PERFORMANCE ECONOMICHE, SOCIALI E AMBIENTALI. Rapporto Annuale

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1 PERFORMANCE ECONOMICHE, SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale

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3 Rapporto Annuale

4 INDICE Lettera dell Amministratore Delegato 4 Introduzione Indicatori di performance in sintesi (KPI) 6 IDENTITA E GOVERNANCE Identità aziendale Governance della sostenibilità 31 INFORMAZIONI SULLA GESTIONE Relazione degli Amministratori al bilancio consolidato Relazione degli Amministratori alle performance sociali e ambientali Impegni di miglioramento 119 Relazione della società di revisione sul bilancio sociale 121 Indice degli indicatori GRI 126 Principi del Global Compact 136 Principi della Norma SA BILANCIO CONSOLIDATO 138 BILANCIO D ESERCIZIO DI SABAF S.p.A

5 2006 Rapporto Annuale LETTERA DELL AMMINISTRATORE DELEGATO Egregi azionisti, gentili lettori, come già l anno scorso, anche per il 2006 Sabaf propone una versione unica del proprio bilancio, nella quale sono presentati congiuntamente i risultati economico-finaziari e quelli relativi alle ricadute socioambientali della propria attività La scelta è volta a sottolineare l indissolubile legame che esiste fra l uno e l altro piano: come già espresso in altre occasioni, dato contabile e ricadute sociali non possono essere mai valutate in modo separato. Per tutto il 2006 il mercato degli elettrodomestici ha avuto un andamento positivo, il che ha permesso a Sabaf di beneficiare di una crescita sostenuta i cui dati trovate espressi all interno di questa pubblicazione. Ciò è conseguenza di importanti accordi commerciali, ma anche di un portafoglio di prodotti estremamente innovativi: la nostra strategia infatti è orientata a massimizzare il profitto non solo nell ottemperanza e nel rispetto di regole condivise, ma anche e soprattutto attraverso la capacità di individuare percorsi che mettano l azienda all avanguardia nella sostenibilità. In questa ottica, la scelta di produrre nuovi componenti in alluminio anziché ottone non è stata solo una questione tecnica. Significa la possibilità di effettuare lavorazioni multiple, ossia produrre più pezzi per ciascuna operazione, oppure realizzare, in unico passaggio, particolari che con l ottone necessitavano di più fasi. Inoltre, poiché a parità di volumi l alluminio è molto più leggero, offre un risparmio considerevole di materia prima e, pertanto, una riduzione dei costi di cui possono beneficiare i nostri clienti. Infine, la lega d alluminio che abbiamo scelto ha un contenuto di metalli pesanti enormemente inferiore rispetto all ottone. Si è trattato di uno sforzo complesso che per il Gruppo ha significato non soltanto la prosecuzione del miglioramento dei processi produttivi, ma anche lo sviluppo ulteriore e la realizzazione interna di nuovi macchinari, utensili e stampi. Per quanto riguarda i rubinetti semplici, oggi disponiamo già di nuove linee potenzialmente in grado di raddoppiare la nostra capacità produttiva. Nel corso del 2007 gli investimenti per i rubinetti con sicurezza ci consentiranno di aggiungere ulteriore capacità. Desidero anche sottolineare che il 2006 ha visto Sabaf continuare la progettazione e lo sviluppo di componenti in lega leggera: è stato messo a punto un nuovo rubinetto a gas fisso, derivato dalla piattaforma del rubinetto multigas, ed è iniziata la prototipazione del rubinetto in lega leggera dual, derivato dal rubinetto valvolato per piani in lega leggera. In corso d anno è iniziato inoltre lo studio del nuovo termostato in alluminio. Pensiamo a traguardi di lungo periodo: per questo puntiamo alla riduzione dei consumi energetici, delle materie prime, al miglioramento della qualità globale. La competizione è una sfida di durata, non uno sprint di breve respiro. Non c è domani se il guadagno dell oggi non si accompagna alla capacità di progettare il futuro, non soltanto il nostro ma quello dell intera comunità cui ciascuna impresa deve fare riferimento. Angelo Bettinzoli 4

6 INTRODUZIONE Per il secondo anno, Sabaf espone in un unico documento le performance economiche, sociali ed ambientali del Gruppo. Per un impresa che fa della sostenibilità di lungo periodo il suo paradigma di riferimento, la rappresentazione congiunta di dati e informazioni finanziarie e socio-ambientali ribadisce la volontà (e la necessità) di valutare ogni strategia, politica e decisione per tutte le sue ricadute sull impresa e sugli stakeholder. L esperimento, avviato nel 2005, ha riscosso unanimi consensi da parte dei lettori. Anche gli interlocutori maggiormente focalizzati su alcuni argomenti hanno apprezzato la possibilità di disporre di un documento che rappresenta la realtà del Gruppo in tutte le sue dimensioni. Il processo di predisposizione del Rapporto Annuale si attiene rigorosamente ai principi di redazione riconosciuti a livello internazionale per i report di sostenibilità e per i report finanziari, come dettagliatamente illustrato all interno del documento. BILANCIO SOCIALE (INFORMAZIONI NON-FINANZIARIE) E PRINCIPI DI REDAZIONE Le informazioni e i dati contenuti nella sezione Indicatori di performance in sintesi (KPI), nella sezione 1. Identità e governance e nella sezione 2, Informazioni sulla gestione relativamente ai capitoli 2.2 Relazione degli amministratori alle performance sociali e ambientali e 2.3 Impegni di miglioramento costituiscono il bilancio sociale al 31 dicembre 2006 del Gruppo SABAF e con tale denominazione di seguito saranno identificate. Il bilancio sociale è stato predisposto secondo: le Sustainability Reporting Guidelines 2006 definite dal GRI (Global Reporting Initiative)/G3; i principi AA 1000 (AccountAbility 1000) emanati da AccountAbility, per quanto attiene il processo di rendicontazione sociale e di dialogo con gli stakeholder. Il bilancio sociale descrive anche le modalità di applicazione da parte del Gruppo dei principi del Global Compact, a cui Sabaf aderisce. Il livello di applicazione del GRI/G3 di Sabaf è A+: per i dettagli sio rimanda all indice degli indicatori GRI per la disclosure sugli indicatori rendicontali e alla relazione della Società di Revisione per l assurance esterna. Optional Mandatory Self Declared Third Party Checked GRl Checked 2002 ln Accordance C C+ B B+ A A+ Report Externally Assured La dichiarazione del Livello di applicazione permette di indicare chiaramente gli elementi del GRI Reporting Framework utilizzati nella preparazione del report. Il sistema prevede tre livelli (C. B e A). I criteri di reporting di ciascun livello riflettono il livello crescente di applicazione o trattazione del GRI Reporting Framework: A è il livello di applicazione massimo. Per ciascun livello, l organizzazione che ha ottenuto un assurance da un ente terzo, può aggiungere un più (+) Report Externally Assured Report Externally Assured Inoltre, il bilancio sociale include le informazioni rilevanti per la gestione della responsabilità sociale in conformità alla Norma SA 8000, alla quale Sabaf S.p.A. si attiene. BILANCIO CONSOLIDATO (INFORMAZIONI FINANZIA- RIE) E PRINCIPI DI REDAZIONE Il bilancio consolidato dell esercizio 2006 è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall Unione Europea. Il riferimento agli IFRS include anche tutti gli International Accounting Standards (IAS) vigenti. E costituito da stato patrimoniale, conto economico, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalle relative note esplicative (Sezione 3 del Rapporto: Bilancio Consolidato ) ed è accompagnato dalla Relazione degli Amministratori al bilancio consolidato (Sezione 2.1 del Rapporto Annuale). BILANCIO D ESERCIZIO DI SABAF S.P.A. E PRINCIPI DI REDAZIONE Il bilancio dell esercizio 2006 di Sabaf S.p.A., presentato nella Sezione 4. del Rapporto Annuale, è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall Unione Europea. Il riferimento agli IFRS include anche tutti gli International Accounting Standards (IAS) vigenti. E costituito da stato patrimoniale, conto economico, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalle relative note esplicative ed è accompagnato dalla Relazione degli Amministratori al bilancio d esercizio. Il perimetro di consolidamento include la Capogruppo Sabaf S.p.A. e le controllate Faringosi Hinges s.r.l., Sabaf do Brasil Ltda. e Sabaf Immobiliare s.r.l. Sabaf Mexico S.A. de c.v. non è stata consolidata in quanto non operativa nel corso del Il Rapporto Annuale è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 23 marzo 2007 e presentato all assemblea degli azionisti il 24 aprile

7 INDICATORI DI PERFORMANCE IN SINTESI (KPI) 2006 Rapporto Annuale INDICATORI FINANZIARI DATI ECONOMICI (Valori espressi in migliaia di euro) Ricavi delle vendite Margine operativo lordo (EBITDA) Reddito operativo (EBIT) Utile ante imposte Utile netto Utile dell esercizio di pertinenza del gruppo SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA (Valori espressi in migliaia di euro) 31/12/ /12/ /12/2004 Attività fisse Capitale circolante netto Attività finanziarie Fondi rischi, TFR e imposte differite (14.350) (14.882) (13.132) Capitale investito Patrimonio netto Indebitamento finanziario netto Totale fonti ALTRI INDICATORI Redditività del capitale investito (EBIT/capitale investito) 27,9% 23,5% 23,7% Dividendi per azione (euro) 0,70(*) 0,60 0,48 Indebitamento netto/mezzi propri 13% 10% 22% Capitalizzazione di mercato al 31 dicembre /patrimonio netto 3,32 2,21 2,70 Variazione del fatturato +14,3% +0,4% +9,6% (*) dividendo proposto (Valori espressi in migliaia di euro) Investimenti in ricerca e sviluppo Altri investimenti (Valori espressi in migliaia di euro) Valore di beni e servizi esternalizzati lavorazione meccaniche smaltatura e trattamenti montaggi

8 VALORE AGGIUNTO Si riporta di seguito l analisi della determinazione e della ripartizione del valore aggiunto tra gli stakeholder, elaborata in conformità alle indicazioni del GBS (Gruppo di studio per il Bilancio Sociale). 1. Prospetto di determinazione del Valore Aggiunto (Valori espressi in migliaia di euro) VALORE GLOBALE DELLA PRODUZIONE COSTI INTERMEDI DELLA PRODUZIONE VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO SALDO GESTIONE ACCESSORIA (284) 661 (36) VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO AMMORTAMENTO DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO Prospetto di ripartizione del Valore Aggiunto (Valori espressi in migliaia di euro) REMUNERAZIONE DEL PERSONALE Personale non dipendente Personale dipendente a) remunerazioni dirette b) remunerazioni indirette ,8% ,6% ,9% REMUNERAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Imposte dirette Imposte indirette ,6% ,6% ,5% REMUNERAZIONE DEL CAPITALE DI CREDITO Oneri sui mutui bancari Oneri sui leasing Altri Interessi attivi (443) (252) (126) 788 1,4% 852 1,8% 805 1,7% REMUNERAZIONE DEL CAPITALE DI RISCHIO Dividendi ,6% ,1% ,6% REMUNERAZIONE DEL SISTEMA IMPRESA Accantonamenti a riserva ,5% ,8% ,1% LIBERALITA ESTERNE 30 0,1% 70 0,1% 90 0,2% VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO ,0% ,0% ,0%

9 INDICATORI DI PERFORMANCE IN SINTESI (KPI) 2006 Rapporto Annuale INDICATORI NON FINANZIARI INDICATORI DI CAPITALE UMANO Età media del personale (somma dell età dei dipendenti/totale dipendenti al 31/12) anni 33,8 34,3 34,6 ** Elevata scolarità (numero laureati e diplomati/totale dipendenti al 31/12) % 42,1 42,2 41,6 Turnover in uscita (dipendenti dimessi e licenziati/totale dipendenti al 31/12) % 5,6 5,3 4,9 Ore di formazione per addetto (ore di formazione /totale dipendenti al 31/12) ore Investimenti in formazione/fatturato % 0,23 0,19 0,17 INDICATORI DI CAPITALE STRUTTURALE Budget (investimenti + spese correnti) IT / fatturato al 31/12 % 0,97 0,24 0,50 * PC/totale dipendenti al 31/12 % 41,6 40,5 36,3 ** Ore dedicate allo sviluppo di nuovi prodotti/ore lavorate % 1,3 1,1 1,5 Ore dedicate all ingegneria di processo/ore lavorate (ore dedicate a commesse per la costruzione di nuove macchine per nuovi prodotti o per aumentare la capacità produttiva/totale ore lavorate) % 3,0 3,8 3,9 Investimenti materiali/fatturato al 31/12 % 10,6 7,9 16,2 Investimenti immateriali/fatturato al 31/12 % 0,74 0,50 0,65 Spese correnti per la qualità/fatturato al 31/12 % 0,14 0,12 0,09 Investimenti per la qualità/fatturato al 31/12 % 0,07 0,20 0,12 Scarti presso i clienti (addebiti da clienti e note di credito a clienti per resi/fatturato al 31/12) % 0,06 0,07 0,08* Valori degli scarti/fatturato (scarti in produzione/fatturato al 31/12) % 0,41 0,36 0,42* Incidenza costi qualità/fatturato (scarti in produzione + resi da clienti/fatturato al 31/12) % 0,47 0,43 0,50* 8

10 INDICATORI DI CAPITALE RELAZIONALE * solo Sabaf S.p.A. ** escluso Sabaf do Brasil Ore di sciopero per cause interne/totale dipendenti al 31/12 ore 0 0 3,2 Fatturato medio per cliente (fatturato totale al 31/12 - numero di clienti al 31/12) / Percentuale di fatturato derivante dai nuovi clienti (fatturato derivante dai nuovi clienti/fatturato al 31/12) % 1,31 2,29 2,22 Incidenza percentuale dei primi 10 clienti % Incidenza percentuale dei primi 20 clienti % Numero campionature per i clienti numero Numero di codici forniti ai primi 10 clienti numero Reclami da clienti numero * Fatturato fornitori certificati (fatturato fornitori certificati/fatturato fornitori al 31/12) % 54,3 49,3** 49,9** Presenza sui media numero Numero di analisti che seguono con continuità il titolo numero Cause avviate contro le società del Gruppo numero

11 INDICATORI DI PERFORMANCE IN SINTESI (KPI) 2006 Rapporto Annuale INDICATORI SOCIALI Totale dipendenti numero uomini % 64,3 62,9 60,7 donne % 35,7 37,1 39,3 Tasso di malattia (ore di malattia/totale ore lavorabili) % 3,4 3,5 3,3 Indice di frequenza degli infortuni (numero infortuni (esclusi infortuni in itinere) x /totale ore lavorate) 20,47 20,76 38,65 Indice di gravità degli infortuni (giorni di assenza (esclusi infortuni in itinere) x 1.000/totale ore lavorate) 0,19 0,24 0,39 Posti di lavoro creati numero Percentuale di fatturato dei fornitori in provincia di Brescia % 49,6 43,0 44,8 Liberalità/utile % 0,2 0,5 0,7 10

12 INDICATORI AMBIENTALI Materiali utilizzati ottone t leghe di alluminio t acciaio t Rifiuti assimilabile urbano t totale rifiuti pericolosi t totale rifiuti non pericolosi t Consumo di metano m 3 x Consumo di energia elettrica MWh Emissioni CO 2 t Spese correnti ambientali/fatturato % 0,47 0,48 0,53 Investimenti ambientali/fatturato % 0,08 0,35 0,09 11

13 2006 Rapporto Annuale IDENTITA E 1GOVERNANCE 12

14 IDENTITA AZIENDALE Storia del gruppo Attività Contesto di riferimento Struttura del gruppo SABAF Assetto organizzativo GOVERNANCE DELLA SOSTENIBILITA Relazione sul sistema di corporate governance Integrazione della responsabilità sociale nei processi gestionali Innovazione e gestione del capitale intellettuale Valori, visione e missione Orientamento strategico 13

15 1.1.1 Storia del gruppo Attività Contesto di riferimento Struttura del gruppo SABAF Assetto organizzativo Valori, visione e missione Orientamento strategico Innovazione Eco-efficienza Sicurezza Affermazione sui mercati internazionali Allargamento della gamma di componenti e partnership con i gruppi multinazionali Valorizzazione delle attività immateriali e del proprio capitale intellettuale Rapporto Annuale

16 1.1 IDENTITA AZIENDALE Naturalmente li omini boni desiderano di sapere. Leonardo da Vinci 15

17 IDENTITA AZIENDALE 2006 Rapporto Annuale Capogruppo SABAF S.p.A. Sede legale e amministrativa: Via dei Carpini, Ospitaletto (Brescia) Collegamenti: Tel: Fax: info@sabaf.it Sito web: Dati fiscali: R.E.A. Brescia Codice Fiscale P.IVA Società controllate e quota di pertinenza del gruppo Faringosi Hinges s.r.l. 100% Sabaf Immobiliare s.r.l. 100% Sabaf do Brasil Ltda. 100% Sabaf Mexico S.A. de c.v. 100% ORGANI SOCIALI Consiglio di Amministrazione Presidente Vicepresidente Vicepresidente Amministratore Delegato Consigliere Consigliere Consigliere (*) Consigliere (*) Consigliere (*) Consigliere (*) Consigliere (*) (*) amministratori indipendenti Giuseppe Saleri Gianbattista Saleri Ettore Saleri Angelo Bettinzoli Alberto Bartoli Leonardo Cossu Salvatore Bragantini Raffaele Ghedini Alberto Federico Giua Franco Carlo Papa Flavio Pasotti Collegio Sindacale Società di revisione Presidente Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo AGN SERCA Italo Lucchini Eugenio Ballerio Giovannimaria Seccamani Mazzoli 16

18 1.1.1 LA STORIA DEL GRUPPO ANNI 50: nell immediato dopoguerra, a Lumezzane (Brescia) in un area dove forte è la vocazione per l industria meccanica, Giuseppe Saleri fonda con i fratelli la SABAF, iniziando la lavorazione di vari prodotti in ottone ANNI 60: nel periodo del miracolo economico italiano il settore degli elettrodomestici è protagonista. Sabaf si focalizza sulla produzione di rubinetti per apparecchi di cottura a gas, componenti nei quali la meccanica di precisione è fondamentale. ANNI 70: Sabaf sviluppa una forte specializzazione nella produzione di rubinetti gas e rafforza un modello imprenditoriale basato sulla elevata integrazione verticale e l adozione di tecnologie di processo all avanguardia ANNI 80: La progettazione e la produzione di bruciatori, a fianco dei rubinetti, integra l offerta di Sabaf, che diventa fornitore dell intera gamma di componenti per le apparecchiature a gas ANNI 90: Con l assunzione del controllo da parte di Giuseppe Saleri e la successiva quotazione in Borsa si sancisce la formale separazione tra il controllo e la gestione, delegata ai manager sotto la guida dell Amministratore Delegato Angelo Bettinzoli. La svolta organizzativa è accompagnata da una costante crescita dimensionale e qualitativa ANNI 2000:Il fine dello sviluppo sostenibile di lungo periodo continua ad indirizzare le decisioni strategiche: il trasferimento della sede a Ospitaletto, l internazionalizzazione della produzione, l ulteriore ampliamento della gamma di componenti, modelli di governance societaria e di gestione dei processi allineati alle best practice internazionali 17

19 IDENTITA AZIENDALE Rapporto Annuale ATTIVITA IL GRUPPO SABAF È UNO DEI PRINCIPALI PRODUTTORI MONDIALI DI COMPONENTI PER APPARECCHI DOMESTICI PER LA COTTURA A GAS, CON UNA QUOTA DI MERCATO DI CIRCA IL 50% IN EUROPA E DI CIRCA IL 10% A LIVELLO MONDIALE. IL MERCATO DI RIFERIMENTO È DUNQUE COSTITUITO DAI PRODUTTORI DI ELETTRODOME- STICI, ED IN PARTICOLARE DI CUCINE, PIANI DI COTTURA E FORNI. LA MAGGIOR PARTE DELLE VENDITE È COSTITUITA DALLA FORNITURA DI PRIMO EQUIPAGGIAMENTO, MENTRE SONO TRASCURABILI LE VENDITE DI COMPONENTI DESTINATI ALLA RICAMBISTICA.

20 La produzione si articola su tre linee principali: Rubinetti e termostati, semplici o con sicurezza termoelettrica: sono i componenti che regolano il flusso di gas verso i bruciatori coperti (del forno o del grill) o scoperti; i termostati si caratterizzano per la presenza di un dispositivo termoregolatore per il mantenimento costante della temperature prescelta; Bruciatori: sono i componenti che, mediante la miscelazione del gas con l aria e la combustione dei gas impiegati, producono una o più corone di fiamma; Cerniere: sono i componenti che permettono il movimento ed il bilanciamento in fase di apertura e chiusura della porta del forno, della lavatrice o della lavastoviglie. Il Gruppo inoltre produce e commercializza un ampia gamma di accessori, che integrano l offerta delle principali linee di prodotto. Il know-how tecnologico sviluppato da Sabaf nel corso degli anni ha determinato un modello di business unico, che si caratterizza in particolare per: l integrazione della ricerca e sviluppo sui prodotti e sui processi produttivi; la forte verticalizzazione della produzione, in cui le fasi ad alto valore sono realizzate con tecnologie esclusive; la capacità di coniugare elevata automazione e flessibilità, produzioni di grandi serie e customizzazione; un flusso di investimenti continuo teso a rafforzare i vantaggi competitivi. 19

21 IDENTITA AZIENDALE Rapporto Annuale IL MERCATO DEGLI APPARECCHI DI COTTURA In Europa Occidentale, che rappresenta circa la metà del mercato di destinazione finale dei prodotti Sabaf, il livello di saturazione raggiunto dagli apparecchi di cottura (la quota di famiglie che possiedono l elettrodomestico) è prossimo al 100%. Gli acquisti di nuovi apparecchi sono pertanto rappresentati principalmente da acquisti di sostituzione. Il trasloco, l acquisto o la ristrutturazione di una casa rappresentano spesso occasioni di acquisto di un nuovo apparecchio di cottura. L andamento del mercato è pertanto direttamente influenzato dall andamento dell economia in generale ed in particolare dai livelli di reddito disponibile per le famiglie, dalla fiducia dei consumatori e dall andamento dell attività immobiliare. Negli altri mercati, invece, il livello di saturazione è spesso inferiore. I maggiori tassi di sviluppo dell economia e l andamento demografico molto più favorevole rispetto all Europa Occidentale determinano grandi opportunità per gruppi che, come Sabaf, possono sia collaborare con le multinazionali produttrici di elettrodomestici sia affiancare produttori locali IL CONTESTO DI RIFERIMENTO LE TENDENZE DI FONDO NEL SETTORE DEI PRODUTTORI DI APPARECCHI DI COTTURA Il settore dei produttori di apparecchi di cottura a gas mercato di riferimento di Sabaf si caratterizza per la presenza di realtà eterogenee: grandi gruppi multinazionali di consolidata presenza internazionale nelle vendite e nella produzione, in possesso di marchi forti produttori situati in Paesi a basso costo della manodopera che ambiscono sia a cogliere le opportunità offerte dai mercati domestici sia a svilupparsi rapidamente su scala mondiale produttori focalizzati su specifici mercati, in cui vantano posizioni di leadership produttori (principalmente italiani con forte vocazione all esportazione), che occupano segmenti in cui maggiore è il livello di differenziazione dei prodotti (ad esempio piani di cottura e forni da incasso) oppure in grado di competere sul prezzo. Da anni nel settore è evidente una tendenza all esternalizzazione della progettazione e della produzione di componenti verso fornitori altamente specializzati che, come Sabaf, sono attivi nei principali mercati mondiali ed in grado di fornite una gamma di prodotti che risponde alle esigenze specifiche dei diversi mercati. Inoltre, si accentua la tendenza all internazionalizzazione della produzione, sempre più delocalizzata verso paesi a basso costo della manodopera e in cui i livelli di saturazione sono inferiori. L ingresso di nuovi players sullo scenario internazionale sta inoltre determinando una situazione di eccesso di offerta, che genera forti tensioni competitive ed evolverà probabilmente in una maggiore concentrazione del settore. Peraltro, tale tendenza è meno evidente per gli apparecchi di cottura rispetto agli altri elettrodomestici: nel comparto cottura, infatti, design ed estetica da un lato e la minore intensità di investimenti dall altro consentono il successo anche di piccoli produttori fortemente innovativi. LE TENDENZE DI FONDO NEL SETTORE DEI PRODUTTORI DI COMPONENTI DI APPARECCHI DI COTTURA I sempre maggiori livelli di specializzazione richiesti e la crescente importanza dell automazione della produzione hanno determinato una drastica riduzione dei produttori di componenti per apparecchi di cottura e l uscita dal mercato dei players che non hanno saputo garantire il mantenimento di elevati standard e un continuo miglioramento della loro competitività. Ai produttori di componenti di apparecchi di cottura è richiesto di mantenere altissimi standard di qualità e di ridurre i prezzi medi di vendita. Diventa pertanto fondamentale la capacità del produttore di componenti di controllare con piena autonomia e padronanza tutte le leve operative aziendali. Inoltre è spesso fondamentale la capacità del fornitore di supportare il produttori di elettrodomestici nelle fasi di sviluppo di nuovi apparecchi. In tale ambito un sempre maggiore peso riveste la possibilità di fornire l intera gamma dei componenti. I produttori di componenti più dinamici sono oggi in grado di proporre soluzioni tecniche e produttive innovative, volte a migliorare le prestazioni dell elettrodomestico. L EVOLUZIONE NORMATIVA IN TERMINI DI SICUREZZA In tutto il mondo prosegue il trend verso l utilizzo sicuro del gas per la cottura, teso a ridurre al minimo i rischi di esplosione dovuti a rubinetti dimenticati aperti con bruciatore spento. Nei prossimi anni sono attese evoluzioni nelle normative che prevedano regole più severe, sia in Europa Occidentale (dove nella maggior parte dei Paesi la sicurezza termoelettrica sui rubinetti che alimentano i bruciatori scoperti non è obbligatoria), sia in molti altri Paesi (dove gli attuali standard di sicurezza sono inferiori o addirittura inesistenti).

22 1.1.4 STRUTTURA DEL GRUPPO Oggi Sabaf è un gruppo industriale di cui fanno parte, oltre alla capogruppo Sabaf S.p.A.: FARINGOSI-HINGES S.R.L. Acquisita da Sabaf S.p.A. nel 2000, è uno dei principali produttori di cerniere per forni e per lavastoviglie. La società, caratterizzata da una forte vocazione all esportazione, nel 2006 ha registrato un incremento delle vendite dell 8,5% rispetto al 2005 e una redditività operativa del 18,3% (16,8% nel 2005). Coerentemente con la strategia adottata dalla Capogruppo, Faringosi è oggi fortemente impegnata nell innovazione di prodotto, volta ad aumentare il livello delle prestazioni nei segmenti in cui la società ha una posizione di leadership e a sviluppare la gamma nel settore del lavaggio, e nell innovazione di processo, attraverso un maggiore livello di automazione delle fasi di produzione. Nel corso del 2007 il Gruppo intende avviare la produzione di cerniere per il lavaggio presso un nuovo stabilimento situato in Messico, a fronte degli impegni di fornitura a un gruppo multinazionale. Nel 2006 Faringosi Hinges ha fatturato circa 12,6 milioni di euro (11,6 milioni di euro nel 2005), con un reddito operativo di circa 2,3 milioni di euro (2 milioni nel 2005) e un utile netto di circa 1,2 milioni di euro (1,1 milioni di euro nel 2005). Al 31 dicembre 2006 il patrimonio netto è di circa 5,3 milioni di euro, la posizione finanziaria netta è positiva per circa euro. SABAF DO BRASIL LTDA Il Gruppo Sabaf ha scelto di produrre direttamente alcuni componenti in Brasile per soddisfare le esigenze delle multinazionali presenti con proprie unità produttive, limitare l esposizione al rischio di cambio e ridurre l incidenza sul prezzo finale dei dazi doganali e dei costi di trasporto, che rendono non competitivi i prodotti realizzati in Europa. Sabaf do Brasil ha avviato l attività produttiva a Guarulhos (San Paolo) nel In considerazione dell aumentata competitività della produzione locale, il Gruppo ha deciso di completare l intero processo produttivo dei bruciatori, beneficiando del know how sviluppato in tutte le fasi del processo produttivo. A partire dal 2005, alle operazioni di lavorazione, montaggio e collaudo dei bruciatori, è stata affiancata la pressofusione delle coppe e degli spartifiamma. Questa strategia ha reso maggiormente competitiva la produzione brasiliana e consentito un significativo aumento dell attività già nel 2006, un ulteriore crescita è prevista per il In considerazione della volontà di internalizzare anche le operazioni di coniatura e smaltatura dei coperchi, l attuale stabilimento produttivo appare ormai inadeguato. Di conseguenza, nel corso del 2006 è stata acquisita un area edificabile di circa mq a Jundaì (San Paolo), ed è stata avviata l edificazione di un nuovo stabilimento, dove Sabaf do Brasil trasferirà la produzione nel corso del Sia la progettazione del nuovo stabilimento, sia l appalto dei lavori sono stati coordinati direttamente dal management di Sabaf S.p.A, ponendo attenzione nella fase di appalto alla selezione dei fornitori e nelle attività di progettazione alla tutela della sicurezza dei lavoratori e agli impatti ambientali. In Sabaf do Brasil operano 50 dipendenti. L attività produttiva in Brasile rispetta gli stessi standard tecnologici applicati in Italia. La produzione brasiliana, in particolare, è effettuata con macchinari nuovi, del tutto simili a quelli utilizzati per la produzione in Italia. Oltre ad attenersi al codice di condotta delle Nazioni Unite per le imprese transnazionali, Sabaf è attenta a verificare che le politiche e le procedure operative in atto in Brasile siano coerenti con quelle della Capogruppo, con particolare riferimento alle tematiche inerenti la responsabilità sociale. Nel 2006 la società ha fatturato circa 3,8 milioni di euro (2,1 milioni di euro nel 2005), con un utile operativo di euro (57 mila euro di perdita operativa nel 2005) e un utile netto di euro ( euro nel 2005). A fronte di un patrimonio netto di circa 7,9 milioni di euro, vi sono disponibilità liquide per circa euro. SABAF IMMOBILIARE S.R.L. In considerazione della rilevanza assunta dagli investimenti immobiliari con la costruzione della nuova sede di Ospitaletto e dell opportunità di acquisire abitazioni da destinare ai dipendenti, il Gruppo ha deciso di demandare ad una specifica società controllata la gestione operativa degli immobili. Sabaf Immobiliare s.r.l. detiene la proprietà del complesso immobiliare di Ospitaletto, che affitta alla controllante Sabaf S.p.A. Al 31 dicembre 2006 la società è inoltre proprietaria di 12 appartamenti localizzati in prossimità della sede, dati in uso a dipendenti di Sabaf S.p.A. Sabaf 21

23 IDENTITA AZIENDALE 2006 Rapporto Annuale Immobiliare sta inoltre realizzando nei pressi della sede un nuovo residence di 54 unità (bilocali, trilocali e villette), che saranno destinate prioritariamente a dipendenti della Sabaf S.p.A., con un investimento complessivo di circa 8 milioni di euro. L edificazione sarà conclusa nel corso della primavera del L iniziativa ha riscosso un forte apprezzamento da parte dei dipendenti: alla fine di febbraio 2007 sono stati stipulati 25 contratti preliminari. Nel 2006 Sabaf Immobiliare ha fatturato circa 3 milioni di euro (2,7 milioni di euro nel 2005), con un reddito operativo di circa 1,6 milioni di euro (1,4 milioni di euro nel 2005) e un utile netto di euro ( euro nel 2005). Al 31 dicembre 2006 il patrimonio netto è di circa 16,1 milioni di euro, l indebitamento finanziario netto ammonta a circa 14,5 milioni di euro (dati esposti secondo i principi contabili internazionali). Denominazione Sede Capitale Soci % di sociale sociale partecipazione Capogruppo Sabaf S.p.A. Ospitaletto (BS) EUR Società controllate Faringosi-Hinges s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR Sabaf S.p.A. 100% Sabaf Immobiliare s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR Sabaf S.p.A. 100% Sabaf do Brasil Ltda Guarulhos (Brasile) BRL Sabaf S.p.A. 100% Sabaf Mexico S.A. de c.v. San Luis Potosì (Messico) MXN Sabaf S.p.A. 100% SABAF S.p.A. SABAF MEXICO S.A. de c.v. Nel 2006 è stata costituita la società Sabaf Mexico S.A. de c.v., controllata al 100% da Sabaf S.p.A. Al 31 dicembre 2006 la società non era ancora operativa. Nel corso del 2007 sarà avviata la produzione di cerniere per il lavaggio, a fronte degli impegni di fornitura a un gruppo multinazionale. La società potrà inoltre costituire la base per future attività produttive destinate al mercato messicano e nordamericano. FARINGOSI- HINGES Srl 100% SABAF DO BRASIL LTDA 100% ASSETTO ORGANIZZATIVO Al fine di conseguire i propri obiettivi, la Società ha adottato un modello organizzativo funzionale, snello e flessibile per poter affrontare la complessità del proprio settore e cercare di favorire l innovazione SABAF IMMOBILIARE Srl 100% SABAF MEXICO S.A. de C.V. 100% attraverso la comunicazione informale tra le varie funzioni. L assetto organizzativo garantisce la velocità del processo decisionale. 22

24 ORGANIGRAMMA AZIENDALE CONTROLLO INTERNO G.Beschi CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE AMMINISTRATORE DELEGATO A.Bettinzoli DIREZIONE AMMINISTRATIVA E FINANZIARIA A. Bartoli DIREZIONE TECNICA E DI PRODUZIONE F. Consadori DIREZIONE COMMERCIALE L.Salvi DIREZIONE R&D M. Dora TECNOLOGIE DI PROCESSO A.Venturini SISTEMI INFORMATIVI G. Migliorati UFFICIO ACQUISTI M. Piras UFFICIO QUALITÀ AMBIENTE SICUREZZA M.Tedeschi SISTEMA GESTIONE RESP. SOCIALE M. Giacomelli M.Tedeschi DIREZIONE RISORSE UMANE M. Giacomelli PRODUZIONE BRUCIATORI A.Venturini PRODUZIONE RUBINETTI E TERMOSTATI A. Cancarini PROGRAMMAZIONE LOGISTICA G. Bottali M.Boldini UFFICIO TECNICO M. Dora E. Romelli LABORATORIO G. Guerrini INGEGNERIA DI PROCESSO/ MANUTENZIONE F.Venturini REPARTO MECCANICA P. Fontana REPARTO ELETTRICISTI A. Raspini

25 IDENTITA AZIENDALE 2006 Rapporto Annuale Nel 2002 Sabaf ha predisposto la Carta Valori, strumento di governance con il quale il Consiglio di Amministrazione di Sabaf esplicita i valori, i principi di comportamento e le modalità di gestione dei rapporti tra Sabaf e i suoi stakeholder. Sabaf assume come valore originario e quindi come criterio fondamentale di ogni scelta la Persona, da cui deriva una visione imprenditoriale incentrata sullo sviluppo di un nuovo Umanesimo che assicuri dignità e libertà alla Persona all interno di regole di comportamento condivise. trasparenza COMUNICARE CREDERE PENSARE PERSONA VALORI, VISIONE E MISSIONE La centralità della Persona rappresenta un valore universale, ossia una iper-norma applicabile senza differenze di tempo e di spazio. Nel rispetto di tale valore universale la Società opera promovendo le diversità culturali attraverso il criterio dell equità spaziale e temporale. Un tale impegno morale implica una rinuncia a priori a tutte le scelte che non rispettano l integrità fisica, culturale e morale della Persona, anche se tali decisioni possono risultare efficienti, economicamente convenienti e legalmente accettabili. Rispettare il valore della Persona significa, innanzi tutto, ricondurre a priorità gerarchica la dimensione della categoria dell Essere in rapporto con il Fare e l Avere, e quindi tutelare e valorizzare le manifestazioni essenziali che permettono di esprimere la pienezza della Persona. innovazione AGIRE sicurezza PROMUOVERE IL VALORE DEL PENSARE E DEL CREDERE: Innovazione e Orientamento al cambiamento Sabaf investe in soluzioni tecnologiche all avanguardia e nello sviluppo delle competenze e delle professionalità del proprio personale, al fine di favorire la continua innovazione dei processi e dei prodotti che, oltre a consolidare il vantaggio competitivo dell impresa, rappresentano un progresso per la società civile in termini di maggiore sicurezza e minor impatto ambientale. PROMUOVERE IL VALORE DELL AGIRE: Tutela della sicurezza La sicurezza è uno dei fattori principali del progetto imprenditoriale di Sabaf. La sicurezza all interno dell Azienda, intesa come tutela dell integrità fisica dei lavoratori, è garantita attraverso l ammodernamento ed il miglioramento continuo dei luoghi di lavoro e l adozione di severi standard qualitativi. La sicurezza per gli utilizzatori finali è assicurata offrendo prodotti con altissimi livelli di sicurezza e qualità; infatti i prodotti sono sottoposti ad approfonditi controlli, in conformità ai più severi standard presenti sul mercato, che ne garantiscono l assenza di difetti. PROMUOVERE IL VALORE DEL COMUNICARE: Trasparenza e dialogo Sabaf è attenta alle esigenze e alle aspettative legittime dei suoi interlocutori interni ed esterni (dipendenti, clienti, fornitori, azionisti, finanziatori, concorrenti, Pubblica Amministrazione, collettività). A tal fine la Società è impegnata in un dialogo continuo con tutti gli stakeholder, che vengono informati sull attività dell azienda con la massima trasparenza. Le procedure interne ed i comportamenti effettivi sono orientati al completo rispetto delle leggi e dei regolamenti. 24 cambiamento

26 Consolidare il primato tecnologico e di mercato nella progettazione, produzione e distribuzione dell intera gamma di componenti per apparecchi domestici per la cottura a gas tramite la costante attenzione all innovazione, alla sicurezza ed alla valorizzazione delle competenze interne MISSIONE Associare la crescita delle prestazioni aziendali alla sostenibilità socio-ambientale promuovendo un dialogo aperto alle aspettative legittime degli interlocutori Coniugare le scelte ed i risultati economici con i valori etici mediante il superamento del capitalismo familiare a favore di una logica manageriale orientata non solo alla creazione di valore, ma anche al rispetto dei valori VISIONE 25

27 IDENTITA AZIENDALE 2006 Rapporto Annuale ORIENTAMENTO STRATEGICO COERENTEMENTE CON I VALORI CONDIVISI E LA PROPRIA MISSIONE, LA SOCIETÀ RITIENE CHE ESISTA UN MODELLO INDUSTRIALE E CULTURALE DI SUCCESSO DA REPLICARE E ADATTARE NEI MERCATI ESTERI E NEI SETTORI CONTIGUI ATTRAVERSO LA CRESCITA ORGANICA O ALLEANZE STRATEGICHE E ACQUISIZIONI. L INNOVAZIONE, LA SICUREZZA, LA VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE E LA SOSTENIBILITÀ SOCIO AMBIENTALE RAPPRESENTANO LE CARATTERISTICHE DISTINTIVE DEL MODELLO SABAF. 26

28 INNOVAZIONE L innovazione rappresenta per Sabaf uno degli elementi essenziali del proprio modello industriale ed una tra le principali leve strategiche. Grazie all innovazione continua l Azienda è riuscita a raggiungere risultati d eccellenza, individuando soluzioni tecnologiche e produttive tra le più avanzate ed efficaci attualmente disponibili, instaurando un circolo virtuoso di miglioramento continuo dei processi e dei prodotti, fino ad acquisire una competenza tecnologica con caratteristiche difficilmente replicabili dai concorrenti. I nuovi siti produttivi in Italia e all estero sono progettati per garantire prodotti secondo i più elevati livelli di tecnologia oggi disponibili e rappresentano un modello all avanguardia sia per il rispetto dell ambiente sia per l ergonomia e la sicurezza dei lavoratori. Gli investimenti in innovazione hanno permesso alla società di divenire leader a livello mondiale in un settore di nicchia ad altissima specializzazione e di raggiungere nel tempo elevati livelli di sviluppo tecnologico, specializzazione e flessibilità produttiva. In particolare è da evidenziare come un fattore critico di successo della società sia legato al know-how acquisito negli anni nello sviluppo e realizzazione interna di macchinari, utensili e stampi ECO-EFFICIENZA La strategia di innovazione di prodotto di Sabaf si basa in modo prioritario sulla ricerca di prestazioni superiori sotto il profilo dell impatto ambientale. L attenzione ai tema ambientali si concretizza sia in processi produttivi innovativi che determinano un minore impatto energetico nella fabbricazione dei prodotti, sia nella progettazione di prodotti eco-efficienti durante il loro uso quotidiano. In particolare, gli sforzi di innovazione sono orientati soprattutto verso lo sviluppo di prodotti che riducano i consumi di combustibile (metano o altri gas) e le emissioni (in particolare anidride carbonica e monossido di carbonio) in utenza. 27

29 IDENTITA AZIENDALE 2006 Rapporto Annuale SICUREZZA La sicurezza è stata da sempre uno degli elementi imprescindibili del progetto imprenditoriale della Società. Sicurezza per Sabaf non è una mera adesione agli standard esistenti, ma è una filosofia gestionale orientata al miglioramento continuo delle proprie prestazioni, al fine di garantire all utente finale un prodotto sempre più sicuro. La Società, oltre ad investire nella ricerca di nuovi prodotti, ha scelto di rendersi parte attiva nel diffondere la cultura della sicurezza, sia favorendo la vendita dei prodotti con dispositivi di sicurezza termoelettrica, sia attraverso una politica di comunicazione finalizzata alla promozione dell uso di prodotti con dispositivi di sicurezza termoelettrica. Da tempo Sabaf si è fatta promotrice nelle diverse sedi istituzionali dell introduzione di norme che rendano obbligatoria l adozione di prodotti con dispositivi di sicurezza termoelettrica. La sicurezza si è rilevata fattore critico di successo nella specifica area di business, anche perché la Società è riuscita ad anticipare la domanda di prodotti con dispositivi di sicurezza nel mercato europeo e a stimolare la diffusione di tali prodotti anche nei Paesi in via di sviluppo AFFERMAZIONE SUI MERCATI INTERNAZIONALI Sabaf persegue la propria crescita attraverso l affermazione sui mercati internazionali replicando il proprio modello industriale nei Paesi emergenti e adattandolo alla cultura locale. Coerentemente con i valori di riferimento e la propria missione, la Società sta cercando di trasferire know-how e tecnologie all avanguardia in tali Paesi, operando nel pieno rispetto dei diritti della persona, dell ambiente e osservando il codice di condotta delle Nazioni Unite per le imprese transnazionali. Tale scelta è guidata dalla consapevolezza che solo operando in modo socialmente responsabile è possibile assicurare alle esperienze industriali nei mercati emergenti uno sviluppo di lungo periodo. 28

30 ALLARGAMENTO DELLA GAMMA DI COMPONENTI E PARTNERSHIP CON I GRUPPI MULTINAZIONALI L ampliamento continuo della gamma dei propri componenti ha lo scopo di fidelizzare sempre più la clientela attraverso il più ampio soddisfacimento dei bisogni. La possibilità di offrire una gamma completa di componenti rappresenta per Sabaf un ulteriore elemento distintivo rispetto ai concorrenti. Tale ampliamento è perseguito sia tramite la ricerca interna, sia attraverso alleanze strategiche con altri protagonisti del settore o con acquisizioni in settori contigui. La Società intende consolidare ulteriormente i rapporti di collaborazione con i propri clienti e rafforzare il proprio posizionamento come unico fornitore di una gamma completa di prodotti nel mercato dei componenti di cottura, grazie alla capacità di adattare i processi produttivi alle specifiche esigenze dei clienti VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ IMMATERIALI E DEL PROPRIO CAPITALE INTELLETTUALE La valorizzazione delle attività immateriali è essenziale per competere in modo efficace sul mercato internazionale. Sabaf è attenta a monitorare e incrementare il valore delle proprie attività immateriali: l alta competenza tecnica e professionale delle persone che vi lavorano, l immagine ormai sinonimo di qualità e affidabilità, la reputazione d impresa attenta alle problematiche sociali e ambientali e alle esigenze dei propri interlocutori. La promozione dell idea del lavoro e dei rapporti di scambio con gli stakeholder come passione di un progetto fondato su valori etici comuni in cui tutti possono riconoscersi simmetricamente rappresenta non solo un impegno morale, ma è anche la vera garanzia di valorizzazione degli asset immateriali (capitale intellettuale). In questa prospettiva la condivisone dei valori rappresenta l anello di congiunzione tra la promozione di una cultura d impresa orientata alla responsabilità sociale e la valorizzazione del proprio capitale intellettuale. Infatti, grazie al forte acceleratore rappresentato dal processo di condivisione dei valori, Sabaf punta a potenziare il capitale umano (aumentare le competenze, il senso di partecipazione e la soddisfazione dei collaboratori), che favorisce lo sviluppo del capitale organizzativo (know-how operativo e miglioramento dei processi), garantendo un costante sviluppo del capitale relazionale (in termini di miglioramento dei rapporti di scambio con gli stakeholder). 29

31 1.2.1 Relazione sul sistema di corporate governance 32 I Parte La struttura di governance di Sabaf 33 II Parte Informazioni sull'attuazione delle previsioni del codice di autodisciplina Ruolo del Consiglio di Amministrazione Composizione del Consiglio di Amministrazione Amministratori indipendenti Trattamento delle informazioni riservate e Internal Dealing Comitati interni al consiglio Nomina degli Amministratori Remunerazione degli Amministratori Il sistema di controllo interno Interessi degli Amministratori e operazioni con parti correlate Sindaci Rapporti con gli aziopnisti 47 Redazione dei documenti contabili societari 48 Controllo contabile 48 Capitale sociale e azionisti rilevanti Integrazione della responsabilità sociale nei processi gestionali Evoluzioni nel Processo di gestione della Responsabilità Sociale Confronto con gli stakeholder Temi rilevanti di responsabilità sociale per gli stakeholder e il business Innovazione e gestione del capitale intellettuale Attività di ricerca e sviluppo Gestione del capitale intellettuale Analisi del capitale intellettuale Rapporto Annuale

32 1.2 GOVERNANCE DELLA SOSTENIBILITA A me pare che quelle scientie sieno vane e piene di errori, le quali non sonno nate dall esperientia, madre di ogni certezza, e che non terminano in nota esperientia, cioè, che la loro origine, ò mezzo, ò fine non passa per nessuno de cinque sensi. Leonardo da Vinci 31

33 GOVERNANCE DELLA GOVERNABILITA Rapporto Annuale RELAZIONE SUL SISTEMA DI CORPORATE GOVERNANCE NEL CORSO DEL 2006 SABAF S.P.A. HA DECISO DI ADERIRE AL CODICE DI AUTODISCIPLINA 2006 DI BORSA ITALIANA (DI SEGUITO IL CODICE ) E HA AVVIATO IL PERCORSO DI CONFRONTO E ATTUAZIONE DELLE RACCOMANDAZIONI IVI CONTENTE. IN PARTICOLARE, IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA ESPLICITATO L ADESIONE AL CODICE MEDIANTE L ADOZIONE DI UN MANUALE DI CORPORATE GOVERNANCE CHE DISCIPLINA I PRINCIPI, LE REGOLE E LE MODALITÀ OPERATIVE IDONEE A CONSENTIRE ALLA SOCIETÀ DI RECEPIRNE LE RACCOMANDAZIONI. IL MANUALE DI CORPORATE GOVERNANCE, DISPONIBILE SUL SITO INTERNET ALLA SEZIONE CORPORATE GOVERNANCE, È STATO ADOTTATO CON DELIBERA CONSIGLIARE DEL 19 DICEMBRE 2006 ED È COMPLETATO DA ALCUNE LINEE GUIDA OPERATIVE PREDISPOSTE AI FINI DEL CORRETTO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ DI PERTINENZA DEGLI ORGANI AMMINI- STRATIVI E DI CONTROLLO DI SABAF.

