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1 nel mercato del LAVORO www. unito.it

2 2014

3 Questo volume è stato realizzato da Adriana Luciano e Silvia Pilutti. Il gruppo di ricerca dell'atlante delle Professioni dell'università di Torino è composto da Adriana Luciano, Roberto Di Monaco, Andrea Maniscalco, Silvia Pilutti e Roberta Santi 2014 Frame - Lab Consorzio per la Ricerca e l'educazione Permanente ISBN Grafica e stampa: AGIT MARIOGROS - Beinasco (TO) Finito di stampare nel mese di novembre 2014

4 Care studentesse e cari studenti, a chi di voi dovrà scegliere a quale corso di studi universitari iscriversi e a chi invece sta per affrontare il mercato del lavoro, terminato il ciclo di studi universitari, questo volume può dare qualche informazione preziosa per capire che cosa sta succedendo nel mercato del lavoro dei laureati. La crisi dura ormai da più di cinque anni e, di anno in anno, non solo diminuiscono gli occupati e aumentano disoccupati e inattivi ma cambiano anche i rapporti di lavoro. Ciò non avviene in maniera omogenea in tutti i settori. I mercati del lavoro tendono a differenziarsi sempre di più e mentre alcuni mantengono buone condizioni di lavoro e di reddito, altri vedono costanti peggioramenti. Anche per i laureati la situazione varia da settore a settore, anche se è bene ricordarlo la loro condizione è in generale migliore di quella di chi entra nel mercato del lavoro con livelli di scolarità inferiori. A partire da quest anno l offerta formativa dell Ateneo, che comprende 150 corsi di primo e di secondo livello, viene presentata secondo una suddivisione in 5 grandi aree: scientifica, sanitaria, economica, giuridica e politico-sociale, umanistica. Ognuna di queste aree è, a sua volta, articolata in settori che tengono conto delle differenze disciplinari dei corsi che vi afferiscono e dei mercati del lavoro a cui danno sbocco. Il volume è strutturato seguendo queste articolazioni e contiene informazioni di diversa provenienza. Una prima serie di informazioni proviene dalla banca dati amministrativa dell Università e mostra l andamento delle iscrizioni e del numero dei laureati, nel triennio I grafici consentono di vedere come si sono orientate negli ultimi anni le scelte degli studenti e quali dimensioni ha l offerta di lavoro di giovani laureati, settore per settore. Il dato dei laureati triennali e magistrali dà conto di scelte fatte tre, cinque o più anni fa da precedenti coorti di studenti. I dati sulle immatricolazioni riguardano scelte più recenti e registrano anche l effetto dell introduzione del numero programmato in numerosi corsi. E una delle tante conseguenze delle ultime riforme universitarie che impongono precisi rapporti tra numero di iscritti e numero di docenti. Al crescere del numero di iscritti l Ateneo deve poter disporre di più docenti. Se non è in grado di reclutare nuovi docenti è costretto a ridurre il numero degli studenti. Occorre una certa attenzione, dunque, nel leggere la dinamica delle iscrizioni. Gli andamenti negativi che si osservano in alcune aree non dipendono necessariamente da un diminuito interesse degli studenti per alcune discipline. Il calo di iscrizioni può essere semplicemente la conseguenza dell introduzione del numero chiuso. Queste stime sull andamento dell offerta di laureati nelle diverse aree disciplinari sono poi state messe in relazione con l andamento del mercato del lavoro del Nord Italia osservando l andamento dell occupazione dei laureati con meno di 35 anni negli ultimi quattro anni ( ). Questi dati sono tratti dalle rilevazioni dell Istat sulle Forze di Lavoro che rappresentano la fonte più autorevole di informazioni sul mercato del lavoro. I giovani laureati di cui analizziamo la condizione occupazionale, il tipo di professione svolta, il tipo di contratto, il reddito, non sono solo i laureati dell Università di Torino. Sono tutti quei giovani laureati che risiedono nel Nord Italia e che lavorano o sono in cerca di lavoro. In una parola: un ampio campione di vostri concorrenti o futuri compagni di lavoro. Se poi vogliamo sapere che cosa fanno proprio i laureati usciti dall Università di Torino possiamo ricorrere a un altra fonte, anch essa utilizzata nel testo che leggerete. Si tratta di AlmaLaurea, un consorzio tra i principali Atenei italiani, che da vent anni intervista tutti i laureati a uno, tre e cinque anni dalla laurea per conoscere il loro stato occupazionale. Qui troverete, area per area, informazioni sullo stato occupazionale dei laureati a uno e a tre anni dalla laurea e, per i laureati magistrali, anche la professione svolta a cinque anni dalla laurea. Da ultimo, per ogni area disciplinare/professionale, sono indicate le previsioni che le aziende fanno circa la loro intenzione di assumere quel tipo di professionisti e le loro valutazioni sulle difficoltà incontrate nel reperirli nel mercato del lavoro. In questo caso la fonte è Excelsior, un indagine condotta da Unioncamere presso le imprese con cadenza trimestrale. Come vi dicevo, le aree presentano caratteristiche e dinamiche differenti. Due aree fortemente dipendenti dalla spesa pubblica per il loro sviluppo mantengono, nonostante la crisi, una buona tenuta. Si tratta dell area Sanitaria che forma soprattutto infermieri e medici e dell area Educativa e dell Insegnamento (che forma soprattutto educatori e insegnanti di scuola materna e primaria). Sono entrambi settori molto femminilizzati con tassi di occupazione in lieve calo ma comunque superiori all 80% (contro una media del 71%). I medici entrano più tardi nel mercato del lavoro ma hanno redditi più elevati e sono più spesso lavoratori autonomi. Infermieri, insegnanti e educatori sono più spesso lavoratori dipendenti, spesso a tempo determinato. In entrambi i casi, la coerenza tra titolo di studio e professione è molto elevata fin dal primo ingresso nel mercato del lavoro. La forte contrazione della spesa pubblica per la sanità, la formazione e le politiche sociali non ha ancora avuto conseguenze importanti sull occupazione ma si manifesta nell aumento del lavoro autonomo e delle forme di lavoro temporaneo. Un settore che presenta alcune affinità sia con le professioni sanitarie, sia con le professioni educative è quello delle Scienze Motorie a cui però accede soprattutto una popolazione maschile. E un settore di piccole dimensioni in cui anche 3

5 4 modesti cambiamenti congiunturali possono provocare effetti importanti. Nell ultimo biennio, ad esempio, c è stato un calo significativo dell occupazione che può essere una conseguenza della crisi ma anche di più limitati fenomeni congiunturali. Certo è che si tratta di un settore in cui prevale il lavoro autonomo e il lavoro dipendente flessibile, con redditi mediamente bassi e prospettive di sviluppo che in parte dipendono dai consumi privati, in parte dagli investimenti pubblici. Su entrambi i fronti la situazione non è brillante. All estremo opposto si collocano altri due settori dell area Umanistica, quello linguisticoletterario e quello culturale-artistico. Il settore Linguistico-Letterario ha il tasso di femminilizzazione più alto dopo quello dell area educativa e dell insegnamento ma anche un elevato tasso di disoccupazione (7 punti più della media) e un basso tasso di occupazione (8 punti meno della media). Rispetto al 2010/11 la situazione è nettamente peggiorata. Anche il livello di coerenza tra titolo di studio e occupazione è più basso della media: i laureati in queste discipline che svolgono professioni coerenti (insegnanti di vario ordine e grado, traduttori e interpreti, addetti al settore culturale e dei servizi alle imprese) sono solo il 58%. Più del 35% svolgono mansioni impiegatizie generiche. Ad avere contratti a tempo indeterminato sono solo il 58% contro una media del 68% e il 9% ha contratti di collaborazione contro una media del 4%. Molto numerosi anche i contratti part time. Secondo AlmaLaurea a trovare lavoro con più difficoltà sono i laureati in Lettere, Filosofia e Beni Culturali e Librari. Se la cavano meglio i laureati in Antropologia e in Lingue. A cinque anni dalla laurea magistrale le professioni più diffuse sono quelle dell insegnamento e del lavoro impiegatizio. Nel settore delle Discipline Culturali e Artistiche, gli iscritti sono poco numerosi e in calo. Il tasso di femminilizzazione è decisamente più basso e la situazione occupazionale è migliore anche se i disoccupati superano di 4 punti percentuali la media dei giovani laureati del Nord Italia. Gli occupati svolgono anche professioni più coerenti con il loro percorso formativo. Sono soprattutto artisti, scenografi, fotografi, grafici, restauratori, insegnanti. Molti sono i lavoratori autonomi. Un settore di nicchia, dunque, che non ha avuto lo sviluppo che si era previsto in tempi passati quando sembrava che Torino potesse ridiventare una capitale della cultura e dello spettacolo. Per chi si iscrive a questi corsi la formazione universitaria spesso completa una formazione tecnicoprofessionale in campo artistico acquisita fuori dall Università. Nell insieme questi settori soffrono comunque di uno squilibrio strutturale tra offerta e domanda di lavoro ma risentono anche molto dell attuale congiuntura e dei mancati investimenti in istruzione e cultura. Se gli obiettivi di Europa 2020 indicano l educazione e la cultura come settori strategici per lo sviluppo di un economia della conoscenza, le politiche macroeconomiche con cui l Europa cerca di uscire dalla crisi inducono a disinvestire proprio in questi settori mettendo l Università in una situazione difficile. Dobbiamo per crudo realismo - disincentivare i giovani dall accedere agli studi umanistici, o il nostro compito è di diventare protagonisti di un cambiamento di rotta delle politiche nazionali e locali e promotori di innovazione in settori che potrebbero generare lavoro insieme a nuove prospettive di sviluppo? L Università di Torino ci sta provando. C è un altra area in cui si osservano, non solo da ora, squilibri che richiedono un cambiamento di rotta. Si tratta dell area Scientifica. Il settore delle Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali è quello meno femminilizzato dell università di Torino. Le laureate rappresentano solo il 43% contro il 62% del totale. Ci si laurea in tempi inferiori alla media ma gli iscritti sono ancora a un livello più basso rispetto a quello raggiunto nel 2011 e rappresentano il 9,2% del totale degli iscritti nell ultimo biennio. Il tasso di occupazione che nel si era assestato sul 72% è sceso al 66% e il tasso di disoccupazione è passato dall 8 al 9,7% allineandosi al valore medio dei giovani laureati disoccupati del Nord Italia. Il passaggio alle lauree magistrali è molto frequente e, per gli occupati, il livello di coerenza tra titolo di studio e professione è alto. Ben il 20% dei laureati magistrali dell Università di Torino fanno i ricercatori. Nel settore delle Scienze della vita, un settore che ha visto un aumento degli immatricolati nell ultimo anno, le donne sono in maggioranza. Si tratta di un settore che presenta performance occupazionali al di sotto della media ma su valori più alti del precedente. Tuttavia il grado di coerenza tra titolo di studio e occupazione è più basso e il settore presenta valori superiori alla media per il lavoro autonomo, le collaborazioni e i contratti a tempo determinato. La domanda da parte delle imprese per questi laureati è in calo. Seppur con profili diversi e differenze anche significative all interno dei settori (i laureati in informatica, ad esempio, continuano ad avere buone opportunità occupazionali), quest area presenta aspetti di criticità, già denunciati negli anni passati, che devono indurre a serie riflessioni coloro che gestiscono la politica economica e industriale nel nostro paese. In un economia orientata alla conoscenza, allo sviluppo sostenibile, all innovazione, i laureati in discipline scientifiche rappresentano la materia prima fondamentale. Senza le loro competenze è difficile immaginare di por mano al dissesto idrogeologico, di sviluppare un agricoltura di buona qualità, di produrre innovazioni nel campo delle biotecnologie, ecc. Per sviluppare imprese innovative, presidiare il territorio, programmare uno sviluppo sostenibile servono investimenti pubblici e privati. In questi settori l Università è presente non solo nella ricerca di base e nella formazione dei futuri professionisti ma anche nella ricerca applicata. Può fare di più. Ma servono, con urgenza, buone politiche. Che si possono fare anche in tempi di risorse scarse. L area delle Scienze Economiche e Gestionali, da sola, rappresenta il 17,9% degli immatricolati. Tra i laureati dell Università di Torino i ragazzi sono ancora maggioranza (51%) ma nel mercato del lavoro del Nord sono già più numerose le ragazze.

6 Le iscrizioni continuano ad aumentare e la situazione occupazionale è sempre superiore alla media ma ci sono segnali di cedimento. Nel , infatti, il tasso di occupazione era del 76% ed è sceso al 73 nel Il tasso di disoccupazione è passato dal 5,9% all 8,4%. Il livello di coerenza tra titoli e professioni è più basso della media ma i contratti a tempo indeterminato sono superiori alla media (73% contro 68%). Prosegue, dunque, una tendenza già segnalata. Le lauree in economia continuano a rappresentare una buona credenziale per entrare nel mercato del lavoro, ma... non sempre vengono utilizzate le competenze acquisite dai laureati che vengono assunti per mansioni per cui, fino a poco tempo fa, era sufficiente un diploma. Inoltre la crisi, estendendosi dall industria al terziario e colpendo imprese di tutte le dimensioni, ha fatto diminuire la domanda di lavoro anche per figure, come quella del laureato in economia, utilizzabili in una pluralità di settori e di mansioni. Altrettanto fungibili sono i laureati in discipline giuridiche e politico sociali. Ai laureati in Giurisprudenza, se si escludono coloro che si avviano alle professioni forensi e che si aggirano intorno al 50% dei laureati magistrali dell Università di Torino, si aprono opportunità di lavoro spesso sovrapponibili a quelle a cui accedono i laureati in economia. Il tasso di occupazione è superiore alla media, anch esso in calo. Decisamente superiore alla media, invece, il tasso di disoccupazione. Numerose le ragazze sia tra gli iscritti, sia tra i laureati che già sono nel mercato del lavoro. Analoga la situazione del settore Politico-Sociale. In entrambi i casi si tratta di settori eterogenei sia per le caratteristiche degli studenti che hanno aspirazioni e progetti professionali molto diversi (da chi si iscrive a Giurisprudenza per tentare la carriera in magistratura e investe moltissimo nello studio, a chi si iscrive per passione verso le scienze sociali senza troppo porsi il problema del lavoro futuro, a chi si iscrive per ripiego), sia per le performance nel mercato del lavoro. Si va dai professionisti che svolgono professioni coerenti con gli studi fatti, ai lavoratori dipendenti che hanno dovuto scambiare la stabilità del posto del lavoro con il sottoutilizzo delle loro competenze, a tutte le forme di lavoro flessibile. Le iscrizioni scendono a Giurisprudenza e salgono nel settore politico-sociale che offre prospettive occupazionali in campi diversi: dalla cooperazione internazionale, al servizio sociale, alla ricerca sociale, fino al lavoro impiegatizio nel settore dei servizi alle imprese. forme di lavoro flessibile rischiano di diventare carriere flessibili per una parte consistente di laureati. E le risposte utili a evitare gli effetti negativi della flessibilità non sono ancora venute. Un altra osservazione che si può fare è che nei settori in cui la coerenza tra titolo di studio e professione è più bassa non sempre siamo di fronte a uno spreco di competenze. Forse è semplicemente il lavoro che sta cambiando e le nostre categorie di analisi non sono ancora in grado di descriverlo e di rivolgere a chi progetta i corsi di studio le informazioni utili per migliorare l offerta di formazione. Ancora. Una parte non secondaria della caduta della domanda di lavoro intellettuale è dovuta al blocco delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione che, fino a non molti anni fa, accoglieva laureati in quasi tutte le discipline. Il blocco delle assunzioni alleggerisce certo il bilancio degli enti ma non migliora le prestazioni di molti servizi indispensabili e contribuisce allo spreco di capitale umano. Ne sono pienamente consapevoli i responsabili della politica economica europea e nazionale? Insomma c è parecchio da fare per tutti se vogliamo migliorare il funzionamento del mercato del lavoro. A voi ora tocca di fare scelte importanti e le informazioni, per quanto imprecise, sono sempre una buona premessa per buone decisioni. Buona lettura Adriana Luciano Delegata del Rettore per l orientamento, tutorato e placement Impossibile ricondurre a una valutazione univoca dinamiche così differenti e settori di impiego che strutturalmente e culturalmente trattano il lavoro in maniera così differente. Ciò che si può osservare è che in un quadro di inesorabile aumento della disoccupazione (dal 7,9% al 9,8% in due anni) e di riduzione dell occupazione (dal 73,8% al 71%), ci sono settori in cui i contratti a tempo indeterminato costituiscono ancora un approdo possibile, magari dopo qualche anno di precariato, mentre in altri settori, e spesso proprio in quelli in cui ci sono più innovazioni, le 5

7 Tasso di occupazione dei giovani (sotto i 35 anni) laureati, occupati nel mercato del lavoro del Nord Italia Area Scientifica Scienze matematiche, fisiche, naturali Scienze della vita Scienze motorie Area Sanitaria Scienze della salute Area Economica Scienze economiche e gestionali Area Giuridica e Politico-Sociale Scienze giuridiche Scienze sociali 67,3 66,1 67,5 71,0 67,6 65,5 68,6 73,2 80,7 Area Umanistica 68,3 Discipline letterarie e linguistiche Discipline culturali e artistiche Scienze dell'educazione e dell'insegnamento 63,4 71,0 80,1 Media totale sulle 10 aree Totale laureati (tutte le aree disciplinari) 71,1 71, Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 6

8 Tasso di disoccupazione dei giovani (sotto i 35 anni) laureati, occupati nel mercato del lavoro del Nord Italia Area Scientifica Scienze matematiche, fisiche, naturali Scienze della vita Scienze motorie 8,0 9,8 9,7 10,6 Area Sanitaria Scienze della salute Area Economica Scienze economiche e gestionali 6,2 8,4 Area Giuridica e Politico-Sociale Scienze giuridiche Scienze sociali 10,8 11,3 10,5 Area Umanistica 13,6 Discipline letterarie e linguistiche Discipline culturali e artistiche Scienze dell'educazione e dell'insegnamento 5,4 13,1 17,1 Media totale sulle 10 aree Totale laureati (tutte le aree disciplinari) 10,0 9, Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 7

