UNIONE DEI COMUNI DELLA VALLE USTICA CITTA METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE

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1 UNIONE DEI COMUNI DELLA VALLE USTICA CITTA METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TECNICO N.38 DEL REG. GENERALE DATA 25/10/2018 OGGETTO: AUTORIZZAZIONE UTILIZZO DEL CENTRO COMUNALE DI RACCOLTA PER LO SVOLGIMENTO DEI SERVIZI DI RACCOLTA, TRASPORTO E TRATTAMENTO DEI RIFIUTI URBANI AFFIDATI. CIG CF3 L anno duemila diciotto il giorno venticinque del mese di ottobre nel proprio Ufficio IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TECNICO VISTO il Decreto n 02/2015 è stato nominato Responsabile dell Ufficio Tecnico dell Unione dei Comuni della Valle Ustica l ing. Alessandro Angelini. VISTI il D.lgs. n 152/2006 e ss.mm.ii il D.M. 8 aprile 2008 e s.m.i. il D.lgs. n.50/2016; la legge sul procedimento amministrativo 241/1990 e ss.mm.ii; il D.lgs. 267/2000 e ss.mm.ii; lo Statuto dell Unione del Comuni della Valle Ustica ed il Regolamento di Organizzazione degli Uffici. PREMESSO che ai sensi del comma 2 dell art. 177 del D.Lgs. n 152/2006 la gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse ; ai sensi dell art. 178 del D.Lgs. n 152/2006 e ss.mm.ii la gestione dei rifiuti è effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di sostenibilità, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nonché del principio chi inquina paga. A tale fine la gestione dei rifiuti e effettuata secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità, trasparenza, fattibilità tecnica ed economica, nonché nel rispetto delle norme vigenti in materia di partecipazione e di accesso alle informazioni ambientali ; ai sensi del comma 1 dell art. 198 del D.Lgs. n 152/2006 e ss.mm.ii sino all inizio dell attività del soggetto aggiudicatario della gara ad evidenza pubblica indetta dall Autorità d Ambito i comuni continuano la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento in regime di privativa nelle forme di cui all art. 113, comma 5, del decreto legislativo 18 agosto 2000 n 267 ; il legislatore ha introdotto la fattispecie di centro di raccolta, quale area presidiata ed allestita per l attività di raccolta mediante raggruppamento differenziato dei rifiuti urbani per frazioni omogenee conferiti dai detentori per il trasporto agli impianti di recupero e trattamento, demandando l attuazione a un decreto attuativo del Ministero competente (lett. mm comma 1 dell art.183 del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii);

