I MERCATI LIBERALIZZATI DELL ENERGIA ELETTRICA E DEL GAS

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1 Corso di formazione ed aggiornamento professionale per Energy Managers e per Esperti in Gestione dell Energia I MERCATI LIBERALIZZATI DELL ENERGIA ELETTRICA E DEL GAS SETTORE INDUSTRIALE Docente: ing. Alessio Frigerio Energy Saving Srl Pag. 1

2 1. Prerequisiti tecnici 2. Analisi delle tariffe 2.1. Ottimizzazione del prezzo della commodity 2.2. Ottimizzazione degli oneri non commodity Pag. 2

3 GRANDEZZE FISICHE ED UNITÀ DI MISURA (power) Grandezza U.M. Energia => kwh (chilowattora) Potenza => kw (chilowatt) Tensione => V (volt) Leggi fisiche di riferimento: Legge di Ohm (V = RI) => Effetto Joule (P = RI 2 ) Le utenze elettriche vengono generalmente classificate in base alla Tensione di alimentazione (V) come segue: Bassa Tensione (BT): Media Tensione (MT): Alta Tensione (AT): Altissima Tensione (AAT): V < V V < V < V V < V < V V > V Pag. 3

4 GRANDEZZE FISICHE ED UNITÀ DI MISURA (gas) Grandezza U.M. Volume => m 3 (metri cubi) Nm 3 => Quantità di gas in condizioni normali (@ 0 C e 1 atm) Sm 3 => Quantità di gas in condizioni standard (@ 15 C e 1 atm) Energia => MJ (megajoule) o MWh (megawattora) Potere Calorifico => MJ/Sm 3 Pressione => bar (bar) Temperatura => C (gradi centigradi) Leggi fisiche di riferimento: Gas perfetti => pv = kt Pag. 4

5 SCALE DIMENSIONALI Multipli e Ordini di Grandezza Al fine di evitare l utilizzo di valori numerici troppo elevati rispetto al valore unitario dell unità di misura, è introdotto a livello di Sistema Internazionale di misura un prefisso identificativo del multiplo della grandezza stessa, secondo potenze di 10, considerate per migliaia. Simboli e prefissi: Un millesimo di unità di misura [10-3 ]: milli - prefisso m Unità di misura [10 0 ]: nessun prefisso Mille unità di misura [10 3 ]: kilo - prefisso k Un milione di unità di misura [10 6 ]: Mega - prefisso M Un miliardo di unità di misura [10 9 ]: Giga prefisso G Mille miliardi di unità di misura [10 12 ]: Tera prefisso T Pag. 5

6 1. Prerequisiti tecnici 2. Analisi delle tariffe 2.1. Ottimizzazione del prezzo della commodity 2.2. Ottimizzazione degli oneri non commodity Pag. 6

7 LE TARIFFE Un mercato di utility a rete può esistere grazie ad un insieme di soggetti che operano in un sistema complesso, detto filiera, finalizzato a garantire la continuità di servizio a tutti gli utenti allacciati alla rete. Gli operatori che erogano i diversi servizi della filiera devono essere adeguatamente remunerati dagli utenti stessi per l attività svolta, pertanto la tariffa elettrica deve essere composta da altrettante voci. Ad esse, poi, si aggiungono anche una voce che remunera gli oneri generali del sistema e, naturalmente, le imposte di consumo (oltre all IVA di legge). Di seguito analizzeremo nel dettaglio la filiera e le varie voci presenti in fattura. Pag. 7

8 LA FILIERA ELETTRICA LA FILIERA DEL GAS Pag. 8

9 COMPONENTI DELLA TARIFFA ELETTRICA Prezzo di vendita dell energia è il costo della componente energia (c.d. «elettrone») Tariffa di trasporto Remunera i servizi di Trasporto (AT), Misura e Distribuzione locale (MT, BT). Tariffa di dispacciamento Remunera Terna per l erogazione dei servizi necessari per il mantenimento dell equilibrio della rete elettrica. Oneri di sistema (o Maggiorazioni A, UC, MCT) Coprono i costi generali del sistema elettrico. Accise Sono le imposte sul consumo dell energia elettrica. Nota: incidenze calcolate per utente MT operante su 3 turni lavorativi 7/7 Pag. 9

10 COMPONENTI DELLA TARIFFA GAS Prezzo di vendita del gas è il costo della componente energia (c.d. «molecola») Tariffa di trasporto Remunera i servizi di Trasporto (su rete nazionale e regionale), Misura e Stoccaggio Tariffa di distribuzione (solo per utenti indiretti) Remunera il servizio di trasporto su rete locale Oneri di sistema Coprono i costi generali del sistema gas Accise Sono le imposte di consumo sul gas naturale Nota: incidenze calcolate per utente industriale operante su 3 turni lavorativi 7/7 Pag. 10

11 I SOGGETTI COINVOLTI Ministero Sviluppo Economico (MiSE): determina la politica di indirizzo energetico del Paese, delineando le scelte di fondo e le regole di sistema Autorità per l Energia Elettrica, il Gas ed il Sistema Idrico (AEEGSI): emette la normativa di riferimento per i mercati energetici, ed effettua attività di controllo, ispettiva e sanzionatoria Terna/Snam Rete Gas: gestiscono le reti di trasporto primario, garantendo i fondamentali servizi di dispacciamento e l equilibrio della rete stessa Gestore dei Mercati Energetici (GME): è l organismo deputato alla gestione dei mercati energetici (borsa dell energia). Gestore dei Servizi Energetici (GSE): incaricato della gestione, promozione e incentivazione delle fonti rinnovabili e dell efficienza energetica Cassa Servizi Energetici ed Ambientali (CSEA): riscuote i proventi degli oneri di sistema e gestisce il meccanismo del «bonus energivori» Pag. 11

12 ASSETTO DEFINITIVO DEI MERCATI IN ITALIA Allo stato attuale delle cose tutti i clienti finali sono idonei ad accedere ai mercati liberalizzati di energia elettrica e gas naturale. Pertanto un utente può acquistare energia e gas secondo le seguenti modalità: MERCATO LIBERO: tutti gli utenti che esercitano esplicitamente la propria idoneità TARIFFA REGOLATA: in forme diverse (Maggior Tutela, Salvaguardia, FUI, SDD) per utenti che non intendono esercitare la propria idoneità o che, per varie ragioni, si trovano senza un contratto di fornitura N.B. Il c.d. Ddl concorrenza recentemente approvato dal Parlamento (Legge 4 agosto 2017, n. 124) prevede l abolizione della Maggior Tutela dal luglio Pag. 12

13 COME ACCEDERE AL MERCATO LIBERO In base ai requisiti fissati dalla direttiva europea precedentemente menzionati, ogni utente elettrico oggi può accedere al mercato libero in forma singola, indipendentemente dal suo livello di consumo. Per accedere fisicamente al mercato libero, basta stipulare un contratto di fornitura con un qualsiasi grossista iscritto all albo pubblicato sul sito dell authority (AEEG). In base a quanto precedentemente disposto dalla delibera AEEG 144/07 (cfr. art. 5.2 dell allegato A), sarà poi il nuovo fornitore ad adempiere a tutte le pratiche operative sia legate alla cessazione della fornitura da parte del vecchio operatore (recesso), sia inerenti l avvio del rapporto con il nuovo esercente. Solo in caso di cessazione della fornitura sarà il cliente finale a dover comunicare al fornitore la volontà di recedere dal contratto. Pag. 13

14 COME RECEDERE DAI CONTRATTI DI FORNITURA Dal 1 gennaio 2017 nuove disposizioni Del. AEEGSI 302/16: Come da contratto per le altre forniture Pag. 14

15 1. Prerequisiti tecnici 2. Analisi delle tariffe 2.1. Ottimizzazione del prezzo della commodity 2.2. Ottimizzazione degli oneri non commodity Pag. 15

16 LA COMMODITY ENERGIA ELETTRICA L elettricità possiede, nell economia dei paesi industrializzati, le caratteristiche ideali per essere utilizzata come fonte energetica primaria nei processi produttivi. Essa infatti consente i seguenti vantaggi: Elevata trasportabilità; Elevata flessibilità (conversione in altre forme di energia); Elevata standardizzazione del prodotto. Di converso essa presenta alcune problematiche importanti da tenere presenti per valutare le caratteristiche dei mercati in cui viene scambiata: Tecnologia complessa => Elevato costo di produzione Non è immagazzinabile Pag. 16

17 LA «COMMODITY» GAS NATURALE Il gas naturale non è una commodity al pari dell energia elettrica. Chi utilizza il gas è interessato all energia termica in esso contenuta e ricavabile mediante la sua combustione, ma per ragioni tecniche legate al funzionamento dei misuratori quando lo acquista lo paga in base al volume consumato. Però non tutti i metri cubi sono uguali. Un metro cubo di gas, infatti, può contenere: 1. Una maggiore o minore quantità di energia in relazione alla sua qualità 2. Una diversa quantità di gas in relazione alle condizioni di pressione e temperatura Pag. 17

18 IL COEFFICIENTE PCS 1. Una maggiore o minore quantità di energia in relazione alla sua qualità (Potere Calorifico Superiore, PCS). Il contatore misura i metri cubi di gas e non l energia in esso contenuta per questo è necessario adeguare il prezzo contrattuale di fornitura (solitamente riferito ad un gas con PCS standard, pari a 38,1 MJ/m 3 ) al PCS reale del gas consumato. Per poterlo fare il distributore ha l obbligo di effettuare periodicamente la rilevazione del contenuto energetico del gas in rete, che dovrà comunicare al fornitore. Esso procederà in ogni singola fattura mensile ad adeguare il prezzo contrattuale al PCS reale misurato dal distributore mediante una semplice proporzione: Pc : 38,1 = Pm : PCSm Pag. 18

