COMUNE di LENTATE SUL SEVESO

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1 COMUNE di LENTATE SUL SEVESO Provincia di Monza e della Brianza PIANO DELLE AZIONI POSITIVE Triennio 2015/2017 Riferimenti normativi: - Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198 «Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell articolo 6 della Legge 28 novembre 2005, n. 246» - Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (così come modificato dall articolo 21 della Legge 4 novembre 2010, n. 183) - Direttiva 23 maggio 2007 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica «Misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche»

2 I N D I C E Articolo 1 - PREMESSA... pag. 1 Articolo 2 - COMITATO UNICO DI GARANZIA (C.U.G.)... pag. 2 Articolo 3 - ANALISI DELLA STRUTTURA DEL PERSONALE... pag. 2 Articolo 4 - OBIETTIVI DEL PIANO... pag. 3 Articolo 5 - CODICE DI CONDOTTA CONTRO LE MOLESTIE SESSUALI E IL MOBBING... pag. 4 Articolo 6 - OSSERVAZIONE PERMANENTE... pag. 4 Articolo 7 - AZIONI POSITIVE... pag. 4 Articolo 8 - TEMPI DI ATTUAZIONE... pag. 7 Articolo 9 - RISORSE DEDICATE... pag. 7 Articolo 10 - COMUNICAZIONE E MONITORAGGIO... pag. 7 Comune di Lentate sul Seveso (MB)

3 Articolo 1 - PREMESSA 1. Nell ambito delle iniziative promosse per una coerente applicazione degli obiettivi di uguaglianza di opportunità nelle politiche di gestione delle risorse umane e nel rispetto del principio fondamentale ed ineludibile enunciato dall art. 7 comma 1 del D.Lgs. n. 165/2001, secondo il quale le amministrazioni garantiscono parità e pari opportunità tra uomini e donne per l accesso al lavoro, nel trattamento e nelle condizioni di lavoro, il Comune di Lentate sul Seveso adotta il presente piano di azioni positive, conformemente a quanto disposto dal decreto legislativo n. 198/ La normativa vigente (in particolare i decreti legislativi nn. 196/2000, 165/2001 e 198/2006) prevede che le Pubbliche Amministrazioni predispongano un piano di azioni positive che miri al raggiungimento dei seguenti obiettivi: Condizioni di parità e pari opportunità per tutto il personale dell ente. Uguaglianza sostanziale fra uomini e donne per quanto riguarda le opportunità di lavoro di sviluppo professionale. Valorizzazione delle caratteristiche del sesso femminile e di quello maschile. 3. Il decreto legislativo n.198/2006 Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell'articolo 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246, all articolo 48, precisa che le amministrazioni dello Stato anche ad ordinamento autonome, tra cui i Comuni, sono tenute a predisporre piani triennali di azioni positive, tendenti ad assicurare nel loro ambito la rimozione degli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne ed a favorire il riequilibrio della presenza femminile nelle attività e nelle posizioni gerarchiche ove sussiste un divario tra generi non inferiore a due terzi. 4. Il suddetto decreto legislativo riprende e coordina in un testo unico le disposizioni ed i principi di cui al decreto legislativo legge n. 125/1991 Azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro che all articolo 1, comma 2, lett. c), d), e) indica tra le possibili azioni positive la necessità di: superare condizioni di organizzazione e distribuzione del lavoro che provocano effetti diversi a seconda del sesso nei confronti dei dipendenti, con pregiudizio nella formazione, nell avanzamento professionale e di carriera, ovvero nel trattamento economico e retributivo; promuovere l inserimento delle donne nelle attività nei settori professionali e nei livelli nei quali esse sono sottorappresentate ed in particolare nei settori tecnologicamente avanzati e caratterizzati da livelli elevati di responsabilità; favorire, anche mediante una diversa organizzazione del lavoro e delle condizioni del tempo di lavoro, l equilibrio tra responsabilità familiari e professionali ed una migliore ripartizione di tali responsabilità tra i due sessi. 