Fabrizio de Andrè Il dolce poeta dell anarchia

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1 Fabrizio de Andrè Il dolce poeta dell anarchia "...io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare." SAMUEL BELLAMY (Pirata delle Antille nel XVIII secolo) dall'album "Le nuvole", 1990 Ricordi Biografia Fabrizio De Andre' è nato a Genova il 18 Febbraio Leggenda narra che sul giradischi di casa suo padre avesse messo il "Valzer campestre" di Gino Marinuzzi, dal quale, oltre venticinque anni dopo, Fabrizio trarrà la canzone "Valzer per un amore". Col padre braccato dai fascisti, il resto della famiglia, scoppiata la Guerra, si rifugiò nell'astigiano, per poi tornare nel '45 a Genova, ove Fabrizio ha frequentato le elementari prima presso le suore Marcelline (che lui ribattezza le porcelline) poi alla "Cesare Battisti". Seguono gli studi ginnasiali, liceali ed infine universitari, facoltà di Legge, che poi interromperà quando gli mancheranno non più di sei esami alla fine.questo perchè, nel frattempo, era nata la vocazione "musicale", tramite gli studi di chitarra e violino, l'esibizione in concerti Jazz fino alla composizione di proprie canzoni. Vocazione che, grazie all'interpretazione nel '68 da parte di Mina de "La Canzone di Marinella", può trasformarsi in un mestiere a tempo pieno. Di qui la dedica dell'ultimo album ("Mi Innamoravo di Tutto") a Mina : "Se una voce miracolosa non avesse interpretato nel 1968 LA CANZONE DI MARINELLA, con tutta probabilità avrei terminato gli Studi in Legge per dedicarmi all'avvocatura. Ringrazio Mina per aver truccato le carte a mio favore e soprattutto a vantaggio dei miei virtuali assistiti." Il primo disco di De Andre' (45 giri) era uscito invece dieci anni prima, nel '58, ma conteneva canzoni non sue. La sua ispirazione faceva riferimento alla musica francese (Brassens), americana (Leonard Cohen), ma si arricchì anche di ritmi medioevali e di sonorità mediterranee. Non amante del clamore del pubblico per moltissimi anni ha preferito comunicare solo attraverso i dischi, scegliendo infine di svolgere poche tournée solo dal Nel 1962 sposa Enrica Rignon (Puny), una ragazza genovese che lo stesso anno gli dà un figlio, Cristiano, oggi a sua volta cantautore, noto per la partecipazione ad un festival di San Remo e per aver contribuito alla realizzazione dell'album paterno "Anime Salve".

2 Intanto escono altri dischi contenenti brani destinati a divenire dei classici: "La guerra di Piero", "La ballata dell'eroe", "Il testamento", "La ballata del Michè", "Via del Campo", "La canzone dell'amore perduto", "La città vecchia", "Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers" (scritta con Paolo Villaggio) e appunto "La Canzone di Marinella", cantata da Mina nel '68. E il '68 è un anno chiave per Fabrizio DeAndre', portato alla ribalta dalla voce della Tigre di Cremona e dalla contestazione giovanile che vede in lui un punto di riferimento. Esce infatti per la Belldisc l'album "Fabrizio De Andre' - Volume I", seguito l'anno dopo da "Tutti morimmo a stento" e da "Volume III"; i tre dischi raggiungono il vertice delle classifiche di vendita. Seguirà un periodo fortunato in cui De Andre' produrrà circa un LP all'anno. Nel '70, e' la volta de "La Buona Novella", ispirato ai Vangeli apocrifi, mentre del '71 e' "Non al denaro non all'amore nè al cielo", che trae invece spunto dall'antologia di Spoon River. Del '73 è un altro volume celeberrimo, "Storia di un Impiegato", ispirato in parte alla contestazione giovanile, mentre nell'anno successivo in "Canzoni" Fabrizio raccoglie traduzioni da Brassens, Dylan e Cohen e brani suoi degli anni Sessanta. Il '75 è l'anno della collaborazione con Francesco De Gregori, con "Fabrizio De Andre' - Vol.7", segue il primo tour dell'artista, che comincia ad accarezzare il progetto di trasferirsi in Sardegna; acquisterà a tale scopo la tenuta dell'agnata, presso Tempio Pausania, dedicandosi all'agricoltura e all'allevamento di animali. Due anni dopo nasce invece la seconda figlia di De Andre', stavolta con la cantante Dori Ghezzi. Nel 1978 esce l'album "Rimini", mentre nel 1979 dal tour con la Pfm, De André ricava un doppio album dal vivo. In agosto, a L'Agnata, lui e Dori Ghezzi vengono sequestrati: saranno rilasciati quattro mesi dopo. Nel 1981 l'esperienza del sequestro e la realtà della gente sarda ispirano parte dell'album senza titolo che i mass media battezzano "L'indiano". E' il 1984 : De André realizza con Mauro Pagani il pluripremiato ellepì "Crueza de mâ", che unisce la lingua genovese alle sonorità della tradizione mediterranea, e che due referendum tra i critici indicheranno come il miglior album dell'anno e del decennio. Intanto Fabrizio collabora con Ivano Fossati in vari brani (fra cui "Questi posti davanti al mare") e sposa Dori nel 1989, mentre nel 1990 esce l'album "Le nuvole", con grande successo di vendite e di critica e successivo tour trionfale. Altri passi successivi sono l'album live del '91 e il tour teatrale del 1992, dopodichè segue un periodo di silenzio durato quattro anni, finchè nel 1996 Fabrizio De Andre' è di nuovo nei negozi di dischi con "Anime Salve", scaturito da una (parziale) collaborazione con Ivano Fossati, disco pluripremiato da critica e pubblico. Nel '97 un nuovo cd, "Mi Innamoravo di Tutto", raccolta di vecchi brani scelti in quanto ritenuti dall'autore fra i suoi più meritevoli ma meno noti, sempre e comunque non "rimaneggiati", impreziosita dalla versione originale di "Bocca di Rosa" e soprattutto dalla "Canzone di Marinella" cantata in un bellissimo duetto con la "miracolosa" voce di Mina. Fabrizio De Andrè muore l'11 Gennaio 1999, all'istituto dei Tumori di Milano; il suo funerale si svolgerà nella Basilica dell'assunta di Carignano con una grande partecipazione di folla. Sarà sepolto nel cimitero di Staglieno. Nel 1999 esce postumo il live "De André in concerto" in cui si raccolgono i brani di "Anime Salve" e "La Buona Novella" oltre a classici mai eseguiti in concerto come "Geordie" e "La città vecchia". In occasione della prima commemorazione della sua morte nel gennaio 2000 esce la raccolta "Da Genova" in cui vengono collocati alcuni dei suoi brani meno conosciuti al grande pubblico come "Girotondo" o "Canzone per l'estate". Verso la fine dello stesso anno esce una seconda antologia, "Peccati di gioventù", comprensiva delle prime incisioni di Fabrizio per l'etichetta Karim.

