1) PREMESSA Il Servizio Infrastrutture e Assistenza Tecnica Enti Locali della Città Metropolitana di Torino, su richiesta dell'amministrazione di
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- Leonora Casali
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2 1) PREMESSA Il Servizio Infrastrutture e Assistenza Tecnica Enti Locali della Città Metropolitana di Torino, su richiesta dell'amministrazione di Andezeno, ha elaborato uno studio di fattibilità per la messa in sicurezza di alcuni incroci sul territorio comunale. Lo studio, che ha analizzato il territorio comunale alla luce del P.T.C.2 individuando il sistema insediativo, la viabilità e le caratteristiche idrogeologiche della zona interessata dall intervento, è stato approvato dal Comune con D.G.C. n. 7 del 05/09/2108. Con Det. 244/2018 del responsabile del servizio arch. Lannocca Maria Grazia, il Comune ha incaricato lo scrivente ing. Pietro Luigi Baffa per la redazione del progetto definitivo-esecutivo. Il progetto redatto dai tecnici della Città Metropolitana prevedeva: una rotatoria alla francese all incrocio con via Tetti Castagno (Km della SP 119), avente diametro = 14 m e corona bitumata di 7,00 m; cordolature in gneiss o sienite o pietra di Luserna per deviatori e anello centrale; formazione di aree a verde, tubazioni di collegamento per acqua ed energia elettrica, armadietto tecnico con quadro, allacciamenti, contatori e alimentazione alla rete idrica e alla rete elettrica; impianto di illuminazione con fornitura e posa n. 8 pali a sezione circolare tronco conica in lamiera di acciaio saldata e zincata a caldo, lunghezza totale 12,3 m, (h = 10 m f.t.) con apparecchi illuminanti in pressofusione di alluminio di potenza 150W con lampade al sodio ad alta pressione; risagomatura della sede viabile mediante, ricariche della pavimentazione, ed adeguamento degli scarichi della acque meteoriche con posa caditoie e tubazioni di raccordo con tubi in PVC diam 20 cm; esecuzione della segnaletica verticale ed orizzontale; pavimentazione costituita da 8 cm di tout venant e 4 di binder sulle aree in allargamento e da 3 cm di strato di usura su tutta la larghezza di intervento a raccordo con l'esistente. 2) INTERVENTI IN PROGETTO Tra il km ed il km 0+600, sulla SP119, disassate di circa 40 m, si innestano due strade comunali a servizio del polo industriale. Nella situazione attuale si crea un problema di svolta dei mezzi pesanti. La pericolosità dell'incrocio risulta aggravata dalla velocità sostenuta dei veicoli in transito su una via di grande comunicazione come la S.P. n Lo scrivente ha ritenuto, di conseguenza, di integrare il progetto di Città Metropolitana aggiungendo alla rotatoria avente diametro = 14 m uno spartitraffico avente una corona bitumata 1
3 di minimo 4,50 m che permetterà il raccordo della strada disassata rispetto a via Tetti Castagno alla rotatoria.. La rotatoria, del tipo alla francese, sarà costituita da un corpo centrale, di diametro 12 m, sistemato a prato con una monta centrale di circa 40 cm, delimitato da cordoli in cls vibrocompresso emergente di circa 15 cm e da un marciapiedi posto lungo la circonferenza, largo 1,00 m, in masselli di calcestruzzo colorati, delimitato, anch esso, da cordoli emergenti dal piano stradale di circa 2 cm. I cordoli, sia per le rotatorie che per i marciapiedi, di dimensioni 12/15 * 25 (h) cm, in cls vibrocompresso, saranno posati su fondazione in cls di classe C10. I masselli colorati, in cls prefabbricato, sp. 7/8 cm nelle parti carrabili (corona della rotatoria) e 5/6 cm nelle parti pedonabili, saranno posati su 4-6 cm di sabbia, un sottofondo