5. Poiché è intendimento del Comune che il piano di azioni positive non rimanga una semplice dichiarazione di intenti, esso prevede l individuazione di una serie di attività che permettono di avviare attività concrete ed integrate che possono produrre effetti di cambiamento significativi nell organizzazione dell ente. 6. L attenzione del piano si rivolgerà in particolare a misure di sostegno verso interventi a favore della conciliazione, per la crescita professionale e di carriera delle lavoratrici e per la parità retributiva tra donne e uomini dipendenti dell amministrazione stessa. 7. In quest ottica il Comune ha già dimostrato particolare sensibilità, attuando negli anni una politica attenta alle tematiche di pari opportunità. Comune di Lentate sul Seveso (MB) 1

4 Articolo 2 - COMITATO UNICO DI GARANZIA (C.U.G.) 1. Con Determinazione del Segretario Generale n. 256/4 del 29/05/2011 è stato istituito, ai sensi dell art. 21 della Legge 04/11/2010 n. 183 (c.d. Collegato Lavoro), il C.U.G. Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, a cui il legislatore ha affidato compiti propositivi, consultivi e di verifica, al fine di ottimizzare la produttività del lavoro pubblico, migliorando l efficienza delle prestazioni collegata alla garanzia di un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei principi di pari opportunità, di benessere organizzativo e dal contrasto di qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale e/o psichica per i lavoratori. 2. Il Comitato Unico di Garanzia del Comune di Lentate sul Seveso è così composto: per l Amministrazione comunale Presidente: dott. Alberto Cozza, Responsabile del settore Risorse umane e finanziarie Componente effettivo: Elena Radice, Responsabile del servizio Personale per le Organizzazioni sindacali Componente effettivo: Anna Cattaneo, componente sindacale FP C.G.I.L. 3. Agli effetti del vigente Regolamento comunale per il funzionamento del C.U.G., i suoi componenti restano in carica per quattro anni e sono rinnovabili per una sola volta. Pertanto, le persone sopra indicate, essendo state nominate nel 2011, sono in scadenza di mandato nell annualità in corso e poiché sono disponibili a proseguire l incarico, verranno riconfermati fino al 2019, disponendo il loro rinnovo per ulteriori quattro anni contestualmente all approvazione del presente piano. 4. Nella predisposizione del presente piano, il C.U.G. ha fornito il proprio apporto in misura efficace. Articolo 3 - ANALISI DELLA STRUTTURA DEL PERSONALE 1. Attualmente, la dotazione organica di fatto dell ente è formata da n. 57 posti coperti a tempo indeterminato, caratterizzati per più di due terzi da personale femminile (68%), come si evince dai seguenti report di analisi della struttura del personale al 31/12/2014. Non è presente personale con contratto di lavoro di tipo flessibile. Età anagrafica Comune di Lentate sul Seveso (MB) 2 Donne Uomini Totale Valori assoluti % Valori assoluti % Valori assoluti % Meno di 30 anni 0 0% 0 0% 0 0% anni 7 64% 4 36% % anni 19 79% 5 21% % Oltre 50 anni 13 59% 9 41% % TOTALE PERSONALE 39 68% 18 32% % Orario Donne Uomini Totale Valori assoluti % Valori assoluti % Valori assoluti % Tempo Pieno 31 65% 17 35% % Part-time al 50% 2 100% 0 0% 2 100% Part-time oltre il 50% 6 86% 1 14% 7 100% TOTALE PERSONALE 39 68% 18 32% %

