DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA N.6368 DEL 15 APRILE 2003

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA N.6368 DEL 15 APRILE 2003"

Transcript

1 DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA N.6368 DEL 15 APRILE 2003 Oggetto: Approvazione del piano di controllo degli allevamenti avicoli sul territorio della Regione Lombardia. Modifica del D.D.U.O. n del Piano di controllo regionale degli allevamenti avicoli. IL DIRIGENTE DELL UNITA ORGANIZZATIVA VETERINARIA VISTO il T.U.L.L.S.S. approvato con R.D. n.1265/34; VISTA la Legge 23/12/1978 n.833 e successive modificazioni ed integrazioni; VISTO il Regolamento di Polizia Veterinaria approvato con D.P.R. 8/2/54 n.320 e successive modificazioni ed integrazioni; VISTO il D.P.R. 3 marzo 1993, n.587 in merito agli scambi intracomunitari e importazioni del pollame, delle uova da cova e dei pulcini di un giorno; RITENUTO opportuno mantenere l adozione, a carattere obbligatorio, negli allevamenti avicoli e negli impianti collegati di misure igienico-sanitarie e manageriali, in grado di ridurre il rischio di diffusione del contagio; RITENUTO, altresì, opportuno mantenere l adozione, a carattere obbligatorio, nelle aziende che allevano, detengono, a qualsiasi titolo e commercializzano volatili destinati agli allevamenti rurali e negli impianti collegati di misure in grado di consentire la rintracciabilità delle partite di volatili commercializzati nell ambito della filiera in oggetto; RITENUTO necessario applicare sul territorio della Regione Lombardia il nuovo programma di monitoraggio degli allevamenti avicoli nei confronti del virus dell influenza aviaria, approvato e finanziato dalla CE e che sostituisce integralmente il precedente piano di controllo previsto dal D.D.U.O /2001; VISTO il Decreto Direzione Generale Sanità n del Approvazione del piano di controllo degli allevamenti avicoli sul territorio della Regione Lombardia. Revoca del D.D.U.O. n del 12 luglio 2001 Piano di controllo regionale degli allevamenti avicoli. RITENUTO opportuno adeguare le norme di biosicurezza stabilite dal citato Decreto Dirigenziale n del al disposto del provvedimento nazionale, con particolare riferimento alla filiera avicola rurale; RITENUTO, altresì, opportuno uniformare l adozione, a carattere obbligatorio, nelle aziende che allevano, detengono, a qualsiasi titolo e commercializzano volatili destinati agli allevamenti rurali e negli impianti collegati delle misure in grado di consentire la rintracciabilità delle partite di volatili commercializzati nell ambito della filiera in oggetto; VISTI gli artt. 3 e 18 della L.R , n.16 e successive modificazioni ed integrazioni che individuano le competenze ed i poteri dei Dirigenti;

2 VISTO il decreto del Segretario Generale della Giunta Regionale n del Individuazione delle strutture organizzative e delle relative competenze e aree di attività delle Direzioni Generali della Giunta Regionale per l anno 2003 e n.5317 del Rimodulazioni delle Strutture organizzative e delle relative competenze e aree di attività delle Direzioni Generali della Giunta Regionale con decorrenza ;; VISTA la Delibera della Giunta della Regione Lombardia n.vii/12500 del Disposizioni a carattere organizzativo (1 provvedimento 2003) (di concerto con l Assessore Della Frera) ; D E C R E T A Articolo 1 Il punto 1 dell allegato 1 Definizioni del Decreto Direzione Generale Sanità n del è sostituito dal disposto del presente articolo 1: a) Pollame: gli animali di cui al D.P.R. 3 marzo 1993, n. 587 e successive modificazioni e integrazioni; b) Allevamento di tipo intensivo: lo stabilimento la cui attività consiste nell allevamento delle specie di cui all articolo 2 punto 2 lettera a) del D.P.R. 587/93 e successive modifiche, a titolo permanente o provvisorio, anche se costituito da più unità produttive (capannoni) ed in cui sono presenti più di 250 volatili; c) Filiera avicola rurale: l insieme di strutture, sistemi di allevamento, figure commerciali e metodi di distribuzione come specificati al punto 4 dell allegato I, così come modificato dal successivo art.2 del presente decreto; d) Unità epidemiologica: insieme di animali, caratterizzati dal fatto di essere detenuti nello stesso allevamento, per i quali è possibile dimostrare la completa separazione fisica e gestionale. La separazione deve comprendere anche la tracciabilità delle uova e degli animali; e) Unità produttiva: per gli allevamenti di tipo intensivo è rappresentata da ogni singolo capannone; per gli allevamenti di svezzamento è costituita da ogni singolo ambiente nel quale il capannone è suddiviso; f) Detentore: qualsiasi persona fisica o giuridica responsabile degli animali, su base sia permanente che temporanea, anche durante il trasporto o in un mercato. g) Proprietario: qualsiasi persona, fisica o giuridica, proprietaria degli animali o incaricata di allevarli dietro compenso finanziario o meno; Articolo 2 Il punto 4 dell allegato 1 Allevamenti di svezzamento del Decreto Direzione Generale Sanità n del è sostituito dal disposto del presente articolo 2: Filiera avicola rurale 1. Nell ambito della filiera avicola rurale si applicano le seguenti definizioni:

3 a) allevamento di tipo rurale: il luogo privato in cui vengono allevati esclusivamente per autoconsumo un numero di capi non superiore 250 volatili; b) allevamento di svezzamento: l azienda in cui sono presenti volatili delle specie di cui all articolo 2 punto 2 lettera a) del D.P.R. 587/93 e successive modifiche, nella quale detti animali vengono allevati per una parte del ciclo produttivo per poi essere destinati agli allevamenti rurali di cui alla lettera a) ed alle figure definite ai punti c) e d) del presente punto; c) commerciante all ingrosso: il soggetto che compera, vende e trasporta direttamente o indirettamente, animali di specie, età, razze e sessi diversi di cui alla lettera a) del punto 1 dell allegato I, assicurando il loro regolare avvicendamento con il trasferimento degli animali stessi, entro 30 giorni dal loro acquisto, ad altra azienda non di sua proprietà; d) commerciante dettagliante (in sede fissa), ambulante o itinerante: il soggetto che compera e vende direttamente animali di cui alla lettera a) del punto 1 dell allegato I, assicurando il loro regolare avvicendamento con il trasferimento degli animali stessi a soggetti di cui alla lettera a). I soggetti di cui al presente punto d) che detengono gli animali presso le proprie aziende per un tempo superiore alle 72 ore devono dotarsi necessariamente di una struttura adeguata, che permetta il soddisfacimento delle esigenze fisiche degli animali stessi. 2. La rintracciabilità dei volatili movimentati nell ambito della filiera avicola rurale deve essere garantita con la rigorosa applicazione delle seguenti disposizioni: a) i volatili che sono movimentati dall incubatoio agli allevamenti di svezzamento, e da questi ultimi al commerciante o rivenditore, devono essere accompagnati da regolare dichiarazione di provenienza degli animali (modello 4 unificato); b) i soggetti definiti alle lettere c) e d) del punto 1 che esercitano l attività di vendita nelle diverse sedi, in forma ambulante o itinerante di volatili di specie sensibili, devono rilasciare, per ogni movimentazione, la relativa dichiarazione di provenienza degli animali (modello 4 unificato) c) come contemplato dall art.31 del D.P.R. 320/54 il modello 4, se non previsto da specifiche norme sanitarie, deve essere firmato esclusivamente all interessato, non vidimato, e redatto in duplice copia; d) la rintracciabilità dei volatili di cui al presente punto 2 deve essere garantita a cura del detentore o proprietario degli animali per almeno 12 mesi dalla data della commercializzazione dei volatili; e) ogni cessione, trasferimento o vendita di volatili destinati ai soggetti di cui alla lettera a) del punto 1, anche se sporadicamente o in ambito di attività promozionali, deve essere necessariamente effettuata secondo le regole sopra citate. Articolo 3 L allegato 3 del Decreto Direzione Generale Sanità n del è sostituito dall allegato I del presente Decreto. Articolo 4 Disposizioni sul territorio regionale 1. Negli allevamenti appartenenti alle specie sensibili, i Servizi Veterinari competenti per territorio, dovranno effettuare, con cadenza semestrale e nell'ambito dell'attività di controllo, la verifica dei requisiti strutturali e gestionali delle misure di biosicurezza, previste nell'allegato II del presente provvedimento.

