SOMMARIO. - Relazione Tecnica Impianti Elettrici. - Schemi Quadri Elettrici. - Calcolo Delle Reti Elettriche

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2 SOMMARIO - Relazione Tecnica Impianti Elettrici - Schemi Quadri Elettrici - Calcolo Delle Reti Elettriche

3 RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI

4 RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO SCUOLA MATERNA SORELLE AGAZZI Sita in Via Don Silvio Cucinotta n PACE DEL MELA (ME) Progettista: Dott. Ing. Oriana Andaloro Albo degli Ingegneri della Provincia di Messina N Premessa Per incarico del Comune di Pace Del Mela (ME), la sottoscritta Dott. Ing. Oriana Andaloro, si è recata in luogo e ha rilevato i locali, i dati tecnici delle apparecchiature da installare e/o adeguare e redatto il progetto di adeguamento. La redazione del seguente progetto è conforme alle normative vigenti di sicurezza e tecniche, anche in riferimento alla tipologia di attività. GENERALITA Tutti i materiali e le apparecchiature che si utilizzeranno per la realizzazione degli impianti, dovranno essere rispondenti, nell insieme e nelle singole parti, alle prescrizioni antinfortunistiche vigenti, alle tabelle UNEL, nonché alle norme CEI, versione italiana delle norme europee CENELEC EN, a loro volta identiche alle pubblicazioni IEC corrispondenti. Dovranno essere adatti all ambiente di esercizio ed avere caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o di umidità, alle quali potranno essere esposti durante l esercizio. Le caratteristiche di resistenza al calore anomale ed al fuoco dei materiali utilizzati dovranno soddisfare quanto richiesto dalla Norma CEI 4-8. Tutti i componenti dovranno essere muniti di marchio di qualità o marchio equivalente che attesti la conformità alle norme vigenti. Per tutti i componenti dell impianto, il grado di protezione meccanica minimo richiesto dovrà essere: - IP 44 per quanto installato in ambienti protetti e/o chiusi; - IP 55 per quanto installato all aperto. Al termine dei lavori, l impresa realizzatrice dovrà produrre e rilasciare la dichiarazione di conformità dell impianto realizzato con allegata relazione tipologica dei materiali utilizzati, in conformità a quanto disposto dalla D.M. 37/ IMPIANTO ELETTRICO Leggi e Normative di riferimento. La realizzazione delle opere risponderà in pieno a quanto previsto dal Legislatore in materia di impianti e lavoro. In particolare le opere eseguite faranno riferimento alle Leggi e Norme CEI di seguito elencate: - DECRETO DEL M.I. DEL 2 AGOSTO Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica. - Legge 18-01/03/8 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchine, installazione di impianti elettici ed elettronici. 1

5 - D.M. 37/08 Norme per la sicurezza degli impianti. - D. Lgs. n /04/08 Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Norme Tecniche di riferimento. CEI 11-1 Impianti elettrici - norme generali CEI 11-8 CEI 11-2 CEI CEI CEI 20-3 CEI CEI CEI CEI 4-2 CEI 4-8 Impianti di messa a terra. Fasc.17 (esclusi impianti elettrici utilizzatori) Calcoli degli effetti delle correnti di corto circuito. Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per Bassa tensione (quadri BT) Cavi non propaganti la fiamma Cavi resistenti alla fiamma. Gas emessi dalla combustione dei cavi. Cavi non propaganti l incendio ed a basso sviluppo di fumi e Gas tossici e corrosivi. Calcolo delle portate dei cavi in regime permanente. Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione. Impianti elettrici a tensione nominale non sup. a 1000V c.a. e 1500V c.c. a) qualsiasi componente elettrico dovrà essere munito di marchio IMQ o conforme a quelli dei paesi della C.E.E.. b) la fornitura di energia elettrica in BT a 400 V 50 Hz, la potenza contrattuale stabilita è: Pi = 15 KW; c) viste le utenze elettriche previste con relativi assorbimenti e quelle scaturite da progetto, si può affermare che anche nell ipotesi di un Kc = 0,85 la potenza contrattuale richiesta soddisfa le esigenze. 1.3 Dati di Progetto Gli impianti elettrici da realizzare sono quelli necessari ad alimentare le utenze presenti, nel rispetto delle specifiche tecniche riferite alla normative tecniche vigenti. La potenza installata è dell ordine di 15 KW per cui la fornitura avverrà a cura dell Ente Distributore (ENEL) in bassa tensione con i propri gruppi di misura e con le seguenti caratteristiche: Potenza contrattuale = Tensione nominale = Corrente di cortocircuito = Sistema di neutro = 15 KW V 4,5- KA TT 2

6 L impianto è compreso tra i sistemi a tensione nominale da oltre 50 fino a 1000 V.ca e risulta quindi di 1 categoria, secondo la suddivisione prevista dalla Norma CEI 4-8/2. Il sistema è di tipo TT ( i conduttori di protezione e di neutro sono separati). 1.4 Fornitura di Energia L energia elettrica arriva nei pressi ove è installato il gruppo di misura dell Ente distributore di energia, KWh. 1.5 Conformità alle norme Tutti i componenti elettrici utilizzati saranno dotati di Marchio Italiano di Qualità (IMQ) o di altro marchio di conformità alle norme di uno dei Paesi della Comunità Europea (o di attestato di qualità rilasciato da un organismo autorizzato ai sensi dell art. 7 della Legge 791/77), ed essere dichiarati conformi alle rispettive norme del costruttore. 1. Condutture I conduttori forniti e posati in opera dovranno essere del tipo non propagante l incendio e bassa emissione di fumi e gas tossici in conformità alla seguente normativa: Norma CEI 20-13; Norma CEI 20-13; V1; Norma CEI 20-13; V2; Norma CEI 20-22/1; Norma CEI 20-22/2; Norma CEI 20-22/3; Norma CEI 20-35; Norma CEI 20-35; V1; Norma CEI più Corrigendum (1988); Tutti i conduttori (unipolari e multipolari) dovranno essere conformi alla normativa europea armonizzata e quindi essere provvisti del marchio armonizzato HAR oltre ai marchi di qualità IMQ e CE. Con riferimento al grado d isolamento convenzionale, i conduttori dei circuiti con tensione di alimentazione 400/230 V 50 Hz e 48 Vcc dovranno avere classe d isolamento non inferiore a 07. A tale classe corrispondono le tensioni U0/U=450/750 V [U0 valore efficace della tensione tra conduttore di fase a terra; U valore efficace della tensione concatenata del sistema ossia la tensione che esiste tra due conduttori di fase]. Classi d isolamento maggiori forniranno all impianto caratteristiche di maggiore affidabilità. La posa dei cavi dovrà avvenire in modo da non dar luogo a sforzi di trazione permanenti e, durante la posa, gli sforzi di trazione non dovranno essere applicati al rivestimento ma ai conduttori in rame per posa fissa, non dovranno aversi sollecitazioni superiori a 3