di 10 cm di cls di classe non inferiore a C10 armato con rete elettrosaldata φ 4 mm maglia 10x10 cm tipo B450A e su 5 cm di ghiaia vagliata costipata. A lato della rotatoria sono previste 2 corsie per un totale di 7 m in modo da permettere la canalizzazione del traffico su due direttrici. La S.P. 119 è costituita da 2 corsie di 3 m ciascuna più 2 banchine asfaltate di 30/50 cm. Per realizzare il prato, si dovranno rimuovere circa 15 della pavimentazione esistente e posizionare da 40 ad 80 cm circa di terra da coltivo. L irrigazione del prato è prevista con irrigatori dinamici in resina a corpo fuori terra aventi gittata massima 10 m, azionati manualmente da una saracinesca nel pozzetto di presa e posizionati ai bordi della rotatoria. Il collegamento alla rete idrica sarà realizzato con tubazioni in PEAD PN 16, in un pozzetto dotato di chiusino incernierato in ghisa sferoidale di classe D400 munito di guarnizione antirumore. I fossi laterali interferenti con le opere saranno intubati con tubazioni in c.a. avente diametro interno 60 cm da 1,3 KN/m. L intubazione esistente sarà dotata di uno scolmatore avente diametro interno 40 cm in c.a. da 1,3 KN/m che fungerà da troppo pieno verso la rete fognaria bianca esistente. La raccolta delle acque di pioggia stradali sarà fatta con canali grigliati muniti di griglie in ghisa sferoidale di classe D400 allacciate alle tubazioni principali con tubazioni in PVC di classe SN8 aventi diametro 160 e 200 mm. I pozzetti di ispezione avranno dimensioni interne 100 cm * 100 cm e saranno dotati di chiusino in ghisa sferoidale di classe D 400 munito di guarnizione antirumore. La rete di illuminazione pubblica sarà solo predisposta. 2
4 Saranno posate, ad almeno 110 cm dal piano pavimentazione finito, in un cassonetto di sabbia di almeno 15 cm, tubazioni corrugate portacavo in polietilene a doppia parete aventi diametro minimo 50 mm e resistenza non minore di 350 N. Gli scavi saranno ricolmati con materiale riciclato rullato con rullo statico o vibrante con effetto costipante non minore di 12 t. I blocchi di fondazione dei pali, di dimensioni minime 110*110*120 cm, saranno in calcestruzzo di classe minima C20 gettati in opera e predisposti con foro cilindrico di dimensioni superiori alla sezione di base del sostegno; tale foro, ottenuto esclusivamente per mezzo di cassaforma cilindrica, dovrà avere il fondo drenante ed appoggio per il palo rinforzato con due tondini incrociati. In corrispondenza dei blocchi di fondazione saranno posizionati pozzetti prefabbricati di dimensioni minime 30*30*50 cm muniti di chiusino in ghisa sferoidale carrabile Le nuove pavimentazioni stradali saranno realizzate con la seguente stratigrafia: - almeno 30 cm (dopo rullatura) di materiali riciclati posati su tessuto non tessuto da almeno 280 g/mq (modulo di deformazione non minore di 100 Mpa); - uno strato in misto granulare bitumato dell'altezza media compressa di cm 8,00, avente pezzatura 0/40 mm e bitume, penetrazione 80/100, al 3,5% 4,5% del peso del conglomerato; - spalmatura di ancoraggio con emulsione bituminosa al 65% nella quantità sufficiente, e non minore di 0,5 kg/mq, per garantire il perfetto ancoraggio del tappeto alla sottostante pavimentazione; - un tappeto avente spessore medio compresso di mm 40 steso con vibrofinitrice, confezionato con pietrischetto avente pezzatura 1/15 mm e bitume, penetrazione 180/200, al 5,5% 6,5% del peso del conglomerato. La cilindratura del manto sarà effettuata con rullo statico o vibrante con effetto costipante non minore di 12 t. L insabbiamento e regolarizzazione avverrà con sabbia asciutta e