4 2. Su tutto il territorio regionale, per gli allevamenti di tipo intensivo, i proprietari o detentori degli animali devono comunicare l avvenuto l accasamento al Servizio veterinario dell ASL competente per territorio tramite l invio della copia del documento di accompagnamento degli animali (mod.4 unificato) entro 7 gg dall immissione dei volatili; Articolo 5 Sanzioni Ai trasgressori delle norme previste dal presente Decreto sono applicate le sanzioni disposte dall'articolo 16, comma 1 del D.Lgs. 196/99. Articolo 6 Il presente Decreto entra immediatamente in vigore e è pubblicato integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia per consentirne la dovuta pubblicità. Mario Astuti

5 Allegato I BIOSICUREZZA NEGLI ALLEVAMENTI AVICOLI 1. Requisiti strutturali degli allevamenti I locali di allevamento (capannoni) debbono avere: - pavimento in cemento o in materiale lavabile per facilitare le operazioni di pulizia e disinfezione ad eccezione dei parchetti esterni; - pareti e soffitti pulibili; - attrezzature facilmente pulibili e disinfettabili; - efficaci reti antipassero su tutte le aperture esclusi i capannoni dotati di parchetti esterni. I capannoni devono altresì essere dotati di chiusure adeguate. 1. Tutti gli allevamenti debbono inoltre essere dotati di: a) barriere all ingresso idonee ad evitare l ingresso non controllato di automezzi (cancelli o sbarre mobili); b) agli ingressi dei capannoni devono essere presenti piazzole di carico e scarico dei materiali d uso e degli animali dotate di un solido fondo ben mantenuto, lavabili e disinfettabili e di dimensioni minime pari all apertura del capannone;. c) per i nuovi fabbricati destinati all allevamento dei riproduttori dovrà essere previsto il caricamento del mangime dall esterno della recinzione; d) una superficie larga un metro lungo tutta la lunghezza esterna del capannone dovrà essere mantenuta pulita; e) le aree di stoccaggio dei materiali d uso (lettiere vergini, mezzi meccanici ecc.) devono essere protette; f) all entrata di ogni azienda devono essere apposti cartelli di divieto di accesso agli estranei e deve essere allestita una zona filtro dotata di spogliatoio, lavandini e detergenti. Deve essere prevista una dotazione di calzature e tute specifiche; g) le attrezzature d allevamento e di carico (muletti, pale, nastri e macchine di carico etc.) si considerano di norma dotazione di ogni singolo allevamento o, se utilizzate da più aziende, devono essere sottoposte ad accurato lavaggio e disinfezione ad ogni ingresso ed uscita; h) deve esserci assenza di qualsiasi materiale nelle zone attigue ai capannoni; i) deve essere previsto uno spazio per il deposito temporaneo dei rifiuti. 2. Negli allevamenti di svezzamento ogni ambiente di allevamento deve essere delimitato da pareti e dotato di proprio accesso indipendente, anche nel caso confini su uno o più lati con altre unità produttive. 3. I tempi per l'esecuzione dei lavori di adeguamento a quanto contenute al presente decreto, saranno stabiliti, a seguito di sopralluogo, dal Servizio Veterinario competente per territorio.

6 2. Norme di conduzione 1. È fatto obbligo al detentore dell allevamento di: - vietare l ingresso di persone estranee. In deroga al presente punto negli allevamenti di svezzamento il responsabile deve limitare il più possibile l accesso ad estranei evitandone il contatto diretto con i volatili, e comunque obbligandoli all uso di calzari, camici o tute e cappelli dedicati, - dotare il personale estraneo di vestiario pulito per ogni intervento in allevamento, - consentire l accesso, all area circostante i capannoni, solo ad automezzi strettamente legati all attività di allevamento e previa accurata disinfezione all ingresso in azienda, - tenere apposita registrazione di tutti i movimenti da e per l azienda del personale (indicandone le mansioni), degli animali, delle attrezzature e degli automezzi, - predisporre un programma di derattizzazione e lotta agli insetti nocivi, - vietare al personale di detenere volatili propri. 2. Per l imballaggio ed il trasporto delle uova da cova e da consumo deve essere utilizzato esclusivamente materiale monouso o materiale lavabile e disinfettabile. 3. Il detentore deve verificare tramite l apposita scheda l avvenuta disinfezione dell automezzo presso il mangimificio, che dovrà avvenire almeno con cadenza settimanale. La disinfezione deve essere attestata dal tagliando allegato ai documenti di accompagnamento. 4. Gli automezzi destinati al trasporto degli animali al macello devono essere accuratamente lavati e disinfettati presso l impianto di macellazione dopo ogni scarico. Deve essere posta particolare attenzione al lavaggio delle gabbie. A tal fine deve essere predisposto un protocollo di sanificazione approvato dal Servizio Veterinario e inserito nel manuale di autocontrollo del macello. 5. Accasamento in ogni allevamento di tipo intensivo esclusivamente di tacchini da carne dello stesso sesso (solo maschi o solo femmine). In deroga a quanto previsto al presente punto 5), il Servizio veterinario competente per territorio può autorizzare l accasamento nello stesso allevamento di tacchini da carne sia di maschi che di femmine, purché il proprietario degli animali garantisca per iscritto lo svuotamento dell impianto al termine del ciclo di allevamento entro il termine massimo di 10 giorni. Negli allevamenti di tacchini da carne di tipo intensivo è consentito esclusivamente l accasamento di tacchinotti di un giorno provenienti direttamente da un incubatoio. 6. Negli allevamenti intensivi di volatili, il carico per il macello di tutti i volatili dell allevamento deve essere completato entro un massimo di 10 giorni ed i volatili devono essere trasportati direttamente all impianto di destinazione. 7. Negli allevamenti avicoli, situati al di fuori di zone soggette a provvedimenti restrittivi per malattie infettive e diffusive dei volatili, in cui non sono allevati tacchini da carne, dopo la verifica della scrupolosa applicazione dei requisiti strumentali e gestionali di biosicurezza sopra descritti, è tuttavia consentito il carico degli animali, per l invio al macello, in più soluzioni.

