Risultati analitici e proposta di revisione dei parametri analitici

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1 Risultati analitici e proposta di revisione dei parametri analitici Enrico Mozzanica ARPA Sezione di Parma Servizio Territoriale 29- Seminario: Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma

2 Argomenti 1. Inquadramento territoriale 2. Area di verifica 3. Analisi effettuate dagli esercenti 4. Criticità 5. Proposte 6. Limiti di riferimento Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 2

3 1. Inquadramento territoriale I dati presentati derivano dal data base predisposto dalla Provincia (Catasto cave) nel quale sono state censite e riportate informazioni ioni su 318 cave realizzate e coltivate a partire dagli anni settanta. a. Il data base è georeferenziato; in tale modo è possibile una rapida descrizione visiva delle sue principali caratteristiche permettendo di rilevare variazioni temporali. Nella fascia dell alta pianura, caratterizzata da una elevata vulnerabilità areale e dalla localizzazione delle principali aree di ricarica degli acquiferi, dagli anni settanta state coltivate un importate numero di cave di ghiaia (197, pari al 62% delle cave censite). Le cave dismesse (219, pari al 69%) sono quelle con la maggiore numerosità. Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 3

4 1. Inquadramento territoriale Rispetto alle 210 cave attivate a partire dal 1980, nel decennio sono state aperte 114 cave (54%). In riferimento alla vulnerabilità intrinseca (non di tipo idrogeologico) delle aree di coltivazione delle 318 cave, si evidenzia un aumento della vulnerabilità passando dallo stato in ante-operam al post- operam (dal 2% al 44 % con vulnerabilità estremamente elevata). Delle 318 cave il 61% sono state coltivate senza interessare la falda, il 19 % con coltivazione sotto falda, nel restante 20% non n era presente falda. Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 4

5 1. Inquadramento territoriale: materiali coltivati (Catasto 2009) n % Argille Ghiaie Pietre Sabbie 21 7 TOTALE Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 5

6 1. Inquadramento territoriale: stato delle cave (Catasto 2009) n % Attiva Da sfruttare 12 3 Esaurita Sospesa 25 8 TOTALE Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 6

7 1. Inquadramento territoriale: periodo di approvazione/coltivazione one (Catasto 2009) n % < TOTALE Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 7

8 1. Inquadramento territoriale: stima vulnerabilità intrinseca ante (Catasto 2009) Ante % Post % Estremamente elevata Elevata Alta Media Bassa = TOTALE Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 8

9 1. Inquadramento territoriale: stima vulnerabilità intrinseca post (Catasto 2009) Ante % Post % Estremamente elevata Elevata Alta Media Bassa = TOTALE Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 9

10 1. Inquadramento territoriale: coltivazione sopra/sotto falda (Catasto 2009) n % Cava sopra falda Cava sotto falda = TOTALE Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 10

11 1. Inquadramento territoriale: tipo di falda (Catasto 2009) n % Assente Confinata 5 2 Freatica = 2 1 TOTALE Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 11

12 2. Area di verifica Rispetto alle 318 cave censite in provincia di Parma a partire dagli d anni settanta, 239 (75%) sono le cave collocate nella fascia dell alta alta-bassa pianura. Nella presente indagine le cave per le quali si dispongono dati analitici riferiti alle caratteristiche delle acque, sono 69 di cui 50 attive. Per ogni cava situata in aree sensibile è stata richiesta una verifica dello stato della falda tramite realizzazione di piezometri. Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 12

13 2. Area di verifica: i piezometri monitorati Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 13

14 3. Analisi effettuate dagli esercenti La richiesta di caratterizzazione dell acquifero direttamente o indirettamente interessato dalla coltivazione della cava parte dalla d fine degli anni ottanta. La installazione di sistemi di controllo è riferita ad ogni nuova cava situata in area sensibile/significativa; il controllo deve essere intrapreso già prima dell inizio della coltivazione. Annualmente si prevedono i seguenti interventi: sopralluogo mensile con rilievo dei parametri di campo; da trimestralmente a semestralmente analisi completa delle acque In generale dopo la chiusura della cava il monitoraggio tende ad essere protratto, nel migliore delle ipotesi, per due anni. Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 14