5 Settori Categorie Donne Uomini Totale Valori assoluti % Valori assoluti % Valori assoluti % I Servizi al cittadino 18 95% 1 5% % II Affari generali 6 75% 2 25% 8 100% III - Finanziario 6 67% 3 33% 9 100% IV Politiche del territorio 6 75% 2 25% 8 100% V Opere pubbliche 1 17% 5 83% 6 100% VI Polizia locale 2 29% 5 71% 7 100% TOTALE PERSONALE 39 68% 18 32% % Donne Uomini Totale Valori assoluti % Valori assoluti % Valori assoluti % A 1 100% 0 0% 1 100% B1 1 33% 2 67% 3 100% B3 3 75% 1 25% 4 100% C 26 79% 7 21% % D1 7 64% 4 36% % D3 1 20% 4 80% 5 100% TOTALE PERSONALE 39 68% 18 32% % 2. I titolari di posizioni organizzative sono sei, di cui una donna e cinque uomini. Pertanto, nell ambito delle professionalità disponibili dell ente, si cercherà di equilibrare la presenza di entrambi i sessi tra le figure apicali. 3. Il Segretario generale, titolare di segreteria convenzionata con il Comune di Seveso, è una donna. Articolo 4 - OBIETTIVI DEL PIANO 1. Il Piano di Azioni Positive (P.A.P.) del Comune si inserisce all interno di una strategia avviata per arricchirlo di nuove iniziative volte a favorire il miglioramento della qualità del lavoro e della vita delle/dei dipendenti, definendo contestualmente, da un lato, strumenti di conciliazione fra responsabilità lavorative e familiari e, dall altro, percorsi di pari opportunità, con particolare riferimento ai seguenti interventi: a) orari di lavoro, b) individuazione di concrete opportunità di sviluppo di carriera e di professionalità, anche attraverso l attribuzione di incentivi e progressioni economiche, c) partecipazione a corsi di formazione professionale che offrano possibilità di crescita e miglioramento, d) promozione di iniziative di informazione per sostenere comportamenti coerenti con i principi di pari opportunità nel lavoro e di parità di genere. 2. In coerenza con quanto sopra richiamato, vengono di seguito esposte le linee guida del piano triennale 2015/2017 delle azioni positive del Comune. Comune di Lentate sul Seveso (MB) 3

6 Articolo 5 - CODICE DI CONDOTTA CONTRO LE MOLESTIE SESSUALI E IL MOBBING 1. Il principio della dignità ed inviolabilità della persona, in particolare per quanto attiene a molestie sessuali, morali e comportamenti indesiderati o discriminatori a connotazione sessuale, diviene oggetto della raccomandazione n. 92/131/CC adottata dall Unione Europea il 27/11/1991 sulla tutela della dignità delle donne e degli uomini sul lavoro che propone l adozione di un Codice di condotta relativo ai provvedimenti da adottare nella lotta contro le molestie sessuali, auspicando che tutti gli stati membri promuovano l adozione di uno specifico codice. 2. In attesa di una regolamentazione a livello nazionale, è nei propositi del Comune adottare un proprio regolamento, quale codice di condotta contro il mobbing e le molestie sessuali, morali e comportamenti discriminatori, al fine di individuare prassi e norme comportamentali atte a creare un ambiente di lavoro rispettoso della dignità delle persone, anche prendendo spunto dalla sentenza della Cassazione civile, sez. Lavoro del 15/05/2015 n che definisce i parametri di riconoscimento del mobbing. Articolo 6 - OSSERVAZIONE PERMANENTE 1. Il Comitato Unico di Garanzia vigila, come osservatorio permanente, sulla situazione lavorativa del personale maschile e femminile dell ente, con dati disaggregati per sesso che, unitamente ad altri strumenti di rilevazione, evidenzi le criticità che continuano ad ostacolare le effettive condizioni di pari opportunità. 2. Obiettivi dell osservazione sono: introdurre una gestione sistematica della rilevazione delle informazioni retributive al fine di evidenziare eventuali disparità; individuare ipotesi di intervento finalizzate a risolvere le eventuali disparità rilevate e dare attuazione alle soluzioni concordate con le organizzazioni sindacali ed il C.U.G.; mappare l evoluzione della presenza femminile nei ruoli organizzativi ed in particolare nelle posizioni gerarchiche; monitorare l entità dei bandi di concorso per le nuove assunzioni e per le progressioni di carriera del personale al fine di garantire l applicazione del principio della parità di accesso. Articolo 7 - AZIONI POSITIVE 1. Per ciascuno degli interventi programmatici citati all articolo 4 vengono di seguito indicate le azioni positive attraverso le quali raggiungere tali obiettivi: Intervento a) ORARI DI LAVORO Obiettivo Favorire, anche mediante una diversa organizzazione del