3 Un paio di stralci dalla critica Posso dire di conoscere Fabrizio de André da sempre: compagno dei miei viaggi interminabili in macchina quando ero bambina: lo ascoltavo deliziata dalla voce calda e profonda, che mi dava un senso di pace; dei testi non capivo molto, anzi praticamente nulla, non sapevo che cosa fosse "il mestiere" né che esistesse "chi l'amore lo fa per noia, chi se lo sceglie per professione"... mi attiravano però alcune di quelle storie, di cui conservo ancora poche immagini vivissime, come quella del principe della "Canzone di Marinella", biondo, con un cappello bianchissimo, il mantello rosso, che si staglia su un cielo pieno di stelle, con un ruscello che scorre gorgogliando in lontananza. Amo molto la musica, ma delle canzoni in genere mi colpisce la melodia, non i testi. Forse è proprio questo il grande merito di De André, di saper creare melodie che catturano l'orecchio dell'ascoltatore e non soffocano il testo, ma lo impreziosiscono, suggerendo alla mente immagini che completano il significato delle parole; è un uso sapiente del colore, delle luci e delle ombre, che completano la perfezione del disegno, che fa di un quadro un capolavoro. A volte ritmi allegri accompagnano testi così crudi da essere quasi macabri, esaltando per contrasto l'assurdità delle situazioni, o mitigando le impressioni troppo forti... parole e musica, insomma, si compenetrano perfettamente, suggerendosi a vicenda. Dei testi non ho ancora parlato, proprio perché sono l'aspetto più importante, a mio avviso della produzione di De André: sono poesie senza tempo, da cui si traggono ogni volta emozioni diverse. Sono parole preziose, scandite e pronunciate senza fretta, che riempiono l'aria e poi rimangono nella mente, fanno pensare e capire. L'aspetto più importante della produzione di questo grande artista è un grandissimo senso d'umanità, d'amore e rispetto per l'uomo, chiunque sia: uomini di tutti i generi, spesso dannati, prostitute, ma anche santi ed eroi: per tutti c'è pietà, ma soprattutto "compassione": nessuno è giudicato, tutti sono soltanto ritratti e capiti. Sono i sentimenti che li rendono tutti uguali, la capacità d'amare, di soffrire, la voglia di vivere e sopravvivere; su tutti incombe la figura della Morte, l'eterno arbitro delle fortune umane. È un tema ricorrente di tutta la produzione, si sente incombere, ma non è mai una presenza macabra o terrificante: è una compagna degli uomini, una "livella" che arriva alla fine della vita, ricompensa i giusti e condanna gli ingiusti all'oblio o alla disperazione. Chi sono dunque i giusti? "Quelli che han vissuto con la coscienza pura: l'inferno esiste solo per chi ne ha paura... " (Preghiera in Gennaio). Tra tutti spicca la figura di Gesù, che "forse non fu altri che un uomo, come dio passato alla storia", ma un uomo che, secondo De André, merita rispetto e ammirazione. Fu forse il primo grande anarchico della storia, un uomo che fece dell'amore e della libertà la propria bandiera, coerente fino alla morte. Se altrove parla contro la religione di stato che condanna i poveri per asservirli al regime, De André dedica alla storia dell'uomo Gesù un intero album, un capolavoro: "La Buona Novella". Protagonista dell'album è anche Maria, una madre bambina dipinta con estrema dolcezza: in "Via della Croce" piange ai piedi della croce, accanto alle madri dei ladroni: "Piango di lui ciò che mi è tolto/ le braccia magre, la fronte il volto...", "... non fossi stato figlio di Dio,/ ti avrei ancora per figlio mio": è un dolore umano, straziante, eterno. La pietà di tutti va anche ai due compagni di agonia, i due Ladroni: uno dei due recita in punto di morte "Il Testamento di Tito", una lucida condanna dell'applicazione cieca di una religione dura e spietata, che l'ha condannato a morire, ma l'ultima strofa del brano è un messaggio di amore "Io nel vedere quest'uomo che muore/ madre io provo dolore: nella pietà che non cede al rancore/, madre ho imparato l'amore". Gli altri "eroi" di De André sono figure molto diverse, spesso non sono martiri né Santi, ma semplicemente uomini poveri e liberi. L'eroe di "Non al denaro, non all'amore, né al cielo" è il suonatore Jones, un uomo libero, morto "con tanti ricordi, e nemmeno un rimpianto". I "mostri" sono gli ipocriti, i bigotti, ma soprattutto i mercanti di morte, "i generali che si fregiarono nelle battaglie con cimiteri di croci sul petto". La condanna della guerra va di pari passo con quella delle ideologie: morire per mano dei propri simili

