SINTESI COMMENTATA DEL REGOLAMENTO PER L INDIVIDUAZIONE DEI REQUISITI DI PROFESSIONALITA E ONORABILITA (DM 79/2007)
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- Gustavo Oreste Barbieri
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1 SINTESI COMMENTATA DEL REGOLAMENTO PER L INDIVIDUAZIONE DEI REQUISITI DI PROFESSIONALITA E ONORABILITA (DM 79/2007) Vista la complessità della norma e i successivi aggiornamenti, si è ritenuto semplificare la lettura ai futuri candidati alle cariche di amministrazione e controllo del Fondo, offrendo una sintesi commentata del DM in parola. Alcuni paragrafi non di interesse per il nostro Fondo negoziale e preesistente sono stati omessi. La sintesi non sostituisce quanto indicato nel testo integrale del DM 79 che è comunque disponibile nel sito web del Fondo, al quale si rimanda per una presa visione consapevole. Eventuali refusi nel presente documento non sono volontari e non devono essere considerati come alternativi al testo del DM. Rispetto alla normativa previgente, il Regolamento ha operato un significativo ampliamento della gamma dei requisiti di professionalità ritenuti validi per la partecipazione agli organi collegiali delle forme pensionistiche complementari e per l esercizio della funzione di direttore responsabile del fondo. Sotto il profilo della formulazione legislativa, si osservi (art. 2 del Regolamento) l alternarsi tra la previsione di requisiti forti e specifici [comma 1, lett. a), b), d), f)] e di requisiti blandi e piuttosto generici, tali da ridimensionare il rigore dei primi [comma 1, lett. c) ed e)]. Le disposizioni del Regolamento si applicano (art. 1) nei riguardi di: Fondi pensione cd. negoziali e forme preesistenti (ex art. 3, comma 1, lett. da a) a g), comma 2 e art. 20 del Decreto), costituiti, per i lavoratori del settore privato e pubblico, come soggetti giuridici dotati di autonomia soggettiva e patrimoniale rappresentante legale, ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, al responsabile del fondo stesso del Decreto) nella figura del: (ex art. 4, comma 1, ; REQUISITI DI PROFESSIONALITÀ L art. 2 del Regolamento distingue fra i requisiti richiesti per chi, a vario titolo e in relazione alle diverse tipologie di forma pensionistica, si occupa, lato sensu, dell amministrazione/gestione del fondo e i requisiti prescritti per i componenti degli organi di controllo, stricto sensu. SOGGETTI OFFICIATI DELL AMMINISTRAZIONE/GESTIONE DELLA FORMA PENSIONISTICA Per i componenti dei consigli di amministrazione, degli organismi di sorveglianza, degli organismi di rappresentanza degli iscritti, il responsabile e il rappresentante legale sono previste due diverse categorie di requisiti:
2 - quelli maggiormente qualificanti, che consentono, di per sé, direttamente lo svolgimento delle predette funzioni; - quelli che invece danno esclusivamente diritto all accesso ai citati corsi di formazione. Si noti che è l intervenuta partecipazione a questi ultimi a perfezionare il requisito, che costituisce il presupposto per lo svolgimento dell attività di amministrazione/gestione della forma pensionistica. Ai sensi dell art. 2, comma 1, lett. da a) ad g) del Regolamento, costituisce requisito diretto l aver acquisito un esperienza complessiva non inferiore ad un triennio, attraverso l esercizio di: a) attività di amministrazione, di controllo, o di carattere direttivo presso enti od imprese del settore bancario o assicurativo; b) attività di amministrazione, di controllo, o di carattere direttivo presso forme pensionistiche complementari; c) attività professionali in materie attinenti al settore previdenziale, bancario, finanziario o assicurativo; d) attività d insegnamento universitario in materie giuridiche od economiche; e) funzioni dirigenziali presso enti pubblici o pubbliche amministrazioni aventi attinenza con il settore previdenziale, bancario, finanziario o assicurativo. Funzioni dirigenziali anche presso enti pubblici o pubbliche amministrazioni che non hanno attinenza con i predetti settori, purché dette funzioni comportino la gestione di risorse economico-finanziarie; f) funzioni di amministrazione, indirizzo, controllo o di carattere direttivo presso enti previdenziali o altri organismi con finalità previdenziali; g) attività di amministrazione, di controllo o di carattere direttivo presso imprese diverse da quelle indicate nella lettera a), ovvero funzioni di amministrazione, di carattere direttivo o di partecipazione a organi collegiali presso enti ed organismi associativi, a carattere nazionale, di rappresentanza di categoria, comparto o area contrattuale, nonché organismi e comitati di settore che svolgono funzioni similari nell ambito della pubblica amministrazione, purché le persone in possesso delle predette esperienze professionali abbiano frequentato corsi di formazione di cui all articolo 3 del DM 79/2007 in un periodo non antecedente a tre anni dalla nomina.
