FILE DI TESTO e SOTTOPROGRAMMI
|
|
- Barbara Rosa
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 FILE DI TESTO e SOTTOPROGRAMMI Prof. Enrico Terrone A. S: 2008/09 I file di testo in C++ I file di testo sono una forma di input/output alternativa alla tastiera e al monitor (con il vantaggio della persistenza). Per utilizzare i file di testo in C++ occorre includere la libreria fstream.h (cfr. libro p. 528) Dopo di che, occorre creare degli oggetti di tipo ifstream per l input e ofstream per l output. Es. ifstream fin; // si può usare un nome diverso da fin ofstream fout; // si può usare un nome diverso da fout I file vanno aperti all inizio del main con open (meglio se con controllo di errore) e si chiudono alla fine con close. All interno del programma, fin e fout (o altri nomi usati) si usano con la stessa sintassi di cin e cout.
2 I file di testo in C++ int main ifstream fin; fin.open( dati.txt ); if (! fin ) cout << Errore apertura file ; [ ] fin.close(); Note: 1) Il file dati.txt deve essere creato con un editor (p. es. notepad) e salvato nella stessa cartella dell eseguibile creato dal compilatore (file.exe). 2) Di solito i file si usano solo nel main, non nei sottoprogrammi. La funzione eof() La funzione eof (acronimo di End Of File) dà come risultato vero se si è giunti alla fine del file, falso in caso contrario. È utile per caricare dati da file quando non si conosce la quantità di elementi. int main ifstream fin; char v[200][20]; int i; fin.open( dati.txt ); for ( i=0;! fin.eof( ); i++ ) fin >> v[i]; [ ] fin.close();
3 I sottoprogrammi in C++ Un sottoprogramma è un blocco di istruzioni a sé stante con un proprio nome. Il main (= sottoprogramma principale) è un caso particolare di sottoprogramma, che ha la proprietà di essere eseguito all avvio del programma. Gli altri sottoprogrammi sono eseguiti soltanto se richiamati attraverso il main. Definizione Si può pensare il main come un programma-padrone che chiede al proprio sottoprogramma-servo di fare un lavoro particolare. Oppure si può pensare il sottoprogramma come uno strumento che viene costruito e usato nell ambito del programma principale. A sua volta il sottoprogramma può schiavizzare altri sottoprogrammi esattamente come il main schiavizza lui. In generale, possiamo pensare al sottoprogramma come a un istruzione aggiuntiva che viene creata dal programmatore.
4 La scrittura del sottoprogramma <tipo_risultato> <nome> (<parametri>) // questa parte si chiama intestazione del // sottoprogramma variabili e istruzioni // questa parte si chiama corpo del sottoprogramma Le variabili definite all interno del sottoprogramma esistono e sono visibili soltanto all interno del sottoprogramma (lo stesso discorso vale per il main). Le uniche variabili che permettono al sottoprogramma di comunicare con l esterno sono i parametri. La scrittura del sottoprogramma I parametri sono variabili speciali definite fra parentesi dopo il nome del sottoprogramma: (<tipo_p1> <nome_p1>, <tipo_p2> <nome_p2>, ) Quando si scrive un sottoprogramma, bisogna per prima cosa capire quali sono i parametri (dati del problema che il sottoprogramma deve risolvere) e quali le variabili interne (valori di supporto per la risoluzione del problema); fra le variabili interne, ce ne deve essere una che contiene il risultato del problema; questa variabile sarà infine restituita al programma chiamante attraverso l istruzione: return <espressione del risultato> ;
5 L uso del sottoprogramma Nel programma-chiamante (che per noi sarà quasi sempre il main), il sottoprogramma può essere usato come se fosse un istruzione aggiuntiva. Quando lo si vuole usare, occorre scrivere il suo nome e indicare dei valori in corrispondenza dei parametri (importante: l associazione valori-parametri è fatta in base alla posizione nella lista). double media (int a, int b) double m; m = (a+b)/2; return m; x = media (n1, n2); L uso del sottoprogramma A questo punto, il programma-chiamante si interrompe e attende l esecuzione del sottoprogramma; quando il sottoprogramma è terminato, il valore da esso calcolato viene sostituito al suo nome e si continua con l esecuzione del programma principale. Perché il programma-chiamante possa usare il sottoprogramma, occorre che nel file il sottoprogramma (o almeno la sua intestazione, che si chiama prototipo ) sia scritto prima del programmachiamante.
6 Il passaggio dei parametri Ci sono due modalità di passaggio dei parametri: per valore e per riferimento. Per il momento vediamo soltanto la modalità più basilare: il passaggio per valore. Quando il programma-chiamante usa il sottoprogramma, indica il suo nome e fra parentesi una serie di valori. Questi valori vengono usati in base alla loro posizione per dare un valore iniziale ai parametri, che sono le variabili speciali del sottoprogramma. Le funzioni Una funzione è un oggetto matematico che associa a ogni elemento di un insieme A (dominio) uno e un solo elemento di un insieme B (codominio). La funzione matematica può essere rappresentata con una tabella o con un grafico. Nei linguaggi di programmazione, la funzione è realizzata attraverso un sottoprogramma che ha come parametri l elemento (o gli elementi) di A e come risultato l elemento di B corrispondente.