granitica, in ragione di due litri per metro quadro cosparsi uniformemente su tutta la superficie e spalmatura con bitume di tutti gli orli, margini comunque limitanti lo strato in corrispondenza alle riprese di lavoro, ai cordoni laterali, ecc., allo scopo di assicurare l'adesione delle varie parti. Nelle zone non interessate da scavi si provvederà alla fresatura di 4 cm ed alla successiva pulizia del fondo stradale in modo che lo strato di usura sia steso su tutta la zona di intervento. La segnaletica orizzontale sarà realizzata con vernice rifrangente premiscelata di tipo stradale con le dimensioni indicate nella tav. 3 di progetto. Le linee delimitanti le corsie avranno larghezza 12 cm. 3
5 La segnaletica verticale sarà quella indicata nella tav. 3 di progetto. 3) STUDIO DI FATTIBILITÀ AMBIENTALE, INDAGINI GEOLOGICO- GEOTECNICHE E CONFORMITA CON GLI STRUMENTI URBANISTICI Il progetto riguarda l'adeguamento della carreggiata stradale esistente, con un miglioramento della sicurezza del transito dei veicoli. L'intervento in progetto rientra fra quelli per i quali è prevista l'esclusione automatica dalla fase di valutazione di impatto ambientale, ai sensi della L.R. 14/12/1998, n. 40, ("Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione") alla luce della D.G.R. n pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 15 del 11 aprile 2002 allegato C, tipologia all. B2, n. 28 (strade extraurbane secondarie provinciali), così come modificato dalla D.C.R. n pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del 7 agosto 2008, in quanto si tratta di intervento di adeguamento per ammodernamento e messa in sicurezza. Il territorio interessato dal progetto non presenta vincoli di natura idrogeologica, paesisticoambientale, contemplati negli strumenti di pianificazione settoriale, regionali e di bacino. Il progetto consiste nella semplice ristrutturazione di strade esistenti, e pertanto non occorre prevedere la caratterizzazione del sottosuolo, interessato solo superficialmente dai lavori. Il progetto non comporta nuovi attraversamenti di corsi d'acqua, e non sono richiesti manufatti che interessino in profondità il sottosuolo. È stato comunque eseguito un rilievo plano-altimetrico dettagliato e la rilevazione approfondita di tutti gli impianti esistenti in modo da permettere la soluzione a progetto di eventuali interferenze. 4) DISPONIBILITÀ DELLE AREE È stato predisposto un piano particellare di esproprio, inserito nella tav. 1, in modo da permettere l acquisizione delle aree necessarie. Si evidenzia, comunque, che si tratta di aree già utilizzate a sedime stradale che, solo a livello di planimetria catastale, risultano ancora di pertinenza dei lotti originari. Si ritiene che siano solo aree ancora da frazionare. 5) INDICAZIONI RELATIVE ALLA SICUREZZA L entità del costo della manodopera è di ,58 che, diviso per 200, porta a 234 uomini/giorno. Tenuto conto del notevole traffico lungo la SP 119 che può presentare dei pericoli a causa della movimentazione dei mezzi d opera è stato predisposto il piano di sicurezza e coordinamento anche per il fatto che è prevista la presenza di un impresa subappaltatrice per il tracciamento della segnaletica orizzontale. 4