34 La presente relazione è predisposta secondo le indicazioni contenute nel Codice ed è strutturata in conformità alle indicazioni della Guida alla compilazione della relazione sulla corporate governance redatta da Assonime ed Emittenti Titoli nel febbraio I PARTE LA STRUTTURA DI GOVERNANCE DI SABAF Il modello imprenditoriale di SABAF è esplicitato nella visione : coniugare le scelte ed i risultati economici con i valori etici mediante il superamento del capitalismo familiare a favore di una logica manageriale orientata non solo alla creazione di valore, ma anche al rispetto dei valori. Il modello di corporate governance adottato si basa in primo luogo sulla decisione di separare rigorosamente gli interessi e le scelte dell azionista di riferimento (la famiglia Saleri) dagli interessi e dalle scelte della Società e del Gruppo e di affidare conseguentemente la gestione societaria a manager distinti dall azionista di riferimento. Per rafforzare tale determinazione, la famiglia Saleri (che tramite la holding Giuseppe Saleri S.a.p.A. detiene il 53,81% del capitale sociale di Sabaf S.p.A. al 31 dicembre 2006) si è impegnata, anche tramite la sottoscrizione di un patto parasociale, a non ricoprire incarichi operativi (i.e. la qualifica di caposervizio) all interno delle società del Gruppo Sabaf. L allargamento dell azionariato avvenuto con la quotazione in Borsa, l ingresso nel segmento STAR (e la conseguente volontaria adesione a regole di trasparenza e di informativa più stringenti) e la volontà di essere costantemente allineati alle raccomandazioni e best practices di riferimento in tema di corporate governance rappresentano i successivi passi compiuti da Sabaf nella direzione di adeguare il sistema di governo societario ad un modello che vede nell interesse sociale e nella creazione di valore per la generalità degli azionisti il parametro di riferimento dell operato degli amministratori. A integrazione di questo percorso, il management di Sabaf ritiene che l etica fondata sulla centralità dell Uomo ed il rispetto di comuni valori, posti a presidio della creazione di valore, possano indirizzare le decisioni in maniera coerente con la cultura aziendale e contribuire significativamente a garantire la crescita sostenibile dell impresa nel lungo periodo. A tal fine Sabaf ha redatto e pubblicato una Carta Valori, disponibile sul sito internet alla sezione Sostenibilità, che è intesa come lo strumento di governance con il quale il Consiglio di Amministrazione esplicita i valori, i principi di comportamento e gli impegni della Società nei confronti di tutti gli stakeholder soci, collaboratori, clienti, fornitori, finanziatori, pubblica amministrazione, collettività e ambiente. MODELLO DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO DI SABAF Il modello di amministrazione e controllo prescelto da Sabaf è quello tradizionale, caratterizzato dalla presenza di: un Consiglio di Amministrazione incaricato di provvedere all amministrazione e alla gestione aziendale; un Collegio sindacale chiamato a vigilare: (i) sull osservanza della legge e dell atto costitutivo, nonché sul rispetto dei principi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali; (ii) sull adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile della Società; (iii) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice; l Assemblea dei Soci, competente a deliberare: in sede ordinaria, l approvazione del bilancio, la nomina e la revoca degli amministratori e dei sindaci, i compensi e la responsabilità degli stessi; in sede straordinaria, le modificazioni dello statuto, la nomina, la sostituzione e i poteri dei liquidatori. L attività di controllo contabile è affidata ad una società di revisione in possesso dei requisiti di legge, appositamente incaricata dall Assemblea dei soci, sentito il Collegio sindacale. 33

35 GOVERNANCE DELLA GOVERNABILITA Rapporto Annuale II PARTE INFORMAZIONI SULL ATTUAZIONE DELLE PREVISIONI DEL CODICE DI AUTODISCIPLINA Nella presente sezione sono descritte le modalità e il livello di applicazione delle raccomandazioni contenute nel Codice. In applicazione del generale criterio comply or explain, sono altresì indicati i motivi dell eventuale mancata o parziale attuazione dei principi e dei criteri applicativi. 1. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Il Consiglio di Amministrazione è l organo centrale del sistema di Corporate Governance di Sabaf ed ha il potere e il dovere di dirigere la Società, perseguendo l obiettivo primario di creazione di valore per gli azionisti nel lungo periodo, nel rispetto dei valori, dei principi di comportamento e degli impegni dichiarati nella Carta Valori adottata da Sabaf. A tal fine, il Consiglio assume tutte le decisioni necessarie o utili per attuare l oggetto della Società. Ferme restando le competenze esclusive nelle materie previste per legge e per Statuto, al Consiglio di Amministrazione spettano i seguenti compiti: a) esaminare e approvare i piani strategici, industriali, finanziari e il budget della Società e del Gruppo, tenendo in considerazione le informazioni ricevute dagli Amministratori esecutivi, nonché il sistema di governo societario di Sabaf e la struttura del Gruppo ad essa facente capo; b) attribuire e revocare le deleghe agli Amministratori esecutivi, definendo i limiti, le modalità di esercizio e la periodicità, non superiore al trimestre, con la quale gli organi delegati devono riferire al Consiglio circa l attività svolta nell esercizio delle deleghe loro conferite; c) istituire i Comitati interni al Consiglio, definendone la composizione e le modalità di funzionamento nonché attribuendo i relativi compiti e responsabilità; d) valutare, all atto della nomina e comunque periodicamente, due volte l anno, la sussistenza dei requisiti di indipendenza degli Amministratori qualificati come indipendenti; e) valutare l adeguatezza complessiva dell assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale di Sabaf e delle controllate di rilievo strategico predisposto dagli Amministratori delegati, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e alla gestione dei conflitti di interesse, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli Organi e dalle funzioni aziendali preposte al controllo della Società e delle controllate di rilievo strategico; f) valutare il generale andamento della gestione e i sottostanti rischi aziendali, tenendo in considerazione le informazioni ricevute dagli Amministratori esecutivi, nonché confrontando periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati; g) determinare, esaminate le proposte dell apposito Comitato per le Remunerazioni e sentito il Collegio sindacale, la remunerazione degli Amministratori investiti di particolari cariche, nonché, qualora non vi abbia già provveduto l Assemblea, la suddivisione del compenso globale spettante ai singoli membri del Consiglio; h) esaminare ed approvare preventivamente le operazioni di Sabaf e delle sue controllate aventi un significativo rilievo economico, patrimoniale e finanziario, specie se effettuate con parti correlate o altrimenti caratterizzate da un potenziale conflitto di interessi. Al riguardo, il 13 febbraio 2007 il Consiglio di Amministrazione ha adottato una Linea Guida che definisce le modalità di approvazione ed esecuzione delle operazioni di significativo rilievo, con parti correlate o nelle quali un amministratore sia portatore di un interesse, poste in essere dalla Società e dalle sue controllate (si rinvia al successivo paragrafo 9); i) valutare ed approvare la documentazione di rendiconto periodico contemplata dalla normativa vigente; j) definire i criteri attuativi della responsabilità sociale d impresa; k) effettuare, almeno una volta l anno, una valutazione sulle dimensioni, sulla composizione e sul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati, esprimendo orientamenti sulle figure professionali la cui presenza in Consiglio sia ritenuta opportuna. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione di Sabaf ha approvato in data 13 febbraio 2007 una Linea Guida attuativa del Manuale di Corporate Governance. Rispetto ai possibili approcci alla valutazione, il Consiglio di Amministrazione ha optato per l autovalutazione dei singoli Consiglieri attraverso la distribuzione, compilazione, raccolta ed elaborazione di que-

36 stionari e la successiva discussione in Consiglio dei risultati emersi, al fine di individuare eventuali elementi di miglioramento. La prima valutazione del Consiglio sarà effettuata nel corso del Nell ambito del sistema di controllo interno della Società, meglio descritto al successivo paragrafo 8, il Consiglio di Amministrazione è responsabile di: l) definire e approvare le linee di indirizzo del sistema di controllo interno, in modo che i principali rischi afferenti Sabaf e le controllate di rilievo strategico risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati; m) incaricare l Amministratore delegato (o altro Amministratore esecutivo) di Sabaf di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno della Società e delle controllate di rilievo strategico; n) nominare e revocare, su proposta dell Amministratore incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e sentito il parere del Comitato per il Controllo Interno, uno o più soggetti preposti al controllo interno, definendone la remunerazione coerentemente con le politiche aziendali; o) approvare le decisioni in merito all istituzione della funzione di Internal Audit, anche affidando la struttura a soggetti esterni alla Società, previa valutazione dei requisiti di professionalità e indipendenza; p) nell ambito delle responsabilità di valutazione dell adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili generali di cui al precedente punto e), valutare, con cadenza almeno annuale, l adeguatezza, l efficacia e l effettivo funzionamento del sistema di controllo interno; q) adottare la Carta Valori, il Manuale di Corporate Governance, il Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. 231/2001 della Società e le altre procedure di Corporate Governance di Sabaf, provvedendo alle relative modifiche e integrazioni di carattere sostanziale, nonché, ove ritenuto opportuno, all estensione alle società controllate; r) nominare l Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/2001. controllate, individuate dal Consiglio di Amministrazione, che, anche al di sotto di tali soglie, concorrono allo sviluppo e al raggiungimento degli indirizzi e dei piani strategici del Gruppo. Relativamente all esercizio 2006, nessuna delle società controllate da Sabaf S.p.A. è stata considerata di rilievo strategico. Affinché il ruolo di Amministratore sia ricoperto da soggetti in grado di dedicare il tempo necessario allo svolgimento diligente dei compiti assegnati, il Consiglio ha definito, con delibera consiliare del 28 aprile 2006, il proprio orientamento in merito al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco nelle società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni ricoperti dai consiglieri di amministrazione: a) per gli Amministratori esecutivi, numero massimo di incarichi non superiore a 3, non rilevando le cariche ricoperte nell ambito del Gruppo; b) per gli Amministratori non esecutivi, numero massimo di incarichi non superiore a 7, non rilevando le cariche ricoperte nelle società finanziare di cui all art. 113 del Testo Unico Bancario. Ferme restando le previsioni statutarie, il Consiglio di Amministrazione si riunisce periodicamente, con cadenza almeno trimestrale, e, comunque, ogni qualvolta il Presidente lo giudichi necessario ovvero opportuno. Si riunisce altresì su iniziativa degli Amministratori e dei Sindaci, ai sensi di legge e di Statuto (ovvero quando richiesto da almeno un Amministratore o da almeno due Sindaci). Nel corso dell esercizio 2006 il Consiglio si è riunito in 8 occasioni. Il Manuale di Corporate Governance della Società specifica che per controllate di rilievo strategico si intendono le controllate che rappresentano almeno il 25% del totale attivo ovvero del patrimonio netto ovvero dell utile ante imposte di Gruppo, nonché le 35

37 GOVERNANCE DELLA GOVERNABILITA 2006 Rapporto Annuale 2. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Lo Statuto della Società prevede che l Assemblea possa determinare il numero di consiglieri tra un minimo di tre e un massimo di quindici. L elevato numero massimo di consiglieri riflette l esigenza di strutturare il Consiglio di Amministrazione nel modo più confacente ai bisogni della Società. Inoltre, permette a Sabaf di reperire professionalità di diversa estrazione ed integrare differenti competenze ed esperienze per meglio rispondere alle attuali e future esigenze, massimizzando il valore per gli Azionisti. Nell ambito degli amministratori nominati dall Assemblea, il Consiglio di Amministrazione individua i consiglieri esecutivi e quelli non esecutivi. Per amministratori esecutivi si intendono: (a) gli Amministratori delegati di Sabaf o di una sua controllata avente rilievo strategico, ivi compresi i Presidenti con deleghe individuali di gestione o con un ruolo specifico nello sviluppo delle strategie aziendali; (b) gli Amministratori che ricoprono incarichi direttivi in Sabaf o nelle controllate di rilievo strategico. fino all approvazione del bilancio dell esercizio Il Consiglio è stato allargato a 11 membri, dei quali la maggioranza (6) sono amministratori non esecutivi. Sono stati confermati, in qualità di amministratori esecutivi, il Presidente Giuseppe Saleri, il Vicepresidente Gianbattista Saleri, l Amministratore Delegato Angelo Bettinzoli e il Direttore Finanziario, Alberto Bartoli, mentre è entrato in Consiglio Ettore Saleri, membro della famiglia che detiene il controllo della società. Nell ambito dei consiglieri non esecutivi, sono stati confermati Leonardo Cossu (professionista aziendalista), Raffaele Ghedini (professionista nell ambito della ricerca scientifica e tecnologica, della formazione e della consulenza), Franco Carlo Papa (professionista nell ambito della corporate governance, della finanza e dello sviluppo delle imprese, past president dell AIAF, Associazione Italiana Analisti Finanziari), e Flavio Pasotti (imprenditore e presidente di Apindustria Brescia), mentre sono entrati in Consiglio Salvatore Bragantini (ex commissario CONSOB) e Alberto Federico Giua (docente di Innovazione e Sviluppo del Prodotto presso l Università Cattaneo di Castellanza. Elio Borgonovi (professore ordinario presso l Università Bocconi di Milano) ha ricoperto la carica di amministratore fino al 28 aprile Al fine di garantire che la presenza complessiva di Amministratori non esecutivi sia per numero e autorevolezza tale da garantire che il loro giudizio possa avere un peso significativo nell assunzione delle decisioni consiliari, il Consiglio di Amministrazione assicura la presenza di una maggioranza di consiglieri non esecutivi. Sabaf ritiene, infatti, che un Consiglio di Amministrazione con una forte presenza di amministratori non esecutivi e indipendenti di elevato profilo rappresenti un forte segnale dell attenzione agli interessi degli azionisti di minoranza e, al contempo, un ulteriore passo per garantire la sostenibilità di lungo periodo dello sviluppo della Società. In ogni caso, al fine di evitare la concentrazione di cariche sociali in una sola persona, è mantenuta separata la figura di Presidente da quella di Amministratore delegato, al quale spetta il ruolo di principale responsabile della gestione dell impresa. L assemblea degli azionisti del 28 aprile 2006 ha nominato il Consiglio di Amministrazione in carica I curriculum vitae degli amministratori sono disponibili sul sito internet alla sezione Corporate Governance. Di seguito si rendono note le cariche di amministratore o sindaco ricoperte in altre società quotate, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Giuseppe Saleri è Presidente di Giuseppe Saleri S.a.p.A., la società finanziaria che controlla Sabaf S.p.A.; Angelo Bettinzoli è amministratore indipendente di Gefran S.p.A.; Leonardo Cossu è Presidente del Consiglio di Amministrazione di Leonessa Fiduciaria s.r.l., Presidente del Collegio Sindacale di Guido Berlucchi & C. S.p.A. e sindaco effettivo di Banca Valori S.p.A., Bossini S.p.A., Brawo S.p.A., Finber S.p.A. e Infracom Italia S.p.A.;

38 Franco Carlo Papa è amministratore indipendente in DMT S.p.A., amministratore in IGI SGR S.p.A., Presidente del Collegio Sindacale di Gecofin S.p.A. e di Metalwork S.p.A., sindaco effettivo in Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Salvatore Bragantini è Presidente di APEI SGR S.p.A e di PROMAC S.p.A., Vice Presidente di IW Bank S.p.A., amministratore di Unicredit Banca Mobiliare S.p.A., di Interpump Group S.p.A., di Aeroporto G. Marconi di Bologna S.p.A. e membro del Supervisory Board di KME (Germania). L AMMINISTRATORE DELEGATO All Amministratore Delegato Angelo Bettinzoli spetta la gestione della società secondo le linee strategiche delineate dal Consiglio di Amministrazione. L Amministratore Delegato coordina tutte le funzioni aziendali, garantendo un processo decisionale rapido e assicurando una gestione efficiente e trasparente. All Amministratore Delegato sono conferite ampie deleghe relative a tutte le aree di operatività dell azienda, con firma singola, entro il limite di un milione di euro per singola operazione. Con periodicità almeno trimestrale, l Amministratore Delegato riferisce al Consiglio sull attività svolta e fornisce la descrizione qualitativa e quantitativa delle eventuali operazioni di significativo rilievo, atipiche, inusuali o con parti correlate. IL PRESIDENTE E I VICEPRESIDENTI Il Presidente convoca le riunioni del Consiglio, ne coordina le attività e guida lo svolgimento delle relative riunioni. In caso di impedimento, le sue funzioni sono svolte da un Vicepresidente. Al Presidente e ai Vicepresidenti sono conferite ampie deleghe, con firma disgiunta, entro il limite di euro per singola operazione. Le deleghe al Presidente e ai Vicepresidenti sono conferite per una maggiore snellezza nella gestione e in particolare sono volte a garantire che in ogni momento non si realizzino vuoti di gestione, nel caso in cui l Amministratore Delegato non possa esercitare le sue funzioni. IL LEAD INDEPENDENT DIRECTOR In considerazione del fatto che il Presidente del Consiglio di Amministrazione è la persona che controlla Sabaf, il Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2006 ha nominato Franco Carlo Papa quale Lead Independent Director. Tale figura resta in carica per tutta la durata del Consiglio e rappresenta un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli Amministratori non esecutivi, con particolare riguardo a quelli indipendenti. Il Lead Independent Director collabora con il Presidente, al fine di assicurare che gli Amministratori siano destinatari di flussi informativi completi e tempestivi concernenti l adozione delle deliberazioni da parte del Consiglio e l esercizio da parte dello stesso dei poteri di direzione, indirizzo e controllo dell attività della Società e del Gruppo. In particolare, in preparazione delle riunioni, il Lead Independent Director collabora con il Presidente con riguardo alla valutazione della documentazione da trasmettere preventivamente ai Consiglieri e ai Sindaci, al fine di consentire un efficace ed informata partecipazione ai lavori dell Organo collegiale, nonché alla valutazione dei casi in cui situazioni impreviste di necessità o urgenza richiedano di limitare l informazione preventiva. Il Lead Independent Director coordina inoltre il processo di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione. 3. AMMINISTRATORI INDIPENDENTI Un numero adeguato di Amministratori non esecutivi è indipendente, nel senso che non intrattiene né ha di recente intrattenuto, neppure indirettamente, con Sabaf o con soggetti legati a Sabaf, relazioni tali da condizionarne l autonomia di giudizio. Al fine di garantire la presenza di un numero adeguato di Amministratori indipendenti, Sabaf ha deciso di adottare le seguenti proporzioni (più restrittive rispetto a quelle richieste da Borsa Italiana per le società quotate al segmento STAR): (i) fino a cinque membri nel Consiglio: almeno due Amministratori indipendenti; (ii) da sei a dieci membri nel Consiglio: almeno tre Amministratori indipendenti; 37

39 GOVERNANCE DELLA GOVERNABILITA Rapporto Annuale (iii) da undici a quindici membri nel Consiglio: almeno quattro Amministratori indipendenti. Il requisito dell indipendenza è valutato dal Consiglio di Amministrazione di Sabaf avendo riguardo più alla sostanza che alla forma. A tal fine, sono considerate come condizioni idonee ad inficiare il requisito di indipendenza le situazioni in cui un Amministratore: a) sia titolare, direttamente, indirettamente (anche attraverso società controllate, fiduciari o interposta persona) o per conto di terzi, di partecipazioni azionarie di Sabaf, tali da permettere di esercitare il controllo o un influenza notevole sulla Società, o partecipi a patti parasociali per il controllo o l esercizio di un influenza notevole su Sabaf; b) sia, o sia stato nei precedenti tre esercizi, un esponente di rilievo di Sabaf, di una sua controllata avente rilevanza strategica o di una società sottoposta a comune controllo con Sabaf, ovvero di una società o di un ente che, anche insieme con altri attraverso un patto parasociale, controlla Sabaf o è in grado di esercitare sulla stessa un influenza notevole. A tal fine, sono da considerarsi esponenti di rilievo di Sabaf il Presidente, il Vice Presidente, gli Amministratori esecutivi e i dirigenti con responsabilità strategiche; c) abbia o abbia avuto, direttamente, indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali sia esponente di rilievo, come sopra definito, ovvero in qualità di partner di uno studio professionale o di una società di consulenza) o per conto di terzi, una relazione commerciale, finanziaria o professionale con Sabaf, con una sua controllata o con qualcuno dei suoi esponenti di rilievo, nonché con l azionista o con il gruppo di azionisti che la controllano, tale da condizionarne l autonomia di giudizio, ovvero è stato dipendente di uno dei predetti soggetti. Al riguardo, la rilevanza della relazione commerciale, finanziaria o professionale è valutata dal Consiglio di volta in volta, in relazione alle specifiche situazioni. Sono, tuttavia, considerate sempre come rilevanti dal Consiglio le seguenti tipologie di relazioni: rapporti di natura commerciale o finanziaria intrattenuti nell anno in corso e nel precedente, nonché prestazioni professionali rese nell anno in corso e nel precedente in via diretta o indiretta (ad esempio attraverso società controllate o delle quali il soggetto sia esponente di rilievo, partner di uno studio professionale o di una società di consulenza), qualora tali rapporti: non siano stati resi a condizioni di mercato, ovvero anche se resi a condizioni di mercato, eccedano il 5% del fatturato dell impresa fornitrice o dell impresa beneficiaria (per i rapporti di natura commerciale o finanziaria) oppure eccedono il 5% del reddito dell Amministratore ovvero Euro (per le prestazioni professionali); rapporti di lavoro subordinato intercorsi nei tre esercizi precedenti con Sabaf; d) sia uno stretto familiare di una persona che si trovi in una delle situazioni di cui ai precedenti punti. A tal fine, per stretto familiare si intende il coniuge, il convivente more uxorio e i familiari conviventi, parenti e affini entro il quarto grado. e) riceva o abbia ricevuto nei precedenti tre esercizi, da Sabaf o da una società controllata o controllante, una significativa remunerazione aggiuntiva rispetto all emolumento fisso di Amministratore non esecutivo, ivi inclusa la partecipazione a piani di incentivazione legati alla performance aziendale, anche a base azionaria; f) l Amministratore è socio o amministratore di una società o di un entità appartenente alla rete della società incaricata della revisione contabile dell emittente; g) l Amministratore è stato consigliere di Sabaf per più di nove anni negli ultimi dodici anni; h) l Amministratore riveste la carica di consigliere esecutivo in un altra società nella quale un consigliere esecutivo di Sabaf abbia un incarico di amministratore. Il Consiglio potrà individuare, di volta in volta, altre situazioni idonee ad inficiare il requisito dell indipendenza.

40 Il Consiglio di Amministrazione valuta, con l astensione degli interessati, la presenza dei requisiti di indipendenza degli Amministratori indipendenti dopo la loro nomina e, successivamente, due volte l anno, in occasione dell approvazione del progetto di bilancio e delle relazione semestrale. La sussistenza di tali requisiti, definiti nel Manuale di Corporate Governance, è stata verificata per la prima volta il 19 dicembre 2006, contestualmente all adozione del Manuale. In base ai nuovi criteri, sono stati confermati amministratori indipendenti Salvatore Bragantini, Raffaele Ghedini, Alberto Federico Giua, Franco Carlo Papa e Flavio Pasotti. Al contrario Leonardo Cossu, amministratore indipendente della società fino a quella data, a seguito dell applicazione dei nuovi criteri ha perso la qualifica di indipendente, in quanto ricopre la carica di amministratore di Sabaf S.p.A. da oltre nove anni. Gli Amministratori indipendenti si riuniscono quando necessario e, comunque, almeno una volta l anno, in assenza degli altri Amministratori, per discutere e condividere temi giudicati di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio di Amministrazione o alla gestione aziendale, ivi incluse la condivisione di esperienze sia di carattere strategico e generale sia di carattere tecnico e particolare formate all esterno dell impresa, che possano costituire un contributo per la Società. In particolare, gli Amministratori indipendenti si confrontano su tematiche in cui vi è il rischio di conflitto (o di non coincidenza) tra l interesse degli Azionisti e quello di cui sono portatori tutti o parte degli amministratori. A seguito delle riunioni possono emergere suggerimenti per il miglioramento degli aspetti di governance di Sabaf, che saranno portati all attenzione del Consiglio nella prima riunione consiliare utile a cura del Lead Independent Director. Nel corso del 2006 gli amministratori indipendenti si sono riuniti in una occasione. 4. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI RISERVATE E INTERNAL DEALING INFORMAZIONI RISERVATE La gestione delle informazioni riservate è curata dall Amministratore delegato sulla base di una specifica procedura per la gestione interna e la comunicazione all esterno di documenti ed informazioni riguardanti la Società, proposta dallo stesso Amministratore delegato e adottata dal Consiglio. Particolare attenzione è posta alla gestione delle informazioni di natura privilegiata, così come definite dall art. 181 del Testo Unico sulla Finanza (ovvero non ancora rese pubbliche e idonee, se divulgate, ad influenzare sensibilmente il prezzo dei relativi strumenti quotati). Detta procedura tende a perseguire gli obiettivi di gestione attenta, sicura e riservata di questa tipologia di informazioni, nonché una divulgazione di quelle di natura privilegiata simmetrica, non selettiva, tempestiva, in forma completa e adeguata. I membri degli Organi sociali sono tenuti a mantenere riservate le informazioni e i documenti acquisiti nello svolgimento dei loro compiti e a rispettare la procedura citata. INTERNAL DEALING La Società ha adottato un Codice di Comportamento in materia di Internal Dealing che disciplina gli obblighi informativi e di condotta inerenti alle operazioni su strumenti finanziari compiute dai cosiddetti soggetti rilevanti, nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari. Il Codice, adottato nel corso del 2006 in sostituzione del precedente, recepisce le novità di legge e di regolamento. Per Soggetti Rilevanti del Gruppo SABAF ai fini del Codice si intendono: gli amministratori e i sindaci di Sabaf S.p.A.; il direttore amministrativo e finanziario, il direttore commerciale, l investor relator di Sabaf S.p.A.; gli amministratori e i direttori generali (qualora nominati) delle principali controllate di Sabaf S.p.A., per tali intendendosi le società controllate che vengono consolidate con il metodo integrale e che in base all ultimo bilancio approvato soddisfino almeno due dei seguenti parametri: totale attivo maggiore di 39

41 GOVERNANCE DELLA GOVERNABILITA Rapporto Annuale 7,5 milioni di euro, patrimonio netto maggiore di 7,5 milioni di euro, totale ricavi maggiore di 15 milioni di euro. Nessuna delle Società controllate è attualmente ricompresa in tali parametri. Nel corso del 2006 sono state segnalate n. 15 operazioni di internal dealing, comunicate e diffuse al pubblico in conformità alla vigente disciplina. Il dettaglio di tali operazioni è altresì disponibile sul sito alla sezione Investor Relations/Internal Dealing. Il Codice vieta ai soggetti rilevanti il compimento di qualsiasi operazione nei sette giorni antecedenti la data di convocazione delle riunioni del consiglio di amministrazione di Sabaf S.p.A. chiamate ad approvare situazioni economico-finanziarie consuntive o previsionali 5. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO Nel corso della prima riunione dopo la sua nomina, il 28 aprile 2006 il Consiglio di Amministrazione ha istituito al suo interno il Comitato per le Remunerazioni e il Comitato per il Controllo Interno, entrambi con funzioni propositive e consultive e senza poteri decisionali. Tali Comitati erano istituiti anche in seno al Consiglio in carica fino al 28 aprile Il Manuale di Corporate Governance adottato il 19 dicembre 2006 specifica che i Comitati sono composti da un numero minimo di tre membri, scelti fra i consiglieri ritenuti idonei per competenza, esperienza e disponibilità ad espletare gli incarichi e le funzioni assegnate al Comitato. Il Manuale prevede inoltre che in fase di nomina, il Consiglio attribuisca a ciascun Comitato un fondo, che dovrà essere da quest ultimo impiegato esclusivamente per le spese sostenute nell esercizio delle funzioni assegnate, rendendone conto al Consiglio di Amministrazione. Tale ultima disposizione non è stata applicata nel corso del 2006, ma ne è prevista l adozione durante il A inizio 2007 i Comitati hanno nominato al proprio interno un Presidente con funzioni di coordinamento, organizzazione dei lavori e interfaccia con il Consiglio. I Comitati si riuniscono ogni qualvolta il loro Presidente lo reputi opportuno o su richiesta di un loro membro e, in ogni caso, almeno due volte l anno. La Società mette a tal fine a disposizione dei Comitati i propri spazi o i propri strumenti di teleconferenza o videoconferenza. Di ogni riunione è redatto apposito verbale sottoscritto dagli intervenuti; i verbali sono trascritti su un libro conservato presso la sede della Società in luogo ad accesso limitato e controllato, insieme all altra documentazione societaria. I Comitati riportano al Consiglio almeno una volta l anno relazionando sulle attività svolte e riportando suggerimenti e raccomandazioni sulle materie di pertinenza. Nello svolgimento delle funzioni assegnate, i Comitati hanno libero accesso alle informazioni e funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei loro compiti e possono avvalersi, entro i limiti del fondo assegnato, di consulenti esterni qualificati. 6. NOMINA DEGLI AMMINISTRATORI Per la nomina degli amministratori non è attualmente adottato il meccanismo del voto di lista. Entro il 30 giugno 2007 la Società adeguerà lo statuto alle nuove disposizioni di legge (art. 147-ter del Testo Unico della Finanza) e di regolamento e introdurrà il voto di lista al fine di assicurare che almeno uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione sia espresso da azionisti di minoranza. L assemblea del 28 aprile 2006 ha proceduto all elezione degli Amministratori per il triennio Gli amministratori indicati dall azionista di maggioranza Giuseppe Saleri S.a.p.A. sono stati eletti con voto unanime dei presenti. La votazione si è tenuta a scrutinio segreto, come previsto dalla allora vigente disposizione di legge. Il Presidente dell assemblea in tale occasione, dopo aver manifestato le proprie riserve circa le modalità della votazione, ha segnalato agli azionisti presenti che, pur nel rispetto dello scrutinio segreto, avevano la facoltà di dichiarare il proprio voto al fine di rendere il procedimento

42 assembleare più trasparente e funzionale. In considerazione del fatto che la Società è controllata di diritto da un unico azionista, non è costituito in seno al Consiglio di Amministrazione un Comitato per la nomina degli Amministratori. Il Manuale di Corporate Governance, adottato il 19 dicembre 2006, prevede che nell ambito dell avviso di convocazione dell Assemblea, divulgato almeno trenta giorni prima della data prevista, gli Azionisti sono invitati a depositare presso la sede sociale le liste di canditati alla nomina di Amministratore, corredate dal Curriculum Vitae di ciascun candidato con un'esauriente informativa riguardante le caratteristiche personali e professionali dei candidati, e dall eventuale dichiarazione della loro idoneità a qualificarsi come indipendente. Il deposito delle liste da parte degli Azionisti dovrà avvenire almeno quindici giorni prima della data dell Assemblea. Le liste, corredate dalle informazioni sulle caratteristiche dei candidati, sono tempestivamente pubblicate attraverso il sito internet di Sabaf. 7. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI La remunerazione dei singoli Amministratori è stabilita in misura sufficiente ad attrarre, trattenere e motivare consiglieri dotati delle qualità professionali per espletare con successo le attività di competenza. All atto della nomina del Consiglio, l Assemblea del 28 aprile 2006 ha determinato l ammontare del compenso spettante ai membri del Consiglio per il triennio Il Consiglio ha proceduto, quindi, nell ambito della riunione consiliare per l assegnazione dei poteri e delle deleghe di funzione, alla suddivisione del compenso stabilito dall Assemblea tra i suoi membri. Il Manuale di Corporate Governance prevede che la remunerazione degli Amministratori esecutivi sia deliberata dal Consiglio di Amministrazione previo esame delle proposte del Comitato per le Remunerazioni (di cui al successivo punto) e sentito il Collegio sindacale. Tale disposizione è applicata a partire dalla data di approvazione del Manuale (19 dicembre 2006). Il Manuale di Corporate Governance della Società prevede inoltre che: parte della remunerazione degli Amministratori esecutivi (così come quella dei dirigenti con responsabilità strategiche in azienda) sia legata ai risultati economici conseguiti da Sabaf e/o al raggiungimento di obiettivi specifici preventivamente indicati dal Consiglio ovvero, nel caso di dirigenti di cui sopra, dall Amministratore delegato; gli Amministratori esecutivi, così come i dirigenti con responsabilità strategiche, possano essere destinatari di piani di incentivazione a base azionaria; la remunerazione degli Amministratori non esecutivi sia commisurata agli impegni richiesti a ciascuno di essi, tenuto conto dell eventuale partecipazione ad uno o più Comitati interni. La loro remunerazione non è legata ai risultati economici conseguiti da Sabaf, né a piani di incentivazione a base azionaria, salvo motivata decisione dell Assemblea dei soci. Il 6 maggio 2003 l assemblea degli azionisti di Sabaf S.p.A. aveva deliberato un aumento di capitale al servizio di un piano di stock option destinato ad alcuni amministratori e dipendenti. Il piano di stock option aveva le seguenti caratteristiche: numero di opzioni assegnate: data di maturazione: 15 aprile 2006 periodo di esercizio: 1 luglio 31 ottobre 2006 prezzo di esercizio: euro 14,38 Sulla base dell andamento economico del Gruppo in rapporto alle condizioni di esercitabilità previste dal piano (raggiungimento di predeterminati obiettivi di EBITDA e di EBIT), sono maturate opzioni, che hanno determinato, nel corso del 2006, la sottoscrizione di un numero corrispondente di azioni da parte dei beneficiari. Le rimanenti opzioni, non esercitabili, sono scadute. Alla data della presente relazione non è in essere alcun piano di stock option. Il Comitato per le Remunerazioni ha in corso la valutazione del sistema 41

43 GOVERNANCE DELLA GOVERNABILITA 2006 Rapporto Annuale di incentivazione dell Amministratore Delegato, dei consiglieri che ricoprono particolari cariche e dei dirigenti ritenuto più opportuno, al fine di presentare al Consiglio raccomandazioni e proposte. Informazioni nominative sulla remunerazione degli amministratori - incluse le stock options - sono riportate nelle note al bilancio. COMITATO PER LE REMUNERAZIONI Il Comitato per le Remunerazioni, istituito in seno al Consiglio di Amministrazione, è composto da quattro membri non esecutivi (Cossu, Ghedini, Giua, Pasotti), la maggioranza dei quali indipendenti. Il Comitato per le Remunerazioni ha il compito di: formulare proposte al Consiglio, in assenza dei diretti interessati, per la remunerazione dell Amministratore delegato e dei consiglieri che ricoprono particolari cariche, monitorando l applicazione delle decisioni adottate dal Consiglio stesso. Con specifico riguardo alla parte di remunerazione legata ai risultati economici della Società, le relative proposte sono accompagnate da suggerimenti sugli obiettivi connessi e sui criteri di valutazione, al fine di allineare la remunerazione dell Amministratore delegato e dei consiglieri che ricoprono particolari cariche con gli interessi a medio-lungo termine degli Azionisti e con gli obiettivi di crescita fissati dal Consiglio stesso; valutare la determinazione dei criteri per la remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche, vigilando sulla loro corretta applicazione (in base alle informazioni fornite dall Amministratore delegato) e formulando al Consiglio raccomandazioni generali in materia. Nella formulazione delle proposte al Consiglio con riguardo alle remunerazioni dei consiglieri e nella valutazione dei criteri di remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche, il Comitato per le Remunerazioni considera tutti i ruoli, le cariche e le responsabilità assegnate al consigliere/dirigente, nonché tutte le remunerazioni riconosciute a livello di Gruppo. 8. IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO Il sistema di controllo interno della Società e delle controllate di rilievo strategico è costituito dall insieme delle regole, procedure e strutture organizzative volte a prevenire o limitare ragionevolmente i rischi legati al business e a consentire il raggiungimento degli obiettivi di efficacia ed efficienza dei processi operativi aziendali, di salvaguardia dell integrità patrimoniale, di completezza, affidabilità e tempestività delle informazioni contabili e gestionali e di conformità dei comportamenti aziendali alle leggi, ai regolamenti, alle direttive e alle procedure aziendali. Il sistema di controllo interno di Sabaf e delle sue controllate strategiche coinvolge tutto il personale aziendale; il suo corretto funzionamento è assicurato attraverso il contributo di una pluralità di soggetti cui sono assegnati differenti ruoli e responsabilità. Il Consiglio di Amministrazione della Società è il responsabile ultimo del sistema di controllo interno, del quale definisce le linee di indirizzo, valuta periodicamente l adeguatezza rispetto alle caratteristiche dell impresa e fornisce periodica informativa al mercato, avvalendosi del supporto degli attori aziendali a vario titolo coinvolti, con particolare riferimento al Comitato per il Controllo Interno e al Preposto al Controllo Interno. Le competenze specifiche del Consiglio nell ambito del sistema di controllo interno sono riportate nel precedente paragrafo 1, cui si rinvia. Nell ambito delle responsabilità affidategli dal Consiglio di Amministrazione di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno, l Amministratore delegato dà esecuzione alle linee di indirizzo e attuazione del sistema di controllo interno, provvedendo a: (a) progettare, realizzare e gestire il sistema, verificandone costantemente l adeguatezza complessiva, l efficacia e l efficienza con il supporto del Preposto al Controllo Interno e della funzione di Internal audit; (b) aggiornare il sistema di controllo interno rispetto alle dinamiche delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare; (c) curare l identificazione dei principali rischi aziendali, da sottoporre periodicamente all esame del Consiglio di Amministrazione. 42

44 Il Comitato per il Controllo Interno ha funzioni propositive e consultive nei confronti del Consiglio di Amministrazione, al fine di supportarlo nell assolvimento delle responsabilità in materia di sistema di controllo interno, con particolare riguardo alle valutazioni e decisioni relative al sistema di controllo interno, all approvazione dei bilanci e delle relazioni semestrale e ai rapporti fra la Società e la società di revisione. Nel dettaglio, al Comitato per il Controllo Interno sono affidati i seguenti compiti: a) valutare, unitamente al Direttore Amministrativo ed ai revisori, la corretta applicazione dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato; b) esprimere, su richiesta dell Amministratore delegato, pareri su specifici aspetti inerenti all identificazione dei principali rischi aziendali nonché alla progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno; c) esaminare il piano di lavoro preparato dal Preposto al Controllo Interno, nonché le relazioni periodiche da esso predisposte; d) valutare le proposte formulate dalle società di revisione per ottenere l affidamento del relativo incarico, nonché il piano di lavoro predisposto per la revisione e i risultati esposti nella relazione e nella eventuale lettera di suggerimenti; e) vigilare sull efficacia del processo di revisione contabile; f) esprimere pareri preventivi con riguardo alle operazioni con parti correlate o nelle quali un Amministratore possa essere portatore di un interesse, per conto proprio o di terzi, sottoposte all attenzione del Comitato dal Consiglio di Amministrazione; g) svolgere gli ulteriori compiti che gli vengono attribuiti dal Consiglio di Amministrazione; h) riferire al Consiglio, almeno semestralmente, in occasione dell approvazione del bilancio e della relazione semestrale, sull attività svolta nonché sull adeguatezza del sistema di controllo interno. Il Comitato per il Controllo Interno è composto da tre membri non esecutivi (Bragantini, Cossu, Papa), la maggioranza dei quali indipendenti. Tutti i componenti del Comitato possiedono un adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria. Ai lavori del Comitato per il Controllo Interno partecipano il Presidente del Collegio sindacale o altro Sindaco da lui designato, nonché il Preposto al Controllo Interno, in qualità di Segretario. Nel corso del 2006, il Comitato ha in particolare espresso le proprie valutazioni in merito: alla pianificazione delle attività di controllo interno, in particolare per quanto riguarda la decisione di affidare la funzione di internal auditing in outsourcing; agli adempimenti societari in materia di informativa societaria e di market abuse e; all analisi della bozza di Modello Organizzativo ai sensi del D.Lgs. 231/2001; all analisi della bozza del Manuale di Corporate Governance; alla documentazione inerente le operazioni di copertura dai rischi finanziari in essere e alla loro rappresentazione contabili. Il Preposto al Controllo Interno, nominato dal Consiglio di Amministrazione su proposta dell Amministratore delegato in qualità di incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno, coadiuva il Consiglio, il Comitato per il Controllo Interno, l Amministratore delegato e, più in generale, i Responsabili di Funzione nell adempimento delle proprie responsabilità in tema di sistemi di controllo interno e gestione dei rischi. In particolare, il Preposto al Controllo Interno: a) assiste l Amministratore delegato e i Responsabili di Funzione nella progettazione, gestione e monitoraggio del sistema di controllo interno; b) pianifica le attività di verifica circa l adeguatezza e l operatività del sistema di controllo interno implementato secondo un approccio di tipo risk based; c) verifica che le procedure poste in essere per la gestione dei rischi significativi siano rispettate, esprimendo una valutazione sull idoneità del sistema di controllo interno a conseguire un accettabile profilo di rischio complessivo. 43

45 GOVERNANCE DELLA GOVERNABILITA 2006 Rapporto Annuale Nell espletamento di tali compiti, il Preposto al Controllo Interno riporta direttamente all Amministratore delegato e riferisce, almeno semestralmente, del proprio operato al Comitato per il Controllo Interno e al Collegio sindacale. Il Preposto al Controllo Interno ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento delle funzioni assegnate e si avvale, per l esecuzione delle attività di verifica dell adeguatezza ed effettiva operatività del sistema di controllo interno, di una struttura di internal auditing, affidata a soggetti esterni alla Società. Per tale ragione, il Preposto al Controllo Interno è dotato di un budget, approvato dal Consiglio di Amministrazione, idoneo all espletamento delle funzioni assegnate. Nell ambito delle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione e delle direttive ricevute nel dare esecuzione a tali linee guida, i responsabili di funzione hanno la responsabilità di gestire, attuare e monitorare l efficace funzionamento del sistema di controllo interno nell ambito della propria sfera di responsabilità, assicurando l adozione di adeguate procedure in relazione ai rischi connessi alle attività di pertinenza. Nell articolazione del sistema di controllo interno, alcune unità organizzative si trovano a svolgere attività di diverso tipo, di monitoraggio dei controlli, fra le quali le attività del Servizio Qualità, Sicurezza e Ambiente, e altre attività facenti capo alla Direzione del Personale e al Servizio Sistemi Informativi. Tra i responsabili delle suddette funzioni è assicurato un flusso continuo di informazioni tale da supportare e agevolare il processo di valutazione del sistema di controllo interno. Tutti i dipendenti, ciascuno secondo i rispettivi ruoli, contribuiscono ad assicurare un efficace funzionamento del Sistema di controllo interno. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D.LGS. 231/2001 Nel corso del 2006 Sabaf ha adottato il Modello di organizzazione e gestione, come suggerito dal D.Lgs. 231/2001 (di seguito anche Modello ), finalizzato a prevenire la possibilità di commissione degli illeciti rilevanti ai sensi del Decreto, che prevede una responsabilità amministrativa della società nel caso di alcune tipologie di reati commessi da dipendenti o collaboratori nell interesse della società. La parte generale del Modello è disponibile sul sito internet alla sezione Investor Relations / Corporate Governance. Il Modello è un insieme di principi generali, regole di condotta, strumenti di controllo e procedure organizzative, attività formativa e informativa e sistema disciplinare, finalizzato ad assicurare la prevenzione della commissione di reati. Il Modello prevede anche l obbligatoria istituzione dell Organismo di Vigilanza (OdV), cui sono affidati compiti di valutazione dell adeguatezza del Modello, ossia della sua reale capacità di prevenire i reati, di vigilanza sul funzionamento e l osservanza del Modello attraverso verifiche continuative, di verifica su singoli atti, sul rispetto dei protocolli adottati, sul livello di conoscenza del Modello nell ambito dell organizzazione, nonché su specifiche segnalazioni di violazione e, infine, di cura circa l aggiornamento del Modello. Il Modello prevede che la scelta ricada su un organismo plurisoggettivo, composto da un numero minimo di due membri, con competenze in ambito legale, giuslavoristico, contabile, ispettivo e di controllo interno. Almeno uno dei membri dell OdV è scelto fra soggetti interni alla Società (identificato nel Preposto al Controllo Interno), mentre almeno uno è scelto tra soggetti esterni, particolarmente qualificati e con esperienza nel settore nel quale opera Sabaf S.p.A.. Il 2 agosto 2006 il Consiglio di Amministrazione di Sabaf S.p.A. ha nominato l Organismo di Vigilanza per il triennio L Organismo è composto dal Preposto al Controllo Interno e da un legale indipendente dalla Società. 44