lavoro, delle condizioni e del tempo di lavoro, l equilibrio e la conciliazione tra responsabilità familiari e professionali ed una migliore ripartizione di tali responsabilità tra i due sessi. Promuovere pari opportunità fra uomini e donne in condizioni svantaggiate, al fine di trovare soluzioni concilianti tra vita professionale e vita familiare, anche per problematiche non unicamente prerogativa della genitorialità. Finalità strategica Potenziare le capacità dei lavoratori e delle lavoratrici mediante l utilizzo di tempi più flessibili. Realizzare economie di gestione attraverso la valorizzazione e l ottimizzazione dei tempi di lavoro. Azione positiva Introdurre, ove se ne rilevi la necessità, forme flessibili di organizzazione del lavoro, quali ad esempio il part-time ed il telelavoro, al fine di consolidare l efficienza del servizio erogato e rispondere parallelamente alle esigenze delle/dei dipendenti rispetto alle responsabilità familiari. L Amministrazione comunale ha sempre concesso alle lavoratrici madri di bambini in tenera età la riduzione d orario richiesta. Tale comportamento verrà attuato anche per il futuro, compatibilmente con le norme che impongono limitazioni alle assunzioni. Comune di Lentate sul Seveso (MB) 4

7 Azione positiva Prevedere articolazioni orarie diverse e/o temporanee legate a particolari esigenze familiari e/o personali, che contemperino prioritariamente le necessità di assistenza e cura nei confronti di disabili, anziani e minori od in generale per fronteggiare situazioni di disagio. Attualmente è già prevista la flessibilità oraria in entrata, sia posticipata che anticipata (anche al fine di permettere l accompagnamento dei figli a scuola), in relazione all orario di lavoro ordinario che, sin dal 2007, prevede il rientro pomeridiano in sole due giornate lavorative, per venire incontro, primariamente, alla necessità delle lavoratrici di garantire una adeguata presenza presso le loro famiglie. Azione positiva Accogliere favorevolmente eventuali richieste di mobilità interna ed intersettoriale, tendenti a facilitare l avvicinamento alla famiglia. Azione positiva Prevedere modulazioni ed articolazioni temporali per l utilizzo ottimale delle ferie, in modo particolare nei riguardi di dipendenti con figli in età scolare e pre-scolare ed a favore di lavoratrici che rientrano in servizio dopo un assenza prolungata per maternità o congedo parentale, anche per permettere eventuali rientri anticipati. Intervento b) INDIVIDUAZIONE DI OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO DI CARRIERA E DI PROFESSIONALITÀ Obiettivo Fornire concrete opportunità di carriera e di sviluppo della professionalità sia al personale maschile che femminile, compatibilmente con le disposizioni normative in tema di progressioni di carriera, incentivi e progressioni economiche. Finalità strategica Creare un ambiente lavorativo stimolante, al fine di migliorare la performance dell ente e favorire l utilizzo delle professionalità acquisite all interno, eliminando ogni forma di discriminazione diretta ed indiretta. Azione positiva Programmare percorsi formativi permanenti e specifici, rivolti sia al personale femminile che maschile, che consentano di sviluppare e qualificare le proprie professionalità ed agevolare i dipendenti nella fruizione dei permessi per il diritto allo studio. Azione positiva Non ostacolare le richieste di spostamento dei dipendenti verso unità organizzative di servizio diverso da quello di appartenenza, quando ciò rappresenta motivo di miglioramento personale e crescita professionale ed attuare le eventuali mobilità d ufficio tra servizi e/o settori, sempre e soltanto per ragioni organizzative ovvero connesse alla modifica della capacità lavorativa del dipendente. Azione positiva Utilizzare sistemi premianti selettivi, secondo logiche meritocratiche che valorizzino i dipendenti meritevoli attraverso l attribuzione