6 L esecuzione dei lavori necessiterà dell istituzione di un senso unico alternato regolato da semaforo e di 4 fasi di lavoro distinte per permettere la viabilità locale e di transito. 6) CRITERI PRE LA VALUTAZIONE ECONOMICA DELL INTERVENTO Per il calcolo dell importo delle opere da mettere a base d asta, si è fatto riferimento al prezzario per le OO.PP. della Regione Piemonte approvato con DGR n. 6_6435 del 02/02/ 18, pubblicato sul B.U. n. 6 s. o. n. 2 del 17/01/ 18. 7) PIANO DI MANUTENZIONE DELL'OPERA 7.1) Sistemazioni a verde Controllo a vista indispensabile ogni 3 mesi. Taglio erba indispensabile ogni 15 giorni. Rischi potenziali: Tagli, abrasioni, punture (contatto con attrezzature), inalazione di fumi, proiezione di schegge. DPI: guanti protettivi, scarpe di sicurezza, facciale filtrante. Osservazioni: Utilizzare utensili ed attrezzature a norma (presenza delle protezioni meccaniche) 7.2) Trattamenti fitopatologici Trattamenti fitopatologici indispensabili ogni 3 mesi. Rischi potenziali: Ferite o contusioni per contatti con le macchine operatrici, abrasioni per l'uso di utensili, dermatiti per l'uso di concimi chimici, inalazione di fumi. DPI: guanti, grembiule, stivali di sicurezza, facciale filtrante. Osservazioni: Utilizzare utensili ed attrezzature a norma (presenza delle protezioni meccaniche). 7.3) concimazione e diserbo Concimazione e diserbo ogni 6 mesi. Rischi potenziali: Dermatiti DPI: guanti, stivali. 7.4) Viabilità Controllo a vista indispensabile ogni 12 mesi. Riparazione superfici stradali, indispensabili, a guasto. Rischi potenziali: Tagli, abrasioni, punture (contatti con attrezzature e materiali), urti, colpi, impatti, compressioni (contatti con materiali), investimenti, lesioni dorso lombari (sollevamento manuale dei carichi). DPI: guanti, scarpe di sicurezza. Osservazioni: Gli operatori, se agiscono in area transitata e in condizioni di bassa visibilità, devono indossare un capo ad alta visibilità di colore arancione o giallo con applicazione di strisce ri- 5
7 frangenti di colore grigio - argento come previsto dalla direttiva CEE 89/686 n 475 del e norma EN 471 Alta Visibilità; inoltre devono segnalare e delimitare la zona di lavoro come previsto dal Codice della Strada (transenne, segnalazione di lavori in corso, direzione obbligatoria e coni segnaletici). Occorre impartire agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti. 7.5) Riverniciatura segnaletica orizzontale Riverniciatura segnaletica orizzontale indispensabile ogni 12 mesi. Rischi potenziali: Contatto con sostanze pericolose (solventi). DPI: guanti protettivi. Osservazioni: Controllo segnaletica verticale. 7.6) Rifissaggio segnaletica verticale Controllo segnaletica verticale indispensabile ogni 12 mesi. Rifissaggio segnaletica verticale indispensabile a guasto. Rischi potenziali: Tagli, abrasioni, punture (contatto con attrezzi), urti, colpi, impatti, compressioni (contatto con materiali), investimenti. DPI: guanti, scarpe di sicurezza. 7.7) Fognatura ed Acquedotto Controlli a vista sull'efficienza dei sistemi ( mediante ispezione dei pozzetti), indispensabile ogni 12 mesi. Occorrerà, periodicamente, secondo il normale ciclo Comunale, verificarne l'efficienza e pulire dalla sabbia e dalla terra le caditoie. Eventuali pulizia e riparazioni della rete, a guasto. Riparazione di contatori, saracinesche, rubinetti e valvole, a guasto. Rischi potenziali: Contatto con sostanze pericolose, tagli, abrasioni, punture (contatto con attrezzi e materiali), urti, compressioni, colpi, impatti (contatto con materiali), investimento. DPI: guanti protettivi, stivali, facciale filtrante, tuta protettiva. Osservazioni: Gli operatori, se agiscono in area transitata e in condizioni di bassa visibilità, devono indossare un capo ad alta visibilità di colore arancione o giallo con applicazione di strisce rifrangenti di colore grigio - argento come previsto dalla direttiva CEE 89/686 n 475 del e norma EN 471 Alta Visibilità; inoltre devono segnalare e delimitare la zona di lavoro come previsto dal Codice della Strada (transenne, segnalazione di lavori in corso, direzione obbligatoria e coni segnaletici). Occorre impartire agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti e/o ingombranti. 6