7 Le funzioni Una funzione si dice booleana se il suo risultato è del tipo vero/falso (in C/C++ si usa solitamente il numero 1 per significare Vero e il numero 0 per significare Falso ). Una funzione si dice ricorsiva se fra le proprie istruzioni contiene anche una chiamata a se stessa. Una funzione ricorsiva deve sempre avere una selezione che permette di scegliere il caso non ricorsivo (altrimenti andrebbe avanti all infinito). Un esempio tipico di funzione ricorsiva è il calcolo del fattoriale. Le procedure Le procedure sono sottoprogrammi che non calcolano un risultato ma producono altri effetti come ad esempio la stampa su schermo o la modifica di variabili. Il tipo del risultato in questo caso viene indicato come void. Perché una procedura possa modificare le variabili, queste devono essere passate per riferimento (argomento che affronteremo in seguito). Nota: un modo semplice per usare un sottoprogramma consiste nel costruire un main che contiene un ciclo do-while che chiede all utente di inserire numeri di prova per il sottoprogramma, e di andare avanti fino a quando l utente non sceglie di terminare.
8 Usare i sottoprogrammi nel main Un modo semplice per usare un sottoprogramma consiste nel costruire un main che contiene un ciclo do-while che chiede all utente di inserire numeri di prova per il sottoprogramma, e di andare avanti fino a quando l utente non sceglie di terminare. Un modo più raffinato consiste nel creare un menu di sottoprogrammi e permettere di scegliere un sottoprogramma attraverso l istruzione switch. Le procedure int main() do // Declare variables int choice; float speed, seconds = 0, distance; //Display program details and menu choice printf("menu\n"); printf("1...1n"); printf("2...\n"); printf("3...\n"); printf("4...\n"); printf("5 END \n"); printf("enter a choice 1-5: "); scanf("%i",&choice);
9 Le procedure switch(choice) case 1:... break; case 2:... break; case 3:... break; case 4:... break; case 5: printf("end of Program\n"); break; default: printf("you entered an invalid number \n"); while (choice!= 5); return 0; Esercizi sulle funzioni 1) Scrivere e usare le funzioni geometriche area del rettangolo, perimetro del rettangolo 2) Scrivere e usare la funzione potenza 3) Scrivere e usare la funzione booleana che dice se due numeri hanno lo stesso segno 4) Scrivere e usare la funzione progressione aritmetica a n termini di origine a e di ragione d, cioè la somma di tutti gli n termini che si trovano partendo da a e aumentando ogni volta di d: a + (a+d) + (a+2d) + 5) Scrivere e usare la funzione progressione geometrica a n termini di origine a e di ragione q, cioè la somma di tutti gli n termini che si trovano partendo da a e moltiplicando ogni volta per q: a + (aq) + (aq²) +
10 Esercizi sulle procedure 1) Scrivere e usare una procedura che riceve un numero e stampa tanti asterischi quant è il numero. 2) Scrivere e usare una procedura che riceve i valori di base e altezza e stampa un rettangolo fatto di asterischi corrispondente a questi valori. (suggerimento: usare la procedura del punto 1) 3) Scrivere e usare una procedura che stampa un rettangolo che ha gli asterischi soltanto come contorno (suggerimento: usare la procedura del punto 1 per le righe piene e una seconda sottoprocedura per le righe bucate ) Puntatori e passaggio per riferimento A differenza del passaggio per valore (quello visto sinora), il passaggio per riferimento permette di modificare le variabili passate. Il passaggio per riferimento si basa sulla nozione di puntatore. Un puntatore è una variabile speciale che contiene l indirizzo di memoria di un altra variabile. I puntatori si creano specificando il tipo della variabile puntata seguito da asterisco. Es. int x; int *p; [ ] p 195 x
11 Vettori e puntatori Il nome del vettore è in realtà un puntatore al suo primo elemento. Es. int v[4]; v 39 v[0] 195 v[1] 0 v[2] 74 v[3] Vettori e sottoprogrammi Il passaggio dei vettori a un sottoprogramma avviene sempre come passaggio per riferimento. Nell intestazione del sottoprogramma occorre mettere un puntatore al vettore nella forma <tipo> *pv oppure nella forma <tipo> pv[ ]. Nel programma chiamante basta invece scrivere soltanto il nome del vettore (che abbiamo visto essere un puntatore al suo primo elemento). Trattandosi di un passaggio per riferimento, le modifiche effettuate sul vettore nel sottoprogramma rimangono memorizzate nel vettore originario.