4 è sempre un'assurdità, è una morte ingiusta, senza motivo "Ma lei che lo amava/ aspettava il ritorno/ di un soldato vivo/ di un eroe morto/ che ne farà?", "La guerra di Piero", "la ballata di Michè"; c'è anche chi muore per delle idee e "se c'è una cosa amara, desolante/ è quella di capire all'ultimo momento/ che l'idea giusta era un'altra..." (Morire per delle idee). Meglio allora vivere una vita tranquilla, meglio non credere ai grandi eroi: gli Uomini sono tutti uguali, come insegna una divertente parodia di Carlo Martello in "Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers". Forse i veri eroi sono quelle come "Bocca di Rosa", che dona amore e felicità all'intero paese, o la ragazza di "Via del Campo", nascosta dietro le tende del suo appartamento. ************************************* A Genova c'è ancora chi si ricorda di un giovanotto poco più che ventenne con un lungo ciuffo di capelli lisci sull'occhio sinistro quasi a coprirne un leggero strabismo, che suonava la chitarra al Ragno d'oro di Via Dante, un locale neppure tanto chic, a due passi dalla centralissima piazza De Ferrari. Si chiamava Fabrizio ed era figlio della buona borghesia genovese. Suo padre, il professor Giuseppe, era stato persino vicesindaco della città, e per lungo tempo, presidente dell'eridania, l'industria zuccheriera. Fabrizio era nato e abitava con i suoi in un lussuoso palazzo vagamente Liberty sul lungomare, mal sopportando, però l'ambiente chiuso e bigotto della Genova democristiana dei primi Anni Sessanta. Anarchico vero, individualista per scelta, viaggiatore in direzione ostinata e contraria, ricercatore in bilico fra bestemmia e misticismo, uomo colto, populista, artista animato da un profondo senso morale, indiscusso padre della canzone d'autore italiana; o semplicemente cantastorie, come lui preferiva descriversi. Di premi ne ha avuti molti "Creuza de Mà", cantato interamente in genovese, è stato giudicato il disco più bello degli anni '80. La sua "Princesa", nel'97, è diventata canzone dell'anno e l'album "Anime Salve" un acclamato capolavoro. Osannato al Premio Tenco e salutato dal suo amico Paolo Villaggio come il "più grande poeta italiano del Novecento". Fabrizio ha sempre preferito l'isolamento della sua casa in Sardegna alla folla delle grandi città, la libertà della solitudine alla prigionia della società. Ha dedicato,le sue canzoni, alle prostitute ai ladri, ai suicidi, ai transessuali, ai nomadi, ai pellerossa, ai banditi; a chi è in minoranza, a chi non accetta "le leggi del branco", a chi, per assomigliare ai propri desideri, non si riconosce in nessuna autorità. "E' la società che li emargina e ne dà un'idea diversa da quella reale. Io ho avuto la fortuna di viverci insieme e di averne un' immagine molto più vicina ala realtà di quanto non lo sia quella della generalità delle persone che parlano di cose che non conoscono. Così, quando mi sono trasferito in Sardegna, non ho preso una casa in Costa Smeralda, ma una casa al centro della Gallura, dove vivono i pastori. E ho cercato di mettere su un'azienda agricola e non un allevamento di aragoste". Fin dall'inizio, trascura gli studi e preferisce passare le giornate "a fare a sassate con le bande rivali";. o a costruire un rifugio per i gatti randagi della zona, quasi una metafora di quei derelitti che affolleranno le sue canzoni; amava leggere i letterati "maledetti", come Villon e Dostojevskij. Scomodo rispetto alle aspettative dei genitori che lo vorrebbero medico o avvocato. Scomodo, da subito, nella sua arte."carlo Martello ritorna dalla guerra di Poitiers", una della prime canzoni, è un divertissement goliardico nato nell'ambiente genovese universitario, la scrive con Paolo Villaggio e ha il raro privilegio di essere denunciata all'autorità giudiziaria per il linguaggio osceno. La veloce avventura, del re voglioso, con una contadinella, che in realtà è una professionista dell'amore, scandalizza i benpensanti. E parole come "puttana" e "cornuto" fanno di De Andrè un cantautore proibito, di quelli che si ascoltano a basso volume. E' un personaggio scomodo, quando perdona i suoi aguzzini, dopo il sequestro con Dori Ghezzi nell'agosto del '79 dopo aver passato quattro mesi della sua vita nell'"hotel Supramonte". Riuscendo a dedicare ai sequestratori versi come " Tu bandito senza luna senza stelle e senza fortuna questa notte dormirai col tuo rosario stretto al tuo fucile". E a raccontare così lo smarrimento di quelle notti : "Sul corpo così dolce di fame così dolce di sete passerà anche questa stazione senza far male passerà anche questa pioggia sottile come passa il dolore". Dei banditi che lo rapirono disse "Si, perché non sono

