ANALISI TECNICO-NORMATIVA

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1 ANALISI TECNICO-NORMATIVA PARTE I. ASPETTI TECNICO-NORMATIVI DI DIRITTO INTERNO 1) Obiettivi e necessità dell'intervento normativo. Coerenza con il programma di governo. La legge n. 220 dell 11 dicembre 2012, rappresenta il punto di arrivo di un lungo processo di riforma che ha impegnato il Parlamento nel corso delle ultime legislature. La suddetta legge, entrata in vigore il 18 giugno 2013, apporta importanti modifiche al codice civile, di preciso al capo relativo al condominio negli edifici (artt e ss.). Tra le innovazioni più significative introdotte dalla legge 220/2012, gli artt. 9 e 10 novellano la disciplina relativa all amministratore di condominio. Sono introdotti specifici e più dettagliati obblighi in capo all amministratore, tutti finalizzati ad assicurare la trasparenza e a permettere la verifica della qualifica professionale e il controllo del suo operato. Risultano, inoltre, ampliati e tipizzati i gravi motivi alla base della revoca dell incarico. Giova evidenziare, altresì, che l art. 10 della legge 220/2012 integra la formulazione dell art c.c. in tema di attribuzioni dell amministratore, aggiungendo a quelli già previsti dal codice, nuovi obblighi aventi peculiari finalità di controllo dell operato dell amministratore. La norma esplicitamente prevede che l amministratore debba eseguire gli adempimenti fiscali inerenti alla gestione finanziaria del condominio. A tal fine, è prevista la tenuta di due nuovi registri obbligatori, che si aggiungono a quelli già previsti rispettivamente dall art. 1136, ultimo comma, ossia il registro del verbale delle assemblee, e dall art. 1129, ultimo comma, ossia il registro di nomina e revoca dell amministratore. Con specifico riferimento all oggetto del regolamento, il cd. Decreto Destinazione Italia ha previsto la bozza di regolamento proposta, recante la determinazione dei criteri e delle modalità per la formazione degli amministratori di condominio nonché dei corsi di formazione per gli amministratori condominiali. Precisamente il regolamento proposto è adottato ai sensi dell'articolo 71-bis, primo comma, lettera g), delle disposizioni per l'attuazione del Codice civile, per come modificato dalla legge 11 dicembre 2012, n. 220 recante Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 293 del 17 dicembre 2012 e dall articolo 1, comma 9, lettera a) del decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145 recante Interventi urgenti di avvio del piano "Destinazione Italia", per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per la riduzione dei premi RC-auto, per l'internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed Expo 2015, convertito con modificazioni dalla legge del 21 febbraio 2014, n. 9. 2) Analisi del quadro normativo nazionale. Le fonti che disciplinano le materie incise dal presente intervento normativo sono le seguenti, oltre alle disposizioni già citate al punto n. 1). Nel dettaglio, l art. 9 della legge del 2012 modifica l art c.c., rubricato Nomina, revoca ed obblighi dell amministratore. La nomina dell amministratore è obbligatoria nel caso in cui i condomini siano più di otto, a differenza dei quattro condomini previsti dal testo previgente. Di particolare rilievo in tema di innovazioni relative all amministratore, è l art. 25, che inserisce nelle disposizioni di attuazione del codice civile gli articoli da 71-bis a 71-quater. L art.71-bis enumera i requisiti 1

