INCONTRO DI FRATERNITÀ del 2 aprile 2011

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1 INCONTRO DI FRATERNITÀ del 2 aprile 2011 L OFS dal Vaticano II al 2000 La legislazione attuale (sintesi da ANTONIO FREGONA ofm cap.- L Ordine Francescano Secolare - Ed.Imprimenda PD 2007 ) IL CONCILIO VATICANO II E L OPERA DI AGGIORNAMENTO CONCILIO VATICANO II (dal 11/10/62 al 7/12/65) RINNOVAMENTO DELLA CHIESA OPERA DI REVISIONE DI TUTTE LE REGOLE E LE COSTITUZIONI DEI VARI ORDINI E ISTITUTI RELIGIOSI. Alla luce dei documenti del Concilio, tra cui la Lumen Gentium e la Apostolicam Actuositatem prende subito avvio la REVISIONE DELLA REGOLA TOF e durerà 12 anni. Il 9 marzo 1966 inizia ufficialmente la stesura della Nuova Regola. Gli assistenti generali, chiamati ancora commissari, chiesero la collaborazione ad ogni livello, tanto che p. L. Bèdrune, assistente generale TOF, scrisse nell Osservatore Romano Arrivò a Roma una documentazione impressionante. Per la revisione e l aggiornamento dei testi fu costituita un apposita commissione, alla quale i terziari laici furono chiamati a partecipare in un secondo tempo. Nel 1968 una prima bozza in latino venne inviata a tutti i terziari francescani del mondo. Ricevette però molte osservazioni critiche e la richiesta che alla stesura del nuovo testo partecipassero i rappresentanti delle diverse aree culturali del mondo. Dal 27/9 al 3/10/1969, si celebrò ad Assisi un congresso internazionale indetto dai quattro commissari generali per confrontare e concordare le opinioni sul testo in preparazione e per aprire nuove strade. Vi parteciparono 17 delegati di diverse regioni del mondo (esclusa l Africa). Dapprima divisi in cinque gruppi linguistici analizzarono le sintesi delle risposte pervenute riguardo il testo del 1968 e in un secondo tempo si costituirono in tre commissioni, che elaborarono ben 25 mozioni nelle quali si ritrovano gran parte dei contenuti che compaiono nella Regola attuale. In questo congresso viene riaffermata l Unità del Terzo Ordine e viene chiesto con forza di arrivare anche all unità delle strutture. Inoltre è importante ricordare che appare per la prima volta il termine Fraternità Francescana Secolare, denominazione che sarà accettata e approvata. 1

2 Dopo il congresso di Assisi nacquero esperimenti di rinnovamento promossi dai vari Consigli Nazionali che redassero proprie e provvisorie Norme di vita, diverse per stili e contenuti, ma con degli aspetti comuni. In occasione del Pellegrinaggio Internazionale del TOF per i 750 anni del Memoriale propositi Paolo VI tracciò per i terziari un forte ed esigente programma di vita e confermò la triplice fiducia che poneva in loro: 1) la capacità di vivere e testimoniare la povertà evangelica per affermare il primato dell Amore di Dio e del prossimo; 2) la capacità di amare la Croce come S. Francesco; 3) la loro fedeltà alla Chiesa. Nel 1969 il ministro generale dei cappuccini, nell ambito della sua famiglia, nomina il primo organismo internazionale dell OFS, il Discretorio Internazionale, e chiama a presiederlo una giovane donna trentenne venezuelana, Manuela Mattioli, già membro della commissione per la preparazione della Nuova Regola dal A Manuela va il merito di aver creato dal nulla la nuova struttura dell OFS. Il 4 ottobre 1973 i quattro ministri generali del Primo Ordine e del TOR costituirono il consiglio internazionale del TOF che svolse un ruolo molto importante per la stesura definitiva della Nuova Regola. Il 30 aprile fu inviata a consultazione a tutti i consigli nazionali una nuova bozza della regola che teneva conto delle mozioni del congresso di Assisi. Nel frattempo il CITOF elaborò un nuovo progetto. Alla fine i due testi