46 ELEMENTI DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO Gli elementi costitutivi del sistema di controllo interno di Sabaf e delle controllate di rilievo strategico trovano fondamento nella documentazione costantemente prodotta ed aggiornata dalla Società per definire le regole di comportamento, la ripartizione dei compiti e le deleghe di responsabilità, gli obiettivi e le metodologie di valutazione dei rischi e delle performance sia dell intera organizzazione, sia degli individui. Sono inclusi, in tale ambito: la Carta Valori; le disposizioni inerenti la struttura societaria ed organizzativa e le relative deleghe di potere; i meccanismi di segregazione delle funzioni nell ambito dell organizzazione (riflesse anche nei sistemi informativi aziendali), finalizzate ad evitare un eccessiva concentrazione, nell ambito dell organizzazione, di poteri e funzioni decisionali/autorizzative, attuative/esecutive, di contabilizzazione e di verifica/controllo; le politiche di sviluppo e crescita professionale del personale; i sistemi di definizione degli obiettivi aziendali e di verifica e monitoraggio delle performance aziendali; i sistemi di reporting gestionali ed economico-finanziari, nonché i sistemi di comunicazione interna e verso l esterno; il corpo delle procedure aziendali, ivi incluse quelle previste nell ambito del Modello organizzativo adottato da Sabaf in applicazione al D.Lgs. 231/2001 e quelle istituite ai sensi della Legge 262/2005 in materia di procedure amministrativo-contabili per la predisposizione dei bilanci. Il sistema di controllo interno include, inoltre, i processi di verifica e monitoraggio continuo svolti ai vari livelli dell organizzazione, sia nell ambito dei processi aziendali, sia attraverso strutture indipendenti (internal auditing, Organismo di Vigilanza, ecc.). In particolare, le attività di monitoraggio dei rischi e dei controlli aziendali sono svolte: a) per le aree di competenza, dai singoli Responsabili di ciascuna struttura (controllo gerarchico), che, nell operatività quotidiana, pongono in essere meccanismi di supervisione continua, volti a rilevare in maniera tempestiva eventuali irregolarità nello svolgimento delle attività; b) dalla Direzione Amministrativa e Finanziaria, che, nell ambito delle attività del controllo di gestione, verifica le performance aziendali e il raggiungimento degli obiettivi di economicità, efficacia ed efficienza della gestione aziendale; c) in via indipendente dal Preposto al Controllo Interno, anche attraverso l Internal Audit, al fine di valutare l adeguatezza ed effettiva operatività del sistema di controllo interno, sulla base di un piano di lavoro definito a partire da un esame dei rischi aziendali e dalle altre informazioni disponibili. Tali attività di monitoraggio sono svolte anche a supporto dell Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001. Scambi informativi fra gli organi preposti al controllo di Sabaf Sabaf promuove incontri e scambi informativi fra i vari organi preposti alle attività di verifica e monitoraggio dei sistemi organizzativi, amministrativi, contabili e di controllo interno della Società e delle controllate di rilievo strategico. In particolare, fatte salve le disposizioni di legge con riguardo ai Sindaci e ai Revisori contabili, il Manuale di Corporate Governance prevede che sia tenuta una riunione collegiale almeno dieci giorni prima dell approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, del progetto di bilancio e della relazione semestrale di Sabaf fra i seguenti organi: Comitato per il Controllo Interno Collegio sindacale Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 Preposto al Controllo Interno Revisori contabili nel corso della quale sono previsti scambi informativi sulle principali risultanze e/o criticità riscontrate nel corso delle attività di verifica svolte, con riguardo agli assetti organizzativi, amministrativi, contabili e di controllo interno. La prima riunione tra gli organi di controllo in attuazione della citata disposizione del Manuale di Corporate Governance è stata tenuta l 8 marzo

47 GOVERNANCE DELLA GOVERNABILITA 2006 Rapporto Annuale VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO Nell ambito della responsabilità, attribuita al Consiglio di Amministrazione, di valutare, con cadenza almeno annuale, l adeguatezza, l efficacia e l effettivo funzionamento del sistema di controllo interno e sulla base delle informazioni ed evidenze raccolte con il supporto del Comitato per il Controllo Interno e degli altri organi, interni ed esterni, a vario titolo preposti al controllo del Gruppo, il Consiglio ritiene che il sistema di controllo interno in essere sia complessivamente adeguato rispetto alle caratteristiche dell impresa e idoneo a consentire il ragionevole raggiungimento degli obiettivi aziendali, e sia stato nel corso del 2006 complessivamente operativo e funzionante. La presente valutazione, in quanto riferita al complessivo sistema di controllo interno, risente dei limiti insiti nello stesso. Anche se ben concepito e funzionante, infatti, il sistema di controllo interno può garantire solo con ragionevole certezza il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Una Linea Guida attuativa del Manuale di Corporate Governance, approvata il 13 febbraio 2007, disciplina analiticamente i processi informativi e valutativi attraverso i quali il Consiglio di Amministrazione di Sabaf esprime la propria valutazione sul sistema di controllo interno del Gruppo. Il processo coinvolge tutti gli attori aziendali con responsabilità di progettazione, attuazione e/o monitoraggio del sistema di controllo interno del Gruppo. Tale procedura sarà adottata a partire dalla valutazione del sistema di controllo interno per l anno INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE Una Linea Guida applicativa del Manuale di Corporate Governance, approvata dal Consiglio di Amministrazione il 13 febbraio 2007, definisce le operazioni rientranti nella categoria di quelle con parti correlate e nelle quali un amministratore sia portatore di un interesse, anche potenziale, per conto proprio o di terzi, non solo in conflitto, ma anche concorrente con l interesse sociale. Con riferimento a tali operazioni, la citata Linea Guida disciplina altresì le modalità per la loro corretta individuazione, approvazione ed esecuzione. In particolare, il documento delinea le misure volte ad assicurare che tali operazioni siano svolte in modo trasparente e rispettando criteri di correttezza formale e sostanziale e disciplina le modalità operative idonee ad agevolare l individuazione e l adeguata gestione delle situazioni in cui un amministratore sia portatore di un interesse per conto proprio o di terzi. 10. SINDACI La nomina dei Sindaci avviene secondo un procedimento trasparente disciplinato dallo Statuto della Società, che sarà peraltro oggetto di revisione entro il 30 giugno 2007 al fine di recepire le novità di legge e di regolamento. Attualmente è previsto il meccanismo delle nomine sulla base di liste presentate dagli Azionisti che, da soli o insieme ad altri, siano complessivamente titolari di azioni con diritto di voto rappresentanti almeno il 3 per cento del capitale con diritto di voto nell'assemblea ordinaria. Le liste presentate devono essere depositate presso la sede della Società almeno dieci giorni prima di quello fissato per l'assemblea in prima convocazione; di ciò è fatta menzione nell'avviso di convocazione. Le liste depositate sono tempestivamente pubblicate dalla Società attraverso il sito internet. Unitamente a ciascuna lista, entro il termine sopraindicato, sono depositati il Curriculum Vitae dei candidati, le dichiarazioni con le quali i singoli candidati 46

48 accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e incompatibilità previste per legge (art. 148, comma 3, del TUF), nonché le dichiarazioni circa l'esistenza dei requisiti di onorabilità stabiliti per legge (art. 148, comma 4, del TUF). Tale procedura è stata seguita in vista dell elezione del Collegio Sindacale da parte dell assemblea del 28 aprile 2006, che ha nominato il Collegio Sindacale per il triennio (Italo Lucchini, Eugenio Ballerio, Giovannimaria Seccamani Mazzoli). Per quanto concerne il Presidente del Collegio Sindacale il Testo Unico della Finanza, quale modificato dalla legge n. 262/2005, prevede che sia nominato dall assemblea tra i sindaci eletti dalla minoranza. Di conseguenza è stato eletto Presidente Italo Lucchini, proposto da una lista di minoranza. Il Collegio sindacale verifica l effettiva esistenza degli ulteriori criteri di indipendenza previsti per gli Amministratori indipendenti dopo la nomina e, successivamente, con cadenza almeno annuale, esponendo l esito di tale verifica al Consiglio di Amministrazione di Sabaf in tempo utile per la predisposizione della relazione sul governo societario. La prima verifica, che ha accertato l effettiva esistenza degli ulteriori criteri di indipendenza previsti per gli Amministratori indipendenti, è stata condotta l 8 marzo La Società ha adottato una serie di misure idonee a facilitare e garantire l efficace svolgimento dei compiti propri del Collegio sindacale. Tra l altro, la Società ha definito i flussi informativi interni necessari per assicurare la tempestiva e completa informativa al Collegio sindacale ai sensi dell art. 150, comma 1, del Testo Unico sulla Finanza. La Società, inoltre, favorisce gli scambi informativi con i propri organi preposti al controllo. Inoltre, il Collegio Sindacale incontra sistematicamente i membri dei collegi sindacali della controllante e delle controllate, al fine di un reciproco scambio di informazioni. 11. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI Il Consiglio di Amministrazione di Sabaf si adopera per instaurare un dialogo continuativo e trasparente con gli Azionisti, nonché per favorire la partecipazione più ampia possibile degli Azionisti alle Assemblee. A tal fine, sono adottate le seguenti misure: alle Assemblee partecipano, di norma, tutti gli Amministratori; durante le Assemblee, gli Amministratori, per il tramite del Presidente e/o dell Amministratore delegato, comunicano agli Azionisti informazioni sulla Società e sul Gruppo, nel rispetto della disciplina sulle informazioni di natura privilegiata. In particolare, il Consiglio riferisce in Assemblea sull attività svolta e programmata, con specifico riguardo alle operazioni già significative e alle operazioni con parti correlate, e si adopera per assicurare agli Azionisti un informativa adeguata circa gli elementi necessari affinché questi possano assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza assembleare; è vigente un Regolamento assembleare, avente l obiettivo di disciplinare l ordinato svolgimento delle Assemblee ordinarie e straordinarie, favorendo al contempo la partecipazione degli azionisti e l esercizio dei diritti di voto medesimi. Il Regolamento è disponibile sul sito alla sezione Investor Relations/Corporate Governance; è istituita, nell ambito del sito ufficiale della Società, una sezione dedicata ai soci, nella quale sono rese disponibili le informazioni concernenti Sabaf e il Gruppo, che possono rivestire rilievo per i propri Azionisti, in modo da consentire a questi ultimi un esercizio consapevole dei propri diritti; sono inoltre rese note le modalità previste per la partecipazione e l esercizio del diritto di voto in Assemblea, nonché la documentazione relativa agli argomenti posti all ordine del giorno, ivi incluse le liste dei candidati alle cariche di Amministratore e Sindaco, con indicazione delle loro caratteristiche personali e professionali; 47

49 GOVERNANCE DELLA GOVERNABILITA 2006 Rapporto Annuale è presente un responsabile della gestione dei rapporti con gli Azionisti (Investor Relator); in caso di variazioni significative nella capitalizzazione di mercato delle azioni di Sabaf o nella composizione della sua compagine sociale, il Consiglio di Amministrazione valuta l opportunità di proporre all Assemblea modifiche dello Statuto in merito alle percentuali stabilite per l esercizio delle azioni e delle prerogative poste a tutela delle minoranze. Nel corso del 2006 Sabaf ha incontrato analisti e gestori di fondi di investimento a Milano, Londra, Parigi, Helsinki, Stoccolma, Copenaghen. Complessivamente sono stati effettuati oltre 100 incontri. La Società ha inoltre preso parte alla presentazione dei risultati annuali e semestrali delle società appartenenti al segmento STAR a Milano e a Londra. Nella comunicazione finanziaria Sabaf si attiene ai principi della Guida per l informazione al mercato pubblicata dal Forum ref. sull informativa societaria nel giugno REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI Entro il 30 giugno 2007 la Società adeguerà lo statuto alle disposizioni di legge in tema di redazione dei documenti contabili e societari (art. 154-bis del Testo Unico della Finanza) e procederà alla nomina del Dirigente preposto. Nel corso del 2006 la Società ha già avviato il percorso di adeguamento a tali disposizioni; in particolare è stata condotta una specifica analisi dei processi di financial reporting (chiusura contabile e predisposizione dei bilanci annuali ed infrannuali, civilistici e consolidati) finalizzata a rilevare e documentar i controlli in essere per assicurare l affidabilità dei dati contabilifinanziari. CONTROLLO CONTABILE Il 28 aprile 2006 l assemblea degli azionisti ha conferito l incarico di revisione dei bilanci per gli esercizi 2006, 2007 e 2008 alla società AGN Serca. 48

50 CAPITALE SOCIALE E AZIONISTI RILEVANTI Il capitale sociale di Sabaf S.p.A. è rappresentato da n azioni ordinarie del valore nominale di euro 1,00 cadauna. Al 31 dicembre 2006 i seguenti azionisti risultano detentori di azioni in misura superiore al 2%: Giuseppe Saleri S.a.p.A. 53,81% Nazionale Fiduciaria S.p.A. 3,97% Sycomore Asset Management SA 3,36% Columbia Wanger Asset Management LP 2,37% Bestinver Gestion SGIIC SA 2,01% La società Giuseppe Saleri S.a.p.A., che controlla Sabaf S.p.A. non esercita attività di direzione e coordinamento ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del codice civile. Ospitaletto, 23 marzo

51 GOVERNANCE DELLA GOVERNABILITA ALLEGATO Rapporto Annuale STRUTTURA DEL CDA E DEI COMITATI PER IL PERIODO 1 GENNAIO APRILE 2006 Consiglio di Amministrazione Comitato di Comitato di controllo interno remunerazione Carica Componenti esecutivi non esecutivi indipendenti **** numero di *** **** *** **** altri incarichi ** Presidente Saleri Giuseppe 100% 1 Vicepresidente Saleri Gianbattista 100% 0 Amm. Delegato Bettinzoli Angelo 100% 1 Amministratore Bartoli Alberto 100% 0 Amministratore Cossu Leonardo 100% 7 100% Amministratore Papa Franco Carlo 100% 5 100% Amministratore Borgonovi Elio 100% 0 100% Amministratore Ghedini Raffaele 100% 0 Amministratore Pasotti Flavio 50% 0 * la presenza dell asterisco a fianco del nome indica se l amministratore è stato designato attraverso liste presentate dalla minoranza ** in questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie o di rilevanti dimensioni. *** in questa colonna è indicata con un l appartenenza del membro del CdA al Comitato **** in questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione degli amministratori alle riunioni del CdA e dei Comitati ALLEGATO 2 COLLEGIO SINDACALE PER IL PERIODO 1 GENNAIO APRILE 2006 Carica Componenti Percentuale di partecipazione numero di altri alle riunioni del Collegio incarichi ** Presidente Nobolo Alberto 100% 0 Sindaco effettivo Ghisoni Sergio 100% 0 Sindaco effettivo Cisotto Angelo* 100% 0 Sindaco supplente Guidetti Paolo - 0 Sindaco supplente Mattei Marco* - 0 Numero riunioni svolte nel periodo: 2 * l asterisco indica se il sindaco è stato designato attraverso liste presentate dalla minoranza ** in questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati italiani. 50

52 ALLEGATO 3 STRUTTURA DEL CDA E DEI COMITATI PER IL PERIODO 28 APRILE DICEMBRE 2006 Consiglio di Amministrazione Comitato di Comitato di controllo interno remunerazione Carica Componenti esecutivi non esecutivi indipendenti **** numero di *** **** *** **** altri incarichi ** Presidente Saleri Giuseppe 100% 1 Vicepresidente Saleri Gianbattista 100% 0 Vicepresidente Saleri Ettore 83% 0 Amm. Delegato Bettinzoli Angelo 100% 1 Amministratore Bartoli Alberto 100% 0 Amministratore Cossu Leonardo 100% 7 100% 100% Amministratore Papa Franco Carlo 83% 5 100% Amministratore Bragantini Salvatore 67% 7 50% Amministratore Giuia Alberto Federico 67% 0 100% Amministratore Ghedini Raffaele 100% 0 100% Amministratore Pasotti Flavio 100% 0 100% * la presenza dell asterisco a fianco del nome indica se l amministratore è stato designato attraverso liste presentate dalla minoranza ** in questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie o di rilevanti dimensioni. *** in questa colonna è indicata con un l appartenenza del membro del CdA al Comitato **** in questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione degli amministratori alle riunioni del CdA e dei Comitati ALLEGATO 4 COLLEGIO SINDACALE PER IL PERIODO 28 APRILE DICEMBRE 2006 Carica Componenti Percentuale di partecipazione numero di altri alle riunioni del Collegio incarichi ** Presidente Lucchini Italo* 100% 3 Sindaco effettivo Ballerio Eugenio 100% 1 Sindaco effettivo Seccamani Mazzoli Giovannimaria 75% 2 Sindaco supplente Guidetti Paolo - 0 Sindaco supplente Bellini Pierluigi* - 0 Numero riunioni svolte nel periodo: 4 * l asterisco indica se il sindaco è stato designato attraverso liste presentate dalla minoranza ** in questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati italiani. 51

53 GOVERNANCE DELLA GOVERNABILITA 2006 Rapporto Annuale INTEGRAZIONE DELLA RESPONSABILITA SOCIALE NEI PROCESSI GESTIONALI PER TRAMUTARE IN SCELTE DI INTERVENTO ED ATTIVITÀ GESTIONALI I VALORI ED I PRINCIPI DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE, SABAF APPLICA Pr og ReSS - PROCESSO DI GESTIONE RESPONSABILE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE - CHE ATTRAVERSO UNA METODOLOGIA UNIFICATA ARMONIZZA GLI APPROCCI GESTIONALI ESISTENTI IN UN UNICO PROCESSO DI GESTIONE RESPONSABILE ORIENTATO ALL APPLICAZIONE DI PERCORSI DI ECCELLENZA. 52

54 EVOLUZIONE NEL PROCESSO DI GESTIONE DELLA RESPONSABILITA SOCIALE I fattori qualificanti di questo percorso sono: la condivisione dei valori, della missione e della politica integrata per lo sviluppo sostenibile; l adozione di un processo di formazione intervento, in grado di implementare le azioni di miglioramento attraverso progetti interfunzionali che coinvolgono i dipendenti con appositi percorsi di formazione e comunicazione organizzativa. l elaborazione di un sistema di controllo interno capace di monitorare sia il raggiungimento degli obiettivi predefiniti, sia gli eventuali rischi etici, nonché di verificare l attuazione degli impegni verso gli stakeholder che la Società ha assunto; la definizione di key-indicator, capaci di monitorare le prestazioni economiche, sociali e ambientali; l adozione di un sistema di rendicontazione chiaro e completo in grado di informare efficacemente le diverse categorie di stakeholder; la definizione di un sistema di rilevazione, per condividere e definire insieme agli stakeholder il percorso di miglioramento da attuare. I PERCORSI DI ECCELLENZA DI SABAF ISO 9001 BILANCIO SOCIALE QUOTAZIONE SEGMENTO STAR SISTEMA DI RILEVAZIONE CUSTOMER SATISFACTION ANALISI CLIMA ORGANIZZATIVO ISO SVILUPPO CAPITALE INTELLETTUALE CARTA VALORI ISO GLOBAL COMPACT RAPPORTO ANNUALE INTEGRATO SA8000 MODELLO 231 MANUALE DI CORPORATE GOVERNANCE L i n e a d e l t e m p o 53

55 GOVERNANCE DELLA GOVERNABILITA Rapporto Annuale ADOZIONE DEL MODELLO 231 Nel corso del 2006 Sabaf S.p.A. ha adottato il Modello di organizzazione e gestione, come richiesto dal D.Lgs. 231/2001, finalizzato a prevenire la possibilità di commissione degli illeciti rilevanti ai sensi del Decreto, che prevede una responsabilità amministrativa della società nel caso di alcune tipologie di reati commessi da dipendenti o collaboratori nell interesse della società. Il Modello Organizzativo consiste in un insieme di regole di carattere generale (Principi di Comportamento) ed operative (Protocolli) il cui rispetto - nello svolgimento di attività nell ambito dei processi a rischio - consente di prevenire comportamenti illeciti, scorretti, irregolari. I Principi di Comportamento e i Protocolli hanno anche lo scopo di far conoscere ai Destinatari i comportamenti da tenere nell ambito dei processi a rischio e di individuare i soggetti responsabili nonché quelli coinvolti. Il Modello Organizzativo prevede obblighi di informazione nei confronti dell organismo deputato a vigilare sul funzionamento e l osservanza dello stesso e prevede altresì un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto da parte dei Destinatari dei principi di comportamento e dei protocolli. L art. 6, comma II, lett. a) del Decreto Legislativo prevede espressamente che il Modello Organizzativo debba individuare le attività nel cui ambito possono essere commessi reati. A tale proposito Sabaf S.p.A. ha provveduto ad analizzare le attività aziendali, i processi di formazione e attuazione delle decisioni all interno delle singole aree aziendali nonché i sistemi di controllo interno. Tale analisi è stata condotta, avvalendosi anche di professionisti esterni, attraverso l esame della documentazione aziendale (attività svolta, processi principali, organigrammi, procure, disposizioni organizzative, ecc.) ed interviste con i responsabili delle diverse strutture aziendali. Il lavoro di analisi e di realizzazione del Modello Organizzativo si è sviluppato in diverse fasi e con modalità tali da consentire la ricostruzione dell attività realizzata. Successivamente a tale attività, Sabaf S.p.A. ha provveduto a: individuare le attività aziendali nel cui ambito potrebbero essere commessi i Reati e gli Illeciti Amministrativi; individuare i soggetti e le funzioni aziendali coinvolte nell esercizio di tali attività; analizzare i rischi potenziali, nonché le potenziali ed eventuali modalità di commissione degli illeciti; definire e, all occorrenza, adeguare il sistema dei controlli interni. Al termine di tale analisi sono stati individuati le seguenti aree di attività a rischio: Rapporti con la Pubblica Amministrazione derivanti dal normale esercizio delle attività aziendali (es.: gestione delle visite ispettive da parte di funzionari pubblici) e attività strumentali alla realizzazione dei relativi Illeciti Amministrativi (es.: gestione dei flussi finanziari); Predisposizione di dati economici, patrimoniali e finanziari per la successiva comunicazione; Rapporti con il Collegio Sindacale e la Società di Revisione; Gestione, circolazione e comunicazione all esterno delle informazioni riservate e privilegiate. In relazione a tale potenziale profilo di rischio, Sabaf S.p.A. ha ritenuto quindi di regolamentare i processi con riferimento alle seguenti tipologie specifiche di Reati e Illeciti previste dal Decreto Legislativo: articoli 24 e 25 del Decreto Legislativo (reati contro la Pubblica Amministrazione), articolo 25 ter (reati societari) e dell articolo 26 sexies (abusi di mercato). I principi di comportamento e i protocolli si integrano con le altre procedure, con gli organigrammi e con il sistema di attribuzione di poteri già esistenti nell ambito di Sabaf S.p.A. Sabaf considera il Modello 231 elemento essenziale del sistema di controllo interno e si impegna a creare le condizioni affinché il Modello sia effettivamente funzionante e adeguato, nonché ad assicurare una adeguata operatività all Organismo di vigilanza. Il Modello 231 è disponibile sul sito alla Sezione Investor Relations/Corporate Governance.

56 ADOZIONE DEL MANUALE DI CORPORATE GOVERNANCE Sabaf ha ritenuto conforme alle proprie politiche aziendali procedere all adozione, ancorché non obbligatoria, di un Manuale di Corporate Governance che disciplina i principi, le regole e le modalità operative idonee a consentire alla Società di recepire le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana e i principi di governance della best practice internazionale, al fine di assicurare la trasparenza nella gestione e l equo bilanciamento tra il suo potere e gli interessi degli Azionisti e degli altri stakeholders. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione di Sabaf ha adottato il 19 dicembre 2006 un Manuale nel quale sono riportati i principi e le regole di funzionamento del modello di governance della Società e al quale hanno fatto seguito, a inizio 2007, alcune linee guida operative predisposte ai fini del corretto svolgimento delle attività di pertinenza degli organi amministrativi e di controllo di Sabaf. I contenuti sono dettagliatamente descritti nella relazione sulla Corporate Governance (paragrato 1.2.1) 55

57 GOVERNANCE DELLA GOVERNABILITA 2006 Rapporto Annuale CONFRONTO CON GLI STAKEHOLDER IDENTIFICAZIONE DEGLI STAKEHOLDER Sabaf identifica con il termine stakeholder tutti quei gruppi di individui, composti da persone, organizzazioni e comunità, che influiscono direttamente nelle attività dell impresa o che ne subiscono direttamente o indirettamente gli effetti. Nel suo percorso di gestione responsabile, Sabaf interagisce e coinvolge tutti i suoi interlocutori, interni (collaboratori e soci) ed esterni (clienti, fornitori, finanziatori, Pubblica Amministrazione, concorrenti, collettività e ambiente) e, nei confronti di ciascuno di essi, si assume dei precisi impegni. Nel Rapporto Annuale sono riportate le principali informazioni riguardanti i rapporti d interscambio tra Sabaf e gli stakeholder, così identificati: Collaboratori: sono tutti coloro che intrattengono una relazione di subordinazione o di collaborazione che comporti l esistenza di un rapporto gerarchico, inoltre rientrano in questa categoria gli agenti e coloro che rappresentano Sabaf all esterno e ne curano le relazioni con gli stakeholder. Soci: sono l azionista di maggioranza, gli investitori istituzionali italiani ed esteri e gli azionisti privati. Clienti: sono i produttori di elettrodomestici, dalle grandi multinazionali alle piccole e medie imprese di nicchia. Fornitori: sono i fornitori di materie prime, macchinari, attrezzature, beni e servizi. Finanziatori: sono gli istituti di credito e altre istituzioni finanziarie che contribuiscono alle esigenze di natura finanziaria del Gruppo Concorrenti: sono tutte le imprese che producono componenti per apparecchi domestici per la cottura a gas. Pubblica Amministrazione: è rappresentata dagli organi dello Stato, dalle Autonomie Locali e dagli enti pubblici quali ASL, INAIL, INPS, etc. Collettività: rappresenta le comunità locali con cui le società del Gruppo si relazionano, la scuola e il mondo accademico, gli utilizzatori finali degli elettrodomestici e più in generale l intera società civile con cui il Gruppo ha o potrebbe avere relazioni di scambio. Ambiente: è inteso sia come contesto territoriale nel quale il Gruppo svolge la propria attività produttiva sia come contesto ecologico allargato potenzialmente influenzabile dalle attività o dai prodotti del Gruppo. METODOLOGIE DI RILEVAZIONE Il Gruppo fa riferimento alla bozza AA 1000 SES per quanto riguarda le attività di dialogo con gli stakeholder, che rappresenta la prima linea guida riconosciuta a livello internazionale in materia. Il dialogo si realizza attraverso una serie di occasioni di incontro e confronto con le varie categorie di soggetti portatori di interesse, coinvolti periodicamente e sistematicamente. Dipendenti: survey di employee satisfaction realizzata con cadenza biennale, incontri con i dipendenti, panel con le organizzazioni sindacali; Clienti: indagine di customer satisfaction realizzata con cadenza biennale; Fornitori: questionario e organizzazione di un incontro ogni due anni con i fornitori; Azionisti: questionario destinato agli analisti finanziari e ai gestori di fondi di investimento. Incontri one to one con gestori di fondi etici, presentazione all assemblea degli azionisti di un Rapporto Annuale che integra performance finanziarie, economiche e sociali. Collettività e Istituzioni: panel multi-stakeholder a cui partecipano i rappresentanti della società civile e delle istituzioni. Nella Sezione 2.2 sono riportate in sintesi, distintamente per ogni stakeholder, i risultati del confronto con gli stakeholder nel corso dell ultimo anno. 56

58 COLLETTIVITA AMBIENTE CONCORRENTI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE FINANZIATORI CLIENTI FORNITORI SOCI COLLABORATORI SABAF 57

59 GOVERNANCE DELLA GOVERNABILITA 2006 Rapporto Annuale TEMI RILEVANTI DI RESPONSABILITÀ SOCIALE PER GLI STAKEHOLDER E IL BUSINESS NELL AMBITO DELLA PROPRIA ATTIVITÀ, IL GRUPPO CONSIDERA I TEMI DI SEGUITO ESPOSTI COME QUELLI DI MAGGIORE RILIEVO, IN TERMINI DI RICADUTA EFFETTIVA O POTENZIALE PER GLI STAKEHOLDER. 58

60 CORPORATE GOVERNANCE E TUTELA DEGLI AZIONISTI DI MINORANZA A fronte della concentrazione della quota di controllo in un unico azionista (la famiglia Saleri), Sabaf si impegna a garantire, anche per il futuro, una sostanziale completa separazione tra la proprietà e la gestione. Sabaf si impegna inoltre a garantire la presenza di un numero adeguato di amministratori indipendenti altamente qualificati, tale da assicurare che il loro giudizio possa avere un peso significativo nell assunzione delle decisioni. RELAZIONI CON I COLLABORATORI Sabaf si avvale delle forme di flessibilità del lavoro previste dall attuale legislazione italiana, ed in particolare della somministrazione di lavoro temporaneo. Il Gruppo si impegna a rispettare rigorosamente le norme in materia e a mantenere sistematicamente informati i rappresentanti sindacali in merito al ricorso a forme di lavoro atipico. Sempre più rilevante è la presenza di personale extracomunitario, in prevalenza di religione islamica, che pone nuove complessità nella gestione delle relazioni con e tra i collaboratori. Sabaf si adopera per favorire processi di integrazione, garantisce pari opportunità a ogni lavoratore e richiede al contempo a tutti i collaboratori il rispetto delle diverse sensibilità e la condivisione dei valori fondamentali dichiarati nella Carta Valori. L internazionalizzazione della produzione sta assumendo un peso crescente: a fine 2006 in Sabaf Brasil è impiegato l 8,4% dei dipendenti del Gruppo: Sabaf si impegna a garantire, tramite adeguati sistemi di gestione, che gli impegni dichiarati nei confronti dei collaboratori trovino piena e concreta attuazione in tutti i siti produttivi. RELAZIONI CON I CLIENTI Sabaf incoraggia la conclusione di relazioni di lungo periodo con i propri clienti, che favoriscono l innovazione sui componenti e sui prodotti finiti. Sempre più spesso tali relazioni sono formalizzate con accordi pluriennali. TUTELA DEI CONSUMATORI Sabaf garantisce la massima sicurezza dei propri prodotti e stimola l applicazione di standard sempre più severi in tutti i mercati di riferimento. RELAZIONI CON I FORNITORI Alla crescita dimensionale di Sabaf negli ultimi anni si è accompagnata l assunzione di un ruolo crescente nella catena di fornitura. Sabaf è impegnata a monitorare la propria catena di fornitura, in particolare tramite l applicazione della Norma SA 8000, ed evita qualsiasi sfruttamento di posizione dominante nei confronti di fornitori di dimensione e struttura inferiore. AMBIENTE Nell innovazione dei processi e dei prodotti, un ruolo fondamentale è rivestito dalle implicazioni ambientali. Le più recenti innovazioni di prodotto garantiscono un significativo risparmio energetico e una riduzione dei consumi e delle emissioni da parte degli utenti. Nella sezione 2. Sabaf descrive le attività che sono in essere per assicurare una gestione particolarmente accurata di tali temi e dare concreta attuazione agli impegni dichiarati nei confronti degli stakeholder. 59

61 GOVERNANCE DELLA GOVERNABILITA 2006 Rapporto Annuale INNOVAZIONE E GESTIONE DEL CAPITALE INTELLETTUALE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO L innovazione rappresenta per Sabaf un elemento di distinzione all interno del proprio modello industriale ed una tra le principali leve strategiche. Grazie all innovazione continua l azienda è riuscita a raggiungere risultati d eccellenza, individuando soluzioni tecnologiche e produttive tra le più avanzate ed efficaci attualmente disponibili e instaurando un circolo virtuoso di miglioramento continuo dei prodotti e dei processi, fino ad acquisire una competenza tecnologica con caratteristiche difficilmente replicabili dai concorrenti. Nel corso degli ultimi anni all attività di ricerca e sviluppo è stato dato un impulso senza pari: dopo oltre 50 anni di produzione di rubinetti e termostati in ottone, Sabaf ha progettato rubinetti in lega leggera. La produzione su larga scala dei rubinetti semplici in lega leggera è stata avviata nel 2006 (22% della produzione totale di rubinetti semplici), mentre quella dei rubinetti con sicurezza sarà avviata nel Nel 2007 la gamma sarà completata con la progettazione di termostati in lega leggera. Le caratteristiche tecniche della nuova produzione ed i benefici connessi in termini di risparmio energetico e di impatto ambientale sono descritti nella Sezione Sabaf e Ambiente. Nel 2006, grazie alla caratteristica saliente del gruppo, che è quella di progettare organicamente prodotto e processo produttivo, è stato messo a punto il nuovo rubinetto a gas fisso in lega leggera, derivato dalla piattaforma del rubinetto multigas. In corso d anno, è iniziata la prototipazione del rubinetto in lega leggera dual, derivato dal rubinetto valvolato per piani in lega leggera. E iniziato inoltre lo studio del nuovo termostato in alluminio. Per quanto riguarda i bruciatori, è iniziato lo studio per la realizzazione di un nuovo bruciatore con presa d aria da sotto ideato specificamente per il mercato di alta gamma ed è iniziato lo studio di un nuovo bruciatore dual per il mercato cinese. Per quanto riguarda le cerniere, è stata studiata una nuova cerniera camma esterna a fulcro variabile idonea per porte di peso fino a 15 Kg. e sviluppate cerniere con freno integrato per lavastoviglie. Si è provveduto al miglioramento dei processi con la realizzazione di macchine di premontaggio e assemblaggio finale per la cerniera camma interna per porte di peso da 12 a 20 Kg. e con la realizzazione di un sistema di lubrificazione automatico per linee di tranciatura e stampaggio. Sono state studiate e realizzate nuove catenarie snap-in con minor ingombro in altezza e una nuova catenaria rotativa per il mercato nordamericano. Per tutto il Gruppo, è proseguito il miglioramento dei processi produttivi, che si è accompagnato allo sviluppo e realizzazione interna di macchinari, utensili e stampi. 60

62 GESTIONE DEL CAPITALE INTELLETTUALE Oggi Sabaf ha sviluppato un sistema gestionale capace di generare: Valore sostenibilità : legato alla capacità di creare valore in maniera sostenibile, coniugando la crescita economica con l eco-efficienza ambientale e il rispetto dei valori che generano crescente legittimazione e reputazione; Valore capitale intellettuale : legato alla capacità di apprendimento delle persone, alle competenze acquisite negli anni dall impresa e alla capacità di creare reti relazionali. Nella convinzione che sulla corretta gestione della sostenibilità e del capitale intellettuale poggi lo sviluppo di lungo periodo, Sabaf intende impostare un sistema di gestione delle informazioni integrato, con valenza: interna, a supporto dei processi decisionali (sia nella dimensione strategica, sia nella dimensione operativa ed amministrativa); esterna, per informare il pubblico sullo sviluppo dei valori intangibili della società ANALISI DEL CAPITALE INTELLETTUALE Sabaf ha identificato, testato e pubblica una serie di indicatori che ritiene siano in grado di monitorare il processo di generazione del capitale intellettuale, nelle dimensioni di: capitale umano, relativo alle conoscenze delle persone che operano in Sabaf, alle loro attitudini, capacità, competenze e qualità personali capitale strutturale, relativo alla capacità dell impresa di acquisire, esplicitare, organizzare, internalizzare, trasferire e proteggere le conoscenze capitale relazionale, relativo al valore generato dall ampiezza del carattere di collaborazione (rispetto alla conflittualità) nelle relazioni con gli interlocutori I principali indicatori di capitale intellettuale sono riportati all inizio del Rapporto Annuale tra gli Indicatori di performance in sintesi (KPI). La gestione e la misurazione degli asset di capitale intellettuale è coerente con l impostazione metodologica utilizzata nella redazione del Rapporto Annuale. Sabaf ha, inoltre, avviato la sperimentazione di un sistema capace di gestire e misurare, oltre alle performance di sostenibilità, anche le performance di capitale intellettuale. 61

63 2006 Rapporto Annuale INFORMAZIONI SULLA 2GESTIONE 62

64 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI AL BILANCIO CONSOLIDATO Il mercato degli elettrodomestici Situazione economico-finanziaria del Gruppo Attività di ricerca e sviluppo Sistema di corporate governance (rinvio) Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001 Piano di incentivazione azionaria del 6 maggio 2003 mediante assegnazione di opzioni Protezione dei dati personali Strumenti finanziari derivati Operazioni atipiche o inusuali Operazioni infragruppo e con parti correlate Fatti di rilievo intervenuti dopo la schiusa ed evoluzione prevedibile della gestione RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI SABAF e collaboratori SABAF e azionisti SABAF e clienti SABAF e fornitori SABAF e finanziatori SABAF e concorrenti SABAF e Pubblica Amministrazione SABAF e collettività SABAF e ambiente IMPEGNI DI MIGLIORAMENTO Attestazione di conformità procedurale sul bilancio sociale Indice degli indicatori GRI Principi del Global Compact Principi della Norma SA

65 Il mercato degli elettrodomestici 66 Situazione economico-finanziaria del Gruppo 67 Attività di ricerca e sviluppo 70 Sistema di corporate governance (rinvio) 70 Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 231/ Piano di incentivazione azionaria del 6 maggio 2003 mediante assegnazione di opzioni 71 Protezione dei dati personali 71 Strumenti finanziari derivati 71 Operazioni atipiche o inusuali 71 Operazioni infragruppo e con parti correlate 71 Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura ed evoluzione prevedibile della gestione Rapporto Annuale

66 2.1 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI AL BILANCIO CONSOLIDATO Chi perde il vedere, perde la veduta e la bellezza de l universo e resta a similitudine d un che sia chiuso in vita in una sepoltura, nella quale habbia moto e vita. Hor non vedi tu, che l occhio abbraccia la bellezza di tutt il mondo? Leonardo da Vinci 65

67 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI AL BILANCIO CONSOLIDATO 2006 Rapporto Annuale IL MERCATO DEGLI ELETTRODOMESTICI NEL MERCATO DEGLI ELETTRODOMESTICI, IL 2006 HA VISTO UN BUON RECUPERO DEL COMPARTO COTTURA: I DATI PROMETEIA-ANIE INDICANO CHE I CONSUMI DELLE FAMIGLIE SONO AUMENTATI DEL 2,4% A PREZZI COSTANTI, RISPETTO ALLA FLESSIONE DELL 1,9% DEL

68 SITUAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA DEL GRUPPO Per tutto l esercizio 2006 il mercato ha avuto un intonazione positiva. Grazie agli accordi commerciali conclusi e a un portafoglio di prodotti estremamente innovativi, la crescita è risultata sostenuta: i ricavi delle vendite sono pari a 138,3 milioni di euro (121 milioni nel 2005), l EBITDA è pari a 39,2 milioni di euro (34,3 nell esercizio precedente), l EBIT è pari a 28,2 milioni di euro (23,5 milioni nell esercizio precedente), e l utile netto è pari a 16 milioni di euro (14 milioni di euro al 31 dicembre 2005). (Valori espressi in migliaia di euro) Variazione Variazione% Ricavi di vendita ,3 Margine operativo lordo (EBITDA) ,2 Reddito operativo (EBIT) ,4 Utile ante imposte ,0 Utile netto ,2 Utile base per azione (euro) 1,394 1,231 0,163 13,2 Utile diluito per azione (euro) 1,394 1,228 0,166 13,5 La suddivisione per linea di prodotto dei ricavi di vendita è dettagliata dalla tabella seguente: FATTURATO PER LINEA DI PRODOTTO (Valori espressi in migliaia di euro) Variazione Variazione% Rubinetti semplici ,2 Rubinetti con sicurezza ,0 Termostati ,0 Totale rubinetti e termostati ,0 Bruciatori ,5 Cerniere ,9 Accessori e altri ricavi ,7 Totale ,3 67

69 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI AL BILANCIO CONSOLIDATO 2006 Rapporto Annuale Nell esercizio 2006 tutte le linee di prodotto hanno mostrato una crescita. L incremento maggiore è stato registrato dai rubinetti semplici (anche grazie a vendite sempre più significative di rubinetti in lega leggera). Dopo la leggera flessione del 2005, ottima ripresa hanno mostrato anche i bruciatori. Per quanto riguarda la ripartizione geografica dei ricavi, essa è stata la seguente: FATTURATO PER AREA GEOGRAFICA (Valori espressi in migliaia di euro) 2006 % 2005 % Variazione% Italia , ,7 12,5 Europa occidentale , ,8 1,1 Europa orientale e Turchia , ,7-1,4 Asia , ,6 15,3 Sud America , ,0 69,2 Africa , ,6 89,6 Nord America e Messico , ,7 126,4 Oceania 868 0, ,9-20,4 Totale , ,0 14,3 68 Nel corso del 2006, il maggior incremento è stato registrato dalle aree extraeuropee, aree in cui il gruppo ha le quote di mercato più basse e su cui ha puntato per la crescita più sostenuta. L incremento dell aggregazione di Asia, Africa, America e Oceania supera il 50%, a riprova della correttezza delle strategie del gruppo, che ha potuto crescere anche per i prodotti innovativi specifici per ognuna di queste aree. L Italia mantiene comunque quote significative, a riprova della vitalità dei produttori italiani che riescono ad essere competitivi grazie alla ampia gamma di prodotti, alla specializzazione sul built-in e a marchi ancora forti. Registra una piccola crescita l Europa Occidentale, mentre in Europa Orientale assistiamo a due dinamiche contrapposte: ad una forte flessione della Polonia (i cui produttori di elettrodomestici hanno puntato su concorrenti del gruppo destrutturati in grado di offrire un prodotto qualitativamente inferiore a prezzi più bassi), fa da contraltare la forte crescita della Turchia, dove i produttori locali presentano forte dinamicità, sia per le vendite domestiche che per le esportazioni. Grazie alla coperture effettuate con strumenti derivati sulle materie prime, i prezzi medi praticati ai clienti nel corso del 2006 sono rimasti stabili rispetto al Per quanto riguarda i margini, l EBITDA rimane stabile al 28,4% sul fatturato, l EBIT passa dal 19,4% al 20,4% per una minore incidenza degli ammortamenti, l EBT passa dal 19,1% al 19,6%, mentre l utile netto passa dall 11,5% all 11,6%, con un tax-rate che passa dal 39,7% al 40,6%. Nel corso dell esercizio 2006, i costi delle principali materie prime (ottone e leghe di alluminio) hanno evidenziato un deciso aumento, il cui impatto negativo è stato limitato dalle strategie di copertura attuate con strumenti finanziari derivati. E aumentata l incidenza dei costi per acquisti di materiali e di servizi, mentre è rimasta sostanzialmente invariata l incidenza del costo del lavoro. A causa dell indebolimento registrato in corso d anno dal dollaro (seconda valuta di fatturazione del gruppo per circa il 10% del totale), vi è da segnalare il saldo negativo tra utili e perdite su cambi per circa 369 mila euro (positivo nell esercizio precedente per circa 535 mila euro).