7 3. Pulizie e disinfezioni 1. Alla fine di ogni ciclo di allevamento e prima dell inizio di un nuovo ciclo i locali e le attrezzature debbono essere puliti e disinfettati. I silos debbono essere puliti e disinfettati ad ogni nuovo ciclo di animali. 2. In deroga al precedente punto 1, negli allevamenti di svezzamento la pulizia e disinfezione dei silos e dei capannoni è effettuata almeno una volta l anno. 3. L immissione di nuovi volatili deve essere effettuata rispettando un periodo di vuoto. Dal giorno di svuotamento dell allevamento a quello di immissione di nuovi volatili debbono trascorrere almeno: - 14 giorni: per i polli da carne; - 21 giorni: per i tacchini destinati alla produzione di carne; per i riproduttori in fase pollastra. Il vuoto sanitario minimo da effettuare nelle unità produttive delle altre aziende di allevamento è il seguente: - 14 giorni per i galli golden e livornesi e le faraone destinati alla produzione di carne; - 21 giorni per le galline per uova da consumo (ovaiole) e le anatre destinate alla produzione di carne; - 14 giorni per la selvaggina da penna; - 8 giorni per le aziende di svezzamento. Dopo le operazioni di pulizia e disinfezione, prima dell inizio del nuovo ciclo, è comunque fatto obbligo di rispettare un vuoto sanitario di almeno 3 gg dell intero allevamento o dell unità epidemiologica, nel caso di animali da carne, e delle unità produttive per le altre tipologie. 4. Animali morti 1. Per lo stoccaggio degli animali morti devono essere installate idonee celle di congelazione collocate all esterno del perimetro dell area di allevamento, assicurando che il ritiro sia effettuato da ditte regolarmente autorizzate. Le celle possono essere collocate anche all'interno, a condizione che l'operazione di carico degli animali morti avvenga all'esterno dell'area di allevamento. La capienza delle celle deve essere determinata in funzione della superficie di allevamento e delle specie animali allevate; 2. Al termine di ogni ciclo di allevamento gli animali morti devono essere inviati a stabilimenti autorizzati ad alto rischio, ai sensi delle vigenti normative, accompagnati da certificazione veterinaria; 3. In deroga a quanto previsto nel precedente punto è consentito il carico delle carcasse anche durante il ciclo di allevamento nel caso di: - mortalità eccezionale, anche non imputabile a malattie infettive sempre e comunque previa certificazione veterinaria; - allevamenti con superficie dei locali superiore ai mq., allevamenti a ciclo lungo come i riproduttori e allevamenti a ciclo continuo quali quelli di galline ovaiole devono dotarsi di celle di congelamento che permettano il ritiro con una frequenza superiore al mese, così pure gli svezzatori avranno un ritiro delle carcasse ad intervalli non inferiori al mese.

8 4. Gli animali morti devono essere trasportati ad un impianto autorizzato ai sensi delle normative vigenti tramite mezzi autorizzati. 5. Gestione delle lettiere 1. La lettiera e la pollina, se sottoposte a processo di maturazione, devono essere opportunamente stoccate presso l allevamento così come previsto dalla vigente normativa. Quando ciò non fosse possibile queste devono essere allontanate tramite ditte regolarmente autorizzate. 2. La lettiera deve essere asportata con automezzi a tenuta e coperti in modo da prevenire la dispersione della stessa. 6. Verifiche Il Servizio veterinario dell ASL., nell'ambito dell'attività di controllo è incaricato della verifica dei requisiti strutturali e gestionali di quanto sopra espresso.

Allegato 1 al Decreto n. del pag. 1/5

Allegato 1 al Decreto n. del pag. 1/5 giunta regionale Allegato 1 al Decreto n. del pag. 1/5 BIOSICUREZZA NEGLI ALLEVAMENTI AVICOLI Requisiti strutturali degli allevamenti I locali di allevamento (capannoni) debbono avere: - pavimento in cemento

Dettagli

DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA' PUBBLICA VETERINARIA E DEGLI ALIMENTI UFFICI VIII e IX

DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA' PUBBLICA VETERINARIA E DEGLI ALIMENTI UFFICI VIII e IX DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA' PUBBLICA VETERINARIA E DEGLI ALIMENTI UFFICI VIII e IX ORDINANZA MINISTERIALE Modifiche ed integrazioni all Ordinanza

Dettagli

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA N DEL

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA N DEL DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA N. 13606 DEL 17.07.2002 OGGETTO: Approvazione del piano di controllo degli allevamenti avicoli sul territorio della Regione Lombardia. Revoca del D.D.U.O. n.17177 del

Dettagli

Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile. IL MINISTRO DELLA SALUTE

Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile. IL MINISTRO DELLA SALUTE O.M. 26 agosto 2005 [con modifiche fino a O.M. 13 dicembre 2017. (versione CORRETTA al 29/01/2018)] Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile. IL

Dettagli

VERIFICA REQUISITI DM 25/6/2010 ALLEVAMENTO AVICOLO DI SVEZZAMENTO VERBALE DI SOPRALLUOGO. Pag. 1 di 9. Data 26/08/2010. Rev. 0

VERIFICA REQUISITI DM 25/6/2010 ALLEVAMENTO AVICOLO DI SVEZZAMENTO VERBALE DI SOPRALLUOGO. Pag. 1 di 9. Data 26/08/2010. Rev. 0 Pag. 1 di 9 N. del / / In data alle ore il/i sottoscritto/i Veterinario Ufficiale/i si è/sono recato/i presso l allevamento avicolo denominato con sede nel Comune di ( ) Via codice aziendale Identificativo

Dettagli

IL DIRIGENTE REGIONALE DELL UNITA DI PROGETTO SANITA ANIMALE E IGIENE ALIMENTARE

IL DIRIGENTE REGIONALE DELL UNITA DI PROGETTO SANITA ANIMALE E IGIENE ALIMENTARE DECRETO N. 152 DEL 09 MAGGIO 2006 OGGETTO: Misure di polizia veterinaria contro l influenza aviaria IL DIRIGENTE REGIONALE DELL UNITA DI PROGETTO SANITA ANIMALE E IGIENE ALIMENTARE VISTO il Regolamento

Dettagli

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA N del 6 maggio 2003

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA N del 6 maggio 2003 DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA N. 7124 del 6 maggio 2003 Oggetto: Influenza aviaria. Programma di vaccinazione.- Integrazione D.D.U.O. n. 6532 del 16.04.2003 IL DIRIGENTE DELL UNITA ORGANIZZATIVA VETERINARIA

Dettagli

MINISTERO DELLA SALUTE

MINISTERO DELLA SALUTE MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO 25 giugno 2010. Misure di prevenzione, controllo e sorveglianza del settore avicolo rurale. IL MINISTRO DELLA SALUTE Visto il testo unico delle leggi sanitarie approvato

