Sicurezza e qualità nell installazione

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1 CAMINI, CONDOTTI e CANNE FUMARIE Sicurezza e qualità nell installazione Bolgare (BG) - 09 Novembre 2018 Manuel Pagnoncelli Uff. Tecnico & Responsabile AN CAMINI Pag. 1

2 AN CAMINI opera nel settore camini/canne fumarie da oltre 30 anni, dal 1982 produce e commercializza su tutto il territorio nazionale. Da sempre attenta alle problematiche AMBIENTALI e di SICUREZZA collabora fin dal 1988 con CTI CIG per la stesura delle norme UNI. Pag. 2

3 Camini - Condotti per Intubamento Canne fumarie Accessori per FUMISTERIA a Legna Camini per GRUPPI ELETTROGENI Ciminiere AUTOPORTANTI Camini per applicazioni SPECIALI Cond. di VENTILAZIONE luoghi sicuri Pag. 3

4 Sede Magazzino Principale AN CAMINI S.r.l. via Vienna nr Zingonia di Verdellino BERGAMO Pag. 4

5 BESTIARIO delle INSTALLAZIONI Foto e Immagini di casi reali Pag. 5

6 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 6

7 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 7

8 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 8

9 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 9

10 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 10

11 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 11

12 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 12

13 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 13

14 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 14

15 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 15

16 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 16

17 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 17

18 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 18

19 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 19

20 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 20

21 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 21

22 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 22

23 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 23

24 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 24

25 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 25

26 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 26

27 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 27

28 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Pag. 28

29 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 29

30 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Pag. 30

31 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Pag. 31

32 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Pag. 32

33 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Pag. 33

34 Alcuni esempi di installazioni PERICOLOSE.. Pag. 34

35 Esempio di scarico a tetto.. Pag. 35

36 Esempio di scarico a tetto.. Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 36

37 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Pag. 37

38 Perché è importante progettare le canne fumarie? Per ottimizzare la combustione ed ottenere i rendimenti dichiarati dai produttori di caldaie Per motivi di sicurezza ed efficacia delle canne fumarie Per consentire una manutenzione sicura ed economica Pag. 38

39 Perché è importante progettare le canne fumarie? Per ottimizzare la combustione ed ottenere i rendimenti dichiarati dai produttori di caldaie Per motivi di sicurezza ed efficacia delle canne fumarie Per consentire una manutenzione sicura ed economica Pag. 39

40 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Il raggiungimento delle performance di rendimento dei generatori caldaie... stufe caminetti dichiarati dai costruttori, sono ottenibili SOLO se si riproducono, nei contesti abitativi, le condizioni di funzionamento più vicine possibili a quelle realizzate nei laboratori durante le prove di certificazione; è necessario pertanto garantire il tiraggio del camino richiesto dal costruttore dell apparecchio (es. 12 Pa per le stufe a legna / verifica pressione residua uscita fumi caldaia) Pag. 40

41 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Per ottimizzare i rendimenti è necessario verificare: Il Tiraggio La Velocità dei fumi La temperatura uscita fumi (rischio congelamento) Temperatura di contatto (rischio ustioni) Pag. 41

42 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione La canna fumaria è un «SISTEMA IN PERFETTO EQUILIBRIO» La FORZA che garantisce il funzionamento di un camino è il TIRAGGIO Esso si genera grazie alla differenza di densità tra l aria in ambiente e i fumi di combustione. Questa tipologia di tiraggio è detta TIRAGGIO NATURALE o DEPRESSIONE Depressione = sicurezza passiva Pag. 42

43 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Il fumo tende naturalmente a salire verso l alto essendo più caldo (meno denso e più leggero). Maggiore è la differenza di temperatura tra aria esterna e fumo, più alta sarà la forza e la velocità del fumo Pag. 43

44 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Gruppi elettrogeni o caldaie a condensazione lavorano con TIRAGGI FORZATO e/o in PRESSIONE POSITIVA. In questo caso il motore a scoppio o i ventilatori dei bruciatori generano meccanicamente il tiraggio. Pag. 44

45 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Fattori che influiscono sul tiraggio L altezza e il diametro della canna fumaria Densità dell aria (varia in base all altitudine) Lunghezza canali da fumo Spostamenti...Curve...Tee e perdite localizzate Altezza e forma dei Comignoli Venti prevalenti e zone di reflusso al tetto Pag. 45

46 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione La scelta degli accessori influenza il tiraggio di un camino Pag. 46

47 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Allo sbocco sul tetto bisogna assolutamente andare oltre la zona di reflusso e, se necessario, altre il colmo. Pag. 47

48 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Diversi terminali hanno diverse perdite di carico Pag. 48

49 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione UNI EN Canne fumarie singole a servizio di un solo generatore, con potenza inferiore e/o superiore a 35 Kw UNI EN Canne fumarie collettive e/o collettori a servizio di più generatori, con potenza inferiore e/o superiore a 35 Kw Pag. 49

50 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione SOFTWARE PER DIMENSIONAMENTO Pag. 50

51 Perché è importante progettare le canne fumarie? Per ottimizzare la combustione ed ottenere i rendimenti dichiarati dai produttori di caldaie Per motivi di sicurezza ed efficacia delle canne fumarie Per consentire una manutenzione sicura ed economica Pag. 51