15 3. Analisi effettuate dagli esercenti Per tutti gli anni 90 (e non solo) si fa riferimento ad DPR 236/88 relativo alle acque potabili per il consumo umano. Generalmente la richiesta era di analisi tipo C3 C3 allargato per la quale i parametri da sottoporre a ricerca sono riportati nella tabella seguente. Era sufficientemente accettato che i limiti di riferimento fossero gli stessi riportati nel DPR 236/88 Parametro Conduttività Durezza Residuo fisso 180 C Torbidità Ossidabilità Ca SO4 Cl Parametro NH4 NO3 NO2 P tot. Fe - Mn Cr Pb Oli minerali totali Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 15

16 3. Analisi effettuate dagli esercenti Nel 2001 è stato promulgato il DLgs 31, relativo alla qualità delle acque destinate al consumo umano. Mutano alcuni limiti di riferimento (Pb), aumenta il numero di sostanze normate. Nel 2006 è promulgato il DLgs 152. Si definiscono i limiti per le acque di falda relativi ai siti inquinati (allegato 5 tabella 2) con la definizione di parametri di riferimento e limiti relativi a 92 sostanze s specifiche. Nel 2009 è stato promulgato il DLgs 30 che ha modificato la parte terza del DLgs 152/06 inerente i corpi idrici sotterranei Difformità tra il DLgs 31 e 152 allegato 5: parametri ricercati in parte differenti; tetracloroetilene/tricloroetilene (più lassa in DLgs 31/01); trialometani (più lassa in DLgs 31/01); Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 16

17 3. Analisi effettuate degli esercenti A partire dal 2005 si evidenzia una differenziazione nei parametri ri ricercati nelle acque dei piezometri di controllo. Spesso nelle cave di recente coltivazione si ricercano numerose sostanze, non sempre coerenti rispetto ai possibili casi di alterazione delle acque imputabili all escavazione. Esempio di tre report analitici relativi ad acque piezometriche derivanti dal monitoraggio di cave. Caso 1 : refertazione tipo ex 236/88; i parametri ricercati sono quelli suggeriti già negli anni ottanta. Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 17

18 3. Analisi effettuate dagli esercenti: CASO 1 Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 18

19 3. Analisi effettuate dagli esercenti: CASO 2 Caso 2 : oltre ad analisi di tipo microbiologico sono stati ricercati inquinanti specifici; non sono riportati alcuni parametri importanti per l identificazione l delle caratteristiche generali dell acquifero (durezza, Ca, Na, Cl, solfati azoto ammoniacale ). Si evidenzia come siano stati ricercati 46 specifici agrofarmaci appartenenti alle categorie degli insetticidi, fungicidi e diserbanti i più dei quali fuori commercio ed il cui utilizzo è stato revocato; mancano gli agrofarmaci oggi normalmente in uso.. I limiti di riferimento sono quelli del DL31/01 e del 152/06. Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 19

20 3. Analisi effettuate dagli esercenti: CASO 2 Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 20

21 3. Analisi effettuate dagli esercenti: CASO 2 Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 21

22 3. Analisi effettuate dagli esercenti: CASO 2 Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 22

23 3. Analisi effettuate dagli esercenti : CASO 3 Caso 3 : refertazione oltre il 152/06.. cava o sito inquinato? E stata eseguita una approfondita analisi microbiologica (DPR 31/01), sono stati analizzati una serie di inquinanti tratti dal DLgs 31/01 e dal DLgs 152/06. Anche nei siti dichiarati inquinati sono rare ricerche analitiche e così specifiche ed approfondite. Come nel Caso 2 è lecito domandarsi il significato tecnico di ricerche così specifiche ripetute almeno 2/4 volte all anno anno per più anni. Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 23

24 3. Analisi effettuate dagli esercenti: CASO 3 Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 24

25 3. Analisi effettuate dagli esercenti: CASO 3 Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 25