Dettagli

TESTO UNIFICATO: - MINISTERO DELLA SALUTE ORDINANZA 26 agosto 2005 Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile. - MINISTERO DELLA SALUTE ORDINANZA

Dettagli

IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DELLA SALUTE DECRETO 13 dicembre 2018. Proroga e modifica dell ordinanza 26 agosto 2005 e successive modificazioni, concernente: «Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili

Dettagli

RELAZIONE TECNICA (ai sensi art. 6 Reg. CE 852/2004 e della Determina della Regione Emilia Romagna n del 3 novembre 2013)

RELAZIONE TECNICA (ai sensi art. 6 Reg. CE 852/2004 e della Determina della Regione Emilia Romagna n del 3 novembre 2013) RELAZIONE TECNICA (ai sensi art. 6 Reg. CE 852/2004 e della Determina della Regione Emilia Romagna n. 14738 del 3 novembre 2013) ALLEVAMENTO AVICOLO NB: la compilazione delle parti evidenziate in grigio

Dettagli

PG- 15 del 09/01/2012 Edizione n 1- Rev. n. 1 Pag. 1 di 11

PG- 15 del 09/01/2012 Edizione n 1- Rev. n. 1 Pag. 1 di 11 CHECK LIST CONTROLLO AGRAFE, BIOSICUREZZA E Pag. 1 di 11 N. del / / In data alle ore il/i sottoscritto/i Veterinario Ufficiale/i si è/sono recato/i presso l allevamento avicolo denominato con sede nel

Dettagli

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DECRETO 15 dicembre 2016. Avvio delle comunicazioni e notificazioni per via telematica presso il Tribunale di sorveglianza di Taranto, l Ufficio di sorveglianza di Avellino, l

Dettagli

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL 13/09/07 Identificativo Atto n.

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL 13/09/07 Identificativo Atto n. DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N. 9958 DEL 13/09/07 Identificativo Atto n. Oggetto: NUOVE URGENTI MISURE IGIENICO SANITARIE PER CONTENERE LA DIFFUSIONE DELL'INFEZIONE DA INFLUENZA AVIARIA LPAI NEGLI

Dettagli

Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile.

Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile. O.M. 26-8-2005 Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile. Pubblicata nella Gazz. Uff. 2 settembre 2005, n. 204. Comprensiva delle modificazioni

Dettagli

SCHEDA DI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA

SCHEDA DI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA Centro di Referenza Nazionale per le Salmonellosi Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Centro Regionale di Epidemiologia Veterinaria - Regione Veneto SCHEDA INDAGINE EPIDEMIOLOGICA POSITIVITA

Dettagli

MANUALE DEL CONTROLLO UFFICIALE (REQUISITI NORMATIVI, REQUISITI APPLICATIVI E CRITERI DI CONFORMITÀ)

MANUALE DEL CONTROLLO UFFICIALE (REQUISITI NORMATIVI, REQUISITI APPLICATIVI E CRITERI DI CONFORMITÀ) DIPARTIMENTO SANITÀ PUBBLICA UNITÀ OPERATIVA ATTIVITÀ VETERINARIE Direttore: dott.a Chiara Berardelli MANUALE DEL CONTROLLO UFFICIALE (REQUISITI NORMATIVI, REQUISITI APPLICATIVI E CRITERI DI CONFORMITÀ)

Dettagli

Centro di Referenza Nazionale per le Salmonellosi Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

Centro di Referenza Nazionale per le Salmonellosi Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Centro di Referenza Nazionale per le Salmonellosi Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Centro Regionale di Epidemiologia Veterinaria - Regione Veneto SCHEDA INDAGINE EPIDEMIOLOGICA POSITIVITA

Dettagli

CHECK-LIST INTEGRATA AVICOLI

CHECK-LIST INTEGRATA AVICOLI CHECK-LIST INTEGRATA AVICOLI DATA / / Operatori. Tempistica. COD / / ASL PROPRIETARIO. DETENTORE Indirizzo.. Veterinario riconosciuto. Impresa di filiera d appartenenza........ N capi presenti (per specie)

Dettagli

MINISTERO DELLA SALUTE

MINISTERO DELLA SALUTE Normativa nazionale MINISTERO DELLA SALUTE Ordinanza 26 agosto 2005 "Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile" integrata con le modifiche di cui

Dettagli

Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Venerdì 23 settembre 2016

Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Venerdì 23 settembre 2016 7 D.g.r. 9 settembre 206 - n. X/5586 Piano regionale di controllo e sorveglianza dell influenza aviaria (I.A.) LA GIUNTA REGIONALE Visto il Regolamento (CE) n. 78/2002 del parlamento europeo e del Consiglio

Dettagli

MISURE DI BIOSICUREZZA NEGLI ALLEVAMENTI AVICOLI

MISURE DI BIOSICUREZZA NEGLI ALLEVAMENTI AVICOLI giunta regionale 10^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 634 del 11 maggio 2016 pag. 1/6 MISURE DI BIOSICUREZZA NEGLI ALLEVAMENTI AVICOLI A. ALLEVAMENTI INDUSTRIALI A.1 Misure di biosicurezza Gli allevamenti

Dettagli

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL 22 AGOSTO 2007 Identificativo Atto n. 909

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL 22 AGOSTO 2007 Identificativo Atto n. 909 DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N. 9312 DEL 22 AGOSTO 2007 Identificativo Atto n. 909 Oggetto: URGENTI MISURE IGIENICO SANITARIE PER CONTENERE LA DIFFUSIONE DELL'INFEZIONE DA INFLUENZA AVIARIA LPAI

Dettagli

Piani di sorveglianza nella filiera avicola e revisione dell anagrafe zootecnica. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario

Piani di sorveglianza nella filiera avicola e revisione dell anagrafe zootecnica. Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario Piani di sorveglianza nella filiera avicola e revisione dell anagrafe zootecnica Anna Duranti Centro Epidemiologico Regionale Veterinario P.F. Veterinaria e Sicurezza alimentare Servizio Salute Regione

Dettagli

ALLEGATO A ANNO 2016 Pagina 1 di 26 PIANO REGIONALE DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA DELL INFLUENZA AVIARIA (I.A.)