9 Giovani (sotto i 35 anni) laureati, occupati nel mercato del lavoro del Nord Italia, per rapporto di lavoro Area Scientifica Scienze matematiche, fisiche, naturali Scienze della vita Scienze motorie 76,5 12,0 11,5 86,0 7,8 6,2 72,8 51,8 23,7 13,4 13,8 24,5 Area Sanitaria Scienze della salute 75,7 4,5 19,8 Area Economica Scienze economiche e gestionali 83,0 3,5 13,5 Area Giuridica e Politico-Sociale Scienze giuridiche Scienze sociali 73,2 60,9 79,2 4,3 7,4 34,8 8,9 19,4 11,9 Area Umanistica 82,1 8,4 9,5 Discipline letterarie e linguistiche Discipline culturali e artistiche Scienze dell'educazione e dell'insegnamento 80,3 62,5 92,4 15,6 9,1 10,6 21,9 4,6 2,9 Media totale sulle 10 aree Totale laureati (tutte le aree disciplinari) 77,3 6,6 16,1 84,2 4,2 11, dipendente collaboratore autonomo Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 8

10 AREA ECONOMICA Indice Scienze economiche e gestionali 13 AREA GIURIDICA E POLITICO SOCIALE Scienze giuridiche 29 Scienze sociali 39 AREA SANITARIA Scienze della salute 55 AREA SCIENTIFICA Scienze matematiche, fisiche e naturali 69 Scienze della vita 81 Scienze motorie 93 AREA UMANISTICA Discipline letterarie e linguistiche 105 Discipline culturali e artistiche 119 Scienze dell'educazione e dell'insegnamento 131 A seguito della recente riforma universitaria (Legge 240/2010) è cambiata nell Ateneo l organizzazione delle attività didattiche. Nella Guida di Orientamento dell Università degli Studi di Torino, i corsi di studio attivati per l anno accademico 2014/2015 sono organizzati in 5 aree disciplinari (economica, giuridica e politico-sociale, sanitaria, scientifica e umanistica). Di conseguenza, l Atlante delle Professioni ha aggiornato e modificato l articolazione della aree di analisi in modo quanto più coerente con quello proposto nella Guida. In ragione di questo cambiamento i dati relativi alle precedenti edizioni di Orientarsi non sono direttamente confrontabili con quelli pubblicati in questa edizione. 9

11 Nuovi immatricolati all Università di Torino per area disciplinare biennio ,5% 2,9% 17,9% Scienze economiche e gestionali 17,3% Scienze giuridiche Scienze sociali 9,1% Scienze della salute Scienze matematiche, fisiche, naturali 2,9% Scienze della vita Scienze motorie Fonte: Miur 10,2% 12,4% Discipline letterarie e linguistiche Discipline culturali e artistiche Scienze dell'educazione e dell'insegnamento 12,3% 9,2% 8,3% Giovani laureati occupati in professioni ad alta specializzazione*, per disciplina di laurea Nord Italia biennio ,2% 2,4% 18,3% Scienze economiche e gestionali Scienze giuridiche * (Le professioni ad alta specializzazione sono quelle classificate dall'istat nel Grande Gruppo 2) 1,9% 7,4% Scienze sociali Scienze della salute Scienze matematiche, fisiche, naturali 3,6% Scienze della vita 14,4% Scienze motorie Discipline letterarie e linguistiche 6,5% Discipline culturali e artistiche Scienze dell'educazione e dell'insegnamento 25,1% 10 Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia

12 AREA ECONOMICA 11

13 Nuovi immatricolati all Università di Torino per area disciplinare biennio Area Economica 18% Fonte: Miur Giovani laureati occupati in professioni ad alta specializzazione*, per area disciplinare di laurea Nord Italia biennio * (Le professioni ad alta specializzazione sono quelle classificate dall'istat nel Grande Gruppo 2) Area Economica 18% Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 12

14 Scienze economiche e gestionali Si tratta dei laureati in corsi triennali e magistrali in Economia, Finanza, Organizzazione e gestione aziendale, Contabilità e amministrazione, Comunicazione d impresa, Commercio estero, Cooperazione internazionale, Gestione delle Risorse Umane, Scienze statistiche 13

15 I corsi di laurea dell Università di Torino Scienze economiche e gestionali 14 Corso di laurea Livello (1) Sbocchi professionali Addetto al controllo di gestione Addetto al marketing Addetto alla gestione delle risorse umane Economista aziendale Promotore finanziario AMMINISTRAZIONE AZIENDALE T Revisore legale Specialisti in contabilità Tecnico della gestione finanziaria Tecnico del lavoro bancario (es. Addetto al front office bancario) Tecnico dell'organizzazione e della gestione dei fattori produttivi Tecnico degli acquisti e della catena di distribuzione Addetto al controllo di gestione Addetto al marketing Addetto alla comunicazione interna d'impresa Addetto alla gestione delle risorse umane Addetto alle relazioni con il pubblico Economista aziendale ECONOMIA AZIENDALE T Promotore finanziario Revisore legale Specialisti in contabilità Tecnico della gestione finanziaria Tecnico del lavoro bancario (es. Addetto al front office bancario) Tecnico dell'organizzazione e della gestione dei fattori produttivi Tecnico degli acquisti e della catena di distribuzione

16 Addetto al controllo di gestione Addetto al front office bancario ECONOMIA E COMMERCIO T Addetto all amministrazione Consulente del lavoro Promotore finanziario Addetto al front office bancario Addetto al marketing Addetto all amministrazione ECONOMIA E STATISTICA PER LE ORGANIZZAZIONI T Agente assicurativo Periti, valutatori di rischio e liquidatori Promotore finanziario Subagente assicurativo Tecnico degli acquisti e della catena di distribuzione Addetto al controllo di gestione Addetto al marketing MANAGEMENT DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE AZIENDALE T Addetto alla gestione delle risorse umane Addetto pubbliche relazioni Analista di mercato Addetto al controllo di gestione Addetto alla gestione delle risorse umane Dottore commercialista AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO AZIENDALE M Economista aziendale Fiscalista e tributarista Specialista in attività finanziarie Scienze economiche e gestionali 15

17 Scienze economiche e gestionali Addetto al controllo di gestione Addetto al marketing DIREZIONE D'IMPRESA, MARKETING E STRATEGIA M Addetto alla gestione delle risorse umane Analista di mercato Tecnico degli acquisti e della catena di distribuzione Amministrativo contabile in aziende pubbliche Funzionario amministrativo COOPERAZIONE, SVILUPPO E INNOVAZIONE NELL ECONOMIA GLOBALE M Operatore della cooperazione internazionale Politologo Ricercatore nelle scienze economiche ECONOMIA DELL AMBIENTE, DELLA CULTURA E DEL TERRITORIO M Addetto pubbliche relazioni Funzionario amministrativo Operatore della cooperazione internazionale Ricercatore nelle scienze economiche ECONOMIA E MANAGEMENT M Addetto al controllo di gestione Addetto alla gestione delle risorse umane Operatore della cooperazione internazionale Ricercatore nelle scienze economiche Specialista in attività finanziarie Tecnico degli acquisti e della catena di distribuzione ECONOMICS / ECONOMIA M Analista di mercato Funzionario amministrativo Operatore della cooperazione internazionale Ricercatore nelle scienze economiche 16

18 FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI PROFESSIONI CONTABILI QUANTITATIVE FINANCE AND INSURANCE - FINANZA QUANTITATIVA E ASSICURAZIONI SCIENZE STATISTICHE, ECONOMICHE E MANAGERIALI M M M M Addetto al controllo di gestione Analista di mercato Dottore commercialista Economista aziendale Specialista in attività finanziarie Addetto al controllo di gestione Amministrativo contabile in aziende pubbliche Dottore commercialista Economista aziendale Fiscalista e tributarista Funzionario amministrativo Specialista in attività finanziarie Operatore della cooperazione internazionale Ricercatore nelle scienze economiche Statistico Scienze economiche e gestionali 1) T - Triennale; M - Magistrale; U - Ciclo unico Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino 17

19 Scienze economiche e gestionali 18 Studenti e laureati in Scienze economiche e gestionali nell Università di Torino Prosegue il trend di crescita delle iscrizioni al primo anno dei corsi di laurea in Scienze economiche e gestionali. Nel 2013 sono state registrate oltre 2000 nuove iscrizioni. Anche il trend dei laureati è positivo in tutto il periodo considerato. Quest area di specializzazione universitaria si caratterizza per l equilibrata partecipazione di genere degli studenti: il 49% dei laureati è composto da donne e il 51% da uomini. Questi ragazzi arrivano al conseguimento del titolo di laurea mediamente un anno prima del totale dei laureati (25,1 anni, invece di 26,1). In media il primo ciclo di studi dura 4,1 anni e il secondo magistrale altri 2,6 anni. Caratteristiche dei laureati Laureati nel 2013 % laureati in Scienze economiche e gestionali Gli immatricolati I laureati % tutti i laureati Donne Uomini Totale Durata media degli studi Triennale 4,1 4,3 Magistrale 2,6 2,8 Fonte: Almalaurea Nuovi iscritti nell area di Scienze economiche gestionali Fonte: Miur Numero dei laureati in Scienze economiche gestionali Triennale Magistrale o Ciclo Unico Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino

20 Il mercato del lavoro dei laureati in Scienze economiche e gestionali nel Nord Italia (2012 e 2013) (valori medi) I giovani (sotto i 35 anni) laureati in Scienze economiche e gestionali, occupati nel mercato del lavoro del Nord Italia, sono poco meno di 105 mila e rappresentano il 16,9% della forza lavoro laureata. Nell occupazione di questi laureati c è una leggera prevalenza femminile (56% di donne contro 44% di uomini). A causa della crisi che in questi anno ha investito il mercato del lavoro, è aumentato il tasso di disoccupazione dei laureati in scienze economiche e diminuito il tasso di occupazione rispetto al passato. Tuttavia si tratta di un area di specializzazione con minori difficoltà rispetto agli altri laureati. Due terzi dei laureati hanno un occupazione ad alta specializzazione o tecnica e un altro terzo è impiegato. Imprenditori e dirigenti rappresentano poco meno del 3% degli occupati, valore, comunque, al di sopra della media dei laureati occupati. Tra le professioni più diffuse continuiamo a trovare specialisti della finanza, contabili, tecnici del marketing e del lavoro bancario, sebbene la gamma di ruoli professioni ricoperti dai laureati in scienze economiche sia molto ricca ed eterogenea, con retribuzioni mediamente più elevate di quelle di altre aree professionali. L occupazione % Donne % Uomini 56,1 43,9 Scienze economiche e gestionali Tasso di occupazione 76,0 5,9 Tasso di disoccupazione ,6 73,2 7,1 8, ,0 9,8 Laureati in Scienze economiche gestionali Tutti i laureati Laureati in Scienze economiche gestionali Tutti i laureati Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 19

21 Scienze economiche e gestionali Professioni e retribuzioni I giovani laureati in Scienze economiche e gestionali occupati nel Nord Italia sono Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia Giovani laureati in Scienze economiche e gestionali (%) Retribuzione media mensile netta per i lavoratori dipendenti Tutti i giovani laureati (%) Professioni ad alta specializzazione e tecniche 61, ,6 Imprenditori e dirigenti 2, ,2 Impiegati e professioni qualificate nel commercio e nei servizi 31, ,5 Artigiani, operai e personale non qualificato 4, ,7 Totale (laureati occupati) 100, ,0 Le professioni specializzate più diffuse % Retribuzione media mensile netta per lavoratori dipendenti Specialisti in contabilità e problemi finanziari 8, Contabili 7, Tecnici del lavoro bancario 6, Tecnici del marketing 5, Tecnici della gestione finanziaria 3, Tecnici della vendita e della distribuzione 3, Specialisti in scienze economiche 2, Specialisti nei rapporti con il mercato 2, Spedizionieri e tecnici della distribuzione 2, Tecnici dell'organizzazione e gestione fattori produttivi 2, Specialisti di gestione e controllo in imprese private 1, Tecnici esperti in applicazioni informatiche 1, Agenti di commercio 0, Segretari amministrativi, archivisti, tecnici degli affari generali 0, Periti, valutatori di rischio, liquidatori 0, Tecnici di locazione finanziaria e contratti di scambio 0,7 Approvvigionatori e responsabili acquisti 0, Totale professioni principali ( laureati) 50,3 Totale occupati ( ) Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia

22 I settori di impiego Il 43% dei giovani laureati in Scienze economiche e gestionali è occupato in società che offrono servizi alle aziende e nelle attività finanziarie e assicurative. Anche l industria e il commercio rappresentano buoni sbocchi professionali per questi specialisti. L 83% dei giovani occupati ha un contratto di lavoro subordinato, il 3,5 ha contratti di collaborazione e il 13,5% svolge un attività autonoma come imprenditore o libero professionista. Quasi 6 lavoratori dipendenti su 10 sono donne, mentre nel lavoro autonomo prevale la componente maschile (59%). L impegno lavorativo è prevalentemente a tempo pieno (92%, più che tra altri gruppi di laureati) e in 3 casi su 4 si tratta di contratti a tempo indeterminato. I settori di impiego dei laureati in Giovani laureati in Tutti i giovani laureati (%) Scienze economiche e gestionali Scienze economiche e gestionali (%) Agricoltura, silvicoltura e pesca 0,9 0,7 Industria in senso stretto 17,7 11,4 Costruzioni 1,6 1,1 Commercio 16,0 10,7 Alberghi e ristoranti 2,9 3,4 Trasporto e magazzinaggio 2,0 1,6 Servizi di informazione e comunicazione 5,2 6,7 Attività finanziarie e assicurative 20,7 6,9 Attività immobiliari, servizi alle imprese e altre attività 22,0 16,1 Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale 2,5 2,3 Istruzione, sanità ed altri servizi sociali 4,4 33,3 Altri servizi collettivi e personali 4,2 5,8 Totale Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia Scienze economiche e gestionali 21

23 I rapporti di lavoro e gli orari I rapporti di lavoro e gli orari per genere 83,0 41,6 dipendente dipendente Scienze economiche e gestionali collaboratore autonomo tempo pieno tempo parziale tempo indeterminato 3,5 4,2 13,5 11,7 84,2 Giovani laureati in Tutti i giovani laureati (%) Scienze economiche e gestionali (%) 8,4 15,6 Giovani laureati in Tutti i giovani laureati (%) Scienze economiche e gestionali (%) 68,4 73,2 84,4 91,6 collaboratore autonomo tempo pieno tempo parziale tempo indeterminato M M F F 17,7 58,4 39,7 60,3 59,1 40,9 46,3 53,7 43,2 56,8 82,3 a termine 26,8 31,6 tempo determinato 37,2 62,8 Giovani laureati in Tutti i giovani laureati (%) Scienze economiche e gestionali (%) M F Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 22

24 Cosa fanno i laureati in Scienze economiche e gestionali dell Università di Torino dopo la laurea? Due terzi dei ragazzi che hanno conseguito la laurea triennale nel 2012 a Torino nell area delle Scienze economiche e gestionali proseguono gli studi iscrivendosi a una laurea magistrale. Le opportunità occupazionali di chi, invece, interrompe gli studi dopo il triennio sono comunque molto buone: mediamente il 69% trova lavoro entro un anno. Chi ha completato anche il percorso della laurea magistrale sembra, tuttavia, facilitato nell accesso al mercato del lavoro. Infatti, più dell 80% dei giovani laureati dei corsi magistrali trova impiego nel primo anno dalla laurea, percentuale che sale ad oltre il 93% se sono trascorsi 3 anni dalla laurea. Quasi il 27% dei laureati magistrali avvia un ulteriore percorso di specializzazione post-laurea, talvolta conciliando studio e lavoro (20%). Gli specialisti nell area delle Scienze economiche e gestionali riescono a trovare occupazione in molteplici ruoli professionali spesso coerenti con la propria preparazione accademica (come evidente dalla tabella delle 10 professioni più frequenti registrate nell indagine di Almalaurea). Occupati a un anno dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2012) Triennale (considerati solo i non iscritti alla magistrale) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % % Scienze economiche-aziendali 67,8 80,9 Scienze dell'amministrazione 71,4 90,0 Finanza, assicurazioni e statistica 75,0 84,5 Commercio con l'estero e turismo 63,2 73,3 Comunicazione 70,2 87,2 Cooperazione e sviluppo, intercultura 75,0 Totale 68,7 83,4 Scienze economiche e gestionali Tempo dalla laurea al reperimento del primo lavoro (mesi) 3,9 3,7 Laureati che proseguono gli studi % Prosegue % Prosegue e lavora Laurea triennale iscritto alla Magistrale 65,9 27,2 Laurea Magistrale frequenta un importante corso post-laurea 26,9 20,1 Fonte: Almalaurea 23

25 Occupati a tre anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2010) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % Scienze economiche-aziendali 91,6 Economica 100,0 Scienze dell'amministrazione 97,5 Finanza, assicurazioni e statistica 93,5 Commercio con l'estero e turismo 95,0 Cooperazione e sviluppo, intercultura 87,0 Totale 93,5 Occupati a cinque anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2008) Magistrale Le 10 professioni svolte più frequenti % Specialisti in contabilità e problemi finanziari 14,4 Addetti agli affari generali 11,3 Tecnici del lavoro bancario 9,0 Specialisti nei rapporti con il mercato 6,2 Specialisti in gestione e controllo in imprese private e nella P.A. 8,6 Addetti a sportelli assicurativi, bancari e altri intermediari finanziari 4,3 Contabili e assimilati 4,5 Tecnici della vendita e agenti di commercio 3,5 Specialisti in scienze economiche 3,1 Addetti a funzioni di segreteria 3,1 Totale prime 10 professioni 67,9 Fonte: Almalaurea 24