52 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione I principali parametri da prendere in considerazione: Temperatura massima in uscita dei fumi Classe di resistenza alla corrosione Tenuta alle condense acide Livello di pressione Resistenza all incendio di fuliggine a 1000 C Pag. 52

53 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione NORME per il corretto abbinamento tra combustibile/apparecchio/materiale di costruzione (UNI 11278/2017 EX UNI TS 11278/2008) Pag. 53

54 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Alcuni esempi di designazione secondo norma CE di Camini e Canne fumarie La norma UNI 11278/2017 dà precise indicazioni su come scegliere la canna fumaria in abbinamento all apparecchio T600 H1 - W V2 L50060 O50 T600 N1 - W V2 L50050 G70 T600 N1 - W V2 L50040 G300M T450 N1 - W V2 L50010 G T120 - P1 - W V2 L50040 O30 Pag. 54

55 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione La COMBUSTIONE OTTIMALE garantisce basse emissioni, alti rendimenti e conseguenti bassi consumi, ed è ottenibile SOLO se il Sistema di Evacuazione Fumi viene PROGETTATO CORRETTAMENTE. Non può essere improvvisato all ultimo momento!!!! Una canna fumaria ben progettata ha necessità di una minore manutenzione e pulizia. Pag. 55

56 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione La norma per il dimensionamento delle canne fumarie è la UNI EN E una norma di calcolo collaudata ormai in uso da oltre un decennio. Sul mercato sono disponibili diversi software, alcuni dei quali distribuiti anche gratuitamente dalle aziende, per il facile calcolo della sezione più idonea alla stufa o al caminetto da installare. Pag. 56

57 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione PROGETTARE LA CANNA FUMARIA Pag. 57

58 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione PROGETTARE LA CANNA FUMARIA Pag. 58

59 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione PROGETTARE LA CANNA FUMARIA Pag. 59

60 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione PROGETTARE LA CANNA FUMARIA Pag. 60

61 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione PROGETTARE LA CANNA FUMARIA Scelta del diametro la scelta di un «progettista» non sempre è quella del primo diametro «verde» Pag. 61

62 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione PROGETTARE LA CANNA FUMARIA Pag. 62

63 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione ATTENZIONE ALLE CANNE FUMARIE COLLETTIVE FUNZIONANTI IN PRESSIONE POSITIVA!!! ISTRUIRE GLI UTENTI senza un adeguata preparazione di»conduzione dell impianto» ed esperienza possono trasformarsi in impianti pericolosi Pag. 63

64 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione PROGETTARE LA CANNA FUMARIA Il calcolo prevede la verifica della velocità dei fumi in uscita al Comignolo Troppo bassa: rischio formazione sacche incombusti e difficile diluizione degli inquinanti - Il CO è un Gas esplosivo.. Troppa alta: rischio rumorosità Pag. 64

65 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione VERIFICARE LA TEMPERATURA DI CONGELAMENTO Prescrivere adeguate protezioni al gelo degli scarichi condensa Pag. 65

66 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione PROGETTARE LA CANNA FUMARIA I software danno delle precise indicazioni circa la temperatura attesa sulla parete esterna del camino. Pag. 66

67 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Rischi potenziali di un camino non idoneo PERDITA DI CALORE ATTRAVERSO LA PARETE DEL CAMINO Fumi Freddo Caldo Giunto Punto debole Pag. 67

68 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Rischi potenziali di un camino non idoneo PERDITA DI CALORE ATTRAVERSO LA PARETE DEL CAMINO Ustioni per contatto accidentale Mancato rispetto delle leggi sulla sicurezza negli ambienti di lavoro Riduzione del tiraggio nel camino e riduzione della velocità fumi Formazione di condensa nel camino/canna fumaria!!!@*?! x C 500 C Fumi Pag. 68

69 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Rischi potenziali di un camino non idoneo Incendio dei materiali combustibili prossimi al camino!!! Pag. 69

70 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione SICUREZZA & IGIENE Particolare cura deve essere posta nelle vicinanze di parti combustibili come ad esempio il passaggio di tetti e solai in legno. IMPORTANTE in fase di progettazione distinguere tra prodotti fabbricati in fabbrica e certificati sistema CE, da manufatti compositi realizzati in opera ove esperienza, capacità e serietà delle maestranze contribuiscono al risultato finale. Pag. 70

71 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Pag. 71

72 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Certificato secondo : EN e EN 1859 Aggiornate al 2012 Pag. 72

73 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione NOVITA 2018 Calcolo temperature esterne cavedio Pag. 73

74 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Calcolo temperature esterne cavedio Pag. 74

75 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Temperature esterne canna fumaria Tasto destro del mouse Comando: Proprietà Pag. 75

76 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione SICUREZZA & IGIENE La progettazione e il dimensionamento danno inoltre delle precise indicazioni circa la temperatura dei fumi attesa sulla parete esterna del camino. Pag. 76

77 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Il progettista deve scegliere la designazione della canna fumaria, non è sufficiente allegare la DOP. Pag. 77

