In particolare l art. 10 prevede che i suddetti Piani debbano contenere, fermo restando le disposizioni di cui all art.23 del D.

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1 PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI (P.P.G.R.) D.Lgs. 22/1997 e L.R. 25/2003 Febbraio 2004

2 PREMESSA La L.R. n. 25/03 prevede che le Province predispongano i propri Piani Provinciali di Gestione dei Rifiuti (PPGR), individuando agli artt.10 e 11, rispettivamente, contenuti e procedure per la loro approvazione. In particolare l art. 10 prevede che i suddetti Piani debbano contenere, fermo restando le disposizioni di cui all art.23 del D.lgs 22/97: a) la determinazione delle caratteristiche, dei tipi, delle quantità e dell origine dei rifiuti da recuperare e da smaltire; b) il rilevamento e la descrizione dei servizi di raccolta differenziata e degli impianti esistenti di trattamento, di recupero, di riciclo e di innocuità finalizzata allo smaltimento dei rifiuti non pericolosi; c) l individuazione del sistema integrato dei servizi di raccolta differenziata e relative attività di recupero; d) l individuazione delle frazioni di rifiuto oggetto di raccolta differenziata in relazione agli obbiettivi e relative modalità di recupero; e) l individuazione di tutte le zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti, sulla base dei criteri stabiliti nel Piano Regionale di gestione dei rifiuti; f) le modalità per l attuazione del Piano; g) i criteri per la localizzazione ed il dimensionamento delle aree da adibire a centri di raccolta di veicoli a motore, rimorchi e simili, nonché alle modalità della loro gestione; h) la valutazione degli oneri finanziari connessi alla realizzazione degli interventi; i) termini entro i quali devono essere presentati i progetti e realizzati gli interventi di adeguamento o costruzione degli impianti di smaltimento. Con lo scopo di far luce sullo stato di fatto nonché di sensibilizzare tutti i Comuni della Provincia verso l argomento della raccolta differenziata dei rifiuti, nel settembre 1999 fu predisposto in bozza, dal Settore Programmazione e Ambiente di questa Amministrazione, un documento sulla pianificazione e la gestione dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata che, ad oggi, costituisce la base di lavoro del neo-costituito Osservatorio Provinciale dei Rifiuti (O.P.R.IS).

3 Successivamente, a seguito delle evoluzioni normative di settore e dell approvazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, incentrato sostanzialmente sul concetto di Gestione integrata dei rifiuti, venivano intraprese dalla Provincia di Isernia iniziative che, dopo una fase di studio e valutazione, hanno portato alla costituzione di un Consorzio (denominato COPRIS) tra i principali soggetti coinvolti nella gestione dei rifiuti in ambito provinciale e l Amministrazione Provinciale stessa, avente ad oggetto proprio la gestione integrata dei rifiuti nell Ambito Territoriale Ottimale n.1, cosi come individuato nel citato Piano Regionale. Gli studi e le indagini finora effettuati hanno costituito le fondamenta per la stesura del presente Piano Provinciale cosi come illustrato nelle pagine successive.

4 I N D I C E 1. RIFIUTI URBANI E RACCOLTA DIFFERENZIATA LA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI Produzione di R.U per classe dimensionale dei Comuni Produzione di R.U per zona di appartenenza dei Comuni RENDIMENTO DELLE RACCOLTE DIFFERENZIATE Raccolte differenziate per tipologie e per zone La diffusione dei principali servizi di raccolta differenziata Le modalità di attuazione dei servizi di raccolta differenziata IL DESTINO DEI RIFIUTI A SMALTIMENTO EVOLUZIONE DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI SINTESI DELLE PREVISIONI DEGLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE Considerazioni preliminari Obiettivi di RD e azioni per il loro raggiungimento Indirizzi per la riorganizzazione dei servizi Il passaggio al sistema tariffario CRITERI DI RIORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL SERVIZIO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA Modalità di informazione all utenza e campagna di sensibilizzazione Osservatorio Provinciale Rifiuti Attrezzatura ed Impiantistica per la valorizzazione dei rifiuti Simbologia della Raccolta Differenziata Adeguamento dei regolamenti comunali Incentivazione della Raccolta Differenziata La Stazione Ecologica e la Piattaforma di Trasferimento Localizzazione delle Stazioni Ecologiche e delle Piattaforme di Trasferimento Elementi per il dimensionamento di una Piattaforma di Trasferimento Modello di Piattaforma di Trasferimento ANALISI QUANTITATIVA E VALUTAZIONI ECONOMICHE Carta e cartone Vetro Plastica Rifiuti Urbani Pericolosi Rifiuti Ingombranti e Beni Durevoli Frazione verde Inerti da demolizione Frazione organica Valutazioni economiche dei costi di realizzazione degli interventi BILANCI ECONOMICI DI GESTIONE...63

5 2. RIFIUTI SPECIALI LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI DESTINO DEI RIFIUTI SPECIALI Impianti autorizzati Destini possibili dei rifiuti speciali prodotti nell ATO EVOLUZIONE DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI SPECIALI ANALISI DEI FABBISOGNI IMPIANTISTICI Centri di rottamazione per autoveicoli Rifiuti sanitari Rifiuti da attività agricole Rifiuti informatici Rifiuti contenenti P.C.B VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEGLI ONERI FINANZIARI CONNESSI ALLA REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI COMPARTO RIFIUTI URBANI E RACCOLTA DIFFERENZIATA COMPARTO RIFIUTI SPECIALI FASE TRANSITORIA COMPARTO RIFIUTI URBANI E RACCOLTA DIFFERENZIATA COMPARTO RIFIUTI SPECIALI STRATEGIE COMUNI APPROVAZIONE DEL PIANO E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI PROCEDURE PER L APPROVAZIONE DEL PIANO TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI Presentazione dei progetti Inizio dei lavori...95

6 1. RIFIUTI URBANI E RACCOLTA DIFFERENZIATA Prima di procedere all analisi dello stato di fatto riguardo alla produzione dei rifiuti nell A.T.O 1 appare utile focalizzare l attenzione sulla loro classificazione generale. Pertanto si fa riferimento all art.7 del D.lgs 22/97 che recita: Sono rifiuti urbani: a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione; b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell articolo 21, comma 2, lettera g); c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; d)i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d acqua; e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali; f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), c) ed e). Sono rifiuti speciali: a) i rifiuti da attività agricole e agro-industriali; b) i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di scavo; c) i rifiuti da lavorazioni industriali; d) i rifiuti da lavorazioni artigianali; e) i rifiuti da attività commerciali; f) i rifiuti da attività di servizio; g) i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi; h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie; i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti; l) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti. Secondo le caratteristiche di pericolosità sia i rifiuti urbani sia gli speciali possono essere considerati pericolosi o non pericolosi e, cosi come precisato dal comma 4 dello stesso art.7, sono pericolosi tutti i rifiuti non domestici individuati nell elenco di cui all allegato D del D.lgs 22/97 L indagine conoscitiva che si andrà a svolgere in questa prima sezione riguarderà, quindi, la produzione e la caratterizzazione di tutte le tipologie di rifiuto prodotte nell Ambito Territoriale Ottimale n. 1 1

7 1.1 - LA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI La produzione totale di Rifiuti Urbani dei comuni della Provincia di Isernia, secondo i dati più recenti, risulta pari a t/a, equivalenti a un valore pro-capite di 276,55 kg/ab*anno. Questo quantitativo è costituito per il 2,72% ( 685,74 t/a) da raccolte differenziate finalizzate al recupero, escluse le tipologie afferenti ai rifiuti ingombranti, che ammontano allo 0,85% (215,83 t/a) del totale prodotto. Il totale delle raccolte differenziate destinate al recupero è quindi pari al 3,57% corrispondenti a 901,57 tonnellate/anno. La rimanente quota, pari a t/a e 266,67 kg/ab*a, è costituita da rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento in discarica. Produzione di Rifiuti Urbani 2001(*) Provincia di Isernia abitanti residenti 2001 (**) produzione totale RU t/a kg/ab*a 276,55 di cui: raccolte differenziate t/a 685,74 % su tot. Produzione 2,72% kg/ab*a 7,5 ingombranti e assimilati t/a 215,83 % su tot. Produzione 0,85% kg/ab*a 2,36% (*) Fonte Servizio Ambiente Provincia e ARPA MOLISE. (**) Fonte Istat 2

8 Nelle tabelle seguenti si riportano i valori disaggregati per comune. Produzione totale di rifiuti (RU), rifiuti smaltiti in discarica (indifferenziata), raccolte differenziate (RD), ingombranti e assimilati. RACCOLTE DIFFERENZIATE CARTA E CARTONE (200101) 500,00 VETRO (200102) 450,00 PLASTICA (200103/200104) 400,00 BENI DUREVOLI (200123/200124) METALLI (200106) 350,00 FARMACI (200118) QUANTITA' TOTALI (t/a) 300,00 250,00 200,00 150,00 100,00 BATTERIE E PILE (200120) ACCUMULATORI AL PIOMBO (160601) PNEUMATICI USATI (160103) ALTRE APPARECCHIATURE FUORI USO (160205) METALLO DI PICCOLE DIMENSIONI (200105) AREOSOL (200122) 50,00 ALTRI RIFIUTI NON COMPOSTABILI 0,00 1 TIPOLOGIE RIFIUTI 3

9 PRODUZIONE RIFIUTI (t/a PRODUZIONE R.U E RACCOLTE DIFFERENZIATE O1 Acquavi va d'iser ni a O2 Agnone O3 Bagnoli del Trigno O4 Belmonte del sannio O5 Cantal upo del Sanni o O6 Capr acotta O7 Carovilli O8 Car pi none O9 Castel del Giudice 10 Castelpetr oso 11 Castelpizzuto 12 Castel San Vi ncenzo 13 Castelver r ino 14 Cer r o al Voltur no 15 Chiauci 16 Civitanova del Sannio 17 Colli al Volturno 18 Conca Casale 19 Filignano 20 Forli del Sannio 21 Fornelli 22 Fr osol one 23 Iser nia 24 Longano 25 Macchia d'iser nia 26 Macchiagodena 27 Mir anda 28 Montaquila 29 Montener o Valcocchiar a 30 Monter oduni 31 Pesche 32 Pescolanciano 33 Pescopennatar o 34 Pettoranello del Molise 35 Pietr abbondante 36 Pizzone 37 Poggio Sannita 38 Pozzilli 39 Ri oner o Sanni tico 40 Roccamandolf i 41 Roccasicur a 42 Rocchetta al Voltur no 43 San Pietr o Avellana 44 Sant'Agapi to 45 Santa Mar i a del Mol i se 46 Sant'Angel o del Pesco 47 San'El ena Sanni ta 48 Scapol i 49 Sessano del Mol i se 50 Sesto Campano 51 Vastogir ar di 52 Venaf ro COMUNI RIFIUTI URBANI M ISTI (200103) TOTALE RACCOLTA DIFFERENZIATA 4

10 Produzione di RU per classe dimensionale dei Comuni Comuni Abitanti R.U totali Popolazione (n.abitanti) n. % n. t/a % Kg./ab*a meno di ,77% ,627 18,07% 245, / ,38% ,052 37,87% 236, / ,85% ,802 44,06% 345, % , % PRODUZIONE RIFIUTI PER CLASSE DIMENSIONALE KG/AB/ANNO , , ,184 PRODUZIONE R.U 50 0 < DI / / ABITANTI COMUNI L analisi della produzione di rifiuti per classe dimensionale dei comuni evidenzia che la produzione pro-capite è sostanzialmente costante per tutti i Comuni con meno di abitanti mentre tende a crescere all aumentare della dimensione del Comune, passando dai 236,181 kg/ab*a dei centri minori ai 345,184 kg/ab*a dei comuni principali. La produzione pro-capite media provinciale ( 276,55 kg/ab*a) è superata nei comuni con più di abitanti. Tuttavia i dati riscontrati da questa analisi sono in lieve controtendenza rispetto all andamento della produzione nelle altre Province italiane dove all aumento della classe dimensionale corrisponde generalmente l incremento costante della produzione di rifiuti. Nel nostro caso possiamo notare invece che, per i Comuni con un numero di abitanti compreso tra le e le unità, si verifica una flessione se pur leggera della produzione pro-capite di rifiuti. Tale fenomeno è giustificato dal fatto che nella classe dimensionale minore sono compresi molti comuni che registrano notevoli flessioni nelle presenze durante determinati periodi dell anno (flussi turistici, rientro dei residenti fuori regione in occasione di avvenimenti ecc.). La media pro-capite del Comune capoluogo è certamente più alta degli altri centri ma in discordanza con i dati medi nazionali. 5

11 Produzione di RU per zona di appartenenza dei Comuni Comuni Abitanti R.U totali Altitudine (metri s.l.m) n. % n. t/a % Kg./ab*a meno di ,85% ,780 24,04% 458, ,15% ,555 37,87% 250, ,62% ,464 31,36% 255,399 oltre ,38% ,682 6,73% 190, % , % PRODUZIONE PRO-CAPITE RIFIUTI PER ZONE KG/AB./ANNO , , , ,169 < DI OLTRE 900 RACCOLTA R.U ALTITUDINE COMUNI (metri s.l.m) L andamento della produzione pro-capite per zona di appartenenza dei Comuni è analogo a quello riscontrato per le classi dimensionali; la produzione pro-capite aumenta passando dalle zone di montagna, in cui i comuni hanno di norma dimensioni minori, alle zone ad altitudine minore, dove la produzione è notevolmente al di sopra della media provinciale. La flessione nella produzione dei rifiuti registrata nella fascia dei Comuni con altitudine compresa fra 300 e 600 m slm è probabilmente dovuta alla presenza del Comune capoluogo i cui dati sulla produzione annua dei rifiuti solidi urbani ancora una volta risultano essere notevolmente più bassi rispetto alla media sia regionale che nazionale; per un Comune con le caratteristiche socio-economiche e geografiche del capoluogo di provincia si dovrebbero registrare, infatti, valori di produzione media giornalieri pari a circa 1 Kg pro-capite (come del resto è indicato anche nel piano regionale di gestione rifiuti della Regione Molise). Tale valore corrisponde ad un quantitativo di 365 Kg./ab./anno contro i 263,76 registrati dalle rilevazioni effettuate nel 2001, sulla cui base sono state effettuate le analisi fino a questo punto. 6

12 1.2 - RENDIMENTO DELLE RACCOLTE DIFFERENZIATE Considerando i quantitativi del 2001 di ciascuna frazione, si osserva che le raccolte della carta e del cartone e del vetro sono quelle con i rendimenti più elevati; esse costituiscono rispettivamente il 50,93% ed il 18,46% in peso del totale delle raccolte differenziate. La plastica invece, rappresenta il 5,46% delle raccolte ed il metallo di piccole dimensioni lo 0,41%.La raccolta della carta ha rendimenti abbastanza elevati (5,03 kg/ab*a sul totale della popolazione della Provincia), mentre modesti sono quelli della raccolta dei medicinali scaduti, accumulatori esausti e metalli; totalmente inesistente la raccolta differenziata del legno che, con tutta probabilità, viene utilizzato come combustibile, considerata la notevole diffusione sul territorio provinciale di impianti termici a combustibile solido. Complessivamente le raccolte differenziate hanno costituito nel 2001 il 3,57% del totale della produzione di rifiuti. Riepilogo raccolte differenziate e raccolta ingombranti. ANNO 2001 quantità rendimento % su raccolta t/a kg/ab*a differenziata Raccolte differenziate 901,569 9,87 3,57 %RD su RU carta/cartone 459,170 5,03 50,93 Plastica 49,183 0,54 5,46 Vetro 166,438 1,82 18,46 metalli (ferr. e non ferr.) 3,718 0,04 0,41 Legno Medicinali scaduti 1,552 0,017 0,17 Batterie e pile 1,178 0,013 0,131 Ingombranti 42,4 0,46 4,70 % ing. su RU Gli ingombranti e gli assimilati rappresentano lo 0,17 % del totale dei rifiuti prodotti; la raccolta separata di tali frazione nel 2001 è stata pari a 42,4 t. Tale quantitativo risulta molto inferiore rispetto agli standard di produzione (indicativamente 3-5% del totale dei rifiuti urbani), e non è possibile distinguere all interno di questo flusso la quota di origine domestica dalla quota di rifiuti di altra origine (es. rifiuti assimilati). Si tenga conto che i rendimenti riportati nella tabella precedente sono calcolati sulla totalità della popolazione provinciale; in effetti, come si vedrà nei paragrafi successivi, non in tutti i Comuni sono presenti servizi di raccolta per tutti i materiali considerati e anche all interno dello stesso Comune non sempre è servita la totalità della popolazione. Il dato di rendimento pro-capite complessivo è comunque un indice della diffusione delle raccolte differenziate Raccolte differenziate per classi dimensionali e per zone La distribuzione delle raccolte differenziate per classe dimensionale dei comuni evidenzia un andamento disomogeneo dei rendimenti di raccolta al crescere della dimensione dei comuni, sia in termini di quantità pro-capite sia considerando la percentuale di raccolta differenziata sul totale della produzione di rifiuti. La quantità pro-capite inferiore si registra, infatti, nei comuni con un numero di abitanti compreso tra le e le unità (3,723 Kg.) mentre per i centri con meno di abitanti tale quantità sale a 4,971 7

13 Kg quando invece, secondo gli standard nazionali, dovrebbe essere inferiore al dato precedente. Di contro, il dato registrato dai due unici comuni con più di abitanti è nettamente superiore alla media provinciale, pari a circa 9,8 Kg/ab*a. In termini di percentuale tale andamento è pienamente rispecchiato, si passa infatti dal 2,03% dei centri con meno di abitanti per scendere all 1,58% per i comuni con abitanti compresi tra e e riprendere il trend in salita fino ad arrivare al 5,91% dei centri maggiori. Raccolte differenziate per classi dimensionali dei Comuni CLASSE DIMENSIONALE COMUNI RACCOLTA DIFFERENZIATA numero abitanti t/a Kg/ab*a % su tot.ru % su tot. RD meno di ,46 4,971 2,03% 10,26% 1000/ ,807 3,723 1,58% 16,73% 10000/ ,302 20,415 5,91% 73,02% ,569 9,869 3,57% 100,00% VALORI MEDI PRODUZIONE RIFIUTI PER CLASSE DIMENSIONALE KG/AB/ANNO , ,451 3, ,181 20, ,184 RACC.DIFF. PRODUZIONE R.U 50 0 < DI / / ABITANTI COMUNI L analisi dell andamento delle raccolte differenziate per zona di appartenenza dei comuni (pianura, collina, montagna) mette in evidenza marcate disparità di rendimenti; gli 8 comuni montani contribuiscono per il 5,41% del totale delle raccolte differenziate, contro il 72,53% degli 11 comuni compresi tra i 600 ed i 900 metri, dove è concentrata la maggioranza della popolazione. E interessante notare che i 31 comuni situati tra i 600 ed i 900 metri, pur rappresentando circa il 41% della popolazione provinciale, contribuiscono alla produzione totale di raccolta differenziata per soli 14,14 punti percentuali. Da notare anche il dato di produzione relativo ai comuni con territorio prevalentemente pianeggiante che, contrariamente alla tendenza nazionale, si colloca sensibilmente al di sotto della media provinciale. In termini di rendimenti, si passa dall 1,18% dei comuni di pianura, al 6,84% dei comuni di collina ed al 2,87% dei comuni montani. 8

14 Raccolte differenziate per zona COMUNI RACCOLTA DIFFERENZIATA Altitudine (metri s.l.m) numero abitanti t/a Kg/ab*a % su tot.ru % su tot. RD meno di ,38 5,392 1,18% 7,92% ,975 17,141 6,84% 72,53% ,472 4,110 1,61% 14,14% oltre ,7742 5,454 2,87% 5,41% ,601 9,870 3,57% 100,00% VALORI MEDI PRODUZIONE PRO-CAPITE RIFIUTI PER ZONE KG/AB./ANNO , ,779 17,141 4,110 5, , , ,169 < DI OLTRE 900 RACC.DIFF. RACCOLTA R.U ALTITUDINE COMUNI (metri s.l.m) 9

15 1.2.2 La diffusione dei principali servizi di raccolta differenziata Le raccolte più diffuse, sia in termini di comuni serviti che di popolazione raggiunta, sono le raccolte di carta/cartone e vetro. Una diffusione poco minore, considerando la popolazione, hanno le raccolte della plastica, dei farmaci scaduti e delle batterie e pile. La raccolta differenziata delle frazioni secche raggiunge quindi in Provincia di Isernia oltre l 80% della popolazione. La raccolta differenziata della frazione organica, del legno e degli scarti vegetali non vengono effettuate in nessun Comune della provincia. Nelle tabelle seguenti si riportano i quantitativi complessivi di materiali effettivamente raccolti e i rendimenti pro-capite, riferiti alla sola popolazione dei comuni serviti. Il calcolo è stato effettuato ipotizzando che l intera popolazione di un comune servito usufruisca del servizio; in effetti in alcuni casi il servizio potrebbe essere disponibile solo per una quota parte della popolazione comunale, elemento da tenere presente nella valutazione dei rendimenti di raccolta. Diffusione delle raccolte differenziate TIPOLOGIE RIFIUTI QUANTITA' COMUNI SERVITI POPOLAZIONE SERVITA RENDIMENTO SU POP.SERVITA t/a n. % n. % Kg./ab./anno carta e cartone 459, ,85% ,47% 5,951 vetro 166, ,69% ,92% 2,146 plastica 49, ,54% ,75% 0,684 legno 0, ,00% 0 0,00% 0,000 beni durevoli 173, ,38% ,18% 3,940 ingombranti 42, ,23% ,84% 1,505 farmaci scaduti 1, ,77% ,61% 0,024 batterie e pile 1, ,00% ,44% 0,019 pneumatici usati 0, ,92% ,69% 0,130 altre app.fuori uso 2, ,77% ,34% 1,365 metallo 3, ,92% ,59% 0,129 L analisi per classi dimensionale mostra in primo luogo che la raccolta delle frazioni secche (carta, vetro e plastica) in Provincia di Isernia coinvolge la totalità della popolazione residente nei comuni con più di abitanti, sempre nell ipotesi che l intera popolazione comunale usufruisca del servizio. Percentuale di popolazione servita per tipologia di raccolta e classe dimensionale CLASSE DIMENSIONALE CARTA VETRO PLASTICA Abitanti MENO DI ,318 46,621 9, ,69 74,171 15, ,162 45,646 24,449 I rendimenti pro-capite della raccolta della carta rispecchiano l andamento della produzione dei rifiuti solidi precedentemente analizzata; comunque i valori di raccolta sono elevati per i comuni al di sopra dei abitanti (circa 12 kg/ab*a). 10