7 50N/mmq. La temperatura ambiente non dovrà essere inferiore a 5 C. Il raggio minimo di curvatura dovrà essere quattro volte il diametro esterno massimo. Durante le operazioni di tiro, il cavo non dovrà ruotare sul proprio asse. I conduttori non dovranno in nessun caso essere sottoposti a sollecitazioni meccaniche né trasmetterne agli organi di giunzione e di presa. L identificazione dei conduttori dovrà essere possibile dal colore dell isolante secondo le prescrizioni imposte dalla Norma CEI 1-4 (traduzione della pubblicazione IEC 44 divenuta Documento d Armonizzazione CENELEC HD 324), ossia: Conduttore di protezione: bicolore giallo-verde; Conduttore neutro: colore blu chiaro; Conduttore di fase: colori nero, marrone, grigio. Pertanto, il bicolore giallo-verde dovrà essere utilizzato solo ed esclusivamente per il conduttore di protezione come il blu chiaro per il conduttore di neutro. La sezione dei conduttori dovrà essere determinata in funzione della potenza elettrica impegnata, del tipo di posa scelto e della lunghezza dei conduttori stessi in modo che la caduta di tensione massima complessiva, nel punto di collegamento degli utilizzatori, non superi il valore del 4% della tensione a vuoto (CEI 4-8 artt. 524, 525). Dovrà essere scelta tra quelle unificate e dovrà derivare dai calcoli progettuali eseguiti dal professionista nel progetto esecutivo. Per garantire l integrità e la durata di ciascuna linea, la portata Iz in regime permanente dei conduttori non dovrà essere inferiore alla corrente di impiego IB assorbita dall utilizzatore alimentato, come da CEI-UNEL Ancora, la sezione dei conduttori delle varie linee dovrà essere dimensionata, progettualmente, in funzione del carico da alimentare, in funzione della corrente nominale IN dell organo di comando e protezione posto a monte nel quadro di distribuzione e in funzione del numero dei conduttori attivi posati nella canalizzazione. Indicativamente, per il coordinamento tra le varie grandezze caratteristiche dei circuiti. Si veda la tabella 1. Le terminazioni dei conduttori dovranno essere munite d opportuni capicorda ed essere codificate secondo quanto indicato nel progetto esecutivo. I conduttori unipolari o di ciascun cavo di alimentazione, in prossimità delle attestazioni sulle morsettiere dei quadri, dovranno essere muniti di indicazioni per la loro precisa e corretta individuazione. Tali indicazioni dovranno essere fornite mediante targhette in PVC e dovranno indicare il servizio e/o l apparato interconnesso. I conduttori d arrivo e partenza dalle morsettiere dovranno avere indicazioni omologhe a quelle dei morsetti d attestazione e di partenza. 4

8 Anche i conduttori PE dovranno essere muniti di indicazioni. TABELLA 1 NUMERO CONDUTTORI SEZIONE DEL CAVO [mmq] 1, Iz [A] IN [A] Iz [A] 19, IN [A] Iz [A] 17, IN [A] Iz [A] 15, , ,5 102 IN [A] Iz [A] IN [A] Iz [A] 13, 18 24, ,5 90 IN [A] Verrà utilizzato, per le montanti di alimentazione, cavo multipolare in PVC con sottoguaina, sempre in PVC, non propagante l incendio (tipo FG 70 R-0/1 o omologhi); tutti i cavi dovranno riportare, stampigliato sulla guaina esterna, il contrassegno CEI II oppure CEI III, che ne certifica l avvenuta prova alla propagazione dell incendio secondo quanto stabilito dalle stesse norme CEI. Secondo quanto specificato dalle Norme, si utilizzeranno cavi di colore blu chiaro per il neutro, marrone, nero e grigio per i conduttori di fase, gialloverde per i conduttori di terra ed equipotenziali. Le sezioni dei conduttori sono state scelte in funzione della corrente di impiego del circuito, ovvero della potenza e del cos Ø del carico, del numero dei conduttori installati nel tubo o canale, dalla caduta di tensione dall origine dell impianto e qualunque altro punto dell impianto stesso, (caduta di tensione non superiore in alcun caso al 4% della tensione normale). Qualora si venissero a modificare sostanzialmente tali condizioni, si procederà ad eseguire ulteriori verifiche. 2. CIRCUITI DI POTENZA Per i circuiti di potenza, dovranno adoperarsi conduttori del tipo FG7OR-0,1/1 kv oppure FG7R- 0,/1 kv ossia corda rotonda flessibile di rame isolata con gomma etilpropilenica ad alo modulo elastico qualità G7 (HEPR), multipolare (OR) o unipolare con guaina esterna in PVC, tensione nominale U0/U=00/100 V. Le sezioni minime di conduttori dovranno essere: 1,5 mmq per illuminazione di base, - derivazioni per prese a spina, altri apparecchi di illuminazione e apparecchi con potenza assorbita inferiore a 2,2 kw; 5

9 - mmq per derivazioni con o senza prese a spina per utilizzatori con potenza assorbita superiore a 2,2 kw ed inferiore a 3, kw; - 4 mmq per montanti singoli e linee alimentanti singoli apparecchi utilizzatori con potenza nominale superiore a 3, kw. La sezione del conduttore neutro dovrà essere uguale a quella di fase fino a sezioni di 1 mmq in conformità alla Norma CEI 4-8 art e art CIRCUITI DI SEGNALAZIONE E COMANDO Per i circuiti di segnalazione e comando (cavi per la remotizzazione dei segnali prelevati dai contatti ausiliari degli interruttori contenuti nei quadri di distribuzione), dovranno essere adoperati conduttori con tensione nominale U0/U=300/500 V (classe d isolamento 05). In caso di canalizzazione comune a circuiti di potenza e circuiti di segnale, per entrambi i conduttori la classe d isolamento dovrà essere la stessa. In caso contrario, per i conduttori con classe d isolamento inferiore, per garantire l adeguato grado d isolamento, dovrà essere predisposta una canalizzazione dedicata (ad esempio di corrugato flessibile di diametro opportuno) da posare nella medesima canalina metallica insieme agli altri conduttori. Le sezioni di tali conduttori dovranno essere non inferiori a 0,75 mmq. 4. CONDUTTORI DI PROTEZIONE PE Per conduttori di protezione (PE) si potranno utilizzare conduttori del tipo N07V-K, ossia di tipo armonizzato nazionale, U0/U=450/750 V (sigla di designazione 07), isolati in PVC, flessibili per la posa fissa. La sezione di tali conduttori dovrà essere uguale a quella del neutro perché contenuto nella medesima canalizzazione. 5. CANALIZZAZIONI Per la posa delle linee, onde assicurare ai conduttori la necessaria protezione meccanica, dovrà adoperarsi uno dei seguenti tipi di canalizzazioni: canaline; condotti; cunicoli; tubi metallici; tubi in PVC del tipo rigido o flessibile. Il progetto esecutivo dell impianto dovrà stabilire il tipo di canalizzazione più opportuno e le relative dimensioni atte al contenimento di tutti i conduttori da posare.