5 stato rapito dalla mafia, ma da una banda di cherokee che, prima ancora di volere i soldi, voleva dimostrare il coraggio di rapire una persona". Ironico, fin da quando frequentava i vicoli stretti della sua Genova e tirava a far tardi con gli amici parlando di letteratura e di cantautori francesi, come i suoi maestri Brassens e Brel. E deve essere stato proprio in una di quelle sere che conobbe il caro amico Luigi Tenco. "Ci siamo conosciuti in una balera in piazza De Ferrari. Mi toccò sulla spalla dicendo "Sei tu che vai a dire che in giro che 'Quando' l'hai scritta tu?" Ed io "Si, per far colpo sulle fighe". E in effetti era vero. Lui si mise a ridere. L'irriverente "Bocca di Rosa", invece, la scrisse lui, dopo un incontro con una bellissima ragazza, piuttosto emancipata con la quale ebbe un rapporto sessuale. Altro successo, altro scandalo. L'Italia ipocrita e perbenista non poteva digerire la storia di quella prostituta accompagnata al treno dai carabinieri-clienti. E nemmeno il prete che la vuole accanto in processione vicino alla vergine. Anche in "Via del Campo" si compra l'amore di una giovane prostituta "dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior". Un testo fiorito sul terreno di una esperienza personale, raccontata in un libro ormai introvabile "Amico Fragile" : "Da giovane passavo spesso in Via del Campo, la strada dei travestiti.una volta salii in camera con un Giuseppe, che si faceva chiamare Josephine, e mi apparve come una bellissima ragazza bionda. Ma, una volta venuti al dunque, scoprii che era un uomo. Se nonché era talmente bella e aveva un seno così strepitoso che restai ugualmente. Ci furono dei rapporti orali. Ridiscesi e sotto, ad aspettarmi c'erano Paolo Villaggio e Giorgio Leone, un altro amico. Feci loro un racconto; dissi che la mia compagna occasionale aveva una ventina d'anni e assomigliava a Franca Rame, ma alla fine precisai ' C'è solo un problema ha l'uccello'. Loro risero e mi presero in giro. Fu Dario Fo a dare la musica a Fabrizio, che apparteneva alla tradizione lombarda. Questa confidenza con il centro storico e con la sua varia umanità data del 1953, quando Fabrizio aveva 13 anni :"A quell'età ai baracconi ho conosciuto un giro di ragazzine, si chiamavano Tina, Alda, Marilina, Gianna. Erano figlie di puttana, nel senso che le loro madri facevano quel mestiere. C'erano delle feste nei carruggi, i vicoli stretti del centro storico, io ci andavo con i miei amici e quegli incontri finivano in gloria. Quelle ragazze erano aperte, generose, mai noiose. Insomma, a 13 anni conoscevo più io la vita di mio fratello che ne avevo quattro più di me, ma lui a scuola prendeva nove ed io tre". Dal carruggio di via del Campo c'è qualche minuto d'auto per arrivare sulle colline di Sant'Ilario, che dividono Genova da Nervi. Lì c'è ancora una piccola stazione ferroviaria, ormai dimessa: è quella in cui un giorno scese Bocca di Rosa, né puttana, né ladra di uomini, metafora del dare amore per riceverne, protagonista di una delle canzoni più belle e conosciute di Fabrizio. Bocca di Rosa è immortale perché non si mette contro il destino. A lei interessa la conquista. Non è una puttana, è una che ama e si fa amare. E sa che l'amore migliore è quello che non ha futuro. Immortale è anche Creuza de mà, disco scritto in dialetto genovese. E' la metafora dell'uomo che affronta il mare per poter sopravvivere. L'ascoltatore viene sballottato nelle atmosfere più diverse, dalla casa di pietra linda e pulita di chi nomade non è agli afori del letto di Jamin-A "lingua infuocata, Jamin-A, madre di tutte le sambe, e l'ultimo respiro me lo tengo per uscire vivo dal nodo delle tue gambe" E quando 17 anni dopo esce l'album "Anime Salve", è dedicato agli emarginati. "Le anime salve sono i solitari, i diversi, quelli che stanno ai margini, perché ce li ha cacciati il sistema o perché lo hanno scelto loro. Sono salvi perché soli, perché liberi, perché lontani da questa civiltà da basso impero dove i bambini vengono stuprati e gli adulti si arrabbiano solo quando gli rubi l'argenteria a casa". Anime salve come Princesa, contadino brasiliano che il bisturi trasforma in una principessa di strada. Anime salve come quelle degli zingari di Khoràkhanè, i figli del vento, da secoli in viaggio per il mondo senza armi. Autore di bellissime canzoni d'amore, da "Dolcenera" a "Se ti tagliassero a pezzetti", da " La canzone del amore perduto" a "Verranno a chiederti del nostro amore", De Andrè non si sbilancia al proposito. Timido,o forse troppo serio per sminuire versi poetici in spiegazioni non necessarie, preferiva lasciarsi andare alle disquisizioni filosofiche sul significato di certi sentimenti "L'amore è un equivoco della ragione, un momento di ebbrezza euforica che poco per volta si trasforma e ci rende conto che in effetti è un equivoco. Pian piano nascono altri sentimenti, meno nebulosi e meno entusiastici, come l'affetto che porta al desiderio di confidenza, per finire in una sorta di società