78 Perché è importante progettare le canne fumarie? Per ottimizzare la combustione ed ottenere i rendimenti dichiarati dai produttori di caldaie Per motivi di sicurezza ed efficacia delle canne fumarie Per consentire una manutenzione sicura ed economica Pag. 78

79 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Rispettare le Norme che impongono alla predisposizione di tutti gli accessori necessari per una manutenzione FACILE, SICURA, ed ECONOMICA. Moduli per prelievo fumi Moduli per l ispezione Moduli per la pulizia. Ad ogni cambio di direzione al piede del camino Pag. 79

80 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Non sempre l estetica si sposa con la funzionalità Pag. 80

81 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Rispettare le Norme che regolamentano l evacuazione e la diluizione dei fumi in atmosfera, sia tecniche che igieniche e di buon senso evitare concertazioni di inquinanti come nel caso degli scarichi in facciata! Pag. 81

82 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione SICUREZZA & IGIENE Pag. 82

83 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Il libretto USO E MANUTENZIONE. Differisce da modello a modello di canna fumaria Pag. 83

84 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione PROGETTARE LA CANNA FUMARIA SISTEMI DI FISSAGGIO INSTALLAZIONE La certificazione CE per i prodotti immessi sul mercato, include anche le verifiche statiche degli elementi. A Misura A, altezze montaggio mediante raccordi a T in m Diametro nominale in mm: Spessori pareti in mm 0,5 0,6 0, ,3 95,4 113,5 139, ,5 87,8 106,7 125, ,2 82,0 101,5 115, ,5 80,2 99,8 111, ,3 76,4 96,4 104, ,6 72,5 93,0 98, ,9 68,7 89,5 91, ,2 64,9 86,1 84, ,8 57,3 79,2 70, ,4 49,7 72,4 56, ,3 39,2 57,9 47, ,7 43,5 38, ,6 40,1 35, ,5 36,7 32, ,4 33,4 29, ,3 30,0 26, ,2 26,6 23, ,0 23,2 19,8 Pag. 84

85 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Rispettare la Norma prevede l obbligo di apporre una targhetta indelebile in prossimità della canna fumaria, ove siano indicate le informazioni basilari dell impianto fumario. Ragione sociale dell installatore Caratteristiche tecniche del camino posato La direzione lavori per conto del Committente può richiedere che venga consegnata e installata Pag. 85

86 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione PROGETTARE LA CANNA FUMARIA La MORFOLOGIA della canna fumaria è fondamentale per il buon funzionamento. E buona norma lasciare allegata alla dichiarazione di conformità uno schema grafico dell impianto installato, a memoria del lavoro eseguito e per evidenziare eventuali successive manomissioni o interventi effettuati da personale NON QUALIFICATO. Pag. 86

87 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione Più di 50 Norme e Leggi ( alcune di recentissima emissione ) regolamentano il settore delle stufe e caminetti. Progressivamente ma ancora troppo lentamente il settore sta vincendo una TRADIZIONALE INERZIA Ad adeguandosi alle nuove normative che regolamentano il Sistema di Evacuazione Fumi Pag. 87

88 Canna fumaria L importanza del corretto dimensionamento e della progettazione RIASSUMENDO. Cosa deve includere il progetto di una canna fumaria «SISTEMA FUMARIO» Dimensionamento del camino Progetto morfologico Manuale/Certificato CE per i carichi statici Punti di ispezione e pulizia per manutenzioni periodiche, ordinarie e straordinarie Scelta dei materiali secondo Norma UNI 11278/2017 Targhetta di impianto posta alla base del camino (per sistemi multipli anche in sommità) Libretto/Marchio CE indicante le garanzie e le manutenzioni obbligatorie Pag. 88

89 L impianto più pericoloso è il CAMINO Una canna fumaria progettata a norma, e correttamente realizzata è sinonimo di SICUREZZA. Gli incidenti derivati da una cattiva realizzazione sono di natura prevalentemente diversa in funzione del combustibile utilizzato. GAS = Danni alla persona (Intossicazione da CO) LEGNA = Danni alle cose (Incendi da tetto) Pag. 89

90 L impianto più pericoloso è il CAMINO ITALIA nr. incendi da tetto BRESCIA nr. Incendi da tetto 300 Camino non a regola d arte 53 % Cattiva e/o mancata manutenzione 18 % Fonte dati : CIPI Comitato Italiano Prevenzione Incendi Convegno di Brescia 09 Incendi da tetto Comando provinciale VV.FF. di Brescia Pag. 90

91 L impianto più pericoloso è il CAMINO Pag. 91

92 L impianto più pericoloso è il CAMINO Pag. 92

93 L impianto più pericoloso è il CAMINO Pag. 93

94 L impianto più pericoloso è il CAMINO Pag. 94

95 L impianto più pericoloso è il CAMINO Per prevenire incendi da tetto è indispensabile : Installare prodotto certificato come SISTEMA (EN ) Distanza da materiale combustibile certificata dal PRODUTTORE del sistema fumario (EN ) Rispettare la distanza di sicurezza Prodotto RESISTENTE al FUOCO da fuliggine (G) Utilizzo di isolanti specifici (Passaggio TETTO G00) Prodotto garantito nel tempo Pag. 95

