AVVISO D ASTA PUBBLICA - SECONDO ESPERIMENTO AREA TECNICA SETTORE GESTIONE DEMANIO BOSCHIVO. Prot. Gen del 15/02/2019

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1 COMUNE DI ACERNO (Provincia di Salerno) C.F./P. IVA: Via Rimembranza Acerno (SA) Tel. 089/ Fax 089/ SITI ISTITUZIONALE: acerno.sa.it PEC/IPA protocollo@comune.acerno.sa.it AREA TECNICA SETTORE GESTIONE DEMANIO BOSCHIVO Prot. Gen del 15/02/2019 AVVISO D ASTA PUBBLICA - SECONDO ESPERIMENTO per la vendita del materiale legnoso in piedi ritraibile dalla particella forestale N.98, ubicata alla località Costa della Pescara, in agro e di proprietà del Comune di Acerno, cadente al taglio secondo il piano di utilizzazione del vigente P.A.F. 2015/2024 nell annualità 2017; IMPORTO A BASE D ASTA: EURO #47.764,00# + IVA come per legge + Q.li 400 di legna da ardere IL RESPONSABILE AREA TECNICA In esecuzione della propria Determinazione N.31 del 12/02/2019, munita del visto di regolarità contabile e quindi esecutiva ai sensi di legge, mediante la quale veniva indetto esperimento di pubblico incanto per la vendita del materiale legnoso in piedi ritraibile dalla particella forestale N.98, ubicata alla località Costa della Pescara, in agro e di proprietà del Comune di Acerno, cadente al taglio secondo il piano di utilizzazione del vigente P.A.F. 2015/2024 nell annualità 2017, giusto progetto di utilizzazione boschiva a firma del dott. For. Alfonso MUSIO, RENDE NOTO CHE: È indetta asta pubblica per la vendita del materiale legnoso in piedi ritraibile dalla particella forestale N.98, ubicata alla località Costa della Pescara, in agro e di proprietà del Comune di Acerno, cadente al taglio secondo il piano di utilizzazione del vigente P.A.F. 2015/2024 nell annualità 2017, riservata alle ditte iscritte nell apposito Albo Regionale delle Ditte Boschive di cui all art. 23 allegato B - della legge Regione Campania 7 maggio 1996 n. 11 e s. m. e i. [Categoria A o superiore], o, nel rispetto delle norme a tutela della concorrenza e della libertà di circolazione dell ordinamento statale e comunitario, in possesso di analoga qualifica attestata da altre Regioni o altri Stati membri dell Unione Europea; ENTE VENDITORE: COMUNE DI ACERNO Via Rimembranza, Acerno (SA); P.IVA: ; P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it LUOGO: Particella forestale N.98 del vigente PAF 2015/2024, località Costa della Pescara, in agro e di proprietà del Comune di Acerno (SA). L area è racchiusa entro i confini rilevabili dal verbale di assegno e stima allegato al progetto di intervento selvicolturale a firma del dott. For. Alfonso MUSIO. MATERIALE DA UTILIZZARE: La specifica relativa al materiale ritraibile dalla superficie di assegno ed alle piante da riservarsi al taglio è rilevabile dal verbale di assegno e stima allegato al progetto di intervento selvicolturale a firma del dott. For. Alfonso MUSIO. VALORE DI MACCHIATICO (STIMA): il valore del macchiatico ritraibile dalla suddetta sezione forestale, riferito a tutti gli assortimenti assegnati al taglio, come da verbale di assegno e stima, ammonta ad ,00 (Euro quarantasettemilasettecentosessantaquattro/00) oltre I.V.A. come per legge. DISCIPLINA DELL INTERVENTO SELVICOLTURALE: L intervento selvicolturale di che trattasi resta disciplinato dal Capitolato D Oneri allegato al progetto di taglio a firma del dott. For. Alfonso Musio oltre che dalle specifiche disposizioni normative recate dalla Legge Regione Campania N.11/1996 e successive modifiche ed integrazioni e dalle specifiche circolari in materia emesse dal competente Settore Regionale Foreste. TIPO DI PROCEDURA: La gara, secondo il disposto dell art.10 allegato B della L.R.C. n.11/1996 e s. m. e i., si terrà con il sistema del pubblico incanto secondo l art. 73 lettera c) ed art. 76 del Regio Decreto 23 maggio 1924 n.827, ad offerte segrete esclusivamente in aumento, senza prefissione di alcun limite ed aggiudicazione definitiva ad unico incanto al concorrente che avrà offerto il maggiore importo in aumento sul prezzo complessivo posto a base d asta, assumendo per quest ultimo il valore risultante dal verbale asseverato di assegno e stima allegato al progetto di taglio pari ad ,00 + IVA come per legge, cui va ad aggiungersi, per gli specifici indirizzi di contrasto al disagio sociale assunti dall Amministrazione Comunale con deliberazione della Giunta Comunale n.81 del 31/07/2017, l obbligo a carico del futuro acquirente, oltre a corrispondere il prezzo di acquisto, di procedere entro il termine massimo di giorni 90 dall inizio della successiva utilizzazione boschiva, all esbosco di q.li 400 di legna da ardere, da prelevare sempre tra il materiale posto in vendita, al successivo depezzamento di detto quantitativo in formato primo taglio (lunghezza massima pari ad 1 mt.) e consegna della legna da ardere presso i domicili dei cittadini aventi diritto secondo elenco a predisporsi dal competente ufficio comunale. La vendita è fatta a tutto rischio, pericolo ed utilità del deliberatario; egli eseguirà il taglio, l allestimento ed il trasporto del legname nonché tutti i lavori occorrenti e contemplati nel Capitolato d Oneri innanzi richiamato, a suo rischio, conto e spese proprie, senza che possa pretendere indennizzi o compensi di sorta per qualsiasi causa, anche di forza maggiore. L'aggiudicatario non potrà mai pretendere diminuzione alcuna di prezzo per qualsiasi ragione. L Ente Venditore, trattandosi di bosco governato ad alto fusto, garantisce esclusivamente il numero delle piante, non garantisce la qualità e la quantità dei prodotti che potranno ricavarsi dalla sezione forestale in argomento. CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE: Il concorrente che avrà offerto il maggior prezzo in aumento resterà aggiudicatario dell asta, dopo l espletamento da parte di questo Ente venditore delle procedure di rito previste dalle norme in materia. In caso di parità di offerte tra due o più concorrenti, si procederà nella medesima seduta ad una licitazione tra questi, ai sensi dell'art. 77 del citato R.D. n.827/1924. In caso di ulteriore parità si procederà all'aggiudicazione mediante sorteggio. L'Amministrazione si riserva la facoltà di aggiudicare l'asta anche in caso di una sola offerta valida. 1

2 RICEZIONE DELLE OFFERTE: Il plico generale, contenente al suo interno la busta N.1, contenente la documentazione amministrativa, e la busta n.2, contenente l offerta economica, deve pervenire, a mezzo di raccomandata o mediante agenzia di recapito autorizzata o consegnato direttamente a mano, all ufficio protocollo del Comune di ACERNO (SA) ENTRO E NON OLTRE (a pena di esclusione) le ore 12,00 del giorno 08/03/2019. Il termine indicato è perentorio e tassativo. Il recapito tempestivo del plico rimane ad esclusivo rischio del mittente ove per qualsiasi motivo lo stesso non giunga a destinazione in tempo utile. Si avverte che si darà luogo all esclusione dall asta pubblica di tutti quei concorrenti che non abbiano fatto pervenire il plico generale nel luogo e nel termine sopra indicati ovvero per i quali manchi o risulti incompleta la documentazione prescritta o ne risulti irregolare la modalità di presentazione. MODALITA DI PRESENTAZIONE DELL OFFERTA: Il plico generale dovrà contenere due distinte buste sulle quali dovranno essere apposte le seguenti diciture: Busta n. 1 Documentazione Amministrativa Busta n. 2 Documentazione Economica Offerta. A pena di esclusione, la busta 1), la busta 2) ed il plico generale che le contiene dovranno: - essere debitamente chiuse, sigillate e controfirmate su tutti i lembi di chiusura (inclusi i pre - incollati); - riportare all esterno, oltre all indirizzo del destinatario, il nominativo e l indirizzo postale del mittente, Indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) del concorrente, nonché la dicitura: "Asta pubblica del 12/03/ Vendita materiale legnoso in piedi ritraibile dalla particella forestale n.98 località Costa della Pescara. SVOLGIMENTO DELLA GARA: La gara avrà inizio alle ore del giorno 12/03/2019 presso la sede dell Ente e si terrà in seduta pubblica. Alla gara potrà intervenire il concorrente o altra persona dallo stesso delegata se munita di regolare delega o procura notarile. ELABORATI TECNICI: Il presente avviso d asta in uno al progetto di intervento selvicolturale, è depositato presso l Ufficio Tecnico Comunale del Comune di ACERNO (SA) per la libera visione al pubblico da esercitarsi nei giorni di martedì e venerdì dalle ore alle ore ed il giovedì dalle ore alle ore Copia del presente avviso d asta, del disciplinare di gara e della modulistica di partecipazione, potranno essere ritirate presso il predetto ufficio, nei giorni ed orari sopra indicati. L intera documentazione di gara, in uno al progetto di intervento selvicolturale, è resa disponibile in formato (*pdf) sul Sito Istituzionale dell Ente alla Sezione Aste Pubbliche: E altresì possibile accedere alle informazioni tecniche e geografiche relative alla particella forestale in parola, oltre che ad informazioni relative alla viabilità principale e secondaria, a mezzo del Sistema Informativo Territoriale del Comune di Acerno al seguente sito web (Comune di Acerno). CLAUSOLA COMPROMISSORIA: Eventuali contestazioni o controversie che dovessero sorgere durante la gara verranno risolte con decisione del Presidente della Gara. Per tutte le controversie che dovessero insorgere tra le parti successivamente alla stipula del contratto è comunque competente il Foro di SALERNO. DISPOSIZIONI FINALI: Per quanto non specificatamente contenuto nel presente bando di gara, si fa riferimento alle norme del Regio Decreto 23 maggio 1924 n. 827 e alle altre disposizioni vigenti in materia al momento della pubblicazione del presente bando all Albo Pretorio on-line del Comune di Acerno; RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Il Responsabile del Procedimento è il Responsabile dell ufficio gestione patrimonio forestale Michele Salvatore Via Rimembranza 8 c/o Ufficio Tecnico Comunale - Tel.089/ Fax 089/ lavoripubblici@comune.acerno.sa.it; PEC: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it AUTORITA CUI E POSSIBILE RICORRERE AVVERSO IL PRESENTE PROVVEDIMENTO: Avverso il presente provvedimento potrà essere proposto ricorso, per incompetenza, per eccesso di potere o per violazione di legge, al Tribunale Amministrativo Regionale competente per territorio entro i termini di legge (art. 120 del d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104 Attuazione dell'articolo 44 della legge 18 giugno 2009, n. 69, recante delega al governo per il riordino del processo amministrativo ), o, in alternativa, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla notificazione o piena conoscenza del provvedimento, per soli motivi di legittimità (Art.8 del d.p.r. n.1199/1971 e s.m.i.); TRATTAMENTI DATI PERSONALI: I dati personali forniti dai concorrenti, obbligatori per le finalità connesse alla gara e per l eventuale successiva stipula e gestione del contratto, saranno trattati dall Ente appaltante conformemente alle disposizioni del d.lgs. 196/2003 e saranno comunicati ai terzi solo per motivi inerenti la stipula e la gestione del contratto. Le imprese concorrenti e gli interessati hanno facoltà di esercitare i diritti previsti dalla Legge stessa. Acerno, 15/02/2019 ALLEGATI: - Allegato 1 Istanza di Ammissione e connessa dichiarazione; - Allegato 2 Modello offerta economica; - Disciplinare di Gara; - Schema di contratto; - D.U.V.R.I. Il Responsabile dell Area Tecnica (arch. Giovanni Landi) 2

3 ALLEGATO 1 Modello Istanza di ammissione e connessa dichiarazione Spett.le COMUNE DI ACERNO Area Tecnica Via Rimembranza, ACERNO (SA) OGGETTO: Asta pubblica per la vendita di legname in piedi ritraibile dalla particella forestale N.98 ubicata alla località Costa della Pescara, in agro e di proprietà del Comune di Acerno, cadente al taglio secondo il piano di utilizzazione del vigente P.A.F. 2015/2024 nell annualità 2017; ISTANZA DI AMMISSIONE E DICHIARAZIONE COMULATIVA IL SOTTOSCRITTO NATO A IL CF RESIDENTE IN ALLA VIA IN QUALITA' DI DELLA DITTA CON SEDE LEGALE IN P.IVA TEL FAX E.MAIL PEC di essere ammesso all ASTA di cui all'oggetto. CHIEDE A tal fine, ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000, DICHIARA quanto segue, a) di aver preso visione del bando d asta e di accettare tutte le condizioni in esso contenute; b) di essersi recato sui luoghi ove si sviluppa l intervento selvicolturale di cui al presente avviso, di aver preso visione della particella forestale n.98 ubicata alla località Costa della Pescara e del materiale legnoso in piedi assegnato al taglio, delle condizioni locali, nonché di aver considerato tutte le circostanze, generali e particolari, ivi compreso le prescrizioni specifiche per il taglio recate dal progetto di utilizzazione a firma del dott. For. Alfonso MUSIO recante visto di conformità ex art.8 Allegato B della L.R. n.11/1996 e s.m.i., giusto nota della Giunta Regionale della Campania, Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali, Direzione Generale Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, UOD Servizio Territoriale Provinciale di Salerno, acquisita al protocollo generale dell Ente N.6747 del 06/11/2018, che possono influire sull'esecuzione dei lavori e sulla determinazione dei prezzi offerti e, di conseguenza, formulare prezzi remunerativi e tali da consentire l'offerta che sta per fare, considerando che gli stessi rimarranno fissi ed invariabili; c) di aver effettuato tutti gli adempimenti previsti dalla legge sulla valutazione dei rischi (d.lgs. 81/2008 e sue modifiche e integrazioni) nonché di aver adempiuto agli obblighi dallo stesso previsti e di aver tenuto conto nella formulazione dell offerta di tutti i costi inerenti e conseguenti all applicazione di tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza dei lavoratori e per la redazione del piano di sicurezza; d) di aver preso visione della documentazione, delle condizioni contrattuali, del capitolato d oneri e delle condizioni relative all utilizzazione del materiale oggetto della vendita, con particolare riferimento alle situazioni di rischio presenti, e di accettarli integralmente senza alcuna eccezione; e) di impegnarsi a mantenere valida l offerta fino a 180 giorni dopo la data dell aggiudicazione provvisoria e a versare il prezzo offerto entro le scadenze previste dal Disciplinare di Gara; f) di possedere i requisiti di ordine generale che abilitano alla sottoscrizione di contratti con la pubblica amministrazione così come descritti dall art. 80 del d.lgs. n. 50/2016 [(*) Vedi Nota in calce];

4 g) di essere iscritta alla C.C.I.A.A. di REA N., per attività boschive e/o selvicolturale; h) di essere iscritta al n. dell apposito Albo Regionale delle Ditte Boschive di cui all art. 23 allegato B della legge Regione Campania 7 maggio 1996 n. 11 e s. m. e i. [Categoria ]; i) che l'impresa mantiene le seguenti posizioni previdenziali ed assicurative: INPS: sede di matricola n. (nel caso di iscrizione presso più sedi indicarle tutte); INAIL: sede di matricola n. (nel caso di iscrizione presso più sedi indicarle tutte); j) che l'impresa stessa è in regola con i versamenti ai predetti Enti; k) di applicare integralmente tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro e nei relativi accordi integrativi, applicabili ai lavori da eseguirsi, e di impegnarsi all'osservanza di tutte le norme anzidette nei confronti dei propri dipendenti. Luogo e data Il (**) (timbro e firma) Allega: copia del proprio documento di identità in corso di validità. (*) Ai sensi dell'art. 80, comma 3, del DLgs 50/2016, Il possesso dei requisiti di cui all art. 80 del d.lgs. n. 50/2016, deve essere dichiarato dal titolare, dal direttore tecnico, se si tratta di impresa individuale, dal socio e/o dal direttore tecnico, se si tratta di società in nome collettivo, dai soci accomandatari e/o dal direttore tecnico, se si tratta di società in accomandita semplice, dai membri del consiglio di amministrazione cui sia stata conferita la legale rappresentanza, di direzione o di vigilanza, dai soggetti muniti di poteri di rappresentanza, di direzione o di controllo, dal direttore tecnico e/o dal socio unico persona fisica, ovvero del socio di maggioranza in caso di società con meno di quattro soci, se si tratta di altro tipo di società o consorzio. In ogni caso l'esclusione ed il divieto operano anche nei confronti dei soggetti sopra indicati cessati dalla carica nell'anno antecedente la data di pubblicazione dell avviso d asta. (**)Titolare, Legale Rappresentante o amministratori, soci, direttori tecnici muniti dei poteri di rappresentanza;

5 ALLEGATO 2 Modello Offerta Economica Bollo 16,00 Spett.le COMUNE DI ACERNO Area Tecnica Via Rimembranza, ACERNO (SA) OGGETTO: Asta pubblica per la vendita di legname in piedi ritraibile dalla particella forestale N.98 ubicata alla località Costa della Pescara, in agro e di proprietà del Comune di Acerno, cadente al taglio secondo il piano di utilizzazione del vigente P.A.F. 2015/2024 nell annualità 2017; OFFERTA ECONOMICA IL SOTTOSCRITTO NATO A IL CF RESIDENTE IN ALLA VIA IN QUALITA' DI DELLA DITTA CON SEDE LEGALE IN P.IVA TEL FAX E.MAIL PEC presa conoscenza dei contenuti tutti recati dall avviso di cui alla presente ASTA PUBBLICA e del progetto di intervento selvicolturale, a firma del dott. For. Alfonso MUSIO, che investe la particella forestale N.98 ubicata alla località Costa della Pescara, in agro e di proprietà del Comune di Acerno, cadente al taglio secondo il piano di utilizzazione del vigente P.A.F. 2015/2024 nell annualità 2017, dopo essersi recato sui luoghi e presa visione del materiale legnoso ritraibile, OFFRE per l assegnazione del lotto boschivo in oggetto, il seguente prezzo: (in cifre) Euro ( ) (in lettere) oltre IVA come per legge, cui va ad aggiungersi, per gli specifici indirizzi di contrasto al disagio sociale assunti dall Amministrazione Comunale con deliberazione della Giunta Comunale n.81 del 31/07/2017, l obbligo a carico del sottoscritto, oltre a corrispondere il prezzo di acquisto sopra indicato, di procedere entro il termine massimo di giorni 90 dall inizio della successiva utilizzazione boschiva, all esbosco di q.li 400 di legna da ardere, da prelevare sempre tra il materiale posto in vendita, al successivo depezzamento di detto quantitativo in formato primo taglio (lunghezza massima pari ad 1 mt.) e consegna della legna da ardere presso i domicili dei cittadini aventi diritto secondo elenco a predisporsi dal competente ufficio comunale. Contestualmente DICHIARA che il prezzo complessivo innanzi offerto così come il quantitativo di legna da consegnare resteranno fissi ed invariabili. Luogo e data Il (*) (timbro e firma) Allega: copia del proprio documento di identità in corso di validità. (*) Titolare, Legale Rappresentante o amministratori, soci, direttori tecnici muniti dei poteri di rappresentanza;

6 COMUNE DI ACERNO (Provincia di Salerno) C.F./P. IVA: Via Rimembranza Acerno (SA) Tel. 089/ Fax 089/ SITI ISTITUZIONALE: acerno.sa.it PEC/IPA protocollo@comune.acerno.sa.it AREA TECNICA SETTORE GESTIONE DEMANIO BOSCHIVO DISCIPLINARE DI GARA PER LA VENDITA DEL MATERIALE LEGNOSO IN PIEDI RITRAIBILE DAI LOTTI BOSCHIVI DI PROPRIETA DEL COMUNE DI ACERNO (SA) Particella Forestale N.98 - Costa della Pescara Gennaio 2019 Misure per l attuazione del Piano di Assestamento Forestale 2015/2024 1

7 ARTICOLO 1 - ENTE CHE EFFETTUA LA VENDITA Il Comune di Acerno (SA) mette in vendita il materiale legnoso in piedi ritraibile dal bosco demaniale sito in località Costa della Pescara, particella forestale N.98 del P.A.F. 2015/2024, come da progetto di taglio redatto dal dott. For. Alfonso Musio, provvisto del prescritto visto di conformità ex art. 8 Allegato B della Legge Regionale Campania N.11/1996 e s.m. e i. recato dalla nota della Giunta Regionale della Campania, Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali, Direzione Generale Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, UOD Servizio Territoriale Provinciale di Salerno, acquisita al protocollo generale dell Ente al N.6747 del 06/11/2018; ARTICOLO 2 - MATERIALE POSTO IN VENDITA Il materiale legnoso in piedi posto in vendita, tutto radicato nella particella forestale N.98 del P.A.F. 2015/2024, è costituito da: a) N piante, di diametro misurato a mt. 1,30 dal colletto pari o superiori a 18 cm, tutte contrassegnate al colletto su apposita specchiatura con l'impronta del martello forestale ODAF SA 634, numerate progressivamente con vernice rossa a smalto dal N.1 al N.1370 compreso; b) N. 102 piante, di diametro misurato a mt. 1,30 dal colletto inferiore a 18 cm, tutte contrassegnate con l'impronta del martello forestale ODAF SA 634 e crocetta in vernice rossa; Si riservano al taglio: Tutte le piante di confine contrassegnate, a mt. 1,30 da terra, con doppia anellatura di colore verde recante tra i due anelli la numerazione progressiva da 1 a 51 anch essa di colore verde ovvero su roccia sempre con marchiatura di colore verde; ARTICOLO 3 - LIMITI DELL AREA INTERESSATA Particella Forestale N.98, denominata Costa della Pescara, del P.A.F. 2015/2024 in agro e di proprietà del Comune di Acerno (SA). L area è racchiusa entro i confini rilevabili dal verbale di assegno e stima del progetto di intervento selvicolturale; ARTICOLO 4 - VALORE DI MACCHIATICO/VALORE A BASE D ASTA Il valore complessivo delle piante in piedi assegnate al taglio nella Particella Forestale N.98 denominata Costa della Pescara del P.A.F. 2015/2024, in agro e di proprietà del Comune di ACERNO (SA), risultante dal verbale asseverato di assegno e stima allegato al progetto di taglio è pari ad ,00 + IVA come per legge. Il prezzo costituente base d asta è dato dal valore risultante dal verbale asseverato di assegno e stima allegato al progetto di taglio pari ad ,00 + IVA come per legge, cui va ad aggiungersi, per gli specifici indirizzi di contrasto al disagio sociale assunti dall Amministrazione Comunale con deliberazione della Giunta Comunale n.81 del 31/07/2017, l obbligo a carico del futuro acquirente, oltre a corrispondere il prezzo di acquisto, di procedere entro il termine massimo di giorni 90 dall inizio della successiva utilizzazione boschiva, all esbosco di q.li 400 di legna da ardere, da prelevare sempre tra il materiale posto in vendita, al successivo depezzamento di detto quantitativo in formato primo taglio (lunghezza massima pari ad 1 mt.) e consegna della legna da ardere presso i domicili dei cittadini aventi diritto secondo elenco a predisporsi dal competente ufficio comunale. ARTICOLO 5 - FORME DI VENDITA La vendita avviene a mezzo di asta pubblica, a termini normali, con offerte segrete in aumento ed aggiudicazione definitiva ad unico incanto ai sensi dell art. 73 lett. c) del Regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato approvato con Regio Decreto 23 maggio 1924, N.827 e s.m.i. E consentita la trattativa privata nei casi previsti e regolamentati dall art.41 comma 1 del sopra citato Regio Decreto 23 maggio 1924, N.827 e s.m.i.; ARTICOLO 6 - PUBBLICITÀ E TERMINI DELL ASTA PUBBLICA L Ente venditore procederà nella pubblicazione dell Asta con le seguenti modalità e nel rispetto dei seguenti termini: TAB. A: Modalità di Pubblicità; ALBO PRETORIO On line PROFILO COMMITTENTE: Sezione: Bandi di Gara e Contratti; Sottosezione: Avvisi Bandi ed Inviti SITO ISTITUZIONALE Sezione: Aste Pubbliche ALBO PRETORIO Comuni limitrofi Avviso d Asta Pubblica Integrale con allegato disciplinare di gara e SI SI SI NO documentazione di partecipazione Progetto di Taglio NO SI SI NO Estratto Avviso D Asta Pubblica; NO NO NO SI Avviso Esito Gara SI NO NO NO TAB. B: Termini di pubblicità; Albo Pretorio on line: Avviso d Asta Pubblica Integrale con allegato disciplinare di gara e documentazione di partecipazione 15 (quindici) giorni prima della data fissata per far pervenire le offerte; Profilo Committente: Avviso d Asta Pubblica Integrale con allegato disciplinare di gara e documentazione di Sezione: Bandi di Gara e Contratti partecipazione più progetto di taglio 15 (quindici) giorni prima della data fissata per far Sottosezione: Avvisi Bandi ed Inviti pervenire le offerte; Sito Istituzionale dell Ente Avviso d Asta Pubblica Integrale con allegato disciplinare di gara e documentazione di Sezione: Aste Pubbliche partecipazione più progetto di taglio 15 (quindici) giorni prima della data fissata per far pervenire le offerte; Albo Pretorio Comuni limitrofi; La richiesta di pubblicazione dell estratto di avviso d asta va inoltrata a mezzo P.E.C. ai competenti uffici dei comuni limitrofi entro giorni due dalla pubblicazione dell Avviso d Asta integrale all Albo Pretorio on line dell Ente; ARTICOLO 7 - MODALITÀ DI RICEZIONE DELLE OFFERTE Le offerte, contenute in plichi sigillati predisposti secondo le modalità fissate nell Avviso d Asta, dovranno essere trasmesse a mezzo raccomandata postale o mediante agenzia di recapito autorizzata all ufficio protocollo del Comune di Acerno entro i termini fissati dall Avviso d Asta. E consentita la consegna a mano. Il recapito tempestivo del plico rimane ad esclusivo rischio del mittente ove per qualsiasi motivo lo stesso non giunga a destinazione nei termini fissati dall Avviso d Asta. L Ente si riserva la possibilità di aggiudicare l'asta anche in caso di una unica offerta valida. 2

8 ARTICOLO 8 - REQUISITI DI ORDINE GENERALE PER LA PARTECIPAZIONE ALL ASTA PUBBLICA Sono esclusi dalla partecipazione all asta pubblica i soggetti per i quali sussistono le cause di esclusione nelle procedure di affidamento di contratti pubblici recate dall art. 80 del d.lgs. n. 50/2016. Le medesime cause di esclusione sussistono nella trattativa privata. Non possono altresì essere ammessi all Asta Pubblica, né tantomeno aderire ad una eventuale trattativa privata: a) I soggetti cancellati e/o sospesi dall apposito Albo Regionale di cui all art.23 Allegato B della Legge Regionale Campania N.11/1996 e s.m.i.; b) I soggetti che abbiano in corso con l Ente proprietario contestazioni per altri contratti del genere, o che si trovino comunque in causa con l Ente stesso per qualsiasi altro motivo; c) I soggetti che non abbiano corrisposto all Ente proprietario le somme dovute in base alla liquidazione di precedenti verbali di collaudo e/o riferite a precedenti utilizzazioni boschive, ivi compreso la mancata consegna della legna per scopi sociali prevista nei contratti di vendita; L Ente venditore si riserva la piena ed insindacabile facoltà di escludere dall asta i concorrenti per i quali ricorrano una o entrambe le condizioni di non ammissione recate dal precedente comma senza che gli esclusi abbiano diritto ad indennizzo di sorta. ARTICOLO 9 - REQUISITI DI IDONEITÀ PROFESSIONALE PER LA PARTECIPAZIONE ALL ASTA PUBBLICA; Possono partecipare all asta pubblica i concorrenti che risultino iscritti nei registri della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura o in uno dei registri professionali o commerciali di cui all'allegato XVI al d.lgs. n.50/2016, se stranieri, come imprese boschive. Analogo requisito deve risultare in capo ai soggetti che intendano aderire ad eventuale trattativa privata. ARTICOLO 10 - CAPACITÀ ECONOMICA-FINANZIARIA E TECNICA-PROFESSIONALE; Ai fini della partecipazione alla presente procedura è richiesta l obbligatoria iscrizione dei concorrenti nell Albo Regionale delle imprese boschive, di cui all art.23 Allegato B della Legge Regionale Campania N.11/1996 e s.m.i., per la categoria A, o superiore, o, nel rispetto delle norme a tutela della concorrenza e della libertà di circolazione dell ordinamento statale e comunitario, possesso di analoga qualifica attestata da altre Regioni o altri Stati membri dell Unione Europea. Analogo requisito deve risultare in capo ai soggetti che intendano aderire ad eventuale trattativa privata. ARTICOLO 11 - DOCUMENTI PER LA PARTECIPAZIONE ALL ASTA PUBBLICA Ai fini della partecipazione all Asta Pubblica i concorrenti debbono obbligatoriamente produrre, pena l esclusione, la seguente documentazione: DOCUMENTAZIONE DA INSERIRE NELLA BUSTA N.1 : A) Istanza di ammissione all'asta e dichiarazione unica in carta semplice (redatta sul modello Allegato 1) contenente gli estremi di identificazione del concorrente (compreso eventuale numero di partita IVA o codice fiscale), le generalità complete del firmatario dell'offerta (titolare o legale rappresentante in caso di Impresa). Detta istanza, sottoscritta dall'offerente (a pena di esclusione) e alla quale sarà allegata copia fotostatica di un valido documento d'identità, dovrà altresì contenere dichiarazione resa ai sensi dell art. 47 del d.p.r. n.445/2000 mediante la quale si attesta: a) di aver preso visione del bando d asta e di accettarne tutte le condizioni in esso contenute; b) di essersi recato sui luoghi ove si sviluppa l intervento selvicolturale di cui al presente avviso, di aver preso visione della particella forestale n.98, denominata Costa della Pescara, del materiale legnoso in piedi assegnato al taglio, delle condizioni locali, nonché di aver considerato tutte le circostanze, generali e particolari, ivi compreso le prescrizioni specifiche per il taglio recate dal progetto di utilizzazione a firma del dott. Agr. For. Alfonso MUSIO recante visto di conformità ex art.8 Allegato B della L.R. n.11/1996 e s.m.i., giusto nota della Giunta Regionale della Campania, Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali, Direzione Generale Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, UOD Servizio Territoriale Provinciale di Salerno, acquisita al protocollo generale dell Ente al N.6747 del 06/11/2018, che possono influire sull'esecuzione dei lavori e sulla determinazione dei prezzi offerti e, di conseguenza, formulare prezzi remunerativi e tali da consentire l'offerta che sta per fare, considerando che gli stessi rimarranno fissi ed invariabili; c) di aver effettuato tutti gli adempimenti previsti dalla legge sulla valutazione dei rischi (d.lgs. 81/2008 e sue modifiche e integrazioni) nonché di aver adempiuto agli obblighi dallo stesso previsti e di aver tenuto conto nella formulazione dell offerta di tutti i costi inerenti e conseguenti all applicazione di tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza dei lavoratori e per la redazione del piano di sicurezza; d) di aver preso visione della documentazione, delle condizioni contrattuali, del capitolato d oneri e delle condizioni relative all utilizzazione del materiale oggetto della vendita, con particolare riferimento alle situazioni di rischio presenti, e di accettarli integralmente senza alcuna eccezione; e) di impegnarsi a mantenere valida l offerta fino a 180 giorni dopo la data dell aggiudicazione provvisoria e a versare il prezzo offerto entro le scadenze previste dal Disciplinare di Gara; f) di possedere i requisiti di ordine generale che abilitano alla sottoscrizione di contratti con la pubblica amministrazione così come descritti dall art. 80 del d.lgs. n. 50/2016; g) di essere iscritta alla C.C.I.A.A. di REA N., per attività boschive e/o selvicolturali; h) di essere iscritta al n... dell apposito Albo Regionale delle Ditte Boschive di cui all art. 23 allegato B della legge Regione Campania 7 maggio 1996 n. 11 e s. m. e i. [Categoria ]; i) che l'impresa mantiene le seguenti posizioni previdenziali ed assicurative: INPS: sede di..., matricola n.... (nel caso di iscrizione presso più sedi indicarle tutte); INAIL: sede di..., matricola n.... (nel caso di iscrizione presso più sedi indicarle tutte); j) che l'impresa stessa è in regola con i versamenti ai predetti Enti; k) di applicare integralmente tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro e nei relativi accordi integrativi, applicabili ai lavori da eseguirsi, e di impegnarsi all'osservanza di tutte le norme anzidette nei confronti dei propri dipendenti. B) Ricevuta del deposito provvisorio, di importo pari al 10% del prezzo di stima posto a base d asta ( ,40). 3