10 La canalina potrà essere in: PVC isolante autoestinguente, con fissaggio a parete o a soffitto, di tipo chiuso con coperchio ad incastro e munita di setti separatori (per realizzazioni interne); Per le canalizzazioni tubolari, gli elementi da impiegare dovranno essere: tubi isolati rigidi della serie pesante per installazioni a vista; tubi isolati flessibili serie pesante per installazioni sotto traccia a pavimento o su pareti e murature; guaine flessibili in PVC per installazioni a regola d arte sotto pavimenti sopraelevati. Per soddisfare particolari esigenze installative, si potranno utilizzare tubi in acciaio zincato leggero. La posa delle canalizzazioni dovrà avere percorso orizzontale, verticale o parallelo agli spigoli delle pareti, non obliquo a meno di percorsi molto brevi e/o particolari. Le canalizzazioni sia in PVC che metalliche, per cambi di direzione, dovranno essere realizzate mediante pezzi speciali e/o di raccordo. Il fissaggio delle canalizzazioni alle strutture portanti dovrà avvenire mediante staffe o tiranti fissati per mezzo di tasselli a espansione evitando l impiego di zanche murate. Detto fissaggio dovrà essere aderente alle pareti e, in caso di attraversamento di pareti divisorie, la canalizzazione non dovrà interrompersi ed il relativo coperchio dovrà essere incassato nella parete attraversata. Le tubazioni in PVC dovranno essere ancorate alle strutture portanti mediante tasselli ad espansione Giunzioni e cassette di derivazione Le derivazioni e le giunzioni dei cavi dovranno eseguirsi con appositi dispositivi di connessione (morsetti con o senza vite), a norma, adeguati al carico installato ed alla sezione dei conduttori derivati, con grado di protezione conforme alla normativa. Non dovranno eseguirsi giunzioni e/o derivazioni con attorcigliamento e/o lastratura. Le connessioni dovranno essere accessibili per manutenzione ispezione e prove. Pertanto, non se ne dovranno realizzare nei tubi o condotti o canalizzazioni e nelle scatole portafrutta. I dispositivi di connessione dovranno essere contenuti nelle apposite cassette di derivazione rompitratta, in materiale isolante, autoestinguente e saldamente fissate alle strutture. Dovranno essere utilizzate cassette con coperchio fissato con viti e di dimensioni tali che connessioni e cavi posati all interno non occupino più del 50% del volume interno della cassetta stessa. In presenza di canalizzazioni con setti separatori, anche le corrispondenti cassette rompitratta dovranno essere dotate dei corrispondenti setti separatori. Per gli impianti a vista, i raccordi tra cassette di derivazione e tubazioni dovranno essere realizzati esclusivamente tramite imbocchi pressatubo filettati in pressofusione o plastici, ossia mediante 7

11 pezzi speciali di raccordo, per mantenere lo stesso grado di protezione meccanica di tutta l installazione. Nelle cassette di derivazione i conduttori dovranno essere disposti ordinatamente e con un minimo di ricchezza. Le giunzioni dovranno unire cavi aventi le stesse caratteristiche, ossia lo stesso grado d isolamento e lo stesso colore delle anime. I cavi dovranno essere posati in maniera ordinata ed andranno altresì fissati ai relativi collari fermacavi, in numero di uno ogni 2 m circa e comunque a distanze tali da evitare debordi di cavo in caso di apertura delle canaline. Nelle canalizzazioni i conduttori dovranno essere posati in modo che sia possibile il controllo del loro isolamento e la localizzazione di eventuali guasti. Non è consentita la posa diretta dei conduttori sotto intonaco o muratura, qualunque sia il conduttore impiegato. Le canalizzazioni non dovranno essere posate ad intimo contatto con tubazioni idriche o con condotte soggette ad elevata temperatura, come pure nei vani ascensore e montacarichi. La posa di canalizzazioni in cunicoli comuni ad altre canalizzazioni dovrà essere curata in modo da consentire l immediata identificazione senza recare danni a quelle esistenti. I cavi appartenenti ad uno stesso circuito dovranno avere lo stesso percorso e quindi la medesima canalizzazione. Le parti metalliche degli utilizzatori con isolamento speciale (apparecchi di classe II) non dovranno essere collegate all impianto di terra mediante conduttore di protezione PE Protezione contro il sovraccarico ed il corto circuito I conduttori scelti per l impianto in oggetto saranno protetti contro il sovraccarico ed il corto circuito, mediante interruttori automatici magnetotermici posti a monte delle stesse. A tale scopo si utilizzeranno interruttori con caratteristiche di tipo C e D, con potere di interruzione di almeno KA Protezione contro i contatti indiretti Tutte le parti metalliche accessibili dell impianto elettrico e degli utilizzatori non in tensione che per difetto di isolamento possono accidentalmente andare in tensione, saranno protette dalle tensioni di contatto e di passo tramite la messa a terra delle stesse ed il coordinamento con i dispositivi di protezione costituiti da interruttori differenziali ad alta sensibilità, dimensionati in modo che sia soddisfatta la relazione: Rt x Id < 50 V indicata nella norma CEI 4-8/4 Le caratteristiche degli apparati forniti rispetteranno le condizioni citate. 8

12 5.1.3 Corrente di corto circuito icc: Le correnti di corto circuito sono calcolate tenendo conto di una Icc, al punto di consegna pari a 4,5KA; tutte le apparecchiature previste sono state dimensionate in modo da verificare che sia in caso di Icc max che in caso di Icc min. le energie passanti in gioco sono tali da non compromettere l integrità dei cavi elettrici che risultano sempre protetti dai rispettivi interruttori Caduta di tensione La differenza fra la tensione a vuoto ai morsetti del limitatore ENEL e la tensione riscontrata in qualsiasi, punto dell impianto, in condizioni di funzionamento nominali, non dovrà essere superiore al 3% della tensione nominale del circuito. La caduta di tensione ammissibile sarà ripartita preferibilmente per 1/3 sui circuiti principali e per 2/3 sui circuiti secondari. La caduta di tensione, in riferimento alla sezione, al tipo di conduttore scelto, alle tabelle CEI- UNEL e alla lunghezza della linea di alimentazione deve in genere essere sempre contenuta entro un limite massimo pari al 4%. Per i calcoli si è applicata la seguente formula: ( cosϕ senϕ) V = k Ib l r + x dove: k= 3 per linee trifasi e k=2 per linee monofasi Ib= corrente di impiego della linea l= lunghezza della linea r=resistenza specifica della conduttura x=reattanza specifica della conduttura ϕ= angolo di sfasamento tra la tensione e la corrente Il valore percentuale della caduta di tensione si ricava da: V V = % V Fattore di potenza Il cos ϕ dell impianto, misurato nel punto di prelievo di energia, dovrà essere uguale o maggiore di 0, Protezione contro i contatti diretti Protezione mediante isolamento delle parti attive Nota - L'isolamento è destinato ad impedire qualsiasi contatto con parti attive. 9