96 Marchio CE prodotti e caratteristiche La designazione di prodotto e le prestazioni garantite Corretto abbinamento prodotto/generatore in funzione del combustibile - (UNI 11278/2017) Combustibili solidi Particolare attenzione al passaggio tetto, protezione, soluzioni applicative (UNI Imp. a biomassa solida per potenze inferiori ai 35 kw) Pag. 96

97 CPD Direttiva Prodotti da Costruzione A seguito del provvedimento del governo, in Italia i prodotti che non sono muniti di conformità CE, attestato di conformità o benestare tecnico europeo DEVONO ESSERE RITIRATI DAL MERCATO, e NON POSSONO essere INCORPORATI o INSTALLATI in edifici. (Art. nr. 11 comma 3 dpr. 246/93) Pag. 97

98 CPD Direttiva Prodotti da Costruzione Armonizzare significa stabilire un linguaggio decifrabile e comprensibile in tutta Europa, attraverso un codice comune a tutti i prodotti che ne identifica solo le prestazioni, ovvero la DESIGNAZIONE di prodotto. Es. di camino metallico T200 P1 W V2 L50040 O 30 Pag. 98

99 CPD Direttiva Prodotti da Costruzione La norma di prodotto, NON definisce e NON entra nel merito di: Norme nazionali d installazione del camino Scelte dei valori di prestazione richiesti per l impiego previsto nella singola nazione. Nel DEFINIRE la. PRESTAZIONE + APPLICAZIONE La scelta è delegata ai legislatori in ciascuno Stato membro esempio : UNI 11278/2017 Pag. 99

100 Norme di prodotto armonizzate UNI EN : 2007 (unico fabbricante) La norma indica i requisiti di prestazione dei prodotti per SISTEMI di camini sia mono che multipla parete con parete interna (a contatto con i fumi) in metallo. UNI EN : 2006 (nessuna limitazione per il fabbricante) La norma indica i requisiti di prestazione dei condotti interni rigidi o flessibili, canali da fumo e raccordi rigidi in metallo. Pag. 100

101 La designazione Temperatura in CONTINUO T600 N1 W V2 L50040 G 70 T600 = Funzionamento in continuo 700 C = Temperatura di prova e livello di picco Pag. 101

102 La designazione Temperatura in CONTINUO T600 N1 W V2 L50040 G 70 La temperatura di contatto/superficie alla temperatura dichiarata T600, NON SUPERA 85 C T C Max 85 C Sulla parete esterna T C Pag. 102

103 La designazione Temperatura in CONTINUO Fonte Spazzacamino Fans Club Pag. 103

104 La designazione Temperatura in CONTINUO Pag. 104

105 La designazione Tenuta alla PRESSIONE T600 N1 W V2 L50040 G 70 P1 = Funzionamento in pressione positiva N1 = Funzionamento in tiraggio Naturale P1 = Sempre quando è presente un ventilatore sull apparecchio Pag. 105

106 La designazione Comport. al FUOCO Lo stesso prodotto può avere tenute alla pressione diverse in base al tipo di installazione Pag. 106

107 La designazione Tenuta alla CONDENSA T600 N1 W V2 L50040 G 70 Resistenza alla condensa D = Secco W = Umido - Condensazione La lettera W è sempre obbligatoria quando è prevista la formazione di CONDENSA (anche in apparecchi normali) quando si installa un terminale TRONCO di CONO ed in ogni caso in presenza di apparecchio a CONDENSAZIONE Pag. 107

108 La designazione Resistenza alla CORROSIONE T600 N1 W V2 L50040 G 70 Resistenza alla Corrosione (UNITS 11278) V1 V2 V3 = Test eseguiti e superati V2 = Top di gamma Vm = Nessun test eseguito Vm = Test non superato Pag. 108

109 La designazione Tipologia di MATERIALE T600 N1 D V2 L G 70 Spessore tubazione Aisi 304 Aisi 316 L99 = Tutti i metalli che NON sono presenti in tabella (deve essere dichiarato obbligatoriamente quale tipo di metallo si utilizza) Pag. 109

110 La designazione Comport. al FUOCO T600 N1 W V2 L50040 G 70 Resistenza al fuoco di fuliggine O = Non resiste G = Resiste al fuoco di fuliggine 1000 C per 30 minuti Distanza di sicurezza in mm. da materiale combustibile Pag. 110

111 La designazione Comport. al FUOCO T600 N1 W V2 L50040 G 70 Temp. massima ammessa per irraggiamento 1000 C 100 C 30 minuti 70 mm. Pag. 111

112 La designazione Comport. al FUOCO La distanza dai materiale combustibili varia in funzione del diametro installato Pag. 112

113 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Coibentazione resistente a 1100 C Coibentazione con CLASSICA COPPELLA Non adatta!!!!!!!!! Pag. 113

114 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Camino di classe T600 coibentato con COPPELLA 300 C Non adatta Pag. 114

115 Marchio CE prodotti e caratteristiche La designazione di prodotto e le prestazioni garantite Corretto abbinamento prodotto/generatore in funzione del combustibile - (UNI 11278/17) Combustibili solidi Particolare attenzione al passaggio tetto, protezione, soluzioni applicative (UNI Imp. a biomassa solida per potenze inferiori ai 35 kw) Pag. 115