70 Scende ulteriormente l incidenza degli oneri finanziari netti sul fatturato, che è pari allo 0,57% (0,7% nel 2005). Il cash flow reddituale (utile netto più ammortamenti) passa da 25 a 27,1 milioni di euro, con una incidenza sul fatturato pari al 19,6% (era pari al 20,6% nel 2005). SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA La riclassificazione in base a criteri finanziari si presenta come segue: (Valori espressi in migliaia di euro) 31/12/ /12/2005 Attività non correnti Attività a breve Passività a breve (36.430) (28.324) Capitale circolante netto Attività finanziarie correnti Fondi per rischi e oneri, TFR, imposte differite (14.350) (14.882) Capitale investito netto Posizione finanziaria netta a breve termine Posizione finanziaria netta a medio-lungo termine (14.920) (18.101) Indebitamento finanziario netto (11.381) (8.928) Patrimonio netto I flussi finanziari dell esercizio sono sinteticamente esposti nella seguente tabella: (Valori espressi in migliaia di euro) Posizione finanziaria netta iniziale a breve termine Cash flow operativo Flusso monetario da attività di investimento (15.480) (9.021) Flusso monetario da attività finanziarie (327) (9.103) Variazioni nei conti di patrimonio netto (17.080) (3.397) Flusso monetario del periodo (5.634) Posizione finanziaria netta finale a breve termine

71 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI AL BILANCIO CONSOLIDATO 2006 Rapporto Annuale Nel 2006 il Gruppo Sabaf ha investito circa 15,5 milioni di euro in immobilizzazioni. Le voci più significative si riferiscono all acquisto o alla costruzione interna di macchinari destinati alla produzione dei rubinetti in lega leggera. Il capitale circolante netto ammonta a 25,1 milioni di euro contro i 25,5 milioni di euro dell esercizio precedente: la sua incidenza percentuale sul fatturato scende al 18,1%, rispetto al 21,1% del Dal lato dell attivo, vi è stato un marcato aumento delle rimanenze (a causa del lancio di nuovi prodotti), e un aumento più contenuto dei crediti verso clienti. Dal lato del passivo, vi è stato un forte aumento dei debiti verso fornitori (causato dal rialzo dei costi degli acquisti, soprattutto delle materie prime) e dei debiti per imposte. Non sono più presenti in bilancio attività finanziarie correnti, che al 31 dicembre 2005 rappresentavano il fair value netto degli strumenti derivati di copertura sulle materie prime. L autofinanziamento generato dalla gestione corrente (cash-flow operativo) è risultato pari a 27,3 milioni di euro (19,7% del fatturato) contro i 24,3 milioni di euro dell esercizio precedente. Tale cash-flow ha consentito i citati investimenti per 15,5 milioni di euro e la distribuzione di dividendi per complessivi 18,3 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è negativa per 11,4 milioni di euro, contro gli 8,9 milioni di euro del 31 dicembre Il dettaglio è così composto: tra i debiti, 14,9 sono a medio-lungo termine e sono formati da mutui ipotecari per 8,3 milioni di euro e da debiti verso società di leasing per 6,6 milioni di euro. La posizione finanziaria netta a breve è positiva per 3,5 milioni di euro ed è formata da disponibilità liquide per 10,3 milioni di euro e da debiti a breve per 6,8 milioni di euro, formati a loro volta dall esposizione in conto corrente con un istituto di credito per 3,5 milioni di euro e dalle quote a breve termine dei finanziamenti citati in precedenza per 3,3 milioni di euro. Il patrimonio netto ammonta a 89,8 milioni di euro, contro i 90,8 milioni di euro del 2005: la diminuzione è dovuta principalmente al saldo negativo tra utili conseguiti e dividendi distribuiti. Il rapporto tra la posizione finanziaria netta e il patrimonio netto è pari a 0,13 contro lo 0,10 del ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO Nel 2006, grazie alla caratteristica saliente del gruppo, che è quella di progettare organicamente prodotto e processo produttivo, è stato messo a punto il nuovo rubinetto a gas fisso in lega leggera, derivato dalla piattaforma del rubinetto multigas. In corso d anno, è iniziata la prototipazione del rubinetto in lega leggera dual, derivato dal rubinetto valvolato per piani in lega leggera. E iniziato inoltre lo studio del nuovo termostato in alluminio. Per quanto riguarda i bruciatori, è iniziato lo studio per la realizzazione di un nuovo bruciatore con presa d aria da sotto ideato specificamente per il mercato di alta gamma ed è iniziato lo studio di un nuovo bruciatore dual per il mercato cinese. Per quanto riguarda le cerniere, è stata studiata una nuova cerniera camma esterna a fulcro variabile idonea per porte di peso fino a 15 Kg. e sviluppate cerniere con freno integrato per lavastoviglie. Si è provveduto al miglioramento dei processi con la realizzazione di macchine di premontaggio e assemblaggio finale per la cerniera camma interna per porte di peso da 12 a 20 Kg. e con la realizzazione di un sistema di lubrificazione automatico per linee di tranciatura e stampaggio. Sono state studiate e realizzate nuove catenarie snap-in con minor ingombro in altezza e una nuova catenaria rotativa per il mercato nordamericano. Per tutto il Gruppo, è proseguito il miglioramento dei processi produttivi, che si è accompagnato allo sviluppo e realizzazione interna di macchinari, utensili e stampi. SISTEMA DI CORPORATE GOVERNANCE (RINVIO) Per una trattazione completa dell argomento si rimanda alla relazione sul sistema di corporate governance che sarà presentata agli azionisti durante la prossima assemblea di approvazione del bilancio della SABAF S.p.A. e che è inclusa nel fascicolo del Rapporto Annuale. 70

72 MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO 231/2001 Il 2 agosto 2006 il consiglio di amministrazione di Sabaf S.p.A. ha approvato il modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001 e ha contestualmente nominato l Organismo di Vigilanza. PIANO DI INCENTIVAZIONE AZIONARIA DEL 6 MAGGIO 2003 MEDIANTE ASSEGNAZIONE DI OPZIONI Nel corso del 2006, è giunto a maturazione il piano di incentivazione azionaria per n. 28 amministratori e dipendenti della capogruppo, da attuarsi mediante un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell art. 2441, quinto comma, del Codice Civile, con emissione massima di n azioni. La condizione per l esercizio era legata, oltre all andamento del titolo dell ultimo trimestre del 2005, anche al raggiungimento di determinati livelli di Margine Operativo Lordo consolidato (EBITDA) e di Reddito Operativo consolidato (EBIT) al 31 dicembre I tre obbiettivi non sono stati interamente raggiunti e perciò sono maturate il 30% delle opzioni, pari a n Le opzioni sono state interamente esercitate e si è dato corso ad un aumento di capitale per n azioni, sottoscritte al prezzo di euro 14,38 per azione (pari alla media dei prezzi dell azione Sabaf nel mese di aprile 2003), il che ha fatto affluire nelle casse sociali l importo di 2,9 milioni di euro. Al momento non è in vigore nessun piano di stock option. PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI Con riferimento al D.Lgs. 196 del 30 giugno 2003, nel corso del 2006 il Gruppo Sabaf ha proseguito la sua attività per garantire il rispetto delle norme in vigore. Il Documento Programmatico sulle Misure di Sicurezza (DPS) relativo all anno 2006 è stato redatto ai sensi di legge. Entro il 31 marzo 2007 sarà predisposto il DPS per l anno STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Per il commento di tale voce rimandiamo alla Nota 19 del bilancio consolidato. OPERAZIONI ATIPICHE O INUSUALI Il Gruppo non ha compiuto nessuna operazione atipica o inusuale. OPERAZIONI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE I rapporti fra le società del gruppo, inclusi quelli con la controllante, sono regolati a condizioni di mercato, così come i rapporti con parti correlate, definite ai sensi del principio contabile Ias 24. Il dettaglio delle operazioni infragruppo e con parti correlate è esposto alla Nota 32 del bilancio consolidato. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE Non si segnalano fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell esercizio. Gli amministratori confermano gli obiettivi annunciati: si ritiene di poter raggiungere per il 2007 un incremento del fatturato di circa il 15%, di cui circa metà derivante dell incremento dei prezzi di vendita e circa metà da maggiori volumi. Gli aumenti nei prezzi di vendita consentiranno di recuperare in larga misura, ma non totalmente, i maggiori costi delle materie prime. Inoltre, la gestione del passaggio della produzione di rubinetti dai modelli in ottone ai nuovi modelli in lega leggera comporterà il temporaneo sostenimento di costi addizionali, legati alla necessità di duplicare alcuni servizi di fabbrica e all impossibilità di garantire la piena efficienza degli impianti. Per questi motivi, la redditività operativa attesa per il 2007 è di circa il 19%. 71

73 2006 Rapporto Annuale SABAF e collaboratori Impegni verso i collaboratori Dialogo con i collaboratori Politica delle assunzioni, composizione e variazione del personale Formazione e comunicazione interna Le diversità e le pari opportunità Sistema di remunerazione, incentivazione e valorizzazione Orario di lavoro e ore di assenza Salute e sicurezza dei lavoratori e ambiente di lavoro Relazioni industriali Attività sociali e agevolazioni Contenzioso e provvedimenti disciplinari SABAF e azionisti Impegni verso gli azionisti Dialogo con gli azionisti La composizione del capitale Relazioni con gli investitori e gli analisti finanziari Remunerazione degli azionisti e andamento del titolo Investimenti socialmente responsabili Contenzioso SABAF e clienti Impegni verso i clienti Dialogo con i clienti Analisi delle vendite Sviluppo di rapporti di partnership Informazione e comunicazione Condizioni negoziali Sicurezza, innovazione e compatibilità ambientale dei prodotti Il sistema qualità Contenzioso SABAF e fornitori Impegni verso i fornitori La norma SA8000 e i fornitori Analisi degli acquisti Rapporti con i fornitori e condizioni negoziali Contenzioso SABAF e finanziatori Impegni verso i finanziatori Rapporto con istituti di credito Contenzioso SABAF e concorrenti Impegni verso i concorrenti Principali concorrenti italiani e internazionali Contenzioso SABAF e Pubblica Amministrazione Impegni verso la Pubblica Amministrazione Rapporti con la Pubblica Amministrazione Imposte e tasse pagate Contenzioso SABAF e collettività Impegni verso la collettività Dialogo con la collettività Iniziative benefiche e liberalità Rapporti con le università e il mondo studentesco Rapporti con le associazioni industriali SABAF e ambiente Impegni verso l'ambiente Dialogo con le associazioni ambientalisti e le istituzioni Politica ambientale, programma e obiettivi I sistemi di cottura a gas: economici e ecologici Impatto ambientale Materiali utilizzati e riciclabilità dei prodotti Rifiuti Emissioni in atmosfera Investimenti ambientali Contenzioso

74 2.2. RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI Quel pittore che non dubita, poco acquista. Leonardo da Vinci 73

75 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale SABAF E COLLABORATORI IMPEGNI NEI CONFRONTI DEI COLLABORATORI Valorizzare il contributo del capitale umano nei processi decisionali, favorendo l apprendimento continuo, la crescita professionale e la condivisione della conoscenza. Assicurare che il rapporto di lavoro si basi sulla pari dignità delle parti e sul rispetto delle aspettative legittime dei dipendenti. Promuovere in tutti i Paesi in cui la società opera il rispetto dei fondamentali Diritti Umani dei lavoratori attraverso l applicazione dei principi fissati nella norma SA 8000 e relativi a lavoro infantile, lavoro obbligato, salute e sicurezza sul lavoro, libertà d associazione e diritto alla contrattazione collettiva, discriminazione, procedure disciplinari, orario di lavoro e criteri retributivi. Valorizzare e rispettare le diversità, evitare ogni forma di discriminazione per ragioni legate al sesso, all orientamento sessuale, all età, alla nazionalità, allo stato di salute, alle opinioni politiche, alla razza e alle credenze religiose in tutte le fasi del rapporto di lavoro. Tutelare l integrità fisica, culturale e morale delle persone garantendo un ambiente di lavoro sano e sicuro. Adottare criteri di merito e competenza nei rapporti di lavoro, esercitando l autorità con equità. Evitare ogni forma di mobbing a danno dei lavoratori. Promuovere il dialogo a sostegno dei processi decisionali, nel rispetto delle competenze e delle responsabilità interne. Favorire il rapporto di gruppo e la diffusione della creatività, al fine di permettere la piena espressione delle capacità individuali, coerentemente con gli obiettivi aziendali. Adottare un sistema di comunicazione a due vie che favorisca il dialogo e consenta ai dipendenti di manifestare serenamente le proprie opinioni ed eventuali preoccupazioni. Informare in modo chiaro e trasparente sulle mansioni da svolgere e sulla funzione ricoperta, sull andamento dell azienda e sulle evoluzioni del mercato. Favorire un clima aziendale basato sul rispetto reciproco, sulla trasparenza e sulla chiarezza nelle comunicazioni, attraverso uno scambio di opinioni sereno, chiaro e privo di frasi offensive. Evitare ogni forma di discriminazione e di favoritismo nella fase di assunzione del personale; la selezione avviene in base alla rispondenza dei profili dei candidati alle esigenze dell azienda. LA NORMA SA8000 Il sistema di responsabilità sociale di Sabaf S.p.A. è conforme ai requisiti della Norma SA8000, per il quale la società ha ottenuto la certificazione nel La decisione di certificare il sistema è conseguente al convinto riconoscimento dell importanza del proprio patrimonio umano e mira particolarmente a sensibilizzare il management, i fornitori, il personale dipendente e i collaboratori esterni al pieno rispetto dei principi di Responsabilità Sociale stabiliti nella Norma. Attraverso l attuazione della SA8000, Sabaf S.p.A. ha analizzato e monitorato i principali fattori di rischio etico-sociale legati ai temi del lavoro minorile, lavoro obbligato, salute e sicurezza, libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva, discriminazione, procedure disciplinari, orario di lavoro e retribuzioni. Durante l anno è stato mantenuto un costante dialogo tra Rappresentanti della Direzione e Rappresentanti dei Lavoratori relativamente alla concreta applicazione della Norma SA8000. Nel corso del 2006 sono state effettuate 2 visite di sorveglianza da parte del CISE. Durante le verifiche sono emerse complessivamente 4 non conformità di tipo non critico, a fronte delle quali la Società ha avviato un piano di miglioramento nel rispetto dei tempi concordati. 74

76 DIALOGO CON I COLLABORATORI Il 16 marzo 2007 il management di Sabaf S.p.A. ha invitato le Rappresentanze Sindacali a prendere parte ad un panel di discussione al fine di condividere l esperienza del Rapporto Annuale Integrato 2005 e raccogliere le informazioni ed i suggerimenti per la redazione del rapporto relativo all anno Al panel hanno partecipato 6 rappresentanti sindacali. L incontro è stato accompagnato da una presentazione del Rapporto Annuale Integrato 2005, con particolare riferimento alla sezione dedicata ai collaboratori. Sono state approfondite le informazioni concernenti la suddivisione del personale per società, tipologia di contratto, età e anzianità di servizio; politiche di assunzione e utilizzo delle forme di flessibilità previste dalla legislazione; pari opportunità e diversità culturali; salute e sicurezza; formazione al personale e relazioni industriali. I rappresentanti sindacali hanno espresso opinioni sostanzialmente positive sui contenuti del Rapporto Annuale, risultato di una continua collaborazione e confronto con le varie categorie di stakeholder. Sono state apprezzate le iniziative intraprese da Sabaf per migliorare le condizioni lavorative e l impegno generale della Società ad essere socialmente responsabile e sostenibile nel tempo. Nel corso della riunione sono emersi alcuni suggerimenti per l integrazione del documento. Inoltre, sono stati proposti maggiori approfondimenti e avanzate alcune richieste relativi alle seguenti tematiche: impegno della Società a contribuire alla crescita professionale dei dipendenti tramite un percorso formativo continuo e ad un maggior coinvolgimento delle Rappresentanze Sindacali nella pianificazione del piano formativo; possibili forme di certificazione della formazione erogata ai dipendenti, soprattutto per quanto riguarda il personale somministrato in attesa del libretto formativo; elasticità nella gestione delle esigenze del personale proveniente da altri Paesi (europei e non). Con riferimento alla proposta della Società di predisporre un apposito documento informativo destinato alle Rappresentanze Sindacali, sono state presentate richieste di maggiori dettagli su specifiche aree tematiche e per singole unità operative. A conclusione dell incontro la Direzione del Personale si è resa disponibile ad esaminare tali proposte e valutare l opportunità di integrare i contenuti del Rapporto Annuale e/o di inserire le ulteriori informazioni nel documento analitico che sarà predisposto per le Rappresentanze Sindacali. 75

77 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale POLITICA DELLE ASSUNZIONI, COMPOSIZIONE E VARIAZIONE DEL PERSONALE Al 31 dicembre 2006 i dipendenti del Gruppo Sabaf sono 594, rispetto ai 531 di fine 2005 (+12%). SUDDIVISIONE DEL PERSONALE PER SOCIETÀ DEL GRUPPO SABAF DO BRASIL 50 SABAF DO BRASIL 27 SABAF SPA 442 SABAF SPA 484 FARINGOSI-HINGES FARINGOSI-HINGES

78 Per quanto riguarda le tipologie contrattuali adottate, sono presenti 531 (89,4%) dipendenti a tempo indeterminato, 48 (8,1%) con contratto di inserimento o apprendistato e 15 (2,5%) a tempo determinato. COMPOSIZIONE DEL PERSONALE GRUPPO SABAF 9 TEMPO DETERMINATO 34 INSERIMENTO O APPRENDISTATO 531 TEMPO INDETERMINATO 15 TEMPO DETERMINATO 48 INSERIMENTO O APPRENDISTATO 488 TEMPO INDETERMINATO Nel 2006 SABAF ha, inoltre, ospitato 13 giovani in stage, studenti universitari o di scuola media secondaria (35 nel 2005). In particolare, gli studenti di alcune scuole superiori della provincia di Brescia hanno svolto presso Sabaf degli stage formativi della durata di una settimana, nel corso dei quali hanno potuto approfondire le loro conoscenze nel settore meccanico. PERSONALE TEMPORANEO Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Media annua Nel corso del 2006 sono stati assunti nelle società del Gruppo Sabaf 52 ex lavoratori temporanei (27 nel 2005). 77

79 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale MOVIMENTAZIONE DEL PERSONALE nell anno 2006 SABAF S.p.A. 31/12/05 Assunti Usciti 31/12/06 Dirigenti Impiegati e quadri Operai Totale FARINGOSI HINGES s.r.l. 31/12/05 Assunti Usciti 31/12/06 Dirigenti Impiegati e quadri Operai Totale SABAF DO BRASIL s.r.l. 31/12/05 Assunti Usciti 31/12/06 Dirigenti Impiegati e quadri Operai Totale TOTALE GRUPPO 31/12/05 Assunti Usciti 31/12/06 Dirigenti Impiegati e quadri Operai Totale MOTIVAZIONI DELLA RISOLUZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO nell anno Descrizione Dirigenti Quadri Impiegati Operai Totale Dimissioni Pensionamento Termine contratto Licenziamento Totale

80 30,1% ANNI SUDDIVISIONE DEL PERSONALE PER ETÀ AL 31 DICEMBRE ,9% oltre 50 anni ,1% ANNI 17,7% anni 44,3% INFERIORE A 30 ANNI L età media dei dipendenti del Gruppo (34 anni) testimonia una realtà in continua crescita e conferma la volontà di inserire giovani lavoratori, privilegiando la formazione e la crescita interna rispetto all acquisizione dall esterno di competenze, anche in considerazione della specificità del modello industriale di Sabaf. L età minima del personale impiegato dal Gruppo è di 18 anni. 7,9% oltre 50 anni 16,2% anni 46,8% INFERIORE A 30 ANNI 2006 SUDDIVISIONE DEL PERSONALE PER ANZIANITÀ DI SERVIZIO AL 31 DICEMBRE ,9% oltre 20 anni 29,5% 6-10 ANNI 13,0% anni 10,1% oltre 20 anni 14,3% anni ,6% INFERIORE A 5 ANNI 32% 6-10 ANNI SABAF è consapevole della fondamentale importanza di disporre di una forza di lavoro stabile e qualificata che rappresenta, insieme agli investimenti in tecnologia, un fattore chiave per conservare il proprio vantaggio competitivo ,6% INFERIORE A 5 ANNI 79

81 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale SUDDIVISIONE PER FUNZIONE Area U D Tot U D Tot Produzione Qualità Ricerca e sviluppo Logistica Amministrazione Vendite Servizi Acquisti TOTALE POLITICA DELLE ASSUNZIONI Al fine di attrarre le risorse migliori, la politica delle assunzioni intende garantire uguali opportunità a tutti i candidati, evitando qualsiasi tipo di discriminazione. A tutti i neoassunti è consegnata la Carta Valori e la Norma SA8000, oltre ad una copia del CCNL e del manuale di lettura della busta paga. Negli ultimi anni le assunzioni sono state orientate verso un livello di scolarizzazione più elevato rispetto al passato, anche in considerazione del costante incremento del grado di automazione del processo produttivo. SUDDIVISIONE PER TITOLO DI STUDIO 80 TITOLO DI STUDIO UOMINI DONNE TOTALE UOMINI DONNE TOTALE Laurea ,2% ,9% Diploma superiore ,6% ,3% Licenza media ,7% ,5% Licenza elementare ,5% ,3% TOTALE ,0% ,0%

82 FORMAZIONE E COMUNICAZIONE INTERNA continua. La Direzione del Personale, sentiti i responsabili di riferimento, elabora con periodicità annuale un piano formativo, in base al quale sono programmati i corsi specifici da svolgere. Nel Gruppo SABAF la crescita professionale dei dipendenti è sostenuta da un percorso di formazione UOMINI DONNE TOTALE UOMINI DONNE TOTALE Formazione interna per neoassunti Qualità, sicurezza e ambiente Disegno tecnico e manutenzione industriale Amministrazione e organizzazione Altre lingue Lingua inglese Responsabilità sociale Ricerca e sviluppo Nuovo sistema informativo (SAP) Informatica Totale Ore di formazione erogate dai formatori interni TOTALE ORE DI FORMAZIONE

83 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale ORE DI FORMAZIONE RICEVUTE PER CATEGORIA OPERAI DIRIGENTI 188 IMPIEGATI E QUADRI Nel 2006 il costo totale sostenuto per le attività di formazione del personale del Gruppo è stato di circa euro (circa euro nel 2005). COMUNICAZIONE INTERNA Attraverso un percorso di formazione a cascata, ai responsabili di produzione e ai capi reparto/ capi turno è stato chiesto di trasferire nel proprio ambito operativo comportamenti socialmente responsabili, con l obiettivo finale di coinvolgere tutti i dipendenti. IL PROGETTO VIVERE I VALORI Nel corso del 2006 sono state effettuate sessioni formative rivolte ai responsabili tecnici, di reparto, delle aree produttive e delle squadre di linea. Il percorso di formazione, strutturato in incontri di gruppo e interviste individuali, ha affrontato temi concreti della gestione aziendale, con l obiettivo di raccogliere percezioni e considerazioni sui principali processi gestionali. In particolare sono state affrontate le seguenti tematiche: lettura dello scenario interno / esterno, principali cambiamenti intervenuti negli ultimi anni, riflessi sulla propria realtà organizzativa e di ruolo, competenze necessarie e disponibili, percezioni relativamente alla qualità di prodotti e processi, sistemi e processi di gestione risorse umane, principali indicatori di performance, gap tra necessità e realtà. PIANO DI COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA SABAF attua un Piano di Comunicazione Organizzativa, al fine di supportare la comunicazione interna, favorire la diffusione delle informazioni e l analisi delle esigenze dei collaboratori. Con l obiettivo principale di ridurre la distanza tra dipendente ed azienda e di sviluppare un dialogo continuo tra tutti i livelli aziendali, SABAF, a partire dal luglio 2003, pubblica trimestralmente un Magazine in cui sono riportate le informazioni principali riguardanti la vita della Società. I temi più rilevanti trattati nel 2006 sono stati: il confronto tra l uso dell energia elettrica e del gas per la

84 cottura domestica, le difficoltà gestionali e gli impatti conseguenti alla scarsa visibilità e all elevata volatilità del mercato, l evoluzione della produzione verso componenti in alluminio, i problemi dell integrazione in fabbrica tra culture diverse. In Sabaf Magazine sono periodicamente pubblicate lettere o segnalazioni dei dipendenti. In diversi punti dello stabilimento sono state allestite bacheche, dove periodicamente vengono esposte non solo le comunicazioni di natura organizzativa e sindacale e i comunicati stampa, ma anche informazioni su iniziative di carattere culturale o sociale e convenzioni aziendali. 83

85 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale LE DIVERSITÀ E LE PARI OPPORTUNITÀ SABAF è costantemente impegnata per garantire pari opportunità al personale femminile, che attualmente rappresenta il 35,7% dell organico. La Società, compatibilmente con le esigenze organizzative e di produzione, è attenta alle necessità di carattere familiare dei suoi collaboratori. Ad oggi, tutte le richieste di riduzione dell orario di lavoro avanzate dai lavoratori sono state soddisfatte. Nel 2006 il Gruppo Sabaf ha concesso complessivamente 38 contratti part-time (a 5 impiegate, 27 operaie, 3 operai e 3 operai apprendisti), pari al 6,4% del totale (32 contratti nel 2005). DISTRIBUZIONE PERCENTUALE DELL OCCUPAZIONE PER SESSO BENCHMARK (1) Numero % Numero % % Uomini ,3% ,9% 81,5% Donne ,7% ,1% 18,5% TOTALE ,0% ,0% 100,0% Confrontando la distribuzione percentuale dell occupazione per sesso nel Gruppo Sabaf con la media delle aziende metalmeccaniche italiane, emerge come nel suo settore SABAF si distingua per l alta presenza di personale femminile. SUDDIVISIONE PER CATEGORIA Qualifica OPERAI E EQUIPARATI UOMINI DONNE IMPIEGATI e QUADRI UOMINI DONNE DIRIGENTI UOMINI 7 6 DONNE 1 1 Totale LAVORATORI EXTRACOMUNITARI * BENCHMARK (4) Lavoratori extracomunitari Percentuale sui totale dei lavoratori 4,71% 3,97% 2,34% * Il dato si riferisce solo alle società italiane, esclusa Sabaf do Brasil.

86 Nel Gruppo SABAF lavorano 19 persone diversamente abili, di cui 4 a tempo parziale. Per la Società assumere annualmente persone con disabilità non rappresenta solo un adempimento agli obblighi di legge, ma soprattutto la volontà di favorirne l inserimento e l integrazione nei normali processi produttivi. E in essere un accordo fra Sabaf S.p.A. e le Autorità provinciali per un programma occupazionale che prevede il graduale inserimento di lavoratori diversamente abili SISTEMI DI REMUNERAZIONE, INCENTIVAZIONE E VALORIZZAZIONE I dipendenti SABAF S.p.A. sono inquadrati secondo le norme del Contratto Collettivo Nazionale dell industria metalmeccanica, integrato dalla contrattazione di secondo livello, che comprende: un superminimo per livello, un premio di produzione per livello, un premio di risultato fisso per tutti i livelli, un premio di risultato variabile uguale per tutti i livelli. Un premio specifico spetta ai dipendenti in forza con contratto di inserimento e apprendistato. Come avvenuto a partire dalla sua introduzione nel 1996, anche nel 2006 il premio di risultato in misura variabile è stato erogato nella misura indicativamente prevista nell accordo, in quanto sono stati sempre sostanzialmente raggiunti gli indici di produttività e qualità previsti. Si rinvia alle Note esplicative del bilancio consolidato (sezione C) per un analisi del costo del personale. Oltre agli incentivi economici - assegnazione di azioni ai dipendenti (assegnazioni gratuite e piani di stock options); aumenti di merito ad personam; garanzie prestate dalla Società a favore di dipendenti a fronte di mutui e finanziamenti personali, vendita o affitto di appartamenti a prezzo di costo, convenzioni aziendali per l accesso a beni o servizi a condizioni di favore - il sistema incentivante SABAF comprende anche: un contributo sul servizio di trasporto collettivo da Lumezzane a Ospitaletto (pari al 50% del costo nel 2006); la possibilità di partecipare ad attività formative; la concessione del part-time e di periodi di aspettativa. RAPPORTO TRA LO STIPENDIO MINIMO MENSILE PREVISTO DAI CONTRATTI COLLETTIVI E LO STIPENDIO MINIMO RICONOSCIUTO DALLE SOCIETÀ DEL GRUPPO Stipendio minimo da Stipendio minimo Maggiorazione contratto collettivo riconosciuto minima % Italia(*) Euro Euro % Brasile(**) BRL 580 BRL % (*) retribuzione lorda riferita a un operaio/impiegato di 3 categoria (**)retribuzione lorda riferita a un operaio generico 1 FEDERMECCANICA, L industria metalmeccanica in cifre (maggio 2006) Distribuzione dell occupazione per sesso (2004), 2 FEDERMECCANICA, L industria metalmeccanica in cifre (maggio 2006) Lavoratori extracomunitari (2004) 85

87 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale ORARIO DI LAVORO E ORE DI ASSENZA La durata settimanale del lavoro ordinario è fissata in 40 ore per le società italiane e 44 ore per Sabaf do Brasil, ripartite su 5 giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì. In caso di eventuali modifiche dell orario di lavoro o attivazione di turni ad orari particolari sono informate con la massima tempestività le RSU e i dipendenti coinvolti. LAVORO STRAORDINARIO 3 FEDERMECCANICA, L industria metalmeccanica in cifre (maggio 2006) Ore pro-capite di lavoro straordinario (2004), BENCHMARK 3 Impiegati Operai Impiegati Operai Impiegati Operai Numero medio mensile addetti che hanno fatto straordinario Numero ore di straordinario Numero ore annuali pro - capite Nonostante le numerose assunzioni effettuate, nel corso del 2006 il ricorso al lavoro straordinario è stato particolarmente elevato presso Sabaf do Brasil (295 ore medie annue a persona per gli operai), a seguito del fortissimo incremento di produzione. Da inizio 2007 presso lo stabilimento brasiliano è stato nominato un nuovo responsabile della produzione al quale, tra l altro, è stato affidata la responsabilità di individuare le soluzioni organizzative idonee a ridurre significativamente il ricorso al lavoro straordinario. ORE DI ASSENZA 4 Elaborazione da FEDERMECCANICA, L industria metalmeccanica in cifre (maggio 2006) Ore pro-capite di assenza dal lavoro (2004), BENCHMARK 4 Totale ore di assenza annue Percentuale ore di assenza ore lavorabili 5,9% 6,7% N ore di assenza medie pro - capite 112,1 136,8 132,3 86

88 ORE DI ASSENZA PER MALATTIA BENCHMARK 5 Totale ore di malattia annue Percentuale ore di malattia su ore lavorabili 3,4% 3,5% Ore pro capite di assenza per malattia 64,9 71,5 69,7 ORE DI ASSENZA PER MATERNITA BENCHMARK 6 Totale ore di maternità annue Percentuale ore di maternità su ore lavorabili 2,2% 2,1% Ore pro capite di assenza per maternità 41,9 42,9 18,3 L alto numero di ore di assenza per maternità rispetto alla media del settore riflette una più alta percentuale di personale femminile SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI E AMBIENTE DI LAVORO L impegno dell Azienda verso la salvaguardia della salute e sicurezza dei suoi dipendenti è totale: per la produzione sono utilizzati soltanto materiali che soddisfano pienamente i requisiti della Direttiva 2000/53/EC relativa alla restrizione di metalli nocivi presenti nei prodotti finali, come piombo, mercurio, cadmio e cromo esavalente. E stato implementato un sistema di gestione delle problematiche relative a salute e sicurezza sul posto di lavoro in linea con lo standard OHSAS 18001, che, oltre a garantire il rispetto delle leggi e normative vigenti (in primis il D.Lgs. 626/94), sia finalizzato al miglioramento continuo delle condizioni di lavoro. NUMERO E DURATA DEGLI INFORTUNI 5 FEDERMECCANICA, L industria metalmeccanica in cifre (maggio 2006) Ore pro-capite di assenza dal lavoro (2004), 6 FEDERMECCANICA, L industria metalmeccanica in cifre (maggio 2006) Ore pro-capite di assenza dal lavoro (2004), BENCHMARK 7 Infortuni sul luogo di lavoro Infortuni in itinere 3 2 Durata media assenze per infortunio sul lavoro (giorni) 9 11 Durata media assenze per infortunio in itinere (giorni) 9 40 Totale ore di assenza per infortuni Ore pro capite di assenza dal lavoro per infortunio 2,81 4,38 9,3 7 FEDERMECCANICA, L industria metalmeccanica in cifre (maggio 2006) Ore pro-capite di assenza dal lavoro (2004), 87

89 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale INDICE DI FREQUENZA DI INFORTUNIO Numero di infortuni (esclusi infortuni in itinere) x / ore lavorate Indice 20,47 20,76 INDICE DI GRAVITA DI INFORTUNIO Giorni di assenza (esclusi infortuni in itinere) x 1.000/ ore lavorate Indice 0,19 0,24 Gli infortuni verificatisi nel corso del 2006 sono stati tutti di modesta o modestissima entità. Sono proseguite le attività di formazione e la sensibilizzazione all uso dei dispositivi di protezione e sicurezza, sia attraverso una particolare sollecitazione ai capi reparto di operare un rigoroso controllo, sia soprattutto tramite un sempre più intenso dialogo tra il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) e i Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). In conformità alle leggi vigenti le società del Gruppo hanno predisposto ed attuano piani di sorveglianza sanitaria destinati ai dipendenti, con controlli sanitari mirati ai rischi specifici delle attività lavorative svolte. In particolare nel 2006 sono stati effettuati controlli sanitari (1.119 nel 2005). SPESE CORRENTI PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI (valori espressi in migliaia di euro) Impianti, attrezzature, materiali Dispositivi di protezione individuale Formazione esterna 2 0 consulenza 9 18 Controlli sanitari (incluse visite preassuntive) Software e database 1 1 Totale INVESTIMENTI PER LA SICUREZZA DEI LAVORATORI (Valori espressi in migliaia di euro) Impianti, attrezzature, materiali Totale

90 La Società, oltre al grande impegno per la tutela della sicurezza dei lavoratori, è attiva anche per cercare di garantire condizioni operative soddisfacenti per tutto il personale. Nel 2006 Sabaf ha proseguito gli interventi volti a migliorare l ambiente di lavoro, in particolare: sono stati acquistati nuovi sollevatori per i reparti produttivi, che consentono di ridurre la movimentazione manuale dei carichi e quindi la fatica per l operatore, sono stati effettuati importanti interventi di aggiornamento alle macchine lavametalli a circuito chiuso, al fine di aumentarne l efficienza e ridurre la frequenza delle operazioni di manutenzione ordinaria RELAZIONI INDUSTRIALI Le rappresentanze sindacali interne in Sabaf S.p.A. sono tre: FIOM, FIM e UILM. Nel Gruppo, a dicembre 2006 risultano iscritti 140 dipendenti, pari al 23,6% del totale (nel 2005 erano iscritti 139 dipendenti, pari al 27,6%). Durante l anno in Sabaf S.p.A. si sono svolti 24 incontri, con frequenza almeno mensile, tra Direzione e RSU. I principali argomenti affrontati sono stati: la gestione dei contratti di lavoro somministrato, con particolare riguardo all elevato numero comunicazioni e confronto circa le necessità tecnico produttive, in particolar modo legate al lancio dell'intera gamma di rubinetti in lega leggera le problematiche dell integrazione dei lavoratori stranieri la ripartizione tra azienda e dipendenti del costo di trasporto collettivo la definizione del calendario aziendale le novità normative riferite al reddito da lavoro dipendente e alla previdenza complementare Le ore di partecipazione alle attività sindacali nel corso del 2006 sono state pari allo 0,39%. Non sono stati indetti scioperi né altre iniziative sindacali contro le società del Gruppo. PARTECIPAZIONE AD ATTIVITA SINDACALE BENCHMARK 8 ASSEMBLEA N ore Percentuale su ore lavorabili 0,14% 0,26% N ore pro capite 2,5 5,3 PERMESSO SINDACALE N ore Percentuale su ore lavorabili 0,11% 0,08% N ore pro capite 2,1 1,7 SCIOPERO N ore Percentuale su ore lavorabili 0,14% 0,88% N ore pro capite 2,4 18,0 8,1 TOTALE N ore Percentuale su ore lavorabili 0,39% 1,22% N ore pro capite 7,0 25,0 8 FEDERMECCANICA, L industria metalmeccanica in cifre (maggio 2006) Ore pro capite di assenza dal lavoro (2004), 89

91 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale ORE DI SCIOPERO IN SABAF S.P.A ORE DI MOTIVAZIONE PERCENTUALE DI SCIOPERO ADESIONE Gennaio 8 Rinnovo del contratto collettivo nazionale 41,44% TOTALE ORE DI SCIOPERO 2006 IN SABAF S.p.A 8 ORE DI SCIOPERO IN FARINGOSI HINGES S.R.L. ORE DI MOTIVAZIONE PERCENTUALE DI SCIOPERO ADESIONE Gennaio 4 Rinnovo del contratto collettivo nazionale 1,54% TOTALE ORE DI SCIOPERO 2006 IN FARINGOSI HINGES 4 90

92 ATTIVITÀ SOCIALI E AGEVOLAZIONI Sabaf S.p.A. ha stipulato convenzioni con due istituti di credito per la concessione di mutui ipotecari e prestiti al consumo a condizioni particolarmente vantaggiose, prestando garanzia fideiussoria a favore dei dipendenti: al 31/12/2006 beneficiano della convenzione 41 dipendenti, per 29 mutui e 12 prestiti al consumo. Sabaf concede in uso ai dipendenti 11 appartamenti in prossimità della sede di Ospitaletto. Sono in fase di realizzazione ulteriori 54 abitazioni nel comune di Ospitaletto, che saranno prioritariamente cedute ai dipendenti. L iniziativa ha riscosso un forte apprezzamento da parte dei dipendenti: alla fine di febbraio 2007 sono stati stipulati 25 contratti preliminari. E attivo un servizio di trasporto da Lumezzane ad Ospitaletto, con orari legati ai singoli turni, utilizzato da circa 100 persone nel corso del Nell ambito delle iniziative concordate per attenuare i disagi del trasferimento della sede da Lumezzane a Ospitaletto, Sabaf ha garantito ai dipendenti la gratuità di questo servizio per il periodo Preso atto del valore sociale dell uso di mezzi di trasporto pubblici, la Società ha assicurato il servizio anche per il 2006, accollandosi la metà dei costi necessari al suo mantenimento (circa euro). Un analogo accordo è stato raggiunto con i rappresentanti sindacali per il CONTENZIOSO E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI Nel corso del 2006 sono stati presi 67 provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti, così suddivisi: 13 richiami verbali 3 richiami scritti all uso dei dispositivi di protezione individuale 21 ammonizioni scritte 26 multe disciplinari 2 sospensioni disciplinari 2 casi di sospensione cautelare della retribuzione I provvedimenti disciplinari sono per lo più ascrivibili a comportamenti scorretti, al mancato rispetto dell orario di lavoro o alla mancata giustificazione dell assenza (generalmente per malattia) nei termini previsti. Al 31 dicembre 2006 sono in essere tre contenziosi con tre collaboratori in relazione alla contestazione dell interruzione del rapporto di lavoro. Sono inoltre state stipulate varie convenzioni con esercizi commerciali per l acquisto di prodotti e servizi a prezzi agevolati. 91

93 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale SABAF E AZIONISTI IMPEGNI VERSO GLI AZIONISTI Valorizzare l investimento degli azionisti garantendo la crescita sostenibile della Società. Comunicare le proprie strategie e politiche in modo tempestivo, completo, chiaro e trasparente, evitando ogni asimmetria informativa, in particolare nei confronti degli azionisti di minoranza. Garantire l integrità nella gestione dell impresa. Aderire al Codice di Autodisciplina delle società quotate. Adottare le migliori best practices esistenti in tema di corporate governance per massimizzare il valore dell impresa e ridurre i rischi d impresa. Considerare con equità i diversi interessi dei soci nell impresa. Favorire il dialogo tra azionisti e Consiglio di Amministrazione. Assicurare la correttezza, la trasparenza e l interesse della Società nell esecuzione delle operazioni con parti correlate. Avere un rapporto con la società di revisione e con le Autorità di Controllo improntato alla massima trasparenza. Adottare opportune procedure per gestire il trattamento delle informazioni riservate con particolare riferimento alle informazioni price sensitive. È considerata informazione price sensitive l informazione su un fatto rilevante non di pubblico dominio, idonea ad influenzare sensibilmente, se resa pubblica, il prezzo delle azioni Sabaf in Borsa DIALOGO CON GLI AZIONISTI A inizio 2007 Sabaf ha formulato un questionario indirizzato a 46 tra analisti finanziari e principali investitori attuali e potenziali, con l obiettivo prioritario di comprendere la valutazione che la comunità finanziaria attribuisce alle scelte operate dal Gruppo in tema di responsabilità sociale d impresa e di corporate governance. Si riportano di seguito i risultati di sintesi delle risposte ottenute: La scala di valutazione va da 1 (scarso/non importante) a 10 (ottimo/molto importante) 92

94 9,0 Facoltà di partecipazione dei soci alle assemblee 8,7 Presenza della maggioranza di amministratori indipendenti 9,0 Livello di professionalità del consiglio di amministrazione 8,8 Politiche di remunerazione degli amministratori del top management 8,5 Operazione con le parti correlate e gestione dei conflitti di interesse VALUTAZIONI DEL SISTEMA DI CORPORATE GOVERNANCE DEL GRUPPO SABAF 8,8 Qualità dell informativa fornita dagli amministratori in assemblea 7,8 Qualità dei canali di comunicazione tramite sito internet 8,4 Strumenti informativi e di comunicazione 8,4 Facilità di accesso alle informazioni 9,0 Tempestività e aggiornamento dei dati e delle informazioni COMPORTAMENTO DEL GRUPPO SABAF NEI CONFRONTI DEGLI ANALISTI E DEGLI INVESTITORI 8,5 Qualità dei canali di comunicazione complessiva 9,6 Correttezza nei comportamenti 9,1 Trasparenza, completezza e chiarezza nella comunicazione 9,3 Disponibilità del management ad incontri con gli investitori 8,4 Chiarezza del documento 8,4 Fruibilità e reperibilità del documento 8,8 Completezza delle informazioni 7,1 Utilità e utilizzabilità ai fini decisionali 8,8 Capacità di aumentere la complessità della realtà aziendale 7,8 Capacità di evidenziare gli aspetti significativi (rilevanti) VALUTAZIONI DEL RAPPORTO ANNUALE 93

95 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI Rapporto Annuale Particolarmente apprezzata è stata la scelta di pubblicare un documento integrato, che offre anche agli stakeholder principalmente focalizzati sulle performance economico-finanziarie l opportunità di approfondire contestualmente tutte le tematiche rilevanti nella gestione del Gruppo. Il principale suggerimento emerso dall indagine è l opportunità di approfondire maggiormente l analisi del mercato di riferimento e le potenzialità derivanti dai paesi emergenti, dallo sviluppo di nuovi prodotti e dagli accordi con nuovi clienti LA COMPOSIZIONE DEL CAPITALE Gli azionisti iscritti a libro soci al 28 febbraio 2007 sono 2.049, di cui: possiedono fino a azioni 137 possiedono da a azioni 34 possiedono da a azioni 55 possiedono oltre azioni azionisti, detentori del 74,1% del capitale, sono residenti in Italia. 62 azionisti, detentori del 25,9% del capitale, sono residenti all estero. La presenza di investitori istituzionali nel capitale è molto rilevante (circa l 80% del flottante) RELAZIONI CON GLI INVESTITORI E GLI ANALISTI FINANZIARI Fin dalla quotazione in Borsa (1998) la Società ha attribuito un importanza strategica alla comunicazione finanziaria. La politica di comunicazione finanziaria di SABAF è basata sui principi di correttezza, trasparenza e continuità, nella convinzione che tale approccio permetta agli investitori di poter valutare correttamente l Azienda. In tale ottica SABAF annualmente fornisce al mercato le indicazioni sulle previsioni per l esercizio corrente, confermandole periodicamente in occasione della pubblicazione delle relazioni trimestrali o aggiornandole tempestivamente in caso di variazioni nelle aspettative. Inoltre, per fornire un quadro di riferimento completo ed esaustivo le strategie ed i programmi sono illustrati nei bilanci annuali e nelle presentazioni agli analisti e agli investitori durante il corso dell anno. I broker che elaborano con continuità studi e documenti di ricerca su SABAF sono attualmente: Banca Akros, Berenberg, Citigroup, Euromobiliare, ING, Rasbank. Ulteriori informazioni in merito ai rapporti con i soci sono fornite nella Relazione sulla Corporate Governance REMUNERAZIONE DEGLI AZIONISTI E ANDAMENTO DEL TITOLO La politica dei dividendi adottata da SABAF tende a garantire una valida remunerazione degli azionisti tramite il dividendo annuale e, compatibilmente con i risultati conseguiti e con i piani di investimento, una crescita continua. Anno di pagamento Dividendo , , , , , , , dividendo ordinario 0, dividendo straordinario 1, dividendo proposto 0,70 Nel corso del 2006, oltre alla distribuzione del dividendo ordinario di 0,60 euro (48,7% dell utile del Gruppo), è stato pagato un dividendo straordinario di 1 euro per azione. Il dividendo straordinario è stato reso possibile e opportuno dalla situazione finanziaria del Gruppo e dalla forte generazione di cassa del 2005 e del 2006.