2 di cui l amministratore deve essere in possesso per poter svolgere l incarico, tra i quali spicca il conseguimento del diploma di scuola secondaria di secondo grado e l aver frequentato corsi di formazione, iniziale e periodica. Requisiti da cui è esonerato chi, nei tre anni precedenti la data di entrata in vigore della legge 220/2012, abbia svolto l attività di amministratore di condominio, salvo l obbligo di formazione periodica. Infine, anche le società possono ricoprire l incarico di amministratori di condominio ed in tal caso sono i soci illimitatamente responsabili, gli amministratori e i dipendenti incaricati di svolgere le funzioni di amministrazione dei condomini a favore dei quali la società presta i servizi, a dover essere in possesso dei requisiti richiesti. Il nuovo assetto normativo, pertanto, amplia i compiti dell amministratore di condominio. Accanto a quelli appena menzionati, la legge 220/2012 introduce il registro dell anagrafe condominiale e il registro di nomina e revoca dell amministratore. Ulteriori adempimenti esplicitamente previsti sono la conservazione dell intera documentazione riguardante la gestione del condominio ed il rapporto con i singoli condomini, la convocazione dell assemblea dopo la redazione del rendiconto annuale della gestione, la consegna al condomino che ne faccia richiesta dell attestazione dei pagamenti degli oneri condominiali e delle eventuali liti in corso. Questo rinnovato quadro normativo è stato ulteriormente arricchito dalla pubblicazione in Gazzetta del Decreto legge n. 145/2013 (G.U. n. 300/2013), c.d. Destinazione Italia, che ha apportato numerose modifiche in diversi ambiti tra i quali quello che disciplina il condominio, recentemente riformato dalla legge n. 220/2012. In particolare, il decreto Destinazione Italia ha integrato la legge di riforma della disciplina del condominio negli edifici, apportando delle modifiche rese necessarie a seguito dei dubbi interpretatiti di alcuni suoi punti, tra i quali: i requisiti necessari per esercitare l'attività di formazione degli amministratori di condominio nonché i criteri, i contenuti e le modalità di svolgimento dei corsi della formazione iniziale e periodica; la maggioranza assembleare per l'approvazione dei lavori per il contenimento del consumo energetico; alcune precisazioni in merito al registro di anagrafe condominiale e informazioni sulle condizioni di sicurezza degli edifici; la costituzione di un fondo speciale per il lavori di manutenzione straordinaria e per le innovazioni; la modifica della norma per le infrazioni al regolamento del condominio. Per quanto concerne le attribuzioni dell'amministratore, il Decreto Destinazione Italia ha precisato che in riferimento al registro di anagrafe condominiale, questo deve contenere solo i dati relativi alle condizioni di sicurezza delle parti comuni dell'edificio. 3) Incidenza delle norme proposte sulle leggi e i regolamenti vigenti. Il provvedimento in esame integra la disciplina vigente, attuando il disposto della norma primaria. 4) Analisi della compatibilità dell'intervento con i principi costituzionali. Il provvedimento in esame è perfettamente compatibile con i principi costituzionali, nonché con quelli relativi alla competenza legislativa in materia di opere pubbliche. 5) Analisi delle compatibilità dell'intervento con le competenze e le funzioni delle regioni ordinarie e a statuto speciale nonché degli enti locali. 2

3 Il provvedimento in esame non incide su alcuna competenza delle Regioni o degli enti locali in materia. 6) Verifica della compatibilità con i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza sanciti dall'articolo 118, primo comma, della Costituzione. Il provvedimento in esame è perfettamente compatibile con i principi richiamati perché incide su materie di esclusiva competenza statale (ordinamento civile e tutela della concorrenza, art. 117, comma 2, lett. e) l) Cost.). 7) Verifica dell assenza di rilegificazioni e della piena utilizzazione delle possibilitá di delegificazione e degli strumenti di semplificazione normativa. Il provvedimento è adottato ai sensi dell'articolo 71-bis, primo comma, lettera g), delle disposizioni per l'attuazione del Codice civile, per come modificato dalla legge 11 dicembre 2012, n. 220 recante Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 293 del 17 dicembre 2012 e dall articolo 1, comma 9, lettera a) del decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145 recante Interventi urgenti di avvio del piano "Destinazione Italia", per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per la riduzione dei premi RC-auto, per l'internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed Expo 2015, convertito con modificazioni dalla legge del 21 febbraio 2014, n. 9. 8) Verifica dell esistenza di progetti di legge vertenti su materia analoga all esame del Parlamento e relativo stato dell iter. Non risultano attualmente all esame del Parlamento disegni di legge che vertono su materie analoghe a quelle incise dal presente provvedimento normativo. 9) Indicazioni delle linee prevalenti della giurisprudenza ovvero della pendenza di giudizi di costituzionalità sul medesimo o analogo oggetto. PARTE II. CONTESTO NORMATIVO COMUNITARIO E INTERNAZIONALE 10) Analisi della compatibilità dell'intervento con l'ordinamento comunitario. L intervento regolatorio proposto non si pone in contrasto con l ordinamento comunitario. 11) Verifica dell'esistenza di procedure di infrazione da parte della Commissione Europea sul medesimo o analogo oggetto. 12) Analisi della compatibilità dell'intervento con gli obblighi internazionali. Il provvedimento è pienamente compatibile con i principi comunitari e non pone problemi di 3