19 IL COEFFICIENTE C 2. Una diversa quantità di gas in relazione alle condizioni di pressione e temperatura. Il volume occupato dal gas dipende dalle condizioni di temperatura e pressione, pertanto è necessario aggiustare la misura rilevata. I contatori moderni sono dotati di uno specifico dispositivo (detto correttore) in grado di rilevare puntualmente temperatura e pressione atmosferica e di correggere istantaneamente la misura di volume. In alternativa si corregge la lettura del contatore moltiplicandola per un coefficiente che tiene conto delle condizioni climatiche e altimetriche della località di fornitura: C = K P * K T La modalità di determinazione dei coefficienti K P e K T è indicata dalla delibera AEEG 159/08 e s.m.i. (TUDG) art. 38. Pag. 19

20 LA «COMMODITY» GAS NATURALE Il gas naturale possiede alcune caratteristiche tecniche tali da spingere a una progressiva diffusione nel riscaldamento domestico, nei cicli produttivi e nella produzione elettrica: Maggiore efficienza energetica e duttilità rispetto all olio combustibile Gestione logistica semplificata per l utente finale Minor impatto ambientale rispetto al petrolio ed al carbone. Tutto ciò ha consentito un notevole sviluppo del gas nel contesto energetico mondiale, al pari di una vera e propria commodity. Di converso, però, lo sviluppo della filiera del gas è risultato molto più complesso e maggiormente limitato da vincoli di tipo geopolitico: Sistema distribuzione a rete complesso (stoccaggi) Vincolo fisico fra paese produttore e compratore (tubo) Problema paesi di transito Pag. 20

21 LA «COMMODITY» GAS NATURALE - GNL Negli ultimi 20 anni, però, la tecnologia ha consentito di superare tali ostacoli mediante il processo di liquefazione (da cui l acronimo GNL: gas naturale liquefatto) che consente di trasportare il gas in ogni angolo del globo mediante apposite imbarcazioni. Il processo inizia nel paese esportatore, dove il metano viene portato allo stato liquido raffreddandolo a -160 C a pressione atmosferica e successivamente caricato su navi metaniere, che conservano il gas in tali condizioni. Arrivato a destinazione il GNL viene scaricato nel terminale di importazione, dove viene riscaldato, riportato allo stato gassoso e immesso nella rete dei metanodotti. Pag. 21

22 LA «COMMODITY» GAS NATURALE GNL Nonostante la filiera del gas liquefatto necessiti di capitali molto ingenti, attualmente circa un terzo del volume mondiale di gas naturale commercializzato viene trasportato via mare come GNL. Questo è possibile perché, sebbene una metaniera costi molto di più di un tanker petrolifero, la convenienza di trasformare in liquido il gas naturale sta nel fatto che il suo volume si riduce di circa 600 volte, facilitando e rendendo economico il trasporto via mare, in alternativa al trasporto tramite metanodotto, aprendo nuove rotte commerciali e nuovi mercati. Pag. 22

23 LA «COMMODITY» GAS NATURALE GNL Capacità GNL in Europa Pag. 23

24 MERCATO GLOBALE DEL GAS La tecnologia della liquefazione, ancorché complessa ed onerosa, ha consentito lo sviluppo e la conseguente apertura di un mercato altrimenti costretto a rimanere vincolato al rapporto bilaterale tra paese produttore e paese utilizzatore (fisicamente collegati dal sistema di piping). Negli ultimi 15 anni in Europa sono sorte diverse piattaforme di mercato (borse) per lo scambio di gas naturale che hanno consentito di svincolare in parte - quantomeno sul mercato all ingrosso il prezzo del gas da quello del petrolio. TTF (Olanda), Zebrugge (Belgio), NCG (Germania) sono le piattaforme di riferimento per il mercato europeo. Dal mese di ottobre 2010 è partita la P-GAS - piattaforma di negoziazione per lo scambio di quantitativi di materia prima gestita dal GME che si aggiunge al PSV (Punto di Scambio Virtuale) gestito da Snam Rete Gas. Pag. 24

25 SHALE GAS GAS NON CONVENZIONALE È il gas naturale ricavato da particolari rocce sedimentarie, perlopiù a base di argilla, che si sono formate in centinaia di milioni di anni in aree del pianeta coperte da acqua superficiale. Le rocce hanno imprigionato il gas e, fratturandole, si può estrarlo. La tecnica con cui viene estratto si chiama «hydraulic fracturing», o «hydrofracking» e consiste nello sparare acqua ad alta pressione con alcuni additivi chimici, in modo da frammentare la roccia e far uscire il gas. Questa tecnologia è stata messa a punto negli ultimi anni ed ha aperto la strada allo sfruttamento di riserve che, solo poco tempo fa, erano giudicate non economiche. Pag. 25

26 SHALE GAS Pag. 26

27 SHALE GAS PREZZI Oggi il prezzo del gas sulle piattaforme statunitensi è circa 1/2 delle quotazioni sulle piattaforme europee. Pag. 27

28 PREZZO DI VENDITA MERCATO LIBERO Il prezzo di vendita dell energia elettrica agli utenti del MERCATO LIBERO è oggetto della libera trattativa tra le parti. Può essere: indicizzato ad un parametro che lo lega all andamento del costo del petrolio (da cui dipendono in maniera più o meno diretta i costi di produzione dell energia nelle centrali termoelettriche alimentate a carbone e a gas), che assieme al cambio euro/dollaro è il principale driver dei mercati energetici. fisso per tutta la durata del contratto legato all andamento di un prezzo di borsa (soluzione sempre più diffusa negli ultimi anni). Pag. 28

29 PREZZO INDICIZZATO L indicizzazione di un contratto di fornitura è ESTREMAMENTE IMPORTANTE, diciamo che è l elemento fondamentale da valutare (oltre ovviamente al prezzo), al fine di evitare di sottoscrivere proposte di fornitura solo apparentemente competitive. Nel mercato esistono diverse tipologie di indici costituiti da panieri di combustibili caratterizzati da diversi periodi di osservazione. Gli operatori di mercato generalmente propongono indici basati su medie di combustibili su 12,9,6 e 3 mesi. L indicizzazione di una offerta viene contraddistinta da una codificazione a 3 cifre. Esempio: Le proponiamo una offerta indicizzata con paniere AEEG Ciò indica che, per l aggiornamento dei prezzi al variare del cambio euro/dollaro e del costo del paniere di combustibili, si farà riferimento a: La profondità di calcolo della media è pari a 9 mesi di fornitura; Calcolata a partire dal 2 mese precedente al mese considerato; L indice viene aggiornato ogni 3 mesi. Pag. 29

30 PREZZO INDICIZZATO Pag. 30

31 PREZZO INDICIZZATO Prezzo gas = Po + K x ( It Io ) Dove: Po = prezzo di partenza del gas K = coefficiente moltiplicativo It = indice variabile Io = indice di partenza Pag. 31

32 PREZZO INDICIZZATO L indice è un mix peculiare definito dal fornitore, che nella sostanza prende in considerazione alcuni tra i seguenti combustibili: Cambio Euro/Dollaro Gasolio CIF Genoa Lavera Btz 0,2 % CIF - Genoa Lavera Brent Dated Atz 1% CIF-Genoa Lavera Gasolio FOB - Med Basis Btz 0,2 % FOB -Med Basis Atz 1% FOB - Med Basis Gasolio 0,2% FOB-Barges Btz 0,2 % FOB - Barges Brent Ipe Gasolio Ipe Carbone API2 Carbone API4 Btz 0,2 % FOB - NWE Btz 0,2 % CIF - NWE Il problema di fondo per l utente finale è che questi valori non sono pubblicati o disponibili facilmente, non è pertanto agevole per l utente verificare l effettiva correttezza dell indicizzazione proposta. Pag. 32

33 gen-06 mar-06 mag-06 lug-06 set-06 nov-06 gen-07 mar-07 mag-07 lug-07 set-07 nov-07 gen-08 mar-08 mag-08 lug-08 set-08 nov-08 gen-09 mar-09 mag-09 lug-09 set-09 nov-09 gen-10 mar-10 mag-10 lug-10 set-10 nov-10 gen-11 mar-11 mag-11 lug-11 set-11 nov-11 gen-12 mar-12 mag-12 lug-12 PREZZO INDICIZZATO Confronto Indici Energetici 100 INDICE CONFINDUSTRIA INDICE CONFINDUSTRIA INDICE CONFINDUSTRIA INDICE IPE Brent Brent 3 mesi 100% Storico Brent 3 mesi mp Brent 9 mesi 100% Storico 1 Pag. 33

34 PREZZO FISSO Il costo della commodity viene determinato univocamente in fase di negoziazione del contratto e poi blindato per tutta la durata della fornitura (tipicamente annuale). L adesione ad una offerta a prezzo fisso può essere gradita al cliente finale, sostanzialmente per due ordini di motivi: Definizione a priori del budget di spesa Copertura dal rischio di salita dei prezzi La quotazione del prezzo fisso è funzione dell andamento delle curve forward relative al periodo di fornitura. Questo significa che la quotazione a prezzo fisso dipende dalle aspettative che il mercato ha OGGI circa l andamento dei prezzi sui mercati energetici nel periodo FUTURO di consegna. Pag. 34