96 CAPITALIZZAZIONE DI BORSA Nel corso del 2006, il titolo SABAF ha registrato il prezzo ufficiale massimo il giorno 3 novembre (euro 26,58) e minimo il giorno 18 gennaio (euro 17,61). Il 30 dicembre la quotazione ufficiale era pari a euro 25,86. I volumi medi scambiati sono stati pari a azioni al giorno, pari ad un controvalore medio di circa euro ( euro nel 2005) INVESTIMENTI SOCIALMENTE RESPONSABILI Sabaf è inclusa nella lista di società nelle quali i fondi etici che si basano sulla valutazione di ETHIBEL possono investire. Inoltre Sabaf è inclusa nell indice Kempen/SNS SRI, il primo indice per small cap europee socialmente responsabili. Sabaf è una delle due società italiane che, in occasione del lancio (gennaio 2007) del fondo Valori Responsabili di Etica SGR ha superato l analisi condotta da EIRIS, basata su 50 indicatori relativi ai temi della governance, politica sociale e ambiente. Sabaf esprime apprezzamento per le recenti novità legislative (art, 117-ter del Testo Unico della Finanza) tese a prescrivere specifici obblighi di informazione e di rendicontazione per i soggetti che promuovono prodotti e servizi qualificati come etici o socialmente responsabili CONTENZIOSO Non è in essere alcun contenzioso con i soci. QUOTAZIONE AZIONI SABAF NEL CORSO DEL ,58 SABAF Indice Star 17,

97 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale SABAF E CLIENTI IMPEGNI NEI CONFRONTI DEI CLIENTI Agire con trasparenza, correttezza ed equità contrattuale. Comunicare le informazioni su prodotti e servizi in modo chiaro e trasparente. Adottare un comportamento moralmente integro, professionale e disponibile nei confronti dei clienti. Garantire elevati standard di qualità dei prodotti offerti. Garantire l attenzione costante nella ricerca tecnologica per offrire prodotti innovativi. Collaborare con le aziende clienti per garantire all utilizzatore finale la massima sicurezza nell utilizzo dei prodotti. Promuovere azioni di responsabilità sociale dell intera filiera produttiva. Ascoltare le esigenze dei clienti attraverso un monitoraggio costante della customer satisfaction e degli eventuali reclami. Informare i propri clienti di tutti i rischi legati all utilizzo dei prodotti e del loro impatto ambientale DIALOGO CON I CLIENTI A inizio 2007 Sabaf ha formulato un questionario indirizzato ai maggiori clienti, finalizzato principalmente a rilevare il livello di soddisfazione nelle relazioni commerciali e tecniche. Si ripartano di seguito i risultati di sintesi delle risposte ottenute: La scala di valutazione va da 1 (scarso/non importante) a 10 (ottimo/molto importante) 1. VALUTAZIONE DEL PRODOTTO Come valuta il prodotto del gruppo Sabaf (rubinetti, termostati, bruciatori cerniere) in termini di: RUBINETTI TERMOSTATI BRUCIATORI CERNIERE Voto Importanza Voto Importanza Voto Importanza Voto Importanza QUALITÀ/AFFIDABILITÀ 8,0 8,0 8,5 9,0 8,2 8,6 8,0 7,0 RAPPORTO QUALITÀ PREZZO 6,7 7,7 5,5 8,0 6,0 8,6 7,5 8,0 GRADO DI INNOVAZIONE 7,7 7,3 6,0 8,0 7,4 7,2 6,5 5,0 GIUDIZIO COMPLESSIVO 7,3 7,7 7,0 8,5 6,8 8,0 7,0 6,0 CAPACITÀ DEI PRODOTTI DI SABAF DI RIDURRE I CONSUMI ENERGETICI DA PARTE DELL UTILIZZATORE FINALE 8,0 8,0 8,0 10,0 7,6 7,8 NA NA PERFORMANCE AMBIENTALI DEL PRODOTTO (ES. EFFICIENZA NELL UTILIZZARE IMBALLAGGI, ASSENZA DI MATERIALI DANNOSI ALL AMBIENTE NEI PRODOTTI ECC...) 7,5 7,5 7,5 8,5 7,6 7,2 7,0 7,0 96

98 8,0 8,6 8,6 9,0 9,0 7,6 7,6 8,6 2. VALUTAZIONE DELL ASSISTENZA PROGETTUALE E TECNICA Come valuta l assistenza progettuale e tecnica in termini di: 6,0 6,0 Voto Importanza TEMPESTIVITÀ PROFESSIONALITÀ E COMPETENZA UTILITÀ DEL SITO B2B ( com/b2bita/) CAPACITÀ DI RISOLUZIONE DEI RECLAMI PRONTEZZA DI RISOLUZIONE DEI RECLAMI 7,0 8,0 7,8 8,3 9,5 8,3 8,3 8,3 7,5 7,5 3. VALUTAZIONE DEL SERVIZIO Come valuta il servizio in termini di: Voto Importanza FLESSIBILITÀ RISPETTO DEI TERMINI DI CONSEGNA RISPETTO DELLE QUANTITÀ ORDINATE CONDIZIONI DI IMBALLAGGIO CHIAREZZA DEI DOCUMENTI DI ACCOMPAGNAMENTO Voto Importanza 4. VALUTAZIONE DELL ASSISTENZA COMMERCIALE Come valuta l assistenza commerciale fornita dal Gruppo Sabaf in termini di: 8,3 8,8 7,5 8,0 6,5 9,0 8,0 COMPLETEZZA DELLE INFORMAZIONI 8,0 CHIAREZZA DEL DOCUMENTO 8,0 CAPACITÀ DI AUMENTARE LA COMPRENSIBILITÀ DELLA REALTÀ AZIENDALE 8,0 CAPACITÀ DI EVIDENZIARE GLI ASPETTI SIGNIFICATIVI (RILEVANTI) 7,0 UTILITÀ E UTILIZZABILITÀ AI FINI DECISIONALI 8,0 FRUIBILITÀ E REPERIBILITÀ DEL DOCUMENTO TEMPESTIVITÀ PROFESSIONALITÀ E COMPETENZA 5. LIVELLO DI CONOSCENZA DEL RAPPORTO ANNUALE INTEGRATO DEL GRUPPO SABAF E DEL SUO IMPEGNO NELLE ATTIVITA DI RESPONSABILITA SOCIALE CORRETTEZZA NEGOZIALE (TRASPARENZA NEGOZIALE E ACCURATEZZA CONTABILE/AMMINISTRATIVA) 97

99 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale ANALISI DELLE VENDITE PAESI E CLIENTI NUMERO PAESI NUMERO CLIENTI Si rimanda alla Relazione degli Amministratori al bilancio consolidato per l analisi della ripartizione dei ricavi per famiglia di prodotto e per area geografica. In coerenza con le politiche commerciali seguite, gran parte dei rapporti commerciali attivi si caratterizza per relazioni consolidate nel lungo periodo. Anche nel corso del 2006 sono stati conclusi importanti accordi di partnership pluriennale, tra cui quelli con Tecnogas e Nardi, due tra i principali clienti del Gruppo. Nel corso del 2006 il Gruppo SABAF ha emesso fatture (di importo superiore a euro) a 62 nuovi clienti (36 nel 2005), per complessivi 1,8 milioni di euro (2,7 milioni di euro nel 2005), mentre 36 clienti attivi nel 2005 non hanno acquistato nel 2006, per circa euro (45 l anno precedente, per 1,2 milioni di euro). I clienti con un fatturato annuale superiore al milione di euro sono 27 (24 nel 2005). La distribuzione per classi di fatturato è la seguente: 98

100 DISTRIBUZIONE DEI CLIENTI PER CLASSI DI FATTURATO NUMERO CLIENTI =1.000 = = = = = CLASSE FATTURATO Oltre alla struttura direzionale presso la sede di Ospitaletto, la rete commerciale si basa su un ufficio di rappresentanza in Cina, presenze stabili negli Stati Uniti e in Messico, un distributore in Australia e una ventina di agenti SVILUPPO DI RAPPORTI DI PARTNERSHIP SABAF condivide con la clientela i benefici derivanti dall aumento dei volumi e dagli incrementi di produttività provenienti da investimenti in automazione, in una ottica di partnership tesa a garantire le migliori condizioni di mercato possibili. Ai clienti che acquistano da SABAF il 100% dei loro consumi di tutte le linee di prodotto, SABAF cerca di offrire il massimo del servizio e le migliori condizioni di acquisto, nonché assistenza tecnica e di laboratorio immediata e priorità nella presentazione dei progetti di prodotti innovativi, in modo da coordinare al meglio lo sviluppo prodotto SABAF/cliente. Normalmente per le linee di prodotto dove è possibile effettuare operazioni di copertura contro il rischio di variazione dei prezzi delle materie prime, SABAF garantisce alla clientela prezzi fissi per tutto l anno. Fanno eccezione i prodotti in ferro/ acciaio - per l assenza di strumenti di copertura i cui prezzi vengo- 99

101 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale no rinegoziati al superamento di soglie massime di variazione del valore della materia prima. La vendita di prodotti speciali, esclusivi per un cliente, è sempre effettuata a fronte della conclusione di un contratto di fornitura specifico INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE Sistematica è la presenza, sulle riviste del settore, di articoli e recensioni che descrivono le caratteristiche tecniche dei nuovi prodotti del Gruppo. Con l obiettivo di crescere la brand awareness, SABAF ha anche esteso l utilizzo della pubblicità su riviste specializzate indirizzate ai consumatori. Sabaf ha inoltre avviato con alcuni clienti iniziative di co-branding che sottolineano il ruolo strategico rivestito dai componenti nelle prestazioni dell apparecchio di cottura. Ad ogni modo per SABAF la modalità principale di comunicazione con la clientela rimane l incontro oneon-one, riunioni periodiche durante le quali vengono trattati tutti gli aspetti relativi alla fornitura del prodotto e dei servizi collegati CONDIZIONI NEGOZIALI Le condizioni generali di vendita sono integrate annualmente da accordi sui prezzi, frutto di trattative con la clientela che normalmente iniziano ad ottobre. In queste trattative si tiene ovviamente conto di diversi parametri, fra i quali: volumi acquistati dal cliente per singola linea di prodotto e complessivi; capacità di programmazione del cliente e linearità nei flussi di consegne; appartenenza ad un gruppo multinazionale con il quale vigano accordi quadro o interessi più generali di fornitura; puntualità nei pagamenti e solvibilità a breve, medio e lungo termine; valutazioni sul posizionamento strategico nel mercato e sua coerenza con il posizionamento di SABAF. In base a queste valutazioni di carattere generale, si passa poi alla valutazione delle proposte di variazione del prezzo dei prodotti a listino, tenendo conto di: variazioni intervenute nel costo nell anno precedente (in primis materie prime e produttività); variazioni previste nel costo del prodotto per l anno a venire; volumi a budget dichiarati dal cliente per l anno a venire; rispetto del budget nell anno precedente. Per favorire la comunicazione con i clienti e con il pubblico, nel corso del 2006 Sabaf ha avviato un nuovo sito web ( nel quale ampio spazio è dedicato ad informazioni tecniche sui prodotti. 100

102 SICUREZZA, INNOVAZIONE E COMPATIBILITÀ AMBIENTALE DEI PRODOTTI La strategia di innovazione di prodotto di Sabaf si fonda in modo prioritario sulla ricerca di prestazioni superiori sotto il profilo della sicurezza e dell impatto ambientale. La sicurezza si è rivelata un fattore critico di successo nella specifica area di business, anche perché la Società è riuscita ad anticipare la domanda di prodotti con dispositivi di sicurezza nel mercato europeo e a stimolare la diffusione di tali prodotti anche nei paesi emergenti. SABAF si è fatta promotrice, anche nelle diverse sedi istituzionali, dell introduzione di norme che rendano obbligatoria l immissione sul mercato di prodotti con dispositivi di sicurezza termoelettrici anche sui bruciatori scoperti in Europa e almeno sui bruciatori da forno nei Paesi emergenti. Nel 2005 è stata presentata la nuova tipologia di bruciatori Serie III; si tratta di una linea di bruciatori con una efficienza di oltre il 25% superiore ai limiti richiesti dalle normative europee e di oltre il 15% rispetto ai bruciatori attualmente in commercio. Le caratteristiche tecniche dei bruciatori Serie III, con particolare riferimento alla loro eco-efficienza, sono dettagliatamente descritte all interno della Performance Ambientale. Nel 2006 Sabaf ha avviato la produzione di grande serie dei rubinetti semplici in lega leggera, alla quale si affiancherà nel 2007 la produzione di rubinetti con sicurezza. Le caratteristiche tecniche dei rubinetti in lega leggera, con particolare riferimento alla loro eco-efficienza, sono dettagliatamente descritte all interno della Performance Ambientale IL SISTEMA QUALITÀ Il sistema di gestione della qualità, conforme alla norma ISO 9001:2000 (Vision 2000), si integra con i sistemi di gestione ambientale e della sicurezza sul luogo di lavoro, ed ha lo scopo di consentire il raggiungimento dei seguenti obiettivi: a. accrescere la soddisfazione dei clienti, attraverso la comprensione e il soddisfacimento delle loro esigenze presenti e future; b. migliorare continuamente i processi e i prodotti, con particolare attenzione alla salvaguardia dell ambiente e della sicurezza dei dipendenti; c. coinvolgere i partner ed i fornitori nel processo di miglioramento continuo, favorendo la logica della comakership ; d. valorizzare le risorse umane; e. migliorare la business performance. SPESE CORRENTI PER LA QUALITA (Valori espressi in migliaia di euro) Certificazione prodotto 83,8 54,8 Certificazione sistema qualità 3,7 11,9 Apparecchiature e strumenti di misura (acquisto) 42,0 53,6 Apparecchiature e strumenti di misura (taratura) 42,7 9,1 Norme tecniche, software e riviste 7,9 9,4 Prove e test presso laboratori esterni 6,1 3,9 Totale 187,2 142,7 INVESTIMENTI PER LA QUALITA (Valori espressi in migliaia di euro) Apparecchiature e strumenti di misura (acquisto) 102,4 241,6 Totale 102,4 241,6 101

103 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale Il Sistema Qualità di SABAF S.p.A. è certificato ISO 9001 dal 1993; nel 2002 è stato adeguato ai requisiti della norma ISO 9001:2000 ( Vision 2000 ). Il Sistema Qualità di FARINGOSI HINGES è certificato ISO 9001 dal 2001; nel 2003 è stato adeguato ai requisiti della Vision Nel 2006 IMQ ha effettuato l annuale visita di sorveglianza dei sistemi di gestione integrati per la qualità e l ambiente presso Sabaf S.p.A. Durante la verifica sono emerse 2 non conformità di tipo non critico per le quali la Società ha avviato un piano di miglioramento nel rispetto dei tempi concordati. OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO Gli obiettivi commerciali SABAF prevedono per il futuro di proseguire nella crescita media annua delle vendite superiore al 10% che ha contraddistinto il recente passato, mantenendo gli alti livelli di redditività attuali. L arricchimento in valore degli apparecchi di cottura a gas, l estensione della gamma di prodotti offerti, con valori aggiunti crescenti (bruciatori speciali, nuovi modelli di cerniere), la crescita dimensionale e le economie di scala derivanti potranno permettere di conseguire questi ambiziosi obiettivi, pur richiedendo ulteriori investimenti in ricerca e sviluppo e automazione dei processi in Italia e investimenti in strutture commerciali, logistiche e produttive in quei mercati potenzialmente molto attraenti dal punto di vista dimensionale, ma oggi non ancora con standard allineati a quelli europei (ad esempio il Brasile, l India e la Cina) CONTENZIOSO Non sono in essere vertenze legali con i clienti. 102

104 2.2.4 SABAF E FORNITORI IMPEGNI NEI CONFRONTI DEI FORNITORI Agire con trasparenza, correttezza, integrità ed equità contrattuale. Considerare la certificazione di qualità, la capacità innovativa e la ricaduta sul territorio elementi qualificanti nella selezione dei fornitori. Privilegiare i fornitori che rispettano l ambiente, che adottano un comportamento socialmente responsabile nella condotta degli affari e che godono di una buona reputazione. Favorire la condivisione dei valori comuni e informare sullo sviluppo delle strategie di Sabaf. Promuovere la condivisione della conoscenza e favorire rapporti di collaborazione di lungo periodo. Stimolare i fornitori ad adottare buone pratiche di responsabilità sociale. Garantire l imparzialità nella scelta dei fornitori, offrendo a tutti i potenziali fornitori in possesso dei requisiti previsti la possibilità di concorrere all assegnazione della fornitura. Pagare i fornitori nei tempi e nei modi stabiliti. Non accettare dai fornitori regali che eccedono le normali pratiche di cortesia e che possano tendere a influenzare la valutazione obiettiva del prodotto e del servizio. Evitare di avere rapporti con fornitori che sfruttano lavoro minorile e che non rispettano i diritti basilari della persona. Richiedere ai fornitori che operano nei Paesi ove i diritti dei lavoratori non sono rispettati opportune garanzie sul rispetto dei principi della Norma SA 8000 in tema di lavoro infantile, lavoro obbligato, salute e sicurezza sul lavoro, libertà d associazione e diritto alla contrattazione collettiva, discriminazione, procedure disciplinari, orario di lavoro e criteri retributivi LA NORMA SA 8000 E I FORNITORI DISTRIBUZIONE TERRITORIALE FORNITORI* (Valori espressi in migliaia di euro) Il 22 dicembre 2005 SABAF S.p.A. ha ottenuto la certificazione di conformità ai requisiti della norma SA8000 (Social Accountability 8000) e, pertanto, l Azienda richiede ai propri fornitori di rispettare, in tutte le loro attività, i principi della norma, quale criterio minimo per stabilire un rapporto duraturo basato sui principi della responsabilità sociale. Già dal 2003 i contratti di fornitura includono una clausola di carattere etico ispirata alla Norma SA8000. Tale clausola impegna i fornitori a garantire il rispetto dei diritti umani e sociali, in particolare: ad evitare l impiego di persone in età inferiore a quella stabilita dalla legislazione vigente nel Paese, a garantire ai lavoratori un luogo di lavoro sicuro, a tutelare la libertà sindacale, a rispettare la legislazione in materia di orario di lavoro, ad assicurare ai lavoratori il rispetto del minimo retributivo legale. L eventuale mancato rispetto o mancata accettazione dei principi della Norma SA8000 può determinare l interruzione dei rapporti di fornitura. Nel corso del 2006 sono state condotte 27 verifiche presso fornitori, dalle quali non sono emerse non conformità critiche ANALISI DEGLI ACQUISTI Il Gruppo Sabaf mira a favorire lo sviluppo del territorio in cui opera e, pertanto, nella selezione dei fornitori, favorisce le aziende locali: gli acquisti effettuati in Lombardia dalle società italiane del Gruppo rappresentano circa i due terzi (nel 2004 era il 63,4%). Il fatturato realizzato al di fuori dell Unione Europea proviene per la maggior parte dalla Svizzera ed è relativo all acquisto di macchinari ed attrezzature. Tra i restanti fornitori localizzati in Paesi extra UE tre sono situati in Cina, hanno effettuato forniture di componenti per circa euro nel 2006 ( nel 2005). Tutti i fornitori cinesi hanno sottoscritto la clausola di rispetto dei principi della norma SA 8000 e sono stati oggetto, nel corso del 2006, di una visita ispettiva da parte di funzionari di Sabaf S.p.A. da cui non sono emerse criticità Fatturato % Fatturato % Provincia di Brescia , ,8 Provincia di Milano , ,1 Altre province lombarde , ,5 Italia , ,5 UE , ,7 Extra UE , ,4 Totale , ,0 * escluso Sabaf do Brasil Sabaf do Brasil acquista i materiali necessari alla produzione prevalentemente presso fornitori locali. I principali macchinari utilizzati (transfer di lavorazione e di montaggio, presse per lo stampaggio dei bruciatori) sono invece stati importati dall Europa per garantire processi produttivi omogenei a livello di gruppo, in particolare in termini di qualità e sicurezza. 103

105 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale RAPPORTI CON I FORNITORI E CONDIZIONI NEGOZIALI Le relazioni con i fornitori sono improntate alla collaborazione di lungo periodo e fondate sulla correttezza negoziale, l integrità e l equità contrattuale e la condivisione delle strategie di crescita. SABAF garantisce l assoluta imparzialità nella scelta dei fornitori e si impegna a rispettare rigorosamente i termini di pagamento pattuiti (ad oggi, salvo rare e motivate eccezioni, tutte le forniture sono state pagate secondo gli accordi). Ogni anno SABAF dà un significativo impulso al processo di acquisizione di nuove aziende fornitrici che dimostrino di possedere e garantire gli standard qualitativi, economici e di sostenibilità che SABAF ricerca. Sabaf richiede ai suoi fornitori la capacità di sapersi rinnovare tecnologicamente nel tempo, in modo tale da poter sempre proporre i migliori rapporti qualità/prezzo, e privilegia nella scelta i fornitori che hanno ottenuto o stanno ottenendo le certificazioni dei sistemi di qualità e ambientale. Nel 2006 il fatturato dei fornitori del Gruppo Sabaf con sistema di qualità certificato è stato pari al 54,3% del totale (49,3% nel 2005). RIPARTIZIONE DEGLI ACQUISTI PER NATURA 31,1% MATERIE PRIME 10,9% BENI STRUMENTALI 22,7% COMPONENTI 35,3% SERVIZI 104 Per i fornitori artigiani e meno strutturati sono concordati termini di pagamento molto brevi (prevalentemente a 30 giorni). Per favorire la condivisione con i fornitori dei valori alla base del proprio modello di business e per favorire la massima trasparenza e conoscenza reciproca, ha distribuito in modo capillare la Carta Valori e periodicamente invia la newsletter SABAF Magazine CONTENZIOSO Non è in essere alcun contenzioso con i fornitori.

106 2.2.5 SABAF E FINANZIATORI IMPEGNI VERSO I FINANZIATORI Comunicare le proprie strategie e politiche in modo tempestivo, completo, chiaro e trasparente, evitando ogni asimmetria informativa. Garantire la continuità aziendale CONTENZIOSO Non è in essere alcun contenzioso con i finanziatori RAPPORTI CON GLI ISTITUTI DI CREDITO Sabaf, coerentemente con i propri valori di riferimento di trasparenza e di correttezza, ha sempre collaborato con il sistema bancario, fornendo in maniera puntuale e completa tutte le informazioni necessarie per un adeguata analisi finanziaria (bilanci, situazioni semestrali e trimestrali, comunicazioni sulle operazioni più significative). Anche nel 2006 il gruppo Sabaf ha fatto raramente ricorso al credito bancario a breve termine, facendo fronte ai suoi impegni finanziari a breve con i rilevanti flussi di autofinanziamento. Nel 2006, l incidenza degli oneri finanziari netti sul fatturato è ulteriormente diminuita allo 0,57% (0,70% nel 2005). Il Gruppo opera prevalentemente con 5 istituti nazionali (Banco di Brescia, Intesa San Paolo, Unicredit, BNL, Bipop-Carire) e con 3 istituti stranieri (Santander, Fortis, Itau). Nel corso dell anno è stato interrotto il rapporto con Bank of Scotland. Il Gruppo dispone di linee di credito a breve termine per circa 25 milioni di euro, utilizzate al 31 dicembre 2006 per 3,5 milioni. 105

107 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale SABAF E CONCORRENTI IMPEGNI NEI CONFRONTI DEI CONCORRENTI Agire con trasparenza e correttezza Garantire l integrità nella gestione dell impresa Promuovere una competizione leale con i concorrenti rispettando i diritti legati ai brevetti e ai marchi Promuovere azioni di responsabilità sociale nel proprio settore Comunicare in modo tempestivo, completo, chiaro e trasparente PRINCIPALI CONCORRENTI ITALIANI ED INTERNAZIONALI SABAF occupa una posizione di leadership di mercato a livello internazionale. La continua innovazione di prodotto e un portafoglio diversificato per i clienti assicurano a SABAF la capacità di difendere la qualità dei risultati anche a fronte di pressioni sui prezzi di vendita. Grazie a processi produttivi esclusivi, alle economie di scala e alla forte integrazione verticale, SABAF vanta anche la leadership di costo nel settore. In tale scenario, SABAF è fortemente competitiva sia nell alto di gamma, dove può proporre con continuità prodotti che garantiscono prestazioni superiori, sia sul mercato di massa. In Italia ed in Europa SABAF stima di detenere una quota di mercato superiore al 40% in ogni segmento di prodotto ed è l unica società a fornire la gamma completa di componenti per la cottura a gas, mentre i suoi concorrenti producono soltanto parte della gamma di prodotti. I due principali concorrenti di SABAF sul mercato internazionale sono Copreci e Burner System International. Copreci è una cooperativa situata in Spagna nei Paesi Baschi, parte di Mondragon Cooperative Corporation e dopo SABAF è il principale produttore di rubinetti e termostati in Europa. Burner Systems International (BSI) è un gruppo americano, che ha acquisito il controllo del produttore francese Sourdillon, storico concorrente di SABAF e di Harper Wyman, il più importante produttore di componenti per la cottura a gas per il mercato nordamericano. PRINCIPALI CONCORRENTI ITALIANI ED INTERNAZIONALI Rubinetti Termostati Bruciatori Cerniere SABAF Burner Systems International (U.S.A.) CMI (Italia) Copreci (Spagna) Defendi (Italia) Imit (Italia)* La Micromeccanica (Italia) Nuova Star (Italia) Siral (Italia) Somipress (Italia) 106 (*) da fine 2006 Imit ha abbandonato la produzione di rubinetti e termostati per la cottura a gas

108 DATI ECONOMICI 2005 E 2004 DEI PRINCIPALI CONCORRENTI ITALIANI ED INTERNAZIONALI (MIGLIAIA DI EURO) 9 9 Elaborazione Sabaf dai bilanci delle varie società. Ultimi dati disponibili FATTURATO REDDITO OPERATIVO RISULTATO NETTO FATTURATO REDDITO OPERATIVO RISULTATO NETTO CMI COPRECI (*) DEFENDI LA MICROMECCANICA NUOVA STAR SIRAL SOMIPRESS (*) il fatturato di componenti per la cottura ha rappresentato rispettivamente il 58% e i 52% nel 2005 e nel 2004 Non sono purtroppo disponibili ulteriori informazioni relative ai concorrenti, a causa della difficoltà di reperire i dati CONTENZIOSO Sono in essere due contenziosi promossi da Sabaf S.p.A. a seguito di presunte violazioni di brevetto da parte di un concorrente. 107

109 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale SABAF E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IMPEGNI NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Garantire l assoluto rispetto della legge e dei regolamenti vigenti Comunicare in modo chiaro, tempestivo, completo e trasparente Collaborare con le istituzioni per garantire lo sviluppo di prodotti più sicuri nel proprio settore Condividere le proprie conoscenze tecniche con le istituzioni in studi e ricerche riguardanti il proprio settore e la responsabilità sociale d impresa Rispettare le regole antitrust e i regolamenti delle relative authority Non finanziare partiti politici nei Paesi in cui la società opera RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Coerentemente con le linee politiche di riferimento, i rapporti di SABAF nei confronti della Pubblica Amministrazione e dell Erario sono improntati alla massima trasparenza e correttezza. A livello locale, SABAF ha cercato di impostare un dialogo aperto con le diverse autorità per addivenire ad uno sviluppo industriale condiviso. In tale ottica, la Società fornisce sistematicamente al Comune di Ospitaletto copia delle analisi relative alle emissioni in atmosfera determinate dalla produzione nei propri stabilimenti IMPOSTE E TASSE PAGATE Nel 2006 il Gruppo ha distribuito al Sistema Stato 11,3 milioni di euro di imposte, che rappresentano il 20,6 % del Valore Aggiunto prodotto (9,4 milioni nel 2005, pari al 19,5% del valore aggiunto). Il tax-rate (incidenza delle imposte sul reddito sull utile prima delle imposte) è stato pari al 40,6% (39,7% nel 2005). Sabaf esprime apprezzamento verso i provvedimenti legislativi che mirano a ridurre il carico fiscale delle imprese che investono con continuità o che assumono personale. Sabaf, peraltro, non ha mai ricevuto contributi a fondo perduto o particolari agevolazioni pubbliche di sostegno alla sua attività. 108 IMPOSTE (Valori espressi in migliaia di euro) Imposte correnti Imposte differite Conguaglio esercizio precedente - (146) TOTALE IMPOSTE SUL REDDITO IMPOSTE NON SUL REDDITO TOTALE CONTENZIOSO Nel corso del 2005 Sabaf S.p.A. è stata oggetto di una verifica fiscale relativamente all esercizio 2003 (successivamente parzialmente estesa all esercizio 2002) da parte dell Agenzia delle Entrate, riguardante le imposte sui redditi, l IVA e l IRAP. Durante l esercizio 2006 Sabaf S.p.A. ha ricevuto i relativi avvisi di accertamento e promosso ricorso in Commissione Tributaria, ritenendo infondati i principali rilievi mossi dai verificatori. Gli effetti sul conto economico 2006 connessi a tale contenzioso sono illustrati nelle Note esplicative al bilancio d esercizio e al bilancio consolidato.

110 2.2.8 SABAF E COLLETTIVITÀ IMPEGNI NEI CONFRONTI DELLA COLLETTIVITÀ Operare nelle comunità locali in modo socialmente responsabile, ossia come un buon cittadino. Contribuire al miglioramento della qualità della vita nelle comunità locali in cui la società opera attraverso interventi nel sociale, nella cultura, nell educazione e nello sport. Promuovere il rispetto dei diritti umani nelle comunità locali in cui opera la società. Erogare contributi e sponsorizzazioni alle associazioni senza fini di lucro in coerenza con le politiche di intervento fissate preventivamente dal Consiglio di Amministrazione. Contribuire all educazione dei giovani attraverso collaborazioni con gli istituti scolastici e le università. Promuovere la diffusione dei prodotti con sistemi di sicurezza per tutelare la salute della collettività DIALOGO CON LA COLLETTIVITÀ L attenzione che Sabaf ripone alla collettività si estrinseca non soltanto in elargizioni a sostegno di associazioni umanitarie, sportive e culturali presenti sul territorio, ma soprattutto in una costante attività di divulgazione delle buone pratiche del fare impresa INIZIATIVE BENEFICHE E LIBERALITÀ L ammontare delle liberalità nel 2006 è stato di circa euro ( euro nel 2005), e sono state prevalentemente indirizzate a sostenere iniziative di carattere sociale ed umanitario in ambito locale. ADOZIONI A DISTANZA Da anni Sabaf propone ai suoi fornitori di sostituire i tradizionali regali di Natale con donazioni all Associazione Volontari per il Servizio Internazionale (AVSI), un organizzazione non governativa senza scopo di lucro, impegnata in progetti internazionali di aiuto allo sviluppo. Nello specifico, le donazioni sono state destinate al sostegno a distanza di venti bambini che vivono in diversi Paesi del mondo RAPPORTI CON LE UNIVERSITÀ E IL MONDO STUDENTESCO Sabaf organizza sistematicamente visite aziendali con gruppi di studenti e porta la propria testimonianza di best practice in tema di responsabilità sociale all interno di importanti convegni in diverse città d Italia. Dal 2002 SABAF collabora con l AIESEC (Associazione Internazionale di Studenti in Scienze Economiche e Commerciali), la più grande associazione di studenti universitari esistente al mondo, che negli ultimi anni è stata particolarmente attiva nello studio della responsabilità sociale d impresa. SABAF ha supportato l apertura del Comitato Locale AIESEC presso l Università degli Studi di Brescia ed è intervenuta in molteplici percorsi formativi per universitari e progetti di promozione della responsabilità sociale d impresa. Nel 2006 Sabaf ha offerto collaborazione nell ambito di un progetto formativo di Banca Etica rivolto agli studenti delle scuole superiori, per l approfondimento del rapporto tra etica e finanza e tra etica ed economia. E stato realizzato un filmato in cui managers e collaboratori di Sabaf portano la propria testimonianza di lavoro in un azienda socialmente responsabile RAPPORTI CON LE ASSOCIAZIONI INDUSTRIALI Sabaf aderisce alla Confederazione Italiana della Piccola e Media Impresa (CONFAPI), che rappresenta oltre cinquantamila aziende ed ha come finalità istituzionali la difesa degli interessi e la valorizzazione dell industria italiana di piccola e media dimensione. Nel corso del 2006 Sabaf ha partecipato alla fondazione di CECED Italia, la nuova associazione che sviluppa e coordina in Italia le attività di studio promosse a livello europeo dal Ceced (European Committee of Domestic Equipment Manufacturers) con le annesse implicazioni scientifiche, giuridiche ed istituzionali nel settore degli elettrodomestici. 109

111 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale SABAF E AMBIENTE IMPEGNI NEI CONFRONTI DELL AMBIENTE Gestire le attività produttive minimizzando gli impatti ambientali diretti e indiretti. Adottare un approccio precauzionale in tema di impatti ambientali. Promuovere lo sviluppo e la diffusione di tecnologie e prodotti eco-efficienti. Definire specifici obiettivi ambientali e programmi di miglioramento, volti alla minimizzazione degli impatti ambientali significativi. Sensibilizzare e formare il personale, affinché sia consapevole degli aspetti ed impatti ambientali connessi alle proprie attività e si impegni ad operare nel rispetto dell ambiente, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Fornire all autorità locale tutte le informazioni necessarie a comprendere gli eventuali rischi ambientali legati all attività dell impresa DIALOGO CON LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE E LE ISTITUZIONI nel settore residenziale per un confronto su questo tema ai massimi livelli. Energy and Carbon saving in cooking è stato il primo convegno dedicato alle tecnologie per la cottura domestica: un raffronto tra le varie energie utilizzate per la cottura in ambito domestico nei paesi industrializzati (gas e elettricità) e nei paesi in via di sviluppo (legna, carbone e kerosene sono i combustibili utilizzati per la cottura da più della metà della popolazione mondiale). Sul sito alla sezione News, sono disponibili gli atti del convegno. 110 Il gruppo da tempo promuove la diffusione di informazioni circa i minori impatti ambientali derivanti dall impiego del gas nella cottura invece dell energia elettrica: l utilizzo di gas combustibile per la produzione di calore consente, infatti, rendimenti molto superiori a quelli ottenibili con gli apparecchi di cottura elettrici. Inoltre, il mercato della cottura richiede sempre di più in tutto il mondo potenze alte e numerosi punti di cottura per cucinare rapidamente i pasti. I piani di cottura alimentati elettricamente provocherebbero un aumento dei consumi energetici tipicamente di picco, intorno alle ore dei pasti, alimentando ulteriormente la domanda di energia elettrica già ora difficilmente soddisfabile. In ogni caso, qualora tale domanda di energia elettrica venisse soddisfatta con la costruzione di nuove centrali, il costo per l utente diventerebbe significativamente superiore. Il 30 marzo 2006 Sabaf ha riunito a Milano i maggiori esperti mondiali sul tema dell efficienza energetica POLITICA AMBIENTALE, PROGRAMMA E OBIETTIVI SABAF ha sempre mostrato un attenzione particolare verso l ambiente, cercando di ridurre continuamente gli impatti determinati dalla propria attività industriale. La forte sensibilità sull importanza del rispetto degli equilibri ambientali si è manifestata nelle diverse scelte effettuate in questi anni che, oltre a rispettare le norme legislative, tendono a un miglioramento continuo delle performance ambientali. L attenzione della Società per il rispetto dell ambiente risulta evidente anche da alcune soluzioni innovative adottate nell impianto di Ospitaletto. Durante la fase

112 di progettazione e successiva realizzazione, SABAF si è fortemente impegnata nel ridurre al massimo gli impatti ambientali e nel rendere maggiormente confortevole l ambiente di lavoro. Dal 2003 il sistema di gestione ambientale del sito produttivo di Ospitaletto è certificato conforme alla norma ISO Con l attuazione della Norma ISO Sabaf ha anche identificato i principali rischi ambientali legati alla propria produzione, che sono sistematicamente monitorati e gestiti INNOVAZIONE DI PRODOTTO E SOSTENI BILITÀ AMBIENTALE La strategia di innovazione di prodotto di Sabaf si basa in modo prioritario sulla ricerca di prestazioni superiori sotto il profilo dell impatto ambientale, sia nella realizzazione dei prodotti, sia nell ambito della loro utilizzazione. I BRUCIATORI SABAF SERIE III I bruciatori serie III, lanciati nel 2005, si caratterizzano per rendimenti notevolmente superiori a quelli standard (65% vs. 52%). La migliore efficienza del bruciatore Sabaf Serie III determina un minore consumo di gas (quantificabile in circa il 20%) ed una maggiore velocità nel raggiungere la temperatura di cottura desiderata. Maggiore efficienza e minor consumo si traducono anche in un dimezzamento delle emissioni di monossido di carbonio ed una significativa riduzione delle emissioni di anidride carbonica. I RUBINETTI IN LEGA LEGGERA La produzione di rubinetti in lega di alluminio comporta diversi vantaggi rispetto alla produzione di rubinetti in ottone: risparmio energetico nella produzione, minore contenuto di piombo nel prodotto, minore peso e conseguente riduzione nei consumi per imballo e trasporto. 111

113 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale CONSUMO ENERGETICO NELLA PRODUZIONE (KWH /PEZZO) Rubinetti semplici ottone Rubinetti semplici lega leggera Delta % 0,3031 0, ,0% Rubinetti con sicurezza ottone per cucine Rubinetti con sicurezza lega leggera per cucine Delta % 0,4693 0, ,7% Rubinetti con sicurezza Rubinetti con sicurezza lega Delta % ottone per piani cottura leggera per piani cottura nella versione senza gomito 0,4677 0, ,2% CONTENUTO DI PIOMBO (G /PEZZO) Rubinetti semplici ottone Rubinetti semplici lega leggera Delta % 2,24 0,30-86,4% Rubinetti con sicurezza ottone per cucine Rubinetti con sicurezza lega leggera per cucine Delta % 3,91 0,47-88,1% Rubinetti con sicurezza Rubinetti con sicurezza lega Delta % ottone per piani cottura leggera per piani cottura nella versione senza gomito 2,74 0,47-82,9% PESO TOTALE (G /PEZZO) Rubinetti semplici ottone Rubinetti semplici lega leggera Delta % ,5% Rubinetti con sicurezza ottone per cucine Rubinetti con sicurezza lega leggera per cucine Delta % ,4% Rubinetti con sicurezza Rubinetti con sicurezza lega Delta % ottone per piani cottura leggera per piani cottura nella versione senza gomito ,1% 112

114 IMPATTO AMBIENTALE MATERIALI UTILIZZATI E RICICLABILITÀ DEI PRODOTTI Le principali linee di prodotto di SABAF rubinetti, termostati e bruciatori per apparecchiature di cottura a gas per uso domestico sono caratterizzate da un alto rendimento energetico e da un utilizzo ottimale delle risorse naturali. L utilizzo di gas combustibile per la produzione di calore consente, infatti, rendimenti molto superiori a quelli ottenibili con gli apparecchi di cottura elettrici. I prodotti di SABAF possono inoltre essere facilmente riciclati, perché costituiti quasi integralmente da ottone, leghe di alluminio, rame ed acciaio. I bruciatori SABAF, nonché i rubinetti ed i termostati senza sicurezza soddisfano pienamente i requisiti della direttiva 2002/95/EC (Direttiva RoHS) che tende a limitare l impiego di sostanze pericolose come il piombo nella produzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche, categoria che include tutti gli elettrodomestici inclusi gli apparecchi di cottura a gas (che sono equipaggiati con accensioni elettroniche). Per quanto riguarda rubinetti e termostati con sicurezza è in fase di completamento l adeguamento ai requisiti della direttiva stessa. Inoltre, i prodotti SABAF soddisfano pienamente i requisiti della Direttiva 2000/53/EC (End of Life Vehicles), ovvero il contenuto di metalli pesanti (piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente) è inferiore ai limiti imposti dalla Direttiva. SABAF ha attivato, a partire dal mese di settembre 2004, la raccolta differenziata di carta/cartone, vetro, lattine e plastica. A tal fine SABAF si è avvalsa dei servizi di Cogeme, società che persegue da anni con particolare impegno un oculata pianificazione per la gestione coordinata del territorio, ed in particolare dei servizi ambientali e di cui il comune di Ospitaletto è socio dal Nel 2006 la raccolta differenziata ha permesso il recupero di carta/cartone per kg e di imballaggi di plastica per Kg. MATERIALI Consumo 2006 Consumo 2005 UTILIZZATI (t) (t) Ottone Leghe alluminio Zama Acciaio Il 100% dell ottone e circa il 65% delle leghe di alluminio utilizzate sono prodotte tramite il recupero di rottame; il 35% delle leghe di alluminio e il 100% dell acciaio è invece prodotto da minerale.

115 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale ENERGIA Consumo 2006 Consumo 2005 ELETTRICA (MWh) (MWh) Totale METANO Consumo 2006 Consumo 2005 (m 3 x 1000) (m 3 x 1000) Totale Sabaf S.p.A. e Sabaf do Brasil utilizzano metano come fonte energetica per la fusione dell alluminio e per la cottura dei coperchi smaltati. L incremento nei consumi di metano riflette infatti l incremento della produzione interna dei reparti pressofusione e smalteria. La produzione di Faringosi Hinges non utilizza metano come fonte energetica. ACQUA Consumi 2006 Consumi 2005 (m 3 ) (m 3 ) Totale acquedotto Totale pozzo TOTALE Tutta l acqua utilizzata nei processi produttivi dalle società del Gruppo è destinata allo smaltimento: non sono di conseguenza presenti scarichi idrici di natura industriale RIFIUTI Sfridi e rifiuti derivanti dal processo produttivo sono identificati e raccolti separatamente, per essere poi destinati al recupero o allo smaltimento. Gli sfridi derivanti dalla lavorazione di ottone, alluminio ed acciaio e quelli derivanti dalla pressofusione dell alluminio sono destinati direttamente al riutilizzo. I rifiuti destinati allo smaltimento ed al recupero sono di seguito riassunti 114 RIFIUTI (tonnellate) Ass. urbano Non pericoloso (smaltimento) Non pericoloso (recupero) Tot. non pericoloso Pericoloso (smaltimento) Pericoloso (recupero) 71 2 Tot. pericoloso

116 Nell ambito del programma ambientale, SABAF ha definito alcuni indici di prestazione ambientale, ritenuti più significativi, relativamente ai quali si è posta specifici obiettivi. Per quanto concerne i rifiuti, è stato calcolato l Indice di prevalenza rifiuti pericolosi/non pericolosi (ir_p/np), che si ottiene dal rapporto tra la quantità di rifiuti pericolosi prodotti nell anno e la quantità totale di rifiuti prodotti Origine Obiettivo Rilevazione Obiettivo Rilevazione dell impatto effettiva effettiva Inquinamento da rifiuti ir_p/np < 45 ir_p/np = 15,4 ir_p/np < 55 ir_p/np = 37,9 L importante miglioramento dell indice è frutto dell avvio dell impianto di trattamento dei reflui di fonderia, che ha drasticamente ridotto la produzione di rifiuti pericolosi. L obiettivo di SABAF per il 2007 è di mantenere la quantità di rifiuti pericolosi prodotti nell anno inferiore al 25% della quantità totale di rifiuti prodotti (pericolosi + non pericolosi) EMISSIONI IN ATMOSFERA Buona parte delle emissioni in atmosfera del Gruppo SABAF deriva da attività definite ad inquinamento poco significativo. In Sabaf S.p.A. si svolgono tre processi di produzione: 1- la produzione dei componenti che costituiscono i bruciatori (coppe portainiettore e spartifiamma) prevede la fusione e la successiva pressofusione della lega di alluminio, la sabbiatura dei pezzi, una serie di lavorazioni meccaniche con asportazione di materiale, il lavaggio di alcuni componenti, l assemblaggio ed il collaudo. Tale processo produttivo comporta l emissione di nebbie oleose e di percloroetilene in misura poco significativa, oltre a polveri e anidride carbonica; 2- la produzione dei coperchi di bruciatori, in cui viene utilizzato l acciaio come materia prima, che viene sottoposto a tranciatura e coniatura. I coperchi semilavorati sono poi destinati al lavaggio, alla sabbiatura, all applicazione e alla cottura dello smalto, processo che genera l emissione di polveri. 3- la produzione di rubinetti e termostati, nella quale sono utilizzate come materie prime principalmente barre e corpi stampati in ottone (in lega di alluminio per i rubinetti di nuova generazione) e, in misura molto più ridotta, barre in acciaio. Il ciclo produttivo è suddiviso nelle seguenti fasi: lavorazione meccanica con asportazione di materiale di barre e corpi stampati, lavaggio dei semilavorati e dei componenti così ottenuti, finitura della superficie di accoppiamento corpi-maschi mediante utensile a diamante, assemblaggio e collaudo finale del prodotto finito. Da questo processo si generano nebbie oleose ed emissioni di percloroetilene in misura poco significativa. In Faringosi per la produzione delle cerniere viene utilizzato come materia prima principale l acciaio, sottoposto ad una serie di lavorazioni meccaniche e assemblaggi che non comportano alcuna emissione significativa. In Sabaf do Brasil viene svolto l intero processo produttivo dei bruciatori. Fino al 2006 la coniatura dei coperchi è stata svolta esclusivamente da fornitori esterni. Dall analisi del processo interno non si evidenziano emissioni significative. Il livello di efficienza dei sistemi di depurazione è assicurato attraverso la loro regolare manutenzione ed il periodico monitoraggio di tutte le emissioni, che ha sino ad ora evidenziato come siano ampiamente rispettati i valori di legge. Nella tabella sono riassunti i risultati delle analisi delle principali emissioni presso gli stabilimenti di Sabaf S.p.A., confrontati con gli obiettivi definiti a inizio anno. 115

117 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ALLE PERFORMANCE SOCIALI E AMBIENTALI 2006 Rapporto Annuale Origine dell impatto Obiettivo Rilevazione effettiva Obiettivo Rilevazione effettiva Restare al di Restare al di sotto del 50% sotto del 50% Cap. A: aspirazione isole pressofusione dei limiti di ie_e = 12,8 dei limiti di ie_e = 18,3 legge e quindi 10 legge e quindi mantenere mantenere ie_en < 45 ie_en < 50 Cap. A: aspirazione forni fusori ie_en < 50 ie_e = 17,2 ie_en < 50 ie_e = 26,1 Cap. A: sabbiatrici ie_en < 40 ie_e = 7,2 ie_en < 50 ie_e = 11,0 Cap. A: aspirazione torni lav. barra ie_en < 30 ie_e = 3,0 ie_en < 50 ie_e = 3,0 Cap. A: aspirazione scorifica forni ie_en < 30 ie_e = 1,3 ie_en < 50 ie_e = 26,3 Cap. B: aspirazione transfer / torni ie_en < 30 ie_e = 10,0 ie_en < 50 ie_e = 21,8 Cap. B: lavametalli ie_en < 80 ie_e = 16,1 ie_en < 80 ie_e = 30,3 Cap. B: macchine elettroerosione ie_en < 40 ie_e = 4,4 ie_en < 50 ie_e = 10,9 Cap. B: aspirazione macchine affilatrici ie_en < 30 ie_e = 13,3 ie_en < 50 ie_e = 8,7 Cap. C: sabbiatrici ie_en < 40 ie_e = 14,3 ie_en < 50 ie_e = 8,9 Cap. C: linee di applicazione e cottura smalto ie_en < 100 ie_e =61,0 ie_en < 80 ie_e = 41,7 10 Indice di emissione I monitoraggi effettuati nel corso del 2005 e del 2006 hanno evidenziato la conformità ai limiti di legge di tutte le emissioni. EMISSIONI DI CO 2 (*) tonnellate Da consumi di metano Da consumi di energia elettrica Totale emissioni CO (*) Calcoli effettuati sulla base delle DISPOSIZIONI DI ATTUAZIONE DELLA DECISIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA C(2004) 130 DEL 29 GENNAIO 2004 CHE ISTITUISCE LE LINEE GUIDA PER IL MONITORAGGIO E LA COMUNICAZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA AI SENSI DELLA DIRETTIVA 2003/87/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO predisposte dal Ministero dell Ambiente e dal Ministero delle Attività Produttive 116 L uso di gas metano per l alimentazione dei forni fusori comporta l emissione in atmosfera di NOX e SOX, comunque tali emissioni risultano poco significative. L utilizzo di un combustibile relativamente pulito quale il metano nelle fasi di combustione, permette a SABAF di contribuire in misura trascurabile alle emissioni nazionali di gas serra: si consideri che in Italia vengono emesse annualmente circa 550 milioni di tonnellate di CO2.