3 Componenti degli organi di controllo Anche per i componenti degli organi di controllo il Regolamento prevede un articolazione dei requisiti. Essi sono maggiormente rigorosi, qualora l organo svolga la funzione di controllo contabile. Ricorrendo la fattispecie da ultimo richiamata, tutti i componenti devono essere in possesso del requisito dell iscrizione al registro dei revisori contabili istituito presso il Ministero della Giustizia e almeno un membro titolare e uno supplente devono aver esercitato l attività di controllo legale dei conti per un periodo di almeno tre anni. Da ultimo, meritano di essere ricordati i chiarimenti a suo tempo forniti dalla Commissione di vigilanza circa la valutazione delle caratteristiche concrete delle funzioni di carattere direttivo, richiamate dall art. 2, comma 1, del Regolamento. Al riguardo la Covip ha precisato che la locuzione sopra richiamata deve riferirsi all effettiva attività di direzione aziendale, prescindendo dal mero inquadramento contrattuale. In assenza della qualifica di dirigente (di per sé esaustiva), occorre quindi valutare in maniera complessiva la qualifica ricoperta e le funzioni effettivamente svolte dal soggetto. In tal senso assumono rilievo, quali elementi da considerarsi significativi per la valutazione della professionalità, la direzione di un settore aziendale di rilevante importanza, il potere di rappresentanza della società, un adeguato livello di autonomia decisionale e discrezionalità nell individuazione e nell attuazione degli obiettivi dell impresa. CARATTERISTICHE DEI CORSI PROFESSIONALIZZANTI L art. 3 del Regolamento individua le seguenti caratteristiche dei corsi di formazione utili per il conseguimento del requisito di professionalità: - essere promossi e organizzati da facoltà universitarie, anche in collaborazione con enti e organizzazioni operanti nel settore della previdenza complementare; - Orientamenti in ordine alla disciplina dell incompatibilità ex art. 8, comma 8, DM Tesoro n. 703/1996 ed ai requisiti di professionalità ex art. 4, comma 2, DM Lavoro n. 211/1997 approvati con Deliberazione del 23 aprile essere articolati su tutti i principali aspetti giuridici economici, finanziari e organizzativi attinenti alla previdenza complementare;
4 - avere durata almeno semestrale per un numero totale di ore di insegnamento non inferiore a 150; - prevedere l affidamento delle lezioni a docenti universitari ed esperti del settore. I corsi devono altresì prevedere una prova finale ad esito della quale sia rilasciata ai partecipanti un attestazione in cui è certificata la rispondenza dell attività espletata alle caratteristiche previste per il corso e la proficuità della partecipazione. REQUISITI DI ONORABILITÀ In tema di requisiti di onorabilità, il Regolamento dettaglia ed integra le precedenti disposizioni, precisando che la carica di componente degli organi di amministrazione e di controllo, degli organismi di sorveglianza e degli organismi di rappresentanza degli iscritti, di responsabile e di rappresentante legale non possono essere ricoperte da soggetti: - sottoposti a misure di prevenzione ai sensi della l. n. 1423/1956 o della l. n. 575/1965 e successive modificazioni ed integrazioni, salvi gli effetti della riabilitazione; - ai quali sia stata applicata, a seguito di condanna con sentenza di primo grado o irrevocabile, salvi gli effetti della riabilitazione, o in via definitiva a seguito di richiesta delle parti una pena detentiva per: - un reato previsto dalle norme che disciplinano l attività di previdenza complementare, bancaria, finanziaria, mobiliare e assicurativa; - un reato previsto dalle norme in materia di mercati e strumenti finanziari e di pagamento; - reati in tema di riciclaggio e usura; - uno dei reati previsti nel titolo XI del libro V cc e nel r.d. n. 267/1942; - la reclusione per: - un periodo non inferiore ad un anno per un delitto contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica, il patrimonio, l ordine pubblico, ovvero in materia tributaria o previdenziale;