116 Norma UNI Ottobre 2017 Titolo Camini/canali da fumo/condotti/canne fumarie metallici Scelta e corretto utilizzo in funzione del tipo di applicazione e relativa designazione del prodotto. Pag. 116

117 Norma UNI Ottobre 2017 Scopo e campo di applicazione Stabilisce i criteri di scelta dei SISTEMI METALLICI di evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi a combustibile solido o liquido, sulla base del corretto abbinamento all apparecchio utilizzatore. Pag. 117

118 Norma UNI Ottobre 2017 La presente norma SI APPLICA a: Camini Canali da fumo Condotti Coassiali Novità! Collettori Novità! Condotti per intubamento utilizzati per l evacuazione dei prodotti della combustione, compresi i vapori di cottura, asserviti ad apparecchi in funzione del tipo di combustibile ( liquido o solido). L utilizzo di condotti flessibili estensibili non è consentito Pag. 118

119 Norma UNI Ottobre 2017 Art. 5 - Installazione Per la costruzione della canna fumaria / camino / condotto / canale da fumo l installatore deve utilizzare prodotti conformi alle seguenti norme: UNI EN UNI EN ed attenersi alle istruzioni di installazione, uso e manutenzione, fornite dal fabbricante. Pag. 119

120 Norma UNI Ottobre 2017 Art. 5.1 / Classe o livello di temperatura (Txxx) Per evitare il pericolo d incendio, si deve rispettare la distanza da materiale combustibile dichiarata dal fabbricante. Dove esiste il pericolo di contatto umano accidentale, l installatore deve verificare che la temperatura della parete esterna non superi determinati valori di sicurezza. Pag. 120

121 Norma UNI Ottobre 2017 Se si superano le temperature di sicurezza, l installatore deve proteggere opportunamente la superficie esterna di contatto mediante schermi di protezione o segregazione delle parti pericolose. Pag. 121

122 Norma UNI Ottobre 2017 Combustibili GASSOSI Combustibili LIQUIDI Combustibili SOLIDI Pag. 122

123 Norma UNI Ottobre 2017 Art. 9 Requisiti minimi con combustibili SOLIDI La classe di temperatura del camino deve essere non minore della temperatura massima di uscita dei fumi dichiarata dal costruttore dell apparecchio. Il flessibile non è consentito nel canale da fumo o raccordo. Temperature minime T Pellets T Tutti gli altri apparecchi (Legna, Cippato ecc ) Pag. 123

124 Norma UNI Ottobre 2017 Art Prodotti che hanno effettuato e superato i test alla corrosione (V1 V2 V3) (prospetto 8) NESSUNA SPECIFICA per il tipo di AISI o per lo spessore Pag. 124

125 Norma UNI Ottobre 2017 Art Prodotti che NON hanno effettuato o superato i test alla corrosione ( Vm ) (prospetto 9) AISI 316 L sp. minimo 1,0 mm. (D) e NO (W - condensazione) AISI 304 (L20) = NON AMMESSO Pag. 125

126 Norma UNI Ottobre 2017 Considerazione finale Tutti i prodotti con designazione V1 V2 V3 non hanno nessuna limitazione in termini di materia prima o spessore di parete richiesta. I prodotti designati Vm (prodotti che non hanno fatto o superato i test alla corrosione) hanno delle FORTISSIME LIMITAZIONI sullo spessore se AISI 316L (minimo 0,6 mm. a secco e 1,0 mm. a condensazione) oltre a NON è ammesso l uso di AISI 304. Pag. 126

127 Marchio CE prodotti e caratteristiche La designazione di prodotto e le prestazioni garantite Corretto abbinamento prodotto/generatore in funzione del combustibile - (UNI TS 11278) Combustibili solidi Particolare attenzione al passaggio tetto, protezione, soluzioni applicative (UNI Imp. a biomassa solida per potenze inferiori ai 35 kw) Pag. 127

128 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art. 1 Scopo e campo di applicazione Prescrive i requisiti di : = Novità rispetto alla precedente del 2005 Progettazione Verifica Installazione Controllo e manutenzione Nei seguenti casi : Impianti riscaldamento ambiente Produzione di acqua calda sanitaria Cottura dei cibi Installati in locali e relative pertinenze Spazi coperti adiacenti all abitazione (es. portici, verande) Potenza inferiore ai 35 Kw Pag. 128

129 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art. 1 Scopo e campo di applicazione Pag. 129

130 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI Ogni apparecchio deve essere collegato ad un sistema di evacuazione fumi Lo scarico dei fumi deve avvenire a tetto E vietato lo scarico a parete o in spazi chiusi anche a cielo libero Pag. 130

131 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art. 1 Scopo e campo di applicazione Biocombustibili solidi Apparecchi alimentati sia manualmente che a caricamento automatico Locali e relative pertinenze Spazi coperti adiacenti alle abitazioni ad eccezione delle prescrizioni non pertinenti come le prese d aria, coesistenza altri apparecchi e volumi minimi Pag. 131

132 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) H OSTRUZIONI ARIA sufficiente ALTEZZA camino RESTRINGIMENTI del camino Pag. 132