16 Raccolta di carta e cartone per classe dimensionale COMUNI SERVITI CARTA E CARTONE CLASSE popolazione servita quantità prodotta DIMENSIONALE numero % n. % t/a kg/ab/anno meno di ,41% ,82% 26,318 1, / ,71% ,48% 35,690 1, / ,00% ,00% 397,162 12, La raccolta del vetro sembra avere maggiori rendimenti nei comuni di dimensioni minori, c è infatti una tendenza al diminuire dei rendimenti pro-capite quando aumenta la dimensione dei comuni; si passa dai 3,248 kg/ab*a dei comuni con meno di abitanti ai 1,416 kg/ab*a dei comuni maggiori. Raccolta del vetro per classe dimensionale COMUNI SERVITI VETRO CLASSE popolazione servita quantità prodotta DIMENSIONALE numero % n. % t/a kg/ab/anno meno di ,31% ,16% 46,621 3, / ,71% ,48% 74,171 2, / ,00% ,00% 45,646 1, Disomogeneo anche l andamento dei quantitativi pro-capite di raccolta della plastica. I valori maggiori si riscontrano nei centri con meno di abitanti (1,049 Kg/ab/anno) per poi scendere drasticamente di oltre il 50% per i comuni con popolazione compresa tra le e le Per i restanti comuni il rendimento pro-capite di plastica si attesta intorno ai 0,75 Kg/ab/anno. Raccolta della plastica per classe dimensionale COMUNI SERVITI PLASTICA CLASSE popolazione servita quantità prodotta DIMENSIONALE numero % n. % t/a kg/ab/anno meno di ,72% ,95% 9,552 1, / ,43% ,38% 15,182 0, / ,00% ,00% 24,449 0,

17 Quadro d insieme dei rendimenti delle raccolte differenziate di carta, vetro e plastica RENDIMENTI DI CARTA VETRO E PLASTICA 16 0, ,416 PLASTICA VETRO 12 CARTA E CARTONE Kg/ab/anno ,049 0,472 12,317 1 meno di abitanti / ,248 2,394 1,891 1, CLASSI DIMENSIONALI / Le modalità di attuazione dei servizi di raccolta differenziata nella Provincia Le modalità di svolgimento dei servizi sono due: servizi svolti dalle Comunità Montane di appartenenza; servizi svolti da aziende private in regime di concessione. E necessario precisare che anche le comunità montane effettuano i servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti per mezzo di aziende private e che, all interno di uno stesso comune, servizi di raccolta per materiali (o modalità) differenti possono essere svolti da soggetti differenti. Di conseguenza, come evidenziato anche nella tabella seguente, più modalità possono coesistere all interno dello stesso comune ma la gestione pratica della raccolta e del trasporto è effettuata quasi sempre da aziende private. Secondo i dati del 2001, nel territorio della Provincia di Isernia operano 10 aziende private che effettuano direttamente o tramite le comunità montane il servizio di raccolta delle varie tipologie di rifiuti differenziati. Le aziende Smaltimenti sud s.r.l e F.lli Valerio s.r.l di Isernia risultano essere i gestori principali, svolgendo il servizio in almeno 19 comuni della Provincia in qualità di gestore unico o in compresenza con altre ditte. Dalle indagini effettuate presso i Comuni della provincia e presso le ditte che gestiscono i servizi di raccolta differenziata è emerso un quadro piuttosto frammentario riguardo alla diffusione ed alla gestione di vari servizi di raccolta differenziata. In ciascun comune della provincia, infatti, sono presenti di fatto più soggetti privati che gestiscono ognuno il servizio di raccolta per cui è specializzato. Ponendo in relazione i risultati di tali indagini con quanto fin ora osservato relativamente alle quantità complessive di rifiuti prodotti, un analisi puntuale sul rapporto 12

18 gestore/comune servito/quantità raccolta appare in questa fase quantomeno dispersiva e poco efficace. A titolo esemplificativo, nelle tabelle seguenti si riportano in modo disaggregato le aziende che effettuano la raccolta differenziata operanti nei Comuni della Provincia e le tipologie di rifiuto raccolte. Gestione dei servizi nei Comuni della Provincia di Isernia N. GESTORE SERVIZIO COMUNI SERVITI 1 Fratelli Valerio s.r.l (IS) Castelpizzuto, Forlì del Sannio, Longano, Macchia d Isernia, Miranda, Monteroduni, Pesche, Pescolanciano, Pettoranello di Molise, Roccasicura, S.Agapito, Carpinone, Civitanova del Sannio, Sessano del Molise, Macchiagodena, Isernia 2 Smaltimenti sud s.r.l (IS) Capracotta, Chiauci, Monteroduni 3 Siac s.r.l (IS) Bagnoli del Trigno, Carovilli, 4 Ecotop s.r.l (IS) Castel S.vincenzo, Colli a Volturno, Montaquila, Rocchetta a Volturno, S.Maria del Molise, Venafro 5 Lavorgna Luigi & C. s.n.c (BN) Cantalupo nel Sannio, Poggio Sannita, Roccamandolfi 6 Tred Sud s.r.l (IS) Capracotta, Castel S.Vincenzo, Pietrabbondante 7 C.D.C s.n.c di Carlo Di Clemente (CH) Bagnoli del Trigno 8 Ecom s.r.l (CB) Isernia, Pescopennataro, Pietrabbondante, Vastogirardi 9 Tracanna Rocco (CH) S.Angelo del Pesco 10 Di Criscio Donatina (CB) Isernia 11 Comunità Montana Volturno Cerro al Volturno, Fornelli, Montenero val cocchiara, Pizzone, Pozzilli, Sesto Campano 12 Comunità Montana Matese S.Maria del Molise N. GESTORE SERVIZIO TIPOLOGIA RIFIUTO RACCOLTA 1 Fratelli Valerio s.r.l (IS) Carta e cartone/vetro/plastica 2 Smaltimenti sud s.r.l (IS) Carta e cartone/vetro/plastica 3 Siac s.r.l (IS) 4 Ecotop s.r.l (IS) Tutte le tipologie 5 Lavorgna Luigi & C. s.n.c (BN) Tutte le tipologie 6 Tred Sud s.r.l (IS) Ingombranti, apparecchiature elettroniche fuori uso 7 C.D.C s.n.c di Carlo Di Clemente (CH) Ingombranti, metallo 8 Ecom s.r.l (CB) Tutte le tipologie 9 Tracanna Rocco (CH) Carta e cartone/vetro/plastica 10 Di Criscio Donatina (CB) Batterie e pile 11 Comunità Montana Volturno Tutte le tipologie 12 Comunità Montana Matese Tutte le tipologie 13

19 Frazioni secche Premesso che nell A.T.O 1 non viene effettuato alcun tipo di differenziazione per la parte umida dei rifiuti urbani possiamo stabilire che la raccolta delle frazioni secche è effettuata con modalità monomateriale, utilizzando campane da 2,5-3 m³ per le tipologie carta, vetro e plastica e contenitori di piccole dimensioni per medicinali, batterie e pile posti generalmente nei pressi dei cassonetti per i rifiuti, nelle varie zone dei centri abitati. La distribuzione dei raccoglitori risulta particolarmente scarsa nelle zone periferiche in quasi tutti i Comuni della Provincia. Il servizio svolto nel maggior numero di comuni è quello della raccolta del vetro (43 comuni), seguito da carta e cartone (41 comuni) e dalla plastica (32 comuni). La quota di popolazione che usufruisce del servizio di raccolta del vetro è complessivamente l 84,92% del totale provinciale; questo valore è pari all 84,47% di carta e cartone, ed al 78,75% per la plastica. Non essendo stato possibile definire con precisione il numero dei contenitori per la raccolta differenziata distribuiti sul territorio della provincia, si effettua una stima della loro presenza sulla base delle informazioni raccolte presso i Comuni, considerando le tre tipologie più diffuse (carta, vetro e plastica). E possibile, pertanto, ritenere validi i seguenti dati: n. campane per carta e cartone 100 n. campane per vetro 100 n. campane per plastica 100 distribuzione dei contenitori sul territorio Contenitori Frequenze raccolta vetro plastica carta n ab/cont 913,5 913,5 913,5 range mensile mensile mensile La disponibilità di contenitori è da ritenersi particolarmente bassa in considerazione delle esperienze fin ora acquisite da altre province e comuni dove tale valore si attesta intorno alle 350 unità per contenitore. Generalmente, la distribuzione delle campane per carta, vetro e plastica coincide con quella dei contenitori per farmaci scaduti e batterie esauste, essendo essi ubicati nelle medesime aree. La raccolta dei rifiuti ingombranti e dei beni durevoli è invece effettuata tramite il deposito temporaneo degli stessi presso delle piazzole all uopo predisposte dalla maggior parte dei comuni della Provincia, per poi essere ritirati da ditte private autorizzate e trasferiti presso i centri di smaltimento o recupero. Nel territorio della Provincia ha sede un importante centro di recupero di queste tipologie di rifiuti, la Tred sud s.r.l, ubicata nella zona industriale di Sessano del Molise. Fanghi di depurazione Gli impianti di depurazione delle acque reflue urbane presenti sul territorio dell ATO1, producono annualmente circa 200 tonnellate di fanghi la cui destinazione finale risulta essere prevalentemente la discarica. La produzione 14

20 Stazioni ecologiche, stato di fatto Allo stato attuale in Provincia di Isernia sono attive 21 stazioni ecologiche, di diversa dimensione e funzione ma prevalentemente costituite da piccole aree situate nei pressi delle discariche di R.S.U, destinate al deposito temporaneo dei rifiuti ingombranti prodotti dai cittadini in ambito comunale. Si prevede a breve termine la messa in funzione di almeno altre 2 stazioni. Complessivamente, nei 52 Comuni della Provincia, si avrebbero quindi 23 strutture. La gestione delle stazioni è prevalentemente a carico degli stessi comuni, tranne il caso del Comune di Isernia dove la gestione viene effettuata dalla ditta Smaltimenti sud s.r.l che è titolare anche del servizio di raccolta e trasporto R.S.U. e della stessa discarica di località Tufo Colonoco, ubicata nel territorio del Comune di Isernia. Ciascuna stazione è usualmente al servizio del solo comune nel quale è collocata. Stato di fatto stazioni ecologiche numero attive 21 previste a breve termine 2 gestione comunale 22 altra gestione 1 Come già accennato, le aree esistenti sul territorio della Provincia non possono essere considerate stazioni ecologiche vere e proprie ma delle semplici piazzole dove è possibile conferire i rifiuti diversi dalle tipologie per le quali è attiva una raccolta specifica. Dall analisi effettuata è possibile definire tali aree proprio come depositi temporanei di rifiuti per lo più ingombranti, nel luogo della loro produzione, accostando quindi la situazione reale alla definizione prevista all articolo 6, lett. m del D.lgs 22/97. Proprio per questa loro caratteristica, la quasi totalità delle arre esistenti è priva di autorizzazione, anche se la Regione Molise, con proprio atto di indirizzo del 27 febbraio 2001, stabiliva i requisiti tecnico-autorizzativi dei cosiddetti centri di raccolta dei beni durevoli e dei rifiuti ingombranti. Gli unici Comuni della Provincia di Isernia che hanno ottenuto l autorizzazione regionale alla gestione dei centri di raccolta sono Montaquila, per il centro di località Chiusa Zeoli e Roccamandolfi per l area individuata in località Petuni. Generalmente i centri di raccolta presenti sono dotati dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalle vigenti norme e sono aperti tutti i giorni nelle ore diurne. Nella tabella seguente è riportata la situazione il dettaglio comunale delle stazioni ecologiche presenti nella Provincia. 15

21 Acquaviva d isernia Agnone Bagnoli del trigno Belmonte del sannio Cantalupo nel sannio Capracotta Carovilli Carpinone Castel del giudice Castelpetroso Castelpizzuto Castel S.Vincenzo Castelverrino Cerro al volturno Chiauci Civitanova del sannio Colli a volturno Conca casale Filignano Forlì del sannio Fornelli Frosolone ISERNIA Longano Macchia d isernia Macchiagodena Miranda Montaquila Montenero v.c Monteroduni Pesche Pescolanciano Pescopennataro Pettoranello di Molise Pietrabbondante Pizzone Poggio sannita Pozzilli Rionero sannitico Roccamandolfi Roccasicura Rocchetta a volturno S.Pietro avellana Sant Agapito S.Maria del Molise S.Angelo del pesco S.Elena sannita Scapoli Sessano del Molise Sesto campano Vastogirardi Venafro NO NO SI NO SI SI SI NO NO NO NO SI NO NO NO SI SI NO SI SI NO NO SI SI SI NO SI SI NO NO SI NO NO SI SI NO NO SI NO SI NO NO NO SI NO SI NO NO NO SI SI NO TOTALE CENTRI 23 16

22 1.3 - IL DESTINO DEI RIFIUTI A SMALTIMENTO. Gli impianti di smaltimento presenti in Provincia di Isernia sono costituiti dalla discarica di Tufo Colonoco, sita nel comune di Isernia, impianto principale per caratteristiche e capacità, ed altri 20 piccoli impianti di valenza comunale, dislocati in diverse zone della Provincia, come evidenziato nelle sottostanti schematizzazioni. n. DISCARICA (località) COMUNE UBICAZIONE DISCARICA STATO ATTUALE 1 BELLADONNA AGNONE CHIUSA 2 TUFO COLONOCO ISERNIA ATTIVA 3 VICENNE BAGNOLI DEL TRIGNO ATTIVA 4 COLLE PIDOCCHIO CAROVILLI ATTIVA 5 PUNTONE CASTELVERRINO ATTIVA 6 PASTOLI CASTEL DEL GIUDICE ATTIVA 7 CHIANELLE COLLI AL VOLTURNO CHIUSA 8 FONTANELLE FROSOLONE ATTIVA 9 SELVASTRELLE CONCA CASALE CHIUSA 10 CASTONE CIVITANOVA DEL SANNIO CHIUSA 11 QUARTICCIOLO FORNELLI ATTIVA 12 BRECCELLA MACCHIAGODENA CHIUSA 13 CASTELVECCHIO MONTAQUILA CHIUSA 14 PRETARA VASTOGIRARDI ATTIVA 15 LA MANDRA PESCOPENNATARO ATTIVA 16 VIGNE LONGHE PIZZONE ATTIVA 17 SENTE POGGIO SANNITA CHIUSA 18 LE FOSSE POZZILLI CHIUSA 19 SELLA S.VENDITTI SESSANO DEL MOLISE CHIUSA 20 COSTA SAN VITO S.PIETRO AVELLANA CHIUSA 21 VICENNE SCAPOLI ATTIVA Nell anno 2001 si presentava lo scenario seguente: n. DISCARICA (località) COMUNE UBICAZIONE DISCARICA STATO COMUNI SERVITI 1 BELLADONNA AGNONE ATTIVA Agnone 2 TUFO COLONOCO ISERNIA ATTIVA Acquaviva d Isernia Capracotta Carpinone Castelpizzuto Cerro al volturno Chiauci Filignano Forlì del Sannio Isernia Longano Macchia d Isernia Miranda - Monteroduni Pesche Pescolanciano Pettoranello di Molise Rionero sannitico Roccasicura S.Pietro avellana S.Agapito S.Angelo del Pesco Sessano del Molise Sesto Campano - Venafro 3 VICENNE BAGNOLI DEL TRIGNO ATTIVA Bagnoli del trigno 4 COLLE PIDOCCHIO CAROVILLI ATTIVA Carovilli Castelverrino Belmonte del sannio 5 PUNTONE CASTELVERRINO ATTIVA Montenero val cocchiara - Pietrabbondante 6 PASTOLI CASTEL DEL GIUDICE ATTIVA Castel del giudice 7 CHIANELLE COLLI AL VOLTURNO ATTIVA Colli al Volturno 17

23 8 FONTANELLE FROSOLONE ATTIVA Frosolone 9 SELVASTRELLE CONCA CASALE ATTIVA Conca Casale 10 CASTONE CIVITANOVA DEL Civitanova del sannio ATTIVA SANNIO 11 QUARTICCIOLO FORNELLI ATTIVA Fornelli 12 BRECCELLA MACCHIAGODENA ATTIVA Macchiagodena 13 CASTELVECCHIO MONTAQUILA ATTIVA Montaquila 14 PRETARA VASTOGIRARDI ATTIVA Vastogirardi 15 LA MANDRA PESCOPENNATARO ATTIVA Pescopennataro 16 VIGNE LONGHE PIZZONE ATTIVA Pizzone Castel S.Vincenzo 17 SENTE POGGIO SANNITA ATTIVA Poggio sannita 18 LE FOSSE POZZILLI ATTIVA Pozzilli 19 SELLA S.VENDITTI SESSANO DEL MOLISE CHIUSA ************** 20 COSTA SAN VITO S.PIETRO AVELLANA CHIUSA ************** 21 VICENNE SCAPOLI ATTIVA Scapoli Rocchetta al Volturno I comuni di Cantalupo nel Sannio, Castelpetroso, Roccamandolfi, Santa Maria del Molise e S.Elena Sannita conferivano i propri rifiuti presso impianti di discarica ubicati nell A.T.O 2 Oggi, invece, gli impianti di discarica per rifiuti solidi urbani attivi nell A.T.O 1 sono i seguenti: n. DISCARICA (località) COMUNE UBICAZIONE DISCARICA COMUNI SERVITI 1 TUFO COLONOCO ISERNIA ACQUAVIA D ISERNIA AGNONE - BAGNOLI DEL TRIGNO CAPRACOTTA CARPINONE CASTELPIZZUTO - CASTEL S.VINCENZO CERRO AL VOLTURNO CHIAUCI COLLI AL VOLTURNO CONCA CASALE FORLI DEL SANNIO ISERNIA LONGANO MACCHIA D ISERNIA MACCHIAGODENA MIRANDA MONTAQUILA MONTERODUNI PESCHE PESCOLANCIANO PETTORANELLO DI MOLISE POGGIO SANNITA POZZILLI ROCCASICURA S.AGAPITO S.ANGELO DEL PESCO SESSANO DEL MOLISE SESTO CAMPANO - VENAFRO 2 CASTONE CIVITANOVA DEL SANNIO CIVITANOVA DEL SANNIO 3 COLLE PIDOCCHIO CAROVILLI CAROVILLI 4 PUNTONE CASTELVERRINO CASTELVERRINO 5 PASTOLI CASTEL DEL GIUDICE CASTEL DEL GIUDICE 6 FONTANELLE FROSOLONE FROSOLONE 7 QUARTICCIOLO FORNELLI FORNELLI 8 PRETARA VASTOGIRARDI VASTOGIRARDI - MONTENERO VAL COCCHIARA - PIETRABBONDANTE 9 LA MANDRA PESCOPENNATARO PESCOPENNATARO 10 VIGNE LONGHE PIZZONE PIZZONE 11 VICENNE SCAPOLI SCAPOLI ROCCHETTA AL VOLTURNO Si evidenzia che gli unici due casi di piccoli impianti a servizio intercomunale sono quelli di località Pretara in agro di Vastogirardi e quello di località Vicenne, nel Comune di Scapoli. 18

24 Anche allo stato attuale alcuni comuni della provincia smaltiscono i propri rifiuti solidi urbani presso discariche ubicate al di fuori del territorio provinciale, come di seguito rappresentato: n. DISCARICA (località) COMUNE UBICAZIONE DISCARICA 1 COLLE S.IANNI MONTAGANO (CB) 2 BOCCHE DI FORLI CASTEL DI SANGRO (AQ) COMUNI SERVITI BELMONTE DEL SANNIO CANTALUPO NEL SANNIO CASTELPETROSO ROCCAMANDOLFI S.MARIA DEL MOLISE S.ELENA SANNITA FILIGNANO RIONERO SANNITICO S.PIETRO AVELLANA STATO ATTUALE ATTIVA ATTIVA Il totale di rifiuti urbani smaltito in provincia di Isernia nel 2001 è stato pari a circa tonnellate; di queste, il 65 % è stato smaltito nell impianto di Tufo Colonoco, nel Comune di Isernia, il 27,59 % nelle discariche comunali mentre la quota restante, pari al 7,41 % è stata smaltita in impianti extra-provinciali. Negli anni successivi al 2001 si è registrato uno spostamento progressivo del flusso dei rifiuti urbani verso impianti di smaltimento ubicati all esterno dell A.T.O n.1, cosi come indica il grafico relativo ai conferimenti dell anno 2002 (circa 2,3%), accompagnato da un leggero aumento (1%) anche per Tufo Colonoco. Con l inizio del 2004, a seguito delle iniziative di cui si è accennato in premessa, si registrerà un sensibile aumento dei conferimenti presso l impianto di Tufo Colonoco dovuto al rientro della quota di flusso esportata negli impianti extra-proviciali ed alla chiusura di alcune discariche comunali. Nelle pagine successive si effettuerà una stima di tale fenomeno. Per i quantitativi di rifiuti complessivamente smaltiti nel 2001 sono disponibili i dati ufficiali forniti dalla Sezione Regionale Catasto Rifiuti Direzione generale A.R.P.A Molise. E d obbligo precisare che i dati relativi all anno 2002 non sono stati ancora validati dal Catasto ma si ritiene siano piuttosto affidabili in quanto forniti direttamente dai Comuni, contestualmente ai dati circa la destinazione finale degli stessi rifiuti. 19

25 CONFERIMENTI R.S.U ANNO ,59% 7,41% 65,00% TUFO COLONOCO ALTRE DISCARICHE IN PROVINCIA ALTRE DISCARICHE FUORI PROVINCIA CONFERIMENTI R.S.U ANNO ,30% 9,70% 66,00% TUFO COLONOCO DISCARICHE COMUNALI IN PROVINCIA DISCARICHE FUORI PROVINCIA 20

