra le graffe deve essere di circa 10 massimo 15 cm per evitare ondulazioni quando esposte al sole tra la battuta e la spalla è sempre utile mettere un filo di MS polimero (Hanno Dicht und Klebmasse MS codice KLHDMSB290P20) per rendere il fissaggio più rigido e robusto. Questa avvertenza è particolarmente importante quando si usa la spalla in OSB La traversa inferiore: la traversa inferiore sul controtelaio Teknica (e anche del controtelaio Klima che vedremo nella pagine seguente) rappresenta una ulteriore innovazione rispetto ai controtelai tradizionali. Traversa inferiore in scatolato di PVC riciclato Anche in questo caso si tratta di PVC riciclato, trafilato con un profilo appositamente studiato che prevede all interno la presenza di nervature in grado di dare robustezza e resistenza a compressione. Su queste nervature sono realizzate apposite sedi in cui andranno infisse le viti che servono per bloccare la traversa sui montanti tramite delle piastre pre-forate in acciaio, appositamente predisposte per un assemblaggio veloce. Questo materiale è inerte all acqua per cui la traversa inferiore potrà resistere per lunghissimo tempo senza problemi di marcescenza e deformazioni anche in situazioni di alta umidità, più probabili proprio nella parte bassa del serramento. Le tre camere interne garantiscono inoltre l isolamento termico necessario a creare la discontinuità tra ambiente interno ed esterno. La traversa inferiore dei nostri controtelai è sempre costruita con un profilo in PVC rigenerato che ha un impatto ambientale contenuto, non marcisce, offre un ottimo taglio termico e consente l infissione di una vite per irrigidire il nodo inferiore. Nel caso della portafinestra si possono unire più elementi per costituire un taglio termico completo che collega la traversa con il solaio riducendo in modo significativo il flusso di calore. 6

7 CALCOLO DEL COSTO PER LA COSTRUZIONE DEI CONTROTELAI POSACLIMA MODELLO TEKNICA eseguito su di una finestra con le misure di h. m 1,40 e l. m 1,2 Listino gennaio 2012 come riportato on line sul sito sconto 30% ai professionisti per un consumo di materiali superiore a ,00/anno Spalla OSB mm 70 x 22 Prezzo al m. lineare 2,36 Lunghezza m 4,00 Battuta in PVC riciclato mm 45 x 3,5 Prezzo al m. lineare 3,48 Lunghezza m 4,00 Trav. Inferiore in PVC da mm 40 x 45 Prezzo al m. lineare 6,40 Lunghezza m 1,2 TEKNICA CONFORT 45 Spalla in OSB da 70 mm e battuta e traversa in PVC riciclato da 45 mm Costo Tot. - Sconto 30% + Sfrido 10% 9,44 6,60 7,26 13,92 9,75 0 7,68 5,37 0 Staffa di congiunzione N 2 Prezzo al pezzo 0,60 1,20 0,84 Totale 32,24 22,56 23,22 Si aggiunge al costo della materie prime il costo del lavoro per la costruzione, calcolato prudenzialmente in 30 minuti, al costo orario di 30,00. Il costo della manodopera per la costruzione di un controtelaio sarà quindi di 15,00 COSTO TOTALE DEL CONTROTELAIO TEKNICA CONFORT 45 - spalla da mm 70 battuta da mm 45 Materie prime, sfido compreso 23,22 + Manodopera 15,00 = Costo Totale 38,22 Per semplificare i successivi lavori di calcolo del prezzo si determina il costo al m. lineare come costo medio del controtelaio sopra riportato (perimetro m 5,2) COSTO MEDIO AL METRO LINEARE CONTROTELAIO TEKNICA CONFORT 45 - spalla mm 70 battuta mm 45 compreso di materiali e lavoro TOTALE 7,35/m lineare Spalla OSB mm 70 x 22 Prezzo al m. lineare 5,25 Lunghezza m 4,00 TEKNICA PLUS 45 Spalla in microlamellare di betulla da 70 mm e battuta e traversa in PVC riciclato da 45 mm Battuta in PVC riciclato mm 45 x 3,5 Prezzo al m. lineare 3,48 Lunghezza m 4,00 Trav. Inferiore in PVC da mm 40 x 45 Prezzo al m. lineare 6,40 Lunghezza m 1,2 Costo Tot. - Sconto 30% + Sfrido 10% 21,00 14,70 16,17 13,92 9,75 0 7,68 5,37 0 Staffa di congiunzione N 2 Prezzo al pezzo 0,60 1,20 0,84 Totale 43,80 30,66 32,12 COSTO TOTALE DEL CONTROTELAIO TEKNICA PLUS 45 - spalla da mm 70 battuta da mm 45 Materie prime, sfido compreso 32,12 + Manodopera 15,00 (30 minuti a 30,00/ora) = Costo Totale 47,12 COSTO MEDIO AL METRO LINEARE CONTROTELAIO TEKNICA PLUS 45 spalla mm 70 battuta mm 45 compreso di materiali e lavoro TOTALE 9,06/m lineare Stesso calcolo andrà eseguito su entrambi i telai per verificare il prezzo quando si usa la battuta da 85 mm 7