13 Le parti attive devono essere completamente ricoperte con un isolamento che possa essere rimosso solo mediante distruzione. L'isolamento dei componenti elettrici costruiti in fabbrica deve soddisfare le relative Norme. Per gli altri componenti elettrici la protezione deve essere assicurata da un isolamento tale da resistere alle influenze meccaniche, chimiche, elettriche e termiche alle quali può essere soggetto nell'esercizio. Vernici, lacche, smalti e prodotti similari da soli non sono in genere considerati idonei per assicurare un adeguato isolamento per la protezione contro i contatti diretti. Nota - Quando l'isolamento è applicato all'atto dell'installazione, la qualità dell'isolamento deve in caso di dubbio essere confermata da prove simili a quelle che assicurano la qualità dell'isolamento di componenti similari costruiti in fabbrica. Le parti attive devono essere poste entro involucri o dietro barriere tali da assicurare almeno il grado di protezione IP2X od IPXXB; si possono avere tuttavia aperture più grandi durante la sostituzione di parti, come nel caso di alcuni portalampade o fusibili, o quando esse siano necessarie per permettere il corretto funzionamento di componenti elettrici in accordo con le prescrizioni delle relative Norme Protezione delle condutture contro le sovracorrenti Devono essere previsti dispositivi di protezione per interrompere le correnti di sovraccarico dei conduttori del circuito prima che tali correnti possano provocare un riscaldamento nocivo all'isolamento, ai collegamenti, ai terminali o all'ambiente circondante le condutture. Coordinamento tra conduttori e dispositivi di protezione Le caratteristiche di funzionamento di un dispositivo di protezione delle condutture contro i sovraccarichi devono rispondere alle seguenti due condizioni: 1) IB In Iz 2) If 1,45 Iz dove: IB = corrente di impiego del circuito Iz= portata in regime permanente della conduttura (Sezione 523); In = corrente nominale del dispositivo di protezione. Nota - Per i dispositivi di protezione regolabili la corrente nominale In è la corrente di regolazione scelta. f = corrente che assicura l'effettivo funzionamento del dispositivo di protezione entro il tempo convenzionale in condizioni definite. Nota - La protezione prevista dal presente articolo non assicura, in alcuni casi, una protezione completa, per esempio contro le sovracorrenti prolungate inferiori ad If, né rappresenta 10

14 necessariamente la soluzione più economica. Si suppone pertanto che il circuito sia progettato in modo che non si presentino frequentemente piccoli sovraccarichi di lunga durata. La scelta degli interruttori soddisfa le seguenti condizioni: la tensione nominale dell interruttore deve essere della tensione concatenata della rete; la frequenza nominale dell interruttore deve essere quella di rete; la portata deve essere determinata attraverso l'analisi dei carichi considerando il valore di corrente nominale Ii assorbito dal carico i-esimo ed il coefficiente di contemporaneità µi dello stesso per cui la portata è definita da : iµ i Ii P 1,1 1,2 1 u il potere di interruzione dell interruttore deve essere della corrente di cto-cto trifase permanente nel punto di installazione dell'interruttore. Lo studio del coordinamento delle protezioni e della loro selettività di intervento è stato correlato adeguatamente alla qualità del servizio. I tipi di protezione che sono stati considerati nella fase progettuale sono: protezione contro sovraccarichi; protezione contro i cortocircuiti; protezione contro i guasti a terra Per il sovraccarico la taratura dell interruttore è stata scelta in modo che la corrente nominale sia maggiore della corrente costante che passa in linea ma minore della corrente ammissibile per detta linea e cioè: Ib In Iz dove Ib In Iz è la corrente di impiego della conduttura è la corrente nominale dell interruttore è la portata nominale della conduttura Per lo sfruttamento del cavo in sovraccarico temporaneo, si è inoltre verificato che sia soddisfatta la relazione: If 1.45 Iz dove If corrente di funzionamento del dispositivo di protezione 11

15 La corrente di impiego (Ib) è stata determinata in funzione della potenza installata (P), dei coefficiente di contemporaneità (Kc) e di utilizzazione (Ku) e della tensione di alimentazione, secondo la relazione: Ib = P Kc Ku k Vn dove: k= 1.73 per circuiti trifase k= 1 per circuiti monofase Invece la taratura del relè magnetico è stata scelta per la protezione di: 1) persone contro i contatti indiretti; 2) cavi; Per il sistema di distribuzione TT dovrà essere soddisfatta la relazione: I 50/Rt dove: I = corrente di intervento differenziale Rt= resistenza di terra Per quanto riguarda la protezione del cavo l'interruttore deve assicurare l'eliminazione della corrente di cortocircuito in un tempo tc compatibile con il limite di energia specifica passante, cioè deve risultare: I tc k S cc Se con l utilizzo di un interruttore tradizionale l energia specifica passante durante il guasto è superiore a quella tollerata dal cavo, per soddisfare la disuguaglianza della formula bisognerà utilizzare interruttori limitatori. Tale relazione deve essere verificata anche per il cortocircuito minimo che deve essere eliminato in un tempo tc < 5 sec. Quindi deve risultare Iccmin > Imagn In tale situazione la Iccmin corrisponde ad un cortocircuito all estremità della linea di tipo: fase-fase per circuiti senza neutro fase-neutro per circuiti con neutro Per la protezione contro il cortocircuito minimo deve essere inoltre verificata la seguente relazione: L max 15 U S = I cc min dove: Lmax = lunghezza massima della conduttura 12