6 omertosa che è poi la famiglia. Che ti offre sicuramente dei vantaggi, ma che è comunque un'istituzione antisociale. Questo, per bene che vada" Ma in realtà De Andrè amava molto la sua famiglia, la prima moglie, Enrica Rignon, con cui ha sempre mantenuto un buon rapporto, e Dori Ghezzi, la sua compagna di vita. E i due figli Cristiano e Luvi, che hanno fatto parte della sua band nella sua ultima tourneè. Dell'amore disse "La curiosità nei confronti del prossimo è una profondissima prova d'amore. Se non fossi ancora curioso di mia moglie probabilmente non l'amerei come l'amo". Era un anarchico, molti lo sono a parole, ma lui ha cercato di esserlo nella vita. Scontrandosi con una società ed un'autorità che non riconosceva e sopratutto con le sue contraddizioni. " Da un punto di vista ideologico, se posso permettermi il lusso del termine, sono sicuramente anarchico. Uno che pensa di essere abbastanza civile da riuscire a governarsi per conto proprio e attribuisce agli altri, con fiducia, le stesse capacità. Credo che l'esperienza libertaria possa diventare concreta in piccole isole felici. Ma è molto difficile, perché la specializzazione maledetta porta gli uomini a considerare se stessi come delle macchine con una determinata e specifica funzione". Tante cose da dire, forse troppe. Della sua instancabile ricerca musicale, che lo ha portato negli anni a collaborare con artisti come De Gregori, Bubola, Pagani, La PFM; Fossati, Dylan. Della sua grande passione per la letteratura, per la parola, sempre attento a cesellare ogni sillaba delle sue poesie. Del suo perfezionismo che lo portava a stare ore in sala d'incisione finché il suono non veniva come lo voleva lui. E sopratutto della sua voce. Di quella voce unica, profonda, magica "Evocativa" diceva lui.ora da evocare rimangono l'emozione e la memoria. Discografia Album/CD Tutto Fabrizio De Andrè - (Karim ) La città vecchia - La ballata del Michè - La guerra di Piero - Il testamento - La ballata dell'amore cieco (o della vanità) - Amore che vieni, amore che vai - La ballata dell'eroe - La canzone di Marinella - Fila la lana( da una canzone popolare francese del XV sec.). Volume I - (Belldisc ) Preghiera in Gennaio - Marcia Nuziale (De Andrè, Brassens) - Spiritual - Si chiamava Gesù - La Canzone di Barbara - Via del Campo (musica del XIV sec. tratta da una ricerca di Dario Fo) - Caro Amore (De Andrè, Rodrigo per Aranjuez. Nella seconda edizione verrà sostituita da La Stagione del tuo Amore) - Bocca di rosa - La morte (De Andrè, Brassens) - Carlo Martello (ritorna dalla battaglia di Poitiers) (De Andrè, Villaggio. Nuova esecuzione rispetto ai 45 giri). La Canzone di Marinella - Roman Record Company ) Ristampa del primo album con diversi titolo e copertina. Tutti Morimmo a Stento - (Belldisc ) suonata in Si minore per coro e orchestra Cantico dei drogati (De Andrè, Mannerini) - Primo intermezzo - Leggenda di Natale ( ispirata a Le Père Noel e la petite fille di Brassens) - Secondo intermezzo - Ballata degli impiccati (De Andrè, Bentivoglio) - Inverno - Girotondo - Terzo intermezzo - Recitativo (due invocazioni e un atto d'accusa) - Corale (leggenda del re infelice).

7 Volume III - (Belldisc ) La canzone di Marinella - Il gorilla (De Andrè, Brassens) - La ballata dell'eroe - S'i fosse foco (da un sonetto di Cecco Angiolieri) - Amore che vieni amore che vai - La guerra di Piero - Il testamento (De Andrè, Brassens) - Nell'acqua della chiara fontana (De Andrè, Brassens) - La ballata del Michè (De Andrè, Petracchi) - Il re fa rullare i tamburi (da una canzone popolare francese del XIV sec.). Nuvole Barocche - (Roman Record Company ) Nuvole barocche - E fu la notte - Valzer per un amore (Valzer campestre) - Per i tuoi larghi occhi - La canzone dell'amore perduto - Carlo Martello (ritorna della battaglia di Poitier) - Il fannullone (De Andrè, Mannerini)- Geordie (da una conzone popolare inglese del XIV sec.)