26 Le previsioni Le difficoltà di reperimento di specialisti in Scienze economiche e gestionali, dichiarate dalle imprese, sono al di sotto della media di mercato e in diminuzione nel biennio Per contro, sembra crescere l interesse delle imprese a introdurre in organico nuovi profili di laureati di quest area, interesse più vivo verso questi ragazzi piuttosto che verso altri laureati. In sintesi Le difficoltà di reperimento di specialisti nell'area delle Scienze economiche e gestionali 16,2 14,9 Media indice 10 aree 17,4 (percentuale di imprese che dichiara difficoltà di reperimento) Le probabilità di aumento dell'occupazione di specialisti nell'area delle Scienze economiche e gestionali 14,6 18,1 Media indice 10 aree 13,1 Fonte: Excelsior - Camere di Commercio Numero di nuovi iscritti, rispetto all anno precedente 2013 Scienze economiche e gestionali Numero laureati, rispetto all anno precedente 2013 Tasso di occupazione, rispetto alla media 2013 Tasso di disoccupazione, rispetto alla media 2013 Quota di laureati occupata in professioni ad alta specializzazione, rispetto alla media 2013 Quota di dipendenti assunti a tempo indeterminato, rispetto alla media 2013 Difficoltà a reperire laureati sul mercato, rispetto all anno precedente 2013 Percentuale di imprese che pensa di aumentare l impiego di questi laureati, rispetto all anno precedente

27 Scienze economiche e gestionali 26

28 AREAG IURIDICA E POLITICO-SOCIALE 27

29 Nuovi immatricolati all Università di Torino per area disciplinare biennio Area Giuridica e Politico-Sociale 22% Fonte: Miur Giovani laureati occupati in professioni ad alta specializzazione*, per area disciplinare di laurea Nord Italia biennio * (Le professioni ad alta specializzazione sono quelle classificate dall'istat nel Grande Gruppo 2) Area Giuridica e Politico-Sociale 22% Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 28

30 Scienze giuridiche Si tratta dei laureati nei corsi di laurea triennali e magistrali a ciclo unico in materie giuridiche 29

31 I corsi di laurea dell Università di Torino Scienze giuridiche 30 Corso di laurea Livello (1) Sbocchi professionali Addetto al front office bancario DIRITTO PER LE IMPRESE E LE ISTITUZIONI T Addetto all'amministrazione Funzionario giudiziario Funzionario giudiziario Addetto all'amministrazione SCIENZE DEL DIRITTO ITALIANO ED EUROPEO T Funzionario giudiziario Giurista d'impresa Addetto al controllo di gestione Addetto alla gestione delle risorse umane Amministrativo contabile in aziende pubbliche SCIENZE DELL'AMMINISTRAZIONE (on line) T Funzionario amministrativo Funzionario giudiziario Operatore della cooperazione internazionale Ricercatore nelle scienze economiche Addetto alla gestione delle risorse umane Amministrativo contabile in aziende pubbliche SCIENZE AMMINISTRATIVE E GIURIDICHE DELLE ORGANIZZAZIONI PUBBLICHE E PRIVATE STUDI GIURIDICI EUROPEI M M Funzionario amministrativo Funzionario giudiziario Giurista d'impresa Amministrativo contabile in aziende pubbliche Funzionario amministrativo Funzionario giudiziario Giurista d'impresa PSICOLOGIA CRIMINOLOGICA E FORENSE M Psicologo Avvocato Funzionario giudiziario GIURISPRUDENZA U Giurista d'impresa Magistrato Notaio 1) T - Triennale; M - Magistrale; U - Ciclo unico Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino

32 Studenti e laureati in Scienze giuridiche nell Università di Torino Prosegue dal 2011 il trend in discesa delle iscrizioni al primo anno ai corsi di laurea in Scienze giuridiche. Stabile, invece, il numero di laureati dei corsi triennali e in aumento le uscite dai corsi magistrali o a ciclo unico. Confermata nel tempo la prevalenza di donne tra i laureati (63%), dato vicino a quello della media complessiva dei laureati dell Università di Torino (62% donne e 38% uomini). Gli studenti in Scienze giuridiche si laureano mediamente un anno dopo i loro colleghi di altre discipline. La durata dei percorsi di studio è nettamente maggiore dell atteso: 6,1 anni per i corsi di laurea triennale e 3,9 anni per i corsi magistrali. Sono soprattutto gli studenti dei corsi triennali che contribuiscono all allungamento della durata degli studi dovendo conciliare questi con il lavoro (come evidenziato dai dati Almalaurea nei paragrafi successivi). Chi intraprende un corso a ciclo unico tende a concluderlo nei tempi regolari (5,9 anni) anche perché dopo il conseguimento del titolo sono chiamati a lunghi periodi di praticantato, non di rado retribuito poco o per niente. Gli immatricolati I laureati Nuovi iscritti in Scienze giuridiche Numero dei laureati in Scienze giuridiche Fonte: Miur Scienze giuridiche Caratteristiche dei laureati Laureati nel 2013 % laureati in Scienze giuridiche % tutti i laureati Donne Uomini Totale Durata media degli studi Triennale 6,1 4,3 Magistrale 3,9 2,8 Ciclo unico 5,9 6,4 Fonte: Almalaurea Triennale Magistrale o Ciclo Unico Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino 31

33 Il mercato del lavoro dei laureati in Scienze giuridiche nel Nord Italia (2012 e 2013) (valori medi) Scienze giuridiche I giovani (sotto i 35 anni) laureati in Scienze giuridiche, occupati nel mercato del lavoro del Nord Italia, sono poco meno di 41 mila e rappresentano il 6,5% della forza lavoro laureata. Così come nella formazione universitaria anche nel mercato del lavoro le donne rappresentano il 64% degli occupati dell area. I dati sull occupazione evidenziano una maggiore difficoltà di questi specialisti ad occuparsi rispetto a laureati di altri gruppi disciplinari. Il tasso di occupazione di questi specialisti è di 65,5, a fronte della media del totale dei laureati di 71. Il tasso di disoccupazione degli specialisti dell area giuridica è quasi due punti al di sopra di quello medio: 11,3 contro 9,8. Il 64% dei laureati in scienze giuridiche occupati svolge attività tecnico- specialistiche e il 29% è impiegato. Un terzo delle posizioni ad alta specializzazione è rappresentato da avvocati e procuratori legali. Le retribuzioni medie di chi lavora come dipendente variano molto a seconda del profilo professionale, in testa alla graduatoria ci sono i magistrati con una retribuzione media mensile di euro. Per quanto riguarda il dato di retribuzione mensile degli avvocati è necessario sottolineare che non tiene conto delle retribuzioni percepite nell attività libero professionale, ma solo nel lavoro dipendente, più spesso svolto da giovani nel loro periodo di praticantato Tasso di occupazione 68, L occupazione % Donne % Uomini 64,4 35,6 Tasso di disoccupazione 10,8 73,6 65,5 7,1 11, ,0 9,8 Laureati in Scienze giuridiche Tutti i laureati Laureati in Scienze giuridiche Tutti i laureati Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 32

34 Professioni e retribuzioni I giovani laureati in Scienze giuridiche occupati nel Nord Italia sono Giovani laureati in Scienze giuridiche (%) Retribuzione media mensile netta per i lavoratori dipendenti Tutti i giovani laureati (%) Professioni ad alta specializzazione e tecniche 63, ,6 Imprenditori e dirigenti 1, ,2 Impiegati e professioni qualificate nel commercio e nei servizi 28, ,5 Artigiani, operai e personale non qualificato 6, ,7 Totale (laureati occupati) 100, ,0 Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia Scienze giuridiche Le professioni specializzate più diffuse % Retribuzione media mensile netta per lavoratori dipendenti Procuratori legali ed avvocati 34,7 878 Esperti legali in imprese o enti pubblici 4, Specialisti in contabilità e problemi finanziari 2, Agenti assicurativi 2, Tecnici del lavoro bancario 2, Specialisti della gestione e del controllo nella P.A. 2, Professori di scuola primaria 1, Spedizionieri e tecnici della distribuzione 1, Magistrati 1, Contabili e assimilati 1,1 763 Tecnici di locazione finanziaria e contratti di scambio 1, Agenti di commercio 0,9 Specialisti in educazione e formazione di diversamente abili 0, Tecnici della gestione finanziaria 0, Tecnici in organizzazione fiere, convegni ed eventi culturali 0,7 Totale professioni principali ( laureati) 56,6 Totale occupati (40.703) 100 Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 33

35 I settori di impiego Il 47% di giovani laureati in Scienze giuridiche occupati nel Nord Italia trova impiego in imprese che offrono servizi di varia natura alle imprese. In questo ambito di specializzazione è molto frequente la libera professione. Quasi il 35% degli occupati, infatti, svolge un attività autonoma. Il 61% degli occupati ha un lavoro dipendente, si tratta prevalentemente di donne (73%). Sono un po più frequenti della media i contratti a tempo determinato (35,2% tra i giuristi, contro il 31,6% del totale dei laureati). I contratti a part-time non sono particolarmente diffusi (15,9%, in linea con la media dei laureati) e nel 91% dei casi interessano giovani lavoratrici laureate. Scienze giuridiche I settori di impiego dei laureati in Giovani laureati in Tutti i giovani laureati (%) Scienze giuridiche Scienze giuridiche (%) Agricoltura, silvicoltura e pesca 0,2 0,7 Industria in senso stretto 6,6 11,4 Costruzioni 1,9 1,1 Commercio 5,1 10,7 Alberghi e ristoranti 1,5 3,4 Trasporto e magazzinaggio 2,1 1,6 Servizi di informazione e comunicazione 4,3 6,7 Attività finanziarie e assicurative 11,9 6,9 Attività immobiliari, servizi alle imprese e altre attività 44,9 16,1 Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale 11,1 2,3 Istruzione, sanità ed altri servizi sociali 8,2 33,3 Altri servizi collettivi e personali 2,2 5,8 Totale Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 34

36 I rapporti di lavoro e gli orari dipendente 4,3 collaboratore 4,2 34,8 60,9 84,2 I rapporti di lavoro e gli orari per genere 26,9 dipendente 73,1 14,6 collaboratore 53,5 85,4 Scienze giuridiche autonomo 11,7 autonomo 46,5 Giovani laureati in Scienze giuridiche Tutti i giovani laureati (%) M F tempo pieno tempo parziale 15,9 15,6 84,1 84,4 tempo pieno tempo parziale 8,9 40,7 59,3 91,1 Giovani laureati in Scienze giuridiche Tutti i giovani laureati (%) M F tempo indeterminato 64,8 68,4 tempo indeterminato 32,6 67,4 a termine 31,6 35,2 a termine 16,4 83,6 Giovani laureati in Scienze giuridiche Tutti i giovani laureati (%) M F Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 35

37 Cosa fanno i laureati in Scienze giuridiche dell Università di Torino dopo la laurea? Il 46% di coloro che hanno conseguito la laurea triennale nel 2012 a Torino nell area delle Scienze giuridiche prosegue la formazione universitaria con dei corsi specialistici, spesso svolgendo in contemporanea un attività lavorativa. Le opportunità occupazionali di chi non prosegue gli studi dopo il triennio sono buone per chi ha una specializzazione in scienze dell amministrazione, diritto internazionale e delle Pubbliche Amministrazioni o di impresa. I laureati di scienze giuridiche, invece, incontrano qualche difficoltà in più ad occuparsi. L 80% dei laureati di corsi magistrali in scienze giuridiche prosegue la formazione post-laurea, per questa ragione è necessario osservare un periodo più lungo dal conseguimento della laurea per cogliere le reali opportunità occupazionali di questi giovani. Gli sbocchi professionali d approdo sono, al fine, ampiamente coerenti con il tipo di formazione svolta. Scienze giuridiche Occupati a un anno dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2012) Triennale (considerati solo i non iscritti alla magistrale) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % % Scienze dell'amministrazione 100,0 Scienze giuridiche 58,3 59,4 Diritto d'impresa 71,4 Diritto nella P.A. e internazionale 91,7 88,9 Psicologia - criminologia 75,0 Totale 75,8 64,0 Tempo dalla laurea al reperimento del primo lavoro (mesi) 3,6 4,5 Laureati che proseguono gli studi % Prosegue % Prosegue e lavora Laurea triennale iscritto alla Magistrale 45,6 36,5 Laurea Magistrale frequenta un importante corso post-laurea 80,0 18,1 Fonte: Almalaurea 36

38 Occupati a tre anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2010) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % Scienze giuridiche 58,6 Diritto nella P.A. e internazionale 100,0 Psicologia 91,7 Totale 61,0 Scienze giuridiche Occupati a cinque anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2008) Magistrale Le 10 professioni svolte più frequenti % Procuratori legali ed avvocati 58,9 Esperti legali in imprese o enti pubblici 8,1 Addetti agli affari generali 6,3 Addetti a funzioni di segreteria 3,0 Specialisti della gestione e del controllo nella P.A. 2,2 Magistrati 1,9 Specialisti in contabilità e problemi finanziari 1,5 Tecnici del lavoro bancario 1,5 Periti, valutatori di rischio, liquidatori 1,5 Ricercatori 1,1 Totale prime 10 professioni 85,9 Fonte: Almalaurea 37

39 Le previsioni Due dati di opposta tendenza nell indagine previsionale di Excelsior segnalano da un lato la grande difficoltà delle imprese a reperire laureati specializzati nell area giuridica e dall altra la limitatezza delle opportunità occupazioni che le imprese in questo momento storico riescono a offrire. La scarsità della domanda sembra, dunque, determinata più dalla crisi che non dal poco interesse che le imprese rivolgono agli specialisti nelle scienze giuridiche Le difficoltà di reperimento di specialisti nell'area delle Scienze giuridiche 24,9 25,4 Media indice 10aree 17,4 (percentuale di imprese che dichiara difficoltà di reperimento) Le probabilità di aumento dell'occupazione di specialisti nell'area delle Scienze giuridiche 21,9 9,8 Media indice 10 aree 13,1 Fonte: Excelsior - Camere di Commercio Scienze giuridiche In sintesi Numero di nuovi iscritti, rispetto all anno precedente 2013 Numero laureati, rispetto all anno precedente 2013 Tasso di occupazione, rispetto alla media 2013 Tasso di disoccupazione, rispetto alla media 2013 Quota di laureati occupata in professioni ad alta specializzazione, rispetto alla media 2013 Quota di dipendenti assunti a tempo indeterminato, rispetto alla media 2013 Difficoltà a reperire laureati sul mercato, rispetto all anno precedente Percentuale di imprese che pensa di aumentare l impiego di questi laureati, rispetto all anno precedente 2013

40 Scienze sociali Si tratta dei laureati in Archeologia, Psicologia, Scienze sociali, Storia, Cooperazione internazionale, Comunicazione e Servizi sociali. 39

41 I corsi di laurea dell Università di Torino Scienze sociali 40 Corso di laurea Livello (1) Sbocchi professionali Addetto alla comunicazione interna d impresa Addetto alle relazioni con il pubblico COMUNICAZIONE INTERCULTURALE T Intervistatore professionale Redattore editoriale SERVIZIO SOCIALE T Assistente sociale Addetto al controllo di gestione Addetto alla gestione delle risorse umane Amministrativo contabile in aziende pubbliche Consulente del lavoro SCIENZE DELL'AMMINISTRAZIONE E CONSULENZA DEL LAVORO T Economista aziendale Funzionario amministrativo Funzionario giudiziario Giurista d'impresa Operatore della cooperazione internazionale Ricercatore nelle scienze economiche Addetto al marketing Addetto alla comunicazione interna d impresa Addetto alle relazioni con il pubblico Copywriter SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE T Direttore di produzione Giornalista pubblicista Informatore turistico Operatore culturale Organizzatore di eventi SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE T Psicologo

42 Addetto all'amministrazione Funzionario amministrativo SCIENZE INTERNAZIONALI, DELLO SVILUPPO E DELLA COOPERAZIONE T Operatore della cooperazione internazionale Politologo Ricercatore nelle scienze economiche Addetto al controllo di gestione Addetto all'amministrazione Addetto alla comunicazione interna d impresa SCIENZE POLITICHE E SOCIALI T Addetto alle relazioni con il pubblico Giornalista pubblicista Politologo Sociologo ANTROPOLOGIA CULTURALE ED ETNOLOGIA M Antropologo Addetto al marketing Addetto pubbliche relazioni Analista di mercato COMUNICAZIONE E CULTURE DEI MEDIA M Copywriter Dialoghista e paroliere Redattore editoriale Revisore di testi Sceneggiatore Addetto al marketing Addetto alla comunicazione interna d'impresa Addetto alle pubbliche relazioni Analista di mercato COMUNICAZIONE, ICT e MEDIA M Copywriter Direttore di produzione Informatore turistico It process expert Operatore culturale Organizzatore di eventi Scienze sociali 41

43 Scienze sociali 42 Software architect Web designer Accompagnatore turistico Guida turistica COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE PER IL TURISMO M Informatore turistico Operatore culturale Promotore turistico COMUNICAZIONE PUBBLICA E POLITICA M Addetto pubbliche relazioni Giornalista pubblicista Addetto al controllo di gestione Amministrativo contabile in aziende pubbliche COOPERAZIONE, SVILUPPO E INNOVAZIONE NELL ECONOMIA GLOBALE M Funzionario amministrativo Operatore della cooperazione internazionale Politologo Ricercatore nelle scienze economiche GEOGRAFIA E SCIENZE TERRITORIALI M Geografo POLITICHE E SERVIZI SOCIALI M Addetto alla gestione delle risorse umane Funzionario amministrativo PSICOLOGIA DEL LAVORO E DEL BENESSERE NELLE ORGANIZZAZIONI M Psicologo Addetto pubbliche relazioni SCIENZE DEL GOVERNO M Funzionario amministrativo Operatore della cooperazione internazionale SCIENZE INTERNAZIONALI SOCIOLOGIA M M Addetto pubbliche relazioni Politologo Addetto alla gestione delle risorse umane Analista di mercato Funzionario amministrativo SCIENZE STRATEGICHE T e M Sociologo Addetto all'amministrazione Operatore della cooperazione internazionale 1) T - Triennale; M - Magistrale; U - Ciclo unico Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino

44 Studenti e laureati in Scienze sociali nell Università di Torino Nel 2013 si osserva una sensibile ripresa delle iscrizioni al primo anno dei corsi di laurea dell area delle Scienze sociali. Questo trend è dovuto principalmente agli iscritti ai corsi delle classi di laurea di Scienze della comunicazione e Scienze politiche e delle relazioni internazionali, per i quali nel biennio precedente si erano ridotte le immatricolazioni. Per quanto riguarda i laureati, osserviamo una crescita dei titoli dei corsi triennali e una contemporanea diminuzione di laureati magistrali. L area delle Scienze sociali è un ambito di specializzazione a netta prevalenza femminile, infatti, più del 70% dei laureati è costituito da donne. L età media alla laurea è 26,9 anni, vicina al valore medio dei laureati in generale (26,1 anni). Per completare il primo ciclo di studi triennali, gli studenti impiegano mediamente 4,4 anni e per conseguire il titolo magistrale altri 3 anni. La durata media dei percorsi accademici si allunga per coloro che conciliano studio e lavoro, cosa che non è infrequente tra gli studenti di questa area di specializzazione (vedi successivi paragrafi sui dati Almalaurea). Caratteristiche dei laureati Gli immatricolati I laureati Laureati nel 2013 % laureati in Scienze sociali % tutti i laureati Donne Uomini Totale Durata media degli studi Triennale 4,4 4,3 Magistrale 3,0 2,8 Fonte: Almalaurea Nuovi iscritti in Scienze sociali Triennale Numero dei laureati in Scienze sociali Magistrale o Ciclo Unico Fonte: Miur Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino Scienze sociali 43

45 Il mercato del lavoro dei laureati in Scienze sociali nel Nord Italia (2012 e 2013) (valori medi) I giovani (sotto i 35 anni) laureati in Scienze sociali, occupati nel mercato del lavoro del Nord Italia, sono oltre 82 mila e rappresentano il 13,3% della forza lavoro laureata. Anche tra gli occupati, così come già segnalato per la composizione di genere dei laureati, si osserva una prevalenza di donne lavoratrici (quasi 72%). I giovani laureati nell area delle Scienze sociali incontrano maggiori difficoltà d inserimento nel mercato del lavoro, rispetto a laureati di altre discipline. Infatti, il tasso di occupazione di 68,6 è inferiore di circa 2 punti della media dei laureati (71) e il tasso di disoccupazione raggiunge il 10,5, contro un tasso complessivo medio dei laureati di 9,8. Poco più del 61% dei laureati svolge una professione specialistica e il 36% una impiegatizia. I ruoli professionali svolti dai laureati di quest area di specializzazione sono tanti, tra le professioni più rappresentate troviamo psicologi, tecnici del marketing, giornalisti, assistenti sociali e insegnanti. Le retribuzioni medie nel lavoro dipendente sono migliori per chi svolge professioni legate al mondo del commercio e della comunicazione (come ad esempio agenti di commercio e giornalisti). Ricordiamo, tuttavia, che da questi valori sono esclusi i compensi percepiti per l esercizio della libera professione, frequente in molti ambiti professionali dell area. L occupazione % Donne % Uomini 71,8 28,2 Scienze sociali Tasso di occupazione 70, Tasso di disoccupazione 7,6 73,6 68,6 7,1 10, ,0 9,8 Laureati in Scienze sociali Tutti i laureati Laureati in Scienze sociali Tutti i laureati Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 44

46 Professioni e retribuzioni I giovani laureati in Scienze sociali occupati nel Nord Italia sono Giovani laureati in Scienze sociali (%) Retribuzione media mensile netta per i lavoratori dipendenti Tutti i giovani laureati (%) Professioni ad alta specializzazione e tecniche 61, ,6 Imprenditori e dirigenti 0, ,2 Impiegati e professioni qualificate nel commercio e nei servizi 35, ,5 Artigiani, operai e personale non qualificato 2, ,7 Totale (laureati occupati) 100, ,0 Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia Scienze sociali Le professioni specializzate più diffuse % Retribuzione media mensile netta per lavoratori dipendenti Specialisti in scienze psicologiche e psicoterapeutiche 6,3 863 Professori di scuola pre primaria 4, Tecnici del marketing 4, Giornalisti 4, Assistenti sociali 3, Professioni sanitarie riabilitative 3, Specialisti in educazione e formazione di soggetti diversamente abili 2, Professori di scuola primaria 2, Tecnici della vendita e della distribuzione 2, Tecnici del reinserimento e dell'integrazione sociale 1, Insegnanti nella formazione professionale 1, Specialisti nelle pubbliche relazioni, dell'immagine 1, Agenti di commercio 1, Ricercatori nelle scienze giuridiche, politiche e sociali 1, Tecnici della pubblicità e delle pubbliche relazioni 1, Docenti ed esperti nella progettazione formativa 1, Spedizionieri e tecnici della distribuzione 1, Totale professioni principali ( laureati) 44,2 Totale occupati (82.831) 100 Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 45

47 I settori di impiego Sono almeno quattro i comparti in cui trovano maggiori chance occupazionali i giovani laureati nell area delle Scienze sociali: le società di servizio alle imprese, i servizi di informazione e comunicazione, l industria e il settore dell istruzione, dei servizi sociali e sanitari. Quasi 8 occupati su 10 svolgono un attività come dipendenti. Quasi l 11% è lavoratore autonomo o libero professionista e un ulteriore 9% lavora con contratti di collaborazione (modalità più frequente che nella media dei laureati). I contratti a tempo indeterminato interessano poco meno del 68% degli occupati (in linea con il dato medio del totale dei laureati). Più diffuso della media è l uso di contratti a part-time, utilizzati prevalentemente dalle giovani lavoratrici. Scienze sociali I settori di impiego dei laureati in Giovani laureati in Tutti i giovani laureati (%) Scienze sociali Scienze sociali (%) Agricoltura, silvicoltura e pesca 1,1 0,7 Industria in senso stretto 10,5 11,4 Costruzioni 0,7 1,1 Commercio 10,3 10,7 Alberghi e ristoranti 5,1 3,4 Trasporto e magazzinaggio 2,3 1,6 Servizi di informazione e comunicazione 10,2 6,7 Attività finanziarie e assicurative 3,3 6,9 Attività immobiliari, servizi alle imprese e altre attività 13,4 16,1 Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale 4,9 2,3 Istruzione, sanità ed altri servizi sociali 32,5 33,3 Altri servizi collettivi e personali 5,6 5,8 Totale Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 46

48 I rapporti di lavoro e gli orari dipendente 8,9 collaboratore 79,2 84,2 I rapporti di lavoro e gli orari per genere 28,3 dipendente 71,7 27,8 collaboratore Scienze sociali 4,2 72,2 11,9 27,8 autonomo 11,7 autonomo 72,2 Giovani laureati in Scienze sociali Tutti i giovani laureati (%) M F tempo pieno tempo parziale 15,6 23,3 76,7 84,4 tempo pieno tempo parziale 15,7 32,0 68,0 84,3 Giovani laureati in Scienze sociali Tutti i giovani laureati (%) M F tempo indeterminato 67,7 68,4 tempo indeterminato 28,8 71,2 32,3 27,3 a termine 31,6 a termine 72,7 Giovani laureati in Scienze sociali Tutti i giovani laureati (%) M F Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 47

49 Cosa fanno i laureati in Scienze sociali dell Università di Torino dopo la laurea? Il 60% dei laureati triennali a Torino nel 2012 ha proseguito la formazione universitaria, spesso conciliandola con il lavoro (40%). Poco meno del 64% di coloro che hanno interrotto gli studi dopo la laurea ha trovato lavoro nel corso del primo anno dal conseguimento del titolo triennale. Anche chi ha completato un corso magistrale incontra delle difficoltà a trovare lavoro entro un anno: spesso è necessaria una specializzazione post-laurea (intrapresa dal 39% dei laureati dei corsi magistrali o a ciclo unico) o un periodo di tirocinio/praticantato, come avviene ad esempio per gli psicologi. Tuttavia, osservando la popolazione di laureati dopo tre o cinque anni dal conseguimento del titolo, possiamo registrare la piena occupazione, oltre che la forte coerenza tra percorso universitario e professione svolta. Per alcuni corsi i cui laureati risultano occupati al 100%, la partecipazione è ristretta esclusivamente a militari di carriera. Scienze sociali Occupati a un anno dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2012) Triennale (considerati solo i non iscritti alla magistrale) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % % Psicologia clinica 54,9 Scienze della difesa e della sicurezza 100,0 Commercio con l'estero e turismo 100,0 Scienze politiche e relazioni internazionali 57,5 65,6 Psicologia 62,5 64,8 Sociologia 63,6 56,7 Cooperazione e sviluppo, intercultura 69,2 36,8 Antropologia e storia 61,8 Scienze della comunicazione 58,1 Servizio sociale 67,2 75,0 Studi internazionali 53,3 Totale 63,8 62,8 Fonte: Almalaurea 48

50 Tempo dalla laurea al reperimento del primo lavoro (mesi) 4,2 4,9 Laureati che proseguono gli studi % Prosegue % Prosegue e lavora Laurea triennale iscritto alla Magistrale 60,3 39,6 Laurea Magistrale frequenta un importante corso post-laurea 38,6 38,0 Scienze sociali Occupati a tre anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2010) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % Scienze della difesa e della sicurezza 84,2 Commercio con l'estero e turismo 90,3 Scienze politiche e relazioni internazionali 85,3 Psicologia 83,0 Sociologia 87,1 Cooperazione e sviluppo, intercultura 100,0 Antropologia e storia 51,9 Scienze della comunicazione 81,8 Totale 83,2 49

51 Scienze sociali Occupati a cinque anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2008) Magistrale Le 10 professioni svolte più frequenti % Specialisti in scienze psicologiche e psicoterapeutiche 12,2 Ufficiali delle forze armate 9,7 Specialisti di gestione e sviluppo del personale e dell organizzazione 7,6 Addetti agli affari generali 5,9 Specialisti nei rapporti con il mercato 5,6 Professioni sanitarie riabilitative 5,4 Addetti a funzioni di segreteria 5,0 Tecnici del marketing 2,9 Specialisti nelle pubbliche relazioni, dell'immagine e simili 2,7 Tecnici del lavoro bancario 2,3 Totale prime 10 professioni 59,2 Fonte: Almalaurea 50

52 Le previsioni Le aziende private dichiarano uno scarso interesse ad assumere giovani specializzati nelle Scienze sociali. Ciononostante quasi 4 imprese su 10 affermano di essere in difficoltà nel reperire specialisti in queste discipline Le difficoltà di reperimento di specialisti nell'area delle Scienze sociali 11,2 37,6 Media indice 10 aree 17,4 (percentuale di imprese che dichiara difficoltà di reperimento) Le probabilità di aumento dell'occupazione di specialisti nell'area delle Scienze sociali 8,3 8,3 Media indice 10 aree 13,1 Fonte: Excelsior - Camere di Commercio Scienze sociali In sintesi Numero di nuovi iscritti, rispetto all anno precedente 2013 Numero laureati, rispetto all anno precedente 2013 Tasso di occupazione, rispetto alla media 2013 Tasso di disoccupazione, rispetto alla media 2013 Quota di laureati occupata in professioni ad alta specializzazione, rispetto alla media 2013 Quota di dipendenti assunti a tempo indeterminato, rispetto alla media 2013 Difficoltà a reperire laureati sul mercato, rispetto all anno precedente 2013 Percentuale di imprese che pensa di aumentare l impiego di questi laureati, rispetto all anno precedente 2013 = 51

53 Scienze sociali 52

54 AREA SANITARIA 53

55 Nuovi immatricolati all Università di Torino per area disciplinare biennio Fonte: Miur Area Sanitaria 12% Giovani laureati occupati in professioni ad alta specializzazione*, per area disciplinare di laurea Nord Italia biennio * (Le professioni ad alta specializzazione sono quelle classificate dall'istat nel Grande Gruppo 2) Area Sanitaria 25% Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 54

56 Scienze della salute Si tratta dei laureati in Medicina, Farmacia, Scienze infermieristiche e ostetriche, Tecnici sanitari e del lavoro, Biotecnologie 55

57 I corsi di laurea dell Università di Torino Scienze della salute Corso di laurea Livello (1) Sbocchi professionali Biochimico BIOTECNOLOGIE T Biotecnologo Microbiologo Biochimico BIOTECNOLOGIE MEDICHE T e M Biotecnologo Microbiologo DIETISTICA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI DIETISTA) T Dietista EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) T Educatore professionale FISIOTERAPIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI FISIOTERAPISTA) T Fisioterapista IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) T Igienista dentale INFERMIERISTICA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI INFERMIERE) T Infermiere INFERMIERISTICA PEDIATRICA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI INFERMIERE PEDIATRICO) T Infermiere LOGOPEDIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI LOGOPEDISTA) T Logopedista ORTOTTICA ED ASSISTENZA OFTALMOLOGICA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI ORTOTTISTA ED ASSISTENTE DI OFTALMOLOGIA) T Ortottista assistente di oftalmologia OSTETRICIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI OSTETRICA/O) T Ostetrico TECNICA DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA) T Tecnico della riabilitazione psichiatrica TECNICHE AUDIOMETRICHE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI AUDIOMETRISTA) T Tecnico audiometrista TECNICHE AUDIOPROTESICHE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI AUDIOPROTESISTA) T Tecnico audioprotesista TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE NELL AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO) T Tecnico della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro 56

58 TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DI LABORATORIO BIOMEDICO) TECNICHE DI NEUROFISIOPATOLOGIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DI NEUROFISIOPATOLOGIA) TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA, PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DI RADIOLOGIA MEDICA) T T T Tecnico sanitario di laboratorio biomedico Tecnico di neurofisiopatologia TECNICHE ERBORISTICHE T Tecnico erborista TERAPIA DELLA NEURO E PSICOMOTRICITÀ DELL ETÀ EVOLUTIVA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TERAPISTA DELLA NEURO E PSICOMOTRICITÀ DELL ETÀ EVOLUTIVA) T Tecnici sanitari di radiologia medica Terapista della neuro e psicomotricità dell età evolutiva Scienze della salute BIOTECNOLOGIE MOLECOLARI M Biochimico Biotecnologo Farmacologo Microbiologo Chimico industriale CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE M Farmacista Informatore e divulgatore scientifico Ricercatore nelle scienze chimiche e farmaceutiche FARMACIA M Farmacista Informatore e divulgatore scientifico SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE DIAGNOSTICHE M Coordinatore nei servizi sanitari SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE M Coordinatore nei servizi sanitari SCIENZE RIABILITATIVE DELLE PROFESSIONI SANITARIE M Coordinatore nei servizi sanitari MEDICINA E CHIRURGIA U Medico ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA U Dentista e odontostomatologo 1) T - Triennale; M - Magistrale; U - Ciclo unico Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino 57

59 Scienze della salute Studenti e laureati in Scienze della salute nell Università di Torino Nel 2013 il numero di iscritti al primo anno dei corsi di laurea in Scienze della salute è tornato a crescere, dopo un anno caratterizzato da una importante diminuzione di iscrizioni. Nell'ultimo biennio, è sostanzialmente stabile il numero di laureati in uscita dai corsi triennali e magistrali di quest area di specializzazione. Il 68% dei laureati è rappresentato da donne, valore superiore alla media generale dei laureati dell'università di Torino (62% donne). L'età media alla laurea è di 25,5 anni per chi completa i corsi triennali e 27,2 per coloro che terminano il percorso magistrale o a ciclo unico. L'età di questi laureati, dunque, è in linea con quella complessiva dell'ateneo, ma la durata dei percorsi di studio è tra le più basse: mediamente i corsi triennali vengono completati in 3,9 anni, quelli magistrali in 2,4 anni e 6,9 anni per il ciclo unico. Gli immatricolati I laureati Caratteristiche dei laureati Laureati nel 2013 % laureati in Scienze della salute % tutti i laureati Donne Uomini Totale Durata media degli studi Triennale 3,9 4,3 Magistrale 2,4 2,8 Ciclo unico 6,8 6,4 Nuovi iscritti nell area di Scienze della salute Triennale Numero dei laureati in Scienze della salute Fonte: Miur Magistrale o Ciclo Unico Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino 58 Fonte: Almalaurea

60 Il mercato del lavoro dei laureati in Scienze della salute nel Nord Italia (2012 e 2013) (valori medi) I giovani (sotto i 35 anni) laureati in Scienze della salute, occupati nel mercato del lavoro del Nord Italia, sono oltre 96 mila e rappresentano l 15,5% della forza lavoro laureata. Su 100 giovani occupati laureati nell area sanitaria e farmaceutica, 69 sono donne e 31 uomini. Hanno un tasso di occupazione superiore alla media (81 contro 71). Questi giovani laureati hanno risentito degli effetti della crisi meno di altri gruppi professionali, nonostante nell ultimo biennio si sia ridotto il tasso di occupazione e sia aumentato quello di disoccupazione. Il tasso di disoccupazione dei laureati in Scienze della salute ha raggiunto il 6,2%, contro una media del 9,8 del totale dei laureati. Quasi il 92% dei laureati occupati svolge un attività professionale specializzata o tecnica. Tra le professioni più frequenti ci sono: infermieri (36%) e fisioterapisti e altri tecnici della riabilitazione (11%), seguiti da farmacisti (10%) e medici specialisti (3%). Le retribuzioni medie di coloro che svolgono un attività dipendente sono per lo più rimastre invariate nel corso di questi ultimi 2-3 anni. L occupazione % Donne % Uomini 69,3 30,7 Scienze della salute Tasso di occupazione 83,8 3,3 Tasso di disoccupazione ,6 80,7 7,1 6, , ,8 Laureati in Scienze della salute Tutti i laureati Laureati in Scienze della salute Tutti i laureati Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 59

