REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 36/34 DEL

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1 Oggetto: Procedura di verifica ai sensi dell art. 31 della L.R n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al progetto Coltivazione di aree destinate ad attività estrattiva nei comuni di Donori (località Sa Suergia) e Serdiana (località Su Siccesu) e impianto di frantumazione per la produzione di inerti per l edilizia. Proponente: VE.MA. S.r.l. L'Assessore della Difesa dell'ambiente riferisce che la Società VE.MA. S.r.l. ha presentato l istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel novembre 2002, relativa all intervento denominato Coltivazione di aree destinate ad attività estrattiva nei comuni di Donori (località Sa Suergia) e Serdiana (località Su Siccesu) e impianto di frantumazione per la produzione di inerti per l edilizia. Il progetto, ascrivibile alla categoria Cave e torbiere, di cui alla lettera j), punto 8 dell allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del , è stato sottoposto alla procedura di verifica in adempimento all art. 8, comma 2, della legge regionale n. 15/2002 in quanto attività autorizzata dopo l entrata in vigore del DPCM 3 settembre 1999 e della legge regionale 18 gennaio 1999, n. 1. La Società VEMA è stata autorizzata all esercizio dell attività di cava dall Assessorato regionale dell Industria con la determinazione n. 756 dell Detta autorizzazione riguarda una superficie di ettari individuata catastalmente al foglio 31, mappale 89 (ex 54) in agro di Donori e al foglio 3, mappale 12, in agro di Serdiana, corrispondenti alle aree contraddistinte negli elaborati progettuali con le lettere A ed E. A ottobre 2006 la Società ha inoltrato elaborati progettuali facenti riferimento a un progetto di Ampliamento dell attività estrattiva e variante in corso di coltivazione. Il progetto allegato alla istanza di verifica, datato 1998, prevedeva la coltivazione, nell arco di 14 anni, di inerti conglomerati per m 3 complessivi su una superficie di circa 28 ettari. Diversamente dal dato di progetto, nell istanza di verifica depositata nel 2002, la superficie dichiarata è pari a 19,35 ettari (di cui: a titolo di proprietà del comune di Donori; 8.60 a titolo di locazione a fini estrattivi da parte del comune di Donori; 5.00 in locazione a fine estrattivi dal comune di Serdiana). Il 4 ottobre 2006 la Società ha trasmesso al Servizio SAVI il progetto di ampliamento dell attività estrattiva e varianti in corso di coltivazione (Cava autorizzata n. 756 del 1/5

2 , in località Is Freulas, nel comune di Serdiana) con allegata la domanda per l ottenimento dei provvedimenti e/o autorizzazioni di competenza. Nella istanza è indicato un ampliamento per complessivi 6,70/6,90 ettari e una produzione di m 3 /anno per 15 anni. Il proponente, con nota datata 15 dicembre 2006 (pervenuta il 18 dicembre 2006), ha trasmesso l elaborato progettuale Tavola 2bis Inquadramento Catastale Progetto Ampliamento dell attività estrattiva e variante in corso di coltivazione, dichiarando che la superficie richiesta in ampliamento è di 4,10 ettari. Pertanto la superficie complessiva della cava, dai dati trasmessi risulta da ultimo paria a 15,65 ettari (di cui 11,55 ettari, contraddistinti in progetto con le lettere A+E, sarebbero già autorizzati). Sulla base dei dati dichiarati da ultimo dalla società proponente in una nota del 2007, inviata per conoscenza, tra gli altri, al Servizio SAVI, viene precisato che il progetto prevede l estrazione, in un arco di tempo di 15 anni, di circa m 3 di materiali. La tecnica di coltivazione prevede lo splateamento orizzontale dall alto verso il basso su più gradoni e l abbattimento e l estrazione mediante l uso di esplosivo e macchine escavatrici. I prodotti dell attività estrattiva consistono in inerti per il confezionamento di calcestruzzi e sottofondi stradali. Il recupero ambientale prevede interventi di modellamento attraverso lo smussamento del profilo geometrico dei gradoni e il consolidamento delle scarpate al fine di garantire condizioni di sicurezza nel lungo periodo. In merito all iter della pratica, l Assessore fa presente che il Servizio SAVI, vista la pre-istruttoria Task Force - Progemisa, e considerate le forti incongruenze progettuali inerenti, in particolare, alla individuazione delle aree di cava (comprese quelle ancora da coltivare e quelle da recuperare), ha concluso l istruttoria con il parere di sottoporre il progetto alla valutazione di impatto ambientale. L istruttoria ha, infatti, messo in evidenza: - la notevole estensione delle superfici interessate dall attività estrattiva che, rispetto agli ultimi dati dichiarati nel 2006, indicati in 15,65 ettari, sembrerebbero ben al di sopra della soglia di 20 ettari, tenendo conto che le aree contraddistinte con le lettere B e D, per le quali la Società ha dichiarato che sono nella disponibilità del comune di Donori, risultano, sulla base di informazioni acquisite presso detta Amministrazione comunale a giugno 2008, ancora in locazione alla società VEMA che ha chiesto una proroga del contratto d affitto, al fine di coltivare l area almeno sino al 2012; 2/5