16 15 = fattore che tiene conto dell aumento di resistenza con la temperatura U = tensione in volt (tensione concatenata per i circuiti trifase senza neutro e tensione di fase per i circuiti trifase con neutro o monofase) S = sezione della conduttura in mm2 Iccmin = corrente di cortocircuito minima all estremità della conduttura In riferimento al valore del corto circuito nel punto di installazione degli interruttori e al loro potere di interuzione, tutti gli interruttori devono soddisfare la seguente relazione: Pi>Icc dove : Pi = potere di interruzione dell interruttore in ka Icc = valore presunto della corrente di cortocircuito massimo nel punto di installazione CAVI I cavi previsti per la distribuzione elettrica sono: - cavo unipolare con conduttore di rame rosso ricotto, con isolamento in mescola termoplastica non propagante l incendio (norma CEI II), non propagante la fiamma (norma CEI 20-35), assenza di gas corrosivi e, ridotta emissione di fumi tossici ed opachi in caso di incendio (norma CEI e 20-38) sigla di designazione FM9. Esso dovrà essere utilizzato per il cablaggio per la realizzazione degli impianti a vista o sotto traccia e per il cablaggio dei quadri elettrici; cavo con conduttore flessibile di rame ricotto con isolamento in gomma HEPR ad alto modulo, rivestimento in PVC speciale di qualità M1, temperatura massima di esercizio 90, non propagante l incendio (norma CEI II), non propagante la fiamma (norma CEI 20-35), a bassissima emissione di fumi e gas corrosivi in caso d incendio (norma CEI e 20-38), sigla di designazione; FG7-R, e FG70-R. Esso dovrà essere utilizzato per la distribuzione primaria (Contatore, Quadro Protezione Linea, Quadro generale;. e quadri secondari, collegamenti tra le apparecchiature di alimentazione); cavo con conduttore flessibile di rame ricotto con isolamento in gomma ad alto modulo, rivestimento in PVC speciale di qualità Rz, temperatura massima di esercizio 90, non propagante l incendio (norma CEI II), no propagante la fiamma (norma CEI 20-35), con bassissima emissione di gas corrosivi in caso d incendio (norma CEI ), sigla di designazione FG7OR 0./1 KV. Per quanto riguarda i colori distintivi dei cavi dovranno essere rispettate le indicazioni delle norme CEI 4/ e precisamente: - Conduttore di protezione ed equipotenziale: Giallo/Verde; - Conduttore neutro: Blu chiaro, - Conduttore di fase: Nero, Marrone, Grigio. 13

17 . DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DIFFERENZIALI La protezione differenziale si realizza impiegando interruttori differenziali preposti che hanno lo scopo di interrompere il circuito quando una corrente superiore alla soglia dell interruttore stesso si riversa a terra. La protezione differenziale garantisce ottimi margini di sicurezza nella prevenzione degli incendi in quanto pochi ma di corrente di guasto a terra possono provo-care l apertura di un interruttore differenziale. La protezione differenziale si deve sempre realizzare quando è richiesta la protezione dai contatti diretti ed indiretti. Un contatto diretto un contatto che si verifica quando inavvertitamente una persona tocca un componente attivo dell impianto che normalmente in tensione (per esempio un conduttore di fase). Il contatto indiretto invece si verifica quando una persona entra in contatto con un componente dell impianto elettrico che normalmente non è in tensione, ma che ci va in seguito al cedimento dell isolamento. Gli interruttori differenziali hanno quindi due funzioni estremamente importanti che sono la protezione dall innesco di incendi e la protezione delle persone..1 Dispositivi di protezione dalle sovratensioni La protezione dalle sovratensioni di origine atmosferica o provocate da dispositivi di uso industriale si realizza impiegando scaricatori di sovratensione in grado di scaricare verso terra correnti anche dell ordine di decine di ka. Questi dispositivi sono disponibili in diverse tipologie, di tipo a gas, a varistore o soppressori a semiconduttori. Questi scaricatori fanno si che quando la tensione eccede una certa soglia, la resistenza del varistore cambia di valore in modo tale che la sovracorrente creatasi di conseguenza possa essere scaricata direttamente attraverso l impianto di messa a terra. Essi possono essere impiegati sia in impianti di tipo TT-TN che IT, a seconda del tipo..2 Protezione dal sovraccarico La norma CEI 4-8/3 prescrive che i circuiti di un impianto (salvo eccezioni) debbano essere provvisti di dispositivi di protezione adatti ad interrompere correnti di sovraccarico prima che esse possano provocare un riscaldamento eccessivo ed il conseguente danneggiamento dell isolante del cavo del circuito. Per garantire tale protezione é quindi necessario che vengano rispettate le seguenti regole: Regola 1) IB <In < IZ Regola 2) If <1,45< IZ dove: 14

18 IB = Corrente di impiego del circuito In = Corrente nominale dell interruttore IZ = Portata a regime permanente del cavo If = Corrente di sicuro funzionamento dell interruttore automatico La prima regola soddisfa le condizioni generali di protezione dal sovraccarico. La regola 2, impiegando per la protezione dal sovraccarico un interruttore automatico, é sempre verificata, poiché la corrente di sicuro funzionamento If non é mai superiore a 1,45 In (1,3 In secondo CEI EN ; 1,45 In secondo CEI EN 0898). Essa deve essere invece verificata nel caso in cui il dispositivo di protezione sia un fusibile. Analizzando la regola generale di protezione IB <In <IZ risulta evidente che si possono realizzare due condizioni di protezione distinte: una condizione di massima protezione, realizzabile scegliendo un interruttore con una corrente nominale prossima o uguale alla corrente di impiego IB, ed una condizione di minima protezione scegliendolo con una corrente nominale prossima o uguale alla massima portata del cavo. E chiaro che scegliendo la condizione di massima protezione si potrebbero verificare delle situazioni tali da pregiudicare la continuità di servizio, perché sarebbe garantito l intervento dell interruttore anche in caso di anomalie sopportabili. Per contro la scelta di un interruttore con una corrente regolata uguale alla portata del cavo porterebbe alla massima continuità di servizio a discapito del massimo sfruttamento del rame installato. Queste considerazioni vengono demandate al progettista in funzione del tipo di circuito da realizzare. Condizione di massima protezione In = IB Condizione di minima protezione In = Iz Protezione dal sovraccarico La Norma CEI 4-8/4 prescrive il generico obbligo di protezione contro il sovraccarico in tutti i casi in cui questo tipo di sovracorrente abbia la possibilità di verificarsi. Spetta quindi al progettista valutare le circostanze di obbligatorietà non essendo più esse elencate specifi-camente come nella precedente edizione. Il commento all'articolo raccomanda la protezione solo nel caso di circuiti dimensionati assumendo coefficienti di utilizzazione o di contemporaneità inferiori ad 1. In pratica vige l'obbligo nei casi seguenti: a) conduttura principale che alimenta utilizzatori derivati funzionanti con coefficiente di utilizzazione o contemporaneità inferiore a 1 15

