L EVOLUZIONE DELLA PREVENZIONE INCENDI SECONDO IL NUOVO CODICE Mauro Caciolai. Rimini, 11 maggio 2018
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1 L EVOLUZIONE DELLA PREVENZIONE INCENDI SECONDO IL NUOVO CODICE Mauro Caciolai Rimini, 11 maggio 2018
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5 «Costruzione» delle Regole tecniche verticali (RTV) V.1 Luoghi a rischio specifico D.M. 3/08/2015 (codice) V.2 Aree a rischio per atmosfere esplosive D.M. 3/08/2015 (codice) V.3 Vani degli ascensori D.M. 3/08/2015 (codice) V.4 Uffici D.M. 8/06/2016 (G.U. s.g. n. 145 del 23/06/2016) V.5 Alberghi D.M. 9/08/2016 (G.U. s.g. n. 196 del 23/08/2016) V.6 Autorimesse D.M. 21/02/2017 (G.U. s.g. n. 52 del 3/03/2017) V.7 Scuole D.M. 7/08/2017 (G.U. s.g. n. 197 del 24/08/2017) V.8 Attività commerciali Approvato al CCTS il 24 aprile 2018 RTV Musei, archivi, edifici pregevoli per arte e storia (lavori in corso) RTO Revisione (lavori in corso)
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14 Il metodo Definito il Rischio come risolvo il problema antincendio? Dalla cassetta degli attrezzi scelgo per ciascuna misura antincendi antincendio l attrezzo più adeguato. lo strumento deve anche avere una dimensione adatta: misura conforme Oppure la costruisco ad hoc: alternativa
15 IL COINVOLGIMENTO DEL PROFESSIONISTA
16 Il codice è caratterizzato dall aver ridotto all indispensabile i punti di contatto con i regolamenti procedurali dell attività di prevenzione incendi (D.P.R. 1/8/2011 n. 151 e D.M. 7/8/2012) e dai decreti di regolamentazione orizzontale (D.M. 10/3/1998, D.M. 10/3/2005, D.M. 16/2/2007, D.M. 9/3/2007, D.M. 22/1/2008 n. 37, D.M. 20/12/2012) G.1.6 Soggetti 2. Progettista: tecnico abilitato o professionista antincendio, incaricato dal responsabile dell'attività della progettazione ai fini antincendio dell'attività stessa. 3. Tecnico abilitato: professionista iscritto in albo professionale, che opera nell'ambito delle proprie competenze. 4. Professionista antincendio: tecnico abilitato iscritto negli appositi elenchi del Ministero dell'interno di cui all'articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139.
17 La figura del professionista antincendio è richiamata 38 volte nel testo del codice (al punto S.2.13 comma 9 è richiamata la figura del professionista. E un refuso) La figura del progettista 55 volte La figura del tecnico abilitato 6 volte Come consueto la figura del Progettista (tecnico abilitato o professionista antincendio) è richiamata nella fase progettuale, con l eccezione della progettazione attraverso FSE nella quale il Progettista è solo Professionista antincendio. La figura del Professionista antincendio è richiamata nella fase esecutiva e certificativa con l eccezione della misura Controllo dell incendio (S.6) nella quale, in analogia a quanto previsto dal D.M. 20/12/2012, è prevista la figura del tecnico abilitato
18 Valutazione del rischio Progettazione con soluzioni conformi Progettazione con soluzioni in deroga Progettazione con soluzioni alternative
19 RESPONSABILITA DEL PROGETTISTA
20 Valutazione del rischio La valutazione del rischio non è la mera scelta del profilo di rischio La scelta del profilo di rischio è la sintesi finale della valutazione del rischio che permette in maniera semplificata di associare ad un concetto un numero Bisogna essere sempre nelle condizioni di sostenere la scelta di un profilo di rischio soprattutto per le attività non provviste di una RTV
21 Valutazione del rischio R vita La scelta della velocità caratteristica prevalente di crescita dell incendio e delle caratteristiche prevalenti degli occupanti è una responsabilità del progettista.