- Delitto di paese (De Andrè, Brassens). La Buona Novella - (Belldisc ) Laudate Dominum - L'infanzia di Maria - Il ritorno di Giuseppe - Il sogno di Maria - Ave Maria - Maria nella bottega di un falegname - Via della Croce - Tre madri - Il testamento di Tito (De Andrè, Castellari) - Laudate hominem. Non al denaro, non all'amore, ne' al cielo - (Belldisc ) Liberamente tratto dall'antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters - Testi: De Andrè, Bentivoglio. Musiche: De Andrè, Piovani. La collina - Un matto (dietro ogni scemo c'è un villaggio) - Un giudice - Un blasfemo (dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato) - Un malato di cuore - Un medico - Un chimico - Un ottico - Il suonatore Jones. Fabrizio De Andrè - (Idea ) Ristampa in album doppio di Tutto Fabrizio De Andrè e Nuvole Barocche. Fabrizio De Andrè 1 e Fabrizio De Andrè 2 - (Fontana/Philips ) Ristampa dell'album precedente delle edizioni Idea. Storia di un impiegato - (Belldisc ) Testi di De Andrè e Bentivoglio, Musiche di De Andrè e Piovani. A cura di Roberto Danè. Introduzione - Canzone del Maggio - La bomba in testa - Al ballo mascherato - Sogno numero due (De Andrè, Danè) - Canzone del padre - Il bombarolo - Verranno a chiederti del nostro amore - Nella mia ora di libertà. Canzoni - (Belldisc ) Via della povertà (De Andrè, De Gregori, Dylan) - Le passanti (De Andrè, Brassens) - Fila la lana (da una canzone popolare francese del XV secolo) - Ballata dell'amore cieco - Suzanne (De Andrè, Cohen) - Morire per delle idee (De Andrè, Brassens) - La canzone dell'amore perduto - La città vecchia - Giovanna d'arco (De Andrè, Cohen) - Delitto di paese (De Andrè, Brassens) - Valzer per un amore (Valzer campestre) (De Andrè, Marinuzzi jr). Volume VIII - (Belldisc ) La cattiva strada (De Andrè, De Gregori) - Oceano (De Andrè, De Gregori) - Nancy (De Andrè, Cohen) - Le storie di ieri (De Gregori) - Giugno '73 (De Andrè) - Dolce Luna (De Andrè, De Gregori) - Canzone per l'estate (De Andrè, De Gregori) - Amico fragile (De Andrè). Fabrizio De Andrè (Il Pescatore) - (Ricordi Orizzonte- 1976) Il Pescatore - Bocca di rosa - Le Passanti - Canzone dell' amore perduto - La cattiva strada - Un giudice - Il Testamento - Verranno a chiederti del nostro amore.

8 Rimini - (Ricordi ) Testi e musiche di Fabrizio De Andrè e Massimo Bubola Rimini - Volta la carta - Coda di lupo - Andrea - Tema di Rimini - Avventura a Durango (De Andrè, Bubola, Dylan, Levy) - Sally - Zirichiltaggia - Parlando del naufragio della London Valour - Folaghe. Fabrizio De Andrè e PFM in concerto Volume 1 - (Ricordi ) Bocca di rosa - Andrea - Giugno '73 - Un giudice - La guerra di Piero - Il pescatore - Zirichiltaggia - La canzone di Marinella - Volta la carta - Amico fragile. Fabrizio De Andrè e PFM in concerto Volume 2 - (Ricordi ) Avventura a Durango - Presentazione (parla Franz Di Cioccio) - Sally - Verranno a chiederti del nostro amore - Rimini - Via del Campo - Maria nella bottega del falegname - Il testamento di Tito. Fabrizio De Andrè (Indiano) - (Ricordi ) Testi e musiche di Fabrizio De Andrè e Massimo Bubola Quello che non ho - Canto del servo pastore - Fiume Sand Creek - Ave Maria (canto tradizionale sardo, riadattato da Mark Harris) - Hotel Supramonte - Franziska - Se ti tagliassero a pezzetti - Verdi pascoli. Fabrizio De Andrè - (Super Star ) La canzone di Marinella - Valzer per un amore (valzer Campestre) - La guerra di Piero - Delitto di Paese (assassinat) (De Andrè, Brassens) - Per i tuoi larghi occhi - Carlo Martello (ritorna dalla battaglia di poitiers) - La città vecchia - Canzone dell'amore perduto - Il fannullone. Fabrizio De Andrè (Ricordi Profili Musicali ) Antologia dei periodi Bluebell, Produttori associati, Ricordi. Creuza de ma - (Ricordi ) Testi e musiche di Fabrizio De Andrè e Mauro Pagani Creuza de mä (introduzione da "Aria per gaida sola") - Tracia (del gruppo strumentale diretto da Domna Samiou) - Jamin-a - Sidùn - Sinàn Capudàn Pascià - A pittima - A dumenega - Da-a mae riva. Fabrizio De Andrè - (Ricordi ) Antologia dei periodi Bluebell, Produttori Associati, Ricordi. Fabrizio De Andrè - (Ricordi ) Cofanetto contenente Volume I, Volume III, Volume VIII e Rimini. In Concerto - (Fonit Cetra ) Ristampa in album doppio dell'album dal vivo con la PFM. Le Nuvole - (Fonit-Cetra/Ricordi ) Testi e musiche di Fabrizio De Andrè e Mauro Pagani Le nuvole - Ottocento - Don Raffaè (De Andrè, Bubola, Pagani) - La domenica delle salme - Mégu Megùn (De Andrè, Fossati, Pagani) - 'A çimma (De Andrè, Fossati, Pagani) - Monti di Mola - La nova gelosia (anonimo).