19 b) conduttura che alimenta motori e utilizzatori che nel loro funzionamento possono determinare condizioni di sovraccarico; c) conduttura che alimenta prese a spina non predestinate ad alimentare utilizzatori di cui al successivo paragrafo (casi in cui può essere omessa la protezione dal sovraccarico) d) conduttura che alimenta utilizzatori ubicati in luoghi soggetti a pericolo di esplosione o di incendio (obbligo derivante dalle Norme CEI 4-2 o 4-8/7) La Norma non fa esplicito divieto ma raccomanda l'omissione della protezione contro i sovraccarichi nei seguenti casi a) circuiti di eccitazione delle macchine rotanti b) circuiti di alimentazione degli elettromagneti c) circuiti secondari dei trasformatori di corrente d) circuiti che alimentano dispositivi di estinzione dell'incendio Casi nei quali si raccomanda di non proteggere dal sovraccarico Si ricorda che la 3 a edizione della Norma CEI 4-8/5 non fa più divieto esplicito di protezione contro il sovraccarico dei circuiti di alimentazione dei servizi di sicurezza. Casi nei quali può essere omessa la protezione dal sovraccarico La norma invece indica i seguenti casi di possibile omissione (i casi c, d, e sono considerati nel commento all'articolo ): a) condutture che sono derivate da una conduttura principale protetta contro i sovraccarichi con dispositivo idoneo e in grado di garantire la protezione anche delle condutture derivate. b) condutture che alimentano utilizzatori che non possono dar luogo a correnti di sovraccarico c) condutture che alimentano apparecchi con proprio dispositivo di protezione che garantisce anche la protezione della conduttura di alimentazione; d) condutture che alimentano motori quando la corrente assorbita dalla linea con rotore bloccato non supera la portata IZ della conduttura stessa. e) conduttura che alimenta diverse derivazioni singolarmente protette contro i sovraccarichi, quando la somma delle correnti nominali dei dispositivi di protezione delle derivazioni non supera la portata IZ della conduttura principale. f) condutture dei circuiti di telecomunicazione, segnalazione e simili. Le condizioni richieste per la protezione dal cortocircuito sono sostanzialmente le seguenti: a) l apparecchio deve essere installato all inizio della conduttura protetta, con una tolleranza di 3m dal punto di origine (se non vi é pericolo d incendio e si prendono le ordinarie precauzioni atte a ridurre al minimo il rischio di cortocircuito); b) l apparecchio non deve avere corrente nominale inferiore alla corrente d impiego (questa condizione é imposta anche per la protezione da sovraccarico) 1

20 c) l apparecchio di protezione deve avere potere di interruzione non inferiore alla corrente presunta di cortocircuito nel punto ove l apparecchio stesso è installato; d) l apparecchio deve intervenire, in caso di corto-circuito che si verifichi in qualsiasi punto della linea protetta, con la necessaria tempestività al fine di evitare che gli isolanti assumano temperature eccessive. In < IB Icn < Icc.3 Caratterizzazione della corrente di cortocircuito La corrente presunta di cortocircuito in un punto di un impianto utilizzatore é la corrente che si avrebbe nel circuito se nel punto considerato si realizzasse un collegamento di resistenza trascurabile fra i conduttori in tensione. L entità di questa corrente é un valore presunto perché rappresenta la peggiore condizione possibile (impe-denza di guasto nulla, tempo d intervento talmente lungo da consentire che la corrente raggiunga i valori massimi teorici). In realtà il cortocircuito si manifesterà sempre con valori di corrente effettiva notevolmente minori. L intensità della corrente presunta di cortocircuito dipende essenzialmente dai seguenti fattori: - potenza del trasformatore di cabina, nel senso che maggiore é la potenza maggiore é la corrente; - lunghezza della linea a monte del guasto, nel senso che maggiore é la lunghezza minore é la corrente; Nei circuiti trifase con neutro si possono avere tre diverse possibilità di cortocircuito: - fase-fase - fase-neutro - trifase equilibrato.4 Protezione dal cortocircuito Per calcolare il valore della corrente presunta di cortocircuito in un qualsiasi punto del circuito è sufficiente utilizzare le formule riportate di seguito conoscendo i valori di impedenza calcolati dall origine dell impianto fino al punto in esame. In realtà per il calcolo delle correnti di cortocircuito è necessario tener presente anche l'impedenza della rete di media tensione. A - Conduttore protetto dal sovraccarico (IB <I n < I z) La protezione dal sovraccarico del cavo è garantita Se l interruttore ha una curva di intervento magnetico di tipo B-C (in conformità alla norma CEI EN 0898) o è conforme alla norma CEI EN , con soglia magnetica istantanea dell ordine di 10 In, deve essere 17

21 considerata solo la massima corrente di cortocircuito (Iccmax) calcolata ai morsetti dell interruttore. La corretta protezione del cavo è assicurata solo se il punto di intersezione A, tra la curva di energia dell interruttore e la retta K 2 S 2 del cavo cade a destra della verticale corrispondente al valore Iccmax calcolato. B - Conduttore non protetto dal sovraccarico (In > Iz) La protezione del cavo non è assicurata poiché l interruttore ha una corrente nominale In superiore alla portata del cavo Iz. Per questi casi specifici è necessario individuare i punti al di là dei quali l energia specifica lasciata passare dall interruttore è maggiore di quella ammissibile dal cavo. A tal proposito bisogna quindi considerare sia la corrente di cortocircuito massima (Iccmax), come riportato nel caso precedente che la corrente di cortocircuito minima (Iccmin). La protezione del cavo in condizioni di cortocircuito è assicurata se il punto di intersezione B, tra la curva di energia dell interruttore e la retta K 2 S 2 del cavo cade a sinistra della verticale corrispondente al valore Iccmin. Per calcolare il valore di Iccmin è possibile impiegare le formule riportate di seguito che sono valide sia per linee monofase che per linee trifase con cavi di sezione fino a 95 mmq. Per cavi di sezione superiore, o per più cavi in parallelo è necessario moltiplicare il valore ottenuto dalle formule per i coefficienti riportati in tabella..5 Correnti critiche Quando l interruttore magnetotermico non protegge la conduttura dal sovraccarico si possono ottenere, al di sotto della soglia di intervento magnetico dell interruttore delle sovracorrenti critiche tali da provocare il danneggiamento del cavo. Per tempi dell ordine di un secondo non è possibile verificare tali situazione attraverso la disuguaglianza: I2 t > K2. S2 In questo caso la verifica grafica, realizzando il confronto tra le curve descritto nei paragrafi precedenti, è il metodo migliore. Vengono considerate correnti critiche tutti i valori di corrente che cadono nell intervallo B-B1 riportato nella figura di riferimento che sono i punti di intersezione tra le due curve confrontate. Il cavo è protetto correttamente solo se la corrente di cortocircuito Iccmin è superiore alla massima corrente critica, cioé se cade a destra del punto B. Secondo CEI EN 0898 La norma CEI EN 0898 definisce tre classi di limitazione per le quali gli interruttori possono essere suddivisi. Le tre classi, riportate nelle tabelle di seguito rappresentano la capacità di limitazione dell energia specifica passante che ogni interruttore ha, cioé il massimo 18

