POLITICHE ENERGETICHE di Silvano Scajola. 1. Lo sfondo dei provvedimenti della finanziaria in tema d energia: alla ricerca del tempo perduto
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1 POLITICHE ENERGETICHE di Silvano Scajola 1. Lo sfondo dei provvedimenti della finanziaria in tema d energia: alla ricerca del tempo perduto Il dibattito sul tema dell energia è ormai un tema mondiale, il cui centro è il passaggio dall era del petrolio a fonti d energia a minore impatto ambientale ed incertezza d approvvigionamento. Lo scenario planetario, da diversi punti di vista, compresi quelli di grandi compagnie petrolifere, indica come prossimo l inizio di una fase di picco per la disponibilità di riserve mondiali di petrolio e gas, che segnala un periodo d offerta più scarsa e d incertezze politiche ed economiche. Il prezzo del petrolio, che durante gli anni 90 ha oscillato fra i 10 ed i 20 dollari il barile, dopo il 2000 inizia l inarrestabile corsa che lo ha condotto a viaggiare oggi fra i 60 ed i 70. Nel 2005, infatti, secondo la rassegna dell Eni, la domanda mondiale di petrolio è aumentata di quasi un milione di barili al giorno (+1,2%), trainata in particolare dall Asia e Pacifico (+1,8%) e dalla zona mediorientale (+5,1%). In particolare la Cina è diventata il secondo consumatore al mondo, dopo l America, con 6,6 milioni di barili al giorno, mentre l India è balzata al quarto posto con 2,6 milioni di barili al giorno di consumo.anche la domanda mondiale di gas è cresciuta (+2%) nel corso del 2005, mentre nell area OCSE la produzione di gas è diminuita: negli Stati Uniti le calamità naturali hanno compromesso pesantemente la capacità produttiva, peraltro già in una fase di declino come quella di Italia, Germania, Francia e Regno Unito. Per l Italia, in cui il mix energetico delle fonti primarie è composto dal 55% di petrolio, 30% gas e 9% carbone, l aumento del costo del petrolio ha un impatto notevole, in termini di prezzi e di minor crescita. I costi nazionali dell energia, per il particolare mix italiano di fonti primarie (assenza di nucleare, basso utilizzo del carbone, crescente impiego del gas metano) sono fra i più elevati in Europa, con conseguenze visibili nei settori ed aree a più alto utilizzo d energia elettrica; esiste una forte dipendenza (16%) d importazioni dall estero per energia elettrica destinata ai fabbisogni nazionali, un parco centrali da rinnovare in buona parte, una rete di distribuzione anch essa bisognosa di forti investimenti di potenziamento. Esiste inoltre un conflitto paralizzante di competenze fra Stato ed enti locali nella realizzazione di progetti energetici (dalle centrali alle reti ad alta tensione, ai degassificatori) e quindi una tensione energia-ambiente non risolta, politicamente e culturalmente. Il sistema energetico, in termini di costi ed efficienza, è un punto debole del sistema Italia, che può diventare critico alla luce di uno scenario di scarsità dell offerta di fonti primarie. La finanziaria 2007 affronta alcuni capitoli di una politica energetica assente, soprattutto dal lato dell efficienza energetica, della compatibilità ambientale e di timidi incoraggiamenti all uso di nuove fonti di energia. La chiave di lettura dei singoli articoli è lo stimolo dell Unione Europea, che ha già adottato alcuni indirizzi ai quali si ispira interamente la finanziaria:
2 Efficienza energetica: risparmio del 20% sul consumo attuale di energia, attraverso iniziative di nuove tecnologie e criteri di progettazione per macchinari e edifici. La direttiva europea 2006/32/CE sull efficienza dell uso finale dell energia elettrica e dei servizi energetici fissa come obiettivo per gli Stati membri l adozione di misure tali da ottenere un risparmio energetico pari al 9% per il nono anno di applicazione, a iniziare dal Secondo l Enea, fino ad oggi la scarsa crescita in Italia di iniziative di efficienza-risparmio di energia dipende sia dalla scarsa informazione sulla disponibilità di nuove tecnologie e sui costi dei consumi, ma anche alla formazione carente dei tecnici per la manutenzione degli impianti e la progettazione di edifici e ambienti. Inoltre va posta attenzione a promuovere la generazione distribuita di energia ed i sistemi di cogenerazione.. Fonti rinnovabili Dall anno 2000 l Unione europea