35 PREZZO FISSO Generalmente il fornitore quota una terna di prezzi per fascia (o coppia, se adotta le fasce peak/off peak), mentre nei contratti indicizzati alla borsa il prezzo è di regola orario. Nei contratti gas, non ci sono fasce orarie, ma può comunque capitare che venga proposta una coppia di prezzi per tenere conto della stagionalità (= prezzo estivo, prezzo invernale). Pag. 35

36 PREZZO DI VENDITA - FASCE ORARIE DI CONSUMO Il sistema elettrico italiano è basato su una struttura di prezzo multioraria, che suddivide le ore dell anno in fasce orarie in funzione della richiesta di energia elettrica. Tale suddivisione che interessa principalmente le utenze industriali - è volta ad individuare diversi livelli di carico per il sistema elettrico a cui corrispondono valori di prezzo unitario dell energia elettrica fortemente differenziati in base all entità della domanda. Negli ultimi anni gli operatori e gli utenti del mercato elettrico hanno assistito ad una serie di modifiche normative, che hanno sostanzialmente ridisegnato la struttura delle fasce orarie di consumo. Pag. 36

37 FASCE ORARIE DI CONSUMO Fonte: Terna Pag. 37

38 SCHEMA A 3 FASCE ORARIE (AEEG 181/06) L AEEG ha modificato le fasce con decorrenza 1 gennaio 2007, attraverso la delibera 181/06. Questa modifica è motivata da una attenta osservazione dell andamento dei prezzi di borsa elettrica, che hanno un andamento molto differenziato tra il giorno e la notte, e tra giorni feriali, festivi e semifestivi. w w w.e nergys aving.it F ASCE ORARIE (DELIB ERA AEEG 1 81 /06 ) LU NEDI'-DO ME NIC A O re: lune di F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F2 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F2 F2 F2 F2 F3 m a rted ì F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F2 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F2 F2 F2 F2 F3 m erco le dì F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F2 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F2 F2 F2 F2 F3 g ioved ì F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F2 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F2 F2 F2 F2 F3 ve nerdì F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F2 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F1 F2 F2 F2 F2 F3 sa bato F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F2 F2 F2 F2 F2 F2 F2 F2 F2 F2 F2 F2 F2 F2 F2 F2 F3 d om en ica F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 FESTIVITA' INFR ASE TTIM ANALI (*) O re: g en dic F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 F3 (*) 1 e 6 g en na io, lun ed ì d ell'an gelo, 25 ap rile, 1 m ag gio, 2 giugn o, 15 a go sto, 1 no ve m bre, 8, 25 e 26 d ic em bre Statistiche O re F1 : 3 2% O re F2 : 2 3% O re F3: 45 % Pag. 38

39 SCHEMA A 2 FASCE ORARIE (PEAK - OFF PEAK) Parallelamente alle fasce orarie definite dall AEEG, esiste una struttura alternativa comunemente definita Peak/Off Peak (introdotta da Enel Energia nel 2004 e sempre più affermata negli ultimi anni a livello commerciale, diventando quasi uno standard di mercato) basata su due sole fasce orarie così come rappresentato in figura: w w w.energysaving.it FASCE O RARIE PE AK OFF-PEAK LU NEDI'-DO ME NIC A O re: lune di OP OP OP OP OP OP O P OP P E PE P E PE P E PE PE PE PE PE PE PE OP OP OP OP m a rted ì OP OP OP OP OP OP OP OP PE PE PE PE PE PE PE PE PE PE PE PE OP OP OP OP m erco le dì OP OP OP OP OP OP OP OP PE PE PE PE PE PE PE PE PE PE PE PE OP OP OP OP g ioved ì OP OP OP OP OP OP OP OP PE PE PE PE PE PE PE PE PE PE PE PE OP OP OP OP ve nerdì OP OP OP OP OP OP O P OP P E PE P E PE P E PE PE PE PE PE PE PE OP OP OP OP sa bato OP OP OP OP OP OP O P OP O P OP O P OP O P OP OP OP OP OP OP OP OP OP OP OP d om en ica OP OP OP OP OP OP OP OP OP OP OP OP OP OP OP OP OP OP OP OP OP OP OP OP Pag. 39

40 IL PROFILO DI PRELIEVO (LOAD PROFILE) Una corretta analisi tariffaria di confronto tra offerte o contratti di fornitura parte da un attento esame del profilo di prelievo delle utenze in gioco, che si ricava dalla raccolta e tabulazione dei consumi mensili, suddivisi per fascia oraria (c.d. tabella mese-fascia ): Prelievo Curva di Consumo Previsionale 2015 Totale F1 F2 F3 - Mono PEAK OFF PEAK Mese [kwh] [kwh] [kwh] [kwh] [kwh] [kwh] Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Consuntivo % Prelievo 100,0% 34,4% 23,5% 42,1% 38,4% 61,6% Pag. 40

41 IL PROFILO DI PRELIEVO (LOAD PROFILE) Il profilo di prelievo di una utenza elettrica è definito dalle percentuali di consumo annuo in ciascuna fascia oraria, pertanto per l utenza nell esempio possiamo distinguere i seguenti profili: 3 FASCE: F1 = 32,3% ; F2 = 24,1% ; F3 = 43,6% 2 FASCE: PE = 37,3% ; OP = 62,7% È importante costruire sempre il profilo sia con 2 che con 3 fasce, in modo da poter indistintamente confrontare offerte strutturate su entrambe le tipologie. N.B. Una ipotetica utenza che prelevi sempre lo stesso quantitativo (es. 1 MW costante istante per istante) di energia per tutte le ore dell anno avrebbe la seguente profilazione (in gergo detta BANDA PIATTA ): 3 FASCE: F1 = 31,8% ; F2 = 23,4% ; F3 = 44,8% 2 FASCE: PE = 34,7% ; OP = 65,3% Pag. 41

42 Fasce secondo Del. AEEG 181/06 Mese/Fascia F1 ore F2 ore F3 ore Totale ore Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale ore % 32% 23% 45% 100% Fasce Peak - Off Peak Mese/Fascia PE OP Totale ore Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale ore % 35% 65% 100% Fasce Orarie AEEG 181/06 F1: Ore (32%) F2: Ore (23%) F3: Ore (45%) Pag. 42

43 IL PROFILO DI PRELIEVO (LOAD PROFILE) Il profilo di prelievo di una utenza elettrica è molto importante, perché da esso dipende il prezzo medio pagato da quell utenza (che sarà una sua caratteristica assolutamente univoca): ESEMPIO Prezzi contratto fornitura energia ( /MWh): PE = 60 ; OP = 50 Utenza 1 Profilo: PE = 58% ; OP = 42% Utenza 2 Profilo: PE = 38% ; OP = 62% => Prezzo medio Utenza 1: 60x0, x0,42 = 55,8 /MWh => Prezzo medio Utenza 2: 60x0, x0,62 = 53,8 /MWh Pag. 43

44 IL PROFILO DI PRELIEVO (LOAD PROFILE) È meglio la struttura a 3 fasce o quella Peak Off peak? Ovviamente non è definibile a priori, dipende dai prezzi e dal profilo dell utenza. ESEMPIO Prezzi offerta 1( /MWh): PE = 70,6 ; OP = 57,6 Prezzi offerta 2( /MWh): F1 = 68,2 ; F2 = 67,5 ; F3 = 54,3 Utenza 1 Profilo Pe-Op: PE = 61,6% ; OP = 38,4% Profilo 3F: F1 = 57,9% ; F2 = 18,6% ; F3 = 23,5% Utenza 2 Profilo Pe-Op: PE = 19,2% ; OP = 80,8% Profilo 3F: F1 = 12,9% ; F2 = 44,1% ; F3 = 43,0% Pag. 44

45 IL PROFILO DI PRELIEVO (LOAD PROFILE) È meglio la struttura a 3 fasce o quella Peak Off peak? Ovviamente non è definibile a priori, dipende dai prezzi e dal profilo dell utenza. ESEMPIO Prezzi offerta 1( /MWh): PE = 70,6 ; OP = 57,6 Prezzi offerta 2( /MWh): F1 = 68,2 ; F2 = 67,5 ; F3 = 54,3 Utenza 1 =>Pr. medio O1: 70,6x0, ,6x0,384 = 65,61 /MWh =>Pr. M. O2: 68,2x0, ,5x0, ,3x0,235 = 64,80 /MWh Utenza 2 => Pr. medio O1: 70,6x0, ,6x 0,808 = 60,10 /MWh =>Pr. M. O2: 68,2x0, ,5x 0, ,3x0,430 = 61,91 /MWh Pag. 45

46 PROFILO DI PRELIEVO GAS I costi di stoccaggio incidono in maniera differente sul prezzo di fornitura degli utenti con profilo termico rispetto a quelli con profilo piatto. La caratteristica del profilo di prelievo viene individuata mediante il calcolo del parametro a (alfa), che determina l incidenza dei consumi invernali rispetto al volume totale: a= V inv / V tot Dove V inv è la somma dei volumi prelevati nei mesi che contraddistinguono la stagione di riscaldamento (per convenzione si considerano i da novembre a marzo compresi). Pag. 46

47 PREZZO BORSA Struttura offerta: prezzo borsa + spread PREGI: La sua negoziazione si riduce di fatto a contrattare il valore dello spread, quindi è molto semplice Si presta all acquisto di opzioni di copertura che consentono di fissare il prezzo (o parti di esso, anche solo per alcuni periodi dell anno) anche nel corso della fornitura DIFETTI: Estrema volatilità legata all andamento del prezzo di borsa Attenzione al profilo di prelievo giornaliero in caso di prezzo orario (elettrico) Difficoltà a verificare il prezzo fatturato dal fornitore in caso di prezzo orario (elettrico) o giornaliero (gas) Pag. 47