9 Tale deposito provvisorio, oltre che costituire garanzia dell offerta presentata, fungerà da deposito per il pagamento delle spese di aggiudicazione, contratto, consegna, martellata, misurazioni, rilievi, vigilanza e collaudo, che restano tutte a carico dell aggiudicatario. Se il deposito risultasse esuberante, l Ente venditore restituirà all aggiudicatario il restante importo a collaudo avvenuto. Viceversa, dell eventuale incapienza dello stesso si farà carico l Ente venditore. (Artt. 12 e 7 All. B della della legge Regione Campania 7 maggio 1996 n. 11 e s. m. e i.) Il deposito provvisorio dovrà costituirsi esclusivamente mediante assegno circolare intestato al Comune di Acerno riportando la seguente causale Deposito provvisorio asta pubblica del giorno 12/03/ Particella Forestale N.98 Il deposito provvisorio sarà restituito ai concorrenti non aggiudicatari, nel medesimo giorno dell Asta Pubblica. DOCUMENTAZIONE DA INSERIRE NELLA BUSTA N.2 : La busta n. 2) dovrà contenere solo l offerta economica redatta esclusivamente sull apposito modello Allegato 2 al presente bando e dovrà: a) essere in regola con le disposizioni in materia di bollo (applicazione della marca da bollo da 16,00); b) essere sottoscritta, a pena di esclusione, con firma leggibile per esteso dall'offerente firmatario dell istanza di ammissione (dal titolare o rappresentante legale, se ditta o altro soggetto autorizzato); c) contenere i prezzi offerti, espressi sia in cifre sia in lettere. d) deve recare, in allegato copia documento di identità valido del sottoscrittore; L'importo offerto va indicato sia in cifre che in lettere. In caso di discordanza fra l importo in cifre e quello in lettere vale l'indicazione più vantaggiosa per L Ente venditore. Non saranno, in ogni caso, ritenute valide le offerte condizionate o espresse in modo indeterminato. Inoltre, le offerte non dovranno recare, a pena di nullità, cancellazioni, aggiunte o correzioni, salvo che non siano espressamente approvate con specifica postilla firmata dall'offerente. Sono ammesse solo offerte in aumento e saranno escluse quelle in ribasso. La mancanza o incompletezza di una delle suddette dichiarazioni sostitutive, l assenza del deposito provvisorio e il mancato utilizzo del modello predisposto dall Ente per formulare l offerta economica, comportano l'esclusione automatica del concorrente. ARTICOLO 12 - SVOLGIMENTO DELLA GARA ED AGGIUDICAZIONE PROVVISORIA L asta pubblica si svolgerà in seduta pubblica nel luogo e nell ora fissati dall Avviso d Asta. Alla seduta potrà partecipare il concorrente o altra persona dallo stesso delegata se munita di regolare delega o procura notarile. Il Presidente dell ufficio di gara dell Ente venditore, in tale data, procederà sempre in seduta pubblica alla verifica e all apertura dei plichi pervenuti e all apertura e verifica della documentazione amministrativa. Procederà in seguito, eventualmente anche in altra seduta se necessario per la durata delle operazioni, ad aprire le buste contenenti le offerte economiche e a comunicare la graduatoria definitiva delle offerte. Il Presidente alla fine delle operazioni comunicherà ai presenti la graduatoria definitiva delle offerte ed il nominativo del concorrente provvisoriamente aggiudicatario della vendita. Di tutte le operazioni di gara sarà redatto apposito verbale. Possono intervenire nel verbale con osservazioni e/o dichiarazioni i concorrenti o persone dagli stessi delegati se muniti di regolare delega o procura notarile. Il verbale di aggiudicazione provvisoria è pubblicato all Albo Pretorio on line del Comune di Acerno entro le 24 ore successive all ultimazione delle operazioni di gara. L'Amministrazione si riserva la possibilità di aggiudicare l'asta anche in caso di unica offerta valida. ARTICOLO 13 - VALIDITÀ DEGLI OBBLIGHI ASSUNTI DALLE PARTI Il concorrente provvisoriamente aggiudicatario, dal momento della aggiudicazione fattagli a mezzo del verbale di gara di cui al precedente articolo, resta vincolato per il pieno adempimento degli obblighi assunti verso l Ente venditore, il quale ultimo, invece, non è vincolato fino a quando non interviene il contratto di vendita di cui al successivo art. 16. L'offerta è vincolante per l aggiudicatario provvisorio per il periodo indicato nell avviso d asta e, in caso di mancata indicazione, per centottanta giorni dalla scadenza del termine per la sua presentazione. ARTICOLO 14 - AGGIUDICAZIONE DEFINITIVA L Ente venditore procederà alla verifica di ufficio delle dichiarazioni rese dall aggiudicatario provvisorio in sede di gara, richiedendo, nel contempo, a quest ultimo, di consegnare entro un termine prefissato non superiore a giorni 15 (quindici) dalla data di pubblicazione all Albo Pretorio on line del verbale di aggiudicazione provvisoria, il deposito cauzionale da costituirsi nella misura e con le modalità indicate al successivo art. 15. A conclusione con esito positivo delle attività di verifica in capo al concorrente svolte dall Ente venditore, ed acquisito nei termini di cui sopra il deposito cauzionale di cui al successivo art. 15, l Ente procederà, a mezzo Determinazione del Responsabile dell Area Tecnica, a dichiarare l aggiudicazione definitiva del materiale legnoso in piedi posto in vendita in favore del concorrente già aggiudicatario provvisorio. Dell intervenuta aggiudicazione definitiva verrà data comunicazione a mezzo p.e.c., entro giorni 5 (cinque) dalla data di pubblicazione all Albo pretorio on line dell Ente venditore della Determinazione di cui al comma precedente, al concorrente aggiudicatario definitivo e a tutti i concorrenti che hanno preso parte all Asta pubblica. In caso di esito negativo dell attività di verifica svolta dall Ente venditore sulla veridicità delle dichiarazioni rese dal concorrente aggiudicatario provvisorio in sede di gara, e/o di mancata consegna entro la scadenza indicata del deposito cauzionale, l'ente venditore, sempre a mezzo Determinazione del Responsabile dell Area Tecnica, dichiarerà la revoca dell'aggiudicazione provvisoria disponendo il contemporaneo incameramento del deposito provvisorio. Dell intervenuta revoca dell aggiudicazione provvisoria verrà data comunicazione a mezzo p.e.c.al concorrente destinatario dello specifico provvedimento di revoca, entro giorni 1 (uno) dalla data di pubblicazione all Albo pretorio on line dell Ente venditore della Determinazione di cui al comma precedente. In caso di esito negativo sulla verifica circa le dichiarazioni rese, e/o di mancata consegna entro la scadenza indicata del deposito cauzionale, l'ente venditore revoca l'aggiudicazione provvisoria, incamera il deposito provvisorio e dispone liberamente per una 4

10 nuova gara in danno all aggiudicatario provvisorio che ha reso false dichiarazione e/o che non ha prestato il deposito cauzionale nei termini indicati. ARTICOLO 15 - DEPOSITO CAUZIONALE Entro i termini stabiliti dal comma 1 del precedente articolo 14 l aggiudicatario provvisorio dovrà costituire a favore dell Ente venditore deposito cauzionale (Art.12 Allegato B della Legge Regione Campania N.11/1996 e s.m.i.), a garanzia dell esatta esecuzione degli obblighi contrattuali nella misura del 50% dell importo di aggiudicazione del materiale posto in vendita. Il deposito cauzionale potrà essere costituito sotto forma di cauzione o a mezzo di fideiussione, a scelta dell aggiudicatario provvisorio. La cauzione può essere a sua volta costituita, a scelta dell'aggiudicatario provvisorio, in contanti a mezzo bonifico in favore dell Ente venditore sulle coordinate bancarie: IT 47 B (Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia Filiale di Acerno), indicando quale causale: Deposito cauzionale - Vendita materiale legnoso in piedi ritraibile dalla Particella Forestale N.98 del P.A.F. 2015/2024, o in titoli del debito pubblico garantiti dallo Stato al corso del giorno del deposito, presso una sezione di tesoreria provinciale o presso le aziende autorizzate, a titolo di pegno in favore dell'ente venditore. La fideiussione, sempre a scelta dell aggiudicatario provvisorio, può essere bancaria o assicurativa o rilasciata dagli intermediari finanziari iscritti nell'albo di cui all'articolo 106 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione contabile da parte di una società di revisione iscritta nell'albo previsto dall'articolo 161 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58. Il Deposito Cauzionale, appunto quale garanzia degli esatti adempimenti contrattuali, comunque sia costituito, deve obbligatoriamente prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, comma 2, del codice civile, nonché l'operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta dell Ente venditore quale Ente garantito. La garanzia non deve contenere alcuna condizione di svincolo automatico pena l irricevibilità della stessa da parte dell Ente venditore. La garanzia copre gli oneri per mancati o inesatti adempimenti contrattuali, ivi comprese le somme da corrispondere all Ente venditore relative al restante 50% del prezzo di aggiudicazione di cui al successivo art.20, nonché delle eventuali somme individuate dal collaudatore ai sensi della lett. e) e lett. f) del comma 4 articolo 16 Allegato B della Legge Regionale Campania n.11/1996 e s.m.i.. La garanzia cessa di avere effetto solo ed esclusivamente con l adozione di specifico provvedimento di svincolo da parte del Responsabile dell Area Tecnica del Comune di Acerno (SA). ARTICOLO 16 - SOTTOSCRIZIONE CONTRATTO DI VENDITA Il contratto di vendita sarà sottoscritto in modalità elettronica mediante scrittura privata ai sensi dell art.32 c.14 del d.lgs. n.50/2016, entro il termine di 30 (trenta) giorni dalla comunicazione di cui al precedente art. 14 comma 3. La sottoscrizione del contratto è subordinata ai seguenti ulteriori adempimenti da parte dell aggiudicatario definitivo: a) versamento a mezzo bonifico bancario sul conto corrente di tesoreria comunale di un importo pari al 10% del prezzo di aggiudicazione, quale deposito per la realizzazione di migliorie del patrimonio boschivo comunale (Art.12 comma 2 lett. c. Allegato B della Legge Regionale Campania n.11/1996 e s.m.i.), sulle seguenti coordinate bancarie: IT 47 B (Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia Filiale di Acerno), indicando quale causale: Deposito 10% importo di aggiudicazione materiale legnoso in piedi ritraibile dalla Particella Forestale N.98 del P.A.F. 2015/2024 località Costa della Pescara in agro e di proprietà del Comune di Acerno ; b) versamento a mezzo bonifico bancario sul conto corrente di tesoreria comunale di un ulteriore importo pari al 40% del prezzo di aggiudicazione, quale acconto sul prezzo di aggiudicazione, sulle seguenti coordinate bancarie: IT 47 B (Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia Filiale di Acerno), indicando quale causale: Primo acconto 40% importo di aggiudicazione materiale legnoso in piedi ritraibile dalla Particella Forestale N.98 del P.A.F. 2015/2024 località Costa della Pescara in agro e di proprietà del Comune di Acerno ; c) adeguata ed esclusiva Polizza Assicurativa per la responsabilità civile nei confronti di terzi, in corso di validità. Per il giorno e l ora fissati dall Ente venditore per la stipula del contratto pubblico di vendita l aggiudicatario definitivo dovrà esibire la documentazione originale probatoria degli adempimenti sub a), sub b) e sub c) del precedente comma. Nel caso in cui l aggiudicatario definitivo non provveda ai suddetti versamenti nei termini stabiliti dal primo comma del presente articolo, l'ente venditore, sempre a mezzo Determinazione del Responsabile dell Area Tecnica, dichiarerà la revoca dell'aggiudicazione definitiva disponendo il contemporaneo incameramento del deposito provvisorio e l indizione di una successiva Asta Pubblica. Dell intervenuta revoca dell aggiudicazione definitiva verrà data comunicazione a mezzo p.e.c. al concorrente destinatario dello specifico provvedimento di revoca, entro giorni 1 (uno) dalla data di pubblicazione all Albo pretorio on line dell Ente venditore della Determinazione di cui al comma precedente. ARTICOLO 17 - CONSEGNA DEL LOTTO BOSCHIVO La consegna del lotto boschivo deve farsi mediante sopralluogo, entro il termine massimo di 90 (novanta) giorni dalla stipula del relativo contratto di vendita. L Ente venditore nelle operazioni di consegna può avvalersi della presenza di un funzionario della U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno della Regione Campania. Nel caso di mancata domanda di consegna da parte dell'aggiudicatario definitivo entro il termine prescritto, la consegna stessa verrà fatta d'ufficio con invito notificato a mezzo p.e.c. all'aggiudicatario definitivo 7 (sette) giorni prima rispetto alla data fissata per la consegna. Se l aggiudicatario definitivo non è presente alla consegna del lotto boschivo, lo stesso sarà dichiarato decaduto dal contratto. In tale ultimo caso l Ente venditore, sempre a mezzo Determinazione del Responsabile dell Area Tecnica, dichiarerà la decadenza del contratto disponendo il contemporaneo incameramento sia del deposito provvisorio che di quello cauzionale, la indizione di una successiva Asta Pubblica e la restituzione degli importi eventualmente versati di cui al comma 2 sub a) e sub b) dell art.16 del presente Disciplinare. 5

11 Dell intervenuta decadenza del contratto di vendita verrà data comunicazione a mezzo p.e.c. al concorrente destinatario dello specifico provvedimento di decadenza, entro giorni 1 (uno) dalla data di pubblicazione all Albo pretorio on line dell Ente venditore della Determinazione di cui al comma precedente. La consegna è subordinata alla verifica degli esatti adempimenti previsti sia nel contratto di vendita che nel presente Disciplinare a carico dell aggiudicatario definitivo, ed in particolare: a) verifica della corretta costituzione del deposito cauzionale di cui all art.15 del presente Disciplinare; b) verifica degli intervenuti versamenti in favore dell Ente di cui al comma 2 sub a) e sub b) dell art.16 del presente Disciplinare; c) Consegna da parte dell aggiudicatario definitivo del D.V.R. (Documenti di Valutazione dei Rischi) di cui all art.28 del d.lgs. n.81/2008; Della predetta attività di verifica e di tutte le operazioni svolte connesse alla consegna del lotto boschivo si da atto stilando apposito verbale dattiloscritto in duplice originale. L'acquirente è responsabile, a decorrere dal giorno della consegna fino a quello del collaudo finale, di tutti i danni che si verificheranno in dipendenza delle operazioni di taglio, allestimento ed esbosco. In caso di esito negativo dell attività di verifica di cui al comma 7 del presente articolo si procede secondo le indicazioni del precedente comma 5. E possibile procedere alla consegna del lotto boschivo nelle more della sottoscrizione del contratto di vendita previa verifica degli esatti adempimenti previsti al comma 7 del presente articolo. ARTICOLO 18 - INIZIO DEI LAVORI L acquirente già consegnatario dovrà indicare all Amministrazione dell Ente venditore a mezzo p.e.c., alla Regione Campania - U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno ed alla Stazione dei Carabinieri Forestale competente per territorio il giorno in cui saranno iniziati i lavori di utilizzazione boschiva. ARTICOLO 19 - ASSICURAZIONI ED ADEMPIMENTI CONNESSI ALL IMPIEGO DELLA MANODOPERA L'acquirente già consegnatario è tenuto a provvedere alle assicurazioni obbligatorie del personale impiegato nelle attività di utilizzazione boschiva. Lo svincolo del deposito cauzionale resta a tal fine subordinato alla presentazione delle attestazioni rilasciate dagli istituti competenti, comprovanti l'adempimento di cui al comma precedente. Durante tutte le operazioni di utilizzazione, concentramento ed esbosco il personale dovrà essere munito degli idonei dispositivi di protezione individuale (casco, tuta antistrappo, guanti, calzature anti schiacciamento, etc.). L'Ente venditore, in applicazione della vigente normativa sulla sicurezza del lavoro: a) prende atto dell'idoneità tecnico-professionale garantita dall iscrizione all'albo regionale delle ditte boschive; b) fornisce all'impresa le informazioni di dettaglio sui rischi e limitazioni specifici esistenti nell'ambiente in cui è destinata ad operare e sulle relative vie d'accesso contenute nel D.U.V.R.I.; c) verifica che l impresa delimiti in sicurezza l area di cantiere secondo la normativa vigente (apposizione di cartelli monitori che evidenzino l esistenza di un pericolo o di un eventuale blocco del percorso, all imbocco di ogni strada agro-silvo-pastorale o di piste di servizio o di qualsiasi altro tracciato percorribile con mezzi a motore); ARTICOLO 20 - PAGAMENTO DEL RESTANTE 50% DEL PREZZO DI AGGIUDICAZIONE Il pagamento del restante 50% del prezzo di aggiudicazione dovrà intervenire allorquando l acquirente avrà raggiunto il 50% dell utilizzazione boschiva ovvero avrà tagliato il 50% degli alberi assegnati, e comunque entro il termine massimo di giorni 90 (novanta) naturali e consecutivi decorrenti dalla data di inizio dei lavori, a mezzo bonifico bancario sulle seguenti coordinate bancarie: IT 47 B (Banca di Credito Cooperativo di Battipaglia Filiale di Acerno), indicando quale causale: Saldo importo di aggiudicazione materiale legnoso in piedi ritraibile dalla Particella Forestale N.98 del P.A.F. 2015/2024 località Costa della Pescara in agro e di proprietà del Comune di Acerno. Entro gli stessi termini l aggiudicatario dovrà provvedere alla consegna della legna (Q.li 400) per scopi sociali. A tal fine l Ente venditore provvederà entro 60 giorni dalla comunicazione di inizio lavori a fornire all aggiudicatario, a mezzo p.e.c., apposito elenco riportante nominativi, indirizzi e punti di contatto dei soggetti aventi diritto a cui consegnare la legna in singoli lotti di consegna da 25 q.li cadauno circa. Nel caso di mancato pagamento del suddetto importo a saldo dell intero prezzo di aggiudicazione nei termini di cui sopra l Ente venditore procederà: a) a sospendere le attività di taglio con apposito provvedimento del Responsabile dell Area Tecnica del Comune di Acerno da notificarsi a mezzo p.e.c. all acquirente; il provvedimento di sospensione sarà comunicato per i provvedimenti di competenza alla U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno della Regione Campania e all Albo Regionale delle imprese boschive; b) all incameramento, a mezzo Determinazione del Responsabile dell Area Tecnica, sia del deposito provvisorio che di quello cauzionale; Dell intervenuto provvedimento di incameramento dei suddetti depositi verrà data specifica comunicazione a mezzo p.e.c. all acquirente entro giorni 1 (uno) dalla data di pubblicazione all Albo pretorio on line dell Ente venditore della Determinazione di cui al punto che precede. Le attività di taglio potranno essere riprese allorquando l Ente venditore avrà accertato l effettiva entrata conseguente agli incameramenti di cui alla lett. b) del comma che precede e previa pronuncia favorevole della U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno della Regione Campania a seguito di specifico sopralluogo finalizzato alla quantificazione dei tagli già eseguiti e alla stima degli eventuali danni. La ripresa delle attività resta comunque subordinata alla corresponsione dell importo stimato dei danni di cui al comma precedente e alla ricostituzione del deposito cauzionale nelle forme di cui all art.15 del presente Disciplinare. Nel caso di mancata consegna, entro i termini, della legna per scopi sociali, l Ente provvederà ad incamerare il deposito cauzionale nella misura pari al valore commerciale medio della legna da ardere, fissato in /q.le 10,00 (euro/quintaledieci,00) moltiplicato per il numero di quintali contrattualmente previsti e non consegnati. 6

12 ARTICOLO 21 - TERMINI PER LE OPERAZIONI DI TAGLIO Il taglio delle piante e lo sgombero del materiale legnoso e dei rifiuti della lavorazione dovrà essere terminato entro 8 (otto) mesi dalla data di consegna salvo eventuali proroghe, sospensioni e/o interruzioni. Non concorre al formarsi del suddetto termine il periodo di interruzione dal 15 aprile al 30 giugno dei cantieri boschivi prescritto dalla Determinazione di Valutazione di Incidenza Favorevole N.14 del 21/07/2017 emessa dall Ufficio Tutela dell Ambiente dell Ente Parco Regionale dei Monti Picentini che ha modificato il Decreto Dirigenziale Regione Campania - Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali - Direzione Generale per l'ambiente e l'ecosistema- UOD Valutazioni ambientali - Autorità ambientale N.165 del 23/09/2015 (B.U.R.C. n. 57 del 28/09/2015) recante VALUTAZIONE DI INCIDENZA APPROPRIATA - PARERE DELLA COMMISSIONE V.I.A. -V.A.S. - V.I. RELATIVO AL PIANO DI GESTIONE E ASSESTAMENTO FORESTALE DELPATRIMONIO AGRO- FORESTALE REVISIONE DECENNIO NEL COMUNE DIACERNO (SA)". Il materiale legnoso non tagliato ed i prodotti non sgomberati entro i termini suindicati e loro eventuali proroghe passeranno gratuitamente in proprietà dell Ente rimanendo pur sempre l aggiudicatario responsabile di ogni spesa e conseguenza per il mancato sgombero e di quant altro possa verificarsi per tale inosservanza. ARTICOLO 22 - PROROGHE La proroga dei termini stabiliti dall art. 21 per il taglio e lo sgombero dei prodotti dovrà essere richiesta al Responsabile dell Area Tecnica dell Ente venditore almeno un mese prima dello scadere dei termini stessi. Il Responsabile dell Area Tecnica dell Ente venditore, valutate le motivazioni addotte dall acquirente ed acquisito lo specifico parere della U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno della Regione Campania, potrà concedere la proroga per un tempo correlato alla parte del lotto boschivo ancora da utilizzare mediante adozione di apposita Determinazione da pubblicarsi all Albo pretorio on line dell Ente venditore e comunicata con sollecitudine a mezzo p.e.c. all acquirente. La proroga comporterà la corresponsione all Ente di un indennizzo da valutarsi dal Collaudatore in sede di collaudo. ARTICOLO 23 - DIVIETO DI SUB-APPALTI L aggiudicatario non potrà cedere ad altri né in tutto né in parte gli obblighi ed i diritti relativi al contratto a stipularsi. La inosservanza di tale divieto accertata dall Ente venditore mediante identificazione del personale presente in cantiere al momento del sopralluogo e successivi riscontri presso gli Enti previdenziali ed assicurativi è motivo per la rescissione del contratto. In tale ultimo caso l'ente venditore, sempre a mezzo Determinazione del Responsabile dell Area Tecnica, dichiarerà la rescissione del contratto disponendo il contemporaneo incameramento sia del deposito provvisorio che di quello cauzionale. Dell intervenuta rescissione del contratto verrà data comunicazione a mezzo p.e.c. all acquirente entro giorni 1 (uno) dalla data di pubblicazione all Albo pretorio on line dell Ente venditore della Determinazione di cui al comma precedente. ARTICOLO 24 - RISPETTO DELLE LEGGI FORESTALI L aggiudicatario, nella utilizzazione boschiva, è obbligato alla piena osservanza sia delle norme stabilite dal presente Disciplinare sia delle prescrizioni di massima e di polizia forestale, sia dei regolamenti e delle leggi forestali in vigore. ARTICOLO 25 - RISOLUZIONE CONTRATTUALE NUOVO CONTRAENTE L amministrazione potrà dichiarare la risoluzione del contratto nei seguenti casi: a) per scioglimento, cessazione o fallimento della Ditta; b) quando l Appaltatore si rende colpevole di frode; c) per ogni altra grave inadempienza ai termini dell art del C.C.; d) per mancanza, anche parziale, dei requisiti richiesti dalla legislazione nazionale e/o regionale per l esercizio dell attività in oggetto del contratto; e) cessione ad altri, da parte della Ditta Appaltatrice, degli obblighi relativi al contratto senza espressa autorizzazione da parte dell Amministrazione Comunale; f) per mancato pagamento delle somme dovute. Nel caso di risoluzione del contratto per colpa dell appaltatore, questi, oltre ad essere tenuto al risarcimento dei danni, incorrerà nella perdita del deposito sia provvisorio che cauzionale. L'Amministrazione si riserva inoltre la facoltà di interpellare il secondo classificato al fine di stipulare un nuovo contratto per l'alienazione alle medesime condizioni economiche già proposte in sede di offerta. Il RdP M. Salvatore Il Responsabile dell Area Tecnica (arch. Giovanni Landi) 7

13 COMUNE DI ACERNO (Provincia di Salerno) Contratto di vendita del materiale legnoso in piedi ritraibile dalla Particella Forestale N.98, ubicata alla località Costa della Pescara, in agro e di proprietà del Comune di Acerno (SA), cadente al taglio secondo il piano di utilizzazione del vigente P.A.F. 2015/2024 nell annualità 2017, sottoscritto in modalità elettronica mediante scrittura privata ai sensi dell art.32 c.14 del d.lgs. n.50/2016; *********************************************** L anno, il giorno del mese di in Acerno, nella casa comunale, uffici dell Area Tecnica Comunale, si costituiscono: a) Dott., nato a il C.F., che dichiara di intervenire in questo atto esclusivamente in nome, per conto e nell interesse del Comune di Acerno - Codice Fiscale e Partita IVA , nella sua qualità di Responsabile dell Area Tecnica, giusta nomina recata dal Decreto Sindacale n. / del, che nel contesto del presente atto verrà chiamato per brevità Ente Venditore ; b) Sig. nato a il, residente in ( ) alla Via, C.F., quale legale rappresentante della con sede legale in ( ) alla Via n., P.IVA (tipo società ), che nel prosieguo verrà chiamato per brevità anche Aggiudicataria ; Le parti come sopra costituite d accordo fra loro rinunciano all assistenza dei testimoni e Premesso che: - con Determinazione del Responsabile dell Area Tecnica N. del, veniva 1

14 indetta asta pubblica per la vendita del materiale legnoso in piedi ritraibile dalla Particella Forestale N.98, ubicata alla località Costa della Pescara, in agro e di proprietà del Comune di Acerno (SA), cadente al taglio secondo il piano di utilizzazione del vigente P.A.F. 2015/2024 nell annualità 2017, con offerte segrete esclusivamente in aumento, senza prefissione di limite, ed aggiudicazione definitiva ad unico incanto ai sensi dell'art. 73, lett. C del Regolamento di contabilità generale dello Stato approvato con Regio Decreto 23 maggio 1924, n. 827, al concorrente che avrebbe offerto il maggiore importo in aumento sul prezzo complessivo posto a base d asta pari ad ,00 oltre IVA nella misura di legge + Q.li 400 di legna da ardere; - con la medesima Determinazione sopra richiamata si provvedeva a stabilire principi, criteri e modalità secondo i quali si sarebbe sviluppata l asta pubblica, approvando altresì la seguente documentazione di gara: Schema Avviso d Asta Pubblica, Modello istanza di ammissione e connessa dichiarazione, Modello offerta economica, Disciplinare di Gara, Schema contratto di vendita, D.U.V.R.I.; - con Determinazione del Responsabile dell Area Tecnica N. del, si aggiudicava in via definitiva la vendita del materiale legnoso in piedi ritraibile dalla Particella Forestale N.98, ubicata alla località Costa della Pescara, in agro e di proprietà del Comune di Acerno (SA), cadente al taglio secondo il piano di utilizzazione del vigente P.A.F. 2015/2024 nell annualità 2017 all operatore economico sopra costituito per l importo complessivo di. oltre IVA come per legge + Q.li 400 di legna da ardere; - l esito definitivo della procedura di vendita veniva idoneamente reso pubblico nelle forme di legge (Pubblicazione Albo Pretorio n. del ), oltre che comunicato a mezzo specifico messaggio di posta elettronica certificata prot. gen. n. del a tutti i concorrenti che avevano partecipato al pubblico incanto del 2

15 ; Tutto ciò premesso si addiviene alla stipula del presente atto regolato come segue: Articolo 1 La premessa che precede forma parte integrante e sostanziale del presente atto. Articolo 2 Il Responsabile dell Area Tecnica, vende alla ditta così come sopra costituita, che accetta, il materiale legnoso in piedi ritraibile dalla Particella Forestale N.98, ubicata alla località Costa della Pescara, in agro e di proprietà del Comune di Acerno (SA), cadente al taglio secondo il piano di utilizzazione del vigente P.A.F. 2015/2024 nell annualità 2017, secondo il progetto di utilizzazione e la documentazione tecnica posti alla base della procedura di vendita. Articolo 3 Il prezzo della vendita accettato e riconosciuto dalle parti è di. (euro / ) così come da offerta fatta dalla costituita acquirente + Q.li 400 di legna da ardere. Articolo 4 La costituita acquirente spontaneamente e senza riserva accetta la vendita in parola alle condizioni contenute nel progetto di taglio costituito da fascicolo unico come appresso: Relazione Tecnica; Piedilista piante superiori a 18 cm; Raggruppamento piante inferiori a 18 cm; Piedilista piante confine; Curva ipsometrica del popolamento; Stima del materiale legnoso ritraibile; Verbale di assegno e stima; Schema capitolato d'oneri; Descrizione particellare allegata al PAF ; Rilievo fotografico; Documenti autorizzativi e d'incarico; Tav. 1 -Inquadramento geografico su silografica (scala 1:25.000); Tav. 2- Carta di dettaglio su silografica (scala 1:5.000). Detti atti vengono sottoscritti dalle parti e, sebbene non materialmente allegati, vengono dichiarati parte del presente contratto. 3

16 E dichiarato altresì, previa sottoscrizione delle parti e sebbene non materialmente allegato, come facente parte del presente contratto il disciplinare di gara approvato con la richiamata Determinazione del Responsabile dell Area Tecnica N. del di indizione dell asta pubblica; Articolo 5 A garanzia degli obblighi che assume in dipendenza dell acquisto di cui si è resa aggiudicataria, la ditta, ai sensi del menzionato disciplinare di gara, ha costituito il deposito cauzionale reso sotto forma di Polizza Fideiussoria n. del rilasciata da, con sede legale in Via ( ), con importo garantito pari al 50% del prezzo di aggiudicazione (. ), a garanzia dell esatto adempimento degli obblighi contrattuali e di esecuzione del progetto di taglio. Articolo 6 In ottemperanza a quanto previsto sia dal Disciplinare di Gara che dal Capitolato d Oneri allegato al progetto di taglio la ditta aggiudicataria ha provveduto ad eseguire i seguenti pagamenti mediante accredito sul conto corrente bancario di tesoreria comunale IT47B (CRA Banca Campania Centro Filiale di Acerno): - importo pari ad. pari al 10% del prezzo di aggiudicazione (oltre IVA al 4%), quale deposito per la realizzazione di migliorie del patrimonio boschivo comunale (Art.12 comma 2 lett. c. Allegato B della Legge Regionale Campania n.11/1996 e s.m.i.); - importo pari ad. pari al 40% del prezzo di aggiudicazione (oltre IVA al 4%), quale acconto sul prezzo di aggiudicazione; Il Comune di Acerno, a mezzo del sopra costituito Responsabile dell Area Tecnica, con la sottoscrizione del presente contratto rilascia ogni e più ampia liberatoria e quietanza rispetto ai pagamenti sopra indicati. 4

17 Le parti convengono, come stabilito nel Capitolato d Oneri allegato al progetto di taglio oltre che dal Disciplinare di Gara, che al pagamento del restante 50% del prezzo di vendita come fissato all art.3 che precede oltre alla consegna dei Q.li 400 di legna da ardere previsti, provvederà la ditta acquirente al raggiungimento del 50% dell utilizzazione boschiva ovvero al raggiungimento del taglio della metà delle piante assegnate, e comunque entro il termine massimo di giorni 90 (novanta) naturali e consecutivi decorrenti dalla data di inizio dei lavori; Articolo 7 La ditta ha trasmesso copia di adeguata Polizza Assicurativa per Responsabilità Civile contro terzi N. del rilasciata da, con sede legale in - ( ) per un massimale di ,00 in corso di validità. Articolo 8 La ditta aggiudicataria sarà responsabile fino alla esecuzione del collaudo di tutti i danni da chiunque e contro chiunque commessi che si dovessero verificare nella zona assegnata per il taglio e lungo le zone attraversate per l esbosco ed il trasporto, esonerando e rilevando l ente da qualsiasi azione e responsabilità al riguardo. La ditta s impegna ad ostruire eventuali strade di accesso praticate al fine del taglio boschivo e ad adoperare accorgimenti tecnici atti ad evitare alterazioni morfologiche del terreno interessato. Articolo 9 Tutte le spese relative al presente contratto ivi comprese quelle di martellata, di consegna, rilievi e collaudo riguardante il lotto boschivo posto in vendita, sono poste a carico della ditta aggiudicataria e saranno prelevate dal deposito provvisorio di importo pari ad 4.776,40 (10% dell importo a base d asta) dalla stessa costituito in sede di gara a mezzo di 5