133 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) In generale l installazione NON deve DANNEGGIARE l edificio o altri impianti. Art. 6.2 Installazioni AMMESSE Nel locale possono preesistere o essere installati apparecchi funzionanti in modo stagno rispetto al locale, senza limitazioni (apparecchi a gas di tipo C, come definiti dalla UNI 7129) o che non mettano in depressione il locale rispetto all ambiente esterno. Pag. 133

134 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Installazioni VIETATE Non possono essere presenti e funzionanti apparecchi di tipo A e di tipo B (per la classificazione vedere UNI e UNI 7129). Condotti di ventilazione di tipo collettivo e/o elettroventilatori/aspiratori collegati con l esterno e/o apparecchiature che possano mettere in depressione il locale, o in ogni caso in presenza di una depressione del locale maggiore di 4 Pa. Locali con pericolo incendio. Pag. 134

135 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Installazioni VIETATE Nei BAGNI, CAMERE da LETTO o MONOLOCALI esclusivamente apparecchi stagni o a focolare chiuso con presa d aria di combustione collegata con l esterno. Pag. 135

136 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI VIETATE le canne fumarie collettive VIETATO convogliare cappe cucina, o in generale altri apparecchi nel canale da fumo o nel camino Evitare di scaricare il peso del camino direttamente sopra l apparecchio Il camino deve essere adibito ad uso esclusivo dello scarico dei fumi, è vietato far transitare all interno del camino stesso altri canali o tubazioni o impianti (es: canaline, cavi tubazioni del solare, altri condotti di scarico fumi ecc..) Pag. 136

137 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI Al termine del montaggio l installatore deve compilare e fissare in modo visibile la placca camino. Ad esempio applicata all interno dello sportello dell ispezione Pag. 137

138 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) La PLACCA CAMINO (detta anche placchetta) è la carta d identità-targa del camino e contiene tutti i dati necessari per sapere quali prestazioni è in grado di garantire il camino installato. Identifica le capacità e i limiti del camino al quale ci si vuole collegare. Pag. 138

139 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Informazioni contenute nella PLACCA CAMINO Nome o marchio del fabbricante Marchio CE con nr. dell ente certificatore Designazione del prodotto Diametro installato Distanza da materiale combustibile Dati dell installatore Data di installazione Pag. 139

140 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Parte riservata all AZIENDA Parte riservata all INSTALLATORE Pag. 140

141 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Nella combustione a biomassa solida gli elementi critici da tenere in massima considerazione sono : TEMPERATURA in CONTINUO del fumo FUOCO di FULIGGINE interno Di conseguenza gli elementi fondamentali da curare nella posa sono : ISOLAMENTO delle tubazioni DISTANZA di SICUREZZA da materiale combustibile Pag. 141

142 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art. B.2 CLASSE di TEMPERATURA Nel caso di apparecchi a pellet (UNI EN 14785) la classe minima è T200 In tutti i casi diversi dalla UNI EN la classe minima è T400 (es Legna, Cippato ecc..) (Indicazione già presente in UNI 11278) Pag. 142

143 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art. B.3 CLASSE di resistenza al FUOCO di FULIGGINE E sempre prescritta la classe G (resistenza al fuoco di fuliggine) seguita dalla distanza di sicurezza XX Nel caso di apparecchi a pellet (UNI EN 14785), solo se si utilizzano prodotti con DOPPIA DESIGNAZIONE (G e O in funzione della presenza o meno di guarnizione di tenuta) e per il solo canale da fumo, si deve osservare come distanza minima quella indicata dalla Gxx e in caso di incendio di fuliggine di devono ripristinare le condizioni iniziali Pag. 143

144 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art. B.3 CLASSE di resistenza al FUOCO di FULIGGINE Prodotto con DOPPIA designazione SI Senza guarnizione T600 N1 W V2 L50040 G 70 Con guarnizione T200 P1 W V2 L50040 O 20 Prod. con solo UNA design. (es ALLUMINIO) NO Con guarnizione T200 P1 W V2 L50040 O 20 Pag. 144

145 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI I materiali devono essere idonei e marcati CE attraverso la conformità alle relative norme di prodotto I materiali devono essere di classe A1 (incombustibili UNI ) Il cavedio deve essere di classe A1 (incombustibili UNI ) Deve essere sempre in DEPRESSIONE (anche se intubato) Pag. 145

146 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI Attraversamento di materiali COMBUSTIBILI - TETTI SOLAI PARETI Prodotti certificati secondo le norme : UNI EN , UNI EN , UNI EN , UNI EN 1806 Componenti di un SISTEMA CAMINO con rispetto distanza in ARIA LIBERA ( G 70) Componenti di un SISTEMA CAMINO con modalità di isolamento indicata dal fabbricante in ARIA CHIUSA (se prevista e dichiarata) Pag. 146

147 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI Attraversamento di materiali COMBUSTIBILI - TETTI SOLAI PARETI Camino composito con calcolo delle distanze di sicurezza secondo EN e piena responsabilità dell installatore APPOSITI SISTEMI di PROTEZIONE dichiarati idonei dal fabbricante Quando i sistemi di protezione NON sono G00 sono da evitare i PONTI TERMICI Pag. 147

148 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Evacuazione dei fumi - REQUISITI GENERALI Attraversamento di materiali COMBUSTIBILI - TETTI SOLAI - PARETI Sistema camino Coibentato Monoparete Pag. 148