22 Progettazione con soluzioni conformi La scelta di operare attraverso l adozione di soluzioni conformi è senza dubbio la più agevole. Attenzione però ai costi che ne derivano. Le soluzioni conformi sono per loro natura CONSERVATIVE e quindi non sempre economicamente vantaggiose. In ogni caso prestare attenzione alla loro corretta interpretazione e applicazione. Questa è una responsabilità del progettista. Anche piccole modifiche all apparenza insignificanti possono essere, dal punto di vista sostanziale, «pericolose» e costituiscono dal punto di vista giuridico una «soluzione alternativa».
23 Progettazione con soluzioni alternative L introduzione delle «soluzioni alternative» in un regolamento di p.i. è la novità più rilevante del codice. Le potenzialità della progettazione con soluzioni alternative sono enormi: consentono di superare ostacoli oggettivi alla progettazione antincendio di tipo prescrittivo consentono di avere maggiore cura dell aspetto storico-artistico dell opera consentono di ottenere considerevoli risparmi economici e dei tempi di realizzazione dell opera consentono di utilizzare un maggior numero di prodotti anche di tipo innovativo
24 Progettazione con soluzioni alternative Le soluzioni alternative rappresentano però una complessità progettuale in quanto richiedono la verifica sistematica del connesso raggiungimento del livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi Si rammenta che tale possibilità è ammessa solo nelle attività in cui è prevista la valutazione del progetto da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco
25 Metodi ordinari di progettazione della sicurezza antincendio I metodi ammessi di progettazione della sicurezza antincendio sono impiegabili per: a. La verifica delle soluzioni alternative; b. La verifica del livello di prestazione attribuito alle misure antincendio. Mauro Caciolai Dirigente Ufficio per la protezione passiva, la protezione attiva, settore merceologico e laboratori
26 Metodi ordinari di progettazione della sicurezza antincendio Applicazione di norme o documenti tecnici Criticità: Profonda conoscenza di altre norme o documenti tecnici Certezza della fonte Integrale applicazione ovvero parziale purché sia dimostrabile l applicabilità parziale senza riduzione del livello di prestazione Rispetto dei precetti riguardanti i prodotti
27 Metodi ordinari di progettazione della sicurezza antincendio Applicazione di prodotti o tecnologie di tipo innovativo Criticità: Esperienza sperimentale specifica Disponibilità di norme o specifiche sperimentali adeguate alla valutazione del livello di prestazione Disponibilità del sito sperimentale Costi e tempi elevati Risultati non noti a priori
28 Metodi ordinari di progettazione della sicurezza antincendio Ingegneria della sicurezza antincendio Criticità: Competenze professionali elevate Conoscenza scientifica del fenomeno e disponibilità di banche dati Disponibilità e conoscenza di software di settore Disponibilità di adeguata potenza hardware Tempi elevati Metodo non applicabile ad alcune misure di sicurezza caratterizzate da dati sperimentali non universalmente disponibili
29 Progettazione con soluzioni in deroga L introduzione delle «soluzioni in deroga» risponde più ad un dettame regolamentare (D.Lgs. 139/2006) che ad una necessità vera e propria. In teoria la possibilità adottare soluzioni alternative non dovrebbe necessitare di ulteriori soluzioni. Per le soluzioni in deroga si può fare riferimento a: Metodi avanzati di progettazione della sicurezza antincendio
30 Metodi avanzati di progettazione della sicurezza antincendio Ingegneria della sicurezza antincendio Criticità: Le stesse analizzate per i metodi ordinari Mancanza di scenari e procedimenti preconfezionati Il rispetto degli obblighi previsti dal D.M. 9/5/2007 Un diverso iter amministrativo
31 Metodi avanzati di progettazione della sicurezza antincendio Prove sperimentali Criticità:!
32 Metodi avanzati di progettazione della sicurezza antincendio Analisi e progettazione secondo il giudizio esperto Criticità: Un diverso iter amministrativo Minor certezza dell esito finale
33 Grazie
34 Mauro Caciolai
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