26 1.4 - EVOLUZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI Al fine di effettuare alcune valutazioni di ordine generale sull evoluzione della produzione dei rifiuti e dei rendimenti di raccolta differenziata, si riportano i dati complessivi riferiti al 2001, in confronto con quelli E necessario premettere che: i dati finora analizzati, estratti dalle comunicazioni ufficiali della Sezione Regionale Catasto Rifiuti, sono stati riportati senza effettuare alcuna correzione; da un analisi approfondita, mettendo a confronto le produzioni dei singoli comuni rilevate negli anni scorsi e negli anni successivi al 2001 si sono potute notare diverse incongruenze che però, inserite nel contesto generale si compensano ed offrono un quadro complessivo delle produzioni piuttosto affidabile; non si sono presi in considerazione, se pur disponibili, i dati relativi al 2002 in quanto non ancora validati dalla Sezione Regionale del Catasto rifiuti. Si evita, pertanto, in questa fase l analisi a livello dei singoli Comuni che potrebbe distogliere l attenzione dall obbiettivo principale del presente documento ovvero quello di fornire uno strumento di pianificazione per la gestione integrata dei rifiuti. Il trend evolutivo della produzione dei rifiuti solidi urbani complessivamente prodotti nell A.T.O 1 dal 1998 al 2001, escluse le tipologie provenienti dalla raccolta differenziata, registra valori che oscillano da un minimo di ad un massimo di circa tonnellate/anno, con un incremento medio annuo pari a circa 750 tonnellate. In termini percentuali si parla di un incremento complessivo pari a circa il 14% ovvero 3,5% per ciascun anno. Di contro, l incremento complessivo della raccolta differenziata nei quattro anni presi in esame risulta essere pari a circa 450 tonnellate, partendo dalle 448,95 registrate nel 1998 per arrivare alle circa 900 tonnellate del Ponendo ancora una volta i dati in termini percentuali si parla di un incremento complessivo corrispondente a circa il 100% che mediamente equivale al 25% per ogni singolo anno. INCREMENTI DELLA PRODUZIONE DI R.U INDIFFERENZIATI PRODUZIONE R.U INDIFFERENZIATI (t/a) INCREMENTO COMPLESSIVO INCREMENTO MEDIO ANNUO (t/a) % (t/a) % ,06% 755 3,51% INCREMENTI DELLA PRODUZIONE DI R.U DIFFERENZIATI PRODUZIONE R.U DIFFERENZIATI (t/a) INCREMENTO COMPLESSIVO INCREMENTO MEDIO ANNUO (t/a) % (t/a) % 448,5 901,56 453,06 101,02% 113,26 25,25% Si nota una notevole disparità tra l incremento delle raccolte differenziate e l incremento del rifiuto residuo. Non sarebbe stato possibile evidenziare tale differenza se avessimo preso in esame le quantità di rifiuti urbani complessivamente prodotti (R.U indifferenziati + frazione differenziata) in quanto il rapporto tra incremento di produzione R.U indifferenziati 21

27 e raccolte differenziate, in termini di valori assoluti su base annua, è pari rispettivamente all 87 ed al 13%. Si hanno infatti i seguenti valori: incremento della produzione R.S.U (indifferenziati+differenziati) 863,3 tonn.; incremento frazione indifferenziata: 750 tonn. pari all 87% del totale; incremento frazione differenziata: 113,3 tonn. pari al 13% del totale. In fase di maggiore approfondimento sarà necessario valutare, quindi, le dinamiche di crescita delle raccolte differenziate, tenendo anche conto della possibilità che l attivazione di nuovi servizi abbia portato ad intercettare flussi che in precedenza non rientravano nel circuito dei rifiuti urbani (es. frazioni recuperabili quali carta e cartoni dal flusso dei rifiuti assimilati). In considerazione di quanto finora esposto è possibile stimare la produzione di R.S.U indifferenziati per l anno in corso in circa tonnellate, associando ad esso una tolleranza di almeno il 10% motivata da una serie di fattori quali: l origine dei dati utilizzati per i calcoli è rappresentata dai modelli unici di dichiarazione (M.U.D) che molto spesso risultano compilati male o non compilati affatto dai soggetti obbligati; occorre valutare la possibilità che vi siano flussi di rifiuti considerati speciali dalla legge ma che vengono irregolarmente immessi nel sistema pubblico di raccolta e quindi trattati come assimilati agli urbani; non esistono sistemi di pesata che permettano di quantificare con esattezza la produzione di rifiuti solidi urbani prodotti dalla popolazione della provincia di Isernia. Per ottenere i dati relativi alla produzione complessiva degli R.S.U, però, al valore cosi ottenuto, deve sommarsi la quantità di rifiuti proveniente dalle raccolte differenziate che possiamo stimare in circa 1750 tonnellate, considerando i valori di incremento precedentemente ottenuti. Resta comunque valida anche in questo caso, la tolleranza del 10% sopra definita. Si ottiene quindi un dato complessivamente attendibile in quanto corrispondente ad una media di circa 0,86 Kg/ab/giorno, valore che può considerarsi senz altro valido come base di calcolo per le successive stime dei fabbisogni impiantistici del futuro sistema integrato di gestione dei rifiuti dell A.T.O 1. 22

28 1.5 - SINTESI DEGLI TRUMENTI DI PIANIFICAZIONE Considerazioni preliminari Sulla scorta delle migliori e più vicine esperienze in atto, sia dal punto di vista quantitativo che di economicità e "praticità operativa", si illustrano le principali soluzioni tecnicoorganizzative delle raccolte differenziate. Successivamente si indicheranno le soluzioni che potranno essere introdotte nella realtà della Provincia di Isernia. CARTA E CARTONE La raccolta di carta e cartone richiede sistemi organizzativi pratici, di minimo costo di raccolta, grandi volumi disponibili, facilità di conferimento. Per contro, il problema ricorrente di tale tipo di raccolta è la fluttuazione del prezzo di conferimento all'utilizzatore finale e l'attuale, completa mancanza di organizzazione qualiquantitativa dell'offerta, fattore che spesso vanifica ogni sforzo della singola Amministrazione. Senza soffermarsi su questo tema, che sarà affrontato successivamente, vengono illustrate alcune delle tecniche più efficaci per questo tipo di raccolta. Raccolta domiciliare / stradale della frazione carta e cartone L'elemento chiave è la capillarizzazione dei contenitori stradali, l'aumento delle volumetrie disponibili, la facilità d'accesso, la minimizzazione dei tempi di raccolta. In ambiti territoriali senza particolari vincoli urbanistici (non centri storici), la sostituzione della tradizionale campana con cassonetti appositamente costruiti aventi un volume di 2400/3200 litri, consente il conferimento di quantità elevate di carta specialmente da imballaggi, tali da elevare fino a sei volte i quantitativi pro capite annui per questa tipologia di rifiuto. I costi di raccolta e trasporto per unità di peso, organizzata con normale compattatore mono-operatore, vengono drasticamente ridotti rispetto alla tradizionale campana, per la riduzione dei tempi di scarico e il grande incremento della capacità di trasporto dei mezzi. Una volta unificati i contenitori, le gite di raccolta devono essere organizzate su base sovracomunale fino a raggiungere un numero sufficiente di cassonetti svuotati. Le frequenze di svuotamento adottate attualmente variano da 15 a 30 gg. a seconda della localizzazione più o meno favorevole per il cassonetto. Al termine delle gite i mezzi conferiscono ad una stazione di trasferimento dove sono organizzate le partite di materiale che vengono direttamente offerte in cartiera secondo le specifiche esigenze produttive commerciali. Raccolta Domiciliare per Utenze Commerciali e Servizi Una volta individuate le maggiori utenze commerciali e le strutture di servizio (banche, enti pubblici, uffici, ecc.) è possibile organizzare per tipologia e dimensione un servizio unitario di raccolta carta e imballaggi presso la struttura produttiva. Per le utenze commerciali dei centri storici può essere ancora conveniente (o necessaria) la raccolta porta a porta con orario fisso, mediante specifiche micro-gite effettuate con mezzi leggeri che fungono da navetta verso un centro di trasferimento. 23

29 FRAZIONE SECCA E RECUPERABILE Anche per questa tipologia di raccolta esistono positive esperienze di raccolta differenziata, sia a livello di azienda municipalizzata che a livello di azienda privata, si tratta di due metodologie diverse che presentano entrambe aspetti di notevole interesse e convenienza. Sistema multimateriale in cassonetto Il sistema consiste nell'utilizzazione di un cassonetto ordinario e di una gita specifica con mezzi monoperatore mediante il quale vengono recuperati una molteplicità di materie "secche" da sottoporre a valorizzazione e riciclaggio. Con tale sistema vengono recuperati: plastiche, carte e cartoni, tetrapack, contenitori per liquidi, lattine alluminio, lattine banda stagnata, minuteria metallica e altre componenti minori del rifiuto domestico. Si tratta di un sistema che in alcune province italiane sta consentendo, da solo, il recupero di oltre il 12% dei rifiuti urbani presenti nell'area di raccolta (vi è poi da aggiungere la quota di vetro recuperata con le consuete campane). Tale tipo di raccolta multimateriale rappresenta un notevole passo avanti nella integrazione delle raccolte differenziate all'interno del servizio di igiene urbana e anche un primo passo concreto verso un sistema di differenziazione integrale secco/umido. Tale sistema organizzativo richiede quindi, necessariamente una fase di riselezione del materiale in un centro di riqualificazione, confezionamento e vendita che vede quale sistema operativo essenzialmente un banco di cernita manuale per la differenziazione merceologica dei vari prodotti raccolti da inviare al centro di commercializzazione. Sistema Multimateriale in campana E' essenzialmente una tipologia di raccolta differenziata aggiuntiva che consente comunque di ottimizzare un'attrezzatura di raccolta già diffusa e efficace: la campana del vetro. Si tratta essenzialmente di estendere i materiali raccoglibili oltre che al vetro anche a lattine in alluminio, banda stagnata, plastiche e quindi riselezionare a valle con i sistemi meccanizzati. Il sistema consente effettivamente di ottenere migliori risultati rispetto alle campane del vetro in purezza, ma mostra comunque i limiti nel contenitore di raccolta, per scarsa praticità di conferimento, tempi di svuotamento e mancanza di compattazione in fase trasporto. Per quanto sopra, ambedue i sistemi di raccolta multimateriale per il secco potrebbero trovare propri ambiti di applicazione nel territorio della Provincia di Isernia, specie ragionando in fasi temporali di breve o di medio periodo. Oltre a queste tipologie di raccolta multimateriale e stradale, possono essere attuate specifiche gite mirate per utenze particolari (agro alimentari, ristorazione, grande distribuzione) che, come in tutti i casi di raccolte presso categorie omogenee, potranno fornire risultati di alto valore quali quantitativo in funzione della adeguatezza dell' offerta alle esigenze delle singole realtà. FRAZIONE VERDE E ORGANICA La raccolta in modo differenziato della Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano (F.O.R.S.U.), come già detto in precedenza, non viene per nulla effettuata in Provincia di Isernia. Il suo destino è attualmente costituito dallo smaltimento diretto in discarica, nonostante possa essere convenientemente separata ed avviate a forme di recupero concrete come ad esempio il compostaggio. Quando si parla di FORSU, non bisogna intendere solo quelle provenienti dall ambiente domestico (scarti di cucina ecc.), a questa quota è da 24

30 aggiungersi un'altra tipologia organica, per la quale non sono disponibili dati analitici riguardanti la Provincia di Isernia. Si tratta della frazione ligneocellulosica da manutenzione del paesaggio: sfalci, potature e ramaglie provenienti da parchi e giardini. Questa frazione, pur sfuggente ad indagini e censimenti, sempre più di frequente e massivamente, specie in quartieri e frazioni residenziali, finisce nel cassonetto (si tratta, secondo stime prudenziali e incrociate di non meno, in media, di Kg/anno abitante). Nell'ambito poi dei rifiuti assimilabili agli urbani le categorie di prodotti organici potenzialmente compostabili (e che quindi potrebbero non essere destinati allo smaltimento indifferenziato) sono un'ampia gamma, riuniti prevalentemente dalla classifica ISTAT quali K". Di seguito si citano i più evidenti: KOO06: paglia e prodotti di paglia (anche ippodromi); KOO07: scarti di legno provenienti da falegnameria, carpenteria, trucioli e segatura; KO023: scarti in genere dalla produzione alimentare, lavorazione di frutta ed ortaggi, sanse e simili; KO024: scarti vegetali in genere (erbe... verdure) anche da lavorazioni meccaniche(bucce, baccelli, ecc); KO025: residui animali e vegetali dalla estrazione di principi attivi; K0999: altri residui potenzialmente assimilabili ai rifiuti urbani. Per questi ultimi "assimilabili" la statistica non ci aiuta affatto a quantificare la massa. Ma certo si tratta di una quota non trascurabile degli RSU. Nel complesso è chiaro che affrontare il tema della separazione della sostanza organica significa "prendere di petto" il tema degli RSU nel loro complesso, sia in termini quantitativi che a maggior ragione qualitativi. Esperienze in atto e Sistemi Organizzativi Proposti Per quello che riguarda le esperienze in atto, e citando solo come indicazione di tendenza alcune realtà estere, come a Zurigo (500 piazzole di compostaggio in tutta la città) o in Canton Ticino (100 piazze di compostaggio ) si possono menzionare situazioni più vicine e già consolidate in provincia di Rimini, Firenze o Siena. Tali iniziative, in funzione da diversi anni, sono rivolte prioritariamente alla raccolta dell'organico dai "Grandi Produttori" ovvero grande distribuzione e commercianti al dettaglio, ristoranti, mense collettive, mercati ortofrutticoli, industria agro-alimentare, ecc. L'organizzazione del servizio consiste essenzialmente nella distribuzione nominale di idonei contenitori (tipicamente in PVC su ruote da 120 a 320 litri) agli esercizi in attività sul territorio. La gita di raccolta viene effettuata con un semplice mezzo a vasca chiusa, dotata di elevatore voltacontenitori con attacco a pettine. La frequenza di raccolta varia fra la giornaliera e la bisettimanale. I contenitori vengono lavati con cadenza quindicinale. Il prodotto raccolto viene in tutti i casi portato ad impianti di compostaggio per organico da selezione a monte che producono compost di qualità, che in tutti i casi esposti, viene venduto sfuso sul mercato locale dei vivaisti, tloricoltori ecc... (prezzo di riferimento circa da 20 a 40 per tonnellata). L'ultima iniziativa da ricordare, già oggetto di una passata campagna di sensibilizzazione svolta dall amministrazione provinciale di Isernia, è quella in atto nel comune di Figline Valdarno, che è stata recentemente ripresa e potenziata dalla Provincia di Firenze (ripartizione dei contributi di cui all'art.19 D. Lgs. 504/92) allargando l'iniziativa a circa 10 Comuni. Si tratta in sostanza di distribuire alle famiglie che ne facciano richiesta, le attrezzature e le informazioni adatte a sviluppare attività diretta di autosmaltimento tramite il compostaggio familiare di scarti organici dalla cucina e dall'eventuale giardino. Si sottolinea che questo tipo di attività è la via di minor costo per la collettività poiché si limitano le movimentazioni 25

31 e si stimola il cittadino a trattare direttamente una consistente quota del tema "rifiuti". Si pensi, ad esempio, ad abitazioni sparse (sufficientemente diffuse nel territorio della Provincia di Isernia) dove le condizioni ambientali rendono favorevole il compostaggio familiare; in questi casi è evidente che poter ridurre al minimo la frequenza del ritiro delle frazioni "secche" significa un notevole risparmio nei costi di raccolta sommato all'ulteriore risparmio per minore peso di R.S.U. prodotti e da smaltire in discarica. E' naturale che questo tipo di sistema di compostaggio mediante" composter" deve essere affidato con rapporto diretto e fiduciario a persone interessate e disponibili a trattare la materia e che comunque debba essere previsto un servizio di consulenza agli utilizzatori e un programma di verifica dei risultati per monitorare l'andamento della esperienza. A fronte di tale maggiore impegno dovrà essere previsto anche dai regolamenti comunali, la possibilità di ridurre la tariffa, anche in ottemperanza a quanto previsto dalla nuova legislazione in materia di rifiuti D. Lgs. 22/97 (Decreto Ronchi). Organizzazione della Raccolta dell'organico Sulla scorta delle esperienze illustrate e considerati gli obiettivi posti dal Piano Regionale, si propone di avviare i programmi di livello comunale e sovracomunale secondo le seguenti linee: 1. censire a livello comunale e di bacino le "Grandi Utenze" organizzando un servizio specifico, mirato al ritiro della parte umida presso gli utenti commerciali, i ristoranti, le mense e le aziende di confezionamento e trasformazione dei prodotti alimentari. Tale nucleo organizzativo costituirà la base per estendere il servizio in un secondo tempo anche alle utenze domestiche valutando dal punto di vista demografico le aree con maggiore densità abitativa per mirare i primi interventi ai quartieri e frazioni più popolose per effetto anche del turismo nel periodo estivo; 2. attrezzare i territori comunali anche in corrispondenza delle aree destinate alle "Stazioni Ecologiche" di contenitori di buona dimensione (scarrabili o benne) per la raccolta di sfalci, potature e sfridi legnosi da avviare al compostaggio insieme alle frazioni umide; 3. organizzare la distribuzione di composter partendo dalle abitazioni più isolate per incentivare l'autosmaltimento e l'impiego diretto del compost e conseguire gli altri obiettivi di riduzione della frequenza di raccolta del "secco". Parallelamente alla attivazione di questi servizi è necessario che i Comuni, sotto il coordinamento provinciale provvedano ad azioni collaterali di indirizzo ed adeguamento dei regolamenti, in particolare: previsione di un meccanismo di sgravio della tariffa R.S.U. per coloro che partecipano al programma "compostaggio familiare" o "raccolta separata organico" (per gli esercizi); obbligatorietà del conferimento degli sfalci, potature e sfridi legnosi ai punti di raccolta comunali; organizzazione coordinata di una campagna di informazione e sensibilizzazione mirata alla raccolta e compostaggio della frazione organica. 26

32 INGOMBRANTI E BENI DUREVOLI Anche questa categoria di R.S.U. presenta caratteristiche di grande variabilità di flussi spaziali e temporali e spesso sfugge a una quantificazione e qualificazione puntuale. E' comunque una categoria che presenta concrete difficoltà di collettamento in special modo in specifici periodi dell'anno e in concomitanza con i flussi stagionali e turistici. Attualmente il "servizio ingombranti" è affidato alla coscienza del cittadino che (in alcuni casi) ha a disposizione per il conferimento di questa tipologia di rifiuto, quelle aree di deposito temporaneo di cui si è parlato in precedenza, ubicate presso le discariche per R.S.U. Appare chiaro che questo sistema non presenta concreti vantaggi, né in termini economici (per i Comuni che mettono a disposizione il servizio) né in termini ambientali. Da segnalare l'attività meritoria di associazioni e organizzazioni attive in alcune province italiane che operano nel settore recuperando e riciclando sul mercato dell' usato quantitativi di tali beni durevoli. A livello organizzativo comunale o sovracomunale l'iniziativa più efficace per la gestione dei beni durevoli e degli ingombranti sembra essere, ancora una volta, la realizzazione di Stazioni Ecologiche. Iniziative atte in tal senso stanno fornendo risultati eccellenti, specie se affiancate da meccanismi di sconti tariffari per i contenitori. Anche questo argomento viene trattato specificamente nel paragrafo dedicato alle nuove impiantistiche di servizio per le R.D. RIFIUTI URBANI PERICOLOSI Tralasciando ogni ulteriore tentativo di analisi di questa tipologia, la raccolta separata rimane forse una delle più disattese, i sistemi organizzativi proponibili sono essenzialmente: microraccolte specializzate; conferimento diretto presso Stazione ecologica. Il primo sistema che è oggi spesso affidato a terzi (pile, farmaci) può essere notevolmente potenziato a livello di ATO, estendendo il servizio pubblico con contratto a tutte le utenze artigianali e commerciali che utilizzano e commercializzano prodotti che generano rifiuti urbani pericolosi. In analogia a quanto già in parte effettuato per pile e farmaci è possibile chiedere il ritorno dei contenitori vuoti presso i punti di commercializzazione e di utilizzazione di tali prodotti, provvedendo alla stipula di contratti da portare in detrazione alla tariffa di smaltimento degli R.S.U. L'organizzazione a livello di ATO di tali microraccolte, permetterà il conferimento presso stazioni di trasferimento che fungono da centri di stoccaggio preliminare al successivo trasferimento presso i centri di recupero o smaltimento di questi prodotti. Un altro punto di raccolta preferenziale per tali tipologie di Urbani Pericolosi è ancora rappresentato dalle Stazioni Ecologiche, presso le quali sono presenti specifici contenitori per queste raccolte Obiettivi di RD ed azioni per il loro raggiungimento Per quanto riguarda la raccolta differenziata il Piano Regionale di Gestione Rifiuti prevede il raggiungimento degli obbiettivi fissati dal D.lgs 22/97 per il 2003 ovvero il 35%. Naturalmente si tratta di obbiettivi minimi che il presente Piano si prefigge di superare con una serie di iniziative, illustrate nei paragrafi successivi. 27

33 Nella tabella seguente si riporta il confronto tra i dati di raccolta differenziata stimati al 2003 e gli stessi dati, come sarebbero dovuti essere, secondo le previsioni del D.lgs 22/97 ovvero con una percentuale di recupero pari al 35%. VALORE REALE VALORE PREVISTO (tonn) (tonn) (3,57%) 9.681,7 (35%) Come è facile osservare, il valore reale di raccolta differenziata è circa sette volte inferiore al valore previsto dalla norma per il Il Piano Provinciale assume come riferimento per l entrata a regime del nuovo sistema di gestione, l anno In tale anno ipotizza che: - si siano raggiunti gli obbiettivi di raccolta differenziata previsti (35% su RU e RAU); - siano realizzate le Piattaforme di Trasferimento previste; - siano disponibili tutti gli impianti di selezione e valorizzazione di R.S.U previsti; - siano operanti i centri e gli impianti di riciclaggio privati; - sia operante un impianto di sterilizzazione dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo; I flussi da gestire all anno 2008 secondo le previsioni sarebbero: produzione RU+RAU * Frazione secca - Raccolte differenziate (35%) Frazione umida - Rifiuti indifferenziati t t t * stima sulla base della produzione al 2001 (t) con gli incrementi visti in precedenza Il trattamento di selezione della frazione umida dovrà assicurare le seguenti caratteristiche minime: compost 17% pari a 3.867,5 tonnellate cdr 28% pari a tonnellate sovvalli 36,5% pari a 8.303,75 tonnellate perdite di processo 18,5% pari a 4.208,75 tonnellate Indirizzi generali per la riorganizzazione dei servizi Dopo una analisi delle modalità prevalenti di raccolta già attuate sia in Provincia, messe a confronto con i possibili scenari di R.D, si delinea una ipotesi di organizzazione dei servizi basata prevalentemente su raccolte stradali con separazione secco-umido. La frazione secca sarà a sua volta raccolta con modalità monomateriale per carta e cartone e multimateriale per tutte le altre tipologie. La prevalenza delle raccolte di tipo stradale e non domiciliare è motivata sia dalla situazione esistente al momento della stesura del Piano, sia dal fatto che l organizzazione di raccolte domiciliari generalizzate comporterebbe cambiamenti ritenuti eccessivi nell organizzazione dei servizi. La maggior parte dei Comuni, infatti, ha già attivato il servizio di raccolta differenziata che andrebbe soltanto riorganizzato e strutturato in modo tale da renderlo compatibile con gli obbiettivi fissati dal Piano. 28