9 Il Viaggio - (Philips ) Antologia di tutto il materiale pubblicato con etichetta Karim. Concerti - (Fonit Cetra ) Don Raffaè - La domenica delle salme - Fiume Sand Creek - Hotel Supramonte - Se ti tagliassero a pezzetti - Il gorilla - Canzone dell'amore perduto - Il testamento di Tito - La canzone di Marinella - Creuza de ma - Jamin-a - Sidun - Mégu mégun - 'A pittima - A dumenega - 'A cimma - Sinàn Capudàn Pascià - Le Nuvole. Anime Salve - (BMG/Ricordi ) Testi e musiche di Fabrizio De Andrè e Ivano Fossati. Princesa - Khorakhanè (a forza di essere vento) - Anime Salve - Dolcenera - Le acciughe fanno il pallone - Disamistade - A Cùmba - Ho visto Nina volare - Smisurata preghiera. Mi Innamoravo di Tutto - (BMG/Ricordi ) Coda Di Lupo - La Canzone Di Marinella (Con Mina) Sally - La Cattiva Strada - Canto Del Servo Pastore - Bocca Di Rosa - Se Ti Tagliassero A Pezzetti - Jamin-A - La Canzone Dell'amore Perduto - Ave Maria De Andrè In Concerto - (BMG/Ricordi ) Creuza De Ma - Princesa - Khorakhane' - Dolcenera - L'infanzia Di Maria - Il Ritorno Di Giuseppe - Il Sogno Di Maria - Tre Madri - Il Testamento Di Tito - La Citta' Vecchia - Amico Fragile - Il Pescatore - Geordie - Via Del Campo - Volta La Carta Opere complete di Fabrizio De Andre' - (BMG/Ricordi ) Box di 14 CD con tutti gli Album Ricordi registrati in studio più Una Storia Sbagliata Da Genova - (BMG/Ricordi ) Il suonatore Jones - Ottocento - Andrea - Verranno a chiederti del nostro amore - Canzone per l'estate - Hotel Supramonte - Don Raffaè - Amore che vieni amore che vai - Suzanne - La ballate del Michè - Canzone del Maggio- La guerra di Piero - Girotondo - Anime Salve Peccati di gioventu' - (BMG/Ricordi ) La canzone dell'amore perduto- La ballata dell'amore cieco- La canzone di Marinella- Delitto di paese- Fila la lana- Il fannullone- La ballata del Miche'- Il testamento- Amore che vieni, amore che vai- La guerra di Piero- Valzer per un amore- Carlo Martello...- Geordie- La ballata dell'eroe- Per i tuoi larghi occhi- La citta' vecchia Mediterraneo - (Supplemento del Secolo XIX SAGEP ) Creuza de Ma- Via del Campo- Don Raffae'- Sidun- Monti di Mola- Parlando del Naufragio della London Valour- Rimini- A Dumenega- Da a me riva- Zirichiltaggia

10 Discografia 45 giri 1958 Nuvole Barocche - E Fu La Notte 1961 La Ballata Del Michè - La Ballata Dell' Eroe 1963 Il Fannullone - Re Carlo Ritorna Dalla Battaglia Di Poitiers Il Testamento - La Ballata Del Michè 1964 La Guerra Di Piero - La Ballata Dell' Eroe La Canzone Di Marinella - Valzer Per Un Amore 1965 Per I Tuoi Larghi Occhi - Fila La Lana La Citta' Vecchia - Delitto Di Paese 1966 Canzone Dell' Amore Perduto - Ballata Dell' Amore Cieco Geordie - Amore Che Vieni, Amore Che Vai 1967 Preghiera In Gennaio - Si Chiamava Gesù Bocca Di Rosa - Via Del Campo Spiritual - Caro Amore 1968 Carlo Martello Ritorna Dalla Battaglia Di Poitiers - Il Testamento La Canzone Di Marinella - Amore Che Vieni, Amore Che Vai La Ballata Del Michè - La Guerra Di Piero 1969 Il Gorilla - Nell'acqua Della Chiara Fontana Leggenda Di Natale - Inverno 1970 Il Pescatore - Marcia Nuziale La Stagione Del Tuo Amore - Spiritual 1971 Nuvole Barocche - E Fu La Notte (Ristampa) Un Matto - Un Giudice 1972 Suzanne - Giovanna D' Arco

11 1975 La Cattiva Strada - Amico Fragile 1978 Andrea - Volta La Carta Rimini - Coda di Lupo Avventura a Durango - Sally 1980 Una Storia Sbagliata - Titti Bibliografia Canzoni di Fabrizio De André - L. Granetto Editore: Lato Side, Roma 1978 (contiene una testimonianza della madre di De Andrè, i testi fino a Rimini, alcune note agli LP) Fabrizio De André - Giuseppe Adducci Editore: Gammalibri, 1987 Da Marinella a Creuza de mä - Doriano Fasoli Editore: Edizioni Associate, Roma 1989 Amico fragile - Fabrizio De André, Cesare Romana Editore: Sperling & Kupfer, Milano 1991/1999 (biografia - autobiografia a 4 mani con Cesare Romana) Fabrizio De André / La cattiva strada - Doriano Fasoli Editore: Edizioni Associate, Roma 1995 Un destino ridicolo - Fabrizio De André, Alessandro Gennari Editore: Ed. Einaudi, Torino 1996 Fabrizio De André / Accordi eretici - AA.VV. Editore: Euresis Edizioni, Milano 1997 (raccolta di vari saggi, di taglio letterario, musicale e sociologico su De André) Uomini e donne di Fabrizio De André - Alfredo Franchini Editore: Edizioni Demos, Cagliari 1997 Fabrizio De André / Passaggi di tempo - Doriano Fasoli Editore: Edizioni Associate, Roma 1999 (edizione aggiornata delle due precedenti opere di Fasoli, contiene intervista a De Andrè sul suo pensiero e le sue opere, discografia completa, tutti i testi)