149 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) T600 N1 W V2 L50040 G 70 Temp. massima ammessa per irraggiamento 1000 C 100 C 30 minuti 70 mm. Pag. 149

150 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Coibentazione resistente a 1100 C Coibentazione con CLASSICA COPPELLA Non adatta!!!!!!!!! Pag. 150

151 ANC SUPERISOLANTE - MICROPOROSO 3 cm. di MICROPOROSO 3 giri di pannello su MONOPARETE Pag. 151

152 ANC SUPERISOLANTE - MICROPOROSO Interno Esterno max 89 C Pag. 152

153 ANC SUPERISOLANTE - MICROPOROSO Pag. 153

154 ANC SUPERISOLANTE - MICROPOROSO Pag. 154

155 ANC SUPERISOLANTE - MICROPOROSO Pag. 155

156 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Pag. 156

157 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Installazione Verticale Installazione Orizzontale Pag. 157

158 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Pag. 158

159 ANC SUPERCOPPELLA 13 mm. G90 Pag. 159

160 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) CANALI DA FUMO Prescrizioni, indicazioni e divieti Pag. 160

161 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CANALI DA FUMO Requisiti generali Devono essere COIBENTATI se passano all interno di locali freddi o se sono esterni all edificio NON devono attraversare locali compartimentati, con pericolo incendio, dove è vietato installare apparecchi a combustione, locali o spazi non ispezionabili Permettere la normale dilatazione. Pag. 161

162 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CANALI DA FUMO Requisiti generali Essere fissati all imbocco senza sporgere all interno del camino stesso Sono vietati i metallici flessibili Pag. 162

163 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CANALI DA FUMO Requisiti generali VIETATI tratti in contro-pendenza Salvo diversa indicazione del costruttore, avere sempre e per tutta la lunghezza un diametro pari o maggiore di quello dell uscita fumi dell apparecchio Eventuali cambi di sezione/diametro sia in aumento che in riduzione sono ammessi solo all imbocco del camino, in particolare le riduzioni di diametro devono essere di tipo conico Pag. 163

164 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CANALI DA FUMO Requisiti generali Limitare la formazione di condensa ed evitare la eventuale fuoriuscita dalle giunzioni Deve permettere il recupero della fuliggine, essere scovolabile e ispezionabile anche con accesso dall apparecchio stesso Pag. 164

165 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CANALI DA FUMO Prescrizioni aggiuntive Apparecchi a TIRAGGIO NATURALE Salvo diverse indicazioni del costruttore o di calcolo secondo UNI EN Per CAMINETTI con scarichi a soffitto o a parete non coassiali rispetto all'uscita dei fumi, realizzare i cambi di direzione con curve massimo a 45 Per le STUFE sono ammessi al massimo 3 cambi di direzione al max. di 90 (compreso l allacciamento) con lunghezza massima in proiezione in pianta di 2 mt. Pag. 165

166 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CANALI DA FUMO Prescrizioni aggiuntive Camino Raccordo Canale da fumo Pag. 166

167 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Solo se calcolato secondo SI UNI EN Oppure Solo se indicato dal costruttore Pag. 167

168 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) App. tiraggio NATURALE Al massimo 2 curve 90 1 allaccio al camino Pag. 168

169 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CANALI DA FUMO Prescrizioni aggiuntive Apparecchi a TIRAGGIO NATURALE I regolatori manuali del tiraggio inseriti nel canale da fumo non devono ostruire ermeticamente la sezione interna del condotto, avere una superficie minima aperta pari al 3% della sezione di passaggio e non minore di 20 cm. In ogni caso devono essere installati nello stesso locale dell apparecchio Eventuali regolatori o registri che immettono aria parassita devono essere installati secondo le istruzioni del fabbricante, ed in caso di installazione stagna il regolatore deve prelevare l aria dall esterno dell abitazione Pag. 169

170 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CANALI DA FUMO Prescrizioni aggiuntive Apparecchi a TIRAGGIO FORZATO Salvo diverse indicazioni del costruttore o di calcolo secondo UNI EN Sono ammessi al massimo 3 cambi di direzione al max. di 90 (compreso l allacciamento) con lunghezza massima in proiezione in pianta di 4 mt. Nel caso di apparecchio con uscita posteriore, il cambio di direzione derivato dal collegamento posteriore (T o curva) NON deve essere conteggiato Pag. 170

171 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) CAMINI Prescrizioni, indicazioni e divieti Pag. 171

172 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CAMINI Requisiti generali Solo funzionamento in depressione a TIRAGGIO NATURALE Forma preferibilmente circolare, se quadrata o rettangolare con angoli avente raggio minimo di 20 mm. e rapporto tra lato lungo e corto al massimo di 1,5 Adibiti ad uso esclusivo dello smaltimento dei fumi Andamento prevalentemente VERTICALE Assenza di strozzature su tutta la lunghezza Massimo 2 cambi di direzione di max. 45 Pag. 172

173 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art CAMINI Requisiti generali Tiraggio come richiesto dall apparecchio, in assenza di indicazioni deve essere mantenuto a 12 Pa Sono ammessi i regolatori di tiraggio per stabilizzare lo stesso Se manca il comignolo (cappello conico) essere di classe W e avere alla base un dispositivo per lo smaltimento dei liquidi Materiali solidi, fuliggine o eventuali condense devono ricadere direttamente nell apparecchio o nella camera di raccolta alla base del camino, la camera di raccolta deve essere facilmente apribile (portello o altro sistema) Pag. 173