8 Il Controtelaio Klima Il controtelaio Klima rappresenta una soluzione tecnicamente molto più evoluta; è costruito con un materiale ad elevato contenuto tecnologico, denominato Thermoviline, con altissime prestazioni isolanti, indeformabile all umidità e con buona resistenza meccanica Viene concepito e progettato in modo specifico come controtelaio moderno e completo, con tutti gli accessori necessari per fare un lavoro veloce, pulito e sicuro. Il controtelaio Klima si costruisce a partire da barre profilate con una forma ad elle per creare direttamente una battuta di appoggio al serramento o con una forma piana per la posa in luce, soluzione spesso utilizzata per riquadrare il foro con i fianchi diritti e posare quindi il monoblocco. (vedi disegni sotto riportati). Nel profilo sono ricavate delle nervature che consentono di posizionare in modo veloce le squadrette di assemblaggio e le piastre per il fissaggio della traversa inferiore. Nel profilo con battuta da 65, per garantire il perfetto allineamento del profilo di battuta, è stata studiata una sede apposita per collocare le squadrette di allineamento. Anche sul Controtelaio Klima si installa la stessa traversa inferiore in PVC rigenerato come nel controtelaio Teknica (vedi foto accanto). Il controtelaio Klima è previsto in 2 versioni in funzione della ampiezza della battuta esterna di appoggio del serramento: Klima 25 con spalla da 70 mm o 60 mm per coloro che vogliono lasciare scoperta parte del telaio della finestra Klima 65 con spalla da 70 mm per coloro che vogliono nascondere la maggior parte del telaio II Controtelaio Klima, rappresenta un grande miglioramento rispetto ai tradizionali controtelai in legno o lamiera ed offre i seguenti vantaggi: conducibilità termica estremamente bassa. alta resistenza meccanica che consente di considerare il controtelaio Klima un elemento strutturale non si deforma, non marcisce e non arrugginisce se viene a contatto con pioggia o se esposto a situazioni di alta umidità (es muri nuovi) non è sensibile agli sbalzi termici, alle sostanze acide o alcaline, alla salsedine ed ai raggi diretti del sole la superficie liscia consente una perfetta adesione dei profili porta intonaco o della pellicola di tenuta aria e vapore facile manipolazione grazie al peso ridotto ll Thermovinile è un materiale completamente riciclabile in quanto esente da piombo ed altri metalli pesanti Di seguito riportiamo le sezioni disponibili: Le varie soluzioni possibili per il controtelaio Klima in Thermovinile 8

9 Dal punto di vista della lavorabilità il Thermovinile è un ottimo materiale perchè può essere forato e segato con gli stessi utensili impiegati per il legno con maggior velocità e precisione senza pericolo di crepe o scheggiature. In merito alla sua resistenza meccanica molto elevata, è stata certificata con appositi test prestazionali. Di fianco viene mostrata una immagine in cui, simulando l inserimento di una vite a 15 mm dal bordo, tramite una apposita apparecchiatura si determina il punto di rottura della spalla. La prova dimostra che quando ci sono 6 punti di ancoraggio sul perimetro serve uno sforzo molto superiore a 3000 pascal (classe 5 di tenuta al vento) per rompere la spalla: per questa ragione se il controtelaio Klima è correttamente fissato al muro può fungere da elemento strutturale per l ancoraggio meccanico del serramento. Uno dei vantaggi principali del Thermovinile è però la sua conducibilità termica molto bassa (lambda 0,079) praticamente dimezzata (più isolante) rispetto al legno tenero (lambda 0,130) e naturalmente estremamente migliore rispetto al controtelaio in lamiera. L andamento delle isoterme nei disegni di seguito riportati dimostrano l efficienza termica di questa soluzione nelle condizioni di 0 C all esterno e 20 C all interno, comparando il controtelaio Klima con quello di lamiera. Si dimostra che con il controtelaio Klima si risolvere certamente il problema della temperatura critica sul bordo e contemporaneamente rimane evidenziato come il controtelaio in lamiera è quasi sempre un problema. 17 C. 13 C. Verifica delle ISOTERME su Controtelaio Klima nelle condizioni 20 C - 0 C: verso l ambiente interno il punto di co ntatto tra muro e serramento ha una temperatura superiore a 17 C e quindi non avrò alcun problema di condensa del vapore contenuto nell aria interna e quindi di formazione di muffa. Verifica delle ISOTERME su controtelaio in lamiera nelle condizioni 20 C - 0 C: si vede che verso l ambiente interno il punto di contatto tra muro e serramento ha una temperatura di 13 C con possibili tà elevata di formazione di muffa e condensa 9

10 COSTRUZIONE DEGLI ELEMENTI DI STABILIZZAZIONE Il Thermovinile ha una struttura molto elastica che sulle lunghezze superiori a 80 cm va irrigidita con elementi per la stabilizzazione della struttura che verranno rimossi dopo aver fissato il controtelaio al muro. Adottare quindi le seguenti istruzioni Applicare in prossimità dei vertici superiori due listelli per la stabilizzazione angolare ad una distanza di 40 cm dall angolo; suggeriamo listelli della larghezza di 5 cm spessore 2 cm la lunghezza sarà di 57 cm. Sui fianchi si devono applicare dei listelli con un interasse uguale o inferiore a 70 cm: per determinarne il numero si misura la distanza residua tra il punto di fissaggio della squadra angolare e la traversa inferiore e si divide per 70. Quando la larghezza del controtelaio è superiore a 120 cm è necessario l inserimento di uno o più montanini centrali sempre tenendo un interasse uguale o inferiore a 70 cm. Fissare gli elementi con viti da mm 4 x 30 Es. controtelaio finestra cm l 120 x h 140 e controtelaio finestra cm l 210 x h140 Es controtelaio portafinestra finestra cm l 210 x h 240 cm l 120 x h 240 e controtelaio porta ACCESSORI PER IL FISSAGGIO DEGLI SCURI Alternativa più stabile alla proposta 1 Staffa portacardine per i montanti laterali Speciale staffa universale in acciaio dello spessore di 5 mm con una portata fino a 100 kg per punto. Se applicata su controtelaio Klima 65/70 si può inserire il rilievo riportato sull elemento verticale nella cava presente all esterno della battuta del controtelaio per avere un allineamento molto preciso. Il resto della staffa va appoggiato sul muro dove viene fissata con 4 viti ed il tassello chimico; sotto la staffa mettere una battuta in PVC per evitare il ponte termico. Il cardine che si avvita sulla bussola può uscire fino a 5 cm dall estremità; in questo modo con una singola staffa si risolve il problema di un cappotto dello spessore minimo di 115 mm fino ad un massimo di 165 mm. Il foro ha un diametro mm 10 - il filetto è di tipo MA. 10