2 con decreto ministeriale 8 aprile 2008, successivamente modificato con D.M. 13 maggio 2009, vengono disciplinate le caratteristiche minime costruttive del centro comunale di raccolta e le modalità di gestione della struttura; con medesimo decreto ministeriale viene specificata la definizione di centro comunale di raccolta, quale area presidiata ed allestita ove si svolge unicamente attività di raccolta, mediante raggruppamento per frazioni omogenee per il trasporto agli impianti di recupero, trattamento e, per le frazioni non recuperabili, di smaltimento, dei rifiuti urbani e assimilati elencati in allegato I, paragrafo 4.2, conferiti in maniera differenziata rispettivamente dalle utenze domestiche e non domestiche, nonché dagli altri soggetti tenuti in base alle vigenti normative settoriali al ritiro di specifiche tipologie di rifiuti dalle utenze domestiche anche attraverso il gestore del servizio pubblico; il legislatore in varie disposizioni riportate nel D.Lgs 49/2014 individua il centro di raccolta come un opera fondamentale per aumentare il tasso di intercettazione dei RAEE provenienti dai nuclei domestici e supportare i distributori carenti di spazi per lo stoccaggio dei RAEE ricevuti per l obbligo dell uno contro zero ; i RAEE provenienti dai nuclei domestici sono i RAEE originati dai nuclei domestici e i RAEE di origine commerciale, industriale, istituzionale e di altro tipo, analoghi, per natura e quantità, a quelli originati dai nuclei domestici; per aumentare il tasso di intercettazione dei RAEE il legislatore ha introdotto l opportunità ai i produttori, individualmente o attraverso i sistemi collettivi cui aderiscono, di organizzare e gestire sistemi di raccolta differenziata dei RAEE professionali (RAEE diversi da quelli domestici come sopra definiti), sostenendone i relativi costi, anche avvalendosi del centro comunale di raccolta, previa convenzione con il Comune interessato, con oneri a proprio carico. (art.13 del D.lgs. 49/2014). ACCERTATO che ai sensi dell art.2 del D.M. 8 aprile 2008 e s.m.i. e alle disposizioni dell Albo dei Gestori Ambientali il centro comunale di raccolta per entrare in esercizio deve ottemperare alle seguenti prescrizioni regolamentali: 1. tale struttura a supporto della raccolta differenziata deve essere realizzata in conformità con la normativa vigente in materia urbanistica ed edilizia; 2. il comune deve comunicare alla Regione e alla Provincia la messa in esercizio della struttura; 3. la struttura deve essere allestita e gestita in conformità alle disposizioni di cui all allegato I del decreto; 4. che rientrando tale struttura nella fase di raccolta il soggetto deve essere iscritto all Albo nazionale gestori ambientali nella Categoria 1 «Raccolta e trasporto dei rifiuti urbani» secondo le modalità disciplinate dalla delibera del Comitato Nazionale dell Albo n. 2 del 20 luglio CONSIDERATO che con decreto n 16 del 29 gennaio 2007 del Commissario delegato per l emergenza ambientale nel territorio della Regione Lazio è stato autorizzato il Centro Comunale di Raccolta di Mandela; come riportato nell atto del Commissario delegato per l emergenza ambientale nel territorio della Regione Lazio, il decreto ai sensi dell art.208 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii e dell art.15 della L.R. 27/98, nonché degli artt. 9 e 13 dell ordinanza 2992/99 e s.m.i sostituisce ad ogni effetto visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali e costituisce, ove occorra, variante agli strumenti urbanistici comunali e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità dei lavori;

3 ai sensi del comma 12 dell art.208 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii l autorizzazione di cui al comma 1 è concessa per un periodo di dieci anni ed è rinnovabile. A tale fine, almeno centottanta giorni prima della scadenza dell'autorizzazione, deve essere presentata apposita domanda alla regione che decide prima della scadenza dell'autorizzazione stessa. In ogni caso l attività può essere proseguita fino alla decisione espressa, previa estensione delle garanzie finanziarie prestate. Le prescrizioni dell'autorizzazione possono essere modificate, prima del termine di scadenza e dopo almeno cinque anni dal rilascio, nel caso di condizioni di criticità ambientale, tenendo conto dell'evoluzione delle migliori tecnologie disponibili e nel rispetto delle garanzie procedimentali di cui alla legge n. 241 del 1990 ; il servizio di gestione rifiuti urbani è gestito in modo associativo dall Unione dei Comuni della Valle Ustica e, pertanto, anche il centro comunale di raccolta di Mandela realizzato dalla Comunità Montana dell Aniene per i comuni aderenti all Unione dei Comuni della Valle Ustica; con determinazione n 26/2016 si è conclusa la conferenza dei servizi per l ottenimento dei pareri necessari per la richiesta dell autorizzazione allo scarico delle acque di pioggia del centro comunale di raccolta nel torrente Licenza; a seguito della realizzazione dei lavori approvati dalla conferenza dei servizi l Ufficio Tecnico Unionale ha richiesto alla Città Metropolitana di Roma Capitale l autorizzazione allo scarico delle acque di prima pioggia nel torrente Licenza; nelle more del rilascio dell autorizzazione l Ufficio Tecnico Unionale ha affidato alla Società Pragma Consortile i servizi di aspirazione, trasporto, analisi chimiche e trattamento delle acque di prima pioggia del centro comunale di raccolta di Mandela; con determinazione del Responsabile dell Ufficio Tecnico Unionale n 35 del 02 ottobre 2018 sono stati affidati alla Pragma Consortile i servizi di raccolta e trasporto e trattamento dei rifiuti urbani - CIG: CF4, a seguito della conclusione del rapporto contrattuale con la TAC Ecologica srl. ACCERTATO che il centro comunale è conforme alla normativa vigente in materia urbanistica ed edilizia; dal sito istituzionale dell Albo Gestori Ambientali che la Società PRAGMA CONSORTILE srl di Castel Madama (RM) P.IVA è iscritta all Albo con numero di iscrizione RM/ alla categoria 1 classe B per lo svolgimento dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e gestione dei centri di raccolta; il Centro Comunale di Raccolta è stato consegnato alla TAC ECOLOGIA srl con verbale di avvio dell esecuzione del contratto del 1 luglio RICHIAMATO il comma 11 dell art.193 del D.lgs. 152/2006 secondo il quale Gli stazionamenti dei veicoli in configurazione di trasporto, nonché le soste tecniche per le operazioni di trasbordo, ivi compreso quelle effettuate con cassoni e dispositivi scarrabili non rientrano nelle attività di stoccaggio di cui all articolo 183, comma 1, lettera v), purché le stesse siano dettate da esigenze di trasporto e non superino le quarantotto ore, escludendo dal computo i giorni interdetti alla circolazione. Per i motivi di cui in premessa.