8 7.8) Illuminazione Controlli a vista sull'efficienza dell impianto indispensabile ogni 12 mesi. Eventuali riparazioni, a guasto. Sostituzione lampade secondo il ciclo Comunale e a guasto. Rischi potenziali: Punture, tagli, abrasioni, elettrocuzione, caduta dall'alto, contatti con le attrezzature. DPC: sistema anticaduta per i lavori in elevato (>2 metri). DPI: guanti protettivi. Osservazioni: Utilizzare di utensili ed attrezzature a norma per evitare rischi di fulminazione. Si fa presente che occorrerà, comunque, inserire tutte le opere in progetto nel normale ciclo di controllo, manutenzione e rifacimento delle altre opere Comunali analoghe, integrando gli eventuali appalti delle Ditte operanti sul territorio su incarico del Comune oppure i compiti degli operatori Comunali. 8) DOCUMENTI DI PROGETTO All. 1 - Relazione tecnico-descrittiva, relazione geologico-geotecnica, impatto ambientale e conformità agli strumenti urbanistici, indicazioni relative alla sicurezza, disponibilità delle aree, piano di manutenzione dell'opera, criteri di valutazione economica dell intervento, documenti di progetto e quadro economico di spesa All. 2 - Capitolato speciale d'appalto All. 3 - Elenco prezzi All. 4 - Stima dell incidenza della manodopera - Cronoprogramma dei lavori e relazione All. 5 - Schema di contratto All. 6 - Piano di sicurezza e coordinamento All. 7 - Computo Metrico Estimativo Tav. 1 - Corografia generale - scala 1: Vista aerea tratta da Google maps fuori scala. Sovrapposizione opere in progetto alla planimetria catastale - scala 1:1500. Estratto di P. R. G. G. scala 1: Estratto studio di fattibilità fuori scala. Piano particellare di esproprio con calcolo indennizzi Tav. 2 - Planimetria di rilievo - scala 1: 200. Sezioni di rilievo scala 1:100. Documentazione fotografica. Tav. 3 - Planimetria di progetto opere stradali - scala 1: 200. Sezioni di progetto scala 1:100. Sovrapposizione sezioni di rilievo/sezioni di progetto scala 1:100. 7
9 Tav. 4 - Planimetria di progetto impianti (rete fognaria, rete idrica, predisposizione illuminazione pubblica) - scala 1: 200. Tav. 5 - Particolari costruttivi fuori Scala. Tav. 6 - Planimetria di tracciamento - scala 1: ) QUADRO ECONOMICO DI SPESA A A.1 LAVORI IN PROGETTO Importo lavori soggetto a ribasso d'asta ,21 A.2 Oneri per l'attuazione del piano di sicurezza D.Lgs 81/'08 non soggetti a ribasso d'asta 3 781,67 TOTALE A) ,88 B B.1 SOMME A DISPOSIZIONE Iva sui lavori 10% ,39 B.2 Competenze geom. Arato per rilievo oneri compresi ( =1.787) 1 787,00 B.3 Spese tecniche per progettazione def. esec., DL, CSP, CSE e CRE ,55 B.4 Contibuto alla CNPAIALP su spese tecniche 4% 595,62 B.5 IVA su B.2) + B.3) 22% 3 406,96 B.6 Incentivazione 2% su A) 2% 2 813,68 B.7 Fondo per accordi bonari (D.Lgs. n 50/2016, art. 205 e s.m.i.) calcolato su A) + B) 3% 5 720,40 B.8 Espropri, lavori in economia diretta, contributo ANAC, spese appalto, imprevisti ed arrotondamenti IVA compresa 6 713,65 TOTALE B) ,25 TOTALE A) + B) ,13 Si fa presente che le voci B.2, B.3, B.4 e B.5, ammontanti a ,13, sono state già finanziate. Restano, di conseguenza, da finanziare ,00. 8
E - ENEL. F1 regola d'arte.
E - ENEL E1 E2 E3 E4 E5 E6 E7 E8 regola ml 105 13,00 1365 Scavo ml 105 2,20 231,00 Riempimento canalizzazione Fornitura e posa in opera di canalizzazione conforme alla norma CEI EN 50086-2-4 in materiale
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