elaborati furono esaminati da quattro noti esperti in francescanesimo e in diritto canonico, uno per ciascuna delle famiglie religiose francescane. Essi consigliarono di fondere i due testi tenendo conto degli apporti di tutti e due. Nacque, così, a Roma, nella settimana santa del 1977, il testo definitivo elaborato dal CITOF con l ausilio di alcuni consiglieri internazionali. Va sottolineato che essi utilizzarono i materiali che rappresentavano il frutto e l esito di un lungo lavoro da parte dei Consigli Internazionali. Il 24 giugno 1978 Paolo VI approvò la Nuova Regola. Nella lettera apostolica di approvazione così egli scrive: Con lodevole impegno e con una comune azione le quattro famiglie francescane per un decennio hanno studiato per elaborare una nuova regola del Terz Ordine Francescano Secolare ; (e prima premette) Noi siamo lieti che il carisma francescano ancor oggi vigoreggi per il bene della Chiesa e della comunità umana, nonostante il serpeggiare di dottrine accomodanti e la crescita di tendenze che allontanano gli uomini da Dio e dalle cose soprannaturali. La Nuova Regola segna il ritorno alle origini, all esperienza spirituale di S.Francesco e dei fratelli e sorelle della penitenza che da lui ricevettero ispirazione e guida; infatti non è una raccolta di norme, ma prendendo ispirazione dalla lettera di S.Francesco ai fedeli riportata nel Prologo, mette la Parola di Dio al centro della vita del francescano che a questa deve ispirarsi e conformarsi come ha fatto il nostro Serafico Padre. 2

3 LA NUOVA REGOLA DELL OFS (Sussidio pp ) REGOLA E STRUTTURA La nuova regola è composta di un prologo e da 26 articoli. Il prologo è formato dalla prima stesura della Lettera ai fedeli di Santo Francesco, con il titolo Esortazione di San Francesco ai fratelli e alle sorelle della penitenza. I 26 articoli sono raggruppati in 3 capitoli: I cap.: art. 1-3 Ordine Francescano Secolare (OFS): sono di carattere introduttivo e generale e definiscono cos è l Ordine Francescano Secolare. In particolare nel 2 esso viene definito come UNIONE ORGANICA di tutte le fraternità cattoliche sparse nel mondo e aperte ad ogni ceto di fedeli, nelle quali i fratelli e le sorelle, SPINTI DALLO SPIRITO A RAGGIUNGERE LA PERFEZIONE DELLA CARITÀ NEL PROPRIO STATO SECOLARE,.. s impegnano a vivere il Vangelo ecc. II cap.: art 4-19 La forma di vita: L art. 4 inizia così: La regola e la vita dei francescani secolari è questa: osservare il Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo secondo l esempio di S.Francesco d Assisi. Tutti gli art. di questo capitolo sono direttive del come deve comportarsi un francescano secolare nei vari momenti della vita, in famiglia, nella comunità sacramentale della Chiesa, nel mondo del lavoro, nella vita sociale, nei confronti degli uomini e delle cose, degli esseri animati e inanimati, anche di fronte alla morte, nello spirito delle Beatitudini e consapevoli di essere testimoni e strumenti della missione salvifica di Gesù Cristo tra gli uomini. III cap.: art 20 26: La vita in Fraternità: Questa è la parte burocratica della Regola: in questi articoli troviamo le indicazioni su come deve essere la struttura della fraternità ai suoi diversi livelli, sull ammissione di nuovi fratelli, sugli Assistenti spirituali e anche sulla parte economica. La regola in pratica è una norma di vita, una proposta per un cammino concreto di vita evangelica che lo Spirito di Vita ha manifestato a Francesco e questi ai suoi primi seguaci e nel corso dei secoli a noi. Come scrissero i ministri generali nella lettera di presentazione: La chiesa ve la consegna come norma di vita. La priorità della vostra attenzione corra verso il contenuto