CITTÀ DI MESAGNE ( P R O V I N C I A D I B R I N D I S I )

Transcript

1 N. 45/2012 Reg. Deliberazione CITTÀ DI MESAGNE ( P R O V I N C I A D I B R I N D I S I ) COPIA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: Riordino delle province ai sensi del D.L nr.95 convertito con modificazioni in L nr.135. Determinazioni ex art.133, comma 1, Cost. Responsabile del servizio: Dott. TAMBURRANO Mauro L anno 2012 il giorno 30 del mese di ottobre alle ore 16:35, nella sede Comunale, nell'apposita sala delle adunanze. Alla 1 convocazione, che è stata partecipata ai signori consiglieri a norma di legge, risultano all'appello nominale: SCODITTI Franco SINDACO PRESENTE COGNOME E NOME Presenti Assenti COGNOME E NOME Presenti Assenti 1) - FRANCO Damiano X 11) - MINGENTI Antonio X 2) - INDOLFI Giuseppe X 12) - SARACINO Rosanna X 3) - SILLA Biagio X 13) - SARACINO Maria Teresa X 4) - ORSINI Fernando X 14) - COLUCCI CARLUCCIO Antonio X 5) - MOLFETTA Pompeo X 15) - VOZZA Carmen X 6) - D'ANCONA Roberto X 16) - TODISCO Vincenzo X 7) - SANTACESARIA Lorenza X 17) - DIMASTRODONATO Salvatore Carmine X 8) - SEMERARO Giuseppe X 18) - CASTRIGNANO' Gianfrancesco X 9) - DI DONFRANCESCO Sabrina X 19) - MAGRI' Domenico X 10) - VINCI Maria Addolorata X 20) - DISTANTE Roberto X Risultano altresì presenti, in qualità di assessori non facenti parte del Consiglio, i sigg. Montanaro, De Guido, Vizzino, Zezza Presiede il Signor.Avv. ORSINI Fernando Partecipa con funzioni consultive, referenti, di assistenza e verbalizzazione (art. 97, comma 4, lettera a del T.U. n. 267/2000) il Segretario Generale Dott. TAMBURRANO Mauro Nominati scrutatori i Signori: D'Ancona, Vozza e Di Donfrancesco Il Presidente dichiara aperta la discussione sull'argomento in oggetto regolarmente iscritto all'ordine del giorno, premettendo che, sulla proposta della presente deliberazione; Premesso che: sulla presente proposta di deliberazione, il responsabile del servizio, per quanto concerne la regolarità tecnica, ha espresso : parere Favorevole IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO F.to Dott. Mauro Tamburrano - Segretario Generale Il Responsabile dei Servizi Finanziari ha espresso : per quanto concerne la regolarità contabile : parere non necessario IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO F.to Dott. Francesco Siodambro

2 Il Presidente, stante la rilevanza politico-amministrativa dell argomento in discussione, oggetto dell ordine del giorno aggiuntivo dell odierna seduta, propone di l anticipazione della trattazione dello stesso. Tale proposta viene fatta propria dal consigliere Franco e successivamente sottoposta a votazione con il seguente esito: Consiglieri presenti e votanti (compreso il Sindaco) n.17 voti favorevoli n.17 Introducendo l argomento, il Presidente rammenta che l assemblea si è già occupata di tale argomento nella seduta monotematica ed aperta del 3 ottobre u.s., adottando la deliberazione n.43, nella quale veniva esplicitata la volontà dell Ente in materia di riordino delle province, come meglio riportato nel richiamato atto. Dopo tale decisione continua il Presidente l Amministrazione Provinciale di Lecce con note del 19 e 24 ottobre 2012 a firma del presidente Antonio Gabellone, informava che a seguito di contatti ufficiali intercorsi con il Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, veniva richiesto che i Comuni interessati alla procedura di accorpamento dei propri territori con la provincia di Lecce dovessero provvedere all approvazione di ulteriore delibera di determinazione di riordino ex art.133, comma 1, Cost., evidenziando che tale necessità scaturiva dalla circostanza che la Regione Puglia non aveva formulato alcuna proposta di riordino siccome previsto dal decreto legge nr.95/2012 convertito in legge nr.135/2012; Informava altresì l Assemblea che con nota del prot , aveva richiesto al Capo Dipartimento Riforme Istituzionali del Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, chiarimenti in merito e di aver acquisito gli stessi tramite un colloquio telefonico con il Consigliere Dott. Carlo Deodato che, di fatto, confermava quanto contenuto nella richiamata nota dell Amministrazione Provinciale di Lecce ovvero l adozione di una ulteriore delibera ex art.133, comma 1, Cost. Dichiarata aperta la discussione, prendono la parola i consiglieri Franco, Distante, Castrignanò e Magrì, i cui interventi sono integralmente riportati nel processo verbale della seduta. Si dà atto che durante la discussione rientra il consigliere D Ancona ed esce dall aula la consigliera Santacesaria presenti n.17. IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che - l art. 17 del D.L , nr.95 (convertito nella L , nr.135), al fine di contribuire al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica imposti dagli obblighi europei necessari al raggiungimento del pareggio di bilancio, prevede il riordino di tutte le province delle Regioni a statuto ordinario, secondo i criteri individuati con apposita deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata su proposta dei Ministri dell Interno e per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze;