11 Staffa per il fissaggio del cilindro di aggancio delle aste di chiusura nel lato superiore degli schermi oscuranti Staffa speciale da fissare nel muro prima della costruzione del cappotto sulla quale si avvita un pezzetto di legno. Dopo la posa del cappotto il pezzo di legno accoglierà le viti che servono a fissare il cilindri di aggancio delle aste di chiusura nel lato superiore. Pezzo di legno Disegno del nodo superirore Accessori per il fissaggio delle corsie delle zanzariere Con un pezzo di legno ed un profilo piano in PVC si può costruire una idonea struttura a contenere le corsie del telo oscurante avvolgibile o della zanzariera. Di seguito presentiamo un disegno di come realizzare la struttura Lama in PVC del controtelaio Teknica Fig. 1 -soluzione per telo oscurante + zanzariera Fig. 2 -soluzione per solo telo oscurante DIMA PER LA GIUNZIONE DEGLI SFRIDI Dima in alluminio con boccole in acciaio cementato appositamente progettata per aderire a tutti profili del controtelaio Klima grazie alle nervature specifiche presenti sul profilo centrale uguale per tutti i modelli. Con questa attrezzatura si possono praticare dei fori che saranno perfettamente allineati in entrambi i pezzi da giuntare. Nei fori inserire spine in legno da 6 mm e prima di congiungere i due pezzi applicare su uno dei due bordi un filo di colla poliuretanica Konigleim Tixopur F/59 cod KLF CAP12. Entro 10 minuti unire i due bordi applicando una certa pressione in modo che si uniscano bene; le spine li terranno quindi in posizione fino al completo indurimento della colla che avverrà in 24 ore senza bisogno di mettere morsetti o altri vincoli. 11

12 CALCOLO DEL COSTO PER LA COSTRUZIONE DEI CONTROTELAI POSACLIMA MODELLO KLIMA eseguito su di una finestra con le misure di h. m 1,40 e l. m 1,2 Listino gennaio 2012 come riportato on line sul sito sconto 30% ai professionisti per un consumo di materiali superiore a ,00 /anno KLIMA 25 profilo estruso in Thermovinile Costo materie prime (sfido compreso) per la costruzione del controtelaio Klima con spalla da 70 mm battuta da 25 mm Profilo in PVC mm 70 x 25 Prezzo al m. lineare 10,75 Lunghezza m 4,00 Trav. Inferiore in PVC da mm 40 x 45 Prezzo al m. lineare 6,40 Lunghezza m 1,2 Costo Tot. - Sconto 30% + Sfrido 10% 43,00 30,10 33,11 7,68 5,37 0 Staffa di congiunzione N 2 Prezzo al pezzo 0,60 1,20 0,84 Totale 51,88 36,31 39,32 Con costo manodopera (30 minuti a 30,00/ora) COSTO TOTALE DEL CONTROTELAIO KLIMA 25 - spalla da mm 70 battuta da mm 25 Materie prime, sfido compreso 39,32 + Manodopera 15,00 = Costo Totale 54,32 COSTO MEDIO AL METRO LINEARE CONTROTELAIO KLIMA 25 spalla mm 70 battuta mm 25 compreso di materiali e lavoro TOTALE 10,44 / m lineare STESSO CALCOLO ANDRÀ ESEGUITO PER VERIFICARE IL PREZZO QUANDO SI USA LA BATTUTA DA 85 mm RIASSUNTO DEI COSTI PER LA COSTRUZIONE DEI VARI CONTROTELAI DELLA PROPOSTA POSACLIMA calcolati su di una finestra da m 1,4 x 1,2 Costo materiali + sfrido con Sconto 30% Costo materiali + sfrido + lavoro Costo metro lineare Controtelaio Teknica Confort mm 70 x 45 23,22 38,22 7,35 Controtelaio Teknica Confort mm 70 x 85 27,41 42,41 8,15 Controtelaio Teknica Plus mm 70 x 45 30,66 47,12 9,06 Controtelaio Teknica Plus mm 70 x 85 34,85 51,32 9,86 Controtelaio Klima - mm 70x 25 39,32 54,32 10,44 Controtelaio Klima - mm 70x 65 49,67 59,67 11,47 12

13 CAPITOLO 2: I MATERIALI PER LA POSA Il sistema più comune per realizzare i nodi si sigillatura tra serramento e muro prevede semplicemente l impiego di silicone e schiuma poliuretanica monocomponente. Un tempo infatti questi erano i materiali migliori per assicurare impermeabilità ai giunti ma l esperienza e la verifica nel tempo sulla durata ed efficienza di questi materiali ha messo in risalto molti problemi. Il problema del silicone Il silicone è stato da sempre utilizzato per la sua ottima elasticità e versatilità nell impiego: oltre ad essere fluido e quindi in grado di adattarsi a qualsiasi forma, può assorbire in modo elastico qualsiasi tipo di movimento. Per poter esprimere la sua capacità elastica deve però aderire solo su due lati del giunto come riportato nei disegni seguenti. Se aderisce anche sul fondo del giunto, quando i due lati si muovono il cordolo di silicone non può seguire il movimento e quindi si rompe. Per questa ragione l unico modo corretto di realizzare un giunto in silicone è mettere sul fondo della fuga un tondino fondo giunto sul quale il silicone non aderisce e che lo lascia quindi libero di compensare i movimenti dei due lati. Purtroppo, quando si utilizza il silicone per la sigillatura delle finestre, raramente si lavora in questo modo. Modo errato di realizzare un giunto in silicone, perché se aderisce su 3 lati in seguito ai movimenti deve per forza rompersi Modo corretto di realizzare un giunto in silicone, perché il tondino fondogiunto sul quale il silicone non aderisce gli consente di lavorare correttamente sui lati Abbiamo però anche altri problemi legati all impiego del silicone nella sigillatura delle finestre: il silicone non si espande ma si può solo comprimere: se dunque non viene collocata una quantità sufficiente dopo aver posato il serramento resteranno dei punti aperti; poiché le fughe non sono sempre perfettamente complanari su tutto il perimetro questo problema è frequente dopo qualche anno il silicone si stacca sempre almeno su di un lato e lascia passare sia l aria che il vapore il silicone non aderisce su supporti umidi il silicone non aderisce bene sui materiali porosi che tendono ad assorbire in modo differenziale i plastificanti e quindi richiederebbe sempre in questo caso l uso di un primer che rende impermeabile il supporto. La somma di questi problemi ha reso evidente che nel tempo la sigillatura a silicone è sempre destinata a rompersi e quindi non può mai essere considerata un sistema permanente di sigillatura. 13