evangelico, accogliendo il messaggio francescano che essa porta e la guida che vi offre per vivere secondo il santo vangelo. Perché allora una nuova regola se la linea guida è il Vangelo (che non cambia)? Perché dopo il Concilio Vaticano II (come già detto precedentemente) si sentiva l esigenza di un ritorno alle origini, cioè a San Francesco e ai penitenti francescani del XIII secolo, ma con un attenzione particolare ai segni dei tempi, alla vita che lo Spirito Santo promuove oggi nella Chiesa e nel mondo. LE LINEE FONDAMENTALI Le linee fondamentali o motivi-guida che scaturiscono dalla regola sono: - Dio-Trinità (Padre, Verbo incarnato, Spirito Santo); - Centralità di Cristo e del Vangelo per l ispirazione e la concretezza della vita cristiana;

4 - Cristo povero, crocefisso e risorto; - La santa Vergine Maria modello, protettrice e avvocata; - Lo spirito delle beatitudini nell atteggiamento verso le cose (povertà) e verso le persone (portatori di pace, spirito di servizio ecc.) - La preghiera, anima dell essere e dell operare; - la comunione con la chiesa e con i suoi ministri e la partecipazione alla missione di edificare la chiesa; - la fratellanza universale, nell amore concreto e operoso verso il prossimo; - la secolarità, cioè la vita evangelica in famiglia, nel lavoro, nella vita sociale, economica e politica; - la vita in gruppo (Fraternità) come luogo privilegiato per sviluppare la vocazione francescana e il senso ecclesiale; - l OFS è parte integrante della famiglia francescana. FONTI DELLA NUOVA REGOLA Nel pur molto sintetico testo della nuova regola sono molte le citazioni dirette e indirette della Sacra Scrittura, tanto da formare un vero itinerario spirituale; il suo tessuto e modulato sulla parola di Dio e propone effettivamente una vita evangelica. Qualcuno obbiettò che essa aveva troppo poco di francescano ed era una proposta che poteva andare bene per qualsiasi associazione d impegno cristiano. Ma la stessa Regola non bollata di Francesco è costituita, per circa due terzi, da testi biblici, quindi questa nuova è pienamente nello stile di San Francesco. Non mancano nemmeno i riferimenti alle Fonti Francescane. Lo stesso prologo della regola è una Lettera di Francesco e a chiusura di essa vi è la Benedizione di Francesco. Era volontà generale che la nuova regola fosse maggiormente qualificata in senso francescano rispetto alle precedenti. A questo fine si sarebbe dovuto ricorrere con larghezza anzitutto agli scritti di San Francesco, e così fu fatto. I passaggi scelti integrano una preziosa sintesi della spiritualità francescana. In questo senso, e non a caso, è stata data chiara preferenza alla Regola non bollata e alla seconda Lettera ai fedeli. Non mancano naturalmente riferimenti ai documenti del Vaticano II. Approvata cinque anni prima della promulgazione del nuovo Codice di Diritto Canonico, la Regola fa riferimento al Codice del Così, mentre in alcuni punti la Regola anticipa addirittura la nuova legislazione, in altre espressioni più antiche trova adeguata integrazione nelle Costituzioni Generali. Spetta ai ministri generali del Primo Ordine e del TOR vigilare affinché la Fraternità secolare sia fedele all osservanza della regola e affinché eventuali spiegazioni, commenti o applicazioni non la svuotino del suo contenuto evangelico e francescano. 4