26 4. Criticità Tre puntualizzazioni preliminari: La ricerca sistematica di un elevato numero di parametri non si traduce automaticamente in maggiore controllo e sicurezza ambientale. Le aree di cava nulla hanno a che fare con siti inquinati anche se, storicamente, in alcuni casi si sono trasformate in aree di deposito rifiuti. Indagini di dettaglio potrebbero essere proposte in prossimità di ex cave, oggi dismesse e non ancora sottoposte a recupero/riqualificazione. Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 26

27 4. Criticità 1. I piezometri: Premessa: a. sono superficiali ed intercettano un acquifero considerato scarsamente significativo (freatico); se non sono georeferenziati non sono univocabilmente individuabili: stessa cava con piezometri con la medesima sigla identificativa (Pz1, Pz2 ) ) ma diversa localizzazione; non sono sempre realizzati con gli stessi criteri di sicurezza e durata; non sono sempre correttamente manutenzionati; in alcuni casi risultano sterili durante i mesi estivi Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 27

28 4. Criticità 2. Le acque Premessa: a. spesso le acque intercettate sono alimentate direttamente dai limitrofi corsi d acqua d o presentano alimentazione significativa dalla superficie; b. per lo più dette acque appartengono ad acquiferi generalmente NON direttamente sfruttati e NON protetti (freatico); le acque intercettate possono presentarsi, non solo per motivi naturali, con presenza di sostanze argilliformi in sospensione; questo può generare difficoltà in fase di prelievo, trattamento del campione, analisi ed interpretazione del dato; Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 28

29 4. Criticità 3. Il campionamento nel rapporto di campagna non sempre si riportano tutte le informazioni utili; difformità nelle modalità di prelievo delle acque; non sempre si ha sufficiente attenzione verso lo stato dell acqua che si preleva (es immediato esaurimento dell acqua, verifica profondità reale del piezometro rispetto alla profondità di progetto, eccessiva differenza tra livello statico e dinamico, velocità di spurgo.); trattamento del campione in presenza di acqua torbida dovuto a sostanze in sospensione Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 29

30 4. Criticità 4. Le analisi quali limiti di riferimento utilizzare? uso umano Dlgs 31/01.. siti inquinati Dlgs 152/06.. norma sulla protezione delle acque sotterranee DLgs 30/09 altro.. come considerare le non conformità? ricerca di parametri di scarso significato o del tutto inutili (cloro libero, clorito, cloruro di vinile, cianuri, ); difformità nella rappresentazione dei dati: differenti sistema di misura; differenti forme di rappresentazione (azoto, fosforo); differente sensibilità degli strumenti di analisi. Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 30

31 5. Proposte 1. PRELIEVO ED ANALISI Informazioni da raccogliere in campo, prelievo e trattamento dei campioni Il set analitico 2. PROPOSTA Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 31

32 5. Proposte 1 Prelievo ed analisi: Informazioni da raccogliere in campo, prelievo e trattamento dei campioni A. Inquadramento: stralcio cartina CTR 1:5.000 con punto di campionamento; fotografia del piezometro; denominazione; ubicazione con georeferenziazione UTM x x Y altezza sul livello del mare B. Data prelievo C. Caratteristiche storiche del punto di prelievo: profondità di progetto del piezometro da piano campagna o bocca tubo; diametro del piezometro; Ubicazione filtri: da.. a. D. Dati rilevati in fase di prelievo profondità misurata del piezometro da piano campagna o bocca tubo; soggiacenza statica da piano campagna o bocca tubo; soggiacenza dinamica da piano campagna o bocca tubo; posizionamento pompa aspirazione da piano compagna o bocca tubo; Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 32

33 5. Proposte 1 Prelievo ed analisi: Informazioni da raccogliere in campo, prelievo e trattamento dei campioni determinazioni in campo: T C, T ph, conduttività,, redox, portata di prelievo L/min; stato dell acqua: limpido, opaco, con sedimento E. Metodo di prelievo/varie dinamico Low-Flow (EPA/540/S/504 aprile 1996) altro metodo. tipo contenitori: vetro, PET, PVC, per batteriologico Conservazione: refrigerato / non refrigerato NOTA In presenza di acque torbide con sedimento è importante filtrare a 0,45 µm Esempio: : sedimento argilloso con 20 mg/kg di Pb = µg/kg di Pb = 20 µg/g di Pb. Con 1 g/l di sediemento apporto 20 µg/l di Pb. Il limite delle acque è 10 µg/l Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 33