12 Vettori e sottoprogrammi Esempio void aumenta (int pv[ ], int x, int n) int i; for (i=0; i<n; i++) pv[i] = pv[i] + x; int main () int v[30]; [ ] aumenta(v, 5, 30); [ ] Esercizi Scrivere dei sottoprogrammi per i seguenti procedimenti su vettori di interi; usarli in un unico main con menu. 1) Caricamento del vettore da tastiera 2) Azzeramento del vettore 3) Trovare la posizione del valore più grande 4) Trovare la posizione del valore più piccolo 5) Quante volte è presente nel vettore un valore dato X 6) Somma di tutti gli elementi 7) Conteggio di tutti gli elementi maggiori di un dato X 8) Stampa del vettore sullo schermo
Gestione di files Motivazioni
Gestione di files Motivazioni Un programma in esecuzione legge (sequenzialmente) una sequenza di caratteri prodotti "al volo" dall'utente (tramite tastiera) il programma in esecuzione scrive (sequenzialmente)
DettagliFiles in C++ Fondamenti di Informatica. R. Basili. a.a. 2006-2007
Files in C++ Fondamenti di Informatica R. Basili a.a. 2006-2007 Sintesi Motivazioni Definizione di file in C++ Un esempio Uso dei file Esempi Esercizi Motivazioni il programma in esecuzione legge (sequenzialmente)
DettagliUnità Didattica 3 Linguaggio C. Generalità sulle Funzioni. Variabili locali e globali. Passaggio di parametri per valore.
Unità Didattica 3 Linguaggio C Generalità sulle Funzioni. Variabili locali e globali. Passaggio di parametri per valore. Funzioni Generalizzazione del concetto di funzione algebrica: legge che associa
DettagliLinguaggio C - Funzioni
Linguaggio C - Funzioni Funzioni: Il linguaggio C è di tipo procedurale; ogni programma viene suddiviso in sottoprogrammi, ognuno dei quali svolge un determinato compito. I sottoprogrammi si usano anche
Dettagli3. Terza esercitazione autoguidata: progetto gestione voli
9 3. Terza esercitazione autoguidata: progetto gestione voli Qui ci occupiamo di scrivere un programma abbastanza lungo, dedicato alla gestione di una tabella di dati. Una tabella e una struttura dati
DettagliISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE LA GESTIONE DEI FILE DI TESTO IN C++
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE G A L I L E O F E R R A R I S DIISPENSA DII IINFORMATIICA E SIISTEMII AUTOMATIICII LA GESTIONE DEI FILE DI TESTO IN C++ Le classi per la gestione dei file. Il C++ è
DettagliProgrammazione Orientata agli Oggetti in Linguaggio Java
Programmazione Orientata agli Oggetti in Linguaggio Java Classi e Oggetti: Metafora Parte a versione 2.2 Questo lavoro è concesso in uso secondo i termini di una licenza Creative Commons (vedi ultima pagina)
DettagliIL CONCETTO DI FILE. È illecito operare oltre la fine del file.
IL CONCETTO DI FILE Un file è una astrazione fornita dal sistema operativo, il cui scopo è consentire la memorizzazione di informazioni su memoria di massa. Concettualmente, un file è una sequenza di registrazioni
DettagliUniversità di Torino Facoltà di Scienze MFN Corso di Studi in Informatica. Programmazione I - corso B a.a. 2009-10. prof.
Università di Torino Facoltà di Scienze MFN Corso di Studi in Informatica Programmazione I - corso B a.a. 009-10 prof. Viviana Bono Blocco 9 Metodi statici: passaggio parametri, variabili locali, record
DettagliAppunti del corso di Informatica 1. 6 Introduzione al linguaggio C
Università di Roma Tre Dipartimento di Matematica e Fisica Corso di Laurea in Matematica Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 6 Introduzione al linguaggio C Marco Liverani (liverani@mat.uniroma3.it)
DettagliAppunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 6 Introduzione al linguaggio C
Università di Roma Tre Facoltà di Scienze M.F.N. Corso di Laurea in Matematica Appunti del corso di Informatica 1 (IN110 Fondamenti) 6 Introduzione al linguaggio C Marco Liverani (liverani@mat.uniroma3.it)
DettagliI file Laboratorio di Linguaggi di Programmazione a.a. 2001/2002
I file Laboratorio di Linguaggi di Programmazione a.a. 2001/2002 dott.ssa Francesca A. Lisi lisi@di.uniba.it Sommario Generalità sui file in C I file ad accesso sequenziale I file di testo Riferimenti
DettagliInformatica B. Sezione D. Scuola di Ingegneria Industriale Laurea in Ingegneria Energetica Laurea in Ingegneria Meccanica
Scuola di Ingegneria Industriale Laurea in Ingegneria Energetica Laurea in Ingegneria Meccanica Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria Informatica B Sezione D Franchi Alessio Mauro,
DettagliESERCIZIO 1 (Definizione funzioni passaggio parametri per copia)
ESERCIZIO 1 (Definizione funzioni passaggio parametri per copia) Scrivere una funzione per definire se un numero è primo e un programma principale minimale che ne testa la funzionalità. #include
DettagliPIANO DI LAVORO. a.s. 2015 / 2016