22 valore di energia che l interruttore lascia passare in condizioni di cortocircuito. La norma CEI EN non definisce alcuna caratteristica di limitazione per gli interruttori ad uso industriale. Per correnti normali superiori a quelle indicate in tabella non sono definiti valori di energia. 7 QUADRI ELETTRICI I quadri elettici verranno realizzati secondo le normative tecniche che ne disciplinano la realizzazione, Norma CEI 17-13/1 o CEI EN , per quadri oltre i 125 A, e la Norma CEI 23-51, per quadri fino a 125 A. Inoltre i quadri avranno il necessario grado di protezione a seconda dell ambiente dove questi saranno posizionati, e nella loro realizzazione e installazione si terrà conto della loro destinazione, tenendo conto del giusto grado di protezione meccanica. 8 ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA: L illuminazione di emergenza andrà realizzata con lampade autoalimentate, con batterie ricaricabili in tampone, e dimensionate in modo da fornire un illuminamento medio nelle zone interessate di almeno 5 lux ed una autonomia fino a circa 0 minuti. 9 IMPIANTO DI MESSA A TERRA L impianto di terra deve essere realizzato in modo da poter effettuare le verifiche periodiche, se necessario, e di efficienza e comprende: a) un dispersore di terra: in rame Cu posto in intimo contatto con il terreno che realizzato il collegamento elettrico con la terra; b) il conduttore di terra: collega il dispersore al nodo (o collettore) principale di terra; avrà sezione non inferiore a quanto previsto per i conduttori di protezione. c) Il collettore principale di terra, nel quale confluiscono i conduttori di terra, di protezione e di equipotenzialità; d) Il conduttore di protezione: parte dal collettore di terra e deve essere collegato a tutte le prese a spina o direttamente alle masse di tutti gli apparecchi da proteggere; avrà sezione non inferiore a quanto previsto a priori. e) Il conduttore equipotenziale; avente lo scopo di assicurare l equipotenzialità fra le masse e/o le masse estranee; avrà sezione non inferiore a mm2. L impianto realizzato mediante la posa di dispersori verticali a picchetto in acciaio ZINCATO sezione a croce di lunghezza pari a 1,5 m, infissi nel terreno collegato al collettore principale posizionato nella scatola di derivazione con cavo Giallo/Verde da 35 mm 2. 19

23 10 MODALITA DI ESECUZIONE L impresa installatrice avrà facoltà di eseguire i lavori nelle modalità che riterrà più opportune. 12 VERIFICHE E COLLAUDI Per verifica si intende l insieme di operazioni mediante le quali si accerta la rispondenza alle prescrizioni delle norme CEI DELL INTERO IMPIANTO ELETTRICO. La verifica comprende ispezioni visive e prove mediante appropriati strumenti. Le verifiche e i controlli finali consisteranno in: - verifica preliminare dell esecuzione dei lavori mediante ispezione visiva; - verifica e prove di funzionamento di tutti i circuiti ed apparecchiature; - misura della resistenza di terra (par CEI 4-8) per verificare che sia Rt< 50/Id in 5 sec. (par CEI 4-8); - misura della resistenza di isolamento (par CEI 4-8 V1); - misura della caduta di tensione per le linee (par CEI 4-9); - prova della continuità dei conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali principali e supplementari; - misura del tempo di intervento degli interruttori differenziali; - misura dell impedenza dell anello di guasto; - misura della resistenza verso terra di una massa o massa estranea. IL PROGETTISTA PACE DEL MELA (ME), lì 08/05/

24 SCHEMI QUADRI ELETTRICI

25 STUDIO TECNICO PROGETTAZIONE DOTT. ING. ORIANA ANDALORO Progetto : Progetto IMP.ELETTRICO Disegnato : DOTT. ING. ORIANA ANDALORO Coordinato : DOTT. ING. ORIANA ANDALORO N di Disegno : Q.P.L. 1 QUADRO GENERALE Tensione di Esercizio : 400 / 230 [V] Sistema di distribuzione : TT 2 QUADRO CUCINA Data : 3 Q.P.L. QUADRO GENERALE QUADRO CUCINA Nome quadro Alimentazione - Sezione di fase [mm²] Alimentazione - Sezione di neutro [mm²] Alimentazione - Sezione di PE [mm²] Icc massima ai morsetti di entrata Corrente fase L1 [A] Corrente fase L2 [A] Corrente fase L3 [A] Corrente fase N [A] Potere di interruzione (PI) PI dei Btdin secondo norma ,345 28,89 23,09 28,40 5,57 Icn/Icu CEI EN ,439 20,29 15,4 20,77 5,09 Icn/Icu CEI EN ,18 9,18 Icn/Icu CEI EN 0898 Note

26 STUDIO TECNICO PROGETTAZIONE DOTT. ING. ORIANA ANDALORO Progetto : Progetto IMP.ELETTRICO 1 U< Disegnato : DOTT. ING. ORIANA ANDALORO Coordinato : DOTT. ING. ORIANA ANDALORO Id 2 Id 3 N di Disegno : Tensione di Esercizio : 400 / 230 [V] Quadro : 1 - Q.P.L. Back Up No Potere di interruzione (PI) Icn/Icu Data : Pagina : 1 Q 2 I 1 Descrizione linea GENERALE LINEA QUADRO GENERALE LINEA GRUPPO ANTINCENDIO Fasi della linea Codice articolo Corrente nominale In [A] Corrente di impiego Ib [A] Idiff [A] / Tdiff [s] Potere d'interruzione [KA] Modulo differenziale Corrente regolata Ir [A] Potenza totale Ku / Kc Potenza effettiva Sezione fase [mm²] Sezione neutro [mm²] Sezione PE [mm²] Portata fase [A] Lunghezza linea [m] C.d.T. linea / C.d.T. totale Sezione cablaggio di fase [mm²] Codice Morsetti Corrente L1 [A] Corrente L2 [A] Corrente L3 [A] Icc massima inizio linea [ka] Icc massima fondo linea [ka] L1 L2 L3 N 28,89 1,50 kw 1,50 kw ,0 0,00 % / 0,03 % ,89 23,09 28,40 4,345 4,19 L1 L2 L3 N F84/ ,77 0,50 / 0,00,0 G45/3AC 1 In = 50 11,700 kw 11,700 kw ,0 0,35 % / 0,38 % ,29 15,4 20,77 4,19 2,439 L1 L2 L3 N F84D/ ,0 1,00 / 0,00,0 G4/32AS/2 1 In = 25 4,950 kw 4,950 kw 31 50,0 0,00 % / 0,00 % ,0 7,3 7,3