ALLEGATO A ANNO 2016 Pagina 1 di 26 PIANO REGIONALE DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA DELL INFLUENZA AVIARIA (I.A.) ALLEGATO A ANNO 2016 Pagina 1 di 26 PIANO REGIONALE DI CONTROLLO E SORVEGLIANZA DELL INFLUENZA AVIARIA (I.A.) ALLEGATO A ANNO 2016 - Pagina 2 di 26 INDICE Sezione Titolo Pagina Allegati collegati SEZIONE

Dettagli

CRITERI PER LA CONCESSIONE DELLE DEROGHE

CRITERI PER LA CONCESSIONE DELLE DEROGHE Linee guida per l attuazione di deroghe ai divieti di movimentazione dai territori soggetti a restrizioni per focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) CRITERI PER LA CONCESSIONE DELLE DEROGHE

Dettagli

Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile. IL MINISTRO DELLA SALUTE

Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile. IL MINISTRO DELLA SALUTE O.M. 26 agosto 2005 con modifiche fino a O.M. 13 dicembre 2017. Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile. IL MINISTRO DELLA SALUTE Visto il testo

Dettagli

CHECK-LIST INTEAGRATA CUNICOLI

CHECK-LIST INTEAGRATA CUNICOLI CHECK-LIST INTEAGRATA CUNICOLI DATA / / Operatori. Tempistica. COD / / ASL PROPRIETARIO DETENTORE Indirizzo.. Tipologia produttiva: ingrasso riproduttori ciclo chiuso ciclo aperto Tipologia allevamento:

Dettagli

CRITERI PER LA CONCESSIONE DELLE DEROGHE

CRITERI PER LA CONCESSIONE DELLE DEROGHE Linee guida per l attuazione di deroghe ai divieti di movimentazione dai territori soggetti a restrizioni per focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) CRITERI PER LA CONCESSIONE DELLE DEROGHE

Dettagli

ALLEGATO IV VERBALE DI SOPRALLUOGO GALLINE OVAIOLE

ALLEGATO IV VERBALE DI SOPRALLUOGO GALLINE OVAIOLE ALLEGATO IV VERBALE DI SOPRALLUOGO GALLINE OVAIOLE Az-ULSS Data sopralluogo / /. Verbalizzante.. DATI ANAGRAFICI Ragione sociale. Codice Aziendale Comune Prov 1 - INDIVIDUAZIONE DELLE RESPONSABILITA 1.1

Dettagli

(1) Pubblicata nella Gazz. Uff. 31 dicembre 2018, n (2) Emanata dal Ministero della salute.

(1) Pubblicata nella Gazz. Uff. 31 dicembre 2018, n (2) Emanata dal Ministero della salute. O.M. 13 dicembre 2018 (1). Proroga e modifica dell'ordinanza 26 agosto 2005 e successive modificazioni, concernente: «Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili

Dettagli

DECRETO 13 dicembre 2018

DECRETO 13 dicembre 2018 DECRETO 13 dicembre 2018 Proroga e modifica dell'ordinanza 26 agosto 2005 e successive modificazioni, concernente: «Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili

Dettagli

Il Dirigente della Struttura Programmazione veterinaria e rapporti internazionali

Il Dirigente della Struttura Programmazione veterinaria e rapporti internazionali DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N. 1491 DEL 19/02/2007 Identificativo Atto n. 181 Oggetto: LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE ED IL CONTROLLO DELL' INFLUENZA AVIARIA IN LOMBARDIA. REVOCA DEL D.D.S. 2565/06

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE ED IL CONTROLLO DELL' INFLUENZA AVIARIA IN LOMBARDIA. REVOCA DEL D.D.S. 2565/06 E DEL D.D.S.

LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE ED IL CONTROLLO DELL' INFLUENZA AVIARIA IN LOMBARDIA. REVOCA DEL D.D.S. 2565/06 E DEL D.D.S. 1491 19/02/2007 Identificativo Atto n. 181 DIREZIONE GENERALE SANITA' LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE ED IL CONTROLLO DELL' INFLUENZA AVIARIA IN LOMBARDIA. REVOCA DEL D.D.S. 2565/06 E DEL D.D.S. 5646/06

Dettagli

ORDINANZA N BOLOGNA 20/08/2007 OGGETTO: INFLUENZA AVIARIA - MISURE DI CONTENIMENTO DELL'INFLUENZA AV IARIA SUL TERRITORIO DELLA R.E.R.

ORDINANZA N BOLOGNA 20/08/2007 OGGETTO: INFLUENZA AVIARIA - MISURE DI CONTENIMENTO DELL'INFLUENZA AV IARIA SUL TERRITORIO DELLA R.E.R. REGIONE EMILIA ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE ORDINANZA N. 000186 BOLOGNA 20/08/2007 OGGETTO: INFLUENZA AVIARIA - MISURE DI CONTENIMENTO DELL'INFLUENZA AV IARIA SUL TERRITORIO DELLA R.E.R. Prot. n. (VET/07/213999

Dettagli

MILANO - GIOVEDÌ, 3 MARZO Sommario

MILANO - GIOVEDÌ, 3 MARZO Sommario REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE MILANO - GIOVEDÌ, 3 MARZO 2005 3º SUPPLEMENTO STRAORDINARIO Sommario Anno XXXV - N. 56 - Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - 45% - art. 2, comma 20/b

Dettagli

ALLEGATO IV VERBALE DI SOPRALLUOGO BROILER Az-ULSS

ALLEGATO IV VERBALE DI SOPRALLUOGO BROILER Az-ULSS ALLEGATO IV VERBALE DI SOPRALLUOGO BROILER Az-ULSS Data sopralluogo / /. Verbalizzante.. DATI ANAGRAFICI Ragione sociale. Codice Aziendale Comune Prov 1 - INDIVIDUAZIONE DELLE RESPONSABILITA 1.1 - Detentore

Dettagli

A.U.S.L Data / / Codice identificazione azienda IT

A.U.S.L Data / / Codice identificazione azienda IT Allegato 4 REGIONE EMILIA-ROMAGNA PIANO REGIONALE DI CONTROLLO DI SALMONELLA NEI GRUPPI DI POLLAME DELLA SPECIE GALLUS GALLUS INDAGINE EPIDEMIOLOGICA IN SEGUITO A RISCONTRO UFFICIALE DI POSITIVITA' PER

Dettagli

ORDINANZA N BOLOGNA 16/04/2004

ORDINANZA N BOLOGNA 16/04/2004 REGIONE EMILIA ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE ORDINANZA N.000087 BOLOGNA 16/04/2004 OGGETTO: INFLUENZA AVIARIA MISURE DI CONTENIMENTO DELLA INFLUENZA AVI ARIA DA STIPITI A BASSA PATOGENICITA' SUL TERRITORIO

Dettagli

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL 08/03/2006 Identificativo Atto n. 212

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL 08/03/2006 Identificativo Atto n. 212 DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N. 2492 DEL 08/03/2006 Identificativo Atto n. 212 Oggetto: URGENTI MISURE DI POLIZIA VETERINARIA CONTRO L'INFLUENZA AVIARIA DA ADOTTARE IN. Il Dirigente della Struttura

Dettagli

ALLEGATO IV VERBALE DI SOPRALLUOGO GALLINE OVAIOLE

ALLEGATO IV VERBALE DI SOPRALLUOGO GALLINE OVAIOLE ALLEGATO IV VERBALE DI SOPRALLUOGO GALLINE OVAIOLE Az-ULSS Data sopralluogo / /. Verbalizzante.. DATI ANAGRAFICI Ragione sociale. Codice Aziendale Comune Prov 1 - INDIVIDUAZIONE DELLE RESPONSABILITA 1.1

Dettagli

Influenza aviaria, disposizione ministeriale vieta l'utilizzo di richiami vivi nell attività venatoria

Influenza aviaria, disposizione ministeriale vieta l'utilizzo di richiami vivi nell attività venatoria Influenza aviaria, disposizione ministeriale vieta l'utilizzo di richiami vivi nell attività venatoria Il 28 dicembre 2016 l Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, sede del Centro di Referenza

Dettagli

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL 28/12/2006 Identificativo Atto n. 1346

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL 28/12/2006 Identificativo Atto n. 1346 DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N. 15523 DEL 28/12/2006 Identificativo Atto n. 1346 Oggetto: MISURE STRAORDINARIE PER PREVENIRE LA DIFFUSIONE DELLA MALATTIA VESCICOLARE DEL SUINO IN REGIONE LOMBARDIA.