PIANO DI LAVORO a.s. 2015 / 2016 Materia: INFORMATICA Classe: terza informatica- sez. A Data di presentazione: 15/10/2015 DOCENTI FIRMA Cerri Marta Bergamasco Alessandra Posta elettronica: itisleon@tin.it
DettagliBOZZA. cin per la comunicazione dal dispositivo di input standard, la tastiera, al programma (stream di input standard)
Capitolo 6 Input/output su file BOZZA 6.1 Stream e file L input/output in C ++, in particolare quello su file, avviene tramite stream. stream. Uno stream è un astrazione di un canale di comunicazione,
DettagliSottoprogrammi: astrazione procedurale
Sottoprogrammi: astrazione procedurale Incapsulamento di un segmento di programma presente = false; j = 0; while ( (j
DettagliFunzioni. Il modello console. Interfaccia in modalità console
Funzioni Interfaccia con il sistema operativo Argomenti sulla linea di comando Parametri argc e argv Valore di ritorno del programma La funzione exit Esercizio Calcolatrice 2, presente in tutti i programmi
DettagliInput/output in C e in C++
FONDAMENTI DI INFORMATICA Prof. PIER LUCA MONTESSORO Ing. DAVIDE PIERATTONI Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine Input/output in C e in C++ 2001 Pier Luca Montessoro - Davide Pierattoni
DettagliProva Scritta del 19/07/10
Avvertenze Usare ESCLUSIVAMENTE penne ad inchiostro nero o blu (NO MATITE). Consegnare solo fogli formato A4 scritti da un solo lato. In testa a ciascun foglio scrivere: cognome, nome, numero progressivo
DettagliGestione dei File in C
Gestione dei File in C Maurizio Palesi DIIT Università di Catania Viale Andrea Doria 6, 95125 Catania mpalesi@diit.unict.it http://www.diit.unict.it/users/mpalesi Sommario In questo documento saranno introdotte
DettagliIl programma OCTAVE per l insegnamento dell algebra lineare nella Scuola Secondaria p. 1
Il programma OCTAVE per l insegnamento dell algebra lineare nella Scuola Secondaria R. Vitolo Dipartimento di Matematica Università di Lecce SaLUG! - Salento Linux User Group Il programma OCTAVE per l
Dettagli2) FILE BINARI: è una sequenza di byte avente una corrispondenza uno a uno con la sequenza ricevuta dal dispositivo esterno.
Tipo File Per memorizzare un dato su un supporto magnetico come un hard disk o un nastro, o più in generale su un'unità di memoria di massa viene utilizzata un tipo di dato chiamato file. Un file può essere
DettagliVBA è un linguaggio di scripting derivato da Visual Basic, da cui prende il nome. Come ogni linguaggio ha le sue regole.
Excel VBA VBA Visual Basic for Application VBA è un linguaggio di scripting derivato da Visual Basic, da cui prende il nome. Come ogni linguaggio ha le sue regole. 2 Prima di iniziare. Che cos è una variabile?
DettagliTUTORATO di LINGUAGGI I
TUTORATO di LINGUAGGI I Enrico Vianello TUTORATO di LINGUAGGI I contatti utili LE LEZIONI SI TERRANNO: VENERDI 12.30-14.30 PER INFORMAZIONI e DOMANDE: enrico.vianello@student.unife.it IL MATERIALE UTILIZZATO
Dettaglipuntatori Lab. Calc. AA 2007/08 1
puntatori Lab. Calc. AA 2007/08 1 parametri delle funzioni (dalla lezione scorsa) gli argomenti in C vengono passati by value dalla funzione chiamante alla funzione chiamata la lista degli argomenti viene
DettagliProf. Pagani Corrado HTML
Prof. Pagani Corrado HTML IPERTESTI E MULTIMEDIALITÀ Un ipertesto è un insieme di documenti messi in relazione tra loro per mezzo di parole chiave sensibili (link). Può essere visto come una rete; i documenti
DettagliConcetto di Funzione e Procedura METODI in Java
Fondamenti di Informatica Concetto di Funzione e Procedura METODI in Java Fondamenti di Informatica - D. Talia - UNICAL 1 Metodi e Sottoprogrammi Mentre in Java tramite le classi e gli oggetti è possibile
Dettagli4 Le liste collegate 4.0. Le liste collegate. 4 Le liste collegate Rappresentazione di liste 4.1 Rappresentazione di liste
4 Le liste collegate 4.0 Le liste collegate c Diego Calvanese Fondamenti di Informatica Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica A.A. 2001/2002 4.0 0 4 Le liste collegate Rappresentazione di liste 4.1
DettagliI puntatori e l allocazione dinamica di memoria
I puntatori e l allocazione dinamica di memoria L allocazione delle variabili Allocazione e rilascio espliciti di memoria Le funzioni malloc e free 2 2006 Politecnico di Torino 1 Allocare = collocare in
DettagliGli array. Gli array. Gli array. Classi di memorizzazione per array. Inizializzazione esplicita degli array. Array e puntatori
Gli array Array e puntatori Laboratorio di Informatica I un array è un insieme di elementi (valori) avente le seguenti caratteristiche: - un array è ordinato: agli elementi dell array è assegnato un ordine
Dettagli1: /* Nome del programma: gestione_articoli_01.cpp 2: Realizzato da: Gaetano Della Cerra 3: Data: 06/02/2010 - III Informatica Serale I.T.I.S.