48 PREZZO BORSA Volatilità della Borsa Elettrica Italiana (IPEX) Pag. 48

49 PREZZO BORSA ELETTRICA Il Prezzo Unico Nazionale (PUN) è pari alla media dei prezzi zonali del Mercato del Giorno Prima (MGP) una delle diverse sessioni di mercato operate quotidianamente sulla piattaforrma IPEX, che è la Borsa elettrica Italiana - ponderata con gli acquisti totali al netto degli acquisti dei pompaggi e delle zone estere. Esiste un valore di PUN per ogni ora della giornata. Di seguito la struttura della «borsa elettrica» italiana: Fonte: GME Pag. 49

50 PREZZO BORSA ELETTRICA Pag. 50

51 PREZZO BORSA ELETTRICA Prezzi zonali: il processo di acquisto/vendita in Italia è suddiviso in 6 zone (Nord, Centro Nord, Centro, Sud, Sicilia e Sardegna). La segmentazione del mercato è dovuta a limiti della rete di trasmissione che prevede dei colli di bottiglia, ovvero limiti di trasmissione tra queste zone geografiche. Fonte: GME Pag. 51

52 PREZZO BORSA ELETTRICA L unità di tempo rilevante in cui avvengono le transazioni sulle borse elettriche è l ora. Per ciascuna ora e zona vengono ordinate tutte le offerte in immissione per prezzo crescente (curva offerta) e tutte le offerte in prelievo per prezzo decrescente (curva domanda). Il punto di intersezione fra le due curve è detto prezzo marginale ed è la remunerazione che riceverà per quel periodo ciascun impianto dispacciato. Pag. 52

53 PREZZO BORSA ELETTRICA Nella borsa borsa elettrica italiana gli impianti alimentati da fonte rinnovabile godono di «priorità di dispacciamento» Pag. 53

54 PREZZO BORSA ELETTRICA Pag. 54

55 PREZZO BORSA ELETTRICA Il massiccio incremento di produzione da fonte fotovoltaica ha determinato la riduzione del prezzo nelle ore diurne e il contestuale aumento nelle ore serali (c.d. «inversione F1-F2»). In caso di forte incidenza dei consumi nelle ore serali, è meglio optare per un contratto a "PUN per fascia" (in luogo del tipico PUN orario). Pag. 55

56 PREZZO BORSA ELETTRICA Pag. 56

57 PREZZO BORSA GAS Dato che la piattaforma P-GAS gestita dal GME non è ancora sufficientemente liquida per costituire un riferimento di mercato adeguato, il mercato italiano tende a riferirsi in linea con gli altri mercati europei alla piattaforma TTF di Rotterdam, dove vengono quotidianamente negoziati i prezzi di vendita e acquisto di gas fra i maggiori player europei. Per ogni singola giornata di trading (generalmente limitate ai soli giorni feriali) esistono due differenti quotazioni riferite al gas scambiato nel giorno successivo: bid (offerte di acquisto) e ask (offerte di vendita). Abbiamo generalmente due possibili configurazioni di prezzo per tale tipo di indicizzazione: TTF DAY AHEAD (il prezzo per il mese di prelievo è pari alla media delle quotazioni bid e ask pubblicate giornalmente nel mese di prelievo per il giorno successivo) TTF MONTH AHEAD (il prezzo per il mese di prelievo è pari alla media delle quotazioni bid e ask pubblicate nel mese antecedente il prelievo per il mese di prelievo) Pag. 57

58 PREZZO BORSA GAS Pag. 58

59 PORTFOLIO MANAGEMENT Il prezzo fisso sembra essere l opzione più sicura, in realtà mi espone ad un elevato rischio legato alle possibilità di cogliere il «momento giusto» per chiudere. Tutto o niente in un unica decisione. Fissare il prezzo in occasione di una gara puntuale effettuata una volta all anno (c.d. approccio classico ) può solo dirci qual è il fornitore che offre le migliori condizioni nell istante in cui la fotografia viene scattata. E se le condizioni mutano a posteriori? /08/ /11/ /02/ /06/ /09/ /12/ /03/ /07/ /08/ /11/ /02/ /06/ /09/ /12/ /03/ /07/2009 Pag. 59

60 PORTFOLIO MANAGEMENT La struttura contrattuale borsa + spread consente in genere di opzionare una configurazione di tipo MULTICLICK, che permette di fissare in momenti diversi sia prima dell inizio della fornitura, che durante la fornitura stessa una porzione di fornitura, chiudendo su apposite piattaforme derivate un prezzo future per un determinato quantitativo di energia. Questo tipo di approccio detto approccio dinamico - consente di prendere più decisioni nel corso di un periodo di osservazione 115 prolungato (prima e durante la fornitura stessa), superando il limite 105 di fotografare la situazione in un 95 unico istante. Ciò consente di ridurre parecchio il rischio volatilità andando a mediare il fiume continuo e volatile rappresentato dai mercati /08/ /11/ /02/ /06/ /09/ /12/ /03/ /07/2009 Pag. 60

61 PORTFOLIO MANAGEMENT Pag. 61

62 PORTFOLIO MANAGEMENT /MWh Andamento Prezzo BaseLoad Energia Elettrica Piattaforma TFS - Cal ,00 70,00 65,00 61,35 60,00 55,00 50,00 45,00 58,31 52,75 Cal 2015 Click 1 5% Vol Click 2 10% Vol Click 3 25% Vol Poli. (Cal 2015) Pag. 62

63 PORTFOLIO MANAGEMENT Pag. 63

64 SALVAGUARDIA ELETTRICA Un particolare esempio di prezzo di borsa del tipo PUN per fascia + spread è il prezzo applicato alle aziende fornite in REGIME DI SALVAGUARDIA. Il SERVIZIO DI SALVAGUARDIA viene erogato dagli operatori che ogni 2 anni si aggiudicano l apposita asta indetta dall Acquirente Unico, in base a quanto disposto dalla Legge 125/07. Il prezzo di vendita dell energia elettrica fornita in regime di salvaguardia è dato dalla somma tra il valore del parametro offerto dall'esercente la salvaguardia nelle procedure concorsuali e il valore assunto dalla media aritmetica mensile dei prezzi di acquisto sul sistema delle offerte di cui al decreto del Ministro delle attività produttive 19 dicembre 2003 (borsa elettrica), nelle ore appartenenti alla fascia oraria del mese, quindi: P Fn = PUN Fn + W Pag. 64

65 SALVAGUARDIA ELETTRICA Le condizioni economiche applicate dagli esercenti il servizio di salvaguardia devono essere: a) determinate da ciascun esercente il servizio in modo tale da riflettere i costi sostenuti per l erogazione del servizio stesso b) comunicate a ciascun cliente del servizio, con indicazione dei criteri di aggiornamento dei corrispettivi unitari e, se determinabile in tale momento, il livello di tali corrispettivi c) offerta ai clienti finali in maniera trasparente e non discriminatoria L esercente la salvaguardia ha altresì l obbligo di pubblicare mensilmente sul proprio sito internet (o su un quotidiano ad ampia diffusione nell ambito territoriale di competenza) le condizioni economiche praticate nel mese successivo. Hanno diritto al servizio di salvaguardia tutti i clienti finali che non rientrano fra gli aventi diritto al servizio di maggior tutela. Pag. 65

66 Fonte: Aquirente Unico SALVAGUARDIA ELETTRICA A fianco si riporta la tabella che riassume i risultati dell asta per l aggiudicazione del Servizio di Salvaguardia per gli anni , così come pubblicata sul sito dell Acquirente Unico. Pag. 66

67 FUI E SDD GAS In base a quanto disposto dal TIVG il cliente finale che si trovi, anche temporaneamente, senza un fornitore di gas naturale ha diritto ai seguenti servizi: a) servizio di fornitura di ultima istanza, qualora la mancata fornitura avvenga: a1) per cause indipendenti dalla sua volontà, con riferimento a: i. ciascun punto di riconsegna appartenente alla tipologia di cui al comma 2.3, lettera a) [cliente domestico p.f.]; ii. ciascun punto di riconsegna appartenente alla tipologia di cui al comma 2.3, lettera b), con consumo non iii. superiore a Smc/anno [condominio abitativo]; ciascun punto di riconsegna appartenente alla tipologia di cui al comma 2.3, lettera d), con consumo non superiore a Smc/anno [usi diversi]. a2) per qualsiasi causa, con riferimento a ciascun punto di riconsegna appartenente alla tipologia di cui al comma 2.3, lettera c) [servizio pubblico, es. ospedali, ospizi, scuole, carceri] Pag. 67

68 FUI E SDD GAS b) servizio di default, con riferimento al punto di riconsegna della rete di distribuzione per il quale: i. non sussistono i requisiti per l attivazione del servizio di fornitura di ultima istanza, di cui alla precedente lettera a); ii. pur sussistendo i requisiti per usufruire del servizio di fornitura di ultima istanza, ne sia impossibile l attivazione. N.B. Nei casi di morosità del cliente finale, la disciplina del servizio di default è integrata dalle disposizioni di cui al Titolo II, Sezione 3 del TIMG. Per gli utenti indiretti FUI e SDD sono erogati dai fornitori che risultano aggiudicatari delle specifiche procedure concorsuali bandite da Acquirente Unico secondo le regole disposte dalla delibera AEEGSI n. 418/2014/R/GAS. Per utenti diretti SDD viene erogato da Snam Rete Gas. Pag. 68

69 FUI E SDD GAS Assegnazioni procedura FUI periodo 1/10/2016 1/1//2018: Pag. 69

70 1. Prerequisiti tecnici 2. Analisi delle tariffe 2.1. Ottimizzazione del prezzo della commodity 2.2. Ottimizzazione degli oneri non commodity Pag. 70