14 Del resto basta osservare dei cordoli di sigillatura all esterno come divengono dopo pochi anni e si nota che la rottura dei bordi è molto frequente. Il problema della schiuma poliuretanica La schiuma poliuretanica monocomponente è molto utilizzata nella sigillatura perché si espande e quindi riempie ogni spazio, è veloce in essiccazione, ha un buon isolamento termico ed un discreto isolamento acustico. In verità però il risultato in termini di riempimento del giunto e di compattezza e uniformità della schiuma dipende da molte variabili non sempre controllabili. In modo particolare avremo risultati di tenuta che dipendono: dalla umidità all interno del giunto che condiziona il grado di reticolazione e compattezza del cordolo dalla grado di miscelazione dei componenti spesso reso estremamente difficile quando la temperatura della bomboletta è inferiore ai 5 C. ed in prodotti sono molto densi dalla temperatura esterna che influisce sulla corretta reazione dei componenti dalla quantità iniettata dal ritiro della schiuma nel tempo e dal suo invecchiamento e distacco dai bordi In sostanza quindi utilizzando la schiuma poliuretanica come sigillante avremo sempre un risultato di tenuta molto variabile. Difetti di tenuta dovuti a ritiro della schiuma nel tempo Difetti di filmazione dovuti a insufficiente umidità Difetti di compattezza dovuti a miscelazione non corretta dei componenti nella bombola Inoltre la schiuma poliuretanica non ha una buona tenuta all aria e soprattutto alla diffusione del vapore e quindi va utilizzata con molta attenzione. Per avere le migliori performances si usano solo speciali schiume elastiche ed adesive e principalmente si impiegano per la sigillatura della parte mediana del nodo con funzione di isolamento termoacustico. Per la sigillatura lungo i bordi sia interno che esterno si preferiscono utilizzare altri materiali più performanti. In modo particolare il sistema PosaClima si basa invece sull utilizzo di 6 nuove famiglie di materiali che hanno rivoluzionato le prestazioni del giunto di sigillatura e che sono gli unici che possono garantire una impermeabilità pari a quella che oggi si può avere tra le ante mobili ed il telaio della finestra. 14

15 Più in dettaglio i materiali che utilizzeremo sono i seguenti: 1. le pellicole di tenuta all aria acqua e vapore 2. i profili porta intonaco 3. nastri auto espandenti impregnati 4. nastri auto espandenti multi funzionali accoppiati con membrane 5. schiume poliuretaniche elastiche, adesive a basso invecchiamento 6. sigillanti a base di MS Polimero Vediamo di seguito le caratteristiche e le prestazioni dei materiali citati. 1- Le pellicole di tenuta all aria acqua e vapore Le pellicole di tenuta ad aria e vapore sono materiali molto efficaci per la sigillatura delle fughe quando vengono utilizzate in modo corretto. Il loro impiego prevalente è nella sigillatura dei giunti che vanno murati, come ad esempio quello tra controtelaio e muro. Sono costruite con tessuti di vario tipo, impregnati di resine e sono caratterizzati per avere differenti capacità di impedire il passaggio di aria, acqua e vapore. Normalmente hanno un lato autoadesivo che viene utilizzato per fissare il nastro sul controtelaio mentre il lato opposto viene fissato al muro con un mastice speciale. Quando il sigillante è asciutto la pellicola viene intonacata con almeno 10 mm di intonaco; la pellicola che noi utilizzeremo è intonacabile da entrambi i lati. In alcune posizioni come ad esempio sulla traversa inferiore del controtelaio la sigillatura può essere fatta solo con queste pellicole in quanto la traversa inferiore va sempre affogata nella malta: per sigillare i montanti e la traversa superiore, come vedremo di seguito, si possono invece utilizzare anche altri materiali come i profili portaintonaco. In base alla loro permeabilità si distinguono 3 tipi di pellicole di tenuta: pellicole da applicare sul bordo verso l interno pellicole da applicare sul bordo verso l esterno pellicole che vanno bene in entrambe le posizioni Le pellicole da applicare sul lato interno devono avere una alta impermeabilità all aria e soprattutto al vapore. Devono infatti sigillare in modo molto impermeabile il punto di congiunzione del controtelaio al muro per evitare, in inverno, la migrazione dell umidità contenuta nell aria calda che, muovendosi verso la parete esterna, troverebbe una temperatura più bassa e condenserebbe provocando gravi danni dentro il muro. Se il controtelaio non è sigillato al muro con materiali elastici ed efficaci la formazione di una crepa è sicura. Nelle case moderne più umide, con una miglior tenuta all aria questo difetto diventa sempre più frequente e quindi una sempre maggior attenzione deve essere rivolta alla sigillatura impermeabile del bordo interno del controtelaio. La ditta Hanno per esempio propone sul lato interno la pellicola Hanno FI-D con un Sd di 39 metri. (Il valore di Sd si misura in metri ovvero lo spessore d aria che sarebbe necessario avere per garantire la stessa impermeabilità al vapore) Le pellicole da applicare sul lato esterno devono invece avere una alta impermeabilità all aria ed alla pioggia battente e contemporaneamente devono essere permeabili al vapore: eventuale umidità che si sia accumulata nel nodo potrebbe in questo modo uscire. La ditta Hanno propone per questo uso la pellicola Hanno FA-D per esterni caratterizzata da una tenuta alla pioggia battente superiore a 600 Pascal ma una permeabilità al vapore molto alta con un Sd di 0,05 metri. La pellicola di tenuta deve sempre essere incollata anche sul muro utilizzando uno speciale mastice Le pellicole che vanno bene in entrambe le posizioni devono avere una alta impermeabilità all aria ed alla pioggia e un valore di diffusione del vapore Sd variabile. L Sd variabile descrive la capacità di alcuni materiali di sigillatura di adattare la loro permeabilità al vapore in modo inverso rispetto alle condizioni di umidità relativa; questo significa che diventano più impermeabili quando aumenta la concentrazione di vapore nell aria ma rimangono permeabili quando la concentrazione di vapore è bassa. In altre parole su questi materiali il vapore induce i pori a chiudersi e quindi queste pellicole diventano tanto più impermeabili quanto più umido è l ambiente. 15