34 5. Proposte 1 Prelievo ed analisi: il set analitico Oltre alle informazioni prodotte nei dati di campagna si propone un set analitico di riferimento ed uno di approfondimento. Set analitico di riferimento relativo alla caratterizzazione degli acquiferi da effettuare con cadenza da trimestrale a semestrale: Parametro ph Conduttività Residuo fisso 180 C Solfati Ca / Mg Na Cl Parametro NH4 NO3 NO2 P tot. T.O.C. Idrocarburi totali Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 34

35 5. Proposte 1 Prelievo ed analisi: il set analitico Set di approfondimento 1 in dipendenza della localizzazione areale e della storia del sito da effettuare con cadenza semestrale o annuale: metalli: Pb, Ni, Cd, Cu, B. Set di approfondimento 2 in dipendenza della localizzazione areale e della storia del sito senza specifica cadenza Parametro Antiparassitari totali I.P.A. Parametro Organici aromatici totali Alifatici clorurati Parametro Alifatici alogenati Batteriologia Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 35

36 5. Proposte Prelievo dei campioni Riportare tutte le informazioni richieste nel rapporto di campagna. Importanza della georeferenziazione, della profondità in essere del piezometro, della filtrazione a 0,45 µm m nel caso di ricerca dei metalli (filtrazione prevista nel DLgs 30/09) Temporalità delle analisi Compilazione scheda di campagna e rilievo dati di campagna Set analitico di riferimento Set analitico di approfondimento 1 Set analitico di approfondimento 2 da mensile a trimestrale da trimestrale a semestrale da semestrale ad annuale solo casi particolari. Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 36

37 5. Proposte Come considerare i risultati analitici I riferimenti legislativi da utilizzarsi sono il DLgs 31/2001, DLgs D 30/09 ed il DLgs 152/06. In particolare si propone: MONITORAGGIO ANTE DLgs 31/2001 e DLgs 30/09 per i parametri di riferimento ed approfondimento 1 con richieste di indagine conoscitivo in caso di superamento set di riferimento e metalli pesanti MONITORAGGIO CAVE IN COLTIVAZIONE E POST CHIUSURA il DLgs 31/2001 per i parametri relativi al set analitico di riferimento: eventuali superamenti saranno gestiti con richieste di approfondimenti conoscitivi; oscitivi; il DL 152/06 per i parametri relativi al set analitico di approfondimento 1 e 2: eventuali superamenti, se confermati e non dimostrati in ante apertura essere di origine naturale, dovranno essere gestiti all interno del medesimo DLgs In ogni caso è fondamentale riportare su di ogni report analitico la stima del valore di incertezza (valore ± x) Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 37

38 5. Proposte Durata dei controlli Ante coltivazione: : dati di campagna + analisi riferimento + approfondimento 1 Coltivazione: : dati di campagna + analisi riferimento + approfondimento 1 Post chiusura - CAVE SINGOLE - dopo avere terminato la sistemazione finale: - recupero a quota bassa 2 anni dopo la chiusura; - recupero/ripristino a quota alta almeno 2 campagne conoscitive durata cava + sistemazione finale (tri/semestrale/annuale) 2 anni 4 anni Ambiti estrattivi organizzati (Poli, aree comunali caratterizzate e da diversi siti di coltivazione) I diversi interventi estrattivi potranno essere gestiti anche in modo non esclusivo. In fase progettuale potrà essere prevista una rete di monitoraggio ricomprendente due o piùp ambiti estrattivi Post chiusura: : il polo estrattivo situato in area sensibile dovrà essere governato per un più ampio lasso temporale (4 8 anni) individuando, già in fase progettuale, una rete minimale di monitoraggio. Dopo i primi 2-4 anni sarà possibile ridurre del 50% i campionamenti. Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 38