18 assegno circolare intestato al Comune di Acerno tratto sull Istituto di Credito N., che l Ente venditore ha già provveduto ad incassare. Articolo 10 L acquirente è tenuto a provvedere alle relative assicurazioni del personale che sarà impiegato nelle operazioni del taglio del bosco in argomento. Per quanto non previsto nel presente contratto valgono le norme del capitolato, del verbale di assegno e stima e della normativa in materia. Articolo 11 La ditta aggiudicataria resta vincolata sin d ora per il pieno adempimento degli obblighi assunti verso l ente venditore. Articolo 12 La ditta dichiara di essere soggetto IVA per cui chiede le agevolazioni fiscali previste dall art. 38 del D.P.R n Ai fini fiscali, trattandosi il presente atto di scrittura privata non autenticata soggetta all'imposta sul valore aggiunto, lo stesso è assoggettato a registrazione in caso d'uso ai sensi dell art.5 del Testo Unico d.p.r. n.131 del 26/04/1986 e s.m.i.. Il presente contratto, dattiloscritto su pagine per intero e quanto fin qui della viene letto, confermato e sottoscritto dalle parti costituite in modalità digitale. La Ditta Aggiudicataria Il Responsabile Area Tecnica 6

19 COMUNE DI ACERNO (Provincia di Salerno) C.F./P. IVA: Via Rimembranza Acerno (SA) Tel. 089/ Fax 089/ SITI ISTITUZIONALE: acerno.sa.it PEC/IPA protocollo@comune.acerno.sa.it AREA TECNICA SETTORE GESTIONE DEMANIO BOSCHIVO Art.26 del d.lgs. n.81/2008 e s.m.i. Obblighi connessi ai contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione; DOCUMENTI UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DELLE INTERFERENZE D.U.V.R.I Piano di Assestamento Forestale (PAF) del Comune di Acerno (SA) vigenza riferito alle utilizzazioni boschive annualità P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 1

20 PREMESSA Il presente documento di valutazione contiene le principali informazioni/prescrizioni in materia di sicurezza per fornire all impresa appaltatrice o ai lavoratori autonomi dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività in ottemperanza all art. 26 comma 1 lettera b del d.lgs. n.81/2008. Secondo tale articolo al comma 3: <<Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione e il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze ovvero individuando, limitatamente ai settori di attività a basso rischio di infortuni e malattie professionali di cui all'articolo 29, comma 6-ter, con riferimento sia all'attività del datore di lavoro committente, sia alle attività dell impresa appaltatrice e dei lavoratori autonomi, un proprio incaricato, in possesso di formazione, esperienza e competenza professionali, adeguate e specifiche in relazione all incarico conferito, nonché di periodico aggiornamento e di conoscenza diretta dell'ambiente di lavoro, per sovrintendere a tali cooperazione e coordinamento. A tali dati accedono il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale. In caso di redazione del documento esso è allegato al contratto di appalto o di opera e deve essere adeguato in funzione dell'evoluzione dei lavori, servizi e forniture. Dell'individuazione dell'incaricato di cui al primo periodo o della sua sostituzione deve essere data immediata evidenza nel contratto di appalto o di opera. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. Nell'ambito di applicazione del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, tale documento è redatto, ai fini dell'affidamento del contratto, dal soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto>>. I datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori, devono promuovere la cooperazione ed il coordinamento, in particolare: - cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto; - coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell'esecuzione dell'opera complessiva. Prima dell affidamento dei lavori si provvederà: - a verificare l idoneità tecnico-professionale dell impresa appaltatrice o del lavoratore autonomo in relazione ai lavori, ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contratto d opera o di somministrazione, attraverso la acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato e dell'autocertificazione dell'impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale ; - fornire in allegato al contratto il documento unico di valutazione dei rischi che sarà costituito dal presente documento preventivo, eventualmente modificato ed integrato con le specifiche informazioni relative alle interferenze sulle lavorazioni che la ditta appaltatrice dovrà esplicitare in sede di gara. La ditta appaltatrice dovrà produrre un proprio piano operativo sui rischi connessi alle attività specifiche, coordinato con il DVRI unico definitivo. Ai fini dell espletamento del servizio del presente appalto, le prestazioni richieste vengono effettuate di norma in autonomia senza interferenza con altro personale che non sia quello della ditta appaltatrice, tuttavia è possibile la presenza di cantonieri comunali, popolazione o di altre ditte, nelle immediate vicinanze. Tipologia dei rischi interferenti considerati Sono considerati rischi interferenti, per i quali è predisposto il presente DUVRI, i seguenti rischi: 1. derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte ad opera di appaltatori diversi; 2. immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni dell appaltatore; 3. esistenti nel luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debba operare l appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell attività propria dell appaltatore; 4. derivanti da modalità di esecuzione particolari (che comportano rischi ulteriori rispetto a quelli specifici dell attività appaltata), richieste esplicitamente dal committente. Sospensione dei Lavori In caso di inosservanza di norme in materia di sicurezza o in caso di pericolo imminente per i lavoratori, il Responsabile dei Lavori ovvero il Committente, potrà ordinare la sospensione dei lavori, disponendone la ripresa solo quando sia di nuovo assicurato il rispetto della normativa vigente e siano ripristinate le condizioni di sicurezza e igiene del lavoro. Per sospensioni dovute a pericolo grave ed imminente il Committente non riconoscerà alcun compenso o indennizzo all'appaltatore. P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 2

21 Stima dei costi della sicurezza Secondo l art. 26 comma 5 del d.lgs. n.81/2008: Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del succitato decreto e secondo gli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell'articolo 1418 del codice civile, i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. I costi di cui al primo periodo non sono soggetti a ribasso. Tali costi finalizzati al rispetto delle norme di sicurezza e salute dei lavoratori, per tutta la durata delle lavorazioni previste nell appalto saranno riferiti rispettivamente ai costi previsti per: - garantire la sicurezza del personale dell appaltatore mediante la formazione, la sorveglianza sanitaria, gli apprestamenti (D.P.I.) in riferimento ai lavori appaltati; - garantire la sicurezza rispetto ai rischi interferenziali che durante lo svolgimento dei lavori potrebbero originarsi all interno dei locali oggetto dell appalto; - delle procedure contenute nel Piano di Sicurezza Integrativo e previste per specifici motivi di sicurezza. Il documento unico di valutazione dei rischi da interferenza è costituito dal presente documento eventualmente modificato ed integrato con le specifiche segnalazioni della ditta appaltatrice ad interferenze sopravvenute P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 3

22 1.0 DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ OGGETTO DI PRESTAZIONE DI SERVIZIO L attività riguarda operazioni selvicolturali in bosco finalizzate alla vendita di legna e il relativo carico e trasporto presso la ditta. In particolare per le piante in piedi l intervento consiste nell abbattimento, depezzatura, allestimento esbosco e accatastamento, mentre per la legna già a terra (piante già tagliate o schiantate) saranno eseguite le stesse operazioni delle piante in piedi escluso l abbattimento. Successivamente avverrà il carico e prelievo di tutto il materiale legnoso in cataste costituito principalmente da legno di faggio in assortimenti misti. Sarà cura degli utilizzatori ripristinare il terreno nei casi in cui le operazioni di prelievo del legname abbiano interessato in modo evidente la cotica erbosa o il suolo e si siano create situazioni particolari di ristagni d'acqua, o fossi profondi dovuti allo schiacciamento del terreno da parte delle ruote dei trattori o altri mezzi. A fine cantiere la sede stradale e i fossati dovranno essere sgombri da residui legnosi e da cortecce. Parimenti dovrà essere ripristinato lo stato dei luoghi con particolare riferimento al manto stradale ed alle sponde dei fossati, qualora danneggiati. Le aree oggetto della movimentazione del legname dovranno essere delimitate e segnalate con cartellonistica di divieto di accesso ai non addetti ai lavori. Vietato operare in presenza di personale del Comune o di pubblico. Durante lo svolgimento delle attività: è vietato l accesso di personale non autorizzato all interno dell area di cantiere; l area dovrà essere delimitata e segnalata con adeguata cartellonistica; le aree all interno delle quali si svolgono attività in quota dovranno essere delimitate e segnalate con assistenza di personale a terra; Per l effettuazione dei lavori è previsto l uso delle seguenti attrezzature/macchinari: decespugliatore; mezzi meccanizzati; scivoli e risine trattori con pinza/puntone; rimorchi; motoseghe; pialla applicata alla motosega; verricelli; cavi/funi/carrucole; impianto a fune; cunei; mazze gira tronchi; attrezzi manuali; P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 4

23 2.0 RISCHI SPECIFICI DELL AMBIENTE DI LAVORO Di seguito sono riportate i rischi presenti nell ambiente di lavoro dell azienda committente correlati all utilizzo delle strutture ed degli impianti: Luogo di lavoro: Elenco Rischi Punture, morsi, urto, impatto per la presenza di animali selvatici quali vipere, cinghiali, cervi e daini, insetti ecc... Misure di Prevenzione Non appoggiarsi agli alberi nei pressi di cavità del tronco o effettuare trazioni di rami; Non smuovere sassi/pietre; Non raccogliere piante/fiori; Non lasciare incustodite lattine di bibita aperte in cui possono introdursi insetti; Non disturbare gli animali soprattutto in presenza di Cuccioli; Prestare attenzione durante le lavorazioni colturali, per evitare di uccidere o ferire accidentalmente animali selvatici. 3.0 INDIVIDUAZIONE DELLE FASI INTERFERENTI E VALUTAZIONE DEI RISCHI Sovrapposizioni temporali Ai fini dell espletamento del servizio del presente appalto, le prestazioni richieste vengono effettuate di norma in autonomia senza interferenza con altro personale che non sia quello della ditta appaltatrice, tuttavia è possibile la presenza di cantonieri comunali, popolazione o di altre ditte, nelle immediate vicinanze. Le interferenze lavorative tra i dipendenti della Società appaltatrice ed altri soggetti posso avvenire in qualsiasi orario; Valutazione dei rischi da interferenza Metodologia adottata La quantificazione e relativa classificazione dei rischi deriva dalla stima dell'entità dell'esposizione e dalla gravità degli effetti; infatti, il rischio può essere visto come il prodotto della Probabilità (P) di accadimento per la Gravità del Danno (D): R = P x D Per quanto riguarda la probabilità di accadimento si definisce una scala delle Probabilità, riferendosi ad una correlazione più o meno diretta tra la carenza riscontrata e la probabilità che si verifichi l'evento indesiderato, tenendo conto della frequenza e della durata delle operazioni/lavorazioni che potrebbero comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Di seguito è riportata la Scala delle Probabilità: Livello Criteri Non sono noti episodi già verificatisi. NON PROBABILE L'anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno solo in concomitanza con eventi poco probabili ed indipendenti. L'anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno solo in POSSIBILE circostanze sfortunate di eventi. Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi L'anomalia da eliminare potrebbe provocare un danno anche se in modo non automatico e/o diretto. PROBABILE E' noto qualche episodio in cui all'anomalia ha fatto seguito il verificarsi di un danno Esiste una correlazione diretta tra l'anomalia da eliminare ed il verificarsi del danno ipotizzato. Si sono già verificati danni ALTAMENTE PROBABILE conseguenti all'anomalia evidenziata nella struttura in esame o in altre simili ovvero in situazioni operative simili. P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 5

24 Per quanto concerne l'entità dei Danni, si fa riferimento alla reversibilità o meno del danno. Di seguito è riportata la Scala dell'entità del Danno: Livello Criteri Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità temporanea breve e LIEVE rapidamente reversibile Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili. Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità temporanea anche MODESTO lunga ma reversibile. Esposizione cronica con effetti reversibili Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità permanente SIGNIFICATIVO parziale. Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzial-mente invalidanti Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale. GRAVE Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti Combinando le due scale in una matrice si ottiene la Matrice Dei Rischi, nella quale ad ogni casella corrisponde una determinata combinazione di probabilità/entità dei danni. Di seguito è riportata la matrice che scaturisce dalle suddette scale: LEGENDA RISCHIO basso accettabile notevole altamente probabile DANNO PROBABILITA' LIEVE(1) MODESTO (2) SIGNIFICATIVO (3) GRAVE (4) NON PROBABILE (1) POSSIBILE (2) PROBABILE (3) ALTAMENTE PROBABILE (4) P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 6

25 4.0 INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DA INTERFERENZA Qualora si verifichino condizioni di interferenza lavorativa, occorrerà attuare idonee misure al fine di ridurre possibili rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori presenti. In particolare, vengono di seguito indicate le procedure generali per la gestione delle attività contemporanee tra i dipendenti dell appaltatore e i dipendenti del Comune o altri soggetti presenti (pubblico, manutentori ecc.). POSSIBILI PERICOLI INTERFERENZIALI Lavorazioni contemporanee sul territorio comunale con altri lavoratori del comune, manutentori esterni o pubblico; ANALISI DEL RISCHIO INTERFERENZIALI Rischi da interferenza per la presenza di altre imprese con contratti d appalto specifici e/o i dipendenti stessi della committenza VALUTAZIONE RISCHIO INTERFERENZIALI R = P x D = 1 x 2 = 2 BASSO MISURE ADOTTATE PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ INTERFERENTI Non è consentito interagire con le attività non di propria competenza, se non espressamente autorizzati, di volta in volta, dagli incaricati della committenza. Qualora non sia possibile dovranno essere attuate, singolarmente o cumulativamente, in base al rischio specifico dell intervento, le seguenti misure: -svolgere l attività in orario in cui non vi è presenza di lavoratori / pubblico nell area interessata; -perimetrare la zona in cui vengono svolte le attività oggetto del contratto ed impedire l accesso ai non addetti ai lavori; -segnalare la propria attività tramite apposita cartellonistica. Pianificazione e programmazione dell attività di appalto. Informazione sulle altre attività in contemporanea. Sopralluogo preventivo delle zone o aree in cui si svolgerà l appalto. Assegnazione all appaltatore di un luogo definito per il deposito delle attrezzature di Lavoro. Identificazione, da parte di ogni appaltatore, delle attrezzature di sua proprietà e coordinamento dell eventuale utilizzo comune di attrezzature, mezzi ecc. P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 7

26 POSSIBILI PERICOLI INTERFERENZIALI Circolazione e manovre nelle aree esterne con automezzi Presenza di altri veicoli in circolazione e manovra: -automezzi Affidataria - automezzi di altri subappaltatori o terzisti Presenza di pedoni: -personale Affidataria - personale di altri subappaltatori o terzisti - pubblico ANALISI DEL RISCHIO INTERFERENZIALI VALUTAZIONE RISCHIO INTERFERENZIALI Impatti tra automezzi; Investimenti - urti R = P x D = 2 x 2 = 4 ACCETTABILE MISURE ADOTTATE PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ INTERFERENTI Non transitare o sostare nelle aree di manovra dei mezzi; In condizioni di scarsa visibilità e manovrabilità, effettuare manovre esclusivamente con l ausilio di personale a terra; Nell attraversamento pedonale di piazzali e vie interne prestare attenzione al sopraggiungere di veicoli; Le macchine operatrice dovranno essere dotata degli appositi dispositivi sonori e luminosi di segnalazione; Segnalazione delle zone d intervento con idonea segnaletica di sicurezza; Procedere a passo d'uomo seguendo la segnaletica presente; In caso di manovre in retromarcia o quando la manovra risulti particolarmente difficile (spazi ridotti, scarsa visibilità, ecc.), farsi coadiuvare da un collega a terra dotato di indumenti ad alta visibilità; In mancanza di sistema di segnalazione acustica di retromarcia (cicalino) sul mezzo, preavvisare la manovra utilizzando il clacson; Dovranno essere indicati i percorsi alternativi per i pedoni e per i mezzi. Formazione specifica del personale addetto all impiego di: mezzi d opera, trattori ecc.. Utilizzo di mezzi d opera che presentino adeguati requisiti di sicurezza, in buone condizioni di conservazione, correttamente mantenuti e provvisti di dispositivo ottico segnaletico lampeggiante rotorbitale. Interdizione di accesso all area operativa al personale estraneo alle attività mediante interdizione fisica e mediante l applicazione della adeguata segnaletica di sicurezza/avvisi; P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 8

27 POSSIBILI PERICOLI INTERFERENZIALI Utilizzo mezzi meccanizzati e/o manuali di sollevamenti Presenza personale di terzi, utenti o pubblico di passaggio anche a lavori ultimati Presenza di fumatore o Materiale infiammabile (miscela per motoseghe, gasolio, ecc) Utilizzo di attrezzature taglienti Durante le operazione di taglio alberi e possibile la caduta incontrollata Pericolo generico di natura meccanica correlato al deposito di attrezzature al di fuori delle aree di intervento. ANALISI DEL RISCHIO INTERFERENZIALI Caduta di materiali dall alto durante le operazioni di taglio, abbattimento, sollevamento e movimentazione Eseguite con mezzi meccanizzati o manuali Caduta a livello, inciampo, scivolamento dovuto a ceppi, dissesti o buche sul terreno Incendio VALUTAZIONE RISCHIO INTERFERENZIALI R = P x D = 1 x 3 = 3 ACCETTABILE R = P x D = 1 x 2 = 2 BASSO R = P x D = 1 x 4 = 4 ACCETTABILE Proiezione di materiali/schegge R = P x D = 1 x 4 = 4 ACCETTABILE Caduta alberi Urto, Caduta, Scivolamento R = P x D = 1 x 4 = 4 ACCETTABILE R = P x D = 1 x 2 = 2 BASSO MISURE ADOTTATE PER LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ INTERFERENTI Delimitazione perimetrale ed interdizione all accesso ed al passaggio di pedoni di tutte le aree di intervento in cui si opera con attrezzature e mezzi per l esecuzione di lavori in quota. Impiego di macchine ed attrezzature per l esecuzione di lavori in quota approvate, omologate e certificate, che siano provviste di adeguate protezioni contro la caduta degli operatori e delle attrezzature o materiali. L area di intervento dovrà essere perimetrata e vietata ai non addetti ai lavori fino alla sistemazione ultima del terreno oggetto d'intervento. Indossare scarpe antinfortunistiche dotate di suola antisdrucciolo VIETATO fumare, non avvicinare fonti di calore ai materiali infiammabili/combustibili e viceversa Esecuzione delle operazioni che danno origine a proiezioni di parti solo dopo aver provveduto alla delimitazione fisica delle aree di intervento con le aree confinanti utilizzate per le attività dell Ente. Divieto di accesso agli estranei. L area di intervento dovrà essere perimetrata e vietata ai non addetti ai lavori. In presenza di eventi atmosferici quali forte vento e/o pioggia è prevista la chiusura del cantiere e la messa in sicurezza dell'area Tutte le attrezzature di proprietà delle imprese appaltatrici introdotte all interno dell area di intervento per l esecuzione delle attività oggetto dell opera devono essere custodite all interno di apposite aree. Le stesse non devono essere mai abbandonate all esterno della aree soggette ad intervento. P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 9

28 FASE SPECIFICHE DELLA LAVORAZIONE TABELLE DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI INERENTI LE FASE DI UTILIZZAZIONE BOSCHIVA TIPOLOGIA DI LAVORI SCHEDA DEL CANTIERE RELATIVO ALLA UTILIZZAZIONE DELLA SEZIONE TIPOLOGIA DI LAVORI NELLA FASI TEMPORALI DI INTERVENI LAVORATIVI Fase di lavoro 1- abbattimento Abbattimento pianta, previa preparazione del sito di intervento in sicurezza per il motoseghista e addetto mediante taglio di frutici e arbusti vari, livellamento della stazione nei pressi della pianta. Preparazione delle eventuali vie di fuga. Preparazione e incisione della tacca direzionale taglio del fusto al colletto nei pressi del piano di campagna al di sopra del marchio del martello forestale. 2 ramatura e svettatura Sramatura svettatura cimale previa eliminazione e taglio di tutti i rami sottoposti al fusto abbattuto situati in posizione di tenzione 3 sezionatura assortimenti Sezionatura assortimenti legnosi: tronchi, tronchetti, legna da ardere, paleria minuta. 4 sicurezza stazione Messa in sicurezza della stazione di posa degli assortimenti legnosi ricavati dalla sezionatura di cui alla fase 3 nei pressi del letto di caduta, al fine di evitare accidentali rotolamenti di detti assortimenti verso valle. 5 - esbosco tronchi Caratteristiche assortimento: lunghezza minima m 2,60 diametro mediano minimo cm 27 con corteccia. Cubatura massima mc 1,00 6 esbosco tronchetti Caratteristiche assortimento: lunghezza minima m 1,05 (tronchetto liscio) diametro mediamo massimo cm 35 diametro mediamo minimo cm 27 lunghezza m 1,60 diametro massimo cm 24 diametro minimo cm 12 lunghezza m 2,20 diametro massimo cm 24 diametro minimo cm 12 Macchine e attrezzi previsti nelle fasi di lavoro Decespugliatore, Motosega accetta roncola zappa zeppe mazza, rampino pala Accetta, roncola, motosega, zampino, gira tronchi, Accetta,roncola,motosega, giratronchi Leva sollevatrice, leva girevole, zappino, vanga, zappa, zeppature di legnami 1) Impiego di teleferiche a più funi autotrasportate, 2) Trattori forestali con verricelli 3) Impiego di bestie :buoi appaiati Attrezzi: giratronchi, zappini, leva sollevatrice. 1) Impiego di teleferiche a più funi autotrasportate, 2) Impiego trattori forestali con gabbie 3) Impiego di animali da soma. Attrezzi: zappini, P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 10

29 7 -Esbosco legna da ardere Caratteristiche assortimenti : lunghezza massima m 1,05 diametro massimo cm 12 minimo cm 5 (rientrano nella legna da ardere tutto il materiale non atto a tronchi e a tronchetti per marciscenza, deterioramenti o spacchi accidentali dei predetti assortimenti) 1) Impiego di trattori forestali muniti di appositi cestelli di carico anteriori e posteriori 2) Impiego di resini. 3) Impiego di animali da soma i cui carichi medi si indicano per percorsi non superiori a km 10 asini kg 70 cavalli kg 130 muli kg Concentramento e allestimento Realizzazione cataste degli assortimenti legnosi presso l imposto o lungo strade di servizio previa messa in sicurezza del sito. 9 - Carico su motrici o autotreno assortimenti legnosi Impiego di trattore forestale con pinza gru idonee alla bisogna. Impiego manodopera. Impiego attrezzi: giratronchi, zappini, Impiego di trattore forestale con pinza gru idonee alla bisogna. Impiego manodopera. Impiego attrezzi: giratronchi, zappini 10- Allontanamento abbruciamento ceppatura residui di lavorazione Allontanamento, concentramento negli spazi vuoti o abbruciamento dei residui della lavorazione secondo quanto previsto nel capitolato d onere e P.M.P.F. Impiego di manodopera Impiego attrezzi: ronca, forche, decespugliatore Cippatrice - P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 11

30 INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DA ADOTTARE LAVORI FORESTALI TABELLA DEI PERICOLI TAGLIO PIANTE FASE DI LAVORO 1 ABBATTIMENTO MOTOSEGHISTA E PERSONALE ADDETTO N. 1 ABBATTIMENTO Pericolo determinato da Rischio determinato da Utilizzazione delle piante Caduta corpi di progetto di taglio contundenti mediante abbattimento. dall alto, quali rami, e altro che possano rovinare sugli addetti al taglio. Possibile danno Contusioni, ferite lacero contuse, fratture, morte Prevenzione verificare la consistenza della chioma e cercare di eliminare eventuali rami morti e sospesi sulla chioma; ridurre, mediante tagli preliminari, la velatura. Stabilire e mantenere una sufficiente zona di sicurezza intorno alla pianta da abbattere ove può sostare solo il motoseghista e l aiutante; uso dei DPI (Dispositivi protezione individuale) Decespugliatore affaticamento, Nell'uso del decespugliatore L'affaticamento può essere ridotto portatile è stata misurata una tramite un'adeguata frequenza cardiaca di circa 130 organizzazione del lavoro, che battiti/min. diminuzione del preveda una alternanza dei benessere fisico compiti e una distribuzione abbassamento della soglia di opportuna delle pause lavorative. attenzione Tagli agli arti Uso di decespugliatori costruiti inferiori ferite lacero-contuse secondo le norme vigenti. uso dei dissanguamento- DPI (Dispositivi protezione individuale). rumore, L'esposizione quotidiana Uso degli otoprotettori personale dell'operatore Contemporaneamente forestale al rumore del - visita medica preventiva e ad decespugliatore (LEP,. d) è pari a db(a), il rumore ha una accertamenti medici periodici, per verificare continuamente lo stato frequenza media alta, per cui di funzionalità dell'udito. risulta fastidioso Ipoacusia -comunicare all'asl i risultati della (patologia a carico dell apparato uditivo) (fonte A UVA, 1995). valutazione del rumore e le misure tecniche ed organizzative adottate in proposito. Gli otoprotettori, che costituiscono, in questo caso, l'unico rimedio tecnicamente efficace, devono essere adattati ad ogni operatore e non devono comunque provo-care irritazione della pelle, fastidio, o distrazione. vibrazioni, le vibrazioni possono provocare la comparsa della malattia delle Per ridurre il più possibile questa sorgente di pericolo, è necessario dita bianche (sindrome di utilizzare solo coltelli P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 12

31 emissioni scarico, gas di Raynaud) in un periodo di tempo abbastanza breve. (BOVENZI e altri 1985). con conseguente esposizione dell'operatore al rischio di inalazione di sostanze pericolose. Intossicazione correttamente affilati ed equilibrati, e, dove possibile, impiegare lame circolari in luogo dei coltelli. uso dei DPI (Dispositivi protezione individuale). Vedasi descrizione generali dell attrezzo La corretta manutenzione dell'attrezzo (pulizia del filtro dell'aria, corretta regolazione della carburazione, affilatura degli utensili), l'impiego del combustibile e del lubrificante indicati dal costruttore l adozione del catalizzatore contribuiscono a diminuire le emissioni dei gas di scarico del decespugliatore portatile. Accanto a tali soluzioni tecniche" tuttavia, deve essere prevista una organizzazione del lavoro che consideri una limitata esposizione del singolo operatore tramite una rotazione degli incarichi, accompagnata da un'adeguata informazione e da una corretta formazione dei lavoratori. urto con corpi estranei scivolamento L'utensile del decespugliatore può raggiungere velocità molto elevate; ad esempio una lama a tre coltelli con diametro pari a 30 cm, con un regime di rotazione del motore pari a giri/min ed un rapporto di trasmissione pari a 0,75 raggiunge una velocità periferica pari a 140 m/s (circa 500 km/h). Un frammento di roccia con volume pari a 2 cm cui venga impressa una simile velocità, ad esempio, assume un'energia pari a 588 joule, corrispondente ad una forza d'impatto di circa 60 kg, in grado di danneggiare seriamente persone e oggetti (HARTFIEL, 1997). Distorsioni, contusioni, ferite e fratture ossee nonché perdita di controllo dell'attrezzo. Uso di un paio di occhiali protettivi sotto 1a visiera in rete, oppure di impiegare direttamente una visiera di tipo industriale in policarbonato trasparente ed in grado di resistere alle sollecitazioni provocate dall'urto con corpi estranei ad alta velocità. E' indispensabile l'uso di calzature di sicurezza dotate di suola antisdrucciolo e di puntale anti schiacciamento. Esse devono avere un'altezza sufficiente per proteggere anche le caviglie dell'operatore. A riguardo sono da preferire gli scarponi rispetto agli stivali, con i quali non è molto agevole muoversi su terreni P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 13

32 declivi. Motosega affaticamento, l uso costante del motosega. L'affaticamento può essere ridotto diminuisce il benessere fisico tramite un'adeguata abbassamento della soglia di organizzazione del lavoro, che attenzione Tagli agli arti preveda una alternanza dei inferiori ferite lacero-contuse compiti e una distribuzione dissanguamento- opportuna delle pause lavorative. uso dei DPI (Dispositivi protezione individuale). Vedasi descrizione generali dell attrezzo. rumore, L'esposizione quotidiana Uso degli otoprotettori personale dell'operatore Contemporaneamente forestale al rumore del - visita medica preventiva e ad motosega (LEP,. d) è pari a accertamenti medici periodici, per db(a), il rumore ha una verificare continuamente lo stato frequenza media alta, per cui di funzionalità dell'udito. risulta fastidioso Ipoacusia -comunicare all'asl i risultati della (patologia a carico dell apparato uditivo) (fonte A UVA, 1995). valutazione del rumore e le misure tecniche ed organizzative adottate in proposito. Gli otoprotettori, che costituiscono, in questo caso, l'unico rimedio tecnicamente efficace, devono essere adattati ad ogni operatore e non devono comunque provo-care irritazione della pelle, fastidio, o distrazione. vibrazioni, le vibrazioni possono provocare la comparsa della malattia delle Uso dei DPI (Dispositivi protezione individuale). dita bianche (sindrome di Corretta postura Raynaud) in un periodo di tempo abbastanza breve. (BOVENZI e altri 1985). Danni alla colonna vertebrale con schiacciamento delle vertebre livello L3 emissioni scarico, gas di con conseguente esposizione dell'operatore al rischio di inalazione di sostanze pericolose. Intossicazione La corretta manutenzione dell'attrezzo (pulizia del filtro dell'aria, corretta regolazione della carburazione, affilatura degli utensili), l'impiego del combustibile e del lubrificante indicati dal costruttore l adozione del catalizzatore contribuiscono a diminuire le emissioni dei gas di scarico del motosega. Accanto a tali soluzioni tecniche" tuttavia, deve essere prevista una organizzazione del lavoro che consideri una limitata esposizione del singolo operatore tramite una rotazione degli incarichi, accompagnata da un'adeguata informazione e da una corretta formazione dei lavoratori. P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 14

33 urto con corpi estranei La catena del motosega può raggiungere velocità molto elevate; pari a 140 m/s (circa 500 km/h). Un frammento di roccia con volume pari a 2 cm cui venga impressa una simile velocità, ad esempio, assume un'energia pari a 588 joule, corrispondente ad una forza d'impatto di circa 60 kg, in grado di danneggiare seriamente persone e oggetti (HARTFIEL, 1997). Uso di un paio di occhiali protettivi sotto 1a visiera in rete, oppure di impiegare direttamente una visiera di tipo industriale in policarbonato trasparente ed in grado di resistere alle sollecitazioni provocate dall'urto con corpi estranei ad alta velocità. Accetta,pennato, roncola.zappa,rampino e pala Movimenti errati degli attrezzi per contatto con rami o altro presente nella traettoria del movimento incisivo per raggiungere la zona di taglio. - rottura manico - distacco del manico della lama. Contratture muscolari dolorose per uso continuato degli attrezzi -ferite lacero contuse -tagli di arti -fratture. Usi dei DPI e mantenere distanze di sicurezza. P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 15

34 LAVORI FORESTALI TABELLA DEI PERICOLI FASE N. 2 SRAMATURA E SVETTATURA Pericolo determinato da Rischio determinato da Possibile danno Prevenzione Rami in la sramatura, la depezzatura Contusioni, ferite Stabilire e mantenere una sufficiente tensione. - caduta dall alto comportano condizioni di lavoro nelle quali l'operatore forestale si lacero-contuse, fratture. zona di sicurezza intorno alla pianta sul letto di caduta; di rami sospesi. trova : Controllare che gli operatori si in vicinanza di corpi (alberi interi) con massa elevata, massa in movimento, massa in equilibrio instabile o sotto tensione quali alberi inclinati, appollaiati, avvicinino ai rami in tensione dopo un periodo di tempo utile affinché detti rami abbiano subito il naturale innevamento. uso dei DPI (Dispositivi protezione individuale) alberi caduti parallelamente alle linee di livello, alberi caduti su appoggi o su dislivelli del terreno o a cavallo su altre piante in piedi. Svincolamento incontrollato dei rami sottoposti al fusto. Caduta corpi contundenti dall alto, quali rami, e altro che possano rovinare sugli addetti Motosega Vedasi fase di lavoro 1 Vedasi fase di lavoro 1 Accetta, roncola, Movimenti errati degli attrezzi per Contratture gira tronchi, contatto con rami o altro presente muscolari dolorose zappino. nella traiettoria del movimento per uso continuato incisivo per raggiungere la zona di degli attrezzi taglio. -ferite lacero - rottura manico contuse - distacco del manico della lama. -tagli di arti Scivolamento -fratture. Vedasi fase di lavoro 1 Posizione corretta del corpo durante l utilizzo degli strumenti da lavoro. Usi dei DPI P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 16

35 LAVORI FORESTALI TABELLA DEI PERICOLI FASE N. 3 - SEZIONATURA ASSORTIMENTI Pericolo determinato da Tronchi, tronchetti, tondelli per legna da ardere,altri assortimenti Rischio determinato da Rotolamento inavvertito di tronchi, tronchetti. Possibile danno Schiacciamento, contusioni, fratture, morte. Prevenzione Lavoro individuale in pendio, non lavorare a quote diverse ( uno sopra, l altro più in basso) puntellare i tronchi, prima di sezionarli; in caso che la stazione è situata in pendice superiore al 30% ancorare gli assorti-menti tronchi e tronchetti a piante ancora in piedi. Uso del DPI. motosega Vedi fase di lavoro 1 Accetta, roncola, gira tronchi,zappino. Vedi fase di lavoro 2 Vedi fase di lavoro 1 Vedi fase di lavoro 2 Vedi fase di lavoro 1 Vedi fase di lavoro 2 P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 17