61 Professioni e retribuzioni I giovani laureati in Scienze della salute occupati nel Nord Italia sono Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia Giovani laureati in Scienze della salute (%) Retribuzione media mensile netta per i lavoratori dipendenti Tutti i giovani laureati (%) Professioni ad alta specializzazione e tecniche 91, ,6 Imprenditori e dirigenti 0, ,2 Impiegati e professioni qualificate nel commercio e nei servizi 6, ,5 Artigiani, operai e personale non qualificato 1, ,7 Totale (laureati occupati) 100, ,0 Scienze della salute Le professioni specializzate più diffuse % Retribuzione media mensile netta per lavoratori dipendenti Infermieri e ostetrici 36, Fisioterapisti, Logopedisti, Ortottisti, Educatori 10, Farmacisti 9, Medici specialisti 5, Professioni tecnico sanitarie - area tecnico diagnostica 3, Dentisti e odontostomatologi 3,0 Professioni tecnico sanitarie - area tecnico assistenziale 2, Specialisti in terapie chirurgiche 2, Medici di medicina generale 1, Ricercatori nelle scienze farmaceutiche e chimiche 1, Ricercatori nelle scienze della vita e della salute 1, Specialisti in diagnostica per immagini e radioterapia 1, Chiroterapista, fitoterapista, osteopata, naturopata, tecnico erborista 1,1 687 Anestesisti e rianimatori 0, Totale professioni principali ( laureati) 82,1 Totale occupati (96.333) 100 Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 60

62 I settori di impiego Il 76% dei giovani laureati in Scienze della salute è occupato nel settore sanitario e dei servizi sociali. Altro settore di approdo è il commercio, in cui trovano occupazione molti dei laureati di farmacia. In questo ambito di specializzazione quasi il 20% dell occupazione svolge un attività autonoma (contro il 12% della media dei laureati), il 76% è dipendente e un ulteriore 4,5% svolge collaborazioni. Il 72% dei dipendenti ha un contratto a tempo indeterminato (contro il 68% del totale dei laureati). Nel lavoro prevale l impegno a tempo pieno (86%). Scienze della salute I settori di impiego dei laureati in Giovani laureati in Tutti i giovani laureati (%) Scienze della salute Scienze della salute (%) Agricoltura, silvicoltura e pesca 0,1 0,7 Industria in senso stretto 4,5 11,4 Costruzioni 0,4 1,1 Commercio 12,0 10,7 Alberghi e ristoranti 1,2 3,4 Trasporto e magazzinaggio 0,2 1,6 Servizi di informazione e comunicazione 0,0 6,7 Attività finanziarie e assicurative 0,3 6,9 Attività immobiliari, servizi alle imprese e altre attività 3,1 16,1 Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale 0,2 2,3 Istruzione, sanità ed altri servizi sociali 75,5 33,3 Altri servizi collettivi e personali 2,6 5,8 Totale Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 61

63 I rapporti di lavoro e gli orari I rapporti di lavoro e gli orari per genere 75,7 27,1 dipendente dipendente 84,2 72,9 collaboratore 4,5 collaboratore 47,0 4,2 53,0 19,8 40,4 autonomo 11,7 autonomo 59,6 Giovani laureati in Scienze della salute (%) Tutti i giovani laureati (%) M F Scienze della salute tempo pieno tempo parziale tempo indeterminato 85,8 84,4 14,2 15,6 Giovani laureati in Scienze della salute (%) Tutti i giovani laureati (%) 72,4 68,4 tempo pieno tempo parziale tempo indeterminato M 32,4 20,0 F 27,1 67,6 80,0 72,9 27,6 27,2 a termine 31,6 a termine 72,8 Giovani laureati in Scienze della salute (%) Tutti i giovani laureati (%) M F Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 62

64 Cosa fanno i laureati in Scienze della salute dell Università di Torino dopo la laurea? Le prospettive occupazionali ad un anno dalla laurea, dei laureati nel 2012 a Torino nell area delle Scienze della salute, sono buone sia per chi conclude i corsi triennali sia per chi ha affrontato corsi magistrali o a ciclo unico. Meno del 13% di chi consegue una laurea triennale prosegue gli studi con la magistrale. In quest area di specializzazione le lauree triennali sono, infatti, direttamente finalizzate all abilitazione alle professioni, come nel caso degli infermieri e dei tecnici della riabilitazione. Più di un terzo dei laureati nei corsi magistrali o a ciclo unico è impegnato nella formazione specialistica post-laurea, come nel caso dei laureati in medicina. Per trovare la piena occupazione dei laureati di quest area spesso devono trascorrere, quindi, molti anni. In compenso si può osservare un elevata coerenza tra titolo di studio acquisito e professione svolta. Occupati a un anno dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2012) Triennale (considerati solo i non iscritti alla magistrale) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % % Biotecnologie 50,0 Farmacia 64,1 91,9 Scienze infermieristiche ed ostetriche 73,6 100,0 Professioni sanitarie della riabilitazione 90,5 100,0 Professioni sanitarie tecniche 71,2 100,0 Medicina 62,1 Odontoiatria 94,7 Totale 73,1 76,3 Scienze della salute Tempo dalla laurea al reperimento del primo lavoro (mesi) 3,7 4,6 Laureati che proseguono gli studi % Prosegue % Prosegue e lavora Laurea triennale iscritto alla Magistrale 12,7 42,5 Laurea Magistrale frequenta un importante corso post-laurea 36,0 22,9 Fonte: Almalaurea 63

65 Occupati a tre anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2010) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % Biotecnologie 58,3 Farmacia 94,8 Scienze infermieristiche ed ostetriche 100,0 Professioni sanitarie della riabilitazione 100,0 Professioni sanitarie tecniche 100,0 Medicina 76,9 Odontoiatria 100,0 Totale 89,8 Scienze della salute Occupati a cinque anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2008) Magistrale Le 10 professioni svolte più frequenti % Farmacisti 47,0 Medici di medicina generale 23,3 Dentisti e odontostomatologi 7,2 Ricercatori 4,5 Specialisti in terapie mediche 2,4 Biologi, botanici, zoologi e simili 2,0 Professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche 2,0 Direttori in enti pubblici ed aziende 1,6 Chimici e tecnici chimici 1,6 Specialisti e tecnici in diagnostica per immagini e radioterapia 1,2 Totale prime 10 professioni 92,8 Fonte: Almalaurea 64

66 Le previsioni Le imprese private sono poco interessate a nuove assunzioni di laureati nell area delle Scienze della salute. L offerta di professionisti, attualmente presente sul mercato, sembra soddisfare la maggior parte delle aziende, eventualmente, interessate ad assumere, anche se appare più difficile reperire specialisti in scienze della salute che altri tipi di laureati Le difficoltà di reperimento di specialisti nell'area delle Scienze della salute 23,4 19,8 Media indice 10 aree 17,4 (percentuale di imprese che dichiara difficoltà di reperimento) Le probabilità di aumento dell'occupazione di specialisti nell'area delle Scienze della salute 8,4 4,4 Media indice 10 aree 13,1 Fonte: Excelsior - Camere di Commercio Scienze della salute In sintesi Numero di nuovi iscritti, rispetto all anno precedente 2013 Numero laureati, rispetto all anno precedente 2013 Tasso di occupazione, rispetto alla media 2013 Tasso di disoccupazione, rispetto alla media 2013 Quota di laureati occupata in professioni ad alta specializzazione, rispetto alla media 2013 Quota di dipendenti assunti a tempo indeterminato, rispetto alla media 2013 Difficoltà a reperire laureati sul mercato, rispetto all anno precedente 2013 = Percentuale di imprese che pensa di aumentare l impiego di questi laureati, rispetto all anno precedente

67 Scienze della salute 66

68 AREA SCIENTIFICA 67

69 Nuovi immatricolati all Università di Torino per area disciplinare biennio Area Scientifica 22% Fonte: Miur Giovani laureati occupati in professioni ad alta specializzazione*, per area disciplinare di laurea Nord Italia biennio * (Le professioni ad alta specializzazione sono quelle classificate dall'istat nel Grande Gruppo 2) Area Scientifica 12% Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 68

70 Scienze matematiche, fisiche e naturali Si tratta dei laureati in Fisica, Matematica, Chimica, Geologia e Informatica. 69

71 I corsi di laurea dell Università di Torino Scienze matematiche, fisiche e naturali 70 Corso di laurea Livello (1) Sbocchi professionali CHIMICA E TECNOLOGIE CHIMICHE T Chimico industriale MATEMATICA PER LA FINANZA E L ASSICURAZIONE T Statistico Matematico finanziario Periti, valutatori di rischio e liquidatori Tecnico esperto in applicazioni informatiche OTTICA E OPTOMETRIA T Ottico optometrista Tecnico fisico e nucleare SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI T Ricercatore nelle scienze chimiche e farmaceutiche Tecnologo dei materiali SCIENZE GEOLOGICHE T Conservatore e valorizzatore musei naturalistici Geologo Tecnico geologico Tecnico minerario FISICA T e M Fisico Astronomo e astrofisico Biofisico Geofisico Meteorologo Ricercatore nelle scienze fisiche Esperto qualificato in radioprotezione (I e II grado) INFORMATICA T e M Analista programmatore It process expert Software architect Tecnico esperto in applicazioni informatiche Web content manager Web designer

72 MATEMATICA T e M Matematico Statistico Tecnico esperto in applicazioni informatiche Analista programmatore Matematico finanziario Addetto al controllo di gestione Software architect Ricercatore nelle scienze matematiche e dell informazione CHIMICA CLINICA, FORENSE E DELLO SPORT M Chimico clinico, forense e dello sport Ricercatore nelle scienze chimiche CHIMICA DELL AMBIENTE M Chimico ambientale Ricercatore nelle scienze chimiche CHIMICA INDUSTRIALE M Chimico industriale Ricercatore nelle scienze chimiche FISICA DEI SISTEMI COMPLESSI M Biofisico Fisico Geofisico Meteorologo Ricercatore nelle scienze fisiche METODOLOGIE CHIMICHE AVANZATE M Chimico ambientale Chimico industriale Ricercatore nelle scienze chimiche SCIENZA DEI MATERIALI M Ricercatore nelle scienze chimiche Tecnologo dei materiali SCIENZA DEI MATERIALI PER I BENI CULTURALI M Esperto in conservazione e restauro dei beni culturali SCIENZE GEOLOGICHE APPLICATE CONSERVAZIONE E RESTAURO DEI BENI CULTURALI (ABILITANTE AI SENSI DEL D.LGS N.42/2004) 1) T - Triennale; M - Magistrale; U - Ciclo unico M U Geofisico Geologo Idrologo Paleontologo Ricercatore nelle scienze della terra Restauratore di beni culturali Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino Scienze matematiche, fisiche e naturali 71

73 Scienze matematiche, fisiche e naturali 72 Studenti e laureati in SMFN nell Università di Torino Le immatricolazioni ai corsi di laurea delle Scienze MFN nell ultimo anno sono in ripresa (999 immatricolati rispetto ai 970 del 2012), pur non arrivando ai livelli raggiunti nel In crescita anche il numero di laureati sia dei corsi triennali che di quelli magistrali. Tra i laureati aumenta lievemente la presenza di ragazze (43% nel 2013, 2 punti percentuali in più rispetto all'anno precedente), sebbene la maggioranza dei laureati dei corsi dell'area delle Scienze MFN sia rappresentata da ragazzi. Gli studenti dell'area delle Scienze MFN completano il percorso universitario in tempi più brevi rispetto alla media: l'età media alla laurea è di 25 anni, contro 26,1 anni della totalità dei laureati. Il primo ciclo di studi viene completato in media dopo 4,1 anni di studio (circa un anno in più del previsto), mentre chi prosegue riesce, mediamente, a concludere i corsi magistrali in due anni e mezzo. Caratteristiche dei laureati Laureati nel 2013 % Scienze % tutti i laureati Donne Uomini Totale Durata media degli studi Triennale 4,2 4,3 Magistrale 2,5 2,8 Ciclo unico 5,3 6,4 Fonte: Almalaurea Gli immatricolati I laureati Numero dei laureati in Scienze MFN Triennale Nuovi iscritti in Scienze MFN Magistrale o Ciclo Unico Fonte: Miur Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino

74 Il mercato del lavoro dei laureati in Scienze nel Nord Italia (2012 e 2013) (valori medi) I giovani (sotto i 35 anni) laureati in Scienze MFN, occupati nel mercato del lavoro del Nord Italia, sono poco meno di 31 mila e rappresentano il 5% della forza lavoro laureata. Le donne laureate in quest'area scientifica sono poco più di un terzo degli occupati. Nell ultimo biennio ( ) è, contemporaneamente, diminuito il tasso di occupazione (66,1) e cresciuto il tasso di disoccupazione ora allineato alla media dei laureati (quasi al 10%). Nonostante molti giovani si stiano orientando verso percorsi di laurea scientifici, sembra permanere nel mercato del lavoro italiano una certa resistenza a sostenere e ampliare i settori più ad alta tecnologia e ad alto tasso di conoscenza. Per quanto riguarda la collocazione professionale degli occupati, inoltre, si osserva un calo delle posizioni professionali specializzate o tecniche (ora stimate al 74%, ovvero circa 4 punti percentuali in meno dell anno precedente) e di quelle artigiane qualificate (dal 9% al 7% in un solo anno). Per contro aumenta la quota di occupati laureati in posizioni impiegatizie (19% dell ultimo biennio, contro il 12% dell anno precedente). Le aree professionali che contano un maggior numero di occupati (poco meno della metà dei laureati che svolgono professioni specializzate) sono quella informatica e quella dell insegnamento. Le retribuzioni medie dei lavoratori dipendenti sono addirittura diminuite rispetto all anno passato. L occupazione % Donne % Uomini 34,9 65,1 Scienze matematiche, fisiche e naturali Tasso di occupazione 71,9 Tasso di disoccupazione 8, ,6 66,1 7,1 9, ,0 9,8 Laureati in scienze MFN Tutti i laureati Laureati in scienze MFN Tutti i laureati Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 73

75 Scienze matematiche, fisiche e naturali Professioni e retribuzioni I giovani laureati in Scienze occupati nel Nord Italia sono Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia (biennio ) Le professioni specializzate più diffuse % Retribuzione media mensile netta per lavoratori dipendenti Tecnici programmatori 16, Analisti e progettisti di software 12, Tecnici esperti in applicazioni informatiche 6, Professori di scuola secondaria superiore 5, Ricercatori nelle scienze matematiche e dell informazione 3, Chimici 3, Tecnici chimici 3, Professori di scuola secondaria inferiore 2, Contabili e assimilati 1, Tecnici della produzione manifatturiera 1, Tecnici della vendita e della distribuzione 1, Disegnatori industriali e assimilati 1, Tecnici biochimici e assimilati 1,2 952 Disegnatori e restauratori di beni culturali 1,0 Totale professioni principali ( laureati) 61,2 Totale occupati (30.922) 100 Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia Giovani laureati in Scienze (%) Retribuzione media mensile netta per i lavoratori dipendenti Tutti i giovani laureati (%) Professioni ad alta specializzazione e tecniche 73, ,6 Imprenditori e dirigenti 1, ,2 Impiegati e professioni qualificate nel commercio e nei servizi 18, ,5 Artigiani, operai e personale non qualificato 6, ,7 Totale (laureati occupati) 100, ,0 74

76 I settori di impiego I giovani laureati in Scienze MFN lavorano soprattutto nelle imprese di servizi di informazione e comunicazione, nei servizi alle imprese e nell insegnamento. In aumento anche la quota di coloro che lavorano nell industria in senso stretto, che passa dal 15,4% al 17,3% dell ultimo anno. L'occupazione dei laureati in area scientifica è prevalentemente nel lavoro dipendente (86%) anche se si sono ridotte le posizioni a tempo pieno (89%, 2 punti in meno dello scorso anno) e quelle a tempo indeterminato (65%, 3 punti percentuali in meno dello scorso anno). I lavoratori autonomi rappresentano il 6,2% degli occupati laureati in quest area scientifica e sono in prevalenza uomini (80% uomini, contro 20% donne). L 11% degli occupati ha un lavoro part-time e si tratta in prevalenza di donne (quasi il 79%). I settori di impiego dei laureati in scienze Giovani laureati in Scienze (%) Tutti i giovani laureati (%) Agricoltura, silvicoltura e pesca 0,0 0,7 Industria in senso stretto 17,3 11,4 Costruzioni 1,2 1,1 Commercio 6,9 10,7 Alberghi e ristoranti 2,0 3,4 Trasporto e magazzinaggio 1,4 1,6 Servizi di informazione e comunicazione 31,0 6,7 Attività finanziarie e assicurative 2,0 6,9 Attività immobiliari, servizi alle imprese e altre attività 16,5 16,1 Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale 1,6 2,3 Istruzione, sanità ed altri servizi sociali 15,6 33,3 Altri servizi collettivi e personali 4,5 5,8 Totale ,0 Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia Scienze matematiche, fisiche e naturali 75

77 I rapporti di lavoro e gli orari I rapporti di lavoro e gli orari per genere 86,0 66,0 Scienze matematiche, fisiche e naturali dipendente collaboratore autonomo tempo pieno tempo parziale tempo indeterminato 84,2 7,8 4,2 6,2 11,7 Giovani laureati in Scienze (%) Tutti i giovani laureati (%) 88,9 84,4 11,1 15,6 65,0 68,4 dipendente collaboratore autonomo tempo pieno tempo parziale tempo indeterminato M M 19,7 F 21,4 F 34,0 29,5 35,7 42,7 57,3 70,5 64,3 78,6 80,3 a termine 35,0 31,6 a termine 30,8 69,2 M F 76 Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia

78 Cosa fanno i laureati in Scienze matematiche, fisiche e naturali dell Ateneo di Torino dopo la laurea? Tre quarti di coloro che hanno conseguito la laurea triennale a Torino nell area delle Scienze MFN nel 2012 hanno deciso di proseguire gli studi iscrivendosi ad un corso di laurea magistrale. Sempre più spesso capita che anche i laureati dei corsi magistrali proseguano la formazione post-laurea (il 43% delle lauree magistrali di quest'area). Nell arco di un anno dal conseguimento del titolo triennale, circa 8 laureati in informatica su 10 hanno trovato lavoro. Difficoltà maggiori hanno incontrato i fisici e i chimici. Inoltre, le difficoltà d'accesso al mercato del lavoro italiano interessano anche coloro che hanno completato il percorso magistrale. In alcuni casi non si ha la piena occupazione di questi specialisti neppure a tre anni dalla laurea. Il ventaglio professionale nel quale trovano lavoro i laureati in scienze MFN è ampio; le professioni più frequenti sono ricercatore, analista e progettista di software, sistemista e insegnante. Fonte: Almalaurea Occupati a un anno dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2012) Triennale (considerati solo se non iscritti alla magistrale) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % % Chimica 52,9 59,7 Fisica 71,0 75,0 Informatica 84,4 100,0 Matematica 77,8 75,8 Geologia 55,6 Beni culturali 70,0 Totale 72,7 70,6 Scienze matematiche, fisiche e naturali Tempo medio per trovare lavoro dall inizio della ricerca (mesi) 3,2 3,6 Laureati che proseguono gli studi % Prosegue % Prosegue e lavora Laurea triennale iscritto alla Magistrale 75,1 23,7 Laurea Magistrale frequenta un importante corso post-laurea 43,0 15,4 77

79 Scienze matematiche, fisiche e naturali Occupati a tre anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2010) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % Chimica 97,6 Fisica 83,3 Informatica 100,0 Matematica 88,9 Geologia 88,9 Totale 93,5 Occupati a cinque anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2008) Magistrale Le 10 professioni svolte più frequenti % Ricercatori 21,3 Analisti e progettisti di software e di sistemi informatici 20,0 Professori di vari ordini di scuola 9,7 Chimici e tecnici chimici 7,7 Geologi, meteorologi, geofisici, fisici 7,1 Tecnici restauratori e conservatori 2,6 Specialisti nei rapporti con il mercato 2,6 Tecnici esperti in applicazioni informatiche 2,6 Tecnici del lavoro bancario 1,9 Tecnici della sicurezza sul lavoro e dell ambiente 1,9 Totale prime 10 professioni 77,4 Fonte: Almalaurea 78

80 Le previsioni Le opportunità occupazionali dei giovani ad alto livello di specializzazione di quest'area scientifica continuano a rimanere piuttosto scarse: solo 7-8 imprese su 100 hanno dichiarato di voler assumere specialisti dell area. Ciononostante le imprese dichiarano di avere difficoltà nel trovare laureati di quest'area in misura nettamente superiore alla media. In sintesi Le difficoltà di reperimento di specialisti nell area SMFN 33,9 27,9 Media indice 10 aree 17,4 (percentuale di imprese che dichiara difficoltà di reperimento) Le probabilità di aumento dell occupazione di specialisti nell area SMFN 6,8 7,8 Media indice 10 aree 13,1 Fonte: Excelsior - Camere di Commercio Numero di nuovi iscritti, rispetto all anno precedente 2013 Numero laureati, rispetto all anno precedente 2013 Tasso di occupazione, rispetto alla media 2013 Scienze matematiche, fisiche e naturali Tasso di disoccupazione, rispetto alla media 2013 Quota di laureati occupata in professioni ad alta specializzazione, rispetto alla media 2013 Quota di dipendenti assunti a tempo indeterminato, rispetto alla media 2013 Difficoltà a reperire laureati sul mercato, rispetto all anno precedente 2013 Percentuale di imprese che pensa di aumentare l impiego di questi laureati, rispetto all anno precedente

81 Scienze matematiche, fisiche e naturali 80

82 Scienze della vita Si tratta dei laureati in Agraria, Biotecnologie, Biologia, Scienze Naturali e Animali, Veterinaria 81

83 I corsi di laurea dell Università di Torino Scienze della vita Corso di laurea Livello (1) Sbocchi professionali SCIENZE BIOLOGICHE T Biologo specialista in biologia molecolare Biologo specialista in biomonitoraggio e valutazione del rischio Botanico Microbiologo Nutrizionista Zoologo PRODUZIONI E GESTIONE DEGLI ANIMALI IN ALLEVAMENTO E SELVATICI T Esperto in produzioni animali Tecnico faunistico SCIENZE NATURALI T Botanico Etologo Naturalista specialista in analisi e gestione dell ambiente Paleontologo Tecnici del controllo ambientale Zoologo SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE T Agronomo SCIENZE ZOOTECNICHE T Esperto in produzioni animali TECNOLOGIE ALIMENTARI T Agronomo Biotecnologo Tecnologo alimentare VITICOLTURA ED ENOLOGIA T Agronomo Biotecnologo Enologo Tecnologo alimentare 82

84 SCIENZE FORESTALI E AMBIENTALI T e M Forestale Tecnici del controllo ambientale Guida naturalistica BIOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE M Biochimico Biofisico Biologo specialista in biologia molecolare Farmacologo Microbiologo Ricercatore nelle scienze biologiche BIOLOGIA DELL AMBIENTE M Biologo specialista in biomonitoraggio e valutazione del rischio Botanico Zoologo BIOTECNOLOGIE INDUSTRIALI M Biotecnologo Ricercatore nelle scienze biologiche BIOTECNOLOGIE VEGETALI M Agronomo Biologo specialista in biologia molecolare Botanico Ricercatore nelle scienze biologiche EVOLUZIONE DEL COMPORTAMENTO ANIMALE E DELL UOMO M Etologo Naturalista specialista in analisi e gestione dell ambiente Zoologo SCIENZE AGRARIE M Agronomo SCIENZE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE UMANA M Biochimico Biotecnologo Microbiologo Nutrizionista Ricercatore nelle scienze biologiche Scienze della vita 83

85 SCIENZE DEI SISTEMI NATURALI M Botanico Conservatore e valorizzatore musei naturalistici Etologo Paleontologo Zoologo SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI M Agronomo Biotecnologo Enologo Tecnologo alimentare SCIENZE VITICOLE ED ENOLOGICHE M Agronomo MEDICINA VETERINARIA U Medico veterinario Scienze della vita 1) T - Triennale; M - Magistrale; U - Ciclo unico Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino 84

86 Studenti e laureati in Scienze della vita nell Università di Torino Il numero di immatricolazioni è in crescita nel triennio considerato. Di opposta tendenza appaiono i trend relativi al numero di laureati dei corsi triennali (in aumento) e quello riferito alle lauree magistrali (in calo). Il 58% dei laureati dell'area è rappresentato da donne (contro il 62% dell Ateneo). La durata media degli studi prima di conseguire il titolo accademico triennale (4,4 anni) o magistrale (2,6 anni) è poco al di sopra della media dei laureati dell'ateneo (rispettivamente 4,3 e 2,8). Ciononostante i ragazzi di scienze della vita hanno un'età media alla laurea più giovane del totale dei laureati. Gli immatricolati I laureati Nuovi iscritti in Scienze della vita Numero dei laureati in Scienze della vita Fonte: Miur 435 Scienze della vita Caratteristiche dei laureati Laureati nel 2013 % laureati in Scienze della vita % tutti i laureati Donne Uomini Totale Durata media degli studi Triennale 4,4 4,3 Magistrale 2,6 2,8 Ciclo unico* 6,8 6,4 * Escluso il vecchio ordinamento Fonte: Almalaurea Triennale Magistrale o Ciclo Unico Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino 85

87 Scienze della vita Il mercato del lavoro dei laureati in Scienze della vita nel Nord Italia (2012 e 2013) (valori medi) I giovani (sotto i 35 anni) laureati in Scienze della vita, occupati nel mercato del lavoro del Nord Italia, sono oltre 19 mila e rappresentano il 3,1% della forza lavoro laureata. Il tasso di occupazione è 3 punti al di sotto di quello medio dei laureati (67,5 contro 71). In realtà tra il 2010 e il 2013 il tasso di occupazione dei laureati in scienze della vita si è ridotto di poco meno di 1 punto, mentre tra i laureati in generale è peggiorato di quasi 3 punti. Il tasso di disoccupazione è più elevato della media e raggiunge quasi l 11% nell ultimo biennio. Il 64,5% degli occupati svolge un'attività specializzata o tecnica (a fronte del 69,6% del totale dei laureati). Tra le professioni specializzate più frequenti si trovano ricercatori, chimici, biologi, zoologi e agronomi, ma anche professioni in ambito commerciale e della sicurezza dell'ambiente. Un ulteriore 7,7% di laureati svolge un'attività impiegatizia. Inoltre, in questo gruppo di laureati sono più presenti della media sia posizioni imprenditoriali e dirigenziali (3,5% contro 1,2% del totale dei laureati), che professioni artigianali qualificate (7,7% contro 3,7%), come confermano anche i dati dell indagine Almalaurea di follow-up sui laureati dell'università di Torino, riportati nei paragrafi successivi. Le donne rappresentano il 57% dei giovani occupati laureati in questi ambiti di specializzazione Tasso di occupazione 68, L occupazione % Donne % Uomini 56,9 43,1 Tasso di disoccupazione 8,4 73,6 67,5 7,1 10, ,0 9,8 Laureati in Scienze della vita Tutti i laureati Laureati in Scienze della vita Tutti i laureati Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 86

88 Professioni e retribuzioni I giovani laureati in Scienze della vita occupati nel Nord Italia sono Giovani laureati in Scienze della vita (%) Retribuzione media mensile netta per lavoratori dipendenti Tutti i giovani laureati (%) Professioni ad alta specializzazione e tecniche 64, ,6 Imprenditori e dirigenti 3,5-1,2 Impiegati e professioni qualificate nel commercio e nei servizi 24, ,5 Artigiani, operai e personale non qualificato 7, ,7 Totale (laureati occupati) 100, ,0 Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia Scienze della vita Le professioni specializzate più diffuse % Retribuzione media mensile netta per lavoratori dipendenti Ricercatori nelle scienze della vita e della salute 12, Tecnici chimici 5, Biologi, botanici, zoologi e assimilati 3, Agronomi e forestali 3, Chimici 3, Tecnici del marketing 2, Professori di scuola secondaria inferiore 2, Tecnici biochimici e assimilati 2, Tecnici del controllo e della bonifica ambientale 2, Tecnici della sicurezza sul lavoro 2, Specialisti in scienze economiche 2,0 Tecnici della produzione manifatturiera 1, Approvvigionatori e responsabili acquisti 1, Veterinari 1,4 Tecnici della produzione e preparazione alimentare 1, Laboratoristi e patologi clinici 1, Totale professioni principali (9.660 laureati) 49,8 Totale occupati (19.412) Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 87

89 I settori di impiego Un quarto dei giovani laureati in Scienze della vita trova occupazione in ambito sanitario o nell istruzione. Tuttavia anche l ambito dei servizi alle imprese e quello industriale rappresentano due importanti bacini di reclutamento (43% di giovani laureati). La percentuale di lavoratori dipendenti è oltre 11 punti percentuali sotto la media complessiva dei laureati (73% contro 84%); più diffusi della media i contratti di collaborazione (13% contro il 4% del totale dei laureati). Alta anche la quota di occupazione autonoma: il 14% dei laureati in Scienze della vita occupati svolge un'attività in proprio o come libero professionista, contro il 12% generale dei laureati. Oltre il 40% dei contratti è a termine. Tra i contratti a tempo indeterminato prevale l'occupazione femminile (61%), così come le lavoratrici hanno più frequentemente dei loro colleghi contratti a tempo parziale (74% per le donne, 26% per gli uomini). Scienze della vita 88 I settori di impiego dei laureati in Scienze della vita Giovani laureati in Scienze della vita (%) Tutti i giovani laureati (%) Agricoltura, silvicoltura e pesca 4,4 0,7 Industria in senso stretto 20,9 11,4 Costruzioni 1,9 1,1 Commercio 8,3 10,7 Alberghi e ristoranti 2,7 3,4 Trasporto e magazzinaggio 1,2 1,6 Servizi di informazione e comunicazione 1,9 6,7 Attività finanziarie e assicurative 2,7 6,9 Attività immobiliari, servizi alle imprese e altre attività 21,5 16,1 Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale 2,3 2,3 Istruzione, sanità ed altri servizi sociali 25,2 33,3 Altri servizi collettivi e personali 6,9 5,8 Totale ,0 Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia

90 I rapporti di lavoro e gli orari dipendente 13,4 collaboratore 4,2 13,8 autonomo 11,7 72,8 84,2 I rapporti di lavoro e gli orari per genere 34,3 dipendente 65,7 53,5 collaboratore 46,5 autonomo 20,4 79,6 Scienze della vita Giovani laureati in Scienze della vita (%) Tutti i giovani laureati (%) M F tempo pieno tempo parziale 15,6 18,5 81,5 84,4 tempo pieno tempo parziale 33,1 45,4 54,6 66,9 Giovani laureati in Scienze della vita (%) Tutti i giovani laureati (%) M F tempo indeterminato 59,6 68,4 tempo indeterminato 39,5 60,5 a termine 40,4 31,6 a termine 26,5 73,5 Giovani laureati in Scienze della vita (%) Tutti i giovani laureati (%) M F Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 89

91 Cosa fanno i laureati in Scienze della vita dell Università di Torino dopo la laurea? Due terzi di chi ha conseguito una laurea triennale nel 2012 a Torino nell area delle Scienze della vita stanno proseguendo la formazione universitaria, e circa il 30% dei laureati da corsi magistrali è impegnato in importanti corsi post laurea. Non è infrequente che gli studenti di quest'area di specializzazione concilino lo studio con il lavoro: un terzo di coloro che stanno frequentando i corsi magistrali è anche impegnato con un lavoro. Le opportunità di lavoro di chi, invece, si ferma al titolo triennale variano dal percorso di studi: 7 laureati su 10 dei corsi triennali di agraria sono occupati ad un anno dalla laurea, 6 su 10 se laureati in scienze naturali. I laureati triennali in biologia incontrano maggiori difficoltà nell inserimento professionale. Tra i laureati dei corsi magistrali la specializzazione in biologia o scienze naturali sembra offrire minori chances occupazionali, mentre i laureati in veterinaria e agraria sono ampiamente occupati a tre anni dal conseguimento del titolo. La maggior parte dei laureati, intervistati dopo 5 anni dal conseguimento del titolo, lavora in ambiti professionali coerenti con quelli della specializzazione universitaria. Tra le professioni più diffuse: veterinario e ricercatore, biologo e insegnante. Scienze della vita Occupati a un anno dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2012) Triennale (considerati solo i non iscritti alla magistrale) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % % Scienze biologiche 57,1 59,5 Scienze agrarie 71,2 71,8 Biotecnologie 40,0 Veterinaria 82,7 Scienze naturali e animali 62,5 57,5 Totale 66,7 68,1 Tempo medio per trovare lavoro dall inizio della ricerca (mesi) 4,2 3,9 90 Laureati che proseguono gli studi % Prosegue % Prosegue e lavora Laurea triennale iscritto alla Magistrale 65,6 34,4 Laurea Magistrale frequenta un importante corso post-laurea 31,4 26,0 Fonte: Almalaurea

92 Occupati a tre anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2010) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % Scienze biologiche 77,4 Scienze agrarie 86,8 Biotecnologie 66,7 Veterinaria 95,3 Scienze naturali e animali 64,7 Totale 82,4 Scienze della vita Occupati a cinque anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2008) Magistrale Le 10 professioni svolte più frequenti % Veterinari 23,4 Ricercatori 13,2 Biologi, botanici, zoologi 8,4 Professori di scuola secondaria inferiore 5,4 Chimici e tecnici chimici 7,8 Agronomi e forestali 4,2 Professori di vari ordini di scuola 3,6 Tecnici di vendita e agenti di commercio 3,6 Addetti agli affari generali 3,0 Imprenditori in aziende 3,0 Totale prime 10 professioni 75,5 Fonte: Almalaurea 91

93 Le previsioni Le imprese non segnalano particolari difficoltà a reperire sul mercato nazionale specialisti laureati nell area delle Scienze della vita, soprattutto rispetto ad altri profili di laureati. Inoltre, sembra diminuire nel tempo la domanda delle imprese private di nuovi inserimenti occupazionali per i laureati dell area delle Scienze della vita Le difficoltà di reperimento di specialisti nell'area delle Scienze della vita 5,8 7,5 Media indice 10 aree 17,4 (percentuale di imprese che dichiara difficoltà di reperimento) Le probabilità di aumento dell'occupazione di specialisti nell'area delle Scienze della vita 17,1 5,6 Media indice 10 aree 13,1 Fonte: Excelsior - Camere di Commercio Scienze della vita In sintesi Numero di nuovi iscritti, rispetto all anno precedente 2013 Numero laureati, rispetto all anno precedente 2013 Tasso di occupazione, rispetto alla media 2013 Tasso di disoccupazione, rispetto alla media 2013 Quota di laureati occupata in professioni ad alta specializzazione, rispetto alla media 2013 Quota di dipendenti assunti a tempo indeterminato, rispetto alla media 2013 Difficoltà a reperire laureati sul mercato, rispetto all anno precedente 2013 Percentuale di imprese che pensa di aumentare l impiego di questi laureati, rispetto all anno precedente

94 Scienze motorie Si tratta dei laureati in Scienze motorie 93

95 I corsi di laurea dell Università di Torino Corso di laurea Livello (1) Sbocchi professionali Allenatore sportivo SCIENZE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE T Istruttore sportivo SCIENZE DELL'EDUCAZIONE MOTORIA E DELLE ATTIVITÀ ADATTATE SCIENZE E TECNICHE AVANZATE DELLO SPORT M M Manager dello sport Allenatore sportivo Istruttore sportivo Allenatore sportivo Istruttore sportivo 1) T - Triennale; M - Magistrale; U - Ciclo unico Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino Scienze motorie 94

96 Studenti e laureati in Scienze motorie nell Università di Torino Dopo il picco di immatricolazioni del , è sceso il numero di nuovi iscritti dell area delle Scienze motorie, stabilizzandosi nell ultimo triennio. In forte calo il numero di laureati dai corsi triennali. Prevale la componente maschile tra i laureati: 65% di maschi contro 35% di donne. L età media alla laurea è 25,3 anni, ovvero quasi 1 anno in meno della media complessiva dei laureati. Questi studenti, infatti, compiono i percorsi di studio in tempi abbastanza brevi: 3,9 anni per conseguire la laurea triennale e 2,6 anni per quella magistrale. Gli immatricolati I laureati Nuovi iscritti in Scienze motorie Numero dei laureati in Scienze motorie Fonte: Miur Scienze motorie Caratteristiche dei laureati Laureati nel 2013 % laureati in Scienze motorie % tutti i laureati Donne Uomini Totale Durata media degli studi Triennale 3,9 4,3 Magistrale 2,6 2, Triennale Magistrale o Ciclo Unico Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino Fonte: Almalaurea 95