ha stabilito per i paesi membri alcuni obiettivi: la generazione, entro il 2010 del 12% dell energia con fonti rinnovabili (compreso l idroelettrico), in particolare il 22% dell energia elettrica. Una Direttiva (2001/77/CE) mira ad incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili (come le produzioni eoliche, idroelettriche e fotovoltaiche) Entro il 2010 i Paesi che fanno parte dell Unione europea dovranno aver sostituito il 5,75% dei carburanti a base di greggio con biocarburanti. E quanto prevede la direttiva europea 2003/30/ce dell 8 maggio 2003, che stabilisce, inoltre, che ogni stato membro fissi degli obiettivi per sostituire i tradizionali carburanti derivanti dal petrolio con carburanti alternativi. Ai parametri dettati dalla direttiva europea, si aggiungono quelli stabiliti da un altra legge europea, la n. 81/2006, che prevede che da luglio 2006 entri in vigore l obbligo di miscelare il carburante con biocarburanti derivanti dall agricoltura in percentuale crescente da un minimo dell 1%, con un incremento annuo di un punto percentuale fino al Gli strumenti della finanziaria 2007 Gli strumenti che la finanziaria mette in campo per applicare gli indirizzi dell Unione Europea sono soprattutto politiche di agevolazione fiscale e la creazione di Fondi dedicati. A risorse complessivamente scarse, le dotazioni finanziarie non sono complessivamente rilevanti. L unico elemento di creatività nazionale è il fondo previsto dall articolo 25, che, incamerando risorse dagli aumenti del prezzo del petrolio, ha l obiettivo di incentivare i Comuni ad accogliere infrastrutture energetiche (vedi ad esempio i degassificatori) ed alleviare le bollette energetiche alle fasce sociali più deboli. 3. I provvedimenti delle finanziaria 2007 Misure generali Articolo 25 - Interventi sulla fiscalità energetica per finalità sociali e misure per favorire l'insediamento sul territorio di infrastrutture energetiche L articolo propone un nuovo Fondo (presso il ministero dello sviluppo economico), finanziato con una dotazione iniziale di cinquanta milioni di euro per ciascuno degli anni
3 2007, 2008, 2009 e soprattutto con il maggiore gettito dell IVA che può derivare da aumenti del prezzo del petrolio oltre i 71 dollari a barile previsti nel DPF per il periodo Il Fondo parte con una doppia finalità: - il finanziamento di misure di compensazione ai Comuni che accettano l insediamento di infrastrutture energetiche nel proprio territorio, sottoforma di interventi sociali e con appositi accordi tra il Governo e le autonomia locali. La previsione è di una sorta di risarcimento contrattato delle diseconomie esterne eventualmente sostenute dal territorio. - interventi di sostegno, sull intero territorio nazionale, delle fasce sociali che più di altre sentono il peso del caro energia. Articolo 27 Modifiche al regime IVA sulla fornitura di energia termica. L articolo esclude dall applicazione dell IVA agevolata, nei contratti di fornitura, le forme di energia termica per uso domestico proveniente da combustione di idrocarburi. L agevolazione, modificando il DPR 412/1993, si concentra sulle forniture di energia prodotte da fonti rinnovabili o da impianti di cogenerazione ad alto rendimento. Art Istituzione del Fondo rotativo per il finanziamento delle misure di riduzione delle immissioni dei gas ad effetto serra L articolo prevede l istituzione presso la Cassa Depositi e Prestiti di un Fondo rotativo per finanziare le misure finalizzate ad applicare il Protocollo di Kyoto, con risorse pari a 200 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio Il Fondo finanzia misure per installazione di impianti di microcogenerazione diffusa ad alto rendimento elettrico e termico; installazione di impianti di piccola taglia per l utilizzazione delle fonti rinnovabili per la generazione di elettricità e calore; sostituzione dei motori elettrici industriali con potenza superiore a 45 Kw con motori ad alta efficienza; l incremento dell efficienza negli usi finali dell energia nel settori civile e terziario; l eliminazione delle emissioni di protossido di azoto dai processi industriali; interventi strutturali sulla mobilità urbana, progetti pilota di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e di nuove fonti di energia a basse emissioni o ad emissioni zero. Efficienza energetica degli edifici Articolo 22 - Agevolazioni tributarie per la riqualificazione energetica degli edifici L articolo, basandosi su norme già in vigore, prevede incentivi fiscali specifici nelle ristrutturazioni d edifici, concentrando le risorse sugli interventi che conseguano prestazioni energetiche superiori a quelle obbligatorie per legge. A questo scopo sono previsti: - incentivi per la riqualificazione energetica complessiva d edifici esistenti;