1: /* Nome del programma: gestione_articoli_01.cpp 2: Realizzato da: Gaetano Della Cerra 3: Data: 06/02/2010 - III Informatica Serale I.T.I.S. Molinari 4: Il programma gestisce gli articoli di un negozio
DettagliMAGAZZINO.CPP January 2, 2008 Page 1
MAGAZZINO.CPP January 2, 2008 Page 1 1 #include 2 #include 3 #include 4 // ==================================================================== 5 // Versione 1.1 1/1/2008
DettagliCorso di Informatica Medica Esercitazione 1I 2013-2014.! Alessandro A. Nacci nacci@elet.polimi.it - alessandronacci.com
Corso di Informatica Medica Esercitazione 1I 2013-2014! Alessandro A. Nacci nacci@elet.polimi.it - alessandronacci.com 1 2 Esercizio 1 Scrivere un programma che legga due array di interi da tastiera dica
DettagliJava Native Interface Appunti
Java Native Interface Appunti Riccardo Rizzo 1/8 Introduzione L'uso delle Java Native Interface e' giustificato tutte quelle volte che una applicazione non puo' essere scritta interamente in Java. Per
DettagliCorso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica
Corso di Laurea Ingegneria Informatica Fondamenti di Informatica Dispensa E01 Esempi di programmi A. Miola Ottobre 2011 1 Contenuti Vediamo in questa lezione alcuni primi semplici esempi di applicazioni
Dettagli1. Soluzione esercizio XYZ SpA
1. Soluzione esercizio XYZ SpA 2. Oggetti fstream e loro uso Si vuole realizzare un piccolo sistema informativo a supporto dell'attività dell'ufficio dipendenti della società XYZ SpA. Tale società opera
Dettaglivoid funzioneprova() { int x=2; cout<<"dentro la funzione x="<<x<<endl; }
FUNZIONI 57. Cosa servono le funzioni? A spezzare il programma in diverse parti relativamente indipendenti fra loro, ovvero interagenti sono attraverso i parametri di input ed IL VALORE di uscita. In questo
DettagliGrammatica di base: Pointers
Grammatica di base: Pointers Esistono I puntatori a funzioni. Bisogna esplicitare esattamente il tipo di ritorno e il tipo di argomento. Per evitare ambiguità con il prefisso * nel declarator, il nome
DettagliFunzioni. Corso di Fondamenti di Informatica
Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Ruberti Sapienza Università di Roma Funzioni Corso di Fondamenti di Informatica Laurea in Ingegneria Informatica (Canale di Ingegneria delle Reti e dei
DettagliInformatica Medica C++ Informatica Medica I semestre Docenti: Fabio Solari e Manuela Chessa. Sviluppo di un applicazione eseguibile
Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica Informatica Medica I semestre Docenti: Fabio Solari e Manuela Chessa Prof. Fabio Solari: fabio.solari@unige.it (010-3532059) Prof. Manuela Chessa: manuela.chessa@unige.it
DettagliEsercizi di programmazione in C
Esercizi di programmazione in C Esercizio 1 Scrivere un programma in linguaggio C che legga da tastiera una sequenza di lunghezza ignota a priori di numeri interi positivi. Il programma, a partire dal
DettagliGestione dei File. dischi nastri cd
Gestione dei File Per mantenere disponibili i dati tra le diverse esecuzioni di un programma, questi si devono archiviare in file su memoria di massa (dati persistenti): dischi nastri cd Un file è un astrazione
DettagliGian Luca Marcialis studio degli algoritmi programma linguaggi LINGUAGGIO C
Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica (Industriale), Chimica, Elettrica, e Meccanica FONDAMENTI DI INFORMATICA 1 http://www.diee.unica.it/~marcialis/fi1 A.A. 2010/2011
DettagliSistemi Web per il turismo - lezione 3 -
Sistemi Web per il turismo - lezione 3 - Software Si definisce software il complesso di comandi che fanno eseguire al computer delle operazioni. Il termine si contrappone ad hardware, che invece designa
DettagliDall Algoritmo al Programma. Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni
Dall Algoritmo al Programma Prof. Francesco Accarino IIS Altiero Spinelli Sesto San Giovanni IL PROGRAMMA Gli algoritmi sono modelli di descrizione astratti e per controllarne il funzionamento devono essere
DettagliProgrammazione I / Informatica generale Prova scritta 11 Giugno 2008
Programmazione I / Informatica generale Prova scritta 11 Giugno 2008 NOTA: Si trascuri ogni problema legato al tipo ed al valore di ritorno della funzione main. Inoltre, nei programmi è da sottintendere
DettagliFUNZIONI. La libreria standard del C fornisce una ricca collezione di funzioni, come le funzioni:
FUNZIONI La libreria standard del C fornisce una ricca collezione di funzioni, come le funzioni: double sqrt(double) double pow (double, double) della libreria matematica, che abbiamo già usato anche senza
DettagliLa struttura dati ad albero binario
La struttura dati ad albero binario L albero è una struttura dati nella quale le informazioni sono organizzate in modo gerarchico, dall alto verso il basso. Gli elementi di un albero si chiamano nodi,
DettagliBreve riepilogo della puntata precedente:
Breve riepilogo della puntata precedente: 1. In C, il passaggio dei parametri alle funzioni avviene sempre per copia, ovvero il valore del parametro viene copiato all'interno della variabile che rappresenta
DettagliLe funzioni in C. I programmi C sono costituiti da definizioni di variabili e funzioni.
