TRIBUNALE DI CROTONE

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Ernesto Moro
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1 r.g.e. n. 125 /2011 TRIBUNALE DI CROTONE SEZIONE CIVILE UFFICIO ESECUZIONI IMMOBILIARI Oggi 07/02/2018 dinanzi al Giudice dell esecuzione dott. Davide Rizzuti, sono presenti: Per Il creditore procedente MPS, l avv. Vincenzo Russo per delega dell avv. Palasciano Per il debitore Hotel Residence Giada, l avv. Antonio Maida. È presente il custode/delegato alla vendita, l avv. Filippone. L avv. Russo chiede volersi disporre la ripresa delle attività di vendita degli immobili pignorati. L avv. Maida di oppone alla richiesta di controparte insistendo in una nuova sospensiva poiché attualmente pendenti due procedimenti penali a carico dei dirigenti della banca MPS. IL GIUDICE Dato atto, rilevato che tra il processo esecutivo e quello penale non vi è alcuna pregiudizialità e che i termini di sospensione concessi su istanza della Procura della Repubblica e più volte prorogati sono spirati; rilevato inoltre che la responsabilità penale ha natura personale con le conseguenti ricadute sul piano risarcitorio, dispone la ripresa delle attività di vendita mandato all uopo gli atti al professionista delegato avv. Filippone. Crotone, 07/02/2018 Il Giudice dell esecuzione Dott. Davide Rizzuti Firmato Da: RIZZUTI DAVIDE Emesso Da: ARUBAPEC S.P.A. NG CA 3 Serial#: 793f663cdd2e050e4ea1b60ca569f6c5

N. R.G. 2011/125 TRIBUNALE DI CROTONE Ufficio Esecuzioni Immobiliari IL GIUDICE DELL ESECUZIONE esaminati gli atti del giudizio n. 125/2011 R.G.E. vista l istanza per la modifica e/o revoca di ordinanza depositata in data 27 gennaio 2017 da Hotel Residence Giada s.

2 N. R.G. 2011/125 TRIBUNALE DI CROTONE Ufficio Esecuzioni Immobiliari IL GIUDICE DELL ESECUZIONE esaminati gli atti del giudizio n. 125/2011 R.G.E. vista l istanza per la modifica e/o revoca di ordinanza depositata in data 27 gennaio 2017 da Hotel Residence Giada s.a.s. di Salvatore Patea in persona del legale rappresentante pro tempore nei confronti di MONTE DEI PASCHI DI SIENA s.p.a. visto il parere favorevole della Procura della Repubblica di Crotone in data 9 settembre 2016; visto altresì il provvedimento della citata Procura della Repubblica in data 19 gennaio 2017 che riqualifica il decreto in data 9 settembre 2016 in termini di provvedimento CONSIDERATO che l art. 20, comma 4, legge n. 44/1999 stabilisce anche la sospensione per la durata di trecento giorni dei termini relativi a processi esecutivi immobiliari, ivi comprese le vendite forzate, ma non dell intera esecuzione. Invero ciò che il giudice può essere sollecitato a sospendere sono esclusivamente: a) da un lato, i termini che scandiscono la procedura esecutiva (si pensi al termine per l'istanza di vendita); b) dall altro, l'attuazione della vendita o dell'assegnazione, ivi compresa, pertanto, la loro stessa fissazione (cfr. la già citata Cass. 24 gennaio 2007, n. 1496, in motivazione, la quale ha per questa parte confermato l assunto da cui prendeva le mosse il giudice di merito). Va, dunque, rilevato come la legge n. 44/1999 non ha inteso contemplare una generalizzata sospensione delle procedure esecutive in atto nei confronti dei soggetti vittime di fenomeni usurari od estorsivi: la sospensione è stata piuttosto collegata alla previsione della possibilità di conseguire un contributo economico, contributo a sua volta destinato a salvare la vita economica del soggetto istante. In altre parole, la sospensione ex art. 20, comma 4, mira unicamente a far sì che il debitore esecutato, nelle more della stessa, possa conseguire la prevista elargizione in danaro, sì da impiegarla poi nello svolgimento della propria impresa od attività economica; che originariamente la sospensione aveva effetto ope legis a seguito del parere favorevole del Prefetto competente per territorio, vale a dire di una autorità amministrativa, sentito il Presidente del Tribunale, e ciò ai sensi dell art. 20, comma 7, legge n. 44/1999; che la Corte costituzionale con la sentenza n. 457/2005 dichiarò la illegittimità del predetto comma 7 limitatamente alla parola favorevole, per violazione dei principi costituzionali posti a presidio dell indipendenza e dell autonomia della funzione giurisdizionale; Pagina 1 Firmato Da: ROMANELLI ARCANGELA STEFA Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 12b2f8

3 che per effetto di tale pronuncia della Corte Costituzionale il parere favorevole del Prefetto divenne meramente consultivo e dunque non vincolante, per cui una volta che fosse stato espresso non vi era alcuna sospensione ope legis delle operazioni di vendita e della loro attuazione, mentre il potere decisorio circa la legittimità del parere dell autorità amministrativa e la sussistenza dei presupposti per la sospensione delle operazioni medesime (e non dell intera esecuzione) era stato restituito al G.E., cui spettava in via esclusiva nell ambito del processo esecutivo; che tuttavia, per effetto dell art. 2, comma 1 lett. d) n. 1, legge n. 3, il comma 7 dell art. 20 della legge n. 44/1999 è stato modificato nel senso che la sospensione di cui sopra per la durata, sempre di trecento giorni, ha luogo automaticamente a seguito del provvedimento favorevole del Procuratore della Repubblica competente per le indagini in ordine ai delitti che hanno causato l evento lesivo, mentre al Prefetto spetta soltanto, una volta ricevuta la richiesta di elargizione di cui agli articoli 3, 5, 6 e 8, la compilazione dell elenco delle procedure esecutive in corso a carico del richiedente e di informare senza ritardo il Procuratore della Repubblica competente, che trasmette il provvedimento al G.E. entro sette giorni dalla comunicazione del Prefetto; che nella fattispecie in esame per l appunto la Procura della Repubblica in data 19 gennaio 2017 ha chiarito la natura giuridica del decreto in data 9 settembre 2016 in termini di provvedimento che in definitiva il G.E. deve emettere unicamente un atto ricognitivo della sospensione già verificatasi, una volta che l ordinanza gli sia stata trasmessa dalla Procura medesima; p.q.m. visti gli artt. 623 c.p.c. e 20 commi 4 e 7, L. n. 44/1999 come modificato dalla legge 7 gennaio 2012 n. 3 ; preso atto del provvedimento favorevole del p.m., p.q.m. REVOCA il provvedimento in data 15 dicembre 2016; DICHIARA la sospensione del processo esecutivo n. 125/2011 R.G.E. PRECISA che le parti interessate cessata la causa di sospensione (300 giorni a decorrere dalla emissione del provvedimento favorevole della Procura della Repubblica in data 9 settembre 2016) dovranno riassumere il processo ai sensi dell art. 627 c.p.c.. MANDA alla Cancelleria per la comunicazioni alle parti ed al professionista delegato avv. Cinzia Filippone Crotone, 30 gennaio 2017 Il Giudice dell Esecuzione Arcangela Stefania Romanelli Pagina 2 Firmato Da: ROMANELLI ARCANGELA STEFA Emesso Da: POSTECOM CA3 Serial#: 12b2f8

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