4 - incentivi per la riduzione delle perdite d energia attraverso pareti, pavimenti, solai e finestre, in conformità a valori che sarebbero obbligatori (e solo per alcuni soggetti) dal 2008; - sviluppo solare termico, per favorire la riduzione dei consumi di combustibili fossili; - promozione di nuovi edifici ad elevati standard energetici, ampiamente replicabili. L incentivo consiste in una detrazione del 55% dell imposta lorda delle spese documentate sostenute entro il 31/12/2007 relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, fino ad un massimo di euro, per gli edifici, euro per infissi, coperture e rivestimenti, euro per sostituzione d impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione. Articolo 23 - Misure di sostegno per la promozione di nuova edilizia ad alta efficienza energetica L articolo prevede la costituzione di un Fondo di 15 milioni d euro, in fase iniziale, per la realizzazione entro tre anni dalla data prevista d inizio del 31 dicembre 2007, di nuovi edifici o complessi d edifici di volumetria complessiva superiore a metri cubi che conseguono un particolare valore limite di fabbisogno d energia primaria annua per metro quadrato. La norma prevede il diritto ad un contributo pari al 55% degli extra-costi sostenuti per conseguire valori limite di fabbisogno d energia. Articolo 38 - Razionalizzazione della spesa energetica d enti pubblici L articolo autorizza gare e procedure d evidenza pubblica per la verifica, il monitoraggio e gli interventi per ridurre il consumo d energia termica ed elettrica negli enti pubblici. Efficienza energetica per apparecchi domestici e motori industriali L Articolo 24 mira ad incentivare la sostituzione d elettrodomestici e motori con nuove apparecchiature ad elevata efficienza. E prevista una detrazione del 20% della imposta lorda delle spese documentate sostenute entro il 31/12/2007 relative a sostituzione di frigoriferi, congelatori e loro combinazioni con analoghi apparecchi di classe energetica più efficiente, con una detrazione massima di 200 euro per apparecchio. La stessa detrazione è prevista (a) per l installazione di motori industriali ad elevata efficienza energetica e sostituzione motori esistenti (detrazione massima: 1500 euro per motore) (b) per acquisto e installazione variatori di velocità su impianti con potenza elettrica tra 7,5 e 90 Kw (detrazione massima: 1500 euro per intervento). La Relazione d accompagnamento stima un effetto sul bilancio dello Stato di cinque milioni d euro per le apparecchiature e di 15 milioni d euro per i motori industriali. Fonti energetiche alternative L'articolo 26 Biocarburanti
5 L articolo interviene sui biocarburanti (biodisel, bioetanolo, ETBE, bioidrogeno), per favorire un più ampio utilizzo. La norma non ha impatto sul bilancio dello Stato per l anno 2007 perché predisposta a parità di gettito rispetto alle disposizioni già vigenti. Il maggiore impiego dei biocarburanti discende da obiettivi di diversificazione delle fonti energetiche primaria e di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra. In tale ambito, la direttiva 2003/30/CE stabilisce obiettivi di penetrazione degli stessi biocarburanti in misura pari al 2% al 2005 e al 5% al 2010 rispetto a tutti i carburanti usati nei trasporti. Art Norme in materia di bioenergie L articolo, modificando la legge 266/2005, autorizza l aumento delle quote di carburanti d origine agricola (biodisel, da 200mila a 250mila tonnellate al 2007) ed istituisce un Fondo per la promozione e sviluppo delle filiere agroenergetiche (15 ml d euro per ricerca e sperimentazione) Contestualmente, le modifiche alla legge n. 81/2006 permettono l immissione al consumo di carburanti d origine agricola in misura dell 1% dei carburanti diesel e benzina.
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