36 LAVORI FORESTALI TABELLA DEI PERICOLI FASE N. 4 MESSA IN SICUREZZA STAZIONE DI LAVORO Pericolo determinato da Tronchi, tronchetti, tondelli per legna da ardere,altri assortimenti Leva sollevatrice, leva giratronchi, zappino, vanga,zappa, puntellature di legname. Rischio determinato da Possibile danno Prevenzione Rotolamento inavvertito di tronchi, tronchetti. Movimenti errati degli attrezzi per contatto con rami o altro presente nella traiettoria del movimento incisivo per raggiungere la zona di taglio. - rottura manico - Scivolamento Schiacciamento, contusioni, fratture, morte. Contratture muscolari dolorose per uso continuato degli attrezzi -ferite lacero contuse. -tagli di arti -fratture. Porre la stazione di giacitura degli assortimenti ricavati in condizioni di sicurezza in modo che i tronchi ed i tronchetti non si avviano verso valle inavvertitamente. Sistemare i tronchi in modo che siano perpendicolari alla linea di massima pendenza. Puntellare i tronchi con conficcamento laterale sia alla testa che alla punta in maniera che l assortimento venga incastrato tra i puntelli. Tanto dicasi anche per i tronchetti. La legna deve essere accatastata a modo metri steri in contro pendenza. Posizione corretta del corpo durante l utilizzo degli strumenti da lavoro. Usi dei DPI P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 18

37 LAVORI FORESTALI TABELLA DEI PERICOLI N ESBOSCO TRONCHI E TRONCHETTI PERSONALE ADDETTO ALL ARGANO E CARICO E SCARICO Pericolo determinato da Rischio determinato da Possibile danno Argano Rumore Disagio, stress, affaticamento, ipoacusia gas di scarico intossicazioni acute e croniche vibrazioni Disagio e patologie specifiche Prevenzione Scelta di macchine idonee, uso dei DPI, Cuffie Scelta di macchine idonee, corretta manutenzione delle stesse, riduzione del tempo di esposizione orientandone la fuoruscita del gas di scarico in altre direzione e/o contro vento Scelta di macchine idonee, corretta manutenzione delle stesse, riduzione del tempo di esposizione Fulmini folgorazione Ustione, morte Sospendere il lavoro in casi di temporali o pioggia predisporre nei pressi della stazione di lavoro ricoveri temporanei. USO DPI Discesa gancio, Stenditura fune, Aggancio carico, concentramento e issaggio Funi di acciaio e cavi a strozzo Rottura di rami, alberi e altro Carichi Caduta legnosi. sospesi. assortimenti Manipolazione agganci delle funi Angoli di aggancio e sopporto delle funi Ferite, lesioni, fratture. Contusioni, fratture, morte lesioni, Ferite lacero contuse, tagli, schiacciamenti, fratture. Ferite lacero contuse, tagli, schiacciamenti, colpi di frusta, fratture. Rottura delle funi Contusioni, lesioni, fratture in varie parti del corpo Dopo il temporale verificare che gli alberi circostanti la stazione dell argano e zone limitrofe non abbiano subito danni ai rami e ai cimali. USO DPI Non sostare o passare sotto i carichi sospesi, comunicazione efficiente tra gli addetti con uso di VHF ed auricolare.uso dei DPI Non indossare anelli ed uso: guanti speciali per operatori. Non sostare nelle parti interne degli angoli, o sopporti delle funi in caso del verificarsi di nodi chiusi alle fune avvisare immediatamente l arganista via radio, o a voce, o con segnali convenzionali - (bandiera rossa) al fine di fermare le operazioni di esbosco sino a quando i nodi non sono stati posti in situazione di sicurezza Uso dei DPI (oltre a guanti specifici) Impiego di funi adeguate e conoscenza delle forza esercitate (vedasi tabella delle rotture allegate) -corretta manutenzione -verifica periodica delle funi -non passare o sostare sotto carichi sospesi Uso DPI. Movimentazione manovale dei carichi Strappi, sforzi muscolari, dolori dorso-lombari Corrette posture ed uso DPI.(guanti Specifici) Trattore Forestale con verricello (*) Esposizione Rumore al Disagio, stress, affaticamento, ipoacusia Scelta di macchine idonee, uso dei DPI, Cuffie P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 19

38 Esposizione al gas di scarico Disagio, stress, affaticamento, intossicazioni acute e croniche Esposizioni a Disagio e patologie vibrazioni di tutto il specifiche corpo Rottura o perdita di Contusioni, lesioni, controllo del fratture verricello Caduta assortimenti Contusioni, lesioni, legnosi in fase di fratture discesa e salita - scivolamento Scelta di macchine idonee Corretta manutenzione delle stesse, riduzione del tempo di esposizione orientandone la fuoruscita del gas di scarico in altre direzione e/o contro vento Scelta di macchine idonee Corretta manutenzione delle stesse, riduzione del tempo di esposizione, Scelta di macchine idonee. Corretta manutenzione delle stesse, riduzione del tempo di esposizione, Non sostare nella zona di azione della macchina. Funi o angoli di azione-installazione alla macchina di scalini antiscivolo maniglie indossare DPI - (*)Attesa la rilevante e complessa dinamica dell impiego del trattore forestale è stata redatto apposito capitolo a cui si fa specifico riferimento. Buoi appaiati Animali da soma Movimentazione manovale dei carichi Attacco delle zeppe e agganci Movimentazione manovale dei carichi Tronchetti e legna da ardere Strappi, sforzi muscolari, dolori dorso-lombari Schegge di ferro- Schiacciamenti contusioni fratture Ferite da calpestio Caduta di rami secchi dall alto per urto dei tronchi trainati alla base di piante in piedi radicate lungo le line di smacchio- Strappi, sforzi muscolari, dolori dorso-lombari Schiacciamenti contusioni fratture Ferite da calpestio ferite da morsi calci - Corrette posture - Il bovaro deve stare sempre davanti i buoi a distanza di sicurezza- Limare i trofei (corna)al fine di evi-tare incornate accidentale. Non indossare anelli e bracciali. uso DPI (guanti Specifici) Corrette posture nel caricare le some Evitare di camminare affiancati ai muli- Collocare la museruola ai muli Usare il sottobraca e sotto garretto in modo che in caso di scalciamento lo zoccolo resta impigliato nel sottogarretto Preferire animali ben addestrati e mansueti. Non indossare anelli e bracciali. uso DPI ( Specifici) P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 20

39 LAVORI FORESTALI TABELLA DEI PERICOLI FASE N. 7 - ESBOSCO LEGNA DA ARDERE PERSONALE ADDETTO CARICO E SCARICO Pericolo determinato da Rischio determinato da Possibile danno Prevenzione Trattore Forestale con gabbie anteriore e posteriore (*) Resine in P.V.C. alta densità Cabaletta e ganci di collegamento Sollevamento lancio della legna Accetta, roncola Esposizione al Rumore Disagio, stress, affaticamento, ipoacusia Esposizione al gas di scarico Disagio, stress, affaticamento, intossicazioni acute e croniche Esposizioni a vibrazioni di tutto il corpo Disagio e patologie specifiche Scelta di macchine idonee, uso dei DPI, Cuffie Scelta di macchine idonee ; Corretta manutenzione delle stesse, riduzione del tempo di esposizione orientandone la fuoruscita del gas di scarico in altre direzione e/o contro vento. Scelta di macchine idonee: Corretta manutenzione delle stesse, riduzione del tempo di esposizione, (*) Attesa la rilevante e complessa dinamica dell impiego del trattore forestale è stata redatto apposito capitolo a cui si fa specifico riferimento. Scelta di macchine idonee. Corretta manutenzione delle stesse, riduzione del tempo di esposizione, Caduta assortimenti legnosi in fase Contusioni, lesioni, Non sostare nella zona di azione di discesa e salita -scivolamento fratture della macchina. Funi o angoli di azione-installazione alla mac china di scalini antiscivolo maniglie indossare DPI - e (*)Attesa la rilevante e complessa dinamica dell impiego del trattore forestale è stata redatto apposito capitolo a cui si fa specifico riferimento. Lesioni e tagli legna Rotolamento incontrollato Lesioni, ferite e schiacciamenti Animali da soma Movimentazione manovale dei Strappi, sforzi carichi muscolari, dolori Tronchetti e legna da ardere dorso-lombari Schiacciamenti contusioni fratture Ferite da calpestio ferite da morsi calci - Protezione dai taglienti durante gli spostamenti Uso di DPI Uso DPI -mantenere le opportune distanze di sicurezza Corrette posture nel caricare le some Evitare di camminare affiancati agli animali Collocare la museruola agli animali Usare il sottobraca e sotto garretto in modo che in caso di scalciamento lo zoccolo resta impigliato nel sottogarretto- Preferire animali ben addestrati e mansueti. Non indossare anelli e bracciali. uso DPI ( Specifici) P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 21

40 LAVORI FORESTALI TABELLA DEI PERICOLI FASE 8 - Concentramento e allestimento assortimenti Pericolo determinato da Trattore forestale con pinze (*) Rischio determinato da Esposizione Rumore Esposizione gas di scarico Esposizioni vibrazioni tutto il corpo al al a di Possibile danno Disagio, stress, affaticamento, ipoacusia Disagio, stress, affaticamento, intossicazioni acute e croniche Disagio e patologie specifiche Prevenzione Scelta di macchine idonee, uso dei DPI, Cuffie Scelta di macchine idonee ; Corretta manutenzione delle stesse, riduzione del tempo di esposizione orientandone la fuoruscita del gas di scarico in altre direzione e/o contro vento. Scelta di macchine idonee: Corretta manutenzione delle stesse, riduzione del tempo di esposizione, Tronchi tronchetti e (*) Attesa la rilevante e complessa dinamica dell impiego del trattore forestale è stata redatto apposito capitolo a cui si fa specifico riferimento. Rotolamento Schiacciamento, Vietare il passaggio a chicchessia nell area di inavvertito di contusioni, fratture, allestimento delle cataste non superare tronchi, morte. l accatastamento di n. 4 file di tronchi e 7 di tronchetti. tronchetti graffare con due graffe i tronchi delle testale delle cataste legale le cataste con appositi lasagne di contenimento. installare apposita segnaletica di pericolo e divieto di transito e sosta - Uso del DPI. Per il personale addetto- Legna ardere Giratronchi, zappini da Rotolamento incontrollato Rottura stile posizione errate - Scivolamento - Lesioni, ferite e schiacciamenti Contratture muscolari dolorose per uso continuato degli attrezzi - ferite lacero contuse -tagli di arti -fratture. Uso DPI -mantenere le opportune distanze di sicurezza dalle cataste le quale non devono superare l altezza massima di metri tre e la lunghezza di metri 12. legale le cataste con appositi lasagne di contenimento. Posizione corretta del corpo durante l utilizzo degli strumenti da lavoro. Usi dei DPI P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 22

41 LAVORI FORESTALI TABELLA DEI PERICOLI FASE 9 - ALLONTANAMENTO RESIDUI LAVORAZIONE ABBRUCIAMENTO - RICCIPATURA - Pericolo determinato da Rischio determinato da Possibile danno Prevenzione Decespugliatore Vedasi fase di lavoro 1 Vedasi fase di lavoro 1 Vedasi fase di lavoro 1 Motosega Vedasi fase di lavoro 1 Vedasi fase di lavoro 1 Vedasi fase di lavoro 1 Cippatrici Fuoco Impigliamento Schegge di legno Esposizione al gas di scarico Contusioni ferite fratture - Disagio, stress, affaticamento, intossicazioni acute e croniche Esposizione al Rumore Disagio, stress, affaticamento, ipoacusia Fiamme incontrollate per Ustioni plurime. improvviso cambio direzione del vento Informazione e forma-zione professionale specifica Attenersi alle istruzioni della ditta costruttrice manutenzione ordinaria - esatto Uso di DPI usare indumento di protezione - Scelta di macchine idonee Corretta manutenzione delle stesse, riduzione del tempo di esposizione orientandone la fuoruscita del gas di scarico in altre direzione e/o contro vento Scelta di macchine idonee, uso dei DPI, Cuffie Procedere alla lavo-razione nelle giornate poco ventilate- Ridurre la quantità di frascume da bruciare in modo che il calore prodotto dall abbruciamento non rechino danni alle piante - concentrare la biomassa residuale negli spazi vuoti della tagliata preferire l uso del cippatore nelle zone a pendenza limitata - Usi dei DPI Portare a seguito cassetta pronto soccorso contente medicamenti per ustioni - Non abbandonare il fuoco se non è perfettamente spento Evitare che restino carboni accesi che possono propagare un incendio - eseguire il lavoro nelle prime ore del mattino e nei giorni consentiti dalla normativa vigente in materia di bruciamento delle ristoppie Ridurre la biomassa da bruciare rimali e ramaglie a cm 3 massimo i cimali e le ramaglie superiore a cm 4 sono considerate legna da ardere pertanto rientrano nell assortimento specifico e devono essere allontanate dalla sezione nella fase di smacchio pertanto non bruciate anche per evitare perdite economiche - P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 23

42 Ronca, accetta, forche Rottura stile posizione errate - Scivolamento - Contratture muscolari dolorose per uso continuato degli attrezzi -ferite lacero contuse -tagli di arti - fratture. Posizione corretta del corpo durante l utilizzo degli strumenti da lavoro. P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 24

43 LAVORI FORESTALI TABELLA DEI PERICOLI FASE 10 caricamento assortimenti legnosi presso l imposto su motrice e autotreni Pericolo determinato da Trattore forestale con pinze (*) Rischio determinato da Esposizione Rumore Esposizione gas di scarico Esposizioni vibrazioni tutto il corpo al Possibile danno Disagio, stress, affaticamento, ipoacusia al Disagio, stress, affaticamento, intossicazioni acute e croniche a Disagio e patologie di specifiche Prevenzione Scelta di macchine idonee, uso dei DPI, Cuffie Scelta di macchine idonee ; Corretta manutenzione delle stesse, riduzione del tempo di esposizione orientandone la fuoruscita del gas di scarico in altre direzione e/o contro vento. Scelta di macchine idonee: Corretta manutenzione delle stesse, riduzione del tempo di esposizione, Tronchi tronchetti e Rotolamento inavvertito tronchi, tronchetti. di Schiacciamento, contusioni, morte. fratture, Vietare il passaggio a chicchessia nell area di allestimento delle cataste non superare l accatastamento di n. 4 file di tronchi e 7 di tronchetti graffare con due graffe i tronchi delle testale delle cataste legale le cataste con appositi lasagne di contenimento. installare apposita segnaletica di pericolo e divieto di transito e sosta - Uso del DPI. Per il personale addetto- Legna ardere Giratronchi, zappini da Rotolamento incontrollato Rottura stile posizione errate - Scivolamento - Lesioni, ferite e schiacciamenti Contratture muscolari dolorose per uso continuato degli attrezzi - ferite lacero contuse -tagli di arti -fratture. Uso DPI -mantenere le opportune distanze di sicurezza dalle cataste le quale non devono superare l altezza massima di metri tre e la lunghezza di metri 12. legale le cataste con appositi lasagne di contenimento. Posizione corretta del corpo durante l utilizzo degli strumenti da lavoro. Usi dei DPI P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 25

44 5.0 PROCEDURA ORGANIZZATIVE E MISURE DI PREVENZIONE Nell ambito della cooperazione all attuazione delle misure di prevenzione dai rischi, nonché di coordinamento degli interventi di protezione, all APPALTATORE/PRESTATORE D OPERA si richiede di osservare le seguenti misure di prevenzione di carattere generale. operare esclusivamente nelle aree oggetto della vs. attività; rispettare le regole di accesso, di circolazione nei luoghi di lavoro e quelle per l evacuazione in caso di emergenza; e fatto divieto di utilizzare attrezzature o opere provvisionali di proprietà dell Appaltatore; eventuali impieghi di carattere eccezionale devono essere di volta in volta espressamente autorizzati; e fatto divieto di depositare qualsiasi materiale sulle vie d esodo o nelle vicinanze delle Uscite di Sicurezza; rispettare scrupolosamente tutte le indicazioni e le prescrizioni che il responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione eventualmente darà per coordinare gli interventi di prevenzione dai rischi; rispettare nello svolgimento dell attività oggetto dell appalto le prescrizioni di sicurezza e attuare le misure di protezione dai rischi specifici della vs. attività; adottare nello svolgimento dell attività le misure di prevenzione e protezione necessarie in relazione ai pericoli presenti nella zona di lavoro: a. osservare e far osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dai preposti ai fini della protezione collettiva e individuale; b. osservare e far osservare, rispettare e far rispettare le norme e le informazioni impartite dalla segnaletica di sicurezza presente sul posto di lavoro; c. utilizzare ed esigere che si utilizzino in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a disposizione dei lavoratori; d. non rimuovere o non far compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altre persone; e. segnalare immediatamente al preposto deficienze dei mezzi e dispositivi di cui ai due punti precedenti, nonché le eventuali condizioni di pericolo di cui si viene a conoscenza, adoperandosi direttamente in caso di emergenza, nell ambito delle proprie competenze e possibilità, per eliminare o ridurre t ali deficienze e pericoli, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. richiedere autorizzazione preventiva in caso di introduzione nell ambiente lavorativo della stazione Appaltante di sostanze pericolose e/o infiammabili che utilizzate per il Vs. lavoro (es. solventi, alcool, ecc. ), specificando la natura, il tipo e la quantità. E fatto assoluto divieto di creare deposito di tali sostanze all interno della Stazione Appaltante. Si specifica che in ogni caso si fa divieto di uso di apparecchiature, utensili e sostanze in genere del Committente senza autorizzazione d uso e accertamento di idoneità di quanto eventualmente concesso in uso. La ditta appaltatrice se utilizza attrezzature che possano comportare un rischio evidente per gli altri informa il responsabile di settore. Le apparecchiature, quando necessario, devono essere marchiate CE ed oggetto di regolare manutenzione. Le apparecchiature elettriche devono essere connesse a terra oppure a doppio isolamento. La ditta appaltatrice si impegna a sorvegliare le attrezzature utilizzate e a non lasciarle incustodite. La ditta appaltatrice è tenuta a segnalare alla stazione appaltante e per essa al responsabile del contratto ed al referente di sede, l eventuale esigenza di utilizzo di nuovi lavoratori. Nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto, il personale occupato dall'impresa appaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro (art. 26, comma 8, D. Lgs. 9 aprile 2008, n.81). I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento. P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 26

45 6.0 APPROFONDIMENTO INERENTE L UTILIZZO DI MACCHINE E ATTREZZI FORESTALI Le motoseghe professionali Caratteristiche costruttive: le motoseghe da utilizzare nelle lavorazioni forestali devono essere di tipo "professionale" e scelte in relazione all'operazione da svolgere. Possono diversificarsi per lunghezza della lama, per la potenza ed il peso. Le motoseghe devono avere peso adeguato alla necessità di movimento delle stesse. Per le operazioni di abbattimento dovranno essere utilizzate motoseghe pesanti o medie, con lame adeguate alle dimensioni del tronco e alla cilindrata. Per le operazioni di sramatura dovranno essere utilizzate motoseghe leggere in considerazione della necessità di elevata dinamicità richiesta dall'operazione. Tali macchine debbono comunque essere dotate di: freno catena, scudo paramano sull'impugnatura di comando (posteriore) e su quella di trasporto (anteriore) dispositivo antivibrante sui supporti motore o sui supporti delle impugnature perno tendicatena perno tendicatena copricatena di lunghezza proporzionata a quella della spranga accensione elettronica, lubrificazione della catena di tipo automatico perno tendicatena perno di intercettazione della catena la tanica per carburante e lubrificante a doppio corpo (miscela e olio di lubrificazione) con rabbocco ad arresto automatico a serbatoio pieno Uso in sicurezza della motosega: durante l'uso la motosega deve essere afferrata saldamente con tutte e due le mani occorre evitare di lavorare con la punta della lama evitare di portare il corpo della motosega al di sopra la proiezione della spalla durante l'uso utilizzare posture corrette e cercare di scaricare il peso della motosega sul tronco o rami nelle operazioni di allestimento non effettuare spostamenti con la catena il movimento gli spostamenti in bosco devono essere effettuati con la motosega spenta o con il freno catena inserito D.P.I. per l'uso della motosega: calzature (scarponi o stivali) con protezione antitaglio, suola antisfondamento, antisdrucciolo e puntale antischiacciamento pantaloni (salopet o gambali) con protezione antitaglio giacchetto a colori vivaci ad alta visibilità casco di sicurezza realizzato con materiale plastico duro e fori laterali visiera in rete in fili di nylon o metallici antiriflesso cuffie o tamponi auricolori che abbassino il livello di rumorosità all'orecchio dell'operatore guanti per la protezione contro il taglio, le vibrazioni e il freddo. Le trattrici gommate Caratteristiche costruttive: Sono particolarmente indicati per i lavori forestali trattori con le seguenti caratteristiche costruttive e dispositivi di protezione: a 4 ruote motrici isodiametriche a 4 ruote motrici isodiametriche e con telaio articolato a 4 ruote motrici convenzionali con allestimento forestale dispositivo di frenatura sulle 4 ruote cambio dotato di riduttori e meglio se tipo powershift con possibilità di cambiare anche sotto carico dispositivo di bloccaggio del differenziale con luce di segnalazione protezione del posto di guida con gabbia metallica supplementare al telaio antiribaltamento e alla cintura di sicurezza, la gabbia metallica non deve essere ancorata sulla struttura portante del trattore ma deve costituire un "guscio" indipendente accesso al posto guida con gradini antiscivolo, di ridotta estensione e staccati dalla piattaforma. L'accesso deve essere agevolato con maniglie di aggancio per la salita protezione ventrale, laterali e anteriore, calandra e fanali, con piastre e griglie protezione dei corpi illuminanti e di segnalazione esposti agli urti P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 27

46 pneumatici radiale di tipo forestale per resistere agli squarci laterali protezione dei cerchioni e delle valvole dei pneumatici con bordo rinforzato tubo di scarico dei fumi direzionato verso l'alto e protetto da urti Uso in sicurezza delle trattrici gommate Per l'utilizzazione in sicurezza della trattrice è importante: assicurarsi che le piste siano prive di sporgenze ed avvallamenti particolarmente pronunciati evidenziare i margini della piste che presentano rischi di cedimenti prevedere piazzole per le manovre, le inversioni di marcia e lo scambio dei mezzi operare seguendo le linee di massima rispettare le indicazioni specifiche per gli attrezzi montati sulla trattrice verificare che le piste principali di esbosco (create secondo le curve di livello) abbiano la necessaria larghezza della sede ( 3-4 m) che non presentino curve con angoli troppo stretti e pendenze generalmente non superiori al 20 % realizzare piste secondarie secondo le linee di massima pendenza del terreno, di breve sviluppo e con una pendenza massima del 30% da percorrere con il carico solo in discesa Esbosco con trattrice e rimorchio: impiegare trattrici a 4 ruote motrici dotate di presa di forza sincronizzata per l abbinamento con rimorchio trazionato verificare l integrità e l efficienza della protezione all albero cardanico e alla presa di potenza verificare la presenza di catenelle per l ancoraggio delle protezioni in plastica alle parti metalliche fisse della trattrice e del rimorchio verifica della presenza e dell'efficienza dei piedi di stabilizzazione nei rimorchi dotati di pinza idraulica verifica della presenza di persone nel raggio di azione del braccio della gru durante le operazioni di caricamento del braccio della gru caricare nel rispetto della portata rimanendo, se possibile, al disotto della stessa considerato che ci si muove in ambienti difficili verificare che il peso del rimorchio pieno non superi il peso della trattrice non fare carichi troppo alti o irregolari sul pianale di carico non legare il carico durante gli spostamenti in bosco assicurarsi che il rimorchio sia dotato di efficiente sistema frenante azionato idraulicamente dal posto guida della trattrice I rimorchi forestali Caratteristiche costruttive: I rimorchi devono essere dotati di: differenziale posteriore collocato in alto con trasmissione del moto alle ruote tramite ingranaggi fanaleria montata su barra posteriore smontabile impianto frenante ad aria con blocco di sicurezza in caso di rottura estremità anteriore del cassone dotata di paramento di protezione di sufficiente grandezza per evitare lo scivolamento dei tronchi verso il trattore o la gru sistema di ribaltamento deve essere idraulico e possibilmente trilaterale Uso in sicurezza dei rimorchi: verificare giornalmente l'efficienza dell'impianto frenante tenere controllato lo stato di usura dei pneumatici rimanere sempre con carichi al disotto della portata, non legare il carico durante gli spostamenti in bosco evitare di rimanere nelle vicinanze del carico durante gli spostamenti in bosco P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 28

47 Le gru idrauliche carica tronchi Caratteristiche costruttive: fra le tipologie più diffuse vi sono quelli montati sul rimorchio forestale o direttamente sulla parte posteriore della trattrice. Le gru idrauliche carica tronchi devono essere: omologate e dotate del relativo libretto di omologazione verificate periodicamente se di portata superiore a 200 kg dotate di valvole di sicurezza nell'impianto idraulico con le tubature perfettamente aderenti alla struttura ed in buono stato di conservazione Uso in sicurezza delle gru idrauliche: poggiare i piedi stabilizzatori su una superficie piana solide verificare che non siano presenti operatori nel raggio di azione del mezzo utilizzare l'attrezzatura secondo le istruzioni del costruttore. Il verricello forestale Caratteristiche costruttive: Il verricello è costituito da una struttura portante a forma triangolare dove la base è rappresentata da uno scudo, un tamburo sul quale è avvolta una fune a trefoli del diametro di 8/10mm ed una lunghezza variabile fra 80 e 100 metri. La fune termina con gancio aperto o con asola, lungo la stessa sono inseriti dei dispositivi mobili (anelli e cioker) per il collegamento con i fasci di legname o i singoli tronchi da movimentare. Nella parte alta del verricello è posta una carrucola a bandiera lungo la quale scorre la fune del verricello in uscita dal tamburo. Il verricello è dotato di almeno due dispositivi di comando - un freno e una frizione che vengono comandati a distanza attraverso delle funi. La macchina è abbinata alla trattrice mediante l'attacco a tre punti ed è azionata attraverso la presa di potenza della trattrice. La capacità di traino di queste macchine può arrivare fino a 4-6 tonnellate. In sintesi le principali caratteristiche di un verricello sono: protezione degli organi di trasmissione freno automatico o crichetto di blocco del ritorno del tamburo comando della frizione con disinnesto automatico al rilascio del comando protezione da sovraccarico (integrato nel verricello o installato sull'albero cardanico), bocca di esbosco orientabile griglia di protezione della fune, griglia di protezione del posto di guida del trattore di adeguata resistenza (posta sul trattore) comandi del freno e della frizione azionabili a distanza piede di appoggio o scudo (per verricelli portati e semiportati) dispositivi di aggancio dei tronchi con catene strozza legno o funi a scorsoio Uso in sicurezza del verricello forestale: verificare la stabilità dell'ancoraggio e utilizzare fettucce a norme U.N.I. per gli ancoraggi assicurarsi della perfetta integrità della fune del verricello impiegare sempre carrucole di rinvio assicurarsi di avere la completa visuale della linea di esbosco Uso in sicurezza del verricello montato su trattore: posizionare la trattrice in uno spazio pulito e mai a ridosso di scarpate assicurarsi che lo scudo faccia buona presa sul terreno verificare la perfetta integrità della fune del verricello impiegare sempre carrucole di rinvio azionare i comandi del verricello mentendosi a dovuta distanza assicurarsi di avere la perfetta e completa visuale della linea di esbosco verificare l integrità delle protezioni per gli organi meccanici in movimento, in particolare dell albero cardanico, assicurarsi della presenza di catenelle per il fissaggio delle protezioni in plastica alle strutture fisse della trattrice e del verricello agganciare i carichi favorendo il recupero lungo una linea perpendicolare allo scudo del verricello o comunque con angolatura inferiore ai 45 P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 29

48 Le carrucole di rinvio Caratteristiche costruttive: sono dispositivi in acciaio utilizzati per deviare la direzione di trazione dei verricelli e dei tirfort. Possono essere di tipo chiuso o aperto e vengono ancorati agli alberi mediante fettucce a norme U.N.I.. Le carrucole di rinvio possono essere un importante dispositivo di sicurezza quando si impiegano in abbinamento con tirfort nell'abbattimento di alberi di medie e grosse dimensioni. Nell'utilizzo dei verricelli si interpone la carrucola fra il trattore ed il carico allo scopo di evitare che si realizzi una linea diritta nel traino che potrebbe essere molto pericolosa in caso di rottura della fune. Uso in sicurezza delle carrucole di rinvio: agganciare le carrucole al piede di piante con accertata stabilità. Per l'ancoraggio impiegare fettucce a norme U.N.I. perfettamente integre evitare assolutamente di transitare o sostare nel triangolo che si forma fra la fonte di trazione, la carrucola e il carico da spostare (triangolo della morte). Impiegare fettucce a norme U.N.I. perfettamente integre. Le risine Caratteristiche costruttive: la risina è un canale o condotto realizzato artificialmente, lungo il quale il legname scorre dal bosco alle piste forestali o direttamente all'imposto sfruttando la forza di gravità. Le risine possono essere permanenti e sono quelle realizzate in pietrame (oggi completamente abbandonate), oppure temporanee in legno (molto complesse da costruire e quindi in disuso), oppure in lamiera (di scarsa utilizzazione). Le risine impiegate attualmente sono quasi esclusivamente in polietilene. Si tratta di linee formate da canalette ottenute tagliando a metà nel senso della lunghezza tubi in polietilene ad alta densità del diametro di cm e della lunghezza di 4 metri. I singoli elementi del peso di kg. vengono poi agganciati gli uni con gli altri ed ancorati al terreno, formando delle linee di lunghezza variabile da qualche decina sino a oltre 100 m. Uso in sicurezza delle risine: movimentare i singoli elementi in due persone avvalersi di un verricello per portare le canalette sulle linee di esbosco impiegarle su pendenze non superiori al 40% assicurasi che la zona di scarico sia ampia libera ed inaccessibile durante le operazioni di avvallamento nell allestimento delle linee evitare brusche variazioni di pendenza e curve strette assicurasi che nessuno si trovi lungo la linea di avvallamento ad eccezione dell operatore addetto al caricamento. I tirfor e i paranchi Caratteristiche costruttive: Sono attrezzi ad uso manuale utilizzati per tensionare le funi delle teleferiche o per effettuare in sicurezza l abbattimento di alberi di media o grossa dimensione. Il tirfor ha la possibilità di tirare e rilasciare una fune in modalità controllata. Uso in sicurezza del tirfor: ancorare alla base di alberi sicuramente stabili mediante fettucce a norme U.N.I. impiegare sempre carrucole di rinvio per mantenere in sicurezza l addetto ricordare che la direzione di caduta di un albero si determina con la tacca di direzione e la cerniera, il tirfort non la può modificare ma solo effettuare piccoli aggiustamenti. Le cippatrici Caratteristiche costruttive: Si tratta di macchine che ricevono movimento dalla presa di potenza della trattrice mediante albero cardanico. Sono dotate di dispositivi di taglio che agiscono sezionando le fibre in modo perpendicolare. I frammenti che si ottengono hanno una lunghezza che va da 8 a 60 mm, e vengono impiegati per scopi energetici. Si alimentano mediante una P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 30

49 bocca tronco piramidale fortemente svasata, che presenta due rulli dentati per afferrare e far avanzare il materiale. Queste macchine debbono essere dotate di: pulsante per l'arresto rapido comandi dislocati in punti strategici per bloccare o invertire il moto dei rulli protezione da sovraccarico (integrato nella macchina o installato sull'albero cardanico). Lo spaccalegna Caratteristiche costruttive: Gli spaccalegna sono attrezzi idraulici o meccanici con azionamento idraulico, devono essere dotati di: azionamento a comandi doppi che richiedano l'uso contemporaneo di entrambe le mani comandi posizionati in modo che l'operatore debba azionarli fuori dell'area di caduta degli spaccati, mediante dispositivi uomo presente Uso in sicurezza delle cippatrici e degli spaccalegna: fare attenzione che non si avvicino estranei nel raggio di azione della macchina accertarsi che il collegamento con la fonte di energia sia realizzato con un albero cardanico opportunamente protetto tenere sempre libera e pulita la base di appoggio procedere al montaggio e smontaggio della macchina rispettando le indicazioni del libretto di istruzione l'operatore addetto deve utilizzare protettori auricolari e contro la proiezione di scaglie. La manutenzione delle macchine e delle attrezzature Dopo le lavorazioni vere e proprie macchine, impianti attrezzature devono essere sottoposti ad operazioni di pulizia, verifica e manutenzione. Queste operazioni sono indispensabili per garantire la durata e le prestazioni di mezzi. La predisposizione del calendario delle manutenzioni e la registrazione degli interventi eseguiti può divenire un importante strumento di prevenzione. P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 31

