SCHEDA DATI TECNICI. Ancorante chimico bicomponente. senza stirene

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1 SCHEDA DATI TECNICI Prodotto Certificato Ancorante chimico bicomponente senza stirene Descrizione: mungo MIT 55 è un ancorante chimico ad iniezione con resina bicomponente ad alte prestazioni a rapido indurimento, composto da una resina in Epossiacrilato/Vinilestere senza stirene. Il suo utilizzo garantisce un fissaggio tenace e resistente agli agenti chimici. MIT 55 è ideale per applicazione in prossimità dei bordi in quanto non provoca sforzi di espansione sul supporto. La resina è composta di un polimero in epossiacrilato addizionato con un inerte in quarzo ad alta durezza per conferire una resistenza a compressione del prodotto indurito ampiamente superiore a quella del normale calcestruzzo. raccomandato per utilizzi strutturali ad altissime prestazioni in edilizia ed impiantistica, è idoneo per l'utilizzo con viti o barre filettate e ferri ad aderenza migliorata per riprese di getti. Idoneo su calcestruzzo, roccia, mattone pieno e forato. La resina in epossiacrilato del MIT 55 permette applicazioni ad alta resistenza ed è particolarmente indicata per applicazioni su supporti umidi, anche costantemente; la formulazione a base 100% organica permette l'applicazione anche in fori pieni d'acqua all'atto dell'applicazione. La resina in Epossiacrilato Mungo è inoltre resistente agli agenti chimici ed atmosferici presenti nei supporti indicati, realizzando un ancoraggio stabile e inattaccabile nel tempo. La resina MIT 55 è attualmente classificata come preparato chimico non pericoloso per l'utilizzatore: non è classificata né come "Xi Irritante" né come "Xn Nocivo", ai sensi della vigente normativa italiana e comunitaria su classificazione e sicurezza nella manipolazione e uso di prodotti chimici e sulla sicurezza nei cantieri DLgs. 626/94 e DLgs 494/96. MIT 55 Scheda dati tecnici pagina 1 di 11 emissione del 03_09 rev. 11

2 La serie MIT 55 comprende i seguenti prodotti e accessori: Cartuccia MIT 55 da 350 ml, con 2 beccucci miscelatori art Beccuccio miscelatore art Tubicino Prolunga da 1 m per Beccuccio miscelatore (Œ10 mm) art Pistola erogatrice in nylonfiberglass rinforzato MIT PP. art Scovolini per pulizia fori art per fori ø art per fori ø art per fori ø Pompa per soffiaggio e pulizia fori art Preparazione: 1. Forare il supporto rispettando il diametro e la profondità di foratura, per supporti compatti è raccomandato l'uso di utensile a rotopercussione. Se il foro è praticato con utensili diamantati, la superficie interna deve essere opportunamente irruvidita. Su supporti forati è consigliabile forare a semplice rotazione (non a percussione). 2. Estrarre la polvere dal foro con lo scovolino o la pompetta ad aria mungo. Un livello di pulizia idoneo si ottiene eseguendo in sequenza 2 soffiate, 2 spazzolate e 2 soffiate. 3. La barra o la vite deve essere pulita e esente da olio o grasso, rimuovere eventuali scaglie di ruggine. Le barre filettate mungo sono sagomate a scalpello per impedirne ulteriormente la rotazione una volta installate e per favorire la distribuzione della resina. MIT 55 Scheda dati tecnici pagina 2 di 11 emissione del 03_09 rev. 11