concorrenziale degli incentivi economici e di carriera, nonché delle progressioni economiche, senza discriminazioni di genere. Azione positiva Affidare gli incarichi di responsabilità sulla base della professionalità e dell esperienza acquisita, senza discriminazioni. Nel caso di analoga qualificazione e preparazione professionale, prevedere ulteriori parametri valutativi per non discriminare il sesso femminile rispetto a quello maschile. Intervento c) PARTECIPAZIONE A CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Obiettivo Garantire la partecipazione a corsi di formazione professionale ed aggiornamento, adottando modalità organizzative atte a favorire la partecipazione di tutti i dipendenti e consentendo la conciliazione tra vita professionale e familiare. Finalità strategica Migliorare la gestione delle risorse umane e la qualità del lavoro attraverso la gratificazione e la valorizzazione delle capacità professionali dei dipendenti. Azione positiva Organizzare, ove possibile, le attività di formazione in orari compatibili con quelli delle lavoratrici parttime e coinvolgere i lavoratori portatori di handicap. A tal fine, verrà data maggiore importanza ai corsi organizzati internamente all ente, utilizzando le professionalità esistenti. Comune di Lentate sul Seveso (MB) 5

8 Azione positiva Proporre al personale, quando se ne ravvisi la necessità ed in un ottica di miglioramento delle conoscenze e competenze e di valorizzazione culturale, corsi di aggiornamento e di formazione, preferibilmente gratuiti od a basso impatto economico, purché di buona qualità ed efficacia, monitorando annualmente, con l eventuale coinvolgimento del C.U.G., l andamento della relativa partecipazione dei dipendenti, con particolare attenzione ad eventuali squilibri di genere, per cui apportare opportuni correttivi, considerato che l ente registra una decisa scarsità di risorse disponibili dedicate allo scopo, a causa della limitazione alle spese per la formazione, introdotta dall art. 6, comma 13, del D.L. n. 78/2010 convertito in Legge n. 122/2010, in base al quale la spesa annua massima consentita non può essere superiore al 50% di quella sostenuta nel Nonostante ciò, in questo Comune, nell ambito della formazione, si è sempre registrata una buona partecipazione del personale femminile; dunque continuerà ad essere incoraggiata la presenza delle donne ai corsi di aggiornamento/ formazione di futura programmazione. Azione positiva Predisporre riunioni interne a ciascun settore con il proprio responsabile, al fine di monitorare la situazione del personale e proporre iniziative formative specifiche in base alle effettive esigenze, da vagliare successivamente in sede di conferenza dei capisettore. Azione positiva Favorire il reinserimento lavorativo del personale che rientra da congedi di maternità e parentali o da altra assenza prolungata (almeno 6 mesi), dovuta ad esigenze familiari, principalmente attraverso il miglioramento dei flussi informativi tra amministrazione e dipendente assente, al fine di assicurare il mantenimento delle competenze, oltre che attraverso momenti di aggiornamento specifico a cura del settore di appartenenza e la predisposizione di apposite iniziative formative per colmare le eventuali lacune. Intervento d) PROMOZIONE DELL INFORMAZIONE IN TEMA DI PARI OPPORTUNITÀ E DI PARITÀ DI GENERE Obiettivo Promuovere iniziative e diffondere informazioni per sostenere comportamenti coerenti con i principi di pari opportunità nel lavoro e per valorizzare la cultura di genere. Finalità strategica Aumentare la consapevolezza del personale dipendente sulle tematiche delle pari opportunità nel lavoro e della parità di genere. Nei riguardi dei responsabili di settore, favorire maggiore condivisione e partecipazione al raggiungimento degli obiettivi, nonché un attiva partecipazione alle azioni che l Amministrazione intende intraprendere. Azione positiva Tenere in