16 L aspetto pratico delle pellicole a Sd variabile è che lo stesso prodotto diventa impermeabile sul bordo interno del nodo mentre rimane permeabile al vapore sul bordo verso l esterno: un unico prodotto va dunque bene in entrambi i lati del nodo. La ditta Hanno ha sviluppato per questo scopo la pellicola Hanno Duo con una impermeabilità alla pioggia battente testata per una pressione superiore a 600 Pascal ed un Sd compreso tra 0,3 metri e 5 metri (0,3 sd 5). Questo significa che in situazioni di alta umidità la pellicola riduce la sua permeabilità e offre una resistenza al vapore di 5 metri, mentre in condizioni di bassa umidità diventa una pellicola permeabile al vapore con una resistenza di 0,3 metri. In qualsiasi caso l uso di pellicole di tenuta richiede la preparazione del piano di incollaggio che deve essere reso piano per potere far aderire bene la pellicola di tenuta; nella maggior parte dei casi questo significa intonacare la parete. Per questa ragione utilizziamo le pellicole di tenuta soprattutto nella sostituzione di serramenti esistenti per sigillare il vecchio telaio murato e togliere la crepa che quasi sempre troviamo Le pellicole di tenuta vanno molto bene per sigillare le fessure nel caso di sostituzione di serramenti esistenti su muri già finiti dove non si vogliono eseguire opere murarie 1-A I mastici per incollare le pellicole al muro Le pellicole di tenuta vanno incollate al controtelaio con il lato autoadesivo mentre sul muro vanno sigillate un mastice che sia elastico e adesivo. Il miglior prodotto per questa funzione è Hanno MS Kleber, un adesivo monocomponente di qualità superiore a base di MS polimero. Questo prodotto indurisce grazie all umidità contenuta nell aria o nell intonaco e realizza un adesione estremamente tenace su moltissimi materiali mantenendo una struttura molto elastica e resistente nel tempo. Può essere utilizzato anche con temperature fino a -10 C, su supporti umidi, sia porosi che impermeabili; ha una grande rapidità di essicazione nelle condizioni di temperatura ottimale, è inodore ed ha una elasticità permanente. Otre ad adesione perfettamente su intonaco incolla definitivamente le pellicole di tenuta anche su calcestruzzo, roccia, intonaco, legno, verniciature compatte, metallo, vetro, porcellana, varie materie sintetiche, ecc. 16

17 2- I profili porta intonaco Per sigillare il bordo del controtelaio al muro, in alternativa alle pellicole di tenuta, si usano i profili porta intonaco Konigleim. Si tratta di profili in PVC appositamente costruiti che vengono incollati al bordo del controtelaio togliendo la protezione ad una spugnetta autoadesiva che è riportata sul bordo ed ha due colori in funzione della sua impermeabilità al vapore Sd: rosso molto impermeabile per sigillare il bordo interno, verde semipermeabile per sigillare il bordo esterno. Con questa sequenza eventuale umidità all interno del nodo potrà uscire. Durante la rasatura finale del muro il bordo del profilo viene inglobato nell intonaco al quale rimane fortemente ancorato grazie alle asole presenti sul bordo. Al termine del lavoro rimane in vista solo un piccolo bordo che è verniciabile. Il profilo da esterni (di colore verde ) oltre alla versione intonacabile (con asole) è disponibile anche la versione con retina per la rasatura dei cappotti. I profili porta intonaco Konigliem appositamente studiati per la sigillatura dei bordi del controtelaio A differenza delle pellicole di tenuta, il profilo porta intonaco può essere applicato sul controtelaio dopo il suo posizionamento nel vano murario, prima dell intonacatura, senza richiedere la preparazione della spalletta nel vano murario. Rispetto alle pellicole di tenuta questo materiale è quindi molto più semplice da utilizzare e soprattutto molto più veloce nella posa; infatti basta togliere la protezione al nastro autoadesivo ed applicarlo al bordo del controtelaio ed il lavoro è già terminato. Sul nuovo quindi (o quando comunque sono previste opere murarie) per la sigillatura del controtelaio si preferisce sempre utilizzare questo materiale al posto della pellicola di tenuta. LATO AMBIENTE ESTERNO Sigillatura controtelaio in luce Sigillatura controtelaio in battuta in mezzaria Sigillatura controtelaio in battuta filo interno LATO AMBIENTE INTERNO 17