3 Applicazione: 1. Svitare il tappo della cartuccia e avvitare il beccuccio miscelatore (verificare che all'interno del beccuccio sia presente la spirale di miscelazione) 2. Inserire la cartuccia nella pistola erogatrice mungo 3. Erogare la resina e scartare la parte iniziale fino alla fuoriuscita di un colore grigio uniforme, indice di completa miscelazione. 4. Iniettare la resina nel foro partendo dal fondo, riempiendo il foro per circa 2/3. (in tal modo la fuoriuscita di un lieve eccesso di resina dà la certezza visiva che l'ancoraggio è ottimale). 5. Inserire la barra ruotandola leggermente per una migliore disposizione dell'ancorante. La resina in eccesso può essere rimossa subito o una volta indurita con uno scalpello. 6. Rispettare i tempi di posa prima di applicare il serraggio e il carico. Tempi di posa: Temperatura del supporto Tempo di lavorabilità (minuti) 0 C C C C C C C C 2, C 2 23 Tempo di caricabilità (minuti) Temperatura minima della cartuccia 5 C, per ambienti a temperature inferiori si raccomanda di conservare la cartuccia in un ambiente a C fino al momento dell'uso. Caratteristiche fisiche: Resistenza a compressione (BS 6319 dopo 24 ore a 35 C) Resistenza a compressione (BS 6319 dopo 24 ore a 20 C) Resistenza a trazione (ASTM D638 dopo 24 ore a 20 C) nota: 1 MPa = 1 N/mm2 85 MPa 75 MPa 12,5 MPa MIT 55 Scheda dati tecnici pagina 3 di 11 emissione del 03_09 rev. 11

4 Caratteristiche dell'ancoraggio: Barre filettate Diametro barra filettata di ancoraggio d(mm) Diametro foro d 0 (mm) Profondità di inserimento h v (mm) Distanza critica dai bordi (per avere il 100% del carico raccomandato) d B (mm) Interasse critico tra ancoraggi (per avere il 100% del carico raccomandato) i(mm) Minimo spessore del supporto s(mm) M M M M M M Carichi raccomandati (con le condizioni di installazione sopra riportate) Diametro barra filettata di ancoraggio (mm) Carico assiale raccomandato su calcestruzzo R30 N/mm 2 (dan)(*) Carico assiale raccomandato su calcestruzzo R25 N/mm 2 (dan)(*) Carico di rottura minimo di barre filettate in acciaio 5.8 (dan) (UNI EN 20898) Carico di rottura ad estrazione dell'ancoraggio su calcestruzzo R30 N/mm 2 (dan) (considerare fattore limitante la rottura dell'acciaio) M M M M M M Diametro barra filettata di ancoraggio (mm) Carico a taglio raccomandato su calcestruzzo R25 N/mm 2 (dan)(*) M8 400 M M M M M (*) Carico raccomandato con barre filettate in classe 5.8 o superiore; si è considerato un coefficiente di sicurezza pari a 2 sulla rottura dell'acciaio; se l'ancoraggio viene applicato in foro pieno d'acqua, come ulteriore coefficiente di sicurezza, ridurre il carico raccomandato del 30% (moltiplicare per 0,7). Metodologie di collaudo eseguite secondo le Linee guida Europee per il collaudo degli ancoraggi (ETAG). Le applicazioni sono state fatte su calcestruzzo asciutto e in buone condizioni, su fori puliti accuratamente. MIT 55 è un sistema di fissaggio certificato secondo le Linee Guida Europee per i Prodotti da Costruzione ETAG 001 ( I fissaggi certificati ETA- si avvalgono di un metodo di calcolo e dimensionamento più accurato ma più complesso che permette una rapida impostazione di parametri quali distanze da bordi e dimensionamento di piastre di fissaggio. Tale metodo è implementato nel software gratuito mungo FixCalc disponibile sul sito MIT 55 Scheda dati tecnici pagina 4 di 11 emissione del 03_09 rev. 11

5 Ferri da armatura La continuità strutturale dell'armatura interna al calcestruzzo può essere ripristinata mediante l'applicazione di ferri di armatura "post installati", ovvero inseriti nel getto esistente previa foratura e posa con resine chimiche per ancoraggio. Applicazioni: impossibilità di forare le casseforme per la sporgenza dei ferri; successive modifiche di progetto, spostamenti aggiunte di elementi realizzazione di nuovi getti o nuovi solai, o rinforzo di esistenti ampliamenti ripristino di parapetti, ancoraggio di solai su getti, diaframmi o fondazioni La