5 LE COSTITUZIONI GENERALI DELL OFS I lavori per la stesura delle nuove costituzioni iniziarono dopo il congresso internazionale di Assisi dell ottobre 1979 con l apporto di terziari di alcune nazioni che fecero pervenire delle loro bozze, ampiamente elaborate e ricche di spunti interessanti. Una commissione formata da francescani secolari e religiosi coordinati dall assistente generale OFS dei cappuccini P.Jaime Zudaire, raccolse e valutò tutto il materiale pervenuto consultando specialisti in diritto canonico e considerando valutazioni e indicazioni della presidenza del CIOFS per i successivi passi da compiere. Il testo pronto all inizio del 1988, esaminato nel capitolo generale convocato a Roma dal 5 al 15 giugno 1988, fu approvato e inviato alla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica che lo approvò ad esperimentum per un sessennio l 8 settembre 1990 ed entrò subito in vigore. Alla fine del sessennio ottenne ulteriori 3 anni di sperimentazione. Fu definitivamente approvato l 8 dicembre a) STRUTTURA In parallelo con la Regola, le Costituzioni sono suddivise in 3 capitoli per complessivi 103 articoli: 1) L Ordine Francescano Secolare: vocazione; 2) Forma di vita e attività apostolica: vita e missione; 3) Vita di fraternità: governo dell Ordine. Questi tre capitoli ricalcano fedelmente quanto scritto nella regola. Le Costituzioni rimandano alla Regola e questa a S.Francesco e alla sua esperienza di vita evangelica. I valori emergenti sono gli stessi e medesimo è lo scopo: essere seguaci di Cristo alla maniera di S.Francesco d Assisi nella fraternità e nel mondo. b) LE LINEE FONDAMENTALI Le Costituzioni sono il testo applicativo della regola. Tre sono state le linee di fondo che hanno guidato la loro composizione: 1) La secolarità: non rilettura in chiave moderna della spiritualità dei laici francescani, ma coscienza del passato, ritorno alle origini e valorizzazione della più pura tradizione (vedi Ordine dei Penitenti) che ha sempre avuto e deve continuare ad avere anche oggi nella società e nella chiesa, in un mondo come quello attuale totalmente alienato e disorientato; 2) L unità: dal punto di vista organizzativo l unità dell OFS non è mai stata messa in discussione. L evoluzione storica ha portato l ordine a distinguere fra i vari rami facenti parte alle rispettive famiglie di religiosi francescani che prestano ai francescani l assistenza spirituale. 3) L autonomia: le funzionalità di governo della fraternità sono riservate esclusivamente ai responsabili secolari. I frati hanno la sola funzione di assistenza e animazione spirituale. c) APPARTENENZA ALLA FAMIGLIA FRANCESCANA I paragrafi 2 e 3 dell art.1 delle Costituzioni sottolineano perfettamente quanto ribadito nei primi due articoli della Regola, cioè l appartenenza dell Ordine Francescano Secolare alla Famiglia Francescana, di cui è parte integrante, e la stretta comunione con il Primo Ordine e il TOR, con i quali condivide il carisma di S.Francesco pur restando nella secolarità. 5

6 IL RITUALE DELL OFS Il rituale dell OFS, approvato il 9 marzo 1984 dalla Sacra Congregazione dei sacramenti e del culto divino, contiene i riti dell accettazione e della professione dei candidati e indicazioni per riunioni e momenti della vita di fraternità. Pur lasciando libere le fraternità delle varie nazioni di contestualizzarlo nella propria cultura e tradizione, il Rituale deve convenientemente manifestare il dono dello Spirito e il proposito di vita evangelica proprio dell Ordine francescano secolare. (cf. Note preliminari,7). STRUTTURA Il rituale dell OFS è suddiviso in due parti: 1) Ordine della professione; 2) Riunione delle fraternità. Ciascuna parte è preceduta da alcune Note preliminari. Alla fine, in una breve appendice vengono indicati i testi facoltativi per le varie celebrazioni e si parla della preghiera liturgica dei membri dell OFS: Secondo la regola (art. 8), i francescani si associno alla preghiera liturgica in una delle forme proposte dalla chiesa, rivivendo così i misteri della vita di Cristo (App. 26). Tali preghiere possono