97 Il mercato del lavoro dei laureati in Scienze motorie nel Nord Italia (2012 e 2013) (valori medi) I giovani (sotto i 35 anni) laureati in Scienze motorie, occupati nel mercato del lavoro del Nord Italia, sono quasi 9 mila e rappresentano l 1,4% della forza lavoro laureata. Il tasso di occupazione è, attualmente, in linea con quello medio dei laureati (71) mentre nel biennio precedente superava la media di quasi 6 punti. Il tasso di disoccupazione è aumentato di 3 punti ma permane al di sotto di quello medio (8 contro 9,8 del totale dei laureati). Il 75% dei laureati svolge professioni tecniche e specialistiche, prevalentemente come istruttore, tecnico della riabilitazione e insegnante. L occupazione % Donne % Uomini 53,4 46,6 Scienze motorie Tasso di occupazione 79, ,9 Tasso di disoccupazione 73,6 71,0 7,1 8, ,0 9,8 Laureati in Scienze motorie Tutti i laureati Laureati in Scienze motorie Tutti i laureati Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 96

98 Professioni e retribuzioni I giovani laureati in Scienze motorie occupati nel Nord Italia sono Giovani laureati in Scienze motorie (%) Retribuzione media mensile netta per i lavoratori dipendenti Tutti i giovani laureati (%) Professioni ad alta specializzazione e tecniche 75, ,6 Imprenditori e dirigenti 0,0-1,2 Impiegati e professioni qualificate nel commercio e nei servizi 22, ,5 Artigiani, operai e personale non qualificato 2, ,7 Totale (laureati occupati) 100, ,0 Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia Scienze motorie Le professioni specializzate più diffuse % Retribuzione media mensile netta per lavoratori dipendenti Istruttori di discipline sportive non agonistiche 39,2 799 Professioni sanitarie riabilitative 15, Specialisti in educazione e formazione di soggetti diver.abi 8, Professori di scuola primaria 3, Allenatori e tecnici di discipline sportive agonistiche 3,8 Professioni org. nel campo dell'educazione fisica e sport 1, Professori di scuola secondaria superiore 1, Professori di scuola secondaria inferiore 1,2 644 Totale professioni principali (6.543 laureati) 73,6 Totale occupati (8.887) 100 Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 97

99 I settori di impiego Più della metà dei giovani laureati nell area delle Scienze motorie lavora nell ambito dei servizi alla persona e un ulteriore 39% nell istruzione. Negli anni è cresciuta la percentuale di contratti di collaborazione (24%) e di lavoro autonomo (25%) a svantaggio del lavoro dipendente che oggi riguarda appena la metà dei laureati. L utilizzo di contratti a tempo indeterminato, inoltre, interessa il 64% dei lavoratori subordinati. Molto rilevante tra questi professionisti è la quota di lavoratori part-time, che nel biennio ha interessato il 58% dei giovani laureati occupati. Scienze motorie I settori di impiego dei laureati in Giovani laureati in Tutti i giovani laureati (%) Scienze motorie Scienze motorie (%) Agricoltura, silvicoltura e pesca 0,0 0,7 Industria in senso stretto 0,9 11,4 Costruzioni 0,0 1,1 Commercio 3,0 10,7 Alberghi e ristoranti 1,3 3,4 Trasporto e magazzinaggio 0,0 1,6 Servizi di informazione e comunicazione 0,0 6,7 Attività finanziarie e assicurative 0,0 6,9 Attività immobiliari, servizi alle imprese e altre attività 5,4 16,1 Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale 0,2 2,3 Istruzione, sanità ed altri servizi sociali 38,5 33,3 Altri servizi collettivi e personali 50,7 5,8 Totale Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 98

100 I rapporti di lavoro e gli orari dipendente 23,7 collaboratore 4,2 51,8 84,2 I rapporti di lavoro e gli orari per genere 44,5 dipendente 55,5 40,2 collaboratore 59,8 Scienze motorie 24,5 57,3 autonomo 11,7 autonomo 42,7 Giovani laureati in Scienze motorie Tutti i giovani laureati (%) M F tempo pieno tempo parziale 15,6 41,9 58,1 84,4 tempo pieno tempo parziale 51,2 48,8 43,4 56,6 Giovani laureati in Scienze motorie Tutti i giovani laureati (%) M F tempo indeterminato 63,6 68,4 tempo indeterminato 47,4 52,6 a termine 36,4 31,6 a termine 39,4 60,6 Giovani laureati in Scienze motorie Tutti i giovani laureati (%) M F Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 99

101 Cosa fanno i laureati in Scienze motorie dell Università di Torino dopo la laurea? Le possibilità lavorative per i laureati nell area delle Scienze motorie continuano ad essere buone, sebbene si registri qualche difficoltà in più rispetto allo scorso anno. Il 78% (contro l 85% dell anno precedente) dei laureati di primo livello nel 2012 a Torino e l 83% (contro il 91% dell anno precedente) dei laureati magistrali hanno trovato lavoro entro il primo anno dal conseguimento della laurea. Si sono anche allungati i tempi di attesa tra il conseguimento del titolo di laurea e l ingresso nel lavoro: quasi 5 mesi per un laureato triennale e 3,3 mesi per un laureato dei corsi magistrali. Il 45% prosegue gli studi universitari dopo aver completato il primo ciclo triennale, spesso lavorando (67% degli studenti). Sebbene i dati mostrino un inasprimento delle condizioni lavorative e una riduzione delle opportunità occupazionali per questi giovani laureati, permane la forte coerenza tra percorso di studi intrapreso e sbocchi professionali. Occupati a un anno dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2012) Triennale (considerati solo i non iscritti alla magistrale) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % % Scienze motorie 78,3 83,1 Scienze motorie Tempo dalla laurea al reperimento del primo lavoro (mesi) 4,7 3,3 Laureati che proseguono gli studi % Prosegue % Prosegue e lavora Laurea triennale iscritto alla Magistrale 45,4 67,2 Laurea Magistrale frequenta un importante corso post-laurea 21,1 78,9 Fonte: Almalaurea 100

102 Occupati a tre anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2010) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % Scienze motorie 90,9 Occupati a cinque anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2008) Magistrale Le 10 professioni svolte più frequenti % Professioni sanitarie riabilitative 14,6 Istruttori di discipline sportive non agonistiche 12,5 Allenatori e tecnici di discipline sportive agonistiche 12,5 Tecnici della medicina popolare 8,3 Specialisti in educazione e formazione di soggetti diversamente abili 6,3 Professori di vari ordini di scuola 6,3 Imprenditori di azienda 4,2 Specialisti nei rapporti con il mercato 4,2 Esercenti di cinema, teatri e attività sportive e ricreative 4,2 Direttori genenerali stato, enti pubblici, locali 2,1 Totale prime 10 professioni 75,0 Scienze motorie Fonte: Almalaurea 101

103 Le previsioni La domanda di lavoro sviluppata dalle imprese private rappresenta solo una parte minoritaria delle opportunità per i laureati di quest area professionale. Il 24% delle imprese dichiara di avere delle difficoltà a reperire professionisti in quest area, anche se sono davvero poche le imprese effettivamente interessate a realizzare delle assunzioni (5%) Le difficoltà di reperimento di specialisti nell'area delle Scienze motorie 4,2 23,6 Media indice 10 aree 17,4 (percentuale di imprese che dichiara difficoltà di reperimento) Le probabilità di aumento dell'occupazione di specialisti nell'area delle Scienze motorie 3,4 5,2 Media indice 10 aree 13,1 Fonte: Excelsior - Camere di Commercio Scienze motorie In sintesi Numero di nuovi iscritti, rispetto all anno precedente 2013 Numero laureati, rispetto all anno precedente 2013 Tasso di occupazione, rispetto alla media 2013 Tasso di disoccupazione, rispetto alla media 2013 Quota di laureati occupata in professioni ad alta specializzazione, rispetto alla media 2013 Quota di dipendenti assunti a tempo indeterminato, rispetto alla media 2013 Difficoltà a reperire laureati sul mercato, rispetto all anno precedente Percentuale di imprese che pensa di aumentare l impiego di questi laureati, rispetto all anno precedente 2013

104 AREA UMANISTICA 103

105 Nuovi immatricolati all Università di Torino per area disciplinare biennio Area Umanistica 26% Fonte: Miur Giovani laureati occupati in professioni ad alta specializzazione*, per area disciplinare di laurea Nord Italia biennio * (Le professioni ad alta specializzazione sono quelle classificate dall'istat nel Grande Gruppo 2) Area Umanistica 23% Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 104

106 Discipline letterarie e linguistiche Si tratta dei laureati in Lingua e letteratura italiana, Beni culturali, Storia, Filosofia, Lingue straniere e Mediazione linguistica 105

107 I corsi di laurea dell Università di Torino Discipline letterarie e linguistiche Corso di laurea Livello (1) Sbocchi professionali Archivista Bibliotecario BENI CULTURALI CULTURE E LETTERATURE DEL MONDO MODERNO T T Critico d'arte Guida turistica Operatore museale Copywriter Giornalista pubblicista Guida turistica Informatore turistico Redattore editoriale Revisore di testi Bibliotecario Copywriter LETTERE T Giornalista pubblicista Redattore editoriale Revisore di testi Accompagnatore turistico Guida turistica LINGUE E CULTURE PER IL TURISMO SCIENZE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA T T Informatore turistico Operatore culturale Promotore turistico Addetto pubbliche relazioni Bibliotecario Copywriter Dialoghista e paroliere 106

108 Linguista e Filologo Mediatore linguistico e culturale Redattore editoriale Revisore di testi STORIA T Bibliotecario Archeologo Assistente di scavo Conservatore e valorizzatore musei ARCHEOLOGIA E STORIA ANTICA FILOSOFIA M T e M Guida turistica Informatore turistico Operatore museale Storico Filosofo Organizzatore di eventi Addetto alla gestione delle risorse umane LINGUE E CIVILTA DELL ASIA E DELL AFRICA T e M Addetto pubbliche relazioni Addetto pubbliche relazioni Copywriter Dialoghista e paroliere Redattore editoriale Mediatore linguistico e culturale Revisore di testi Storico Traduttore Traduttore per il commercio Agente di pubblicità Bibliotecario Direttore di produzione Discipline letterarie e linguistiche 107

109 Discipline letterarie e linguistiche 108 Addetto pubbliche relazioni Bibliotecario Copywriter Dialoghista e paroliere Giornalista pubblicista LINGUE E LETTERATURE MODERNE T e M Redattore editoriale Revisore di testi Archivista Linguista e filologo Mediatore linguistico e culturale Addetto pubbliche relazioni Bibliotecario Conservatore e valorizzatore musei Copywriter Dialoghista e paroliere LINGUE STRANIERE PER LA COMUNICAZIONE INTERNAZIONALE M Linguista e filologo Mediatore linguistico e culturale Redattore editoriale Revisore di testi Traduttore Traduttore per il commercio Copywriter Dialoghista e paroliere Linguista e Filologo Mediatore linguistico e culturale CULTURE MODERNE COMPARATE M Redattore editoriale Revisore di testi Sceneggiatore Traduttore Traduttore per il commercio

110 FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA DELL'ANTICHITÀ LETTERATURA, FILOLOGIA E LINGUISTICA ITALIANA M M Revisore di testi Ricercatore nelle scienze dell'antichità Copywriter Dialoghista e paroliere Linguista e filologo Mediatore linguistico e culturale Redattore editoriale Revisore di testi Copywriter Dialoghista e paroliere Giornalista pubblicista SCIENZE LINGUISTICHE M Linguista e Filologo Mediatore linguistico e culturale Redattore editoriale Revisore di testi Bibliotecario Conservatore e valorizzatore musei SCIENZE STORICHE M Revisore dei testi Storico Discipline letterarie e linguistiche 109

111 Discipline letterarie e linguistiche TRADUZIONE M Addetto pubbliche relazioni Bibliotecario Copywriter Dialoghista e paroliere Linguista e Filologo Mediatore linguistico e culturale Redattore editoriale Revisore di testi Traduttore Traduttore per il commercio 1) T - Triennale; M - Magistrale; U - Ciclo unico Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino 110

112 Studenti e laureati in Discipline letterarie e linguistiche nell Università di Torino Si è stabilizzato il numero delle iscrizioni al primo anno nell area delle Discipline letterarie e linguistiche, dopo l aumento registrato lo scorso anno. Queste oscillazioni periodiche nel numero di iscritti si riflettono sulla numerosità dei laureati nel vari anni. Osservando, infatti, il grafico relativo al numero dei laureati, si rileva una complessiva diminuzione delle laueree nell ultimo anno. L area di specializzazione delle Discipline letterarie e linguistiche ha un elevato tasso di femminilizzazione (il 76% dei laureati è donna). Sebbene l età media alla laurea di questi studenti sia in linea con il dato complessivo dei laureati dell Università di Torino, il tempo impiegato per concludere i vari percorsi è maggiore della media: 4,6 anni per conseguire la laurea triennale e 3,2 per quella magistrale. Gli immatricolati I laureati Nuovi iscritti in Discipline letterarie e linguistiche Numero dei laureati in Discipline letterarie e linguistiche Fonte: Miur Discipline letterarie e linguistiche Caratteristiche dei laureati Laureati nel 2013 % laureati in Discipline letterarie e linguistiche % tutti i laureati Donne Uomini Totale Durata media degli studi Triennale 4,6 4,3 Magistrale 3,2 2, Triennale Magistrale o Ciclo Unico Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino Fonte: Almalaurea 111

113 Discipline letterarie e linguistiche Il mercato del lavoro dei laureati in Discipline letterarie e linguistiche nel Nord Italia (2012 e 2013) (valori medi) I giovani (sotto i 35 anni) laureati in Discipline letterarie e linguistiche, occupati nel mercato del lavoro del Nord Italia, sono quasi 74 mila e rappresentano l 11,9% della forza lavoro laureata. Tra i giovani laureati occupati c è una chiara prevalenza di lavoratrici (77% di donne, contro il 23% di uomini). In questo ambito professionale si individuano gli effetti della crisi e dei cambiamenti della domanda del mercato del lavoro italiano. Il tasso di occupazione di questi giovani laureati è sceso di oltre 4 punti dal 2010 al 2013 ed è oggi ben 7 punti al di sotto del tasso di occupazione complessivo dei laureati. Specularmente si osserva un forte aumento della disoccupazione (da 10,7 del al 17,1 del biennio più recente). Il 58% dei laureati svolge una professione tecnica o specializzata e il 35% una professione impiegatizia. Uno degli sbocchi professionali più frequenti è l insegnamento in scuole di grado differente, ma le possibilità di occupazione per questi giovani laureati sono varie e comprendono professioni tecniche in ambito commerciale e dei servizi alle imprese Tasso di occupazione 67,7 63,4 73,6 71, L occupazione 7,1 % Donne % Uomini 77,0 23,0 Tasso di disoccupazione 10,7 9,8 17,1 Laureati in Discipline letterarie e linguistiche Tutti i laureati Laureati in Discipline letterarie e linguistiche Tutti i laureati Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 112

114 Professioni e retribuzioni I giovani laureati in Discipline letterarie e linguistiche occupati nel Nord Italia sono Giovani laureati in Discipline letterarie e linguistiche (%) Retribuzione media mensile netta per i lavoratori dipendenti Tutti i giovani laureati (%) Professioni ad alta specializzazione e tecniche 58, ,6 Imprenditori e dirigenti 1, ,2 Impiegati e professioni qualificate nel commercio e nei servizi 35, ,5 Artigiani, operai e personale non qualificato 5, ,7 Totale (laureati occupati) 100, ,0 Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia Le professioni specializzate più diffuse % Retribuzione media mensile netta per lavoratori dipendenti Professori di scuola primaria e secondaria inferiore 6, Tecnici della vendita e della distribuzione 4, Insegnanti di discipline artistiche e letterarie 3, Segretari amministrativi e contabili 3, Specialisti nelle pubbliche relazioni, dell'immagine e simili 3, Giornalisti 3, Interpreti, traduttori e corrispondenti in lingue estere 2, Professioni sanitarie riabilitative 2, Tecnici dell organizzazione di fiere, convegni ed eventi 2, Spedizionieri e tecnici della distribuzione 1, Specialisti in scienze sociologiche e dell'educazione 1, Professori di scuola secondaria superiore 1, Tecnici della pubblicità e delle pubbliche relazioni 1, Insegnanti nella formazione professionale 1, Tecnici del marketing 1, Tecnici del reinserimento e dell'integrazione sociale 1, Tecnici dell'organizzazione e gestione fattori produttivi 1, Totale professioni principali ( laureati) 43,3 Totale occupati (73.844) 100 Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia Discipline letterarie e linguistiche 113

115 Discipline letterarie e linguistiche I settori di impiego I giovani laureati nell area delle Discipline letterarie e linguistiche trovano, prevalentemente, impiego nel settore dell istruzione (23%), nel comparto dei servizi alle imprese (16%), dell industria (14%) e del commercio (11%). L 80% degli occupati svolge un lavoro dipendente, l 11% autonomo e il 9% lavora con contratti di collaborazione. Nel lavoro subordinato i contratti a tempo indeterminato interessano solo il 58% dei lavoratori e il 42% dei giovani laureati ha contratti a termine. L uso del part-time è più diffuso che nel complesso dei laureati (22,5% contro 15,6) e interessa prevalentemente le giovani laureate. I settori di impiego dei laureati in Giovani laureati in Tutti i giovani laureati (%) Discipline letterarie e linguistiche Discipline letterarie e linguistiche (%) Agricoltura, silvicoltura e pesca 0,4 0,7 Industria in senso stretto 13,6 11,4 Costruzioni 1,7 1,1 Commercio 11,2 10,7 Alberghi e ristoranti 7,6 3,4 Trasporto e magazzinaggio 2,4 1,6 Servizi di informazione e comunicazione 10,2 6,7 Attività finanziarie e assicurative 3,9 6,9 Attività immobiliari, servizi alle imprese e altre attività 16,3 16,1 Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale 1,1 2,3 Istruzione, sanità ed altri servizi sociali 23,3 33,3 Altri servizi collettivi e personali 8,4 5,8 Totale Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 114