18 3- I nastri precompressi termoespandenti I nastri impregnanti precompressi Termo-espandenti sono realizzati con una specifica schiuma poliuretanica a celle aperte che viene fortemente compressa e impregnata con una resina termoplastica che ha il compito di rallentare l espansione; un confezionamento idoneo mantiene il nastro in questa condizione fino al suo utilizzo. Dopo la posa, se la temperatura è superiore a 5 C la resina diventa plastica e consente al nastro di schiuma di recuperare le dimensioni originali. In questo modo il nastro, espandendosi andrà a chiudere tutti gli spazi in modo molto efficace e performante. Poiché la sua elasticità rimane inalterata nel tempo possiamo dire che dal momento della posa in poi le prestazioni di questa sigillatura continuano ad aumentare al contrario di quanto succede quando usiamo silicone e schiuma; questi ultimi prodotti con l invecchiamento irrigidiscono e si lacerano e perdono la loro impermeabilità. Date le loro caratteristiche i nastri Precompressi Termo-Espandenti sono impiegati con grande successo da molto tempo nel mercato del nord Europa per la sigillatura dei giunti in edilizia: la ditta Hanno, ad esempio, azienda leader in questo settore, produce nastri auto espandenti dal Il loro successo di mercato si imputa al fatto che, oltre alle prestazioni di riempimento ed elasticità permanente, i nastri autoespandenti sono molto pratici, veloci, affidabili, molto durevoli e quindi, quando sono di buona qualità, rappresentano la miglior strategia anche per la sigillatura di giunti a dimensione variabile come quelli tra il telaio ed il controtelaio. Grazie alla loro espansione e morbidezza riescono ad adattarsi a qualsiasi forma: a seconda del modo con cui sono costruiti e delle classi di impiego possono essere più o meno permeabili al vapore ed alla pioggia battente. Data la loro struttura concorrono comunque a mantenere asciutto ed impermeabile il nodo di collegamento. I nastri auto espandenti che si trovano sul mercato hanno qualità e prezzi molto diversi; le loro principali caratteristiche dipendono dai seguenti aspetti: Qualità della schiuma Come supporto si possono utilizzare due tipi si schiume: schiume Poliestere e schiume Polietere. Le prime, schiume Poliestere, sono resistenti ai raggi Uv ma non all umidità: questi nastri, normalmente più economici nel prezzo, se esposti in ambiente umido (tipico della sigillatura delle finestre) si sfasciano entro pochi anni. Le seconde, schiume Polietere, sono altamente resistenti alla umidità ma poco resistenti ai raggi Uv. Questo difetto viene risolto tramite l impregnazione con resina acrilica che risolve il problema al punto da consentire una garanzia di durata per almeno 10 anni anche nelle situazioni di completa esposizione agli agenti atmosferici. Tutti i nastri auto espandenti della ditta Hanno sono di questo tipo. Qualità della resina Per l impregnazione si possono utilizzare vari tipi di prodotto, cere, paraffine o bitume. Questi materiali hanno una scarsa durata nel tempo. I migliori produttori utilizzano solo resine acriliche modificate non dannose per l uomo, che conferiscono una grande protezione ai raggi UV e sono molto durevoli nel tempo. La ditta Hanno usa solo queste resine e i suoi nastri sono infatti certificati anche con il marchio Emicode EC1 plus Qualità della impregnazione L impregnazione con la resina avviene immergendo completamente il supporto in un bagno di prodotto e quindi comprimendo meccanicamente la schiuma: quando viene rilasciata la schiuma si espande e risucchia la resina all interno delle celle. La qualità finale dell impregnazione dipende non solo dal supporto ma anche dal tipo di macchine e di procedure utilizzate nell impregnazione. La ditta Hanno cura nel dettaglio questo processo per avere dei nastri che hanno una espansione controllata e costante, ma anche rallentata in modo da aver più tempo per la posa Celle di schiuma polietere prima e dopo l impregnazione con resina 18

19 Velocità di espansione La velocità con cui i nastri si espandono per tornare al volume originale è una caratteristica importante che condiziona la facilità di utilizzo, soprattutto nei climi più caldi. Di solito i nastri multifunzionali sono più lenti a gonfiarsi a causa della tensione esercitata dalle membrane interne, ma in generale se la temperatura è elevata l espansione è per tutti piuttosto veloce. La tabella seguente riporta i tempi medi indicativi di espansione e mostra che alla temperatura di 25 si ha un incremento di 5 mm già in 20 minuti. Per questa ragione in estate e bene refrigerare i nastri prima del loro impiego per aver un intervallo di posa più lungo. E bene però evidenziare che con temperature intorno ai 5 C la espansione può richiedere anche 120 ore: con temperature inferiori l espansione rimane bloccata. Per questa ragione si chiamano Nastri Precompressi Termo-Espandenti poiché serve una temperatura di almeno 5 C. per rendere la resina che ha impregnato il nastro sufficientemente plastica da consentire l espansione della schiume ed il recupero del suo volume iniziale. Questo significa che quando vengono posate delle finestre con una temperatura inferiore a 0 C il nastro non si espande. Tuttavia questo non è normalmente un problema poiché, quando la casa verrà riscaldata l aria calda passerà attraverso la fessura, il nastro reagirà immediatamente e si espanderà chiudendo ogni spazio in modo elastico efficiente e definitivo. Di questi aspetti si deve tenere nota prima di un eventuale Blower Door Test: di norma si attendono almeno 4 settimane dalla posa prima di verificare la perfetta tenuta ma se la temperatura è inferiore ai 5 C. meglio svolgere il test solo dopo che la temperatura si sarà alzata ed il nastro espanso. Grafico di espansione del nastro in funzione della temperatura (mm) C 15 C 10 C 5 C 5 min 20 min 40 min ore 120 Qualità e standard delle celle della schiuma Di solito i blocchi di schiuma grezzi di produzione industriale che vengono utilizzati per costruire il supporto dei nastri autoespandenti hanno dimensioni molto grandi (3 x 2 x 60 metri): la dimensione delle celle su pezzi così grandi non è mai costante. Poiché la dimensione delle celle influisce su molte delle caratteristiche qualitative del nastro finito come ad esempio la qualità dell impregnazione, sullo standard qualitativo e sulle prestazioni, la ditta Hanno seleziona solo blocchi di piccole dimensioni dove il volume delle celle è molto regolare e costante. Classificazione in funzione della idoneità all utilizzo in una determinata posizione A seguito di tutte le varianti costruttive, densità della schiuma, diametro celle, quantità e tipo di resine di impregnazione, i nastri auto espandenti avranno varie prestazioni e quindi saranno adatti ad impieghi diversi. Scegliere il nastro giusto in funzione del tipo di impiego è fondamentale e per questo la Norma DIN 18542:2009 stabilisce una classificazione dei nastri auto espandenti in base alle loro caratteristiche prestazionali certificate. In base a tale classificazione si distinguono le seguenti categorie: BG1 adatto all esterno anche sotto la pioggia battente BG2 adatto all esterno ma in posizione protetta (es riparati da un coprifilo) BGR molto impermeabile al vapore, adatto solo sul lato interno 19