39 6. DLgs 152/2006 Allegato 5 Tabella 2 N ord SOSTANZE Valore limite (µ/l) METALLI 1 Alluminio Antimonio 5 3 Argento 10 4 Arsenico 10 5 Berillio 4 6 Cadmio 5 7 Cobalto 50 8 Cromo totale 50 9 Cromo (VI) 5 10 Ferro Mercurio 1 12 Nichel Piombo Rame Selenio Manganese Tallio 2 18 Zinco 3000 INQUINANTI INORGANICI 19 Boro Cianuri liberi Fluoruri Nitriti Solfati (mg/l) 250 COMPOSTI ORGANICI AROMATICI 24 Benzene 1 25 Etilbenzene Stirene Toluene para-xilene 10 POLICLICI AROMATICI 29 Benzo(a) antracene Benzo (a) pirene Benzo (b) fluorantene Benzo (k,) fluorantene Benzo (g, h, i) perilene Crisene 5 35 Dibenzo (a, h) antracene Indeno (1,2,3 - c, d) pirene Pirene Sommatoria (31, 32, 33, 36 ) 0.1 ALIFATICI CLORURATI CANCEROGENI 39 Clorometano Triclorometano Cloruro di Vinile ,2-Dicloroetano ,1 Dicloroetilene Tricloroetilene Tetracloroetilene Esaclorobutadiene Sommatoria organoalogenati 10 Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 39

40 6. DLgs 152/2006 Allegato 5 Tabella 2 ALIFATICI CLORURATI NON CANCEROGENI 48 1,1 - Dicloroetano ,2-Dicloroetilene ,2-Dicloropropano ,1,2 - Tricloroetano ,2,3 - Tricloropropano ,1,2,2, - Tetracloroetano 0.05 ALIFATICI ALOGENATI CANCEROGENI 54 Tribromometano ,2-Dibromoetano Dibromoclorometano Bromodiclorometano 0.17 NITROBENZENI 58 Nitrobenzene ,2 - Dinitrobenzene ,3 - Dinitrobenzene Cloronitrobenzeni (ognuno) 0.5 CLOROBENZENI 62 Monoclorobenzene ,2 Diclorobenzene ,4 Diclorobenzene ,2,4 Triclorobenzene ,2,4,5 Tetraclorobenzene Pentaclorobenzene 5 68 Esaclorobenzene 0.01 FENOLI E CLOROFENOLI 69 2-clorofenolo ,4 Diclorofenolo ,4,6 Triclorofenolo 5 72 Pentaclorofenolo 0.5 AMMINE AROMATICHE 73 Anilina Difenilamina p-toluidina 0.35 FITOFARMACI 76 Alaclor Aldrin Atrazina alfa - esacloroesano beta - esacloroesano Gamma - esacloroesano (lindano) Clordano DDD, DDT, DDE Dieldrin Endrin Sommatoria fitofarmaci 0.5 DIOSSINE E FURANI 87 Sommatoria PCDD, PCDF (conversione TEF) 4 x 10-6 ALTRE SOSTANZE 88 PCB Acrilammide Idrocarburi totali (espressi come n-esano) Acido para - ftalico Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 40

41 Parametro 6. DLgs 31/2001 Allegato 1 parte C e B Valore di parametro Unità di misura Parametro Valore di parametro Unità di misura ph 6,5-9,5 Conduttività 2500 µscm -1 a 20 C Cloruri 250 mg/l Solfati 250 mg/l Durezza F consigliato Residuo secco a 180 C 1500 mg/l consigliato Disinfettante residuo 0,2 mg/l Ossidabilità 5,0 mg/l O 2 Ammoniaca (NH 4 ) 0,5 mg/l Nitrato (NO 3 ) 50 mg/l Nitrito (NO 2 ) 0,50 mg/l Antiparassitari 0,10 µg/l Antiparassitari-Totale 0,50 µg/l Idrocarburi policiclici aromatici 0,10 µg/l Selenio 10 µg/l Tetracloroetilene Tricloroetilene 10 µg/l Trialometani-Totale 30 µg/l Cloruro di vinile 0,5 µg/l Clorito 700 µg/l Vanadio 50 µg/l Acrilammide 0,10 µg/l Antimonio 5,0 µg/l Alluminio 200 µg/l Arsenico 10 µg/l Benzene 1,0 µg/l Benzo(a)pirene 0,010 µg/l Boro 1,0 mg/l Bromato 10 µg/l Cadmio 5,0 µg/l Cromo 50 µg/l Ferro 200 µg/l Manganese 50 µg/l Rame 1,0 mg/l Sodio 200 mg/l Cianuro 50 µg/l 1, 2 dicloroetano 3,0 µg/l Epicloridrina 0,10 µg/l Fluoruro 1,50 mg/l Piombo 10 µg/l Mercurio 1,0 µg/l Nichel 20 µg/l Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 41