118 Non vi è alcuna emissione di CH 4, N 2 O, HFCS, SF 6, gas ad effetto serra. In Sabaf non sono attualmente presenti sostanze lesive dello strato atmosferico d ozono, ad eccezione del fluido frigorigeno utilizzato nei condizionatori (R22) INVESTIMENTI AMBIENTALI SPESE CORRENTI AMBIENTALI (Valori espressi in migliaia di euro) Impianti, attrezzature, materiali 17 4 Consulenze 9 18 Analisi ambiente lavoro 7 5 Analisi emissioni Smaltimento rifiuti Software e database 1 0 TOTALE INVESTIMENTI AMBIENTALI (Valori espressi in migliaia di euro) Impianti, attrezzature, materiali TOTALE Una quota importante degli investimenti in sicurezza e ambiente (circa euro) è rappresentata dall impianto per il recupero delle acque di fonderia avviato a fine L impianto ha consentito di ridurre significativamente le quantità di rifiuti, in gran parte pericolosi, destinati allo smaltimento. Un impianto per il recupero delle acque di smalteria, originariamente previsto per il 2006, sarà realizzato nel corso del CONTENZIOSO Non è in essere alcun contenzioso in materia ambientale. 117

119 2006 Rapporto Annuale

120 2.3 IMPEGNI DI MIGLIORAMENTO Studia la scienza, e poi la pratica nata da essa scienza. Leonardo da Vinci 119

121 IMPEGNI DI MIGLIORAMENTO 2006 Rapporto Annuale Nell ambito di ProGReSS, Sabaf continuerà nell applicazione di percorsi di eccellenza coerenti con la sua missione aziendale. In particolare per il 2007 si pone i seguenti obiettivi di miglioramento: CORPORATE GOVERNANCE A fine 2006 Sabaf ha approvato un proprio Manuale di Corporate Governance e, a inizio 2007, alcune Linee Guida Applicative, con le quali il Gruppo intende completare, fin dal 2007, l adeguamento ai principi e ai criteri applicativi del Codice di Autodisciplina delle società quotate. REMUNERAZIONE INCENTIVANTE Il Gruppo Sabaf si impegna a garantire che una parte significativa della remunerazione degli amministratori esecutivi e del top management abbia natura incentivante, correlata alle performance economiche e socio-ambientali del Gruppo. FORMAZIONE E COMUNICAZIONE Sabaf si impegna a garantire il mantenimento di elevati livelli qualitativi e quantitativi di formazione ed a proseguire nei progetti mirati a favorire la comunicazione interna. L obiettivo è di continuare ed aumentare il confronto con i dipendenti, per favorire un coinvolgimento sempre maggiore. SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI Nel corso del 2007 si prevede di installare 14 nuovi impianti di raffrescamento nei capannoni produttivi ed un nuovo impianto di condizionamento nella sala mensa, per migliorare il microclima nel periodo estivo. MANTENIMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE CONFORMEMENTE ALLA NORMA ISO Nel corso del 2007 si prevede di definire l acquisto di un impianto per il recupero delle acque di smalteria, che consenta un ulteriore significativa riduzione della produzione di rifiuti destinati allo smaltimento. DIALOGO CON GLI STAKEHOLDER Le iniziative di dialogo con gli stakeholder svolte dal Gruppo nel 2007 saranno presentate nel prossimo Rapporto Annuale. 120

122 RELAZIONE DELLA SOCIETA DI REVISIONE SUL BILANCIO SOCIALE 121

123 IMPEGNI DI MIGLIORAMENTO 2006 Rapporto Annuale 122

124 123

125 124

126 125

127 IMPEGNI DI MIGLIORAMENTO 2006 Rapporto Annuale INDICE DEGLI INDICATORI GRI 126

128 Codice GRI PROFILO INDICE 1. STRATEGIA DI ANALISI 1.01 Dichiarazione della visione e della strategia dell organizzazione relativamente al proprio contributo per uno sviluppo sostenibile Valori, visione e missione 1.2 Governance della Sostenibiltà 1.02 Descrizione dei principali impatti, dei rischi e delle opportunità in tema di CSR 2.01 Nome dell organizzazione 2.02 Principali marchi, prodotti e/o servizi 2.03 Struttura operativa dell organizzazione, considerando anche le divisioni principali, aziende operative, controllate e joint-venture 2.04 Luogo in cui ha sede l Headquarter (Quartier Generale dell'organizzazione) 2.05 Numero dei Paesi nei quali opera l organizzazione, nome dei Paesi nei quali l organizzazione svolge la propria attività operativa o che sono particolarmente rilevanti ai fini delle tematiche di sostenibilità richiamate nel report 2.06 Assetto proprietario, forma legale 2. PROFILO DELL ORGANIZZAZIONE 2.07 Natura dei mercati serviti (includendo l'analisi geografica, settori serviti, tipologia di consumatori/beneficiari) 2.08 Dimensione dell organizzazione incluse: numero di dipendenti, fatturato netto (per le organizzazioni private) o ricavi netti (per le organizzazioni pubbliche), capitalizzazione totale suddivisa in obbligazioni/debiti e azioni (per le organizzazioni private) e quantità di prodotti o servizi forniti 2.09 Cambiamenti significativi nelle dimensioni, nella struttura, nell assetto proprietario avvenuti nel periodo di rendicontazione 2.10 Riconoscimenti/premi ricevuti nel periodo di rendicontazione Integrazione della responsabilità sociale nei processi gestionali 1.2 Governance della Sostenibilità 2.1 Relazione degli Amministratori al bilancio consolidato SABAF e collaboratori 1.1 Identità aziendale Attività Struttura del Gruppo 1.1 Identità aziendale 1.1 Identità aziendale SABAF e clienti 1.1 Identità aziendale SABAF e clienti Indicatori di performance in sintesi SABAF e collaboratori Struttura del Gruppo N.A. 127

129 IMPEGNI DI MIGLIORAMENTO 2006 Rapporto Annuale INDICE DEGLI INDICATORI GRI Codice GRI PROFILO INDICE 3. PARAMETRI DEL REPORT Profilo del report 3.01 Periodo di rendicontazione delle informazioni fornite (anno fiscale, anno solare, ) 3.02 Data di pubblicazione del report di sostenibilità più recente 3.03 Periodicità di rendicontazione (annuale, biennale, ecc) 3.04 Contatti e indirizzi utili per richiedere informazioni sul report di sostenibilità e i suoi contenuti (indirizzo , indirizzo Web) Impegno in iniziative esterne 3.05 Processo per la definizione dei contenuti del report, incluse: determinazione della materialità, priorità all interno del report, individuazione degli stakeholder a cui è rivolto il report 3.06 Definire il perimetro del report (Paesi, divisioni, controllate, joint venture, fornitori), secondo quanto definito dal GRI Boundary Protocol; 3.07 Dichiarazione di qualunque limitazione specifica sull obiettivo o sul perimetro del report 3.08 Informazioni relative a joint venture, controllate, attività in outsorcing e altre entità che possono significativamente influenzare la comparabilità tra periodi e/o organizzazioni 3.09 Tecniche di misurazione dei dati e basi di calcolo, incluse assunzioni e tecniche sottostanti le stime applicate al calcolo degli indicatori e alla compilazione delle altre informazioni del report 3.10 Spiegazione degli effetti di qualunque modifica di informazioni inserite nei report precedenti e le motivazioni di tali modifiche (es: fusioni, acquisizioni, modifica del periodo di calcolo, natura del business, metodi di misurazione) 3.11 Cambiamenti significativi di obiettivi, perimetro o metodi di misurazione applicati nel report, rispetto al precedente periodo di rendicontazione GRI content index 3.12 Tabella esplicativa dei contenuti del report, che riporti il numero di pagina o del sito internet di ogni sezione Assurance 3.13 Politiche e pratiche attuali per ottenere l assurance esterna del report. Spiegare lo scopo e le basi di ogni assurance esterna qualora non vengano spiegati nell assurance report. Spiegare anche il legame tra l organizzazione e la società che svolge l assurance 4. GOVERNANCE, COMMITMENT, ENGAGEMENT Governance 4.01 Struttura di governo dell organizzazione, inclusi i comitati che rispondono direttamente al più alto organo di governo (es. C.d.A.) responsabili di specifici compiti come la definizione della strategia, o del controllo organizzativo. Evidenziare la composizione (es: membri indipendenti...) e le responsabilità dirette su temi economici, sociali ed ambientali 4.02 Indicare se il Presidente del più alto organo di governo ricopre anche un ruolo esecutivo. (in tal caso indicare le funzioni all interno del management e le ragioni di questo assetto) Introduzione Introduzione Introduzione quarta di copertina Integrazione della responsabilità sociale nei processi gestionali Introduzione N.A Struttura del Gruppo Introduzione N.A. N.A. Indice degli indicatori GRI Relazione della società di Revisione 1.1 Identità aziendale Relazione sul sistema di Corporate Governance 1.2 Governance della sostenibiltà 128

130 Codice GRI PROFILO INDICE 4. GOVERNANCE, COMMITMENT, ENGAGEMENT Governance 4.03 Per le organizzazioni che hanno una struttura unitaria dell organo di governo, indicare il numero di componenti che sono indipendenti e/o non esecutivi. Evidenziare come si definisce l'indipendenza 4.04 Meccanismi a disposizione degli azionisti e dei dipendenti per fornire raccomandazioni o direttive al più alto organo di governo. (es: shareholder resolution o altri meccanismi per la tutela delle minoranze) 4.05 Legame tra compensi dei componenti del più alto organo di governo, senior manager, executive, (comprese la buona uscita), e la performance dell organizzazione (inclusa la performance sociale e ambientale) 4.06 Attività in essere presso il più alto organo di governo per garantire che non si verifichino conflitti di interesse 4.07 Processi per la determinazione delle qualifiche e delle competenze dei componenti del più alto organo di governo per indirizzare la strategia dell organizzazione in funzione degli aspetti economici, sociali e ambientali 4.08 Mission, valori, codici di condotta, principi rilevanti per le performance economiche, ambientali e sociali sviluppati internamente e stato di avanzamento della loro implementazione. Evidenziare fino a che punto sono applicati all interno dell organizzazione nelle diverse regioni e si riferiscono agli standard internazionali 4.09 Procedure del più alto organo di governo per controllare le modalità di identificazione e gestione delle performance economiche, ambientali e sociali dell organizzazione, includendo i rischi e le opportunità rilevanti e la conformità agli standard internazionali, ai codici di condotta e ai principi dichiarati 4.10 Processo per la valutazione delle performance dei componenti del più alto organo di governo, in particolare in funzione delle performance economiche, ambientali, sociali Impegno in iniziative esterne 4.11 Spiegazione dell eventuale modalità di applicazione del principio o approccio prudenziale. (Attività di risk management nello sviluppo di nuovi prodotti/soluzioni) 4.12 Sottoscrizione di codici di condotta, principi e carte sviluppati da enti/associazioni esterne relativi a performance economiche, sociali e ambientali, (distinguere tra iniziative volontarie non vincolanti e obbligatorie, evidenziare le società del gruppo coinvolte e i relativi stakeholder) 4.13 Partecipazione ad associazioni di categoria nazionali e internazionali in cui l organizzazione ricopre un ruolo decisionale, partecipa a progetti o comitati, fornisce finanziamenti considerevoli al di là della normale quota associativa, o considera la partecipazione come strategica Stakeholder Engagement 4.14 Elenco di gruppi di stakeholder con cui l organizzazione intrattiene attività di coinvolgimento 4.15 Principi per identificare e selezionare i principali stakeholder con i quali intraprendere l attività di coinvolgimento 4.16 Approccio all attività di coinvolgimento degli stakeholder, specificando la frequenza per tipologia di attività sviluppata, e per gruppo di stakeholder 4.17 Argomenti chiave e criticità emerse dall attività di coinvolgimento degli stakeholder e in che modo l organizzazione ha reagito alle criticità emerse, anche in riferimento a quanto indicato nel report 1.2 Governance della sostenibiltà 1.2 Governance della sostenibiltà N.D Relazione sul sistema di Corporate Governance 1.2 Governance della sostenibiltà 1.2 Governance della sostenibiltà SABAF e collaboratori 1.2 Governance della sostenibiltà Relazione sul sistema di Corporate Governance 1.1 Identità aziendale 1.2 Governance della sostenibiltà SABAF e collettività Confronto con gli stakeholder Confronto con gli stakeholder Confronto con gli stakeholder SABAF e collaboratori Sabaf e azionisti SABAF e clienti Sabaf e ambiente 129

131 IMPEGNI DI MIGLIORAMENTO 2006 Rapporto Annuale INDICE DEGLI INDICATORI GRI Codice GRI PROFILO INDICE INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICA C DMA Disclosure del management e evidenza delle politiche dell'intera organizzazione su temi EC che riguardano la performance economica, la presenza di mercato e gli impatti economici indiretti. Indicare anche dove è possibile trovare informazioni (es: sito internet). Presentare gli obiettivi e le performance ed eventuali informazioni addizionali (successi e criticità, maggiori rischi e opportunità, cambiamenti significativi nei sistemi/strutture per migliorare le performance, strategie e procedure per implementare le politiche e raggiungere gli obiettivi) Performance economica C EC1 Valore economico direttamente generato e distribuito, inclusi ricavi, costi operativi, remunerazioni ai dipendenti, donazioni e altri investimenti nella comunità, utili non distribuiti, pagamenti ai finanziatori e tasse/imposte C EC2 Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità per le attività dell organizzazione dovuti ai cambiamenti climatici C EC3 Copertura degli obblighi assunti in sede di definizione del piano pensionistico (benefit plan obligations) C EC4 Finanziamenti ricevuti dal Governo Presenza di mercato A EC5 Rapporto tra lo stipendio standard dei neoassunti e lo stipendio minimo locale nelle sedi operative più significative C EC6 Politiche, pratiche e percentuale di spesa concentrata su fornitori locali in relazione alle sedi operative più significative C EC7 Procedure di assunzione di persone residenti dove si svolge prevalentemente l'attività e proporzione dei senior management assunti nella comunità locale Impatti economici indiretti C EC8 Sviluppo e impatto di investimenti in infrastrutture e servizi forniti principalmente di pubblica utilità, attraverso impegni commerciali, donazioni di prodotti/servizi, attività pro bono A EC9 Analisi e descrizione dei principali impatti economici indiretti considerando le esternalità generate INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE C DMA Disclosure del management e descrizione delle politiche dell'organizzazione EN su aspetti ambientali: materie prime, energia, acqua, biodiversità, emissioni effluenti e rifiuti, prodotti e servizi, conformità, trasporti, aspetti generali (o indicare dove è possibile reperire ulteriori informazioni, es: sito internet). Descrivere gli obiettivi e le performance, la responsabilità organizzativa, formazione e consapevolezza, monitoraggio e follow-up, eventuali informazioni addizionali (successi e criticità, maggiori opportunità e rischi organizzativi ambientali legati a queste criticità, cambiamenti significativi nei sistemi/strutture per migliorare le performance, strategie e procedure per implementare le politiche e raggiungere gli obiettivi) MATERIE PRIME C EN1 Materie prime utilizzate per peso o volume (es: carta per tipologia,toner, imballaggi) C EN2 Percentuale dei materiali utilizzati che deriva da materiale riciclato (es. carta riciclata, ecc..) 2.1 Relazione degli amministratori al bilancio consolidato Indicatori di performance in sintesi (KPI N.A. N.A SABAF e Pubblica Amministrazione SABAF e collaboratori SABAF e fornitori N.A SABAF e collettività N.A SABAF e ambiente SABAF e ambiente SABAF e ambiente 130

132 Codice GRI PROFILO INDICE INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE ENERGIA C EN3 Consumo diretto di energia suddiviso per fonte energetica primaria C EN4 Consumo indiretto di energia suddiviso per fonte energetica primaria A EN5 Risparmio energetico dovuto alla conservazione e ai miglioramenti in termini di efficienza (Kwh risparmiati, ecc ) A EN6 Iniziative per fornire prodotti e servizi a efficienza energetica o basati su energia rinnovabile e riduzioni del fabbisogno energetico come risultato di queste iniziative A EN7 Iniziative volte alla riduzione del consumo dell energia indiretta e riduzioni ottenute ACQUA C EN8 Prelievo totale di acqua per fonte A EN9 Fonti idriche significativamente interessate dal prelievo di acqua A EN10 Percentuale e volume totale dell acqua riciclata e riutilizzata BIODIVERSITÀ C EN11 Localizzazione e dimensione dei terreni posseduti, affittati, o gestiti in aree (o in adiacenze di aree) protette o in aree ad elevata biodiversità esterne alle aree protette C EN12 Descrizione dei maggiori impatti di attività, prodotti e servizi sulla biodiversità di aree protette o aree ad elevata biodiversità esterne alle aree protette A EN13 Habitat protetti o ripristinati A EN14 Strategie, azioni correnti, piani futuri per gestire gli impatti sulla biodiversità A EN15 Numero delle specie elencate nella lista rossa IUCN e nelle liste nazionali delle specie protette che trovano il proprio habitat nelle aree di operatività dell organizzazione suddivise per livello di rischio di estinzione EMISSIONI, EFFLUENTI E RIFIUTI C EN16 Emissioni totali dirette e indirette di gas serra per peso C EN17 Altre rilevanti emissioni indirette di gas serra per peso A EN18 Iniziative per ridurre l emissione di gas serra e risultati raggiunti C EN19 Emissioni di sostanze nocive per l ozono, per peso C EN20 NOX, SOX e altre emissioni significative nell aria, per tipologia e peso C EN21 Acqua totale scaricata, per qualità e destinazione C EN22 Peso totale dei rifiuti per tipologia e per metodi di smaltimento. C EN23 Numero totale e volume di sversamenti significativi A EN24 Peso dei rifiuti classificati come pericolosi in base alla Convenzione di Basilea (allegati I,II,II, VIII) che sono trasportati, importati, esportati o trattati e loro percentuale trasportata all'estero SABAF e ambiente SABAF e ambiente SABAF e ambiente SABAF e ambiente SABAF e ambiente SABAF e ambiente SABAF e ambiente SABAF e ambiente N.A. N.A. N.A. N.A. N.A SABAF e ambiente N.A SABAF e ambiente SABAF e ambiente SABAF e ambiente SABAF e ambiente SABAF e ambiente N.A. N.A. 131

133 IMPEGNI DI MIGLIORAMENTO 2006 Rapporto Annuale INDICE DEGLI INDICATORI GRI Codice GRI PROFILO INDICE INDICATORI DI PERFORMANCEAMBIENTALE EMISSIONI, EFFLUENTI E RIFIUTI A EN25 Identità, dimensione, stato di salvaguardia e biodiversità della fauna e della flora acquatica e i relativi habitat significativamente colpiti dagli scarichi di acqua e dalle dispersioni provocate dell organizzazione PRODOTTI E SERVIZI C EN26 Iniziative per mitigare gli impatti ambientali dei prodotti e servizi e grado di mitigazione dell impatto C EN27 Percentuale dei prodotti venduti e relativo materiale di imballaggio riciclato o riutilizzato per categoria CONFORMITÀ C EN28 Valore monetario delle multe e numero delle sanzioni non monetarie per mancato rispetto di regolamenti e leggi in materia ambientale TRASPORTI A EN29 Impatti ambientali significativi del trasporto di prodotti e beni/materiali utilizzati per l attività dell organizzazione e per gli spostamenti del personale (mobility management) GENERALE A EN30 Spese e investimenti per la protezione dell ambiente suddivise per tipologia INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE PRATICHE DI LAVORO N.A SABAF e ambiente N.A SABAF e ambiente N.D SABAF e ambiente C DMA LA Disclosure del management e descrizione delle politiche dell'organizzazione su aspetti legati a: SABAF e collaboratori lavoratori, relazioni industriali, salute e sicurezza, formazione e addestramento, pari opportunità (riferimenti all'ilo Tripartite Declaration of Principles concerning Multinational Enterprises and Social Policy e OECD guideline per le imprese multinazionali). Descrivere gli obiettivi e le performance, la responsabilità organizzativa, formazione e consapevolezza, monitoraggio e follow-up, eventuali informazioni addizionali (successi e criticità, maggiori opportunità e rischi organizzativi, cambiamenti significativi nei sistemi/strutture per migliorare le performance, strategie e procedure per implementare le politiche e raggiungere gli obiettivi) C LA1 Numero totale dei dipendenti, suddiviso per tipologie, tipo di contratto (con particolare distinzione tra personale dipendente e non), distribuzione territoriale C LA2 Numero totale e tasso di turnover del personale, suddiviso per età, sesso e area geografica A LA3 Benefit previsti per i lavoratori a tempo pieno e non previsti per i lavoratori part-time e a termine suddivisi per principali siti produttivi Relazioni industriali C LA4 Percentuale dei dipendenti coperti da accordi collettivi di contrattazione C LA5 Periodo minimo di preavviso per modifiche operative significative (cambiamenti organizzativi), specificando se tali condizioni siano incluse o meno nella contrattazione collettiva Salute e sicurezza A LA6 Percentuale dei lavoratori rappresentati nel comitato per la salute e la sicurezza istituito al fine di controllare e fornire consigli sui programmi per la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore C LA7 Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di giornate di lavoro perse, assenteismo e numero totale di decessi, divisi per area geografica (es: indicatori di frequenza e di gravità) SABAF e collaboratori SABAF e collaboratori SABAF e collaboratori SABAF e collaboratori SABAF e collaboratori SABAF e collaboratori SABAF e collaboratori 132

134 Codice GRI PROFILO INDICE INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE Salute e sicurezza C LA8 Programmi di educazione, formazione, consulenza, prevenzione e controllo dei rischi attivati a supporto dei lavoratori, delle rispettive famiglie o della comunità, relativamente a disturbi o malattie gravi SABAF e collaboratori A LA9 Accordi formali con i sindacati relativi alla salute e alla sicurezza N.D. Formazione e addestramento C LA10 Ore medie di formazione annue per dipendente, suddivise per categoria di lavoratori Sabaf e collaboratori A LA11 Programmi per la gestione delle competenze e per promuovere una formazione/aggiornamento N.D. progressivo a sostegno dell impiego continuativo dei dipendenti e per la gestione della fase finale delle proprie carriere A LA12 Percentuale dei dipendenti che ricevono regolarmente valutazioni delle performance e dello sviluppo della propria carriera N.D. C LA13 Diversità e Pari Opportunità Composizione degli organi di governo dell impresa (compreso il C.d.A.) e ripartizione dei dipendenti per categoria in base a sesso, età, appartenenza a categorie protette e altri indicatori di diversità Sabaf e collaboratori C LA14 Rapporto del salario base degli uomini rispetto a quello delle donne a parità di categoria N.A. DIRITTI UMANI C DMA Disclosure del management e descrizione delle politiche dell'organizzazione relativamente alla SABAF e collaboratori HR considerazione dei diritti umani nelle pratiche di investimento e di selezione dei fornitori; in aggiunta Impegni verso i forntori relativamente al personale rilevano gli aspetti legati a non discriminazione, libertà di associazione, lavoro minorile, lavoro forzato, sicurezza, diritti delle popolazioni indigene (riferimenti all'ilo Tripartite Declaration of Principles concerning Multinational Enterprises and Social Policy - Convenzione 100, 111, 87, 98, 138, 182, 20, e alle linee guida OECD guideline imprese multinazionali). Descrivere gli obiettivi e le performance, la responsabilità organizzativa, formazione e consapevolezza, monitoraggio e follow-up, eventuali informazioni addizionali (successi e criticità, maggiori opportunità e rischi organizzativi, cambiamenti significativi nei sistemi/strutture per migliorare le performance, strategie e procedure per implementare le politiche e raggiungere gli obiettivi) Pratiche di investimento, di selezione dei fornitori e di formazione del personale C HR1 Percentuale e numero totale di accordi significativi di investimento che includono clausole sui diritti umani o che sono sottoposti ad una relativa valutazione SABAF e fornitori C HR2 Percentuale dei principali fornitori e appaltatori che sono sottoposti a verifiche in materia di diritti umani e relative azioni intraprese SABAF e collaboratori A HR3 Ore totali di formazione dei dipendenti su politiche e procedure concernenti tutti gli aspetti dei diritti umani rilevanti per l attività dell organizzazione e percentuale dei lavoratori formati SABAF e collaboratori Non discriminazione C HR4 Numero totale di violazioni legate a pratiche discriminatorie e azioni intraprese N.A. 133

135 IMPEGNI DI MIGLIORAMENTO 2006 Rapporto Annuale INDICE DEGLI INDICATORI GRI Codice GRI PROFILO INDICE INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE Libertà di associazione C HR5 Identificazione delle attività in cui la libertà di associazione e di contrattazione collettiva può essere esposta a rischi significativi e azioni intraprese in difesa di tali diritti Lavoro minorile C HR6 Identificazione delle operazioni con elevato rischio di ricorso al lavoro minorile e delle misure prese per contribuire alla sua eliminazione Lavoro forzato C HR7 Attività con alto rischio di ricorso al lavoro forzato o obbligato e misure intraprese per contribuire alla loro abolizione Pratiche di sicurezza A HR8 Percentuale del personale addetto alla sicurezza che ha ricevuto una formazione sulle procedure e sulle politiche riguardanti i diritti umani rilevanti per le attività dell organizzazione Diritti delle popolazioni indigene A HR9 Numero di violazioni dei diritti della comunità locale e azioni intraprese SOCIETÀ C DMA Disclosure del management e descrizione delle politiche dell'organizzazione su aspetti legati a: SO comunità, corruzione, contributi politici, comportamenti anti-competitivi, conformità. Descrivere gli obiettivi e le performance, la responsabilità organizzativa, formazione e consapevolezza, monitoraggio e follow-up, eventuali informazioni addizionali (successi e criticità, maggiori opportunità e rischi organizzativi, cambiamenti significativi nei sistemi/strutture per migliorare le performance, strategie e procedure per implementare le politiche e raggiungere gli obiettivi) Collettività C SO1 Natura, obiettivo ed efficacia di qualsiasi programma e attività che valuta e gestisce gli impatti delle operazioni su una determinata comunità Corruzione C SO2 Percentuale e numero di divisioni interne monitorate per rischi legati alla corruzione C SO3 Percentuale dei lavoratori che hanno ricevuto formazione sulle politiche e procedure anti-corruzione dell organizzazione C SO4 Azioni intraprese in risposta ad episodi di corruzione Contributi politici C SO5 Posizioni sulla politica pubblica e partecipazione e pressioni esercitate sullo sviluppo di politiche pubbliche A SO6 Totale dei contributi finanziari e benefici prestati a partiti, politici e istituzioni per Paese Comportamenti anti-competitivi A SO7 Numero totale di azioni legali relative a concorrenza sleale, anti-trust e pratiche monopolistiche e relative sentenze Conformità C SO8 Valore monetario delle sanzioni e numero totale di sanzioni non monetarie per non conformità a leggi o regolamenti N.A SABAF e fornitori SABAF e fornitori N.A. N.A Integrazione della responsabilità sociale nei processi gestionali SABAF e collettività Integrazione della responsabilità sociale nei processi gestionali N.D. N.A SABAF e Pubblica Amministrazione SABAF e Pubblica Amministrazione N.A SABAF e Pubblica Amministrazione 134

136 Codice GRI PROFILO INDICE INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE RESPONSABILITÀ DI PRODOTTO C DMA Disclosure del management e descrizione delle politiche dell'organizzazione su aspetti legati a: PR salute e sicurezza dei consumatori, prodotti e servizi-etichettatura, pubblicità, rispetto della privacy, conformità. Descrivere gli obiettivi e le performance, la responsabilità organizzativa, formazione e consapevolezza, monitoraggio e follow-up, eventuali informazioni addizionali (successi e criticità, maggiori opportunità e rischi organizzativi, cambiamenti significativi nei sistemi/strutture per migliorare le performance, strategie e procedure per implementare le politiche e raggiungere gli obiettivi) Salute e sicurezza dei consumatori C PR1 Fasi del ciclo di vita del prodotto/servizio per i quali gli impatti sulla salute e sicurezza sono valutati per promuovere il miglioramento e percentuale delle principali categorie di prodotti/servizi soggetti a tali procedure A PR2 Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non-conformità con i regolamenti e codici volontari riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti/servizi durante il loro ciclo di vita Prodotti e servizi - etichettatura C PR3 Tipologia di informazioni relative ai prodotti e servizi richiesti dalle procedure e percentuale di prodotti e servizi significativi soggetti a tali requisiti informativi A PR4 Numero totale (suddiviso per tipologia) di anomali e di incidenti dovuti a non-conformità a regolamenti o codici volontari riguardanti le informazioni e le etichettature dei prodotti/servizi A PR5 Pratiche relative alla customer satisfaction inclusi i risultati delle indagini volte alla sua misurazione Pubblicità C PR6 Programmi di conformità a leggi, standard e codici volontari relativamente all attività di marketing incluse la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione A PR7 Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non-conformità a regolamenti o codici volontari riferiti all attività di marketing incluse la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione Rispetto della privacy A PR8 Numero di reclami documentati relativi a violazioni della privacy e a perdita dei dati dei consumatori Conformità C PR9 Valore monetario delle principali sanzioni per non conformità a leggi o regolamenti riguardanti la fornitura e l utilizzo di prodotti o servizi SABAF e clienti Sicurezza N.A. N.A. N.A SABAF e clienti N.A. N.A SABAF e clienti SABAF e clienti 135

137 IMPEGNI DI MIGLIORAMENTO 2006 Rapporto Annuale PRINCIPI DEL GLOBAL COMPACT DIRITTI UMANI Principio I Sabaf e collaboratori Promuovere e rispettare i diritti umani universalmente riconosciuti nell ambito delle rispettive sfere di influenza. Principio II Sabaf e collaboratori, Sabaf e fornitori, SA 8000 Non essere, seppure indirettamente, complici negli abusi dei diritti umani. LAVORO Principio III Sabaf e collaboratori, SA 8000 Sostenere la libertà di associazione dei lavoratori e riconoscere il diritto alla contrattazione collettiva. Principio IV Sabaf e collaboratori, Sabaf e fornitori, SA 8000 Eliminare tutte le forme di lavoro forzato e obbligatorio. Principio V Sabaf e collaboratori, Sabaf e fornitori, SA 8000 Eliminazione effettiva del lavoro minorile. Principio VI Sabaf e collaboratori, SA 8000 Eliminare ogni forma di discriminazione in materia di impiego e di professione. AMBIENTE Principio VII Sabaf e ambiente Sostenere un approccio preventivo nei confronti delle sfide ambientali. Principio VIII Sabaf e clienti, Sabaf e ambiente Intraprendere iniziative che promuovano una maggiore responsabilità ambientale. Principio IX Sabaf e clienti, Sabaf e ambiente Incoraggiare lo sviluppo e la diffusione di tecnologie che rispettino l ambiente. LOTTA ALLA CORRUZIONE Principio X Integrazione della responsabilità sociale nel Contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l estorsione e le tangenti. processo di gestione REQUISITI DI RESPONSABILITA SOCIALE PREVISTI DALLO STANDARD SA8000 LAVORO INFANTILE LAVORO OBBLIGATO SALUTE E SICUREZZA LIBERTÀ DI ASSOCIAZIONE E DIRITTO ALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA DISCRIMINAZIONE PROCEDURE DISCIPLINARI ORARIO DI LAVORO 136 RETRIBUZIONE SISTEMI DI GESTIONE

138

139 2006 Rapporto Annuale BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE

140 Stato patrimoniale consolidato Conto economico consolidato Prospetto delle variazioni nel patrimonio netto consolidato Rendiconto finanziario consolidato Note esplicative Relazione della società di revisione al bilancio consolidato Relazione del Collegio Sindacale al bilancio consolidato 139

141 Stato patrimoniale consolidato 142 Conto economico consolidato 144 Prospetto delle variazioni nel patrimonio netto consolidato 145 Rendiconto finanziario consolidato 146 Note esplicative 147 Relazione della società di revisione al bilancio consolidato 173 Relazione del Collegio Sindacale al bilancio consolidato Rapporto Annuale 140

142 Guardati dall ira e fuggi l aria grieve. Leonardo da Vinci 141

143 BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (Valori espressi in migliaia di euro) ATTIVO Note ATTIVITA NON CORRENTI Immobilizzazioni materiali Attività immateriali Partecipazioni Crediti non correnti Imposte anticipate Totale attività non correnti ATTIVITA CORRENTI Rimanenze Crediti commerciali Crediti per imposte Altri crediti correnti Attività finanziarie correnti Cassa e disponibilità liquide Totale attività correnti TOTALE ATTIVO

144 (Valori espressi in migliaia di euro) PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Utili accumulati, Altre riserve Utile dell esercizio Totale quota di pertinenza della Capogruppo Interessi di Minoranza 0 0 Totale patrimonio netto PASSIVITA NON CORRENTI Finanziamenti TFR e fondi di quiescenza Fondi per rischi e oneri Imposte differite Totale passività non correnti PASSIVITA CORRENTI Finanziamenti Debiti commerciali Debiti per imposte Altri debiti Totale passività correnti TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

145 BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO (Valori espressi in migliaia di euro) COMPONENTI ECONOMICHE Note RICAVI E PROVENTI OPERATIVI Ricavi Altri proventi Totale ricavi e proventi operativi COSTI OPERATIVI Acquisti di materiali 23 (57.794) (46.722) Variazione delle rimanenze (235) Servizi 24 (24.116) (20.043) Costi del personale 25 (24.087) (21.000) Altri costi operativi 26 (897) (540) Costi per lavori interni capitalizzati Totale costi operativi ( ) (87.586) RISULTATO OPERATIVO ANTE AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE, SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI ATTIVITA NON CORRENTI (EBITDA) Ammortamenti (11.018) (11.006) Plusvalenze/Minusvalenze da realizzo di attività non correnti Svalutazioni/Ripristini di valore di attività non correnti 0 0 RISULTATO OPERATIVO (EBIT) Proventi finanziari Oneri finanziari 27 (1.231) (1.104) Utili e perdite su cambi 28 (369) 535 Utili e perdite da partecipazioni 0 0 RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE Imposte sul reddito 29 (11.006) (9.188) Quota di pertinenza di terzi 0 0 UTILE DELL ESERCIZIO UTILI PER AZIONE 30 Base 1,394 euro 1,231 euro Diluito 1,394 euro 1,228 euro 144

146 (Valori espressi in migliaia di euro) PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO Capitale Riserva Riserva Azioni Altre Utile Totale Interessi di Totale Sociale sovrapprezzo Legale proprie riserve dell esercizio patrimonio minoranza patrimonio azioni netto del netto gruppo azioni netto del Gruppo Saldo al 1 gennaio (133) Destinazione utile d esercizio (12.950) (5.434) (5.434) Movimentazione azioni proprie (84) (84) (84) Variazione nella riserva da fair value Variazione nella riserva da stock option Altri movimenti Utile d esercizio Saldo al 31 dicembre (217) Destinazione utile d esercizio (13.953) (6.792) (6.792) Aumento di capitale a seguito esercizio stock option Dividendo straordinario (11.533) (11.533) (11.533) Movimentazione azioni proprie Variazione nella riserva da fair value (1.767) (1.767) (1.767) Variazione nella riserva da stock option Altri movimenti (226) (226) (226) Utile d esercizio Saldo al 31 dicembre

147 BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO (Valori espressi in migliaia di euro) A POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INIZIALE A BREVE B. FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI ESERCIZIO Risultato netto dell esercizio, al lordo della quota di terzi Ammortamenti Variazione nelle imposte anticipate e differite (Plus) o minusvalenze da alienazione (29) (126) (Rivalutazione) o svalutazione di attività non correnti 0 0 Variazione netta TFR e fondi di quiescenza Variazione netta fondi rischi ed oneri (408) (773) Variazione del capitale circolante netto: Rimanenze (5.368) 137 Crediti commerciali (2.740) (4.809) Debiti commerciali Altri crediti e debiti (1.683) 454 (2.469) Cash flow operativo C. FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO Investimenti in immobilizzazioni: immateriali (1.019) (607) materiali (14.685) (9.523) finanziarie (160) (25) Realizzo e disinvestimento immobilizzazioni TOTALE (15.480) (9.021) D. FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE Nuovi finanziamenti (quota a medio-lungo termine) Rimborsi di finanziamenti e trasferimenti a breve termine di quote di finanziamenti a medio-lungo (3.181) (7.282) Variazione dei crediti immobilizzati 37 (333) Variazione nelle attività finanziarie correnti (2.584) TOTALE (327) (9.103) E. VARIAZIONI NEI CONTI DI PATRIMONIO NETTO Variazione nella riserva da stock option Variazione nella riserva da fair value (1.767) Variazione delle azioni proprie in portafoglio 307 (84) Aumento di capitale Altre variazioni nel patrimonio netto (226) 221 Distribuzione di dividendi (18.325) (5.434) TOTALE (17.080) (3.397) F. FLUSSO MONETARIO DEL PERIODO (B+C+D+E) (5.634) G. POSIZIONE FINANZIARIA NETTA FINALE A BREVE (A+F)

148 NOTE ESPLICATIVE PRINCIPI CONTABILI DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ E CRITERI DI REDAZIONE Il bilancio consolidato dell esercizio 2006 è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall Unione Europea. Il riferimento agli IFRS include anche tutti gli International Accounting Standards (IAS) vigenti. Esso è stato redatto in euro arrotondando gli importi alle migliaia e viene comparato con il bilancio consolidato dell esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri. E costituito da stato patrimoniale, conto economico, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalle presenti note di commento. Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico eccetto che per alcune rivalutazioni delle immobilizzazioni materiali operate in esercizi precedenti. SCHEMI DI BILANCIO Il Gruppo ha adottato i seguenti schemi di bilancio: un prospetto di stato patrimoniale che espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti; un prospetto di conto economico che espone i costi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi; un rendiconto finanziario che presenta i flussi finanziari derivanti dall attività operativa utilizzando il metodo indiretto. L adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. AREA DI CONSOLIDAMENTO L area di consolidamento al 31 dicembre 2006, che non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2005, comprende la Capogruppo Sabaf S.p.A. e le seguenti società di cui Sabaf S.p.A. possiede il controllo: Faringosi Hinges s.r.l. Sabaf Immobiliare s.r.l. Sabaf do Brasil Ltda. Il controllo è il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie e gestionali di un entità al fine di ottenere i benefici dalle sue attività. Le controllate sono consolidate a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa. CRITERI DI CONSOLIDAMENTO I dati utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell ambito del Gruppo. I criteri adottati per il consolidamento sono i seguenti: a) Le attività e le passività, i proventi e gli oneri dei bilanci oggetto di consolidamento con il metodo dell integrazione globale sono inseriti nel bilancio di Gruppo, prescindendo dall entità della partecipazione. E stato inoltre eliminato il valore di carico delle partecipazioni contro il patrimonio netto di competenza delle società partecipate. b) Le differenze positive risultanti dall elisione delle partecipazioni contro il valore del patrimonio netto contabile alla data del primo consolidamento vengono imputate ai maggiori valori attribuibili alle attività e alle passività e, per la parte residua, ad avviamento. In accordo con le disposizioni dell IFRS 3, il Gruppo ha modificato il criterio contabile per l avviamento in modo prospettico a partire dalla data di transizione. Perciò, a partire dal 1 gennaio 2004, il Gruppo ha smesso di ammortizzare l avviamento assoggettandolo invece a test di impairment. c) Le partite di debito/credito, costi/ricavi tra le società consolidate e gli utili/perdite risultanti da operazioni infragruppo sono eliminate. d) Qualora fossero presenti soci di minoranza, la quota del patrimonio netto e del risultato netto dell esercizio di loro spettanza sarebbe loro attribuita in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico consolidati. 147

149 BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale CONVERSIONE IN EURO DELLE SITUAZIONI ECONOMICO-PATRIMIONIALI REDATTE IN VALUTA ESTERA I bilanci separati di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna entità estera è espresso in euro, che è la valuta funzionale del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato. La conversione delle poste di stato patrimoniale dei bilanci espressi in moneta diversa dall euro è effettuata applicando i cambi correnti a fine periodo. Le poste di conto economico sono invece convertite ai cambi medi del periodo. Le differenze cambio di conversione risultanti dal raffronto tra il patrimonio netto iniziale convertito ai cambi correnti e il medesimo convertito ai cambi storici, nonché la differenza tra il risultato economico espresso ai cambi medi e quello espresso ai cambi correnti, sono imputate alla voce di patrimonio netto Altre riserve. I tassi di cambio utilizzati per la conversione in euro del bilancio di Sabaf do Brasil, predisposto in real brasiliani, sono riportati nella seguente tabella: Descrizione della valuta Cambio puntuale Cambio medio Cambio puntuale Cambio medio Real brasiliano 2,813 2,733 2,743 3,034 PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO E IL RISULTATO DEL PERIODO DELLA CAPOGRUPPO E IL PATRIMONIO NETTO E IL RISULTATO DEL PERIODO CONSOLIDATO Descrizione Utile Patrimonio Utile Patrimonio d esercizio netto d esercizio netto Utile e patrimonio netto della capogruppo Sabaf S.p.A Patrimonio e risultati società consolidate Eliminazione del valore di carico partecipazioni consolidate 0 (31.546) (233) (27.846) Differenza di consolidamento Elisioni Intercompany: Dividendi (500) 0 (500) 0 Eliminazione degli utili infragruppo (11) (143) (51) (132) Altre Utile e patrimonio netto di pertinenza del Gruppo

150 INFORMATIVA DI SETTORE Il settore è una parte di un Gruppo distintamente identificabile che fornisce un insieme di prodotti e servizi omogenei (settore di attività) o che fornisce prodotti e servizi in una determinata area economica (settore geografico). Il Gruppo Sabaf opera sostanzialmente in un unico settore di attività, quello dei componenti per apparecchi domestici di cottura e produce prevalentemente in un unica area geografica, l Italia. Di conseguenza, non è fornita l informativa di settore prevista dallo IAS 14. CRITERI DI VALUTAZIONE I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2006 sono di seguito riportati: IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori di diretta imputazione. Tali costi comprendono anche rivalutazioni eseguite in passato in base ad apposite norme di rivalutazione monetaria ovvero in seguito ad operazioni di fusione societaria. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote ritenute idonee a ripartire il valore di carico delle immobilizzazioni materiali sul periodo di vita utile delle stesse. La vita utile stimata, in anni, è la seguente: Fabbricati 33 Costruzioni leggere 10 Impianti generici 10 Macchinari e impianti specifici 6 10 Attrezzature 4 10 Mobili 8 Macchine elettroniche 5 Automezzi e altri mezzi di trasporto 4 5 I costi di manutenzione ordinaria sono spesati nell esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del valore o della vita utile del cespite sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei cespiti ai quali si riferiscono. I terreni non sono ammortizzati. BENI IN LEASING Le immobilizzazioni acquisite tramite contratti di locazione finanziaria sono contabilizzate secondo la metodologia finanziaria e sono esposte tra le attività al valore di acquisto diminuito delle quote di ammorta- mento. L ammortamento di tali beni viene riflesso nei prospetti annuali consolidati applicando lo stesso criterio seguito per le immobilizzazioni materiali di proprietà. In contropartita dell iscrizione del bene vengono contabilizzati i debiti, a breve e a mediolungo termine, verso l ente finanziario locatore; si procede inoltre all imputazione a conto economico degli oneri finanziari di competenza del periodo. AVVIAMENTO L avviamento rappresenta la differenza tra il prezzo di acquisto e il valore corrente delle attività e passività identificabili delle partecipate alla data di acquisizione. Relativamente alle acquisizioni anteriori alla data di adozione degli IFRS, il Gruppo Sabaf si è avvalso della facoltà prevista dall IFRS 1 di non applicare l IFRS 3 relativo alle aggregazioni di imprese alle acquisizioni intervenute prima della data di transizione. Di conseguenza, gli avviamenti emersi in relazione ad acquisizioni intervenute in passato non sono stati rideterminati e sono stati rilevati al valore determinato sulla base dei precedenti principi contabili, al netto degli ammortamenti contabilizzati fino al 31 dicembre 2003 e delle eventuali perdite per riduzione durevole di valore. A partire dalla data di transizione l avviamento, rappresentando un attività immateriale con vita utile indefinita, non è ammortizzato ma è sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un indicazione che l attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test). ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38, quando è probabile che l uso dell attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita. PERDITE DUREVOLI DI VALORE Ad ogni data di bilancio, il Gruppo rivede il valore contabile delle proprie attività materiali e immateriali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l ammontare recuperabile di tali attività per determinare l importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, il Gruppo effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l attività appartiene. L ammontare recuperabile è il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il valore d uso. Nella valutazione del valore d uso, i flussi di cassa futuri stimati sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell attività. Se l ammontare recuperabile di una attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico. Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell attività (o della unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico. INVESTIMENTI IMMOBILIARI Secondo quanto consentito dallo IAS 40, gli immobili ed i fabbricati non strumentali e posseduti al fine di conseguire canoni di locazione sono valutati al costo al netto di ammortamenti e perdite per riduzione di valore accumulati. Il criterio di ammortamento utilizzato è la vita utile stimata del bene, che è stabilita in 33 anni. PARTECIPAZIONI E CREDITI NON CORRENTI Le partecipazioni in società non controllate o collegate sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata. Le immobilizzazioni finanziarie costituite da crediti sono iscritte al loro presumibile valore di realizzo. 149

151 BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale RIMANENZE Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per i materiali di acquisto e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati, calcolato tendendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. La svalutazione delle rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa. CREDITI I crediti sono iscritti al presumibile valore di realizzo. L adeguamento del loro valore nominale al minor valore di realizzo viene effettuato mediante lo stanziamento di un apposito fondo a rettifica diretta della voce sulla base di una approfondita analisi che riguarda le singole posizioni. ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI Le attività finanziarie destinate alla negoziazione sono valutate al fair value con imputazione degli effetti economici tra i proventi o gli oneri finanziari. FONDI PER RISCHI ED ONERI I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello stato patrimoniale solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l impiego di risorse atte a produrre effetti economici per l adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell ammontare. Nel caso in cui l effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività. TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato viene stanziato per coprire l intera passività maturata nei confronti dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro e integrativi aziendali. Tale passività è soggetta a rivalutazione in base all applicazione di indici fissati dalla normativa vigente. Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato è calcolato su base attuariale secondo quanto previsto dallo IAS 19 ed in particolare utilizzando il metodo della proiezione dell unità di credito. Alla data di riferimento del bilancio, l importo maturato deve essere rivalutato per il periodo della durata futura prevista del rapporto di lavoro. Infine, allo scopo di effettuare una ragionevole stima dell ammontare dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro, questo importo viene attualizzato utilizzando una metodologia basata su varie ipotesi di natura demografica e finanziaria. La quota parte degli utili e delle perdite attuariali che eccede il 10% del valore attuale dell obbligazione è contabilizzata a conto economico ( metodo del corridoio ). PAGAMENTI BASATI SU AZIONI Secondo quanto stabilito dall IFRS 2, l ammontare complessivo del valore corrente delle stock option alla data di assegnazione è rilevato a conto economico come costo. Variazioni nel valore corrente successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. Il costo per compensi, corrispondente al valore corrente delle opzioni, è riconosciuto tra i costi del personale (tra i costi per servizi per le opzioni assegnate agli amministratori) sulla base di un criterio a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto. Nelle presenti note sono fornite le informazioni di dettaglio circa il piano di stock option in essere. DEBITI I debiti sono iscritti al valore nominale; la quota interessi inclusa nel loro valore nominale non maturata a fine periodo viene differita a periodi futuri. 150

152 FINANZIAMENTI I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, al netto degli oneri accessori di acquisizione. Tale valore viene rettificato successivamente per tenere conto dell eventuale differenza tra il costo iniziale e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento. CRITERI DI CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta. A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle immobilizzazioni, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non distribuibile fino al suo effettivo realizzo. STRUMENTI DERIVATI E CONTABILIZZAZIONE DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA Le attività del Gruppo sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio, nei prezzi delle materie prime e nei tassi di interesse. Il Gruppo utilizza strumenti derivati (principalmente contratti a termine su valute e opzioni su materie prime) per coprire i rischi derivanti da variazioni delle valute estere con riferimento a impegni irrevocabili o a operazioni future previste. Il Gruppo non utilizza strumenti derivati con scopi di negoziazione. Gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al costo, e adeguati al fair value alle successive date di chiusura. Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati e si rivelano efficaci per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali del Gruppo e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utli o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell attività o della passività. Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l impegno contrattuale o l operazione prevista oggetto di copertura incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente. Per le coperture efficaci di un esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti sulla valutazione del derivato sono iscritti anch essi a conto economico. Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano. Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico del periodo. I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico. RICONOSCIMENTO DEI RICAVI I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e l ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente. I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale. PROVENTI FINANZIARI I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti, le differenze di cambio attive e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo. ONERI FINANZIARI Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell interesse effettivo e le spese bancarie. IMPOSTE SUL REDDITO DELL ESERCIZIO Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono 151

153 BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. DIVIDENDI I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione. AZIONI PROPRIE Le azioni proprie sono iscritte in un apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto. UTILE PER AZIONE L utile base per azione è calcolato dividendo l utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L utile diluito per azione è calcolato dividendo l utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo. USO DI STIME La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test come sopra descritto oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte, altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico. NUOVI PRINCIPI CONTABILI Non sono stati rivisti o emessi principi contabili o interpretazioni, aventi efficacia a partire dal 1 gennaio 2006, che abbiano avuto un effetto significativo sui bilanci del Gruppo. 152

154 COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI STATO PATRIMONIALE 1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Immobili Impianti e Altri Immobiliz. Totale macchinari beni in corso Costo Cessioni (726) (1.590) (77) - (2.393) Riclassifica ad altra voce (8.464) (8.464) Differenze cambio Al 31 dicembre Incrementi Cessioni (147) (99) (41) - (287) Riclassifica ad altra voce (1.057) (1.057) Differenze cambio (26) (82) (21) (20) (149) Al 31 dicembre Ammortamenti accumulati Al 1 gennaio Ammortamenti dell anno Eliminazioni per cessioni (34) (1.308) (58) - (1.400) Differenze cambio Al 31 dicembre Ammortamenti dell anno Eliminazioni per cessioni (15) (94) (27) - (136) Differenze cambio - (15) (7) - (22) Al 31 dicembre Valore contabile Al 31 dicembre Al 31 dicembre Al 1 gennaio 05 Incrementi Il valore contabile netto della voce Immobili è così composto Variazione Terreni Immobili industriali (510) Immobili residenziali (734) Totale (343) Il valore contabile netto degli immobili include un ammontare pari a euro (euro nel 2005) relativo ad immobili industriali e terreni di pertinenza detenuti in locazione finanziaria. Nell esercizio sono stati acquistati o realizzati internamente i macchinari per la produzione di rubinetti in lega leggera, semplici e con sicurezza, per cucine e piani. Sono proseguiti gli investimenti per la verticalizzazione della produzione di bruciatori in Brasile, dove è stato anche acquistato un terreno di mq per l edificazione di un nuovo stabilimento. 153

155 BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale 2. ATTIVITÀ IMMATERIALI Avviamento Brevetti e Costi di Altre attività Totale know-how sviluppo immateriali Costo Differenze cambio Al 31 dicembre Incrementi Differenze cambio (3) (3) Al 31 dicembre Al 1 gennaio 2005 Incrementi Ammortamento Al 1 gennaio Quota Differenze cambio Al 31 dicembre Quota Differenze cambio (1) (1) Al 31 dicembre Valore contabile netto Al 31 dicembre 2006 Al 31 dicembre L avviamento iscritto in bilancio è principalmente derivante dall acquisizione della Faringosi Hinges s.r.l. ed è conseguentemente allocato all unità generatrice di cassa cerniere. Il Gruppo verifica la recuperabilità dell avviamento almeno una volta l anno o più frequentemente se vi sono indicatori di perdita di valore. Il valore recuperabile delle unità generatrici di cassa è verificato attraverso la determinazione del valore d uso. Le principali assunzioni utilizzate per il calcolo del valore d uso riguardano il tasso di crescita, le attese di variazioni dei prezzi di vendita e dell andamento dei costi durante il periodo assunto per il calcolo e il tasso di sconto. I tassi di crescita adottati si basano sulle aspettative future di mercato e sulle previsioni di espansione del Gruppo nel settore. Il Gruppo prepara previsioni di flussi di cassa operativi derivati dai più recenti budget approvati dal Consiglio di Amministrazione per i prossimi 5 anni ed estrapola i flussi di cassa per i successivi 5 anni sulla base di un tasso di crescita di medio/lungo termine di settore pari al 2%. Le variazioni nei prezzi di ven- dita e nei costi diretti sono basate sulle passate esperienze e sulle aspettative future di mercato. La Direzione del Gruppo ha adottato un tasso di sconto lordo di imposte pari al 9%, che riflette le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e del rischio specifico connesso al settore. Al 31 dicembre 2005 e al 31 dicembre 2006 il valore d uso delle unità generatrici di cassa, determinato sulla base delle assunzioni di cui sopra, era ampiamente superiore rispetto al valore contabile delle attività allocate alle unità stesse. Le altre immobilizzazioni immateriali hanno vita utile definita e sono conseguentemente ammortizzate lungo la stessa. La vita utile dei progetti relativamente ai quali sono stati capitalizzati costi di sviluppo è stimata pari a 10 anni.