20 Di seguito riportiamo una tabella con le caratteristiche che devono avere i nastri in funzione della loro classificazione: Prestazioni BG1 BG2 BGR Coefficiente di permeabilità dei giunti a n a n 1 m³/h m (dapa)⅔ a n 1 m³/h m (dapa)⅔ a n 0,1 m³/h m (dapa)⅔ Impermeabilità alla pioggia battente delle fughe 600 Pa 300 Pa *** Impermeabilità alla pioggia battente delle giunture 600 Pa *** *** Resistenza alla temperatura da -20 a +80 C da -20 a +60 C da -20 a +60 C Resistenza ai raggi UV e all'umidità Garantita *** *** Compatibilità con i materiali da costruzione fino a 80 C fino a 60 C fino a 60 C Capacità di tenuta all'acqua di condensa *** *** 100 % con um. Rel / 85 C Diffusione al vapore acqueo S d 0,5 m 0,5 m valore determinato Classe di resistenza al fuoco B1 B2 B2 4- I nastri precompressi termo-espandenti multi funzionali con membrane interne Per la sigillatura del telaio al controtelaio la soluzione più tecnologica, tra tutti i prodotti da sigillatura che si possono trovare sul mercato, è rappresentata dai Nastri Precompressi Termo espandenti Multifunzionali che sommano in un unico prodotto i vantaggi dei nastri di schiuma compressi con quelli delle pellicole di tenuta Si tratta di un brevetto della ditta Hanno che è riuscita ad accoppiare industrialmente schiuma e membrane creando un prodotto esclusivo che sta avendo un grandissimo successo in Germania ed ora sta trovando un grande interesse anche nel mercato di tutta Europa. Ne sono disponibili due tipi di prodotti: Hannoband 3 E e 3E UA e Hannoband 2 E. Hannoband 3 E è nastro autoespandente multifunzionale ad Sd variabile costruito con almeno 3 membrane interne; nelle misure più larghe il numero di membrane aumenta. In qualsiasi caso l unione delle caratteristiche della schiuma e delle membrane garantisce delle prestazioni eccezionali; già nella dimensione minima con 3 membrane è certificato per una tenuta alla pioggia battente con una pressione superiore a 1050 Pascal, una impermeabilità all aria di 0,009 [m³/ (h*m*(dapa) 2/3 ] un isolamento acustico superire 58 db ed una trasmittanza termica λ = 0,0428 W/m*K. Il coefficiente di diffusione del vapore µ varia in funzione dell umidità da 7 a 44. Grazie alla grande tenuta all aria, all acqua, al grande isolamento acustico e termico e soprattutto all Sd variabile con questo solo nastro si risolvono tutte le esigenze del giunto di sigillatura; per questa ragione viene definito 3 E in quanto riesce a soddisfare tutti e 3 i livelli di sigillatura del nodo di collegamento (vedi prossimo capitolo). In funzione di questa caratteristica, utilizzando solo questo materiale si può sigillare perfettamente il giunto tra telaio e controtelaio nella posa in luce. La variante 3E UA ha solo una larghezza inferiore (30-35 o 40 mm) e quindi ha solo 2 membrane. Le sue prestazioni minime garantite sono quindi leggermente inferiori tuttavia è la miglior soluzione quando si hanno spazi stretti. Un altra caratteristica particolare dei nastri multifunzionali Hanno è la soluzione adesiva della parte inferiore: l adesivo, molto tenace e di ottima qualità viene infatti applicato su di una sottilissima pellicola impermeabile che non assorbe l acqua. Come risultato si vede che mentre i nastri multifunzionali, quando sono perfettamente adesi, sono resistenti all acqua stagnante(fig.1), mentre i comuni nastri BG1 (Fig.2) non riescono a impedirne il passaggio. Proprio grazie a questa caratteristica con questo nastro incollato a cavallo tra la traversa del controtelaio ed il davanzale si riesce con un unico prodotto a sigillare due fughe, quella tra la traversa del telaio ed il davanzale e quella tra il davanzale e la traversa del controtelaio. (vedi capitolo 5 sistema di sigillatura n 3 e n 7) Tuttavia, poiché la tenuta all acqua stagnante è una prestazione molto difficile, l utilizzo di questo nastro nella traversa inferiore deve sempre prevedere anche l applicazione all esterno sul davanzale di un cordolo di MS Polimero. 20