34 Al fine di creare un sistema organizzato orientato all efficacia ed all economicità, cosi come previsto dal Decreto legislativo 22/97, verranno ora indicati criteri e modalità di base per la riorganizzazione, fermo restando che tutti i Comuni ovvero le Comunità Montane che gestiscono la raccolta differenziata nell ATO, dovranno fare riferimento all Osservatorio Provinciale dei Rifiuti della Provincia il quale, in stretta collaborazione con gli stessi enti nonchè con tutte le strutture private coinvolte, realizzerà un progetto esecutivo finalizzato proprio alla riorganizzazione del servizio di raccolta differenziata ed al monitoraggio in tempo reale dell intero sistema di gestione dei rifiuti nella Provincia. In linea di massima, per la riorganizzazione dei servizi di raccolta differenziata, si stabiliscono i seguenti indirizzi: - il sistema integrato di raccolta differenziata prevede una serie di Piattaforme di Trasferimento organizzate molto probabilmente a livello di Comunità montane; tali stazioni saranno costituite da aree attrezzate dove confluiranno i rifiuti raccolti nei singoli Comuni facenti parte delle Comunità Montane. Laddove esistano già impianti di messa in riserva nel territorio preso in considerazione, ai fini della localizzazione delle stazioni di trasferimento dovranno essere preferite tali aree, prevedendo appositi accordi di collaborazione con i gestori degli impianti; - la frazione secca e la frazione umida degli R.S.U raccolti e stoccati presso le suddette piattaforme, verranno conferiti nei modi e nei tempi più appropriati rispettivamente presso i due impianti previsti, uno di selezione ed uno di valorizzazione. Il primo sarà collocato presso il Polo di selezione di Tufo Colonoco, adiacente alla discarica già operativa mentre per il secondo è preferibile una zona più a sud della Provincia, meglio collegata dal punto di vista viario con le altre Regioni, dove i rifiuti in esso selezionati troveranno la propria destinazione finale. Nell individuazione di tale zona, avranno titolo di precedenza le aree individuate dal presente Piano per la nascita di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti, anche speciali; - il polo di selezione Tufo Colonoco presso il quale giungerà, verosimilmente, tutta la frazione umida degli R.S.U raccolti prevede anche la realizzazione di un impianto di compostaggio che, insieme alla discarica di prima categoria già presente, andranno a soddisfare tutte le esigenze di recupero/smaltimento dei flussi di rifiuto in uscita all impianto di selezione che, di fatto, rappresenta il primo stadio della struttura di recupero; - presso il polo di valorizzazione, invece, confluirà tutta la frazione secca dei rifiuti raccolti che verrà sottoposta alle necessarie operazioni di trattamento (selezione, riduzione volumetrica e pressatura) ottenendo, cosi, una serie di materiali (plastica, vetro, alluminio, metalli, legno ecc.) pronti ad essere reimmessi nei cicli produttivi, tramite i Consorzi di filiera; - i fanghi biologici provenienti dagli impianti di depurazione delle acque reflue urbane, verranno conferiti, tramite le Piattaforme di Trasferimento, presso il polo di selezione ed andranno ad alimentare direttamente l impianto di compostaggio che potrà dedicarsi, in tal modo, anche alla produzione del cosiddetto compost di qualità. - entrato a regime il sistema di gestione, l Osservatorio Provinciale avrà funzioni coordinamento delle ulteriori iniziative di raccolta differenziata sull intero territorio provinciale, mediante informazione ai Comuni e agli utenti; - lo stesso Osservatorio si occuperà di tutte le iniziative orientate alla formazioneinformazione degli utenti e degli operatori del settore mediante iniziative pubblicitarie, tavoli di discussione, corsi ecc., al fine di garantire anche l omogeneità dei servizi offerti (simboli, colori, etc) nell intera Provincia. Nel paragrafo successivo il Piano Provinciale fornisce alcune indicazioni di massima sul dimensionamento dei servizi di raccolta differenziata e sui criteri di riorganizzazione e di 29

35 gestione del nuovo sistema mentre l immagine che segue, riporta il diagramma di flusso relativo all organizzazione del nuovo sistema di gestione Il passaggio al sistema tariffario Il regime TARSU Con l'articolo 33 della L. n. 488/99 (legge finanziaria 2000), che contiene "Disposizioni concernenti la tariffa per la gestione dei rifiuti urbani", al comma 1, stabilisce che la data di soppressione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (Tarsu) di cui al capo III del decreto legislativo 15 novembre 1993, n. 507, non è più quella del 1 gennaio 2000 ma è fissata dai termini previsti dal regime transitorio entro i quali i Comuni devono provvedere all'integrale copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani attraverso la cosiddetta "tariffa Ronchi". Quindi il termine il passaggio da tassa (pagata sulla base della superficie dell'abitazione) a tariffa (pagata sulla base dei rifiuti prodotti) avverrà a decorrere dai termini previsti dal regime transitorio entro i quali i comuni devono provvedere alla integrale copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani attraverso la tariffa. Resta, comunque, ferma la possibilità, in via sperimentale, per i comuni di deliberare l'applicazione della tariffa. Il sistema della TARIFFA Il DPR 27 aprile 1999, n. 158, che disciplina il metodo normalizzato da utilizzarsi per la definizione della tariffa del servizio di gestione dei rifiuti urbani, permette la realizzazione di una delle maggiori novità previste dal decreto Ronchi. Tale decreto attua l'art. 49 del Dlgs 22/97. Gli obiettivi del nuovo sistema tariffario sono i seguenti: 30

36 o raggiungimento della copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio della gestione dei rifiuti urbani ed assimilati; o attuazione dei principi: chi inquina paga, responsabilizzazione e cooperazione di tutti coloro che sono coinvolti nella produzione, distribuzione, utilizzo e consumo dei beni da cui si originano i rifiuti; o incentivazione di comportamenti coerenti con i principi stabiliti dal Dlgs 22/97: riduzione dei rifiuti alla fonte; o massimizzazione del recupero; o minimizzazione dell'utilizzo della discarica; o raggiungimento di obiettivi di efficienza e efficacia nella gestione del servizio, grazie a una corretta analisi e a un controllo delle componenti di costo del servizio stesso. Struttura della tariffa Le condizioni che devono essere rispettate nella definizione della tariffa sono le seguenti: integrale copertura (a regime) dei costi del servizio; articolazione della tariffa per fasce di utenza (domestica e non) e territoriali (per ATO); suddivisione della tariffa in parte fissa e parte variabile; agevolazioni alle utenze domestiche per incentivare la raccolta differenziata (con l'esclusione degli imballaggi, visto che i costi sono a carico del CONAI), in particolare per quel che riguarda la frazione umida; applicazione di una riduzione a favore dei produttori di rifiuti assimilati agli urbani che ne documentino l'invio al recupero. La tariffa, a regime, deve coprire i seguenti costi: o costi operativi di gestione del servizio, costituiti da: costi di gestione dei rifiuti indifferenziati, costi di spazzamento e lavaggio, costi di raccolta e trasporto, costi di trattamento e smaltimento; o costi di gestione della raccolta differenziata: costi della raccolta differenziata per materiale, costi di trattamento e riciclo (al netto dei proventi di materia ed energia derivanti dai rifiuti); in questa componente non sono inclusi i costi relativi alla raccolta dei rifiuti da imballaggio (ricoperti dal CONAI) e i costi relativi alla raccolta dei rifiuti da imballaggio secondari e terziari (a carico di produttori e utilizzatori). Costi comuni, costituiti da: costi amministrativi dell'accertamento, della riscossione e del contenzioso; costi generali di gestione: in questi costi vanno ricompresi quelli relativi al personale, in misura non inferiore al 50% del loro ammontare; costi comuni diversi. Costi d'uso del capitale, costituiti da: ammortamenti; accantonamenti; remunerazione del capitale investito. La tariffa deve essere suddivisa in: parte fissa: determinata sulla base delle componenti essenziale del costo del servizio, indivisibili, in particolare investimenti per le opere e relativi ammortamenti: 31

37 o costi di spazzamento e lavaggio; o costi comuni (accertamento, riscossione, contenzioso, costi generali di gestione, ecc.); o costi d'uso del capitale. parte variabile: è connessa alla gestione del ciclo dei rifiuti e dipende dai quantitativi di rifiuti prodotti dalla singola utenza, deve coprire i seguenti costi: o costi di raccolta e trasporto e trattamento e smaltimento per rifiuti indifferenziati; o costi della raccolta differenziata e del trattamento e recupero dei rifiuti raccolti in maniera differenziata CRITERI DI RIORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL SERVIZIO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA I Comuni sono titolari delle competenze specifiche relative alle modalità della raccolta differenziata che devono essere esercitate in modo associato in ambiti territoriali ottimali (ATO) o in sub ambiti. Ciò è previsto dal D.L. 22/97 e dalle proposte regionali (Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti). Quest ultimo fa corrispondere l'ato n.1 esattamente al territorio della provincia di Isernia, nell ambito del quale, possono essere individuati una serie di sub-ambiti, che per ovvie ragioni si fanno coincidere con il territorio di competenza delle quattro Comunità Montane presenti: sub-ambito n.1, costituito dalla Comunità Montana Centro Pentria ; sub-ambito n.2, costituito dalla Comunità Montana Volturno ; sub-ambito n.3, costituito dalla Comunità Montana Alto Molise ; sub-ambito n.4, costituito dalla Comunità Montana Sannio. Ai fini della redazione del presente progetto, i Comuni di Bagnoli del Trigno, Cantalupo nel Sannio, Castelpetroso, Roccamandolfi e S.Maria del Molise il cui territorio non appartiene a nessuna delle Comunità Montane della Provincia, si considerano facenti parte del subambito territoriale n.4. La medesima soluzione si adotta per il Comune di Isernia che viene incluso nel sub-ambito n.1. La gestione del servizio di raccolta differenziata, che in molti casi è già effettuata dalle Comunità Montane, deve rispettare i seguenti criteri generali: 1. deve essere evitato ogni danno o pericolo per la salute, l'incolumità, la sicurezza delle persone; 2. devono essere salvaguardate la fauna e la flora; 3. deve essere evitato qualsiasi degrado dell'ambiente in forma di inquinamento idrico, atmosferico, del suolo e del sotto suolo emissioni di rumori molesti o di odori fastidiosi; 4. deve essere rispettato il paesaggio ed il decoro urbano; 5. devono essere garantite adeguate condizioni igienico-sanitarie. La nuova gestione del servizio deve perseguire l'equilibrio del rapporto costi-benefici e anche l'equilibrio economico ed ecologico-energetico. Nella valutazione dei benefici, oltre che alle minori spese sostenute per lo smaltimento tradizionale e dei ricavi ottenuti dalle vendite dei materiali e dell'energia recuperata, si 32

38 terrà conto del beneficio ambientale quantizzato in per tonnellata di rifiuto recuperato sulla base dei criteri che saranno stabiliti con apposito atto provinciale Modalità di Informazione all'utenza e Campagna di Sensibilizzazione Ogni Comune, in modo coordinato a livello di ATO o di Sub-ambito, provvederà ad informare la propria cittadinanza del regolamento adottato per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati, dell'organizzazione del servizio e del suo pratico funzionamento. L'informazione dovrà riguardare in modo specifico gli elementi dell'organizzazione della raccolta differenziata che interessano i produttori di rifiuti urbani e assimilati, in particolare dovrà contenere notizie: sulla modalità ed orari di conferimento con l'indicazione delle ubicazioni delle eventuali Stazioni Ecologiche di cui potranno usufruire gli utenti, sui materiali da conferire, sui comportamenti da tenere; sugli incentivi previsti; sulle sanzioni per le eventuali infrazioni. L'informazione avverrà con tutti i mezzi di comunicazione ritenuti efficaci nella situazione concreta, dal manifesto alla televisione, dal coinvolgimento delle scuole al coinvolgimento di grandi strutture commerciali, all'informazione famiglia per famiglia. I Comuni sono tenuti ad informare periodicamente la cittadinanza (almeno una volta all' anno) su i risultati qualitativi, quantitativi ed economici delle raccolte effettuate. I Comuni sono altresì tenuti ad informare i cittadini degli eventuali riconoscimenti di merito a persone singole o raggruppati per ambiti territoriali (quartieri, circoscrizioni, frazioni, ecc.) che si sono distinti nel contributo al buon esito della raccolta differenziata. Allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica e la cittadinanza è compito dei Comuni dare la più ampia divulgazione all'iniziativa di RACCOLTA ORGANIZZATA PER TIPOLOGIA DI RIFIUTI. I Comuni provvederanno autonomamente, anche coordinandosi tra di loro oppure affidando il compito al gestore della raccolta, a stabilire le modalità per la divulgazione dell'iniziativa, avvalendosi anche dei contributi, del materiale informativo e dei mezzi di comunicazione messi a disposizione dalla Regione Molise e dalla Amministrazione Provinciale di Isernia. In particolare dovrà essere predisposto e diffuso un opuscolo contenente le più ampie informazioni sull'organizzazione, nell'ambito comunale, del servizio di raccolta differenziata, con particolare riguardo a: materiali da conferire e modalità di conferimento; ubicazione delle eventuali stazioni ecologiche ed orari di esercizio; ubicazioni delle Piattaforme di Trasferimento; modalità degli eventuali appuntamenti per le raccolte itineranti; modalità per le eventuali raccolte domiciliari; premi ed incentivi per chi contribuisce al buon esito dell'iniziativa Osservatorio Provinciale Rifiuti Ruolo essenziale nell'ambito di un sistema informativo generale sui rifiuti lo dovrà sostenere l'osservatorio Provinciale Rifiuti (O.P.R.IS). L'Osservatorio si dovrà dotare di una 33

39 banca dati elettronica in grado di aggiornare nel tempo le produzioni dei vari flussi di raccolta, dati che saranno utili sia per la gestione delle raccolte, sia per revisionare i piani provinciali o di area, sia per l'eventuale dimensionamento di impianti. L'Osservatorio dovrà definire i flussi di conferimento dei rifiuti, domestici e commerciali, finalizzati al recupero di materie e di energia, produrre analisi sul mercato delle materie prime seconde, in collaborazione anche con i Consorzi Obbligatori, coordinare le attività conseguenti alla pianificazione della Raccolta Differenziata, controllare gli obbiettivi previsti nei piani di R.D. e in ultimo, ma non come importanza, elaborare documentazioni di sostegno all'attività di informazione e formazione. L'Osservatorio Provinciale Rifiuti, dovrà provvedere a pubblicare periodicamente i principali dati informativi acquisiti per dare alle istituzioni locali, regionali e nazionali, un quadro aggiornato sia dell'attività dell'osservatorio che delle iniziative realizzate o in corso e dei risultati conseguiti, nell'ambito ottimale di competenze, nei campi di intervento citati Attrezzatura e impiantistica per la valorizzazione dei rifiuti Uno dei fattori determinanti per il successo di questa nuova filosofia di gestione è l'introduzione di nuove attrezzature e sistemi impiantistici pensati per le raccolte differenziate e per la valorizzazione e ricollocazione dei prodotti recuperati. I settori specifici di intervento sono: Nuove attrezzature di raccolta: Sistemi di trattamento e rivalutazione; Strutture di commercializzazione; Nuove attrezzature di raccolta o Cassonettizzazione della raccolta carta e cartone; o Creazione di Stazioni Ecologiche per punti strategici; o Creazione di Piattaforme di Trasferimento a livello sovracomunale; Sistemi di trattamento e rivalutazione o Realizzazione di platee di compostaggio di livello sovracomunale o di sub bacino per la produzione di ammendanti organici commercializzati nel settore florovivaistico e dei terricciati; o Realizzazione di centri di riqualificazione, valorizzazione e stoccaggio delle materie recuperate; Strutture di commercializzazione o Coordinamento di tutta la struttura comunale che eventualmente opera nel territorio, la quale si incaricherà della collocazione e migliore avviamento al mercato di tutti i prodotti recuperabili (compost, carta, cartoni, plastiche, metalli ecc...). 34

40 1.6.4 Simbologia della Raccolta Differenziata Allo scopo di rendere più efficace il rapporto con l'utenza è auspicabile una simbologia della raccolta differenziata per tutto il territorio provinciale. La simbologia comprende: il logo ed il simbolo grafico caratterizzante la raccolta differenziata nel territorio provinciale; i colori che caratterizzano ciascun materiale oggetto della raccolta differenziata; la segnaletica che guida il comportamento degli utenti; si propongono i seguenti colori: RIFIUTO frazione umida frazione secca multimateriale carta rifiuti compostabili (fanghi biologici da impianti di depurazione, erbe, sfalci ecc) inerti da demolizione beni durevoli e ingombranti pile farmaci "T" e/o "F" COLORE PROPOSTO grigio (cassonetto metallico) o verde giallo bianco marrone verde chiaro arancio rosso rosso + croce bianca azzurro I colori indicati permettono di utilizzare la maggior parte dei contenitori attualmente in uso presso tutti i Comuni della Provincia Adeguamento dei regolamenti comunali Le modalità di organizzazione di tali servizi saranno stabiliti dai Comuni territorialmente competenti e, per essi, dalla Aziende addette al servizio di raccolta. I centri abitati e le parti di territorio comunale in cui tali servizi saranno attivati, dovranno trovare adeguata definizione e rappresentazione cartografica negli specifici regolamenti Comunali Incentivazione della Raccolta Differenziata Nel capitolo delle linee guida La diffusione della Raccolta Differenziata deve essere sostenuta mediante un equilibrato sistema di azioni basate sia su forme di comando - controllo - sanzione, sia su forme di incentivazione. Per gli utenti domestici devono essere privilegiate le forme di incentivazione. Criterio base per incentivare la raccolta differenziata è quello di commisurare il costo del "servizio di smaltimento" alle quantità effettive dei rifiuti che il singolo utente affida ai sistemi di raccolta tradizionale riconoscendo uno "sgravio fiscale" proporzionale alle quantità dei rifiuti effettivamente avviati al riciclaggio come indicato dal D. Lgs. 22/97 dove è stabilito che "la tariffa si compone anche con riferimento alla quota, rapportata alle quantità, di rifiuti conferiti a servizio pubblico". Il medesimo decreto prevede che a partire dal 1/01/1999 i Comuni determinino le modalità di fissazione della nuova tariffa. Ogni altra forma di incentivazione, premi materiali per il conseguimento di particolari risultati (come ad esempio l istituzione di un sistema che preveda la corresponsione di 35

41 buoni da spendere presso supermercati a tutti i cittadini che dimostrino di aver raggiunto determinati obbiettivi di raccolta differenziata), attestati di benemerenza, ecc. potrà essere disposta dai Comuni. I Comuni potranno favorire le iniziative di volontariato in collaborazione dei servizi comunali; tale collaborazione non dovrà tuttavia costituire aggravi o di costi rispetto alla gestione diretta dei servizi, né occasione di remunerazione delle iniziative stesse La Stazione Ecologica e la Piattaforma di Trasferimento Nel capitolo dedicato agli indirizzi generali per la riorganizzazione del servizio si era accennato alle Piattaforme di Trasferimento da realizzare a livello sovracomunale ed in particolar modo a livello di Comunità Montane, successivamente indicate come sub-ambiti territoriali per la realizzazione del sistema integrato di gestione. In seguito, parlando di nuove attrezzature necessarie si è invece accennato alla creazione di Stazioni Ecologiche di quartiere o di frazione e di cassonettizzazione del servizio di raccolta di carta e cartone. Al fine di chiarire tali concetti si riportano le seguenti definizioni: Il concetto tradizionale di Stazione Ecologica prevede un'area attrezzata e custodita a carattere comunale presso la quale oltre ai cittadini anche i produttori di rifiuti assimilati agli urbani possono conferire carta, cartone, vetro, plastica, rifiuti ingombranti, ferro, urbani pericolosi, etichettati "T" e/o "F" e tutte quelle categorie di rifiuti che saranno indicate dall'ente gestore. Nel presente progetto questo concetto viene invece associato a strutture aventi le medesime finalità, ma posizionate in aree strategiche quali centri commerciali, ipermercati ecc. che vengono cosi coinvolti nella gestione integrata dei rifiuti come soggetti attivi, con modalità che illustreremo più avanti. Naturalmente, vista in quest ottica la Stazione Ecologica sarà limitata solo ad alcune tipologie di rifiuto da raccolta differenziata (carta, vetro e plastica), facilmente trasportabili dal soggetto conferente; Per Piattaforma di Trasferimento si intende uno spazio sovracomunale attrezzato a stoccaggio temporaneo dei rifiuti prodotti nei singoli Comuni serviti, già raccolti in modo differenziato tramite i sistemi tradizionali (campane, cassonetti) o tramite le Stazioni Ecologiche, ove presenti; l'area dovrà essere recintata, illuminata e pavimentata nelle zone di alloggiamento dei contenitori. La piattaforma cosi concepita potrebbe addirittura essere dotata di specifiche attrezzature e di adeguate aree per la movimentazione dei rifiuti differenziati, assumendo la dimensione di vera e propria piattaforma di stoccaggio, cosi come previsto dai vari Consorzi obbligatori (CONAI COBAT ecc.) con i quali possono essere stabiliti appositi accordi per il ritiro dei rifiuti raccolti. Per Cassonettizzazione della raccolta di carta e cartone si intende, sostanzialmente, la sostituzione delle tradizionali campane utilizzate attualmente, con cassonetti con volume di 2400/3200 litri che facilitano notevolmente i conferimenti anche da parte delle piccole attività commerciali e permettono la raccolta con autocompattatore, ottimizzando cosi i costi di raccolta e trasporto. L applicazione di tale concetto risulta ancor più efficace se consideriamo i produttori maggiori di questa tipologia di rifiuto (piccole e medie imprese che utilizzano imballaggi in cartone). Ubicando nei loro pressi i cassoni piuttosto che le classiche campane, si contribuisce ad incrementare di molto la raccolta della carta e del cartone, convogliando la totalità del flusso di produzione verso il servizio pubblico, a beneficio dell intero sistema di recupero. Come è facile capire, i concetti cosi espressi di stazione ecologica e di piattaforma di 36

