PROVINCIA DI BIELLA. Deliberazione della Giunta Provinciale SEDUTA DEL

Transcript

1 PROVINCIA DI BIELLA Deliberazione della Giunta Provinciale Verbale N 128 SEDUTA DEL L anno Duemilanove addì Ventiquattro del mese di Aprile alle ore 9:30 in Biella presso la sede della Provincia, si è riunita la Giunta Provinciale previo avviso di convocazione con annesso ordine del giorno. Per la trattazione della proposta sottoindicata sono presenti: Componente P. A.G. A.I. Componente P. A.G. A.I. SCARAMAL SERGIO X COMO FLAVIO X BAZZINI DAVIDE X FAZZARI ANNAMARIA X GRAZIOLA GIUSEPPE X MARAMPON CLAUDIO X PELOSI SERGIO X Assiste il Vice Segretario Generale Reggente della Provincia Dott. Davide ZANINO Essendo l adunanza in numero legale il Presidente apre la discussione sul seguente O G G E T T O Individuazione, istituzione e disciplina dei distretti rurali e agroalimentari (L.R. 29 del 09/10/2008). Valutazioni in merito all identificazione ed al funzionamento del distretto del vino. Atto di indirizzo.

2 GIUNTA PROVINCIALE DI BIELLA Seduta del ATTO n. 128 OGGETTO: Individuazione, istituzione e disciplina dei distretti rurali e agroalimentari (L.R. 29 del 09/10/2008). Valutazioni in merito all identificazione ed al funzionamento del distretto del vino. Atto di indirizzo. LA GIUNTA PROVINCIALE PREMESSO CHE: - l istituzione dei distretti dei vini è stata disciplinata dalla Legge Regionale 20 del 9 agosto 1999, che individuava, tra l altro, due distretti piemontesi formanti due insiemi distinti per condizioni socio-economiche e di sviluppo del settore: Distretto Langhe, Roero e Monferrato e Distretto Canavese, Coste della Sesia e Colline novaresi; - le politiche territoriali individuate quali prioritarie nelle due aree in questione sono state oggetto di un attenta valutazione e discendono da un approfondita analisi della situazione strutturale ed economica di partenza nonché dalle potenzialità di sviluppo esprimibili dal territorio; - per quanto riguarda le potenzialità produttive, commerciali e quindi, sostanzialmente, economiche, il Distretto cosiddetto Alto Piemonte non può in alcun modo competere con il Distretto Langhe, Roero e Monferrato, ma può esprimere, quale preziosi punti di forza, la qualità potenziale conferita dalle peculiari caratteristiche pedoclimatiche e la profonda connessione con il territorio di produzione; - del tutto correlati al territorio in questione risultano gli elementi di criticità che lo stesso documento di programmazione, il Piano triennale del Distretto approvato con D.G.R. n del 28/02/2005, così sintetizza: superficie vitata in lento, ma continuo abbandono, invecchiamento dei viticoltori causa insufficiente ricambio generazionale, superficie viticola media aziendale compresa tra 0,1 e 0,5 ettari, superficie vitata destinata a produzioni di qualità pari al 30% del totale, vigneti con elevata e complessa composizione varietale, alta percentuale di vigneti (30%) situati nella fascia altimentrica montana in condizioni economiche e di coltivazione estremamente difficili ; - questi aspetti generano una serie di esigenze specifiche nell area ed in particolare una forte necessità di supporto tecnico specialistico in vigna ed in particolare in cantina, necessità non percepita nelle realtà tecnicamente autonome e commercialmente consolidate delle Province del sud; - in sintesi, la viticoltura del bacino nord del Piemonte ha perso, nel tempo, la sua centralità originaria, caratterizzandosi come attività residuale di aziende non specializzate o di viticoltori part-time, rendendo molto difficili le innovazioni e la formazione professionale degli addetti che pertanto manifestano, molto più che altrove, l esigenza di un maggior sostegno specialistico alla produzione; 2