71 SERVIZIO DI TRASPORTO Nella voce generica trasporto si includono generalmente le tariffe a remunerazione dei servizi di: Trasmissione + Stoccaggio (gas) Misura Distribuzione (gas solo per utenti c.d. INDIRETTI) La tariffa di trasporto si compone della somma di due termini: Termine capacity: dipende dalla capacità impegnata ( /kw, /mese o /Sm 3 /gg) Termine commodity: proporzionale all energia prelevata ( /kwh o /Sm 3 ) Di fatto è il trasporto a determinare la struttura binomia (o trinomia) delle tariffe energetiche. Trattasi di costi passanti basati su tariffe direttamente emanate da AEEG, ove non ci sono margini di ottimizzazione (eccetto eventualmente Cg, livello di tensione di fornitura e rifasamento). Pag. 71

72 TRASPORTO: LE PERDITE IN RETE Sono sostanzialmente dissipazioni di energia dovute al surriscaldamento dei cavi causato dal passaggio della corrente elettrica (Effetto Joule). Tali dispersioni si possono limitare, dimensionando i cavi in maniera adeguata, ma non eliminare, pertanto, per garantire alle utenze l energia richiesta, ogni centrale dovrà produrre un quantitativo di energia leggermente superiore, che verrà dissipata in rete. L entità di tale quantitativo è stato normalizzato dall AEEG e dipende unicamente dal livello di tensione a cui l utente è allacciato alla rete: Altissima Tensione (> 220 kv): 0,7% Altissima Tensione (da 150 a 220kV): 1,1% Alta Tensione (AT): 1,8% Media Tensione (MT): 3,8% Bassa Tensione (BT): 10,4% Il costo del servizio di trasporto è, quindi, indipendente dalla provenienza dell energia (nazionale o estera) e dalla distanza tra punto di immissione e di prelievo Pag. 72

73 LE PERDITE IN RETE Il fattore di perdita viene contabilizzato in fattura come addebito di un «consumo fittizio» (che si aggiunge ai volumi prelevati al contatore), valorizzato ai prezzi di fornitura. Esempio: utente AT fattore di perdita 1,8% Pag. 73

74 TARIFFE DI TRASPORTO E MISURA EE Gli oneri relativi ai costi di trasporto sulla rete nazionale (AT) ed al servizio di misura sono direttamente emanati dall AEEG, sulla base di opportune indicazioni del gestore della rete (TERNA): CORRISPETTIVI USO DELLA RETE E SERVIZIO DI MISURA gen 2017 feb 2017 Descrizione u.m. 1 2 Costo distribuzione MIS - corrispettivo per la misura fisso /mese 16, , MIS - corrispettivo per la misura variabile /kwh 0, , TRAS - corrispettivo per la trasmissione - Quota energia F1 /kwh 0, , F2 /kwh 0, , F3 /kwh 0, , MT AT CORRISPETTIVI USO DELLA RETE E SERVIZIO DI MISURA gen 2017 feb 2017 Descrizione u.m. 1 2 Costo distribuzione MIS - corrispettivo per la misura fisso /mese 79, , MIS - corrispettivo per la misura variabile /kwh 0, , TRAS - corrispettivo per la trasmissione - Quota energia F1 /kwh 0, , F2 /kwh 0, , F3 /kwh 0, , TRAS_P - corrispettivo per la trasmissione - Quota potenza /(kw mese) 1, , Pag. 74

75 SERVIZIO DI TRASPORTO: LA DISTRIBUZIONE Le tariffe di distribuzione sono aggiornate al 1 gennaio 2017 e (come da delibera AEEG n. 348/07) e sono differenziate in funzione del livello di potenza disponibile e in alcuni casi del livello di tensione di allacciamento Bassa Ten sione M ed ia Ten sione Alta e altissima Tensione Tariffa P otenza impegnata (kw ) BTA1 fino a 1,5 B T A2 o lt re 1,5 fino a 3 B T A3 o lt re 3 fino a 6 B T A4 o lt re 6 fino a 10 B T A5 o lt re 10 fino a 16 B T A6 O lt re a 16 Tariffa Po tenza im pegnata (kw ) M TA1 fin o a 100 kw M TA2 oltre 100 fino a 500 M TA3 oltre a 500 Tariffa ALTA AATE1 AATE2 Tensione (kv) fino a 220 kv Tra 220 e 380 kv Oltre 380 kv Altre tariffe applicate: Illuminazione pubblica Forniture straordinarie (durata massima del contratto di 30 giorni, prorogabile fino alla durata complessiva di 60 giorni continuativi) Pag. 75

76 SERVIZIO DI TRASPORTO: LA DISTRIBUZIONE Opzione distribuzione BTA6 CORRISPETTIVI USO DELLA RETE E SERVIZIO DI MISURA gen 2017 Descrizione u.m. 1 BTA6 - DISTRIBUZIONE - Quota energia /kwh 0, BTA6 - DISTRIBUZIONE - Quota fissa /mese 0, BTA6 - DISTRIBUZIONE - Quota potenza /(kw mese) 2, Opzione distribuzione MTA3 CORRISPETTIVI USO DELLA RETE E SERVIZIO DI MISURA gen 2017 Descrizione u.m. 1 MTA3 - DISTRIBUZIONE - Quota energia /kwh 0, MTA3 - DISTRIBUZIONE - Quota fissa /mese 32, MTA3 - DISTRIBUZIONE - Quota potenza /(kw mese) 2, Opzione distribuzione ALTA CORRISPETTIVI USO DELLA RETE E SERVIZIO DI MISURA gen 2017 Descrizione u.m. 1 ALTA - DISTRIBUZIONE - Quota energia /kwh 0, ALTA - DISTRIBUZIONE - Quota fissa /mese 1646,2242 ALTA - DISTRIBUZIONE - Quota potenza /(kw mese) 0, Pag. 76

77 CONTRIBUTO DI ALLACCIAMENTO L allacciamento è la connessione dell impianto di utenza alla rete di distribuzione dell energia elettrica. E realizzato dal distributore locale con la posa della presa (l impianto che collega il contatore alla rete di distribuzione) e del contatore. Per le utenze alimentate in bassa e in media tensione il contributo da versare è determinato in misura forfetaria: contributo = quota distanza + quota potenza + quota fissa Di seguito un esempio per le utenze in Media Tensione: Pag. 77

78 CONTRIBUTO DI ALLACCIAMENTO N.B. Per i clienti alimentati in alta tensione il contributo è invece sempre determinato in relazione alla spesa effettivamente sostenuta dal distributore per realizzare i lavori. Pag. 78

79 EE: CORRISPETTIVO TARIFFARIO SPECIFICO (CTS) E un "sovraprezzo sul costo del trasporto dell'energia elettrica che viene addebitato ai clienti alimentati in MT che non effettuano le operazioni di adeguamento all allegato A della delibera ARG/elt 198/11 e s.m.i., che stabilisce i criteri di allacciamento alla rete. Esempio di fatturazione: L'adeguamento alle regole tecniche è su base volontaria e dà diritto al riconoscimento degli indennizzi automatici previsti per le interruzioni del servizio elettrico senza preavviso che abbiano durata superiore ai limiti massimi stabiliti con provvedimento dall'autorità per l'energia Elettrica ed il Gas. L'intervento di adeguamento deve essere attestato tramite la "dichiarazione di adeguatezza" comprendente una relazione tecnica, gli schemi elettrici e la descrizione dettagliata dei componenti, sottoscritta da soggetti abilitati in possesso di specifiche competenze tecniche per gli impianti elettrici (art Allegato A delibera ARG/elt 198/11 e s.m.i.). Pag. 79

80 CORRISPETTIVO TARIFFARIO SPECIFICO (CTS) Il CTS a partire dal 1 gennaio 2012 si calcola secondo il seguente schema: = 500 per: PD <= 400 kw CTS = *[(PD-400)/400] 0,7 per: 400 < PD <= kw = 3.280,36 per: PD > kw dove: PD è il valore massimo tra la potenza disponibile in prelievo e la potenza disponibile in immissione valutate al 1 gennaio dell anno cui il calcolo del CTS si riferisce. Il CTS viene corrisposto all impresa distributrice con il criterio del pro-quota giorno: CTS m = CTS/365*gg m Dove: CTS m = CTS fatturato per il mese m gg m = numero giorni del mese m Pag. 80

81 CTS MAGGIORATO (CTS M ) CTS M è il Corrispettivo Tariffario Specifico maggiorato, secondo quanto previsto dalle disposizioni della delibera 33/08. Il CTS M si applica a partire dal Il cliente in MT che ha richiesto la connessione prima del 16 novembre 2006 e non ha inviato la dichiarazione di adeguatezza paga il CTS M in sostituzione del CTS in seguito ad aumenti di potenza disponibile oltre ad una certa soglia (ad esempio, nel caso più comune, ove il cliente richieda, a partire dal 1 settembre 2008, un qualunque aumento di potenza disponibile che determini il superamento dei 400 kw). Il CTS M è una maggiorazione della quota CTS, che dipende dagli anni di mancato adeguamento degli impianti secondo la formula: CTS M = CTS * (1 + n) dove n vale 1 per il primo anno successivo al raggiungimento delle condizioni di maggiorazione del CTS. Pag. 81