42 trasferimento sono molto simili, la differenza fondamentale tra essi è nel soggetto che vi conferisce il rifiuto: la Stazione ecologica, nelle varie forme che può assumere, è dedicata esclusivamente al cittadino mentre la piattaforma è una tappa intermedia nel trasporto dei rifiuti tra il luogo di produzione e la destinazione finale del rifiuto stesso ed è riservata, prevalentemente, agli operatori del settore. Nulla toglie che in fase progettuale venga previsto il suo utilizzo anche da parte del cittadino, creando cosi una struttura ibrida, che meglio si adatta ad alcune situazioni reali. Tutti e due i concetti esposti vanno comunque considerati la base su cui incentrare le future politiche di gestione dei rifiuti in quanto costituiscono un modello più articolato di organizzazione della raccolta differenziata pur non abbandonando il sistema originario delle campane o cassonetti. Lavorando in questa direzione, si prevede di realizzare nella provincia di Isernia, Stazioni Ecologiche e Piattaforme di Trasferimento dei rifiuti individuando, per queste ultime, due modelli standard: uno valido per bacini di utenza fino a abitanti (tipo A) e l'altro da a abitanti (tipo B). L'ubicazione definitiva delle Stazioni Ecologiche e Piattaforme di Trasferimento sarà stabilita in maniera coordinata dai Comune competenti territorialmente e dovrà essere riportata nel Regolamento Comunale mediante adeguata rappresentazione planimetrica. Tale planimetria ecologica dovrà essere esposta al pubblico ad ogni variazione di ubicazione delle Stazioni e delle Piattaforme dovrà comportare l'adeguato aggiornamento della planimetria stessa. Le Piattaforme di Trasferimento dovranno essere individuate con apposita segnaletica stradale e dovranno essere illuminate in modo consono. Al fine di agevolare il comportamento degli utenti, i contenitori della stazione e/o piattaforma dovranno essere conformi, nelle colorazioni e nelle diciture, alle prescrizioni impartite dall' Amministrazione Provinciale, sui contenitori stessi dovranno essere apposti specifici adesivi con diciture e colori per ogni frazione di materiale, unificati per l'intero territorio provinciale o, meglio, per l'intera Regione Molise. Sulla base dell individuazione di sub-ambiti territoriali, si vanno a rapportare le indagini conoscitive precedentemente effettuate, a tali ambiti. Nelle tabelle e nelle figure che seguono, sono indicati i risultati ottenuti. SUB-AMBITO TERRITORIALE N.1 COMUNI SUPERFICE (Kmq) DENSITA' ABITANTIDEMOGRAFICA (ab/kmq) RSU PRODOTTI (t/a) PRODUZIONE PRO-CAPITE (Kg/anno) Carovilli ,59 204, ,999 Castelpizzuto ,53 37, ,348 Forlì del sannio ,06 231, ,886 Isernia , , ,760 Longano ,14 206, ,921 Macchia d'isernia ,00 259, ,866 Miranda ,10 294, ,225 Monteroduni ,38 672, ,983 Pesche ,92 290, ,448 Roccasicura ,41 184, ,116 S.Agapito ,20 324, ,496 media media TOTALE , , ,641 *Comuni che non fanno ufficialmente parte della Comunità Montana di riferimento 37

43 SUB-AMBITO TERRITORIALE N.2 COMUNI SUPERFICE (Kmq) DENSITA' ABITANTIDEMOGRAFICA (ab/kmq) RSU PRODOTTI (t/a) PRODUZIONE PRO-CAPITE (Kg/anno) Acquaviva d'isernia ,64 113, ,839 Castel S.Vincenzo ,73 84, ,122 Cerro al Volturno ,70 396, ,670 Colli al Volturno ,13 205, ,078 Conca casale ,36 17,692 65,284 Filignano ,94 103, ,367 Fornelli ,25 371, ,411 Montaquila ,56 660, ,782 Montenero val cocchiara ,19 71, ,026 Pizzone ,24 72, ,059 Pozzilli ,21 532, ,745 Rionero sannitico ,34 199, ,318 Rocchetta a Volturno ,17 179, ,568 Scapoli ,38 157, ,509 Sesto campano ,45 564, ,062 Venafro , , ,284 media media TOTALE , , ,445 SUB-AMBITO TERRITORIALE N.3 COMUNI SUPERFICE (Kmq) DENSITA' ABITANTIDEMOGRAFICA (ab/kmq) RSU PRODOTTI (t/a) PRODUZIONE PRO-CAPITE (Kg/anno) Agnone , , ,319 Belmonte del Sannio ,45 69,000 74,273 Capracotta ,43 351, ,170 Castel del Giudice ,47 41, ,896 Castelverrino ,17 6,960 48,000 Pescopennataro ,11 73, ,540 Pietrabbondante ,70 153, ,240 Poggio sannita ,30 44,313 45,873 S.Pietro avellana ,39 136, ,653 S.Angelo del pesco ,73 144, ,499 Vastogirardi ,52 217, ,768 media media TOTALE , , ,839 38

44 COMUNI SUB-AMBITO TERRITORIALE N.4 SUPERFICE (Kmq) DENSITA' ABITANTIDEMOGRAFICA (ab/kmq) RSU PRODUZIONE PRODOTTI PRO-CAPITE (t/a) (Kg/anno) Bagnoli del Trigno ,64 380, ,410 Cantalupo nel sannio ,00 418, ,920 Carpinone ,63 387, ,473 Castelpetroso ,14 706, ,092 Chiauci ,27 108, ,765 Civitanova del Sannio ,96 705, ,143 Frosolone ,88 460, ,565 Macchiagodena ,47 374, ,947 Pescolanciano ,09 286, ,067 Pettoranello di Molise ,13 113, ,993 Roccamandolfi ,72 353, ,139 S.Elena sannita ,43 137, ,265 S.Maria del Molise ,76 232, ,895 Sessano del Molise ,92 44,427 46,375 media media TOTALE , , ,718 *Comuni che non fanno ufficialmente parte della Comunità Montana di riferimento 39

45 I valori di produzione riportati nelle tabelle di cui sopra, sono quelli ufficiali comunicati dalla Sezione Regionale del Catasto dei Rifiuti, riferiti all anno Applicando ad essi le stime degli incrementi di produzione previsti per i prossimi anni (pari a circa il 4,5% annuo) si ottengono i dati relativi all anno 2008: 40

46 SUB-AMBITO TERRITORIALE VALORE DI PRODUZIONE R.S.U STIMATO (tonn.) Sub-ambito n.1 (com. mont. Centro Pentria) Sub-ambito n.2 (com. mont. Volturno) Sub-ambito n.3 (com. mont. Alto Molise) Sub-ambito n.4 (com. mont. Sannio) TOTALE Considerando l obbiettivo minimo di raccolta differenziata del 35% si avranno i seguenti valori: SUB-AMBITO TERRITORIALE RIFIUTI URBANI INDIFFERENZIATI (tonn.) RACCOLTA DIFFERENZIATA (tonn.) Sub-ambito n.1 (com. mont. Centro Pentria) Sub-ambito n.2 (com. mont. Volturno) Sub-ambito n.3 (com. mont. Alto Molise) Sub-ambito n.4 (com. mont. Sannio) TOTALE Localizzazione delle Stazioni Ecologiche e delle Piattaforme di Trasferimento Come anticipato il presente Piano si prefigge di fornire modelli standard per la realizzazione di stazioni ecologiche e di piattaforme di trasferimento per diversi bacini di utenza. A tale scopo si vanno ad analizzare le caratteristiche salienti dei sub-ambiti individuati. Sub-ambito n.1 Prima di passare alla fase progettuale vera e propria occorre fare alcune precisazioni: nel territorio del sub-ambito n.1 ricadono sia il previsto Polo di trattamento di Tufo Colonoco (la cui collocazione la possiamo definire baricentrica rispetto alla posizione di almeno sei dei dodici Comuni appartenenti al sub-ambito), sia l area già individuata per la realizzazione dell impianto di sterilizzazione per rifiuti speciali pericolosi a rischio infettivo, (anch essa baricentrica rispetto alla posizione dei restanti sei Comuni del sub-ambito n.1); in posizione centrale, molto vicino e ben collegato dal punto di vista viario, vi è il comune capoluogo, Isernia, che concentra il 65% della produzione complessiva di rifiuti del subambito. Pertanto appare evidente che i Comuni di Isernia, Pesche, Miranda, Forlì del Sannio, Roccasicura ed anche Carovilli possano conferire i propri rifiuti direttamente presso il centro di Tufo Colonoco che dovrà prevedere, quindi, una adeguata struttura di ricezione e stoccaggio in luogo della Piattaforma di Trasferimento mentre per i Comuni di Macchia d Isernia, Longano, Castelpizzuto, Monteroduni e S.Agapito è necessario prevederne una di tipo A (per bacino di utenza fino a abitanti), la cui collocazione naturale è sicuramente l area individuata per l impianto di sterilizzazione. Sub-ambito n.2 41

47 Caratteristiche quali la conformazione del territorio, la collocazione geografica dei Comuni che ne fanno parte, i collegamenti viari e la presenza dell area industriale più importante dell ATO1, fanno del sub-ambito n.2 la zona da sottoporre a maggiore attenzione per quanto riguarda la riorganizzazione della gestione dei rifiuti. In linea di massima, limitando il capo di azione alla produzione di rifiuti urbani, possiamo prevedere la realizzazione di due piattaforme di trasferimento di tipo B, una più importante, localizzata nell ambito della zona industriale del Comune di Pozzilli, dove sono ubicate diverse aziende che già effettuano la gestione di rifiuti speciali ed una seconda, nel territorio del Comune di Cerro al Volturno. Tale zona, infatti, risulta essere baricentrica e strategica rispetto a tutti i Comuni situati a nord del sub-ambito, oltre che agevole da raggiungere sia per i mezzi che dai Comuni vi conferiscono i rifiuti, sia per i convogli che li accompagneranno alla loro destinazione finale. Naturalmente, per la piattaforma da ubicare nella zona industriale di Pozzilli, sarà preferibile utilizzare le aree già adibite al trattamento di rifiuti, previo accordo con i gestori delle aziende che esercitano tali attività. Sarà opportuno, inoltre, attivare ulteriori servizi collegati alla raccolta differenziata (come ad esempio la cassonettizzazione ), destinati alle esigenze specifiche delle aziende presenti nel nucleo, nell ottica di integrare sempre più il sistema di gestione dei rifiuti. Sub-ambito n.3 Il sub-ambito n.3 è quello che presenta le maggiori difficoltà dal punto di vista logistico ed organizzativo, legate principalmente alla dislocazione geografica dei Comuni che ne fanno parte ed alle avverse condizioni climatiche cui sono sottoposti nel periodo invernale. Nonostante le difficoltà si è azzardata anche qui una ipotesi di localizzazione delle Piattaforme di Trasferimento. Anche per il sub-ambito n.3 si è scelto di ubicare due piattaforme, questa volta entrambe di tipo A, una ricadente nel territorio del Comune di Capracotta ed una nel territorio compreso tra i Comuni di Castelverrino e di Agnone nel rispetto, ovviamente, di tutti i vincoli imposti dagli eventuali piani di tutela ambientale e dal Piano Regionale di Gestione. La prima sarà al servizio dei seguenti comuni: Capracotta, Castel del Giudice, S.Angelo del Pesco, Pescopennataro, S.Pietro Avellana e Vastogirardi, che sommano circa abitanti mentre la seconda verrà utilizzata dai Comuni di: Agnone, Belmonte del Sannio, Castelverrino, Pietrabbondante e Poggio Sannita che formano un bacino di utenza di circa unità. Sub-ambito n.4 Nel comprensorio identificato come sub-ambito territoriale n.4 ricadono ben cinque Comuni che, come si è già accennato, non fanno ufficialmente parte della Comunità Montana Sannio che consideriamo l Ente sovracomunale di riferimento. Del resto neanche il territorio di competenza delle C.M. Alto Molise e Centro Pentria coincidono esattamente con i perimetri dei sub-ambiti ad esse associati. Nella individuazione di questi ultimi, infatti, prima di ogni altro vincolo si è tenuto conto dei principi di efficacia ed economicità del sistema di gestione dei rifiuti e quindi della vicinanza delle piattaforme ai luoghi di produzione dei rifiuti stessi. Si è cosi proceduto nel determinare i fabbisogni del sub-ambito; le piattaforme previste sono anche qui due, entrambe di tipo A, che si dividono il bacino di utenza complessivo (pari a circa unità), nel seguente modo: la piattaforma più a nord è prevista nell area di competenza del Comune di Civitanova del Sannio e coinvolge i Comuni di Bagnoli del Trigno, Civitanova del Sannio, Chiauci, Pescolanciano, Sessano del Molise e Frosolone, coprendo il 47% circa (7.500 abitanti) del bacino di utenza. L altro centro sarà ubicato, invece, nel territorio compreso tra i Comuni di S. Maria del Molise e Macchiagodena e servirà al conferimento dei rifiuti prodotti da Carpinone, 42

48 Pettoranello di Molise, Roccamandolfi, Cantalupo nel Sannio, S.Maria del Molise, Macchiagodena e S.Elena Sannita. Il quadro riassuntivo dei fabbisogni è cosi composto: AMBITO TERRITORIALE Sub-ambito n.1 Sub-ambito n.2 INTERVENTI adeguamento del Polo di selezione Tufo Colonoco alla ricezione diretta dei conferimenti relativi ai Comuni limitrofi; realizzazione ex-novo di una Piattaforma di tipo A realizzazione di due Piattaforma di tipo B attivazione di servizi di raccolta differenziata specifici per le aziende del nucleo industriale Sub-ambito n.3 realizzazione di due Piattaforme di tipo A Sub-ambito n.4 realizzazione di due piattaforme di tipo A Alla schematizzazione riassuntiva degli interventi va aggiunta la localizzazione del Polo di Valorizzazione che, come accennato precedentemente, si prevede nella zona meridionale del territorio dell ATO. Si riportano di seguito le schematizzazioni e la rappresentazione grafica del nuovo sistema dei conferimenti basato sulle Piattaforme di Trasferimento. SUB-AMBITO TERRITORIALE N.1 PIATTAFORMA "1A - TUFO COLONOCO" PIATTAFORMA "1B" ABITANTI 1A ABITANTI 1B Carovilli Castelpizzuto 158 Forlì del sannio 834 Isernia Longano 773 Macchia d'isernia 969 Miranda Monteroduni Pesche Roccasicura 679 S.Agapito BACINI DI UTENZA

49 SUB-AMBITO TERRITORIALE N.2 PIATTAFORMA "2A" PIATTAFORMA "2B" ABITANTI 2A ABITANTI 2B Acquaviva d'isernia 485 Castel S.Vincenzo 588 Cerro al Volturno Colli al Volturno Conca casale 271 Filignano 830 Fornelli Montaquila Montenero val cocchiara 613 Pizzone 338 Pozzilli Rionero sannitico Rocchetta a Volturno Scapoli 950 Sesto campano Venafro BACINI DI UTENZA , ,00 SUB-AMBITO TERRITORIALE N.3 PIATTAFORMA "3A" PIATTAFORMA "3B" ABITANTI 3A ABITANTI 3B Agnone 5903 Belmonte del Sannio 929 Capracotta 1152 Castel del Giudice 367 Castelverrino 145 Pescopennataro 398 Pietrabbondante 964 Poggio sannita 966 S.Pietro avellana 677 S.Angelo del pesco 431 Vastogirardi 811 BACINI DI UTENZA

50 SUB-AMBITO TERRITORIALE N.4 PIATTAFORMA "4A" PIATTAFORMA "4B" ABITANTI 4A ABITANTI 4B Bagnoli del Trigno 887 Cantalupo nel sannio 765 Carpinone 1268 Castelpetroso 1719 Chiauci 289 Civitanova del Sannio 988 Frosolone 3424 Macchiagodena 2090 Pescolanciano 1026 Pettoranello di Molise 437 Roccamandolfi 1098 S.Elena sannita 272 S.Maria del Molise 829 Sessano del Molise 958 BACINI DI UTENZA

51 46

52 1.6.9 Elementi per il dimensionamento di una Piattaforma di Trasferimento. I rifiuti conferibili in una Piattaforma devono essere tutti quelli prodotti nell ambito dei Comuni che appartengono al sub-ambito ovvero: Carta, Vetro, Plastica, Ingombranti, Verde da potatura e sfalci, materiali inerti provenienti da modesti lavori edili effettuati negli appartamenti e RUP. Per poter fare delle valutazioni quantitative sulle Piattaforme di Trasferimento, definito un bacino di utenza medio di abitanti per le Piattaforme di tipo A e di abitanti per quelle di tipo B, si devono stimare i quantitativi prodotti per le varie frazioni merceologiche, indipendentemente dalle modalità di raccolta. A questo scopo è necessario fare riferimento ad analisi merceologiche dei rifiuti urbani e, pertanto, si rimanda alle indagini effettuate nella prima parte del Piano che andiamo adesso a rapportare alla dimensione di sub-ambito territoriale e bacino di utenza di ogni singola Piattaforma. Sub-ambito n.1 ABITANTI SUB-AMBITO N.1 - PIATTAFORMA "1A/TUFO COLONOCO" TOTALE COMP. MERCEOLOGICA R.D (tonn) Tipologia % PRODUZIONE PROCAPITE (Kg./ab/anno) PRODUZIONE TOTALE (t/a) Carta e cartone 63,38 78, ,710 Vetro 6,82 8, ,167 Plastica 3,5 4, ,051 Beni durevoli 25,86 32, ,539 Metalli 0,03 0,037 0,985 Rifiuti pericolosi 0,41 0,511 13,598 Indifferenziato *** 231, ,595 TOTALE ABITANTI SUB-AMBITO N.1 - PIATTAFORMA "1B" TOTALE R.D COMP. MERCEOLOGICA (tonn) Tipologia % PRODUZIONE PROCAPITE (Kg/ab./anno) PRODUZIONE TOTALE (t/a) Carta e cartone 63,38 78, ,784 Vetro 6,82 8,499 48,079 Plastica 3,5 4,361 24,670 Beni durevoli 25,86 32, ,297 Metalli 0,03 0,037 0,209 Rifiuti pericolosi 0,41 0,511 2,891 Indifferenziato *** 231, ,414 TOTALE

53 Sub-ambito n.2 ABITANTI SUB-AMBITO N.2 - PIATTAFORMA "2A" TOTALE COMP. MERCEOLOGICA R.D (tonn) Tipologia % PRODUZIONE PROCAPITE (Kg/ab./anno) PRODUZIONE TOTALE (t/a) Carta e cartone 20,46 30, ,488 Vetro 38,15 56, ,666 Plastica 10,22 15, ,095 Beni durevoli 6,51 9,665 99,424 Metalli 24,11 35, ,233 Rifiuti pericolosi 0,54 0,802 8,250 Indifferenziato *** 275, ,239 TOTALE ABITANTI SUB-AMBITO N.2 - PIATTAFORMA "2B" TOTALE COMP. MERCEOLOGICA R.D (tonn) Tipologia % PRODUZIONE PROCAPITE (Kg/ab./anno) PRODUZIONE TOTALE (t/a) Carta e cartone 20,46 30, ,601 Vetro 38,15 56, ,933 Plastica 10,22 15, ,510 Beni durevoli 6,51 9, ,319 Metalli 24,11 35, ,992 Rifiuti pericolosi 0,54 0,802 16,042 Indifferenziato *** 275, ,771 TOTALE Sub-ambito n.3 ABITANTI SUB-AMBITO N.3 - PIATTAFORMA "3A" TOTALE COMP. MERCEOLOGICA R.D (tonn) Tipologia % PRODUZIONE PROCAPITE (Kg/ab./anno) PRODUZIONE TOTALE (t/a) Carta e cartone 27,68 31, ,822 Vetro 41,06 46, ,222 Plastica 11,05 12,574 48,234 Beni durevoli 4,94 5,621 21,562 Metalli 15,05 17,125 65,692 Rifiuti pericolosi 0,22 0,250 0,959 Indifferenziato *** 211, ,367 TOTALE

54 ABITANTI SUB-AMBITO N.3 - PIATTAFORMA "3B" TOTALE COMP. MERCEOLOGICA R.D (tonn) Tipologia % PRODUZIONE PROCAPITE (Kg/ab./anno) PRODUZIONE TOTALE (t/a) Carta e cartone 27,68 31, ,544 Vetro 41,06 46, ,144 Plastica 11,05 12, ,997 Beni durevoli 4,94 5,621 50,066 Metalli 15,05 17, ,532 Rifiuti pericolosi 0,22 0,250 2,227 Indifferenziato *** 211, ,630 TOTALE Sub-ambito n.4 ABITANTI SUB-AMBITO N.4 - PIATTAFORMA "4A" TOTALE COMP. MERCEOLOGICA R.D (tonn) Tipologia % PRODUZIONE PROCAPITE (Kg/ab./anno) PRODUZIONE TOTALE (t/a) Carta e cartone 24,77 35, ,578 Vetro 60,69 86, ,558 Plastica 9,11 12, ,816 Beni durevoli 4,25 6,043 51,233 Metalli 0,91 1,294 10,971 Rifiuti pericolosi 0,27 0,384 3,256 Indifferenziato *** 264, ,616 TOTALE ABITANTI SUB-AMBITO N.4 - PIATTAFORMA "4B" TOTALE COMP. MERCEOLOGICA R.D (tonn) Tipologia % PRODUZIONE PROCAPITE (Kg/ab./anno) PRODUZIONE TOTALE (t/a) Carta e cartone 24,77 35, ,671 Vetro 60,69 86, ,380 Plastica 9,11 12,953 98,080 Beni durevoli 4,25 6,043 45,758 Metalli 0,91 1,294 9,798 Rifiuti pericolosi 0,27 0,384 2,908 Indifferenziato *** 264, ,387 TOTALE