27 STUDIO TECNICO PROGETTAZIONE DOTT. ING. ORIANA ANDALORO Progetto : Progetto IMP.ELETTRICO Disegnato : DOTT. ING. ORIANA ANDALORO Coordinato : DOTT. ING. ORIANA ANDALORO N di Disegno : Quadro : 1 - Q.P.L. Tipo involucro : Idroboard F107 (12-54 DIN) - IP5 (parete) Ingombro totale [mm] : 24 x 251 x 143 Tipo porta : Trasparente Tipo fondo : Chiuso Tipo laterale : Chiuso 2 3 Data : Pagina : 2

28 STUDIO TECNICO PROGETTAZIONE DOTT. ING. ORIANA ANDALORO Progetto : Progetto IMP.ELETTRICO Q 1 I 2 Id 1 Disegnato : DOTT. ING. ORIANA ANDALORO Coordinato : DOTT. ING. ORIANA ANDALORO N di Disegno : Id 2 x3 A 3 V 4 5 Id 7 8 Id 9 Id 10 H 11 Id Tensione di Esercizio : 400 / 230 [V] Quadro : 2 - QUADRO GENERALE Back Up No Potere di interruzione (PI) Icn/Icu Data : Pagina : 1 Q 3 I 1 Descrizione linea GENERALE QUADRO ALIMENTAZ. PULS. EMERG. + GRUPPO MISURE GRUPPO MISURE GRUPPO MISURE INTER. FUSIBILI SCARICATORI LINEA LUCI EMERGENZE MANUALE LUCI EMERGENZE GENERALE LUCI LUCI ESTERNE + TIMER TIMER GENERALE PRESE SCALDABAGNO LINEA CUCINA Fasi della linea Codice articolo Corrente nominale In [A] Corrente di impiego Ib [A] Idiff [A] / Tdiff [s] Potere d'interruzione [KA] Modulo differenziale Corrente regolata Ir [A] Potenza totale Ku / Kc Potenza effettiva Sezione fase [mm²] Sezione neutro [mm²] Sezione PE [mm²] Portata fase [A] Lunghezza linea [m] C.d.T. linea / C.d.T. totale Sezione cablaggio di fase [mm²] Codice Morsetti Corrente L1 [A] Corrente L2 [A] Corrente L3 [A] Icc massima inizio linea [ka] Icc massima fondo linea [ka] L1 L2 L3 N F84/ ,77 0,30 / 0,00,0 G44/3AC 1 In = 50 11,700 kw 11,700 kw ,29 15,4 20,77 2,439 2,418 L1 N G8813A/AC 0,03 / 0,00 4,5 1 In = 0,000 kw 0,000 kw 0,00 1,299 1,184 3xAMP-50 3xT.A.50/5 VOLT-300 C.V. L1 L2 L3 N F313N 1 T/1 1 In = 1 0,000 kw 0,000 kw 4 0,00 0,00 0,00 2,418 2,290 F10A/4 L2 N F82A/ ,03 / 0,00 4,5 G23/32AC 1 In = 10 0,000 kw 0,000 kw 0,00 1,299 1,184 L2 N F881NA/ 4,5 1 In = 0,000 kw 0,000 kw 1,5 1,5 1,5 14 1,0 0,00 % / 0,38 % ,00 1,184 0,959 L3 N G8813A/13AC 13 9, 0,03 / 0,00 4,5 1 In = 13 2,000 kw 2,000 kw ,0 2,17 % / 4 % , 1,299 0,30 L1 N F82A/ 0,97 0,03 / 0,00 4,5 G23/32AC 1 In = 0,200 kw 0,200 kw 0,97 1,299 1,184 L1 N 0,97 1 In = 0,200 kw 0,200 kw 1,5 1,5 1, ,0 0,22 % / 0,38 % ,97 1,184 L2 N F82A/1 1 5,80 0,03 / 0,00 4,5 G23/32AC 1 In = 1 1,200 kw 1,200 kw 5,80 L2 N F82A/1 1 5,80 4,5 1 In = 1 1,200 kw 1,200 kw 20 30,0 0,00 % / 0,00 % ,80 L1 N F82A/ ,18 4,5 1 In = 25 1,900 kw 1,900 kw 34 30,0 0,00 % / 0,00 % ,18

29 STUDIO TECNICO PROGETTAZIONE DOTT. ING. ORIANA ANDALORO Progetto : Progetto IMP.ELETTRICO Disegnato : DOTT. ING. ORIANA ANDALORO Coordinato : DOTT. ING. ORIANA ANDALORO 15 Id 1 Id N di Disegno : Id 19 Id 20 Id 21 Tensione di Esercizio : 400 / 230 [V] Quadro : 2 - QUADRO GENERALE Back Up No Potere di interruzione (PI) Icn/Icu Data : Pagina : 2 Descrizione linea ALIMENTAZIONE IRRIGAZIONE CAMPANA CITOFONO GENERALE CONDIZIONATOR COMANDO CDZ 1 COMANDO CDZ 2 COMANDO CDZ 3 Fasi della linea Codice articolo Corrente nominale In [A] Corrente di impiego Ib [A] Idiff [A] / Tdiff [s] Potere d'interruzione [KA] Modulo differenziale Corrente regolata Ir [A] Potenza totale Ku / Kc Potenza effettiva Sezione fase [mm²] Sezione neutro [mm²] Sezione PE [mm²] Portata fase [A] Lunghezza linea [m] C.d.T. linea / C.d.T. totale Sezione cablaggio di fase [mm²] Codice Morsetti Corrente L1 [A] Corrente L2 [A] Corrente L3 [A] Icc massima inizio linea [ka] Icc massima fondo linea [ka] L3 N F82A/1 1 0,97 4,5 1 In = 1 0,200 kw 0,200 kw 22 45,0 0,00 % / 0,00 % ,97 L3 N F82A/ 0,48 0,03 / 0,00 4,5 G23/32AC 1 In = 0,100 kw 0,100 kw 1,5 1,5 1, ,0 0,00 % / 0,00 % ,48 L1 N F82A/ 0,48 0,03 / 0,00 4,5 G23/32AC 1 In = 0,100 kw 0,100 kw 1,5 1,5 1,5 14 7,0 0,00 % / 0,00 % ,48 L1 L2 L3 N F84A/ , 4,5 1 In = 32,000 kw,000 kw 9, 9, 9, L1 N F82A/ , 0,03 / 0,00 4,5 G23/32AC 1 In = 25 2,000 kw 2,000 kw 34 32,0 0,00 % / 0,00 % , L2 N F82A/ , 0,03 / 0,00 4,5 G23/32AC 1 In = 25 2,000 kw 2,000 kw 34 32,0 0,00 % / 0,00 % , L3 N F82A/ , 0,03 / 0,00 4,5 G23/32AC 1 In = 25 2,000 kw 2,000 kw 34 32,0 0,00 % / 0,00 % ,

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