82 PENALITÀ PER MANCATO RIFASAMENTO DEL CARICO Per preservare la rete da eccessive perdite TERNA addebita - a tutti gli utenti elettrici - delle penalità per prelievi di energia reattiva superiori ad una certa percentuale di energia attiva come stabilito nella Del. AEEGSI 180/2013. Le penali per mancato rifasamento, però, si applicano solo nelle fasce orarie diurne feriali (F1 ed F2). Di seguito i limiti di prelievo di energia reattiva rispetto alla attiva oltre i quali si incorre nell addebito delle penali: BT Er > 33% Ea (= cos j < 0,95) MT Er > 33% Ea (= cos j < 0,95) AT Er > 50% Ea (= cos j < 0,90) Pag. 82

83 PENALITÀ PER MANCATO RIFASAMENTO DEL CARICO ONERI PER ENERGIA REATTIVA Descrizione u.m. BT MT Energia reattiva tra 33% e 75% energia attiva Energia reattiva oltre 75% energia attiva F1 F2 F3 /kvarh /kvarh /kvarh 0, , , , , , F1 F2 F3 /kvarh /kvarh /kvarh 0, , , , , , ONERI PER ENERGIA REATTIVA Descrizione u.m. AT Energia reattiva tra 50% e 75% energia attiva F1 /kvarh 0, Energia reattiva oltre 75% energia attiva F2 F3 /kvarh /kvarh 0, , F1 F2 F3 /kvarh /kvarh / kvarh 0, , , Pag. 83

84 TARIFFE DI TRASPORTO E MISURA GAS Pag. 84

85 TARIFFE DI TRASPORTO E MISURA GAS Corrispettivi unitari variabili CV (euro/smc) 0, Corrispettivi unitari di capacità di rete nazionale CP e (euro/a/smc/g) Tabella 2 - Tariffe di trasporto e dispacciamento (anno 2017) Mazara del Vallo 4, Falconara 0, Fonte Filippo 0, Gela 3, Fano 0, Larino 0, Passo Gries 0, Casalborsetti 0, Ortona 0, Tarvisio 1, Collalto 0, Cupello 0, Gorizia 0, Medicina 0, Poggiofiorito 0, Panigaglia 0, Montenevoso 0, Reggente 0, Cavarzere 0, Muzza 0, S. Stefano M. 0, OLT Livorno 0, Nervesa Della Battaglia 0, Candela 0, Stoccaggi Stogit / Edison Stoccaggio 0, Ravenna Mare 0, Roseto/T. Vulgano 0, Casteggio 0, Ravenna Mare Lido Adriano 0, Torrente Tona 0, Caviaga 0, Santerno 0, Calderasi/Monteverdese 1, Fornovo 0, Spilamberto B.P. 0, Metaponto 1, Montello 0, Vittorio V. (S. Antonio) 0, Monte Alpi 1, Ovanengo 0, Carassai 0, Pisticci A.P./ B.P. 1, Piadena Ovest 0, Cellino 0, Sinni (Policoro) 1, Pontetidone 0, Grottamare 0, Guardia Perticara 1, Quarto 0, Montecosaro 0, Crotone 1, Rivolta d'adda 0, Pineto 0, Hera Lacinia 1, Soresina 0, San Giorgio Mare 0, Bronte 3, Trecate 0, Capparuccia 0, Comiso 3, Rubicone 0, San Benedetto del Tronto 0, Gagliano 3, Settefinestre-Passatempo 0, Mazara/Lippone 3, Noto 3, Gli oneri relativi ai costi di trasporto e misura sulle reti nazionali e regionali gasdotti ed al servizio di misura sono emanati da SRG e approvati dall AEEGSI: CP u (euro/a/smc/g) Nord Occidentale NOC 2, Bizzarone 3, Nord Orientale NOR 1, Gorizia 1, Centrale CEN 2, Rep. San Marino 3, Centro-sud Orientale SOR 1, Passo Gries 1, Centro-sud Occidentale SOC 1, Tarvisio 0, Meridionale MER 1, Stoccaggi Stogit/Edison Stoccaggio 0, Corrispettivo unitario di capacità di rete regionale CR r (euro/a/smc/g) 1, Corrispettivo transitorio per il servizio di misura CM T (euro/a/smc/g) 0, Pag. 85

86 TARIFFE DI TRASPORTO E MISURA GAS PERDITE Gli oneri relativi agli autoconsumi, alle perdite e al gas non contabilizzato sulle reti nazionali e regionali gasdotti sono applicati mediante fattori percentuali applicati all energia che transita rispettivamente nei punti di uscita dai gasdotti (autoconsumo) e di riconsegna (perdite e gas non contabilizzato). I fattori percentuali sono pubblicati sul codice di rete SRG su indicazione dell AEEGSI. Tabella 3.1 Quota percentuale a copertura del gas di autoconsumo γfuel* Tabella 3 - Quote percentuali a copertura di autoconsumi, perdite e GNC (anno 2017) Mazara del Vallo 0,047630% Carassai 0,003174% Gela 0,043337% Cellino 0,003174% Passo Gries 0,008656% Grottammare 0,003174% Tarvisio 0,014383% Montecosaro 0,003174% Gorizia 0,010017% Pineto 0,003174% GNL Panigaglia 0,003586% S. Giorgio M. 0,003174% GNL Cavarzere 0,007261% Capparuccia 0,003174% GNL OLT Livorno 0,004381% San Benedetto T. 0,003174% Casteggio 0,001161% Settefinestre/Passatempo 0,003174% Caviaga 0,001161% Fonte Filippo 0,004324% Fornovo 0,001161% Larino 0,004324% Montello 0,001161% Ortona 0,004324% Ovanengo 0,001161% Poggiofiorito 0,004324% Piadena Ovest 0,001161% Cupello 0,004324% Pontetidone 0,001161% Reggente 0,004324% Quarto 0,001161% S. Stefano M. 0,004324% Rivolta d'adda 0,001161% Candela 0,008416% Soresina 0,001161% Roseto/T. Vulgano 0,008416% Trecate 0,001161% Torrente Tona 0,008416% Casalborsetti 0,001652% Calderasi/Monteverdese 0,016665% Collalto 0,001652% Metaponto 0,016665% Nervesa Della Battaglia 0,001652% Monte Alpi 0,016665% Medicina 0,001652% Guardia Perticara 0,016665% Montenevoso 0,001652% Pisticci A.P./ B.P. 0,016665% Muzza 0,001652% Sinni (Policoro) 0,016665% Ravenna Mare 0,001652% Crotone 0,021442% Ravenna Mare Lido Adriano 0,001652% Hera Lacinia 0,021442% Santerno 0,001652% Bronte 0,040098% Spilamberto B.P. 0,001652% Comiso 0,040098% Vittorio V. (S. Antonio) 0,001652% Gagliano 0,040098% Rubicone 0,001161% Mazara/Lippone 0,040098% Falconara 0,002927% Noto 0,040098% Fano 0,002927% * quota percentuale applicata all'energia immessa nei punti di entrata della rete nazionale esclusi i punti di stoccaggio. Tabella 3.2 Quota percentuale a copertura delle perdite di rete e del gas non contabilizzato γgnc* γpe* Punti di Riconsegna 0,106122% 0,107677% Pag. 86

87 PENALI SUPERO CAPACITA GIORNALIERA In ottemperanza a quanto previsto agli Articoli 17.5, 17.7, 17.8 e 17.9 della Delibera n 137/02, nel caso in cui un Utente utilizzi, nell arco del Giorno-gas, una portata superiore a quella conferitagli presso ciascun punto, incorre nei corrispettivi di scostamento, qui di seguito riportati: Pag. 87

88 PENALI SUPERO CAPACITA GIORNALIERA Dove: SC K = differenza, su base giornaliera, tra la capacità utilizzata dall Utente k-esimo e la capacità conferita presso il punto interessato (scostamento); max SC K (M) = massimo scostamento dell Utente k-esimo registrato nel corso del mese M presso il punto interessato (superiore alle soglie di tolleranza nel caso dei Punti di Uscita e di Riconsegna); Ci = è il corrispettivo annuale unitario di capacità presso il punto in oggetto. Pag. 88

89 GAS: ESEMPIO VALUTAZIONE IMPEGNO Cg ATTUALE CONTRATTO IPOTESI DI LAVORO (A)* IPOTESI DI LAVORO (B)** Azienda XXX Azienda XXX Azienda XXX Rete SNAM Rete SNAM Rete SNAM REMI 3176XXXX REMI 3176XXXX REMI 3176XXXX Comune Modena Comune Modena Comune Modena Allacciamento DIRETTO Allacciamento DIRETTO Allacciamento DIRETTO Capacità Giornaliera Cg (Smc/gg) Capacità Giornaliera Cg (Smc/gg) Capacità Giornaliera Cg (Smc/gg) Quota Fissa Mensile Quota Fissa Mensile Quota Fissa Mensile Costo Annuo Fisso Costo Annuo Fisso Costo Annuo Fisso Penali /smc 2,81 (10%-15%); 3,3783 > 15% Saving annuale Vs attuale contratto Saving annuale Vs attuale contratto Rischio penali Limitato Rischio penali Elevato Penali /smc 2,81 (10%-15%); 3,3783 > 15% Penali /smc 2,81 (10%-15%); 3,3783 > 15% Cg Rilevata Smc/gg (valore Penale) (A)* Da una valutazione dei consumi giornalieri di tutto il 2016 è emerso un prelievo massimo di (A)*Da una valutazione dei consumi giornalieri di tutto il 2015 è emerso un prelievo massimo di Smc/gg: poiché il processo produttivo non subirà modifiche si propone una Cg pari a Smc/gg Smc/gg; poiché il processo produttivo non subirà modifiche si propone una Cg pari a Smc/gg (B)**Da una valutazione dei consumi giornalieri di tutto il 2015 è emerso un prelievo massimo di Smc/gg: è prevista una riduzione della produzione e si condivide una Cg a Smc/gg. La previsione non è corretta e nell'anno in esame si verifica un supero a Smc/gg (B)* Da una valutazione dei consumi giornalieri di tutto il 2016 è emerso un prelievo massimo di Smc/gg; poiché è prevista una riduzione della produzione nel 2017 si condivide con il Cliente una Cg a Smc/gg. La previsione non è corretta e nell anno si verifica un supero a Smc/gg che determina una penale. Pag. 89