21 L Ms Polimero è un sigillante fluido a celle chiuse molto impermeabile ed adesivo il quale, viene collocato tra la traversa inferiore del telaio ed il davanzale con lo scopo di creare un giunto elastico in grado di scongiurare qualsiasi infiltrazione. Fig 1 Fig 2 Fig 1 Fig 2 I nastri multifunzionali applicati nella traversa inferiore impediscono il passaggio di acqua a differenza dei nastri semplici (tipo BG1): tuttavia richiedono sempre sul lato esterno tra la traversa ed il davanzale un cordolo di MS polimero per migliorare la tenuta all acqua stagnante Hannoband 2 E nastro autoespandente multifunzionale ad Sd variabile costruito con 1 sola membrana che presenta delle eccezionali caratteristiche di tenuta all aria ed al vapore e di isolamento termoacustico. I valori certificati sono i seguenti: impermeabilità all aria minore di 0,1 [m³/ (h*m*(dapa) 2/3 isolamento acustico superiore 43dB trasmittanza termica λ = 0,0428 W/m*K. coeff. di diffusione del vapore µ in funzione dell umidità da 7 a 44. Si tratta dunque di un materiale che da solo è in grado di svolgere le funzioni richieste dalla parte interna (impermeabilità al vapore) e mediana del nodo di collegamento (acustica e termica), mentre nella parte esterna, dove è richiesta anche la tenuta all acqua si deve applicare un materiale diverso, solitamente un nastro BG1. Poiché è in grado di assolvere solo a 2 dei 3 livelli di isolamento del nodo è stato denominato con la sigla 2 E. Le caratteristiche prestazionali dipendono sia dalla schiuma che dalla membrana la quale è posizionata in modo asimmetrico. Questa membrana, che è collocata tra la schiuma grigia e la schiuma azzurra deve stare più vicino possibile al bordo interno in modo da impedire la diffusione di aria e vapore: il colore azzurro deve dunque stare sul lato interno. Questo nastro sostituisce le funzioni che nel nodo tradizionale sono svolte dalla schiuma, dal fondo giunto e dal silicone; la sua applicazione però è più rapida pulita ed efficace e duratura. Nella moderna posa quindi in battuta esterna si utilizza un nastro BG 1 mentre si sigilla la fuga dentro la spalla applicando il nastro 2E su tutto il perimetro del telaio della finestra prima di inserirlo nel nodo. Lo stesso nastro è utilizzato anche per la sigillatura della traversa inferiore del telaio poiché, in funzione del tipo di colla e della densità della schiuma anche questo nastro riesce ad impedire il passaggio dell acqua stagnante quando è ben incollato al supporto. Anche in questo caso per la completa sigillatura della traversa inferiore sul davanzale si metterà un cordolo di MS Polimero. Particolare della tenuta all acqua e della membrana interna nel nastro 2E 21

22 5- Le schiume poliuretaniche elastiche a basso invecchiamento Le schiume monocomponenti poliuretaniche tradizionali sono polimeri che nascono dalla reazione tra un isocianato ed un poli-olio contenuti nella bomboletta. All interno di questa miscela è presente anche un propellente gassoso che oltre a far uscire il prodotto, quando è a pressione ambiente, si espande facendo aumentare di volume la schiuma: una reazione con l isocianato e con l acqua indurisce la massa così espansa rendendola consistente ed elastica. Il risultato finale in termini di espansione e compattezza per tutte le schiume dipende da molti parametri: quanto si sbatte la bomboletta più si sbatte meglio si mescolano i componenti e quindi si ha una schiuma più compatta la temperatura della bomboletta più è alta meglio si mescolano i componenti l umidità presente se non si bagna la fuga prima e dopo l estrusione della schiuma il cordolo si riempie di bolle interne e rimane cavo la temperatura di filmazione che influenza sia la velocità di espansione che il risultato finale Le schiume migliori sono quelle che riescono a minimizzare gli effetti derivanti da una variabilità di queste condizioni, situazione che si ottiene quando si utilizzano componenti altamente reattivi. Ulteriori caratteristiche di qualità per una schiuma sono: la elasticità la resistenza all invecchiamento e l adesione sui bordi. Poiché il nodo di collegamento della finestra al muro subisce sempre delle sollecitazioni dovute agli sbalzi di temperatura e di umidità ed al funzionamento stesso del giunto, serve una schiuma che abbia tutte le caratteristiche indicate per compensare i movimenti in maniera duratura. La schiuma Hanno Elastoschaum è stata formulata appositamente per questo scopo. Grazie alla alta reattività dei suoi componenti funziona a temperatura da 10 a +40 C. ed il risultato è sempre molto costante. L incremento di volume è controllato per evitare sbordature e la sua elasticità dura a lungo nel tempo. La grande adesività sui bordi garantisce una ottima tenuta dei giunti anche se severamente sollecitati: per questa ragione la schiuma Hanno Elastochaum garantisce ottime prestazioni termo-acustiche anche nel tempo. 6-Sigillanti a base di Ms Polimero. I sigillanti MS sono polimeri di ultima generazione che derivano da una recente evoluzione dei siliconi. Sono formulati dall unione di un silano (silicio + gruppi funzionali) ed un polimero (poliestere, polietere, poliacrilico): la sigla MS sta per Silano Modified. A questa famiglia appartengono una grande quantità di prodotti, tutti caratterizzati da una eccellente performances adesiva, sovraverniciabilità e capacità di indurimento anche in ambienti umidi. Si tratta di prodotti molto nuovi ad alto contenuto tecnologico, le cui formulazioni più diffuse risalgono all inizio del La loro caratteristica principale è quella di unire una alta capacità adesiva ad una ottima capacità sigillante, mantenendo nel contempo una elasticità molto durevole. In funzione degli additivi che vengono inseriti si può conferire una certa durezza al cordolo e rendere questa linea un collante strutturale con i materiali che ha unito. Con questa funzione per esempio, uno specifico Ms polimero viene impiegato nella sigillatura strutturale dei vetri delle autovetture. In quella collocazione dura per moltissimi anni conferendo robustezza ed elasticità alla autovettura in la linea di sigillatura tiene rigidamente aderente il vetro alla carrozzeria. La grande capacità di creare legami durevoli e quindi di adesivizzare una grande moltitudine di materiali ha reso famosa questa famiglia di prodotti anche con il nome di Colla mille chiodi. Tuttavia a seconda della formulazione prevarrà nel prodotto la sua capacità adesiva o sigillante e quindi, in funzione delle molte formulazioni presenti sul mercato, non è possibile offrire informazioni generiche su questo prodotto. In altre parole è bene cercare uno specifico MS Polimero per ciascun impiego. Nel contesto della posa del serramento questo prodotto viene impiegato in sostituzione del silicone per sigillare la traversa inferiore del controtelaio al davanzale. 22