posa di ferri da armatura post installati può essere descritta e analizzata secondo due tecniche: la teoria dell'ancoraggio e la teoria del calcestruzzo armato. La teoria dell'ancoraggio descrive i modi di rottura di un ancoraggio nel calcestruzzo, ove quest'ultimo reagisce anche a sforzi di taglio e trazione. Si basa fondamentalmente sul calcolo del carico ultimo nei tre possibili modi di rottura: rottura dell'acciaio, rottura per sfilamento, rottura del cono di calcestruzzo; il dimensionamento andrà poi fatto sul minimo dei tre valori calcolati. L'analisi teorica del cemento armato si basa su alcuni fondamentali principi: - il ferro sopperisce alla resistenza a trazione del calcestruzzo; - ferro e calcestruzzo collaborano in maniera solida e sicura, aderendo fortemente durante la presa tale unione non è influenzata dalle dilatazioni termiche in quanto i due materiali presentano all'incirca lo stesso coefficiente di dilatazione; - conservazione delle sezioni piane durante la deformazione; - le sollecitazioni esterne e le deformazioni si calcolano come per i solidi omogenei; cioè si ritengono validi i risultati della teoria dell'elasticità e della scienza delle costruzioni in genere. La posa di barre post installate è assimilabile a giunzioni di barre per sovrapposizione; Dalle indicazioni derivate da tale teoria la sovrapposizione va calcolata in modo da assicurare l'ancoraggio di ciascuna barra, la lunghezza di sovrapposizione deve essere in linea retta e non minore di 20 volte il diametro della barra, la prosecuzione di ciascuna barra deve essere deviata verso la zona compressa, l'interferro nella sovrapposizione deve essere minore di 6 Œ. Diverse esperienze e studi hanno mostrato che il comportamento di barre annegate in calcestruzzo in opera e barre "post installate" con ancoranti chimici specifici sono assimilabili nel comportamento di fonte ai carichi tensionali. MIT 55 Scheda dati tecnici pagina 5 di 11 emissione del 03_09 rev. 11

6 Il criterio per la progettazione dovrà quindi verificare la resistenza in entrambi i casi e basarsi sul valore minimo calcolato. Va tenuto conto che la posa in sovrapposizione presuppone la conoscenza della disposizione dei ferri nel getto esistente. Diametro nominale della barra d(mm) Diametro raccomandato per il foro d 0 (mm) Carico a rottura dell'acciaio FE B 44 k (dan) (calcolato sul diametro nominale, 540 N/mm 2 ) Carichi assiali Diametro nominale barra d(mm) Profondità di inserimento (mm) Carico raccomandato (**) (dan) Profondità di inserimento (mm) Carico raccomandato (**) (dan) Carichi a taglio Diametro nominale barra d(mm) Profondità di inserimento (mm) Carico raccomandato (**) (dan) Per fori profondi oltre 200 mm (e max 1000 mm), si consiglia di applicare come prolunga sul beccuccio miscelatore un comune tubo in gomma di diametro interno 10mm, della lunghezza minima indispensabile per raggiungere il fondo del foro. Non eccedere nella lunghezza per non aumentare troppo lo sforzo di erogazione. Tenere le cartucce ad una temperatura tra 15 e 25 C. Iniettare rapidamente tenendo conto del tempo di lavorabilità della resina (si veda tabella Tempi di posa). (**) Carico raccomandato su calcestruzzo R30 N/mm2, con barra ad aderenza migliorata in acciaio FE B 44 k; si è considerato un coefficiente di sicurezza pari a 2 sulla rottura dell'acciaio. Se l'ancoraggio viene applicato in foro pieno d'acqua, come ulteriore coefficiente di sicurezza, ridurre il carico consigliato del 30% (moltiplicare per 0,7). Metodologie di collaudo eseguite secondo le Linee guida Europee per il collaudo degli ancoraggi (ETAG). Le