considerazione le tematiche su pari opportunità, mobbing, uguaglianza uomo/donna nelle iniziative di formazione proposte dall ente all intero personale, in particolare alle posizioni organizzative e far partecipare ai corsi prioritariamente i componenti del C.U.G. e chiunque voglia farne parte, per fornire loro le competenze necessarie a svolgere il proprio ruolo. Azione positiva Informare e sensibilizzare il personale dipendente sulle tematiche delle pari opportunità tramite il capillare recapito di comunicazioni, il contatto con il C.U.G. in ordine a problematiche di propria competenza, la disponibilità di materiale bibliografico in materia di pari opportunità. Azione positiva Informare anche i cittadini, attraverso la pubblicazione di normative, disposizioni e novità sul tema delle pari opportunità, nonché documentazione relativa al C.U.G. ed il presente Piano di Azioni Positive sul sito internet del Comune, realizzando una pagina dedicata al tema all interno dell area Amministrazione Trasparente. Azione positiva Applicare, nella predisposizione di statistiche, monitoraggi, raccolte dati, ecc. riguardanti il personale dipendente, l analisi e l evidenziazione delle informazioni finalizzate alla rilevazione della situazione di genere e delle diverse posizioni (livello, motivazione, distribuzione, anzianità, ecc.) di donne e uomini nell organico per individuare gli ambiti in cui vi sono criticità e discriminazioni, allo scopo di elaborare azioni positive mirate a rimuoverle e di programmare efficaci politiche di pari opportunità grazie alla conoscenza della struttura organizzativa dell ente e dei suoi cambiamenti. Comune di Lentate sul Seveso (MB) 6

9 Articolo 8 - TEMPI DI ATTUAZIONE 1. Le azioni previste nel presente piano saranno avviate nel triennio 2015/2017 ed entro il medesimo dovranno concludersi. Data la complessità e l impatto organizzativo e culturale di taluni interventi, gli stessi potranno essere riproposti anche in periodi successivi. 2. Le iniziative volte a sensibilizzare tutto il personale dell ente alle problematiche delle pari opportunità troveranno applicazione già nel primo anno di decorrenza del piano, in quanto base essenziale per la creazione di un substrato culturale e motivazionale necessario a garantire l efficace avvio di tutte le azioni. Articolo 9 - RISORSE DEDICATE 1. Per dare corso a quanto definito nel Piano di Azioni Positive, il Comune compatibilmente con le disponibilità di bilancio ed i vincoli posti alla finanza pubblica potrà mettere a disposizione le necessarie risorse, prevedendo stanziamenti in opportuni fondi a carico del proprio bilancio. Inoltre, si attiverà al fine di reperire risorse aggiuntive nell ambito dei fondi messi a disposizione dalla Provincia, dalla Regione, dal Ministero del lavoro, dal fondo sociale europeo e dall Unione Europea a favore delle politiche volte all implementazione degli obiettivi di pari opportunità fra uomini e donne. 2. In termini di risorse umane, il Comune metterà a disposizione il personale che sarà ritenuto necessario per l attuazione delle singole azioni. Articolo 10 - COMUNICAZIONE E MONITORAGGIO 1. Il processo di sviluppo delle azioni del presente piano e la conclusione delle stesse sarà oggetto di attività di informazione e comunicazione al C.U.G., alla Giunta Comunale, alle R.S.U. dell ente ed eventualmente al Consiglio Comunale ed al Nucleo di valutazione. 2. Per garantire efficacia alle azioni contenute nel presente piano che l Amministrazione si impegna ad intraprendere nel triennio 2015/2017, verranno pianificati per ciascun intervento tempi di attuazione, nonché risultati intermedi e finali, da conseguire al fine di poter impostare un monitoraggio periodico dell avanzamento delle iniziative e, in relazione ai risultati conseguiti in itinere, effettuare interventi correttivi. Comune di Lentate sul Seveso (MB) 7

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