12 Anima salva - Matteo Borsani, Luca Maciacchini Editore: Tre lune, Mantova 1999 (contiene analisi disco per disco delle opere di Fabrizio, con estratti di sue frasi da articoli e concerti) Segni De André - Vincenzo Mollica Editore: DI, 1999 (Disegni esposti alla mostra di Grottammare(AP) del luglio 1999) Fabrizio De André - I testi e gli spartiti di tutte la canzoni Editore: Mondadori, 1999 (con videocassetta dell'ultimo concerto) Fabrizio De Andre', Parole e Canzoni Cofanetto con: Videocassetta a cura di Vincenzo Mollica e Come Un'Anomalia - di Roberto Cotroneo Einaudi, Torino, 1999 Uomini E Donne Di Fabrizio De Andre' - Alfredo Franchini Fratelli Frilli Editori, Genova, 2000 (Nuova edizione aggiornata e corretta della precedente del 1997) Fabrizio De Andre' In Direzione Ostinata E Contraria - Podesta' Andrea Editrice Zona, 2000 Viva Luigi Vita Di Fabrizio De Andre'. Non Per Un Dio Ma Nemmeno Per Gioco. Feltrinelli, 2000 Links su Internet Omaggio a Fabrizio De Andre': Fondazione Fabrizio De Andrè ( in costruzione. Mentre AMico Fragile ( è solo registrato. Fabrizio De Andrè ( - Di Corrado Fantozzi. Un sito tra i più completi e più curati. Da Bocca di Rosa ad Anime Salve, la discografia completa, i testi di tutte le canzoni, files midi (più di 60, se ho contato bene) e spartiti. "IN ALAMANNO E IN GOTO" - La poesia italiana in musica e la Traduzione ( il sito del mitico Riccardo Venturi, con traduzioni nelle lingue piu' disparate dielle canzoni di Guccini e De Andre'. Fabrizio De Andrè ( - Di Luigi Galati:

13 Discografia, i testi delle canzoni, commenti critici, articoli. Include anche molti files Midi. La canzone del Maggio. Potete trovarci due incisioni molto rare in formato mp3. Una versione "pirata" della "Canzone del maggio", con un testo diverso da quello che appare nel disco, e "La leggenda di Natale" nell'interpretazione di Milly Il dolce poeta dell'anarchia, Fabrizio De Andrè ( Un sito molto bello e ricco, a cura di Debora Daidone. C'è un video piccolo ma molto bello, disponibile per il download. Fabrizio De Andrè. The UnOfficial Web Site: ( Cenni biografici, articoli, discografia e alcune canzoni in RealAudio. Commenti ad "Anime Salve" e "Nuvole". Di FrancescoGuerrieri e Alberto Mingardi Fabrizio De Andrè, ( il sito dell'amico Coda di Lupo. Discografia, foto, midi, un sacco di articoli e commenti. Un tema del desktop di 15MB! Il sito su Fabrizio De André di Diego Cuoghi ( belle e rare immagini delle copertine dei primi CD, e brani introvabili! Fate visita. Opera omnia ( in cui dovreste trovare tutti gli spartiti. Fabrizio De Andrè, uno dei siti piu' recenti, di Giancarlo. Non mancate di visitare la sua area downloads. ( Fabrizio De Andrè Juke-box, di Angelino ( Midi e spartiti! Fabrizio De André ( di Marcello Motta. Piuttosto completo, con Midi, esempi in mp3/wav, biografie ecc. Molto curato. Canzoni di Fabrizio De Andrè ( di Salvatore Miano: tutti i testi, sia in "ordine per cd" che in "ordine alfabetico", oltre a qualche midi e altri link: ottimo! Groboclone's Home Page ( tutti i testi e gli accordi per chitarra delle canzoni di De Andrè. Fabrizio De André e Francoise Villon ( in un sito curato da Luca Gualco. Tutti i testi di FdA in ordine strettamente alfabetico. Sezioni su Francoise Villon e Dylan. La pagina di Massimo Aspidistra ( Il sito su Fabrizio De Andrè ( di Andrea Del Favero, con midi e link. Recentemente rivistoe aggiornato. Amosfree ( l'archivio ufficiale It.Arti.Musica.Spartiti newsgroup. Molto materiale su De Andrè.

14 Le pagine di Velvet ( Da Dominus ( nell'area download, un bel programma che installa il canzoniere (con accordi) di De Andrè. Fabrizio De André canta Cohen ( oppure di Patrice Clos, dedicato a Choen (uno degli ispiratori di Fabrizio De Andrè), con una sezione su Faber., dove potete ascoltare in realaudio alcune canzoni come Suzanne, Nancy e Giovanna d'arco. Fabrizio De André ( di Alex. Molto curato, un disegno originale all'apertura della home page. Contiene discografia, testi, accordi e tablature per chitarra, interviste, pensieri ed altro. Fabrizio De André ( di Lilia Boeri. Con dei bellissimi commenti ad alcune opere di De André, discografia, testi, articoli e saggi. Il sito è molto piacevole da navigare. Il sito di Giuseppe, sempre su Faber: foto, discografia e midi! ( Un sito su Fabrizio De André ( ) in Austria, a cura di Michaela. testi di alcune canzoni tradotti in tedesco. Molto curato. Un omaggio a George Brassens / Fabrizio De André ( con midi, testi link, bibliografia ecc. Un Club su Yahoo su Fabrizio... Un sito su Fabrizio De Andrè molto curato, con molti testi: Sito dell'azienda dell'agnata, in Sardegna ( i.it/agnata/) Un sito nell ambito della sua città natale :