Le funzioni in C I programmi C sono costituiti da definizioni di variabili e funzioni. Una definizione di funzione ha il seguente formato: tipo-ritornato nome-funzione(lista-parametri) { dichiarazioni
DettagliCos è una stringa (1) Stringhe. Leggere e scrivere stringhe (1) Cos è una stringa (2) DD Cap. 8 pp. 305-341 KP Cap. 6 pp. 241-247
Cos è una stringa (1) Stringhe DD Cap. 8 pp. 305-341 KP Cap. 6 pp. 241-247 Una stringa è una serie di caratteri trattati come una singola unità. Essa potrà includere lettere, cifre, simboli e caratteri
DettagliLaboratorio di Programmazione Lezione 1. Cristian Del Fabbro
Laboratorio di Programmazione Lezione 1 Cristian Del Fabbro Reperibilità homepage corso: https://users.dimi.uniud.it/~cristian.delfabbro/teaching.php email: cristian.delfabbro@uniud.it telefono: 0432 558676
DettagliLe funzioni. Funzioni. Funzioni. Funzioni. Funzioni. Funzioni
Funzioni Le funzioni Con il termine funzione si intende, in generale, un operatore che, applicato a un insieme di operandi, consente di calcolare un risultato, come avviene anche per una funzione matematica
DettagliCodifica: dal diagramma a blocchi al linguaggio C++
Codifica: dal diagramma a blocchi al linguaggio C++ E necessario chiarire inizialmente alcuni concetti. La compilazione Il dispositivo del computer addetto all esecuzione dei programmi è la CPU La CPU
DettagliLa gestione dell input/output da tastiera La gestione dell input/output da file La gestione delle eccezioni
La gestione dell input/output da tastiera La gestione dell input/output da file La gestione delle eccezioni Autore: Prof. Agostino Sorbara ITIS "M. M. Milano" Autore: Prof. Agostino Sorbara ITIS "M. M.
DettagliLICEO SCIENTIFICO "LEONARDO DA VINCI" - RC PROGRAMMA DI INFORMATICA A.S. 2014/15 - CLASSE: I Q - Indirizzo Scienze applicate Prof Miritello Rita
LICEO SCIENTIFICO "LEONARDO DA VINCI" - RC PROGRAMMA DI INFORMATICA A.S. 2014/15 - CLASSE: I Q - Indirizzo Scienze applicate Modulo 1: Introduzione all informatica Fondamenti di teoria della elaborazione
DettagliCorso di Programmazione ad oggetti
Corso di Programmazione ad oggetti Il sistema di I/O del C++ a.a. 2008/2009 Claudio De Stefano 1 Il Modello di Von Neumann Il Modello di Von Neumann prevede che la CPU carichi in maniera sequenziale i
DettagliConnessione ad internet
Introduzione al C++ Connessione ad internet Istruzioni per la connessione internet: - una volta connessi, aprire un browser (firefox) - in Modifica/preferenze/avanzate/rete/impostazioni - attivare la modalità
DettagliSOLUZIONE ESERCIZIO 1
SOLUZIONE ESERCIZIO 1 Progettare un algoritmo che dati tre numeri (voti) a, b, c che possono assumere i valori interi da 18 a 30, calcoli la loro media. #include void main() { int a, b, c; float
DettagliESERCIZI DI PROGRAMMAZIONE C IN AMBIENTE UNIX
ESERCIZI DI PROGRAMMAZIONE C IN AMBIENTE UNIX Introduzione In questa dispensa sono stati raccolti alcuni esercizi di programmazione C in ambiente Unix, tratti dagli esami di Sistemi Operativi svoltisi
DettagliTipi primitivi. Ad esempio, il codice seguente dichiara una variabile di tipo intero, le assegna il valore 5 e stampa a schermo il suo contenuto:
Tipi primitivi Il linguaggio Java offre alcuni tipi di dato primitivi Una variabile di tipo primitivo può essere utilizzata direttamente. Non è un riferimento e non ha senso tentare di istanziarla mediante
DettagliAlcune regole di base per scrivere un programma in linguaggio C
Alcune regole di base per scrivere un programma in linguaggio C Un programma il linguaggio C (listato) viene scritto in formato testo ed archiviato in un file: *.c Per scrivere un listato C si utilizza
DettagliInput / Output attraverso stream. I/O in C vs. I/O in C++
Alessio Bechini - Corso di - Input / Output attraverso stream (anno accademico 2002-2003) Utilizzo di stream per I/O I/O in C vs. I/O in C++ La libreria C standard per l I/O viene acceduta con stdio.h
DettagliIl calcolatore. Architettura di un calcolatore (Hardware)
Il calcolatore Prima parlare della programmazione, e' bene fare una brevissima introduzione su come sono strutturati i calcolatori elettronici. I calcolatori elettronici sono stati progettati e costruiti
DettagliStruttura di un programma Java
Struttura di un programma Java Un programma in Java è un insieme di dichiarazioni di classi. Una classe non può contenere direttamente delle istruzioni, ma può contenere la dichiarazione di metodi, che
DettagliI/O su Socket TCP: read()
I/O su Socket TCP: read() I socket TCP, una volta che la connessione TCP sia stata instaurata, sono accedibili come se fossero dei file, mediante un descrittore di file (un intero) ottenuto tramite una
DettagliStrutture. Strutture e Unioni. Definizione di strutture (2) Definizione di strutture (1)