applicazioni sono state fatte su calcestruzzo asciutto e in buone condizioni, su fori puliti accuratamente. Fattori di riduzione del carico raccomandato C = distanza dal bordo; S = interasse fra ancoraggi; h ef = Profondità di inserimento Trazione Taglio in caso di: distanza minima si applica per: fattore di riduzione, moltiplicare il carico raccomandato per: distanza ravvicinata dal bordo dal bordo 0,5 h ef 0,5 h ef <C< 1,5 h ef 0,4(C/h ef )+0,4 Interasse ravvicinato tra ancoraggi 0,25 h ef 0,25 h ef <S< 2,0 h ef 0,25(S/h ef )+0,5 distanza ravvicinata dal bordo dal bordo 0,5 h ef 0,5 h ef <C< 2,0 h ef 0,6(C/h ef )-0,2 Interasse ravvicinato tra ancoraggi 1,0 h ef 1,0 h ef <S< 6,0 h ef 0,1(S/h ef )+0,4 MIT 55 Scheda dati tecnici pagina 6 di 11 emissione del 03_09 rev. 11

7 Applicazioni su legno e rinforzo di solai La resina MIT 55 è idonea per l'utilizzo su legno per ancoraggio di barre filettate o ferri ad aderenza migliorata, la sua resistenza a compressione e la sua la durezza sono espressamente progettate e testate per trasmettere gli sforzi sul legno. L'utilizzo per il rinforzo di solai in legno col metodo della soletta collaborante prevede l'inserimento di ferri di connessione piegati a "L" infissi tramite resina che trasferiscano lo sforzo di taglio tra le travi in legno e la soletta. A tale scopo si realizzano fori di diametro adeguato in relazione allo stato di conservazione e alla compattezza del legno e in relazione alla dimensione delle travi; in genere tra i 20 e i 50 mm di diametro, per una profondità che è circa volte il diametro della barra. I migliori risultati si ottengono evitando una forte concentrazione di sforzi di connessione in pochi punti, realizzando quindi un collegamento relativamente continuo, effettuato con connettori di diametro non elevato e posti a distanza non eccessiva. La distanza tra i connettori, nelle zone di massimo sforzo è circa otto volte il diametro delle barre. Per quanto riguarda la soletta in calcestruzzo, lo spessore indicato è cinque - sei centimetri, per non appesantire la struttura con un peso proprio elevato e allo stesso tempo per garantire un sufficiente ancoraggio dei connettori e raggiungere gli opportuni valori di resistenza e rigidezza. La resina MIT 55 si unisce al legno sia per incollaggio che per aggancio di forma; per migliorare ulteriormente l'aggancio può essere utile eseguire i fori con l'accortezza di irruvidire le pareti del foro muovendo la punta del trapano ed allargare leggermente il fondo del foro a "coda di rondine" con un semplice movimento rotatorio del trapano, infine rimuovere i trucioli dal foro con pompetta soffiatrice o aria compressa. La resina va iniettata partendo dal fondo del foro, in modo da non lasciare bolle d'aria all'interno; inserire le barre ruotandole per permettere una migliore disposizione della resina. La resina MIT 55 è formulata per essere tixotropica, per cui non cola e non si disperde su eventuali crepe e/o fessurazioni del legno I valori di resistenza vanno valutati per i singoli casi in quanto dipendono largamente dalle condizioni di conservazione del legno, dal tipo di travi (lamellari o massicce) e dal tipo di legno; in ogni caso per migliorare la connessione su legni deboli è consigliabile aumentare le dimensioni del foro per meglio distribuire la trasmissione dei carichi a taglio verso il legno; MIT 55 Scheda dati tecnici pagina 7 di 11 emissione del 03_09 rev. 11