174 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Sistemi INTUBATI Prescrizioni, indicazioni e divieti Pag. 174

175 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Sistemi INTUBATI Requisiti generali Solo funzionamento in depressione a TIRAGGIO NATURALE Il sistema intubato deve essere adibito ad uso esclusivo dello scarico dei fumi, è vietato far transitare all interno del sistema e dell intercapedine tra il condotto intubato ed il cavedio altri canali o tubazioni o impianti (es: canaline, cavi tubazioni del solare ecc..) Se manca il comignolo (cappello conico) essere di classe W e avere alla base un dispositivo per lo smaltimento dei liquidi Il sistema deve evitare l ingresso di acqua piovana o neve nell apparecchio Pag. 175

176 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Sistemi INTUBATI Requisiti generali Nel caso di prelievo dell aria di combustione direttamente dall intercapedine, la stessa deve essere aperta alla sommità e correttamente dimensionata (è consigliato l utilizzo di sistemi che comprendono anche il cavedio di adduzione, parte del sistema stesso) I giunti dei condotti, i centratori e i distanziatori non devono ridurre la sezione dell intercapedine oltre il 10% Si deve evitare la disgiunzione degli elementi, se il sistema prevede l utilizzo della fascetta stringitubo, la stessa deve essere utilizzata Pag. 176

177 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Sistemi INTUBATI MULTIPLI Requisiti generali Nei sistemi intubati multipli, sono ammessi funzionamenti a tiraggio naturale (N1) a fianco di condotti in pressione (P1) solo se si garantisce che non interferiscano tra di loro Sono ammessi condotti resistenti al fuoco di fuliggine (G) a fianco di condotti non resistenti (O) solo se si rispetta la distanza di sicurezza del prodotto classificato G Sono ammessi sistemi intubati multipli solo con classificazione A1 (Incombustibile secondo EN ) Pag. 177

178 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Sistemi INTUBATI MULTIPLI Requisiti generali La distanza minima tra le pareti dei condotti (compreso isolante) è di minimo 2 cm. Alla sommità del sistema multiplo devono essere applicate targhette identificative dell apparecchio allacciato o che indicano se il condotto espelle fumi o eventualmente aspira aria Dove necessario ogni condotto del sistema deve essere dotato di sistema di smaltimento delle condense Pag. 178

179 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Sistemi INTUBATI MULTIPLI Requisiti generali N1 N1 P1 N1 NON devono interferire Pag. 179

180 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Sistemi INTUBATI MULTIPLI Requisiti generali O G G G Distanza di sicurezza Gxx Pag. 180

181 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art Sistemi INTUBATI MULTIPLI Requisiti generali A1 A1 C A1 Solo materiali A1 incombustibili Pag. 181

182 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) COMIGNOLI Prescrizioni, indicazioni Pag. 182

183 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art COMIGNOLI Requisiti generali Sezione utile minimo il doppio del camino Impedire la penetrazione nel camino di pioggia, neve e di corpi estranei Avere la funzione di antivento Deve essere fuori dalle zone di reflusso Privo di mezzi meccanici di aspirazione Nel caso di assenza di comignolo o di utilizzo del tipo conico, il camino/condotto deve essere del tipo W e deve essere dotato alla base di smaltimento dei liquidi Pag. 183

184 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) QUOTE di SBOCCO Prescrizioni, indicazioni e divieti Pag. 184

185 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art. 3 Termini e definizioni Torrino (tratto finale): Parte del camino che fuoriesce dal manto di copertura del tetto fino al comignolo Zona di reflusso: Zona oltre l estradosso del tetto in cui si verificano sovrappressioni o depressioni che possono influenzare la corretta evacuazione dei fumi Zona di reflusso Torrino Comignolo Pag. 185

186 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO Zona di reflusso Precedente UNI Pag. 186

187 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO Antenne e Parabole Quote di sbocco rispetto alle parabole mm 500 mm 200 mm Pag. 187

188 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO Altri comignoli o sbocchi Pag. 188

189 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO Distanza da LUCERNARIO (1) Pag. 189

190 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO Distanza da ABBAINO (2) Pag. 190

191 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO Copertura piana TETTO PIANO - LASTRICO SOLARE calpestabile Pag. 191

192 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO TETTO con inclinazione Inferiore a 10 (17,6%) 500 mm Volume tecnico senza aperture Inferiore 2,0 mt. Oltre i 2,0 mt mm Pag. 192

193 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO TETTO con inclinazione Superiore a 10 (17,6%) 500 mm Volume tecnico senza aperture Inferiore 3,0 mt. Oltre i 3,0 mt mm Pag. 193

194 La nuova norma UNI 10683/2012 (11 Ottobre 2012) Art QUOTE di SBOCCO TETTO con ostacolo e FINESTRE / APERTURE mm Volume tecnico con aperture Inferiore 5,0 mt. Tra i 5,0 e 10,0 mt. Pag. 194

195 Grazie per l attenzione Pag. 195

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