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Direzione generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, Ufficio II La nuova anagrafe degli avicoli in attuazione del DM 13.11.2013 Principali novità rispetto al precedente

Dettagli

Il Dirigente della Struttura Programmazione veterinaria e rapporti internazionali

Il Dirigente della Struttura Programmazione veterinaria e rapporti internazionali DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N. 2565 DEL 10/03/2006 Identificativo Atto n. 228 Oggetto: LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE ED IL CONTROLLO DELL' INFLUENZA AVIARIA IN LOMBARDIA Il Dirigente della Struttura

Dettagli

Ordinanza n. 174 del 20 ottobre 2017

Ordinanza n. 174 del 20 ottobre 2017 Ordinanza n. 174 del 20 ottobre 2017 giunta regionale X Legislatura OGGETTO: Influenza aviaria. Istituzione delle misure di restrizione a seguito di positività per HPAI H5 in allevamenti rurali nei Comuni

Dettagli

All Organismo Pagatore AGEA Ufficio Monocratico Via Palestro, ROMA. Via N. Tommaseo, PADOVA

All Organismo Pagatore AGEA Ufficio Monocratico Via Palestro, ROMA. Via N. Tommaseo, PADOVA AGEA - COORD - Prot. Uscita N.0006228 del 24/01/2019 AREA COORDINAMENTO Via Palestro, 81 00185 Roma Tel. 06.49499.1 Fax 06.49499.770 Organismo Pagatore AGEA Ufficio Monocratico Via Palestro, 81 00185 ROMA

Dettagli

Ordinanza n. 156 del 14 settembre 2017

Ordinanza n. 156 del 14 settembre 2017 giunta regionale X Legislatura Ordinanza n. 156 del 14 settembre 2017 OGGETTO: Influenza aviaria. Istituzione delle misure di restrizione a seguito di positività per HPAI H5 nel Comune di Sant Urbano (PD).

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

REGIONE EMILIA-ROMAGNA REGIONE EMILIA-ROMAGNA GIUNTA REGIONALE Atto del Presidente: ORDINANZA n 170 del 21/08/2013 Num. Reg. Proposta: PPG/2013/178 del 21/08/2013 Oggetto: INFLUENZA AVIARIA - MISURE DI CONTENIMENTO DELL'INFLUENZA

Dettagli

ORDINANZA N. Mod. B - copia

ORDINANZA N. Mod. B - copia ORDINANZA N. DEL OGGETTO: Influenza aviaria. Istituzione delle misure di restrizione a seguito di positività per HPAI H5N8 nel Comune di Porto Viro (RO). NOTE PER LA TRASPARENZA: Con il presente provvedimento

Dettagli

Influenza aviare ad alta patogenicità Emilia Romagna -2013

Influenza aviare ad alta patogenicità Emilia Romagna -2013 Influenza aviare ad alta patogenicità Emilia Romagna -2013 Luisa Loli Piccolomini Servizio Veterinario e Igiene Alimenti Regione Emilia Romagna Annalisa Santi Sorveglianza Epidemiologica Emilia-Romagna

Dettagli

MALATTIA DI NEWCASTLE

MALATTIA DI NEWCASTLE Allegato 6 Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Centro Regionale di Epidemiologia Veterinaria - Regione Veneto MALATTIA DI NEWCASTLE SCHEDA DI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA 2003 Data compilazione.../.../...

Dettagli

Nuova anagrafe zootecnica Avicoli I moduli web

Nuova anagrafe zootecnica Avicoli I moduli web Nuova anagrafe zootecnica Avicoli I moduli web Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute Ministero

Dettagli

Centro di Referenza Nazionale Influenza aviaria Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie

Centro di Referenza Nazionale Influenza aviaria Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ALLEGATO 8 Centro di Referenza Nazionale Influenza aviaria Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Centro Regionale di Epidemiologia Veterinaria - Regione Veneto DA SPEDIRE AL CENTRO DI REFERENZA

Dettagli

Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali DECRETO 14 settembre 2006 ( GURI n. 246 del 21-10-06) Modalità di attuazione del Regolamento CE n. 1010/2006, relativo ad alcune misure eccezionali di sostegno del mercato avicolo. IL MINISTRO DELLE POLITICHE

Dettagli

INDICE. Capo 1. Specie animali allevate in azienda ai fini della macellazione. Capo 2. Quantità massime consentite

INDICE. Capo 1. Specie animali allevate in azienda ai fini della macellazione. Capo 2. Quantità massime consentite Allegato A LINEE GUIDA PER LA FORNITURA DI PICCOLI QUANTITATIVI DI CARNI, PROVENIENTI DA POLLAME E LAGOMORFI MACELLATI NELL AZIENDA AGRICOLA, DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE FINALE O AI LABORATORI ANNESSI

Dettagli

CHECK-LIST INTEGRATA SUINI

CHECK-LIST INTEGRATA SUINI CHECK-LIST INTEGRATA SUINI DATA / / Operatori. Tempistica. COD / / ASL PROPRIETARIO DETENTORE Indirizzo.. Tipologia allevamento: riproduzione ciclo chiuso riproduzione ciclo aperto solo ingrasso altro

Dettagli

Dipartimento Proponente: DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

Dipartimento Proponente: DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale N 6 del 27 Febbraio 2012 Oggetto: Misure sanitarie contro la malattia di Newcastle. Dipartimento Proponente: DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI

Dettagli

Piano nazionale di controllo di Salmonella Enteritidis e Typhimurium nei polli da carne della specie Gallus gallus

Piano nazionale di controllo di Salmonella Enteritidis e Typhimurium nei polli da carne della specie Gallus gallus Piano nazionale di controllo di Salmonella Enteritidis e Typhimurium nei polli da carne della specie Gallus gallus 2009-2011 Approvato con Decisione 2008/815/CE 1 DATI SULL EVOLUZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLA

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA ANIMALE E DEI FARMACI VETERINARI Ufficio 3 Centro Nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali Unità centrale di crisi IL DIRETTORE

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Presidente ORDINANZA Num. 204 del 12/12/2017 BOLOGNA Proposta: PPG/2017/219 del 12/12/2017 Struttura proponente: Assessorato proponente:

Dettagli

RELAZIONE TECNICA (ai sensi art. 6 Reg. CE 852/2004 e della Determina della Regione Emilia Romagna n del 3 novembre 2013)

RELAZIONE TECNICA (ai sensi art. 6 Reg. CE 852/2004 e della Determina della Regione Emilia Romagna n del 3 novembre 2013) RELAZIONE TECNICA (ai sensi art. 6 Reg. CE 852/2004 e della Determina della Regione Emilia Romagna n. 14738 del 3 novembre 2013) ALLEVAMENTO SUINO NB: la compilazione delle parti evidenziate in grigio