4 1. Di approvare quanto descritto in premessa. DETERMINA 2. Di autorizzare dalla data di consegna dei servizi la Società PRAGMA CONSORTILE srl di Castel Madama (RM) P.IVA iscritta all Albo dei Gestori Ambientali con numero RM/ alla categoria 1 classe B a gestire il centro comunale di raccolta con le seguenti prescrizioni: il centro comunale di raccolta deve essere gestito in conformità ai contenuti del D.M 8 aprile 2008 e s.m.i; svolgere gli scarichi indiretti fino all ottenimento dell autorizzazione allo scarico delle acque di prima pioggia nel torrente Licenza; nel centro comunale di raccolta possono essere conferiti soltanto i rifiuti elencati nel punto 4.2 dell allegato I del D.M. 8 aprile 2008 e s.m.i, con esclusione dei rifiuti pericolosi liquidi; i cassoni scarrabili che contengono i rifiuti devono essere sempre posizionati sulle aree impermeabili con sistema raccolta delle acque al fine del trattamento delle stesse nell impianto autorizzato; I rifiuti pericolosi non liquidi devono essere stoccati in appositi contenitori/scarrabili con copertura (teli o chiusura idraulica); i RAEE debbono essere raggruppati nei cassoni/ceste messe a disposizione dal CdCRAEE. 3. Di Autorizzare la Società PRAGMA CONSORTILE srl all utilizzo della struttura per lo svolgimento delle soste tecniche di definite dal comma 11 dell art.193 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii per le frazioni merceologiche dei rifiuti urbani non pericolose comprese nel contratto di servizi seppur non rientranti nell elenco di CER riportato nel punto 4.2 dell allegato I del D.M. 8 aprile 2008 e s.m.i. 4. Che dette soste tecniche debbono avvenire nel rispetto della normativa vigente e delle disposizioni dell Albo dei Gestori Ambientali vigenti e future e devono essere svolte su superfici pavimentate. 5. Di rendere il presente atto, che sarà pubblicato sul sito web istituzionale, immediatamente efficace. Il Resp. del Servizio Tecnico Ing. Alessandro Angelini

5 PARERE DEL RESPONSABILE DELL AREA REGOLARITA TECNICA Il sottoscritto nella sua qualità di Responsabile, con riferimento alla determinazione ad oggetto: esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica e ne attesta la legittimità, la regolarità e la correttezza amministrativa. Il Resp. del Servizio Tecnico Ing. Alessandro Angelini VISTO DI REGOLARITA CONTABILE ATTESTANTE LA COPERTURA FINANZIARIA NON È NECESSARIO IL PARERE DI REGOLATITA FINANZIARIA ai sensi degli articoli 151, comma 4, e 147 bis, comma 1, del vigente Decreto Legislativo n 267/2000 sul presente atto che, dalla seguente data, diviene esecutivo NOTE: Il Responsabile dell Area Economico Finanziario Rag. Filippo Muzi