55 I valori di produzione riportati, si riferiscono alla stima per l anno 2008, con percentuale di raccolta differenziata del 35%. La produzione dei fanghi provenienti dalla depurazione di acque reflue urbane prevista per il 2008 è pari a circa 300 tonnellate, che possiamo cosi suddividere: SUB AMBITO TERRITORIALE QUANTITA (t/a) % Sub-ambito n % Sub-ambito n % Sub-ambito n % Sub-ambito n % I volumi da assegnare ai contenitori delle raccolte differenziate ed il conseguente dimensionamento delle aree delle Piattaforme di Trasferimento dipendono oltre che dai quantitativi di rifiuti conferiti in relazione al bacino servito, anche dalla frequenza di svuotamento dei contenitori stessi Modello di Piattaforma di Trasferimento Si è detto in precedenza che nel territorio dell ATO è prevista la realizzazione ex novo di sette Piattaforme di Trasferimento dei rifiuti, di cui cinque di tipo A (per un bacino di utenza fino a abitanti) e due di tipo B (da a ). Sostanzialmente, le due tipologie differiscono solo nel numero di contenitori di cui saranno composte, naturalmente, nella loro dimensione fisica. Al fine di evitare inutili ripetizioni, quindi, si forniscono gli elementi e le indicazioni di base per la realizzazione di una Piattaforma tipo ad elevata modularità, affinchè possa essere utilizzata per l applicazione pratica di entrambe le tipologie previste nel Piano. Si ritiene di sfruttare il concetto di modularità non solo per adattare le dimensioni della Piattaforma all evolversi delle esigenze di carattere sovracomunale ma anche per renderla fruibile direttamente dal cittadino che abbia la necessità di disfarsi del vecchio elettrodomestico o dei rifiuti generati dagli interventi fai da te sulla propria abitazione (rifiuti inerti da ristrutturazioni, sostituzione caldaia ecc) o sull automobile (batteria, olio motore ecc.). La prospettiva, quindi, è quella di fondere i concetti già espressi di Piattaforma di Trasferimento e di Stazione Ecologica, nella sua accezione classica, in un unica struttura che renda possibile ottimizzarne al massimo i costi sia di realizzazione che di gestione. Tutti i progetti delle strutture previste nel presente Piano, inoltre, dovranno seguire le indicazioni e le linee guida predisposte dall Osservatorio Provinciale dei Rifiuti, relative alla realizzazione dei sistemi di controllo informatizzati per la gestione dei flussi di entrata e uscita dei quantitativi conferiti e in prospettiva anche della tariffa. Pertanto, la Piattaforma tipo è dotata di una plancia computerizzata con software dedicati per la gestione generale dell'impianto come per la gestione delle tariffe. Elementi per il dimensionamento della Piattaforma di Trasferimento le aree distinte di una Piattaforma sono le seguenti: zona ricezione con il box per il custode e l alloggiamento delle attrezzature elettroniche ed informatiche ed eventuale pesa automezzi; area coperta da tettoia a struttura metallica, dove poter alloggiare containers di metri cubi per i rifiuti provenienti dai Comuni (R.S.U indifferenziati, rifiuti compostabili e frazioni secche quali carta, vetro, plastica, ingombranti, inerti). Per i 50

56 rifiuti indifferenziati e per tutte le altre tipologie per le quali sia possibile ed opportuno, si prevede l utilizzo di container chiusi con portelle a comando idraulico o compattatori scarrabili. Tale area sarà progettata anche per l utilizzo diretto da parte del cittadino; edificio in muratura o pannelli in C/S per l'alloggiamento dei contenitori speciali destinati ai rifiuti urbani pericolosi (pile,farmaci scaduti, rifiuti etichettati T e/o F, batterie per autoveicoli abbandonate, contenitori per fitofarmaci, oli esausti, mangialattine ecc...); un'area tecnologica dove saranno ospitate eventuali attrezzature di servizio. ove possibile e compatibile con gli spazi della piattaforma è opportuno prevedere anche un locale chiuso in cui raccogliere, stoccare e distribuire (gratuitamente o a pagamento) mobili ed altro in buone condizioni atti ad essere riusati; Per il Dimensionamento specifico delle Piattaforme, inteso come numero di contenitori necessari, attrezzature ecc. si potrà fare riferimento alle analisi merceologiche effettuate nel precedente paragrafo. Ubicazione L'ubicazione della Piattaforma dovrà essere tale da evitare un impatto visivo sgradevole. Sarà opportuno circondarla di vegetazione arborea o rivestire le strutture prefabbricate con materiali in grado di mimetizzarla quanto più è possibile con l ambiente circostante (pietre, mattoncini ecc.). Al tempo stesso dovrà essere di facile accesso da parte dei mezzi satellite comunali che, molto spesso, sono piccoli autocarri e degli utenti privati provvisti di automezzi propri. Si dovrà anche tenere conto della dislocazione sul territorio delle attività commerciali ed artigianali per rendere loro agevole il conferimento diretto. In linea di massima si indicano come idonee le seguenti aree: aree pubbliche limitrofe ad impianti quali depuratori di liquami fognari, discariche controllate, depositi di mezzi (autoparco comunale, ecc...), qualora esse non siano situate in zone impervie; aree private o consorziali già adibite al trattamento dei rifiuti. Naturalmente si possono individuare altri luoghi idonei al di fuori di quelle indicate, con l'avvertenza che esse non ricadano in zone troppo densamente abitate. Caratteristiche La Piattaforma tipo A occuperà un'area di circa mq. (il doppio, per la struttura di tipo B ). Tale area dovrà essere: impermeabilizzata con pavimentazione in conglomerato bituminoso cementizio al fine di consentire una rapida ed efficace pulizia anche con mezzi meccanici; delimitata da filari di cordonato di altezza pari a 15 cm; dotata di tutti i dispositivi di sicurezza previsti dalle vigenti normative; completamente recintata, con recinzione metallica di altezza non inferiore a 2 mt., cancello d'ingresso che ne renda impossibile l utilizzo fuori dagli orari di apertura. Per lo stoccaggio dei Rifiuti Urbani Pericolosi la Piattaforma dovrà essere dotata di un locale di adeguate dimensioni, attrezzato con contenitori chiusi (ad esempio quelli in ferro da 200 lt. con coperchio munito di chiusura a cravatta o contenitori in polietilene anch'essi muniti di chiusura a tappo e/o vite o chiusura a scatto. L area intorno alla botola di conferimento dovrà essere dotata delle necessarie protezioni individuali, per gli operatori comunali o per gli utenti privati che si recheranno direttamente presso la piattaforma per conferire i propri rifiuti. 51

57 Si dovrà prevedere inoltre: l'allacciamento alla rete idrica per la fornitura di acqua potabile per servizi igienici, lavaggio e antincendio; la realizzazione di un idonea rete di raccolta delle acque di prima pioggia e delle acque di lavaggio con pozzetti di ispezione ed apposita vasca di accumulo interrata di adeguata capacità. I liquami contenuti nella vasca dovranno essere regolarmente smaltiti presso impianti autorizzati. l'installazione di cartellonistica esterna per la segnalazione dell'area, dell'insegna impianto e dell'esposizione del regolamento e la dotazione di cartelli mobili per uso interno da posizionare davanti ai contenitori per indicare le tipologie dei materiali; l'impianto elettrico per l'illuminazione esterna dell'area, per l'alimentazione delle attrezzature quali la pesa e degli azionamenti per i compattatori scarrabili; i lampioni esterni per l'illuminazioni dell'area; un lavabo esterno a servizio degli utenti; l allacciamento alla rete telefonica per la trasmissione dei dati del sistema di controllo dei flussi di rifiuto. 52

58 1.7 - ANALISI QUANTITATIVA E VALUTAZIONI ECONOMICHE Nella seguente tabella sono riportati gli obiettivi a livello provinciale di intercettazione di ciascuna frazione, necessari per raggiungere, a regime, le percentuali di raccolta differenziata previste dal Decreto Ronchi. FASE A REGIME SU BASE ATO - ANNO 2008 Q.TA' PRODOTTA (t/a) Q.TA' PRODOTTA (t/a) FRAZIONE DI RIFIUTO % SU TOT. R.D Carta e cartone 4.435,198 36,21% Vetro 3.970,149 32,41% Plastica 968,452 7,91% Beni durevoli 1.501,198 12,25% Metalli 1.324,412 10,81% Rifiuti pericolosi 50,591 0,41% %SU TOT R.S.U Indifferenziato ,000 65,00% Differenziato 35,00% TOTALE , , ,00% 100,00% Carta e Cartone Nonostante che la quotazione dei maceri della carta proveniente dalla raccolta Differenziata sia pressoché zero, è comunque da segnalare un progressivo interesse degli Enti Locali per il recupero ed il riciclo delle carte da macero, grazie alla nuova cultura degli Amministratori Locali basata sulla contabilità economico - ambientale secondo la quale i vantaggi della raccolta non vengono più esclusivamente collegati al prezzo di mercato dei maceri, ma ai mancati costi di raccolta e smaltimento in discarica, al risparmio del territorio e al consumo dei cittadini. A regime si dovranno rispettare i seguenti parametri: produzione pro-capite = 48,55 Kg/anno abitanti serviti = 100% della popolazione provinciale abitanti per contenitore = 350 Se analizziamo le quantità raccolte attualmente mediante i contenitori disponibili in relazione agli abitanti, questo dato risulterebbe molto poco significativo (5 kg/ab/anno), anche perché in alcuni centri della Provincia di Isernia, ancora non è attivato alcun tipo di raccolta. Pertanto, al fine di incrementare la Raccolta Differenziata e raggiungere gli obiettivi del Decreto Legislativo n 22 del , che prevedono una produzione pro-capite di 48,55 Kg/anno a regime, i Comuni della Provincia dovranno perseguire, anche contemporaneamente, i seguenti obiettivi: incremento dei punti di prelievo e densità dei contenitori dedicati alla R.D. ; campagne di sensibilizzazione presso le scuole ed i cittadini utenti; raccolta con conferimento in stazione ecologica e/o in piattaforma. Sarà oltremodo opportuno attivare la raccolta porta a porta nei centri storici e nei 53

59 piccoli Comuni dove l età media degli abitanti è notevolmente alta. In molti casi, infatti, la popolazione dei Comuni è rappresentata quasi esclusivamente da anziani i quali, se correttamente sensibilizzati, potrebbero anche contribuire facendo la raccolta differenziata in casa ma avrebbero oggettivamente molte difficoltà a raggiungere i punti di raccolta, vanificando cosi ogni sforzo; Nelle ree urbane con forte presenza di attività commerciali e terziarie la raccolta dovrà essere svolta con sistemi in grado di agevolare quanto più possibile i conferimenti di tali soggetti, mettendo loro a disposizione dei contenitori dedicati o prevedendo la raccolta domiciliare. Sarebbe opportuno,inoltre, valutare la possibilità di realizzare isole ecologiche presso i mercati, i centri commerciali o ipermercati che sorgono sempre più numerosi e tendono a divenire dei veri e propri punti di ritrovo. Si potrebbe addirittura ipotizzare una partecipazione attiva delle aziende operanti in tali strutture, con l introduzione, magari, di un sistema incentrato sul concetto di cauzione degli imballaggi sia primari che secondari, delle merci acquistate dai loro clienti. Raccolta tramite contenitori stradali (Cassonetti da mc ) La raccolta è effettuata posizionando cassonetti da litri da movimentarsi con autocompattatore automatico. Questo sistema di raccolta non è in grado di garantire elevate rese ma ben si presta per aree caratterizzate da una densità abitativa fluttuante e stagionale, ove forme più intensive di raccolta (porta a porta) risulterebbero molto onerose. Al fine di massimizzare i conferimenti, i contenitori vanno posizionati con una certa densità, permettendo così la diminuzione delle percorrenze dei cittadini. Le densità di posizionamento, come indicazione di massima, variano evidentemente in funzione della densità abitativa: per aree urbanizzate si può considerare buono il rapporto: un contenitore ogni 300/400 abitanti; per aree scarsamente abitate ogni contenitore dovrebbe servire 150/200 abitanti. Per garantire un corretto servizio si dovrà procedere anche al posizionamento di contenitori in ragione di uno ogni piccola frazione o nucleo abitato. Il costo di ogni singolo svuotamento del cassonetto con il sistema dell'autocompattatore automatico, è verosimile considerarlo intorno ai 7,50 euro. Considerato che con il dimensionamento avanti citato mediamente vanno svuotati 2 volte al mese, il costo di ogni singolo cassonetto è di 15,00 /mese. In ogni turno di svuotamento possiamo movimentare n cassonetti e trasportare il contenuto nelle Piattaforme di Trasferimento o, per i Comuni limitrofi, direttamente presso il polo di Tufo Colonoco. Raccolta mediante campane Appare evidente che in talune zone svantaggiate, il servizio in cassonetto risulti sovradimensionato anche alle caratteristiche urbane. In tali aree sarà quindi preferibile il servizio con campana. Per aumentare la raccolta specifica, sia con contenitori a campana che con cassonetti, è necessario un basso indice abitanti / campane o cassonetti. Oltre un certo livello, però, il rapporto costo / qualità inverte la tendenza ed inizia a salire, per cui si ritiene ottimale un indice uguale a quello previsto per i cassonetti, anche per la raccolta 54

60 tramite campane. Se si considera di servire il 70% degli abitanti del territorio provinciale, mediante i contenitori ed il rimanente 30% con la raccolta porta a porta nei centri storici, occorrerebbero circa 260 contenitori da 2400 litri; a questi si aggiunge un 20% per far fronte alle esigenze delle piccole frazioni nonché al periodo stagionale per il quale si prevede un servizio con svuotamenti più frequenti (almeno uno a settimana). Raccolta porta a porta nei centri storici Questa metodologia di raccolta attualmente è poco sviluppata perché è molto onerosa (si raggiungono costi anche di 0,1 a Kg). L utilizzo di tale sistema, però, integrato con quello classico a contenitori, permette di ottenere un costo medio della raccolta pari a 0,077/ Kg, ampiamente confrontabile o vantaggioso rispetto ai costi di raccolta e trattamento in discarica o di incenerimento degli R.S.U. tal quali. Conferimento alla Piattaforma di Trasferimento Questo servizio va visto come integrativo alle altre raccolte. Il posizionamento in un'area attrezzata di contenitori di grosse dimensioni consente di raggiungere più elevate quantità di materie recuperabili e/o flussi più omogenei, agevolando sia il singolo cittadino che la piccola attività commerciale che devono disfarsi di imballaggi di grandi dimensioni. Considerazioni finali Il sistema di raccolta che coniuga il minor costo specifico con la maggiore quantità di materiale raccolto per abitante è sicuramente costituito da metodologie diverse tra loro integrate: Raccolta mediante Cassonetti da 2400/3200 litri e compattatore; Integrazione della Raccolta con eventuali associazioni di volontariato, per i centri storici, con il riconoscimento di un compenso fino al raggiungimento del costo di trattamento dei rifiuti solidi urbani; Ulteriori conferimenti presso la Stazione Ecologica, meglio se con riconoscimento di un ticket cumulabile che permette di acquisire una serie di premi a valore crescente o sgravi predeterminati sulla base del regolamento Comunale sulla tariffa della N.U Vetro. La raccolta differenziata del vetro a mezzo di campane interessa quasi tutto il territorio provinciale e rappresenta la principale raccolta di vetro usato. Il numero delle campane posizionate risulta comunque al di sotto degli standard ottimali, infatti la media attuale è di una campana ogni 1000 abitanti circa. Si dovrà incrementare il numero con almeno ulteriori 160 contenitori per raggiungere il rapporto di una campana ogni 350 abitanti. Attualmente la media della frazione vetro raccolta per abitante è di 1,82 Kg./ab in un anno mentre il Decreto Ronchi fissa un obiettivo di circa 40 Kg./ab./anno, che equivale a dire Kg./anno raccolti da ogni campana oggi presente sul territorio. Ne deriva, quindi, la necessità di potenziare notevolmente il sistema di raccolta, in previsione dei futuri aumenti della produzione. Anche per questa frazione di rifiuto, sarà opportuno attivare la raccolta porta a porta nei 55

61 centri storici alle utenze domestiche; alle attività afferenti alla ristorazione e refezione, laddove è possibile, si dovrà consegnare idonei contenitori di diverse dimensioni a seconda degli spazi che ha l'esercizio a disposizione e la possibilità di arrivarci con piccoli o grandi mezzi. Per ottimizzare i costi della raccolta dovrà essere introdotta la raccolta multimateriale del vetro, insieme a lattine, banda stagnata, plastica, metalli ecc., che verranno successivamente separati nell impianto di valorizzazione. Questa tipologia di raccolta è risultata particolarmente efficace in altre Province, dove il sistema di raccolta differenziata è ad uno stato più avanzato. Il costo medio di svuotamento dei contenitori per la raccolta differenziata del vetro in modalità multimateriale, con contenitori di proprietà del soggetto esecutore del servizio è di 87,00 /anno, al netto del ricavo per la vendita del rottame raccolto. La produzione pro-capite, a regime, sarà pari a A regime si dovranno rispettare i seguenti parametri: produzione pro-capite = 43,46 Kg/anno abitanti serviti = 100% della popolazione provinciale abitanti per contenitore = 350 Considerazioni Finali Il sistema di raccolta che coniuga il minor costo con la maggiore quantità per abitante è: raccolta mediante campane da 2 mc diffuse sul territorio nella misura di una ogni 350 abitanti, in modalità multimateriale con le altre frazioni secche, tranne la carta; integrazione della raccolta mediante il sistema porta a porta nei centri storici, sia alle utenze domestiche che alle attività commerciali; conferimento da parte dei cittadini e delle attività commerciali presso le Stazioni Ecologiche o Aree Attrezzate, eventualmente con il riconoscimento di un bonus Plastica. Seguendo il trend positivo dell'economia, che si è riflesso positivamente anche sui consumi delle famiglie italiane, negli ultimi anni si sono registrati notevoli incrementi nei consumi di materie plastiche per la produzione di contenitori per liquidi. Particolarmente significativo è stato l'aumento dei consumi di PET per l'imbottigliamento delle acque minerali e bevande in genere che ha fatto registrare un incremento del 30% circa. Nell'anno 1995 in Italia sono stati raccolti circa 700 milioni di flaconi in plastica. Nella Provincia di Isernia è stata attivata in molti Comuni la raccolta differenziata della plastica, (seguendo la modalità monomateriale ), che però non ha fatto riscontrare, ad oggi, un risultato soddisfacente. Il numero attuale dei contenitori è stimato pari a uno ogni 900 abitanti, per un totale di circa 100 contenitori mentre la produzione pro-capite è di circa 0,6 Kg/anno. Per raggiungere il rapporto ideale, stimato in 1 contenitore per 350 abitanti, è necessario incrementare le disponibilità delle campane di circa 160 unità. Elemento interessante anche in questo caso è la disponibilità nel territorio della Stazione Ecologica o Area Attrezzata in grado di ricevere materiale di grossa pezzatura o in grandi quantità, poiché con eventuali incentivi ai cittadini si ottengono elevate quantità di raccolta specifica a basso costo. Tale sistema è ovviamente complementare al sistema delle campane. 56

62 A regime si dovranno rispettare i seguenti parametri: produzione pro-capite = 10,60 Kg/anno abitanti serviti = 100% della popolazione provinciale abitanti per contenitore = 350 Considerazioni Finali raccolta mediante campane da 2 mc diffuse sul territorio nella misura di una ogni 350 abitanti, in modalità multimateriale con le altre frazioni secche, tranne la carta; integrazione della raccolta mediante il sistema porta a porta nei centri storici, sia alle utenze domestiche che alle attività commerciali; conferimento da parte dei cittadini e delle attività commerciali presso le Stazioni Ecologiche o Aree Attrezzate, eventualmente con il riconoscimento di un bonus. Con questi metodi si può raggiungere e facilmente superare la quantità di plastica dell'obiettivo minimo previsto, che ammonta a circa 10,6 Kg./ab./anno Rifiuti Urbani Pericolosi Medicinali Scaduti Negli ultimi anni il consumo dei medicinali per impieghi terapeutici è progressivamente diminuito, prevalentemente per la riclassificazione dei farmaci da parte della Commissione Unica del Farmaco, che ha portato all'esclusione del rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale di circa un terzo dei medicinali presenti sul mercato, e per l'introduzione del pagamento di un Ticket sul farmaco e sulla ricetta medica. Da una indagine effettuata a livello nazionale su un quantitativo di campioni di medicinali scaduti, conferiti negli appositi contenitori, ha evidenziato che il peso medio di ogni confezione è di 55 gr, mentre la produzione pro capite è di 1375 gr / abitante/ anno. Il costo di 1,25 al chilogrammo è un prezzo medio, per la raccolta e smaltimento di medicinali scaduti, assunto sulla base di contratti commerciali in corso. Il sistema che permette di ottenere i costi più contenuti è la raccolta mediante contenitori specifici all'interno di Farmacie e Distretti Socio-Sanitari, nonché appositi contenitori nelle Stazioni o Piattaforme Ecologiche. Pile Esauste Con l'introduzione della Normativa Comunitaria del (Dir ) alcune pile che oggi si trovano comunemente in commercio non possiedono più le caratteristiche per le quali era stata resa necessaria la raccolta differenziata, almeno per quelle più comuni ovvero le alcaline e le zinco/carbone. In effetti bisogna operare una distinzione tra le due categorie di pile e accumulatori, ovvero pile ricaricabili. Queste ultime vanno trattate e smaltite differentemente. La Direttiva CEE n 157 del Marzo 1991, entrata in vigore nel Gennaio 1993, stabilisce il divieto di commercializzazione delle pile alcaline, quindi il tipo più comune, contenenti più dello in peso di mercurio; a questo divieto non sono soggette invece, né il tipo a bottone né le ricaricabili. 57