3 - con notevoli investimenti di energie e risorse umane e con un rapporto costi benefici di assoluto riguardo, i soggetti coinvolti nell attività del distretto e, in primo luogo, le Amministrazioni Provinciali sono riusciti a frenare e spesso ad invertire tale tendenza. L interesse per il settore è cresciuto, si è assistito all inserimento di soggetti giovani, motivati, che, sostenuti da strutture e progetti specifici di assistenza e formazione, hanno intrapreso un percorso di crescita professionale e produttiva dimostrando al contempo un importante slancio innovativo. L esempio e l iniezione di ottimismo determinata da queste figure ha coinvolto buona parte dei viticoltori che sempre più frequentemente si sono avvicinati alle strutture di riferimento in un circolo virtuoso di cause ed effetti; CONSIDERATO che, con la Legge Regionale 29 del 9 ottobre 2008, il legislatore ha inteso riorganizzare l intero assetto dei distretti rurali, agroalimentari e agroindustriali piemontesi, abbracciando anche il comparto vitivinicolo, governato in precedenza da disposizioni proprie, e riconducendolo ad un disegno comune di valorizzazione dei prodotti agricoli; VALUTATO che l opportunità di una semplificazione, in termini di funzionamento, e la necessità di razionalizzare e contenere i costi di gestione sono naturalmente condivisibili, la scelta di individuare un unico distretto, cui compete l identificazione di un unico piano di interventi, impone alcune fondamentali considerazioni. E indubbio, infatti, che le difficoltà di condivisione degli obiettivi e degli strumenti idonei a raggiungerli tra aree a diversa integrazione economica e strutturale saranno ulteriormente accentuate quando le scelte e le azioni verranno individuate in un unica sede legittimata. Di conseguenza, sarà evidente la difficoltà di sostenere i bisogni del nostro territorio, e le più opportune linee d azione, ad un tavolo in cui le forze politiche ed economiche di rappresentanza sono così profondamente sbilanciate. Le occasioni di confronto avute recentemente a livello regionale (le linee del Piano di ristrutturazione/riconversione della Regione) esemplificano le dinamiche che conducono alle decisioni e che non permettono la necessaria rivendicazione delle specificità che consentirebbero una maggiore incisività ed efficacia degli interventi destinati a sostenere la viticoltura locale. La vanificazione degli sforzi sostenuti, in termini di risorse economiche e di energie spese, costituirebbe per la nostra viticoltura un mortificante fallimento, e si rifletterebbe inevitabilmente in un più generale fallimento delle politiche che hanno condotto al decentramento territoriale delle scelte quale strumento per avvicinare le scelte politiche al territorio per meglio interpretarne i bisogni; A voti favorevoli unanimi, espressi in forma palese DELIBERA Per le motivazioni di cui in premessa: - di dare mandato all Assessore all agricoltura di esprimere in sede politica la preoccupazione insita nella gestione unica del distretto dei vini e di proporre un tavolo di confronto al fine di individuare le soluzioni più opportune per scongiurare ripercussioni esiziali per la realtà vitivinicola dei territori dell Alto Piemonte. 3

4 Indi, con votazione unanime, stante l urgenza, la presente deliberazione viene dichiarata immediatamente eseguibile, ai sensi dell art. 134, comma quarto, del D.Lgs n. 267/

5 Il presente verbale viene letto e sottoscritto come segue. IL VICE SEGRETARIO GENERALE REGGENTE (Dott. Davide ZANINO) IL PRESIDENTE (Sergio SCARAMAL) PUBBLICAZIONE Certifico io sottoscritto Segretario Provinciale che la presente deliberazione viene pubblicata all albo provinciale addì e vi resterà affissa 15 giorni consecutivi. IMMEDIATA ESEGUIBILITA La presente deliberazione, pubblicata all albo provinciale il è dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134, comma 4, del D.Lgs 267/2000. CERTIFICATO DI ESECUTIVITA Si certifica che la suestesa deliberazione non soggetta al controllo preventivo di legittimità, è stata pubblicata nelle forme di legge all albo provinciale senza riportare nei primi dieci giorni di pubblicazione denunce di vizi di legittimità ai sensi dell art. 127, commi 1 e 2 del D.Lgs 267/2000, per cui la stessa è divenuta esecutiva il ai sensi dell art. 134, comma 3 del D.Lgs 267/

6 Il presente verbale viene letto e sottoscritto come segue. IL VICE SEGRETARIO GENERALE F.TO D. ZANINO IL PRESIDENTE F.TO S. SCARAMAL Per copia conforme ad uso amministrativo PUBBLICAZIONE Certifico io sottoscritto Segretario Provinciale che la presente deliberazione viene pubblicata all albo provinciale addì e vi resterà affissa 15 giorni consecutivi. IMMEDIATA ESEGUIBILITA La presente deliberazione, pubblicata all albo provinciale il è dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134, comma 4, del D.Lgs 267/2000. CERTIFICATO DI ESECUTIVITA Si certifica che la suestesa deliberazione non soggetta al controllo preventivo di legittimità, è stata pubblicata nelle forme di legge all albo provinciale senza riportare nei primi dieci giorni di pubblicazione denunce di vizi di legittimità ai sensi dell art. 127, commi 1 e 2 del D.Lgs 267/2000, per cui la stessa è divenuta esecutiva il ai sensi dell art. 134, comma 3 del D.Lgs 267/