50 7.0 APPROFONDIMENTO INERENTE LE MALATTIE PROFESSIONALI Nei lavori forestali i fattori causa delle principali malattie professionali sono rappresentati da: movimentazione manuale dei carichi e posture scorrette, esposizione alle vibrazioni, esposizione a rumore. UTILIZZO PRODOTTI CHIMICI PRODOTTO FRASE DI RISCHIO CONSIGLI D USO QUANTITA UTILIZZATA Benzina Infiammabile Utilizzo in luogo aperto e 5 litri al giorno per lontano da fonti di calore metosega Gasolio infiammabile Utilizzo in luogo aperto e Secondo l impiego di lontano da fonti di calore mezzi Olio lubrificante Utilizzo di guanti Secondo l impiego di dedicati, non inalare mezzi Olio miscela Utilizzo di guanti 1 litro al giorno dedicati, non inalare Olio idraulico Utilizzo di guanti Secondo l impiego di dedicati, non inalare mezzi solventi Utilizzo di guanti Secondo l impiego di dedicati, non inalare mezzi Caratteristiche tossicologiche delle principali sostanze presenti nelle emissioni dei gas di scarico di macchinari a motore SOSTANZA CARATTERISTICHI TOSSICOLOGICHE SECONDO LA NORMATIVA (Techische Regeln fur Gefahrstoffe(TRGS) IDROCARBURI AROMATICI Benzene Toluolo m-xilolo Etilbenzene IDRODRBURI ALIFATICI n-esano Pentano ALCOLI Metanolo Etanolo PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE Monossido di carbonio Formaldeide Monossido di azoto Benzo(a)pirene Altri idrocarburi aromatici policiclici Carcinoma Rischi di danno alla fecondità secondo la classe3 Rischi di danno alla fecondità secondo la classe3 Pericolo si assorbimento cutaneo - - Pericolo si assorbimento cutaneo, rischio di danno alla fecondità secondo classe 3 Rischi di danno alla fecondità secondo la classe3 Irritante, sospetta carcenogenicità - carcinogeno carcinogeni sospetti o confermati P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 32

51 Concentrazione delle principali sostanze riscontrabili nelle emissioni dei gas di scarico COMPONENTI COMBUSTIBILE DEL SOSTANZA Valore misurato Mg/mc Valore Limite Tipo Mg/mc Rapporto 1/3 % ALCOLI Etanolo 10 MAK Metanolo 14 MAK IDROCARBURI ALIFATICI n.esano 0.4 MAK Pentano 2 MAK IDROCARBURI AROMATICI Benzene Etilbenzolo <2 MAK Toluolo 1 MAK m.xilolo <2 MAK PRODOTTI DELLA Benzo(a)pirene 0, TRK COMBUSTIONE Formaldeide 0.07 MAK Monossido di 29 MAK carbonio INDICE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE MAK (Mimale Arbeitspltzkonzentration) concentrazione massima ammessa sul posto di lavoro, considerando una giornata lavorativa di otto ore e una settimana lavorativa di 40 ore che non determina un pregiudizio delle condizioni di salute. TRK ( Techische richtlonzentration) concentrazione massima ammessa di una sostanza che può essere raggiunta secondo lo stato attuale della tecnica.si tratta di un valore che vale solo per quelle sostanse per le quali non si dispone dei dati MAK. Il rispetto dei valori TRK,tuttavia,non esclude danni alla salute. TABELLE INALAZIONE POLVERE DI LEGNO POLVERE DI LEGNO Valore limite di esposizioni professionali mg/mc 5,00 I valori riportati misurati sono in relazione ad un periodo di riferimento di otto ore tale valore rappresenta il valore limite inalabile considerando le polvere di legno dure mescolate ad altre polveri. RISCHIO RUMORE MOTOSEGA - fascia 3 tra 85 e 87 db RISCHIO VIBRAZIONE Vibrazione mano-braccio - rischio Medio Vibrazione intero corpo - rischio Medio P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 33

52 8.0 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI (DPI) Cat Tipo DPI DOCUMENTI 1 DPI per la salvaguardia da rischi di danni fisici di lieve entità. Ad esempio: Azioni lesive da detergenti, urti e vibrazioni tali da non produrre lesioni gravi e permanenti, effetti termici non superiori a 50 C, ecc. Conformità CE del costruttore DPI non compresi nella prima categoria Conformità CE del costruttore. 2 Ad esempio: sistemi di protezione dell'udito Certificazione CE rilasciata dall organo notificante 3 DPI complessi destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesione gravi e di carattere permanente. Appartengono alla IIIª categoria i D.P.I. delle vie respiratorie, quelli per agenti chimici e tensioni elettriche, quelli per ambienti con temperature non inferiori a +100 ºC e non superiori a -50 ºC, ec Conformità CE del costruttore. Certificazione CE Rilasciata dall organo notificante. Sistema produttivo certificato in qualità P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 34

53 9.0 CENNI DI PRIMO SOCCORSO Pronto soccorso di cantiere I servizi sanitari e di pronto soccorso previsti in cantiere saranno realizzati secondo le prescrizioni di Legge. In particolare saranno allestiti i presidi sanitari indispensabili per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso: Cassetta di pronto soccorso La cassetta di pronto soccorso deve contenere quanto specificato in allegato IV punto 6 del d.lgs. 81/2008, concernente norme generali per l'igiene del lavoro. Si ricorda di verificare periodicamente la scadenza dei medicinali e il possibile deterioramento delle sostanze contenute. Procedure di primo soccorso L eventuale primo soccorso all infortunato può essere fornito anche direttamente sul cantiere, si ricorda comunque che nessuno è obbligato per legge a mettere a repentaglio la propria incolumità per portare soccorso e non si deve aggravare la situazione con manovre o comportamenti scorretti. In ogni caso si deve agire rispettando queste regole Valutare quanto prima se la situazione necessita di altro aiuto oltre al proprio ; evitare di diventare una seconda vittima: se attorno all infortunato c è pericolo (di scarica elettrica, esalazioni gassose,...) prima di intervenire, adottare tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie ; spostare la persona dal luogo dell incidente solo se necessario o se c è pericolo imminente o continuato, senza comunque sottoporsi agli stessi rischi ; accertarsi del danno subito: tipo di danno (grave, superficiale,...), regione corporea colpita, probabili conseguenze immediate (svenimento, insufficienza cardio-respiratoria); accertarsi delle cause : causa singola o multipla (caduta, folgorazione e caduta,...), agente fisico o chimico (scheggia, intossicazione,) porre nella posizione più opportuna (di sopravvivenza) l infortunato e apprestare le prime cure ; rassicurare l infortunato e spiegargli che cosa sta succedendo cercando di instaurare un clima di reciproca fiducia ; conservare stabilità emotiva per riuscire a superare gli aspetti spiacevoli di una situazione d urgenza e controllare le sensazioni di sconforto o disagio che possono derivare da essi. P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 35

54 10.0 PROCEDURA PER L EMERGENZA Possibili pericoli Misure di Prevenzione Comportamento di sicurezza INCENDIO Procedere con adeguata formazione ai lavoratori; Kit Antincendio presente sul cantiere forestale; Vie di fuga sempre libere Se notate una situazione di possibile pericolo incendio contattare Corpo Forestale dello Stato al 1515 e la squadra AIB della Comunità Montana Zona Monti Picentini. Percorrere le vie di fuga segnalate e raggiungere luogo sicuro PRIMO SOCCORSO Procedere con adeguata formazione ai lavoratori; Kit Primo Soccorso presente sul cantiere forestale; In caso di infortunio grave contattare 118 P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 36

55 11.0 COSTI DELLA SICUREZZA Di seguito sono riportati i costi della sicurezza riferiti ai rischi specifici derivanti dalle interferenze delle lavorazioni durante l utilizzazione boschiva: Il costo complessivo della sicurezza inteso come stima dei costi derivanti dall adozione di procedure esecutive particolari e dall impiego di apprestamenti ed attrezzature atti a garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori è di Euro 2.380,00 COMPLESSIVO PER LA GESTIONE DELL APPALTO. Codice Descrizione U.M. Quantità Prezzo Importo A Cartelli segnalazione delle aree di lavoro B C a corpo 1 250,00 250,00 Delimitazione dell'aree di Lavoro a corpo 1 200,00 200,00 KIT primo soccorso a corpo 1 100,00 100,00 D Wc Chimico A corpo 1 880,00 880,00 E Kit antincendio A corpo 1 450,00 450,00 Ditta con 4 F DPI A corpo operatori 400,00 400,00 Riunioni di coordinamento, specifiche procedure, gestione interferenze, spiegazione G piano di emergenza, etc. ora 2 100,00 100,00 TOTALE COSTO 2.380,00 Per ricevuta Acerno, La Ditta Boschiva P.E.C.: protocollo@pec.comune.acerno.sa.it 37

56 Dott. for. Alfonso Musio via Raffaele Mauri, Salerno C. F. - MSULNS73M24G793H P. IVA cell.: alfonsomusio@gmail.com certificata (PEC): a.musio@epap.conafpec.it REGIONE CAMPANIA COMUNE DI ACERNO - SALERNO Oggetto: Progetto di taglio e stima materiale legnoso ritraibile dalla particella forestale n. 98 Costa della Pescara del PAF del Comune di Acerno (SA). (ai sensi della L.R. n. 11/96 e s.m.i.) Elaborati progettuali: 1 Relazione tecnica. Allegati: 1 Piedilista piante superiori a 18 cm; 2 Raggruppamento piante inferiori a 18 cm; 3 Piedilista piante confine; 4 Curva ipsometrica del popolamento; 5 Stima del materiale legnoso ritraibile; 6 Verbale di assegno e stima; 7 Schema capitolato d oneri; 8 Descrizione particellare allegata al PAF ; 9 Rilievo fotografico; 10 Documenti autorizzativi e d incarico. 11 Copia informatica della documentazione presentata. Tavole grafiche: Tav. 1 Inquadramento geografico su silografica (scala 1:25.000); Tav. 2 Carta di dettaglio su silografica (scala 1:5.000). Agosto 2018 IL COMMITTENTE IL TECNICO INCARICATO Comune di Acerno Dott. for. Alfonso Musio

57 PREMESSA Il sottoscritto dott. for. Alfonso Musio, iscritto all Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Salerno al n. 634 dell Albo Professionale, in adempimento dell incarico affidatogli dal Comune di Acerno a mezzo di Determina del Responsabile Area Tecnica n. 78 del 02/07/2018 e successivo Disciplinare firmato per accettazione in data , redige il presente progetto di taglio relativo alla particella n. 98 Costa della Pescara, appartenente alla Classe economica A Fustaie di faggio del P.A.F del Comune di Acerno, in ottemperanza al dettato della L.R. n. 11/96 e s.m.i. L Amministrazione comunale, infatti, con lettera recante prot. n. 876 del 17/02/2017, aveva richiesto alla Comunità Montana Monti Picentini la prevista autorizzazione al taglio per tale particella, rientrante nella ripresa L Ente delegato, acquisito il parere tecnico dall U.O.D. Servizio territoriale provinciale di Salerno, in data 05/01/2018, autorizzava il taglio boschivo della particella n. 98. I documenti autorizzativi sono allegati in copia al presente progetto (cfr. Alleg. n. 10).

58 RELAZIONE TECNICA 1. Inquadramento geografico La presente relazione ha ad oggetto la particella forestale n. 98 del Piano di Assestamento Forestale del Comune di Acerno denominata Costa della Pescara. Il lotto boschivo appartiene alla Compresa A Fustaie di Faggio e rientra nel perimetro del Parco Regionale dei Monti Picentini in Zona B Area di Riserva Generale, oltre che nell ambito di due importanti Siti Natura 2000: la Zona di Protezione Speciale (ZPS) Picentini (Cod.: IT ) ed il Sito di Importanza Comunitaria (SIC) Monte Cervialto e Montagnone di Nusco (Cod.: IT ). A tal proposito si sottolinea che la Valutazione d'incidenza appropriata allegata alla Revisione del PAF valida per il decennio è stata approvata con Decreto Dirigenziale di G.R. Campania n. 165 emesso in data Successivamente, in data e con Determina n. 14 il Parco Regionale Monti Picentini ha approvato la Revisione alla Valutazione d incidenza. La superficie totale è pari a 16,10 ha, mentre quella produttiva a 15,30 ha. L esposizione prevalente è ad ovest e l intervallo altimetrico è compreso tra i ed i m s.l.m.. La pendenza del versante è mediamente del 45 % e la morfologia piuttosto distesa e regolare. Procedendo verso le quote superiori l acclività si riduce e si rinviene una sorta di pianoro. Il suolo rientra nella categoria degli andosuoli, cioè suoli di origine vulcanica formatisi in occasione delle recenti fasi eruttive del Somma - Vesuvio. La roccia madre cui si sovrappone il suolo vulcanico è, invece, riferibile a sedimenti calcarei di facies neritica e di piattaforma originatisi nel Cretaceo. I confini nord ed est corrispondono a due impluvi che recapitano le loro acque nella sottostante Fiumara di Tannaro, affluente del Fiume Tusciano. I confini silografici della particella n. 98 sono i seguenti: - NORD... particella forestale n. 9; - EST... radure e particelle forestali nn. 17 e 97; - SUD... particella forestale n. 18; - OVEST... particella forestale n Progetto di taglio e stima materiale legnoso ritraibile dalla particella forestale n. 98 Costa della Pescara del PAF del Comune di Acerno.

59 2. Caratteri fisionomico-strutturali del soprassuolo Il soprassuolo arboreo corrisponde ad una fustaia adulta tendenzialmente monoplana con presenza di esemplari di vecchio turno. La densità è tendenzialmente colma o eccessiva, ma sono presenti superfici a densità lacunosa verso il confine nord in corrispondenza di una striscia di terreno compresa tra due valloni. La rinnovazione è assente o molto limitata per effetto della notevole densità arborea. La faggeta, avente un età media di circa 76 anni sulla base dei parametri ipsometrici registrati in sede di rilievi tassatori rientra nella 1 a classe di fertilità. Non vi sono dati relativi all ultimo intervento di taglio che si deve comunque ritenere molto risalente. La faggeta tende ad essere pura vegetando in condizioni ottimali per effetto dell esposizione e delle condizioni di forte umidità relativa. Le uniche specie accessorie presenti in mescolanza sono ontano napoletano e acero di monte. L altezza del popolamento, come sopra esposto è quella tipica di una fustaia di ottima fertilità (Vedi Alleg. n. 4 - Curva ipsometrica del popolamento). Le altezze maggiori si verificano in prossimità dei valloni di confine ed alle quote inferiori. Il sottobosco della faggeta, nei tratti a densità colma, è costituito da basse erbe laminifoglie, tipiche delle faggete termofile, quali Galanthus nivalis, Crocus vernus, Cyclamen hederifolium, Polygonatum multiflorum, Geranium sp., Corydalis cava, Mercurialis perennis, varie specie di Cardamine e alcune liliacee come Allium ursinum (che forma tappeti nei tratti ad eccessiva densità) e Scilla bifolia. Si rinvengono anche addensamenti di agrifoglio ed esemplari di tasso. Per ulteriori dettagli relativi alla particella forestale si rimanda alla descrizione particellare contenuta nel Piano di assestamento che si allega alla presente. 3 Progetto di taglio e stima materiale legnoso ritraibile dalla particella forestale n. 98 Costa della Pescara del PAF del Comune di Acerno.

60 3. Viabilità La particella, situata lungo i quadranti orientali del territorio comunale è raggiungibile, giunti alla località Piano del Gaudo, imboccando, sulla sinistra una pista trattorabile a fondo naturale, il cui tracciato è riportato nel PAF (vedi Carta della viabilità e dei miglioramenti fondiari), attualmente oggetto di interventi di ripristino eseguiti dalla ditta aggiudicataria della particella n.18, nel corso dell intervento di utilizzazione boschiva. Il tracciato risale il versante decorrendo, in direzione nord-ovest, a sinistra di un vallone, per poi valicare un crinale e dirigersi, a mezza costa, verso la particella 98, intersecando nel suo percorso la particella n. 18. Nella particella 98 il tracciato continua in forma di stradello, prima seguendo la curva di livello e, raggiunto un vallone, biforcandosi e risalendo verso le quote superiori. Nel Piano di assestamento è previsto l adeguamento al transito con mezzo meccanico di tale tracciato per un totale di 330 metri lineari. Inoltre, dalla pista predetta si diparte, sulla sinistra, una pista trattorabile, anch essa oggetto di interventi di ripristino, che percorre il confine inferiore della particella 18 giungendo al confine con la particella 98, ove continua in forma di stradello-mulattiera percorrendone il lato ovest. Tale percorso dovrà anch esso essere oggetto di interventi di adeguamento alla percorribilità con mezzo meccanico. La necessità di adeguare i tracciati di servizio è, peraltro, evidenziata anche al punto 9 del parere tecnico emesso dall UOD Foreste di Salerno. L intervento di adeguamento di tali stradelli di esbosco dovrà eseguirsi, in sede di utilizzazione, previa richiesta della ditta aggiudicataria del lotto, ai sensi dell ex art. 15 della L.R. n.11/96. Tali tracciati sono stati in parte rilevati con strumentazione gps ed in parte per fotointerpretazione e riportati nella cartografia allegata (cfr. Tav. 2). Tuttavia, in sede di intervento si potrà procedere ad un rilievo di maggiore dettaglio e ad interventi di adeguamento funzionali all ottimale svolgimento dell intervento di esbosco. Riguardo all operazione di carico degli assortimenti legnosi su camion, essa dovrà essere praticata in corrispondenza del piazzale presente all esterno del lotto boschivo, a bordo della strada asfaltata, ove potranno essere caricati i cassoni scarrabili Tipologia di intervento selvicolturale Il Piano dei tagli del P.A.F. prevedeva l esecuzione, nell anno 2017, di un intervento selvicolturale ascrivibile ad taglio di preparazione alla sementazione da praticarsi su una superficie di 14,49 ettari e finalizzato a favorire l ingresso della rinnovazione, con intensità di prelievo del 25% della massa in piedi, che andava ad incidere prevalentemente sulle classi diametriche inferiori con la completa asportazione delle classi inferiori al 40, ma diradando anche il piano dominante. Il parere dell'uod foreste di Salerno, rilasciato in sede di istruttoria, conferma tali indicazioni specificando, al punto 4 che il taglio dovrà consistere in un diradamento moderato sul piano Progetto di taglio e stima materiale legnoso ritraibile dalla particella forestale n. 98 Costa della Pescara del PAF del Comune di Acerno.

61 dominante con eliminazione dei soggetti malformati e invecchiati, in corrispondenza dei nuclei a maggiore densità, ed eliminazione, a carico soprattutto delle classi 20-50, del residuo piano dominato.. Durante l intervento di martellata si sono recepite le indicazioni fornite nel Paf ed integrate nel parere tecnico dell'uod foreste di Salerno, procedendo, contestualmente all intervento di preparazione, anche all eliminazione di soggetti arborei malformati, invecchiati, sovrannumerari o a chioma eccessivamente ramosa. Si è proceduto, quindi, in presenza di gruppi densi di piante di notevole diametro, incidendo sulle sovrannumerarie ed assegnando al taglio quelle di cattivo portamento (ramose, biforcate, inclinate etc.). L'intensità di prelievo è stata pari a circa 1/4 della provvigione presente. In generale si è operato sulle classi diametriche 20-50, come di seguito illustrato in forma grafica, con episodici prelievi in corrispondenza delle classi superiori. Tali evidenze sono state riportate in piedilista, unitamente alla direzione di abbattimento ed alle piante inferenti nel letto di caduta. Inoltre, nel piedilista sono state contrassegnate con il simbolo di una (*) le piante che possono fornire assortimenti da lavoro, partendo dalla soglia inferiore di 26 centimetri. Per tutti gli esemplari arborei aventi diametro a petto d uomo pari o superiore a 18 cm si è proceduto all indicazione della direzione di caduta, mediante una freccia rossa praticata in corrispondenza della specchiatura e marcando le piante sottocavallo ricadenti nel letto di caduta. La soglia inferiore di cavallettamento è stata fissata pari a 6 cm di diametro. La direzione di caduta è stata riportata anche in piedilista considerando il punto di vista di un osservatore posto a valle dell esemplare arboreo. Le piante di diametro inferiore a 18 cm sono state contrassegnate con una croce in tinta rossa, praticata in corrispondenza della specchiatura unitamente al timbro del tecnico. La superficie percorsa dall intervento è stata pari a circa 15 ettari. E stata esclusa dall intervento una zona a densità rada ed una fascia di rispetto di circa 10 metri lungo il vallone di confine nord oltre ad una fascia di rispetto, di circa 20 metri, lungo il confine est, in recepimento del parere dell UOD (vedi punto 5). Tali superfici, infatti, sono contigue ad aree di radura. Sono state assegnate al taglio n piante aventi diametro a metri 1,30 dal colletto pari e/o superiore a 18 centimetri. I predetti esemplari sono contrassegnati, praticando una sfacciata, mediante ascia, nei pressi del colletto o su radice affiorante si cui si è apposto il numero progressivo individuante univocamente l'esemplare arboreo, a mezzo di vernice rossa indelebile. La sfaccettatura o tacca reca, inoltre, l impronta del martello forestale del sottoscritto (sigla: ODAF SA 634). Sono state anche assegnate al taglio n. 102 piante di diametro inferiore a 18 centimetri, su cui è stata praticata idonea specchiatura che reca sia l impronta del martello forestale che una crocetta di colore rosso, come previsto per legge. 5 Progetto di taglio e stima materiale legnoso ritraibile dalla particella forestale n. 98 Costa della Pescara del PAF del Comune di Acerno.

62 Sul tronco degli esemplari arborei, lato monte e lato valle, si è praticato un punto in tinta rossa, per agevolare l individuazione dello stesso da parte dei motoseghisti in fase di intervento. La fuoriuscita di abbondante acqua dalla superficie di sfacciata ha suggerito, in taluni casi, l'apposizione del numero progressivo individuante l'esemplare arboreo assegnato al taglio anche sul fusto, con vernice rossa, in modo da poter ripassare, in seconda istanza, il numero presente sulla sfacciata, qualora scolorito. Le piante secche in piedi da abbattersi sono state contrassegnate con il numero zero e riportate in piedilista. Quelle non contrassegnate dovranno essere escluse dal taglio, anche qualora deperienti e/o secche, per il mantenimento di catene trofiche e nicchie ecologiche. I confini di tagliata, sono stati tracciati mediante doppio anello in vernice verde e numero progressivo eseguiti sul tronco di n. 51 piante ad altezza d uomo. Per il rilievo delle altezze si è utilizzato l ipsometro di Blume-Leiss procedendo al rilievo di n. 50 altezze rappresentative delle diverse classi diametriche ed alla successiva costruzione della curva ipsometrica del popolamento. Per il calcolo dei volumi ritraibili si è ritenuto di poter impiegare la tavola di cubatura delle faggete del Salernitano del prof. Famiglietti, trattandosi di tavola di cubatura locale a doppia entrata, che fornisce i valori di volume per classi diametriche di 2 centimetri. La tipologia di intervento eseguito a carico della faggeta si desume facilmente dall'esame dei grafici recanti la distribuzione numerica e volumetrica delle piante assegnate al taglio. Si vede come l'intervento di martellata si sia concentrato, in termini numerici, sulle classi diametriche inferiori a 40, con picco in corrispondenza del diametro con osservanza delle prescrizioni del Piano (Grafico 1). Tuttavia, l'intervento ha inciso anche sulle classi diametriche superiori, seppur con intensità decrescente, per le ragioni sopra esposte. Tale evidenza è confermata dal grafico della distribuzione dei volumi, dove si raggiunge un primo picco in corrispondenza delle classi ed un picco secondario in corrispondenza della classe 48 cm. Tuttavia, i prelievi sono consistenti, seppur decrescenti, anche nelle classi maggiori. Gli esemplari di diametro maggiore, infatti, sono stati assegnati al taglio se sovrannumerari, eccessivamente ramosi, squilibrati, mostranti chiari segni di deperimento o di danno o per consentire l affermazione dei nuclei di rinnovazione nell area d insidenza della chioma. 6 Progetto di taglio e stima materiale legnoso ritraibile dalla particella forestale n. 98 Costa della Pescara del PAF del Comune di Acerno.

63 Graf. 1 Graf. 2

64 La massa complessiva assegnata al taglio è stata stimata pari a complessivi 2.075,88 m 3, valore leggermente inferiore a quello prescritto in sede di P.A.F. fissato pari a 2.200,00 m 3. Si è cercato, infatti, di evitare, per motivi di protezione idrogeologica, l'assegno di piante radicate vicino al vallone di confine nord. La massa legnosa cadente al taglio è stata distinta in tre tipologie di assortimento commerciale: legna da lavoro, legna da ardere e fascina. In particolare, sono risultati i seguenti quantitativi relativi ai diversi assortimenti commerciali: Legna da lavoro (tronchi): 427,53 m 3 ; Legna da ardere: 1.523,42 m 3 ; Fascina: 124,18 m 3. Per un totale di 2.075,13 metri cubi, ascrivibili in larga parte alla specie Fagus sylvatica. Il valore di macchiatico degli assortimenti ritraibili dalle piante in piedi vegetanti nell ambito della particella n.98 è stato stimato complessivamente pari a ,00 euro. Per maggiori dettagli relativi al valore stimato per le diverse tipologie di assortimento commerciale si rimanda alla stima del valore economico allegata alla presente (Alleg. n. 5).

65 4. Prescrizioni all intervento di utilizzazione a carico del soprassuolo Gli interventi selvicolturali sopra descritti saranno eseguiti, a seguito di regolare gara d appalto, dalla ditta boschiva aggiudicataria ed avranno lo scopo prioritario di consentire il mantenimento di un ottimo stato di conservazione dell ecosistema in termini di habitat e biotopi, unitamente al miglioramento dei caratteri fisionomico-strutturali del popolamento arboreo. La ditta boschiva eseguirà le operazioni selvicolturali nel pieno rispetto delle prescrizioni contenute nel Capitolato d oneri allegato al presente progetto e di tutte le normative vigenti in materia forestale ed ambientale, sia a livello nazionale, che a livello regionale (L.R. n.11 del 07/05/1996 e s.m.i.) e locale (Prescrizioni di massima e di Polizia forestale e Piano di Assestamento ). La ditta dovrà inoltre attenersi alla normativa vigente in materia di Sicurezza e Cantieri mobili (D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.), apprestando tutte le opere e la cartellonistica previste per i cantieri forestali dalla normativa di settore. Durante la fase di abbattimento, dovrà essere rispettata la direzione di caduta impressa dal tecnico progettista in corrispondenza della specchiatura presente alla base del tronco delle piante assegnate. Qualora, per giustificati problemi di ordine tecnico, ci si debba discostare dalla direzione scelta dal progettista, si sceglierà la nuova direzione avendo cura di minimizzare i danni alla rinnovazione e agli esemplari prossimi al letto di caduta e riportando la nuova direzione sulla ceppaia con vernice rossa in modo da consentire controlli più agevoli da parte degli organi deputati, in fase di intervento e di collaudo. Il taglio sarà praticato avendo cura che la corteccia non risulti slabbrata e la superficie di taglio sia inclinata o convessa. L esbosco dei prodotti legnosi dovrà avvenire nei modi e con i mezzi consentiti dalla legge attraverso le piste e i canali di avvallamento esistenti evitando il transito ed il ruzzolamento nelle parti di bosco tagliate di recente o in rinnovazione. Il trasporto dei prodotti legnosi, dal luogo di abbattimento al piazzale di carico, potrà essere eseguito ricorrendo all impiego di trattrici gommate o cingolate nelle zone servite da piste forestali, condotte e canali di avvallamento già esistenti. A tal proposito la ditta aggiudicataria del lotto potrà presentare istanza, ai sensi dell art. 15 della L.R. n.11/96, per l adeguamento alla percorribilità con mezzo meccanico di stradelli già esistenti nell ambito del lotto boschivo, i quali sono stati riportati nell allegata cartografia (Tav. 2). E consentito, inoltre, l impiego di trattrici gommate o cingolate per l avvicinamento del legname dal luogo dove la pianta è stata abbattuta al piazzale di carico, secondo quanto previsto dall art. 12 Esbosco dei prodotti delle Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale allegate alla L.R. n.11/96. Si suggerisce l'impiego prevalente di trattrice cingolata al fine di smuovere il terreno consentendo un'affermazione più rapida della rinnovazione. 2 Progetto di taglio e stima materiale legnoso ritraibile dalla particella forestale n. 98 Costa della Pescara del PAF del Comune di Acerno.

66 Le operazioni di abbattimento, allestimento ed esbosco dovranno concludersi entro e non oltre i termini previsti dal Capitolato d oneri, allegato al presente Progetto. A fine utilizzazione la particella, trattandosi di un lotto in fase di rinnovazione, sarà esclusa dal pascolo fino a quando le piante del nuovo contingente non avranno raggiunto un altezza minima di tre metri. La ditta aggiudicataria dovrà, inoltre, eseguire piccoli interventi di sistemazione idraulicoforestale (pareggiamento del fondo, taglia acque ed eventuali opere di sostegno del ciglio stradale), al fine di ridurre l innescarsi di fenomeni erosivi in corrispondenza della pista e dei solchi derivanti dal transito dei mezzi di esbosco. Alla fine dell utilizzazione le piste di esbosco interne al lotto dovranno essere chiuse al transito veicolare. L utilizzazione sarà praticata nel periodo stabilito nella Revisione alla valutazione d incidenza allegata al Piano di assestamento, ossia tra il 1 luglio ed 15 aprile. Le operazioni di utilizzazione del lotto potranno avere inizio soltanto in seguito alla consegna dello stesso alla ditta boschiva aggiudicataria. La vendita del legname in piedi avrà luogo mediante asta pubblica e sarà subordinata al rilascio del visto di conformità da parte dell Uod Servizio Territoriale Provinciale di Salerno. Salerno, li 1 agosto IL TECNICO INCARICATO Dott. for. Alfonso Musio Progetto di taglio e stima materiale legnoso ritraibile dalla particella forestale n. 98 Costa della Pescara del PAF del Comune di Acerno.