63 Sulla base di esigenze di efficienza, risparmio e compatibilità ambientale proveniente dal mercato, le pile hanno avuto una evoluzione tecnologica che ha permesso di ridurre l'impatto ambientale eliminando il cadmio ed il mercurio. L'azzeramento della presenza di mercurio è stato raggiunto nel 1993 sia per le alcaline che per le zinco / carbone. In queste ultime è stato eliminato il cadmio. Nelle pile specialistiche alcaline del tipo "ossido di mercurio", il mercurio è un materiale attivo (presente al 30% e quindi insostituibile, mentre nelle zinco /carbone il livello è dell' 1 %). Il recepimento della direttiva CEE nella legislazione italiana, con il Decreto Legislativo "Ronchi", prevede che, essendo le pile di massa (alcaline e zinco /carbone) ormai esenti da sostanze nocive, non è più necessaria la raccolta differenziata rispetto ai rifiuti solidi urbani, ai quali possono essere assimilate rimanendo l'obbligatorietà per le pile che contengono mercurio (tipo a bottone). Le pile a bottone che contengono una notevole percentuale di mercurio sono tendenzialmente eliminate dal mercato; questo tipo di pile saranno sostituite da quelle al litio e dalle zinco-aria, tecnologicamente più avanzate e non inquinanti. Il costo di 1,25 al chilogrammo è un prezzo medio, per la raccolta e smaltimento delle pile esauste, assunto sulla base di contratti commerciali in corso. Il sistema che permette di ottenere i costi specifici più contenuti in relazione alle quantità raccolte è l'installazione di appositi contenitori all'interno delle attività che commercializzano il prodotto, nonché presso le Isole Ecologiche. Contenitori Etichettati "T" e/o "F" da utenze domestiche La classificazione generale dei rifiuti è contenuta nel D. Lgs. 22/97 all'art. 7. I criteri seguiti dalla normativa sono, secondo l'origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali, e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e non pericolosi. La legge 441 del ha imposto ai comuni di attivare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani pericolosi, a partire dal , la legge suddetta è stata abrogata con l'entrata in vigore del D. Lgs. Ronchi che prevede tra l'altro con maggiore chiarezza l'obbligatorietà alla Raccolta Differenziata dei rifiuti definiti pericolosi. I rifiuti urbani prodotti in Provincia di Isernia sono pari a circa t/a di cui lo 0,01% è rappresentata dai R.U.P. nel loro complesso. La frazione merceologica "T" e/o "F", appartenente alla categoria dei rifiuti urbani pericolosi, non è effettuata. Questi rappresentano un particolare tipo di rifiuti che contengono una elevata quantità di prodotti chimici i quali, se non isolati e neutralizzati, possono inquinare gravemente l'ambiente, anche se i quantitativi complessivi sembrano modesti. Alcuni esempi di contenitori etichettati "T" e/o "F" sono: FITOFARMACI PRODOTTI FAI DATE PRODOTTI PER L'AUTO VERNICI PRODOTTI PER LA CASA BOMBOLETTE SPRAY Insetticidi Acquaragia Nero per gomme Tinte per legno Alcool denaturato Prodotti per cruscotti Disinfettanti Diluenti per smalti Paste abrasive Vernici protettive Sciogli calcare Antiappannanti Germicidi Svernicianti Antigelo per diesel Pitture antimacchia Ammoniaca Lavamotori Repellenti Cera mordente Additivi benzine Doratura per legno Tinture per capelli Germicidi e battericidi Topicidi Antiruggine Detergenti Finiture in gommalacca Trielina Lacche per capelli Altro Altro Altro Altro Altro Altro 58

64 Il costo della raccolta e smaltimento dei contenitori etichettati con il simbolo "T" e/o "F" è molto oneroso, si raggiunge anche 4-5 euro/kg. Considerazioni Finali Il metodo più razionale dal punto di vista della raccolta e dei relativi costi è quella che prevede il conferimento da parte delle utenze presso le Stazioni Ecologiche o Piattaforme di Trasferimento. Durante le operazioni di conferimento l'addetto alla struttura di raccolta potrà verificare la simbologia del contenitore etichettato "T" e/o "F" e quindi, immagazzinarlo direttamente nei fusti destinati al trattamento finale senza ulteriori manipolazioni. Contenitori di prodotti fitosanitari Anche per questa tipologia, in Provincia di Isernia, non è attivata alcuna forma di raccolta differenziata specifica. Il conferimento dei contenitori vuoti di prodotti fitosanitari impiegati in agricoltura va sicuramente incentivato e la totale assenza della raccolta specifica può agevolare iniziative in questo senso. Il presente progetto tende a razionalizzare la raccolta dei contenitori (fitofarmaci, antiparassitari) considerando tale imballaggio come semplicemente rifiuto "speciale". Fonti ISTAT (anno 1991) riferiscono di un loro impiego in Italia pari a tonnellate da parte di poco più di due milioni di aziende agricole su una superficie trattabile di circa 12.5 milioni di ettari. Delle tonnellate complessivamente impiegate, appartengono a prodotti classificati "molto tossici" e "tossici", a quelli classificati "nocivi". Dagli impieghi si residuano 30 milioni di imballi primari contaminati che hanno contenuto prodotti allo stato solido e 24 milioni di imballi primari contaminati che hanno contenuto formulati allo stato liquido (Fonte Agrifarma), per un totale stimato di / tonnellate (Fonte Ministero dell'ambiente) da smaltire. Sistema di Raccolta Il sistema organizzativo della raccolta potrà essere così articolato: Dotazione ai rivenditori di contenitori in polietilene da 120/200 litri con bocca larga, uniti delle relative etichette esplicative "T" e/o "F", atti a contenere gli imballi; Ritiro dei contenitori con mezzi specifici furgonati. Costo del Servizio La spesa per la fornitura dei contenitori, per la raccolta e successivo smaltimento, possiamo stimare in 2-2,5/Kg. Considerazioni Finali Il metodo più razionale dal punto di vista della raccolta dei relativi costi, è senza dubbio quello che prevede il conferimento da parte degli utilizzatori presso i centri di vendita (Consorzi Agrari, ecc..); successivamente quando saranno realizzate le Isole Ecologiche o Piattaforme i prodotti potranno essere conferiti all'interno di queste. 59

65 Accumulatori al piombo La legge 475/88 ha introdotto lo strumento consortile (COBAT), partecipato da tutte le categorie imprenditoriali coinvolte nel ciclo di vita degli accumulatori, allo scopo di assicurare il ciclo di raccolta, trasporto e smaltimento, con l'obiettivo della salvaguardia ambientale pur nel rispetto delle leggi di mercato. E' quindi necessario massimizzare la raccolta in quei settori che generano per la loro natura il fenomeno della dispersione quali: i centri urbani e l'agricoltura. Ritirando gratuitamente il rifiuto presso le Piattaforme si stimolano i cittadini utenti, sensibili all'impegno ecologico, a non abbandonare sul territorio gli accumulatori esausti. Le quantità raccolte saranno comunque modeste, visto che il servizio è già attivato in modo capillare dal COBAT su tutto il territorio della Provincia presso i rivenditori (meccanici, elettrauti, ecc..) Rifiuti Ingombranti e Beni Durevoli La raccolta dei rifiuti ingombranti va estesa al fine di ridurre l'abbandono indiscriminato nel territorio e prevedere forme di separazione delle componenti riutilizzabili attraverso l'effettuazione di semplici lavorazioni di disassemblaggio per il recupero del legno, delle componenti metalliche e plastiche. Parallelamente al conferimento su appuntamento, attuabile soprattutto nei centri urbani, sarà previsto il conferimento diretto presso le Piattaforme di Trasferimento dei R.S.U. Nei luoghi suddetti lo stoccaggio dei rifiuti ingombranti sarà effettuato a mezzo di contenitori scarrabili. Laddove possibile la Piattaforma prevederà un locale chiuso dove stoccare i mobili e gli altri rifiuti ingombranti che possono essere direttamente riutilizzati per poi cederli a titolo gratuito o dietro il pagamento di somme simboliche a coloro che ne abbiano la necessità. Presso gli stessi impianti sarà attuato anche lo stoccaggio degli elettrodomestici, i quali saranno assoggettati successivamente a trattamenti di bonifica per la captazione del CFC contenuto nei frigoriferi, nei condizionatori d'aria, ecc. Deve perciò essere evitato il conferimento degli ingombranti in container incustoditi per evitare la commistione con altri flussi di rifiuti. Il costo di raccolta e smaltimento dei rifiuti ingombranti è stimato in circa 0,1 euro/kg., la produzione annua in Provincia di Isernia si stima in circa tonnellate Frazione verde Nelle aree caratterizzate da edilizia estensiva con notevole presenza di aree destinate a verde, è consistente la produzione di scarti provenienti dalla manutenzione sia pubblica che privata. La produzione si concentra essenzialmente in due periodi dell'anno: nell'autunno le potature delle piante e in primavera-estate gli sfalci. Si prevede di intercettare la frazione verde e di confluirà presso le Piattaforme di Trasferimento. Qui subirà il trattamento di pressatura a mezzo di compattatori scarrabili e successivamente sarà trasferita presso l'impianto centralizzato di Tufo Colonoco, nel quale sarà eventualmente valutata la possibilità di compostaggio del verde insieme ai fanghi da impianti biologici di trattamento delle acque. Non è possibile allo stato attuale effettuare una stima dei quantitativi che saranno intercettati poiché, oggi, questa tipologia di rifiuto finisce nei cassonetti per la raccolta dei R.S.U. 60

66 1.7.7 Inerti da demolizione Anche se trattasi di un materiale non incluso nella specifica categoria di rifiuti urbani, esiste un interesse pubblico affinché il materiale prodotto dall'utenza domestica e dalle Imprese Edili, che spesso hanno come destinazione finale lo smaltimento incontrollato, determina costi aggiuntivi per l'ente Pubblico che deve ricorrere alla rimozione ed al successivo corretto smaltimento in discariche autorizzate. Si ritiene pertanto opportuno prevedere nelle Piattaforme e/o Stazioni Ecologiche un contenitore oppure degli spazi per il conferimento di modeste quantità di inerti da demolizione, prodotti a livello domestico e successivamente inviati presso gli impianti di recupero già presenti nell ATO Frazione organica I Comuni, sulla base della legge 475/88, dal 1 gennaio 1990 avrebbero dovuto attivare idonee iniziative di separazione delle frazioni umide dal resto dei rifiuti. Il concetto è stato ribadito dal più volte citato D. Lgs. 22/97, che non rendeva più possibile rinviare questo tipo di raccolta, in quanto, alle scadenze prefissate, dovevano essere raggiunte determinate percentuali di RD. Purtroppo nella Provincia di Isernia ciò non si è ancora verificato; la raccolta in modo differenziato della frazione organica non viene effettuata, infatti, dal alcun Comune. Anche in questo caso, quindi, il sistema della separazione dovrà essere inizializzato, partendo dal della selezione a monte, effettuata cioè direttamente dal cittadino. La soluzione proposta dal Piano Provinciale non è, di fatto, la raccolta differenziata della sola frazione organica, bensì la separazione in casa della frazione secca da quella umida. In quest ultima è naturalmente compresa la frazione organica, la cui effettiva selezione avverrà presso l impianto di selezione di Tufo Colonoco. Il sistema di raccolta più economico è quello attualmente utilizzato per la raccolta degli R.S.U indifferenziati ovvero il cassonetto stradale da movimentarsi con i normali autocompattatori. Nei centri storici, laddove per motivi strutturali e di decoro, non sarà possibile installare i contenitori stradali, saranno attivati altri sistemi, quali sacchetto a fondo porta ad orari fissati da ordinanza sindacale e/o bidoncini da consegnare ai condomini ed alle attività afferenti alla ristorazione(i quali, ovviamente, dovranno essere responsabili della pulizia e del decoro degli stessi). Per quanto attiene al sistema impiantistico ed alle localizzazioni si fa riferimento a quanto detto precedentemente. Alcune zone, specialmente i centri storici, saranno servite con la modalità del porta a porta ad orari stabiliti o mediante bidoncini da consegnare agli utenti i quali saranno obbligati a tenerlo all'interno degli edifici Valutazioni economiche dei costi di realizzazione degli interventi Nel presente paragrafo sono stimati i costi relativi alla realizzazione degli interventi da realizzare per la riorganizzazione del sistema di raccolta differenziata. Con riferimento ai costi indicati per le Piattaforme occorre precisare che si tratta di una stima relativa a strutture tipo che dovranno poi essere plasmate alle specifiche esigenze locali, fermo restando il riferimento territoriale del sub-ambito, precedentemente individuato. Applicando tali modelli ai valori forniti nelle tabelle di composizione merceologica, è possibile ottenere delle stime attendibili, relative alle singole realizzazioni. 61

67 Per la realizzazione delle Piattaforme, si forniscono i seguenti dati: N Progr Descrizione Unità di misura Prezzo unitario 1 Opere civili m 2 73,00 2 Container scarrabili da 20 mc cad ,00 3 Compattatori scarrabili cad ,00 4 Contenitori per RUP ed etichettati "T" e/o "F" cad. 260,00 5 Dispositivo di pesatura cad ,00 6 Dotazione informatica cad ,00 Per la realizzazione degli impianti previsti si stima: N Progr Descrizione Unità di misura Prezzo unitario 1 Impianto di selezione cad ,00 2 Impianto di compostaggio cad ,00 3 Impianto di valorizzazione cad ,00 Costi complessivi per la realizzazione degli interventi. N Progr Descrizione Q.tà Costo totale Costo totale totale unitario 1 Impianto di selezione , ,00 2 Impianto di compostaggio , ,00 3 Impianto di valorizzazione , ,00 4 Piattaforma di tipo "A" , ,00 5 Piattaforma di tipo "B" , ,00 6 Acquisto attrezzature per il potenziamento della raccolta (automezzi, cassonetti e campane) *** , ,00 TOTALE COMPLESSIVO ,00 Le stime sopra riportate si riferiscono alla realizzazione degli interventi relativi alla riorganizzazione del sistema di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati, senza, pertanto, tenere conto delle eventuali altre strutture di trattamento dei rifiuti speciali, la cui analisi è rimandata ai capitoli successivi. Considerazioni conclusive In conclusione possiamo affermare che una moderna e razionale "gestione" dei rifiuti non può prescindere (in sintonia con l'attuale quadro legislativo) dal perseguire obiettivi di recupero e/o riutilizzo degli stessi e dal corretto smaltimento dei residui non recuperabili. In particolare il recupero delle "risorse" dai rifiuti produce risparmio economico, oltre ai benefici connessi al risparmio di materie prime ed al recupero energetico ad esse legato, presenta effetti indiretti in quanto sottrae al tradizionale smaltimento ad interramento, notevoli quantità di materiali con benefici ambientali, ecologici ed economici. 62

68 1.8 - BILANCI ECONOMICI DI GESTIONE Per la trattazione di questo argomento si rimanda al Piano Esecutivo di Gestione che, come anticipato in precedenza, verrà stilato dall Amministrazione Provinciale di Isernia, nella fase immediatamente successiva all approvazione del presente documento ed in stretta collaborazione con tutti gli attori della gestione dei rifiuti in ambito Provinciale. In questa fase si compiono solo alcune precisazioni: il piano esecutivo dovrà tenere conto delle eventuali proposte progettuali pervenute entro i termini stabiliti nei successivi capitoli e di tutto quanto stabilito nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti; si dovranno rispettare, qualora non siano discordanti con le disposizioni contenute nel presente Piano Provinciale, nonché con il documento di pianificazione regionale, le linee programmatiche del COPRIS ; i contenuti del Piano Esecutivo, sottoposti ad opportuna procedura di approvazione da parte di tutti gli enti coinvolti, formerà parte integrante del presente Piano Provinciale. 63

69 2. RIFIUTI SPECIALI LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI Con l entrata in vigore del D. Lgs. 22/97, tutte le imprese e gli enti che producono rifiuti pericolosi e/o non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali e/o artigianali sono obbligate a dichiarare la quantità ed il tipo di Rifiuti Speciali prodotti attraverso la compilazione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD). Dalla elaborazione di questi dati è finalmente possibile stimare la produzione di RS nella nostra Provincia. Poiché l ambito di smaltimento e di provenienza dei Rifiuti Speciali è più ampio di quello provinciale e regionale, l analisi dei dati MUD comporta lunghe e complesse operazioni di interpretazione del dato e, quando necessario, di ispezioni e verifiche dirette presso le Aziende dichiaranti; tutto questo per validare il più possibile i dati forniti. Il numero di soggetti che hanno presentato la dichiarazione MUD per l anno 2001 ammonta a circa 650. In questo numero sono compresi ovviamente anche i Comuni e le aziende che effettuano la gestione dei rifiuti stessi. La stima della produzione dei rifiuti speciali nell anno 2001 derivante dalla elaborazione e validazione dei dati ricavati dalle dichiarazioni MUD dei produttori, risulta pari a circa tonnellate. Per non contare gli stessi rifiuti due volte, il valore complessivo della produzione provinciale riportato è stato ottenuto eliminando i quantitativi dei rifiuti prodotti dagli impianti di trattamento e/o stoccaggio presenti nella nostra provincia. Trattandosi di rifiuti ricevuti da terzi, se questi provengono da ditte site nel territorio provinciale sono già presenti nella loro dichiarazione mentre quelli provenienti da fuori provincia non interessano ai fini della produzione locale. I Comuni nel territorio dei quali operano gli impianti di trattamento e/o stoccaggio avrebbero, infatti, valori elevati di produzione di rifiuti, non paragonabili ad altri Comuni con numero di abitanti equivalente. Sono stati inoltre sottratti dalla produzione comunale e provinciale i Rifiuti Urbani prodotti e dichiarati dai Comuni come codici CER (es: carta, cartone, plastica, vetro, metallo, legno provenienti dalla raccolta differenziata). I rifiuti speciali pericolosi costituiscono il 14,5% del totale ed ammontano a circa tonnellate. La produzione provinciale di RS è stata inoltre suddivisa per stato fisico dei rifiuti (Tab.1) Tabella 1: produzione provinciale di rifiuti speciali (%) suddivisa per stato fisico. SOLIDO NON POLVERULENTO SOLIDO POLVERULENTO FANGOSO PALABILE LIQUIDO 63,86% 25,11% 1,52% 9,52% 64

70 65

71 Tabella 2: Rifiuti Speciali prodotti nei Comuni della Provincia di Isernia. COMUNE RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI (t/a) RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI (t/a) TOTALE RIFIUTI SPECIALI (t/a) Acquaviva d'isernia 0,000 0,000 0,000 Agnone 205,645 26, ,215 Bagnoli del Trigno 32,318 0,279 32,597 Belmonte del sannio 0,100 0,451 0,551 Cantalupo del Sannio 3,960 3,410 7,370 Capracotta 0,714 0,850 1,564 Carovilli 11,901 1,381 13,282 Carpinone 320,729 6, ,244 Castel del Giudice 0,000 0,000 0,000 Castelpetroso 24,190 9,591 33,781 Castelpizzuto 11,673 0,000 11,673 Castel San Vincenzo 0,478 0,303 0,781 Castelverrino 0,000 0,000 0,000 Cerro al Volturno 0,050 0,497 0,547 Chiauci 54,895 0,300 55,195 Civitanova del Sannio 0,225 1,268 1,493 Colli al Volturno 9,658 5,422 15,080 Conca Casale 0,000 0,000 0,000 Filignano 2,455 0,152 2,607 Forli del Sannio 8,496 4,339 12,835 Fornelli 25,601 5,305 30,906 Frosolone 54,267 15,477 69,744 Isernia 1.666, , ,709 Longano 0,154 0,400 0,554 Macchia d'isernia 7,725 25,913 33,638 Macchiagodena 18,383 0,858 19,241 Miranda 0,797 8,756 9,553 Montaquila 661,093 13, ,505 Montenero Valcocchiara 33,516 0,000 33,516 Monteroduni 1.301,646 4, ,042 Pesche 401,848 74, ,708 Pescolanciano 39,520 2,024 41,544 Pescopennataro 0,000 0,000 0,000 Pettoranello del Molise 1.306,485 6, ,783 Pietrabbondante 0,027 0,365 0,392 Pizzone 0,100 0,000 0,100 Poggio Sannita 1,404 3,967 5,371 Pozzilli , , ,483 Rionero Sannitico 0,000 0,063 0,063 Roccamandolfi 2,442 0,564 3,006 Roccasicura 25,061 0,000 25,061 Rocchetta al Volturno 35,845 2,723 38,568 San Pietro Avellana 0,025 0,527 0,552 Sant'Agapito 5,737 1,448 7,185 Santa Maria del Molise 0,000 0,000 0,000 Sant'Angelo del Pesco 0,016 0,000 0,016 San'Elena Sannita 0,700 0,000 0,700 Scapoli 0,673 0,003 0,676 66

72 Sessano del Molise 347,486 2, ,117 Sesto Campano 172,460 5, ,756 Vastogirardi 143,090 0, ,090 Venafro 1.344,187 93, ,468 TOTALE , , ,861 Nella Tabella 3 si riportano, suddivisi per macrocategoria (classi di codici del Catalogo Europeo dei Rifiuti), tutti i quantitativi dei rifiuti speciali prodotti a livello provinciale. I rifiuti provenienti da processi termici sono quelli prodotti in quantità maggiore (22.145,759 t) rispetto a tutti gli altri e derivano quasi interamente dall attività del comparto della lavorazione dei metalli e loro leghe (Fonderghisa S.p.A) e della produzione e distribuzione di energia elettrica (Energonut s.r.l). Tabella 3: Produzione di RS in provincia di Isernia Suddivisione per classi di codici CER. DESCRIZIONE MACRO NON CATEGO PERICOLOSI TOT (tonn) PERICOLOSI RIA Rifiuti derivanti da prospezione, estrazione da miniera o cava, nonché dal trattamento fisico o 01 50,825 0,000 50,825 chimico di minerali Rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca, ,988 0, ,988 trattamento e preparazione di alimenti Rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli, mobili, polpa, carta e 03 76,998 0, ,878 cartone Rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce e dell industria tessile 04 78,486 0,000 78,486 Rifiuti della raffinazione del petrolio, purificazione del gas naturale e trattamento pirolitico del 05 0,000 0,000 0,000 carbone Rifiuti dei processi chimici inorganici 06 3, , ,995 Rifiuti dei processi chimici organici ,093 2, ,633 Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di rivestimenti (pitture, vernici e smalti vetrati), 08 45,168 0,293 45,461 adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa Rifiuti dell industria fotografica 09 3,511 25,267 28,778 Rifiuti provenienti da processi termici , , ,759 Rifiuti prodotti dal trattamento chimico superficiale e dal rivestimento di metalli ed altri materiali; 11 2,340 0,000 6,540 idrometallurgia non ferrosa Rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico superficiale di metalli e plastica , , ,740 Oli esauriti e residui di combustibili liquidi (tranne oli commestibili, 05 e 12) 13 0, , ,827 Solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne le voci 07 e 08) 14 0,000 1,195 1,195 Rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi (non specificati ,533 0, ,753 altrimenti) Rifiuti non specificati altrimenti nell elenco ,298 74, ,085 Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione (compreso il terreno proveniente da siti contaminati) ,360 0, ,150 67