essere le Lodi e i Vespri, il piccolo Ufficio della beata vergine Maria, l Ufficio della Passione di san Francesco, ecc. (cf. App. 27). L ASSISTENZA SPIRITUALE Il 25 marzo 2002 la Conferenza dei ministri generali francescani (Primo Ordine e TOR) ha approvato lo Statuto per l assistenza spirituale e pastorale dell Ordine francescano secolare, nel quale è previsto che l assistente spirituale OFS/Gi.Fra. venga designato dal superiore maggiore competente. Due sono i fondamentali servizi offerti nell assistenza spirituale: 1) l ufficio fraterno dell altius moderamen, 2) l assistenza spirituale alle fraternità. - L altius moderamen : per garantire la fedeltà dell OFS al carisma francescano, la comunione con la Chiesa e l unione con la Famiglia Francescana, esercitato dai superiori maggiori. - L assistenza: per favorire la suddetta comunione e unione con la testimonianza e condivisione della spiritualità e per cooperare alla formazione iniziale e permanente dei francescani secolari. 6

7 DAL DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II AI MEMBRI DEL CONSIGLIO GENERALE DELL OFS (RM 27/9/1982). 1) [ ] 2) Studiare, amare,vivere la regola. Siete raccolti qui e vi attendete una parola beneaugurante dal papa, successore di Pietro. Ebbene, la mia esortazione è questa: 1) studiate; 2) amate; 3) vivete la regola dell Ordine Francescano Secolare, approvata per voi dal mio predecessore Paolo VI. Essa è un autentico tesoro nelle vostre mani, sintonizzata allo spirito del concilio Vaticano II e rispondente a quanto la Chiesa attende da voi. Amate, studiate e vivete questa vostra Regola, perché i valori in essa contenuti sono eminentemente evangelici. Vivete questi valori in fraternità e viveteli nel mondo, nel quale, per la stessa vostra vocazione secolare, siete coinvolti e radicati. Vivete questi valori evangelici nelle vostre famiglie, trasmettendo la fede con la preghiera, l esempio e l educazione e vivete le esigenze evangeliche dell amore vicendevole, della fedeltà e del rispetto alla vita (Reg., art. 17). Cristo, povero e crocifisso, sia per voi, come lo fu per Francesco di Assisi, l ispiratore ed il centro della vita con Dio e con gli uomini (ivi, art. 4). Siate, innanzitutto, testimoni del Padre e del suo disegno di amore per gli uomini e fate della preghiera e della contemplazione l anima del vostro essere e del vostro operare (ivi, art. 8). La Chiesa ha bisogno di voi per fare sì che il mondo possa riscoprire il primato dei valori spirituali. La vostra presenza porti dappertutto un messaggio ricco di gioia, di letizia e di fede profonda, di concordia e di pace: sarete così annunciatori di Cristo e del regno di Dio con la vita e con la parola. 3) [ ] 4) Fraternità in comunione. I vostri sodalizi, infine, sono chiamati Fraternità. Siano segno visibile della Chiesa, che è una comunità d amore. Siano vere comunità ecclesiali, costruite sul vangelo e in viva e attiva comunione con le chiese locali e, mediante esse, con la chiesa universale. Vivete in piena comunione con il papa ed i vescovi in un dialogo aperto di creatività apostolica (Reg., art. 6). Continuatori, poi, di quel movimento di vita evangelica, che abbracciarono i poenitentes de Assisio, sappiate vivere questa vostra vocazione nel vostro ambito secolare, quali fratelli e sorelle della penitenza con un senso illuminato di conversione e di rinnovamento costante. E ora, per quanti hanno responsabilità specifiche nell Ordine Francescano Secolare, auspico un unità d intenti e una precisa volontà, perché possano essere animatori e guide illuminate, precedendo i fratelli nell amore al vangelo e nella fedeltà alla chiesa. [ ] 7

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