Strutture Strutture e Unioni DD cap.10 pp.379-391, 405-406 KP cap. 9 pp.361-379 Strutture Collezioni di variabili correlate (aggregati) sotto un unico nome Possono contenere variabili con diversi nomi
DettagliLaboratorio di Programmazione Gruppo III, Ml-ZZ. Alberto Finzi finzi@na.infn.it
Laboratorio di Programmazione Gruppo III, Ml-ZZ Alberto Finzi finzi@na.infn.it Record e File binari Record La definizione della struttura è data dalla parola riservata struct seguita da un identificatore,
DettagliLABORATORIO DI PROGRAMMAZIONE 1 CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO 2014 2015 15.V.2015. Indice
LABORATORIO DI PROGRAMMAZIONE 1 CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO 2014 2015 15.V.2015 VINCENZO MARRA Indice Parte 1. Input/Output standard dalla console 2 Esercizio 1 2 Eco
DettagliFunzioni in C. Violetta Lonati
Università degli studi di Milano Dipartimento di Scienze dell Informazione Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica Funzioni - in breve: Funzioni Definizione di funzioni
DettagliLibreria standard Java possiede un enorme libreria di classi standard organizzata in vari package che raccolgono le classi secondo un organizzazione
Libreria standard Java possiede un enorme libreria di classi standard organizzata in vari package che raccolgono le classi secondo un organizzazione basata sul campo d utilizzo. I principali package sono:
Dettagli3) Il seguente numerale A1F0 in base 16 a quale numero in base 10 corrisponde?
Leggete attentamente le domande del test e date la/le vostra/e risposta/e. 1) Per quanto tempo la memoria RAM di un personal computer conserva le informazioni? Finchè lo hard disk funziona in modo corretto
DettagliGESTIONE INFORMATICA DEI DATI AZIENDALI
GESTIONE INFORMATICA DEI DATI AZIENDALI Alberto ZANONI Centro Vito Volterra Università Tor Vergata Via Columbia 2, 00133 Roma, Italy zanoni@volterra.uniroma2.it Rudimenti di programmazione Programming
DettagliINFORMATICA E PROGRAMMAZIONE PROF. M. GIACOMIN ESPERIENZA IN AULA: ELABORAZIONE DI IMMAGINI A COLORI IN LINGUAGGIO C
INFORMATICA E PROGRAMMAZIONE PROF. M. GIACOMIN ESPERIENZA IN AULA: ELABORAZIONE DI IMMAGINI A COLORI IN LINGUAGGIO C DESCRIZIONE GENERALE In questa esperienza il C verrà utilizzato per elaborare immagini
DettagliSistemi Operativi Anno Accademico 2011/2012. Segnali: Interrupt software per la gestione di eventi asincroni
Anno Accademico 2011/2012 Segnali: Interrupt software per la gestione di eventi asincroni Concetto di segnale Un segnale è un interrupt software Un segnale può essere generato da un processo utente o dal
Dettagli12 - Introduzione alla Programmazione Orientata agli Oggetti (Object Oriented Programming OOP)
12 - Introduzione alla Programmazione Orientata agli Oggetti (Object Oriented Programming OOP) Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica,
DettagliMobile Programming. Prova scritta del 22/01/2016. Prof. De Prisco. Corso di laurea in Informatica
Corso di laurea in Informatica Mobile Prof. De Prisco Prova scritta del 22/01/2016 NOME: COGNOME: MATRICOLA: Domande Punti 1 /10 2 /10 3 /10 4 /10 5 /10 6 /10 7 /10 8 /10 9 /10 10 /10 TOTALE /100 Quesito
DettagliCome ragiona il computer. Problemi e algoritmi
Come ragiona il computer Problemi e algoritmi Il problema Abbiamo un problema quando ci poniamo un obiettivo da raggiungere e per raggiungerlo dobbiamo mettere a punto una strategia Problema Strategia
DettagliLINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE
LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE Il potere espressivo di un linguaggio è caratterizzato da: quali tipi di dati consente di rappresentare (direttamente o tramite definizione dell utente) quali istruzioni di
Dettagli3. La sintassi di Java
pag.9 3. La sintassi di Java 3.1 I tipi di dati statici In Java, come in Pascal, esistono tipi di dati statici predefiniti e sono i seguenti: byte 8 bit da -128 a 127 short 16 bit coincide con l integer
DettagliAA 2006-07 LA RICORSIONE
PROGRAMMAZIONE AA 2006-07 LA RICORSIONE AA 2006-07 Prof.ssa A. Lanza - DIB 1/18 LA RICORSIONE Il concetto di ricorsione nasce dalla matematica Una funzione matematica è definita ricorsivamente quando nella
DettagliIntroduzione a Visual Basic Lezione 1 Concetti base e istruzioni condizionali
a Visual Basic Lezione 1 Concetti base e istruzioni condizionali Mario Alviano Introduzione all informatica Università della Calabria http://alviano.net/introinfo A.A. 2008/09 Introduzione Un esempio:
DettagliCARATTERI E STRINGHE Caratteri e stringhe Funzioni della libreria standard I/O Funzioni della libreria di gestione delle stringhe
CARATTERI E STRINGHE Caratteri e stringhe Funzioni della libreria standard I/O Funzioni della libreria di gestione delle stringhe Caratteri e stringhe Caratteri Sono i blocchi costitutivi di ogni programma:
DettagliCreare una funzione float square(float x). La funzione deve restituire il quadrato del parametro x.