67 REGIONE CAMPANIA Comune di Acerno (SA) Provincia di Salerno Progetto di taglio e stima materiale legnoso ritraibile dalla particella forestale n. 98 Costa della Pescara del PAF del Comune di Acerno (SA). (L.R. n. 11/96 e s.m.i.) ALLEGATI 1 - Piedilista piante superiori a 18 cm; 2 Raggruppamento piante inferiori a 18 cm; 3 - Piedilista piante confine; 4 - Curva ipsometrica del popolamento; 5 - Stima del materiale legnoso ritraibile; 6 - Verbale di assegno e stima; 7 - Schema capitolato d oneri; 8 - Descrizione particellare allegata al PAF ; 9 Rilievo fotografico; 10 - Documenti autorizzativi e d incarico; 11 Tavole grafiche. Committente: Tecnico incaricato Comune di Acerno Dott. for. Alfonso Musio

68 Allegato n. 1 Piedilista delle piante di diametro pari o superiore a 18 cm

69 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 1 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. da lavoro NOTA { Ø Ø Ø Ø 1 30 SB s 2 32 B b 3 26 SB a 4 36 * B s 5 22 B a 6 38 * DB b 7 74 SB b 8 50 * SB sottoc SB i a SB i a D b r S a * S s SB s D r. lupo (fine turno) S s b * SB s b SB a SB a * SB b s SB s DB s DB s D b S a S s * S s DB i DB b SB s n DB b s SB b SB f B a B s { B b s DB b DB s DB s DB s DB i B i DB i SB a S a DB r * SB s DB r. lupo DB s DB s LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - d = danneggiata - de = deperiente - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 1

70 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 2 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. { Ø Ø Ø Ø DB s SB s SB s DB i da lavoro NOTA 55 { 46 SB a B i D a SB s SB a SB s DB b s DB s DB s * SB s B a SB s DB b D b DB b DB secca * B s B a * B s B a B a B a DB a DB b DB a B a B s * AD b AD b sottoc * SB s B a * B s AS a BS a BS s * SB b DB f DB a DB a * DB s SB a DB a * DB s DB a * DB s DB a LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 2

71 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 3 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. da lavoro NOTA { Ø Ø Ø Ø s r a B b * B s B r SB a DB a * DB s B rb B r DB rb SB rb SB a B s B r B a B a SB a DSB a B a B a * B s DB a SB a SB a DB a DB a SB a SB b SB a * SB s B a DB a DB a SB a SB a SB a * SB s SB a B a SB a DB i * SB s DB a DB a * SB b SB a * B b B a LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 3

72 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 4 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. da lavoro NOTA { Ø Ø Ø Ø SB a DB a DB a * SB s SB b SB a SB a SB a D a SB a SB a SB a DB a DB a DB a DB b SB a * S s SB s * SB s SB a DB b * DB b DB a DB s DB s * DB s DB a * DB s SB a SB a B a B b SB b r B b B i S b SB a * SB s B a B i SB b * SB s B a B a B a B b * SB s DB b DB b LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 4

73 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 5 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. { Ø Ø Ø Ø DB a DB b DB r b * B s SB b s B s a B a SB a SB s SB b SB a D a D s * D a D a DB a SB s * SB sottoc SB a SB a DB a SB a SB b * SB s S s DB s * DB s SB s * SB b S a B a da lavoro NOTA { B s * SB b S b DB i sottoc S b SB b SB b S a * S s S i b SB s * SB s SB b DB b * DB s S a SB b S a SB a LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 5

74 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 6 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. { Ø Ø Ø Ø S a SB f AS b B s * D s DB a DB b S a S i s SB b DB f DB s sottoc DB a sottoc * D s D s DB sottc * DB s DB s DB s S s * DB s DB s da lavoro NOTA 273 { 36 DB s SB s SB s S s S s D b r DB s SB s SB s * S s SB b B a D b r SB a SB b SB a SB a SB s SB b SB b * DB s SB a SB s SB s * DB b DB b SB s * SB s LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 6

75 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 7 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. da lavoro NOTA { Ø Ø Ø Ø DB s DB s * SB s SB s SB s * SB i SB i SB a DB s * B s B a DB f * DB b SB b SB a DB a SB a * SB a SB a DB a SB a SB b SB s SB s D s SB b S a D b SB a SB a S a S a SB b SB s * SB s SB s SB a SB b sottoc * DB b D a DB a DB a * SB a D a D a SB a SB s D s b SB a SB a LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 7

76 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 8 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) 4 ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. { Ø Ø Ø Ø SB a SB a SB b SB a DB a DB a SB f D a DB a D a B a SB a * SB s SB a SB a da lavoro 366 { 22 SB a SB a B b DB s DB s SB s * SB s SB b * SB s S s DB b SB sottoc DB b SB b r B s S r D s S b i SB a S a SB b D b B s * SB s D a S a B b D a S b i SB a * SB s SB s SB s D b * SB s LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta B Pagina 8

77 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 9 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. { Ø Ø Ø Ø SB sottcoc * SB b DB b i DB b DB b i SB b SB b * SB s 409 { 28 SB s S a SB s SB a SB a B b * D sottoc D s * D s SB a SB b S a SB s da lavoro NOTA 422 { 22 SB a SB a * SB s SB a SB sottoc SB a SB a DB i S b s S a SB a * SB s S a S b * DB s S s S s S i s f * S s S s S a SB a SB a SB a SB b SB s DB b * DB b DB i b LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 9

78 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 10 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. { Ø Ø Ø Ø SB i SB b * SB s B f * DB a SB a DB a DB a B a b SB nodosa B a B i * B s DB nodosa b D a DB b a B b * B b B a DB b * B s SB a B a * B s B a * DB s SB a SB b * B s B a b B a B a * B s B a * DB s SB a SB a DB a SB a DB a SB s SB s * DB b SB a DB f * B b SB a B b B b * B s LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata da lavoro direzione caduta NOTA Pagina 10

79 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 11 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. { Ø Ø Ø Ø a * s * s * s * b * a * b sottoc sottoc * sottoc a b 513 { 46 * b a b * b p * a { a a a a a a a i s a a a a a a { a b da lavoro NOTA { b * a b s a a a s * s a a s a b a LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 11

80 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 12 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. { Ø Ø Ø Ø da lavoro NOTA s b a a a a s a a a * s s s s a a a s a a s b a a a a b i s s b s a i d (malformata) a a * s a b a s a a a sottoc s a { a s sottoc s a LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 12

81 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 13 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. da lavoro NOTA { Ø Ø Ø Ø BS a a b sottoc a * b s a a a a s a a * s a a a s s * s a b a a * s a a * s a a a a a a s * s s s b b a sottoc i a a a s a a LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 13

82 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 14 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. da lavoro NOTA { Ø Ø Ø Ø b a a b a b malformata a a p * s riduzione 30% i 664 { 38 s b a a a a a a b a a malformata s a i a a f sottoc a a b a a a * s a a * s a a s s s a s a * s r LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 14

83 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 15 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. { Ø Ø Ø Ø s * s s s s a * s a a a a * s b a { a b a a a a s da lavoro NOTA 722 { 26 a i a a b a * s s * s a s a s s a * i r b * sottoc a * sottoc a a s sottoc a s * a f d i i LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 15

84 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 16 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. { Ø Ø Ø Ø a * i i * s s s s * i a da lavoro NOTA 759 { 26 i a a s a * s a b a a b fuori turno r b s b s sottoc su acero i b s * s b a a * s b b s s b fuori turno sottoc sottoc a s a s * a s b * a a b b s sottoc a * sottoc.797 LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 16

85 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 17 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. { Ø Ø Ø Ø * B s BS i a da lavoro NOTA 803 { 30 BS i a B a B a BS a B b * BS s B sottoc D sottoc * BS sottoc BD a BS a B a BD a * S s BD sottoc.? * B sottoc.? B sottoc.? * BS s BS s BS a S a * B s D a D a D a D a S s * B s AS a B s B a B a * S s BS a S b BS s * BS s BS a BS a B a BS a * BS s BS a BS a BS a S s * BS s D a LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 17

86 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 18 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. da lavoro NOTA { Ø Ø Ø Ø AD s AD sottoc AD b AD a BD s b D a S a D a * BS s BD s S BD s BD a BD s * AS s S s BD a BD s BD b S s BD sottoc D s * S s B a S b r * B a D a * BD s BD a BD s D s BD s BS b B a * D sottoc S a AD b D a * BD s BS a BD s BS s * BD s BS a BS a BS a * S s BD i a BD a BD b i * BD s LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 18

87 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 19 ceppaia Faggio Acero Cerro COMUNE DI ACERNO PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. SPECIE Ontano n. da lavoro NOTA { Ø Ø Ø Ø * D s D a SB b DB a SB a SB a secca SB a SB s SB s SB a s SB a s SB a s S a D b r B a B s BS s BS a s S b s BS a BS a S s BD b * BS s BS s b BS sottoc * S s S b a D s D s B b BD s BS a s * S s B a BS s * S a B a BS a B s S b * S a BS s * BS s BD a BD a BD b BD b * D s S b LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - st = stroncata direzione caduta Pagina 19

88 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 20 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. N. NOTA da lavoro { Ø Ø Ø Ø BS a * BS i BS i BS s * BS s BS a BS a * D s BD f BS a BS a S nodosa BD s BS s * BD s B s B s * B s B s BS a * BS s D a D a B a * BD s D b s B i D a * D a BD b BD a BD a * BD a BD b BD b r i BD a * BD s BD a BS s B s * B r fine turno BS s * B a BS a * D s BD a BS a BS a BS s * BS a LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 20

89 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 21 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. da lavoro { Ø Ø Ø Ø BS b BS s D sottoc * BS a BD a BS a D s AS b B a * BS s BS a * D s BD a i * BD s BD i b BS i BD s D s * BD s BD a B a B a B a * BD a BS b BS a * B s BD b r lupo D s BD s * BS b BS a BS a * D s D s BD s BD s * BD s BD a BD s * S i B a S s S b BD s sottoc S s BS i BS i BS a BD a LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta NOTA Pagina 21

90 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 22 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. { Ø Ø Ø Ø BS s BS a B a i * BD s BD a BD a AD a BD a BD p BS b BS a BS a D a BS i * D s D a BD b BS a BS a BD b BD a BD a BD sottoc BS b BD b BS s * BS s B riduzione 30% B a B a AD a BS a BS a BD b D b * BD a BD s * BD s BS b * BD s D s B s B s D b da lavoro NOTA B s { B s BS b B p f BS s BS a LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 22

91 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 23 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. da lavoro NOTA { Ø Ø Ø Ø B a 1102 { 30 BS s BS s S a S a BD sottoc B a BD a BS b { BS b B a BS s { BD s B s BS a BS a BS a BS a B f BS a B a BS a BS a BS a B s B a BD a * B s BS b BS s BD a B a B i B a B a B a B a B s S sottoc BS a BS a b BS a BD a BS a BD a BS s B a BD s BS a B a LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 23

92 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 24 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. da lavoro NOTA { Ø Ø Ø Ø BS a BS a BS a * BD a BS s B a B a B s BD a BS a B a BS a BS s * BS s AS s B a BD r BD a BS a S b B r b S s S s S s * D s D su rinnov 1177 { 50 D cercinata verde BS a BD s BS b D a s B b S a BD b BD b BD a BD b f B b BS s BS sottoc D f * BS s BD a * D s BD a BS b S a S a BS s * BS s LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 24

93 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 25 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. da lavoro NOTA { Ø Ø Ø Ø BD a BS s D s BS s * BS s BS a BD a D a BS s * BD s D a BD a * BD s D f BD a BS a BD a 1218 { 30 * BD s BS a BS b su agrif BS a * BS a BS a BS a BS b BS a S a D a 1229 { 32 D b s BS a BD a D a BS s BS a BS s * BD s BD sottoc BD a BD a BS a S s S a BS sottoc * BS s BD a * BD s BS a BD a BD a * BD a LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 25

94 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 26 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. da lavoro NOTA { Ø Ø Ø Ø D b s BS s D b s S a * BS s BS s * BS s D a D a BS a * D s D b S a S a * A s AD s BS s * BS b BS b * D b S a S f B b sottoc BS f a BS i s BD b BD a S s AD D f sottoc S r lupo S f D a S a B r B r B i r B sottoc { 26 B sottoc B su rinnov D r lupo D sottoc S s b D b s A su perticaia S b A cercinata BS a B su rinnov BS su rinnov S s LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta Pagina 26

95 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri COMUNE DI ACERNO PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 27 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio SPECIE Acero Cerro Ontano n. da lavoro { Ø Ø Ø Ø S cercinata su rinnov S su rinnov S r su rinnov S su rinnov D s B r su rinnov B a B s BD a BD a D s D r su rinnov D r su rinnov D r b A su perticaia 1316 { 60 A su perticaia B sottoc B b s BS a BS a BS a { B cercinata su rinnov D s D a D a AD i D a D a D s * S a B a * S s BD i BD b a * AS s AD s B b BS a BS a B b s B b BD s D cercinata verde su rinnov BD b D r su rinnov lupo AS r B b B a BD s D a LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata direzione caduta NOTA Pagina 27

96 Alleg. n. 1 - Piedilista piante di diametro pari o superiore a 18 centimetri PARTICELLA FOREST. N. PARTICELLA FOREST. N. 98 PAGINA 28 PIEDILISTA DELLE PIANTE DESTINATE ALL'UTILIZZAZIONE DI DIAMETRO PARI O SUPERIORE A 18 CM CONTRASSEGNATE AL CEPPO MEDIANTE NUMERAZIONE PROGRESSIVA DI COLORE ROSSO E CON L'APPOSIZIONE DELL' IMPRONTA DEL MARTELLO FORESTALE (ART.9 LEGGE Reg. C. 11/96 COMMA I) N. ceppaia Faggio Acero Cerro Ontano n. { Ø Ø Ø Ø D a D s D s { D s D s BD su rinnov A a B s B cercinata b B cercinata f AS malformata lupo r S a S a S a S a S s { S s B a BD s * BS s LEGENDA LETTO DI CADUTA: B = IN BASSO - A = IN ALTO - S = A SINISTRA - D = A DESTRA LEGENDA DIFETTI: a = aduggiata - b = biforcata - D = danneggiata - f = fessurata i = inclinata - r = ramosa - s = sovrannumeraria - p = policormica - s = stroncata PIANTE SECCHE (0) ø 18 = 2 ø 20 = 4 ø 36 = 1 SPECIE da lavoro direzione caduta NOTA Pagina 28

97 Allegato n. 2 Raggruppamento piante di diametro inferiore a 18 cm

98 All. 2 - Raggruppamento piante inferiori a 18 cm Raggruppamento piante di diametro inferiore a 18 cm Diam. cm SPECIE Faggio Acero Cerro Ontano n. Totale nn TOTALE % 96,1% 0,0% 0,0% 3,9% 100,0% Pagina 29

99 Allegato n. 3 Piedilista delle piante di confine

100 Alleg. n. 3 Piedilista delle piante di confine PARTICELLA FORESTALE N. PIEDILISTA DELLE PIANTE CONFINE Comune di Acerno 98 N. Specie Ø N. Specie Ø 1 faggio faggio 56 2 faggio faggio 28 3 faggio faggio 46 4 faggio faggio 32 5 faggio faggio 30 6 faggio faggio 24 7 faggio faggio 42 8 faggio faggio 40 9 faggio faggio faggio faggio ontano faggio faggio faggio ontano faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio faggio 56 Pagina 30

101 Allegato n. 4 Curva ipsometrica del popolamento

102 Alleg Valori di altezza rilevati Comune di Acerno PROGETTO DI TAGLIO PARTICELLA FORESTALE N. Valori di altezza rilevati 98 nn. Specie Diam. Altezza 1 Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio 38 29,5 33 Faggio 32 28,5 34 Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio 48 29,5 39 Faggio Faggio Faggio 56 30,5 42 Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Faggio Pagina 31

103 Alleg. n Curva ipsometrica Curva ipsometrica p.lla 98 - Comune di Acerno altezze (m) 36,0 34,0 32,0 30,0 28,0 26,0 24,0 22,0 20,0 18,0 16,0 14,0 12,0 10,0 8,0 y = 4,3585ln(x) + 12,519 R² = 0, diametri (cm) Pagina 31

104 Allegato n. 5 Stima del materiale legnoso ritraibile

105 Alleg. n Analisi prezzi Comune di ACERNO (SA) - Progetto di taglio Sezione boschiva n. 98 ************ ANALISI PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI RIFERITO A mc 1 DI: TRONCHI - SPECIE: FAGGIO ELEMENTI DI ANALISI a) OPERAIO SPECIALIZZATO AGRICOLO o FORESTALE Costo manodopera giornata lavorativa di ore 6,5 in base al Verbale di accordo per rinnovo C.C.N.L. del per operaio specializzato super: 65,10 b) BRACCIANTE AGRICOLO o FORESTALE Costo manodopera giornata lavorativa di ore 6,5 in base al Verbale di accordo per rinnovo C.C.N.L. del per operaio comune: 50,46 c) NOLO ANIMALI DA SOMA n. 3 MULI ore ,00 d) COSTO CARBURANTE (miscela) PER MOTOSEGA litri 1 = 1,730 e) TRATTRICE FORESTALE CON TRATTORISTA n ore ,00 Analisi n.1 per abbattimento, taglio, allestimento di mc 1 di TRONCHI In ore 6,40 una squadra formata da : n. 1 operaio specializzato (a) n. 2 bracciante agricolo o operaio boscaiolo (b) In regime di ordinarietà, nella sezione in argomento, munita di motosega, accetta, ronca e altri attrezzi per i lavori riferibili all'abbattimento di piante mediante taglio al colletto, taglia allestisce mc 20 tronchi Consuma litri 28 di miscela per motosega pari ad 48,44 COSTO GIORNALIERO OPERAI n. 1 operaio specializzato (a) 65,10 n. 2 bracciante agricolo o operaio boscaiolo (b) 100,92 (50,46 X 2) TOTALE 166,02 Pagina 33

106 Alleg. n Analisi prezzi COSTO SQUADRA Costo giornaliero operai 166,02 Costo carburante utilizzato per il motosega 48,44 TOTALE 214,46 costo per abbattimento, taglio, sezionatura, allestimento di mc 1 di tronchi Spesa giornaliera squadra 214,46 Assortimento legnoso mc 20 TOTALE EURO 10,72 Analisi n.2 Spesa di smacchio di mc. 1 di TRONCHI con impiego di mezzi meccanici consentiti ( trattore + verricello + cesta ) dal centro della sezione all'imposto In regime di ordinarietà nella sezione in argomento un trattore forestale con trattorista coadiuvato dalla squadra di cui al n. 1 dell analisi in ore 6,50 effettua viaggi n. 18 smacchia per ogni viaggio, dalla sezione su viabilità secondaria sino all'imposto m 1,5 di tronchi per complessivi mc 27 costo trattore 310,00 Sintesi del costo per trasporto/smacchio di mc 1 di TRONCHI trattore mc smacchiati 310,00 27 TOTALE EURO 11,48 Pagina 34

107 Alleg. n Analisi prezzi ANALISI PER LA DETERMINAZIONE DEI COSTI RIFERITO A mc 1 DI: LEGNA DA ARDERE e/o TRONCHETTI - SPECIE: FAGGIO ELEMENTI DI ANALISI a) OPERAIO SPECIALIZZATO AGRICOLO o FORESTALE Costo manodopera giornata lavorativa di ore 6,5 in base al Verbale di accordo per rinnovo C.C.N.L. del per operaio specializzato super: 65,10 b) BRACCIANTE AGRICOLO o FORESTALE Costo manodopera giornata lavorativa di ore 6,5 in base al Verbale di accordo per rinnovo C.C.N.L. del per operaio comune: 50,46 c) NOLO ANIMALI DA SOMA n. 3 MULI ore ,00 d) COSTO CARBURANTE (miscela) PER MOTOSEGA litri 1 = 1,730 e) TRATTRICE FORESTALE CON TRATTORISTA n ore ,00 Analisi n.3 taglio, allestimento di mc 1 di legna da ardere In ore 6,40 una squadra formata da : n. 1 operaio specializzato (a) n.2 bracciante agricolo o operaio boscaiolo (b) In regime di ordinarietà, nella sezione in argomento, munita di motosega, accetta, ronca e altri attrezzi per i lavori riferibili all'abbattimento di piante mediante taglio al colletto, taglia allestisce mc 15 di legna da ardere; Consuma litri 20 di miscela per motosega pari ad 34,60 COSTO GIORNALIERO OPERAI n. 1 operaio specializzato (a) 65,10 n. 2 bracciante agricolo o operaio boscaiolo (b) 100,92 (50,46 X 2) TOTALE 166,02 COSTO SQUADRA Costo giornaliero operai 166,02 Costo carburante utilizzato per il motosega 34,60 TOTALE 200,62 costo per taglio, sezionatura, allestimento di mc 1 di legna da ardere Spesa giornaliera squadra 200,62 Legna mc 15 TOTALE EURO 13,37 Pagina 35

108 Alleg. n Analisi prezzi Analisi n.4 Spesa di smacchio con impiego di mezzi meccanici consentiti per mc 1 di legna da ardere In regime di ordinarietà nella sezione in argomento un trattore forestale con trattorista coadiuvato dalla squadra di cui al n. 3 dell analisi in ore 6,50 effettua viaggi 13 Smacchia per viaggio dalla sezione all'imposto mc 1,85 di legna per complessivi mc 24,05 costo trattore 310,00 costo per trasporto/smacchio di mc 1 di legna da ardere dal centro della sezione all'imposto costo trattore mc smacchiati 310,00 24,05 TOTALE EURO 12,89 Pagina 36

109 Alleg. n Analisi prezzi ANALISI PER MATERIALE LEGNOSO DESTINATO A FASCINE SPECIE: FAGGIO ELEMENTI DI ANALISI a) OPERAIO SPECIALIZZATO AGRICOLO o FORESTALE Costo manodopera giornata lavorativa di ore 6,5 in base al Verbale di accordo per rinnovo C.C.N.L. del per operaio specializzato super: 65,10 b) BRACCIANTE AGRICOLO o FORESTALE Costo manodopera giornata lavorativa di ore 6,5 in base al Verbale di accordo per rinnovo C.C.N.L. del per operaio comune: 50,46 c) NOLO ANIMALI DA SOMA n. 3 MULI ore ,00 d) COSTO CARBURANTE (miscela) PER MOTOSEGA litri 1 = 1,730 e) TRATTRICE FORESTALE CON TRATTORISTA ore ,00 Analisi n.5 allestimento e legatura di n. 1 fascina di mc In ore 6,50 una squadra formata da : n. 1 operaio specializzato (a) n.2 braccianti agricoli o operai boscaioli (b) In regime di ordinarietà, nella sezione in argomento, munita di motosega, accetta, ronca allestisce 150 fascine Consuma litri 0 di miscela per motosega pari ad 0,00 COSTO GIORNALIERO OPERAI n. 1 operaio specializzato (a) 65,10 n. 2 bracciante agricolo o operaio boscaiolo (b) 100,92 (50,46 X 2) TOTALE 166,02 SPESA SQUADRA Costo giornaliero operai 166,02 Costo carburante utilizzato per il motosega - TOTALE 166,02 Pagina 37

110 Alleg. n Analisi prezzi COSTO PER LA PREPARAZIONE DI N 1 FASCINA DI mc 0,025 La squadra di operai in una giornata lavorativa di 400 minuti allestisce 150 fascine. il tempo impiegato dalla squadra per l'allestimento di n 1 fascina è di minuti 2,667 scaturente dal seguente rapporto: giornata lavorativa squadra minuti fascine allestite dalla squadra in una giornata lavorativa minuti impiegati per l'allestimento di n 1 fascina ,667 costo squadra operai/minuto primo costo giornaliero squadra 166,02 giornata lavorativa ore 6,50 pari a minuti primi 400 costo per minuto primo 0,415 costo per l'allestimento di n 1 fascina = 2,667 minuti per l'allestimento di n 1 fascina moltiplicato 0,415 costo al minuto della squadra di operai uguale ad 1,11 Analisi n.6 Spesa di smacchio fascine con impiego di mezzi meccanici consentiti In regime di ordinarietà nella sezione in argomento un una trattrice agricola con trattorista coadiuvato dalla squadra di cui al n. 6 dell analisi in ore 6,50 effettua viaggi 6 Trasporta per viaggio dalla sezione all imposto 64 fascine per un totale giornaliero di 384 fascine Costo trattore 310,00 Sintesi di analisi del costo per trasporto all'imposto di n 1 fascina di mc Costo trattore 310,00 fascine trasportate 384 costo smacchio n.1 fascina 0,81 Pagina 38

111 Alleg Stima prezzo di macchiatico n. n. VALORE DI MACCHIATICO PER mc 1 DI TRONCHI DI FAGGIO (1a qualità) DESUNTO DAL PREZZO DI MERCATO PROSSIMO AL COMUNE DI ACERNO (d) totale totale VALORE analisi ordine descrizione della voce Attivo (a) Passivo (b) Parziale parziale MACCHIATICO spese ( +b) valore (a -d) (a-b) 1 Prezzo mercantile franco all'imposto 80, Spese di taglio, allestimento e stroncatura 10,72 10,72 69, Spese di smacchio fino all'imposto 11,48 22,20 57,80 spese di carico, trasporto e scarico dall'imposto alla rotabile in ambito 4 comunale - a corpo 5 assicurazione, assegni familiari, contributi vari : = Voce 2 + 1/3 di voce Spese di direzione, a sorveglianza e amministrazione: il 4% delle spese precedenti 0,7 22,90 57,10 7 Interessi e rischi capitale:interesse annuo del 5% del prezzo mercantile per un periodo di anticipazione di mesi 6 2,00 33,36 46,64 8 Imprevisti di arrotondamento: 2'% del prezzo mercantile 1,60 34,96 45,04 9 Realizzazione piano prevenzione rischi:1% del prezzo mercantile 0,80 35,76 44, ,28 30,18 49,82 Spese di perizia, contratto, consegna, collaudo ecc. Di cui alla interpolazione lineare tra il valore di macchiatico e le spese predecenti. 3,98 39,74 40,26 TOTALE SPESE 39,74 valore di macchiatico mc 1 tronchi 40,26 1,18 31,36 48,64 Pagina 39

112 Alleg Stima prezzo di macchiatico n. n. VALORE DI MACCHIATICO PER mc 1 DI LEGNA DA ARDERE DI FAGGIO DESUNTO DAL PREZZO DI MERCATO PROSSIMO AL COMUNE DI ACERNO (d) totale totale VALORE analisi ordine descrizione della voce Attivo (a) Passivo (b) Parziale parziale MACCHIATICO spese ( +b) valore (a -d) (a-b) 1 Prezzo mercantile franco all'imposto 65, Spese di taglio, allestimento e stroncatura 13,37 13,37 51, Spese di smacchio fino all'imposto 12,89 26,26 38,74 spese di carico, trasporto e scarico dall'imposto alla rotabile in ambito 4 comunale - a corpo 5 6 assicurazione, assegni familiari, contributi vari : = Voce 2 + 1/3 di voce 3 Spese di direzione, a sorveglianza e amministrazione: il 4% delle spese precedenti 2 0,8 27,06 37,94 7 Interessi e rischi capitale:interesse annuo del 5 % del prezzo mercantile per un periodo di anticipazione di mesi 6 1,63 38,93 26,07 8 Imprevisti di arrotondamento: 2'% del prezzo mercantile 1,30 40,23 24,77 9 Realizzazione piano prevenzione rischi 1% del prezzo mercantile 0,65 40,88 24, ,84 35,90 29,10 Spese di perizia, contratto, consegna, collaudo ecc. Di cui alla interpolazione lineare tra il valore di macchiatico e le spese predecenti. 2,17 43,05 21,95 TOTALE SPESE 43,05 valore di macchiatico mc 1 legna 21,95 1,40 37,30 27,70 Pagina 40

113 Alleg Stima prezzo di macchiatico n. n. VALORE DI MACCHIATICO PER N 1 FASCINA DI mc 0,025 specie FAGGIO DESUNTO DAL PREZZO DI MERCATO PROSSIMO AL COMUNE DI ACERNO (d) totale totale VALORE analisi ordine descrizione della voce Attivo (a) Passivo (b) Parziale parziale MACCHIATICO spese ( +b) valore (a -d) (a-b) 1 Prezzo mercantile franco all'imposto 2, Spese di allestimento e legatura 1,11 1,11 1, Spese di smacchio fino all'imposto 0,81 1,91 0, assicurazione, assegni familiari, contributi vari : = Voce 2 + 1/3 di voce 3 Spese di direzione, a sorveglianza e amministrazione: il 5% delle spese precedenti Interessi e rischi capitale:interesse annuo del 5 % del prezzo mercantile per un periodo di anticipazione di mesi 6 2 0,69 2,60 0,13 2,73 0,17 2,80 0,10 7 Spese di perizia, contratto, consegna, collaudo ecc:il 10% della differenza tra il prezzo mercantile e le spese precedenti 0,01 2,81 0,09 8 Imprevisti di arrotondamento: l'2% del prezzo mercantile 0,03 2,84 0,06 9 Realizzazione piano prevenzione rischi 1% del prezzo mercantile 0,03 2,87 0,03 TOTALE SPESE 2,87 valore di macchiatico mc 0,025 fascine 0,03 0,07 0,30 Pagina 41

114 Alleg Valore di macchiatico Valore economico degli assortimenti ritraibili dalla Particella forestale n. 98 "Costa della Pescara" del PAF del Comune di Acerno Tipologia di assortimento Legna da lavoro (tronchi) Volume Valore di macchiatico Valore totale m 3 / m 3 427,53 40, ,17 Legna da ardere 1.523,42 21, ,33 Fascina 124,18 0,03 3,40 Totali 2.075, ,90 Arrotondamento ,00 Pagina 42

115 Alleg Stima dei volumi legnosi ritraibili (assortimenti da lavoro) Raggruppamento per classi di diametro e calcolo volumi da lavoro (Ø 28 cm.) Diam. Specie Area basimetrica Volume Volume fascina Volume rami Volume legna da lavoro Faggio Acero Cerro Ontano n. Totale Unitaria Totale Unitario Totale Unitario Totale Unitario Totale Unitario Totale cm nn. m 2 m 3 m 3 m 3 m ,053 0,849 0,843 13,49 0,069 1,10 0,239 3,82 0,535 8, ,062 2,401 0,972 37,91 0,072 2,81 0,257 10,02 0,643 25, ,071 2,615 1,111 41,11 0,082 3,03 0,271 10,03 0,758 28, ,080 3,378 1,347 56,57 0,100 4,20 0,303 12,73 0,944 39, ,091 3,722 1,508 61,83 0,110 4,51 0,319 13,08 1,079 44, ,102 2,646 1,681 43,71 0,122 3,17 0,335 8,71 1,224 31, ,113 2,835 1,988 49,70 0,146 3,65 0,371 9,28 1,471 36, ,126 1,885 2,049 30,74 0,142 2,13 0,373 5,60 1,534 23, ,139 1,663 2,247 26,96 0,149 1,79 0,398 4,78 1,700 20, ,152 2,129 2,454 34,36 0,156 2,18 0,427 5,98 1,871 26, ,166 1,496 2,670 24,03 0,159 1,43 0,460 4,14 2,051 18, ,181 1,448 3,079 24,63 0,169 1,35 0,518 4,14 2,392 19, ,196 1,178 3,318 19,91 0,160 0,96 0,561 3,37 2,597 15, ,212 0,637 3,559 10,68 0,145 0,44 0,607 1,82 2,807 8, ,229 0,458 3,801 7,60 0,134 0,27 0,655 1,31 3,012 6, ,246 0,246 4,045 4,05 0,118 0,12 0,706 0,71 3,221 3, ,264 0,793 4,292 12,88 0,104 0,31 0,759 2,28 3,429 10, ,283 0,283 4,537 4,54 0,092 0,09 0,814 0,81 3,631 3, ,302 0,906 4,781 14,34 0,079 0,24 0,860 2,58 3,842 11, ,322 0,965 5,029 15,09 0,066 0,20 0,906 2,72 4,057 12, ,342 0,000 5,273 0,00 0,053 0,00 0,948 0,00 4,272 0, ,363 0,363 5,521 5,52 0,039 0,04 0,994 0,99 4,488 4, ,385 0,770 5,765 11,53 0,026 0,05 1,037 2,07 4,702 9, ,407 0,407 6,013 6,01 0,121 0,12 1,082 1,08 4,810 4, ,430 0,000 6,257 0,00 0,123 0,00 1,127 0,00 5,007 0, ,454 0,907 6,505 13,01 0,132 0,26 1,170 2,34 5,203 10, ,478 0,000 6,749 0,00 0,135 0,00 1,216 0,00 5,398 0, ,503 0,000 6,996 0,00 0,141 0,00 1,258 0,00 5,597 0, ,528 0,000 7,243 0,00 0,145 0,00 1,304 0,00 5,794 0, ,554 0,000 7,490 0,00 0,150 0,00 1,347 0,00 5,993 0, ,581 0,581 7,737 7,74 0,154 0,15 1,392 1,39 6,191 6,19 TOT , ,914 34, , ,530 % 96,2% 1,6% 0,3% 1,9% 100% Pagina 43

116 Alleg Stima dei volumi legnosi ritraibili (legna da ardere) Diam. Raggruppamento per classi di diametro e calcolo volumi legna da ardere (Ø 18 cm.) Specie Area basimetrica Volume Volume fascina Volume legna Faggio Acero Cerro Ontano n. Totale Unitaria Totale Unitario Totale Unitario Totale Unitario Totale cm nn. m 2 m 3 m 3 m ,025 1,679 0,337 22,24 0,027 1,78 0,310 20, ,031 3,110 0,450 44,55 0,031 3,07 0,419 41, ,038 4,067 0,657 70,30 0,057 6,10 0,600 64, ,045 6,243 0,718 99,08 0,062 8,56 0,656 90, ,053 5,044 0,843 80,09 0,069 6,56 0,774 73, ,062 5,726 0,972 90,40 0,072 6,70 0,900 83, ,071 4,807 1,111 75,55 0,082 5,58 1,029 69, ,080 4,906 1,347 82,17 0,100 6,10 1,247 76, ,091 4,994 1,508 82,94 0,110 6,05 1,398 76, ,102 3,563 1,681 58,84 0,122 4,27 1,559 54, ,113 4,083 1,988 71,57 0,146 5,26 1,842 66, ,126 3,770 2,049 61,47 0,142 4,26 1,907 57, ,139 3,325 2,247 53,93 0,149 3,58 2,098 50, ,152 1,521 2,454 24,54 0,156 1,56 2,298 22, ,166 2,659 2,670 42,72 0,159 2,54 2,511 40, ,181 4,705 3,079 80,05 0,169 4,39 2,910 75, ,196 3,534 3,318 59,72 0,160 2,88 3,158 56, ,212 3,186 3,559 53,39 0,145 2,18 3,414 51, ,229 2,061 3,801 34,21 0,134 1,21 3,667 33, ,246 1,232 4,045 20,23 0,118 0,59 3,927 19, ,264 2,114 4,292 34,34 0,104 0,83 4,188 33, ,283 1,979 4,537 31,76 0,092 0,64 4,445 31, ,302 1,510 4,781 23,91 0,079 0,39 4,702 23, ,322 1,930 5,029 30,17 0,066 0,39 4,963 29, ,342 1,368 5,273 21,09 0,053 0,21 5,220 20, ,363 5,188 5,521 27,61 0,039 0,20 5,482 27, ,385 5,347 5,765 23,06 0,026 0,10 5,739 22, ,407 5,501 6,013 12,03 0,121 0,24 5,892 11, ,430 5,650 6,257 12,51 0,123 0,25 6,134 12, ,454 5,796 6,505 19,52 0,132 0,40 6,373 19, ,478 5,938 6,749 0,00 0,135 0,00 6,614 0, ,503 6,076 6,996 27,98 0,141 0,56 6,855 27, ,528 6,211 7,243 0,00 0,145 0,00 7,098 0, ,554 6,343 7,490 7,49 0,150 0,15 7,341 7,34 TOT , ,43 87, ,86 % 95% 3% 0,2% 1,8% 100% Pagina 44

117 All Stima dei volumi ritraibili da piante di diam. inf. a 18 Diam. Raggruppamento per classi di diametro e calcolo volumi piante di diametro inferiore a 18 cm SPECIE Area basimetrica Volume Volume fascina Volume legna da ardere Faggio Acero Cerro Ontano n. Totale UNITARIA TOTALE UNITARIO TOTALE UNITARIO TOTALE UNITARIO TOTALE cm nn. m 2 m 3 m 3 m , ,008 0,028 0,083 0,020 0,06 0,008 0, , ,020 0,063 0,252 0,025 0,1 0,038 0, , ,071 0,094 0,846 0,013 0,117 0,081 0, , ,124 0,127 1,397 0,016 0,176 0,111 1, , ,277 0,161 2,898 0,013 0,234 0,148 2, , ,146 0,216 12,312 0,023 1,311 0,193 11,001 TOTALE ,647 17,788 1,998 15,790 % 96,1% 0,0% 0,0% 3,9% 100,0% Pagina 45