116 I rapporti di lavoro e gli orari dipendente collaboratore autonomo tempo pieno tempo parziale 4,2 9,1 10,6 11,7 80,3 84,2 Giovani laureati in Tutti i giovani laureati (%) Discipline letterarie e linguistiche 15,6 22,5 77,5 84,4 I rapporti di lavoro e gli orari per genere dipendente collaboratore autonomo tempo pieno tempo parziale M 11,8 F 21,2 19,0 26,3 44,1 55,9 73,7 78,8 81,0 88,2 Discipline letterarie e linguistiche Giovani laureati in Tutti i giovani laureati (%) Discipline letterarie e linguistiche M F tempo indeterminato 58,3 68,4 tempo indeterminato 21,9 78,1 a termine 31,6 41,7 a termine 20,2 79,8 Giovani laureati in Tutti i giovani laureati (%) Discipline letterarie e linguistiche M F Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 115

117 Cosa fanno i laureati in Discipline letterarie e linguistiche dell Università di Torino dopo la laurea? Discipline letterarie e linguistiche Dall indagine realizzata da Almalaurea sui laureati nel 2012 a Torino nell area delle Discipline letterarie e linguistiche emerge che le opportunità di lavoro di chi ha conseguito un titolo triennale o magistrale sono più modeste rispetto al passato. Il 54% di chi ha concluso il primo triennio prosegue con i corsi magistrali, e non è raro che contemporaneamente lavori (35% dei casi). Più di un quarto dei laureati che hanno conseguito il titolo magistrale è impegnato in corsi di specializzazione post-laurea, ed anche in questo caso è frequente trovare giovani che conciliano studio e lavoro (48% di chi prosegue gli studi post-laurea). Anche se le opportunità di impiego subito dopo la laurea sono diminuite, a distanza di 3 anni possiamo osservare che i giovani laureati hanno trovato quasi tutti impiego. Solo i laureati in lettere e filosofia sembrano faticare un po di più ad occuparsi. Il naturale sbocco professionale dei laureati nelle Discipline letterarie e linguistiche è l insegnamento (23%). Molti giovani laureati trovano impiego negli uffici in ruoli impiegatizi di segreteria (17%). Occupati a un anno dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2012) Triennale (considerati solo i non iscritti alla magistrale) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % % Antropologia e storia 76,9 75,0 Lettere 51,6 65,7 Mediazione linguistica 60,1 58,8 Scienze del turismo 60,6 77,8 Culture e lingue moderne 60,9 69,2 Filosofia 50,0 77,8 Beni culturali e librari 45,5 55,9 Totale 58,0 68,0 Tempo dalla laurea al reperimento del primo lavoro (mesi) 4,0 4,5 116 Laureati che proseguono gli studi % Prosegue % Prosegue e lavora Laurea triennale iscritto alla Magistrale 54,4 35,2 Laurea Magistrale frequenta un importante corso post-laurea 27,0 47,5 Fonte: Almalaurea

118 Occupati a tre anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2010) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % Antropologia e storia 100,0 Lettere 71,0 Mediazione linguistica 85,7 Scienze del turismo 88,0 Culture e lingue moderne 88,5 Filosofia 73,7 Beni culturali e librari 73,5 Totale 84,3 Occupati a cinque anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2008) Magistrale Le 10 professioni svolte più frequenti % Professori di vari ordini di scuola 23,0 Addetti a funzioni di segreteria e agli affari generali 17,1 Specialisti nei rapporti con il mercato 6,3 Interpreti e traduttori e corrispondenti in lingue estere 5,7 Giornalisti 4,0 Addetti alla gestione degli acquisti 2,9 Archivisti, bibliotecari, conservatori di musei e assimilati 2,3 Tecnici del lavoro bancario 2,3 Tecnici del marketing 2,3 Guide ed accompagnatori specializzati 2,3 Totale prime 10 professioni 68,2 Fonte: Almalaurea Discipline letterarie e linguistiche 117

119 Discipline letterarie e linguistiche Le previsioni Le imprese private interpellate nell indagine Excelsior, sulle previsioni occupazionali, dichiarano di non avere grandi difficoltà a reperire sul mercato del lavoro italiano profili professionali specializzati nell ambito delle materie letterarie e linguistiche. Inoltre, sembrano più orientate che in passato ad effettuare nuove assunzioni per ampliare gli organici aziendali. In sintesi Le difficoltà di reperimento di specialisti nell'area delle Discipline letterarie e linguistiche 13,9 7,5 Media indice 10 aree 17,4 (percentuale di imprese che dichiara difficoltà di reperimento) Le probabilità di aumento dell'occupazione di specialisti nell'area delle Discipline letterarie e linguistiche 13,7 21,7 Media indice 10 aree 13,1 Fonte: Excelsior - Camere di Commercio Numero di nuovi iscritti, rispetto all anno precedente 2013 Numero laureati, rispetto all anno precedente 2013 Tasso di occupazione, rispetto alla media 2013 Tasso di disoccupazione, rispetto alla media 2013 Quota di laureati occupata in professioni ad alta specializzazione, rispetto alla media 2013 Quota di dipendenti assunti a tempo indeterminato, rispetto alla media 2013 Difficoltà a reperire laureati sul mercato, rispetto all anno precedente Percentuale di imprese che pensa di aumentare l impiego di questi laureati, rispetto all anno precedente 2013

120 Discipline culturali e artistiche Si tratta dei laureati in DAMS, cinema e media e storia dell arte 119

121 I corsi di laurea dell Università di Torino Discipline culturali e artistiche Corso di laurea Livello (1) Sbocchi professionali Corso di laurea DAMS (DISCIPLINE DELLE ARTI, DELLA MUSICA E DELLO SPETTACOLO) Livello T Sbocchi professionali Addetto pubbliche relazioni Bibliotecario Copywriter Critico d'arte Dialoghista e paroliere Direttore artistico Direttore di produzione Informatore turistico CINEMA E MEDIA M Operatore museale Organizzatore di eventi Progettista multimediale Redattore editoriale Regista Sceneggiatore Archivista Bibliotecario Conservatore e valorizzatore musei Dialoghista e paroliere Direttore artistico Progettista multimediale Regista Sceneggiatore Software architect Web designer 120

122 Archivista Bibliotecario Conservatore e valorizzatore musei STORIA DELL ARTE M Critico d'arte Esperto in conservazione e restauro di beni culturali Guida Turistica Operatore museale 1) T - Triennale; M - Magistrale; U - Ciclo unico Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino Discipline culturali e artistiche 121

123 Discipline culturali e artistiche Studenti e laureati in Discipline culturali e artistiche nell Università di Torino Prosegue il trend in diminuzione del numero di iscritti al primo anno dei corsi di Discipline culturali e artistiche. Nel corso dell ultimo anno sono, invece, aumentati i laureati in uscita dai corsi triennali e magistrali di quest area di specializzazione. La composizione di genere dei laureati è abbastanza equilibrata, con una lieve prevalenza di ragazze (52% contro il 48% di maschi). In passato quest area di specializzazione era caratterizzata dalla forte presenza di ragazze, nel tempo, però, è cresciuto l orientamento dei ragazzi verso questi corsi. L età media alla laurea è di 27,2 anni, ovvero maggiore di circa un anno della media complessiva dei laureati. Il ritardo alla laurea è determinato da una durata maggiore del previsto dei corsi intrapresi: mediamente, infatti, uno studente impiega 5,3 anni per completare un corso triennale e 3,2 anni per portare a termine un corso magistrale. Caratteristiche dei laureati Laureati nel 2013 % laureati in Discipline culturali e artistiche Gli immatricolati I laureati % tutti i laureati Donne Uomini Totale Durata media degli studi Triennale 5,3 4,3 Magistrale 3,2 2,8 199 Nuovi iscritti in Discipline culturali e artistiche Numero dei laureati delle Discipline culturali e artistiche Triennale Magistrale o Ciclo Unico Fonte: Miur Fonte: Atlante delle professioni, Università di Torino 122 Fonte: Almalaurea

124 Il mercato del lavoro dei laureati in Discipline culturali e artistiche nel Nord Italia (2012 e 2013) (valori medi) I giovani (sotto i 35 anni) laureati in Discipline culturali e artistiche, occupati nel mercato del lavoro del Nord Italia, sono poco più di 11 mila e rappresentano il 2% della forza lavoro laureata. Nel mercato del lavoro osserviamo un elevato tasso di femminilizzazione dell occupazione, riflesso della sbilanciata composizione di genere già negli studi universitari. Abbiamo, tuttavia, osservato che tra le nuove coorti di laureati aumenta la presenza di ragazzi. Ci attendiamo, dunque, che in futuro si riequilibri la presenza di donne e uomini anche nel lavoro. Nell ultimo biennio, per via dell aumento degli occupati e della contemporanea diminuzione del numero di giovani laureati in queste discipline, si può osservare un innalzamento del tasso di occupazione, che ritorna in linea con quello medio del totale dei laureati (71%). Rimane, tuttavia, più alto della media il tasso di disoccupazione: 13,1 per i laureati in Discipline culturali e artistiche e 9,8 per i laureati nel loro complesso. 7 giovani su 10 occupano posizioni tecniche o ad alta specializzazione. Tra le professioni più frequenti troviamo restauratori e disegnatori, grafici e conservatori di beni culturali. L occupazione % Donne % Uomini 70,7 29,3 Discipline culturali e artistiche Tasso di occupazione 63,6 15,5 Tasso di disoccupazione ,6 71,0 7,1 13, ,0 9,8 Laureati in Discipline culturali e artistiche Tutti i laureati Laureati in Discipline culturali e artistiche Tutti i laureati Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 123

125 Discipline culturali e artistiche 124 Professioni e retribuzioni I giovani laureati in Discipline culturali e artistiche occupati nel Nord Italia sono Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia Giovani laureati in Discipline culturali e artistiche (%) Retribuzione media mensile netta per i lavoratori dipendenti Tutti i giovani laureati (%) Professioni ad alta specializzazione e tecniche 70, ,6 Imprenditori e dirigenti 0, ,2 Impiegati e professioni qualificate nel commercio e nei servizi 28, ,5 Artigiani, operai e personale non qualificato 0, ,7 Totale (laureati occupati) 100, ,0 Le professioni specializzate più diffuse % Retribuzione media mensile netta per lavoratori dipendenti Pittori, scultori, disegnatori e restauratori di beni culturali 11, Grafici, disegnatori e allestitori di scena 7, Professori delle accademie, dei conservatori 6, Insegnanti nella formazione professionale 5, Fotografi e assimilati 4,2 Contabili e assimilati 3,8 927 Operatori di apparecchi per la ripresa e la produzione audio 3, Insegnanti di discipline artistiche e letterarie 3,5 911 Corrispondenti in lingue estere e assimilati 2, Tecnici esperti in applicazioni 2, Tecnici restauratori 2, Professori di scuola primaria 1, Docenti ed esperti nella progettazione formativa e curricola 1,8 746 Disegnatori industriali e assimilati 1, Linguisti e filologi 1, Registi, direttori artistici, attori, sceneggiatori e scenog 1,6 Compositori, musicisti e cantanti 1,6 890 Totale professioni principali (7.496 laureati) 63,5 Totale occupati (11.803) 100

126 I settori di impiego Un quarto dei giovani laureati nell area delle Discipline culturali e artistiche lavora nel settore dell istruzione e dei servizi sociali. Altri rilevanti settori di occupazione sono i servizi alle imprese (21%), gli altri servizi per la collettività (15%), il commercio (12%) e l industria (11%). L occupazione dipendente interessa uno scarso 63% di laureati. Più frequenti della media sono, invece, i contratti di collaborazione (16%) e il lavoro autonomo (22%). Nel lavoro dipendente il 55% degli occupati ha un contratto a tempo indeterminato, mentre il restante 45% svolge attività a tempo determinato. E particolarmente diffuso anche il part-time: il 25% dei giovani laureati ha un impegno a tempo parziale contro il 16% dei laureti nel loro complesso. Discipline culturali e artistiche I settori di impiego dei laureati in Giovani laureati in Tutti i giovani laureati (%) Discipline culturali e artistiche Discipline culturali e artistiche (%) Agricoltura, silvicoltura e pesca 0,0 0,7 Industria in senso stretto 11,0 11,4 Costruzioni 0,0 1,1 Commercio 11,9 10,7 Alberghi e ristoranti 6,0 3,4 Trasporto e magazzinaggio 2,1 1,6 Servizi di informazione e comunicazione 6,4 6,7 Attività finanziarie e assicurative 0,0 6,9 Attività immobiliari, servizi alle imprese e altre attività 21,1 16,1 Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale 1,0 2,3 Istruzione, sanità ed altri servizi sociali 25,7 33,3 Altri servizi collettivi e personali 14,8 5,8 Totale Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 125

127 I rapporti di lavoro e gli orari I rapporti di lavoro e gli orari per genere 62,5 24,1 dipendente dipendente collaboratore 15,6 84,2 collaboratore 48,2 75,9 4,2 51,8 Discipline culturali e artistiche autonomo tempo pieno tempo parziale tempo indeterminato 11,7 21,9 Giovani laureati in Tutti i giovani laureati (%) Discipline culturali e artistiche 15,6 24,8 55,0 68,4 75,2 84,4 Giovani laureati in Tutti i giovani laureati (%) Discipline culturali e artistiche autonomo tempo pieno tempo parziale tempo indeterminato M M 30,7 F 29,9 27,5 F 18,9 69,3 70,1 72,5 81,1 a termine 31,6 45,0 a termine 30,3 69,7 Giovani laureati in Tutti i giovani laureati (%) Discipline culturali e artistiche M F Fonte: ISTAT, Forze di lavoro - Nord Italia 126

128 Cosa fanno i laureati in Discipline culturali e artistiche dell Università di Torino dopo la laurea? Quasi il 70% dei laureati nel 2012 a Torino dei corsi triennali delle Discipline culturali e artistiche ha trovato lavoro in breve tempo (3,4 mesi) e meno di un quarto dei ragazzi con titolo triennale ha deciso di proseguire gli studi universitari. Coloro che hanno conseguito il titolo magistrale sembrano faticare un po nel collocarsi nel lavoro: impiegano mediamente 6,4 mesi per avere il primo lavoro e, interpellati a tre anni di distanza dalla laurea, ci sono ancora ragazzi che non hanno un occupazione (25-30%). Questi specialisti trovano buone opportunità d impiego nell insegnamento, come tecnici di apparecchiature audio e video, come archivisti e conservatori di beni culturali e tecnici delle pubbliche relazioni. Occupati a un anno dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2012) Triennale (considerati solo i non iscritti alla magistrale) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % % DAMS e multimedia 67,1 60,0 Beni culturali 61,5 Totale 67,1 60,6 Discipline culturali e artistiche Tempo dalla laurea al reperimento del primo lavoro (mesi) 3,4 6,4 Laureati che proseguono gli studi % Prosegue % Prosegue e lavora Laurea triennale iscritto alla Magistrale 23,9 31,8 Laurea Magistrale frequenta un importante corso post-laurea 5,7 50,0 Fonte: Almalaurea 127

129 Occupati a tre anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2010) Magistrale (considerati solo se non iscritti a corsi post-laurea) Aree di laurea % DAMS e multimedia 65,5 Beni culturali 75,0 Totale 67,6 Discipline culturali e artistiche Occupati a cinque anni dalla laurea (% sul totale dei laureati nel 2008) Magistrale Le 10 professioni svolte più frequenti % Professori di vari ordini di scuola 17,2 Operatori di apparecchi per la ripresa e la produzione audio 10,3 Archivisti, bibliotecari, conservatori di musei e assimilati 6,9 Tecnici della pubblicità e delle pubbliche relazioni 6,9 Tecnici esperti in applicazioni informatiche ed elettroniche 6,9 Analisti e progettisti di software 3,4 Specialisti di gestione e sviluppo del personale e dell organizzazione del lavoro 3,4 Scrittori e assimilati 3,4 Registi, direttori artistici, attori, sceneggiatori e scenografi 3,4 Tecnici in organizzazione fiere, convegni ed eventi cultural 3,4 Totale prime 10 professioni 65,5 Fonte: Almalaurea 128

130 Le previsioni Le imprese private dichiarano di non avere grandi difficoltà nel reperire sul mercato del lavoro italiano figure professionali specializzate nell area delle Discipline culturali e artistiche. In ogni caso la domanda non esprime un grande interesse a formalizzare nuove assunzioni nell attuale situazione economica. In sintesi Le difficoltà di reperimento di specialisti nell'area delle 16,8 16,9 Discipline culturali e artistiche Media indice 10 aree 17,4 (percentuale di imprese che dichiara difficoltà di reperimento) Le probabilità di aumento dell'occupazione di specialisti nell'area delle Discipline culturali e artistiche 7,0 9,8 Media indice 10 aree 13,1 Fonte: Excelsior - Camere di Commercio Numero di nuovi iscritti, rispetto all anno precedente 2013 Numero laureati, rispetto all anno precedente 2013 Tasso di occupazione, rispetto alla media 2013 Tasso di disoccupazione, rispetto alla media 2013 Quota di laureati occupata in professioni ad alta specializzazione, rispetto alla media 2013 Discipline culturali e artistiche Quota di dipendenti assunti a tempo indeterminato, rispetto alla media 2013 Difficoltà a reperire laureati sul mercato, rispetto all anno precedente 2013 Percentuale di imprese che pensa di aumentare l impiego di questi laureati, rispetto all anno precedente 2013 = 129

131 Discipline culturali e artistiche 130

132 Scienze dell'educazione e dell'insegnamento Si tratta dei laureati in Scienze della formazione primaria e Scienze dell'educazione 131

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