Dettagli

C H I E D E VENGA INTEGRATO IL CODICE AZIENDALE PER L ALLEVAMENTO DELLA/E SEGUENTE/I SPECIE

C H I E D E VENGA INTEGRATO IL CODICE AZIENDALE PER L ALLEVAMENTO DELLA/E SEGUENTE/I SPECIE Allegato 1 bis I.O. /SA/08 Registrazione aziende zootecniche Rev.5 Alla ASL4 CHIAVARESE S.C. Sanità Animale e Igiene degli Allevamenti Via GB Ghio, 9 16043 CHIAVARI (GE) Il/La sottoscritta/o Nat _ a il

Dettagli

MILANO - GIOVEDÌ, 1 MARZO Sommario. Decreto dirigente struttura 19 febbraio n. 1491

MILANO - GIOVEDÌ, 1 MARZO Sommario. Decreto dirigente struttura 19 febbraio n. 1491 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE MILANO - GIOVEDÌ, 1 MARZO 2007 1º SUPPLEMENTO STRAORDINARIO Sommario Anno XXXI - N. 44 - Poste Italiane - Spedizione in abb. postale - 45% - art. 2, comma 20/b

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE

BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO LA PRESIDENZA DELLA REGIONE - VIALE ALDO MORO 52 - BOLOGNA Parte seconda - N. 24 Anno 48 6 febbraio 2017 N. 29 ORDINANZA DEL PRESIDENTE

Dettagli

Canili e gattili: requisiti strutturali, organizzativi e biosicurezza

Canili e gattili: requisiti strutturali, organizzativi e biosicurezza Corso per operatori addetti alla cattura e custodia dei cani vaganti Canili e gattili: requisiti strutturali, organizzativi e biosicurezza Dott. Mario MARINO Canili e gattili: requisiti strutturali Regolamento

Dettagli

Certificato sanitario per gli animali vivi trasportati dall azienda al macello

Certificato sanitario per gli animali vivi trasportati dall azienda al macello Certificato sanitario per gli animali vivi trasportati dall azienda al macello Certificato sanitario per gli animali vivi trasportati dall azienda al macello 15/07/2010 7.26.00 U CERTIFICATO SANITARIO

Dettagli

REGIONE EMILIA ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE ORDINANZA N BOLOGNA 01/10/2004

REGIONE EMILIA ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE ORDINANZA N BOLOGNA 01/10/2004 REGIONE EMILIA ROMAGNA - GIUNTA REGIONALE ORDINANZA N.000242 BOLOGNA 01/10/2004 OGGETTO: INFLUENZA AVIARIA MISURE DI CONTENIMENTO DELLA INFLUENZA AVIARIA DA STIPITI A BASSA PATOGENICITA' SUL TERRITORIO

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO PER LA SANITA PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI Ordinanza del Ministro della Salute Misure urgenti di protezione per casi di influenza

Dettagli

Ordinanza n. 14 del 17 febbraio 2017

Ordinanza n. 14 del 17 febbraio 2017 Ordinanza n. 14 del 17 febbraio 2017 OGGETTO: Influenza aviaria. Istituzione delle misure di restrizione a seguito di positività per HPAI H5N8 nel Comune di Monzambano (MN). NOTE PER LA TRASPARENZA: Con

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE

REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Presidente ORDINANZA Num. 12 del 09/02/2018 BOLOGNA Proposta: PPG/2018/16 del 08/02/2018 Struttura proponente: Assessorato proponente:

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE. sostituito, ai sensi del decreto n. 187/2016 dalla Vice Presidente Elisabetta Gualmini

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE. sostituito, ai sensi del decreto n. 187/2016 dalla Vice Presidente Elisabetta Gualmini IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE sostituito, ai sensi del decreto n. 187/2016 dalla Vice Presidente Elisabetta Gualmini Visti: il T.U.L.L.S.S approvato con R.D. n. 1265/34; l art. 32 della Legge 23/12/1978

Dettagli

INDAGINE EPIDEMIOLOGICA PER MALATTIA DI AUJESZKY DEL SUINO SIEROPOSITIVITA * CORRELAZIONE EPIDEMIOLOGICA SINTOMI CLINICI

INDAGINE EPIDEMIOLOGICA PER MALATTIA DI AUJESZKY DEL SUINO SIEROPOSITIVITA * CORRELAZIONE EPIDEMIOLOGICA SINTOMI CLINICI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA PER MALATTIA DI AUJESZKY DEL SUINO L INFEZIONE E STATA DIAGNOSTICATA/SOSPETTATA IN SEGUITO A: SIEROPOSITIVITA * CORRELAZIONE EPIDEMIOLOGICA SINTOMI CLINICI * controllo eseguito

Dettagli

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO VETERINARIO E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE DR. FRANCESCO BRESCIANINI

IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO VETERINARIO E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE DR. FRANCESCO BRESCIANINI DIREZIONE SANITARIA DIPARTIMENTO VETERINARIO E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE Viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030/3839005 Fax 030/3839009 E-mail: PrevenzioneVeterinaria@ats-brescia.it

Dettagli

Ordinanza del Ministro della Salute 11 febbraio 2006

Ordinanza del Ministro della Salute 11 febbraio 2006 Ordinanza del Ministro della Salute 11 febbraio 2006 (testo integrato con O.M. 14 febbraio 2006 in corsivo, e con nota MinSal prot. DGVA.VIII/6669/P-I.8.d/108 del 15/02/2006 in corsivo sottolineato) Misure

Dettagli

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA

SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA 2007 CAUCASO FEDERAZIONE RUSSA 2014 ALCUNI PAESI UNIONE EUROPEA SETTEMBRE 2018 CINGHIALI SELVATICI BELGIO EPIDEMIOLOGIA Malattia virale dei suini e dei cinghiali Non esistono

Dettagli

Trasmissione elettronica N. prot. DGSAF in Docspa/PEC. Assessorati sanità Servizi veterinari Regioni e Province Autonome Servizi Veterinari IIZZS

Trasmissione elettronica N. prot. DGSAF in Docspa/PEC. Assessorati sanità Servizi veterinari Regioni e Province Autonome Servizi Veterinari IIZZS 0019967-31/08/2017-DGSAF-MDS-P Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA ANIMALE E DEI FARMACI VETERINARI Ufficio 3 Centro Nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali Unità

Dettagli

Ordinanza 26 agosto 2005

Ordinanza 26 agosto 2005 Ordinanza 26 agosto 2005 Ministero della Salute. Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile. Testo coordinato all'ordinanza del Ministero della Salute

Dettagli

MINISTERO DELLA SALUTE DGSAF CENTRO NAZIONALE DI REFERENZA PER L INFLUENZA AVIARIA C/O ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DELLE VENEZIE

MINISTERO DELLA SALUTE DGSAF CENTRO NAZIONALE DI REFERENZA PER L INFLUENZA AVIARIA C/O ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DELLE VENEZIE DIREZIONE GENERALE CURA DELLA PERSONA, SALUTE E WELFARE SERVIZIO PREVENZIONE COLLETTIVA E SANITÀ PUBBLICA IL RESPONSABILE AREA SANITÀ VETERINARIA E IGIENE DEGLI ALIMENTI GIUSEPPE DIEGOLI TIPO ANNO NUMERO