42 6. DLgs 30/2009 Tabella 3 INQUINANTI VALORI SOGLIA (µg/l) METALLI.. Antimonio 5. Arsenico 10. Cadmio** 5 Cromo Totale 50. Cromo VI 5. Mercurio 1 0,03 Nichel 20. Piombo 10 7,2 Selenio 10. Vanadio 50. INQUINANTI INORGANICI.. Boro Cianuri liberi 50. Fluoruri Nitriti 500. VALORI SOGLIA (µg/l)* (interazione acque superficiali) 0,08 (Classe 1) 0,09 (Classe 2) 0,15 (Classe 3) 0,25 (Classe 4) COMPOSTI ORGANICI AROMATICI.. Benzene 1. Etilbenzene 50. Toluene 15. Para-xilene 10. POLICLICI AROMATICI.. Benzo (a) pirene 0,01. Benzo (b) fluorantene 0,1 Benzo (k) fluorantene 0,05. Benzo (g,h,i,) perilene 0,01 Dibenzo (a, h) antracene 0,01. Indeno (1,2,3-c,d) pirene 0,1. ALIFATICI CLORURATI CANCEROGENI.. Triclorometano 0,15. Cloruro di Vinile 0,5. 1,2 Dicloroetano 3. (0,03 sommatoria di benzo(b) e benzo (k) fluorantene) (0,002 sommatoria di benzo g,h,i perilene + indeno(1,2,3-cd) pirene) Solfati Cloruri 250 (mg/l) 250 (mg/l).. Tricloroetilene 1,5. Tetracloroetilene 1,1. Esaclorobutadiene 0,15 0,05 Ammoniaca (ione ammonio) 500. Sommatoria organoalogenati 10. Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 42

43 6. DLgs 30/2009 Tabella 3 e 2 ALIFATICI CLORURATI NON CANCEROGENI.. 1,2 Dicloroetilene 60. ALIFATICI ALOGENATI CANCEROGENI..... Dibromoclorometano 0,13. Bromodiclorometano 0,17. NITROBENZENI.. Nitrobenzene 3,5. CLOROBENZENI.. Monoclorobenzene 40. 1,4 Diclorobenzene 0,5. 1,2,4 Triclorobenzene 190. PESTICIDI.. Aldrin 0,03. Beta-esaclorocicloesano 0,1 DDT, DDD, DDE 0,1 Dieldrin 0,03. Sommatoria (aldrin, dieldrin, endrin, isodrin). 0,01 DIOSSINE E FURANI.. Sommatoria PCDD, PCDF 4 x ALTRE SOSTANZE.. PCB 0,01****. 0,02 Somma degli esaclorocicloesani ***DDT totale: 0,025 p,p DDT: 0,01 Triclorobenzeni ( ). 0,4 Pentaclorobenzene 5 0,007 Esaclorobenzene 0,01 0,005 Idrocarburi totali (espressi come n-esano) Conduttività (µscm -1 a 20 C) - acqua non aggressiva Inquinante Nitrati Sostanze attive nei pesticidi, compresi i loro pertinenti metaboliti, prodotti di degradazione e di reazione * Standard di qualità 50 mg/l 0,1 µg/l 0,5 µg/l (totale) ** Seminario "Monitoraggio idrogeologico delle attività estrattive in provincia di Parma" 43

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