8 Applicazioni su legno per fissaggio di sistemi anticaduta e linee vita Nel contesto dei lavori in edilizia si presenta quanto mai frequentemente la necessità di operare ad altezze considerevoli e tali da far percepire la necessità di tutelare gli operatori dai rischi legati alla caduta. Questa necessità è stata più volte considerata dal legislatore e dagli enti di normazione, ed è tuttora in evoluzione. Innanzitutto viene definito lavoro in quota unêattività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una altezza superiore a 2 metri rispetto a un piano stabile; pertanto ogni qualvolta si presenti tale evenienza o si prefiguri il rischio di caduta dallêalto, in accordo con le prescrizioni di legge sulla sicurezza, bisogna adottare opportuni provvedimenti per evitare tale rischio. I provvedimenti in tal senso comprendono adeguamento di luoghi di lavoro e attrezzature, dispositivi di protezione, informazione e formazione e gestione delle emergenze. NellÊambito dei sistemi di protezione rientrano due categorie: i sistemi di protezione collettivi dei bordi e i sistemi di protezione individuale di caduta dallêalto; nel primo caso fa da riferimento la norma UNI EN 13374, nel secondo la norma UNI EN 795. In generale i sistemi di protezione e trattenimento delle cadute sono dispositivi (parapetti, ganci, torrette, ecc.) ancorati allêedificio e in particolare alle strutture murarie o a elementi costruttivi strutturali. Questi sistemi di fissaggio dei dispositivi sono essenzialmente sistemi di fissaggio meccanico (tasselli) e sistemi di fissaggio chimico. La direttiva 89/106/CEE, direttiva CPD, regola la fornitura di materiali e prodotti che entrano nelle opere edilizie in modo stabile e tocca anche aspetti inerenti alla progettazione e alla posa in opera In generale non esistono sistemi standard adatti a tutte le coperture e i supporti. Di volta in volta è opportuno operare la scelta del fissaggio in sede di progettazione del sistema dopo opportuno sopralluogo. Tuttavia la scelta dei sistemi di fissaggio, per quanto esposto sopra, va operata tra i prodotti che hanno ottenuto il Benestare Tecnico Europeo ETA. Per il dimensionamento dei fissaggi su calcestruzzo di torrette e piastre di ancoraggio raccomandiamo l'uso del software gratuito mungo FixCalc disponibile sul sito Ancoraggio su travi di legno - dati di resistenza al carico (*) barra ad aderenza migliorata o barra filettata barra ø12 foro ø16x120 mm barra ø16 foro ø20x150 mm carico medio di rottura a trazione per sfilamento dell'ancoraggio 2210 Kg 2990 Kg carico medio a taglio misurato a 2 mm di spostamento 1530 Kg 2160 Kg (*) carichi medi da prove di estrazione eseguite in laboratorio su legno di abete lamellare (lamelle sp.45mm) stagionato, in buone condizioni con barre in acciaio 5.8; adottare un idoneo coefficiente di sicurezza ( 4) in relazione all'applicazione, al tipo e alle condizioni del legno. MIT 55 Scheda dati tecnici pagina 8 di 11 emissione del 03_09 rev. 11

9 Applicazione Antincendio: Resistenza al fuoco In molte applicazioni industriali e civili è richiesto che il fissaggio abbia una resistenza limite in caso di esposizione al fuoco o di incendio. L'ancoraggio eseguito con MIT 55 è stato sottoposto al programma di prove previsto dalla norma DIN EN , Fire resistance tests secondo la curva di temperatura ISO 834 (v.figura) Gli ancoraggi eseguiti con MIT 55 e con barre filettate in acciaio inox A4 e con le condizioni di installazione riportate nella presente scheda su calcestruzzo >C20/25 hanno dimostrato un'eccellente resistenza al fuoco, mantenendo un carico più che soddisfacente per i tempi di esposizione al fuoco da 30 a 120 minuti. Tempo di esposizione al fuoco (minuti) CARICHI MASSIMI DI TRAZIONE ASSIALE (IN KN) M8 3,00 1,10 0,60 0,40 M10 5,00 2,00 1,15 0,80 M12 9,00 4,50 3,00 2,30 M16 15,00 9,50 7,30 6,00 M20 24,00 15,50 12,00 10,00 M24 35,00 23,00 18,00 15,00 Numero di certificazione 3616/7513, rilasciata da Material Prüfanstalt Für Das Bauwesen MIT 55 Scheda dati tecnici pagina 9 di 11 emissione del 03_09 rev. 11