4 Finanza pubblica anche in relazione ai vincoli di stabilità e di bilancio imposti dalle istituzioni comunitarie. 13) Indicazioni delle linee prevalenti della giurisprudenza ovvero della pendenza di giudizi innanzi alla Corte di Giustizia delle Comunità europee sul medesimo o analogo oggetto. Nulla da rilevare 14) Indicazioni delle linee prevalenti della giurisprudenza ovvero della pendenza di giudizi innanzi alla Corte Europea dei Diritti dell'uomo sul medesimo o analogo oggetto. Nulla da osservare. 15) Eventuali indicazioni sulle linee prevalenti della regolamentazione sul medesimo oggetto da parte di altri Stati membri dell'unione Europea. Il provvedimento è in linea con le indicazioni suggerite dal legislatore comunitario. PARTE III. ELEMENTI DI QUALITA' SISTEMATICA E REDAZIONALE DEL TESTO 1) Individuazione delle nuove definizioni normative introdotte dal testo, della loro necessità, della coerenza con quelle già in uso. Le definizioni utilizzate sono coerenti con la terminologia del codice civile e della legislazione vigente in materia. 2) Verifica della correttezza dei riferimenti normativi contenuti nel progetto, con particolare riguardo alle successive modificazioni ed integrazioni subite dai medesimi. I riferimenti normativi sono corretti e hanno tenuto conto delle modifiche intervenute in materia. 3) Ricorso alla tecnica della novella legislativa per introdurre modificazioni ed integrazioni a disposizioni vigenti. Il provvedimento in esame non utilizza la tecnica della novella legislativa. 4) Individuazione di effetti abrogativi impliciti di disposizioni dell'atto normativo e loro traduzione in norme abrogative espresse nel testo normativo. Non vi sono effetti abrogativi impliciti derivanti dall applicazione delle norme contenute nel regolamento. 5) Individuazione di disposizioni dell'atto normativo aventi effetto retroattivo o di reviviscenza di norme precedentemente abrogate o di interpretazione autentica o derogatorie rispetto alla normativa vigente. 4

5 6) Verifica della presenza di deleghe aperte sul medesimo oggetto, anche a carattere integrativo o correttivo. Non vi sono altre deleghe legislative aperte sul medesimo oggetto. 7) Indicazione degli eventuali atti successivi attuativi; verifica della congruenza dei termini previsti per la loro adozione. Non vi sono atti successivi attuativi: le norme del regolamento troveranno applicazione successivamente alla data di entrata in vigore del decreto. 8) Verifica della piena utilizzazione e dell'aggiornamento di dati e di riferimenti statistici attinenti alla materia oggetto del provvedimento, ovvero indicazione della necessità di commissionare all'istituto nazionale di statistica apposite elaborazioni statistiche con correlata indicazione nella relazione economico-finanziaria della sostenibilità dei relativi costi. 5

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