90 TRASPORTO GAS: TARIFFA DI DISTRIBUZIONE La tariffa di distribuzione gas viene addebitata solo agli utenti INDIRETTI, ossia le utenze allacciate ad una rete di distribuzione locale. In presenza di una tubazione di trasporto nazionale o regionale di SNAM RETE GAS nelle vicinanze dello stabilimento è possibile valutare l opzione di un allacciamento diretto ad essa con il risultato di non dover più corrispondere oneri di distribuzione all esercente la rete locale. Tale opzione richiede un investimento non banale per la realizzazione della necessaria cabina ReMi, ma in presenza di consumi elevati l investimento può essere ripagato in tempi relativamente brevi. Pag. 90

91 TRASPORTO GAS: TARIFFA DI DISTRIBUZIONE E una tariffa di tipo regressivo proporzionale al volume prelevato con aliquote decrescenti all aumentare del volume, quindi l incidenza del costo può variare di molto in funzione del consumo annuo. Tariffa distribuzione gen 2017 Descrizione u.m. 1 Tariffa distribuzione per consumi fino a 120 Smc /Smc 0, Tariffa distribuzione per consumi da 120 a 480 Smc /Smc 0, Tariffa distribuzione per consumi da 480 a 1560 Smc /Smc 0, Tariffa distribuzione per consumi da a Smc /Smc 0, Tariffa distribuzione per consumi da a Smc /Smc 0, Tariffa distribuzione per consumi da a Smc /Smc 0, Tariffa distribuzione per consumi da a Smc /Smc 0, Tariffa distribuzione per consumi superiori a Smc /Smc 0, Pag. 91

92 IL DISPACCIAMENTO (ELETTRICO) Remunera l attività di gestione e regolazione sulla rete effettuata da Terna (es. MSD, unità essenziali sicurezza sistema, interrompibilità, capacità produttiva, funzionamento Terna, regolazione impianti eolici) Per i clienti liberi e per quelli in salvaguardia la delibera 168/03 e successive modifiche/integrazioni (in particolare la delibera 111/06) introduce le regole che disciplinano il costo dei servizi di dispacciamento e bilanciamento della rete. Tale disposizione prevede che il grossista esponga nella propria fattura (a valle dei costi dell energia) i corrispettivi di seguito elencati. A questi costi poi potrebbe aggiungersi il costo che il fornitore sostiene per lo SBILANCIAMENTO della programmazione. Pag. 92

93 IL DISPACCIAMENTO (ELETTRICO) Componenti dispacciamento Delibera AEEG 111/06 : CORRISPETTIVI DISPACCIAMENTO E SBILANCIAMENTO gen 2017 Descrizione u.m. 1 Corrispettivi per approvvigionamento risorse nel M.S.D. (art del.111/06) /kwh 0, Copertura costi unità essenziali sicurezza sistema (art. 45 del.111/06) /kwh 0, Costi per la capacità produttiva (art. 48 del.111/06) /kwh 0, Costi per remunerazione interrompibilità carico (art. 73 del.111/06) /kwh 0, Costi per il funzionamento di TERNA (art. 46 del.111/06) /kwh 0, Costi per regolazione impianti eolici (art. 44 bis del.111/06) /kwh 0, Costi copertura oneri salvaguardia (art. 25 bis del.107/09) /kwh 0,00080 Costo per aggregazione misure CAPG (art del.107/09) /mese 0, Costo per aggregazione misure CAPD - misuratore orario (art del.107/09) /mese 1, Costo per aggregazione misure CAPD - misuratore non orario (art del.107/09) /mese 0,007 Pag. 93

94 Il trend degli ONERI DI DISPACCIAMENTO Pag. 94

95 ONERI DI SISTEMA ELETTRICO Sono le componenti tariffarie A, UC ed MCT, a copertura degli oneri generali del sistema elettrico nazionale (es. smantellamento centrali nucleari, finanziamento rinnovabili, regimi tariffari speciali, finanziamento innovazione tecnologica, efficienza energetica, ). Vengono addebitate in proporzione al consumo effettivo al contatore. Tali componenti hanno assunto nel tempo un peso sempre più rilevante sull onere complessivo della bolletta (in particolar modo la famigerata componente A3, che finanzia le rinnovabili), e le pagano sia gli utenti del mercato libero che quelli dei mercati regolati (ad eccezione della componente PPE, applicata solo agli utenti in regime di tutela). Pag. 95

96 ONERI DI SISTEMA ELETTRICO A2: copre i costi connessi allo smantellamento delle centrali nucleari ed allo smaltimento del combustibile; A3: copre gli oneri per l incentivazione della produzione da fonti rinnovabili ed assimilate; A4: copre la perequazione dei contributi sostitutivi di regimi tariffari speciali (es. tariffe illuminazione pubblica, ferrovie dello stato, ecc.); A5: copre i costi relativi alla attività di ricerca finalizzata all innovazione tecnologica afferente il sistema elettrico; A6: per la reintegrazione alle imprese produttrici e distributrici dei costi sostenuti a seguito del passaggio da mercato vincolato a mercato libero; As: corrispettivo copertura utenze disagiate PPE: copre gli squilibri del sistema di perequazione dei costi di acquisto dell energia elettrica destinata al mercato di tutela; AE: corrispettivo a copertura degli oneri derivanti dall erogazione del bonus alle aziende energivore (addebitata solo agli utenti non energivori); Pag. 96

97 ONERI DI SISTEMA ELETTRICO UC3: copre gli squilibri del sistema di perequazione dei costi di trasporto dell energia sulle reti di trasmissione e distribuzione, nonché dei meccanismi di integrazione; UC4: è la componente tariffaria, a copertura delle integrazioni tariffarie emesse dai singoli distributori; UC5: è la componente tariffaria a copertura dei costi a carico del Gestore della Rete connessi all approvvigionamento dell energia elettrica necessaria a compensare la differenza tra perdite effettive perdite standard nelle reti. UC6: copre i costi derivanti da recuperi di qualità del servizio. UC7: copre i costi derivanti dalla promozione dell efficienza energetica MCT: finanzia le misure di compensazione territoriale di cui all art. 4, comma 1-bis, della legge n. 368/03 Pag. 97

98 Il peso della Componente Tariffaria A3 Pag. 98

99 ONERI DI SISTEMA ELETTRICO: BONUS ENERGIVORI Con il DL 5/4/2013 (c.d. Decreto Passera) è stato introdotto un meccanismo di bonus finalizzato a sgravare gli utenti a forte consumo di energia elettrica di una parte degli oneri di sistema. In base a quanto definito dal Decreto, possono rientrare nella classificazione di utente energivoro le aziende: Manifatturiere (codice ATECO 2007 compreso fra 10.XX e 33.XX) Aventi siti alimentati in media, alta e altissima tensione Aventi consumo annuo complessivo superiore a 2,4 GWh Aventi indice di intensità elettroenergetica (IIE) non inferiore al 2% del fatturato Pag. 99

100 ONERI DI SISTEMA ELETTRICO: BONUS ENERGIVORI L erogazione del bonus non spetta di diritto, ma è riservata solo a coloro che ne fanno richiesta iscrivendosi ad un apposito registro (elenco energivori). La delibera AEEG 437/2013 stabilisce che il registro viene tenuto da Cassa Conguaglio Settore Elettrico - CCSE (oggi rinominata Cassa Servizi Energetici ed Ambientali CSEA) e che l iscrizione annuale delle aziende interessate avverrà mediante la compilazione di una apposita dichiarazione online sul sito di CSEA entro un termine di volta in volta stabilito da CSEA. Le informazioni richieste all utente sono solo i consumi ed il fatturato, mentre il calcolo del IIE verrà effettuato direttamente dal sistema che valorizza i volumi ad un prezzo standard. Pag. 100

101 ONERI DI SISTEMA ELETTRICO: BONUS ENERGIVORI La delibera AEEG 467/2013, infine, stabilisce l entità dei bonus: IIE compreso tra 2% e 6%: bonus pari al 15% degli oneri IIE compreso tra 6% e 10%: bonus pari al 30% degli oneri IIE compreso tra 10% e 15%: bonus pari al 45% degli oneri IIE superiore al 15%: bonus previsto pari al 60% degli oneri Il bonus si applica esclusivamente alla parte variabile delle componenti tariffarie A2, A3, A4, A5 e As, mentre al contempo viene istituita la nuova componente tariffaria AE (a carico di tutti gli utenti elettrici non energivori ), che a partire dal 1 gennaio 2014 finanzierà detti bonus. I bonus vengono erogati a partire dall anno di competenza 2014 sulla base dei consumi Pag. 101

102 ONERI DI SISTEMA ELETTRICO: BONUS ENERGIVORI A seguito del parere sostanzialmente positivo della commissione Europea all impianto Energivori italiano, con la Del 801/16 viene riattivata la componente AE ed indicate le disposizioni per l incasso del bonus competenza 2014 e per l apertura del portale per l inserimento dei dati a valere per la dichiarazione Il portale per la dichiarazione 2016 è abilitato a partire dal 16/10/ 2017 e la procedura on-line andrà inoltrata entro il 30/11/2017. Dall anno di competenza 2017 l indice IIE dell impresa non sarà più valutato in base al fatturato ma al VAL (valore aggiunto lordo), come da dettami UE. Si attendono da CSEA indicazioni circa le nuove modalità di calcolo del IIE con il VAL e i relativi scaglioni per il diritto al bonus. Pag. 102