10 CONSUMI barre filettate su supporto pieno Diametro barra filettata d(mm) Diametro foro d 0 (mm) Profondità di inserimento h v (mm) M M M M M M ferri da armatura Diametro nominale della barra d(mm) Diametro raccomandato per il foro d 0 (mm) Profondità di inserimento (mm) numero di fissaggi per cartuccia numero di fissaggi per cartuccia Il numero di applicazioni è calcolato considerando un uso accurato e l'utilizzo di un solo beccuccio. Per compensare eventuali scarti considerare circa il 10% in più. Per il calcolo del numero di applicazioni per cartuccia e del numero di cartucce necessarie, per uso sia su supporti compatti che forati, sul sito dove è disponibile il calcolatore on line Resin-Counter Magazzinaggio: Conservare le cartucce in luogo asciutto a una temperatura compresa tra 5 e 25 C, non lasciare esposto ai raggi diretti del sole. Note: La capacità dellêancoraggio dipende dal materiale su cui è effettuato, per applicazioni su supporti diversi quali mattoni friabili o antichi, rocce friabili, calcestruzzi ammalorati è necessaria una verifica preventiva delle capacità dell'ancorante in combinazione col supporto. Il progettista è tenuto a verificare la capacità dell'ancoraggio per quanto riguarda il dimensionamento dei componenti in acciaio in relazione alla struttura da eseguire. Visti gli alti carichi che l'ancorante è in grado di trasmettere, il progettista è tenuto a verificare che questi ultimi con causino il cedimento della struttura. Le informazioni contenute nella presente scheda sono basate sulle nostre esperienze, ricerche e prove e sono da ritenersi affidabili e accurate. L'utilizzatore è tenuto a verificare l'idoneità del prodotto al supporto e all'uso che intende fare. Mungo non può ritenersi responsabile per un uso diverso da quanto specificato o per applicazione non accurata. Per ulteriori informazioni contattare il servizio tecnico mungo. Mungo Befestigungstechnik AG adotta un sistema di garanzia di qualità certificato a norma ISO 9001 Certificato n MIT 55 Scheda dati tecnici pagina 10 di 11 emissione del 03_09 rev. 11

11 Voci di capitolato fissaggio di barre Fissaggio di elementi (specificare) su calcestruzzo per mezzo di ancorante chimico adesivo filettate bicomponente in cartuccia, composto da una resina in vinilestere/epossiacrilato puro senza stirene con riempitivo inorganico minerale e indurente a base di dibenzoil perossido tipo Mungo MIT 55 o equivalente, applicabile anche in fori pieni d'acqua. Nel rispetto della normativa sulla sicurezza,la resina dovrà essere classificata come preparato chimico non pericoloso (non nocivo e non irritante) tipo Mungo MIT 55 o equivalente. Utilizzare la resina con barre filettate in classe 5.8 o 8.8 o superiore. L'ancorante chimico applicato dovrà avere resistenza a trazione raccomandata pari o superiore a... con profondità di inserimento pari a... (specificare in base alle dimensioni del fissaggio e alle tabelle di caricabilità riportate nella presente scheda) Gli ancoraggi andranno progettati e eseguiti nel rispetto delle distanze minime (interassi e distanze dai bordi) specificate nella scheda tecnica. L'applicazione dell'ancorante MIT 55 o equivalente dovrà essere fatta con idonea pistola erogatrice Mungo MIT-PP o equivalente, come segue: pulire accuratamente il foro con pompetta tipo