156 3. PARTECIPAZIONI Variazione Sabaf Mexico S.A. de c.v Altre partecipazioni Totale Nel corso dell esercizio è stata costituita la società Sabaf Mexico S.A. de c.v., controllata al 100% da Sabaf S.p.A. La società non è stata operativa nel corso del 2006 e pertanto non è stata consolidata. 4. CREDITI NON CORRENTI Variazione Crediti verso l Erario (38) Depositi cauzionali (8) Altri Totale (37) 5. RIMANENZE Variazione Materie prime Semilavorati Prodotti finiti Fondo svalutazione rimanenze (715) (560) (155) Totale L incremento delle rimanenze riflette i maggiori volumi di attività rispetto all esercizio precedente. Inoltre, si è manifestata la necessità di costituire scorte iniziali per la produzione di rubinetti in lega leggera, avviata su grande serie nel corso dell esercizio. Il fondo svalutazione rimanenze è riferibile per euro alle materie prime, per euro ai semilavorati e per euro ai prodotti finiti (rispettivamente euro, euro e euro a fine 2005). Si precisa che l incremento delle rimanenze iscritto nel conto economico 2006, pari a euro , include un ammontare di euro attribuibile a differenze tra cambio medio e cambio corrente della controllata Sabaf do Brasil. 155

157 BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale 6. CREDITI COMMERCIALI La ripartizione per area geografica dei crediti commerciali è la seguente: Variazione Italia Europa Occidentale (625) Europa Orientale e Turchia Asia Sud America Africa Nord America e Messico Oceania (22) Totale lordo Fondo svalutazione crediti (595) (1.264) 669 Totale netto L incremento dei crediti commerciali rispetto al 31 dicembre 2005 è principalmente connesso all incremento delle vendite nell ultimo trimestre rispetto al corrispondente periodo del Al 31 dicembre 2006 i crediti verso clienti includono saldi per circa 3,9 milioni di dollari USA, contabilizzati al cambio euro/dollaro del 31 dicembre 2006, pari a 1,317. La riduzione del fondo svalutazione crediti riflette il minore rischio di credito, connesso alla cessione prosoluto di crediti iscritti in bilancio al 31 dicembre 2006 per euro ( euro al 31 dicembre 2005). 7. CREDITI PER IMPOSTE Variazione Verso erario per IVA (19) Altri crediti verso l erario Verso Giuseppe Saleri (502) Verso erario per IRAP - 65 (65) Totale (292) 156

158 8. ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI Variazione Strumenti finanziari derivati su materie prime a copertura di flussi finanziari futuri (2.817) Attività finanziarie disponibili per la vendita Totale (2.817) Le operazioni in strumenti finanziari derivati sono descritte nella Nota CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE La voce Cassa e disponibilità liquide, pari a euro al 31 dicembre 2006 (euro al 31 dicembre 2005) è rappresentata quasi esclusivamente da saldi attivi di c/c bancari. Al 31 dicembre 2006 le disponibilità liquide includono saldi attivi di conti correnti bancari per dollari USA , originati da incassi di crediti commerciali e dalla liquidazione di strumenti finanziari derivati e contabilizzati al cambio euro/dollaro corrente, pari a 1, CAPITALE SOCIALE Il capitale sociale della Capogruppo è rappresentato da azioni da nominali euro 1,00 cadauna. Nel corso dell esercizio sono state emesse n nuove azioni sottoscritte da amministratori e dipendenti della Capogruppo, a fronte dell esercizio di un corrispondente numero di opzioni, attribuite nel 2003 nell ambito di un piano di incentivazione azionaria (Nota 33). Il prezzo di sottoscrizione è stato di euro 14, AZIONI PROPRIE Al 31 dicembre 2006 la Capogruppo non detiene azioni proprie ( al 31 dicembre 2005). Nell esercizio 2006 Sabaf S.p.A. ha acquistato n azioni proprie ad un prezzo medio di euro 22,205 e ne ha vendute n al prezzo medio di euro 21, FINANZIAMENTI Correnti Non correnti Correnti Non correnti Leasing immobiliari Mutui immobiliari Mutui chirografari Scoperti bancari e altri finanziamenti Totale Tutti i finanziamenti in essere sono denominati in euro, a tasso variabile indicizzato all Euribor con spread compresi tra lo 0,60% e l 1,05%. Nel corso dell esercizio è stata ottenuta un apertura di credito a breve termine di 8 milioni di euro, utilizzata per 3,5 milioni di euro al 31 dicembre Non sono stati accesi nuovi finanziamenti a medio-lungo termine. I mutui immobiliari sono garantiti da ipoteca sulle proprietà del Gruppo, i debiti per leasing finanziari sono garantiti al locatore attraverso i diritti sui beni in locazione. Il fair value dei finanziamenti approssima il valore contabile. 157

159 BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale 13. TFR E FONDI DI QUIESCENZA TFR Fondi quiescenza TFR Fondi quiescenza Passività al 1 gennaio Costi previdenziali Oneri finanziari Pagamenti effettuati (640) - (385) - Passività al 31 dicembre La valutazione del TFR, effettuata in conformità allo IAS 19, si basa sulle seguenti ipotesi: IPOTESI FINANZIARIE Anno 2007 Anno 2006 Tasso di sconto 4,50% 4,40% Incrementi retributivi 3,00% 3,03% Inflazione 2,00% 2,00% IPOTESI DEMOGRAFICHE Anno 2007 Anno 2006 Tasso di mortalità RG 48 per uomini, RG 48 per uomini, diminuito di diminuito di 5 anni 5 anni per le donne per le donne Invalidità uguale ai tassi di mortalità uguale ai tassi di mortalità Turnover del personale 6% per anno su tutte le età 6% per anno su tutte le età Anticipi Tra il 3% e 1% per anno Tra il 3% e 1% per anno variabile in base variabile in base all età/anzianità all età/anzianità Età di pensionamento effettiva 57 in media per uomini e donne 57 in media per uomini e donne Età di pensionamento 65 anni per uomini e 60 donne 65 anni per uomini e 60 donne 158

160 14. FONDI PER RISCHI E ONERI Accantonamenti Utilizzi Fondo indennità suppletiva di clientela (33) 565 Fondo responsabilità civile prodotto (500) 0 Fondo garanzia prodotto (198) 73 Fondo rischi INAIL Fondo rischi fiscali Altri 25 - (1) 24 Totale (732) Il fondo indennità suppletiva di clientela copre gli importi da corrispondere agli agenti in caso di risoluzione del rapporto di agenzia da parte del Gruppo. Il fondo responsabilità civile prodotto, stanziato a fronte dei rischi derivanti da eventuali sinistri causati da articoli di nostra produzione, è stato completamente rilasciato nell esercizio in quanto sono venuti meno i presupposti per il suo mantenimento in bilancio. Il fondo garanzia prodotto copre le spese da sostenere per assistenza sui prodotti da effettuare nel periodo di garanzia, è stato parzialmente utilizzato nel corso dell esercizio a fronte di resi su vendite di esercizi precedenti. Il fondo rischi INAIL è stato stanziato a fronte della possibilità che vengano rideterminati i contributi dovuti dal 2002 al 2005 a seguito di una verifica ispettiva sulla Capogruppo che, per alcuni dipendenti addetti alla produzione di bruciatori, ha riclassificato il tipo di attività produttiva rispetto a quello originariamente assegnato in via provvisoria dall Ente stesso. Nel corso del 2006 al fondo rischi fiscali è stato iscritto un accantonamento prudenziale di euro, che rappresenta la stima della passività potenziale connessa ad avvisi di accertamento ricevuti nel periodo a seguito di una verifica fiscale sulla Capogruppo relativa ai periodi di imposta 2002 e Gli accantonamenti iscritti nei fondi rischi, che rappresentano la stima degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell esperienza storica, non sono stati attualizzati perché l effetto è ritenuto trascurabile. 15. DEBITI COMMERCIALI La ripartizione per area geografica dei debiti commerciali è la seguente: Variazione Italia Europa Occidentale Europa Orientale e Turchia Asia Sud America Nord America e Messico Totale L incremento dei debiti commerciali rispetto al 31 dicembre 2005 è principalmente connesso all incremento dei costi delle materie prime dell ultimo trimestre del 2006 rispetto al corrispondente periodo del L importo dei debiti commerciali in valute diverse dall euro non è significativo. 159

161 BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale 16. DEBITI PER IMPOSTE Variazione Verso erario per ritenute IRPEF Verso Giuseppe Saleri SapA per imposte sul reddito Altri debiti tributari Totale Il debito verso la Giuseppe Saleri SapA è relativo al saldo per imposte sul reddito trasferito alla controllante nell ambito del consolidato fiscale nazionale. 17. ALTRI DEBITI CORRENTI Variazione Verso il personale Verso istituti previdenziali Verso agenti (27) Acconti da clienti Altri debiti correnti (134) Totale IMPOSTE DIFFERITE E ANTICIPATE Imposte differite Imposte anticipate (888) (1.152) Posizione netta

162 Di seguito sono esposti i principali elementi che compongono le imposte differite passive e attive e la loro movimentazione durante l esercizio in corso e quello precedente Ammortamenti Accantonamenti Costi di Fair value Altro Totale e leasing e rettifiche sviluppo di strumenti di valore differiti derivati Al 1 gennaio (1.280) Addebito a conto economico Accredito a patrimonio netto Al 1 gennaio (890) Addebito a conto economico Addebito a patrimonio netto (1.049) - (1.049) Al 31 dicembre (383) Alla data di bilancio, il Gruppo dispone di perdite fiscali pregresse non utilizzate per un ammontare di euro ( euro nel 2005) in capo a società controllate. A causa della difficoltà di prevedere futuri risultati imponibili per queste società, non sono state iscritte imposte differite attive sull ammontare di tali perdite pregresse. 19. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Nell ambito della sua attività operativa, il Gruppo Sabaf si trova esposto a rischi di mercato. In particolare, il Gruppo si trova a dovere gestire: il rischio di variazioni nei prezzi delle materie prime, il rischio di cambio, il rischio di tasso di interesse. Fa parte delle politiche del Gruppo Sabaf proteggere l esposizione alla variazione dei prezzi, dei cambi e dei tassi tramite strumenti finanziari derivati. La copertura può essere effettuata utilizzando contratti a termine, opzioni, o combinazioni di questi strumenti. Generalmente, la copertura massima di queste coperture non è superiore ai 18 mesi. Il Gruppo non pone in essere operazioni di natura speculativa. Quando gli strumenti finanziari derivati utilizzati per la copertura dell esposizione soddisfano i requisiti richiesti, sono contabilizzati come coperture (hedge accounting). Derivati su materie prime Alla data di chiusura dell esercizio non sono in essere operazioni in strumenti finanziari derivati. L ammontare di euro (euro nel 2005) è stato contabilizzato nel conto economico 2006 a decremento dei costi di acquisto a fronte di contratti che si sono chiusi nel corso dell esercizio. Derivati su valute Al 31 dicembre 2006 e al 31 dicembre 2005 non erano in essere strumenti finanziari derivati su valute. L ammontare di euro è stato contabilizzato nel conto economico 2006 a incremento dei ricavi di vendita a fronte di strumenti derivati su valute che si sono aperti e chiusi nel corso dell esercizio (euro a decremento dei ricavi nel 2005). Derivati su tassi di interesse Negli esercizi 2005 e 2006 il Gruppo non ha operato tramite strumenti finanziari derivati su tassi. 161

163 BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale 20 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si segnala che la posizione finanziaria della Società è la seguente: A. Cassa B. Saldi attivi di c/c bancari non vincolati C. Altre disponibilità liquide 0 7 D. Liquidità (A+B+C) E. Debiti bancari correnti F. Parte corrente dell indebitamento non corrente G. Altri debiti finanziari correnti 0 0 H. Indebitamento finanziario corrente (E+F+G) I. Indebitamento finanziario corrente netto (3.539) (9.173) J. Debiti bancari non correnti K. Altri debiti finanziari non correnti L. Indebitamento finanziario non corrente M. Indebitamento finanziario netto COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO 21. RICAVI Nel 2006, i ricavi di vendita sono stati pari a euro, in crescita di euro (+14,3%) rispetto al Si rimanda alla Relazione degli Amministratori per il commento alla variazione nei ricavi e per l analisi della ripartizione dei ricavi per famiglia di prodotto e per area geografica. 22. ALTRI PROVENTI Variazione Utilizzazione fondi rischi e oneri Attrezzature dedicate Affitti attivi (9) Sopravvenienze attive Royalties (150) Altri proventi Totale

164 La voce Utilizzazione fondi rischi ed oneri è relativa per euro al fondo RC prodotto, essendo venuti meno i motivi per il suo mantenimento in bilancio, e per euro al fondo rischi su crediti, a seguito della cessione di crediti pro soluto descritta in Nota ACQUISTI DI MATERIALI Variazione Materie prime e componenti di acquisto Materiale di consumo Totale I costi effettivi di acquisto dell ottone e delle leghe di alluminio, inclusi gli effetti delle coperture, sono risultati superiori rispettivamente del 30% e del 3% rispetto al Tali incrementi sono stati significativamente inferiori rispetto agli aumenti di mercato (ottone + 120%, leghe di alluminio +45%,) per effetto dalle operazioni di copertura realizzate tramite stru- menti finanziari derivati, che hanno consentito di ridurre di euro i costi di acquisto delle materie prime. Nel 2006 i costi di acquisto dell acciaio sono stati inferiori di circa il 6% rispetto al I costi di acquisto degli altri componenti non hanno subito significative variazioni. 24. COSTI PER SERVIZI Variazione Lavorazioni esterne Metano e forza motrice Manutenzioni Trasporti Provvigioni (5) Consulenze Compensi agli amministratori Somministrazione lavoro temporaneo Spese di viaggio e trasferta Servizio Mensa Assicurazioni Altri costi Totale

165 BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale L incremento nei costi per servizi riflette i maggiori livelli di attività del Gruppo rispetto all esercizio precedente. L incremento nei costi per lavorazioni esterne è inoltre conseguente ad un più elevato ricorso alla subfornitura per le operazioni per le quali il Gruppo non dispone di una capacità produttiva interna sufficiente a soddisfare completamente i fabbisogni. L incremento nei costi energetici sconta anche l aumento medio dei prezzi di metano ed energia elettrica rispetto all esercizio precedente (rispettivamente + 26% e +12%). 25. COSTI PER IL PERSONALE Variazione Salari e stipendi Oneri sociali Lavoro temporaneo TFR e altri costi Totale Il numero medio dei dipendenti del Gruppo nel 2006 è stato pari a 580 (440 operai, 132 impiegati e quadri, 8 dirigenti), contro i 518 del 2005 (382 operai, 130 impiegati e quadri, 6 dirigenti). Il numero medio di lavoratori temporanei, con contratto di somministrazione, è stato pari a 131 nel 2006 (89 nel 2005). 26. ALTRI COSTI OPERATIVI Variazione Oneri diversi di gestione Accantonamenti per rischi Altri accantonamenti Totale La voce oneri diversi di gestione è composta principalmente da imposte e tasse indeducibili per euro per il pagamento di sanzioni e interessi riferiti alle riprese effettuate durante la verifica fiscale relativa al periodo 2003 a Sabaf S.p.A. (Nota 29), da I.C.I. per euro e da contributi associativi vari. La voce accantonamenti per rischi è composta dall accantonamento di un fondo rischi per contenzioso fiscale per euro (Nota 14) e un accantonamento al fondo rischi INAIL per euro

166 27. ONERI FINANZIARI Variazione Interessi passivi verso banche (64) Interessi passivi su leasing Spese bancarie Altri oneri finanziari (43) Totale UTILI E PERDITE SU CAMBI Nel corso del 2006 il Gruppo ha realizzato perdite nette su cambi per euro, principalmente per effetto della svalutazione del dollaro americano nei confronti dell euro (utili netti per euro nel 2005). 29. IMPOSTE SUL REDDITO Variazione Imposte correnti Imposte differite (287) Conguaglio esercizio precedente - (146) 146 Totale Le imposte nazionali correnti sul reddito includono l IRES per euro e l IRAP per euro (rispettivamente euro e euro nel 2005). Le imposte per la società brasiliana, pari a euro nel 2006 (euro nel 2005), sono calcolate secondo le aliquote vigenti in tale Paese. 165

167 BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale SITUAZIONE FISCALE Nel corso del 2005 la Capogruppo Sabaf S.p.A. è stata oggetto di una verifica fiscale relativamente all esercizio 2003 (successivamente parzialmente estesa all esercizio 2002) da parte dell Agenzia delle Entrate, riguardante le imposte sui redditi, l IVA e l IRAP. Durante l esercizio 2006 Sabaf S.p.A. ha ricevuto i relativi avvisi di accertamento; la Società ha provveduto al pagamento di sanzioni per euro , imputati nel conto economico consolidato 2006 tra gli Altri costi operativi. Pur ritenendo infondati i principali rilievi mossi, verso i quali ha proposto ricorso, il Gruppo ha iscritto al 31 dicembre 2006 un accantonamento prudenziale di euro a fronte della passività potenziale connessa alla citata verifica. La riconciliazione tra l onere fiscale iscritto in bilancio e l onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente: Imposte sul reddito teoriche Effetto fiscale differenze permanenti Imposte stanziate e non dovute - (129) Effetto fiscale derivante da aliquote fiscali estere diverse (27) (45) Imposte relative ad esercizi precedenti (12) - Imposte differite non stanziate (108) (132) Utilizzazione perdite fiscali (246) (202) Altre differenze 12 2 Imposte sul reddito iscritte in bilancio, esclusa IRAP (correnti e differite) IRAP (corrente e differita) Totale Le imposte teoriche sono state determinate applicando l aliquota fiscale vigente IRES, pari al 33% al risultato ante imposte. Ai fini della riconciliazione non si tiene conto dell IRAP in quanto, essendo questa un imposta con una base imponibile diversa dall utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi. Le imposte differite non stanziate e l utilizzazione di perdite fiscali rappresentano gli effetti fiscali non contabilizzati sulle società controllate su cui non sono prevedibili futuri risultati imponibili. 166

168 27. UTILE PER AZIONE Il calcolo degli utili per azione base e diluito è basato sui seguenti dati: (Valori espressi in migliaia di euro) Utile netto dell esercizio (in migliaia) Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione degli utili per azione base , ,5 Effetto di diluizione derivante da azioni ordinarie potenziali - 32,5 Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione degli utili per azione diluiti , ,0 L effetto di diluizione è connesso al piano di stock option descritto in Nota DIVIDENDI Il 25 maggio 2006 è stato pagato agli azionisti un dividendo pari a 0,60 euro per azione (dividendi totali pari a euro); nel 2005 il dividendo era stato pari a 0,48 euro per azione (dividendi totali pari a euro). Inoltre, il 6 novembre 2006, a seguito di delibera dell assemblea straordinaria del 25 ottobre 2006, è stato pagato un dividendo straordinario pari a 1 euro per azione (dividendi totali pari a euro). Relativamente all esercizio in corso, gli amministratori hanno proposto il pagamento di un dividendo di 0,70 euro. Tale dividendo è soggetto all approvazione degli azionisti nell assemblea annuale e non è stato pertanto incluso tra le passività in questo bilancio. Il dividendo proposto per il 2007 è pagabile a tutti i detentori di azioni al 21 maggio 2007 e sarà messo in pagamento il 24 maggio Il dividendo stimato totale da pagare è pari a euro. 167

169 BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale 32. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE Le operazioni tra Sabaf S.p.A. e le sue controllate, che sono parti correlate di Sabaf S.p.A., sono state eliminate nel bilancio consolidato e non sono eviden- ziate in queste note. Di seguito è riportata l incidenza sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico delle operazioni tra il Gruppo e altre parti correlate. Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale Totale 2006 Controllante Altre parti Totale parti Incidenza sul correlate correlate totale Immobilizzazioni materiali ,03% Attività immateriali ,62% Debiti per imposte ,36% Totale 2005 Controllante Altre parti Totale parti Incidenza sul correlate correlate totale Crediti per imposte ,66% Debiti commerciali ,15% Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di conto economico Totale 2006 Controllante Altre parti Totale parti Incidenza sul correlate correlate totale Altri proventi ,92% Acquisti di materiali (57.794) (1) (1) 0,00% Servizi (24.116) (5) (5) 0,02% Totale 2005 Controllante Altre parti Totale parti Incidenza sul correlate correlate totale Altri proventi ,65% Acquisti di materiali (46.722) (44) (44) 0,09% I rapporti con la controllante Giuseppe Saleri S.a.p.A. consistono in: prestazioni di servizi amministrativi forniti da Sabaf S.p.A. alla controllante; rapporti intrattenuti nell ambito del consolidato fiscale, che hanno generato i crediti e debiti evidenziati nelle tabelle. I rapporti sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato. Compensi ad amministratori e sindaci I compensi corrisposti durante l esercizio agli amministratori e ai sindaci di Sabaf S.p.A., inclusi quelli corrisposti per cariche ricoperte in società controllate, sono i seguenti: I rapporti con altri parti correlate si riferiscono ad acquisto di stampi e costi di sviluppo da Stylmeccanica s.a.s., società sulla quale Flavio Pasotti, amministratore di Sabaf S.p.A., esercita un influenza notevole. 168

170 Compensi agli amministratori Stipendi agli amministratori Benefici non monetari agli amministratori - 4 Compensi ai sindaci Totale PAGAMENTI BASATI SU AZIONI Il 6 maggio 2003 l assemblea degli azionisti di Sabaf S.p.A. ha deliberato un aumento di capitale al servizio di un piano di stock option destinato ad alcuni amministratori e dipendenti. Il piano di stock option ha le seguenti caratteristiche: numero di opzioni assegnate: ; periodo di maturazione pari a giorni, dal 6 maggio 2003 al 15 aprile 2006; prezzo di esercizio: euro 14,38 fair value delle opzioni alla data di assegnazione: 2,479 euro. Il fair value delle opzioni è stato determinato utilizzando la formula di Black & Scholes, comunemente utilizzata nella prassi finanziaria per calcolare il prezzo di questo tipo di strumenti finanziari. Sulla base dell andamento economico del Gruppo in rapporto alle condizioni di esercitabilità previste dal piano (raggiungimento di predeterminati obiettivi di EBITDA e di EBIT), sono maturate opzioni, che hanno determinato, nel corso dell esercizio 2006, la sottoscrizione di un numero corrispondente di azioni da parte dei beneficiari. Le rimanenti opzioni, non esercitabili, sono scadute. 34. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2006 il Gruppo non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti. 35. TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2006 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa. 36. IMPEGNI Garanzie prestate Il Gruppo Sabaf ha prestato fideiussioni a garanzia di prestiti al consumo e mutui ipotecari concessi dal Banco di Brescia a favore di dipendenti del Gruppo per complessivi euro ( euro al 31 dicembre 2005) Al 31 dicembre 2006 non è in essere alcun piano di stock option. La contabilizzazione secondo l IFRS 2 ha determinato l iscrizione di costi del personale e per servizi per euro nel conto economico dell esercizio 2006 (euro nel 2005). 169

171 BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale 37. AREA DI CONSOLIDAMENTO E PARTECIPAZIONI RILEVANTI SOCIETÀ CONSOLIDATE CON IL METODO DELL INTEGRAZIONE GLOBALE Denominazione sociale Sede Capitale sociale Soci % di partecipazione Faringosi-Hinges s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR Sabaf S.p.A. 100% Sabaf Immobiliare s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR Sabaf S.p.A. 100% Sabaf do Brasil Ltda San Paolo (Brasile) BRL Sabaf S.p.A. 100% Av. Sierra Branca, 420 SOCIETÀ NON CONSOLIDATE Denominazione sociale Sede Capitale sociale Soci % di partecipazione Sabaf Mexico S.A. de C.V. San Luis Potosi MXN Sabaf S.p.A. 100% (Messico) ALTRE PARTECIPAZIONI RILEVANTI: NESSUNA 170

172 38. DATI GENERALI DELLA CAPOGRUPPO Sede legale e amministrativa: Via dei Carpini, Ospitaletto (Brescia) Collegamenti: Tel: Fax: info@sabaf.it Sito web: Dati fiscali: R.E.A. Brescia Codice Fiscale Partita IVA

173 2006 Rapporto Annuale 172

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175 2006 Rapporto Annuale RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2006 Signori Azionisti, abbiamo preso visione del bilancio consolidato della SABAF SPA alla data del 31 dicembre 2006 e della relazione che lo correda. Il bilancio consolidato, in recepimento del D.Lgs. n 38 del 28 febbraio 2005 che dà attuazione all art. 35 della legge 31 ottobre 2003 n 306, è stato redatto conformemente ai principi contabili internazionali IFRS. Per quanto a nostra conoscenza e di nostra competenza, abbiamo verificato e possiamo attestare che: i dati contabili utilizzati per il consolidamento sono costituiti da quelli derivanti dai bilanci al 31 dicembre 2006 predisposti dai Consigli di Amministrazione delle singole Società; l'area di consolidamento comprende le seguenti Società, oltre naturalmente la Capogruppo: Faringosi Hinges srl Italia; SABAF Immobiliare srl Italia; SABAF do Brasil Ltda Brasile. Tali Società sono controllate direttamente dalla Capogruppo che possiede il 100% del capitale sociale. Non è invece stata consolidata la nuova partecipata al 100% SABAF Mexico S.A., con sede in Messico. I principi di consolidamento indicati nella nota integrativa, da noi condivisi e conformi agli articoli 31, 32 e 33 del D.Lgs 127/91 che recepiscono le direttive Comunitarie in materia societaria relative ai bilanci consolidati hanno portato: alla conversione in Euro degli stati patrimoniali delle partecipate extra U.E. al cambio corrente alla data di chiusura dell esercizio; per i conti economici è stato utilizzato il cambio medio dell'esercizio; all'eliminazione del valore di carico delle partecipazioni in imprese controllate, con iscrizione nel bilancio consolidato del relativo patrimonio netto; all'eliminazione dei debiti e crediti tra le società incluse nel consolidamento nonché delle operazioni significative tra Società del Gruppo; all'eliminazione degli utili e delle perdite derivanti da operazioni infragruppo; Sono altresì eliminati i dividendi provenienti da Società del Gruppo. Le differenze positive risultanti dall elisione delle partecipazioni contro il valore del patrimonio netto contabile alla data del primo consolidamento vengono imputate ai maggiori valori attribuibili alle attività e passività e, per la parte residua, ad avviamento che, a far tempo dal 2004, non viene più ammortizzato in accordo con gli IFRS. I criteri utilizzati per le valutazioni delle poste del bilancio consolidato ed indicati nella nota integrativa sono quelli conformi agli IFRS, come già avvenuto nel bilancio consolidato del precedente esercizio. Riteniamo di dare il nostro assenso circa i criteri di valutazione adottati in applicazione delle norme di legge citate in apertura. Diamo inoltre atto della dettagliata ed esauriente relazione nella quale il Consiglio di Amministrazione illustra l andamento del Gruppo nel suo complesso e l attività di Corporate Governance applicata ed i dati più significativi di ogni società consolidata, nonchè i fatturati per area geografica e linea di prodotto, consentendo di percepire l effettiva situazione sia delle singole società che del Gruppo. Rileviamo altresì che tutti i dati di bilancio risultano dettagliati e commentati e tali da soddisfare le esigenze di legge e di una completa conoscenza da parte del lettore, e che il bilancio consolidato è stato sottoposto alla revisione contabile da parte della Società di revisione AGN Serca snc, come da incarico conferito dall assemblea; i revisori confermano la correttezza del bilancio consolidato, che è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero la situazione patrimoniale e finanziaria ed il risultato economico consolidato. 174

176 I dati di sintesi del bilancio consolidato sono i seguenti (in migliaia di Euro): Attività non correnti Attività correnti Totale attivo Passività non correnti Passività correnti Totale passivo Totale patrimonio netto A comporre il patrimonio netto, tutto di pertinenza della Capogruppo, concorre l utile d esercizio di Questo dato è confermato dal conto economico, che si riassume nei seguenti dati: Totale ricavi e proventi operativi Costi operativi (acquisti di materiali, servizi, costi del personale, altri) ( ) Risultato operativo ante ammortamenti Ammortamenti (11.018) Plusvalenze 29 EBIT Proventi ed oneri finanziari (1.157) Risultato prima delle imposte Imposte sul reddito (11.006) Utile netto dell esercizio Quanto sopra considerato, diamo il nostro assenso al bilancio consolidato di SABAF SpA così come predisposto dal Consiglio di Amministrazione. Ospitaletto, 5 aprile Il Collegio Sindacale (dott. Italo Lucchini) (dott. Eugenio Ballerio) (dott. Giovannimaria Seccamani Mazzoli) 175

177 2006 Rapporto Annuale BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE

178 Relazione degli Amministratori al bilancio d esercizio Stato patrimoniale Conto economico Prospetto delle variazioni nel patrimonio netto Rendiconto finanziario Note esplicative Relazione della società di revisione al bilancio d esercizio Relazione del Collegio Sindacale 177

179 Relazione degli Amministratori al bilancio d esercizio Il mercato degli elettrodomestici 180 La situazione economico finanziaria 181 Attività di ricerca e sviluppo 184 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategiche 184 Cariche ricoperte dagli amministratori in altre società rilevanti 185 Il bilancio sociale 185 Sistema di corporate governance (rinvio) 186 Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 231/ Piano di incentivazione azionaria del 6 maggio 2003 mediante assegnazione di opzioni 186 Protezione dei dati personali 186 Strumenti finanziari derivati 186 Operazioni atipiche o inusuali 186 Operazioni infragruppo e con parti correlate 186 Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura ed evoluzione prevedibile della gestione 187 Destinazione del risultato d esercizio 187 Stato patrimoniale 188 Conto economico 190 Prospetto delle variazioni nel patrimonio netto 191 Rendiconto finanziario 192 Note esplicative 193 Relazione della società di revisione al bilancio d esercizio 217 Relazione del Collegio Sindacale Rapporto Annuale 178

180 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI AL BILANCIO D ESERCIZIO Li monti son fatti dalli corsi de fiumi, li monti son disfatti dalli corsi dei fiumi. Leonardo da Vinci 179

181 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale IL MERCATO DEGLI ELETTRODOMESTICI NEL MERCATO DEGLI ELETTRODOMESTICI, IL 2006 HA VISTO UN BUON RECUPERO DEL COMPARTO COTTURA: I DATI PROMETEIA-ANIE INDICANO CHE I CONSUMI DELLE FAMIGLIE SONO AUMENTATI DEL 2,4% A PREZZI COSTANTI, RISPETTO ALLA FLESSIONE DELL 1,9% DEL

182 SITUAZIONE ECONOMICO - FINANZIARIA Per tutto l esercizio 2006 il mercato ha avuto un intonazione positiva: i ricavi delle vendite sono pari a 122,3 milioni di euro (107,6 milioni nel 2005), l EBITDA è pari a 32,9 milioni di euro (29,2 nell esercizio precedente), l EBIT è pari a 24,1 milioni di euro (20,4 milioni nell esercizio precedente), e l utile netto è pari a 14,2 milioni di euro (12,5 milioni di euro al 31 dicembre 2005). (Valori espressi in migliaia di euro) Variazione Variazione 2006/2005 % Ricavi di vendita ,6 Margine operativo lordo (EBITDA) ,6 Reddito operativo (EBIT) ,9 Utile ante imposte ,3 Utile netto ,8 181

183 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale La suddivisione per linea di prodotto dei ricavi di vendita è dettagliata dalla tabella seguente: FATTURATO PER LINEA DI PRODOTTO (Valori espressi in migliaia di euro) Variazione Variazione 2006/2005 % Rubinetti semplici ,2 Rubinetti con sicurezza ,0 Termostati ,0 Totale rubinetti e termostati ,0 Bruciatori ,2 Accessori e altri ricavi ,1 TOTALE ,6 Nell esercizio 2006 tutte le linee di prodotto hanno mostrato una crescita. L incremento maggiore è stato registrato dai rubinetti semplici (anche grazie a vendite sempre più significative di rubinetti in lega leggera). Dopo la leggera flessione del 2005, ottima ripresa hanno mostrato anche i bruciatori. Per quanto riguarda la ripartizione geografica dei ricavi, essa è stata la seguente: FATTURATO PER AREA GEOGRAFICA 182 (Valori espressi in migliaia di euro) 2006 % 2005 % Variazione% Italia , ,2 12,3 Europa occidentale , ,6 1,9 Europa orientale e Turchia , ,2 4,9 Asia , ,4 16,1 Sud America , ,7 58,7 Africa , ,7 94,6 Nord America e Messico , ,9 Oceania 865 0, ,2-34,4 TOTALE , ,0 13,6

184 Nel corso del 2006, il maggior incremento è stato registrato dalle aree extraeuropee, aree in cui la società ha le quote di mercato più basse e su cui ha puntato per la crescita più sostenuta. L Italia mantiene comunque quote significative, a riprova della vitalità dei produttori italiani che riescono ad essere competitivi grazie alla ampia gamma di prodotti, alla specializzazione sul builtin e a marchi ancora forti. Registra una piccola crescita l Europa Occidentale, mentre in Europa Orientale assistiamo a due dinamiche contrapposte: ad una forte flessione della Polonia (i cui produttori di elettrodomestici hanno puntato su concorrenti del gruppo destrutturati in grado di offrire un prodotto qualitativamente inferiore a prezzi più bassi), fa da contraltare la forte crescita della Turchia, dove i produttori locali presentano forte dinamicità, sia per le vendite domestiche che per le esportazioni. Grazie alla coperture effettuate con strumenti derivati sulle materie prime, i prezzi medi praticati ai clienti nel corso del 2006 sono rimasti stabili rispetto al Per quanto riguarda i margini, l EBITDA subisce una leggera contrazione passando dal 27,2% al 26,9% sul fatturato, l EBIT passa dal 19% al 19,7% per una minore incidenza degli ammortamenti, l EBT passa dal 19,4% al 19,8%, mentre l utile netto rimane stabile all 11,6%, con un tax-rate che passa dal 39,9% al 41,2%. Nel corso dell esercizio 2006, i costi delle principali materie prime (ottone e leghe di alluminio) hanno evidenziato un deciso aumento, il cui impatto negativo è stato limitato dalle strategie di copertura attuate con strumenti finanziari derivati. E aumentata l incidenza dei costi per acquisti di materiali e di servizi, mentre è rimasta sostanzialmente in-variata l incidenza del costo del lavoro. A causa dell indebolimento registrato in corso d anno dal dollaro (seconda valuta di fatturazione della so- cietà per circa il 10% del totale), vi è da segnalare il saldo negativo tra utili e perdite su cambi per circa 215 mila euro (positivo nell esercizio precedente per circa 227 mila euro). Scende ulteriormente l incidenza degli oneri finanziari netti sul fatturato, che è pari allo 0,11% (0,29% nel 2005). Segnaliamo inoltre 500 mila euro per dividendi incassati dalla controllata Faringosi-Hinges s.r.l.. Il cash flow reddituale (utile netto più ammortamenti) passa da 21,7 a 23,1 milioni di euro, con una incidenza sul fatturato pari al 18,9% (era pari al 20,2% nel 2005). LA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA La riclassificazione in base a criteri finanziari si presenta come segue (Valori espressi in migliaia di euro) 31/12/ /12/2005 Attività non correnti Attività a breve Passività a breve (32.655) (24.208) Capitale circolante netto Attività finanziarie correnti Fondi per rischi e oneri e TFR, imposte differite 0 (12.796) (13.573) Capitale investito netto Posizione finanziaria netta a breve termine Posizione finanziaria netta a medio-lungo termine (691) (1.999) Posizione finanziaria netta Patrimonio netto I flussi finanziari dell esercizio sono sinteticamente esposti nella seguente tabella: (Valori espressi in migliaia di euro) Posizione finanziaria netta iniziale a breve termine Cash flow operativo Flusso monetario da attività di investimento (14.843) (7.857) Flusso monetario da attività finanziarie (5.962) Variazioni nei conti di patrimonio netto (16.854) (3.618) Flusso monetario del periodo Posizione finanziaria netta finale a breve termine

185 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale Nel 2006 Sabaf S.p.A. ha investito circa 14,8 milioni di euro in immobili, macchinari, impianti ed attrezzature. Le voci più significative si riferiscono all acquisto o alla costruzione interna di macchinari destinati alla produzione dei rubinetti in lega leggera. Il capitale circolante netto ammonta a 21 milioni di euro contro i 22,4 milioni di euro dell esercizio precedente: la sua incidenza percentuale sul fatturato scende al 17,2%, rispetto al 20,9% del Dal lato dell attivo, vi è stato un marcato aumento delle rimanenze (per i maggiori volumi di attività e per il lancio di nuovi prodotti), e un aumento più contenuto dei crediti verso clienti. Dal lato del passivo, vi è stato un forte aumento dei debiti verso fornitori (causato dal rialzo dei costi degli acquisti, soprattutto delle materie prime) e dei debiti per imposte. Non sono più presenti in bilancio attività finanziarie correnti, che al 31 dicembre 2005 rappresentavano il fair value netto degli strumenti derivati di copertura sulle materie prime. L autofinanziamento generato dalla gestione corrente (cash-flow operativo) è risultato pari a 24,1 milioni di euro (19,7% del fatturato) contro i 19 milioni di euro dell esercizio precedente. Tale cash-flow ha consentito i citati investimenti per 14,8 milioni di euro e la distribuzione di dividendi per complessivi 18,3 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è positiva per 1,7 milioni di euro, contro i 6,5 milioni di euro del 31 dicembre Il dettaglio è così composto: tra i debiti, 691mila euro sono a medio-lungo termine e sono formati da un mutuo chirografario e da leasing immobiliari. La posizione finanziaria netta a breve è positiva per 2,4 milioni di euro ed è formata da disponibilità liquide per 7,2 milioni di euro e da debiti a breve per 4,8 milioni di euro, formati a loro volta dall esposizione in conto corrente con un istituto di credito per 3,5 milioni di euro e dalle quote a breve termine dei finanziamenti citati in precedenza per 1,3 milioni di euro. Il patrimonio netto ammonta a 85,5 milioni di euro, contro gli 88,1 milioni di euro del 2005: la diminuzione è dovuta principalmente al saldo negativo tra utili conseguiti e dividendi distribuiti. ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO Nel 2006, grazie alla caratteristica saliente della società, che è quella di progettare organicamente prodotto e processo produttivo, è stato messo a punto il nuovo rubinetto a gas fisso in lega leggera, derivato dalla piattaforma del rubinetto multigas. In corso d anno, è iniziata la prototipazione del rubinetto in lega leggera dual, derivato dal rubinetto valvolato per piani in lega leggera. E iniziato inoltre lo studio del nuovo termostato in alluminio. Per quanto riguarda i bruciatori, è iniziato lo studio per la realizzazione di un nuovo bruciatore con presa d aria da sotto ideato specificamente per il mercato di gamma alta ed è iniziato lo studio di un nuovo bruciatore dual per il mercato cinese. Sono state studiate e realizzate nuove catenarie snap-in con minor ingombro in altezza e una nuova catenaria rotativa per il mercato nordamericano. E proseguito il miglioramento dei processi produttivi, che si è accompagnato allo sviluppo e realizzazione interna di macchinari, utensili e stampi. PARTECIPAZIONI DETENUTE DAI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E DI CON- TROLLO, DAI DIRETTORI GENERALI E DAI DIRI- GENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE Ai sensi dell art. 79 del Regolamento Emittenti Consob, si presentano nella tabella seguente le partecipazioni detenute in Sabaf S.p.A. dagli amministratori, dai sindaci e dai dirigenti con responsabilità strategiche, rilevando che nella società non è stata istituita la carica di direttore generale: 184

186 Cognome e Tipo di N. Azioni N. Azioni N. Azioni N. Azioni Nome possesso possedute al acquistate vendute possedute al 1 gennaio /12/2006 Giuseppe Saleri Indiretto tramite la controllata Giuseppe Saleri S.a.p.A Angelo Bettinzoli Diretto Gianbattista Saleri Diretto Alberto Bartoli Diretto Leonardo Cossu Diretto Franco Carlo Papa Diretto Dirigenti con responsabilità strategiche* Diretto * include 5 dirigenti CARICHE RICOPERTE DAGLI AMMINISTRATORI IN ALTRE SOCIETÀ RILEVANTI Di seguito si rendono note le cariche di amministratore o sindaco ricoperte dai consiglieri in altre società quotate, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Giuseppe Saleri è Presidente di Giuseppe Saleri S.a.p.A., la società finanziaria che controlla Sabaf S.p.A.; Angelo Bettinzoli è amministratore indipendente di Gefran S.p.A.; Leonardo Cossu è Presidente del Consiglio di Amministrazione di Leonessa Fiduciaria s.r.l., Presidente del Collegio Sindacale di Guido Berlucchi & C. S.p.A. e sindaco effettivo di Banca Valori S.p.A., Bossini S.p.A., Brawo S.p.A., Finber S.p.A. e Infracom Italia S.p.A.; Franco Carlo Papa è amministratore indipendente in DMT S.p.A., amministratore in IGI SGR S.p.A., Presidente del Collegio Sindacale di Gecofin S.p.A. e di Metalwork S.p.A., sindaco effettivo in Arnoldo Mondatori Editore S.p.A. Salvatore Bragantini è Presidente di APEI SGR S.p.A e di PROMAC S.p.A., Vice Presidente di IW Bank S.p.A., amministratore di Unicredit Banca Mobiliare S.p.A., di Interpump Group S.p.A., di Aeroporto G. Marconi di Bologna S.p.A. e membro del Supervisory Board di KME (Germania). IL BILANCIO SOCIALE Dal 2005, Sabaf rendiconta congiuntamente le proprie performance di sostenibilità economiche, sociali ed ambientali. Nel Rapporto Annuale sono stati integrati ed armonizzati i contenuti pubblicati nel bilancio consolidato e nel bilancio sociale, anche per rispondere alla richiesta degli stakeholder di pubblicare il bilancio sociale contestualmente al bilancio consolidato. Questa non è solo una scelta di comunicazione, ma è anche il frutto di una riflessione strategica, che vuole evidenziare che la responsabilità sociale è integrata nelle politiche aziendali: solo per effetto di quel circolo virtuoso che unisce lo sviluppo economico alla sostenibilità ambientale e sociale si potrà garantire una crescita duratura nel tempo del gruppo Sabaf. Il Rapporto è tra i primi documenti a livello internazionale a presentare congiuntamente l informativa finanziaria e l informativa di sostenibilità. Il processo di predisposizione del documento si attiene rigorosamente ai principi di redazione riconosciuti a livello internazionale sia dei reports di sostenibilità sia dei reports finanziari. 185