Dettagli

ALLEVAMENTO DI GATTI RELAZIONE TECNICA

ALLEVAMENTO DI GATTI RELAZIONE TECNICA ALLEVAMENTO DI GATTI RELAZIONE TECNICA DA ALLEGARE ALLA SCIA AI SENSI DELLA L.R. N. 5/2005 1 GENERALITA a. UBICAZIONE (non ammessa nelle zone definite urbane dal PRG): Comune,via, n.,tel. b. DISTANZA DAL

Dettagli

Piano Regionale per il monitoraggio permanente dell'influenza aviare Risultati dei controlli anno 2005

Piano Regionale per il monitoraggio permanente dell'influenza aviare Risultati dei controlli anno 2005 Piano Regionale per il monitoraggio permanente dell'influenza aviare Risultati dei anno 2005 Con lo scopo di mantenere un costante monitoraggio sulla situazione sanitaria della popolazione avicola regionale

Dettagli

ALLEGATOH alla Dgr n del 16 settembre 2008 pag. 1/7

ALLEGATOH alla Dgr n del 16 settembre 2008 pag. 1/7 ALLEGATOH alla Dgr n. 2560 del 16 settembre 2008 pag. 1/7 Az. ULSS CONTROLLO UFFICIALE IN ALLEVAMENTO DI SUINI PER LA QUALIFICA SANITARIA DI AZIENDA UFFICIALMENTE ESENTE DA TRICHINE Protocollo data Codice

Dettagli

SINTESI NON TECNICA A.I.A. ROSSINI STEFANO E GIORGIO SOCIETA' AGRICOLA SEMPLICE UBICATA NEL COMUNE DI BONAVIGO LOC. SAN PIETRO

SINTESI NON TECNICA A.I.A. ROSSINI STEFANO E GIORGIO SOCIETA' AGRICOLA SEMPLICE UBICATA NEL COMUNE DI BONAVIGO LOC. SAN PIETRO SINTESI NON TECNICA A.I.A. ROSSINI STEFANO E GIORGIO SOCIETA' AGRICOLA SEMPLICE UBICATA NEL COMUNE DI BONAVIGO LOC. SAN PIETRO DESCRIZIONE INTERVENTO L allevamento avicolo della Società Agricola Rossini

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE

BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO LA PRESIDENZA DELLA REGIONE - VIALE ALDO MORO 52 - BOLOGNA Parte seconda - N. 174 Anno 48 4 agosto 2017 N. 228 DECRETO DEL PRESIDENTE

Dettagli

(Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione non è obbligatoria) DECISIONI COMMISSIONE

(Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione non è obbligatoria) DECISIONI COMMISSIONE 31.8.2007 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 227/33 II (Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione non è obbligatoria) DECISIONI COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del

Dettagli

B) INFORMAZIONI SUI TRATTAMENTI E SULLA CATENA ALIMENTARE (I.C.A.), di cui al Reg.853 del 2004

B) INFORMAZIONI SUI TRATTAMENTI E SULLA CATENA ALIMENTARE (I.C.A.), di cui al Reg.853 del 2004 DICHIARAZIONE DI PROVENIENZA E DI DESTINAZIONE DEGLI ANIMALI (Mod. 4) DELLA SPECIE AVICOLA REGIONE ASL A) IDENTIFICAZIONE I n. riportati in allegato, provengono dall'allevamento identificato dal Codice

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

REGIONE EMILIA-ROMAGNA REGIONE EMILIA-ROMAGNA GIUNTA REGIONALE Atto del Presidente: ORDINANZA n 185 del 16/09/2013 Num. Reg. Proposta: PPG/2013/192 del 16/09/2013 Oggetto: INFLUENZA AVIARIA. MISURE DI CONTENIMENTO SUL TERRITORIO

Dettagli

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA n del 17 marzo 2003

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA n del 17 marzo 2003 DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA n. 4437 del 17 marzo 2003 Oggetto: Influenza aviaria Misure di contenimento dell influenza aviaria da stipiti a bassa patogenicità sul territorio della Regione Lombardia.

Dettagli

Allegato n. 2: Check list per Controllo Ufficiale in allevamento suinicolo

Allegato n. 2: Check list per Controllo Ufficiale in allevamento suinicolo A.S.L. N DI SERVIZIO VETERINARIO Oggetto: Controllo ufficiale Piano di eradicazione PSA 2012/2013 Data: Codice Azienda: IT Comune e Località azienda: Proprietario degli animali/denominazione Tel. Detentore

Dettagli

Organismo Pagatore AGEA Via Palestro, ROMA. Via N. Tommaseo, PADOVA. Largo Caduti del Lavoro, BOLOGNA

Organismo Pagatore AGEA Via Palestro, ROMA. Via N. Tommaseo, PADOVA. Largo Caduti del Lavoro, BOLOGNA AREA COORDINAMENTO Via Salandra, 13 00187Roma Tel. 06.49499.1 Fax 06.49499.770 Prot. ACIU.2015.298 (CITARE NELLA RISPOSTA) Roma li. 19 giugno 2015 Organismo Pagatore AGEA Via Palestro, 81 00185 ROMA AVEPA

Dettagli

Attività di controllo per una filiera alimentare sicura

Attività di controllo per una filiera alimentare sicura Conferenza stampa 7 aprile 2015 Attività di controllo per una filiera alimentare sicura Dott. Silvio Borrello 1 Controlli su animali e prodotti derivati provenienti dall UE Perché? Per tenere traccia e

Dettagli

Mauro Cavalca Enrico Stefani

Mauro Cavalca Enrico Stefani Le anagrafi zootecniche come supporto alla sanità degli allevamenti e alla sicurezza alimentare settore suinicolo Criticità nelle procedure per conferire e mantenere le qualifiche sanitarie Mauro Cavalca

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE

BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO LA PRESIDENZA DELLA REGIONE - VIALE ALDO MORO 52 - BOLOGNA Parte seconda - N. 99 Anno 48 5 maggio 2017 N. 125 ORDINANZA DEL PRESIDENTE

Dettagli

Quadro VIRUS HPAI H5-H7 in Europa e Italia Situazione contingente nel Lazio

Quadro VIRUS HPAI H5-H7 in Europa e Italia Situazione contingente nel Lazio Riunione Servizi Veterinari Regione Lazio Influenza Aviaria Attività di sorveglianza straordinaria Roma, 13/11/2017 Quadro VIRUS HPAI H5-H7 in Europa e Italia Situazione contingente nel Lazio Istituto

Dettagli

Il sottoscritto nato a il. Indirizzo Comune prov. C a p telefono cell. fax. CF/P.IVA

Il sottoscritto nato a il. Indirizzo Comune prov. C a p telefono cell. fax. CF/P.IVA RICHIESTA DI: ATTRIBUZIONE VARIAZIONE INTEGRAZIONE DEL CODICE DI IDENTIFICAZIONE AZIENDALE ai sensi del D.P.R. 317/96 e s.m.i. e del D.Lgs 158/06 e s.m.i. Il sottoscritto _ nato a il Indirizzo Comune prov

Dettagli