3 - il comma 3 del menzionato articolo stabilisce che il Consiglio delle autonomie locali di ogni Regione a statuto ordinario o, in mancanza, l organo regionale di raccordo tra regioni ed enti locali, entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della deliberazione di cui al comma 2, nel rispetto della continuità territoriale della provincia, approva una ipotesi di riordino relativa alle province ubicate nel territorio della rispettiva regione e la invia alla regione medesima entro il giorno successivo. Entro venti giorni dalla data di trasmissione dell ipotesi di riordino o, comunque, anche in mancanza della trasmissione, trascorsi novantadue giorni dalla citata data di pubblicazione, ciascuna regione trasmette al Governo, ai fini di cui al comma 4, una proposta di riordino delle province ubicate nel proprio territorio, formulata sulla base dell ipotesi di cui al primo periodo. Le ipotesi e le proposte di riordino tengono conto delle eventuali iniziative comunali volte a modificare le circoscrizioni provinciali esistenti alla data di adozione della deliberazione di cui al comma due. Resta fermo che il riordino deve essere effettuato nel rispetto dei requisiti minimi di cui al citato comma 2, determinati sulla base dei dati di dimensione territoriali e di popolazione, come esistenti alla data di adozione della deliberazione di cui al medesimo comma 2 ; - in ossequio alla suddetta previsione di cui al menzionato art. 17, con deliberazione del , il Consiglio dei Ministri ha individuato i criteri relativi al riordino in parola. In particolare, la predetta deliberazione ha previsto che le province risultanti dalla procedura di riordino devono possedere entrambi i seguenti requisiti minimi: a) dimensione territoriale non inferiore a duemilacinquecento chilometri quadrati; b) popolazione residente non inferiore a trecentocinquantamila abitanti. Inoltre, la stessa deliberazione prevede che la proposta di riordino delle province tiene conto delle eventuali iniziative comunali volte a modificare le circoscrizioni provinciali ; - l art. 133, comma 1, Cost., prevede che il mutamento delle circoscrizioni provinciali [ ] nell ambito d una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione ; - l art. 21, comma 3, D.Lgs , nr.267 dispone che per la revisione delle circoscrizioni provinciali e l istituzione di nuove province i comuni esercitano l iniziativa di cui all art. 133 della Costituzione, tenendo conto dei seguenti criteri ed indirizzi: a) ciascun territorio provinciale deve corrispondere alla zona entro la quale si svolge la maggior parte dei rapporti sociali, economici e culturali della popolazione residente; b) ciascun territorio provinciale deve avere dimensione tale per ampiezza, entità demografica, nonché per le attività produttive esistenti o possibili, da consentire una programmazione dello sviluppo che possa favorire il riequilibrio economico, sociale e culturale del territorio provinciale e regionale; c) l intero territorio di ogni comune deve far parte di una sola provincia; - il Comune di Mesagne ha una superficie di 122,35 Km² ed una popolazione residente di abitanti; Considerato che - nella nostra Regione posseggono i suddetti requisiti minimi ex art.1, comma 3, deliberazione del Consiglio dei Ministri del , le attuali province di Bari, Foggia e Lecce, mentre non soddisfano i requisiti minimi in parola le attuali province di Barletta-Andria-Trani (BAT), Taranto e Brindisi;