3 - l assenza di una approfondita analisi degli impatti cumulativi stante la presenza nell area di attività di cava di cui non si è tenuto conto in fase di predisposizione della relazione sugli effetti ambientali; - la necessità che siano intraprese quelle azioni di recupero ambientale delle aree non più interessate dalla coltivazione, che, sebbene nelle relazioni siano descritte come immediatamente attuabili, non sembrerebbero essere state avviate in conformità a quanto previsto. In merito alle attività di recupero è stato, inoltre, rilevato che, mentre nella tavola 13, datata settembre 2006, il progetto di recupero è esteso anche alle aree B e D, nella tavola 15 datata 2007 il progetto di recupero limita le attività di riqualificazione a una superficie di 15,65 ettari, escludendo le suddette aree B e D ; - l interferenza dell attività estrattiva sul deflusso delle acque superficiali e, genericamente, la sostanziale alterazione delle caratteristiche idrologiche e idrogeologiche del settore. In considerazione delle criticità rilevate in corso di istruttoria si rende necessario che il proponente valuti e proponga soluzioni alternative, compresa l opzione zero, tenendo nella debita considerazione, a fronte delle motivazioni che sottendono la proposta progettuale, da giustificare in funzione degli indirizzi regionali in materia, i costi ambientali connessi. A tale scopo lo SIA dovrà contenere l analisi costi-benefici relativa alle varie opzioni, condotta con metodologia rigorosa e basata su di un sistema di supporto alle decisioni, in grado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggia l ipotesi progettuale proposta. Lo Studio di Impatto Ambientale, da redigere in conformità alle norme vigenti in materia, in ragione di quanto emerso nella fase istruttoria, dovrà contenere, in particolare: 1. la descrizione e la valutazione degli impatti causati dall'attività sulle componenti biotiche e abiotiche, con particolare riferimento all esecuzione degli scavi ed alla produzione di polveri, rumori e vibrazioni, nonché l indicazione delle più opportune misure di mitigazione e, se necessarie, di compensazione; 2. un esaustivo studio degli impatti cumulativi, con riferimento agli interventi similari presenti nel territorio di riferimento; 3. l analisi idrologica e idrogeologica di dettaglio; 4. l analisi costi-benefici, con indicazione della sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigenze di mercato, anche in relazione agli interventi necessari alla riqualificazione ambientale del sito e alla messa in sicurezza dei fronti di scavo. Lo SIA dovrà inoltre essere corredato da: 3/5

4 1. dettagliato progetto di coltivazione che contenga l indicazione chiara e precisa delle superfici da coltivare e quelle da recuperare in quanto oggetto di precedente attività estrattiva. Il progetto dovrà includere anche idonea documentazione grafica (planimetrie e sezioni) della configurazione dei fronti di scavo riferiti a fasi intermedie e finali dell estrazione; 2. dettagliato progetto di recupero e riqualificazione ambientale (morfologica, pedologica e paesaggistica in generale), comprensivo delle aree oggetto di precedente coltivazione da parte della stessa Società e attualmente dismesse, che preveda e quantifichi le più idonee soluzioni tecniche di recupero, contestualizzate all ambiente circostante; 3. cronoprogramma dettagliato dei lavori di coltivazione e di recupero ambientale; 4. documentazione fotografica relativa allo stato attuale, con inquadrature delle aree interessate dall attività estrattive, pregressa o in atto, da interventi di recupero e dall ampliamento delle operazioni di coltivazione; 5. idonee simulazioni grafiche tridimensionali della morfologia del sito e simulazione fotografica per le fasi intermedie e finale delle lavorazioni, oltre a quella post recupero ambientale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione più significativi e sensibili. Tutto ciò premesso, l'assessore della Difesa dell'ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI). La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'assessore della Difesa dell'ambiente DELIBERA - di sottoporre all ulteriore procedura di VIA, per le motivazioni indicate in premessa, il progetto Ampliamento dell attività estrattiva e variante in corso di coltivazione, nei comuni di Serdiana e Donori presentato dalla Ditta VE.MA. S.r.l.; - di stabilire che la procedura di impatto ambientale dovrà essere attivata entro sei mesi dalla notifica della presente deliberazione. In caso di mancata attivazione entro detto termine il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI) procederà a darne comunicazione all Assessorato dell Industria, per gli adempimenti di competenza. Il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI) provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, 4/5

5 a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Il Direttore Generale Fulvio Dettori p. Il Presidente Eliseo Secci 5/5