Funzioni Esercizio 1 Creare una funzione float square(float x). La funzione deve restituire il quadrato del parametro x. Creare un altra funzione, di nome float cube(float x), che restituisce invece il
DettagliCorso di Informatica
Corso di Informatica Modulo T3 1-Sottoprogrammi 1 Prerequisiti Tecnica top-down Programmazione elementare 2 1 Introduzione Lo scopo di questa Unità è utilizzare la metodologia di progettazione top-down
DettagliLaboratorio di programmazione
Laboratorio di programmazione Lezione VI Tatiana Zolo tatiana.zolo@libero.it 1 LE STRUCT Tipo definito dall utente i cui elementi possono essere eterogenei (di tipo diverso). Introduce un nuovo tipo di
DettagliPuntatori Passaggio di parametri per indirizzo
Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Ruberti Sapienza Università di Roma Puntatori Passaggio di parametri per indirizzo Corso di Fondamenti di Informatica Laurea in Ingegneria Informatica
DettagliLe Liste. Elisa Marengo. Università degli Studi di Torino Dipartimento di Informatica. Elisa Marengo (UNITO) Le Liste 1 / 31
Le Liste Elisa Marengo Università degli Studi di Torino Dipartimento di Informatica Elisa Marengo (UNITO) Le Liste 1 / 31 Cos è una Lista Una lista è una collezione di elementi omogenei che: potrebbero
DettagliLaboratorio di Programmazione 1. Docente: dr. Damiano Macedonio Lezione 18 31/03/2014
Laboratorio di Programmazione 1 1 Docente: dr. Damiano Macedonio Lezione 18 31/03/2014 Funzioni: Dichiarazione e Definizione La dichiarazione di una funzione serve a comunicare al compilatore quali sono
DettagliEsercizi Java. class somma2 { static int somma(int a,int b) {return a+b; }
Java è un linguaggio di programmazione c indipendente dalla piattaforma, ovvero un linguaggio di programmazione che permette di compilare i programmi una volta sola e di installarli su computer che usano
DettagliIntroduzione al Linguaggio C
Introduzione al Linguaggio C File I/O Daniele Pighin April 2009 Daniele Pighin Introduzione al Linguaggio C 1/15 Outline File e dati Accesso ai file File I/O Daniele Pighin Introduzione al Linguaggio C
DettagliFondamenti di Informatica 2
Fondamenti di Informatica 2 della prova scritta del 28 Febbraio 2006 Esercizio 1 (4 punti) Date le seguenti variabili int A[] = 2,3,7,-2,5,8,-4; int N = 7; int min = 3; int i; Scrivere la porzione di codice
DettagliEsame di Informatica Generale 25 giugno 2010 Professori: Carulli, Fiorino, Mazzei
IG 9CFU 25/06/10 1/12 Esame di Informatica Generale 25 giugno 2010 Professori: Carulli, Fiorino, Mazzei Docente Risultati Scritto Orali Fiorino martedi venerdì Mazzei Martedì pv (sito docente) Mercoledì
DettagliIntroduzione al linguaggio C Gli array
Introduzione al linguaggio C Gli array Vettori nome del vettore (tutti gli elementi hanno lo stesso nome, c) Vettore (Array) Gruppo di posizioni (o locazioni di memoria) consecutive Hanno lo stesso nome
DettagliAE RZT QSO RKPT SQZC
Laboratorio di Informatica Lezione 1: Introduzione al corso Prof. Riccardo Cassinis Dott. Marzia Tassi Siete seduti nel posto giusto? AE RZT QSO RKPT SQZC PRFGE BERTSZ KDTVSU ZQRPDE 2 1 Prima di cominciare,
DettagliPROGRAMMA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2015/2016 Classe 2ª Sez. C Tecnologico
ISTITUTO TECNICO STATALE MARCHI FORTI Viale Guglielmo Marconi n 16-51017 PESCIA (PT) - ITALIA PROGRAMMA DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE 2015/2016 Classe 2ª Sez. C Tecnologico Docente PARROTTA GIOVANNI
Dettaglicostruttori e distruttori
costruttori e distruttori Costruttore E un metodo che ha lo stesso nome della classe a cui appartiene: serve per inizializzare un oggetto all atto della sua creazione Ce ne possono essere uno, più di uno,
DettagliDESCRIZIONE CREAZIONE APP Si suddivide in 4 fasi di lavoro: 1. PIANIFICAZIONE; 2. PROGETTAZIONE; 3. SVILUPPO; 4. DISTRIBUZIONE.
DESCRIZIONE CREAZIONE APP Si suddivide in 4 fasi di lavoro: 1. PIANIFICAZIONE; 2. PROGETTAZIONE; 3. SVILUPPO; 4. DISTRIBUZIONE. PIANIFICAZIONE La pianificazione è la prima fase. Questa è la più delicata
Dettagli