4 - con delibera nr.43 del 3 ottobre 2012, il Consiglio Comunale di Mesagne provvedeva alla esplicitazione della volontà inerente la procedura di accorpamento delle province per come indicato nei richiamati provvedimenti normativi (D.L. 7 luglio 2012 nr.95 conv. in L.7 agosto 2012 nr.135); - in relazione alla necessità di dover comunque provvedere all accorpamento delle province del Sud della Puglia, sulla scorta di un percorso che da circa un decennio le tre iniziali province di Brindisi, Lecce e Taranto avevano proficuamente attivato e finalizzato verso una unitaria azione politico-amministrativa ed istituzionale, il Comune di Mesagne auspicava che si potesse far nascere una nuova grande provincia che le ricomprendesse tutte e tre sotto il nuovo nome di Terra (o Provincia) jonico-salentina ; - il Comune di Mesagne, decideva altresì, subordinatamente alla volontà espressa in via principale, di far parte della provincia di Lecce in ragione della affinità culturale, sociale ed economica, della maggiore vicinanza dei servizi territoriali nei confronti dei cittadini e delle imprese, oltre che la presenza di collaudate relazioni istituzionali e di lavoro tra il Comune di Mesagne ed alcuni Comuni della fascia sud dell attuale provincia di Brindisi, nonché, in particolare, con l Università di Lecce; - considerato che con lettere dell Amministrazione Provinciale di Lecce del 19 e 24 ottobre 2012, acquisite agli atti del Comune di Mesagne, la predetta Amministrazione Provinciale informava che a seguito di contatti ufficiali intercorsi con il Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, veniva raccomandato e richiesto che, in assenza di apposita determinazione di riordino delle province ad opera della Regione Puglia, i Comuni dovessero provvedere alla approvazione di ulteriore delibera di determinazione di riordino ai sensi dell art. 133 Cost.; - che è intendimento del Comune di Mesagne confermare la propria decisione di far parte della provincia di Lecce per le motivazioni di ordine storico-culturale già esplicitate nel corpo della precedente deliberazione nr. 43 del e che qui si abbiano per richiamate e riportate; - con deliberazioni consiliari nr.29 del ; nr. 10 del ; nr.19 del ; nr.18 del ; nr.34 del ; nr.43 del e nr.38 del , le Amministrazioni Comunali, rispettivamente, di Torchiarolo, San Pietro Vernotico, Cellino San Marco, Sandonaci, San Pancrazio Salentino, Erchie, Mesagne ed Avetrana, hanno espresso la volontà, nell ambito del processo di riordino in atto nonché ai sensi dell art. 133, comma 1, Cost., di accorpare il proprio territorio a quello della provincia di Lecce; - con delibera nr.68 del , il Consiglio Provinciale di Lecce, ha espresso il proprio favorevole indirizzo a tutte le iniziative di tutti i Comuni dell area brindisina e tarantina, volte all aggregazione degli stessi alla circoscrizione amministrativa della provincia di Lecce; - sussistono tutti i requisiti previsti dalla suesposta normativa (art. 17 D.L. nr.95/2012 e art. 21 D.Lgs. nr. 267/2000), ivi incluso quello relativo alla congruità territoriale tra il nostro Comune e la provincia di Lecce; - sentiti gli interventi dei Consiglieri comunali, come innanzi indicati e riportati nel resoconto integrale del verbale della seduta;

5 Tutto quanto innanzi premesso e considerato; Visto l esito della votazione espressa in forma palese e per alzata di mano: - Consiglieri presenti e votanti compreso il Sindaco n.17 - voti favorevoli n.17 D E L I B E R A - ai sensi dell art. 17, comma 3, D.L. nr.95/2012, convertito nella L , nr.135, nonché dell art. 1, comma 3, della deliberazione del Consiglio dei Ministri del , di manifestare la propria volontà di modificare le circoscrizioni provinciali attualmente esistenti al fine di accorpare il proprio territorio comunale a quello della provincia di Lecce; - ai sensi dell art. 133, comma 1, Cost., nonché dell art. 21 D.Lgs. nr.267/2000, di esercitare l iniziativa volta a modificare le circoscrizioni provinciali attualmente esistenti al fine di accorpare il proprio territorio a quello della provincia di Lecce. Si dà atto che a questo punto si allontana la consigliera Vinci. (Presenti n.16) Successivamente, ricorrendo motivi di urgenza, Con voti 16 favorevoli su 16 presenti e votanti compreso il Sindaco, DICHIARA il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi dell art. 134, comma 4 del D.Lgs nr.267/

6 Il presente verbale viene così sottoscritto: IL PRESIDENTE F.to Avv. ORSINI Fernando F.to Dott. TAMBURRANO Mauro Copia conforme all'originale per uso amministrativo e d'ufficio. Mesagne, lì ATTESTATO DI INIZIO PUBBLICAZIONE N.... di registro di pubblicazione. Si attesta che copia della presente deliberazione viene pubblicata all'albo Pretorio di questa Città per 15 giorni consecutivi. Mesagne, lì 31/10/2012 F.to Dott. TAMBURRANO Mauro ESECUTIVITÀ La presente deliberazione è divenuta esecutiva in data... essendo trascorsi dieci giorni dalla su indicata data di pubblicazione. Mesagne, lì... F.to