Mungo MAP e scovolino (2 soffiate, 2 spazzolate, 2 soffiate); erogare la resina e scartare la parte iniziale fino alla fuoriuscita di un colore grigio uniforme, indice di completa miscelazione; iniettare la resina nel foro partendo dal fondo del foro, riempiendo il foro per circa 2/3; inserire la barra ruotandola leggermente per una migliore disposizione della resina. Rispettare i tempi di posa specificati sulla cartuccia prima di applicare il serraggio e il carico. ancoraggio di ferri ad aderenza migliorata per ripresa di getti in calcestruzzo rinforzo statico di solai in legno Ancoraggio di ferri ad aderenza migliorata su calcestruzzo per mezzo di ancorante chimico adesivo bicomponente in cartuccia, composto da una resina in vinilestere/epossiacrilato puro senza stirene con riempitivo inorganico minerale e indurente a base di dibenzoil perossido tipo Mungo MIT 55 o equivalente, applicabile anche in fori pieni d'acqua. Nel rispetto della normativa sulla sicurezza,la resina dovrà essere classificata come preparato chimico non pericoloso (non nocivo e non irritante) tipo Mungo MIT 55 o equivalente. Utilizzare la resina con ferri da armatura ad aderenza migliorata in acciaio Fe B 44 k. L'ancorante chimico applicato dovrà avere resistenza a trazione raccomandata pari o superiore a... con profondità di inserimento pari a... (specificare in base alle dimensioni del fissaggio e alle tabelle di caricabilità riportate nella presente scheda) L'applicazione dell'ancorante MIT 55 o equivalente dovrà essere fatta con idonea pistola erogatrice Mungo MIT-PP o equivalente, come segue: pulire accuratamente il foro con pompetta tipo Mungo MAP e scovolino (2 soffiate, 2 spazzolate, 2 soffiate); erogare la resina e scartare la parte iniziale fino alla fuoriuscita di un colore grigio uniforme, indice di completa miscelazione; iniettare la resina nel foro partendo dal fondo del foro, riempiendo il foro per circa 2/3; inserire la barra ruotandola leggermente per una migliore disposizione della resina. Rispettare i tempi di posa specificati sulla cartuccia prima di applicare il carico. Rinforzo statico di solaio col metodo della soletta collaborante. Ancoraggio di ferri ad aderenza migliorata su legno per mezzo di ancorante chimico adesivo bicomponente in cartuccia, composto da una resina in vinilestere/epossiacrilato puro senza stirene con riempitivo inorganico minerale e indurente a base di dibenzoil perossido tipo Mungo MIT 55 o equivalente. Nel rispetto della normativa sulla sicurezza,la resina dovrà essere classificata come preparato chimico non pericoloso (non nocivo e non irritante) tipo Mungo MIT 55 o equivalente. Utilizzare la resina con ferri da armatura ad aderenza migliorata in acciaio Fe B 44 k. L'applicazione dell'ancorante MIT 55 o equivalente dovrà essere fatta con idonea pistola erogatrice Mungo MIT-PP o equivalente, come segue: eseguire i fori con l'accortezza di irruvidire le pareti del foro muovendo la punta del trapano ed allargare leggermente il fondo del foro a "coda di rondine" con un semplice movimento rotatorio del trapano pulire accuratamente il foro con pompetta tipo Mungo MAP; erogare la resina e scartare la parte iniziale fino alla fuoriuscita di un colore grigio uniforme, indice di completa miscelazione; iniettare la resina nel foro partendo dal fondo del foro, riempiendo il foro per circa 2/3; inserire la barra ruotandola leggermente per una migliore disposizione della resina. Rispettare i tempi di posa specificati sulla cartuccia prima di applicare il carico. MIT 55 Scheda dati tecnici pagina 11 di 11 emissione del 03_09 rev. 11