5 - un periodo non inferiore a due per un qualunque delitto non colposo. CAUSE DI INELEGGIBILITÀ, INCOMPATIBILITÀ, SITUAZIONI IMPEDITIVE CAUSE DI INELEGGIBILITÀ Il Regolamento conferma quali cause di ineleggibilità o di decadenza le condizioni previste dall art cc e, per gli organi di controllo, quelle previste dall art cc. (art. 5, comma 1, lett. a)). CAUSE DI INCOMPATIBILITÀ Il Regolamento (art. 5, comma 3) in tema di incompatibilità conferma il quadro normativo già delineato dall art. 5, commi 2 e 4, del Decreto e dall art. 8, comma 8, del dm. n. 703/1996, secondo il quale costituiscono causa di incompatibilità: a) per i componenti degli organi di amministrazione, direzione e controllo delle forme pensionistiche complementari a carattere negoziale: - svolgere funzioni di membro degli organi di amministrazione, direzione e controllo del soggetto gestore; - svolgere funzioni di direzione dei soggetti sottoscrittori della forma. b) per i componenti degli organi di amministrazione, direzione e controllo dei soggetti sottoscrittori delle forme pensionistiche complementari: svolgere funzioni di membro degli organi di amministrazione, direzione e controllo del soggetto gestore; SITUAZIONI IMPEDITIVE Oltre alle cause di incompatibilità, il Regolamento, all art. 4, individua altresì alcune situazioni impeditive, il cui accertamento comporta l impossibilità di ricoprire cariche nell ambito degli organi delle forme pensionistiche complementari. Ai sensi del citato art. 4 del Regolamento, costituiscono cause impeditive dell esercizio della carica di responsabile, rappresentante legale e componente degli organi di amministrazione e controllo, di sorveglianza e di rappresentanza degli iscritti essere stati destinatari dei provvedimenti di cui all art. 19-quater, comma 3, del Decreto o aver svolto, per almeno due esercizi precedenti l assunzione della carica stessa: - attività di amministrazione, direzione o controllo in forme pensionistiche complementari o in imprese sottoposte a procedure di amministrazione straordinaria, liquidazione coatta amministrativa, fallimento o procedure analoghe;
6 - funzioni presso imprese destinatarie in relazione a reati da loro commessi, delle sanzioni interdittive ex art. 9, comma 2, lett. a) e b), del d. lgs. n. 231/2001. Gli impedimenti di cui sopra non operano qualora l organo deputato all accertamento dei requisiti di professionalità valuti sulla base di adeguati elementi (quali, tipicamente, assenza di provvedimenti sanzionatori, nonché assenza di condanne al risarcimento dei danni in esito all esercizio dell azione di responsabilità ai sensi del codice civile) e secondo un criterio di ragionevolezza e proporzionalità, l estraneità dell interessato ai fatti che hanno determinato la crisi dell ente o dell impresa. Gli impedimenti hanno durata di tre anni dall adozione dei provvedimenti che ne hanno determinato l insorgenza; il periodo può essere ridotto a un anno qualora il provvedimento di avvio della procedura sia stato adottato su istanza dell imprenditore o degli organi di amministrazione. In realtà tale disposizione è riferita, letteralmente all impedimento di cui al comma 1, ricomprendendo, quindi, in via di principio, anche i destinatari delle sanzioni ex art. 19-quater del d. lgs. n. 252/2005. ACCERTAMENTO DEI REQUISITI E DELLE SITUAZIONI IMPEDITIVE Ai sensi dell art. 6 del Regolamento, la sussistenza dei