118 Allegato n. 6 Verbale di assegno e stima

119 VERBALE DI ASSEGNO E STIMA Oggetto del presente verbale è il lotto di faggeta d altofusto sito nel Comune di Acerno (SA) e corrispondente alla particella forestale n. 98 Costa della Pescara, appartenente alla Classe economica A denominata Fustaie di faggio del Piano di Assestamento Forestale del Comune medesimo, valido per il decennio PREMESSO CHE - con Delibera di Giunta Comunale n. 17 del 02/02/2017 il Comune di Acerno richiedeva alla Comunità Montana Monti Picentini l autorizzazione al taglio per la particella n con Rif. n in data 12/12/2017 l UOD Sevizio Territoriale Provinciale di Salerno esprimeva parere favorevole con prescrizioni all utilizzazione della particella; - con Autorizzazione n. 2 dell 11/01/2018 la Comunità Montana Monti Picentini, con sede in Giffoni Valle Piana, autorizzava il taglio boschivo ai sensi della L.R. n. 11/96 e s.m.i.. - con Determina del Responsabile Area Tecnica n. 78 del 02/07/2018 e successivo Disciplinare il Comune incaricava il Dott. for. Alfonso Musio, iscritto all Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Salerno al numero 634, a redigere il progetto di taglio della particella di cui all oggetto; - il dottore Alfonso Musio in data accettava l incarico e procedeva alla stipula del Disciplinare. In conseguenza degli adempimenti sopra elencati, il sottoscritto Alfonso Musio, tecnico incaricato dal Comune di Acerno (SA), ha proceduto all esecuzione dell intervento di martellata ed alla conseguente stima del valore di macchiatico del lotto boschivo. Il lotto boschivo è stato delimitato mediante l apposizione di doppio anello in tinta verde su n. 51 piante individuate lungo la linea di confine della tagliata. La superficie 1

120 complessiva della particella è pari a 16,10 ettari, mentre la superficie di tagliata è pari a complessivi 15 ettari. Sono state assegnate al taglio complessivamente piante, distinte in base al diametro misurato a petto d uomo (1,30 m da terra), come riportato in tabella: Particella forestale n Piante assegnate al taglio Diam. Piante Diam. Piante cm nn. cm nn Totali

121 In particolare, sono state assegnate al taglio: n piante di diametro superiore o uguale a 18 cm; n. 102 piante di diametro inferiore a 18 cm. Le piante di diametro pari o superiore a 18 cm sono state assegnate al taglio in seguito a misurazione, apposizione dell impronta del martello forestale e numero progressivo in vernice rossa dal n.1 al n , eseguiti su apposita specchiatura praticata alla base del colletto. Le piante di diametro inferiore ai 18 centimetri sono state contrassegnate con crocetta in vernice rossa e timbro del tecnico incaricato su apposita specchiatura. Le piante aventi diametro pari o superiore a 18 centimetri, in termini di consistenza numerica e di specie, risultano così distinte: - n piante di Faggio; - n. 39 piante di Acero; - n. 25 piante di Ontano napoletano; - n. 3 piante di Cerro. Le piante aventi diametro inferiore a 18 centimetri risultano così distinte: Diam. cm SPECIE Faggio Acero Cerro Ontano n. Totale nn TOTALE

122 La stima della massa legnosa ritraibile è stata eseguita mediante l utilizzo della tavola dendrometrica a doppia entrata del faggio del Salernitano (A. Famiglietti, 1970), considerato il ridotto contingente di altre specie. In seguito all esecuzione della martellata sono stati stimati gli assortimenti legnosi ritraibili dal taglio, risultati pari a: Legna da lavoro (tronchi): 427,53 m 3 ; Legna da ardere: 1.523,42 m 3 ; Fascina: 124,18 m 3. Per un totale di 2.075,13 metri cubi, ascrivibili in larga parte alla specie Fagus sylvatica. E stato calcolato, quindi il valore di macchiatico del lotto boschivo, valutato pari a complessivi (diconsi euro quarantasettesettecentosessantasette/00). Tale valore rappresenta il prezzo base per la vendita mediante asta pubblica. L utilizzazione delle piante comprese nel lotto boschivo, di cui al presente verbale di assegno e stima, dovrà avvenire in conformità alla normativa vigente in campo forestale ed ambientale, alle prescrizioni contenute nei documenti autorizzativi e nel Capitolato d oneri facente parte integrante del presente atto. Salerno, li 01/08/2018 IL TECNICO INCARICATO Dott. for. Alfonso Musio 4

123 Allegato n. 7 Schema capitolato d oneri

124 COMUNE DI ACERNO Provincia di Salerno ***** SCHEMA CAPITOLATO D ONERI RIFERITO AL PROGETTO DI ASSEGNO E TAGLIO PARTICELLA FORESTALE N. 98 COSTA DELLA PESCARA DEL P.A.F BENI DEMANIALI DEL COMUNE DI ACERNO (SA). RICHIAMO legge Reg. Campania 28 febbraio 1987 n. 13 Legge R.C. 11/96 Legge R.C. 14/2006 Condizioni e prescrizioni sotto le quali viene posto in vendita il materiale legnoso ritraibile dalle piante assegnate al taglio. ************** Art. 1 Ente che effettua la vendita II Comune di ACERNO (SA) in esecuzione della deliberazione n. adottata dalla Giunta Comunale in data e resa esecutiva a norma di legge mette in vendita il materiale legnoso ricavabile dalle piante in piedi come da progetto, di taglio redatto e ultimato dal Dott. for. Alfonso Musio in data 1 agosto 2018 in conformità della autorizzazione al taglio rilasciata dagli Organi competenti. Ente che effettua la vendita Art. 2 Forme di vendita La vendita avviene a mezzo di asta pubblica a termini con offerte segrete in aumento ed aggiudicazione definitiva ad unico incanto ai sensi delle leggi vigenti. Forma di vendita Art.3 Prezzo e rischi di vendita La vendita avviene a corpo partendo dal prezzo base (diconsi euro quarantasettesettecentosessantasette/00). La vendita è fatta a tutto rischio, pericolo ed utilità del deliberatario. Egli eseguirà il taglio, allestimento e trasporto del legname nonché tutti i lavori occorrenti e contemplati nel presente Capitolato d oneri a rischio, conto e spese proprie senza che possa pretendere indennizzi o compensi di sorta per qualsiasi causa, anche di forza maggiore. L'aggiudicatario non potrà mai pretendere diminuzione alcuna di prezzo per qualsiasi ragione. L'Amministrazione venditrice all atto della consegna, trattandosi di assegno di piante governate ad alto fusto garantisce solamente il numero e la specie delle piante, ma non le loro dimensioni, ne la qualità e la quantità dei prodotti che potranno ricavarsi da esse. Rischi di vendita 1

125 Art.4 Materiale posto in vendita Il materiale posto in vendita è costituito da: a) n piante di diametro pari o superiore a cm 18 a metri 1.30 dal colletto. I predetti esemplari (martellati) sono contrassegnati, mediante una sfaccettatura praticata, mediante ascia, nei pressi del colletto o su radice affiorante con numero progressivo di colore rosso dal n. 1 al n compreso. La sfaccettatura o tacca reca l impronta del martello forestale del sottoscritto (sigla: ODAF SA 634 ); Materiale posto in vendita b) n. 102 piante di diametro inferiore a cm 18 a metri 1.30 dal colletto su cui è stata praticata idonea specchiatura che reca sia l impronta del martello forestale (sigla: ODAF SA 634 ), che una crocetta di colore rosso. VALORE DI MACCHIATICO STIMA BASE D ASTA Valore economico degli assortimenti ritraibili dalla Particella forestale n. 98 "Costa della Pescara" del PAF del Comune di Acerno Tipologia di assortimento Legna da lavoro (tronchi) Volume Valore di macchiatico Valore totale m 3 / m 3 427,53 40, ,17 Legna da ardere 1.523,42 21, ,33 Fascina 124,18 0,03 3,40 Totali 2.075, ,90 Arrotondamento ,00 CONFINI I confini di tagliata del lotto boschivo, già individuato a mezzo di segni convenzionali in colore rosso praticati in sede di Piano di assestamento, sono stati realizzati mediante doppio anello e numero progressivo di colore verde impressi sul tronco delle piante confine. Sono state contrassegnate n. 51 piante, con numerazione progressiva dal n. 1 al n. 51 compreso. I confini di tagliata non coincidono con quelli particellari, essendo stata percorsa con l'intervento una superficie pari a circa 15,00 ha su una superficie particellare di 16,10 ha. Confini 2

126 Art.5 Metodo di vendita La vendita avrà luogo come da normativa vigente a mezzo di Asta Pubblica ai sensi dell'art. 2 del presente Capitolato nelle circostanze di tempo e di luogo precisato nell'avviso d'asta ed invitando alla gara almeno il 30 % delle Ditte iscritti all Albo Regionale. Eventuali offerte di Ditte non invitate, dovranno comunque essere prese in considerazione se presentate nei tempi e nei modi prescritti in considerazione che l avviso d asta e sue modalità possono essere comunicate per via telematica dal sito del Comune. Le offerte in bollo possono essere consegnate in plichi sigillati a mezzo raccomandata postale, o a mano, presso la Segreteria del Comune. Si procederà all aggiudicazione anche qualora sia presentata una sola offerta. Metodo di vendita Art. 6 Ammissione alla gara Per essere ammessi alla gara i concorrenti debbono allegare all offerta: Documenti 1) Certificato da cui risulti la loro iscrizione come ditta boschiva, alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di data non anteriore a tre mesi a quella della gara. Nel caso si tratti di Società regolarmente costituite, dovrà risultare che esso è stato rilasciato in base ad atti depositati presso la Camera stessa ed esso dovrà indicare la persona cui spetta la legale rappresentanza sociale. Sono escluse dalle gare le Società di fatto. 2) Certificato rilasciato dall UOD 07 FORESTE della Regione Campania di data non anteriore a mesi tre attestante l'iscrizione della Ditta all' Albo Regionale delle ditte boschive. 3) Ricevuta di quietanza rilasciata dalla Cassa, dell Ente proprietario comprovante l'effettuato deposito provvisorio pari al 10 % del prezzo di stima posto a base d'asta. Tale, deposito servirà a garanzia dell offerta e a pagare le spese di aggiudicazione, di contratto, di consegna, di martellata, di misurazione, di rilievi e collaudo, tutte a totale carico del deliberatario. Qualora il deposito risultasse esuberante, l Ente restituirà al deliberatario la rimanenza a collaudo avvenuto. 4) Una Dichiarazione con la quale il concorrente attesti di essersi recato sul luogo ove deve eseguirsi l'utilizzazione, di aver preso visione delle condizioni locali, di tutte le circostanze generali, dello stato fitosanitario del materiale legnoso posto in vendita, dei pregi e difetti visibili e non visibili di esso, dei particolari relativi alla utilizzazione stessa e che il tutto è di suo gradimento, nonché di aver preso visione del progetto di taglio e del presente Capitolato in ogni suo articolo. 5) La certificazione attestante di essere in regola con la normativa di cui alla Legge 13 settembre 1982, n. 726 e Legge 23 dicembre 1982, n

127 Art. 7 Incompatibilità Non possono essere ammessi alla gara: a) coloro che abbiano in corso con l'ente proprietario contestazioni per altri contratti del genere, o che si trovino comunque in causa con l'ente stesso per qualsiasi altro motivo; b) coloro che non abbiano corrisposto a detto Ente le somme dovute in base alla liquidazione di precedenti verbali di collaudo o di altre vendite. Incompatibilità Art. 8 Esclusione dall'asta L'Ente appaltante si riserva la piena ed insindacabile facoltà di escludere dall'asta i concorrenti per i quali ricorrono i motivi di incompatibilità di cui al precedente art. 7 senza che gli esclusi abbiano diritto ad indennizzo di sorta. Esclusione dall asta Art.9 Validità degli obblighi assunti dalle parti Il deliberatario, dal momento dell aggiudicazione, resta vincolato al pieno adempimento degli obblighi assunti verso l'ente proprietario, il quale invece non è vincolato sino a quando l aggiudicazione stessa ed il contratto di vendita non abbiano riportato le prescritte approvazioni. Nel caso di mancata approvazione del contratto di vendita, per valide motivazioni che l Ente è comunque tenuto a specificare, il deliberatario potrà ottenere lo scioglimento del contratto e la restituzione del deposito previsto dall art. 6 senza diritto ad alcun indennizzo di sorta. Validità degli obblighi assunti dalle parti Art. 10 Verbale di aggiudicazione e domicilio eletto Il verbale di aggiudicazione, da redigersi su carta da bollo e da sottoscriversi subito dal Presidente della Commissione di gara e dall Ufficiale rogante, e da due testimoni, terrà luogo, quando approvato secondo il disposto dei precedente articolo, di regolare contratto ed avrà la forza e gli effetti dell atto pubblico. All aggiudicatario verrà consegnata una copia autentica. L'aggiudicatario dovrà eleggere, a tutti gli effetti del contratto, domicilio legale presso la casa Comunale di Acerno (SA). Art. 11 Deposito cauzionale Al momento dell'aggiudicazione o al più tardi entro dieci giorni dalla medesima l'aggiudicatario dovrà presentare all'ente cauzione definitiva nei modi e nelle forme di legge a garanzia dell'esatta esecuzione degli obblighi contrattuali nella misura del 10 % dell'importo del contratto. (L.R.n.11/1996 art.12 (allegato B) Art. 12 Rescissione del contratto per mancata cauzione Se l Impresa aggiudicataria non costituirà la cauzione stabilita dal precedente art.11 entro il termine ivi previsto, l'ente appaltante potrà senz'altro rescindere il 4 Verbale di aggiudicazione e domicilio eletto Deposito cauzionale Rescissione del contratto per mancata cauzione

128 contratto dandone comunicazione all'impresa stessa mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno e disporre liberamente per una nuova gara, restando inoltre incamerato il deposito provvisorio eseguito per concorrere alla gara. Art. 13 Consegna del lotto boschivo La consegna del lotto boschivo deve farsi mediante sopralluogo entro 90 giorni dalla stipula del contratto. Il sindaco o il responsabile del procedimento, può richiedere che alle operazioni di consegna sia presente anche un Funzionario dell' UOD FORESTE competente. La consegna è subordinata all adempimento degli obblighi derivanti dal contratto e relativo Capitolato d oneri tra i quali: a) Versamento del deposito cauzionale pari al 10% dell importo del contratto a cura e spese dell aggiudicatario; b) Riscontro pagamento della somma dovuta come da contratto; c) Versamento a cura e spese dell Amministrazione Comunale su apposito conto corrente dell Ente proprietario di un importo pari al 10 % del prezzo di aggiudicazione, quale deposito per la realizzazione di migliorie del patrimonio boschivo Comunale, giusta applicazione dell art.12 dell allegato B alla legge Regionale n. 11 del Art. 14 Pagamento prezzo di aggiudicazione L'aggiudicatario dovrà pagare il prezzo di aggiudicazione in valuta legale al Tesoriere dell'ente stesso in n. 2 rate, la prima delle quali dovrà corrispondersi entro il termine di 30 giorni dalla data di aggiudicazione (verbale di aggiudicazione) e la seconda entro il termine di 90 giorni dalla consegna del lotto o, in alternativa, al raggiungimento della metà del taglio inteso in termini di superficie percorsa dall'intervento, fatte salve diverse disposizioni emanate dall Ente proprietario. Consegna del lotto boschivo Pagamento del prezzo di aggiudicazione Art. 15 Giorno di inizio dei lavori L'aggiudicatario dovrà indicare all'amministrazione dell'ente, al U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale di Salerno e alla Stazione Forestale competente per territorio il giorno in cui iniziano i lavori nel bosco. Inizio lavori Art. 16 Termine del taglio Il taglio delle piante e lo sgombero del materiale legnoso ricavabile, la cippatura e sminuzzamento dei cimali e ramaglia con diametro massimo di cm 3 e l allontanamento dei rifiuti prodotti con le lavorazioni dovrà essere terminato entro 10 mesi non consecutivi dalla data della consegna nel rispetto dei periodi di sospensione previsti dalla Valutazione d incidenza allegata al Piano di assestamento e salvo eventuali proroghe concesse a termine dell'art. 17. Il legname e la legna non tagliati e i prodotti non sgomberati entro i termini suindicati passeranno gratuitamente in proprietà dell'ente, rimanendo pur sempre l'aggiudicatario responsabile di ogni spesa e conseguenza per il mancato sgombero e di quant'altro possa verificarsi per tale inosservanza. 5 Termine del taglio

129 Art. 17 Proroghe La proroga dei termini stabiliti dall'art. 16 per il taglio e lo sgombero dei prodotti dovrà essere richiesta al Sindaco almeno un mese prima dello scadere dei termini stessi. Questi ha facoltà di concederla per un tempo correlato alla parte del lotto boschivo ancora da utilizzare previa acquisizione del parere del U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale di Salerno. La proroga comporterà la corresponsione all'ente di un indennizzo da valutarsi dal Collaudatore in sede di collaudo in rapporto al lasso di tempo concesso e all accrescimento del materiale legnoso. Proroghe Art. 18 Divieto di sub-appalti L 'aggiudicatario non potrà cedere ad altri né in tutto né in parte gli obblighi ed i diritti relativi al presente contratto. L'inosservanza di tale obbligo consente all Amministrazione dell Ente di avvalersi della rescissione del contratto e di tutti i conseguenti provvedimenti previsti dall'ultimo comma del precedente art. 12. Art. 19 Rispetto alle leggi forestali L'aggiudicatario, nella utilizzazione del lotto venduto, è obbligato alla piena osservanza delle norme stabilite dal presente Capitolato, delle prescrizioni di massima e di polizia forestale, dei regolamenti e delle leggi forestali in vigore. Divieto di sub-appalti Rispetto delle leggi forestali Art. 20 Rilevamento danni Durante l utilizzazione, nonché alla fine della lavorazione, i delegati degli Uffici preposti giurisdizionalmente al controllo procederanno, alla presenza dei rappresentanti o incaricati dall Ente e dall aggiudicatario, al rilievo, possibilmente in contraddittorio, dei danni eventualmente arrecati al bosco. I rilievi saranno eseguiti da personale con qualifica tecnica che procederà a trascrivere, su apposito verbale di piedilista, tutte le piante danneggiate e a contrassegnarle con numerazione progressiva in vernice indelebile di colore diverso dal rosso e dal verde da apporre su apposita tacca al ceppo; nonché ad apporre idonea picchettazione atta a identificare l area oggetto di controllo. Il predetto verbale sarà sottoscritto da tutti i convenuti. I verbali tutti, in ogni caso, saranno sottoposti al giudizio ed alla liquidazione definitiva da parte del Collaudatore. Qualora nel corso del controllo si riscontrano infrazioni di carattere penale del fatto sarà resa edotta La Magistratura competente per territorio. Qualora si rilevano infrazioni per le quali è prevista la sola Sanzione Amministrativa e il personale del Comando Stazione Forestale competente non ha partecipato alle operazioni di controllo copia del verbale di riscontro sarà proseguito al predetto Comando Stazione per l erogazione e notifica ai contravventori della somma relativa alla Sanzione Amministrativa. Rilevamento danni 6

130 Art. 21 Divieto di introdurre altro materiale e di pascolamento E' proibito all'aggiudicatario di introdurre nel bosco materiale proveniente da altre lavorazioni e di lasciar pascolare animali nella sezione. Divieto di introdurre altro materiale e di pascolamento Art. 22 Modalità del taglio Il taglio delle piante deve essere eseguito a regola d'arte e deve inoltre praticarsi in prossimità del colletto. Anche i monconi e le piante danneggiate, da abbattersi dietro assenso dell'amministrazione, dovranno essere recisi a regola d'arte. Comunque, per le piante martellate, il taglio dovrà aver luogo al disopra della impronta del martello. Modalità del taglio Art. 23 Penalità per mancata conservazione dell impronta del martello ed omessa trascrizione del numero di assegno sulla relativa ceppaia L'aggiudicatario ha l'obbligo di conservare intatti ed in modo che siano sempre visibili il numero e l'impronta del martello forestale impressi su apposita specchiatura praticata sulla ceppaia delle piante da tagliarsi. Sulla sezione del ceppo dovrà essere trascritto, in colore indelebile, il numero progressivo riportato sulla sfaccita della pianta assegnata. Per le sopraindicate infrazioni vengono stabilite a carico dell'aggiudicatario le seguenti penalità: 1) di 25,00 per ogni impronta cancellata o resa illeggibile; 2) di 25,00 per mancata trascrizione del numero sullo specchio della ceppaia; 3) di 10,00 per ogni ceppaia non recisa a regola d'arte secondo le vigenti prescrizioni di massima e le norme del presente Capitolato; Penalità per : mancata conservazione dell impronta del martello forestale ed omessa trascrizione del numero di assegno sulla relativa ceppaia Art. 24 Penalità per danneggiamento alle piante sottocavallo Nell'abbattere gli alberi si useranno tutti i mezzi necessari per non rompere, scortecciare o ledere in qualsiasi maniera le piante circostanti. Per ogni pianta non martellata o comunque non assegnata al taglio che venga stroncata e danneggiata dall'aggiudicatario o dai suoi operai in modo così grave da obbligarne l'abbattimento, l aggiudicatario stesso pagherà all'ente proprietario un indennizzo da calcolarsi nel modo seguente: Per un numero di piante inferiore o pari al dieci per cento del numero di piante costituenti il lotto boschivo, l aggiudicatario pagherà il valore di macchiatico delle medesime; da determinarsi sulla base del prezzo di aggiudicazione; maggiorato del 15 % (art. 13 allegato B). Per le piante eccedenti il suddetto dieci percento l aggiudicatario, pagherà il valore di macchiatico delle medesime, calcolato come sopra, maggiorato di quattro volte. Le piante sottocavallo saranno quantificate dai funzionari dell'uod Foreste di Salerno estrapolando i dati dai verbali di riscontro periodico e finale dagli stessi redatti. La determinazione dell'indennizzo verrà effettuata dal Collaudatore in sede di collaudo. Qualora si tratti di piante giovani, non commerciabili, l'indennizzo sarà commisurato al doppio del danno. 7 Penalità per danneggiamento alle piante sottocavallo

131 Art. 25 Sospensione del taglio L' U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale di Salerno competente, previo avviso all'amministrazione dell'ente, si riserva la facoltà di sospendere, con comunicazione spedita a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o Pec all'aggiudicatario, il taglio e anche lo smacchio qualora, malgrado gli avvertimenti intesi a eseguire il lavoro come da capitolato d oneri in osservanza alle legge ambientali e forestali, questi persista nella utilizzazione del bosco non in conformità alle norme contrattuali ed alle vigenti disposizioni.di legge in materia. Qualora dal protrarsi di un intervento di utilizzazione non conforme a quanto stabilito dalle norme contrattuali e dalle vigenti leggi forestali in materia, possano derivare danni tali da compromettere la consistenza boschiva del lotto, la sospensione in parola può essere fatta verbalmente sia dal Personale del Corpo Forestale dello Stato che dai Funzionari del U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale di Salerno, con facoltà dell Ente di avvalersi della rescissione del contratto e dei conseguenti provvedimenti come al precedente art. 13. In ogni caso l'utilizzazione non potrà essere ripresa fino a quando l aggiudicatario non avrà provveduto al pagamento dei danni arrecati sulla base della stima provvisoria redatta dall U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale di Salerno predetto e salva la loro quantificazione definitiva in sede di collaudo. Sospensione del taglio.art. 26 Ripulitura della tagliata L'aggiudicatario, in merito alla ripulitura dei residui della lavorazione dei cimali e delle ramaglie, deve attenersi al disposto dell art. 1 comma 7 2-bis della Legge Regione Campania n. 14 del 24 luglio 2006 Modifiche ed integrazione alla Legge Regionale n.11 del 7 maggio concernente la delega in materia di economia, bonifica montana e difesa del suolo. E fatto in ogni caso divieto di accendere fuochi. La cippatura di tali residui si dovrà eseguire nelle piazzole indicate negli elaborati cartografici del progetto di taglio. Ripulitura della tagliata Art. 27 Obblighi dell'aggiudicatario per i passaggi e la viabilità in genere L 'aggiudicatario è obbligato: 1) a tenere sgombero i passaggi e le vie nella tagliata in guisa che vi si possa transitare liberamente; 2) a spianare la terra mossa per le operazioni permesse nel lotto boschivo; 3) a riparare le vie, i ponti, i ponticelli, i termini,le barriere, le siepi, i fossi, ecc. danneggiati o distrutti e qualunque altro guasto arrecato al bosco nel taglio e nel trasporto del legname; 4) l esbosco deve essere eseguito mediante il impiego di idonei e consentiti mezzi meccanici (trattrice forestale, teleferica) e/o di animali da soma; 5) ad esonerare e rivalere comunque l'ente anche verso terzi per ogni e qualunque fatto derivante dell'utilizzazione dei predetti passaggi, vie, ecc. Obblighi dell aggiudicatario per i passaggi e la viabilità in genere 8

132 Art. 28 Costruzione di ripari temporanei L 'aggiudicatario non potrà costruire nel bosco tettoie, capanne ed altri manufatti senza espressa autorizzazione dell'ente. L'Autorizzazione è vincolata al parere favorevole dell U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale di Salerno competente che provvederà altresì a designare il luogo ove potranno avvenire le costruzioni, da effettuarsi solo con il legname di proprietà dell'aggiudicatario stesso, il quale dovrà altresì distruggerle e sgomberarle allo spirare del termine stabilito con l'art. 15 del presente Capitolato d'oneri, trascorso il quale passeranno gratuitamente in piena proprietà dell'ente e le spese di smantellamento saranno addebitate alla ditta aggiudicataria con rivalsa sulla cauzione. Costruzione di ripari temporanei Art. 29 Carbonizzazione -Penalità. La carbonizzazione nel bosco è permessa con le modalità stabilite nelle Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale vigenti. Essa si farà, di norma, nelle aie carbonili preesistenti. Per ogni aia carbonile aperta senza autorizzazione ed assegno l'aggiudicatario pagherà una penale di 160,00.. Art. 30 Strade di esbosco Il trasporto dei prodotti si farà per le vie esistenti, le quali sono state rilevate a mezzo di strumentazione gps e riportate negli allegati cartografici del progetto di taglio. I tratti non serviti da viabilità di servizio dovranno essere esboscati a mezzo di teleferica e/o di canalette e/o di muli. Qualora, nel corso dell'utilizzazione, si ravvisi la necessità di realizzare stradelli di servizio per il solo avvicinamento ed il concentramento del materiale sui piazzali di carico, l'aggiudicatario potrà farne istanza all U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale di Salerno competente, che potrà procedere al richiesto assegno, previo nulla-osta dell'ente proprietario, nei limiti di quanto previsto al riguardo nel Regolamento dei tagli boschivi allegato alla Legge Regionali vigente. Carbonizzazione - penalità Strade di esbosco Art. 31 Penalità per apertura o ampliamento di vie Per ogni decametro di via aperta o ampliata senza l autorizzazione ed assegno, l'aggiudicatario pagherà una penale di 150,00 fatte salve l applicazione delle legge penali in materia di danni al patrimonio e di tutela ambientale. La stessa penalità sarà applicata per ogni decametro di superficie il cui esbosco è stato eseguito causando danni al soprassuolo in qualunque stadio si trovi. Penalità per apertura e ampliamento di vie 9

133 Art. 32 Collaudo Alla scadenza del termine originario o prorogato dell'utilizzazione, questa si intende chiusa. Tale chiusura potrà essere anticipata all'eventuale antecedente data di ultimazione qualora l'aggiudicatario ne dia comunicazione con raccomandata indirizzata all'ente e all U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale di Salerno, in tal caso la chiusura prende data dall'arrivo di tale comunicazione. Il collaudo sarà eseguito per conto dell'ente appaltante, da un Funzionario del Servizio Foreste della Regione Campania, entro mesi sei dalla data di chiusura dell utilizzazione come avanti determinata. L'aggiudicatario ed il rappresentante dell Ente saranno invitati ad intervenire al collaudo al quale potranno anche farsi rappresentare; in caso di mancata presenza o diserzione di una delle parti o di tutte le parti il collaudo verrà comunque eseguito in loro assenza. Il collaudo eseguito come sopra ha valore di lodo arbitrale non soggetto ad appello o ricorso.tutte le spese di collaudo sono a carico dell'ente appaltante che attingerà la spesa relativa dal deposito provvisorio di cui al precedente art. 5. Collaudo Art.33 Disponibilità della cauzione L'Amministrazione dell Ente potrà rivalersi senz altro direttamente sulla cauzione nonché contro l aggiudicatario in base alle risultanze del verbale di collaudo per quanto attiene alla stima dei danni ivi contenuta ed agli altri addebiti ivi ritenuti. Disponibilità della cauzione Art. 34 Interessi sulle penalità ed indennizzi Le somme che l aggiudicatario dovesse versare all Ente per indennizzi o penalità saranno pagate al più tardi entro otto giorni dalla notificazione del verbale amministrativo o di collaudo dell'utilizzazione, e con le modalità contemplate nell'art. 23. In caso di ritardo, l'aggiudicatario dovrà versare anche gli interessi legali, salva ogni azione dell'ente. Art.35 Assicurazione operai L aggiudicatario è obbligato a provvedere a termine di legge a tutte le varie assicurazioni previste dalle vigenti disposizioni nei confronti degli operai e dei lavoratori. Lo svincolo del deposito cauzionale è subordinato, in linea di massima, alla presentazione da parte dell'aggiudicatario delle attestazioni rilasciate dagli istituti comprovanti l'adempimento dell'obbligo di cui sopra. L 'aggiudicatario, per i lavori di utilizzazione di cui trattasi, risponderà in ogni caso direttamente tanto verso l'ente, quanto verso gli operai e verso terzi dei danni di qualunque natura e genere causati alle persone ed alle cose, rimangono, altresì, a completo carico dell aggiudicatario ogni spesa di cura preventiva e quella per il completo risarcimento dei danni causati a persone e a cose. Interessi sulle penalità ed indennizzi Assicurazione operai Art. 36 Passaggio in fondi di altri proprietari L'Ente proprietario non assume alcuna responsabilità ne oneri per eventuali passaggi o piazze di deposito da formarsi in fondi di altri proprietari. 10 Passaggio in fondi di altri proprietari

134 Art.37 Responsabilità dell'aggiudicatario L'aggiudicatario sarà responsabile fino all'esecuzione del collaudo di tutti i danni da chiunque e contro chiunque commessi che si dovessero verificare nella zona assegnata per il taglio e lungo le zone attraversate per l'esbosco ed il trasporto esonerando e rivalendo l'ente di qualsiasi azione e responsabilità al riguardo. Art. 38 Svincolo deposito cauzionale Avvenuto il collaudo, la sezione si intende riconsegnato all'ente proprietario. Il deposito cauzionale e la eventuale eccedenza del deposito per spese non saranno svincolati se non dopo che da parte dell autorità tutoria dell'ente e da parte dell'aggiudicatario sarà stata regolata ogni pendenza amministrativa sia verso terzi per qualsiasi titolo dipendente dall'esecuzione del contratto, sia verso,l ente stesso e Salvo sempre il disposto degli articoli n. 34 e 36. Con il ritiro della cauzione il deliberatario rinuncia a qualsiasi diritto, azione o ragione verso l Ente per motivi comunque attinenti al presente contratto. Responsabilità dell aggiudicatario Svincolo del deposito cauzionale Art. 39 Infrazioni non contemplate La valutazione dei danni derivanti dalle infrazioni alle clausole e condizioni del presente Capitolato d'oneri che non sia stata prevista sarà fatta dal Collaudatore. Infrazioni non contemplate Art. 40 Richiamo alla Contabilità Generale dello Stato Per quanto non disposto dal presente Capitolato si applicheranno le norme della Legge 18 novembre 1923, n e del Regolamento 23 maggio 1924, n Art. 41 Conoscenza del Capitolato da parte dell'aggiudicatario L'approvazione del contratto, secondo il disposto contenuto nel precedente articolo n. 5, è subordinata al rilascio da parte dell'aggiudicatario della seguente dichiarazione scritta di suo pugno, e da lui firmata in calce agli effetti tutti dell'art codice civile il sottoscritto aggiudicatario dichiara di aver preso visione dei precedenti articoli del presente Capitolato che intende come qui riportati e che approva tutti specificatamente. Richiamo alla contabilità Generale dello Stato Conoscenza del capitolato d oneri da parte dell aggiudicatario B) -Condizioni speciali Art. 42 Piante da riservare dal taglio L'aggiudicatario ha l obbligo di riservare al taglio: a) tutte le piante di confine contrassegnate con doppia anellatura di colore verde recante tra i due anelli la numerazione progressiva di colore verde Tutte le piante recanti anellatura di colore rosso relativa alla confinazione particellare del Piano Economico; 11 Piante da riservare dal taglio

135 b) tutte le piante fruttifere e le piante di specie protetta, c) tutte le piante radicate nella sezione, anche se deperienti o secche, qualora non siano state assegnate al taglio Art. 43 Prelievo delle somme spese generali Dal deposito provvisorio di cui all'art. 6 del presente Capitolato l Ente proprietario preleverà le somme occorrenti e a mano a mano che le suddette spese vengono a maturare per 1a liquidazione delle indennità, di missione delle spese al personale dell U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale di Salerno, impegnato nelle operazioni di verifica preliminare, di martellata, di consegna e di rilievi nonché quanto compete al Collaudatore. Art. 44 Sgombero del frascame residuo della lavorazione Per ogni ara (mq 100) o sua frazione, di superficie della tagliata non sgomberata o riceppata dal frascame di Ø>2 l'aggiudicatario, oltre a quanto previsto dall art. 26 del presente Capitolato è tenuto al pagamento di una penalità di 100,00 PER ARA. L importo verrà determinato dal Collaudatore in sede di collaudo e la somma sarà versata all 'Ente proprietario che è tenuto ad impiegarla (entro mesi sei dallo avvenuto versamento) per lo sgombro dal frascame della tagliata collaudata. Art. 45 Applicazione della normativa relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro La pianificazione relativa alla valutazione dei rischi e sue mitigazioni per i lavori di utilizzazione boschiva sarà redatta a cura dell aggiudicatario del materiale legnoso. L elaborato dovrà essere consegnato dal predetto aggiudicatario del materiale legnoso in copia conforme all originale al R.U.P. prima o al momento della consegna per la conservazione agli atti. L aggiudicatario, per l utilizzazione boschiva è obbligato ad applicare le prescrizioni previste nel Piano Operativo di Sicurezza e fa salvo l Ente proprietario da ogni responsabilità al riguardo. Art. 46 Approvazione articoli aggiunti Restano salve tutte le eventuali disposizioni e indicazioni vigenti in materia di gare e appalti pubblici predisposte dall Ente. Si approvano gli articoli aggiunti dal n. 44 al 46 compreso e le correzioni agli articoli del presente Capitolato d oneri. Applicazione normativa DL 81/08 Approvazione articoli aggiunti (FIRMA DELL'AGGIUDICATARIO) 12

136 Allegato n. 8 Descrizione particellare allegata al PAF

137 REYISIONE DEL PIANO DI GESTIONE E ASSESTAMENTO FORESTALE Comune di Acemo DECENNIO Rev.02 del t5lt2l20l4 COMPRESA: A -Fustaie di faggio Particella forestale n. i 98 ZONA PARCO Area di riserva Generale B (IC['Vo),ZPS IT (loo%\ SIC IT (1007o) LOCALITA Costa della Pescara SLIPERFICIE TOTALE (ha) 16,10 PRODUTTWA (ha) rs30 lrunnonurtrva (ha) 0,8 QUOTE (ms.l.m.) da 1100a 1300 ESPOSZIONE: Ovest lpennpxz.l MEDIA 7o 35'40 POSIZIONE FISIOGRAFICA Crinale Impluvio Alto versante Displuvio Medio versante x Uniforme Basso versante FATTORI LIMITANTI Superficialità del suolo Rocciosità affrorante Falde affioranti Assenti o limitati x x x Su meno di 1/3 della superficie Su meno di2l3 della superficie Su più di 213 della superficie STABILITÀ DEL TERRITORIO, FENOMENI DISSESTIVIED EVENTI PARTICOLARI Nulla da segnalare NOTE VEGETAZIONALI E SITUAZIONE EVOLUTWO.COLTURALE DEI BOSCHI Copertura arborea(%o): 90 Copertura arbustiva (7o) Copertura erbacea(vo) particella riconducibile all'associazione Aquifolio - fagetum per la presenza di llex aquifuliurn e Daphne laureola. Altre specie accompagnatrici del sottobosco che sono state rilevate sono: Galanthus nivalis, Crocus v e rnu s, Cy c lamen he derifolium. Ultimi interventi eseguiti: nessuno dato disponibile,li aoarin dl dfcdmonfn. AR?? 1?.1 ^ Classe di fertilità I (alta) Tipo strutturale del bosco Fustaia prevalentemente monoplana adulta a prevalerua dr diametri srandi COMPOSIZONE DENDROLOGICA Specie Piante (NJha) Piante {vo) Erà media (annil Altezza media del piano dominante (m) Altezzt media del piano dominato (m) Diametro di area basimetrica media (cm) Area basimetrica (m2/ha) Prowigione (m3/ha) Prowigione (Vo) Prowigione su particella (to') Faggio ,5 545, Ontano 9 3 I r0, Ttrtte le specie , RTP ForTeA studio associato - Dott.ssa Francesca Ceres - Inca Ingenierìa del Medio S.L.