187 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale SISTEMA DI CORPORATE GOVERNANCE (RINVIO) Per una trattazione completa dell argomento si rimanda alla relazione sul sistema di corporate governance che sarà sottoposta all esame degli azionisti durante la prossima assemblea di approvazione del bilancio della SABAF S.p.A. e che verrà inclusa nel fascicolo di bilancio, oltre che all apposita sezione dedicata all argomento nel rapporto annuale integrato. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATI- VO 231/2001 Il consiglio di amministrazione del 2 agosto 2006 ha approvato il modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001 e ha contestualmente nominato l Organismo di Vigilan-za. PIANO DI INCENTIVAZIONE AZIONARIA DEL 6 MAGGIO 2003 MEDIANTE ASSEGNAZIONE DI OPZIONI Nel corso del 2006, è giunto a maturazione il piano di incentivazione azionaria per n. 28 amministratori e dipendenti della capogruppo, da attuarsi mediante un aumento di capitale con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell art. 2441, quinto comma, del Codice Civile, con emissione massima di n azioni. La condizione per l esercizio era legata, oltre all andamento del titolo dell ultimo trimestre del 2005, anche al raggiungimento di determinati livelli di Margine Operativo Lordo consolidato (EBITDA) e di Reddito Operativo consolidato (EBIT) al 31 dicembre I tre obbiettivi non sono stati interamente raggiunti e perciò sono state assegnate il 30% delle opzioni, pari a n Le opzioni sono state interamente esercitate e si è dato corso ad un aumento di capitale per n azioni, sottoscritte al prezzo di euro 14,38 per azione (pari alla media dei prezzi dell azione Sabaf nel mese di aprile 2003), il che ha fatto affluire nelle casse sociali l importo di 2,9 milioni di euro. Al momento non è in vigore nessun piano di stock option. PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI Con riferimento al D.Lgs. 196 del 30 giugno 2003, nel corso del 2006 Sabaf S.p.A. ha proseguito la sua attività per garantire il rispetto delle norme in vigore. Il Documento Programmatico sulle Misure di Sicurezza (DPS) relativo all anno 2006 è stato redatto ai sensi di legge. Entro il 31 marzo 2007 sarà predisposto il DPS per l anno Analoghe attività sono state effettuate per le controllate Sabaf Immobiliare s.r.l. e Faringosi-Hinges s.r.l.. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Per il commento di tale voce rimandiamo alla Nota 19 del bilancio d esercizio. OPERAZIONI ATIPICHE O INUSUALI La società non ha compiuto nessuna operazione atipica o inusuale. OPERAZIONI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE I rapporti fra la società, le sue controllate e la controllante, sono regolati a condizioni di mercato, così come i rapporti con parti correlate, definite ai sensi del principio contabile Ias 24. Il dettaglio delle operazioni infragruppo e con parti correlate è esposto alla Nota 32 del bilancio d esercizio. 186

188 FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE Non si segnalano fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell esercizio. Si ritiene di poter incrementare il fatturato, sia per l incremento dei prezzi di vendita sia per maggiori volumi. Gli aumenti nei prezzi di vendita consentiranno di recuperare in larga misura, ma non totalmente, i maggiori costi delle materie prime. Inoltre, la gestione del passaggio della produzione di rubinetti dai modelli in ottone ai nuovi modelli in lega leggera comporterà il temporaneo sostenimento di costi addizionali, legati alla necessità di duplicare alcuni servizi di fabbrica e all impossibilità di garantire la piena efficienza degli impianti. Per questi motivi, si prevede una flessione della redditività operativa. DESTINAZIONE DEL RISULTATO D ESERCIZIO Ringraziando il personale dipendente, il Collegio Sindacale, la società di revisione e le Autorità di controllo per la fattiva collaborazione, Vi invitiamo all'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2006 con la proposta di destinare l'utile di esercizio di euro nel modo seguente: Alla Riserva Legale euro importo che consente di raggiungere il 20% del capitale sociale; Agli azionisti un dividendo di 0,70 euro per ogni azione, in pagamento dal 24 maggio 2007; Alla Riserva straordinaria il residuo. Ospitaletto, 23 Marzo 2007 Il Consiglio di Amministrazione 187

189 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale STATO PATRIMONIALE (Valori espressi in migliaia di euro) Note ATTIVO ATTIVITA NON CORRENTI Immobilizzazioni materiali Attività immateriali Partecipazioni Crediti non correnti Imposte anticipate Totale attività non correnti ATTIVITA CORRENTI Rimanenze Crediti commerciali Crediti per imposte Altri crediti correnti Attività finanziarie correnti Cassa e disponibilità liquide Totale attività correnti TOTALE ATTIVO

190 (Valori espressi in migliaia di euro) Note PATRIMONIO NETTO E PASSIVO PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Utili accumulati, Altre riserve Utile dell esercizio Totale patrimonio netto PASSIVITA NON CORRENTI Finanziamenti TFR e fondi di quiescenza Fondi per rischi e oneri Imposte differite Totale passività non correnti PASSIVITA CORRENTI Finanziamenti Debiti commerciali Debiti per imposte Altri debiti Totale passività correnti TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO

191 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale CONTO ECONOMICO (Valori espressi in migliaia di euro) COMPONENTI ECONOMICHE Note RICAVI E PROVENTI OPERATIVI Ricavi Altri proventi Totale ricavi e proventi operativi COSTI OPERATIVI Acquisti di materiali 23 (49.679) (39.581) Variazione delle rimanenze (955) Servizi 24 (24.220) (20.321) -di cui da parti correlate 32 (2.972) (2.703) Costi del personale 25 (21.641) (18.902) Altri costi operativi 26 (707) (268) Costi per lavori interni capitalizzati Totale costi operativi (90.773) (79.087) RISULTATO OPERATIVO ANTE AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE, SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI ATTIVITA NON CORRENTI (EBITDA) Ammortamenti (8.866) (9.179) Plusvalenze/Minusvalenze da realizzo di attività non correnti Svalutazioni/Ripristini di valore di attività non correnti RISULTATO OPERATIVO (EBIT) Proventi finanziari Oneri finanziari 27 (462) (496) Utili e perdite su cambi 28 (215) 227 Utili e perdite da partecipazioni RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE Imposte sul reddito 30 (9.978) (8.314) UTILE DELL ESERCIZIO

192 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NEL PATRIMONIO NETTO (Valori espressi in migliaia di euro) Capitale Riserva Riserva Azioni Altre Utile Totale Sociale sovrapprezzo Legale proprie riserve dell esercizio patrimonio azioni netto Saldo al 31 dicembre (133) Destinazione utile d esercizio (12.326) (5.434) Movimentazione azioni proprie (84) (84) Variazione nella riserva da fair value Variazione nella riserva da stock option Utile d esercizio Saldo al 31 dicembre (217) Destinazione utile d'esercizio (12.519) (6.792) Aumento di capitale a seguito esercizio stock options Dividendo straordinario (11.533) (11.533) Movimentazione azioni proprie Variazione nella riserva da fair value (1.767) (1.767) Variazione nella riserva da stock option Utile dell'esercizio Saldo al 31 dicembre

193 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale RENDICONTO FINANZIARIO (Valori espressi in migliaia di euro) A. POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INIZIALE A BREVE B. FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI ESERCIZIO Risultato netto dell esercizio Ammortamenti Variazione nelle imposte anticipate e differite (124) (Plus) o minusvalenze da alienazione (7) (119) Variazione netta TFR Variazione netta fondi rischi ed oneri (391) (770) Variazione del capitale circolante netto: Rimanenze (4.671) 955 Crediti commerciali (3.092) (3.050) Debiti commerciali Altri crediti e debiti (5.169) (4.017) Cash flow operativo C. FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO Investimenti in immobilizzazioni: immateriali (975) (609) materiali (10.029) (4.933) finanziarie (3.860) (3.183) Realizzo e disinvestimento immobilizzazioni TOTALE (14.843) (7.857) D. FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITÀ FINANZIARIE Nuovi finanziamenti (quota a medio-lungo termine) 0 0 Rimborsi di finanziamenti e trasferimenti a breve termine di quote di finanziamenti a medio-lungo (1.308) (3.424) Variazione dei crediti immobilizzati Variazione nelle attività finanziarie correnti (2.584) TOTALE (5.962) E. VARIAZIONI NEI CONTI DI PATRIMONIO NETTO Aumento di capitale per esercizio stock option Variazione nella riserva da stock option Variazione nella riserva da fair value (1.767) Variazione delle azioni proprie in portafoglio 307 (84) Distribuzione di dividendi (18.325) (5.434) TOTALE (16.854) (3.618) F. FLUSSO MONETARIO DEL PERIODO (B+C+D+E) (6.082) G. POSIZIONE FINANZIARIA NETTA FINALE A BREVE (A+F)

194 NOTE ESPLICATIVE PRINCIPI CONTABILI DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ E CRITERI DI REDAZIONE Il bilancio dell esercizio 2006 di Sabaf S.p.A. è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall Unione Europea. Il riferimento agli IFRS include anche tutti gli International Accounting Standards (IAS) vigenti. Esso è stato redatto in euro arrotondando gli importi alle migliaia e viene comparato con il bilancio dell esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri. E costituito da stato patrimoniale, conto economico, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalle presenti note di commento. Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico eccetto che per alcune rivalutazioni delle immobilizzazioni materiali operate in esercizi precedenti. SCHEMI DI BILANCIO La Società ha adottato i seguenti schemi di bilancio: un prospetto di stato patrimoniale che espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti; un prospetto di conto economico che espone i costi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi; un rendiconto finanziario che presenta i flussi finanziari derivanti dall attività operativa utilizzando il metodo indiretto. L adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società. INFORMATIVA DI SETTORE Il settore è una parte di un entità distintamente identificabile che fornisce un insieme di prodotti e servizi omogenei (settore di attività) o che fornisce prodotti e servizi in una determinata area economica (settore geografico). Sabaf S.p.A. opera sostanzialmente in un unico settore di attività, quello dei componenti per apparecchi domestici di cottura e produce in un unica area geografica, l Italia. Di conseguenza, non è fornita l informativa di settore prevista dallo IAS 14. CRITERI DI VALUTAZIONE I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio d esercizio al 31 dicembre 2006 sono di seguito riportati: IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori di diretta imputazione. Tali costi comprendono anche rivalutazioni eseguite in passato in base ad apposite norme di rivalutazione monetaria ovvero in seguito ad operazioni di fusione societaria. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote ritenute idonee a ripartire il valore di carico delle immobilizzazioni materiali sul periodo di vita utile delle stesse. La vita utile stimata, in anni, è la seguente: Fabbricati 33 Costruzioni leggere 10 Impianti generici 10 Macchinari e impianti specifici 6 10 Attrezzature 4 Mobili 8 Macchine elettroniche 5 Automezzi e altri mezzi di trasporto 5 I costi di manutenzione ordinaria sono spesati nell esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del valore o della vita utile del cespite sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei cespiti ai quali si riferiscono. I terreni non sono ammortizzati. BENI IN LEASING Le immobilizzazioni acquisite tramite contratti di locazione finanziaria sono contabilizzate secondo la metodologia finanziaria e sono esposte tra le attività al valore di acquisto diminuito delle quote di ammortamento. L ammortamento di tali beni viene riflesso nei prospetti annuali applicando lo stesso criterio seguito per le immobilizzazioni materiali di proprietà. In contropartita dell iscrizione del bene vengono contabilizzati i debiti, a breve e a medio-lungo termine, verso l ente finanziario locatore; si procede inoltre all imputazione a conto economico degli oneri finanziari di competenza del periodo. ATTIVITÀ IMMATERIALI Le attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38, quando è probabile che l uso dell attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita. PERDITE DUREVOLI DI VALORE Ad ogni data di bilancio, Sabaf S.p.A. rivede il valore contabile delle proprie attività materiali e immateriali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l ammontare recuperabile di tali attività per determinare l importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, la Società effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l attività appartiene. L ammontare recuperabile è il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il valore d uso. Nella valutazione del valore d uso, i flussi di cassa futuri stimati sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell attività. Se l ammontare recuperabile di una attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell attività è ridotto al minor valore recupe-rabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico. Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell attività (o della unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico. PARTECIPAZIONI E CREDITI NON CORRENTI Le partecipazioni non classificate come possedute per la vendita sono contabilizzate al costo. Il costo viene ridotto per perdite durevoli di valore; il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata. Le immobilizzazioni finanziarie costituite da crediti sono iscritte al loro presumibile valore di realizzo. 193

195 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale RIMANENZE Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per i materiali di acquisto e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati, calcolato tendendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. La svalutazione delle rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa. CREDITI I crediti sono iscritti al presumibile valore di realizzo. L adeguamento del loro valore nominale al minor valore di realizzo viene effettuato mediante lo stanziamento di un apposito fondo a rettifica diretta della voce sulla base di una approfondita analisi che riguarda le singole posizioni. ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI Le attività finanziarie destinate alla negoziazione sono valutate al fair value con imputazione degli effetti e-conomici tra i proventi o gli oneri finanziari. FONDI PER RISCHI ED ONERI I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello stato patrimoniale solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l impiego di risorse atte a produrre effetti economici per l adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell ammontare. Nel caso in cui l effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività. TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato viene stanziato per coprire l intera passività maturata nei confronti dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed al contratto collettivo di lavoro e integrativo aziendale. Tale passività è soggetta a rivalutazione in base all applicazione di indici fissati dalla normati-va vigente. Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato è calcolato su base attuariale secondo quanto previsto dallo IAS 19 ed in particolare utilizzando il metodo della proiezione dell unità di credito. Alla data di riferimento del bilancio, l importo maturato deve essere rivalutato per il periodo della durata futura prevista del rapporto di lavoro. Infine, allo scopo di effettuare una ragionevole stima dell ammontare dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro, questo importo viene attualizzato utilizzando una metodologia basata su varie ipotesi di natura demografica e finanziaria. La quota parte degli utili e delle perdite attuariali che eccede il 10% del valore attuale dell obbligazione è contabilizzata a conto economico ( metodo del corridoio ). PAGAMENTI BASATI SU AZIONI Secondo quanto stabilito dall IFRS 2, l ammontare complessivo del valore corrente delle stock option alla data di assegnazione è rilevato a conto economico come costo. Variazioni nel valore corrente successive alla data di assegnazione non hanno effetto sulla valutazione iniziale. Il costo per compensi, corrispondente al valore corrente delle opzioni, è riconosciuto tra i costi del personale (tra i costi per servizi per le opzioni asse-gnate agli amministratori) sulla base di un criterio a quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto. Nelle presenti note sono fornite le informazioni di dettaglio circa il piano di stock option chiuso nel corso dell esercizio DEBITI I debiti sono iscritti al valore nominale; la quota interessi inclusa nel loro valore nominale non maturata a fine periodo viene differita a periodi futuri. FINANZIAMENTI I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, al netto degli oneri accessori di acquisizione. Tale valore viene rettificato successivamente per tenere conto dell eventuale differenza tra il costo iniziale e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento. CRITERI DI CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in euro ai cambi della data di ef-fettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta. A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle immobilizzazioni, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non distribuibile fino al suo effettivo realizzo. STRUMENTI DERIVATI E CONTABILIZZAZIONE DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA Le attività della Società sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio, nei prezzi delle materie prime e nei tassi di interesse. La Società utilizza strumenti derivati (principalmente contratti a termine su valute e opzioni su materie prime) per coprire i rischi derivanti da variazioni delle valute estere con riferimento a impegni irrevocabili o a operazioni future previste. La Società non utilizza strumenti derivati con scopi di negoziazione. Gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al costo, e adeguati al fair value alle successive date di chiusura. Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati 194

196 che sono designati, e si rivelano efficaci, per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali della Società e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell attività o della passività. Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l impegno contrattuale o l operazione prevista oggetto di copertura incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente. Per le coperture efficaci di un esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle varia-zioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti sulla valutazione del derivato sono iscritti anch essi a conto economico. Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano. Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico del periodo. I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico. RICONOSCIMENTO DEI RICAVI I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e l ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente. I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale. PROVENTI FINANZIARI I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti, le differenze di cambio attive e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo. ONERI FINANZIARI Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell interesse effettivo e le spese bancarie. IMPOSTE SUL REDDITO DELL ESERCIZIO Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della Società. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. DIVIDENDI I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione. AZIONI PROPRIE Le azioni proprie sono iscritte in un apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patri-monio netto. USO DI STIME La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte degli Amministra-tori l effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bi-lancio e sull informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si con-suntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test come sopra descritto oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte, altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di o-gni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico. NUOVI PRINCIPI CONTABILI Non sono stati rivisti o emessi principi contabili o interpretazioni, aventi efficacia a partire dal 1 gennaio 2006, che abbiano avuto un effetto significativo sui bilanci della Società. 195

197 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale 1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI STATO PATRIMONIALE Immobili Impianti e Altri beni Immobilizzazioni Totale macchinari in corso Costo Al 1 gennaio Incrementi Cessioni (10) (2.495) (15) (2.520) Riclassifica ad altra voce (2.902) (2.902) Al 31 dicembre Incrementi Cessioni (89) (38) (127) Riclassifica ad altra voce (1.044) (1.044) Al 31 dicembre Ammortamenti accumulati Al 1 gennaio Ammortamenti dell anno Eliminazioni per cessioni - (1.798) (13) (1.811) Al 31 dicembre Ammortamenti dell anno Eliminazioni per cessioni - (89) (24) (113) Al 31 dicembre Valore contabile Al 31 dicembre Al 31 dicembre Il valore contabile netto della voce Immobili è così composto Variazione Terreni Immobili industriali (316) TOTALE (316) Il valore contabile netto degli immobili include un ammontare pari a euro (euro nel 2005) relativo ad immobili industriali detenuti in locazione finanziaria. 196 I principali investimenti dell esercizio consistono nell acquisto e nella realizzazione interna di macchinari per la produzione di rubinetti semplici e con sicurezza in lega leggera per cucine e piani.

198 2. ATTIVITÀ IMMATERIALI Brevetti Costi di Altre attività Totale know-how e software sviluppo immateriali Costo Al 1 gennaio Incrementi Al 1 gennaio Incrementi Al 31 dicembre Ammortamento Al 1 gennaio Quota Al 1 gennaio Quota Al 31 dicembre Valore contabile netto Al 31 dicembre Al 31 dicembre Le attività immateriali hanno vita utile definita e sono conseguentemente ammortizzate lungo la stessa. La vita utile dei progetti relativamente ai quali sono stati capitalizzati costi di sviluppo è stimata pari a 10 anni. 197

199 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale 3. PARTECIPAZIONI Variazione In società controllate Altre partecipazioni Totale La movimentazione delle partecipazioni in società controllate è esposta nella seguente tabella: Sabaf Immobiliare Faringosi Sabaf do Sabaf Mexico Totale s.r.l. Hinges s.r.l. Brasil Ltda. S.A. de C.V. Costo storico Al 1 gennaio Aumenti di capitale Al 1 gennaio Aumenti di capitale Al 31 dicembre Fondo svalutazione Al 1 gennaio Svalutazioni (ripristini) - - (233) - (233) Al 1 gennaio Svalutazioni (ripristini) Al 31 dicembre Valore contabile netto Al 31 dicembre 2006 Al 31 dicembre Nel corso del 2006 il valore della partecipazione in Sabaf do Brasil si è incrementato per euro, per aumenti di capitale a fronte dei piani di investimento necessari per il completamento della produzione dei bruciatori presso la controllata e l edificazione di un nuovo stabilimento di dimensioni adeguate agli sviluppi produttivi attesi, dove verrà spostata la produzione nella primavera del Nel corso dell esercizio è stata costituita la società Sabaf Mexico S.A. de c.v., controllata al 100% da Sabaf S.p.A. La società non è stata operativa nel corso del 2006.

200 4. CREDITI NON CORRENTI Variazione Depositi cauzionali Anticipo imposta TFR - 13 (13) Altri Totale (13) 5. RIMANENZE Variazione Materie prime Semilavorati Prodotti finiti Fondo svalutazione rimanenze (635) (480) (155) Totale CREDITI COMMERCIALI La ripartizione per area geografica dei crediti commerciali è la seguente: L incremento delle rimanenze riflette i maggiori volumi di attività rispetto all esercizio precedente. Inoltre, si è manifestata la necessità di costituire scorte iniziali per la produzione di rubinetti in lega leggera, avviata su grande serie nel corso dell esercizio. Il fondo svalutazione rimanenze è riferibile per euro alle materie prime, per euro ai semilavorati e per euro ai prodotti finiti (rispettivamente euro, euro e euro a fine 2005) Variazione Italia Europa Occidentale (543) Europa Orientale e Turchia Asia Sud America Africa Nord America e Messico Oceania (22) Totale lordo Fondo svalutazione crediti (508) (1.099) 591 Totale netto L incremento dei crediti commerciali rispetto al 31 dicembre 2005 è principalmente connesso all incremento delle vendite nell ultimo trimestre rispetto al corrispondente periodo del Al 31 dicembre 2006 i crediti verso clienti includono saldi per circa 2,7 milioni di dollari USA, contabilizzati al cambio euro/dollaro del 31 dicembre 2006, pari a 1,317. La riduzione del fondo svalutazione crediti riflette il minore rischio di credito, connesso alla cessione pro-soluto di crediti iscritti in bilancio al 31 dicembre 2006 per euro ( euro al 31 dicembre 2005). 199

201 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale 7. CREDITI PER IMPOSTE Variazione Verso erario per IVA (53) Verso erario per IRAP - 53 (53) Verso Giuseppe Saleri SapA per IRES (516) Totale (622) 8. ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI Variazione Strumenti finanziari derivati su materie prime a copertura di flussi finanziari futuri (2.817) Totale (2.817) Le operazioni in strumenti finanziari derivati sono descritte nella Nota CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE La voce Cassa e disponibilità liquide, pari a euro al 31 dicembre 2006 (euro al 31 dicembre 2005) è rappresentata quasi esclusivamente da saldi attivi di c/c bancari. Al 31 dicembre 2006 le disponibilità liquide includono saldi attivi di conti correnti bancari per dollari USA , originati da incassi di crediti commerciali e dalla liquidazione di strumenti finanziari derivati e contabilizzati al cambio euro/dollaro corrente, pari a 1, CAPITALE SOCIALE Al 31 dicembre 2006 il capitale sociale della Società è rappresentato da azioni da nominali euro 1,00 cadauna. Nel corso dell esercizio sono state emesse n nuove azioni sottoscritte da amministratori e dipendenti della Società, a fronte dell esercizio di un corrispondente numero di opzioni, attribuite nel 2003 nell ambito di un piano di incentivazione azionaria (Nota 37). Il prezzo di sottoscrizione è stato di euro 14, AZIONI PROPRIE Al 31 dicembre 2006 la Società non detiene azioni proprie ( al 31 dicembre 2005). Nell esercizio 2006 Sabaf S.p.A. ha acquistato n azioni proprie ad un prezzo medio di euro 22,205 e ne ha vendute n al prezzo medio di euro 21, FINANZIAMENTI Correnti Non correnti Correnti Non correnti Leasing immobiliari Mutui chirografari Scoperti bancari e altri finanziamenti Totale

202 Tutti i finanziamenti in essere sono denominati in euro, a tasso variabile indicizzato all Euribor con spread compresi tra lo 0,60% e l 1,05%. Nel corso dell esercizio è stata ottenuta un apertura di credito a breve ter-mine di 8 milioni di euro, utilizzata per 3,5 milioni di euro al 31 dicembre Non sono stati accesi nuovi finanziamenti a medio-lungo termine. I debiti per leasing finanziari sono garantiti al locatore attraverso i diritti sui beni in locazione. Il fair value dei finanziamenti approssima il valore contabile. 13. TFR Passività al 1 gennaio Costi previdenziali Oneri finanziari Pagamenti effettati (592) (370) Passività al 31 dicembre La valutazione del TFR, effettuata in conformità allo IAS 19, si basa sulle seguenti ipotesi: IPOTESI FINANZIARIE Anno 2007 Anno 2006 Tasso di sconto 4,50% 4,40% Incrementi retributivi 3,00% 3,03% Inflazione 2,00% 2,00% IPOTESI DEMOGRAFICHE Anno 2007 Anno 2006 Tasso di mortalità RG 48 per uomini, diminuito di 5 anni RG 48 per uomini, diminuito di per le donne 5 anni per le donne Invalidità uguale ai tassi di mortalità uguale ai tassi di mortalità Turnover del personale 6% per anno su tutte le età 6% per anno su tutte le età Anticipi Tra il 3% e 1% per anno variabile in Tra il 3% e 1% per anno variabile base all età/anzianità in base all età/anzianità Età di pensionamento 57 in media per uomini 57 in media per uomini effettiva e donne e donne Età di pensionamento 65 anni per uomini e 60 donne 65 anni per uomini e 60 donne 201

203 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale 14. FONDI PER RISCHI E ONERI Accantonamenti Utilizzi Fondo indennità suppletiva di clientela (16) 496 Fondo responsabilità civile prodotto (500) - Fondo garanzia prodotto (199) 73 Fondo rischi INAIL Fondo rischi fiscali Totale (715) 977 Il fondo indennità suppletiva di clientela copre gli importi da corrispondere agli agenti in caso di risoluzione del rapporto di agenzia da parte della società. Il fondo responsabilità civile prodotto, stanziato a fronte dei rischi derivanti da eventuali sinistri causati da articoli di nostra produzione, è stato completamente rilasciato nell esercizio in quanto sono venuti meno i presupposti per il suo mantenimento in bilancio. Il fondo garanzia prodotto copre le spese da sostenere per assistenza sui prodotti da effettuare nel periodo di garanzia, è stato parzialmente utilizzato nel corso dell esercizio a fronte di resi su vendite di esercizi precedenti. Il fondo rischi INAIL è stato stanziato a fronte della possibilità che vengano rideterminati i contributi dovuti dal 2002 al 2005 a seguito di una verifica ispettiva sulla Società che, per alcuni dipendenti addetti alla produzione di bruciatori, ha riclassificato il tipo di attività produttiva rispetto a quello originariamente assegnato in via provvisoria dall Ente stesso. Nel corso del 2006 al fondo rischi fiscali è stato iscritto un accantonamento prudenziale di euro, che rappresenta la stima della passività potenziale connessa ad avvisi di accertamento ricevuti nel periodo a se-guito di una verifica fiscale relativa ai periodi di imposta 2002 e Gli accantonamenti iscritti nei fondi rischi, che rappresentano la stima degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell esperienza storica, non sono stati attualizzati perché l effetto è ritenuto trascurabile. 15. DEBITI COMMERCIALI La ripartizione per area geografica dei debiti commerciali è la seguente: Variazione Italia Europa Occidentale Europa Orientale e Turchia Asia Nord America e Messico Sud America 2-2 Totale L incremento dei debiti commerciali rispetto al 31 dicembre 2005 è principalmente connesso all incremento dei costi delle materie prime dell ultimo trimestre del 2006 rispetto al corrispondente periodo del L importo dei debiti commerciali in valute diverse dall euro non è significativo.

204 16. DEBITI PER IMPOSTE Variazione Verso Giuseppe Saleri SapA per imposte sul reddito Verso erario per IRAP Verso erario per ritenute IRPEF Totale Il debito verso la Giuseppe Saleri SapA al 31 dicembre 2006 è relativo al saldo per imposte sul reddito 2006 trasferito alla controllante nell ambito del consolidato fiscale nazionale 17. ALTRI DEBITI CORRENTI Variazione Verso Sabaf Immobiliare per IVA di gruppo - 55 (55) Verso il personale Verso istituti previdenziali Verso agenti (27) Acconti da clienti Altri debiti correnti Totale IMPOSTE DIFFERITE E ANTICIPATE Imposte differite passive Imposte anticipate (695) (1.054) Posizione netta

205 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale Di seguito sono esposti i principali elementi che compongono le imposte differite e anticipate e la loro movimentazione durante l esercizio in corso e quello precedente: Ammortamenti Accantonamenti Costi di Fair value di Altro Totale e leasing e rettifiche sviluppo strumenti di valore differiti derivati Al 1 gennaio (1.228) A conto economico A patrimonio netto Al 1 gennaio (856) A conto economico A patrimonio netto (1.049) - (1.049) Al 31 dicembre (361) STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Nell ambito della sua attività operativa, la Società si trova esposta a rischi di mercato. In particolare, la Società si trova a dovere gestire: il rischio di variazioni nei prezzi delle materie prime, il rischio di cambio, il rischio di tasso di interesse. Fa parte delle politiche di Sabaf proteggere l esposizione alla variazione dei prezzi, dei cambi e dei tassi tramite strumenti finanziari derivati. La copertura può essere effettuata utilizzando contratti a termine, opzioni, o combinazioni di questi strumenti. Generalmente, la copertura massima di queste coperture non è superiore ai 18 mesi. La Società non pone in essere operazioni di natura speculativa. Quando gli strumenti finanziari derivati utilizzati per la copertura dell esposizione soddisfano i requisiti richiesti, sono contabilizzati come coperture (hedge accounting). Derivati su valute Al 31 dicembre 2006 e al 31 dicembre 2005 non erano in essere strumenti finanziari derivati su valute. L ammontare di euro è stato contabilizzato nel conto economico 2006 a incremento dei ricavi di vendita a fronte di strumenti derivati su valute che si sono aperti e chiusi nel corso dell esercizio (euro a decremento dei ricavi nel 2005). ḊDerivati su tassi di interesse Negli esercizi 2005 e 2006 la Società non ha operato tramite strumenti finanziari derivati su tassi. Derivati su materie prime Alla data di chiusura dell esercizio non sono in essere operazioni in strumenti finanziari derivati. L ammontare di euro (euro nel 2005) è stato contabilizzato nel conto economico 2006 a decremento dei costi di acquisto a fronte di contratti che si sono chiusi nel corso dell esercizio. 204

206 20. POSIZIONE FINANZIARIA NETTA Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si segnala che la posizione finanziaria della Società è la seguente: Variazione A. Cassa (3) B. Saldi attivi di c/c bancari non vincolati (2.619) C. Altre disponibilità liquide D. Liquidità (A+B+C) (2.622) E. Debiti bancari correnti F. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (28) G. Altri debiti finanziari correnti H. Indebitamento finanziario corrente (E+F+G) I. Indebitamento finanziario corrente netto (2.393) (8.475) J. Debiti bancari non correnti (1.164) K. Altri debiti finanziari non correnti (144) L. Indebitamento finanziario non corrente (1.308) M. Indebitamento finanziario netto (1.702) (6.476)

207 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO 21. RICAVI Nel 2006, i ricavi di vendita sono stati pari a euro, in aumento di euro (+13,6%) rispetto al Si rimanda alla Relazione degli Amministratori per il commento alla variazione nei ricavi e per l analisi della ripartizione dei ricavi per famiglia di prodotto e per area geografica. 22. ALTRI PROVENTI Variazione Utilizzazione fondi rischi e oneri Royalties (150) Affitti attivi (11) Sopravvenienze attive Altri TOTALE La voce Utilizzazione fondi rischi ed oneri è relativa per euro al fondo RC prodotto, essendo venuti meno i motivi per il suo mantenimento in bilancio, e per euro al fondo rischi su crediti, a seguito della cessione di crediti pro soluto descritta in Nota ACQUISTI Variazione Materie prime e componenti di acquisto Materiale di consumo TOTALE I costi effettivi di acquisto dell ottone e delle leghe di alluminio, inclusi gli effetti delle coperture, sono risultati superiori rispettivamente del 30% e del 3% rispetto al Tali incrementi sono stati significativamente inferiori rispetto agli aumenti di mercato (ottone + 120%, leghe di alluminio +45%,) per effetto dalle opera-zioni di copertura realizzate tramite strumenti finanziari derivati, che hanno consentito di ridurre di euro i costi di acquisto delle materie prime. Nel 2006 i costi di acquisto dell acciaio sono stati inferiori di circa il 6% rispetto al I costi di acquisto degli altri componenti non hanno subito significative variazioni. 206

208 24. COSTI PER SERVIZI Variazione Lavorazioni esterne Metano e forza motrice Affitti di immobili Manutenzioni Trasporti e spese di esportazione Provvigioni (17) Consulenze Compensi agli amministratori Somministrazione lavoro temporaneo Smaltimento rifiuti Spese di viaggio e trasferta Servizio Mensa Assicurazioni Altri costi (98) TOTALE L incremento nei costi per servizi riflette i maggiori livelli di attività della Società rispetto all esercizio precedente. L incremento nei costi per lavorazioni esterne è inoltre conseguente ad un più elevato ricorso alla subfornitura per le operazioni per le quali la Società non dispone di una capacità produttiva interna sufficiente a soddisfare completamente i fabbisogni. L incremento nei costi energetici sconta anche l aumento medio dei prezzi di metano ed energia elettrica rispetto all esercizio precedente (rispettivamente + 26% e +12%). 25. COSTI DEL PERSONALE Variazione Salari e stipendi Oneri sociali Lavoro temporaneo Pagamenti basati su azioni (77) TFR e altri costi TOTALE

209 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale Il numero medio dei dipendenti della Società nel 2006 è stato pari a 470 (355 operai, 109 impiegati e quadri, 6 dirigenti), contro i 439 del 2005 (324 operai, 110 impiegati e quadri, 5 dirigenti).il numero medio di lavoratori temporanei, con contratto di somministrazione, è stato pari a 129 nel 2006 (87 nel 2005). 26. ALTRI COSTI OPERATIVI Variazione Altri accantonamenti Accantonamenti per rischi Oneri diversi di gestione TOTALE La voce accantonamenti per rischi è composta dall accantonamento di un fondo rischi per contenzioso fiscale per euro e un accantonamento al fondo INAIL per euro La voce oneri diversi di gestione è composta principalmente da imposte e tasse indeducibili per euro per il pagamento di sanzioni e interessi riferiti alle riprese effettuate durante la verifica fiscale del 2003, da I.C.I. versata per euro e da contributi associativi versati dall impresa. 27. ONERI FINANZIARI Variazione Interessi passivi verso banche (66) Interessi passivi su leasing (2) Spese bancarie Altri oneri finanziari (25) TOTALE (34) 28. UTILI E PERDITE SU CAMBI Nel corso del 2006 la Società ha realizzato perdite nette su cambi per euro (utili netti per euro nel 2005) per effetto della rivalutazione dell euro nei confronti del dollaro. 208

210 29. UTILI E PERDITE DA PARTECIPAZIONI Variazione Dividendi Faringosi Hinges TOTALE Gli utili percepiti si riferiscono a dividendi erogati dalla società Faringosi Hinges Srl per l esercizio IMPOSTE SUL REDDITO Variazione Imposte correnti Imposte differite (262) Conguaglio esercizio precedente - (146) 146 TOTALE Le imposte correnti includono l IRES per euro e l IRAP per euro (rispettivamente euro e euro nel 2005). La riconciliazione tra l onere fiscale iscritto in bilancio e l onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente: Imposte sul reddito teoriche Effetto fiscale differenze permanenti 90 (16) Imposte stanziate e non dovute - (129) Imposte relative ad esercizi precedenti - - Imposte differite non stanziate 8 10 Imposte sul reddito iscritte in bilancio, esclusa IRAP (correnti e differite) IRAP (corrente e differita) TOTALE Le imposte teoriche sono state determinate applicando l aliquota fiscale vigente IRES, pari al 33% al risultato ante imposte. Ai fini della riconciliazione non si tiene conto dell IRAP in quanto, essendo questa un imposta con una base imponibile diversa dall utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi. SITUAZIONE FISCALE Nel corso del 2005 Sabaf S.p.A. è stata oggetto di una verifica fiscale relativamente all esercizio 2003 (successivamente parzialmente estesa all esercizio 2002) da parte dell Agenzia delle Entrate, riguardante le imposte sui redditi, l IVA e l IRAP. Durante l esercizio 2006 Sabaf S.p.A. ha ricevuto i relativi avvisi di

211 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale accer-tamento; la Società ha provveduto al pagamento di sanzioni per euro , imputati nel conto economico 2006 tra gli Altri costi operativi. Pur ritenendo infondati i principali rilievi mossi, verso i quali ha proposto ricorso, la Società ha iscritto al 31 dicembre 2006 un accantonamento prudenziale di euro a fronte della passività potenziale connessa alla citata verifica. 31. DIVIDENDI Il 25 maggio 2006 è stato pagato agli azionisti un dividendo pari a 0,60 euro per azione (dividendi totali pari a euro); nel 2005 il dividendo era stato pari a 0,48 euro per azione (dividendi totali pari a euro). Inoltre, il 6 novembre 2006, a seguito di delibera dell assemblea straordinaria del 25 ottobre 2006, è stato pagato un dividendo straordinario pari a 1 euro per azione (dividendi totali pari a euro). Relativamente all esercizio in corso, gli amministratori hanno proposto il pagamento di un dividendo di 0,70 euro. Tale dividendo è soggetto all approvazione degli azionisti nell assemblea annuale e non è stato pertanto incluso tra le passività in questo bilancio. Il dividendo proposto per il 2007 è pagabile a tutti i detentori di azioni al 21 maggio 2007 e sarà messo in pagamento il 24 maggio Il dividendo stimato totale da pagare è pari a euro. 32. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 210 Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale Totale 2006 Controllate Controllante Altre parti Totale parti Incidenza sul correlate correlate totale Immobilizzazioni materiali ,06% Attività immateriali ,96% Crediti commerciali ,23% Debiti commerciali ,17% Debiti per imposte ,35% Totale 2005 Controllate Controllante Altre parti Totale parti Incidenza sul correlate correlate totale Crediti commerciali ,38% Crediti per imposte ,66% Debiti commerciali ,21% Debiti per imposte ,00% Altri debiti correnti ,54% Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di conto economico Totale 2006 Controllate Controllante Altre parti Totale parti Incidenza sul correlate correlate totale Ricavi ,21% Altri proventi ,82% Acquisti di materiali (49.679) (150) (1) (151) 0,30% Servizi (24.220) (2.967) (5) (2.972) 12,27% Altri costi operativi (707) (5) (5) 0,71% Utili e perdite da partecipazioni ,00% Totale 2005 Controllate Controllante Altre parti Totale parti Incidenza sul correlate correlate totale Ricavi ,25% Altri proventi ,68% Acquisti di materiali (39.581) (60) (44) (104) 0,26% Servizi (20.321) (2.703) (2.703) 13,30% Proventi finanziari ,03% Utili e perdite da partecipazioni ,00%

212 I rapporti con le società controllate consistono prevalentemente in: rapporti commerciali, relativi ad acquisti e cessioni di semilavorati o prodotti finiti, con Sabaf do Brasil e Faringosi Hinges; affitto di immobili da Sabaf Immobiliare; finanziamenti e incasso di dividendi nell ambito della gestione accentrata della tesoreria; liquidazione IVA di gruppo. I rapporti con la controllante Giuseppe Saleri S.a.p.A, che non esercita attività di direzione e coordinamento di cui all art del codice civile, consistono in: prestazioni di servizi amministrativi; rapporti intrattenuti nell ambito del consolidato fiscale nazionale, che hanno generato i crediti e debiti evidenziati nelle tabelle. 35. IMPEGNI Garanzie prestate Sabaf S.p.A. ha prestato fideiussioni a garanzia di mutui bancari accesi da società controllate, il relativo debito residuo al 31 dicembre 2006 è pari a euro (euro al 31 dicembre 2005). Sabaf S.p.A. ha inoltre prestato fideiussioni a garanzia di prestiti al consumo e mutui ipotecari concessi dal Banco di Brescia a favore di suoi dipendenti per complessivi euro ( euro al 31 dicembre 2005). I rapporti con altre parti correlate si riferiscono ad acquisto di stampi e costi di sviluppo nei confronti di Stylmeccanica s.a.s., società sulla quale Flavio Pasotti, amministratore di Sabaf S.p.A., esercita un influenza notevole. I rapporti con parti correlate sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato. 33. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2006 la Società non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti. 34. TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2006 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa. 211

213 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale 36. COMPENSI AD AMMINISTRATORI E SINDACI I compensi corrisposti ad amministratori e sindaci, a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma, anche da società controllate, sono nominativamente indicati di seguito: COGNOME E NOME CARICA PERIODO PER SCADENZA EMOLUMENTI BENEFICI BONUS E ALTRI RICOPERTA CUI E STATA DELLA PER LA NON ALTRI COMPENSI RICOPERTA LA CARICA CARICA CARICA MONETARI INCENTIVI Saleri Giuseppe Presidente Saleri Gianbattista Vicepresidente Saleri Ettore Vicepresidente Bettinzoli Angelo Ammin. Delegato Bartoli Alberto Amministratore Cossu Leonardo Amministratore Papa Franco Carlo Amministratore Ghedini Raffaele Amministratore Pasotti Flavio Amministratore Bragantini Salvatore Amministratore Giua Alberto Federico Amministratore Nobolo Alberto Presidente del Collegio Sindacale Cisotto Angelo Sindaco Effettivo Ghisoni Sergio Mario Sindaco Effettivo Lucchini Italo Presidente del Collegio Sindacale Ballerio Eugenio Sindaco Effettivo Seccamani Mazzoli Giovannimaria Sindaco Effettivo Dirigenti con responsabilità strategiche PAGAMENTI BASATI SU AZIONI Il 6 maggio 2003 l assemblea degli azionisti di Sabaf S.p.A. ha deliberato un aumento di capitale al servizio di un piano di stock option destinato ad alcuni amministratori e dipendenti. Il piano di stock option ha le seguenti caratteristiche: numero di opzioni assegnate: ; periodo di maturazione pari a giorni, dal 6 maggio 2003 al 15 aprile 2006; prezzo di esercizio: euro 14,38; fair value delle opzioni alla data di assegnazione: 2,479 euro. Il fair value delle opzioni è stato determinato utilizzando la formula di Black & Scholes, comunemente utilizzata nella prassi finanziaria per calcolare il prezzo di questo tipo di strumenti finanziari.

214 Sulla base dell andamento economico del Gruppo in rapporto alle condizioni di esercitabilità previste dal piano (raggiungimento di predeterminati obiettivi di EBITDA e di EBIT), sono maturate opzioni, che hanno determinato, nel corso dell esercizio 2006, la sottoscrizione di un numero corrispondente di azioni da parte dei beneficiari. Le rimanenti opzioni, non esercitabili, sono scadute. Al 31 dicembre 2006 non è in essere alcun piano di stock option. La contabilizzazione secondo l IFRS 2 ha determinato l iscrizione di costi del personale e per servizi per eu-ro nel conto economico dell esercizio 2006 (euro nel 2005). Il dettaglio delle stock option assegnate agli amministratori e, in forma aggregata, ai dirigenti con responsabilità strategiche, è riportato nella seguente tabella: STOCK OPTION ASSEGNATE AGLI AMMINISTRATORI Opzioni detenute all inizio Opzioni assegnate nel corso Opzioni esercitate nel Opzioni scadute Opzioni detenute alla dell esercizio dell esercizio corso dell esercizio nell esercizio fine dell esercizio Cognome Carica Numero Prezzo Scadenza Numero Prezzo Scadenza Numero Prezzo Prezzo Numero Numero Prezzo Scadenza e Nome ricoperta opzioni medio media opzioni medio media opzioni medio di medio di opzioni opzioni medio media di esercizio di esercizio esercizio mercato di esercizio all esercizio Bettinzoli Amministr. Angelo Delegato ,38 01/07/ ,38 22, Bartoli Alberto Amministr ,38 01/07/ ,38 22, Borgonovi Elio Amministr ,38 01/07/ ,38 22, Cossu Leonardo Amministr ,38 01/07/ ,38 22, Papa Franco Carlo Amministr ,38 01/07/ ,38 22, Dirigenti con responsabilità strategiche ,38 01/07/ ,38 22, ELENCO PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE E ALTRE PARTECIPAZIONI RILEVANTI SOCIETÀ CONTROLLATE Denominazione Sede Capitale sociale Soci % di Patrimonio netto Risultato esercizio sociale al 31/12/2006 partecipazione al 31/12/ Faringosi-Hinges s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR Sabaf S.p.A. 100% EUR EUR Sabaf Immobiliare s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR Sabaf S.p.A. 100% EUR EUR Sabaf do Brasil Ltda San Paolo (Brasile) BRL Sabaf S.p.A. 100% BRL BRL Sabaf Mexico S.A. de C.V. San Luis Potosì (Messico) MXN Sabaf S.p.A. 100% MXN MXN ALTRE PARTECIPAZIONI RILEVANTI: NESSUNA 213

215 BILANCIO D ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE Rapporto Annuale ORIGINE, POSSIBILITÀ DI UTILIZZAZIONE E DISPONIBILITA DELLE RISERVE Descrizione Importo Possibilità Quota Importo soggetto di utilizzazione disponibile a tassazione in capo alla società in caso di distribuzione Riserve di capitale: Riserva sovrapprezzo azioni A, B, C Riserva di rivalutazione Legge 413/91 42 A, B, C Riserva di rivalutazione Legge 342/ A, B, C Riserve di utili: Riserva legale B Riserva straordinaria Quote non distribuibili ai soci - Da contabilizzazione costi di sviluppo in conformità allo IAS A, B 663 Quote soggette a tassazione in capo alla società in caso di distribuzione - Da ammortamenti anticipati A, B, C Da svalutazione crediti 185 A, B, C Da contabilizzazione rimanenze secondo lo IAS A, B, C Da contabilizzazione leasing secondo lo IAS A, B, C Da contabilizzazione TFR secondo lo IAS A, B, C Quota distribuibile e non soggetta a tassazione in caso di distribuzione A, B, C TOTALE Legenda: A: per aumento di capitale B: per copertura perdite C: per distribuzione ai soci 214

216 PROSPETTO DELLE RIVALUTAZIONI SUI BENI ANCORA IN PATRIMONIO AL 31 DICEMBRE 2006 (Valori espressi in migliaia di euro) Valore Ammortamenti Valore lordo cumulati netto Terreni e fabbricati Legge 72/ (122) 15 Fusione (279) 237 Legge 413/ (24) 23 Fusione (552) 931 Legge 342/ (1.421) (2.398) Impianti e macchinario Legge 576/ (205) 0 Legge 72/ (2.302) 0 Fusione (6.253) 0 Fusione (7.281) (16.041) 0 Attrezzature industriali e commerciali Legge 72/ (161) 0 Altri beni Legge 72/ (50) 0 TOTALE (18.650) DATI GENERALI Sabaf S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l ordinamento giuridico della Repubblica Italiana Sede legale e amministrativa: Via dei Carpini, Ospitaletto (Brescia) Collegamenti: Tel: Fax: info@sabaf.it Sito web: Dati fiscali: R.E.A. Brescia Codice Fiscale P.IVA

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