103 ONERI DI SISTEMA ELT.: NUOVO QUADRO NORMATIVO Nel Decreto Legge 210/15 (art. 3 comma 2) si indica che dal 1 Gennaio 2016 le tariffe degli oneri generali di sistema vanno adeguate ai criteri che governano la tariffa di rete per i servizi di trasmissione, distribuzione e misura (non domestici). La Delibera 814/16 stabilisce, però, che per il 2017 la struttura non viene cambiata e propone il rinvio della decorrenza della nuova disciplina al 1 gennaio Nel DCO 138/2016 l AEEGSI prospetta 3 diverse opzioni per la modifica: Pag. 103

104 ONERI DI SISTEMA ELT.: NUOVO QUADRO NORMATIVO La Delibera AEEGSU 481/17 ha recentemente ridefinito, con decorrenza 01/01/2018, la struttura dei c.d. Oneri di Sistema elettrico introducendo un nuovo schema di costo trinomio, espresso in Euro/anno, Euro/kW (attualmente non esistente), Euro/kWh. Inoltre, le nuove aliquote degli oneri di sistema saranno distinte nei seguenti raggruppamenti: Oneri generali relativi al sostegno delle energie rinnovabili ed alla cogenerazione (ASOS), distinti per classi di agevolazione, ivi inclusi i clienti non agevolati; Rimanenti oneri generali (ARIM); Componenti perequative UC3 e UC6. In sostanza si semplificherà il numero delle componenti A UC, ma si moltiplicherà il dettaglio delle possibili tipologie di utenza (che sarà equiparato al dettaglio oggi vigente per le tariffe di distribuzione in bassa, media e alta tensione). Pag. 104

105 SISTEMI SEMPLICI DI PRODUZIONE E CONSUMO (SSPC) Con delibera 578/2013/R/eel AEEGSI ha approvato il Testo Integrato dei Sistemi Semplici di Produzione e Consumo (TISSPC) nel quale si stabilisce che con decorrenza 01/01/2014 gli oneri di sistema elettrico vengono addebitati anche sull energia autoprodotta e consumata in sito (al netto degli ausiliari di centrale). Unica eccezione per i sistemi impiantistici configurabili come SEU (Sistemi Efficienti di Utenza) e i sistemi ad essi equiparati, SEESEU (Sistemi Esistenti Equiparati ai Sistemi Efficienti di Utenza), ai quali gli oneri sull autoconsumo verranno addebitati in misura ridotta, pari al 5% del valore unitario delle componenti A2, A3, A4, A5, As e MCT, a partire dal 01/01/2015. La qualifica SEU (o SEESEU) viene rilasciata dal GSE e deve essere richiesta mediante apposita procedura su un portale on-line dedicato. Solo gli impianti alimentati da fonte rinnovabile in regime di scambio sul posto la conseguono di diritto in via automatica (esenti dal pagamento con potenza fino a 20 kw). N.B. Data l abolizione dei benefici tariffari disposta dal decreto legge Milleproroghe, la delibera 276/2017/R/eel prevede la sospensione della domanda di qualifica per le nuove realizzazioni a partire dal 01/05/2017. Pag. 105

106 ONERI DI SISTEMA - GAS Sono componenti tariffarie a copertura degli oneri generali del sistema gas nazionale (es. regimi tariffari speciali, finanziamento risparmio energetico, qualità servizi gas ). Vengono addebitate in proporzione al consumo effettivo al contatore (non adeguato a PCS). Tali componenti non hanno un peso significativo come le analoghe elettriche nonostante sia stata inserita, dal 1 Aprile 2014, la componente UG3t. Le componenti e le relative aliquote sono differenti per gli utenti INDIRETTI e per quelli DIRETTI. Pag. 106

107 ONERI DI SISTEMA GAS (INDIRETTI) All articolo 35 della delibera 159/08 (RTDG) vengono introdotti i seguenti corrispettivi, applicati a tutti gli utenti indiretti, e aggiornati trimestralmente dalla AEEG: GS, espressa in centesimi di euro/standard metro cubo, a copertura del sistema di compensazione tariffaria per i clienti economicamente disagiati; RE, espressa in centesimi di euro/standard metro cubo, a copertura degli oneri che gravano sul Fondo per misure ed interventi per il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore del gas naturale; RS, espressa in centesimi di euro/standard metro cubo, a copertura degli oneri gravanti sul Conto per la qualità dei servizi gas Pag. 107

108 ONERI DI SISTEMA GAS (INDIRETTI) Si basano su una tariffa binomia che prevede un termine fisso mensile e un termine proporzionale al volume consumato basato su tariffa regressiva per scaglioni di volume. Altri oneri fissi gen 2016 Descrizione u.m. 1 Componente UG2 /mese -2, , Componente DIS /mese 2, , Componente MIS /mese 1, , Componente COT /mese 0, , Altri oneri variabili - Utenze Indirette gen 2016 Descrizione u.m. Scaglioni Consumi u.m. 1 0, Componente UG1 fino a 120 Smc /Smc 0, da 120 a 480 Smc /Smc 0, , da 480 a 1560 Smc /Smc 0, , da a Smc /Smc 0, , da a Smc /Smc 0, , da a Smc /Smc 0, , da a Smc /Smc 0, , superiori a Smc /Smc 0, , Componente UG2 fino a 120 Smc /Smc 0, da 120 a 480 Smc /Smc 0, da 480 a 1560 Smc /Smc 0, da a Smc /Smc 0, da a Smc /Smc 0, da a Smc /Smc 0, da a Smc /Smc 0, superiori a Smc /Smc 0, Componente GS fino a 120 Smc /Smc 0, da 120 a 480 Smc /Smc 0, da 480 a 1560 Smc /Smc 0, da a Smc /Smc 0, da a Smc /Smc 0, da a Smc /Smc 0, da a Smc /Smc 0, superiori a Smc /Smc 0, Componente RE fino a 120 Smc /Smc 0, , da 120 a 480 Smc /Smc 0, , da 480 a 1560 Smc /Smc 0, , da a Smc /Smc 0, , da a Smc /Smc 0, , da a Smc /Smc 0, , da a Smc /Smc 0, , superiori a Smc /Smc 0, , Componente RS fino a 120 Smc /Smc 0, da 120 a 480 Smc /Smc 0, da 480 a 1560 Smc /Smc 0, da a Smc /Smc 0, da a Smc /Smc 0, da a Smc /Smc 0, da a Smc /Smc 0, superiori a Smc /Smc 0, Componente UG3 /Smc 0, , Componente UG3_INT /Smc 0, Componente UG3_UI /Smc 0, , Componente UG3_FT /Smc 0, , Pag. 108

109 UG 1, espressa in centesimi di euro/standard metro cubo, a copertura di eventuali squilibri dei sistemi di perequazione e a copertura di eventuali conguagli; UG 2, espressa in centesimi di euro/standard metro cubo, in euro per punto di riconsegna, a compensazione dei costi di commercializzazione della vendita al dettaglio; UG 3, espressa in centesimi di euro/standard metro cubo, a copertura degli oneri connessi all intervento di interruzione. Pag. 109

110 ONERI DI SISTEMA GAS (DIRETTI) Al momento, la somma di UG3t, Ret e GsT si attesta a poco meno di 1,3156 Eurocent/smc e tale valore ha subito un incremento del 20% rispetto al quarto trimestre 2016 Dal 1 Gennaio 2018 la ReT si allineerà al valore di 1,3300 Eurocent/smc segnando un aumento del 27% rispetto al 2017 Altri oneri variabili - Utenze Dirette gen 2017 Descrizione u.m. 1 Componente GSt /Smc 0, Componente REt /Smc 0, Componente UG3_T /Smc 0, Pag. 110

111 ACCISE Si dicono accise le imposte indirette sul consumo dei prodotti energetici (energia elettrica, combustibili, olii lubrificanti alcolici, fiammiferi, ecc.). Per quanto riguarda energia elettrica e gas, il presupposto d imposta è la fabbricazione o l importazione del prodotto e l esigibilità scatta all atto dell immissione in consumo, pertanto il soggetto obbligato generalmente - è il soggetto che procede alla fatturazione ai clienti finali (cioè i fornitori). In alcuni casi particolari, però, può essere soggetto obbligato direttamente il cliente finale. Tutta la normativa inerente le accise viene disciplinata dal Testo Unico per le Accise (T.U.A. - D.Lgs. n.504/1995 e successive modifiche e integrazioni) Pag. 111

112 ACCISE GAS NATURALE Sul consumo di gas naturale previste due differenti voci di imposta: Imposta erariale (accisa) Addizionale regionale Per entrambe le voci l aliquota varia in funzione della tipologia di uso del prodotto energetico, che si suddivide in: Usi civili Usi industriali Gli usi industriali comprendono ʺ tutte le attività di produzione di beni e servizi e le attività artigianali e ed agricole ʺ e godono di una aliquota agevolata molto inferiore a quella per gli usi civili. Inoltre per gli utenti industriali su ambedue le voci di imposta è previsto un abbattimento dell aliquota per le utenze con volume annuo di prelievo superiore a Sm 3. Pag. 112

113 ACCISE GAS NATURALE D = 17,35 c /Smc Tanto quanto il costo della molecola! Pag. 113

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