138 ,*' t,&u Comune diacemo REVISIONE DEL PIANO DI GESTIONE E ASSESTAMENTO FORESTALE DECENNIO 2OI5-2OM Rev.02 del t5n2l2av RIPARTIZIONE IN CLASSI DHMETRICIIE Classi (cm) 5 l Semi (N./ha) t5 t'l 36 J t0 1t Totale (N./ha) t INTERVENTI SELVICOLTT]RALI Descrizione intervento Iaglio di preparazione per eliminare il piano dominato e diradare il pianc lominante, consentendo a quest'ultimo di espandere le chiome e far )enetrare luce al suolo così da favorire I'insediamento della rinnovazione,?relievo concentrato nelle classi Il prelievo è elevato in valore rssoluto in relazione alla elevata prowigione, ma inferiore al 25Vo della ;tessa.!l prelievo è calcolato sulla prowigione comprensiva dell'increnentc itimato fra l'anno dei rilievi e l'anno di taglio previsto. Anno (ha) Prelievo nrerrisf.o lm1 20t7 t4, VIABILITÀ E SISIEMI DI ESBOSCO Tipo di viabilità Sviluppo attuale su particella (m) ApeÉura nuova viabílità (m) Manutenzione/ripristino previsúo (m) Sviluppo totale ex post (m) Strade camionabili Piste e vie di esbosco trattorabili Totale Superficie esboscabile con trattore (ha) Superficie esboscabile con gru a cavo (ha) Superficie non esboscabile (ha) Superficie totale (ha) 14,49 l,6l 1ó,10 DESCRIZIONE INTERVENTI PREVISTI SI]LLA VIABILITÀ E' prevista le costruzione di una nuova pista trattorabile con uno sviluppo sulla particella di 330 m. La costnrzione della pista renderà esboscabile il legname con gru a cavo.

139 Allegato n. 9 Rilievo fotografico

140 S T U D I O T E C N I C O F O R E S T AL E Allegato n. 9 - Rilievo fotografico Particella forestale n. 98 Costa della Pescara 1 Foto n. 1 - Aspetto della faggeta vegetante a monte della pista trattorabile. Foto n. 2 Faggeta vegetante a valle della pista trattorabile. Progetto di taglio e stima materiale legnoso ritraibile dalla particella forestale n. 98 Costa della Pescara del PAF del Comune di Acerno) Alleg. n. 9 Rilievo fotografico.

141 S T U D I O T E C N I C O F O R E S T AL E 2 Foto n. 3 Fusti colonnari e netti da nodi. Foto n. 4 Superfici a minore densità. Progetto di taglio e stima materiale legnoso ritraibile dalla particella forestale n. 98 Costa della Pescara del PAF del Comune di Acerno) Alleg. n. 9 Rilievo fotografico.

142 S T U D I O T E C N I C O F O R E S T AL E 3 Foto n. 5 Pianoro sommitale con esemplari di vecchio turno. Foto n. 6 Altra area a densità lacunosa. Salerno, li 01/08/2018 Il tecnico incaricato Dott. for. Alfonso Musio Progetto di taglio e stima materiale legnoso ritraibile dalla particella forestale n. 98 Costa della Pescara del PAF del Comune di Acerno) Alleg. n. 9 Rilievo fotografico.

143 Allegato n. 10 Documenti autorizzativi e d incarico

144 COMUNITAO MONTANA MONTI PICENTINT Via S.lVlaria a Vico, n.78-8{095 - GIFFONMLLE PIANA (SA) Tel Tel { Fax {6790 e.mail:montipigentini@tin.it-pec:comunitaórrec.cm-montinicentini.sa.it C. F. e PARTITA I. V. A. 950{ SETTORE FOREST AT,IONE. Autarizzazione n.az dell'll gennaio 2018 Oggetto : Comune di Acerno (Sa) - Delibera di Giunta Comunale n.17 del Ùfi Autonzzazione al taglio boschivo particella forestale n.98 loc.tà 'ocosta della Pescara" - (fustaia di faggio) ripresa z0fl - ai sensi dell'allegato "8", capo II ' art.6 della Legge Regionale del n.11 e s. m. e i. I I!1 T { tj i iî.ié^ sì '* 1 nrl{,?*18...'.,l-l ;,{. i\ r't, Í ;i t.j {,J t11 t"rì 1? r AI Responsabile Area Tecnica del Comune di - 84A42 - Acerno (Sa) Al Sig. Síndaco del Comune di Acerno (Sa) :-a.a \ E,p. c. Al Dipartimento Salute e Risorse Naturali, 1.,,.fit hi *?*-l-t-**-*" Direzione Generale Politiche Agricole Alimentari e Forestali I t '-"' rú**rd-!.*? U.O,D."Servizio Terrilaríale Provinciale Salerno" L****-" YiaGenerateCtarh j / -Salerno E, p. c. AI Coordinamentto Províncíale det C.F.S. Yia Generale Clarh IA Salerno E,p.c. Al Comando Stazione Forestale di Acerno (Sa) IL RESPONSABILE DEL SETTORE FORESTAZIONE VISTA la richiesta prot.n.876 del 17 febbraio 2017 avanzata dal Comune di Acerno (Sa) afirma del Responsabile dell'area Tecnica Ing. Carmine Salerna ed acclarata a questo Ente in datu2a febbraio 2017 al numero di protocollo 644, inerente l'ottenimento dell'autorizzazíone ad ffittuare il taglío delle particelle foresttli n.3, n.48, n.6ll, n.15, n.71, n.77[8, n.98, n.142 e n.84 cadenti al taglio per l'anno 2011 di cui al Piano di Assestamento Forestale del suddetto Comune approvato cor Deliberazione Giunta Regionale della Campania n.468 del 21.fi,2015 e pubblicato sul B.U.R.C. n.62 del26 ottobre 2015; VISTA Ia delibera della Giru.nta Comunale di Acerno (Sa) n.l1 del2 febbraio 24fi; VISTO il R.D.L , n.3267; VISTO il R.D.L , n.l126; VISTE le vigenti prescrizíoni di Massima e Polizia Forestale per la Provincia di Salerno;

145 :.4 ttlc ig i:9 ii ::J t $' $., *w ffi $.". ts # E 5 É! ; /\l {',"r, COMUNITAO MONTANA MONTI PICENTINI Via S.lWaria a Vico, n.78-8{095 - GIFFONMLLE PIANA (SA) Tel Tel f Fax e.mail :montipisgntini@tin.it-pec:comunita@nec.cm-montinicentini.sa.it D. F. e PARTITA I. V. A. 950{ SETTORE FOREST AZIONE. I VISTA I'allegato "B", capo II - art6 della L.R. del7.5.96,n.ll e s. m. e i.; VISTA la Legge Regionaie del24.a7.a6 n.l4; VISTO i/ Piano di Assesfamento Forestale del Comune di Acerno (Sr) approvato con Deliberazione Giunta Regionale della Campania n.468 del2l.l0.20l5 e pubblicato sal B.U.R.C. n.62 del26 ottobre 2Al5 che prevede it taglio per I'anno 2lfl delta particella forestale n.98 Ioc.tà "Costa della Pescara"; VISTO l'avvio del procedimento a Jìrma del R.U.P. Agrot.co, Geom. Luca Spera con nota prot.n.7e7 del 21.A avente ad oggetto richiesta parere al competente Dipartimento Salute Risorse Naturali Direzione Generale Politiche Agricole Alimentari e Forestali U.O.D. "Servízío Territoriale Provinciale Salerno " ; VISTO I'allegato parere tecnico favorevole col? p@!, riferito alla partieella forestdle n.98 loc.tà "Costa della Pescaran'(fustaia di faggio) ripresa 2017, espresso dal competente Ufficio Territoriale del Dipartimento Salute Risorse Naturali, Direzione Generale Politiche Agrícale Alimentori e Forestali, U.O.D, "Servizio Territoriale Provincíale Salerno" del 'Prot. zlfi ed acquisit o in data 5 gennaio 2018 al numero dí protocollo 55;..;.',.VISTO i/ Decreto Dirigenziale Giunta Regionale della Campania n.165 de\23.a avente '' ad oggetto "Valutazione di Incidenza Apprópriata - Parere dàtta Camrmissione V.I.A. - V.A.S. - Y.l. relativo al Pirno di Gestione e Assestamento Forestale del púrimonio agro - forestale revisione decennio nel Comune di Acerno (Sa)"; VISTA /a Delibera di Giunta Regionale Campania n.468 del , pubblicata sul Bollettino Ufficiale dellaregíone Campania n.62 del al5, avente ad oggetto "L.R Piano di Assestamento Forestale dei Beni Silvo - Pastorali del Comune di Acerno (Sa) validita A24 approvazione (con allegati);

146 COMU ',{ITA' MONTANA MOI{TI PICET{TINI Via S. *Iaria a Vico, n GIFFOI{MLLE PIAFíA (SA} Tel Tel Fax {6790 e,mail :montinicentinifatin.it-pec:comunita0pec.cm-montioicentini.sa.it f. F. e PARTITA I. V. A. 950{ d. SETTORE FOREST AT,IONE. AUTORIZZA Ai sensi dell'allegato "81", capo ll - art.6 della Legge Regionale del , n.ll e s. m. e í. l'utilizzazione della particella forestale n.98 loc.tà "Costa della Pescara" del suddetto Comune elencata nel parere tecnico favorevole col? pg&ig! espresso dal Dipartimento Salute Risorse Naturali, Direzione Generale Politiche Agricole Alimentari e Forestaii, U.O.D, "Servizio Territoriale Provinciale Salemo" sopra citato che forma paée integrante della presente autorizzaziane; La presente autorízzazione non esime Codesto Comune dal richiedere tutte Ie eventuali autorizzazioni previste dalla legíslaziane vigente, né consente l'apertura di piste o movimenti terra di qualsiasi tipo di competenza di questa Comunità Montana, né deroghe o pareri obbligatori ed eventuali altre disposizioni che ne prescrivano l'ottenimento; L'utilinazione dovrà essere condotta nel rispetto delle indicazioni del Piano di Assestamento Forestale vigente e delle prescrizioni di massima e di polizia forestale vigenti (attegato C alta L.R. 11/96), sulla base di un progetto di taglio a firma di un professionista abilitato da redigersi nel rispetto dell'art.7 dell'allegato "8" della Legge Regionale ll/96 e dovrà essere preventivamente sottoposto al visto di conformità di cui all'art.8 del sopra citato allegato "8" della Legge Regionale 1l/96 da parte del Dirigente Dipartimento Salute Risorse Naturali Direzione Generale Politiche Agricole Alimentari e Forestali U.O.D. "Servizio Territoriale Provinciale Salerno";.l/ Comando Carabinieri Forestale in índirizzo, che legge per conoscenza, resta incaricato di contrallare I'esatta osservanza di quanto disposto, con l'applicazione, ín caso di inadempienza, delle sanziani prevíste dalla Legge vigente in materia. Il Responsabile - Agrot.co, Il Res Dott. Geol. Shttore.,\ t\ \ \

147 Qíunta \egíona[e leffa Campanía Direzíone Qenerafe per [e 9o[iticfre Agricoíe Afínentari Unità Op era tioe Dirigenziate Seraizío Territoria[e groaincia[e Sa[erno UOD 0 5 0[ii, 2tÍ$ REGIONE CAI'IPANIA 'rol. 2O! tz/lzizùfi A83O t{t. : 9oO?ta s.v1:lo {et'l{ortèls provldc'' ' ' es{ : COllUl{lTA ÍIONTaNA flontt PtCÉNTlNt (SA)r COftÚN OÎ ncérno óiànoo Àinlroxe caraatiltert FoFÉsîALE 0r ACÉRNo ;;;;;;r;" 1r Fà3Èicolo ' 2 dtt 2oL7 ill lllil i lllllllllllllllllll llllllllil ll lllll lil Al Responsabile Unico del Procedimento Tagli Boschivi #r-*'-è, t;x;, ffi.;,t1:î:"#""",ro, E p.c. Al Responsabile comunale Area Tecnica Acerno (SA) Al Comando Stazione Carabinieri Forestale Acerno (SA) GGETTO : Istanza Comune di Acemo - richiesta autorizzazíone al taglio della particella Forestali n. 98 (fustaia di faggio) - ripresa 2017 delpaf A24 parere tecnico ai sensi della L.R e s.m.i.- ;In merito all'istanza in oggetto, pervenuta con vostra nota prot. n del l , questo Servizio:Visto il Piano di assestamento Forestale del comune di Acerno con validità , approvato con DGR n.468 del 2l cheprevede, nel piano dei tagli, I'utilizzo, tra le altre, delia particella forestale n. 98 ;,- "-Vista la documentazione a corredo dell'istanza di taglio, in particolare la delibera di G.C. n. 88 del 10-i del comune di Acerno; - Valutato che il soprassuolo boschivo della particella forestale interessata rispecchia per consistenza e sviluppo cluanto riportato nel PAF vigente, o! /ero fustaia adulta di faggio con sporadica presenza di ontano e agrifoglio; - Tenuto conto delle risultanze dei sopralluoghi effettuati in data 27-ll-2017 dai funzionari tecnici incaricati Dr Pasquale Santalucia e P.A. Michele Negri alla presenza del rappresentante dell'amministrazione comunale; - considerato che trattasi di un soprassuolo a fustaia di faggio matura (classe di fertilità 2) in cui è previsto il trattamento con taglio di preparazione al fine di eliminare il piano dominato e diradare ii piano dominante con un prelievo di massa legnosa contenuto ne 25%ó della prowigione stimata, (mc 2200 ca); - ritenuto di poter confermare, in linea generale, la tipologia di intervento prescritta dal PAF ecl evidenziata una struttura e una densità alquanto regolare con assenza cli nuclei di rinnovazione, il cui insediamento e sviluppo deve assolutamente essere favorito, esprime, aí sensí della L.R. n. I I/96 e s.m.i., parere tecnico favorevole al rilctscío dell'autorízzazione per gli interventi prescritti dal PAF vigente a carico della particellaforestale n. 98; il parere è comunque subordinato alle seguenti condizioni : 1) il progetto di taglio dovrà essere redatto da un tecnico abilitato secondo le modalità previste dall'art. 7 clell'allegato B clella L.R e s.m.i. introdotte con L.R ; dovrà, inoltre, essere asseverato a norma di legge e riportare il visto di conformità dello scrivente Servizio Territoriale Provinciale, ai sensi dell'art.8 - allegato B della L.R.11/96; 2) dovranno essere allegati al progetto tutti gli atti che ne hamro legittimato la redazione; gli stessi devono, comunque, essere riportati nel verbale di individuazione, assegno e stima;

148 3) in fase di progettazione, il tecnico incaricato clovrà, preventivamente, riprendere ed evidenziare meglio tutti i confini assestamentali della particella la dove non risultano sufficientemente leggibili, soprattutto lungo il confine nordovest; 4) Tenuto conto della consistenza e struttura del soprassuolo, il taglio dovrà consistere, in un diradamento moclerato sul piano dominante con eliminazione dei soggetti malformati e invecchiati in conisponderua dei nuclei a maggior 'densità, ed eliminazione, a carico soprattutto delle classi 20-50, del residuo piano dominato con un preiievo di massa legnosa compatibile con la consistenza attuale e con le indicazioni del vigente PA-F, su una superficie utile stimata di Ha 14,49 ca; 5) Dowanno essere presewate dal taglio le specie diverse dal faggio e quelle con frutti eduli, compreso I'agrifoglio, e le piante presenti lungo i confini nord ovest coincidenti con valloni e impluvi, e lungo il confine Est della particeila in prossimità delle radure e/o rocce affioranti, per una larghezza di circa 20 mt; 6> la particella interessata dovrà essere oppoftunamente delimitata con piante di confine sulle quali dovrà essere apposta, a mt 1,30 da terra, la numerazione progressiva tra due anelli di vernice verde resistente alle intemperie; 7) le piante martellate, con diametro superiore a cm 18, dovranno riportare la numerazione progressiva e l'impronta del martello forestale del progettista incaricato perfettamente leggibili; dowà, inoltre, essere indicato anche il letto di caduta delle stesse; 8) dowanno essere indicate e riportate nel piedilista di cavallettamento le piante sottocavallo e l' utilizzazione dovrà essere fatta nel pieno rispetto delle nonne selvicolturali, in particolare il taglio delle ceppaie dovrà essere imposto basso ed evitare danni alla rinnovazione presente; 9) nei progetti di taglio dovranno essere riportate anche le modalità di esbosco e sgombero dei prodotti legnosi, nonché, dovranno essere indicate le piste esistenti e/o da realizzare che vanno preventivamente autorizzate, tenuto conto che la particella 98, con pendenze anche notevoli a tratti, presenta alcuni tratti di pista e vecchie mulattiere nella parte mediana e nella parte bassa situata lungo il confine ovest, che si prestano per essere sistemate e adeguate ; l0) dowaruro, altresì, essere individuate e riportate in cartografia eventuali piazzole e aree di concentramento e di allestimento e/o cippatura della ramaglia residua, nonché i luoghi di imposto ; Il presente parere è espresso nei soli riguardi tecnico-forestaliai sensi della L.R. I 1196 e s.m.i. e fa salvi eventuali diritti di terzi ed ogni altra autorizzaziane/parerelnulla-osta occonenti, ai sensi della normativa vigente nei riguardi ambientali e paesaggistici, specificando che non saranno presi in esame per il rilascio del visto di conforrnità i progetti di taglio che non abbiano allegati tuttigli atti amministrativi che legittimano I'intervento di taglio. Si resta in attesa di ricevere copia delle determinazioni che saranno adottate da codesto Ente.,',,q[* w ll responsabile del Dr C. Mario p,o.ro[*.n,0 varmof èvll DIRIGENTE U.O.D. Salerno izio Territoriale lío Q.Ctark, Sa[erno Íe{ 089- i07921, 9a\089 -fia774 -C..f f; Sfo: ' t.

149 "rltlàr, "Rffi - $u $ "?sitjrry 4r^itt lttf Àl A4rFFrrl^ LIJIYIT'ITE IJI ALtrntII\, (Provincia di Salerno) C.F./P. IVA: Via Rimembra nza 8-84Q42 Acerno (SA) Tel t - Fax089l982l227 SlTl ISTITUZIONALE: acerno.sa.it - PEC/lPA nrotocollo@comune.acerno,sa.it I N'_ del Registro Generale delle Determinazioni TECNICA - SETTORE GESTIONE DEMANIO DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DELUAREA TECNICA N.78 DEr O2lO7/20t8 o"'-ruxt?ifi"ii:!-t i so, 20 I s OGGETTO Misure per l'attuazione del Piano di Assestamento Forestale 2015/2024: Affidamento in economia, mediante affidamento díretto, nel ríspetto dei principi di trasparenza, rotazione e parità di trattamento, con selezione dall'apposita Short List A di soggetto in possesso dei prescritti requisiti di legge, di incarico professionale per la redazione di progetto di taglio boschivo (art.7 Allegato B della Legge Regionale della Campania 7 maggio 1996, n.11) - come disciplinato dal allesato schema di corrvenzion Professionista lncaricato: Dott. MUSIO Alfonso Ordine Professionale: Ordine dei Dottori Asronomi e Forestalí di Salerno. N.634 Codice Fiscale/ P. IVA: c.f. MSULNS73M24G793H - P. VA Partlcella Forestale: N.98 "Costa della Pescara" Classe Economica A "Fustaie di Faccio" Anno dl Riferlmento: 2077 lmporto Affidamento:.2.772,00 oltre oneri previdenziali al2% ed oltrelvaal22oa CIG: zo6tfb9047; CPV: OO-S lservizi di monitoraegio o valutazione delle foreste) IL RESPONSABILE DELUAREA TECNICA VISTO il vigente Regolamento sull'ordinamento degli Uffici e dei Servizi approvato con deliberazione della Giunta Comunale N.44 del O8/03l2OOt, esecutiva ai sensi di legge; VISTO il vigente Regolamento di Contabilità adottato con deliberazione della Giunta Comunale n.3 del 20/01/L998, esecutiva ai sensi di legge; VISTA la deliberazione di Consiglio Comunale N.01 del 22l03là0t'8, esecutiva ai sensi di legge, con la quale si approvava il Bilancio di previsione 2OL8-202O; RICHIAMATO il Decreto del Sindaco prot. gen. n.03/2018 del 05/0U2018 con il quale venivano assegnate allo scrivente le funzioni di cui all'art.107 del d.lgs. n.267i2ooo con le modalità di cui all'art.109 co.2 del medesimo decreto legislativo; RICHIAMATA la Determinazione del Responsabile dell'area Tecnica n.152 del 29/A8/2O17 con la quale veniva affidato al dott. Catone Antonio, C.F. CTNNTN78M04G793T e P.IVA , íscritto all'ordíne dei Dottori Agronomi e deí Dottori Forestali della Provincia di Salerno al N.691 l'incarico professionale per la redazione del progetto di taglio (art.7 Allegato B della Legge Regionale della Campania 7 maggio 1995, n.11) della partícella forestale facente parte del demanio boschivo comunale identificata con il N.98, località "Costo della Pescard", appartenente alla classe economica A"Fustaie di Foggio", cadente al taglio, secondo il piano di utilizzazione del vigente P.A.t.2Ot5/2O24, nell'anno2ot7; PRESO ATTO che il professionista incaricato, ancorché più volte invitato, a distanza di circa 11 mesi, non ha prodotto la documentazione obbligatoria preliminare alla sottoscrizione del relativo contratto disciplinare d'incarico, consistente nella esibizione dell'originale e deposito in copia della Polizza di Responsabilità Civile Professionale; RITENUTO, pertanto, nell'interesse dell'ente che si sostanzia nella necessità di acquisire il progetto di taglio della richiamata particella forestale n.98 del Piano di Assestamento Forestale vigente finalizzato alla successiva vendita all'asta previa acquisizione del "visto di conformità da parte della Giunta Regionale della Campania, Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali, Direzione Generale Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, UOD "Servizio Territoriole Provinciale dí Salerno, procedere al conferimento del medesimo incarico ad altro professionista iscritto nella "Short List A" come da ultímo approvata con Determínazíone del Responsabile dell'area Tecnica n.22l del O5lL2/2017; ATTESA, quindi, la necessità di garantire piena attuazione al vigente Piano di Assestamento Forestale 20t512024, mediante vendita, nel rispetto delle specifiche norme di settore, del materiale legnoso ritraibile dal proprio demanio boschivo; DATO ATTO: - Che la PaÉicella Forestale N.98, classe economica A "Fustaie di Faggio", è cadente al taglio, secondo il piano di utilizzazione recato dal surrichiamato PAF 2OI5/2O24, nell'anno 2017; - Che ai sensi dell'art.19 del d.lgs. n.267/2ooo, con il presente attosi intende procedere all'acquisizione del Progetto di Taglio (art.7 ALLEGATO B della Legge Regionale della Campania 7 maggio 1996, n.11) e delle attività professionali complementari connesse, così come descritte nello'schema di Disciplinare" allegato; - Che l'importo previsto per l'acquisizione del servizio sopra descritto è inferiore alla soglia di ,00;

150 RITENUTO procedere, pertanto, a nuovo conferimento di incarico professionale in economia, mediante affidamento diretto, nel rispetto dei principi dí trasparenza, rotazione e parità di trattamento, con selezione dall'apposita Short List A come da ultimo approvata con Determinazione del Responsabile dell'area Tecnica n.221 del 05/L2 2OL7, a soggetto in possesso dei prescritti requisiti di legge, ai sensi dell'art comma 2 - lett. a del d.les. n.50/2016; VERIFICATO: - Che all'interno della citata Short List A è presente il Dott. Agr. For. MUSIO ALFONSO, nato ad Polla il 24/08/1973, residente in Salerno (5A) alla Via Verrengia,2,C.F. MSU[NS73M24G793H, P.IVA ; - Che il suddetto professionista, aifinidi quanto stabilito dall'art.7 dell'awiso Pubblico prot. gen. n.6659 del3t/i012017, non risulta affidatario per l'anno solare in corso di più di tre incarichi incluso il presente; Accertato. ai fini della verifica d'ufficio della sussistenza in capo al citato professionista dei prescritti requisiti di ordine generale e di idoneità professionale {art. 80 e seguenti del d.lgs. n.50/2016): - Che lo stesso è iscritto all'ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Província di Salerno al N.634 con anzianita 2003; - Che lo stesso ha maturato ampia e documentata esperienza nel settore specifico che qui ci occupa, come si evince dal curriculum vitde agli atti; - Che lo stesso è in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali; - Che lo stesso ha svolto con diligenza e senza dar luogo a contestazioni incaríchi in passato commissionati da questa Stazione Appaltante; PRECISATO: - Che l'art. 35, comma 2, lett. a) del d.lgs. 50/20LG prevede che"fermo restando quonto previsto dagli articoli 37 e 38 e solva lo possibifità di ricorrere olle procedure ordinarie. le stazioni appaltonti procedono oll'affidamento di lavori, servizi e forniture di ímporto inferíore alle soglie di cui oll'articolo 35, secondo le seguenti modalítà: o) per affìdomenti di Ímporto inferiore a euro, medionte affidomento diretto onche senza previo consultazione di due o piìt operatori economici o per i lavori in omministrozione diretto"; - Che l'art comma 1 del d.lgs. 50/2016 prevede che "Le stazioní appaltanti, fermi restando gli obblighi di utílizzo di strumenti di acquisto e di negoziazìone, onche telematici, previsti dalle vigenti disposizioni in materio di contenímento della spesa, possono procedere direttamente e outonomomente all'acguisizione di forniture e servizi di importo inferiore a 4O.000 euro e di lavori di importo inferiore o 750.A00 euro, nonché ottroverso l'effettuazione di ordini o valere su strumentí di acquisto messi a disposizione dalle centroli di committenza. Per effettuare procedure di ímparto superiore olle soglie indicqte al periodo precedente, le stazioni appaltonti devono essere in possesso della necessdria quolificazione oi sensi dell'articolo 38." i EVIDENZIATO: - Che per il codice identificativo gara di cui alla all'art. 3 - Tracciabìlità dei flussi finonziori- della Legge 13 agosto 2010 "Piono stroordinario contro le mafie", resta confermato il CIG ZO6tÍ8g047; - Che il servizio oggetto della presente procedura di affidamento sono classificate secondo il Vocabolario Comune per glí Appaltí con il codice 7723t300-3 {Servizi di monitoraggio o valutazione dette foreste); - Che l'importo della prestazione di cuí al presente attq così come regolata dall'allegato schema di disciplinare, resta confermato in.2.772,oo oltre oneri previdenziali al2%ed oltre IVA al22/o, quindi pari a lordi ,48; VISTO: - ll d.lgs. n.267/20a0 e s. m. e i. - <<îesto ljnico delle Leggí sull'ordinamento degli Enti Locoli>>i - ll d.lgs. 50/2Ot6"Attuozione delle direttive 2014/23/U8,2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggìudicazìone deícontrattidí concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appolto degli enti erogotori nei settori dell'acquo, dell'energio, dei trasporti e dei servizi postoli, nonché per il riordino della disciptina vigente in materia di contratti pubblici relotivi a lavori, servizi e forniture"; - ll d.p.r. n.207/201o e s. m. e i. "Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legíslativo 12 aprile 2006, n. 763", per la parte ancora in vigore; - La Legge Regione Campania n.tl/1996 e s. m. e i.; DATO ATTO altresl che non sussiste per lo scrívente, con ríferímento al presente procedimento, conflitto di interessi, o altra situazione di conflitto anche potenziale, come disposto dall'art.6-bis della Legge 24tlL99O e s.m.i.; ACCERTATA la sussistenza dei presupposti di regolarità e correttezza amministrativa per l'adozione del presente prowedimento, così come previsto dall'art. 147-bis comma 1 del d.lgs. 267 l20ao; VISTO lo Statuto Comunale; DETERMINA 1. Quanto espresso in narrativa è parte integrante e sostanziale del presente atto ed è da intendersi qui integralmente trascritto; 2. Di revocare, per le motivazioni di cui in narrativa, l'incarico precedentemente conferito con Determinazione del Responsabile dell'area îecníca n.152 del 29/O8/2AL7 al dott. Agr. For. Catone Antonio, mai contrattualizzato con la stipula di apposito contratto disciplinare d'incarico; 3. Di acquisire in economia, mediante affidamento diretto con le modalità sopra esplícítate al Dott. Agr. For. MUSIO AIFONSO, nato ad Polla il 24108/1973, residente in Salerno (SA) alla Via Verrengia,2, C.F. MSUINS73M246793H, P.IVA , iscritto all'ordine dei Dottorí Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Salerno al N.634

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