requisiti, nonché l assenza delle cause di incompatibilità, ineleggibilità e delle situazioni impeditive vanno accertate: - per le forme pensionistiche dotate di autonomia soggettiva e patrimoniale, dall organo di amministrazione della forma stessa. L accertamento in parola va effettuato anche in occasione del rinnovo delle cariche. A tal fine la Covip è deputata ad emanare istruzioni in ordine alla documentazione idonea a consentire l accertamento anche con riferimento alle certificazioni previste dal d. lgs. n. 490/1994. In caso di sussistenza delle situazioni impeditive di cui all art. 4 del Regolamento, i soggetti interessati sono tenuti a darne comunicazione alla forma pensionistica complementare presso cui svolgono la propria funzione, evidenziando gli eventuali elementi che comprovano la personale estraneità ai fatti che hanno determinato la crisi della forma pensionistica. L organo competente all accertamento valuta, entro 30 giorni dalla presentazione degli elementi all organo stesso, la sussistenza delle situazioni impeditive e ne dà
7 comunicazione alla Covip. Nelle more della valutazione, l esponente della forma pensionistica complementare interessato è sospeso dalle proprie funzioni. Il difetto dei requisiti o la sussistenza delle situazioni impeditive determinano la decadenza dalla carica. Siffatta decorrenza va dichiarata dall organo competente all accertamento entro 30 giorni dalla nomina o dalla conoscenza del difetto sopravvenuto. In caso di inerzia la decadenza è dichiarata dalla Covip. SOSPENSIONE DELLE CARICHE L art. 7 del Regolamento individua le condizioni ricorrendo le quali l organo competente all accertamento deve disporre la sospensione della carica, riconducibili a: - la condanna con sentenza non definitiva per uno dei reati di cui all art. 5, comma 1, lett. c), del regolamento o l applicazione, su richiesta delle parti, delle medesime pene, sempre con sentenza non definitiva. In tal caso gli organi competenti alla nomina deliberano entro 60 giorni in merito all eventuale revoca dalla carica del soggetto interessato: qualora non si proceda alla revoca, il soggetto sospeso è reintegrato nelle sue funzioni; - l applicazione provvisoria di una delle misure previste dall art. 10, comma 3, della l. n. 575/1965, così come sostituito dall'art. 3, della l. n. 55/1990 e successive modificazioni ed integrazioni ovvero l applicazione di una misura cautelare di tipo personale. In tal caso la sospensione si applica comunque per l intera durata delle citate misure. Da ultimo, si sottolinea come l art. 8, comma 2, del Regolamento faccia salva la partecipazione agli organi delle forme pensionistiche complementari per i soggetti in carica alla data di entrata in vigore del Regolamento stesso e non in possesso dei requisiti di professionalità ivi contemplati. Tali soggetti hanno, quindi, potuto proseguire e proseguono nell assolvimento delle loro funzioni per il residuo periodo del mandato, salvo che gli stessi requisiti vengano successivamente a mancare.
8 DOCUMENTAZIONE DA PRODURRE A CURA DEI CANDIDATI ALLA CARICA DI MEMBRO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE DEL FONDO MEMBRO DEL COLLEGIO DEI REVISORI Tutti i candidati alle cariche di cui sopra, dovranno presentare: - un curriculum vitae dal quale risultino le attività qualificanti per l accesso alla carica; - copia dell attestato di partecipazione a un corso professionalizzante o master di cui all art.3 del DM 79/2007; - autocertificazione antimafia ; - autocertificazione carichi pendenti e casellario giudiziario (in ogni caso occorre presentare a richiesta del Fondo i certificati originali) - copia di un documento d identità.
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