73 Rifiuti prodotti dal settore sanitario e veterinario o da attività di ricerca collegate (tranne i rifiuti di cucina e di ristorazione che non derivino direttamente da trattamento terapeutico) Rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti, impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito, nonché dalla potabilizzazione dell acqua e dalla sua preparazione per uso industriale Rifiuti urbani (rifiuti domestici e assimilati prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni) inclusi i rifiuti della raccolta differenziata TOTALE 18 1, , , ,987 0, , ,542 0, ,102 (tonn) , , ,861 % 78,71% 21,29% 100,00% Per quanto concerne il settore produttivo, al fine di evidenziarne la diversa incidenza in termini di produzione totale di rifiuti speciali, si è specificato il contributo di ogni singola classe (codice ISTAT) di attività economica (Tabella 4). Tabella 4: Produzione di rifiuti speciali suddivisa per categorie di attività economiche COD. ISTAT ATTIVITA' DESCRIZIONE ATTIVITA' ECONOMICA QUANTITA' PRODOTTA (tonnellate) AGRICOLTURA - PESCA 11,973 0,03% ESTRAZIONE DI MINERALI 1,944 0,00% ATTIVITA' MANIFATTURIERE ,812 77,43% ENERGIA, GAS, ACQUA 7.185,427 17,58% 45 COSTRUZIONI 218,639 0,53% COMMERCIO 1.206,201 2,95% 55 ALBERGHI E RISTORANTI 8,330 0,02% TRASPORTI E TELECOMUNICAZIONI 132,284 0,32% INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA 0,623 0,00% SERVIZI PRIVATI 36,130 0,09% 75 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DIFESA 60,937 0,15% 80 ISTRUZIONE 0,000 0,00% 85 SANITA' ED ALTRI SERVIZI SOCIALI 185,194 0,45% ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI 179,152 0,44% 95 SERVIZI DOMESTICI PRESSO FAMIGLIE E CONVIVENZE 0,000 0,00% 99 ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI 0,000 0,00% ** ATTIVITA' NON DETERMINATA 0,215 0,001% % TOTALE , ,00% Come si evince dalla tabella n. 4, le attività manifatturiere (cod. ISTAT da 15 a 37) contribuiscono per circa il 77% alla produzione totale di rifiuti speciali; seguono poi i rifiuti provenienti dalle industrie dell energia (principalmente elettrica), 17,58% (7.185 tonnellate) e quelli provenienti dalle attività commerciali in genere 2,95% (1.200 tonnellate). 68

74 Anche dall analisi di questi ultimi dati viene confermata la posizione delle due principali attività produttrici di rifiuti speciali: la Fonderghisa S.p.A e l Energonut s.r.l. Appare doveroso segnalare che queste due attività utilizzano nel proprio ciclo produttivo a loro volta dei rifiuti e per questa peculiarità risultano iscritte negli appositi registri delle attività di gestione rifiuti ai sensi degli artt. 31/33 del D.lgs 22/97. Si manifesta, pertanto, il duplice aspetto di aziende produttive di beni e/o servizi che nello stesso tempo sono aziende di gestione rifiuti. Del resto questa è la posizione di molte delle imprese iscritte nei suddetti registri in quanto rientra nello spirito delle cosiddette procedure semplificate previste dal D.lgs 22/97, agevolare tutte quelle aziende in essere che decidono di intraprendere, nell ambito della propria attività e per quanto espressamente previsto nelle norme tecniche individuate nel D.M ambiente 5/2/98, anche l attività di recupero di rifiuti. La ricostruzione del flusso dei rifiuti speciali nell ATO1, porta ad individuare le suddette aziende come destinatari finali di alcune tipologie. Ciò non toglie che esse rientrino a pieno titolo tra i produttori di rifiuti, come del resto anche le attività di pura gestione dove però è più difficile rintracciare i rifiuti prodotti, che vengono spesso autosmaltiti DESTINO DEI RIFIUTI SPECIALI Impianti autorizzati Fin ora si è svolta la caratterizzazione quali-quantitativa dei rifiuti speciali complessivamente prodotti nell A.T.O1. Al fine di ricostruire nel modo più affidabile possibile il flusso di tali rifiuti si vanno ora ad individuare tutte le attività di gestione, intese come impianti di recupero, trattamento o smaltimento di tali rifiuti, presenti nello stesso ambito territoriale, escludendo i centri di rottamazione di autoveicoli (che saranno trattati a parte) e gli impianti di depurazione non autorizzati al trattamento conto terzi. Nella tabella seguente si riportano gli impianti di trattamento autorizzati dalla Regione Molise ai sensi degli artt.27 e 28 del D.lgs 22/97. Tabella 5 aziende autorizzate dalla Regione Molise DENOMINAZION E RECUPERO/SMALTI MENTO OPERAZIONI EFFETTUATE COMUNE DOVE E UBICATO L IMPIANTO SESSANO DEL MOLISE TRED SUD s.r.l RECUPERO R3 R4 R13 NEMESI s.r.l RECUPERO R4 R13 CARPINONE *SIM s.r.l RECUPERO E D8 - D9 - D15 POZZILLI SMALTIMENTO R7 R13 **GIUSEPPE RECUPERO R5 **** TESTA ***CONSORZIO SMALTIMENTO D1 - D8 D9 POZZILLI IND.LE ISERNIA- D15 VENAFRO CARPINO SMALTIMENTO D8 D9 CARPINONE ECOLOGICA s.r.l D15 ****S.I.A.C srl SMALTIMENTO D15 ISERNIA 69

75 * la SIM s.r.l non è più operativa dal 2002; ** la ditta Giuseppe Testa è titolare di un impianto mobile di recupero di rifiuti inerti; *** il consorzio per lo sviluppo del nucleo industriale Isernia-Venafro è titolare anche di una discarica per rifiuti pericolosi, non ancora in esercizio. **** l autorizzazione al deposito preliminare della SIAC srl è stata sospesa nel Di seguito vengono riportati, invece, gli impianti di recupero operanti in regime di procedure semplificate: Tabella 6 aziende operanti in procedure semplificate DENOMINAZIONE RECUPERO/ SMALTIMENTO OPERAZIONI EFFETTUATE COMUNE DOVE E UBICATO L IMPIANTO S.AGAPITO *ECO RECUPERI s.n.c RECUPERO R3 R4 R5 R13 *RECUPERI MOLISANI RECUPERO R13 POZZILLI s.r.l *SMALTIMENTI SUD RECUPERO R5 ISERNIA s.r.l *SIM s.r.l RECUPERO R7 R13 POZZILLI *TRED SUD s.r.l RECUPERO R3 R4 R13 SESSANO DEL MOLISE *ECOTOP s.r.l RECUPERO R13 VENAFRO *SI.MI.MO di Silvestre RECUPERO R3 R4 R13 MONTERODUNI Michele *TRIBULINI ARMANDO RECUPERO R13 POZZILLI s.n.c SIPAF s.r.l RECUPERO R5 R13 PESCHE EDILCOM s.r.l RECUPERO R5 R13 VENAFRO ENERGONUT s.r.l RECUPERO R1 R13 POZZILLI TML s.r.l RECUPERO R5 R13 CARPINONE FONDERGHISA S.p.A RECUPERO R4 POZZILLI RER S.p.A RECUPERO R4 R13 POZZILLI COLACEM S.p.A RECUPERO R1 R5 SESTO CAMPANO IMIP s.n.c RECUPERO R1 VENAFRO REPRINT s.a.s RECUPERO R5 R13 ISERNIA MC GROUP S.p.A RECUPERO R5 - R13 VENAFRO BETONCAVE s.r.l RECUPERO R5 R13 VENAFRO/POZZILLI ECOLOGIC FIRE s.r.l RECUPERO R3 R13 PIETRABBONDANTE ETA S.p.A RECUPERO R13 POZZILLI RCR s.n.c RECUPERO R4 R13 CAPRACOTTA DI LAURO FRANCESCO RECUPERO R10 MONTERODUNI s.n.c DIMESIONE LEGNO s.r.l RECUPERO R3 R13 POZZILLI DIEMME PRECOMPRESSI s.r.l RECUPERO R5 R13 POZZILLI * aziende che effettuano la gestione pura dei rifiuti. Dei 25 impianti attivi in procedure semplificate solo 8 effettuano la gestione pura ovvero esercitano esclusivamente la gestione dei rifiuti. Tale precisazione è d obbligo in relazione 70

76 a quanto detto precedentemente a proposito del computo dei rifiuti prodotti da tali aziende. Da un analisi più approfondita delle strutture di gestione rifiuti presenti nel territorio provinciale emerge, inoltre, che la quasi totalità degli impianti effettuano operazioni di trattamento intermedie nel ciclo di vita del rifiuto che vedono invece la loro destinazione finale presso impianti ubicati in territorio extra provinciale o extra regionale. Alla luce di questa analisi, ad oggi, gli unici impianti provinciali per rifiuti speciali che rappresentano la destinazione finale dei rifiuti sono tutte quelle aziende operanti in regime di procedure semplificate che non effettuano la gestione pura dei rifiuti e gli impianti di trattamento con autorizzazione regionale, compresa naturalmente la discarica per rifiuti pericolosi già realizzata ed autorizzata che sarà operativa presso il nucleo per lo sviluppo industriale di Isernia-Venafro. Per completezza espositiva è opportuno precisare che la Tred sud s.r.l, pur rappresentando la destinazione finale di alcune tipologie di rifiuti speciali prodotti in ambito provinciale quali ad esempio i frigoriferi, in realtà esercita anch essa operazioni di trattamento intermedio in quanto cede come rifiuto i materiali derivanti dalla propria attività ad altri operatori che si occupano del loro recupero (ove possibile) o dello smaltimento definitivo. Questo dato è particolarmente significativo per le successive analisi il cui obbiettivo principale è quello di realizzare un sistema integrato di gestione dei rifiuti che mira all autosufficienza dell A.T.O Destini possibili dei rifiuti speciali prodotti nell ATO1 Tutti i rifiuti presenti nelle dichiarazioni MUD sono stati accorpati per singolo codice del Catalogo Europeo dei Rifiuti e per ognuno è stato valutato il destino possibile in termini di recupero e smaltimento. Le percentuali relative ai destini possibili sono riportate in tabella 7a mentre le operazioni di recupero/smaltimento potenziale dei singoli codici di rifiuto prodotti sono riportati in tabella 7b. Tabella 7a: destini possibili dei rifiuti speciali prodotti in provincia di Isernia (%). RECUPERO SMALTIMENTO 98,28 % 1,72 % 71

77 Tabella 7b: operazioni di recupero/smaltimento potenziale dei singoli codici di rifiuto. stato fisico SOLIDO POLVERULENTO SOLIDO NON POLVERULENTO FANGOSO PALABILE LIQUIDO codice C.E.R R5 - R10 - R13 - D1 -D9 - D13 -D14 -D15 R5 - R10 - R13 - D1 -D9 - D13 -D14 -D15 R5 - R10 - R13 - D1 -D9 - D13 -D14 -D15 D9 - D13 - D14 - D R5 - R10 - R13 - D1 -D9 - D13 -D14 -D15 R5 - R10 - R13 - D1 -D9 - D13 -D14 -D15 R5 - R10 - R13 - D1 -D9 - D13 -D14 -D15 D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R10 - R13 - D1 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R10 - R13 - D1 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 D8 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R5 - R13 - D1 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R5 - R13 - D1 - D10 - D13 - D14 - D R4 - R5 - R6 - R7 - R13 - D9 - D R4 - R5 - R6 - R7 - R13 - D9 - D R4 - R5 - R7 - R8 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R4 - R5 - R7 - R8 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R4 - R5 - R7 - R8 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R4 - R5 - R7 - R8 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R4 - R5 - R7 - R8 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R4 - R5 - R7 - R8 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R2 - R3 - R7 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R2 - R3 - R7 - R13 - D1 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R2 - R3 - R7 - R13 - D1 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R2 - R3 - R7 - R13 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R2 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R8 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R8 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R8 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R8 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R2 - R8 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R2 - R8 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R2 - R8 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R2 - R8 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R2 - R9 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R2 - R9 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R2 - R9 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R2 - R9 - R13 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R2 - R3 - R7 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - R1 - R2 - R3 - R7 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D R1 - R2 - R3 - R7 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R2 - R3 - R7 - R13 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D14 - D15 - D R1 - R2 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R2 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R2 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R2 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R2 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R2 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R2 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R2 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R2 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D D8 - D9 - D13 - D14 - D D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D8 - D9 - D13 - D14 - D D8 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R5 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R5 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D8 - D9 - D13 - D14 - D R2 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R2 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R2 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R2 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R2 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R2 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R2 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R2 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R2 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R2 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 72

78 D8 - D9 - D13 - D14 - D R4 - R5 - R13 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R4 - R5 - R13 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R4 - R5 - R13 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R5 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R5 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R5 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R4 - R5 - R13 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R3 - R5 - R10 - R13 - D1 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 R3 - R5 - R10 - R13 - D1 - D8 - D9 - D13 - D14 - D R4 - R5 - R7 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R4 - R5 - R7 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R4 - R5 - R7 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R4 - R7 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R5 - R10 - R13 - D1 -D9 - D13 -D14 -D15 R5 - R10 - R13 - D1 -D9 - D13 -D14 -D R5 - R10 - R13 - D1 -D9 - D13 -D14 -D15 R5 - R10 - R13 - D1 -D9 - D13 -D14 -D R5 - R10 - R13 - D1 -D9 - D13 -D14 -D15 R5 - R10 - R13 - D1 -D9 - D13 -D14 -D15 R5 - R10 - R13 - D1 -D9 - D13 -D14 -D15 D8 - D9 - D13 - D14 - D R4 - R5 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R4 - R5 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R4 - R5 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R4 - R5 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R4 - R5 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R4 - R5 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R4 - R5 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R3 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R3 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R2 - R9 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D9 - D10 - D13 - D14 - D R3 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R3 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R3 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D9 - D10 - D13 - D14 - D R5 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R5 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R5 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R9 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R9 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R2 - R9 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R2 - R9 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R2 - R9 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R2 - R9 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R4 - R9 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R4 - R9 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R2 - R9 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R2 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R2 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R2 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R2 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R2 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R4 - R5 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R4 - R5 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R7 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R4 - R8 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R4 - R8 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R3 - R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R3 - R4 - R13 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R5 - R13 - D1 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R5 - R13 - D1 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R5 - R13 - D1 - D13 - D14 - D15 D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R9 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D

79 R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D D1 - D9 - D13 - D14 - D R3 - R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R2 - R4 - R5 - R13 - D9 - D13 - D14 - D R3 - R4 - R5 - R6 - R13 - D9 - D13 - D14 - D D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R5 - R10 - R13 - D1 -D9 - D13 -D14 -D R1 - R3 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R3 - R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R5 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R5 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R5 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R5 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D D1 - D9 - D10 - D9 - D R1 - R3 - R4 - R5 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 - D9 - D R1 - R3 - R4 - R5 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 - D9 - D D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D9 - D10 - D13 - D14 - D D1 - D9 - D13 - D14 - D15 D1 - D9 - D13 - D14 - D D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R9 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R9 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R9 - R13 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R3 - R13 - D8 - D9 - D3 - D14 - D R1 - R3 - R10 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R10 - R13 - D1 - D8 - D9 - D 10 - D13 - D14 - D R1 - R2 - R5 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R2 - R5 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R5 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R5 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R1 - R3 - R13 - D1 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D15 R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 - R1 - R9 - R13 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 - R1 - R3 - R9 - R13 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R3 - R4 - R5 - R6 - R13 - D9 - D13 - D14 - D R4 - R13 - D1 - D9 - D13 - D14 - D R2 - R4 - R5 - R13 - D9 - D13 - D14 - D R3 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R3 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R3 - R13 - D1 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D15 R3 - R13 - D8 - D9 - D10 - D13 - D14 - D R1 - R3 - R10 - R13 - D1 - D8 - D9 - D13 - D14 - D15 D8 - D9 74

80 Per quanto riguarda il destino reale dei rifiuti prodotti nella provincia di Isernia, si sottolinea che attraverso l elaborazione dei dati MUD non è possibile seguire tutti i flussi dei rifiuti prodotti, in quanto alcune categorie di produttori non sono tenuti, secondo la normativa vigente, a dichiarare il destino dei rifiuti che consegnano a terzi (recupero o smaltimento). Solo i gestori di impianti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento oppure le ditte che effettuano autosmaltimento dichiarano il destino dei rifiuti. Infatti, un dato significativo riscontrato dalle analisi fin ora effettuate è quello relativo ai rifiuti prodotti dalle aziende produttive di una certa importanza, presenti nel territorio provinciale. Numerose tipologie di rifiuto da esse prodotte vengono conferite direttamente ad operatori fuori regione il che rende estremamente difficile seguirne il destino finale, avendo a disposizione unicamente lo strumento del MUD. In considerazione di quanto esposto, particolare attenzione è stata riservata nei confronti dei maggiori produttori della provincia di Isernia, effettuando appositi sopralluoghi presso le loro sedi operative e consultando direttamente i Registri di Carico/ Scarico, verificando in tal modo le dichiarazioni dei dati MUD. Per recuperare/verificare le informazioni relative all iter completo e dunque anche sulla destinazione finale dei rifiuti speciali prodotti nella nostra provincia si è reso necessario procedere per settori produttivi, tramite indagini mirate e con sopralluoghi presso singole ditte. Ovviamente si è iniziato dalle attività produttive responsabili del maggior contributo di rifiuti sul totale provinciale (Tabella 4), per cui sono stati valutati i destini reali dei rifiuti del comparto delle attività manifatturiere e del comparto della produzione e distribuzione dell energia elettrica, in quanto rappresentano le attività della nostra provincia con maggior peso in termini percentuali sul totale dei rifiuti prodotti: rispettivamente il 77,43% ed il 17,58%. Per quanto riguarda le attività manifatturiere, la porzione di rifiuti recuperati raggiunge il 72,29 %. Nel comparto dell energia i rifiuti recuperati sono pari al 98,55%. Ad oggi conosciamo dunque il destino reale di circa tonnellate di rifiuti speciali che rappresentano il 95% di tutti gli RS prodotti in provincia di Isernia. Tabella 8: Destino dei rifiuti speciali prodotti dai comparti delle attività manifatturiere e dell energia. Comparto Totale prodotto ( t ) Recupero ( % ) Smaltimento ( % ) Attività manifatturiere ,812 72,29 27,71 Attività legate alla produzione di energia 7.185,427 98,55 1,45 75

81 2.3 - EVOLUZIONE DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI SPECIALI Dall analisi dei dati in nostro possesso possiamo delineare l andamento della produzione di Rifiuti Speciali in Provincia di Isernia solo negli anni 1999 e Tabella 9: Evoluzione della produzione di RS in Provincia di Isernia ANNO PRODUZIONE RS (t/a) 1999 Circa Circa Come nelle dichiarazioni MUD 99, dai dati di produzione 2001 mancano le aziende con meno di tre dipendenti - in quanto esentate dalla dichiarazione - e altri quantitativi derivanti da attività agricole. Dalle prime elaborazioni dei dati prelevati dalle dichiarazioni MUD riferite all anno 2001, si può stimare una produzione di rifiuti speciali nella nostra provincia congruente con la produzione degli anni precedenti rilevata dai rapporti pubblicati da vari istituti di statistica, dall analisi dei quali è emerso un incremento annuo della produzione di circa il 2%. Pertanto, prendendo a riferimento la produzione registrata nel 2001 e considerando un incremento medio annuo del 2%, possiamo stabilire che nei prossimi cinque anni la produzione complessiva di rifiuti speciali prodotti nell ambito dell ATO1 rispecchierà la seguente situazione: ANNO PRODUZIONE RS (t/a) ANALISI DEI FABBISOGNI IMPIANTISTICI Al fine di compiere un analisi che permetta di individuare i fabbisogni impiantistici relativamente ai rifiuti speciali nel loro complesso, si sono messi a confronto tali valori con le capacità di trattamento di tutti gli impianti autorizzati ed operanti nell ATO1. Da questa indagine è emerso che le strutture di gestione dei rifiuti speciali oggi presenti nella Provincia sono complessivamente in grado di assorbire le quantità previste per i prossimi anni. Nel compiere tale analisi si è tenuto ovviamente conto anche della capacità dell impianto di discarica per rifiuti pericolosi ( metri cubi) già realizzata ma non ancora operativa, nel nucleo industriale di Isernia-Venafro. Tale discarica va a completare il polo di smaltimento del suddetto nucleo in quanto sorge nel comprensorio dell impianto di depurazione, nato per soddisfare i fabbisogni di smaltimento delle aziende ricadenti nell area industriale di Pozzilli-Venafro e successivamente autorizzato dalla Regione Molise anche al trattamento conto terzi. Pertanto, entrata a regime anche la discarica, saremo in presenza di un vero e proprio polo di smaltimento per rifiuti pericolosi, dove potranno confluire molte tipologie di rifiuto che gli operatori sono oggi costretti a dirottare fuori provincia o fuori regione. Compiendo la stessa analisi in funzione delle singole macrocategorie di rifiuto, si è scoperta, invece, la carenza di impianti per il trattamento specifico di alcune di esse. Una su tutte, la macrocategoria 18 della quale 76

82 fanno parte i rifiuti di ricerca medica e veterinaria, meglio identificati come rifiuti sanitari. A tale proposito si riporta un estratto di tale analisi Centri di rottamazione per autoveicoli Per quanto attiene ai centri di rottamazione per gli autoveicoli, gli impianti di trattamento attualmente presenti nell ATO1 sono tre, come si evince dalla tabella sottostante: GESTORE IMPIANTO Di Lisi Nicolò D Amico Franco Ditta commerciale Alessandrina di Annunziata Giuseppe COMUNE DOVE E UBICATO L IMPIANTO Pettoranello di Molise Isernia Pozzilli Si tratta in tutti e tre i casi di centri per la raccolta, la messa in sicurezza, la demolizione ed il recupero dei materiali e la rottamazione di autoveicoli fuori uso, regolarmente autorizzati dalla Regione Molise, sulla base degli artt. 27 e 28 del D.lgs 22/97. Come si può notare dalla figura sotto, gli impianti sono dislocati nell area centromeridionale della Provincia, a breve distanza l uno dall altro in corrispondenza dei due centri abitati maggiori dove, naturalmente, si concentra il maggior numero dei veicoli circolanti. 77

83 Considerato che presso i suddetti centri vengono conferiti tutti i veicoli avviati a demolizione ovvero radiati dal pubblico registro automobilistico, si vanno a definire le quantità complessive degli automezzi radiati dal P.R.A negli ultimi anni, effettuando contestualmente una stima dell incremento di tale valore, registrato annualmente. 78

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